|
|
|
GIOVEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Giovedì 09 Giugno 2011 |
 |
|
 |
ENAC: NON ANCORA AGGIUDICATA LA GARA PER L’ASSEGNAZIONE DEI COLLEGAMENTI AEREI IN REGIME DI ONERI PUBBLICI CON L’ISOLA D’ELBA |
|
|
 |
|
|
Roma, 9 giugno 2011 - Come già precedentemente comunicato, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile conferma che ancora non è concluso il procedimento di gara per l’assegnazione delle tratte onerate da e per l’Isola d’Elba e che, pertanto, le rotte non sono state ancora aggiudicate. La commissione incaricata per l’espletamento della gara per i collegamenti aerei in regime di oneri pubblici tra Elba Marina di Campo - Firenze e viceversa e Elba Marina di Campo - Pisa e viceversa, sta completando la valutazione delle offerte economiche e dei documenti ricevuti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: 25 COMUNI ALL´INCONTRO INFORMATIVO IN VISTA DELLA GIORNATA SENZ´AUTO 2011 |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 9 giugno 2011 - 25 Comuni hanno partecipato nel primo pomeriggio di , mercoledì 8 giugno 2011, a palazzo Widmann a Bolzano, all´incontro informativo per gli amministratori comunali in vista della preparazione di iniziative di sensibilizzazione per la Giornata sen´auto 2011. L´alto Adige partecipa all´iniziativa europea tramite l´Agenzia provinciale per l´ambiente ed il Dipartimento mobilità in collaborazione con l´Ökoinstitut Südtirol/alto Adige che funge da punto di coordinamento e di consulenza per le amministrazioni comunali. Il 22 settembre 2011 a livello europeo riccorre la Giornata senz´auto con l´obiettivo di sensibilizzare la mobilità alternativa e sostenibile. In Alto Adige l´iniziativa è sostenuta dall´Agenzia provinciale per l´ambiente e dal Dipartimento mobilità, mentre l´Ökoinstitut si occupa di fornire consulenza a i Comuni partecipanti ed accompagnarli nella predisposizione delle iniziative. Al fine di presentare la Giornata e le possibili idee per misure da adottare, per la prima volta quest´anno è stato organizzato un incontro informativo al quale hanno aderito 25 Comuni. L´assessore provinciale Michl Laimer, introducento l´incontro informativo ha sottolineato che più che i divieti di circolazione è importante attivare alternative all´uso dell´automobile all´insegna della mobilità sostenibile e farle conoscere ed apprezzare ai cittadini. Come ha sottolineato Harald Reiterer, direttore dell´Ökoinstitut Südtirol/alto Adige, in provincia di Bolzano il traffico stradale è in costante crescita e proprio il traffico è il maggior responsabile della produzione di gas serra dopo il settore dell´energia. Da qui l´importanza di far presenti i vantaggi della mobilità alternativa (bici, treno, autobus, car-sharing) puntando alla realizzazione di infrastrutture per la "mobilità dolce". In questa dierezione, come ha detto Franziska Mair, responsabile di progetto presso l´Ökoinstitut, si può offrire un servizio di distribuzione di orari dei mezzi pubblici e di relativa informazione, nonché sostenere progetti di sensibilizzazione a vari livelli. I Comuni partecipanti alla Giornata senz´auto 2010, hanno quindi illustrato i progetti posti in essere nella passata edizione. Nel 2010 avevano aderito all´iniziativa della Giornata senz´auto 30 Amministrazioni comunali, ovvero oltre un quarto di tutti i Comuni altoatesini. Sollecitando le amministrazioni a partecipare con molte iniziative ed azioni alla Giornata senz´auto il prossimo 22 settembre, l´assessore provinciale Michl Laimer ha posto in evidenza come l´incontro informativo sia servito anche come piattaforma per esempi di "best practice" validi tutto l´anno per la sensibilizzazione verso la mobilità sostenibile. Ulteriori informazioni presso l´Ökoinstitut Südtirol/alto Adige: Harald Reiterer, tel. 0471 980048 |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ISTAT: IN UMBRIA NUMERO VITTIME MAGGIORE DELLA MEDIA NAZIONALE. |
|
|
 |
|
|
Perugia, , 9 giugno 2011 - “Gli ultimi drammatici fatti di cronaca, i due incidenti mortali di Ponte Felcino e San Sisto, dichiara l’Assessore regionale alla sicurezza stradale Stefano Vinti, ci rimandano e ci obbligano ad una riflessione più ampia e approfondita sull’esigenza di maggior sicurezza stradale. Una riflessione che, ovviamente, non scaturisce da questi due casi, ma che da questi viene riportata ancora più drammaticamente e repentinamente alla ribalta, tanto più che a morire sono ancora una volta giovanissimi e non su grandi arterie ma a ridosso dei centri urbani”. In Umbria i dati Istat per il 2009 (3074 incidenti, 76 decessi) descrivono una situazione ancora molto delicata, con un numero di vittime superiore alla media italiana. L’incidentalità stradale in ambito regionale ha raggiunto livelli di guardia forse maggiori di quelli delle vittime sul lavoro. Secondo i dati in possesso della Polizia Municipale di Perugia e dell’Aci, si scopre tra l’altro un quadro che sfata anche alcuni luoghi comuni. Emerge infatti che ad essere più pericolose sono le città e non le autostrade. Le strade urbane sono teatro del 52% degli scontri ed il 13% del tasso di mortalità. Velocità (25,98%), mancato rispetto della segnaletica (24,45%), distrazione (18,47%) e mancata distanza di sicurezza (14,02%) sono in ordine le cause principali degli incidenti. Mentre i giorni più a rischio sarebbero il giovedì ed il venerdì, sfatando così l’altro luogo comune, quello del sabato sera. “La sicurezza stradale è una questione politica, afferma Vinti, e per affrontarla come tale vanno ridiscusse questioni complesse: dallo sviluppo delle città, alle infrastrutture, a nuovi strumenti legislativi e di governance, alla giustizia, al sostegno delle vittime della strada, all’educazione e formazione. Sono, quindi, molteplici le questioni che s’intrecciano”. Ma qual è la situazione nel nostro paese? Un sistema viario inadeguato ed obsoleto. Fondi per la messa in sicurezza delle strade assolutamente insufficienti e tagli. Uso di nuove tecnologie nella più totale arretratezza, confronto con l’Europa sconfortante. Le statistiche ufficiali parlano di oltre 4000 morti all’anno, 68 morti ogni 100.000 abitanti: l’Italia al decimo posto in Europa. “Le modifiche al codice della strada – continua Vinti - rappresentano un intervento debole e soprattutto insufficiente a garantire più sicurezza. Le minacce di sanzioni difficilmente cambieranno abitudini e vizi degli automobilisti italiani. Bisogna giocare a prevenire. Potenziamento dei controlli, sensibilizzazione e formazione dei giovani devono andare di pari passo col miglioramento della rete stradale e della segnaletica. Come pure con l’incentivazione di trasporti pubblici efficienti e convenienti, capaci di offrire una valida e praticabile alternativa alle quattro ruote”. Secondo l’Assessore regionale “c’è bisogno in sostanza di un vero e proprio progetto nazionale che metta insieme i diversi elementi e che metta in campo i necessari mezzi economici. Come si fa a parlare di sicurezza stradale quando poi sappiamo che l’impegno concreto è sempre più esiguo? Alcuni confronti ci possono dare un’idea: lo stato italiano spende in sicurezza stradale da 20 a 50 centesimi di euro per abitante, Francia e Inghilterra tra 25 e 30 euro. Diciamo pure che negli ultimi dieci anni qualcosa si è mosso ma non tanto da raggiungere gli obiettivi europei. Solo da alcuni giorni l’Italia ha aderito al “Piano d’azione per la sicurezza stradale 2011-2020.” Campagna mondiale promossa dalle Nazioni Unite. Sarà la solita dichiarazione d’intenti o finalmente si pensa ad un impegno nuovo? “Insieme possiamo salvare molte vite”. Certamente insieme e a condizione che ciascuno faccia la propria parte”. La Regione dell’Umbria non è stata a guardare. Il suo impegno per la sicurezza stradale si compone di molteplici iniziative, a partire dagli investimenti sulla rete viaria, che è certamente una componente essenziale della sicurezza. L’obiettivo è fluidificare la circolazione, risolvendo situazioni inadeguate e pericolose: rotatorie, sistemazione incroci, varianti stradali per la separazione dei flussi di traffico, soppressione dei passaggi a livello, marciapiedi, piste ciclabili. Nella stessa direzione vanno i finanziamenti regionali per potenziare e migliorare il trasporto pubblico locale, la mobilità ecologica e la mobilità alternativa, agendo così sulla riduzione del traffico automobilistico, che è uno degli elementi di maggiore pericolosità. A fronte di questi sforzi, va registrato il provvedimento del Governo che impone all’Anas di istituire il pedaggio sui raccordi autostradali, tra cui il Perugia-bettolle, che però non aiuterà la Regione nel miglioramento della viabilità del territorio. Una delle probabili conseguenze dell’imposizione della tassa potrebbe essere, infatti, un notevole intensificarsi del carico di traffico sulle strade secondarie ed un peggioramento della situazione di uno dei nodi stradali più complicati dell’Umbria: quello di Collestrada. Per quanto riguarda le risorse, verranno stanziati per il terzo, quarto e quinto programma di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale circa 3,4 milioni di euro, che sommati alle risorse che dovranno stanziare i beneficiari, raggiungono un investimento complessivo pari a circa 7 milioni di euro. La Regione predisporrà un bando per accedere ai finanziamenti in forma di contributi rivolti a Province e Comuni, ma anche, sotto forma di partenariato, ad organismi pubblici e privati. Altro tassello dell’impegno della Regione è l’accordo con Aci Umbria, siglato dalla Giunta Regionale al fine di garantire una più forte partecipazione dei cittadini automobilisti alle politiche in materia di mobilità, l’impegno costante nella formazione e sensibilizzazione su tutte le questioni inerenti la sicurezza ed infine la messa a punto di strumenti legislativi a sostegno delle famiglie vittime della violenza della strada. Sarà istituita la “Consulta regionale sulla sicurezza stradale”, spazio permanente di dibattito e proposta sui problemi legati alla sicurezza e con l’obiettivo importante di creare una rete tra tutti quei soggetti, pubblici e privati, che si occupano di sicurezza. Promuovere la partecipazione delle parti sociali e delle rappresentanze dei cittadini, nonché del sistema delle amministrazioni locali, alla definizione delle strategie di miglioramento e dello stato di attuazione dei programmi. La Consulta, in sostanza, sarà uno strumento per favorire ed incentivare l’incontro, la discussione, la messa in rete dei dati, ma anche le campagne di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica, soprattutto dei più giovani, che come abbiamo tristemente visto anche in questi giorni sono quelli che pagano il tributo più consistente. “Puntare quindi al cambiamento delle abitudini e degli atteggiamenti riguardo la strada, rivolgendosi anche ai giovanissimi, conclude Stefano Vinti, rimane uno dei grandi impegni della politica regionale a proposito di sicurezza stradale. La valorizzazione dell’Autodromo di Magione e del suo Parco didattico per i corsi di guida sicura e di educazione stradale e “Guida la vita” organizzata dall’Associazione El.ba di Gubbio, due esempi di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, due momenti che, nell’agenda dell’impegno dell’Umbria, non resteranno isolati”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TOYOTA PRESENTA I NUOVI MODELLI UMANI VIRTUALI PER I CRASH TEST |
|
|
 |
|
|
Roma, 9 giugno 2011 - Toyota Motor Corporation (Tmc) ha aggiunto gli esemplari di un individuo donna taglia ‘small’ e di un maschio taglia ‘large’ alla Versione 4 dei suoi modelli virtuali Thums*, che rendono possibile un’analisi talmente dettagliata da risultare irraggiungibile mediante i manichini da crash-test convenzionali. I modelli, ispirati a una donna di statura pari a 153 cm e a un uomo alto 189 cm, si aggiungeranno al modello di maschio adulto alto 179 cm presente nella Versione 4 Thums rilasciata lo scorso anno. I tre modelli sono prodotti secondo due diverse tipologie, una per gli occupanti del veicolo e l’altra per i pedoni, portando così a 6 il numero totale di modelli. Diventa così possibile prendere in considerazione differenti misure umane durante l’analisi delle lesioni interne causate dagli incidenti automobilistici. La Versione 4 è il risultato di un processo di sviluppo congiunto portato avanti dai Toyota Central R&d Labs, Inc., da alcune università e da istituti di ricerca esterni per raccogliere misurazioni dettagliate della struttura interna del corpo umano attraverso uno scanner Tc (tomografia computerizzata) ad alta precisione. Attraverso la creazione di modelli precisi dei vari organi interni, compresa le rispettiva posizione e il modo in cui sono collegati tra loro, Tmc è riuscita a sviluppare un modello umano virtuale che aumenta di circa 14 volte la quantità di informazioni rispetto alla versione precedente. Un tale incremento di dettagli consente di comprendere in maniera più accurata quali possano essere i traumi degli organi interni in caso di collisione. A partire dall’estate, questi due nuovi modelli verranno venduti alle università attraverso la Toyota Technical Development Corporation e alle società private mediante la Società di Consulenza Jsol. Per ottenere quanto prima la massima riduzione di incidenti automobilistici, soprattutto di quelli mortali, Tmc applicherà i risultati dei test sui Thums per sviluppare veicoli sempre più sicuri. Oltre a questo, Tmc ha intenzione di aggiungere nuovi modelli, basati sull’anatomia degli anziani e dei bambini, per sviluppare la più ampia gamma di test possibile. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LA SEAT DÀ IL VIA ALLA PRODUZIONE DELLA Q3 |
|
|
 |
|
|
Verona, 9 giugno 2011 - La Seat ha ufficialmente dato il via alla produzione della Audi Q3: il primo esemplare del nuovo Suv compatto della Audi è uscito oggi dallo stabilimento di Martorell (Barcellona), a coronamento di un processo iniziato nel 2009 con l’assegnazione del progetto del Marchio tedesco alla Seat. Nel 2012, primo anno completo di produzione, la Audi prevede di consegnare circa 100.000 unità del nuovo modello. L’assemblaggio della Q3, organizzato su tre turni, consentirà alla Seat di centrare il proprio obiettivo: raggiungere la massima capacità produttiva dell’impianto di Martorell. Wolfram Thomas, Vicepresidente per la Produzione della Seat ha ringraziato “per la collaborazione tutti coloro che in questi due anni hanno partecipato al progetto Q3” e ha sottolineato come il nuovo modello sia “un’ulteriore prova della fiducia che il Gruppo Volkswagen e in particolare la marca premium Audi hanno riposto nella Seat. Allo stesso tempo, è una testimonianza dell’alto livello di preparazione e della capacità di tutti i professionisti della Seat, impegnati nella produzione di una vettura di classe superiore, com’è la Q3”. Frank Dreves, Responsabile per la Produzione alla Audi Ag, ha affermato: “La produzione della Q3 è un ottimo esempio delle sinergie create all’interno del Gruppo Volkswagen per aumentare la nostra competitività. Lo stabilimento di Martorell è una struttura produttiva all’avanguardia, con personale altamente qualificato, in linea con gli standard di eccellenza richiesti dal nostro Marchio. La Q3 porta senza dubbio il sigillo della qualità Audi”. La produzione della Q3 garantirà 1.500 posti di lavoro, di cui 700 creati appositamente. L’assunzione del nuovo staff, iniziata alcune settimane fa, si concluderà a settembre di quest’anno. In totale, circa 1.200 persone hanno partecipato a un programma formativo della durata di 176 ore, dedicato in modo specifico a questo nuovo modello. Inoltre, l’assegnazione della produzione della Q3 alla Seat permetterà di creare e consolidare più di 4.000 posti di lavoro nel settore automotive in Spagna. La Seat e la Audi hanno investito circa 330 milioni di Euro per gli stabilimenti e le infrastrutture dedicati alla produzione della Q3, tra i più moderni al mondo. Nello specifico, è stato costruito un impianto di assemblaggio che ricopre una superficie totale di 30.000 m2 e accoglie 450 robot di ultima generazione. Una delle novità tecniche introdotte è stato l’utilizzo del “tetto a cupola”, una soluzione già adottata nello stabilimento Audi di Ingolstadt (Germania). La “cupola” viene usata, insieme ad alcuni robot, per l’installazione del tetto sul telaio delle vetture. Grazie alla struttura leggera, la versione base della Q3 pesa meno di 1.500 chilogrammi. Il cofano motore e il portellone posteriore, che ospita i gruppi ottici, sono in alluminio, mentre l’abitacolo è stato realizzato con l’utilizzo di acciai ad altissima resistenza. Con la Q3 la Audi fa il proprio ingresso in un nuovo segmento, quello dei Suv compatti. Il prezzo di partenza sarà di 30.600 Euro in Italia e la prevendita inizierà a giugno, mentre il lancio commerciale è previsto per l’ultimo trimestre del 2011. La Q3 è un Suv compatto e sportivo che amplia la gamma Q della Audi, di cui fanno già parte la Q5 e la Q7 (prodotte rispettivamente a Ingolstadt e Bratislava). Con le cinque porte e le linee dinamiche da coupé sportiva, la Q3 ha tutte le caratteristiche che contraddistinguono un Suv: posizione di guida, dimensioni delle ruote e altezza da terra. Coniuga design e prestazioni dinamiche di una compatta a spaziosità e versatilità di un Suv. Per la Q3 saranno disponibili tre propulsori a quattro cilindri, un Tdi e due Tfsi, che si contraddistinguono per potenza (da 140 Cv a 211 Cv) ed efficienza. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
"IL TAGLIO AL TPL È DELITTO SOCIALE INSOPPORTABILE". VENDOLA AL CONVEGNO ASSTRA |
|
|
 |
|
|
Bari, 9 giugno 2011 - “Il trasporto pubblico locale dovrebbe essere una scelta prioritaria per l’Italia del futuro, per una visione innovativa dell’Italia perchè ci consente di mettere insieme produzione di ricchezza e difesa degli ecosistemi. Noi in Puglia ci abbiamo provato in questi anni e sono molto lieto che l’Asstra oggi possa venire a svolgere i propri lavori in un pezzo di mezzogiorno d’Italia che da lungo tempo si è disabituato alla lamentazione e al presentarsi con il cappello in mano. Qui c’è un Sud che invece vuole rimboccarsi le maniche e imparare a costruire il proprio futuro”. Così il Presidente della regione Puglia Nichi Vendola, ha salutato ieri mattina i partecipanti all’ottavo convegno nazionale sul trasporto pubblico locale organizzato dall’Asstra a Bari. “Il diritto alla mobilità è un fondamentale diritto di cittadinanza che per essere declinato ha bisogno di politiche pubbliche – ha detto Vendola nel suo intervento - noi abbiamo provato in questi anni a costruire una narrazione e a trasformarla in una politica pubblica, sapendo che consentire a una giovane generazioni di imprenditori di raggiungere, ogni giorno e in forma veloce, le aree interne della Puglia o le principali capitali d’Europa, significava renderli protagonisti della globalizzazione non nella retorica, bensì nell’esercizio fondamentale del diritto alla mobilità. Siamo inciampati - ha continuato il Presidente - non solo sulle ristrettezze economiche, ma su una concezione sbagliata di ciò che è possibile tagliare quando è tempo di crisi, una concezione che io considero dannosa e controproducente. La crisi economica interroga tutti quanti noi e nessuno è insensibile al tema del contenimento del debito pubblico. Ma in epoca di crisi quando il reddito delle famiglie conosce un dimagrimento netto, il taglio al trasporto pubblico locale è un delitto sociale insopportabile e sbagliato da tutti i punti di vista. Occorrerebbe il contrario, occorrerebbe cioè investire nel trasporto pubblico locale come politica anticiclica e come politica ambientale”. Sul rapporto poi tra pubblico e privato nel trasporto pubblico locale, Vendola ha aggiunto: “oggi si alimenta una disputa ideologica sul rapporto tra pubblico e privato. Dobbiamo invece immaginare che il rapporto tra pubblico e privato venga declinato in maniera meno banale e volgare di quanto non accada oggi. Al pubblico compete orientare le scelte fondamentali della vita economica e sociale, al pubblico compete dire che ogni essere umano ha diritto alla mobilità. Al privato compete inserirsi dentro questa strategia globale, trovando gli spazi per poter investire, rischiare denaro, guadagnare e cumulare profitti. Non può essere il contrario come talvolta accade e cioè che il pubblico si piega pietosamente agli interessi del privato che nella fattispecie è un privato oligopolistico che mangia come un cannibale gli interessi di una grande platea di attori privati che sono quelli che più hanno rischiato il loro denaro. Il trasporto pubblico locale è un settore all’interno del quale più facilmente possono integrarsi queste due parole, pubblico e privato, che non sono affatto nemiche”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
NONOSTANTE IL GOVERNO, IN PUGLIA NESSUN AUMENTO DELLE TARIFFE TPL |
|
|
 |
|
|
Bari, 9 giugno 2011 - "Il taglio ai trasferimenti per il trasporto pubblico locale che il governo ha imposto a luglio non è stato del tutto risarcito. I saldi non quadrano, occorre una pressione congiunta per arrivare alla completa assegnazione delle risorse". L´assessore regionale alla mobilità Guglielmo Minervini lo ha annunciato nel corso del Convegno nazionale dell´Asstra, l´associazione che riunisce le imprese di trasporto pubblico locale in Italia, che si sta svolgendo a Bari. "La Puglia è una delle poche regioni italiane - ha aggiunto Minervini - che quest´anno ha coraggiosamente scelto di non incrementare le tariffe nè di tagliare i servizi per non far pagare ai cittadini le decurtazioni del governo. In questa difficile congiuntura abbiamo invece avviato un lavoro di razionalizzazione dei servizi, che presenteremo nei prossimi giorni, nell´ottica dell´ottimizzazione dell´offerta proprio sulla base della domanda di trasporto pubblico". La prima giornata del convegno Asstra è servita per offrire una fotografia dei servizi di trasporto pubblico in Puglia, dove in 149 comuni su 258 arriva la ferrovia. Tre milioni di cittadini possono utilizzare una stazione, ci sono 5 società su ferro e 72 su gomma riunite nel consorzio Cotrap. Lo scorso anno sono stati 72 milioni i passeggeri, circa 250mila ogni giorno, il 62% dei quali si muove su gomma e il 38% sul treno. Ma c´è ancora uno scarto tra la domanda, che è potenzialmente sottodimensionata, e l´offerta. "Molta strada è stata compiuta - ha aggiunto Minervini - ma molta altra ce ne resta da compiere. Entro il prossimo anno andranno in gara infrastrutture per il miglioramento della rete ferroviaria per 822 milioni di euro provenienti da fondi Fesr. Si tratta di velocizzazione sulle linee delle Ferrovie del Gargano, interramento della linea della Fal a Modugno, il raddoppio della Ruvo-corato della Ferrotramviaria, l´ammodernamento e l´elettrificazione delle linee delle Ferrovie del Sud Est nel Salento e sud barese. La Puglia ha colto il valore strategico del trasporto pubblico locale, investendo su questo bene comune". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRASPORTI: DAL 13 GIUGNO AUMENTA LA DURATA DEI BIGLIETTI DEL SISTEMA INTEGRATO "UNICOCAMPANIA" |
|
|
 |
|
|
Napoli, 9 giugno 2011 - L´assessorato ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania informa che dal 13 giugno prossimo i biglietti orari del sistema regionale integrato dei trasporti “Unicocampania” della fascia U - quella che consente di effettuare gli spostamenti tra Napoli e i diversi comuni della regione – avranno una validità temporale più ampia, ossia potranno essere utilizzati per una durata maggiore di quanto era previsto fino a oggi. In particolare, il biglietto orario U1, di recente introduzione, passerà da una validità di 100 minuti a una durata di 120 minuti, mentre quelli dalla fascia U6 alla U11 (che, finora, avevano una validità temporale di 180 minuti) estenderanno la propria durata dal 13 giugno come segue: U6: 190 minuti; U7: 200 minuti; U8: 210 minuti; U9: 220 minuti; U10: 230 minuti; U11: 240 minuti. Per consentire l´applicazione immediata di queste modifiche, dal 13 giugno prossimo gli utenti potranno utilizzare alle nuove condizioni i vecchi titoli di viaggio già in circolazione, ossia a prescindere dalle indicazioni riportate nelle avvertenze poste sul retro dei biglietti. Dal 1° luglio, invece, saranno in distribuzione i nuovi titolo di viaggio aggiornati in base alle modifiche approvate. “Abbiamo deciso di accogliere la richiesta di una larga parte di cittadini e associazioni di utenti e consumatori – spiega l´assessore regionale ai Trasporti e alle Attività produttive, Sergio Vetrella - con le quali siamo costantemente in contatto per controllare il sistema e apportare correttivi ove possibile; in questo caso, grazie all´estensione della durata dei biglietti orari, rendiamo ancora più convenienti gli spostamenti con i mezzi pubblici, dando ai cittadini più tempo a disposizione per completare il proprio viaggio su tutti i mezzi di trasporto e sempre con un solo biglietto. Si tratta, come è facile constatare, di variazioni significative, che arrivano fino a un´ora in più di validità rispetto alla durata precedente, come nel caso del biglietto di fascia U11. “Voglio dunque ringraziare il Consorzio Unicocampania e le aziende di trasporto pubblico che hanno permesso di applicare questa importante variazione, che rende ancor più conveniente e senza eguali in Italia il nostro sistema integrato di bigliettazione, soprattutto se si considerano gli abbonamenti e l´estensione a tutti i mezzi senza limiti. Un sistema che in ogni caso verrà ulteriormente migliorato attraverso l´istituzione di ticket elettronici sul modello delle card prepagate o da caricare, che consentiranno ai cittadini di pagare i propri spostamenti in base ai km effettivamente percorsi, compresi i trasporti marittimi, finora ingiustamente esclusi dal circuito. Così come siamo impegnati nel miglioramento progressivo della qualità dei servizi, che in molti casi sono ancora inadeguati, e nell´eliminazione degli sprechi e delle inefficienze che hanno caratterizzato il passato delle nostre aziende. Un percorso lungo e difficile, resosi necessario a causa della situazione che abbiamo ereditato dalla vecchia amministrazione regionale: basti pensare che gli adeguamenti delle tariffe che abbiamo dovuto approvare – che hanno comunque tutelato maggiormente pendolari, studenti e fasce deboli e sono stati nettamente inferiori rispetto a quelli operati dalla maggioranza delle altre Regioni – servono appena a garantire il mantenimento del sistema di tariffazione integrata, che tanti vantaggi offre agli utenti, ma che ogni anno ha comportato nel passato un deficit di circa 18 milioni di euro di mancati introiti per le aziende del consorzio, che è comunque ricaduto poi sui cittadini”, conclude Vetrella. “Tutto il sistema tariffario integrato – aggiunge il direttore del Consorzio “Unicocampania”, Antonietta Sannino - nasce dalla precisa volontà di invogliare i cittadini all’ utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico rispetto a quelli privati, con enormi benefici per il territorio in termini di sviluppo economico e di riduzione del traffico e dell´inquinamento. E´, dunque, zoccolo duro della nostra ´mission´ aziendale l´idea che i passeggeri debbano utilizzare un ‘ unico’ biglietto per i propri spostamenti. Ampliare la validità temporale di alcuni titoli, in risposta alle esigenze manifestate dall´utenza, rientra, di conseguenza, in quel percorso di valorizzazione e promozione del trasporto pubblico che il consorzio porta avanti da 15 anni”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG: FONDI PER LA TERZA CORSIA DELLA A4 |
|
|
 |
|
|
Trieste, 9 giugno 2011 - Autovie Venete sta cercando di trovare i fondi per la realizzazione della terza corsia. Ovviamente sta ricorrendo alle banche, che pare però chiedono garanzie altissime, se non addirittura vincolanti al punto tale da mettere in gioco la proprietà stessa di Autovie. Un rischio che il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, spera venga escluso in partenza. Non si può neanche ipotizzare di perdere la totale disponibilità di uno dei gioielli della nostra regione - scrive Moretton. Già avevamo messo in conto l´inevitabile aumento del costo del pedaggio che sarebbe pesato sulla testa dei nostri cittadini. Se poi si aggiunge il rischio di mettere in gioco anche la proprietà di Autovie Venete, mi pare che non solo la cosa sia inaccettabile ma, a priori, fuori discussione. Voglio ricordare - così ancora il consigliere del Pd - come già con largo anticipo e nonostante le rassicurazioni fornite dal Commissario straordinario, il presidente Renzo Tondo, e dall´assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, era stato evidenziato che un simile intervento non si sarebbe potuto realizzare e forse nemmeno ipotizzare in assenza di adeguate garanzie e finanziamenti dello Stato, tanto più che trattasi dell´ammodernamento di una rete viaria e di un´infrastruttura che va a servizio e beneficio di tutta la nazione e che è l´unica via verso l´Est Europa. Pertanto Moretton dice di non comprende per quale motivo i cittadini del Friuli Venezia Giulia dovrebbero rischiare di pagare solamente perché questa maggioranza ha voluto far gravare così pesantemente su di loro la realizzazione di un qualcosa che va a beneficio anche di altri. Non solo, l´impostazione che si è voluta perseguire e le condizioni che paiono essere state poste per l´approvvigionamento delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione della terza corsia fa pensare a Moretton che l´opera non si farà. Da ultimo afferma che la gestione e la struttura commissariale, di cui Tondo si vanta e si è molto vantato, pare non essere idonea a gestire un´opera così complessa e imponente e soprattutto ad alto rischio economico. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRASPORTI FVG: OK A CONSULTA RICHIESTA DAI PENDOLARI TRENI |
|
|
 |
|
|
Udine, 9 giugno 2011 - "Non possiamo essere completamente soddisfatti dello stato generale del trasporto ferroviario in Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un percorso ad ostacoli, che sconta i gravi ritardi accumulati in tanti anni: le maggiori criticità sono ancora la puntualità e lo stato della pulizia dei treni. Non ci deve accontentare la statistica che pone la nostra regione sopra la media nazionale quanto a parametri di soddisfazione della clientela. Per questo considero una risorsa fondamentale il lavoro che la Regione ha avviato assieme con i comitati dei pendolari, e accolgo la proposta di istituire un organismo di consultazione del trasporto pubblico locale in cui siano rappresentati gli utenti, previo approfondimento delle regole di funzionamento". Lo ha sottolineato l´assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, al termine dell´incontro nella sede della Regione di Udine con i comitati dei pendolari, presenti i vertici di Trenitalia, nel corso del quale sono stati resi noti i dati dell´indagine sulla soddisfazione clienti rilevata con interviste sui binari a marzo 2011 (le prime raccolte da Trenitalia che consentono il paragone tra dati regionali e nazionali e che saranno preso disponibili sul sito della Regione con cadenza prima trimestrale e poi mensile). Le percentuali mostrano che in generale il Friuli Venezia Giulia ha performance abbondantemente superiori alla media italiana, migliorate anche rispetto a quelle del 2010. L´unico dato negativo (e inferiore alla media italiana) è quello relativo alla puntualità (dal 64,2 p.C. Del 2010 al 60,2 del 2011. In Italia il dato medio di quest´anno è il 63,5 p.C.). Il periodo che presenta la maggiore criticità è quello tra novembre e dicembre. L´andamento dal 2005 in avanti mostra comunque un andamento positivo. I provvedimenti di miglioramento proposti da Trenitalia nel corso del 2011, che sono consistiti in particolare nella modifica dell´orario con allungamenti tra 3 e 7 minuti per i treni più vetusti, ha già portato risultati. Un altro intervento di razionalizzazione riguarderà la riorganizzazione del nodo di Portogruaro (treni 2839 e 5811) e troverà avvio con l´orario estivo 2011. In merito alle soppressioni la situazione rimane non soddisfacente, in particolare per ciò che riguarda la linea Casarsa-portogruaro, anche se in termini complessivi, negli ultimi mesi, se si eccettuano i fatti eccezionali di fine maggio (scioperi del 23 maggio e incendio del 27 maggio sulla tratta Trieste-monfalcone), la disponibilità di materiale rotabile risulta migliorata. Trenitalia ha definito una nuova organizzazione della manutenzione a Trieste da attuarsi nei prossimi mesi al fine di assicurare la disponibilità del materiale in linea necessario alla realizzazione dei servizi contrattualizzati. "L´interruzione della linea del 27 maggio ha evidenziato difficoltà nella gestione delle criticità che necessitano azioni correttive da parte di Trenitalia", ha rilevato Riccardi. Tre le direttrici su cui si muoverà l´azienda: l´inserimento di bus sostitutivi per emergenze, la revisione dei flussi comunicativi con Rfi e contenuti annunci sonori in stazione, prosecuzione dell´azione formativa verso il personale di scorta per migliorare l´informazione a bordo. In merito al rinnovo del materiale rotabile è stato confermato che entro marzo 2013 entreranno in servizio i 9 elettrotreni della spagnola Caf, due treni restylizzati (13 carrozze complessive più 1 in prestito temporaneo) e due nuovi locomotori E464. Nei primi mesi del 2012 Trenitalia ha confermato anche la messa in servizio delle carrozze Vivalto (4 complessi da 5 carrozze). Ancora da completare la sostituzione dei telini (fino ad ora sono stati sostituiti 72 rotabili su 194) che dovrebbe essere completato entro agosto di quest´anno. Per quanto riguarda i lavori nella stazione di Udine Rfi ha comunicato il completamento dei lavori relativamente al rinnovo delle pensiline afferenti i marciapiedi dei binari 3-4 e 5-6 per il mese di luglio 2011. I lavori di rinnovo della pensilina dei binari 7 e 8 sono programmati per il 2012. E´ infine in fase di valutazione con Trenitalia una revisione del sistema delle sovrattasse applicate a viaggiatori sprovvisti di titoli di viaggio sulla base di quanto già attuato dalla Regione Veneto. Ciò al fine di agevolare comportamenti positivi dei viaggiatori in materia di titoli di viaggio e di uniformare i numerosi treni che svolgono servizio tra le due regioni. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LINEA FIRENZE-PISA-LIVORNO: LAVORO COSTANTE PER MIGLIORARE IL SERVIZIO |
|
|
 |
|
|
Firenze, 9 giugno 2011 - “La linea Livorno – Pisa – Firenze presenta buoni dati di regolarità, i migliori della rete ferroviaria toscana anche per i primi mesi del 2011, ma dobbiamo pretendere una qualità migliore del servizio e nuove carrozze, per questo Trenitalia deve rispettare gli investimenti previsti dal contratto di servizio” L’assessore regionale a mobilità e infrastrutture Luca Ceccobao ha confermato ieri in Consiglio regionale il suo impegno a qualificare ulteriormente il servizio ferroviario ed ha ricordato che la Regione Toscana fa investimenti importanti in questo settore, e che il contratto di servizio con Trenitalia prevede la fornitura di nuovo materiale rotabile. “Nei prossimi anni – ha detto – dovremmo avere 150 carrozze nuove o ristrutturate. Abbiamo chiesto a Trenitalia maggior impegno e maggior rigore sui tempi di consegna previsti dal contratto. Entro la fine del 2011 avremo sette nuovi treni, di cui tre diesel e 4 elettrici. Mentre soltanto pochi giorni fa abbiamo sancito un accordo con Trenitalia grazie al quale, come risarcimento per il ritardo cumulato nella consegna di nuovi mezzi, avremo ulteriori 7 carrozze rispetto alle 143 previste”. L’assessore ha colto l’occasione della risposta in aula ad un’interrogazione del consigliere Pdl Marco Taradash per fare il punto sulla linea ferroviaria che unisce Firenze con la costa toscana. “Si tratta di una delle più importanti linee della nostra regione – ha spiegato Ceccobao – una linea ben servita sulla quale viaggiano ogni giorno oltre 180 treni, circa un quarto del totale regionale, trasportando circa 45.000 viaggiatori al giorno, poco meno di un quarto di quelli in movimento. Nei primi 5 mesi del 2011 gli indici di puntualità su quella linea sono stati del 96% a fronte di una media regionale del 92,8%. Come ogni servizio, anche quello offerto ai viaggiatori che la utilizzano può essere migliorabile, ma crediamo che sia necessario affrontare specifici problemi di sovraffollamento in maniera puntuale, anche attraverso l’utilizzo del nuovo materiale rotabile su cui la Regione sta investendo”. I dati di ‘customer satisfaction’ raccolti da Trenitalia dicono che in Toscana la media di gradimento del servizio da parte degli utenti del treno è del 75,3%, circa 4 punti in più rispetto alla media nazionale del 71,6%. Nonostante questi buoni risultati la Regione vuol migliorare il servizio, superando i disagi comunque presenti su alcune linee. “Apprezzo l’attenzione che il consigliere Taradash ha riservato al trasporto ferroviario regionale – ha infine concluso l’assessore – e sono d’accordo sul fatto che si può migliorare ancora, ma le sue parole sarebbero state più credibili se avesse condotto la stessa battaglia che abbiamo condotto noi quando il Governo ha tagliato i fondi al trasporto pubblico oppure quando ha annunciato di voler riparare a parte di questi tagli togliendo 425 milioni dagli investimenti in nuovi treni e carrozze”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|