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Notiziario Marketpress di
Giovedì 16 Giugno 2011 |
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FOTOVOLTAICO, IL DIPARTIMENTO AMBIENTE ABBATTE I COSTI PRIMO IMPIANTO INSTALLATO SUI TETTI DELLA REGIONE BASILICATA |
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Potenza, 16 giugno 2011- Il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata auto produrrà circa il 38% ( 75 Mwh) del fabbisogno di energia elettrica annuo. Ciò sarà possibile grazie ad un impianto fotovoltaico, a servizio di detto Dipartimento, installato presso il Dipartimento Salute e Sicurezza Sociale della Regione. L’impianto, costato 338 mila euro, e` stato realizzato con un finanziamento statale. La produzione di energia elettrica e il premio “Conto energia” consentiranno di ridurre la spesa di energia elettrica annuale da 27 a 7 mila euro annui. E’ inoltre in corso di approvazione un contratto con la Sel per la realizzazione di ulteriori impianti fotovoltaici sui fabbricati del Consiglio, della Giunta regionale, dei Dipartimenti Attività Produttive e Formazione e sul palazzo del Consiglio Regionale di Matera. |
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BASILICATA, PETROLIO: TIMORI DA ANNUNCI MINISTRO ROMANI |
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Potenza, 16 giugno 2011 - “Le parole del ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, all´assemblea dell´Unione petrolifera, sull´aumento della produzione petrolifera in Basilicata per raggiungere il 7 per cento del consumo nazionale non dicono nulla di nuovo e semmai rafforzano le attese per il Memorandum d’Intesa. Quello che ci preoccupa, invece, è l’affermazione dello stesso Ministro secondo cui in Basilicata stiamo facendo dei buchi per terra”. A sostenerlo è il consigliere regionale di Idv, Antonio Autilio, per il quale “i timori sono riferiti alle continue concessioni di ricerca di idrocarburi che gli uffici competenti del Ministero rilasciano per il nostro territorio già da tempo diventato una sorta di gruviera”. “Non può che allarmarci, pertanto - afferma Autilio - una dichiarazione che ammette una situazione di ricerca del petrolio diffusa e caotica, in troppi casi senza tenere in debita considerazione la destinazione di quei territori, la posizione della Regione e tanto meno quella dei Comuni, oltre che il punto di vista delle comunità locali. In una fase in cui il Governo deve ancora riprendersi dallo choc subito per il risultato del referendum sul nucleare e con l´alibi delle difficoltà di approvvigionamento energetico – dice Autilio – non vorremmo che decidesse una brusca accelerazione per il programma di produzioni nazionali di idrocarburi, già da quest’anno, facendoci trovare per quanto riguarda le concessioni di ricerca di fronte al fatto compiuto. Poiché le dichiarazioni del ministro Romani sono avvenute di fronte alla platea degli imprenditori del petrolio assumono ancor più un significato di un impegno solenne del Governo e richiedono alla Regione di prepararsi adeguatamente a fronteggiare ulteriori assalti al territorio, oltre che snellire i tempi di convocazione del primo tavolo tecnico per il Memorandum d’Intesa. Sarebbe saggio – sostiene l’esponente di Idv - rivendicare una sorta di moratoria di nuove ricerche prima della definizione degli impegni contenuti nel Memorandum d´Intesa. Qualche pericolo, inoltre – conclude il consigliere - ci riguarda anche per i riferimenti del Ministro all’attività off-shore in tratti del Mar Jonio e sull’organismo di stoccaggio italiano del gas”. |
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CASA IN LOMBARDIA, STOP A QUARTIERI GHETTO E ABUSIVISMO FORMIGONI: ´SUSSIDIARIETÀ´ PAROLA CHIAVE, TESTO CONDIVISO PRIMI A NORMARE HOUSING SOCIALE E MIX ABITATIVO |
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Milano, 16 giugno 2011 - L´introduzione del ´mix abitativo´ come criterio guida è uno degli aspetti salienti del nuovo Regolamento degli alloggi di edilizia popolare presentato stamani in una conferenza stampa dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dall´assessore alla Casa Domenico Zambetti. "E´ un provvedimento innovativo - ha detto il presidente Formigoni - destinato a migliorare la vita dei cittadini. Il nuovo Regolamento per l´assegnazione e la gestione del patrimonio immobiliare lombardo è stato portato avanti con l´ormai tradizionale strumento della sussidiarietà. Dopo una proficua discussione con tutte le parti sociali siamo approdati a questo testo fortemente condiviso". La riforma, che ha già avuto l´approvazione della Commissione consiliare competente, eviterà la "ghettizzazione" dei quartieri e migliorerà dunque la qualità della vita sociale. Questo significa che famiglie con diversi redditi e tenori di vita abiteranno negli stessi edifici senza che si creino zone di "serie A" e di "serie B". "Si tratta - ha spiegato l´assessore Zambetti - di un regolamento che introduce novità importanti: per la prima volta in Italia l´housing sociale e il mix abitativo sono inseriti in un testo; riusciamo così a scongiurare che si creino zone abitate solo da famiglie meno abbienti e quindi con problematiche anche di tipo sociale, tipico finora dei quartieri con alloggi Erp. Questa ´rivoluzione´ è stata condivisa a ogni livello sociale e politico, tant´è che nella Commissione consiliare è stata approvata all´unanimità". Altra novità importante è la minore possibilità di rifiutare l´alloggio proposto dalle Aler o dai Comuni restando comunque in graduatoria, che è destinata ad abbattere il fenomeno degli appartamenti sfitti. L´introduzione poi di maglie più strette per il trasferimento del contratto di affitto a famigliari non originariamente assegnatari renderà immediatamente assegnabili più alloggi. I custodi sociali garantiranno la tranquillità delle persone sole o più deboli, per le quali sono previsti anche contributi di solidarietà. Con il nuovo Regolamento, poi, i bandi potranno essere indetti con scadenze più flessibili, in modo da adattarsi alle esigenze dei diversi territori o Comuni, e le misure degli alloggi da assegnare - rispetto alla composizione del nucleo familiare - non saranno più così rigide. Ciò significa il definitivo superamento di vecchi elementi che hanno dilatato, e in alcuni casi bloccato, le assegnazioni. Ma anche risposte concrete al cosiddetto "abusivismo amministrativo", cioè all´assenza di regolari contratti, la facilitazione della mobilità tra alloggi a canone diverso, la possibilità di affittare appartamenti di piccole dimensioni, altrimenti non utilizzabili, per la locazione temporanea e limiti di reddito più alti per accedere all´Erp. Queste le principali novità. Mix Abitativo - Per evitare quartieri o zone abitate solo dalle famiglie più povere, i Comuni, in caso di nuove edificazioni o di interventi di recupero edilizio di alloggi a canone sociale, possono assegnare una quota non superiore al 30 per cento degli stessi individuando i beneficiari (anziani, giovani e famiglie monoparentali) tramite bandi speciali, che assicurino il mix tra varie tipologie di nuclei familiari. Bandi Semestrali O Annuali - I Comuni hanno la facoltà di emanare bandi semestrali o annuali. Quelli con meno di 20.000 abitanti possono prevedere bandi biennali e quelli con meno di 5.000 abitanti possono assegnare con procedure ancora più semplificate. La Commissione Consultiva Comunale - In caso di richiesta di nuove assegnazioni i Comuni con oltre 20.000 abitanti se ne dotano - coinvolgendo esperti indicati anche dalle parti sociali e dall´Aler - per le assegnazioni in deroga, per l´emanazione dei bandi speciali finalizzati al mix sociale, per la verifica delle situazioni di difficoltà che sono sfociate in situazioni di morosità. Convenzioni Con L´ente Gestore - Viene inoltre riconosciuta ai Comuni la facoltà di convenzionarsi con gli enti gestori (Aler) ai fini dello svolgimento del procedimento di assegnazione degli alloggi, mantenendo in capo ai Comuni stessi il provvedimento conclusivo di assegnazione. Ipotesi Di Rinuncia - Oggi capita di frequente che i neo-assegnatari non siano soddisfatti dell´alloggio che viene loro proposto. Per limitare questo fenomeno ed evitare dunque che troppi appartamenti rimangano sfitti, le rinunce sono accettate solo se le condizioni della casa sono realmente cattive o se l´inidoneità è connessa a patologie attestate. Abusivismo Amministrativo - Nel caso di situazioni di convivenza consolidate, per le quali solo un´irregolarità di tipo amministrativo comporta l´assenza di un contratto, è possibile stipulare un affitto temporaneo. E´ previsto un canone che tenga conto delle dimensioni, delle condizioni e della collocazione dell´appartamento e allo stesso tempo delle condizioni economiche della famiglia. Nuovi Limiti Di Reddito - Può accedere al canone sociale chi ha un reddito Isee/erp fino a 16.000 euro, contro gli attuali 14.000; per accedere al canone moderato è confermato l´Isee/erp a 40.000 già fissato dalla legge, mentre, per la decadenza, esso è pari a 60.000 euro. Il Subentro - Con il vecchio Regolamento tutti coloro che convivevano al momento del decesso o del trasferimento dell´assegnatario potevano automaticamente subentrarvi. Con il nuovo testo vengono ridotte le ipotesi al fine di aumentare la disponibilità di alloggi da assegnare a famiglie in graduatoria. Sarà possibile trasferire il contratto solo a coloro che hanno sempre fatto parte del nucleo o a quei familiari che, dopo esserne usciti, vi rientrano se parenti di primo grado e solo per motivi di notevole rilevanza (assistenza al famigliare o a seguito di separazione legale). Mobilita´ - E´ favorito lo spostamento tra alloggi a canone diverso (ad esempio da moderato a sociale), per consentire di andare incontro a eventuali peggioramenti della situazione economica della famiglia. E´ introdotta anche la mobilità dal canone moderato al canone sociale qualora vi sia una comprovata riduzione dell´Isee/erp. Forme Di Assistenza Sociale - Il nuovo Regolamento disciplina le forme di assistenza sociale nell´ambito dell´edilizia residenziale pubblica poste in capo ai Comuni e alle Aler, quali in particolare l´attivazione dei custodi sociali e del contributo di solidarietà. Locazione Temporanea - Vengono inseriti nel patrimonio pubblico alloggi di piccole dimensioni, altrimenti non utilizzabili, destinati a locazione temporanea per studenti, lavoratori, anziani e famiglie monoparentali. Solo a Milano potranno essere utilizzati 700 alloggi con queste caratteristiche (circa 25 mq). Altri Interventi - Edilizia Residenziale - Entro il 2015 saranno completati 11.800 alloggi, di cui 3.400 di nuova realizzazione. In programma anche la riqualificazione urbana (450 alloggi circa) e interventi di edilizia pubblica nell´ambito del Piano casa nazionale (1.000 alloggi circa). Rimozione Dell´amianto - E´ già stata programmata la rimozione dell´amianto da tutto il patrimonio di edilizia popolare di proprietà delle Aler. Residenza Universitaria - Saranno sostenute le proposte di nuovi interventi da parte delle Università lombarde e degli altri soggetti interessati anche attraverso specifici contributi regionali. Fondi Immobiliari Per L´housing Sociale - Per favorire la realizzazione di abitazioni a prezzi inferiori a quelli a canoni di mercato per le fasce di popolazione a reddito medio-basso, è allo studio il potenziamento dell´azione regionale nell´ambito dei Fondi immobiliari con il rilancio del Fondo Abitare Sociale 1. Regione Lombardia è disposta a finanziarlo con altri 15 milioni di euro e, tramite Fondazione Cariplo e Cassa Deposito e Prestiti, che hanno garantito il proprio sostegno, si potrà arrivare a una disponibilità complessiva di 400/500 milioni di euro. In questa prospettiva verrà sottoscritto un Protocollo d´Intesa tra Regione Lombardia, Cassa Depositi e Prestiti, Aler Milano, Fondazione Cariplo e Fondazione Housing Sociale per l´apertura del ´Fondo Immobiliare Federale di Lombardia´, ai diversi soggetti pubblici e privati interessati. Welfare Abitativo - Regione Lombardia conferma gli stanziamenti a favore delle famiglie erogati con il Fondo sostegno affitti, con il contributo per l´acquisto della prima casa per le giovani coppie e gli stanziamenti straordinari per chi ha perso il lavoro o per chi è stato sfrattato, come per l´eliminazione delle barriere architettoniche. |
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BRESCIA: OK A RECUPERO SANT´EUFEMIA E PIETRA CURVA RISPARMIO DI SUOLO E FILIERA CORTA SI GARANTISCE LA TUTELA DI TERRITORIO E IMPRENDITORIA LOCALE |
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Milano, 16 giugno 2011 - Due provvedimenti riguardanti il territorio nel comune di Brescia sono stati varati ieri dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore al Territorio Daniele Belotti. Si tratta - spiega l´assessore Belotti - dell´adesione regionale a due Accordi di Programma promossi dal sindaco di Brescia Adriano Paroli. "Due iniziative importanti volte alla riqualificazione e al recupero di aree dismesse, che meritavano sicuramente il nostro appoggio" commenta soddisfatto Daniele Belotti. La prima fa riferimento a un intervento sull´area di ´Sant´eufemia´, che verrà destinata in parte al commercio, con la costruzione di una grande struttura di vendita e un mercato rionale e in parte di strutture a favore del terziario e dei servizi. L´accordo di Programma prevede anche la realizzazione di importanti opere infrastrutturali, una vera e propria opportunità per la riqualificazione e il potenziamento della viabilità e del metro-bus. "La seconda iniziativa - continua Belotti - riguarda invece l´area ´Pietra Curva´ e prevede la riqualificazione dell´opificio ´Acciaieria Laminatoio Pietra´". Al posto del vecchio edificio industriale, dopo un´importante operazione di bonifica ambientale, verranno realizzati spazi commerciali, in cui verranno inseriti una grande struttura commerciale e altri spazi sempre di vendita o destinati a servizi per l´accoglienza e la ristorazione. L´adp prevede anche la realizzazione di una cittadella istituzionale: il Comune di Brescia sta infatti lavorando per ricollocare in questo sito alcuni servizi pubblici di Enti, che non hanno al momento sedi con caratteristiche prestazionali adeguate alla fornitura di un servizio efficiente per i cittadini. "Sono soddisfatto - conclude l´assessore regionale Belotti - perché in entrambi i casi abbiamo dato forti indicazioni finalizzate al risparmio di suolo e in particolare al contenimento dei parcheggi a raso. Abbiamo apprezzato inoltre il concetto della filiera corta, affinché i nuovi siti possano costituire una vetrina importante per le aziende del territorio. Per questo sono stati previsti spazi e show room dedicati proprio all´imprenditoria bresciana". |
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SARDEGNA: SANT’ELIA, FIRMATA CONVENZIONE TRA ASSESSORATO E AREA PER RIQUALIFICAZIONE QUARTIERE |
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Cagliari, 16 Giugno 2011 - E’ stato firmato ieri nella sede dell’assessorato dei Lavori Pubblici l’atto aggiuntivo alla convenzione per la riqualificazione del quartiere cagliaritano di Sant’elia in seguito allo stanziamento della Regione pari a 30 milioni di euro e al cofinanziamento dell’Azienda per l’edilizia abitativa di 7,2 milioni. "Siglando il documento che avvia tutte le procedure operative abbiamo dato immediatamente seguito alla deliberazione di Giunta dello scorso 24 maggio", ha detto l’assessore Sebastiano Sannitu. La convenzione, sottoscritta ieri dal direttore generale e dal presidente dell’azienda Area, Giovanni Achenza e Giorgio Sangiorgi, e dal direttore del servizio per l’Edilizia residenziale dell’assessorato, Patrizia Becca, prevede le riqualificazioni urgenti dei principali edifici del borgo cagliaritano, cioè dei complessi delle “Lame”, “Torri”, “Anelli” e del “Favero”. Prevede inoltre l’eliminazione di tutte le modifiche che hanno alterato gli assetti delle strutture o ne hanno deturpato l’estetica, la realizzazione di parcheggi e di verde pubblico nonché manutenzioni straordinarie. Tutti questi interventi non presuppongono alcuna variante al Piano urbanistico comunale. "Al progetto per Sant’elia ci stavamo lavorando da tempo - ha aggiunto Sannitu - e ora possiamo dire di aver raggiunto un risultato importante e molto atteso, per il quartiere e per la città, a conferma della volontà dell’assessorato di intervenire a favore dell’edilizia residenziale pubblica e della riqualificazione". Entro tre mesi dalla firma dell’atto aggiuntivo alla convenzione Area dovrà consegnare un Master Plan; a tre mesi dalla presentazione del Piano dovrà essere fornita la documentazione con le fasi degli interventi previsti nello studio di fattibilità; infine dopo due mesi da quest’ultima consegna, e quindi tra otto mesi complessivamente, dovranno essere avviate le procedure di gara per la selezione dei progettisti, salvo il fatto che Area non assuma in carico direttamente la progettazione in base alla normativa vigente. |
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MARCHE: RIQUALIFICAZIONE URBANA E ASSETTO IDROGEOLOGICO, PROPOSTA DI LEGGE DELLA GIUNTA REGIONALE. ´SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURA IN VISTA DELLA NUOVA NORMATIVA SULL´URBANISTICA´. |
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Ancona, 16 Giugno 2011 - Rilanciare il settore edilizio, contrastare il degrado dei centri urbani, limitare il consumo del suolo puntando sugli interventi di riqualificazione. Sono i tre obiettivi di una proposta di legge della Giunta regionale, trasmessa all´Assemblea legislativa per l´approvazione, che anticipa la riforma complessiva della normativa sul governo del territorio su cui la Regione e` impegnata. Il testo approvato dalla Giunta prevede procedure piu` snelle per la riqualificazione urbana. La riqualificazione viene condotta attraverso uno strumento urbanistico semplice e unitario ´ il Poru (Programma operativo per la riqualificazione urbana) ´ che l´amministrazione comunale provvede a definire anche acquisendo idee e proposte da parte dei cittadini interessati. Il Poru si applica a zone gia` urbanizzate, ha valore di Piano particolareggiato e organizza le operazioni di riqualificazione in un coerente disegno urbano finalizzato a migliorare la qualita` della citta` anche attraverso l´incremento delle prestazioni ecologico-ambientali ed energetiche dell´insediamento urbano. Per favorire l´avvio delle operazioni di riqualificazione, la proposta di legge prevede che il Poru possa consentire incrementi sino al 10 per cento degli indici edificatori fissati nei Piani regolatori vigenti, elevabili al 15 per cento nei Programmi intercomunali (recupero di zone appartenenti a piu` Comuni). Per premiare maggiormente la qualita` delle trasformazioni urbane, un ulteriore 5 per cento viene riconosciuto agli interventi realizzati attraverso concorsi di architettura. Il Poru e` approvato attraverso una procedura semplificata, condotta dal Comune che lo promuove. Un´altra novita` introdotta dalla proposta di legge riguarda la ´perequazione urbanistica´ che potra` essere applicata, oltre che nei Poru, in tutti i Piani regolatori della regione. Per conseguire, da un lato, l´equo trattamento dei proprietari interessati alle operazioni di riqualificazione urbana e per garantire, dall´altro, una disponibilita` di suoli per i Comuni, da destinare a verde o attrezzature pubbliche, i diritti edificatori vengono ripartiti, pro quota, tra i titolari delle aree oggetto di trasformazione e potranno poi essere trasferiti per realizzare interventi piu` coerenti. Una parte significativa del testo inviato all´Assemblea legislativa e` dedicata alla sicurezza idrogeologica delle aree urbane recuperate e riqualificate attraverso la verifica di compatibilita` idraulica degli interventi previsti applicata agli strumenti urbanistici. Per orientare le trasformazioni urbane che si attiveranno nelle Marche verso la riqualificazione dei quartieri esistenti, nelle norme transitorie e` previsto il blocco temporaneo di ulteriori espansioni delle aree edificabili nei Comuni che non abbiano completato almeno il 90 per cento di quelle gia` previste (fatta salva la possibilita` di ampliamento per le attivita` produttive gia` insediate). ´Attraverso questa proposta di legge ´ sintetizza l´assessore al Territorio, Luigi Viventi ´ la Regione punta a migliorare il sistema abitativo e territoriale, favorendo la trasformazione urbana a scapito del consumo di suolo. Si investe sull´urbanizzato per non cementificare altre aree, prevedendo spazi pubblici di qualita`, la modernizzazione delle reti infrastrutturali, il miglioramento dell´efficienza energetica, il recupero dei quartieri degradati´. |
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EDILIZIA SOSTENIBILE: AL CFS DI AVELLINO SI FORMANO ESPERTI IN COSTRUZIONI DI ABITAZIONI GREEN |
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Avellino, 16 giugno 2011 - Una due giorni formativa all’insegna dell’edilizia sostenibile. Lunedì 20 e martedì 21 giugno, al Centro per la Formazione e Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino con sede in via San Lorenzo ad Atripalda, la didattica di settore per formare esperti in riferimento alle problematiche energetiche ed ambientali. Skill tecnici utilizzabili in house in attività di progettazione e consulenza per la costruzione di edifici green dall’alta qualità abitativa. Per la formazione degli operatori, scenderà in Irpinia Casaclima di Bolzano: una delle più importanti strutture pubbliche su scala nazionale che si occupa della certificazione energetica degli edifici. Ad oggi, l’agenzia ha certificato oltre 2500 immobili, distribuiti su tutto il territorio italiano, e collabora con numerosi partner del settore, aziende ed istituzioni sia in Italia che all’estero. L’equipe tecnica di Casaclima fornirà ai partecipanti un bagaglio di conoscenza altamente qualificato sulle questioni energetiche e ambientali. Background professionale utilizzabile poi in attività di progettazione e consulenza. Aperto ad ingegneri, arichitetti, geometri ed imprenditori, l’insegnamento tecnico si compone nell´insieme di 4 sessioni didattiche che spaziano attraverso molteplici materie di studio. La prima d’introduzione con argomenti riguardanti, ad esempio, la protezione climatica ambientale, l’energia e sviluppo, i prodotti e la rete Casaclima. Mentre le altre dedicate ai temi dei fondamenti di fisica applicata e isolamento termico. Focus anche sull’analisi degli elementi strutturali e sull’impiantistica. Numerosi gli elementi oggetto di approfondimento: dal concetto di benesse abitativo alla sostenibilità nell’edilizia, alla scelta dei materiali costruttivi fino all’efficienza energetica dei fabbricati. Sotto esame, inoltre, i principi di trasporto di calore, le caratteristiche termotecniche degli elementi costruttivi ed anche anche le metodologie migliori per la costruzione di tetti, solai, pareti esterne e ponti termici. Spazio infine alle fonti energetiche ed ai sistemi di approviggionamento termico. Un percorso formativo di grande interesse professionale in linea con la recente partnership tra Eco Green Plus e Cfs irpino. L’ente bilaterale stringe, infatti, una collaborazione con l’Associazione avellinese che ha lo scopo di promuovere la cultura del risparmio energetico nelle sue varie applicazioni. Un sodalizio in nome dell’eco-compatibilità che, sostanzialmente, servirà a sviluppare, in ambito locale, interventi idonei sull’asset energia-clima nel macrosettore delle biocostruzioni. Dialogo che prende il via dall’esigenza sempre più crescente di costruire in maniera sostenibile, risparmiando energia e così rispettando l’ambiente circostante. L’obiettivo è ambizioso. Introdurre in Irpinia, in un contesto attuale caratterizzato dalla costante riduzione delle riserve di petrolio e gas, un nuovo ed innovativo modello di edilizia residenziale in grado di coniugare il viver sano con l’alto risparmio energetico. |
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FORMAZIONE PER LA GREEN ECONOMY: NASCE GREEN BUSINESS EXECUTIVE SCHOOL |
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Milano, 16 giugno 2011 - Nasce a Milano Green Business Executive School, scuola di Formazione Executive completamente dedicata alla Green Economy. La Scuola si propone di essere un servizio per il Paese e per le sue imprese formando professionisti eccellenti competenti nelle industry della Green Economy, a partire dal settore bancario/finanziario. Si rivolge ad un pubblico di manager di impresa nei diversi livelli di seniority. Gbes opera in stretto contatto con Università, Centri di ricerca e partner molto qualificati, in un modello che coagula sotto le insegne della Scuola le migliori risorse per un insegnamento di eccellenza. Il corpo docente comprende insegnanti provenienti dalle migliori università italiane e straniere ed esperti e professionisti dei settori economici che quotidianamente approfondiscono le caratteristiche della Green Economy, per un eccellente mix di sapere accademico e di business practice. La Scuola sarà operativa immediatamente con un corso di Green Banking destinato al personale di banche grandi e piccole che ritengono che valore economico e valore sociale siano due aspetti profondamente collegati per affrontare le sfide di mercato di oggi. Il corso si terrà a Milano in partnership con l’Università Cattolica del Sacro Cuore ed è coordinato dal Prof. Francesco Timpano, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza . La durata è di 48 ore d’aula e di 80 di project work. “Lo sviluppo della Green Economy – dice Marco Fedeli, Presidente di Green Business Executive School - richiede nuove competenze difficilmente reperibili nell’offerta formativa pubblico-privata, data la relativa novità del tema. Questo progetto si propone di contribuire a colmare questo gap formativo e mettere a disposizione delle imprese risorse in grado di comprendere e valorizzare le nuove opportunità della Green Economy.” |
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L´IMPORTANZA DEGLI INCENTIVI PUBBLICI |
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Trento, 16 giugno 2011 - Sì agli incentivi pubblici purché selettivi, diretti a innovazione e ricerca e se "mirano a stimolare comportamenti virtuosi delle imprese", come ha detto l´assessore Olivi. È quanto è emerso il 3 giugno nel confronto promosso dall´Ocdec, Ordine dei Dottori commercialisti ed esperti contabili di Trento e Rovereto, a Palazzo Calepini nell´ambito del Festival dell´Economia. Sul tavolo dei relatori l´assessore all´industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi; il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Claudio Siciliotti; la presidente di Confindustria Trento, Ilaria Vescovi, coordinati dal vicedirettore de "Il Sole24ore" e direttore di Radio24, Elia Zamboni. "È sempre un piacere partecipare al Festival dell’Economia di Trento - sono state le parole di Elia Zamboni - perché è un confronto interessante, mai banale, ricco di idee e di scambi, dove la risposta del pubblico è importante". In apertura la presidente Vescovi ha subito voluto sgombrare il campo dai fraintendimenti: "Questo è un tema che in Trentino non è ancora ben compreso. Gli incentivi sono una leva fondamentale per lo sviluppo del comparto, ma sicuramente la nostra non è una provincia dove si vive di soli contributi, come invece troppo spesso appare. Gli incentivi sono stati fondamentali in passato, una trentina di anni fa, per favorire l´industrializzazione del nostro territorio; ma oggi l´industria in Trentino è una realtà che dà lavoro a 37 mila dipendenti, genera un fatturato di 10 miliardi di euro ed esporta circa il 30% di prodotti. Una realtà diversificata, con poche e sane multinazionali, alcune imprese di elevate dimensioni, un bel numero di medie imprese che operano in nicchie di mercato con elevata specializzazione. Il nostro punta di forza è proprio questa elevata specializzazione, unita soprattutto alla grande attenzione riservata ad innovazione e ricerca. Sotto il profilo dell´innovazione siamo migliori non solo rispetto all’Italia, ma anche rispetto anche ai più eccellenti esempi europei". Gli incentivi sono dunque uno strumento indispensabile: "Una percentuale media pari al 15% di contributi - ha proseguito Ilaria Vescovi - ha generato investimenti negli ultimi quattro anni di oltre un miliardo di euro solo per il comparto industriale. Ma sono stati fondamentali anche altri strumenti, come il fondo Olivi che, a fronte di un contributo piuttosto limitato di 16 milioni di euro, ha permesso di stabilizzare e mantenere inalterati 10.700 posti di lavoro; oppure il lease-back, che ha salvato molte aziende". Tre le emergenze da superare, secondo il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Claudio Siciliotti, per far ripartire il sistema Paese: "Emergenza generazionale perché un Paese che ha perso due milioni di giovani dal mercato del lavoro, dove solo 1 su 4 dei nostri ragazzi lavora e dove 2 milioni di giovani non studiano e non lavorano non ha prospettiva. Emergenza geografica, perché il Sud paga una tassa impropria alla criminalità di cui va tenuto conto. Emergenza di genere perché troppo spesso le donne sono discriminate, perché non ci sono investimenti sulla famiglia e perché le mamme sono le prime a perdere il posto di lavoro". L´italia è un Paese straordinario ma purtroppo il sistema si è bloccato e non sta offrendo prospettive in particolare alle nuove generazioni: "La crescita è ferma - ha evidenziato Siciliotti - se negli anni ´70 il Pil reale era del 5,6%, negli anni ´80 era già sceso al 3,8%, al 2,4% ad inizio ´90 ed oggi siamo a crescita zero con un Pil reale dello 0,2%. Ma abbiamo anche problemi di distribuzione della ricchezza nonché enormi sacche di inefficienza, con una pubblica amministrazione che impiega mediamente 86 giorni a liquidare le imprese e che ha reso più efficiente la riscossione anziché semplificare i cavilli burocratici". L´assessore provinciale Alessandro Olivi ha infine spostato l´attenzione sul sistema trentino, dove gli incentivi si concentrano da un lato nel sostenere le imprese di fronte alla crisi, dall´altro a sviluppare: innovazione e ricerca, il comparto della sostenibilità ambientale, la filiera della formazione. Fondamentali gli incentivi, che però devono mirare a suscitare comportamenti virtuosi nelle imprese: "Le manovre - ha commentato l´assessore - sono servite per mantenere un certo equilibrio nella nostra società, in questi ultimi tre anni circa abbiamo destinato al sostegno delle imprese, nonché alla tutela sociale e alla domanda pubblica di beni e servizi, circa un miliardo e 300 milioni di euro, salvaguardando 85 milioni annui di gettito. Di contro abbiamo lavorato anche sulla solvibilità della Provincia, costruendo dei protocolli per garantire che la quasi totalità delle prestazioni richieste dalla pubblica amministrazione venga saldata entro un mese. Infine una recente delibera della Giunta provinciale stabilisce delle garanzie nei confronti dei contribuenti che subiscono accertamenti, perché ci rendiamo conto che l’immediata esecutività può mettere in seria difficoltà le imprese". |
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700 MILIONI DI ARTICOLI CINESI SEQUESTRATI. ZAIA: SALUTE E MERCATO, BENE GDF A TUTELA CITTADINI |
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Venezia, 16 giugno 2011 - “Davvero complimenti alla Guardia di Finanza per il maxisequestro di 700 milioni di pezzi di bigiotteria contraffatta e potenzialmente pericolosa. I cittadini si aspettano azioni come queste, che tutelano correttezza del mercato e salute”. E’ il commento del presidente del Veneto Luca Zaia all’operazione delle Fiamme Gialle di Padova che hanno scovato e bloccato una colossale truffa, sequestrando una quantità davvero enorme di bigiotteria di scarso valore spacciata per piccola gioielleria, realizzata anziché con metalli preziosi con materiali che possono essere pericolosi per chi li porta. “La linea di tolleranza zero portata avanti dal ministro dell’interno Roberto Maroni nei confronti di comportamenti truffaldini e malavitosi è stata ben capita e ottimamente interpretata. Avanti così: è dovere delle istituzioni, a qualsiasi livello, garantire sicurezza e certezza dei mercati e soprattutto la salute della gente, messa a rischio in questo caso da chi lo fa con consapevolezza per puntare a guadagni illeciti”. “Sicurezza del mercato, sicurezza della salute e sicurezza alimentare sono pilastri fondamentali della nostra società civile – ha concluso Zaia – e tutto ciò che potrebbe metterli a repentaglio va contrastato con ogni mezzo”. |
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SARDEGNA AI SINDACATI: CON PIANO STRAORDINARIO E ALTRI PROVVEDIMENTI LA REGIONE INTERVIENE CON ATTI CONCRETI |
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Cagliari, 16 Giugno 2011 - "I sindacati chiedono ripetutamente risposte concrete della Regione in materia di lavoro. Il Piano straordinario per il lavoro è già stato approvato ed entro settembre partiranno tutte le azioni che intendono rilanciare l’occupazione soprattutto per i giovani, le donne, le imprese attraverso interventi operativi. Dopo che il via libera al Piano è avvenuto in seguito a un’ampia discussione coinvolgendo anche le parti sociali e soprattutto dopo che diverse loro richieste sono state accolte e inserite nel Piano stesso, ci aspettiamo dalle organizzazioni sindacali un sostegno nella divulgazione delle azioni, anziché polemiche che non aiutano a combattere la crisi occupazionale". L’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, replica così a Cgil, Cisl e Uil che ieri hanno annunciato una nuova manifestazione nell’Oristanese. "È inutile che oggi i sindacati - sottolinea Manca - vogliano ignorare un Piano che anche loro, in alcune parti, hanno contribuito a comporre. Ma la Regione, oltre al Piano straordinario, sta intervenendo anche su altri fronti per dare risposte al mondo del lavoro e avendo sullo sfondo una spesa virtuosa di 189 milioni di euro sul Fondo sociale europeo, come certificato da Stato e Commissione europea. Risorse utilizzate per il Microcredito, per il nuovo bando sulla Lunga estate, per gli ammortizzatori sociali (se aumenta ricorso a questi strumenti la responsabilità non si può imputare certo alla Regione), senza dimenticare che la Regione finanzia tirocini formativi, il nuovo apprendistato e tante altre iniziative che stanno riscontrando interesse e che sono tutto tranne che interventi fumosi. Un ultimo dato: l’Istat ha attestato che nel 2010 in Sardegna la disoccupazione giovanile è scesa di sei punti percentuali, passando dal 44,7 del 2009 al 38,8 per cento. Ma forse questo è un dato che ai sindacati interessa poco, mentre dalle organizzazioni ci si aspetterebbe che in un momento come quello attuale non venisse meno la collaborazione necessaria a dare risultati fondamentali per i lavoratori, per le nuove generazioni e le loro famiglie. Perché senza coesione sociale non può esserci sviluppo", conclude l’assessore. |
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ABRUZZO: REGIONE INCONTRA LEADER FEDERCHIMICA |
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Pescara, 16 giugno 2011 - L´impulso dato allo sviluppo dei poli di innovazione "decreterà anche una crescita significativa del settore chimico e farmaceutico". Lo ha dichiarato l´assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, ospitando ieri mattina, in un incontro ufficiale nella sede dell´Assessorato, il neo presidente di Federchimica nazionale, Cesare Puccioni, incarico che sarà ratificato dall´Assemblea della federazione il prossimo 27 giugno. Puccioni, 66 anni, 2 figli, è titolare della Puccioni spa, l´azienda leader nel settore dei fertilizzanti operante in Abruzzo, nel Comune di Vasto, dal 1961. "Un abruzzese alla guida di una associazione così prestigiosa e pionieristica, in un settore trainante della nostra economia, ci riempie di orgoglio e di soddisfazione - ha spiegato Castiglione - facendoci coltivare la speranza in una proficua collaborazione per tutte quelle iniziative che come Regione Abruzzo porremo sui tavoli nazionali. E´nostra intenzione, infatti, anche per celebrare il 2011 anno della chimica, dar luogo ad un convegno che, puntando alla chimica come fattore propulsivo di crescita, ne individui possibili sbocchi e strategie in Abruzzo, segnatamente nel settore farmaceutico ed in quello agroalimentare". Puccioni, dal canto suo, ha accolto l´invito dicendosi pronto ad un incontro a breve per concertare ogni eventuale iniziativa. |
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VOLA L´EXPORT ABRUZZESE |
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Pescara, 16 giugno 2011 - Dai dati sulle dinamiche dell´export nazionale, resi noti ieri dall´Istat, è emerso che l´Italia, nel primo trimestre 2011, ha fatto registrare un incremento del 18,4 per cento rispetto al periodo precedente. La crescita dell´Abruzzo è stata del 21,2 per cento. "E´ un dato estremamente significativo - ha commentato il vice presidente ed assessore allo Sviluppo Economico Alfredo Castiglione - poichè si tratta dell´incremento più alto rispetto alle performance delle regioni maggiormente industrializzate. In particolare, - ha continuato - per quanto riguarda gli specifici settori produttivi, i mezzi di trasporto hanno fatto un balzo del 38,1 per cento, gli articoli farmaceutici e clinici hanno fatto segnare un +40,5 per cento, i metalli di base e le produzioni in metallo un +17,1 per cento, macchine ed apparecchi meccanici un +45,3 per cento, i prodotti alimentari un +11,6 per cento e quelli tessili un +19,4 per cento. Va detto, inoltre, che tutte le province hanno concorso a questo processo, seppur con diverse dinamiche". Nel dettaglio, l´incremento della provincia dell´Aquila è del 2,1 per cento, quella di Teramo ha avuto una crescita del 23,3 per cento, quella di Chieti ha fatto segnare un +23,1 per cento mentre la provincia Pescara è volata ad un +33,7 per cento. "Il dato dell´export è molto significativo perchè da un lato segnala una ripresa dell´economia abruzzese - ha continuato Castiglione - e dall´altro perchè incide sul valore aggiunto della regione per oltre il 21 per cento. Alla luce di questi brillanti risultati, - ha sottolineato - si può ben dire che i processi di internazionalizzazione che stanno riguardando le imprese del nostro territorio non rappresentano più una meteora ma rientrano in una progettualità diffusa sia a livello istituzionale che a livello economico-imprenditoariale. Segno evidente che, al di là della crisi, si cominciano a vedere i primi barlumi di ripresa". Ancora il vice presidente. "I dati sull´export sono oltremodo significativi - ha aggiunto - perchè forniscono la prova che ci si sta agganciando ai processi virtuosi che vengono dai mercati esteri ma anche che ci sta preparando al meglio per le sfide del prossimo futuro. D´altronde - ha concluso Castiglione - la Regione Abruzzo sta arrivando anche a definire quei processi di riforma, avviati da tempo, che metteranno la nuova geografia industriale del nostro territorio nelle condizioni di essere competitiva all´interno dello stivale ed anche fuori. Mi riferisco, in particolare, alla riforma dei consorzi industriali, ai poli di innovazione ed ai contratti di rete". |
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ZYGMUNT BAUMAN IL NOTO SOCIOLOGO DELLA "SOCIETÀ LIQUIDA "E LA MORALITA´ TRASFORMATA IN MERCE |
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Trento, 16 giugno 2011 - Tutto esaurito per l´ultimo incontro del festival dell´Economia, che, il 5 giugno, ha avuto per protagonista il grande sociologo di origini polacche Zygmunt Bauman, teorico della "società liquida". Introdotto dall´editore Giuseppe Laterza, Bauman ha parlato - con toni a volte profetici - del mercato e del consumismo e di come essi si alimentino oggi della mercificazione della moralità. Siamo indotti a tacitare i nostri sensi di colpa nei confronti degli altri, nei confronti di coloro che amiamo e che trascuriamo per soddisfare gli imperativi della produzione, attraverso il consumo, lo shopping. "Abbiamo sulle nostre spalle - ha detto Bauman - un fardello incredibile, che include i nostri obblighi morali, i nostri naturali impulsi ad occuparci degli altri, e cerchiamo di sgravarcene con i tranquillanti morali offerti dai negozi, dai supermercati". La risposta per Bauman è innanzitutto avere la consapevolezza del fatto che le risorse non sono infinite, che non potremo lenire il dolore di vivere semplicemente continuando ad accrescere la produzione e il consumo. "Ma il momento della verità forse è più vicino di ciò che ci dicono le merci esposte sugli scaffali, gli amici su Facebook, gli esperti di marketing. A meno che non intraprendiamo un cammino umano basato sulla reciproca comprensione." Laterza, nell´introdurre l´ospite, ha brevemente ripercorso i temi toccati in questa edizione del festival, tutti legati alla questione della libertà e della liberta economica in particolare: la crisi economica, il ruolo dell´Europa, il rapporto stato-mercato, l´immigrazione e così via. "Bauman - ha ricordato - qualche anno fa aveva parlato in questa sede del ruolo dell´Europa, oggi invece ci parlerà di libertà e delle minacce alla libertà. Minacce che ha conosciuto molto bene, avendo partecipato da giovane al cosiddetto "ottobre polacco", che criticava l´ideologia ufficiale sovietica e la sudditanza di Varsavia da Mosca. Nel ´68 venne messo all´indice dal Partito comunista per avere solidarizzato con il movimento studentesco e denunciato l´antisemitismo esistente nel suo paese. Essendogli stato impedito l´insegnamento, è emigrato all´estero dove nel corso degli anni ha analizzato il passaggio dalla modernità alla postmodernità. Si è occupato fra l´altro del consumo, delle ´vite di scarto´, ovvero dei lavoratori messi da parte dal sistema economico perché superflui, ma anche della voglia di comunità che emerge nelle società postmoderne. Nell´ultimo periodo di è occupato anche di fenomeni molto contemporanei come Il Grande fratello e Facebook, ma anche di un tema centrale per l´identità dell´Europa quale è quello dell´accoglienza. In questa edizione del festival ci siamo concentrati sul tema dei limiti della libertà economica. La libertà di pensiero è una caratteristica fondamentale dell´opera di Zygmunt Bauman. Per questo è particolarmente importante averlo con noi oggi". Bauman a sua volta si è innanzitutto complimentato con chi ha messo a fuoco il tema di questo festival, i confini della libertà economica, un tema che ha definito "fondamentale, perché oggi cominciamo a capire che anziché ampliare ed estendere le nostre opzioni il range di scelte a nostra disposizione si restringe. Ad esempio, nei giornali sono apparse recentemente delle notizie sul picco della produzione mondiale di petrolio, principale fonte di energia odierna, che sarebbe stato già raggiunto, nel 2006. Da allora c´è solo il declino. Abbiamo dei mercati basati sulla competizione, che presuppongono la disponibilità di energia, pensiamo a realtà come India, Cina, Sud Africa, che in passato consumavano una quota di energia molto minore, per esempio perché in essi non era diffuso il traffico privato. L´altra notizia è che entro il 2020 i prezzi degli alimenti raddoppieranno. Ci sono già delle rivolte basate sulla scarsità di cibo, nel mondo, cose che pensavamo appartenessero al passato. Il terzo elemento è l´aumento della disuguaglianza a livello globale, per certi versi incredibile, perché va nella direzione opposta rispetto a quella pensata dai pionieri della libertà e dell´Illuminismo, come Cartesio, Bacon, Hegel. Il paese più ricco, oggi, il Qatar, ha uno standard 428 volte più alto del paese più povero, lo Zimbabwe. Il 20% più ricco dell´umanità controlla il 75% della ricchezza, il 20% più povero il 2%. Fino a 30-40 anni fa il trend era diverso, il divario fra i paesi sembrava destinato a colmarsi. Come mai è successo questo? Ci sono due fattori fondamentali, e sono più culturali e sociali che economici. Il primo è che vogliamo godere di una vita ricca, abbiente, il che ci ha orientati ad assumere come principale indicatore l´acquisto, lo shopping. Pare che tutte le strade che portano alla felicità portino ai negozi. Ciò sottopone il sistema economico, e più in generale il nostro pianeta, ad una pressione enorme. Ciò è disastroso per le nuove generazioni; è evidente che stiamo vivendo al di sopra dei nostri mezzi, sulle spalle dei nostri figli. Poi c´è la questione della risoluzione dei conflitti. Nel corso della modernità abbiamo sviluppato la capacità di risolvere i conflitti sociali, anche quelli legati alla diseguale distribuzione dei beni, aumentando la produzione, il pil. Quando il pil cala non è che viene messa a rischio la sopravvivenza alimentare, ma nonostante ciò si sviluppa il panico, perché la gestione dei conflitti è tutta basata sull´aumento della produzione e del consumo. Conosciamo la metafora della pagnotta: possiamo discutere come distribuirla, oppure produrne anche un´altra. Ma le risorse per produrre tutte le pagnotte che desidereremmo non sono infinite. Ciò pone un grande interrogativo sulla crescita economica. Possiamo trovare delle alternative alla crescita della produzione e dei consumi per trovare soddisfazione, in definitiva per essere felici? Ciò è necessario se non vogliamo distruggere il nostro habitat e generare fenomeni catastrofici come le guerre. I livelli attuali di consumo sono già insostenibili dal punto di vista ambientale ed anche economico, come scritto da Tim Jackson in un libro molto importante uscito due anni fa. L´idea della prosperità al di fuori delle trappole del consumo infinito viene considerata un´idea per pazzi o per rivoluzionari. Jackson dice che ci sono delle alternative: le relazioni, le famiglie, i quartieri, le comunità, il significato della vita. Ci sono enormi risorse di felicità umana che non vengono sfruttate. Anche l´antropologia ci ha mostrato che in certe zone - remote - del pianeta la formula di Adam Smith non funziona: si tratta della formula ben nota per la quale il fatto che noi troviamo il pane in panificio tutte le mattine è un frutto dell´avidità del panettiere. Invece a volte le persone sono spinte a produrre e a condividere ciò che producono da motivi diversi rispetto all´avidità. Le loro attività non consumano molta energia e non producono rifiuti: la ricompensa dei ´produttori´ è il rispetto e l´affetto della comunità. Gli stili di vita che stanno dietro a questi comportamenti producono molta felicità e soddisfazione, ma non sono particolarmente favorevoli alla crescita della produzione. La maggior parte delle politiche realizzate nel mondo dai governi va esattamente nella direzione opposta. Queste politiche raramente vanno al di là della prossima scadenza elettorale, raramente guardano a ciò che succederà fra 20 o 30 anni. Assistiamo ad un processo di mercificazione e commercializzazione della moralità. I mercati sono abituati ad orientare i bisogni umani, bisogni che in passato non erano soddisfatti dal mercato. Questo è ciò che io indico con l´espressione ´commercializzazione della moralità´. Il nostro reale bisogno dovrebbe essere prenderci cura dei nostri cari. Credo che tutti noi qui in sala ci sentiamo in colpa perché non riusciamo a trascorrere abbastanza tempo con i nostri cari. 20 anni fa il 60% delle famiglie americane si ritrovava attorno allo stesso tavolo per cenare. 20 anni dopo solo il 20%. Le persone sono più occupate con il loro cellulare, il loro ipad e così via. La nostra vita quotidiana è profondamente cambiata, a causa anche delle tecnologie, che hanno sicuramente prodotto delle cose positive, ma hanno anche creato dei danni collaterali. Se oggi usciamo senza cellulari ci sentiamo nudi. Il confine fra il tempo dedicato al lavoro e quello dedicato alla famiglia è sfumato. Siamo sempre al lavoro, abbiamo l´ufficio sempre in tasca, non abbiamo scuse. Dobbiamo lavorare a tempo pieno. E più si sale nella scala gerarchica meno tempo per sé si ha. Si è sempre in servizio. Ovviamente i mercati e il consumismo non possono riparare questa situazione; possono però aiutarci a mitigare la nostra cattiva coscienza, e lo fanno spingendoci verso l´acquisto, lo shopping, il mercato. Al tempo stesso disimpariamo altre abilità ´primarie´. Ad esempio a riconoscere il dolore, il dolore morale, che è molto importante, perché esso è un sintomo, ci aiuta a riconoscere la fragilità dei legami umani. Improvvisamente abbiamo persone che hanno migliaia di amici in internet; ma in passato dicevamo che gli amici si vedono nel momento del bisogno, e questo non è esattamente il caso degli amici che abbiamo in internet. Fino a quando il nostro senso morale verrà mercificato, l´economia crescerà perché messa in moto dai bisogni umani e dai desideri che è chiamata a soddisfare, bisogni e desideri apparentemente ´buoni´, come dimostrare l´amore per gli altri. I grandi economisti del passato sostenevano che i bisogni sono stabili, e che una volta soddisfatti tali bisogni possiamo fermarci e godere del lavoro fatto. C´era la convinzione che alla fine del percorso avviato con l´inizio della modernizzazione si avrebbe avuto un´economia stabile, in perfetto equilibrio. Successivamente si è presa una strada diversa. Si è inventato il cliente. Si è capito che i beni non hanno solo un valore d´uso, ma anche un valore simbolico, sono degli status symbol. Non si acquistava più un bene perché se ne ha bisogno, ma perché si ´desidera´. L´obiettivo quindi diventava sviluppare sempre nuovi desideri negli esseri umani. Ma anche i desideri ad un certo punto si scontrano con dei limiti. Così, il limite è stato superato mercificando la moralità: non ci sono limiti all´amore, non ci sono limiti all´affetto che vogliamo dimostrare agli altri. Responsabilità incondizionata, condita da incertezze e ansie: questo è il motore del consumismo odierno, questo l´impulso che ci spinge a fare sempre di più, a produrre sempre di più. Ma ciò non è possibile, le risorse sono sempre limitate. Forse il momento della verità è vicino. Ma possiamo fare qualcosa per rallentarlo: intraprendendo un cammino autenticamente umano, un cammino fatto di reciproca comprensione." |
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MIND THE BRIDGE: UN’OCCASIONE PER PRESENTARE IDEE IMPRENDITORIALI |
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Pavia, 16 giugno 2011 - Il 17 giugno Pavia (Collegio Volta) ospiterà una delle 3 tappe italiane del Mind the Bridge Italy Tour 2011. Mind the Bridge è la prestigiosa fondazione californiana con sede a San Francisco che si occupa di promuovere una nuova imprenditorialità innovativa in Italia. Durante la manifestazione, verrà data l’opportunità a cinque startup/neo imprenditori pavesi di presentare la propria idea imprenditoriale. Il 17 giugno Pavia (collegio Volta) ospiterà una delle 3 tappe italiane del Mind the Bridge Italy Tour 2011. Mind the Bridge è la prestigiosa fondazione californiana con sede a San Francisco che si occupa di promuovere una nuova imprenditorialità innovativa in Italia. Si tratta di una grande occasione di apprendimento e di confronto per chiunque sia interessato ai temi della imprenditorialità e dell’innovazione, ma soprattutto per chi ha appena avviato o sta valutando di fare partire una impresa startup o uno spin-off. Alla mattina verranno forniti in modo pragmatico indicazioni su come avviare una startup o uno spin-off, come scrivere un business plan, come e quando cercare finanziamenti da venture capital e business angels. Il tutto con un taglio estremamente operativo tipico delle startup school californiane: cosa fare, cosa non fare, che tipici errori evitare… Relatore Alberto Onetti, Chairman di Mind the Bridge Foundation e professore all’Università dell’Insubria e a San Francisco insieme ad altri top notch speakers. Nel pomeriggio verrà data l’opportunità a cinque startup/neo imprenditori pavesi di presentare la propria idea imprenditoriale: per ciascuno sono previsti 10 minuti di presentazione e 20 minuti di commenti e domande da parte di un panel composto da investotori italiani ed esteri. La presentazione è strutturata sul modello del Gym, il programma di incubazione per startups che Mind the Bridge realizza in Silicon Valley al Pier 38. Si tratta di una incredibile opportunità di ricevere un feedback immediato sulla propria idea e consigli su come strutturare il proprio business plan per renderlo più efficace e in grado di attirare finanziamenti da investitori. Per tutti la presentazione e discussione pubblica dei progetti di impresa rappresenta una occasione di vedere come si presenta un business plan e quali sono gli aspetti di criticità di solito rilevati dagli investitori. |
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FISIA ITALIMPIANTI: SUBITO INCONTRO CON VERTICI AZIENDA PER SOSTENERE RICHIESTE DEI LAVORATORI |
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Genova, 16 Giugno 2011 - "Insieme al presidente della Regione, Claudio Burlando convocheremo subito i vertici dell’azienda per avere certezze sul futuro di questa importante realtà produttiva della nostra città". Lo ha detto l´assessore regionale al lavoro, Enrico Vesco, al termine dell’incontro in Regione con la Rsu Fim, Fiom e Uilm di Fisia Italimpianti e una rappresentanza di lavoratori che ieri mattina hanno manifestato contro la riduzione dell´organico e il proseguimento della cassa integrazione. L´assessore al lavoro della Regione Liguria ha ribadito "di condividere le preoccupazioni dei lavoratori rispetto al futuro dell´azienda di fronte anche al permanere delle incertezze". "Anche due anni fa – ha sottolineato Vesco – l´azienda ha dato assicurazioni che purtroppo si sono rivelate vane, perché continua la richiesta di tenere i lavoratori in cassa integrazione, inoltre non si conoscono gli impegni rispetto ai carichi di lavoro e al reperimento delle commesse in giro per il mondo". |
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COMDATA,LIGURIA AL MINISTERO: SBLOCCARE IL DECRETO PER CONCESSIONE CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA |
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Genova, 16 Giugno 2011- “Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali deve emanare al più presto il decreto per la concessione della cassa in deroga ai lavoratori della società Comdata”. Lo sollecita l’assessore regionale al lavoro, Enrico Vesco per i lavoratori della Comdata Spa, società di consulenza aziendale con sede a Torino e unità operativa alla Spezia. “Ormai da molto tempo – spiega l’assessore Vesco - la società Comdata Spa attraversa uno stato di crisi significativo. Nel gennaio 2010 è stata avviata la procedura di cassa integrazioni guadagni straordinaria per 100 unità lavorative, durata 12 mesi, al termine della quale è seguito un anno di cassa integrazione guadagni ordinaria. Il 16 marzo scorso la società ha quindi presentato istanza di concessione di cassa integrazione in deroga, con decorrenza dal 21 febbraio 2011 al 30 giugno 2011, per 30 lavoratori, dei quali 6 sono impiegati negli stabilimenti della Spezia, ma attualmente è ancora in attesa del relativo decreto di concessione”. “Per questo motivo – conclude Vesco - ho sollecitato la procedura per perfezionare il decreto ministeriale che sbloccherebbe la situazione e consentirebbe ai lavoratori di ricevere quella pur minima indennità che tuttavia consente di sopravvivere in questa fase critica”. |
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FRANCHISING: IL 2011 SARÀ L’ANNO DELLA SVOLTA? |
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Milano, 16 Giugno 2011 - Il 2011 sarà l’anno della svolta? Se il 2010 è stato un anno ancora severo dopo il biennio terribile del 2008/2009, gli indicatori fanno sperare in un avvio di una fase di crescita. Con questo interrogativo, Graziano Fiorelli, Presidente di Assofranchising, apre i lavori della Sesta Conferenza Nazionale del Franchising, dal titolo “Il Franchising: incubatore di Piccole Medie Imprese”, organizzata da Assofranchising, che si è aperta il 15 Giugno 2011 alla Camera di Commercio di Milano. Intensa l’attività della mattinata con un Focus sull’andamento del comparto distributivo dal titolo “Il 2010 Anno Severo, il 2011 Anno di svolta?” durante il quale il Presidente di Assofranchising Graziano Fiorelli commenta il Rapporto Assofranchising 2010, con l’andamento 2010 dell’intero comparto. A seguire, un dibattito moderato dal Segretario Generale di Assofranchising, Italo Bussoli, con la partecipazione di Bernardino Quattrociocchi, Università degli Studi “Sapienza” di Roma, Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione, Andrea Zanlari, Presidente Indis/unioncamere, Luca Pellegrini, Professore Ordinario Università Iulm di Milano e Pio De Gregorio, Responsabile Business Intelligence di Centrobanca. Pellegrini presenterà le previsioni d’andamento del settore per il 2011 frutto di un’indagine presso i principali players del settore. Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Permanente del Franchising, che per il terzo anno, insieme a Quadrante, collabora con Assofranchising alla redazione del Rapporto Annuale, il giro d’affari complessivo del franchising nel 2010 si attesta oltre i 22 miliardi di Euro, pari a + 1,8% rispetto il 2009. Nel dettaglio, le insegne sono cresciute dell’1,6% e oggi sono 883 con 16 nuovi franchisor censiti dall’Osservatorio, mentre i punti vendita sono cresciuti dell’1,3%, per oltre 54.000 negozi. Più positivo il dato relativo all’occupazione, con un +3.3% di addetti in più rispetto al 2009, un dato molto significativo perché compensa la contrazione subita nel biennio 2008-2009 confermando la capacità del franchising di essere strumento di occupazione e veicolo di inserimento professionale. E se i decenni successivi agli Anni Settanta sono stati contraddistinti da una crescita continua e ininterrotta, spesso con numeri a doppie cifre, gli ultimi tre anni hanno confermato la capacità di tenuta del franchising italiano, che a fronte della grave crisi economica che ha colpito anche il settore del commercio, ha mantenuto praticamente inalterato il proprio volume d’affari e numero di punti vendita. In particolare proprio il 2010 rivela un certo dinamismo, anche se alcuni comparti merceologici hanno ottenuto risultati più brillanti rispetto ad altri settori ancora impegnati nei processi di riorganizzazione e ristrutturazione dei format e delle reti. Elementi che, se sommati, fanno ben sperare per il futuro, in quanto, una volta concluso il momento riorganizzativo, e ripartiti i consumi, opzione fondamentale per ogni ipotesi di ripresa, ci potrà essere un nuovo ciclo di espansione per il franchising. Nella seconda parte del suo intervento Graziano Fiorelli si è soffermato sull’argomento titolo della Sesta Conferenza Nazionale del Franchising, ovvero “Il Franchising inclubatore di Piccole Medie Imprese”, sottolineando come il rapporto tra il settore e lo sviluppo delle Pmi in Italia che di fatto rappresentano la dorsale principale del sistema economico italiano, sia strettissimo, invitando ad alimentare questa dinamica commerciale e i bacini di sviluppo nei singoli territori. Infatti, il franchising proprio per la sua caratteristica di essere un costante incubatore di piccole e medie imprese su tutto il territorio nazionale, ben risponde alle sfide imprenditoriali che il mondo moderno pone. “Se il posto fisso garantito a vita non è più la soluzione per affrontare e risolvere il problema della occupazione, si fanno strada concetti e formule che riconducono anche ai temi dell’autoimprenditorialità e in questo contesto il ruolo del franchising come motore d’impresa è determinante, perché soprattutto negli ultimi anni rappresenta anche un’opzione di avviamento all’impresa per diversi profili tipologici come donne, giovani, ex manager ed ex dipendenti” commenta Graziano Fiorelli. La correlazione tra il franchising e l’autoimprenditorialità è quindi palese e può trovare molti spazi e modi di interazione che consentano di esprimere il più possibile il suo potenziale. Ancora più al giorno d’oggi il franchising rappresenta un investimento commerciale a pari passo con le mutate esigenze lavorative, che garantisce meno rischi imprenditoriali del commercio classico totalmente indipendente grazie a un “socio forte”, il franchisor, che accompagna e guida il franchisee nel suo percorso imprenditoriale. Non solo, il franchising assolve anche perfettamente la funzione di strumento per la riconversione di attività commerciali obsolete o non più competitive, garantisce una migliore gestione del cambio generazionale e dei passaggi di testimone tra genitori e figli, è uno strumento di formazione di una classe imprenditoriale e anche veicolo di cultura d’impresa e di competenze manageriali evolute. La mattinata prosegue con una discussione sul tema “Occupazione e lavoro autonomo imprenditoriale, il confronto e i casi di successo” moderata da Luca Pellegrini, Professore Ordinario Università Iulm Milano, con gli interventi di: Carrefour Express, Carrefour Market, Mail Boxes Etc. Con testimonianza dei loro franchisee, di Mario Sassi, Direttore Centrale Lavoro e Welfare di Confcommercio, Sabina de’Dominicis, Business Unit Impresa - Sostegno Politiche Occupazionali - Invitalia, Angelo Sacco, Industry Manager - Local, Jobs & Career Google. Il pomeriggio è interamente dedicato al tema: “Come supportare il business del settore”. Le proposte commerciali di aziende leader nel mercato dei servizi al franchising con le presentazioni dedicate a migliorare le performance del business, con interventi a cura di Ubi Banca, Agos Ducato, Tecnoshops, Hyera, Osirc, Matrix-iopubblicità, K-group, Careerbuilder. Durante l’intera giornata, è prevista una sezione espositiva con alcuni dei principali attori nel settore del franchising che illustrano agli interessati le rispettive modalità di affiliazione o le proposte per migliorare le loro performance di mercato. |
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FRANCHISING IN ITALIA: I SERVIZI AL SETTORE CRESCONO DEL 10% OLTRE 700 LE IMPRESE ATTIVE, UN TERZO IN LOMBARDIA SUL PODIO MILANO, ROMA E BOLOGNA. QUARTA TORINO |
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Milano, 16 giugno 2011. Sono 732 le imprese in Italia che gestiscono gli aspetti legali e di servizio legati all’apertura e alla gestione dei franchising e si concentrano soprattutto in Lombardia, prima regione con 223 sedi di impresa attive, il 30,5% nazionale. Milano è la prima provincia in Italia, seguita da Roma, Bologna e Torino. Un settore in crescita, +10,4% in Italia in un anno e +10,9% in Lombardia. Tra le prime province lombarde che offrono più servizi al settore Milano, Brescia, Monza e Varese. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2011 e 2010. La Camera di commercio di Milano tra i promotori della Sesta Conferenza Nazionale del Franchising organizzata da Assofranchising, dal titolo “Il Franchising, incubatore di Pmi”. Rapporto Assofranchising 2010. Secondo i dati elaboratori dall’Osservatorio permanente del Franchising insieme a Quadrante e Assofranchising, il giro d’affari complessivo del franchising nel 2010 si attesta oltre i 22 miliardi di euro, +1,8% rispetto al 2009. Le insegne sono cresciute dell’1,6%, sono 883, mentre i punti vendita sono cresciuti dell’1,3%, oltre 54.000 negozi. Positivo il dato occupazione, +3,3% gli addetti dal 2009. “Il ruolo del franchising come motore di impresa è determinante – ha dichiarato Graziano Fiorelli, presidente Assofranchising - perché soprattutto negli ultimi anni rappresenta una opzione di avviamento alla impresa per donne, giovani, ex manager ed ex dipendenti”. Gestione diritti connessi al franchising: imprese in Italia per regione
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Sedi di impresa attive al I trim 2011 |
Peso su tot |
Sedi di impresa attive al I trim 2010 |
variazione |
Abruzzo |
4 |
0,5% |
4 |
0,0% |
Basilicata |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Calabria |
6 |
0,8% |
4 |
50,0% |
Campania |
19 |
2,6% |
15 |
26,7% |
Emilia Romagna |
98 |
13,4% |
94 |
4,3% |
Friuli-venezia Giulia |
16 |
2,2% |
12 |
33,3% |
Lazio |
74 |
10,1% |
66 |
12,1% |
Liguria |
20 |
2,7% |
20 |
0,0% |
Lombardia |
223 |
30,5% |
201 |
10,9% |
Marche |
30 |
4,1% |
23 |
30,4% |
Molise |
1 |
0,1% |
0 |
- |
Piemonte |
50 |
6,8% |
49 |
2,0% |
Puglia |
17 |
2,3% |
13 |
30,8% |
Sardegna |
5 |
0,7% |
5 |
0,0% |
Sicilia |
7 |
1,0% |
6 |
16,7% |
Toscana |
55 |
7,5% |
46 |
19,6% |
Trentino - Alto Adige |
10 |
1,4% |
9 |
11,1% |
Umbria |
10 |
1,4% |
12 |
-16,7% |
Valle D´aosta |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Veneto |
84 |
11,5% |
81 |
3,7% |
Italia |
732 |
100,0% |
663 |
10,4% | Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2010 e 2011 Gestione diritti connessi al franchising: imprese in Italia per provincia
Provincia |
2011 |
Peso su tot |
2010 |
var 2011/2010 |
Milano |
150 |
20,5% |
130 |
15,4% |
Roma |
66 |
9,0% |
59 |
11,9% |
Bologna |
38 |
5,2% |
33 |
15,2% |
Torino |
35 |
4,8% |
33 |
6,1% |
Firenze |
23 |
3,1% |
21 |
9,5% |
Treviso |
22 |
3,0% |
20 |
10,0% |
Modena |
20 |
2,7% |
22 |
-9,1% |
Brescia |
19 |
2,6% |
23 |
-17,4% |
Padova |
16 |
2,2% |
17 |
-5,9% |
Verona |
16 |
2,2% |
15 |
6,7% |
Venezia |
15 |
2,0% |
13 |
15,4% |
Genova |
14 |
1,9% |
14 |
0,0% |
Vicenza |
14 |
1,9% |
14 |
0,0% |
Parma |
13 |
1,8% |
13 |
0,0% |
Monza E Brianza |
12 |
1,6% |
10 |
20,0% |
Ancona |
11 |
1,5% |
8 |
37,5% |
Bari |
11 |
1,5% |
8 |
37,5% |
Napoli |
11 |
1,5% |
10 |
10,0% |
Varese |
11 |
1,5% |
9 |
22,2% |
Bergamo |
9 |
1,2% |
8 |
12,5% |
Macerata |
9 |
1,2% |
6 |
50,0% |
Perugia |
8 |
1,1% |
10 |
-20,0% |
Rimini |
8 |
1,1% |
5 |
60,0% |
Bolzano |
7 |
1,0% |
6 |
16,7% |
Pavia |
7 |
1,0% |
6 |
16,7% |
Pordenone |
7 |
1,0% |
5 |
40,0% |
Prato |
7 |
1,0% |
7 |
0,0% |
Como |
6 |
0,8% |
7 |
-14,3% |
Novara |
6 |
0,8% |
6 |
0,0% |
Pesaro E Urbino |
6 |
0,8% |
5 |
20,0% |
Udine |
6 |
0,8% |
6 |
0,0% |
Cagliari |
5 |
0,7% |
5 |
0,0% |
Ferrara |
5 |
0,7% |
5 |
0,0% |
Lucca |
5 |
0,7% |
4 |
25,0% |
Mantova |
5 |
0,7% |
5 |
0,0% |
Pisa |
5 |
0,7% |
5 |
0,0% |
Alessandria |
4 |
0,5% |
5 |
-20,0% |
Cuneo |
4 |
0,5% |
4 |
0,0% |
Forli´ - Cesena |
4 |
0,5% |
6 |
-33,3% |
Lecco |
4 |
0,5% |
3 |
33,3% |
Pescara |
4 |
0,5% |
4 |
0,0% |
Pistoia |
4 |
0,5% |
1 |
300,0% |
Ravenna |
4 |
0,5% |
4 |
0,0% |
Reggio Emilia |
4 |
0,5% |
4 |
0,0% |
Salerno |
4 |
0,5% |
3 |
33,3% |
Viterbo |
4 |
0,5% |
3 |
33,3% |
Arezzo |
3 |
0,4% |
2 |
50,0% |
Catanzaro |
3 |
0,4% |
2 |
50,0% |
Imperia |
3 |
0,4% |
2 |
50,0% |
Livorno |
3 |
0,4% |
3 |
0,0% |
Trento |
3 |
0,4% |
3 |
0,0% |
Ascoli Piceno |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Avellino |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Brindisi |
2 |
0,3% |
1 |
100,0% |
Caserta |
2 |
0,3% |
|
nd |
Catania |
2 |
0,3% |
1 |
100,0% |
Cosenza |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Fermo |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Grosseto |
2 |
0,3% |
1 |
100,0% |
Latina |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Lecce |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Massa Carrara |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Palermo |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Piacenza |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Potenza |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Savona |
2 |
0,3% |
3 |
-33,3% |
Terni |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Trieste |
2 |
0,3% |
0 |
nd |
Aosta |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Caltanissetta |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Campobasso |
1 |
0,1% |
0 |
nd |
Crotone |
1 |
0,1% |
0 |
nd |
Foggia |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Frosinone |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Gorizia |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
La Spezia |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Messina |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Rieti |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Rovigo |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Siena |
1 |
0,1% |
|
nd |
Siracusa |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Taranto |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Vercelli |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Belluno |
0 |
0,0% |
1 |
-100,0% |
Italia |
732 |
100,0% |
663 |
10,4% | |
|
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 |
FRANCHISING IN LOMBARDIA: I SERVIZI AL SETTORE CRESCONO DELL’11% 223 LE IMPRESE ATTIVE, IL 30,5% ITALIANO SUL PODIO ITALIANO MILANO, ROMA E BOLOGNA |
|
|
 |
|
|
Milano, 16 giugno 2011 - Sono 223 le imprese che gestiscono gli aspetti legali e di servizio legati all’apertura e alla gestione dei franchising in Lombardia, il 30,5% nazionale. Un settore in crescita, +10,9% in un anno. Milano è la prima provincia in Italia, seguita da Roma, Bologna e Torino. Tra le prime province lombarde che offrono più servizi al settore Milano, Brescia, Monza e Varese. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2011 e 2010. La Camera di commercio di Milano tra i promotori della Sesta Conferenza Nazionale del Franchising organizzata da Assofranchising, dal titolo “Il Franchising, incubatore di Pmi”. Rapporto Assofranchising 2010. Secondo i dati elaboratori dall’Osservatorio permanente del Franchising insieme a Quadrante e Assofranchising, il giro d’affari complessivo del franchising nel 2010 si attesta oltre i 22 miliardi di euro, +1,8% rispetto al 2009. Le insegne sono cresciute dell’1,6%, sono 883, mentre i punti vendita sono cresciuti dell’1,3%, oltre 54.000 negozi. Positivo il dato occupazione, +3,3% gli addetti dal 2009. “Il ruolo del franchising come motore di impresa è determinante – ha dichiarato Graziano Fiorelli, presidente Assofranchising - perché soprattutto negli ultimi anni rappresenta una opzione di avviamento alla impresa per donne, giovani, ex manager ed ex dipendenti”. Gestione diritti connessi al franchising: sedi di impresa attive in Lombardia
Provincia |
imprese attive al I trim 2011 |
Peso su Lomb |
Peso su Italia |
imprese attive al I trim 2010 |
variazione |
Bergamo |
9 |
4,0% |
1,2% |
8 |
12,5% |
Brescia |
19 |
8,5% |
2,6% |
23 |
-17,4% |
Como |
6 |
2,7% |
0,8% |
7 |
-14,3% |
Lecco |
4 |
1,8% |
0,5% |
3 |
33,3% |
Mantova |
5 |
2,2% |
0,7% |
5 |
0,0% |
Milano |
150 |
67,3% |
20,5% |
130 |
15,4% |
Monza E Brianza |
12 |
5,4% |
1,6% |
10 |
20,0% |
Pavia |
7 |
3,1% |
1,0% |
6 |
16,7% |
Varese |
11 |
4,9% |
1,5% |
9 |
22,2% |
Lombardia |
223 |
100,0% |
30,5% |
201 |
10,9% |
Italia |
732 |
|
100,0% |
663 |
10,4% | Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2010 e 2011 Gestione diritti connessi al franchising: imprese in Italia per regione
|
Sedi di impresa attive al I trim 2011 |
Peso su tot |
Sedi di impresa attive al I trim 2010 |
variazione |
Abruzzo |
4 |
0,5% |
4 |
0,0% |
Basilicata |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Calabria |
6 |
0,8% |
4 |
50,0% |
Campania |
19 |
2,6% |
15 |
26,7% |
Emilia Romagna |
98 |
13,4% |
94 |
4,3% |
Friuli-venezia Giulia |
16 |
2,2% |
12 |
33,3% |
Lazio |
74 |
10,1% |
66 |
12,1% |
Liguria |
20 |
2,7% |
20 |
0,0% |
Lombardia |
223 |
30,5% |
201 |
10,9% |
Marche |
30 |
4,1% |
23 |
30,4% |
Molise |
1 |
0,1% |
0 |
- |
Piemonte |
50 |
6,8% |
49 |
2,0% |
Puglia |
17 |
2,3% |
13 |
30,8% |
Sardegna |
5 |
0,7% |
5 |
0,0% |
Sicilia |
7 |
1,0% |
6 |
16,7% |
Toscana |
55 |
7,5% |
46 |
19,6% |
Trentino - Alto Adige |
10 |
1,4% |
9 |
11,1% |
Umbria |
10 |
1,4% |
12 |
-16,7% |
Valle D´aosta |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Veneto |
84 |
11,5% |
81 |
3,7% |
Italia |
732 |
100,0% |
663 |
10,4% | Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2010 e 2011 Gestione diritti connessi al franchising: imprese in Italia per provincia
Provincia |
2011 |
Peso su tot |
2010 |
var 2011/2010 |
Milano |
150 |
20,5% |
130 |
15,4% |
Roma |
66 |
9,0% |
59 |
11,9% |
Bologna |
38 |
5,2% |
33 |
15,2% |
Torino |
35 |
4,8% |
33 |
6,1% |
Firenze |
23 |
3,1% |
21 |
9,5% |
Treviso |
22 |
3,0% |
20 |
10,0% |
Modena |
20 |
2,7% |
22 |
-9,1% |
Brescia |
19 |
2,6% |
23 |
-17,4% |
Padova |
16 |
2,2% |
17 |
-5,9% |
Verona |
16 |
2,2% |
15 |
6,7% |
Venezia |
15 |
2,0% |
13 |
15,4% |
Genova |
14 |
1,9% |
14 |
0,0% |
Vicenza |
14 |
1,9% |
14 |
0,0% |
Parma |
13 |
1,8% |
13 |
0,0% |
Monza E Brianza |
12 |
1,6% |
10 |
20,0% |
Ancona |
11 |
1,5% |
8 |
37,5% |
Bari |
11 |
1,5% |
8 |
37,5% |
Napoli |
11 |
1,5% |
10 |
10,0% |
Varese |
11 |
1,5% |
9 |
22,2% |
Bergamo |
9 |
1,2% |
8 |
12,5% |
Macerata |
9 |
1,2% |
6 |
50,0% |
Perugia |
8 |
1,1% |
10 |
-20,0% |
Rimini |
8 |
1,1% |
5 |
60,0% |
Bolzano |
7 |
1,0% |
6 |
16,7% |
Pavia |
7 |
1,0% |
6 |
16,7% |
Pordenone |
7 |
1,0% |
5 |
40,0% |
Prato |
7 |
1,0% |
7 |
0,0% |
Como |
6 |
0,8% |
7 |
-14,3% |
Novara |
6 |
0,8% |
6 |
0,0% |
Pesaro E Urbino |
6 |
0,8% |
5 |
20,0% |
Udine |
6 |
0,8% |
6 |
0,0% |
Cagliari |
5 |
0,7% |
5 |
0,0% |
Ferrara |
5 |
0,7% |
5 |
0,0% |
Lucca |
5 |
0,7% |
4 |
25,0% |
Mantova |
5 |
0,7% |
5 |
0,0% |
Pisa |
5 |
0,7% |
5 |
0,0% |
Alessandria |
4 |
0,5% |
5 |
-20,0% |
Cuneo |
4 |
0,5% |
4 |
0,0% |
Forli´ - Cesena |
4 |
0,5% |
6 |
-33,3% |
Lecco |
4 |
0,5% |
3 |
33,3% |
Pescara |
4 |
0,5% |
4 |
0,0% |
Pistoia |
4 |
0,5% |
1 |
300,0% |
Ravenna |
4 |
0,5% |
4 |
0,0% |
Reggio Emilia |
4 |
0,5% |
4 |
0,0% |
Salerno |
4 |
0,5% |
3 |
33,3% |
Viterbo |
4 |
0,5% |
3 |
33,3% |
Arezzo |
3 |
0,4% |
2 |
50,0% |
Catanzaro |
3 |
0,4% |
2 |
50,0% |
Imperia |
3 |
0,4% |
2 |
50,0% |
Livorno |
3 |
0,4% |
3 |
0,0% |
Trento |
3 |
0,4% |
3 |
0,0% |
Ascoli Piceno |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Avellino |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Brindisi |
2 |
0,3% |
1 |
100,0% |
Caserta |
2 |
0,3% |
|
nd |
Catania |
2 |
0,3% |
1 |
100,0% |
Cosenza |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Fermo |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Grosseto |
2 |
0,3% |
1 |
100,0% |
Latina |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Lecce |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Massa Carrara |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Palermo |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Piacenza |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Potenza |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Savona |
2 |
0,3% |
3 |
-33,3% |
Terni |
2 |
0,3% |
2 |
0,0% |
Trieste |
2 |
0,3% |
0 |
nd |
Aosta |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Caltanissetta |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Campobasso |
1 |
0,1% |
0 |
nd |
Crotone |
1 |
0,1% |
0 |
nd |
Foggia |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Frosinone |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Gorizia |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
La Spezia |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Messina |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Rieti |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Rovigo |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Siena |
1 |
0,1% |
|
nd |
Siracusa |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Taranto |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Vercelli |
1 |
0,1% |
1 |
0,0% |
Belluno |
0 |
0,0% |
1 |
-100,0% |
Italia |
732 |
100,0% |
663 |
10,4% | Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2010 e 2011 Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2010 e 2011 Gestione diritti connessi al franchising: sedi di impresa attive in Lombardia
Provincia |
imprese attive al I trim 2011 |
Peso su Lomb |
Peso su Italia |
imprese attive al I trim 2010 |
variazione |
Bergamo |
9 |
4,0% |
1,2% |
8 |
12,5% |
Brescia |
19 |
8,5% |
2,6% |
23 |
-17,4% |
Como |
6 |
2,7% |
0,8% |
7 |
-14,3% |
Lecco |
4 |
1,8% |
0,5% |
3 |
33,3% |
Mantova |
5 |
2,2% |
0,7% |
5 |
0,0% |
Milano |
150 |
67,3% |
20,5% |
130 |
15,4% |
Monza E Brianza |
12 |
5,4% |
1,6% |
10 |
20,0% |
Pavia |
7 |
3,1% |
1,0% |
6 |
16,7% |
Varese |
11 |
4,9% |
1,5% |
9 |
22,2% |
Lombardia |
223 |
100,0% |
30,5% |
201 |
10,9% |
Italia |
732 |
|
100,0% |
663 |
10,4% | Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2010 e 2011 |
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INDUSTRIA FVG: PRONTI AD AIUTARE LA SERTUBI DI TRIESTE |
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Trieste, 16 giugno 2011 - Per quanto possibile, la Regione è pronta ad affiancare Sertubi (50 milioni di fatturato annuo, 62 per cento di export) nella soluzione delle problematiche più impellenti e a mettere in campo gli strumenti finanziari necessari al proseguimento dell´attività anche dopo l´eventuale chiusura della Ferriera di Servola (Trieste) che fornisce la ghisa liquida necessaria alla produzione dei tubi destinati al trasporto ed alla distribuzione di acque potabili, industriali e reflue. L´assessore alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Federica Seganti, ha confermato l´impegno della Regione ieri mattina, nel corso di un incontro con il presidente di Sertubi, Maurizio Bergonzi, il direttore dello stabilimento, Maurizio Iuvara, le rappresentanze sindacali di Fim, Maurizio Granieri e Michele Pepe, ed il segretario di Fim Cisl Umberto Salvaneschi. La crisi economico-politica in atto nei Paesi del Nord-africa ha avuto effetti negativi anche sull´azienda triestina del Gruppo Duferco, che oggi si trova con 30 mila tonnellate di prodotto a deposito (pari a sei mesi di lavorazione) e ha già chiesto e ottenuto la cassa integrazione per le maestranze del ciclo produttivo. Contributi agli investimenti necessari per aumentare la capacità di fusione, riduzione dei costi e adeguamento delle forniture d´energia, risoluzione dei problemi logistici: sono queste le principali richieste fatte all´assessore da Bergonzi, che domani sarà a Milano per un incontro con l´indiana Jindal finalizzato all´avvio di una collaborazione che consenta a Sertubi di individuare nuovi sbocchi operativi. Un quadro in divenire di cui Seganti ha preso atto, confermando d´aver già avviato contatti per risolvere il problema delle aree di stoccaggio dei tubi e suggerendo di definire un piano d´azione chiaro, in modo da procedere sulle direttrici indicate per risolvere i problemi dell´azienda che attualmente impiega circa 230 Persone. A dimostrazione dell´impegno istituzionale a favore della salvaguardia delle imprese regionali, l´assessore ha ricordato l´accordo fatto con i Comuni del Friuli Venezia Giulia per inserire alcune voci specifiche nelle gare di fornitura in modo che, a parità di prezzo, vengano favorite le aziende del territorio. "Quanto è stato fatto per il legno-arredo può esser fatto anche per altri settori" ha detto Seganti, dando conferma, ancora una volta, di come la politica industriale della Regione sia rivolta al massimo sostegno della produttività territoriale. |
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BASELL: CI SONO ANCORA POSSIBILITÀ DI TRATTATIVA MA OCCORRE FORTE IMPEGNO DEL GOVERNO |
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Perugia, 16 giugno 2011 - “Siamo sempre più convinti che occorre un impegno forte da parte del governo sia per la prosecuzione degli ammortizzatori sociali che vanno in scadenza tra poco sia sul fronte della trattativa privata attraverso azioni di diplomazia economica per sbloccare la vertenza Basell”. Commenta così l’assessore regionale allo sviluppo economico Gianluca Rossi l’incontro che si è svolto questa mattina a Ferrara tra una delegazione istituzionale umbra e i rappresentanti della Basell, dando pieno sostegno alle indicazioni sostenute dai lavoratori. L’assessore Rossi, insieme al Sindaco di Terni Di Girolamo ed agli assessori Piermatti del Comune e Rosati della Provincia di Terni, ha partecipato prima all’assemblea organizzata dai lavoratori Basell di Terni e Ferrara e subito dopo si è svolto un incontro con il direttore del personale ed il legale della stessa Basell. “In quest’incontro abbiamo avuto la netta sensazione di una sostanziale disponibilità della Basell a continuare la trattativa con la cordata capeggiata da Novamont, momentaneamente congelata a causa del rifiuto Basell al piano industriale presentato da Novamont. Ma su questo versante bisogna continuare a lavorare perché si possano aprire margini e spiragli di accordo. Questo è l’impegno che continuiamo a chiedere al Governo nazionale dopo aver assicurato che l’Umbria è pronta a fare la propria parte”. |
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