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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 03 Maggio 2011 |
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COME IL MOSCERINO DELLA FRUTTA HA COLONIZZATO L´EUROPA |
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Fino a 10.000 anni fa, se cercavate il moscerino della frutta Drosophila melanogaster in Europa o in Asia, la vostra ricerca sarebbe stata infruttuosa poiché fino ad allora la specie si trovava solo nell´Africa sub sahariana. Oggi, tuttavia, il moscerino della frutta è comune sia in Africa che al di fuori di essa. Una nuova ricerca da parte di scienziati all´Università di medicina veterinaria a Vienna, mostra comunque che, sebbene la diffusione verso nord del moscerino della frutta corrisponde con l´aumento dell´agricoltura e i conseguenti cambiamenti ambientali, sono stati in realtà i fattori genetici e non quelli ambientali ad aver scatenato la colonizzazione di Europa e Asia da parte del moscerino della frutta. Lo studio, pubblicato nella rivista Public Library of Science (Plos) Genetics, spiega come i primi moscerini della frutta che si sono spostati dall´Africa sub sahariana si sarebbero trovati ad affrontare condizioni molto diverse rispetto a quelle cui erano abituati, in modo particolare le temperature più basse. Poiché questi moscerini della frutta si sono dovuti adattare al loro nuovo ambiente, migliaia di anni di evoluzione hanno portato a forti differenze tra le popolazioni di moscerino della frutta in Africa ed Europa. Queste differenze riguardano principalmente caratteristiche riguardanti la temperatura, come pigmentazione, dimensioni e resistenza al freddo. In uno studio precedente svolto da Christian Schlötterer, uno degli autori della ricerca, si suggeriva che una singola proteina genica, conosciuta come indecifrabile (cramped - crm), poteva essere stata coinvolta nell´aiutare i moscerini della frutta ad adattarsi e sopravvivere nei climi più freddi dove ora si trovavano. Tuttavia, vi erano poche prove a supporto di questa teoria. Per sfruttare questo lavoro, il team ha esaminato quali geni la proteina crm, che è un fattore di trascrizione, poteva regolare. Essi si sono concentrati su geni noti per essere fattori chiave nello sviluppo delle ali, come il cosiddetto gene cubitus interruptus (ci), di cui si sa che la regolazione dipende dalla temperatura. I risultati hanno mostrato che effettivamente la proteina crm è necessaria affinché il gene sia attivato. Seguendo questa logica, gli scienziati hanno pensato che se la proteina crm è importante nella risposta alla temperatura, potrebbe essere anche possibile mostrare che varianti (o alleli) della proteina crm trovati in Europa funzionano in modo diverso rispetto alle varianti trovate nei moscerini che risiedono nell´Africa sub sahariana. Per portare alla luce una qualsiasi di queste possibili differenze nella struttura, essi hanno eliminato gli effetti di altri siti nel genoma del moscerino. In presenza di diverse varianti crm essi hanno esaminato come cambiamenti della temperatura influenzano il modo in cui il gene si esprime, oltre a caratteristiche come la pigmentazione addominale nelle femmine e i pettini sessuali nei maschi, tratti noti per essere influenzati dalla temperatura. E i risultati hanno mostrato che la congettura del team era corretta: diverse varianti crm erano collegate a differenze significative negli effetti della temperatura su queste caratteristiche. Poiché si è scoperto che la proteina crm limita processi diversi a temperature differenti, questo suggerisce che cambiamenti nella proteina crm avrebbero potuto essere coinvolti nel contrastare gli effetti di diverse temperature sul moscerino. Christian Schlötterer spiega le implicazioni di queste scoperte per la nostra comprensione dell´evoluzione: "Noi normalmente immaginiamo che l´evoluzione procede mediante l´acquisizione di nuove funzioni. Ma l´adattamento del moscerino a un ambiente più freddo sembra invece essere stato accompagnato da cambiamenti a un regolatore principale per garantire che funzioni esistenti precedentemente venissero conservate nonostante le mutate circostanze." Per maggiori informazioni, visitare: Università di medicina veterinaria, Vienna: http://www.Vu-wien.ac.at/en/ |
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CONTRO IL CINIPIDE DEL CASTAGNO UN ANTAGONISTA NATURALE IN 23 AREE |
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Firenze – Prosegue e si intensifica l’azione di lotta biologica avviata l’anno scorso dalla Regione Toscana per difendere i nostri castagni da un pericoloso inquilino, il cinipide galligeno che attacca la chioma e causa danni alle piante di castagno. La risposta per contrastare l’insetto arriva dallo specifico progetto sperimentale triennale di controllo del cinipide basato sull’introduzione dell’antagonista naturale Torymus sinensis, fornito dall’Università di Torino che ha messo a punto specifiche tecniche di allevamento. Realizzato nell’ambito delle attività del Servizio Meta in stretto collegamento con Enti territoriali, associazioni di produttori e castanicoltori, il progetto che nel 2010 ha visto il lancio dell’antagonista in cinque aree della Toscana , quest’anno estende il programma e lancia il Torymus in ventitre siti. Alle cinque aree scelte l’anno scorso se ne aggiungono quindici nuove dunque, oltre ad altre tre cosiddette “di moltiplicazione”, ovvero individuate appositamente per allevare il Torymus. Il che renderà la Toscana autosufficiente per la produzione di questo insetto utile in una regione dove il castagno è la specie prevalente su oltre 179.000 ettari di superficie. Nel dettaglio, le aree destinate ai lanci del Torymus saranno: - le cinque dove sono state già effettuate le introduzioni nel 2010: Marradi (Firenze), Acquerino (Pistoia), Caprese Michelangelo, località Fragaiolo (Arezzo); Castelbuono (Carrara), Sorano (Grosseto) - le quindici nuove: Sassalbo, Fivizzano (Massa Carrara); Maggiora, Pieve San Lorenzo, Minucciano (Lucca); Azzano, Seravezza (Lucca); Antona (Massa); Pizzorne Pariana Benabbio, Villa Basilica (Lucca); Cireglio – San Bernardino (Pistoia); Cotoro, Marliana (Pistoia); Migliana, Cantagallo (Prato); Bordignano – Santa Cristina, Firenzuola (Firenze); Il salto, Palazzuolo sul Senio (Firenze); Castagno d’Andrea, San Godenzo – Castellina (Firenze); Ranocchiaia, Stia (Arezzo); Bulci, Montieri (Grosseto); Pietrineri, Castiglione d’Orcia (Siena); Tepolini – Le Canalette (Grosseto). - e infine i tre siti segnalati per la realizzazione di aree di moltiplicazione: Camporgiano – Castelnuovo Garfagnana – Lucca; San Piero – Mugello – Firenze; Monte Aquilana – Arcidosso – Grosseto. L’autosufficienza della Toscana è ipotizzabile in un arco temporale non inferiore al triennio. Da rilievi effettuati presso altre regioni (Piemonte , ma anche Emilia Romagna e Lazio) l’insediamento del Torymusavviene già al primo anno ma la sua capacità di ridurre le popolazioni di cinipide si manifesta dopo un periodo non inferiore ai quattro anni. La lotta biologica, fanno sapere dal Consiglio nazionale delle ricerche in agricolura (Cra), rappresenta l’unico strumento a disposizione dei castanicoltori: è infatti risaputo che tutti i tentativi di lotta chimica intrapresi sull’onda dell’emergenza cinipide in altre regioni sono andati a creare ulteriori danni risultando ininfluenti sul controllo del cinipide e causando forti turbative ambientali con limitazione di altri insetti potenzialmente utili al controllo biologico del cinipide. Il cinipide, così come emerge dalle attività di monitoraggio sul territorio toscano, è apparso per la prima volta nel nostro territorio nel 2008, e nel giro di pochissimo tempo la sua presenza si è allargata a tutto il territorio regionale con livelli di infestazione più alti in provincia di Massa Carrara, Pistoia e Firenze e con focolai sparsi, di piccola entità, nei castagneti della Toscana centro meridionale. |
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LE MIGLIORI PRODUZIONI ITTICHE ITALIANE ALL’ESE DI BRUXELLES CON UNIPROM |
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Le migliori produzioni ittiche italiane saranno presenti dal 3 al 5 maggio all’European Seafood Exposition di Bruxelles, vetrina internazionale della filiera pesca e acquacoltura. Nel padiglione italiano del Ministero delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che per il dodicesimo anno consecutivo è stato affidato nella sua ideazione e gestione al consorzio unitario di promozione Uniprom, ci sarà una vasta gamma di prodotti; dai molluschi bivalvi pastorizzati, alle polpette di trote, passando per le spigole, orate, ombrine di allevamento, per arrivare al caviale italiano. Trentacinque le aziende presenti alla manifestazione, provenienti da Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-romagna, Marche, Toscana, Puglia. E quest’anno per celebrare i 150 anni dell’Unità di Italia, gli oltre 700 metri quadrati di spazio espositivo, dedicati ad “Una Italia, tanti sapori”, si tingeranno con il rosso, il bianco e il verde del tricolore e con le immagini di un filmato che celebra la pesca da un punto di vista culturale, gastronomico e socioeconomico, mostrando come è cresciuta l’Italia e come sono cresciute la pesca e l’acquacoltura in questi anni. “Abbiamo voluto accentuare il legame delle produzioni con il territorio. Una italianità che per la pesca e l’acquacoltura è sinonimo di qualità e sicurezza alimentare” spiega Massimo Coccia presidente Uniprom. E proprio dedicato al tema “Italia, 150 anni di sapori” il 4 maggio alle ore 15 ci sarà un concorso gastronomico per premiare il piatto della tradizione a base di prodotti ittici. Gastronomia protagonista anche il 3 e il 5 maggio con degustazioni “happy fish”, nello stile del finger food, a base di produzioni meno valorizzate e all’insegna del piccolo ma buono. |
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PRESENTA FONDAZIONE DELLA DIETA MEDITERRANEA |
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Palermo - E´ stata costituita il 29 aprile a Palermo, a Villa Malfitano, la Fondazione per la Dieta Mediterranea. La Sicilia, capitale della dieta mediterranea, rilancia l´alimentazione tipica dell´isola, sana e ricca di benefici, investendo virtualmente Calabria, Basilicata, Puglia e Campania, e proiettandosi nel contesto internazionale. "Piu´ aumenta la ricerca - afferma l´assessore Elio D´antrassi - e piu´ aumentano le conoscenze scientifiche e alimentari, e di conseguenza, piu´ si definiscono i contorni della dieta mediterranea. Cio´ e´ esaltante e traccia l´incidenza che la Dieta Mediterranea, frutto delle nostre buone abitudini alimentari, assume a livello internazionale, incontrando il consenso di milioni di consumatori". La Fondazione "Dieta Mediterranea", recentemente dichiarata dall´ Unesco patrimonio mondiale immateriale dell´umanita´, e´ animata dal fine della valorizzazione e del rilancio del patrimonio alimentare siciliano, ed e´ sostenuta da un apposito Statuto costitutivo, articolato e completo di ogni dettaglio. Tra le finalita´ precipue della Fondazione vi e´ la diffusione della conoscenza della dieta mediterranea, dei suoi effetti salutari sulla longevita´ della popolazione, la valorizzazione dell´ambiente e del territorio dove si pratica la coltura dei prodotti tipici, e la creazione di una banca dati degli stessi prodotti tradizionali. Ed ancora, lo svolgimento di attivita´ promozionali come la pubblicazione di una rivista internazionale sul settore e il lancio di un marchio di qualita´ della dieta mediterranea. Spazio anche alla formazione con l´organizzazione di master e altri corsi per la preparazione di tecnici, imprenditori e manager agro - alimentari. Infine, ogni due anni, l´allestimento di una Fiera internazionale in Sicilia dei prodotti della dieta mediterranea, con la partecipazione delle regioni di Italia e dei paesi del bacino del Mediterraneo. |
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PUGLIA AL MINISTRO ROMANO: "CONSULTARE LE REGIONI, REINTRODURRE IL DPCM" |
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Bari: L’assessore alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefàno, coordinatore nazionale degli assessori all’Agricoltura, ha partecipato il 29 aprile mattina all’inaugurazione della Fiera di Foggia e ha voluto commentare le dichiarazioni del ministro Saverio Romano sulla zootecnia. “Apprezzo – ha detto – la rinnovata disponibilità del Ministro ad affrontare con spirito costruttivo e con leale collaborazione con tutti i livelli istituzionali le principali emergenze dell’agricoltura, tra le quali è evidente quella della zootecnia, credo però che non sia di buon auspicio annunciare l’avvenuto insediamento di tavoli sulla zootecnia ai quali le Regioni non sono state nemmeno invitate”. “Rinnovo – continua l’assessore – l’invito al ministro Romano alla collaborazione, perché per dimostrare credibilità nell’affermare che l’agricoltura debba tornare al centro del dibattito politico c’è una cosa molto semplice da fare: reintrodurre il Dpcm Agricoltura, che assicura ossigeno finanziario per tutte le funzioni costituzionali in materia di agricoltura e che per la prima volta nella storia d’Italia il ministro Tremonti ha cancellato”. |
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PAVIA: PROVINCIA LEADER PER IL RISO |
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"Pavia é una provincia che ha caratteristiche uniche. L´abbondante presenza di acqua nel suo territorio e il profilo morfologico che alterna pianura e colline ne hanno fatto la prima produttrice di riso in Europa e la prima in Lombardia nella produzione del vino con il 60% dei volumi". Così si è espresso l´assessore Giulio De Capitani parlando agli studenti dell´Istituto ´Gallini´ di Voghera (Pv), ottava tappa del tour che sta portando la Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia nei principali Istituti Agrari delle 12 province lombarde per affrontare con gli studenti dell´ultimo anno i temi del settore primario lombardo e dei suoi comparti. Ad accogliere De Capitani, al suo arrivo, sono stati il preside dell´Istituto Luigi Toscani, l´assessore provinciale all´agricoltura Mario Anselmi e il responsabile provinciale dell´Ufficio Scolastico regionale Giuseppe Bonelli, che hanno mostrato all´assessore il complesso della scuola, un istituto storico sorto alla fine dell´800 grazie alla donazione di don Carlo Gallini e che oggi ospita 530 studenti e un corso in viticoltura ed enologia, attivo da 6 anni. Nei 13 ettari di terra coltivati a cura del ´Gallini´ alcuni sono dedicati alla sperimentazione, a conferma della volontà di conoscere l´agricoltura moderna e di studiarne le possibili evoluzioni, ma anche le possibilità di recupero. Nel corso dell´incontro, infatti, gli studenti hanno illustrato all´assessore i progetti di recupero del peperone di Voghera, del mais otto file e della vacca varzese. "Il recupero di razze e prodotti tradizioni locali, che la Regione finanzia con progetti di ricerca - ha concluso l´assessore - va nella direzione della valorizzazione culturale ed economica del territorio". |
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CONSORZI DI BONIFICA:"IL DDL NON ELIMINA LA RIFORMA IN ITINERE" |
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Bari - Di seguito, una dichiarazione dell’Assessore alle Risorse agroalimentari, Dario Stefàno : “La disponibilità a sedersi al tavolo per individuare la soluzione migliore riguardo al tema del debito pregresso dei Consorzi di Bonifica espressa oggi dal centrodestra è, a mio avviso, una novità importante, sinora forse mai registrata e che non può che trovare massima apertura, dal momento che il governo regionale prima di ogni altro ha a cuore gli interessi degli agricoltori e soprattutto non intende su di essi scaricare le inefficienze del passato. “Un fatto nuovo ed importante – aggiunge Stefàno - che voglio leggere come la volontà di abbandonare la demagogia e di ragionare nel merito intorno ad un tema antico rispetto al quale gli agricoltori hanno manifestato un crescente giudizio critico. “Il disegno di legge approvato in giunta martedì – spiega l’assessore Stefàno - ha suscitato un dibattito incentrato sul nodo del debito pregresso, argomento che però non è trattato da questo ddl, il quale parla, invece, del futuro. Un futuro che non può prescindere dallo scenario economico e finanziario totalmente nuovo con cui la Regione Puglia, come tutte le Regioni del Paese, si deve confrontare e che non consente più di dispensare risorse anche solo a titolo di anticipazione. “Sulle modalità di soluzione del pregresso – aggiunge l’assessore - che nella norma di riforma già discussa in Iv Commissione è stato volutamente inquadrato in una logica di gestione separata, c’è tutta la disponibilità a ragionare anche con le opposizioni, sapendo però qual è la capacità finanziaria dell’attuale bilancio regionale, quali sono i limiti delle manovre finanziare e delle leggi di stabilità di Tremonti e quali sono le criticità che accompagnerebbero la scelta di spalmare quel debito pregresso sulla fiscalità generale. “Il nuovo ddl approvato dalla giunta quindi – conclude Stefàno – non mette in discussione la riforma che è in procinto di essere consegnata alla discussione del Consiglio, ma vuole anticiparne alcune fasi, propedeutiche alla sua attuazione e quindi alla riorganizzazione del sistema e all’avvio della gestione separata del debito pregresso, sul quale tutto il Consiglio regionale sarà chiamato alla responsabilità di individuare la soluzione migliore”. |
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UNGHERIA, UNILEVER INAUGURA NUOVO IMPIANTO
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Unilever Multifrozen, divisione surgelati della multinazionale produttrice dei gelati Algida, ha inaugurato in Ungheria un magazzino refrigerato da 100 milioni di fiorini (oltre 378.000 euro) presso il suo impianto di gelato di Veszprem, nel Nord-ovest del paese. Unilever Multifrozen, parte di Algida, divide il mercato ungherese con altri sei venditori all´ingrosso di gelati Algida, lavorando come partner di varie catene nella parte occidentale dell´Ungheria. La fabbrica di Veszprem produce circa il 75 per cento dei gelati a marchio Algida prodotti in Ungheria, di cui il 92 per cento sono esportati in Europa occidentale. Lo ha spiegato il direttore per il centro Europa del famoso marchio di gelato industriale, Csaba Burjanto. Nel 2009 presso l´impianto magiaro è stato avviato un investimento da circa 2,7 miliardi di fiorini i cui lavori sono ancora in corso, con termine previsto proprio nel 2011. Lo scopo della spesa è aumentare la capacità della sede ungherese dagli attuali 45-55 milioni di litri di gelato fino a circa 80-90 milioni e dovrebbe comportare un aumento del 30 per cento della forza lavoro. Attualmente Unilever Magyarország (Unilever Ungheria) impiega 450 persone, distribuite in 3 impianti. |
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AGRICOLTURA:LA REGIONE ABRUZZO AFFRONTA PROBLEMA PUNTERUOLO ROSSO |
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Pescara - Sul problema relativo al punteruolo rosso che, ormai da anni minaccia le palme anche della città di Pescara e di tutta la regione, l´assessore alle Politiche agricole tiene a precisare che "La Regione Abruzzo, anche attraverso l´Arrsa, si è attivata tempestivamente per porre rimedio a questa delicata problematica affrontandola nella maniera più adeguata. La lotta al punteruolo rosso non interessa solo l´Abruzzo e l´Italia ma è diventata globale, investe l´intero pianeta, come dimostrato anche dall´attenzione che hanno riservato al problema i media nazionali ed internazionali. Come amministrazione regionale - ha spiegato l´assessore all´Agricoltura - abbiamo attivato tutti i mezzi a disposizione seguendo le procedure di nostra competenza". L´assessore sottolinea che "L´impegno di fronte a questo insidioso problema, che mette a repentaglio il nostro patrimonio palmizio - ha concluso l´assessore all´Agricoltura - è sempre massimo". Anche il Commissario straordinario dell´Arssa, è intervenuto per redigere un dettagliato rapporto della situazione, sottolineando come già dalla prima comparsa del parassita nella nostra regione, sono state attivate una serie di iniziative volte alla sensibilizzazione dei possessori delle palme, alla individuazione di quelle infestate, alla emanazione di apposite ordinanze di distruzione nei confronti di soggetti pubblici e privati, in modo da contenere così la diffusione del parassiti, in ottemperanza alle specifiche normative nazionali e comunitarie che regolano la materia. E´ stata portata poi avanti una mappatura del territorio di competenza (l´ultima risale al febbraio scorso) al fine di delimitare le aree infestate e quelle esenti. La lotta contro il punteruolo rosso è resa difficoltosa dalla aggressività dello stesso e dall´impossibilità di individuare precocemente gli attacchi. Le terapie preventive volte alla salvaguardia degli esemplari sani sono note da tempo e, da alcuni anni, il Ministero della Salute autorizza, in via temporanea, l´utilizzo di alcuni principi attivi di natura chimica in aggiunta ai formulati biologici, sempre utilizzabili nei confronti di questi fitofagi. Le terapie messe in atto negli anni passati non sempre hanno sortito i risultati sperati a causa di varie problematiche, tra le quali la intempestività e la non continuità dei trattamenti durante tutto il periodo di attività dell´insetto. Sia i trattamenti preventivi e curativi delle palme che le operazioni di abbattimento e smaltimento dei materiali vegetali infestati, risultano inoltre molto costosi e ciò crea ulteriori problemi nella esecuzione di una efficace lotta sia da parte dei privati (come lamentato dal Comune di Pescara) che da parte delle Amministrazioni pubbliche. Alcune Amministrazioni comunali, proprio al fine di affrontare tale problematica, venire incontro ai cittadini e calmierare i prezzi praticati dalle Ditte, hanno predisposto elenchi di aziende accreditate che si sono impegnate ad eseguire i lavori a prezzi controllati. L´arssa, sempre in ottemperanza alla normativa, ha predisposto ed ufficializzato un piano tecnico per il contenimento del punteruolo rosso che è stato al centro di un dibattito, organizzato il 14 aprile scorso, al quale hanno partecipato le Amministrazioni comunali (diverse quelle convocate che però non si sono presentate), gli operatori del verde ed i vivaisti. L´occasione è stata utile al fine di confrontare le problematiche emerse e concordare le migliori soluzioni da porre in essere per affrontare il problema in maniera sinergica |
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AGRICOLTURA: LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI PASSA DALLA QUALITA´ |
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Venzone - La valorizzazione dei prodotti dell´agricoltura ed una giusta remunerazione per le aziende dovrà essere sempre di più legata alla qualità e ad una certificazione di origine, che ne consenta l´identificazione con i territori di provenienza. Lo ha affermato l´assessore regionale all´agricoltura, Claudio Violino, intervenuto il 30 aprile a Venzone (Ud) all´apertura della settima edizione della festa regionale della ricotta friulana, che si svilupperà in tutto il Friuli Venezia Giulia in questo e nel prossimo fine settimana in undici caseifici associati alla Aprolaca, con degustazioni guidate e dimostrazioni pratiche della lavorazione dei prodotti caseari (info www.E20friuli.com/ ). Nell´occasione l´assessore si è soffermato in particolare sui problemi legati al prezzo di vendita del latte, che oggi subisce la concorrenza di quello proveniente da paesi stranieri, con il rischio di chiusura delle aziende più piccole, che invece costituiscono il tessuto pulsante del territorio e vanno sostenute, anche con una burocrazia più snella. Un prezzo che per Violino dovrà necessariamente salire, come già sta accadendo in altre regioni italiane, per garantire un equo compenso ai produttori. Purché dietro esso ci sia una costante ricerca della qualità e della genuinità, che offra certezza ai consumatori e privilegi la scelta dei prodotti tipicamente friulani. Per quanto riguarda poi la ricotta e gli altri prodotti caseari, l´assessore ha annunciato che l´Ersa, rappresentata oggi dal direttore Mirko Bellini, svilupperà ulteriormente l´iniziativa dei "Caseifici aperti" e realizzerà una guida dei produttori, curando anche azioni promozionali, in particolare a Trieste, dove tanto successo aveva avuto, nella scorsa edizione de´ La Barcolana, lo stand "Tipicamente friulano". La festa della ricotta friulana è organizzata dall´Associazione produttori lattierocaseari Fvg (Aprolaca), in collaborazione con Ciase-coldiretti Fvg, il Comune e la Latteria sociale di Venzone e il Dipartimento di scienze agrarie e ambientali dell´Università di Udine. L´evento, come ha sottolineato il presidente di Aprolaca Enzo Bernardel, nasce per rendere omaggio ad un latticino che negli ultimi anni ha conquistato il marchio di qualità A.qu.a. (Agricoltura Qualità Ambiente), istituito con legge regionale del 2002 al fine di prevedere il rispetto di un disciplinare tecnico al quale gli allevatori e i produttori devono attenersi proprio al fine di garantire le peculiarità del prodotto finito. Nel corso dell´inaugurazione si è svolta anche la premiazione della miglior ricotta friulana certificata di pianura e di montagna del 2011. Il riconoscimento è stato assegnato alla Cooperativa agricola Val Canale di Ugovizza (Ud), per le aree montane, e a pari merito, per la pianura, alla Latteria di Palse di Porcia (Pn) e alla Latteria di Venzone. |
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ASSEMBLEA ASSOSEMENTI: IL MONDO HA FAME DI RICERCA E SEMENTI DI QUALITA’ |
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“L’industria sementiera è pronta a svolgere il proprio ruolo per garantire sementi di qualità ed assicurare un continuo miglioramento delle varietà, ma deve essere posta nelle condizioni di poter lavorare, di consolidare le proprie basi operative con la vendita delle sementi e di crescere senza alcun pregiudizio”. E’ quanto ha sottolineato il presidente di Assosementi, Paolo Marchesini, nell’ambito dell’Assemblea annuale pubblica dell’Associazione italiana delle aziende sementiere svoltasi ieri a Bologna, con l’intervento anche di qualificati ospiti esterni. “Le sementi sono il primo anello della filiera agroalimentare. Osserviamo invece che i legami delle produzioni con le sementi di qualità si riducono sempre di più – ha aggiunto Marchesini, citando espressamente l’esempio del grano duro che, dopo la soppressione del vincolo del seme certificato per l’aiuto dell’art. 68, ha visto ridursi in due anni la vendita di sementi certificate del 50% -, mentre aumentano sul mercato le segnalazioni di ampi fenomeni di illegalità. Questa situazione, associata alla scarsa considerazione nei confronti dell’innovazione e della tutela della proprietà intellettuale, sta minando fortemente il futuro di un settore storicamente di eccellenza per l’Italia, quello della selezione e produzione di sementi”. Intervenendo in teleconferenza, il Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro ha ricordato che il prossimo 25 maggio il Parlamento europeo voterà il rapporto di Albert Dess sul futuro della Pac e che comunque anche dopo il 2013 non verrà meno il sostegno all’agricoltura. Ha sottolineato che la recente instabilità dei prezzi è una precisa conferma della carenza di prodotti sui mercati e che quindi grande è l’attesa nei riguardi dell’industria sementiera e dell’innovazione varietale per fare fronte alla crescente domanda di cibo. Il Presidente dell’Inran, Mario Colombo, ha invece rassicurato sulla volontà di non disperdere l’identità e le funzioni dell’ex Ense, recentemente incorporata nell’Istituto della nutrizione, che dovrà continuare ad essere al servizio del mondo agricolo e dell’industria sementiera con la propria attività di certificazione ufficiale. Il responsabile dell’Ufficio sementi e biotecnologie del Ministero delle politiche agricole, Francesco Bongiovanni, ha invece illustrato in particolare il percorso in atto a livello comunitario per semplificare e migliorare la disciplina sementiera, per poi soffermarsi sulle difficoltà procedurali che s’incontrano nel risolvere una situazione difficile, quella del mancato trasferimento dei fondi pagati dai costitutori per le prove per l’immissione sul mercato di nuove varietà. In proposito Marchesini ha sottolineato che se non si arriverà ad una soluzione in tempi brevi, si rischia di costringere le aziende sementiere ad andare ad iscrivere le varietà in altri paesi e di infliggere un nuovo colpo ad un settore chiave dell’agroalimentare italiano, ma da troppo tempo completamente trascurato all’atto delle scelte di settore. |
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PESCA: FERMO PROLUNGATO PER 60 GIORNI, STATO DI CRISI E CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA. LE RICHIESTE DEL "TAVOLO REGIONALE" AL MINISTERO. RABBONI: UNA CRISI SENZA PRECEDENTI CHE GIUSTIFICA MISURE ECCEZIONALI. |
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Bologna - Richiesta di fermo prolungato della pesca a strascico per 60 giorni continuativi, indicativamente dal 15 luglio al 15 settembre; dichiarazione dello stato di crisi e delle conseguenti agevolazioni sul piano previdenziale; attivazione della cassa integrazione straordinaria in deroga per il personale dipendente (i cosiddetti imbarcati) e per i piccoli armatori che lavorano in proprio sull’imbarcazione. Sono queste le richieste che verranno inviate al Ministero, concordate dalle associazioni e dai sindacati del comparto della pesca riuniti nel "tavolo di crisi" regionale che si è riunito oggi a Bologna su convocazione dell’assessore all’agricoltura ed economia ittica Tiberio Rabboni. “Il settore sta vivendo una grave e perdurante condizione di difficoltà, una crisi senza precedenti che giustifica misure eccezionali – ha sottolineato Rabboni – supporteremo le nostre richieste con i dati relativi al calo del pescato che può essere stimato in oltre il 30% , con gli studi e le ricerche scientifiche che attestano le condizioni di difficoltà riproduttiva che sta vivendo il nostro mare e con l’analisi dell’impatto che stanno avendo le nuove regole fissate dall’Unione europea e in vigore dal giugno 2010 sulla pesca tradizionale lungo le coste adriatiche.” Il tavolo di crisi ha anche deciso di attivare per le imbarcazioni dedite all’allevamento di cozze e vongole una diversa modalità di accesso alla benzina agevolata agricola, basata sulla quantità di prodotto lavorato e non più sugli ettari in concessione. Questo in attesa di una risposta da parte dei Ministeri competenti sulla richiesta, concordata anche in sede di conferenza Stato-regioni, di esenzione totale dell’accisa per la benzina destinata alle imbarcazioni per la pesca e la maricoltura. |
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VENETO, CRISI PESCA: OPERATORI CHIEDONO PROLUNGAMENTO FERMO BIOLOGICO |
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“Il Veneto è stata la prima Regione a dichiarare ufficialmente lo stato di crisi, ma il settore è in difficoltà a livello nazionale e anche altre regioni si stanno preparando ad adottare analoghi provvedimenti”. Lo ha ricordato l’assessore veneto alla pesca, Franco Manzato, a margine della riunione del comitato di crisi, nel corso della quale i rappresentanti dei pescatori hanno chiesto l’anticipazione e il prolungamento del fermo pesca 2011. Lo stato di crisi è stato formalizzato con firma del Presidente Zaia e dell’assessore Manzato il 12 aprile scorso. Un incontro a cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni e del mondo della pesca: Direzione Marittima di Venezia, Capitaneria di Porto di Chioggia, Comune di Venezia, Provincia di Rovigo, associazioni di categoria, Cogevo di Chioggia e Venezia, Agriteco, Op. La maggior preoccupazione portata all’attenzione dell’assessore Manzato ha riguardato la condizione del sottosuolo marino. Sono stati i pescatori stessi, infatti, a richiedere l’anticipazione da luglio a maggio del fermo obbligatorio per tutti i pescatori, al fine di concedere respiro alla flora e fauna marina, dando il tempo biologicamente necessario per rigenerarsi. I rappresentanti degli operatori del settore hanno rilevato la forte precarietà, chiedendo alla Regione del Veneto di adoperarsi per reperire le risorse necessarie a compensare l’alleggerimento dello sforzo di pesca e il relativo mancato reddito. Per queste ragioni è stato convocato dall’assessore Manzato un incontro con la Direzione Lavoro che si terrà il prossimo 3 maggio, per valutare tutte le possibili fonti di supporto economico. |
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BOLZANO: DAL 3 MAGGIO INIZIA L´AZIONE VACCINALE DELLE VOLPI CONTRO LA RABBIA SILVESTRE |
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Bolzano - A partire da martedì 3 maggio inizierà in Alto Adige la distribuzione di esche vaccinali destinate alle volpi. Le esche verranno distribuite sul territorio con un elicottero sino all’altitudine di 2300 metri. Il vicedirettore del Servizio veterinario provinciale, Ernst Stifter, informa che la distribuzione delle esche mediante elicotteri avverrà ad una distanza di circa 500 metri e per ogni chilometro quadrato verranno gettate da 26 a 30 esche vaccinali. L’azione vaccinale, a seconda delle condizioni atmosferiche si protrarrà per 12 – 14 giorni. Dal lancio delle esche vaccinali scatta il divieto di caccia con il cane da ferma per un periodo di dieci giorni. Le persone sono invitate a non toccare le esche, mentre per i cani che dovessero ingoiare qualche boccone non sussiste un particolare pericolo. |
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AGRICOLTURA: SEMINARIO REGIONALE PER GIOVANI IMPRENDITORI |
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Pescara - L´assessore alle Politiche agricole parteciperà al seminario divulgativo regionale, promosso dall´Oiga (Osservatorio per l´imprenditorialità giovanile in agricoltura), che si terrà a Chieti, mercoledì 4 maggio, all´hotel Best Western, Parco Paglia, in via Erasmo Piaggio,17 a partire dalle ore 9.30. Durante il Workshop, dal titolo "Giovani imprenditori in agricoltura: il panorama delle opportunità", organizzato in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, Regione Molise, Ismea, e Invitalia, verrannno afrontate tematiche di primaria importanza per i giovani imprenditori agricoli come le strategie in favore dell´insediamento, lo sviluppo delle aziende giovani, con un´attenzione particolare alle misure specifiche del programma di sviluppo rurale. Si affronteranno gli argomenti relativi ai finanziamenti regionali per lo sviluppo dell´impresa gricola, gli incentivi previsti dal decreto legislativo 185/2000 a favore dell´autoimprenditorialità e del subentro in agricoltura, la questione fondiaria, il credito, la formazione, la ricerca applicata e le politiche di filiera, la competitività del settore agricolo italiano e le sue peculiarità nel mercato globalizzato. Il seminario, completamente gratuito, è rivolto agli operatori del settore, agricoltori, imprenditori, professionisti, tecnici, e a quanti fossero interessati a intraprendere un´attività o volessero informarsi e aggiornarsi sulle opportunità e sulle ultime novità. |
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SQUISITO, LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PORTA LA "BUONA PESCA" |
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Bologna - Sarà la “buona pesca”, ovvero una pesca rispettosa dell’ambiente, delle stagionalità e dei ritmi naturali, la protagonista dello stand della Regione Emilia-romagna a Squisito! la manifestazione eno-gastronomica in programma a San Patrignano (Rn) dal 29 aprile al 2 maggio. Contro una pesca sempre più intensiva che sta impoverendo il mare e un mercato del pesce ormai globalizzato, la Regione Emilia-romagna proporrà dunque un ricco programma di iniziative, incontri e degustazioni per raccontare una pesca “a chilometro zero” e a misura di territorio, capace di offrire prodotti salubri e dalle elevate qualità organolettiche. “Perché il pesce non è tutto uguale” è il tema del dibattito in programma presso lo spazio “Caffè Letterario” sabato 30 aprile alle ore 14 con la partecipazione dell’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni, del biologo Attilio Rinaldi presidente del Centro Ricerche Marine di Cesenatico, dello chef Stefano Ciotti. Ancora sabato 30 aprile alle ore 15,30 presso lo spazio Experimenta è invece previsto un laboratorio sul tema “La qualità è una questione di calendario anche per il pesce” con Giorgio Melandri che curerà una dimostrazione gastronomica curata dagli chef Stefano Bartolini e Gian Paolo Raschi. Regione Emilia-romagna e Comunità di San Patrignano hanno avviato da alcuni anni una collaborazione per promuovere insieme le eccellenze alimentari dell’Emilia-romagna, i prodotti tipici e legati alla tradizione, ma anche le tecniche di produzione sostenibili da un punto di vista ambientale e sociale. |
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NELLA DIETA MEDITERRANEA IL SEGRETO DELLA CRESCITA E DEL BENESSERE DELLE GENTI SULLE RIVE DEL MARE NOSTRUM
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Al Forum di Imperia (6 e 7 maggio 2011) a confronto le delegazioni di quindici Paesi del Mediterraneo. L’ulivo e l’olio simboli di fratellanza, solidarietà per promuovere un messaggio di collaborazione economica Il Mediterraneo è di casa a Imperia, il 6 e 7 maggio, con il Mediterranean Diet Forum dedicato al tema dell´alimentazione mediterranea come patrimonio mondiale dell´umanità e al ruolo che in essa riveste l´olio extravergine di oliva, da sempre alimento simbolo dei popoli del Mediterraneo. Il forum, presentato questa mattina alla Stampa Estera a Roma è stato organizzato dalla Camera di Commercio di Imperia, Comitato Oleicolo Internazionale e Associazione Città dell´Olio in collaborazione con la Regione Liguria, Unioncamere Liguria, Provincia di Imperia, Comune di Imperia e il patrocinio del Ministero degli Esteri italiano e della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. L´evento si articolerà in due fasi e metterà a confronto, per la prima volta, quindici Paesi delle due sponde del Mare Nostrum. L´invito è stato infatti inoltrato agli enti e istituzioni competenti di Albania, Algeria, Croazia, Francia, Grecia, Israele, Libano, Marocco, Montenegro, Portogallo, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia e Turchia che lavoreranno insieme sui temi del forum per sei mesi, fino alla presentazione dei risultati delle varie ricerche da essi compiute in occasione di Olioliva a Imperia il 18 e 19 novembre prossimi. La collocazione nella città di Imperia di un Forum dedicato all´alimentazione mediterranea e al ruolo che in essa riveste l´olio extravergine di oliva non è casuale, come spiega anche il Presidente dell´Associazione Nazionale Città dell´Olio Enrico Lupi: “La Dieta mediterranea ha mosso ad Imperia i primi passi, con grande sensibilità e lungimiranza, e proprio in questa città il 6 e 7 maggio sarà ospitato un evento con caratteristiche di valore scientifico e visibilità tali da costituire un nuovo punto di riferimento sul tema, guardando al futuro e allargando gli orizzonti per permettere una crescita condivisa, un ideale connubio che unisce stile di vita alimentare e trasmissione di valori e culture che insistono nel bacino del Mediterraneo”. Intanto, va in scena la prima delle due fasi, ovvero la sessione di presentazione del Forum e l´assegnazione dei temi ai vari workgroups. “Il patrimonio della nostra gastronomia e dei prodotti dei nostri territori - ha detto il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - è un tesoro che il mondo apprezza sempre di più e che, sempre di più, dobbiamo imparare a valorizzare. Basti pensare che, secondo una nostra recente indagine, 9,5% degli stranieri ricorda spontaneamente il nostro Paese in relazione “al cibo e alla buona cucina” e chi ha visitato l’Italia valuta il livello de “i pasti e la cucina” (in un range da 1 a 10) con un voto medio del 7,9. Forte di questa “dote” che affonda le radici nella qualità e nell’originalità - ha aggiunto Dardanello - l’offerta enogastronomica italiana attira da sola il 7% degli stranieri che trascorrono una vacanza all’interno dei nostri confini nazionali (quasi 11 milioni di presenze): un turismo che genera sul territorio un impatto economico stimato in 1,5 miliardi di euro e che, con iniziative come questa, puntiamo a far crescere”. In occasione del Forum, con l’auspicio del Coi - Consiglio Oleicolo Internazionale, verrà inoltre sottoscritto un protocollo di intenti tra i Paesi del Mediterraneo presenti, per la costituzione della Rete Euromediterranea delle Città dell’Olio, con l’obiettivo di promuovere una civiltà millenaria legata all’albero dell’olivo. L´intento di creare una rete tra le varie realtà olivicole di tutto il mediterraneo nasce sui presupposti dell´inserimento della Dieta Mediterranea nella lista dell´Unesco come Patrimonio Immateriale dell´Umanità nello scorso mese di novembre, in seguito alla proposta lanciata da quattro paesi del mediterraneo: Italia, Grecia, Marocco e Spagna. “La Dieta Mediterranea – ha fatto sapere attraverso una nota il Presidente della Camera di Commercio di Imperia, Franco Amadeo - ha in sé un significato che va oltre al valore commerciale dei singoli prodotti, la dieta è uno stile di vita che accomuna il nostro popolo, che regala benessere, che parla di una quotidianità fatta di semplicità e di condivisione. La Dieta è cultura, è paesaggio, è territorio, è turismo. Una scelta portata avanti con progetti e nuovi stimoli dalla Camera di Commercio del Ponente Ligure che è anche simbolo e “casa” delle aziende, delle imprese, della storia dell’agroalimentare che hanno reso grande il nome di Imperia nel mondo”. L´evento si colloca in un momento storico particolarmente difficile dal punto di vista economico e politico, soprattutto nell´area del Mediterraneo e anche per questo motivo, raccogliere i paesi del Mediterraneo intorno a un ramo di olivo, da sempre simbolo di pace e fratellanza acquista oggi un valore ancora più incisivo per dare voce a una filosofia nuova, a un´unità di intenti per la crescita e il benessere delle civiltà del Mediterraneo |
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PASSI AVANTI NELL´ATTRIBUZIONE DEL MARCHIO IGP AI MACCHERONCINI DI CAMPOFILONE. |
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Ancona - Una riunione pubblica per dare lettura della proposta di disciplinare di produzione dei maccheroncini di Campofilone. Un passaggio necessario che precede l´ok definitivo al riconoscimento del marchio Igp per il noto tipo di pasta che associa il suo nome alla cittadina fermana. A tale scopo la Regione Marche e il Ministero delle Politiche agricole hanno fissato la data del 6 maggio, alle ore 10, al Teatro Comunale di Campofilone. Saranno presenti, oltre all´assessore e vice presidente regionale, Paolo Petrini, tutte le organizzazioni professionali e di categoria e i produttori interessati. ´Il Ministero ´ fa sapere Petrini ´ ha redatto la proposta di disciplinare successivamente alla richiesta del riconoscimento di denominazione presentata dall´Associazione Produttori dei Maccheroncini di Campofilone e alla luce del parere favorevole della Regione Marche. L´incontro del 6 maggio e` un momento molto importante di confronto per fissare quelle regole che d´ora in poi saranno alla base del nuovo prodotto a marchio Igp´. Un impasto di uova fresche, ottenute da galline allevate a terra e alimentate esclusivamente con cereali No Ogm e senza pigmenti sintetici, con semola di grano duro o farina di grano tenero doppio zero, sfogliato a mano oppure estruso in bronzo e sfogliato su rulli fino allo spessore compreso tra 0,3 e 0,7 mm., il tutto tagliato per una lunghezza da 35 a 60 cm. E per una larghezza da 0,80 a 1,20 mm. Per finire il confezionamento, tipico di Campofilone, che svolge esso stesso una funzione distintiva del prodotto, rendendolo visivamente riconoscibile al consumatore finale. La valenza dei Maccheroncini di Campofilone, che si distinguono dunque per la sottigliezza della sfoglia e per il taglio finissimo, sta nell´aver conservato immutata nel corso degli anni la tecnica di lavorazione e nel fatto che si tratta di un prodotto che richiede particolari doti di abilita` ed esperienza. ´Parlare dei Maccheroncini di Campofilone ´ dichiara Petrini ´ vuol dire parlare di una delle piu` autentiche espressioni della cultura del nostro territorio. La produzione artigianale di questa pasta e`, come noto, la manifestazione della tradizione popolare del borgo medievale di Campofilone, tramandata di generazione in generazione. Questa storia cosi` particolare ne ha fatto un eccellente prodotto tipico locale delle Marche oramai sulle tavole di tutto il mondo´. La zona di produzione e` infatti limitata al territorio amministrativo del Comune di Campofilone e in ogni fase e` garantita la tracciabilita` e rintracciabilita` del prodotto. Un´arte nata prima nelle cucine e poi nei laboratori artigianali, che hanno reso questi sottilissimi fili di velo dorato un piatto unico, simbolo di bravura della padrona di casa, consumato in occasione dei pranzi di festa e regalo prestigioso da donare ad amici illustri. Tradizione ed abilita` mantenute per 600 anni che hanno dato luogo a commercio e imprese familiari che hanno fatto conoscere Campofilone nel mondo. |
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M&S DISTRIBUTION È QUALITÀ, ESCLUSIVA, RICERCATEZZA: PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA DISTRIBUZIONE DEL PRESTIGIOSO MARCHIO HARNEY & SONS, LEADER NEL MERCATO CON MISCELE DI TE’ DI ALTISSIMA QUALITÀ.
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Con l’entusiasmo e la creatività che caratterizzano le realtà più giovani e dinamiche, M&s Distribution inserisce in esclusiva sul mercato italiano prodotti selezionati per soddisfare i clienti più esigenti. Presenti capillarmente su tutto il territorio italiano, le reti distributive M&s sono attente a offrire un servizio puntuale e professionale, riservando una particolare attenzione alla distribuzione del prestigioso marchio Harney & Sons, leader nel mercato di riferimento. Harney & Sons Dal 1983 Harney & Sons conquista i suoi clienti con miscele di altissima qualità e spiccata originalità, dal gusto impareggiabile e indiscusse qualità, tanto da essere scelta dalle più importanti famiglie reali. A riprova dell’elevata qualità, le miscele Harney&sons hanno ottenuto, per diversi anni consecutivi, il “Top London Afternoon Tea Award”, un prestigioso riconoscimento assegnato dalla Sala del tè del Regno Unito, corrispondente all’Oscar del tè per selezione e qualità. La Gamma Harney & Sons comprende sei linee con diverse confezioni in modo da soddisfare tutti i gusti. C’ è la linea classica con sacchetti di seta contenenti la giusta quantità di fiori e foglie per una tazza ideale di tè, la linea Barattoli, la Palazzi Storici reali contenente tè tipicamente inglesi, e ancora la Linea Chopra, studiata in associazione con il “Chopra Center” che utilizza l’antica conoscenza e saggezza della medicina ayurvedica per condurre una vita sana ed equilibrata, la Linea Tagalong con sacchetti di seta riposti in dischetti di alluminio, ed infine la tradizionale Linea Tea Bags. Harney&sons è distribuita in esclusiva per l´Italia da: M&s Distribution sas di Grosso Chiara & C. Via Marconi 1, Bellinzago Novarese, (No) Cell. 333/8328603 Sito Web: www.Msdistribution.it |
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TORNA ALLA FIERA DI GENOVA DAL 27 AL 30 MAGGIO SLOW FISH, MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE A CADENZA BIENNALE GIUNTA ALLA QUINTA EDIZIONE, DEDICATA AL MONDO ITTICO E AGLI ECOSISTEMI ACQUATICI.
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Attraverso convegni, incontri, laboratori e degustazioni si affrontano temi legati alla produzione sostenibile di pesce e al consumo responsabile. Laboratori del Gusto Nei Laboratori del Gusto esperti di Slow Food, con la partecipazione di produttori, allevatori e studiosi, si alternano trasformando la degustazione in un piacevole momento di conoscenza. È il modo più diretto per avvicinarsi al cibo divertendosi, analizzando le tecniche, le condizioni ambientali e culturali in cui nascono un prodotto alimentare, un vino o un piatto, in un percorso che ne delinea la storia e l’aspetto nutrizionale fino all’utilizzo in cucina. Sono in programma 20 appuntamenti dedicati in particolare ai pesci meno noti, quelli “senza prezzo”, e alle specie che presentano problematiche controverse, come anguille e ostriche. Sono previsti speciali incontri con i produttori delle comunità del cibo di Terra Madre e dei Presìdi Slow Food italiani ed esteri. Inoltre, in sintonia con la campagna Mangiamoli giusti, gli chef, a conclusione di ogni Laboratorio, consigliano e distribuiscono ricette facilmente replicabili anche a casa per cucinare le specie neglette. Novità dell’edizione 2011 è il focus sull’olio extravergine d’oliva: le degustazioni di pesce sono abbinate ai migliori oli della nostra penisola, selezionati tra quelli recensiti dalla Guida agli Extravergini pubblicata da Slow Food Editore. Teatri del Gusto Palcoscenico, grande schermo e platea con 60 posti a sedere. In scena grandi chef italiani e internazionali che cucinano in diretta per il pubblico, mentre le telecamere seguono ogni passaggio, svelandone le abilità culinarie. Questa la formula dei Teatri del Gusto, uno spettacolo che non tradisce le aspettative. Immancabili, tra gli ingredienti, il rispetto per stagionalità, freschezza e sostenibilità delle materie prime, in abbinamento a vini selezionati. Incontri con il Pescautore – Granai della Memoria Tornano gli Incontri con il Pescautore – Granai della Memoria. Uno spazio raccolto – non più di 30 persone – per una chiacchierata con i “vecchi” protagonisti del mondo della pesca e del mare: ristoratori, trasformatori, pescatori, testimoni di uno stile di vita plasmato dalla difesa dell’ambiente marino, nel mantenimento delle tradizioni. Tutto accompagnato da assaggi sfiziosi e buon vino. Pranzo della domenica con i Cavolfiori a Merenda Novità del 2011, Slow Fish presenta il Pranzo della domenica preparato dai Cavolfiori a Merenda. Un appuntamento a cura dell’associazione di gastronomia itinerante fondata da un gruppo di giovani laureati all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. All’aperto, sulla banchina della fiera che si affaccia sul porto, il pranzo-evento dei Cavolfiori mette in scena le buone pratiche che guidano la filosofia dell’associazione di neo gastronomi: «una cucina vera, libera da effetti speciali, che predilige la tecnica e la conoscenza del prodotto. Cerchiamo per voi il dimenticato, i tagli minori, le verdure più fresche, per portare in tavola i sapori come dovrebbero essere. Vi promettiamo di non farvi mangiare sempre i soliti dieci pesci, ma guarderemo all’immensità del mare». Slow Fish è organizzato da Regione Liguria, Slow Food e Mareterra di Liguria - Fondazione Carige con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Provincia di Genova, Comune di Genova, e il sostegno della Camera di Commercio di Genova |
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A GUALDO E’ DI SCENA IL FORMAGGIO
UN PIACERE TUTTO DA SCOPRIRE
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Degustazioni, laboratori del gusto, cibi di strada, convegni e spettacoli. Per i bambini fattorie didattiche e la mostra dei bozzetti delle Winx Nel centro storico di Gualdo, piccolo borgo della provincia di Macerata, arrivano, il 21 e 22 maggio, i formaggi “d’autore”. Un po´ mostra e fiera, un po´ mercato e festa, la manifestazione, appunto “Formaggi d’Autore”, (promossa dall´Associazione Gualdo Terzo Millennio, in collaborazione con il Comune di Gualdo e la Condotta Slow Food dei Monti Sibillini, con il contributo della Provincia di Macerata e della Comunità Montana dei Monti Azzurri e, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) permette per due giorni (ingresso gratuito) di assaggiare, annusare, toccare, comprare numerosi tipi di formaggio provenienti da tutte le regioni d’Italia. La materia prima è sempre il latte, ma è difficile crederlo davanti a centinaia di colori, forme, sapori, profumi diversi. In “esposizione” (gli stand saranno aperti sabato dalle 15 alle 23 e domenica dalle 9 alle 21), formaggi a pasta molle, dura, filata, pressata, erborinata, proposti e venduti da selezionatori, istituzioni, consorzi, pastori scesi dagli alpeggi o casari riuniti in un Presidio Slow Food (Presìdio del Puzzone di Moena, il Vezzena, il Castelmagno d´Alpeggio, la Tuma di pecora delle langhe il raro Pecorino dei Monti Sibillini), e ancora prodotti che ben si abbinano con i formaggi, come miele, confetture, conserve e gelatine di frutta. La manifestazione si svolge nel cuore del centro storico di Gualdo. L’evento rappresenta quindi un’occasione attrattiva anche per visitare il piccolo borgo medievale, dalle vie tortuose e strette, con la chiesa di S. Savino e la chiesa della Madonna delle Grazie e lo sguardo sull’incantevole scenario dei monti Sibillini. Per saperne di più... Mangiare formaggio può diventare un´esperienza culturale. Ad una condizione però. Bisogna imparare a sceglierlo, assaggiarlo, riconoscerlo. Per questo sono stati pensati i Laboratori del gusto, condotti da esperti Sloow Food, coadiuvati dalla partecipazione attiva di produttori, allevatori e studiosi, mini-corsi per imparare a capire un formaggio, il suo sapore, anche accompagnandolo con il vino giusto (le lezioni sono a pagamento e ci si può iscrivere con un coupon da inviare via fax allo 0733 668427 o direttamente in loco). Tra questi “Profondamente Blu...” (sabato 21 maggio, ore 21.30 promosso da Slow Food Monti Sibillini di Gualdo), un viaggio tra gli erborinati naturali italiani, come il Castelmagno d´alpeggio, il Blu di capra del Piemonte, il Gorgonzola dop. Oppure “La Verde Irpinia, i pascoli, le viti e i formaggi d’Autore" (domenica 22 maggio, ore 16, promosso da Slow Food Colline dell´Ufita e Taurasi dell´Irpinia). Ricco il cartellone dei convegni, come “Sinergia tra produttori e trasformatori artigiani per prodotti alimentari di eccellenza Made in Italy”, a cura di Coldiretti e Cna unione alimentare (sabato 21 maggio) o “Formaggi d´Autore tra tradizione locale ed innovazione” in collaborazione con l´Università Politecnica delle Marche(domenica 22 maggio). Per assaggi... Lo spazio “cibo di strada” si arricchisce e oltre a proporre
irresistibili sfiziosità per chi ha fretta (dalla porchetta alle olive all´ascolana, dalle salsicce arrostite alla pizza), quest’anno punta alla valorizzazione dei prodotti di altre regioni, come le bombette della Murgia di Slow Food Alberobello e Valle D’itria, il Caciocavallo dell´Irpinia impiccato su pane di grano duro cotto a legna della condotta Slow Food Colline dell´Ufita e Taurasi dell´Irpinia, il gelato artigianale della Condotta Slow Food della Valle dell´Aniene di Subiaco. Intensi i momenti di gastronomia, “all’Odissea nello sfizio", uno speciale ristorante, dove due grandi interpreti del panorama culinario Marchigiano, Peppe Rossi e Aurelio Damiani, proporranno menù degustazione a tema formaggio (con l´utilizzo delle eccellenze agroalimentari del territorio). Per acquisti... Oltre ai formaggi nei vari stand, c’è un´area dedicata al mercato di Campagna Amica, a cura della Coldiretti di Macerata ed un’area per il mercato di prodotti bio di aziende del territorio. Per bambini e ragazzi... Capire come nasce un formaggio e non solo: l´associazione Cuochi di Campagna organizza Fattorie didattiche per l´educazione alimentare. Piacerà ai piccoli, ma anche ai grandi, la mostra di "Arte Fantastica" (in collaborazione con Art Marche e Rainbow) in cui si potranno ammirare i primi bozzetti delle famose Winx, concessi dall´autore Iginio Straffi nato a Gualdo e cittadino onorario dal 2010. Www.formaggi.biz |
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A PELLEGRINI SPA LA DISTRIBUZIONE DELLE ETICHETTE
“AZIENDA AGRICOLA CAMPOGRANDE”
CINQUE TERRE E SCIACCHETRÀ CAMPOGRANDE ENTRANO NEL CATALOGO DI PELLEGRINI SPA,
DISTRIBUTORE DI VINI E DISTILLATI DI QUALITÀ.
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Pellegrini Spa arricchisce il proprio listino di distribuzione con le etichette dell’Azienda Agricola Campogrande, nate dalla volontà di Elio Altare, viticoltore noto del Piemonte, e Antonio Bonanni, cresciuto presso le vigne delle Cinque Terre, di riscoprire il potenziale unico di questo territorio: le Cinque Terre. Con questo progetto Elio Altare e Antonio Bonanni si pongono come obiettivo di rivalutare una zona molto particolare d’Italia e di incoraggiare i giovani a lavorare nei vigneti imparando il mestiere e conservando la vera identità del territorio. Un territorio capace di “togliere il fiato” per la bellezza paesaggistica, ma allo stesso tempo difficile e molto faticoso da coltivare. La proprietà di Campogrande si trova a Riomaggiore, antico borgo della Riviera di Levante, e si estende per circa 2 ettari di terreno coltivato solo con vitigni indigeni, soprattutto Bosco (90%) e Albarola (10%). Da queste uve nascono Cinque Terre Campogrande, un vino ricco e saporito, supportato da un profumo intenso e persistente, che si concede lentamente aprendosi su sentori di macchia mediterranea e agrumi maturi, e Sciacchetrà Campogrande, realizzato con i grappoli più sani e maturi delle uve Bosco. Al naso si presenta intenso e persistente con note di fichi, ananas, arancia candita e albicocca matura. In bocca offre una struttura molto complessa, con evidenti sensazioni dolci e mai stucchevoli, adeguatamente equilibrate da una buona dotazione fresca-sapida, con finale lungo e persistente. I vini dell’Azienda Agricola Campogrande sono disponibili nelle carte vini dei migliori ristoranti e presso enoteche e wine bar di nicchia. Fondata nel 1904, Pellegrini Spa è l’azienda commerciale di proprietà della famiglia Pellegrini da oltre un secolo attiva nella distribuzione sul territorio italiano di prodotti vitivinicoli e distillati di alta qualità. Pellegrini Spa distribuisce in esclusiva le etichette di oltre 80 aziende viti-vinicole italiane ed estere con offerte riservate al canale Ho.re.ca e super Ho.re.ca che vanno dai vini rossi e bianchi, ai distillati e agli Champagne. Per conoscere tutti i prodotti distribuiti da Pellegrini Spa è possibile consultare il sito internet www.Pellegrinispa.net |
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DIMMIDISÌ: TORNANO PASTA&PESTO FRESCO E PASTA&VERDURE FRESCHE
PER UN BANCO FRIGO DELL’ORTOFRUTTA AD HOC PER LA BELLA STAGIONE
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Arriva la bella stagione e tornano sul mercato i piatti freschi pronti per l’estate: Dimmidisì Pasta & Pesto Fresco e Dimmidisì Pasta & Verdure Fresche. Due primi piatti di pasta di cui il consumatore riconosce la genuinità di un prodotto “buono come fatto in casa” preparato con sole verdure freschissime, la leggerezza e la praticità. Le paste, già pronte da gustare e ideali per il periodo primaverile ed estivo, sono proposte in confezioni monoporzione. Trovano la propria ideale posizione nel banco frigo del reparto ortofrutta che ne valorizza sia la freschezza sia il legame con il mondo vegetale e che, a sua volta, ne guadagna per ampliamento dell’offerta. Le due referenze integrano l’ampio assortimento di prodotti di Iv gamma e di piatti pronti freschi firmati dal brand del freschissimo. La proposta Dimmidisì è basata sull’innovazione e nasce da uno sguardo attento e costante alle esigenze del mercato che, oggi sempre più, si sposta verso consumi veloci e fuori casa. Un trend al quale il brand risponde con prodotti freschi e ad alto contenuto di servizio che si distinguono per la loro qualità e unicità e che contribuiscono a fare del banco frigo un protagonista per innovazione e per freschezza vera. Dimmidisì - Pasta & Pesto Fresco è un primo piatto semplice e naturale. Penne rigate con pesto preparato ogni giorno solo con basilico fresco. Per rispondere alle preferenze dei consumatori più esigenti vengono utilizzati olio extravergine di oliva e, nel pesto, Grana Padano e Pecorino. Inoltre la ricetta è senza aglio. Dal sapore tutto mediterraneo, la ricetta di Dimmidisì Pasta & Verdure Fresche è semplice e genuina: fusilli con carote, zucchine, fagiolini, pomodorini, piselli, mais e olive. Il tutto condito con olio extra vergine di oliva. Pasta&pesto Fresco Ingredienti: pasta, pesto (basilico fresco, olio d’oliva, Grana Padano, Pecorino Romano, olio extravergine di oliva, anacardi, pinoli, sale), correttore di acidità: acido lattico. Peso: 200 g (1 Porzione) Shelf-life: 7 giorni Prezzo: Euro 2.79 a confezione Conservazione: in frigorifero Pasta&verdure Fresche Ingredienti: pasta, verdure (carote, zucchine, fagiolini, pomodorini, piselli) mais, olive, olio di semi di girasole, olio extravergine di oliva, erbe aromatiche (basilico, prezzemolo erba cipollina, origano), sale, succo di limone, aceto di mele, correttore di acidità: acido lattico. Peso: 220 g (1 Porzione) Shelf-life: 8 giorni Prezzo: Euro 2.29 a confezione Conservazione: in frigorifero |
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MONTECUCCO SANGIOVESE, NASCE LA DOCG DELL’AMIATA
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In Toscana arriva una nuova denominazione di origine controllata e garantita. Sarà prodotta a partire dalla vendemmia 2011. Aumentano anche le tipologie della Doc, con il Montecucco Rosato, il Vin Santo e il Vin Santo occhio di pernice Dopo tredici anni dalla nascita della Doc e dopo importanti investimenti sul territorio che hanno fatto crescere qualità e numeri il panorama dei grandi vini toscani si arricchisce di una nuova Docg, il Montecucco Sangiovese, il secondo vino della Maremma che ottiene la denominazione di origine controllata e garantita. Grande la soddisfazione dei produttori, che grazie a un lavoro di squadra coordinato dal Consorzio del Montecucco in questi anni si sono costantemente impegnati per migliorare la qualità del vino prodotto alle pendici del Monte Amiata, in un territorio di 7 Comuni della provincia di Grosseto: Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano. Nel 2000 con il nome del Montecucco Doc venivano prodotte poche migliaia di bottiglie e sul territorio si contavano una decina di cantine. Un passaggio fondamentale per lo sviluppo della denominazione è stata la nascita del Consorzio di Tutela, fondato da 21 produttori nel 2000, due anni dopo il riconoscimento della Doc. L’ultimo decennio è stato determinante anche per gli investimenti in nuovi vigneti e nelle cantine. Oggi il Consorzio di tutela rappresenta 52 aziende su circa 70, oltre 500 ettari di vigneto su una superficie vitata complessiva di 750/800 ettari, e oltre di 1,2 milioni di bottiglie su una produzione complessiva annua di 1,8 milioni. Numeri destinati a crescere, visto che il potenziale produttivo del Montecucco, se tutti i vigneti oggi fossero dedicati a Doc e Docg, supera i 5 milioni di bottiglie. “Finalmente possiamo esultare per questo importante risultato, raggiunto con anni di impegno costante e graduale per migliorare la qualità dei nostri vini – dichiara Claudio Carmelo Tipa, il presidente del Consorzio del Montecucco -. Siamo già presenti nei principali mercati, ma adesso vogliamo migliorare il nostro posizionamento, la commercializzazione e la promozione anche nei Paesi emergenti, la Cina su tutti, dove siamo convinti che troveremo uno spazio meritato”. Finora il disciplinare di produzione prevedeva una Doc con quattro diverse tipologie: Sangiovese, Rosso, Bianco e Vermentino. Con l’approvazione della Docg Montecucco Sangiovese (più Montecucco Sangiovese Riserva) e la modifica del disciplinare della Doc, dalla vendemmia 2011 aumentano anche le tipologie di vini a denominazione di origine prodotti sul territorio. Le nuove tipologie della Doc richieste sono il Rosato, il Vin Santo e il Vin Santo occhio di pernice |
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CARPENE´ AL 300X100 CON AIS VENETO
LA STORICA CASA SPUMANTISTICA DI CONEGLIANO SARÀ PRESENTE CON LE TRE CUVÉE DEL PROSECCO
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La manifestazione organizzata dall´Associazione Sommelier del Veneto si terrà nella splendida cornice del Castello di San Salvatore a Susegana e offrirà in degustazione al pubblico i tre vini migliori di ogni cantina veneta selezionata. Il Prosecco Carpenè Malvolti al 300X100 con Ais Veneto. Saranno la Cuvée Storica, la Cuvée Oro e la Cuvée Brut del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg i tre ambasciatori della storica azienda spumantistica di Conegliano alla manifestazione che sabato 12 marzo si terrà negli splendidi locali del Castello di San Salvatore a Susegana, nel cuore della terra del Prosecco. Un evento che, insieme alle degustazioni aperte al pubblico dalle 11 alle 20, metterà insieme anche momenti divulgativi come il convegno "L´ambiente nel bicchiere", improntato sul tema della sostenibilità ambientale e il concorso per decretare il Miglior Sommelier del Veneto, in collaborazione con Uvive - Unione Consorzi vini veneti Doc e Amorim Cork Italia per valorizzare la professionalità dei giovani talenti del Veneto. Il Veneto al 300X100 non è solo occasione di assaggio di vini e spumanti del Veneto ma anche delle più rappresentative tipicità gastronomiche della regione, a partire da una selezione di formaggi e salumi, prodotti da forno e di pasticceria e gli immancabili fasolari di Chioggia. Il costo dell´ingresso alla manifestazione comprensivo di degustazione e omaggio del bicchiere Luigi Bormioli è di 20€ a persona. Nello stesso giorno, alle 15.30 presso il Centro Congressi di Carpené Malvolti è in programma l´Assemblea nazionale ordinaria annuale di Asa – Associazione Stampa Agroalimentare |
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