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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 31 Maggio 2011 |
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INSIEL: REGIONE FVG APPREZZA SFORZO PER RISULTATI BILANCIO 2010 |
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Trieste, 31 maggio 2011 - L´assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio di Insiel Spa riferito all´esercizio 2010. Il documento contabile ha registrato un utile, al netto delle imposte, di circa 4 milioni e 600mila euro, quasi il doppio di quanto registrato nell´esercizio precedente (poco più di 2 milioni e 300mila euro). L´assessore regionale alle Finanze, Sandra Savino, ha commentato favorevolmente l´esito dell´assemblea, sottolineando l´impegno e la dedizione che hanno portato Insiel a risultati positivi in questo momento di congiuntura economica. La Regione, nella sua qualità di azionista di maggioranza, pur apprezzando lo sforzo posto in essere degli amministratori per il conseguimento di questi positivi risultati - ottenuti anche per il tramite del contenimento dei costi - richiede la distribuzione dell´utile al netto delle riserve legali. Questo non pregiudica - fa sapere il socio - la possibilità che tali risorse possano essere destinate in tutto o in parte all´implementazione di progetti della società predisposti in modo puntuale e condivisi con l´amministrazione regionale. "I risultati di bilancio approvati sono ancora più positivi di quelli raggiunti nel 2009" - chiarisce il presidente di Insiel, Valter Santarossa -. Infatti, nel 2010, Insiel ha chiuso un ciclo triennale nel quale la mission strategica delineata dal piano triennale approvato nel 2008 (a seguito dell´operazione di scissione, che ha portato la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a cedere parte della stessa Insiel - poi confluita in Insiel Mercato), consisteva nella riqualificazione delle risorse interne e nella razionalizzazione dei processi al fine di creare una società diversa. Società che doveva passare da un mercato nazionale a una "nuova Insiel" la cui attività veniva indirizzata maggiormente al soddisfacimento di un unico - sebbene rappresentato da diversi interlocutori e utilizzatori - cliente. I dati economici previsti nel piano strategico 2008/2010 sono stati brillantemente superati. Esaminando il documento contabile nel dettaglio, si evince come il valore della produzione ammonti complessivamente a poco più di 89 milioni di euro, contro gli 84 milioni del precedente esercizio (incremento di oltre 5 milioni di euro, pari a +6,1 punti percentuali). Si registra poi una positiva contrazione delle spese sia in termini di costi esterni (-5,5 p.C.), sia sulla voce "costo del lavoro", la quale, rapportata al valore della produzione, passa dal 47 del 2009 al 46 p.C. Del 2010. Il risultato operativo (ebit) ha fatto registrare un incremento dell´80 p.C. Rispetto al 2009. I mezzi propri (patrimonio e fondi di riserva) passano da 33milioni e 700mila euro a 38 milioni e 400mila euro, il che sta a significare la solidità finanziaria della società. Tra i fattori che hanno determinato questi risultati positivi, si rilevano la riduzione dei costi, possibile grazie all´efficientamento dell´organizzazione del lavoro, alla continua attenzione alla formazione e alla crescita delle competenze. |
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BOLZANO: TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE NELLE IMPRESE 2010 IL 78,9% DELLE IMPRESE DISPONE DI UN PROPRIO SITO, IL 97,1% DI UNA CONNESSIONE AD INTERNET |
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Bolzano, 31 maggio 2011 - Nelle imprese vi è una grande diffusione delle tecnologie informatiche di base. Nel mese di gennaio 2010 quasi tutte le imprese con 10 e più addetti disponevano di almeno un Pc (99,5%) ed il 97,1% di una connessione ad internet (+2,6 punti percentuali rispetto al 2009). Questa dotazione tecnologica di base risulta essere indipendente dalle dimensioni dell’impresa e dal settore economico. Il 78,9% delle imprese ha dichiarato di disporre di un proprio sito internet. I valori aumentano in modo costante in relazione alle dimensioni delle imprese. Le imprese della classe 10-49 addetti e il settore delle Costruzioni segnalano le percentuali più basse di possesso di un proprio sito internet (rispettivamente il 77,7% e 69,1%). Meno diffuse sono tecnologie più complesse, quali l’intranet e l’extranet (rispettivamente il 24,0% e il 16,7%). La disponibilità di reti di dati interne o esterne dipende dalla dimensione dell’impresa e dal settore di attività economica. Nelle grandi imprese queste sono nettamente più diffuse rispetto alle piccole imprese. Confrontando i dati con il 2009, nel comparto dell’Industria manifatturiera si è verificato un calo sia nell’intranet (-8,1 punti percentuali) sia nell’extranet (-12,3 punti percentuali) a fronte di un aumento di 4,9 punti percentuali nel possesso di un proprio sito Internet. Questo può essere un monito del fatto che gli impieghi di intranet ed extranet vengono accantonati per lasciare maggiore spazio ai siti internet. + 6,7 punti percentuali per la connessione Dsl - L’83,0% delle imprese dispone di una connessione Dsl (+6,7 punti percentuali rispetto all’anno precedente). Più di un quarto delle imprese dispone di una connessione Isdn (25,6%), ancora il 12,1% utilizza una connessione attraverso modem analogico e il 13,2% utilizza un altro sistema fisso di connessione. Per fare un confronto, nel 2009 il 9,1% utilizzava un modem analogico ed il 5,9% un altro sistema fisso di connessione ad internet. Il 20,8% dispone di un collegamento mobile a banda larga (3G), mentre un collegamento mobile non a banda larga è presente nel 17,9% delle imprese. Aumenta notevolmente lo scambio automatizzato di dati (Ade) Il 65,1% delle imprese scambia in modo automatizzato informazioni quali ordinativi, fatture o descrizioni dei prodotti con altre imprese tramite internet o altre reti informatiche (+26,7 punti percentuali rispetto al 2009). La crescita maggiore si registra per le imprese della classe 10-49 addetti (+28,2 punti percentuali). Questo scambio automatizzato di dati fra imprese viene anche chiamato Ade (Automated Data Exchange) e all’interno ricadono sistemi quali Edi, Xmc, Edifact. Nello scambio automatizzato di fatture emerge un notevole divario fra la ricezione e l’invio di fatture elettroniche. Una cospicua quota di imprese che si serve dell’Ade lo utilizza per ricevere fatture elettroniche (85,6%), mentre solo una minima parte lo impiega anche per il loro inoltro (38,4%). L’80,1% delle imprese utilizza l’Ade per la trasmissione e la ricezione di informazioni sui prodotti, il 75,5% per trasmettere ordini ai fornitori. Nel complesso si nota che al crescere della dimensione dell’impresa aumenta anche l’utilizzo dello scambio automatizzato di dati. Fanno eccezione entrambe le categorie "Ricezione di fatture elettroniche" e "Scambio di informazioni su prodotti": per queste finalità sono le piccole imprese a segnalarne l’utilizzo maggiore. Se si confronta l’utilizzo dell’Ade nei diversi settori economici l’Industria manifatturiera, con il 75,8%, si colloca davanti al settore delle Costruzioni e al Commercio e servizi (rispettivamente 65,9% e 61,7%). Rispetto all’anno precedente quasi duplicato l’impiego di Erp - Oltre allo scambio automatizzato di dati, nelle imprese sono presenti anche altri sistemi informativi. Nel 2010 il 22,7% (nel 2009 erano il 12,7%) delle imprese utilizzava un pacchetto software Erp (Enterprise Resource Planing) attraverso il quale le aree funzionali finanza, programmazione o marketing possono accedere alle informazioni sulle vendite e sugli acquisti. Per gestire le informazioni relative ai clienti vengono utilizzati i sistemi Crm (Customer Relationship Management). Il 29,5% delle imprese li impiega per lo scambio di informazioni fra aree funzionali cosí come il 22,2% per obiettivi di marketing, quali fissare i prezzi, avviare vendite promozionali o scegliere canali di distribuzione. Con il 13,2% è relativamente bassa la quota di imprese che fa uso di un sistema operativo libero o open source come Linux. Considerando la dimensione delle imprese emerge che le piccole imprese della classe 10-49 addetti si collocano al di sotto della media nell’uso dei diversi sistemi informativi. Anche in questo caso vale il principio per il quale all’aumentare delle dimensioni dell’impresa cresce l’utilizzo dei sistemi informativi. Rapportando i sistemi Ict fin qui analizzati ai diversi settori economici emerge ancora una volta il loro sottoutilizzo nel settore delle Costruzioni, il quale presenta risultati inferiori alla media nell’impiego di tutte le tecnologie. Nell’industria manifatturiera gli applicativi Erp sono i maggiormente diffusi (34,0%). Circa il 40% delle Imprese manifatturiere li impiega per la condivisione di informazioni fra le aree funzionali. Nel settore del Commercio e servizi il 27,2% analizza informazioni sui clienti per obiettivi di marketing. Più del 90% delle aziende utilizza internet per accedere a servizi bancari e finanziari - Nel 2010 il 92,6% delle imprese con 10 e più addetti utilizzava internet per accedere a servizi bancari o finanziari. Il 74,5% ne faceva uso per acquisire informazioni sui mercati, mentre il 78,8% per richiedere informazioni e servizi in formato digitale. Il 30,8% ha utilizzato internet per l’acquisizione di servizi post-vendita, quali ad esempio la fatturazione e la rendicontazione. Per la formazione e l’istruzione del personale, internet è stato utilizzato dal 27,7% delle imprese. Se si confrontano questi risultati con quelli del 2009, si registra un grosso aumento (+6,6 punti percentuali) soprattutto nel campo della formazione e istruzione del personale ed in particolare nella classe di addetti 250 ed oltre (+41,0 punti percentuali). Nove imprese su dieci raccolgono on-line le informazioni della Pubblica Amministrazione - Fra i servizi online della Pubblica Amministrazione quelli maggiormente utilizzati dalle imprese riguardano la raccolta di informazioni in internet (91,8%) e lo scarico di moduli e formulari (79,9%). L’utilizzo di servizi più complessi, come la partecipazione a procedure di appalto elettronico (e-procurement) è salito al 15,9% (+3,7 punti percentuali rispetto al 2009). Inoltre la spedizione di modelli compilati è aumentata di 14,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente. L’esecuzione elettronica completa di procedure amministrative viene praticata dal 46,7% delle imprese. L’e-procurement viene utilizzato in prevalenza dal settore commercio e servizi col 16,8%. Ampia offerta di servizi online nel settore del Commercio e servizi - I servizi online offerti attraverso il sito internet dell’impresa diventano sempre più numerosi spaziando dall’esposizione dei listini prezzi alle prenotazioni online fino alle offerte di impiego. Soprattutto nei settori dell’Industria manifatturiera e nel Commercio e servizi è elevato il numero dei servizi offerti on-line. Il settore delle Costruzioni rimane ancora una volta il fanalino di coda nella maggior parte delle altre categorie, quali la consultazione di cataloghi e listini prezzi (32,9%), le ordinazioni e prenotazioni on-line (15,2%). Un’eccezione è rappresentata dalla ricerca lavoro dove il settore, con una quota del 23,6%, si colloca in seconda posizione. Per contro, il settore Commercio e servizi si posiziona al vertici in quattro dei sette servizi analizzati, dimostrandosi il più rispondente alle esigenze dei clienti per i servizi offerti. E-commerce: il 37,8% delle imprese effettua acquisti online, l’8,1% vende online - Nel 2009 il 37,8% delle imprese ha effettuato acquisti online anche se l’ammontare degli acquisti via web, rapportato al totale acquisti, è marginale: il 24,0% delle imprese ha acquistato più del 5% online, il 30,0% delle imprese ha effettuato acquisti online tra l’1 ed il 5% del totale acquisti effettuati, ed il 46,1% ha effettuato acquisti per meno dell’1%. Per quanto riguarda le vendite online, soltanto l’8,1% delle imprese vende i propri prodotti e servizi su internet e ciò per un valore molto contenuto. Nel 2009 soltanto il 3,0% del fatturato è stato commercializzato attraverso internet. Nelle imprese della classe 10-49 addetti, con una ammontare pari al 4,0% del fatturato complessivo, viene contabilizzato il maggior valore online. Il comparto del Commercio e servizi incassa circa 5,3 milioni di euro dalle vendite online, valore che corrisponde al 4,0% del fatturato totale. Nelle Costruzioni le vendite online hanno un ruolo molto marginale. |
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PRIVACY E USO DEI DATI PERSONALI. CONVEGNO A SAN BENEDETTO. |
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Ancona, 31 maggio 2011 - Al Palariviera di San Benedetto del Tronto il 27 maggio si e` tenuto il convegno ´Il trattamento dei dati personali: stato dell´arte e modus operandi nel settore pubblico e privato´, organizzato da `Dirlcto.it´, gruppo di ricerca impegnato nell´approfondimento di tutti gli aspetti del diritto all´informatica e delle nuove tecnologie. Nel nostro ordinamento giuridico per il trattamento dei dati personali dei lavoratori sopravvive una diversa disciplina in relazione alla natura pubblica o privata del datore di lavoro. Tale differenziazione appare oggi sempre piu` anacronistica, vista la progressiva omogeneizzazione, da un punto di vista non solo normativo, del lavoro pubblico e privato, ormai quasi completamente avvenuta a seguito della cosiddetta privatizzazione del lavoro pubblico. Presenti, tra gli altri, il vice presidente dell´Autorita` Garante per la protezione dei dati personali, Giuseppe Chiaravallotti e l´assessore regionale Sandro Donati. Per Chiaravalloti la privacy prende piede ´con l´avvento di internet dove si assiste alla moltiplicazione delle notizie e a sapere tutto di tutti. La privacy e` un´esigenza di difesa dell´individuo, dandogli piu` valore e soprattutto, nel renderlo libero nel mondo´. Donati ha sottolineato ´che i dati personali riguardano tutte le sfere della vita di un cittadino e non possiamo relegare la gestione della privacy ad un solo settore, ma ogni settore privato o pubblico che interferisca con la gestione dei dati personali deve poter essere in grado di gestirli con la dovuta correttezza e trasparenza´. ´La privacy ´ ha detto l´assessore - e` un concetto che si e` consolidato nella societa` moderna. Proprio nella societa` contemporanea la possibilita` di accesso ai dati di ciascuno di noi, in particolare attraverso il web, e` enormemente piu` alta e di piu` ampia diffusione. L´importante e` che ogni processo di accesso ai dati personali sia autorizzato´. ´Anche in queste settimane - ha concluso Donati - abbiamo letto di casi di violazione di banche dati, dove soprattutto il sistema bancario e` esposto maggiormente ai rischi di incursione e di utilizzo non lecito´. Durante l´incontro e` emerso che la normativa e` in continua evoluzione; cio` e` certamente sintomatico dell``attenzione, che il legislatore e l``autorita` Garante, hanno verso la tutela della persona umana in tutte le sue forme espressive. D``altro canto, per i soggetti destinatari degli obblighi imposti dal codice della privacy non e` semplice stare continuamente aggiornati su tutte le novita` che, volta per volta, investono il settore. Il Garante per la protezione dei dati personali, attraverso il suo sito web, compie una continua e tempestiva azione informativa, che facilita` la comprensione dell``articolato panorama normativo. |
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LA TERRA NON BASTA PIÙ, RIPARTIAMO DALLE RADICI LE RICERCHE SULLE PIANTE DI UNA GIOVANE BIOLOGA CHE RITORNA IN ITALIA |
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Firenze-Boston, 18 maggio 2011. Dalla comparsa dell’uomo la sfida è sempre stata quella di conquistare nuove terre, rendendole abitabili, coltivabili e fonte di sostentamento. In questi ultimi decenni l’aumento della popolazione mondiale e l’eccessivo sfruttamento hanno ridotto sempre più i terreni coltivabili aumentando di pari passo il bisogno di nutrimento e di energia. La sfida dunque è cambiata: adesso è urgente ottimizzare le aree destinate alle coltivazioni e nello stesso tempo creare nuove fonti di energia. Adattare le piante per incrementare la loro produttività nei terreni poco fertili, dovendo fare fronte anche ai cambiamenti climatici globali, è una componente essenziale di questa nuova sfida. Con questo proposito ben saldo in mente Rosangela Sozzani, una giovane ricercatrice della Duke University, conosciuta ovunque come “Ross”, ha scelto di rientrare in Italia per lavorare a Pavia presso l’Istituto di Genetica e Microbiologia, in collaborazione con il prof. Rino Cella, grazie esclusivamente ai finanziamenti della Fondazione Armenise-harvard. Le ricerche di Ross Sozzani vertono infatti sulla comprensione dei meccanismi molecolari che regolano la proliferazione cellulare e l’uscita dal ciclo cellulare in risposta ai regolatori di crescita e ai segnali di sviluppo nel meristema della radice della Arabidopsis thaliana. L’equilibrio tra proliferazione e differenziazione cellulare è di importanza fondamentale per lo sviluppo corretto di un organismo pluricellulare. Per comprendere a fondo come un organismo inizia e mantiene la crescita dei suoi tessuti e organi, è necessario capire come le cellule staminali sono in grado di rispondere a segnali interni ed esterni. Nelle piante tessuti specializzati chiamati meristemi sono la fonte di tutti gli organi adulti e sono costituiti da una nicchia di cellule staminali che contribuiscono all´approvvigionamento continuo di cellule. Il controllo spazio-temporale del rinnovamento delle cellule staminali e la differenziazione della loro progenie determinano il numero di cellule neo-generate e in via di specializzazione, e di conseguenza regolano la percentuale di crescita di un organo nell´insieme e la sua biomassa. Studiare l’interfaccia tra il ciclo cellulare e la determinazione del destino cellulare nelle radici può contribuire, attraverso l’incremento della biomassa delle piante, a soddisfare I bisogni nutrizionali globali e creare nuove fonti energetiche rinnovabili. Inoltre, nonostante la divergenza evolutiva che separa animali e piante, il controllo del ciclo cellulare risulta essere un meccanismo estremamente conservato e quindi questo tipo di ricerca sarà in grado di fornire nozioni sui meccanismi sottostanti lo sviluppo di piante e di animali. Il finanziamento dell’Armenise-harvard Career Development Award ammonta adesso a $ 200.000 annui, per un periodo da tre a cinque anni, e comprende il compenso commisurato alla posizione occupata presso l’istituto ospitante, gli stipendi per gli altri membri coinvolti nel programma di ricerca e i fondi annuali per le apparecchiature/infrastrutture. Le scadenze dei prossimi concorsi sono: Armenise-harvard Career Development Award, adesioni entro il 15 luglio 2011; Armenise-harvard Phd Program, adesioni entro i primi giorni di dicembre 2011 (data da definire); Borse di Studio Armenise-harvard/ugis per giornalisti scientifici, adesioni entro il 15 marzo 2012; Armenise-harvard Summer Fellowship for Italian University Students, adesioni entro il 20 dicembre 2011. Per maggiori informazioni si può consultare il sito http://www.Hms.harvard.edu/armenise |
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FORMIGONI: PUNTARE SU MERITO CONTRO MEDIOCRITÀ IL PRESIDENTE DELLA LOMBARDIA ALLA PREMIAZIONE DI RICERCATORI IN STATALE |
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Milano, 31 maggio 2011 - ´Non abbiamo altra strada che quella della meritocrazia: l´unica alternativa al potere della mediocrità è il potere del merito´. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha voluto ribadire l´importanza di riconoscere e premiare le eccellenze. Lo ha fatto alla presentazione del programma ´L´oréal Italia per le donne e la scienza´ all´Università Statale di Milano in cui sono state presentate le 5 ricercatrici a cui sono state assegnate borse di studio del valore di 15 mila euro. Merito E Crescita - ´L´affermazione del merito - ha spiegato il presidente alla platea, al fianco del presidente della commissione giudicatrice delle borse di studio de L´oréal, Umberto Veronesi - può essere ritenuta una vera e propria urgenza: il nostro Paese deve saper individuare quei talenti, quelle potenzialità e quelle capacità che possono assicurare crescita e sviluppo anche nel medio-lungo periodo´. Proprio su questa linea si muove Regione Lombardia: ´Ad ogni uomo o donna - ha detto Formigoni - deve essere data la possibilità di mettere a frutto il proprio talento e le proprie doti per una realizzazione personale e professionale adeguata alle proprie capacità e alle proprie aspirazioni, senza essere costretto a rinunciarvi per rispondere ad altre esigenze, come ad esempio quelle della vita familiare´. Giovani Ricercatori - All´università Statale di Milano Formigoni ha ricordato le parole del presidente della Repubblica che, nei giorni scorsi, ´ha ricordato con orgoglio il ruolo dei giovani ricercatori e soprattutto delle giovani ricercatrici italiane che lavorano al Cern di Ginevra. Condivido quell´orgoglio e guardo con estrema attenzione ai dati che vengono diffusi sulla presenza sempre maggiore delle donne anche in ambito scientifico´. Conciliazione - Formigoni ha ricordato gli impegni assunti dalla Regione Lombardia in tema di conciliazione tra famiglia e lavoro, ´una delle priorità strategiche di questa legislatura: abbiamo dato vita a un Comitato specifico per sviluppare progetti e iniziative su questo tema, valorizzando le esperienze più positive già in essere attraverso il Premio famiglia e lavoro e attraverso un nuovo strumento che abbiamo voluto chiamare ´Libro verde della conciliazione´´. Ricerca - Alla cerimonia di premiazione dei ricercatori italiani Formigoni ha sottolineato come il tema della ricerca rappresenti uno dei punti di forza del sistema territoriale lombardo. ´In Lombardia - ha ricordato Formigoni - investiamo l´1,4% del nostro Pil nel settore della ricerca scientifica, posizionandoci così al primo posto in Italia. Investiamo in ricerca secondo una strategia organica e trasversale. Con il sistema delle 13 università, Regione Lombardia ha un dialogo e una collaborazione costante e, contemporaneamente, collabora con il ministero´. A questo proposito il presidente ha ricordato l´accordo di programma di 150 milioni di euro sottoscritto lo scorso dicembre con il ministro dell´Istruzione, Mariastella Gelmini. Dal 2000, inoltre, la Regione ha sostenuto investimenti per 77 milioni di euro nella realizzazione di nove centri di eccellenza nei settori delle biotecnologie, della genomica, delle nanotecnologie e dei nuovi materiali. E sempre sul tema della ricerca la Lombardia sostiene mille ricercatori con borse di studio, con uno stanziamento di 30 milioni di euro. |
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GENDER AND INTERDISCIPLINARY EDUCATION FOR ENGINEERS |
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Parigi, 31 maggio 2011 - Il 23 e 24 giugno 2011 si terrà a Parigi, in Francia, un evento intitolato "Gender and interdisciplinary education for engineers" ("Genere e formazione interdisciplinare per gli ingegneri"). Attirare più giovani, soprattutto donne, verso le carriere nel campo dell´ingegneria e della tecnologia (It) è oggi una delle principali preoccupazioni in Europa. La loro partecipazione alla forza lavoro dell´ingegneria sembra essere una questione chiave per lo sviluppo economico e tecnologico europeo, nonché una tappa fondamentale verso la parità di genere e la giustizia sociale. Stimolare l´interesse dei giovani nelle scienze e nella matematica, e sottolineare l´importanza degli sviluppi ingegneristici e tecnologici nel plasmare il futuro collettivo dell´Europa, è un progetto in corso nel settore dell´istruzione. Il progetto Helena ("Higher education leading to engineering and scientific careers") ha esaminato i corsi di laurea di ingegneria e tecnologia in diversi paesi europei. L´obiettivo è stato quello di misurare l´efficacia degli attuali progetti pilota, e di sviluppare e quantificare gli indicatori sul rapporto tra la percezione e la scelta di studio. I risultati permetteranno di diffondere le migliori pratiche e di produrre raccomandazioni sulla riorganizzazione dei curricula universitari a livello europeo. Questo evento sarà la conferenza conclusiva del progetto. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Fp7-helena.org/conference2011/ |
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LEPIDA SCUOLA: LE NUOVE TECNOLOGIE IN CLASSE GLI ESITI DEL PROGETTO REGIONALE NELLE INIZIATIVE REALIZZATE DALLE SCUOLE DI PARMA E PROVINCIA |
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Parma, 31 maggio 2011 – Sono nel complesso 24 gli istituti di Parma e del Parmense che hanno partecipato quest’anno a “Lepida scuola”, progetto regionale per l’inserimento delle nuove tecnologie a scuola cui hanno aderito la Provincia di Parma, quella di Reggio Emilia (capofila) e quelle di Piacenza, Forlì-cesena, Ferrara. Il progetto, che costituisce una delle linee di azione del Piano Telematico dell’Emilia-romagna 2007-2009, è stato avviato nel 2009-2010 ed è proseguito nel 2010-2011. Sperimentare direttamente in classe una didattica di tipo “costruttivista”, per problemi e progetti, e dotare gli insegnanti degli strumenti opportuni per farlo alcuni dei macro-obiettivi di “Lepida scuola”, che rientra nella strategia regionale per la “digitalizzazione” della scuola emiliano-romagnola. In particolare l’attività si è concentrata sul sostegno all’innovazione didattica in chiave metodologica con l’ausilio delle nuove tecnologie multimediali, sulla realizzazione di un Centro di Educational Technology provinciale, sulla creazione di una Banca regionale dei progetti. Tra Parma e provincia quest’anno sono stati coinvolti 13 istituti comprensivi e 11 istituti superiori, che nel corso dell’anno hanno realizzato progetti ad hoc su temi come le energie alternative, l’informazione, il villaggio globale. I progetti sono stati presentati oggi a Palazzo Giordani in un incontro conclusivo dell’annualità 2010-2011. “In tempi che volano come quelli che stiamo vivendo, la presenza a scuola delle nuove tecnologie è sempre più importante, così come è importante un rinnovamento del sistema della didattica. Questo rinnovamento però non può essere lasciato alla fantasia e alla buona volontà dei singoli insegnanti, ma c’è bisogno di progetti: c’è bisogno di rigore scientifico. Ecco dunque il valore di questa iniziativa, che lavora soprattutto sui docenti e sulla formazione: un valore ancor più evidente in un territorio ad alta montanità come il nostro”, ha detto in apertura l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini. “Noi con Lepida siamo partiti per l’inserimento delle tecnologie nella didattica, ma poi ci siamo resi conto che la cosa da fare era il cambio del paradigma metodologico. Ecco dunque la spinta verso la didattica costruttivista, la scelta della didattica per problemi e progetti, che tra l’altro è nella stessa direzione verso cui va l’Europa puntando sulle competenze”, ha spiegato il coordinatore scientifico Enzo Zecchi. Tante le iniziative di quest’anno, brevemente ripercorse dal coordinatore provinciale Silvano Tagliaferri. In primis proprio la formazione: “Quest’anno abbiamo offerto 60 ore di formazione per i docenti; questo è stato il loro “ambiente di apprendimento”, ha detto tra l’altro Tagliaferri, dando il via alla presentazione dei progetti costruiti da ragazzi e docenti. In questa seconda annualità sono stati realizzati 8 incontri di formazione di base per docenti, in cui si è parlato di ambienti di apprendimento, di progettazione, di gestione della classe come laboratorio, di valutazione; si è costituito un gruppo provinciale di coordinamento che ha condotto gli incontri, spesso in modo laboratoriale, creando un ambiente di apprendimento nel quale i docenti hanno avuto la possibilità di approfondire tematiche, condividere problemi, individuare soluzioni e costruire strumenti; è stata inoltre attivata, a cura di Ltt (Laboratorio di Telematica del Territorio), una piattaforma web 2.0 per lo scambio e la condivisione di documenti per favorire la comunicazione fra i partecipanti al progetto. Il sito, ad accesso controllato, è stato realizzato per permettere a ogni partecipante di “postare” contributi, partecipare a discussioni e approfondire gli argomenti trattati dal gruppo grazie alla partecipazione di ognuno. Nel Parmense la scuola capofila del progetto è stato l’Istituto d’Istruzione Superiore Gadda di Fornovo: una scuola in grado anche, se necessario, di fornire supporto agli istituti con risorse hardware e software non adeguate tramite il progetto Lab@home. Le scuole partecipanti: Istituti comprensivi di Borgotaro, Felino, Busseto, Salsomaggiore, Corniglio, Noceto, Bedonia, Neviano degli Arduini, Traversetolo, Montechiarugolo, Istituto Comprensivo Bocchi, Toscanini, Montebello, Itc Melloni, Iis Paciolo-d’annunzio, Iis Carlo Emilio Gadda, Istituto superiore Zappa-fermi, Liceo Artistico Toschi, Liceo scientifico Attilio Bertolucci, Liceo scientifico Ulivi, Liceo scientifico Marconi, Itis Galilei, Isiss Giordani, Ist. Professionale Magnaghi. |
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ISTRUZIONE IN UMBIA: INAMMISSIBILE PROPOSTA DDL SOSTEGNO NELLE SCUOLE AI PRIVATI |
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Perugia, 31 maggio 2011 - Affidare ai privati il sostegno degli alunni disabili nelle scuole sarebbe un altro duro colpo per la scuola pubblica: lo afferma l´assessore all´Istruzione della Regione Umbria, Carla Casciari, commentando il disegno di legge proposto da due senatori del Pdl e discusso in Commissione Cultura al Senato. "Si tratta di una proposta inammissiblile - afferma Casciari - che riporterebbe il sistema dell´Istruzione italiano indietro anni luce e giustificato da questa coperta, ormai sempre più corta, dell´autonomia scolastica". "Ci chiediamo, visto che la nuova normativa non prevede costi aggiuntivi per la pubblica amministrazione - afferma l´assessore - dove troveranno le scuole le risorse per queste nuove professionalità. O forse, ancora una volta, si vogliono caricare le famiglie che già sopportano molte difficoltà e carenze e, spesso, sono lasciate sole nella cura dei ragazzi che hanno bisogno di percorsi individuali? Ci auguriamo che, come avviene da molti anni, nella scuola italiana sia affidata ancora allo Stato la selezione degli insegnanti di sostegno che, proprio per la delicata funzione che ricoprono, devono avere una grande professionalità. In questo modo il diritto allo studio, come prevede la Costituzione, sarà realmente garantito a tutti". |
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LA SCUOLA INCONTRA L’EUROPA |
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Aosta, 31 maggio 2011 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che venerdì 3 giugno, alle ore 20.30, nell’Auditorium del Comune di Nus, si svolgerà la manifestazione La scuola incontra l’Europa. La serata è organizzata dall’Istituzione scolastica Comunità montana Mont Emilius 1, da anni impegnata come scuola-polo per la Valle d’Aosta nella promozione dei valori culturali e civili dell’Europa, in collaborazione con l’Assessorato, nell’ambito dell’azione Europa dell’Istruzione. Nel corso dell’appuntamento, alunni e docenti presenteranno le esperienze più significative di apprendimento in chiave europea realizzate durante l’anno scolastico. Le classi quinte della scuola primaria di Nus apriranno la serata eseguendo l’inno dell’Unione Europea, l’Inno alla gioia di Ludwig Van Beethoven. Sarà inoltre presentato il quaderno operativo Europe, realizzato e sperimentato da un gruppo di insegnanti dell’istituzione scolastica in collaborazione con gli studenti dell’Università della Valle d’Aosta. Seguirà la presentazione dei progetti di scambio e di corrispondenza, realizzati nell’ambito di Alcotra, svolti dalle classi seconde e terze, quarte e quinte della scuola primaria di Saint Marcel. Sempre nell’ambito del progetto Alcotra le classi seconde della scuola secondaria presenteranno Sicurezza in montagna realizzato in collaborazione con la fondazione Montagna Sicura di Courmayeur, mentre le classi 2 A e B illustreranno Grand Paradis – Vanoise: d’un parc à l’autre au delà des frontières, un percorso costruito con gli alunni del collège de Aime in Haute – Savoie. Il Coro degli alunni delle classi quinte della scuola primaria eseguirà canti, in lingua originale, della tradizione spagnola, francese e inglese e saranno premiati i partecipanti ai concorsi (letterario e di disegno), organizzati dalla redazione del giornalino scolastico Focuschool, della scuola secondaria. Ancora un progetto, L’europa dei parchi, percorso didattico sui parchi nazionali europei di montagna, a cura della classe seconda A della scuola secondaria e poi la classe seconda B chiuderà la serata con l’esecuzione di Formulettes enfantines et compagnie d’ici et d’ailleurs. |
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FORMAZIONE FVG: COMPETENZE MINIME IN PROCESSI ASSISTENZA A PERSONA |
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Trieste, 31 maggio 2011 - Sono pronti all´avvio i nuovi bandi per le competenze minime nei processi di assistenza alla persona, che saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione l´1 giugno prossimo (e consultabili anche sul sito internet della Regione: www.Regione.fvg.it). Lo annuncia l´assessore regionale al Lavoro e Formazione, Angela Brandi. Il primo bando è destinato alla realizzazione di corsi per persone disoccupate, ma anche a favore di quanti sono ancora in condizione occupazionale precaria nel settore socio- assistenziale perché privi di titolo. A questi corsi potranno accedere anche le persone in Cassa integrazione o in mobilità che già possono comunque fruire di un´offerta formativa specifica, a loro dedicata. Con questo Avviso verranno individuati gli Enti di formazione che per l´anno formativo 2011-2012 attiveranno 14 corsi che avranno sede sia nei Comuni capoluogo: Trieste, Gorizia, Pordenone e Udine, sia in Comuni minori quali: Monfalcone, Cervignano del Friuli, Tolmezzo, Martignacco, e Rivignano. La durata del corso è di 200 ore, i posti complessivamente disponibili sono 300. A ogni allievo spetta un´indennità forfettaria di partecipazione determinata in base al numero minimo di ore di frequenza, corrispondente a circa 400 euro. Il secondo Avviso, invece, permetterà di finanziare i corsi promossi direttamente dalle imprese per la qualificazione del proprio personale. Si tratta di persone già occupate nell´assistenza domiciliare, nelle strutture residenziali e semiresidenziali della Regione. In particolare, questo Avviso offre alle imprese interessate la possibilità di presentare i progetti con modalità "a sportello". Ogni mese, fino al prossimo 30 novembre, i progetti presentati verranno valutati e approvati, con cadenza mensile. Nella definizione dei programmi specifici riguardanti la formazione permanente e continua degli operatori sociosanitari e socio-assistenziali si è tenuto conto, anche per l´anno in corso, dei fabbisogni segnalati direttamente dal territorio, come ad esempio, quelli riguardanti la formazione del personale addetto all´assistenza occupato presso le Residenze Polifunzionali, dalla Cooperazione Sociale, che per numero di addetti rappresenta, nella nostra Regione, uno dei principali partner del sistema sociosanitario, dalle Asp e dalle altre imprese profit e non, e/o da altre associazioni. Pertanto il fabbisogno formativo negli anni è stato ampiamente soddisfatto. Gli allievi frequentanti i corsi per acquisire le competenze minime nei processi di assistenza alla persona che sono risultati finora idonei e che sono quindi in possesso dell´attestato rilasciato dalla Regione Fvg che certifica le competenze acquisite, sono a oggi circa 3 mila. I corsi approvati nel 2010 (per l´anno formativo 2010-2011) si concluderanno entro il prossimo 31 luglio e il numero di persone in possesso delle "competenze minime" - supererà presto le 3.300 unità. Di questi il 94 p.C. Sono donne e solo per il 6 p.C. Uomini. Oltre 2200 allieve/i dei corsi, ovvero circa il 75 p.C. Degli allievi/e frequentanti, era già occupato e la formazione è stata richiesta dalle stesse imprese/datori di lavoro. Il rimanente 25 p.C. (752 persone) risultava disoccupato o non occupato. Degli occupati/e, la maggior parte (64 p.C.) risulta dipendente di piccole o medie imprese (es: residenze polifunzionali) e il rimanente 36 p.C. Di grandi imprese. Il percorso formativo di "competenze minime", per la sua organizzazione e durata ha permesso quindi a oltre tremila operatori di acquisire indispensabili competenze nei processi di assistenza alla persona. Con tali competenze essi concorrono al mantenimento dei livelli assistenziali sia nelle strutture che a domicilio, così come previsto dalla normativa regionale. Superata quindi la situazione di criticità rappresentata a suo tempo dal fatto che all´interno delle strutture un gran numero di operatori era privo di qualsiasi formazione, per l´assessore Brandi va sottolineato che il possesso dell´attestato di frequenza relativo alle "competenze minime nei processi di assistenza alla persona" rappresenta oggi un´importante opportunità per gli operatori che mirano all´acquisizione di ulteriori competenze professionali. Ciò perché lo stesso titolo, oltre alla immediata spendibilità, costituisce credito formativo per la successiva acquisizione della qualifica di Oss, frequentando i corsi di "misure compensative" che verranno avviati a breve, per la cui realizzazione è stato approvato un programma specifico di durata triennale, finanziato con 3,4 milioni di euro. L´insieme degli interventi realizzati e previsti, dimostra che la riqualificazione degli operatori addetti all´assistenza ha trovato, in particolare nell´ultimo anno, ampia considerazione nella programmazione regionale, grazie anche al supporto del Fondo Sociale Europeo. Brandi si dice certa che promuovere la formazione continua del personale addetto all´assistenza alla persona contribuisca non solo a valorizzare la professionalità di quanti lavorano nei servizi per garantire migliori interventi nei confronti della popolazione più fragile, ma favorisca anche lo sviluppo dell´occupazione e l´innovazione organizzativa e gestionale dei servizi e delle imprese. |
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PREMIO "PLAYENERGY" A SCUOLA SICILIANA |
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Palermo, 31 maggio 2011 - Due istituti scolastici siciliani sono risultati vincitori di "Playenergy", premio internazionale organizzato da Enel e giunto alla settima edizione, che promuove una rilettura dell´energia su base scientifica e con l´uso di nuovi strumenti di comprensione. Su oltre otto mila scuole partecipanti a "Playenergy 2010", con quasi tremila progetti, il migliore, nella sezione scuola primaria, e´ risultato quello dei ragazzi della "V^ A" della direzione didattica "Pietro Novelli" di Monreale (Pa). Un riconoscimento e´ stato assegnato anche all´Itis "Enrico Fermi" di Siracusa. I rappresentanti delle scuole sono stati premiati dall´amministratore delegato di Enel Fulvio Conti, e dall´assessore regionale all´Ambiente Gianmaria Sparma, in rappresentanza della Regione siciliana. "L´ utilizzo consapevole dell´energia - ha detto Sparma - promosso da questo progetto, va nella stessa direzione delle politiche ambientali ed energetiche del governo regionale. In questo senso l´educazione delle nuove generazioni al risparmio energetico assume un ruolo decisivo". |
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DALLA GIUNTA: 38 MILIONI PER L´ASSISTENZA SCOLASTICA |
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Bolzano, 31 maggio 2011 - Su proposta dell´assessore Sabina Kasslatter Mur, la Giunta provinciale ha approvato oggi (30 maggio) il piano di attività per l´assistenza scolastica. "In totale - spiega la Kasslatter Mur - si tratta di 38 milioni di euro che, tramite borse di studio e altri contributi, consentiranno a tutti di avere parità di accesso alle offerte formative presenti sul territorio". Ammonta a 38 milioni di euro la cifra stanziata dalla Giunta provinciale per garantire la copertura finanziaria al piano di attività per l´assistenza scolastica nell´anno 2011/2012. "La priorità - sottolinea l´assessore Sabina Kasslatter Mur - è garantire a tutti, indipendentemente dall´età, dalle condizioni economiche e dalla località di residenza, le medesime possibilità di accesso a tutte le offerte formative". Nel dettaglio, i 38 milioni di euro verranno suddivisi principalmente fra borse di studio (8,5 milioni), libri di testo (4 milioni), contributi per i pendolari e gli studenti fuori sede (5,4 milioni), spese per il servizio di trasporto alunni (8,2 milioni) e per le refezioni scolastiche (4,6 milioni). Circa 4,7 milioni di euro, infine, verranno destinati per la sorveglianza di bambini e ragazzi in orario extrascolastico. |
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SEGRATE, 2 GIUGNO: DAL COMUNE LA COSTITUZIONE AI RAGAZZI DELLE SCUOLE TRICOLORE PER GLI STUDENTI E I CITTADINI GEMELLAGGIO CON MODENA: SEGRATESI IN TRASFERTA PER LE CELEBRAZIONI IN PIAZZA GRANDE DOVE SFILERÀ LA BANDIERA PIÙ LUNGA DEL MONDO |
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Segrate, 31 maggio 2011 - L’amministrazione Comunale saluta la “Festa della Repubblica Italiana”, onorando la storia del Paese e i principi su cui si fonda la società civile, il valore e la centralità della persona, della democrazia e della libertà. Del rispetto e dell’accoglienza dell’altro, nonostante le differenze ideologiche, culturali, sociali, economiche e religiose. Principio sancito dalla Costituzione Italiana su cui il sindaco Adriano Alessandrini, il vicesindaco Mario Grioni e l’assessore alla Scuola Guido Pedroni hanno posto l’accento incontrando in questi giorni gli studenti di terza delle scuole medie cittadine. Per i ragazzi, in dono il testo ufficiale del documento fondamentale per la vita sociale di ognuno, affiancato da una versione riscritta da Mario Lodi in un linguaggio semplice, accompagnata da approfondimenti e testimonianze. “Un’iniziativa che, quest’anno, - sottolinea il sindaco - assume un significato ancor più pregnante quale ulteriore messaggio di identità e unità nazionale che il Comune, come istituzione più vicina a tutti i cittadini, desidera testimoniare e trasmettere”. Un nuovo invito a scoprire, a oltre 60 anni dalla promulgazione, l’attualità di 139 articoli, frutto dell’incontro delle idee e dei valori di differenti forze politiche, che hanno fissato i principi in cui tutti, generazioni presenti e future, possono riconoscersi, nonostante le diversità. Che garantiscono i diritti umani più importanti: la libertà personale, di pensiero, di religione, di associazione, di movimento, di stampa. Che tutelano la famiglia, la salute, la scuola, il paesaggio e il patrimonio storico e artistico. Che promuovono lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, sanciscono l´uguaglianza dei cittadini e impongono doveri di solidarietà politica, economica e sociale. “La ‘bussola’, in particolare per gli studenti di oggi e del futuro, - ha aggiunto il sindaco - per poter orientare il proprio comportamento nell’ambito dell’intera comunità, della famiglia e della scuola verso il costante dialogo, la tolleranza e il rispetto di culture, ideologie e religioni diverse, per realizzare una società davvero libera e democratica”. Per i ragazzi, in dono anche il Tricolore, simbolo del Paese, che, da oggi fino a esaurimento, potrà essere ritirato su richiesta in Comune all’Info Point anche dai cittadini. E, in occasione dei 150 anni dell’Unità Nazionale, il gemellaggio con la città di Modena e la partecipazione del sindaco e di una rappresentanza di segratesi alle celebrazioni organizzate per il 2 Giugno in Piazza Grande dalla Prefettura della città emiliana. Il gruppo in partenza mercoledì prenderà parte alla parata che vedrà sfilare nelle vie del centro storico il Tricolore più lungo del mondo*, un drappo, lungo 1797 metri – nel 1797 nasceva la bandiera italiana - largo 4,80, con una superficie di 8 mila 626 metri quadrati e un peso di cinque quintali. A sorreggerlo ci saranno 2 mila volontari: cittadini, società sportive, associazioni di volontariato, combattentistiche e d´arma, modenesi e da tutto il Paese. Il viaggio dei segratesi nei luoghi della memoria della Repubblica Italiana proseguirà per Carpi, con la visita al “Museo Monumento al Deportato” e la deposizione di una corona di alloro nel Cortile delle Stele. Da qui si passerà a Reggio Emilia, con tappa alla Sala e al Museo del Tricolore. Il tour si concluderà a Parma il 3 giugno. |
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SCIENZIATI SCOPRONO LA FORMA SFERICA DELL´ELETTRONE |
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Bruxelles, 31 maggio 2011 - La più accurata misurazione eseguita finora dell´elettrone è stata compiuta da un team di ricercatori europei, e i risultati rivelano che esso è sorprendentemente sferico. Scrivendo nella rivista Nature, i ricercatori dall´Imperial College London nel Regno Unito presentano le loro scoperte che sono il risultato di un esperimento durato oltre un decennio. I risultati rivelano come l´elettrone non può essere categorizzato come perfettamente rotondo per meno di 0,000000000000000000000000001 cm. Il team ha accertato che se fossimo in grado di ingrandire un elettrone fino alle dimensioni del sistema solare, esso apparirebbe perfettamente sferico all´occhio umano con un margine di errore inferiore allo spessore di un capello umano. Il team di fisici ha svolto lo studio osservano gli elettroni all´interno di molecole chiamate fluoruro di itterbio. Essi hanno usato un laser molto preciso per effettuare le misurazioni del moto di questi elettroni. Gli scienziati sono riusciti a notare che gli elettroni erano rotondi poiché, se un elettrone non avesse una forma sferica, il suo moto mostrerebbe un chiaro tremolio che deforma la forma del resto della molecola, proprio come una trottola fuori equilibrio. Poiché il team non ha notato alcun tremolio, essi hanno concluso che gli elettroni avevano forma sferica. Il dott. Jony Hudson, uno degli autori dello studio del Dipartimento di fisica all´Imperial College London, dice: "Noi siamo davvero felici di essere riusciti ad accrescere la nostra conoscenza di uno degli elementi costitutivi fondamentali della materia. Si è trattato di una misurazione molto difficile da effettuare, ma questa conoscenza ci permetterà di migliorare le nostre teorie relative alla fisica fondamentale. Le persone rimangono spesso sorprese nel sentire che le nostre teorie di fisica non sono "finite", ma che in realtà vengono costantemente perfezionate e migliorate effettuando misurazioni ancora più accurate come questa." Questo studio fa compiere dei progressi a uno dei più grandi misteri ancora esistenti in fisica: andare al fondo di come e perché esiste una predominanza di materia rispetto all´antimateria. La scuola di pensiero attualmente accettata tra i fisici è quella secondo la quale durante il Big Bang fu creata la stessa quantità di antimateria e di comune materia. Ma sin da quando venne prevista per la prima volta dallo scienziato Paul Dirac nel 1928 l´esistenza di antimateria, una sostanza elusiva che si comporta allo stesso modo della materia comune salvo che possiede una carica elettrica opposta, essa è stata trovata solo in minuscole quantità in fonti come i raggi cosmici e alcune sostanze radioattive. Ma comprendere dove, e a dire la verità se, esistono dei depositi di antimateria finora non ancora scoperti rappresenta il principale obbiettivo della ricerca in questo settore. Gli scienziati stanno tentando di spiegare questa mancanza di antimateria cercando delle minuscole differenze tra il comportamento della materia e quello dell´antimateria che nessuno ha ancora osservato. Poiché la versione dell´antimateria dell´elettrone con carica negativa è l´antielettrone con carica positiva, anche conosciuto come positrone, comprendendo meglio la forma dell´elettrone gli scienziati dell´Imperial College London sperano che questa conoscenza li conduca a sua volta a una migliore comprensione di come si comportano i positroni e di come differiscono antimateria e materia. Questo sarà il punto focale della prossima fase della loro ricerca. Il coautore dello studio, il professor Edward Hinds, direttore del Centre for Cold Matter all´Imperial College London, ha commentato le implicazioni del loro lavoro: "Tutto il mondo è fatto quasi completamente da materia normale, con solo minuscole tracce di antimateria. Gli astronomi hanno guardato proprio al limite dell´universo visibile e anche allora hanno visto solo materia, nessuna grande scorta segreta di antimateria. I fisici semplicemente non sanno cosa sia successo a tutta l´antimateria, ma questa ricerca ci può aiutare a confermare o a scartare alcune delle spiegazioni possibili." Il team sta ora sviluppando nuovi metodi per raffreddare le molecole fino a temperature estremamente basse allo scopo di aiutare a migliorare le misurazioni della forma dell´elettrone e di verificare lesatto moto delle molecole. Questo permetterà loro di studiare il comportamento degli elettroni incassati in modo più dettagliato di quanto fatto finora. Se i ricercatori avessero scoperto che gli elettroni non sono sferici, ciò avrebbe fornito la prova che il comportamento dell´antimateria e quello della materia differiscono più di quanto i fisici pensavano. Questa avrebbe anche spiegato come è scomparsa tutta l´antimateria dall´universo, lasciando solo materia normale. Per maggiori informazioni, visitare: Imperial College London: http://www3.Imperial.ac.uk/ |
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PROTEZIONE CIVILE PROGETTO "ALLA LARGA DAI PERICOLI" |
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Perugia, 31 maggio 2011 - "L´iniziativa di oggi è un´occasione speciale per far conoscere e diffondere tra i bambini la cultura della sicurezza, e in particolare della protezione civile. Ricevere fin da piccoli un insegnamento e una formazione orientati alla salvaguardia dai rischi, alla tutela personale e l´aiuto verso il prossimo in momento di pericolo è, senza dubbio, una pratica lodevole e necessaria per far crescere cittadini consapevoli, forti e coraggiosi". Lo ha affermato la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, intervenendo il 27 maggio alla manifestazione conclusiva del progetto "Alla larga dei pericoli 2010/2011" che si è svolta il 27 maggio pomeriggio al Cea di Forabosco di Collestrada, Perugia. Il progetto, patrocinato dal Dipartimento di Protezione Civile della Regione Umbria, dall´Ufficio Scolastico Regionale, è realizzato da Anci Umbria con il contributo del Servizio Protezione Civile della Regione Umbria e in collaborazione con il Centro regionale per l´Informazione, la Documentazione e l´Educazione ambientale), è finalizzato a diffondere la cultura della protezione civile tra i giovani umbri. Alla manifestazione hanno partecipato 10 classi primarie degli Istituti scolastici umbri (180 alunni circa), individuate a seguito della valutazione degli elaborati prodotti nell´ambito del concorso fotografico "Ambiente a rischio". "E´ un vero piacere per me essere qui con voi in questo bel parco per premiare il lavoro dei bambini che per mesi sono stati coinvolti in questo progetto - ha detto la vicepresidente rivolgendosi ai ragazzi - Ogni cittadino è una risorsa per la comunità. Lo insegna il vivere quotidiano e ciò è stato rimarcato nei giorni scorsi anche dalla Conferenza Regionale del Volontariato che ha valorizzato il contributo che ognuno di noi può dare alla comunità. Ed è solo con l´esercizio di un ruolo attivo e partecipe che si può contribuire in prima persona alla tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico e sociale". La vicepresidente ha ricordato che "la nostra bella Regione è stata spesso teatro di eventi naturali drammatici, come il terremoto del 1997, e la popolazione si è sempre distinta per spirito di solidarietà e disponibilità negli aiuti, questo ci fa andare avanti nella convinzione che l´Umbria sia fertile un terreno fertile per il volontariato e questa linea non deve essere abbandonata. E´ quindi di fondamentale importanza che alle nuove generazioni venga trasmesso il valore dell´agire volontario e in particolare in interventi di protezione civile". Casciari, ringraziando i volontari della Protezione Civile che hanno lavorato nelle scuole e gli insegnanti che hanno portato avanti nelle rispettive classi i progetti premiati, ha sottolineato che "è bene ricordare che oggi ad essere vincitrici non sono solo singole classi, ma l´intera comunità umbra, che potrà contare su una nuova generazione di volontari che rappresentano una vera risorsa per la comunità". |
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GEMELLAGGIO TRA IL PARCO DEL PO TORINESE E IL GRAND PARC DE LYON I DUE PARCHI COLLABORANO PER LO SVILUPPO DI ATTIVITA´ COMUNI E PER LO SCAMBIO |
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Torino, 31 maggio 2011 - Il Parco Fluviale del Po Torinese e il Gran Parc de Lyon collaborano per lo sviluppo di attività comuni e per lo scambio d’informazioni sulla gestione delle rispettive aree protette. E’ quanto stabilisce il protocollo sottoscritto a Torino il 26 maggio, presso il Museo regionale di Scienze Naturali, da Jérôme Sturla, presidente del Symalim ( l’agenzia proprietaria del Grand Parc de Lyon) e da Piergiorgio Bevione, presidente del Parco del Po Torinese, alla presenza dell’assessore ai Parchi e alle Aree protette della Regione Piemonte. Con la firma dell’accordo nasce anche il sito www.Paesaggiopocollina.it/lyon/ dedicato al gemellaggio tra i due enti che aderiscono a Fedenatur (Federazione europea dei parchi). In particolare per l’anno 2011 entrambi i parchi intendono affrontare le seguenti tematiche: attività estrattive e rinaturazione, sicurezza pubblica e sorveglianza del territorio, pianificazione e organizzazione dei partenariati pubblici e organizzazione dell´offerta turistica. Per l’assessore regionale ai Parchi e Aree protette si tratta di un importante risultato raggiunto grazie all’impegno dei gestori dell’Ente Parco Fluviale del Po torinese a seguito degli scambi e delle visite che si sono svolte nel corso del 2010 lungo l’asse Torino-lione. E’ stata infatti valutata la presenza di numerosi aspetti di somiglianza tra i due parchi e di progetti comuni che vanno dalla vicinanza ad un’area metropolitana significativa alla gestione delle attività estrattive presenti in entrambe le aree protette. Nella stessa giornata di giovedì 26 maggio la delegazione francese rappresentante il Gran Parc del Lyon ha inoltre visitato la sede del Parco del Po torinese, presso la Cascina Le Vallere nel comune di Moncalieri (To), e ha preso parte all’evento Image “Incontri sul Management della Green Economy”, il convegno che si è tenuto a Torino dedicato ai temi della biodiversità e alla qualità ecologica del territorio. |
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CINQUE MILIONI DI EURO A GARANZIA DELLE IMPRESE MARCHIGIANE ALLUVIONATE ´ AL VIA LE DISPOSIZIONI ATTUATIVE. |
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Ancona, 31 Maggio 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Attivita` produttive, Sara Giannini, ha approvato le disposizioni attuative del Fondo straordinario per facilitare l´accesso al credito e alle garanzie da parte delle piccole e medie imprese danneggiate dall´alluvione dei primi del marzo scorso. ´Un intervento speciale ´ sottolinea la Giannini - dotato di risorse finanziarie per cinque milioni di euro, messo in atto dalla Giunta regionale per sopperire alla mancanza di stanziamenti specifici da parte del Governo nazionale a fronte della drammatica ondata di maltempo abbattutasi in quel periodo sulle Marche. Famiglie e imprese colpite si attendevano un´attenzione diversa da parte di Roma, invece che solidarieta` abbiamo ricevuto l´inedita tassa sulle disgrazie contro la quale ci siamo attivati. Occorreva pero` dare risposte immediate, a cominciare dalle difficolta` delle aziende, che si sommano agli strascichi persistenti della crisi economica. Per questo, nonostante le ristrettezze finanziarie entro le quali si muove la Regione, abbiamo reperito cinque milioni di euro per dare sostegno alle imprese in questa fase delicata, individuando modalita` operative concordate con le associazioni di categoria´. |
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AMIANTO: SMALTIMENTO A KM ZERO REDDITIZIO E SICURO |
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Milano, 31 maggio 2011 - Un impianto di trattamento pubblico per garantire un maggior controllo, tariffe convenzionate per il territorio più vicino all´impianto e soprattutto reinvestimento degli eventuali utili di gestione dell´impianto per la bonifica dell´eternit ancora presente nelle scuole, negli asili e negli altri edifici pubblici. ´Solo in questi termini è possibile pensare a un impianto pubblico per il trattamento dell´amianto che affronti e risolva alla radice il problema. Un impianto da realizzarsi con il contributo delle migliori tecnologie, sicuro, controllato e che consenta alla Lombardia l´autosufficienza necessaria. E, altrettanto importante, basta con gli atteggiamenti preconcetti di chi non lo vorrebbe mai sul proprio territorio. Occorre necessariamente fare un passo avanti, per chiudere il cerchio´. Daniele Belotti, assessore regionale al Territorio e urbanistica, è intervenuto così oggi in apertura dei lavori al convegno su ´Amianto, un problema tante soluzioni´, a cui hanno partecipato Giosuè Frosio, presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale, Damiano Di Simine, presidente regionale di Legambiente, Stefano Apuzzo di Amici della Terra gaia Onlus e diversi tecnici delle amministrazioni e di operatori del settore. Sulla posizione espressa dall´assessore anche i rappresentanti delle associazioni ambientaliste che condividono la necessità di intervenire quanto prima, che si tratti di impianti e discariche, altrimenti i rischi per l´ambiente e la salute pubblica crescono. ´In questo modo - ha proseguito l´assessore - potremo anche evitare smaltimenti abusivi e illegali, che finiscono per alimentare le mafie e le associazioni criminali impegnate nel business della gestione illecita dei rifiuti´. Sulla stessa linea Damiano Di Simine, presidente regionale di Legambiente: ´Poco importa che sia pubblico o privato - ha detto, in riferimento all´ipotesi dell´impianto -; è necessario però che il ´pubblico´ presidi, controlli, effettui con regolarità gli opportuni monitoraggi. Il rischio della criminalità organizzata è reale. E´ importante, inoltre, sfruttare in questo momento la leva economica del piano energia approvato dal Governo. Con gli incentivi vanno create le condizioni perché il privato possa sostituire l´amianto con il fotovoltaico´. ´La soluzione concreta e realistica per avere la Lombardia sgombra dall´amianto - ha detto Stefano Apuzzo, di Amici della Terra gaia onlus - è la discarica controllata, una per provincia. Altre soluzioni rischiano di essere avveniristiche, anche per l´urgenza del tema. Occorre fare presto e reperire siti per lo smaltimento di 2 milioni e 800 mila metri cubi di materiale da inertizzare. Condivido, poi, la posizione dell´assessore Belotti sulla necessità di un´autonomia completa nel trattamento e conferimento dei materiali sul proprio territorio, i rifiuti non sono prodotti da esportare´. ´Un altro vantaggio a favore dell´impianto pubblico è che in questo modo sarà la nostra regione a decidere - ha precisato Belotti - quale e quanto amianto trattare, se soltanto quello che abbiamo in casa o se anche quello proveniente da altre regioni´. Fortunatamente, ha sottolineato l´assessore regionale, ´il terreno su cui avviare queste azioni è fertile: siamo una regione con raccolta differenziata da record, con un alto senso civico e una grande attenzione verso le tematiche ambientali´. ´L´obiettivo è arrivare all´autosufficienza - ha concluso Belotti -, ad un federalismo dei rifiuti che deve andare di pari passo con la capacità di smaltire quel che buttiamo. Regione Lombardia deve sempre guardare avanti, raccogliendo il meglio di tutte quelle esperienze, soprattutto nordeuropee, in cui la gestione dei rifiuti - e quindi anche dell´amianto - rappresenta da tempo un´opportunità economica´. |
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RIFIUTI, REGIONE CAMPANIA: GRAZIE A DISPOSITIVI UFFICIO FLUSSI VERSO AZZERAMENTO GIACENZE |
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Napoli, 31 maggio 2011 - Alle 12.30 del 27 maggio, in base ai dispositivi dell´Ufficio Flussi della Regione Campania, la città capoluogo ha già conferito agli impianti 1250 tonnellate di rifiuti, quantitativo pari alla produzione quotidiana. Nella giornata di ieri sono state 1400 le tonnellate di spazzatura di Napoli città che è stato possibile conferire agli impianti, con un ulteriore recupero di 150 tonnellate, che ha permesso il quasi totale azzeramento delle giacenze. I cumuli ancora visibili in alcune, limitate, zone cittadine sono ascrivibili alla produzione quotidiana, ossia al deposito dei sacchetti in strada da parte dei cittadini, al limitato uso dei cassonetti e alla tipologia stessa dei rifiuti che rende necessarie, in determinati casi, pratiche diverse da quelle ordinarie per la loro rimozione. Per la giornata di oggi l´Ufficio Flussi della Regione, proprio per permettere ad Asìa la possibilità di smaltire i cumuli ancora presenti in strada, ha programmato conferimenti per 1500 tonnellate, 250 in più della produzione: un quantitativo sufficiente ad azzerare le criticità. |
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PIEMONTE: SODDISFAZIONE DELL´ ASSESSORE ALL´AMBIENTE PER LA PROROGA DEL SISTRI DECISA DAL GOVERNO |
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Torino, 31 maggio 2011 - L´assessore regionale all’Ambiente, anche nella sua veste di coordinatore della Commissione Ambiente in seno alla Conferenza delle Regioni, ha espresso grande soddisfazione per la decisione e la sensibilità dimostrata dal Governo, e in particolare dal ministro all’Ambiente, di rimandare l´entrata in vigore del Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti). Difronte a problematiche tecniche evidenziate dagli operatori del settore e dalle stesse Regioni in fase consultiva, ad oggi comunque in fase di risoluzione, il Governo si è dimostrato ancora una volta attento e disponibile allo scopo di mettere ulteriormente a punto uno strumento prezioso come il Sistri, la cui entrata in vigore sarà garanzia di trasparenza, semplificazione amministrativa e legalità nella tracciabilità dei rifiuti. |
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BOLZANO: TRASPORTO RIFIUTI, SIGLATI GLI ACCORDI PER LA SEMPLIFICAZIONE |
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Bolzano, 31 maggio 2011 - Esonerare 17mila imprese altoatesine dall´obbligo di iscriversi all´albo nazionale gestori ambientali per il trasporto dei propri rifiuti, evitando così di gravare in maniera eccessiva dal punto di vista finanziario e burocratico sulle spalle delle aziende. Questo l´obiettivo degli accordi sottoscritti il 30 maggio dal presidente Luis Durnwalder assieme a Bauernbund, Coldiretti, Consorzio dei Comuni e associazioni di categoria del mondo economico. Gli accordi garantiscono a 17mila aziende altoatesine, per buona parte del settore agricolo, la possibilità di trasportare rifiuti propri senza dover per forza ottemperare l´obbligo sancito dalla normativa nazionale dell´iscrizione nell´apposito albo. "Dal punto di vista finanziario - spiega il presidente Luis Durnwalder - l´iscrizione significherebbe, per ogni impresa, versare 250 euro per l´iscrizione più altri 50 euro all´anno, mentre dal punto di vista burocratico ciò vorrebbe dire aumentare ulteriormente il carico sulle spalle delle aziende. Per questo motivo abbiamo deciso di sottoscrivere gli accordi per la semplificazione del trasporto dei rifiuti". Le due intese sono state siglata oggi pomeriggio (30 maggio) a Palazzo Widmann. La prima, sottoscritta dal presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder e dai presidenti di Bauernbund (Leo Tiefenthaler), Coldiretti (Luca Rossi) e Consorzio dei Comuni (Arno Kompatscher), prevede che gli imprenditori agricoli che trasportano i propri rifiuti considerati non pericolosi e quelli assimilati ai rifiuti urbani, siano esentati dall´obbligo di iscrizione nell´albo nazionale gestori ambientali. Il contenuto dell´accordo è valido anche per chi trasporta quattro volte l´anno i propri rifiuti pericolosi ad un centro di raccolta pubblico o ad un circuito organizzato di raccolta se la quantità di ogni trasporto giornaliero non eccede i 30 kg. O i 30 litri (il tetto annuo è di 100 kg. O 100 litri). Gli imprenditori agricoli, inoltre, saranno esonerati dalla dichiarazione annuale dei rifiuti (Mud) e potranno sostituire il registro dei rifiuti con la conservazione dei formulari di identificazione dei rifiuti. Il secondo accordo che, analogamente al primo, prevede l´esenzione dall´obbligo di iscrizione all´albo nazionale gestori ambientali per gli imprenditori che trasportano i propri rifiuti non pericolosi e quelli assimilati ai rifiuti urbani, è stato sottoscritto dalla Provincia, dal Consorzio dei Comuni e da una serie di associazioni del mondo economico (Apa, Cna, Assoimprenditori, Associazione albergatori, Unione commercio turismo servizi). "Con questi accordi - conclude Durnwalder - si semplificano le procedure amministrative a carico delle imprese, ma non solo. Le parti, infatti, si impegnano a creare un sistema integrato di gestione dei rifiuti che riesca a garantire la sicurezza nella raccolta dei rifiuti, un corretto smaltimento degli stessi e una maggiore efficienza nei controlli". |
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IL COMITATO CONSULTIVO UTENTI AATO VERONESE VOTA SÌ PER L’ACQUA BENE COMUNE |
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Verona, 31 maggio 2011 - Il Comitato Consultivo degli Utenti di Aato veronese invita i cittadini e le cittadine a recarsi alle urne ad esprimersi per i due quesiti referendari che si propongono di cancellare le norme sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali, quindi anche del servizio idrico. Il Comitato, che si è costituito il 3 giugno 2010, con la sua attività rappresenta e tutela gli interessi degli utenti, supportando l´Autorità, nel controllo del servizio idrico integrato e garantisce l´attuazione del principio di partecipazione dei cittadini nella gestione dei servizi pubblici locali. Il Comitato, nel rispetto dei fondamenti della sua stessa esistenza, auspica quindi la massima partecipazione da parte dei cittadini al voto perché: 1. Lo strumento referendario rappresenta una forma di democrazia diretta, costituisce la massima espressione della sovranità popolare e garantisce la partecipazione della popolazione nel controllo del potere legislativo. 2. Ritenendo che il servizio idrico debba essere amministrato nell´interesse pubblico, l´acqua non può essere gestita da società private, né considerata fonte di profitti. Il Comitato esprime la preoccupazione che la privatizzazione possa provocare aumenti tariffari e diminuzione degli investimenti per la manutenzione della rete, come riscontrato nelle città italiane dove il servizio è da anni gestito da imprese private. Il procedimento incoraggerà, inoltre, i consumi, poichè garantiranno alle società maggiori introiti economici. L´acqua deve, al contrario, essere preservata anche per le generazioni future. Se non vinceranno i Sì ai referendum, le attuali gestioni affidate ad Acque Veronesi scarl e Azienda Gardesana Servizi Spa, frutto di un affidamento "in house", dovranno cessare. Il decreto Ronchi, infatti, stabilisce in linea generale che, entro la fine del 2011, si dovrà vendere almeno il 40% del capitale a privati, o decadere, per dare la possibilità di indire una gara europea per l´affidamento del servizio. Votare Sì ai due quesiti (n. 1 e 2) il 12 e 13 giugno ferma la privatizzazione dell´acqua e consente di preservarla come un bene comune. |
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