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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Giugno 2011 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE ALL’ITALIA DI CONFORMARSI ALLA SENTENZA DELLA CORTE SUI VEICOLI FUORI USO |
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Bruxelles, 21 giugno 2011 - , 16 giugno 2011 — La Commissione europea ingiunge all’Italia di conformarsi ad una sentenza emessa della Corte di giustizia nel 2007 sui veicoli fuori uso. La Commissione è preoccupata delle reiterate carenze rilevate nel recepimento della normativa Ue. Su raccomandazione del commissario per l’ambiente, Janez Potočnik, la Commissione ha deciso di inviare una lettera complementare di costituzione in mora in cui chiede all’Italia di adottare misure pienamente rispondenti alla normativa. Le autorità italiane hanno due mesi di tempo per reagire. Se l’Italia non provvederà al corretto recepimento della direttiva nel diritto nazionale, la Commissione potrebbe decidere di deferirla alla Corte e chiedere che le vengano comminate sanzioni pecuniarie. La direttiva relativa ai veicoli fuori uso impone agli Stati membri l’istituzione di sistemi per la raccolta, il trattamento e il recupero dei veicoli usati.Il 24 maggio 2007 la Corte di giustizia europea ha decretato che la legge italiana che recepiva nel diritto nazionale le disposizioni della direttiva conteneva numerose lacune. Malgrado l’adozione di vari atti legislativi nuovi, successivamente a tale sentenza, la Commissione ritiene che numerosi siano ancora gli elementi di non conformità. In particolare, l’obbligo di assicurare che gli Stati membri istituiscano sistemi di raccolta dei pezzi usati asportati al momento della riparazione delle autovetture — per quanto tecnicamente possibile — non è abbastanza rigoroso in quanto la legge italiana prevede unicamente che le officine di riparazionepossono consegnare pezzi usati, e non che lo devono fare. In base alla legge italiana, inoltre, le informazioni relative alla demolizione, allo stoccaggio e alla verifica dei componenti che possono essere riutilizzati devono essere trasmesse dai produttori di componenti soltanto ai centri di raccolta e non a tutti gli “impianti di trattamento autorizzati”. Il 23 marzo 2009 la Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora. Dopo aver individuato alcune lacune che ancora permanevano nella legislazione adottata in Italia nel luglio 2010 e nel febbraio 2011, la Commissione ha deciso di inviare una lettera complementare di costituzione in mora. Continua Contesto La direttiva 2000/53/Ce relativa ai veicoli fuori uso mira a ridurre i rifiuti derivanti dai veicoli che sono giunti al termine della loro vita utile. Gli Stati membri devono istituire sistemi di raccolta e garantire che i veicoli siano consegnati ai centri di trattamento autorizzati e smontati prima di essere trattati. Essi devono garantire altresì il recupero di tutti i componenti pericolosi per l’ambiente. Occorre dare la precedenza al riutilizzo e al recupero dei componenti dei veicoli. Per ulteriori informazioni sulla politica dei rifiuti in materia di veicoli fuori uso, consultare: http://ec.Europa.eu/environment/waste/elv_index.htm |
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BOLZANO: TAVOLO SULL´AEROPORTO, RISPOSTE DELL´ENAC SU QUESTIONI TECNICHE |
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Bolzano, 21 giugno 2011 - Terzo incontro, il 20 giugno nel cortile interno di Palazzo Widmann, del tavolo di confronto sull´aeroporto di Bolzano. Per rispondere ad alcune domande su questioni tecniche, l´assessore Thomas Widmann ha invitato Costantino Pandolfi, esperto dell´Enac, l´ente nazionale aviazione civile. Per circa due ore i rappresentanti di Provincia, associazioni economiche e sindacali, Comuni e organizzazioni di cittadini, si sono confrontati sul Masterplan dell´aeroporto di Bolzano. Al centro del dibattito, nel terzo degli incontri previsti, le domande di carattere tecnico sottoposte a Costantino Pandolfi, esperto dell´Enac invitato in Alto Adige dall´assessore alla mobilità Thomas Widmann. "Non siamo qui per far cambiare idea a chi è contrario allo scalo - sottolinea Widmann - ma per fare chiarezza sulle questioni tecniche e per dare risposte tranquillizzanti a paure e timori probabilmente esagerati da parte della popolazione". Durante l´incontro di oggi, Pandolfi ha spiegato dal punto di vista tecnico i calcoli effettuati dall´Enac sull´allungamento della pista, basati sull´utilizzo di un modello riconosciuto e messo a punto a livello internazionale. "Si tratta di fare una valutazione combinata di altitudine e temperatura dell´aria - spiega l´assessore Thomas Widmann - se vogliamo fare in modo che l´aeroporto di Bolzano sia raggiungibile in tutti i periodi dell´anno il prolungamento della pista previsto dall´Enac è inevitabile". Il tecnico dell´Ente nazionale aviazione civile ha poi fatto chiarezza su un paio di questioni avanzate dai membri del tavolo di confronto. Pandolfi ha escluso la possibilità che l´aeroporto di Bolzano possa essere "promosso" dalla categoria 2C a quella superiore a causa delle montagne che circondano lo scalo, e inoltre ha smentito la possibilità che in futuro possano atterrare velivoli di grandi dimensioni sul modello dei Boeing 737. Anche con i previsti interventi di adeguamento, infatti, la pista bolzanina sarebbe comunque troppo corta e dal punto di vista economico non avrebbe senso far decollare e atterrare aerei di questo genere. L´assessore Widmann, al termine dell´incontro, ha espresso soddisfazione non solo per la relazione di Pandolfi, ma anche per la partecipazione al tavolo di confronto delle associazioni ambientaliste. "Per noi è importante che su un argomento del genere si possa sentire la voce di tutti - conclude Widmann - anche di coloro che non si schierano a favore dell´aeroporto". |
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"PUGLIA DELL´AEROSPAZIO AL PARIS AIR SHOW" |
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Bari, 21 giugno 2011 - La Puglia dell’aerospazio torna in Francia. Archiviata tra le esperienze positive la missione promozionale svoltasi lo scorso dicembre a Tolosa in occasione della business convention “Aeromart”, la Puglia si appresta ad atterrare all’aeroporto “Le Bourget” di Parigi per partecipare da lunedì 20 giugno, all’edizione 2011 del Paris Air Show. Alternandosi al salone che si svolge durante gli anni pari presso l’aeroporto di Farnbourough (sobborgo di Londra), l’Air Show parigino rappresenta il più importante evento per l’industria aerospaziale a livello mondiale: l’ultima edizione, svoltasi nel 2009, ha fatto registrare oltre 2 mila espositori, circa 138 mila visitatori ed oltre 200 delegazioni internazionali. La formula dell’evento abbina l’esposizione delle novità nel campo delle produzioni e delle soluzioni tecnologiche aeronautiche ed aerospaziali a una borsa d’affari, dove fornitori e committenti, sia di grandi e sia di piccole imprese, possono definire opportunità di collaborazione. La partecipazione pugliese, curata dall’Area politiche per lo Sviluppo economico, il Lavoro e l’Innovazione con il supporto operativo dello Sprint Puglia e in collaborazione con il Distretto produttivo Aerospaziale Pugliese, si inserisce nella strategia delineata nel programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali per il 2011, che mira a sostenere e consolidare l’apertura verso i mercati esteri delle imprese pugliesi in settori, come l’aerospazio, in cui le opportunità di collaborazione economica in ambito internazionale risultano ampie. In particolare all’Air Show parigino la Puglia si ripresenta (ha partecipato anche all’edizione 2009) per continuare a promuovere il sistema delle imprese pugliesi che operano nel settore aerospaziale e si pongono come potenziali partner e/o fornitori per gli operatori di settore a livello internazionale. Agli eventi del Paris Air Show parteciperà anche la Vicepresidente e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. “L’aerospazio – ha detto - rappresenta ormai per la Puglia un pezzo rilevante della propria economia, sia in Italia che sui mercati esteri. È un settore al quale la Regione ha dedicato negli ultimi due anni circa 15 iniziative rivolte ai mercati più importanti del mondo. E, infatti, la Puglia in questo comparto ha un volume di esportazioni verso la Francia che supera i 18milioni di euro con un aumento considerevole per la provincia di Brindisi che ha visto crescere il proprio export del 106%. Partecipando a questa manifestazione, la Regione Puglia continua a sostenere le imprese e, insieme con il Distretto, ad aumentare il peso mondiale della Puglia nell’aerospazio”. La delegazione delle imprese del Distretto verrà guidata dal presidente Giuseppe Acierno. “Ancora un’altra opportunità per le imprese aerospaziali pugliesi che hanno oramai definito una propria strategia di internazionalizzazione non più occasionale, ma strutturata”, ha dichiarato Giuseppe Acierno. “Gli ultimi dati sull’export confermano ciò. Quest’anno poi per la prima volta in assoluto il salone ospiterà un aeromobile realizzato in Puglia, grazie anche al sostegno della Regione. Si tratta dell’Unmanned denominato Pico prodotto dalla Ias di Brindisi. Tutti motivi che ci spingono a continuare a rafforzare e sviluppare l’esperienza distrettuale”. La Puglia sarà presente all’Air Show con uno stand istituzionale di oltre 100 mq, che in parte sarà messo a disposizione dei rappresentanti delle aziende pugliesi presenti all’evento per lo svolgimento degli incontri d’affari. Assieme ai referenti dello Sprint e del Distretto Aerospaziale Pugliese, lo “Spazio Puglia” ospiterà i responsabili commerciali delle seguenti otto realtà produttive: Age (Brindisi), Giannuzzi (Cavallino), Gielle (Altamura), Iap - Industrial Aeronautical Painting (Brindisi), International Aviation Supply I.a.s. (Brindisi), Processi Speciali (Brindisi), Sitael Aerospace (Modugno), Technologycom (Brindisi). Per ottimizzare la trasferta della delegazione imprenditoriale, lo Sprint Puglia si è attivato per organizzare un’agenda di incontri d’affari. A questo proposito sono stati avviati contatti con alcuni distretti esteri che parteciperanno all’evento con una delegazione di imprese, tra questi si annoverano la North West Aerospace Alliance e la Midlands Aerospace Alliance (Gran Bretagna), il Rhone Alps (Francia) ed altri cluster facenti parte dell’Eacp - European Aerospace Cluster Partnership. Ma c’è di più. Di concerto con l’Ambasciata canadese in Italia, già parte attiva nei recenti processi di intensificazione dei rapporti tra i sistemi aerospaziali del Paese nord americano e della Puglia, lo Sprint ha avviato un’azione di comunicazione riservata alla nutrita e qualificata delegazione canadese attesa a Parigi, orientata a promuovere nuovi e - si spera - ancor più proficui, incontri bilaterali apulo-canadesi. |
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PIAGGIO AERO: GRANDE RISULTATO, NON SCONTATO |
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Villanova d’Albenga, 21 Giugno 2011 - "L’impianto Piaggio Aero resta in Liguria", ha dichiarato l´assessore regionale allo Sviluppo Economico Renzo Guccinelli, presente alla cerimonia di posa della prima pietra del nuovo stabilimento della società aeronautica Piaggio Aero a Villanova d´Albenga. "La posa della prima pietra di questa mattina - ha continuato Guccinelli - rappresenta l’atto simbolico per l’avvio del nuovo stabilimento, che consente il trasferimento dal vecchio impianto di Finale. È un grande risultato, che non era scontato”. “Tutti ci abbiamo messo impegno e perseveranza per raggiungere a tutti i costi l’obiettivo e bisogna dare atto all’azienda di aver fatto una scelta importante, visto il difficile momento del settore colpito dalla crisi. Piaggio Aero - ha concluso Guccinelli - con lo stabilimento di Genova e il nuovo di Villanova, continuerà a rappresentare una delle più significative presenze industriali in Liguria. Un´azienda che investe in qualità e innovazione è un´azienda che lavora per costruire un futuro positivo. Il nostro impegno sarà di assecondarla su questa linea". |
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AUTOMOTIVE.GIBELLI:PER LA PRIMA VOLTA UN TAVOLO IN REGIONE LOMBARDIA |
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Milano, 21 giugno 2011- ´Per la prima volta in Regione Lombardia si è costituito il Tavolo dell´automotive, in cui sono stati coinvolti anche il Ministero dello Sviluppo e i dirigenti della Bmw´. Lo ha detto il vicepresidente e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli, in merito all´incontro che si è avuto ieri sull´automotive. ´Reputo incontro - ha continuato Gibelli - un ottimo segnale per i lavoratori´. |
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TOYOTA SVILUPPA UNA STAZIONE DI RICARICA PER VEICOLI ELETTRICI (EV) E IBRIDI PLUG-IN (PHV) |
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Roma, 21 giugno 2011 - Toyota Motor Corporation (Tmc) e la sua società It addetta al servizio clienti informatico, la Toyota Motor Service, hanno sviluppato insieme una stazione di ricarica per veicoli elettrici (Ev) e veicoli ibridi plug-in (Phv). Le vendite di questa postazione di ricarica, chiamata “G-station”, dovrebbero iniziare in Giappone nel mese di Luglio. La G-station da 200 V presenta una funzione di riconoscimento a distanza della smart card, e può connettersi via Internet grazie alla tecnologia Toyota Smart Centeri, che utilizza una piattaforma ‘cloud’ globale il cui sviluppo insieme alla Microsoft Corporation è stato annunciato recentemente. Gli utenti potranno ricevere delle e-mail che li informeranno sullo stato di ricarica del proprio veicolo, oltre a poter controllare, attraverso uno smart phone o un semplice telefono cellulare, l’ubicazione e la disponibilità di altre strutture di ricarica. L’identificazione dell’utente attraverso la verifica di una smart card consente agli amministratori del sistema di accedere alla cronologia di utilizzo, di emettere fatture in base all’utilizzo effettuato, oltre a monitorare in remoto l’uso della postazione di ricarica. L’amministratore potrà inoltre allegare informazioni supplementari a quelle che la Gstation invia relativamente alla sua posizione. Oltre a questo, l’ubicazione delle stazioni di servizio può essere visualizzata e inserita come destinazione sui sistemi di navigazione compatibili G-bookii e sullo Smart Gbook, un servizio informatico destinato agli smartphones. Le informazioni dal Toyota Smart Center riguardanti l’ubicazione e la disponibilità dei punti di ricarica saranno inoltre offerte in un formato aperto, in maniera tale da essere inserite sulle mappe online e sui sistemi di navigazione prodotti da altre società. La G-station, compatibile con le strutture di ricarica giapponesi di veicoli elettrici (Ev) e ibridi Plug-in (Phv) ed utilizzabile sia da veicoli Toyota che da quelli di altri marchi, sarà disponibile nelle versioni A (standard) e B (avanzata). La Versione A, la cui unità principale avrà un costo di 280,000 yen (tasse escluse), sarà l’infrastruttura di ricarica con funzione di telecomunicazione dal prezzoiii più accessibile sul mercato. Oltre alla vendita della G-station alle concessionarie Toyota di tutta la nazione, Toyota Media Service ha inoltre pianificato di estendere le vendite a tutte le attività quali centri commerciali e ristoranti per famiglie. Sono previste vendite pari a 3,000 unità di G-station entro la fine del 2012. |
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BIRÒ VOLA DA DAGLI AEROPORTI DI NIZZA E TOLOSA VERSO MOSCA E SAN PIETROBURGO |
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Pordenone, 21 giugno 2011 – Estrima, azienda che produce e distribuisce il quadriciclo elettrico a 4 ruote Birò, annuncia l’approdo di 2 mezzi agli aeroporti di Nizza-costa Azzurra e Tolosa Blagnac. Birò è stato scelto da Map Handling, società che si occupa dell’assistenza aeroportuale delle compagnie aeree, come mezzo elettrico al 100% a disposizione del personale autorizzato. La stessa Mad Handling ha acquisto i mezzi tramite Ecolook del gruppo Newteon, importatore francese partner di Estrima. Map Handling è filiale del colosso francese Amc Group, leader nella gestione dei servizi aeroportuali: lo stesso gruppo è impegnato in un’azione d’implementazione delle flotte aziendali delle società controllate con nuovi veicoli a trazione elettrica. Contestualmente Estrima annuncia di aver siglato un accordo per il mercato russo in parthership con la società Ecomotors, specializzata nella vendita di prodotti per la mobilità elettrica in Russia e nei paesi della Csi, la Comunità degli Stati Indipendenti. In questa prima fase il nuovo rivenditore si concentrerà su Mosca e San Pietroburgo, città nelle quali Birò non solo rappresenta un nuovo modo di muoversi a emissioni zero, ma anche un oggetto del design Made in Italy di grande appeal. “Birò sta vivendo nel 2011 grandi occasioni di respiro internazionale –afferma il presidente Estrima Matteo Maestri-. Il nostro prodotto è favorito da una crescita della coscienza ecologica diffusa, crescita che auspico avvenga anche in Italia con la stessa forza che sta avendo negli altri Paesi europei. Al momento siamo il quadriciclo elettrico più venduto nel nostro Paese e abbiamo prodotto oltre 600 mezzi: puntiamo a diventare un oggetto di culto anche in Italia”. Con la Russia, l’azienda porta a quota 15 i Paesi europei nei quali è presente tramite importatore o distributore: Slovenia, Croazia, Francia, Finlandia, Austria, Paesi Bassi, Grecia, Portogallo, Spagna, Svizzera, Polonia, Belgio, Slovacchia e Svezia. In Italia, invece, Estrima risulta essere il player con la quota di mercato più alta per vendite di quadricili elettrici ed è presente con oltre 30 rivenditori autorizzati. Estrima ha chiuso il 2010 con 2 milioni di euro il fatturato, il +250% calcolato in proporzione all’anno precedente, quando l’azienda si è affacciata sul mercato con 6 mesi di attività. |
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UN PROGETTO FINANZIATO DALL´UE SVILUPPA BATTERIE RICARICABILI PER LE AUTO DEL FUTURO |
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Bruxelles, 21 giugno 2011- Un team di ricercatori finanziati dall´Ue sta coordinando lo sviluppo di un particolare tipo di batterie ricaricabili a base di zinco e sostenibili per veicoli elettrici (Ve) e Ve ibridi. In quanto parte del progetto Polyzion ("Fast rechargeable zinc-polymer battery based on ionic liquids") che ha ricevuto un contributo finanziario di 2.400.000 euro nell´ambito del tema "Energia" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue, le organizzazioni di ricerca di tutto il mondo si stanno riunendo per studiare una serie di argomenti, come i liquidi ionici, le plastiche conduttive, la sedimentazione dello zinco, il caricamento a impulsi e le batterie, riguardanti la tecnologia delle batterie per i Ve. Sebbene si prevede che il mercato mondiale dei Ve e dei Ve ibridi crescerà in modo significativo entro il 2015, le attuali tecnologie di batteria non sono pronte a soddisfare tale richiesta. Al momento le batterie ricaricabili piombo-acido, al nickel ibrido di metallo o agli ioni di litio comunemente usate nei Ve hanno implicazioni tecnologiche, finanziarie e ambientali nocive, nonché frequenti problemi di corto circuito. La ricerca è quindi essenziale per assicurare che la tecnologia sia pronta man mano che la domanda cresce. Claire Fullarton, una ricercatrice del Dipartimento di Chimica dell´Università di Leicester, uno dei partner del progetto, spiega come il team ha lavorato allo sviluppo di un nuovo tipo di batteria prototipo, che potrebbe offrire una migliore resa, sicurezza e sostenibilità ambientale. "Questa ricerca coinvolge lo sviluppo di una nuova classe di batterie a ricarica veloce basate su un sistema zinco-plastica che incorpora un solvente innovativo, poco costoso e sostenibile dal punto di vista ambientale. Questo approccio è reso necessario dai problemi relativi ai veicoli alimentati a petrolio e diesel, come l´impatto ambientale, l´aumento dei prezzi della benzina, l´incombente scarsità di petrolio e i limiti delle batterie disponibili per i veicoli elettrici." Il progetto Polyzion riunisce una nuova classe di elettroliti (liquidi ionici) economici, resistenti all´aria e all´umidità e sostenibili dal punto di vista ambientale a depositi di zinco nano-strutturati e a innovativi polimeri conduttivi a ricarica ultra-rapida. La batteria che ne risulta avrà la densità di energia e di potenza necessaria per competere con le tecnologie di batterie alternative sul mercato dei Ve e dei Ve ibridi. Il progetto costruirà inoltre prototipi di batterie per il collaudo standard nell´industria. Il consorzio è formato da partner provenienti da Spagna, Francia, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito, insieme e Canada e Russia. Il progetto si basa inoltre su una solida collaborazione tra mondo accademico e industria, con partner che vanno da piccole e medie imprese con conoscenze specializzate su materiali specifici e grandi partner industriali molto esperti nella produzione di batterie, riuniti per condividere la migliori pratiche. Il dott. Karl S Ryder dell´Università di Leicester, commentando l´andamento del progetto fino a questo momento, ha detto: "È un interessante nuovo progetto che mira a esplorare e sviluppare nuove tecnologie per l´accumulo di energia per una serie di applicazioni elettriche ma in particolare per i veicoli elettrici. Il problema di molte auto elettriche è che la tecnologia delle batterie è spesso piuttosto pesante e richiede frequenti ricariche. Le nuove tecnologie come gli ioni di litio sono molto buone, ma piuttosto costose e circondate da seri problemi di sicurezza, hanno infatti la tendenza a bruciare intensamente in caso di impatto! Il nostro lavoro mira allo sviluppo di una tecnologia di batteria interessante e totalmente nuova che sia leggera e sostenibile dal punto di vista ambientale ma anche efficiente e sicura." Per maggiori informazioni, visitare: University of Leicester: http://www2.Le.ac.uk/ |
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GIUSTO PENSARE A PATENTE SECONDO LIVELLO |
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Milano, 21 giugno 2011 - ´E´ doveroso che il legislatore nazionale e Regione Lombardia possano far la loro parte per quanto riguarda il tema della sicurezza sulla strada. Per farlo, serve individuare la possibilità di inserire la patente di secondo livello´. Lo ha detto il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli nel corso della conferenza stampa di presentazione della tappa milanese del progetto ´Divertiti Responsabilmente 2011´. ´Un´operazione - ha aggiunto il vice presidente - che è corretto ottenere attraverso corsi di guida sicura, al fine di dare maggiore consapevolezza, soprattutto ai giovani alla guida´. ´Bisogna spiegare - ha concluso Gibelli - che l´auto può diventare un pericolo e che la strada non è una pista, ma proprio la pista invece può diventare un luogo di esperienza di guida sicura e consapevole´. |
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GRUPPO VOLKSWAGEN: CONSEGNE RECORD A 3,37 MILIONI, +14,6% |
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Verona, 21 giugno 2011 - Nei primi cinque mesi del 2011 il Gruppo Volkswagen ha fatto registrare un ulteriore incremento nelle consegne a livello mondiale. Per la prima volta, il totale ha superato 3 milioni di unità raggiungendo quota 3,37 milioni (+14,6% rispetto ai 2,94 del 2010)*. In questo modo, il più grande gruppo automobilistico europeo ha ottenuto ancora una volta performance migliori rispetto al mercato la cui crescita si è fermata al 6,8%. Particolarmente buono è stato il risultato del mese di maggio: 708.900 consegne che significano un +17,4% (rispetto a 604.000 del 2010)*. A livello europeo, nel periodo gennaio/maggio, il Gruppo ha consegnato 1,56 milioni di esemplari (1,42 l’anno scorso, +9,6%), di cui 882.000 in Europa Occidentale (esclusa la Germania) dove l’aumento è stato del 6,3% (829.800 nel 2010). In Europa Centrale e Orientale si è registrato ancora un importante progresso: un +29,6% frutto di 202.300 consegne rispetto alle 156.100 del precedente anno. Anche il mercato tedesco ha visto i numeri del Gruppo Volkswagen in crescita: grazie a 475.100 Clienti, il progresso è stato dell’8,7% (437.000 il totale 2010). Buoni anche i dati relativi al continente americano. In Nord America, 261.600 esemplari consegnati (218.500 nel 2010) hanno spinto il risultato a +19,7%, con una quota significativa, 172.400 unità, +18,5% rispetto a 145.500 dell’anno scorso, conquistata dal solo mercato Usa. In Sud America il Gruppo Volkswagen ha consegnato 376.800 veicoli, ovvero il 9,3% in più in relazione ai 344.600 dell’anno precedente. La regione Asia/pacifico si è confermata in crescita con 1,04 milioni di consegne (860.000 lo scorso anno, +21,6%), di cui 921.100 relative alla sola Cina (777.800 nel 2010), che ha fatto segnare un incremento del 18,4% risultando il primo mercato dell’area. Il rapido progresso che sta interessando il mercato indiano ha portato a un vistoso +242%, con il numero di consegne più che triplicato: 46.200 contro 13.500 del 2010. Passando all’analisi per Marca, la Volkswagen per la prima volta ha consegnato più di 2 milioni di vetture tra gennaio e maggio: esattamente 2,09 milioni (+12,2% rispetto all’1,86 del 2010), con incrementi particolarmente positivi nelle aree Asia/pacifico (+18,9%) e Nord America (+19,7%). 1 La Audi ha registrato un +17,5%, grazie a 535.400 unità consegnate (455.600). Asia/pacifico (+26,7%), Sud America (+26,8%) e Nord America (+17%) si sono rivelate le aree che hanno garantito gli incrementi migliori. Anche per la Škoda la crescita è stata a “doppia cifra”: il +21,5% è stato raggiunto grazie a 373.400 unità consegnate ai Clienti nel mondo (nel 2010 erano 307.400). Europa Centrale e Orientale hanno incrementato del 22,9% il risultato rispetto allo scorso anno, nell’area Asia/pacifico il progresso è stato del 37,5%. Ci sono stati incrementi anche per la marca Seat, del 3,3% relativamente al mercato totale (152.500 consegne rispetto alle 147.600 del 2010), del 28,2% in Germania, del 14% in Francia e del 12,7% in Italia. Particolarmente positivi sono risultati i primi cinque mesi dell’anno anche per la Volkswagen Veicoli Commerciali come testimonia il +31,4% riferito al totale di 213.000 veicoli consegnati (162.100 nel medesimo periodo 2010). Forte è stata la crescita della Marca nel Sud America (+40,3%), nell’area Asia/pacifico (+34,4%) e in Europa Centrale e Orientale (+58,3%). |
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SICUREZZA: 1/3 DEI MORTI FVG IN SELLA A DUE RUOTE |
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Trieste, 21 giugno 2011 - "Se qualcuno ancora si chiede perché la Regione od altre istituzioni pubbliche impegnano risorse finanziarie, anche di una certa consistenza, per promuovere una cultura della sicurezza stradale, in particolare rivolta ai nostri giovani - ha osservato l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi a conclusione del convegno di Cividale "Motociclisti: ultime frontiere della sicurezza" - le cifre che indicano nel 2009 sulla strade della regione ben 117 morti e 6.016 feriti offrono putroppo ´da sole´ una risposta". E tra le inziative messe in campo dall´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, congiuntamente a Fvg Strade, Ufficio scolastico regionale, Polstrada ed Università di Udine, figura il progetto "Sicuramente", dotato complessivamente di 1,2 milioni di euro, ha ricordato Riccardi partecipando oggi all´incontro organizzato da Fvg Strade, con il suo presidente Giorio Santuz, e l´Associazione Motostaffetta friulana, guidata da Daniele Decorte, per attività di ricerca, formazione, comunicazione ed informazione dedicate soprattutto alle categorie ritenute più "sensibili". Ultrasessantenni, autotrasportatori ma in particolare neopatentati e studenti sono infatti la platea alla quale si indirizza "Sicuramente", nel cui ambito Bruno Tellia, dell´ateneo friulano, ha presentato oggi alcuni dati oltremodo significativi sull´incidentalità delle due ruote. Nei 4.494 incidenti (con lesioni a persone) rilevati nel 2009 da Aci ed Istat in Friuli Venezia Giulia, sono morti 18 pedoni e 99 conducenti o passeggeri ed un terzo dei decessi riguardano i mezzi a due ruote, ciclomotori e motocicli, a cui si può aggiungere un significativo 12,1 per cento di chi era alla guida di biciclette. Dei 6.016 feriti, ben il 25 per cento, cioè 1.409 persone, viaggiavano in sella a mezzi a due ruote. I veicoli coinvolti sono stati 8.207, di cui il 17,9 per cento moto e scooter ed il 15 per cento biciclette. Importante, è stato anche segnalato, il fatto che in merito all´età dei feriti, il 34 per cento dei lesionati aveva un´età inferiore ai 18 anni, nella fascia d´età 18-24 anni il 17 per cento guidava o viaggiava su ciclomotori ed il 13 per cento su motocicli, mentre nella fascia 25-40 anni le percentuali si alzano, rispettivamente del 19 (ciclomotori) ed addirittura del 39 per cento (motocicli). A livello nazionale (nel 2009 4.237 morti ed oltre 307 mila feriti in incidenti stradali) i mezzi a due ruote sono stati considerati responsabili del 29 per cento dei decessi registrati, mentre un recente studio in Italia, Francia, Germania, Olanda e Spagna ha permesso di identificare che nei motociclisti il 31,8 per cento delle lesioni hanno interessato gli arti inferiori, il 23,9 per cento il busto e gli arti superiori ed il 18,7 per cento la testa. |
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ROMA: NUOVO BIKE-SHARING SARÀ RIVOLUZIONE |
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Roma, 21 giugno 2011 - «Il servizio di bike-sharing che attiveremo a Roma, sarà una vera e propria rivoluzione, destinata ad incidere sull’offerta di mobilità in particolare nel centro storico della Capitale». È quanto dichiara l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Marco Visconti, intervenuto oggi alla conferenza stampa di presentazione del primo bilancio dell’Agenzia Roma servizi per la mobilità. «Dopo l’approvazione del bilancio - aggiunge Visconti - daremo il via libera alla pubblicazione del bando europeo. Un bando, quello che chiederemo di redigere all’Agenzia per la Mobilità, che contemplerà una serie di vincoli imposti dal Dipartimento Ambiente per la realizzazione di un servizio moderno ed efficiente, che renda più semplice l’accesso al servizio e che aumenti l’offerta e la qualità delle biciclette disponibili». «Con l’attivazione di ben 70 postazioni di bike-sharing, 36 in più rispetto alle esistenti - spiega l’Assessore - ottimizzeremo i servizi di mobilità sostenibile e favoriremo l’uso della bici per gli spostamenti brevi. Siamo certi di poter dotare Roma di un servizio bici in condivisione - conclude Visconti - che sia all’avanguardia e degno delle capitali europee più avanzate in tema di mobilità sostenibile». |
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BOLZANO, L’INTRODUZIONE MEZZI DI TRASPORTO ECOLOGICI È UNA PRIORITÀ : IN ARRIVO TRE AUTOBUS IBRIDI. |
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Bolzano, 21 giugno 2011 - Nel trasporto pubblico locale si punta a forme di trazione alternative, sperimentando progressivamente veicoli innovativi da avviare poi all’uso quotidiano. Attualmente il Dipartimento alla mobilità è in attesa di tre autobus ibridi, il primo dei quali è arrivato in questi giorni. L’assessore alla mobilità, Thomas Widmann, ha colto l’occasione per ispezionare il nuovo mezzo e informarsi in merito ai dettagli tecnici. “In Alto Adige l’offerta nel trasporto pubblico ha raggiunto uno standard elevato. Ora lavoriamo soprattutto al miglioramento qualitativo e, dove possibile, puntiamo ad impiegare tecnologie ad alta sostenibilità ambientale” ha affermato l’assessore. I nuovi autobus ibridi sono alimentati da un motore elettrico, caricato a sua volta tramite una turbina a gasolio. La microturbina entra in funzione solo quando è necessario mantenere in efficienza il gruppo batterie, che ha un raggio di azione notevole di 300 km. Grazie a questo sistema, l’autobus è particolarmente silenzioso, con un ottimo comfort di viaggio e bassissimi livelli di emissione, e pertanto si adatta ottimamente in circuiti cittadini con limitazione al traffico o in aree sensibili dal punto di vista ambientale. Con una lunghezza di 8 metri, l’autobus è in grado di trasportare complessivamente 47 passeggeri, la velocità massima raggiungibile è di 50 km/h. “Continueremo a sfruttare tutte le possibilità per gestire la mobilità in Alto Adige in modo sostenibile ed ecologico“, dichiara Thomas Widmann, “è essenziale sostenere e portare avanti progetti innovativi in questo campo”. Tra i progetti in vista, si prevede la sperimentazione di autobus a idrogeno in Alto Adige per l’anno prossimo. I tre autobus ibridi in arrivo in questi giorni circoleranno a Bolzano ed a Dobbiaco. A luglio si prevedono delle corse sperimentali ed in settembre le nuove vetture inizieranno il servizio regolare nell’ambito del trasporto pubblico locale. |
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BREBEMI: LAVORI AVANZANO SPEDITAMENTE |
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Chiari/bs, 21 giugno 2011 - L´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha compiuto il 17 giugno un sopralluogo al cantiere della Brebemi di Urago (Bs), dove è in fase di realizzazione il ponte che scavalcherà il fiume Oglio. Al termine della visita, compiuta insieme al presidente di Brebemi Spa, Francesco Bettoni, all´assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Brescia, Maria Teresa Vivaldini, all´assessore alle Grandi Opere della Provincia di Bergamo, Silvia Lanzani, all´assessore ai Trasporti della Provincia di Milano, Giovanni De Nicola e ai sindaci del territorio, l´assessore ha presieduto il Collegio di Vigilanza durante il quale è stato discusso lo stato di avanzamento dei lavori. ´Brebemi procede a passi spediti - ha detto Cattaneo - e questo è il frutto del lavoro compiuto in tante riunioni alle quali sono seguiti altrettanti fatti. Siamo a metà del cammino e contiamo di compierlo in modo da aprire l´autostrada al traffico nel primo semestre del 2013. Un mese fa il Cipe ha approvato il secondo atto aggiuntivo alla convenzione di Brebemi: una decisione che ha consentito di raggiungere il closing finanziario per il project financing. Un aspetto positivo per la conclusione dell´opera nei tempi previsti´. Durante il Collegio di Vigilanza é stato inoltre annunciato un evento per il 22 di luglio che, a due anni dall´avvio dei lavori, illustrerà lo stato d´avanzamento dei cantieri. |
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CALABRIA, ANAS: AGGIUDICATO UN APPALTO DA OLTRE 26 MILIONI DI EURO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA STRADA STATALE 106 “JONICA” |
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Catanzaro, 21 giugno 2011 - L’anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale l’esito del bando di gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza della strada statale 106 “Jonica”, ricadenti nelle province di Cosenza e Crotone. “Continua il lavoro che abbiamo intrapreso – ha dichiarato il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci – nell’opera di adeguamento della strada statale 106 alle mutate esigenze di traffico”. Il bando di gara, per un investimento complessivo di oltre 26 milioni di euro finanziato con contratto di programma Anas 2009, prevede la messa in sicurezza della strada statale 106 “Jonica” tra i km 219 e 278, comprendendo le località di Crotone, Cirò, Cirò Marina e Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, e le località di Mandatoriccio, Calopezzati e Rossano, in provincia di Cosenza. Verranno messi in sicurezza gli svincoli di Cirò Marina, Crotone Aeroporto, Gabella, Nuovo Cirò Marina, La Marinella, Mandatoriccio, Calopezzati, Zolfara e Innesto Aranceto. I lavori avranno una durata di 840 giorni. La gara è stata aggiudicata secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ed è risultata aggiudicataria l’impresa Cavalleri Ottavio Spa di Dalmine, in provincia di Bergamo. “Sottolineo ancora – ha concluso Ciucci – che l’Anas ha stipulato con le cinque Prefetture calabresi appositi protocolli di intesa e di legalità, da cui derivano a carico dei concorrenti precisi oneri e obblighi sia in fase di gara che durante la realizzazione degli interventi”. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it/ |
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CALABRIA: LA VICEPRESIDENTE STASI HA PRESO PARTE ALLA “TASK FORCE PER INFRASTRUTTURE NELLA PROVINCIA DI CROTONE” |
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Catanzaro, 21 giugno 2011 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha partecipato all´incontro "Task Force per il potenziamento infrastrutturale della Provincia di Crotone", organizzato da Unioncamere e Camera di Commercio di Crotone. Nel corso dell´incontro, a cui ha partecipato, inoltre, il Sottosegretario di Stato Aurelio Misiti, è stato affrontata anche la questione di Rfi, e la carenza di investimenti nel meridione d´Italia ed in Calabria. Il Presidente Scopelliti ritiene prioritario il tema della mobilità e il programma avviato consentirà il raggiungimento di importanti obiettivi di sviluppo, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture come strade, ferrovie, aeroporti e porti, temi costantemente presenti nell´agenda della Giunta Regionale della Calabria. "E´ importante ed urgente – ha affermato la Vicepresidente Antonella Stasi -realizzare un sistema di collegamento veloce tra l´Aeroporto di Crotone e Sibari, e la Regione Calabria è già al lavoro. Questo è possibile e realizzabile in breve tempo, con un investimento che non supera i 12 milioni di euro di cui 10,5 milioni di euro per l´acquisto di 3 navette da 350 pax (122 posti a sedere) che consentirebbero un collegamento ogni ora. La linea ferrata è di 113 Km, già esistente, che consentirebbe di raggiungere da Sibari l´aeroporto di Sant´anna in 1 ora e 10 minuti, ad una velocità di circa 120km/h. Come Regione – ha poi aggiunto la Vicepresidente Stasi - abbiamo iniziato un confronto serio con Rfi, per capire quando avvierà gli investimenti importanti previsti in Calabria e quanto è disponibile ad investire seriamente per la realizzazione dell´alta velocità. E se i problemi tecnici sono tali da rendere impraticabile la realizzazione della linea tirrenica, non perdiamo altro tempo. Iniziamo subito a lavorare ad uno studio serio per la realizzazione dell´alta velocità sulla linea ionica, la cui orografia consente tempi di realizzazione più veloci e costi meno onerosi. Nel frattempo – ha concluso Antonella Stasi - si continuerà a studiare su come risolvere i problemi tecnici presenti sulla ferrovia tirrenica". Intanto il Presidente Scopelliti sta lavorando alla presentazione di un Piano regionale dei Trasporti, che rappresenterebbe per la Calabria una novità, e soprattutto uno strumento indispensabile per affrontare una seria programmazione e riorganizzazione della mobilità regionale. |
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PERUGIA-ANCONA, RIPRENDONO LAVORI SU TRATTO CASACASTALDA-VALFABBRICA; PRESIDENTE MARINI: FONDAMENTALE PASSO IN AVANTI PER COMPLETAMENTO INTERA STRADA |
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Casacastalda, 21 giugno 2011 - "Un formidabile passo in avanti per il completamento della Perugia-ancona, che speriamo di poter inaugurare entro il 2014". È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini che il 17 giugno , insieme all´assessore regionale alle Infrastrutture Silvano Rometti, ha presenziato alla cerimonia di consegna dei lavori alla ditta aggiudicatrice del tratto Casacastalda-valfabbrica, per lungo tempo oggetto di continui blocchi del cantiere e contenziosi che ne hanno in sostanza impedito l´esecuzione per circa cinque anni. Alla cerimonia hanno preso parte numerosi Sindaci, tra cui il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, e il capo Compartimento Anas dell´Umbria, Raffaele Spota. "Oggi, finalmente - ha detto la presidente Marini - riprendono i lavori di uno dei tratti più importanti e strategici per il completamento della Perugia-ancona, perché funzionale a rendere operativi gli altri lotti e quindi l´intera direttrice. Un asse viario che è assolutamente fondamentale per il collegamento tra l´Umbria e le Marche - ha ribadito -, e che si inserisce nel corridoio trasversale Tirreno-adriatico. Una volta completato, sarà al servizio non solo delle rispettive comunità regionali, ma soprattutto delle imprese e dell´economia. Con i collegamenti diretti verso il porto di Ancona, e poi con quelli del versante tirrenico - ha sottolineato - l´Umbria avrà definitivamente superato quel ´gap´ infrastrutturale che per anni l´ha costretta a un isolamento e a una marginalità nel sistema nazionale di mobilita e viabilità". "Per lo sblocco dei lavori - ha detto l´assessore Rometti - È stata determinante l´azione di mediazione e di pressing svolta dalla Regione Umbria nei confronti dell´Anas affinché le vicende annose che hanno riguardato le diverse imprese incaricate di realizzare questo tratto trovassero una soluzione definitiva. Oggi il cantiere può finalmente ripartire grazie all´impegno di tutti, ad iniziare dalla stessa Anas". "In questi giorni - ha reso noto Rometti - la Regione Umbria sta lavorando all´intesa con il Governo per definire una serie di impegni relativi alle infrastrutture. Nell´ambito dell´intesa, chiederemo al Governo un impegno preciso per il finanziamento dei tratti ancora mancanti affinché la Perugia-ancona possa essere in tutto il suo tracciato a quattro corsie". "La Regione - ha detto la presidente Catiuscia Marini - sta profondendo altrettanto impegno per superare anche le difficoltà che investono i cantieri della Quadrilatero. Insieme alla Regione Marche, siamo costantemente attenti a seguirne gli sviluppi e vigilare affinché anche gli altri lotti previsti nell´ambito del Quadrilatero di penetrazione Umbria-marche non subiscano ulteriori rallentamenti. Ci stiamo adoperando - ha aggiunto - affinché si arrivi alla assegnazione di un soggetto imprenditoriale che abbia tutte le caratteristiche di affidabilità per i lavori dei lotti di cui aggiudicataria la "Btp", le cui difficoltà finanziarie hanno comportato lo stallo dei lavori". La presidente della Regione, infine, ha voluto ricordare come rappresenti una "priorità assoluta anche la realizzazione del Nodo di Perugia, intervento decisivo ai fini della risoluzione dei problemi del traffico non solo umbro, ma nazionale". La scheda. I lavori di costruzione della variante tra Valfabbrica e Casacastalda (di adeguamento della S.s. 318) erano stati interrotti nel 2007 a causa di un contenzioso con l´impresa appaltatrice (Grassetto) che ha portato alla rescissione del contratto. A marzo 2010 l´Anas ha completato le procedure per l´individuazione dell´impresa esecutrice dei lavori riferiti al lotto 5 - 1° stralcio, dal km 13+640 al km 17+454, Carena Spa di Genova. Successivamente il Tar ha accolto il ricorso della Società Pivato a tale aggiudicazione. Il contenzioso è stato recentemente risolto e il 10 giugno scorso è stato sottoscritto l´accordo integrativo tra l´Anas Spa e l´impresa Carena di Genova, aggiudicataria dell´appalto per un investimento previsto da parte di Anas di circa 60 milioni di euro. Gli interventi oggetto d´appalto riguardano il completamento dell´opera avviata per un tratto di circa 4 chilometri e includono l´ultimazione dello scavo della galleria Picchiarella, la realizzazione di un´altra galleria di circa 300 metri e di sei viadotti in parte già realizzati. La durata dei lavori è prevista in circa 2 anni e mezzo, a partire dalla consegna. Una volta ultimati i lavori il tratto Valfabbrica Casacastalda Sospertole (Schifanoia) funzionerà a 2 corsie. Sarà quindi necessario un ulteriore appalto per raddoppiare le corsie, così da consentire la continuità delle quattro corsie lungo tutta la direttrice Perugia Ancona, per un investimento stimato di circa 100 milioni di euro. Il tratto che va dallo svincolo Casacastalda ovest - compreso tra le gallerie Picchiarella e Casacastalda (una canna completata) - allo svincolo Casacastalda est in località Sospertole, (lotto quinto stralcio 2°) è praticamente ultimato a due corsie, ad eccezione di parte della viabilità di raccordo alla vecchia S.s. 318. In sintesi per quanto riguarda il 5° lotto Valfabbrica - Schifanoia, i lavori sono suddivisi in un 1° stralcio, dal Km 13+640 al Km 17+454, e in un secondo stralcio, dal Km 17+454 al Km 20+433. I lavori oggetto della nuova aggiudicazione, non prevedono la completa realizzazione di entrambe le carreggiate dell´arteria a 4 corsie, tipo Iii Cnr/80, ma in corrispondenza di gallerie si limitano ad una sola carreggiata. Gli interventi oggetto del successivo completamento riguardano quindi il raddoppio delle gallerie, e sono costituiti da: intervento 1, a completamento del 1° stralcio, costituito principalmente dalla realizzazione del raddoppio della galleria Picchiarella (carreggiata in sx) di lunghezza pari a circa 800m; e da intervento 2, a completamento del 2° stralcio, costituito principalmente dalla realizzazione del raddoppio della galleria Casa Castalda (carreggiata in sx) di lunghezza pari a circa 1500 metri. A tali gallerie si aggiungono alcune opere esterne prossime agli imbocchi, comprensive del raddoppio dei viadotti Tre Vescovi (intervento 1) e Calvario (intervento 2), per cui gli interventi di completamento 1 e 2 globalmente interessano un tratto di una carreggiata della Ss318 di circa 3 km (1 km per l´intervento 1 e 2 km per l´intervento 2). |
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APPROVATA LA VARIANTE SULLA DESTRA OROGRAFICA PER LA VALPELLINE |
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Aosta, 21 giugno 2011 - L’assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin, comunica che la Giunta regionale ha approvato, venerdì 17 giugno, l’esecuzione di una variante provvisoria sulla destra orografica alla strada regionale n. 28, tra i km 4+600 e 5+300. L’intervento, del costo complessivo di 950 mila euro, riveste carattere di estrema urgenza per fare fronte ai disagi che le popolazioni locali stanno subendo a seguito delle limitazioni al traffico sulla strada regionale, in relazione al crollo di materiale dalla parete rocciosa, in località Bois de Rachau, avvenuto il 17 marzo scorso. I tecnici dell’Assessorato alle opere pubbliche hanno individuato nella creazione di un tracciato alternativo, che sposta l’asse stradale dalla sponda sinistra alla sponda destra orografica del torrente Buthier, la migliore soluzione tecnica e di più rapida realizzazione, per ridurre al massimo possibile l’esposizione al rischio da caduta massi, considerato che, soprattutto in questo caso, esiste la possibilità di realizzare interventi alternativi. L’assessore Marco Vierin sottolinea: «Grazie al lavoro dei tecnici, che hanno valutato le situazioni e definito gli interventi maggiormente efficaci e rapidi, oltre che efficienti nell’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili, ho potuto proporre alla Giunta regionale l’approvazione della variante all’attuale tracciato stradale provvisorio. Verrà così risolta entro l’inverno la situazione che si è determinata nei Comuni dell’alta Valpelline e per la quale sia i cittadini sia i Sindaci hanno evidenziato tutti gli aspetti critici e di disagio conseguenti. L’impegno – aggiunge l’Assessore - preso nel corso dell’incontro del 13 giugno con la popolazione locale viene confermato e ribadito: entro il 31 ottobre la nuova strada provvisoria sarà aperta al traffico. Per rispettare questa scadenza gli uffici hanno predisposto rapidamente la soluzione tecnica che è stata approvata e, completate le procedure amministrative di acquisizione delle aree e di affidamento dei lavori, saranno iniziati i lavori. Devo anche sottolineare che per consentire la realizzazione di questo intervento urgente è stata modificata la programmazione ordinaria rinviando la quota di finanziamento 2011 inerente la riqualificazione della Ss 26 a Quart e Saint Christophe.” I dissesti di natura geologica che hanno interessato, in particolare, la viabilità regionale, negli ultimi mesi hanno evidenziato ancora una volta, - conclude l’Assessore - come sia difficile conciliare le esigenze di tutela dai rischi idrogeologici con la possibilità di una normale vita sociale ed economica per coloro che vivono nelle vallate alpine, il cosiddetto “vivere in montagna”. E’ mia intenzione concludere un processo, avviato già da tempo con i tecnici dell’Assessorato, per l’elaborazione di strategie di intervento nel settore dei rischi idrogeologici che possano conciliare tali esigenze, anche attraverso idonee iniziative legislative. Il coinvolgimento del Consiglio regionale risulta indispensabile perché si tratta di definire le linee di azione politica che, partendo dagli obblighi dell’attuale legislazione in materia, improntata alla massima cautela, tengano invece in dovuta considerazione le esigenze delle popolazioni che vivono in montagna nella definizione dei livelli di rischio idrogeologico accettabili e sostenibile e nelle azioni da porre in essere per conseguire la migliorare sicurezza possibile. Tali concetti possono essere sintetizzati in “un rischio accettabile per una sicurezza possibile». |
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TOSCANA: DECLASSATA NELL’INTESA, SUCCESSO PER PRATO |
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Firenze, 21 giugno 2011 – “Nell’intesa Stato-regione c’è una novità importante per Prato: l’inserimento del raddoppio della Declassata. Una strada comunale è entrata all’interno di una serie si impegni che il Governo si prende dal punto di vista dei finanziamenti. I problemi della Declassata ci sono stati posti a suo tempo dal Comune, che non avendo risorse proprie aveva chiesto aiuto alla Regione. In questo momento, però, la Regione ha problemi a trovare finanziamenti per le proprie strade regionali. Per questo, sulla base di una proposta che io feci al sindaco Cenni, e che lui raccolse con grande entusiasmo e con spirito di lealtà istituzionale, abbiamo inserito questa esigenza all’interno dell’Intesa.” Così l’assessore ai trasporti e infrasrutture, Luca Ceccobao, rivendica l’importanza degli interventi per Prato previsti nell’accordo sulle infrastrutture firmato ieri con l’esecutivo nazionale. L’assessore ricorda inoltre che nell’Intesa firmata esiste uno specifico paragrafo che riguarda gli “Interventi per il territorio di Prato” (pag 13) dove si stabilisce che entro 60 giorni dalla firma dell’atto Ministero delle Infrastrutture e Regione Toscana svilupperanno un piano dettagliato di interventi per l’adeguamento ed il potenziamento dell’attuale rete stradale e ferroviaria. “Sono disponibile da subito – conclude Ceccobao – ad aprire questo confronto con il Governo e con il territorio per potenziare le infrastrutture pratesi e dare a Prato nuovi mezzi di sviluppo. Spiace leggere la polemica sterile che fa l’assessore Bernocchi, che in questo momento pare addirittura rovinare quella che per Prato potrebbe diventare una vera e propria festa |
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VIA AL PROGETTO VARIANTE AURELIA SANREMO CENTRO-PIAN DI POMA CHIESTA A UE PROROGA SCADENZE MESSA IN SICUREZZA GALLERIE |
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Roma, 21 Giugno 2011 - Si è svolto a Roma un incontro presso il Ministero delle Infrastrutture per concordare l’avvio della progettazione preliminare del tratto conclusivo della Variante Aurelia di Sanremo che da Centro si collega con l’Aurelia a Pian di Poma. L’incontro è stato coordinato dal direttore generale per le infrastrutture stradali Barbara Marinali. Lo rende noto l’assessore alle Infrastrutture della regione Liguria Raffaella Paita. L’opera prevede una diramazione presso lo svincolo di Sanremo Coldirodi. La progettazione sarà direttamente eseguita dal concessionario autostradale Autofiori e partirà dalla base di verifica dello studio di fattibilità realizzato da Anas. “Si tratta- afferma la Paita di un ulteriore passo avanti per il ponente ligure, propedeutico alla necessità di individuare quest´opera nell´ambito della programmazione della convenzione che regola i rapporti tra Anas e Autostrada dei fiori.” Il progetto sarà concluso entro l’inizio del 2012. La Regione Liguria farà parte del gruppo di lavoro tecnico assieme ad Anas e Autostrada dei Fiori, nell’ambito del quale si potrà prevedere l’eventuale riprogrammazione della convenzione con Autofiori. La Regione Liguria ha poi chiesto di valutare con grande attenzione la questione della messa in sicurezza delle gallerie. Al riguardo, ha inoltrato formale istanza al ministro Altero Matteoli affinché venga valutata a livello europeo un’eventuale proroga delle scadenze del 2015”. Come è noto- spiega l’assessore- la situazione ligure è una specificità nazionale ed europea insistendo sul nostro territorio il 19% delle gallerie di tutta Europa. “L’adeguamento normativo relativo la sicurezza delle nostre gallerie rimane un obiettivo prioritario e deve essere ragionato nell’ottica dell’individuazione di percorsi viabilistici alternativi che scongiurino il pericolo di un intasamento generale del traffico sul territorio ligure già fortemente compromesso”, ha concluso la Paita. |
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DOPO IL TRENO SALI IN ALISCAFO PER RAGGIUNGERE ISCHIA O SORRENTO |
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Roma, 21 giugno 2011 - Arrivare alla stazione di Napoli in treno, prendere la navetta e raggiungere Ischia o Sorrento in aliscafo con un solo biglietto integrato. La conveniente formula Treno+nave, scelta da numerosi turisti già negli scorsi anni, garantisce infatti da oggi e fino all’11 settembre, i trasferimenti treno-bus-aliscafo sia all’andata che al ritorno in tutta comodità e convenienza. Dopo l’arrivo a Napoli Centrale il personale di Volaviamare accoglierà i clienti di Trenitalia al "meeting point" di fronte al Freccia Club Eurostar. Il viaggiatore sarà quindi accompagnato con un servizio bus direttamente al molo d’imbarco per iniziare il viaggio in aliscafo verso Ischia o Sorrento. Il bus navetta attenderà i passeggeri al Molo Beverello anche per il ritorno in stazione. Il servizio Treno+nave è disponibile su alcuni dei treni Frecciarossa, Frecciargento, Es* e Intercity, in arrivo e partenza dalla stazione di Napoli Centrale/piazza Garibaldi, che risultano idonei in base alle coincidenze con gli orari degli aliscafi. Sono esclusi dal servizio i treni Espressi, Icn , regionali ed i servizi Cuccette e Vl. I dettagli dell’offerta e le modalità di acquisto dei biglietti sono disponibili sul sito www.Trenitalia.com. Informazioni anche nelle stazioni, negli uffici assistenza, nelle biglietterie interessate e nelle agenzie di viaggio. L’offerta l´offerta Treno+nave è acquistabilefino a 2 ore prima |
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PIENA INTESA SU LAVORI RADDOPPIO FERROVIARIO ANDORA-SAN LORENZO AL MARE |
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Genova, 21 giugno 2011 - Si completa un ulteriore tassello per la realizzazione del raddoppio ferroviario del Ponente con la sigla dell’intesa per la tratta Andora-san Lorenzo al Mare tra Regione Liguria, Provincia di Savona, Provincia di Imperia, Comuni interessati e Rfi. Lo ha reso noto l’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria Raffaella Paita a margine della riunione di giunta. “Come era avvenuto per la tratta Andora-finale, abbiamo raggiunto questo risultato dialogando con il territorio e condividendo una soluzione sulle varie istanze e criticità emerse a livello locale. Abbiamo quantificato finanziariamente tutti i lavori sulla linea, comprese le relative opere complementari, come i parcheggi, le mitigazioni ambientali, la viabilità. E una volta verificata la fattibilità economica, abbiamo inserito nel protocollo i singoli appalti con indicazioni puntuali sui costi e sui tempi”. Per la Paita, “è una conferma che il ruolo di coordinamento e regia della Regione Liguria serve a prevenire problemi di gestione territoriale ed è un passaggio fondamentale per concretizzare l’effettivo avvio dei lavori.” La tratta fra San Lorenzo (Im) e Andora è lunga 18 km (di cui 16 in galleria). L’importo globale dell’intervento che comprende le nuove stazioni di Imperia e Andora, con fermata a Diano, ammonta a circa 630 milioni di euro. Tra le opere compensative, inserite nel protocollo ed accettate da Rfi, il parco urbano di Ventimiglia, il ponte sul torrente Evigno a Diano-san Pietro, la riqualificazione ambientale a San lorenzo, la viabilità minore ad Andora. L’assessore Paita ha inoltre incontrato le organizzazioni sindacali per illustrare il quadro complessivo dei progetti infrastrutturali in programma ed in corso su tutto il Ponente Ligure e rassicurarli sulle scadenze e la questione occupazionale. “Abbiamo richiesto ad Rfi un cronoprogramma dettagliato degli interventi per seguirne lo svolgimento e la tempistica in modo che anche ai lavoratori sia data massima garanzia di continuità. Effettueremo a breve un sopralluogo nei cantieri con i sindacati per verificare la situazione”, ha affermato l’assessore. |
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NO A CHIUSURA STAZIONE FERROVIARIA DI RAPALLO |
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Genova, 21 giugno 2011 - No alla chiusura della biglietteria della stazione di Rapallo. Lo scrive a chiare lettere l’assessore ai Trasporti della Regione Liguria Enrico Vesco a Gianfranco Battisti della direzione nazionale di Trenitalia dopo che nei giorni scorsi erano circolate indiscrezioni in tal senso, riprese anche dalla stampa. La Regione Liguria è contraria a una ipotetica chiusura della biglietteria di Rapallo “anche perché- afferma Vesco- i passeggeri della tratta che usufruiscono della stazione ferroviaria di Rapallo sono già pesantemente penalizzati dalla riduzione del traffico ferroviario per i lavori che inizieranno a settembre per la messa in sicurezza della galleria di Ruta di Camogli e per i tagli di alcuni treni, vista la riduzione delle risorse alle regioni per il trasporto pubblico locale”. Nella lettera a Trenitalia Vesco sottolinea anche come nella stazione di Rapallo la biglietteria automatica sia fuori uso e chiede un tempestivo intervento per ripristinarla. |
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NUOVI LOCOMOTORI INRAIL PER TRAFFICO MERCI PRESENTATI A UDINE , UN TASSELLO ULTERIORE PER CORRIDIO BALTICO-ADRIATICO |
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Udine, 21 giugno 2011 - E´ "prudentemente ottimista" l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi sulle prossime decisioni della Ue di inserire nel quadro più ristretto delle opere finanziabili dall´Europa anche l´estensione verso il Friuli Venezia Giulia del Corridoio ferroviario "Adriatico-baltico", dalla Polonia - "via" Stiria e Carinzia - verso i porti di Trieste, Monfalcone, Venezia e Ravenna. Lo ha sottolineato oggi alla stazione ferroviaria di Udine, alla presentazione del nuovo locomotore acquistato dalla società Inrail (partecipata al 35 per cento da Friulia) per il traffico merci in regione, segnalando come la pronta presa di posizione dell´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, assieme alla forte "pressione" dei Governi Italiano ed Austriaco per una prosecuzione della direttrice ferroviaria verso il Nord-est del nostro Paese "sfruttando una linea Pontebbana tecnicamente già pronta e non certo satura di traffico", sembra possa trovare conferma nel Piano comunitario di revisione dei progetti Ten, di prossima presentazione a Bruxelles. "Ottenere il riconoscimento Ue alla prosecuzione del Corridoio verso gli scali di Monfalcone e Trieste, passando (attraverso Tarvisio) per Udine ed il Friuli significherebbe - ha osservato Riccardi - offrire un nuovo sviluppo alla regione, ridare competitività all´intero sistema economico del Friuli Venezia Giulia ed ai nostri porti". E l´odierna presentazione del nuovo locomotore Siemens E190 acquistato da Inrail (un secondo, identico, verrà consegnato mercoledì prossimo), con un costo per ogni mezzo di circa 3,9 milioni di euro, rappresenta un tassello importante per lo sviluppo del traffico merci in regione, in particolare proprio lungo la ferrovia Pontebbana: "il Friuli Venezia Giulia - ha ricordato l´assessore - si pone infatti l´obiettivo di incrementare il transito delle merci ´su rotaia´ non solo per liberare le strade dal traffico pesante ma anche perché il servizio ferroviario è strategico per la nostra economia ed il sistema portuale alto-adriatico. Soprattutto se riusciamo a determinare minori costi e maggior efficienza del servizio ferroviario". "Si cominciano dunque a vedere i frutti dell´intenso lavoro del Governo regionale per incentivare o qualificare il servizio ferroviario, merci e passeggeri, in Friuli Venezia Giulia", ha concluso l´assessore Riccardi. Inrail, che vede la felice coniugazione tra pubblico (Friulia) e partner privati (Gruppi Fantoni e Danieli), è attiva ad Udine dall´inizio 2009 e, come ha confermato il suo presidente e ad, Guido Porta, continua a crescere sia economicamente che dal punto di vista occupazionale - con una presenza odierna di 60 lavoratori - nei suoi servizi merci dai confini (Tarvisio e Villa Opicina/trieste) ai principali siti produttivi della regione: tra questi, Udine, Osoppo, San Giorgio di Nogaro, San Vito al Tagliamento, nonché verso tutto il Nord Italia, trasportando rottami ferrosi, prodotti siderurgici finiti e legname. |
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LIGURIA, CARTA TUTTO TRENO, ASSESSORE VESCO ALL´AMMINISTRATORE DELEGATO MORETTI: “TUTELEREMO NELLE SEDI OPPORTUNE GLI INTERESSI DEGLI UTENTI E DEI PENDOLARI” |
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Genova, 21 Giugno 2011 - “Di fronte alla posizione espressa dall´amministratore delegato di Trenitalia Moretti che minaccia di interrompere la Carta Tutto Treno e di rescindere l´estensione ai treni regionali della validità degli abbonamenti mensili Escity e Ic, la Regione si riserva di tutelare nelle sedi opportune gli interessi degli utenti del servizio del trasporto regionale”. L´assessore ai trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco esprime “stupore e rabbia” di fronte alle posizioni assunte da Trenitalia per l´arrivo in Liguria del treno del mare di Arenaways che da oggi fino a settembre effettuerà un collegamento giornaliero Torino Livorno passando per le Cinque Terre. “Respingiamo – dice l´assessore Vesco – ogni considerazione effettuata da Trenitalia attraverso il direttore regionale, Melloni e ribadiamo che le motivazioni espresse per rescindere l´accordo con la Regione Liguria sono infondate, in quanto prevedono che ci siano sostanziali modifiche nell´offerta dei servizi ferroviari con un impatto sul contratto di servizio che invece non avviene in quanto il treno dei privati non è assimilabile agli attuali servizi regionali e interregionali offerti da Trenitalia, come confermato dall´ufficio per la regolamentazione del traffico ferroviario”. “Inoltre – continua Vesco – l´accordo citato da Trenitalia del dicembre 2008 è stato successivamente assorbito dal contratto di servizio 2009-2014 col quale Trenitalia si è impegnata a garantire la validità della Carta Tutto Treno fino a tutto il 2014 attraverso risorse finanziare stanziate dalla Regione Liguria che non sono mai venute meno, come ho sottolineato ieri nel corso di un´assemblea con pendolari e consumatori”. Secondo l´assessore ai trasporti della Regione Liguria non vi sarebbero dunque le condizioni per rescindere la Carta e recedere dall´accordo “in quanto tutto ciò apporterebbe una sostanziale modifica al contratto di servizio stesso che lo potrebbe renderlo nullo”. |
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RFI, LOMBARDIA: ATTIVATO UN NUOVO APPARATO CENTRALE COMPUTERIZZATO A PIOLTELLO E CASSANO PIÙ REGOLARITÀ NEL SERVIZIO. INVESTIMENTO COMPLESSIVO 15 MILIONI DI EURO |
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Milano, 21 giugno 2011 - Attivato, nel fine settimana, il nuovo Apparato Centrale Computerizzato (Acc) nelle stazioni diPioltello Limito e Cassano D’adda. L’acc, che sostituisce l’Apparato Centrale Elettrico (Ace) in funzione dagli anni cinquanta, è una vera e propria “cabina di regia” che permette il controllo e la gestione della circolazione dei treni da un’unica postazione. Sofisticati software governano segnali, scambi e passaggi a livello e, all’interno delle stazioni, consentono l’utilizzo di ciascun binario nei due sensi di marcia, aumentando la possibilità di effettuare movimenti contemporanei. Le potenzialità offerte dall´elettronica garantiscono una migliore operatività sia nelle normali situazioni di circolazione sia nella gestione delle criticità. L´acc infatti, operando secondo una visione di sistema, aggiunge tra le sue funzionalità anche la diagnostica degli apparatifinalizzata alla prevenzione dei guasti e al miglioramento della manutenzione, nonché un sistema di informazione al pubblico. Investimento complessivo circa 15 milioni di euro, comprensivo delle opere complementari. |
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PORT AUTHORITY: SERVE UNA DISCUSSIONE DI MERITO, PER LO SVILUPPO DI VIAREGGIO |
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Firenze, 21 giugno 2011 – “Quando inizieremo a discutere di come si rendono esecutive le previsioni del piano regolatore di Viareggio? O di come si rendono più efficienti i lavori di escavo nel porto? Quando cominceremo a ragionare di come sostenere e rilanciare la nautica viareggina, che rappresenta un’eccellenza toscana e che ha bisogno di essere supportata, soprattutto in tempi di crisi? Mi paiono queste alcune esigenze di dibattito, che pone la proposta di legge che la Regione ha avanzato su un’autorità portuale per i porti di interesse regionale.” Così l’assessore regionale alla mobilità Luca Ceccobao interviene dopo le polemiche, sulla stampa viareggina di questi giorni, in merito alla proposta di legge sulla nuova Port Authority. “Noto, invece – prosegue – che ci perdiamo in polemiche pretestuose. Con un sensazionalismo che non dà risposte ai viareggini ed alle categorie economiche su come far ripartire i motori dello sviluppo, ma si perde in chiacchiere qualunquistiche, arrivando a dire che la Regione vuole solo spendere soldi in più. L’autorità non avrà costi aggiuntivi, oltre a quelli che già sono contenuti nel normale funzioni svolte per il porto di Viareggio. Ci sarà un segretario dell’autorità portuale, che sarà parificato per qualifica ad un dirigente regionale, ed il cui stipendio, alto o basso che sia, è disciplinato da un contratto collettivo nazionale. Al pari di tutti gli altri lavoratori.” “Quindi, nessuna prebenda – conclude Ceccobao -, nessuno spreco, ma la volontà di costruire strumenti decisionali più rapidi ed efficienti nell’utilizzare risorse pubbliche per produrre effetti in tempi brevi. E sostenere così la nautica in Versilia e a Viareggio: un’eccellenza e un vanto nel mondo per tutta la Toscana.” Info Tecniche Nella proposta di legge per la nascita della nuova Autorità Portuale è previsto che l’Authority non vada ad interferire con le competenze dell’amministrazione comunale viareggina e con il Piano strutturale del Comune. Il Piano Regolatore Portuale dovrà essere coordinato a livello comunale con il Piano strutturale (e più in generale con il Ptc ed il Pit) e sarà adottato dal Comitato Portuale, l’organo decisionale dell’Authority, nel quale siederanno anche il Presidente della Provincia ed il Sindaco. Infine sarà approvato dal Consiglio Regionale, sulla base di un procedimento analogo a quello disciplinato dalla legge 84/1994 per ai porti di interesse nazionale. Il Comitato Portuale avrà sede proprio a Viareggio e si avvarrà anche dell’apporto tecnico dell’ufficio opere marittime della Regione Toscana, in modo da non comportare alcuna spesa aggiuntiva. |
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GIUNTA APPROVA PROGETTO RETROPORTO VARAZZE, PARTE CONFRONTO SU CASO CANTIERI BAGLIETTO |
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Genova, 21 giugno 2011 - Disco verde dalla Regione Liguria per la riqualificazione ed il recupero dell’area del retroporto di Varazze. Su proposta del vicepresidente e assessore all’Urbanistica Marylin Fusco la giunta regionale ha approvato il Progetto Urbanistico del Comune di Varazze che interessa l’area, dove sorgono edifici dismessi. Il progetto approvato ridisegna il fronte urbano posto sul lato a monte dell’Aurelia e prevede la realizzazione del nuovo centro natatorio, della Caserma dei vigili del Fuoco, la sede della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile, oltre a spazi di verde pubblico, parcheggi e la messa in sicurezza del Rio Cucco. Spiega la vicepresidente Marylin Fusco: “E’ importante sottolineare che con questo progetto non si determinano interferenze con l’area e gli edifici del cantiere Baglietto, la cui destinazione d’uso continua ad essere vincolata esclusivamente alle attività cantieristiche secondo la perimetrazione indicata dal Puc, che comprende i capannoni, i piazzali del cantiere e la darsena in modo unitario, per cui nessuna modificazione viene introdotta sui cantieri di Varazze”. Sulla vicenda “Baglietto” la vicepresidente Fusco e l’assessore regionale al Lavoro Enrico Vesco hanno istituito un tavolo di confronto con l’amministratore unico della società per fare chiarezza su quanto accaduto nei giorni scorsi e sugli impegni assunti nei giorni scorsi in un incontro con i lavoratori organizzato dall’amministrazione comunale di Varazze. L’incontro è previsto per lunedì 27 giugno in Regione Liguria. |
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