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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Giugno 2011 |
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ENERGIE RINNOVABILI, 21 MILIONI DI RISORSE PER INCENTIVARE LA PRODUZIONE DI NUOVI IMPIANTI PRESIDENTE BURLANDO:”LIGURIA INDIETRO, MA È IN ATTO UN RECUPERO”. AL VIA REVISIONE DELLA VIA E PER SNELLIRE ITER AUTORIZZATIVO |
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Genova, 21 giugno 2011 - Ammontano a 21 milioni di euro le risorse messe a disposizione dalla Regione Liguria per incentivare la produzione di energie da fonti rinnovabili e promuovere l’efficienza energetica. Un pacchetto di agevolazioni previste nel breve-medio periodo per consentire alle imprese di formulare piani industriali e progetti di investimento, tenendo conto anche di queste linee di finanziamento pubblico. Lo hanno comunicato quest’oggi il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando insieme agli assessori allo sviluppo economico e all’ambiente, Renzo Guccinelli e Renata Briano, il giorno prima dell’inaugurazione a Stella del nuovo campo eolico e all’indomani del referendum sul nucleare. “Il divario tra la Liguria e le altre regioni – ha chiarito l’assessore Guccinelli – è significativo anche per la conformazione del nostro territorio, ma nei prossimi anni assisteremo ad un forte recupero, grazie anche agli investimenti attivati e a una nuova politica di semplificazione delle procedure per fare in modo che le aziende abbiano meno vincoli”. A questo proposito infatti la Giunta regionale sta rivedendo le norme tecniche della Via, la valutazione di impatto ambientale, per innalzare la soglia di applicazione per gli impianti fotovoltaici situati sui tetti e nelle pertinenze degli edifici, dagli attuali 20 kW a 200. E anche sul fronte dei procedimenti abilitativi per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, verranno introdotte modifiche per snellire l’iter autorizzativo. Le risorse previste oggi in Giunta andranno a sostenere: studi propedeutici agli investimenti (3 milioni di euro) per migliorare l’efficienza ambientale ed energetica; gli investimenti delle imprese attraverso 10 milioni di euro messi a disposizione nell’ambito del Por Fesr 2007-2013 che consentiranno la riduzione dei consumi, dell’intensità energetica delle linee di processo produttivo, grazie a nuovi macchinari e apparecchiature e la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili che assicurino un saldo ambientale positivo dal punto di vista delle emissioni. Saranno inoltre sostenuti investimenti realizzati dalle imprese in forma aggregata (2.121.300 euro) nell’ambito di distretti industriali, filiere produttive e contratti di rete; un fondo di garanzia (1.500.000 euro) per favorire l’accesso al credito bancario delle piccole e medie imprese che installano impianti fotovoltaici o che devono realizzare investimenti per la produzione di energie da fonti rinnovabili; investimenti per l’efficienza energetica del ciclo produttivo (800.000 euro) attraverso contributi a fondo perduto concedibili a imprese per un uso razionale di energia nei processi produttivi, attraverso la ristrutturazione di impianti con il ricorso a sistemi, macchinari e attrezzature in grado di generare una riduzione dei consumi di energia primaria dell’intero ciclo produttivo. Oltre ai 21 milioni di nuove risorse programmate, la Regione Liguria ha già assegnato negli ultimi 5 anni 30 milioni di euro per complessivi 51 milioni di euro per sostenere l’efficienza energetica. |
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BOLZANO: DALLA GIUNTA: ENERGIA, 234 MILIONI AI COMUNI PER INVESTIMENTI AMBIENTALI |
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Bolzano, 21 giugno 2011 - Ammontano a quasi 400 milioni di euro gli investimenti che le concessionarie di derivazioni idroelettriche dovranno sostenere in Alto Adige nei prossimi 30 anni, come misure di compensazione ambientale. Oggi (20 giugno) la Giunta provinciale ha suddiviso fra i comuni di bacino di 6 derivazioni un totale di 234 milioni di euro. "Aver ottenuto la competenza sulle concessioni idriche - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - è stata una conquista importante, e a beneficiarne dei vantaggi diretti e indiretti saranno i comuni e, di conseguenza, gli stessi cittadini". La Sel ("l´azienda di tutti gli altoatesini", ha aggiunto Durnwalder) ha ottenuto buona parte delle concessioni, e prevede di realizzare utili compresi fra i 50 e i 60 milioni di euro all´anno: soldi che verranno redistribuiti sul territorio visto che il 20%, ovvero circa 11 milioni di euro, entreranno nelle casse dei comuni. "Su questo punto - ha precisato Durnwalder - dobbiamo ancora trovare un accordo per quanto riguarda la suddivisione fra i comuni di bacino e quelli confinanti. In ogni caso, grazie al fatto che la competenza sulle concessioni è passata alla Provincia, verranno investiti 400 milioni per misure di compensazione ambientale che sino ad oggi non erano mai stati a disposizione". Sono 6 le derivazioni idroelettriche (Cardano, Bressanone, Sarentino, Lappago, Selva dei Molini e Ponte Gardena) sulle quali oggi (20 giugno) la Giunta provinciale si è espressa per risolvere la questione relativa all´assegnazione degli investimenti ai singoli comuni di bacino. In totale si tratta di 234 milioni di euro che arriveranno sul territorio altoatesino nei prossimi 30 anni. Per la sola centrale di Cardano sono previsti investimenti per 103 milioni di euro: il 24,91% finirà al Comune di Bolzano, il 20,5% a quello di Renon, il 15,35% a Barbiano, il 3,52% a Ponte Gardena, il 10,55% a Fiè allo Sciliar, il 20,55% a Cornedo e il 4,54% a Castelrotto. 77 i milioni di investimenti di compensazione ambientale previsti invece per la centrale di Bressanone, che saranno così suddivisi: 37,6% a Bressanone, 11,3% a Rio Pusteria, 9,7% a Rodengo, 11,7% a Fortezza, 15,3% a Naz Sciaves, 10,5% a Varna e 4% a Luson. Sia per la centrale di Ponte Gardena (37,34% Ponte Gardena, 0,87% Barbiano, 23,78% Lajon, 38,01% Castelrotto) che per quella di Selva dei Molini (45% Selva dei Molini, 55% Campo Tures) gli investimenti previsti ammontano a 11 milioni di euro, mentre nei prossimi 30 anni i Comuni di Sarentino e Lappago, grazie alle centrali presenti sul proprio territorio, riceveranno rispettivamente 18,5 e 13,5 milioni di euro. Gli investimenti verranno decisi per i due terzi dai singoli comuni in autonomia, e per il restante terzo dalla Provincia. "Le prime rate - ha annunciato il presidente Durnwalder - verranno versate ai comuni nel mese di luglio". |
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BOLZANO: PACCHETTO CLIMA, SI PUNTA AD UN USO INTELLIGENTE DELL´ENERGIA |
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Bolzano, 21 giugno 2011 - Uno dei grandi progetti della Giunta provinciale per i prossimi decenni è il pacchetto clima: una strategia che punta a ridurre drasticamente la produzione di sostanze inquinanti, ma non solo. "Vogliamo creare una rete per l´utilizzo intelligente dell´energia - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - e puntare con forza sugli interventi di risanamento nell´edilizia". L´obiettivo centrale del pacchetto clima approvato nelle scorse settimane dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore Michl Laimer è allo stesso tempo chiaro e ambizioso: entro il 2050 l´Alto Adige dovrà passare dalle attuali 5 tonnellate annue pro-capite di anidride carbonica immessa nell´atmosfera a 1,5 tonnellate. "Rispetto all´Unione Europea e agli Stati Uniti - ha commentato Durnwalder - che producono rispettivamente 10 e 20 tonnellate annue pro-capite di Co2, siamo già all´avanguardia, ma possiamo e dobbiamo fare di più". Il pacchetto clima, per quanto riguarda l´energia, punta non solo sul risparmio e sulle fonti alternative, ma ha una strategia di più ampio respiro. "Dobbiamo creare una rete per promuovere un utilizzo intelligente dell´energia - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - e fare dei check up a scadenza quinquennale dei piani previsti dai singoli settori. Questo passaggio ci servirà per capire se, alla luce dei progressi scientifici e tecnologici, occorrono degli adeguamenti, e se gli obiettivi fissati sono ancora raggiungibili". Secondo il presidente della Giunta provinciale, il pacchetto clima può rappresentare una grande occasione da sfruttare non anche dal punto di vista economico. "Penso soprattutto agli interventi di risanamento energetico - ha spiegato - che attualmente riguardano, ogni anno, l´1,5% degli edifici presenti sul territorio: il nostro obiettivo è salire sino al 2,5-3%, raddoppiando dunque il numero degli interventi. Un´ottima opportunità per le nostre imprese". |
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SI FESTEGGIANO I VINCITORI DEL PREMIO DELL´UE PER L´ARCHITETTURA CONTEMPORANEA/PREMIO MIES VAN DER ROHE |
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Bruxelles / Barcellona, 21 giugno 2011 – I vincitori dell´edizione 2011 del Premio dell´Unione europea per l´architettura contemporanea/Premio Mies van der Rohe sono stati festeggiati ieri a Barcellona. Il primo premio è andato a David Chipperfield Architects in collaborazione con Julian Harrap per la loro ricostruzione del Neues Museum a Berlino mentre Ramon Bosch e Bet Capdeferro hanno ottenuto la "menzione speciale per architetti emergenti" per la Casa Collage a Girona. Androulla Vassiliou, Commissario europea responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù e Jordi Hereu, sindaco facente funzione di Barcellona, hanno consegnato loro delle sculture che rappresentano il Padiglione Mies van der Rohe e un premio in contanti di 60 000 e 20 000 Eur rispettivamente. Alla cerimonia faranno seguito conferenze pubbliche tenute dai vincitori il 21 giugno. "Mi auguro che questo premio incoraggi un maggior numero di investitori pubblici e privati a sostenere l´immenso talento di cui disponiamo in Europa nel campo dell´architettura contemporanea. Sono certa che David Chipperfield continuerà a produrre numerosi altri progetti di grande valore ed auguro a Ramon Bosch e a Bet Capdeferro una grande carriera internazionale" ha affermato il Commissario Vassiliou. Entrambi i progetti vincenti comportano una miscela di materiali vecchi e nuovi e danno nuova vita a strutture preesistenti. Cfr. Ip/11/453. Oltre a riconoscere prestazioni d´eccellenza il Premio dell´Ue per l´architettura contemporanea/Premio Mies van der Rohe incoraggia gli architetti a operare al di là dei confini nazionali e contribuisce a costruire un´Europa più forte e più creativa in linea con gli obiettivi della strategia Europa 2020. Il premio può essere la chiave per nuove commesse. Il vincitore del premio 2009, Tarald Lundevall della società norvegese Snøhetta, ha affermato: "Il premio ci ha dato maggiore visibilità sul piano internazionale e ci ha aiutato a ottenere nuove commesse." I vincitori della menzione speciale per architetti emergenti 2009, Lea Pelivan e Toma Plejić di Studio Up (Zagabria, Croazia), hanno dichiarato: "È stato un grande onore ricevere il premio per la nostra prima opera edificata ed è stato anche un grande stimolo per noi. La nostra società è diventata nota in tutto il mondo dell´architettura. Il premio non costituisce soltanto un privilegio, ma anche una responsabilità a creare grandi progetti in futuro." La cerimonia della12a edizione del premio coincide con il 25° anniversario del restauro del Padiglione Mies van der Rohe Pavilion del giugno1986. Contesto - Avviato nel 1987, il Premio dell´Ue per l´architettura contemporanea/Premio Mies van der Rohe è il riconoscimento più prestigioso nell´ambito dell´architettura europea. Esso viene conferito ogni due anni. Nel 2011 i vincitori sono stati scelti tra 343 candidature presentate in 33 paesi europei. La rosa dei candidati ammessi alla selezione per il premio principale comprendeva sei opere d´architettura. Cfr. Ip/11/341. Gli altri finalisti erano: Bronks Youth Theatre (Bruxelles, Belgio, progettato da Martine De Maeseneer, Dirk Van den Brande); Maxxi: Museo delle arti del Xxi secolo (Roma, Italia, di Zaha Hadid, Patrick Schumacher, Gianluca Racana); Sala da concerto della radio danese (Copenaghen, Danimarca, di Jean Nouvel); Museo dell´Acropoli Atene, Grecia, di Bernard Tschumi) e il Centro di riabilitazione Groot Klimmendaal (Arnhem, Paesi Bassi, di Koen van Velsen). I membri della giuria che hanno selezionato i finalisti per l´edizione 2011 sono: Mohsen Mostafavi, presidente della giuria/decano, Graduate School of Design, Harvard University, Cambridge, Usa; Ole Bouman, direttore, Nederlands Architectuurinstituut, Rotterdam; Yvonne Farrell, Grafton Architects, Dublino;annette Gigon, Gigon/guyer, Zurigo; Anne Lacaton, Lacaton & Vassal Architectes, Parigi; Tarald Lundevall, architetto, Snøhetta, Oslo; Pei Zhu, Pechino, Cina, e Lluís Hortet, segretario della giuria/direttore della Fundació Mies van der Rohe. L´architettura reca un contributo significativo all´economia dell´Ue e rappresenta un elemento importante dell´industria culturale e creativa che crea posti di lavoro per 8,5 milioni di persone nell´Ue e contribuisce al 4,5% del Pil europeo. Il programma "Cultura" dell´Ue, che ha un bilancio di 400 milioni di Eur per il 2007-2013 , sostiene progetti di cooperazione nel campo dell´architettura e del patrimonio culturale in 36 paesi (i 27 Stati membri, l´Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia, la Croazia, l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia, il Montenegro, la Serbia, la Turchia e la Bosnia-herzegovina). |
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ECCO I PRIMI I PRIMI ESPERTI IN EDILIZIA SOSTENIBILE CERTIFICATI SONO 27 I NUOVI “SPECIALISTI ESPERTI IN EDILIZIA SOSTENIBILE”. SI È CONCLUSA LA PRIMA SESSIONE DI ESAMI A CURA DI ODATECH. |
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Rovereto, 21 Giugno 2011 - È partita ufficialmente la certificazione delle competenze da parte di Odatech, Organismo di abilitazione e certificazione in Provincia di Trento. Si è conclusa infatti venerdì scorso la prima sessione d’esami per ottenere la qualifica di “Specialista in edilizia sostenibile”, organizzata con la collaborazione dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia autonoma di Trento. 27 gli artigiani che hanno superato l’esame: Polo Tullio, Moschetti Leonardo, Martinelli Giancarlo, Signorati Giovanna (per la categoria “Serramentisti”); Boni Nicola, Cazzanelli Francesco, Covi Matteo, Girardi Luca, Lavezzari Oscar, Lorenzi Giorgio, Menestrina Massimo, Miani Paolo, Monfredini Beniamino (per la categoria “Costruttori Edili”); Dallatina Ezio, Gottardi Ivo, Monfredini Beniamino, Girardi Luca (per la categoria “Carpentieri in legno”); Moratelli Sergio, Agostini Felice, Boni Enrico, Delvai Sandro, Riedmiller Andrea, Gasperini Manuel, Rossi Domenico, Rampanelli Ezio, Querio Paolo (per la categoria “Termoidraulici”); Gottardi Enzo, Dalvìt Enrico, Riedmiller Andrea, Rigatti Pier Paolo (per la categoria “Elettricisti”). A giudicare i nuovi specialisti in edilizia sostenibile una Commissione d’esame composta da Stefano Menapace (Project Manager Edilizia Sostenibile in legno, Habitech), Lorenzo Bendinelli (Presidente del Collegio dei Periti di Trento), Gian Paolo Perini (Ingegnere, Habitech) e Michela Chiogna (Università di Trento). Soddisfatto il Direttore di Odatech Claudio Cont: “Siamo molto orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo. Siamo il primo organismo in Italia che certifica le competenze nell’edilizia sostenibile. Finalmente una certificazione che attesta la qualità di quei professionisti che lavorano nel processo edilizio, ma che fino ad oggi non hanno avuto un riconoscimento ufficiale in materia di sostenibilità. Tale progetto ha l’obiettivo di qualificare anche la parte di filiera dell’edilizia legata alla posa in opera offrendo al committente finale garanzie sulle competenze dei professionisti che realizzano i progetti”. “Un grande ringraziamento va all’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia autonoma di Trento per aver fortemente voluto questo progetto”, ha commentato l’Amministratore delegato di Habitech Gianni Lazzari. La prossima sessione d’esami avrà luogo in autunno. Www.odatech.it/ |
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RECUPERO AREA EX NECA DI PAVIA,PARTE L´ACCORDO L´IMPEGNO DI REGIONE, COMUNE E FONDAZIONE BANCA DEL MONTE FORMIGONI:PIENA CORRESPONSABILITÀ TUTTI LIVELLI ISTITUZIONALI |
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Milano, 21 giugno 2011 - Regione Lombardia, Comune di Pavia e Fondazione Banca del Monte di Lombardia danno vita a un Accordo di programma per un´importante opera di riqualificazione urbana, attraverso il recupero dell´area industriale dismessa ´ex Neca´, di vitale importanza per Pavia e altre aree di proprietà comunale da destinare a funzioni di housing sociale. Il presidente Roberto Formigoni, affiancato dal delegato Giancarlo Abelli e dagli assessori al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti, alla Cultura Massimo Buscemi e alla Casa Domenico Zambetti, ha riunito a Palazzo Lombardia il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo e il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lombardia Aldo Poli, per condividere con loro le tappe che porteranno alla sottoscrizione dell´Accordo di programma. A breve, infatti, la Giunta regionale approverà la delibera di promozione dell´Adp e si insedierà la Segreteria tecnica. ´L´intervento che si intende promuovere - ha esordito Formigoni - consentirà il recupero di un´area strategica per la città e potrà costituire un nuovo motore per la crescita economica pavese e di altre aree di proprietà comunale da destinare a funzioni di housing sociale. Recuperare aree dismesse - i cosiddetti ´vuoti urbani´ - e restituirli alla vita dei cittadini rappresenta un principio in cui Regione Lombardia crede profondamente: diciamo infatti ´no´ al consumo di nuovo terreno e sì alla riqualificazione di quello esistente, magari inquinato e in disuso´. L´area ex-Neca è rilevante sia per dimensione, circa 80.000 mq, sia per collocazione, poiché posta in adiacenza al centro storico, alle infrastrutture di trasporto (stazione ferroviaria, linee di trasporto urbano, ecc), alle funzioni primarie (Università, Ospedale San Matteo) oltre che al sistema ambientale del Navigliaccio. L´intervento si pone dunque gli obiettivi di ricucire un´importante parte del tessuto urbano da riconsegnare alla città di Pavia, di perseguire il principio di un uso razionale del suolo, attraverso il riutilizzo delle aree dismesse, e di accrescere la dotazione cittadina di alloggi di edilizia convenzionata. Gli interventi previsti dal progetto (vedi scheda allegata) sono: il recupero ambientale del sito attraverso la bonifica dell´area; la realizzazione di nuovo parco pubblico e il recupero delle sponde del Navigliaccio; la costruzione di percorsi ciclopedonali con ponti sulla ferrovia e il Navigliaccio; lo sviluppo di una viabilità di interesse sovralocale e la costruzione di 800 parcheggi coperti; nuovi servizi turistico-ricettivi; il recupero architettonico e funzionale dell´antico edificio ex Riseria; un nuovo centro fieristico-congressuale; la promozione di offerta edilizia convenzionata, oltre ad ambiti di edilizia libera. Il costo di massima stimato dell´intervento è di circa 60,5 milioni, 53,5 dei quali sono già disponibili grazie all´intervento dei privati. ´E´ un intervento cui teniamo molto - ha sottolineato l´assessore Belotti - perché va nell´ottica del recupero di aree dismesse e questo è uno dei nostri principali obiettivi. In questo caso, inoltre, grazie alla realizzazione di alloggi in housing, si aggiunge anche un valore sociale al recupero dell´area, guardando anche, in prospettiva, agli universitari, che potranno beneficiare delle nuove realizzazioni´. L´housing sociale e il mix, recentemente normati da Regione Lombardia - prima in Italia a farlo - con il nuovo regolamento per l´assegnazione degli alloggi Erp, sono le priorità anche dell´assessore Zambetti, che ne sta facendo i capisaldi della propria azione di governo. ´Non sono più parole - ha detto -, ma realtà. Insieme alla riqualificazione urbana Pavia sta dimostrando di aver bene interpretato il sentimento di attenzione verso le famiglie e i ceti più deboli. Beneficeranno della riqualificazione dell´area anche gli universitari e coloro che necessitano di alloggi in locazione temporanea: penso ai medici e alle famiglie monoparentali´. L´assessore Buscemi ha invece lodato la valenza sovra-provinciale, che viene ad assumere tale intervento: ´è un modo per implementare - ha detto - il valore storico e culturale di un´area che significa molto per Pavia´. Sulla strategicità del nuovo centro congressi si è invece soffermato il delegato Abelli che ha sottolineato come ´una realtà che rappresenta un´eccellenza in campo sanitario non possa essere priva di tale struttura´. Abelli ha anche aggiunto che ´Quando si raggiungono risultati così importanti vuol dire che si è lavorato bene insieme´. ´Il dialogo, il partenariato e la programmazione negoziata - ha concluso Formigoni - sono i pilastri del metodo di lavoro che abbiamo adottato. Il ruolo di Regione Lombardia sarà dunque quello di fare da regia, da raccordo, e di mediare fra le varie esigenze, di coordinamento delle procedure urbanistiche e ambientali, di stimolo al rispetto dei tempi. Il primo valore aggiunto dell´Adp risiede, infatti, nella piena corresponsabilità di tutti i livelli istituzionali: anche per questo abbiamo voluto che il Comitato potesse rappresentare adeguatamente tutti gli interessi in gioco. L´area ex Neca ha ospitato attività industriali dal 1879 alla metà dagli anni ´90 (riseria, produzione tubi in ghisa, macchine da cucire, caldaie e radiatori). A seguire, per oltre un decennio dagli anni ´90, l´area è rimasta in completo stato di abbandono, con presenza di rifiuti accumulati e strutture pericolanti. L´intervento di recupero ambientale portato avanti dalla proprietà ha riguardato: - in soprasuolo: la pulizia radicale dell´area dai rifiuti, dalle terre e scorie di fonderia e la bonifica delle coperture in amianto e demolizione dei fabbricati esistenti; - in sottosuolo: la bonifica dei terreni secondo il progetto approvato. I lavori in soprasuolo sono conclusi, mentre le opere di bonifica dei terreni sono in via di definitivo completamento. 2.Parco Pubblico E Recupero Delle Sponde Del Navigliaccio - Si prevede la creazione di un grande parco centrale disposto lungo il corso del Navigliaccio e integrato da piazze pubbliche, percorsi pedonali e ciclabili, senza interferenze con la viabilità veicolare. Parte integrante dell´intervento sarà il recupero delle sponde a verde del Navigliaccio fino a creare un parco fluviale tematico connesso alla trama di percorsi pedonali e ciclabili che servono l´intero comparto. 3.Percorsi Ciclopedonali E Ponti Su Ferrovia E Navigliaccio - L´intervento si pone come elemento di ricomposizione del tessuto urbano in grado di superare l´isolamento oggi determinato dalla linea ferroviaria e dal corso del Navigliaccio. In tal senso il nuovo comparto verrà reso fruibile dagli ambiti al contorno e permeabile da e verso il centro storico attraverso la realizzazione di specifici collegamenti ciclo-pedonali e, in particolare, una passerella sopra la linea ferroviaria verso il centro storico e due ponti sul corso del Navigliaccio verso la periferia. 4.Viabilità Di Interesse Sovralocale - L´impianto urbanistico sarà servito da un nuovo asse viabilistico indipendente dal sistema della mobilità pedonale e ciclabile del quartiere. Tale asse, che si svilupperà lungo la ferrovia, contribuirà nel sistema della mobilità sovralocale al ruolo di collegamento trasversale tra le radiali di accesso alla città da ovest, anche attraverso interventi puntuali di miglioramento dei nodi viabilistici esistenti al contorno. Parte integrante del sistema della viabilità sovralocale sarà inoltre la dotazione di parcheggi pubblici di interscambio localizzati nel comparto. 5.Servizi Turistico-ricettivi - Si prevede la realizzazione di una nuova struttura alberghiera privata, con un numero previsto di 200 camere circa, in sinergia sia con le attività congressuali ed espositive, sia con la generale richiesta turistica di servizi ricettivi, particolarmente carenti nella città di Pavia. In particolare la struttura è prevista nella parte meridionale del comparto, in adiacenza al centro congressuale-espositivo e in ambito prossimo alla stazione ferroviaria e al centro storico. 6. Recupero Dell´antico Edificio Del Molino (Ex Riseria) - L´intervento di riqualificazione dell´edificio, attraverso il recupero e il restauro architettonico dell´immobile e la rifunzionalizzazione degli spazi interni ed esterni, intende rispondere al fabbisogno di incontro della numerosa popolazione giovanile e universitaria residente nella città, attraverso forme e strutture di aggregazione a carattere culturale (quali spazi museali, biblioteche, emeroteche ecc) e i servizi connessi e compatibili. 7. Nuovo Centro Fieristico-congressuale - Nell´ambito della riorganizzazione complessiva del sistema fieristico-congressuale della città il progetto prevede una nuova struttura flessibile in grado di accogliere la domanda espositiva e congressuale unitamente ad una vasta gamma di servizi accessori, favorendo importanti sinergie tra le attività congressuali-espositive e quelle artistiche, culturali, enogastronomiche e naturalistiche, oltre che a sostenere le attività legate al sistema universitario e dell´Ospedale San Matteo. 8. Housing Sociale - Si prevede la realizzazione di un mix abitativo destinato ad anziani, giovani coppie e nuclei monoparentali, da localizzare su aree già in dotazione dell´Amministrazione comunale e dislocate sulla cintura intermedia cittadina, infrastrutturata e fornita di pubblici servizi. Gli alloggi saranno caratterizzati da innovazione e sostenibilità, con l´utilizzo di tecnologie verdi e per il risparmio energetico. Obiettivi e modalità realizzative degli interventi di housing sociale sono: offrire nuovi alloggi a particolari profili di cittadini, costruire nuovi insediamenti residenziali sostenuti ed integrati da servizi, realizzare ´piccoli´ insediamenti diffusi e integrati, favorire l´integrazione sociale e culturale, sviluppare il senso di appartenenza al quartiere e alla città, offrire spazi, luoghi di aggregazione e servizi. |
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CASA: APERTO A BERGAMO LO SPORTELLO INFORMATIVO DA LUGLIO VIA ALLA SPERIMENTAZIONE ANCHE A PAVIA |
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Bergamo, 21 giugno 2011 - E´ stato inaugurato ieri mattina presso la Sede territoriale regionale di Bergamo lo Sportello Informativo per la Casa. Un´iniziativa completamente gratuita, di consulenza e di orientamento per i cittadini in materia di politiche e servizi abitativi, in cui opereranno in maniera coordinata funzionari di Regione Lombardia e dell´Aler, in collaborazione con il Comune e l´Università degli Studi di Bergamo. A presentarlo, sono intervenuti gli assessori regionali alla Casa Domenico Zambetti e all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi. ´Dopo un primo sportello aperto a Brescia avviamo anche a Bergamo questo esperimento, il cui scopo è ascoltare e rispondere ai problemi della comunità - ha spiegato Zambetti -. In un momento economico e sociale particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo è fondamentale portare avanti delle efficaci politiche abitative, soprattutto a favore delle categorie sociali più vulnerabili come le giovani coppie, le famiglie monoparentali, gli studenti universitari fuori sede e gli anziani´. ´Questa iniziativa - ha detto Raimondi - ha innanzitutto una connotazione di concretezza, per dare una risposta efficace ai bisogni abitativi e fare conoscere ai cittadini le numerose opportunità che la Regione mette loro a disposizione, accompagnandoli nella ricerca delle migliori soluzioni abitative e dei contributi promossi sul territorio´. Lo sportello è dedicato a chi cerca informazioni per i contributi per l´acquisto della prima casa, per il Fondo Sostegno Affitto, così come per il contributo straordinario per l´affitto per i cittadini licenziati o messi in mobilità o con sfratto esecutivo, ma anche per conoscere i bandi dell´Aler e le modalità di accesso all´edilizia residenziale pubblica. Lo sportello fornisce informazioni anche su come comportarsi per beneficiare dei finanziamenti per l´eliminazione delle barriere architettoniche e per la certificazione energetica degli edifici. ´I cittadini bergamaschi ci hanno confermato in questi anni che c´era la necessità di questo servizio - ha spiegato l´assessore Raimondi -. Nel 2010, in particolare, sono stati ben 10.888 coloro i quali si sono rivolti a Spazioregione per conoscere le politiche regionali e, di questi, 3.800 hanno richiesto informazioni sui bandi per la casa. Dall´inizio dell´anno a oggi si sono rivolti a noi 5.265 persone, 1.500 delle quali con richieste sulle politiche per la casa´. Allo Sportello Informativo si affiancano tutte le ulteriori azioni parallele che l´Assessorato regionale alla Casa sta promuovendo e attuando, quale ad esempio la recente modifica al regolamento regionale per agevolare e migliorare l´accesso all´alloggio Erp e la realizzazione degli interventi previsti nel Piano Nazionale edilizia abitativa. ´Entro luglio - ha annunciato l´assessore Zambetti - è prevista l´attivazione di un terzo Sportello informativo nella provincia di Pavia che, sul modello di Brescia e di Bergamo, costituirà un ulteriore presidio dedicato ai temi della casa, sempre in raccordo con gli altri attori, quali il Comune di Pavia e l´Università. Entro la fine dell´anno, inoltre, concluderemo la fase sperimentale per avviare l´apertura a regime degli sportelli in tutte le sedi territoriali della Regione´. |
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CAMPANIA: RIUNITO OSSERVATORIO REGIONALE CASA CON COMMISSARI IACP |
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Napoli, 21 giugno 2011 - Si è riunito il 17 giugno l’Osservatorio regionale Casa presieduto dall’assessore all’Urbanistica ed al Governo del Territorio Marcello Taglialatela. Alla riunione – la prima dell’Osservatorio cui hanno preso parte i commissari degli Istituti Autonomi Case popolari – hanno partecipato gli assessori pro tempore all’Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) delle cinque città capoluogo, i rappresentanti regionali dei sindacati dei lavoratori e degli inquilini, la dirigente regionale dell’Epa (Edilizia Pubblica Abitativa). Nel corso dell’incontro sono state affrontate le questioni relative al piano vendita degli alloggi e, soprattutto, sono stati sollecitati i Commissari a concludere gli interventi già in corso di realizzazione per la costruzione di nuova edilizia popolare. Dopo la riunione, l’assessore Taglialatela ha tenuto un incontro ad hoc con i cinque commissari degli Iacp per fare il punto della situazione dopo un mese di lavoro. |
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PROGETTO “HOPE IN STATION”, UN’INNOVATIVA METODOLOGIA PER AFFRONTARE IL DISAGIO SOCIALE LE FINALITÀ DEL PROGETTO GUARDANO ALL’INTEGRAZIONE, ALL’INCLUSIONE SOCIALE E ALLA SICUREZZA ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI FERROVIARI |
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Roma, 21 giugno 2011 - Reinserimento delle persone colpite da disagio sociale che vivono ai margini delle stazioni e sviluppo di un nuovo concetto di sicurezza da applicare negli edifici ferroviari. Di questo si è discusso nel seminario “Hope in station”, il 15 giugno scorso presso il “Binario 95” di Roma Termini. Un’iniziativa - promossa dalla cooperativa sociale “Europe Consulting” impegnata nella gestione degli Help Center - che di volta in volta si rinnova, richiamando lacollaborazione tra diverse società ferroviarie per affrontare i problemi legati al disagio psichico e sociale dei senza fissa dimora. Le finalità del progetto guardano all’integrazione e all’inclusione, piuttosto che ad azioni di forza “tampone” nei confronti dei senza tetto frequentatori delle aree ferroviarie. Il metodo adottato è il coordinamento tra i diversi attori coinvolti nei processi sociali, che si traduce insoluzioni innovative per la mobilità, la povertà, la nutrizione, l’accesso a cure mediche gratuite e la mobilitazione di occupati. Una formula, questa, che col tempo ha dimostrato di garantire al meglio anche la condizione di sicurezza nelle stazioni, grazie a un intervento immediato e diprevenzione che agisce in anticipo prima che il problema degeneri. Nel corso del seminario, le Ferrovie dello Stato hanno richiamato le parole chiave che delineano il profilo del progetto “Hope in stations”: lavoro, rete delle attività, formazione ericerca finalizzata a definire il modello formativo più adatto al personale ferroviario che si relaziona con questi fenomeni di disagio. Durante i lavori, l’Isfort (l’Istituto Superiore della Formazione) ha presentato le attività svolte sui modelli di intervento sociale di alcune grandi stazioni ferroviarie europee. Tre gli ambiti di intervento: la definizione dei profili essenziali delle attività di ricerca svolte e della metodologia adottata; l’ambito delle stazioni indagate e la rete delle organizzazioni sociali presenti; i riflessi per le politiche di sostegno da promuovere. Lo studio dell’Isfort ha poi presentato un benchmark tra le principali stazioni ferroviarie coinvolte nel progetto. L’incontro si è dunque concluso con la descrizione del progetto “Work in stations”dellaEurope Consulting, un programma che ha la finalità di stabilire le Best Practice più idonee per intervenire sull’inserimento professionale delle persone disagiate. Alcuni numeri diffusi hanno delineato le azioni di intervento degli Help Center: più di 2.500 persone intercettate, 84% stranieri in età lavorativa,16% italiani (età variabile – media 45 anni). 18mila richieste di aiuto di cui il 30% riguardava il lavoro. La creazione di un database di oltre 2500 persone. Gli attori coinvolti: Ferrovie dello Stato, il Comune di Roma, la Provincia di Roma, la Regione |
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BOLZANO: VIA LIBERA ALLA NUOVA AGENZIA UNICA DEGLI APPALTI |
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Bolzano, 21 giugno 2011 - La Giunta provinciale ha approvato la delibera che istituisce la nuova Agenzia unica degli appalti. Lo ha annunciato il 20 giugno il presidente Luis Durnwalder. "Si tratta di una struttura - ha spiegato Durnwalder - che offrirà ai comuni e a tutti gli enti pubblici non solo consulenza, ma anche la possibilità di preparare le singole gare d´appalto". "Dai colloqui avuti negli ultimi mesi con il Consorzio dei Comuni - ha proseguito Luis Durnwalder - è emersa con chiarezza la necessità di mettere a disposizione di tutti gli enti pubblici che bandiscono delle gare d´appalto un servizio di aiuto e consulenza. Attualmente, infatti, molte amministrazioni, soprattutto quelle di piccole dimensioni, si affidano ad agenzie private oppure ai segretari comunali, con il risultato che manca una vera uniformità nell´applicazione delle norme relative agli appalti. Con la nuova Agenzia ci sarà un maggiore e migliore coordinamento da questo punto di vista, e la pubblica amministrazione potrà risparmiare tempo e denaro nello svolgimento delle gare". La delibera che istituire la nuova Agenzia unica per gli appalti è stata approvata oggi (20 giugno) dalla Giunta provinciale: nelle prossime settimane il direttore generale della Provincia inizierà una serie di colloqui con tutti gli enti altoatesini che assegnano appalti pubblici. Sulla base delle informazioni raccolte verranno stilate delle linee guida e dei criteri da seguire nell´elaborazione concreta del progetto. L´agenzia unica degli appalti offrirà servizi di consulenza ma non solo, visto che potrà materialmente occuparsi di preparare le singole gare. |
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COMMERCIO ESTERO, ASSOCAMERESTERO: SVENTOLA IL TRICOLORE NEI MERCATI ESTERI. AD APRILE 2011 L’ITALIA MANTIENE LE POSIZIONI, IN CONTROTENDENZA RISPETTO AI COMPETITOR EUROPEI: STABILE RISPETTO A MARZO (+0,8%) MENTRE IN CALO LE VENDITE DI GERMANIA (-5,6%) E FRANCIA (-2,2%) |
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Roma, 21 giugno 2011 – I primi quattro mesi del 2011 segnano per l’export italiano un incremento del 18,8%, nei dati destagionalizzati, con un valore di 124,6 miliardi di euro, trainato dai risultati del mercato extra-europeo (+23,2%, 54,3 miliardi di euro). Anche il mercato europeo mostra una buona vivacità, registrando un aumento del 15,6%, pari a 70,3 miliardi. Nel mese di aprile, il dato dell’Italia appare in controtendenza rispetto a quello degli altri Paesi europei: mentre Germania e Francia, i primi due esportatori europei, segnano una flessione nelle esportazioni verso il resto del mondo del 5,6% e del 2,2%, l’export italiano mantiene le posizioni guadagnate, con un lieve rialzo dello 0,8%. “Grazie alla capacità di iniziativa delle nostre imprese, l’Italia mantiene e anzi rafforza le posizioni in particolare in alcuni mercati lontani, quali India e Cina, in cui le esportazioni, pur mantenendosi ancora su valori contenuti, superano addirittura il livello pre-crisi: già a marzo 2011 infatti le vendite sul mercato cinese risultano superiori di circa 400 milioni al dato medio del periodo gennaio-luglio 2008. Stesso discorso vale per l’India, in cui l’incremento è di oltre 63,5 milioni”, afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat. Guardando ai settori, la leadership italiana si afferma, a livello europeo, per export di vino all’estero: oltre ad essere primo produttore mondiale, l’Italia è infatti primo esportatore dell’Ue a 27 negli Stati Uniti e in Russia, con un valore delle vendite rispettivamente di 220,4 e 26,4 milioni di euro nel primo trimestre 2011, mentre il 2010 si è chiuso su valori di 827,3 e 104 milioni di euro. Specialmente nel mercato russo il valore risulta di quasi tre volte superiore a quello registrato dalla Francia, ferma a circa sette milioni di euro, e, se si guarda al dato 2010, la performance italiana raggiunge i 104 milioni di euro, contro i 37 milioni del competitor francese. Anche nel fashion l’Italia si conferma primo esportatore europeo, con un export pari a circa 13 milioni di euro nei primi quattro mesi del 2011, valore più che doppio rispetto a quello registrato dalla Francia, che nello stesso periodo esporta prodotti per circa sei miliardi di euro. “Se da un lato si afferma sempre più il nostro essere leader nei beni intermedi e strumentali – prosegue Esposito – la capacità di innovazione dell’imprenditoria italiana applicata ai settori tradizionali ci porta, dall’altro, ad una significativa affermazione anche nei beni di consumo e in particolare in alcuni tra i comparti maggiormente evocativi del Made in Italy, quali vino e fashion”. |
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COMMERCIO FVG: DIRETTIVA BOLKESTEIN, NECESSARIA APPLICAZIONE RAGIONATA |
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Trieste, 21 giugno 2011 - Gli aspetti relativi alle attività commerciali della direttiva Ue conosciuta come Bolkestein, che la Giunta regionale recepirà a breve nell´ambito della Legge comunitaria 2010, saranno applicati in Friuli Venezia Giulia in maniera meditata, facendo leva sugli strumenti urbanistici, nell´interesse degli operatori del settore e dei consumatori, evitando insediamenti in aree non adeguate sotto il profilo delle infrastrutture, per scongiurare un eccessivo consumo del territorio e delle risorse energetiche. Questo indirizzo è condiviso dall´assessore regionale al Commercio, Angela Brandi, da quello alla Pianificazione, Riccardo Riccardi, e dai vertici regionale e provinciali di Confcommercio, che si sono incontrati il 17 giugno a Trieste. A seguito della direttiva Bolkestein e del successivo decreto legislativo nazionale 59 del 2010, che attua quanto previsto dalla disciplina comunitaria, la Giunta si appresta infatti ad apportare modifiche ed adeguamenti alla normativa regionale sul commercio, per quegli aspetti che risultano in contrasto con la Bolkestein stessa. Gli adeguamenti riguardano in particolare la pianificazione delle medie e grandi strutture di vendita, oltre alle vendite dirette a domicilio, al commercio su aree pubbliche e ai compiti dell´Osservatorio regionale del Commercio, e hanno suscitato alcune preoccupazioni in Confcommercio, oggi rappresentata dal presidente regionale Franco Rigutti, e dai responsabili provinciali. Secondo l´associazione di categoria, che in proposito ha consegnato un documento ai due assessori regionali, vi sarebbero varie questioni da risolvere, in maniera condivisa, per un´applicazione ragionata della direttiva: in particolare Confcommercio punta a tutelare le attività al dettaglio dei centri storici, e dunque, sottolinea il presidente regionale Franco Rigutti, "l´apertura di nuovi centri commerciali, soprattutto se estranei al sistema delle città, va valutato alla luce della Bolkestein in ragione delle strategie regionali, compiendo un bilancio critico del loro rapporto con il territorio e delle alterazioni della competitività tra comuni". Ricordato che la salvaguardia del tessuto commerciale esistente è esplicitamente citata in una recente sentenza del Tar Fvg, Brandi e Riccardi si sono detti convinti della possibilità di governare le attività commerciali attraverso gli strumenti urbanistici, superando quindi la precedente logica dettata da criteri puramente economici. "Gli indirizzi programmatici della Giunta Tondo per questo comparto - ha precisato Riccardi - non sono in ogni caso modificati: non si può proseguire nell´allargamento dell´offerta di grande distribuzione". Di conseguenza - ha aggiunto Brandi - "i prossimi insediamenti di grandi attività commerciali dovranno rispondere a criteri di progettualità territoriale". Un principio che consentirà comunque ai centri esistenti di poter continuare ad operare a condizioni economicamente vantaggiose. L´assessore Brandi ha infine preannunciato che in sede di assestamento di bilancio chiederà uno stanziamento triennale ad hoc per la realizzazione di centri commerciali naturali e di "centri in via", con l´obiettivo di mettere i centri urbani e i centri storici in grado di competere con l´attrattività dei centri commerciali della grande distribuzione, offrendo un recupero urbanistico rilevante, la valorizzazione dei patrimoni storici e culturali, il potenziamento dei servizi e dell´offerta commerciale e turistica. In uno spirito costruttivo, che ha permesso di chiarire talune incomprensioni delle scorse settimane, Confcommercio ha confermato la piena fiducia nelle iniziative della Regione e dell´operato degli uffici regionali a Bruxelles, presso la Comunità europea. |
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PRIMA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA CHIMICA SOSTENIBILE |
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Anversa, 21 gennaio 2011 - La prima conferenza internazionale sulla chimica sostenibile si svolgerà dal 6 all´8 luglio 2011 ad Anversa, in Belgio. La Ue è un importante produttore di prodotti chimici, con il settore produttivo che rappresenta una parte significativa delle sue industrie. Con i consumatori che chiedono prodotti più sicuri, migliori e più pratici, l´industria chimica deve affrontare una serie di importanti sfide ambientali e preoccupazioni sociali. Poiché una chimica sostenibile, tecnologie innovative e più pulite e lo sviluppo di modelli di impresa appropriati, oltre alle misurazioni delle prestazioni e una migliore gestione integrata, sono tutti importanti per lo sviluppo del settore. Lo scopo di questo evento è quello di trattare sia gli argomenti tecnologici che quelli non tecnologici nella ricerca accademica e industriale e di valutare le prospettive per il settore dellindustria chimica e la sostenibilità nel futuro. La conferenza è aperta a tutti gli accademici e chimici, ingegneri, scienziati in generale, ricercatori sul campo, manager e altri specialisti coinvolti in uno o più aspetti della chimica sostenibile. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Wessex.ac.uk/11-conferences/sustainablechemistry-2011.html |
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CREL: STORICHE DIFFICOLTÀ STRUTTURALI, RILANCIO ATTRAVERSO INNOVAZIONE, CREDITO E NUOVI INCENTIVI |
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Cagliari, 21 Giugno 2011 - "La Sardegna soffre ancora per alcune storiche difficoltà strutturali e per la crisi senza precedenti che l´economia mondiale vive attualmente, nonostante ciò, ci sono segnali concreti dai quali ripartire. La Giunta del presidente Cappellacci sta operando scelte importanti per rilanciare lo sviluppo puntando su piccole e medie imprese, innovazione, ricerca e innovazione e ha messo in campo azioni e strumenti che in appena due anni stanno restituendo ossigeno al sistema". E’ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito alla presentazione del Rapporto Crel. "Sul fronte del Credito - ha ricordato La Spisa - insieme alla Sfirs sono state intraprese una serie di iniziative di rilievo che hanno determinato una svolta: è stato attivato il Fondo di cogaranzia e controgaranzia con una dotazione di 238.200.000 euro, avviato il Credito di imposta con la costituzione di un fondo che ha una dotazione di 50.000.000, il Fondo Microcredito Fse per un ammontare di euro 40.000.000 per gli anni 2009 - 2013 e quello di “garanzia etica” con 3.000.000 di euro per l’anno 2009, integrato di euro 3.000.000 per gli anni 2010 e 2011. E’ stato creato il fondo Frai - Fondo regionale per la Reindustrializzazione nelle Aree Industriali con una dotazione di 18 milioni. Per quanto riguarda la Ricerca, inoltre, sono state investite risorse per oltre 200 milioni". "Le imprese sarde - ha concluso il vice presidente della Regione - attraverso i nuovi Pia (Pacchetti Integrati di Agevolazione), avranno a disposizione 60 milioni di euro per sostegno allo sviluppo, competitività e innovazione, contrasto alla crisi congiunturale e sostegno all´occupazione, sviluppo territoriale e sostegno alle filiere locali. In questi mesi ha preso avvio il programma pluriennale di infrastrutture e servizi per lo sviluppo di “Progetti di Filiera e di Sviluppo Locale” (previsto dalla Legge Regionale 28 dicembre 2009 n. 5, art. 5), connesso alla crescita e alla competitività delle attività produttive, con particolare riferimento alle aree di crisi e nei territori svantaggiati che mette a disposizione 400 milioni per tutta la Sardegna". |
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SLOVENIA, INGEGNO NAZIONALE IN ITALIA |
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Lubiana, 21 giugno 2011 - In ottobre l´imprenditore sloveno Ivo Boscarol, proprietario della società Pipistrel di Aidussina, inizierà a costruire nell´aeroporto Duca d´Aosta di Gorizia un impianto di produzione di circa 10.000 metri quadri. Qui inizierà la produzione del velivolo Panthera, quadriposto ultramoderno che sarà venduto in tutto il mondo e in particolare sul mercato degli Usa. Sarà il primo aeroplano al mondo che decollerà e atterrerà utilizzando l´energia elettrica. |
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CONVEGNO “ RETI DI IMPRESA: NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI, FINANZIAMENTO E FISCALITÀ". |
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Vicenza, 21 giugno 2011- Giovedì 23 giugno 2011, ore 10.00, a Vicenza, presso la Sala d’Onore del Palazzo delle Opere Sociali, Piazza Duomo 2, si terrà il Convegno “ Reti di Impresa: nuovi modelli organizzativi, finanziamento e fiscalità". Al centro del dibattito il nuovo strumento del Contratto di Rete, che amplifica le potenzialità operative delle imprese, attraverso collaborazioni e cooperazioni, per generare innovazione ed aumentare la competitività. Il “fare squadra” è sempre stata un’opportunità per gli imprenditori italiani, soprattutto del nord est: i distretti produttivi ne sono stati un esempio. Oggi, le nuove sfide aperte dalla globalizzazione, portano a superare la logica del distretto ed ogni limite territoriale: il nuovo imperativo per fare sistema si chiama Rete. Analizzando il contratto di rete, il finanziamento ed il rating delle reti, i nuovi modelli organizzativi all’interno della rete e le agevolazioni fiscali, si farà il punto sulle nuove e flessibili opportunità di cooperazione interaziendale. Il Convegno, che ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine di dottori commercialisti ed esperti contabili di Vicenza, è organizzato da “Studio Zanguio”, Studio Integrato del network “Acbgroup” che riunisce 60 tra i migliori Studi di commercialisti e avvocati a livello italiano, che ha da poco festeggiato i 10 anni dalla costituzione. |
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SOLAGRITAL, TAVOLO TECNICO IN GIUNTA REGIONALE |
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Campobasso, 21 giugno 2011 - - Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha ricevuto il 17 giugno , nella sede della Giunta regionale, i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Solagrital. Presenti all´incontro, oltre agli Assessori Fusco Perrella e Marinelli, i vertici dell´azienda, il Presidente della Solagrital, Antonino Mancini, l´Amministrazione Delegato, Pasqualino Di Dario, il Direttore delle Risorse Umane, Armando Petrarca, nonché i rappresentanti sindacali nazionali della Cisl, Leonardo Ceradini, della Cgil, Giovanni Mininni, della Uil, Pietro Pellegrini, della Ugl, Paolo Mattei, e delle Rsu. Nel corso del Tavolo tecnico, si è fatto il punto della situazione sulle prospettive lavorative della Solagrital, si sono evidenziate le strategie dell´azienda a medio e lungo termine e sono state illustrate le azioni da intraprendere per dare attuazione al Piano sociale. Il Presidente Iorio ha ribadito la volontà del Governo regionale di attivare, in coerenza con quanto fatto fino ad oggi, tutte le iniziative necessarie per la conservazione della filiera avicola molisana, da quelle produttiva a quella commerciale, al fine di mantenere l´occupazione e di salvaguardare una tradizione produttiva rilevante e peculiare del Molise. «In quest´ottica - ha detto - intendiamo garantire una continuità aziendale sicura, per poter aprire un nuovo percorso che miri al raggiungimento di prospettive concrete e di obiettivi occupazionali. Crediamo nella Solagrital, perché è un´azienda di grande valore che è stata tenacemente in grado di affrontare situazioni difficili negli ultimi due anni». «La strada fino ad oggi percorsa - ha concluso Iorio - ci ha comunque permesso di salvare l´azienda e la filiera. Questo in una congiuntura internazionale difficile. Un buon risultato, dunque, che ci spinge, però, ad andare sempre più avanti e ad operare con logiche di efficienza e qualità sia produttiva che commerciale. Abbiamo ora davanti varie strade che dobbiamo intraprendere alla luce di una strategia che condivideremo, come fatto fino ad oggi, con le rappresentanze dei lavoratori e degli allevatori». |
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“A.MERLONI”, REGIONE UMBRIA INCONTRA SINDACI: URGENTE CONFRONTO CON GOVERNO E COMMISSARI |
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Perugia, 21 giugno 2011 - "La Regione Umbria solleciterà un confronto urgente con il Governo e con i commissari straordinari della ´A.merloni´ per fare chiarezza rispetto alle proposte di acquisizione dello stabilimento di Gaifana e degli altri ´asset´ restanti del gruppo". Lo ha detto l´assessore regionale allo Sviluppo economico, Gianluca Rossi, incontrando il 17 giugno, nella sede dell´Assessorato, sindaci e amministratori dei Comuni di Nocera Umbra, Foligno, Valtopina, Valfabbrica, Sigillo, Scheggia e Pascelupo, Gualdo Tadino, Gubbio e Fossato di Vico. "Ad oggi - ha sottolineato Rossi - non sono stati ancora comunicati gli esiti del secondo bando relativo al complesso umbro-marchigiano del gruppo, scaduto da un paio di mesi. Un´ulteriore incertezza che grava sul futuro di migliaia di lavoratori e sull´economia di una vasta area. Torneremo, pertanto, a chiedere al Ministro dello Sviluppo economico che riunisca al più presto Regioni e commissari straordinari attorno a uno stesso tavolo - ha aggiunto - sia per avere un quadro dettagliato dello stato attuale delle offerte di vendita sia soprattutto per accelerare gli interventi per contrastare una crisi che, lo ribadiamo, per le sue pesanti ripercussioni economiche e sociali, richiede un impegno forte da parte del Governo nazionale". L´assessore regionale ha sottolineato, inoltre, l´importanza di dar corso all´Accordo di programma, sottoscritto tra il Ministero dello Sviluppo economico e le Regioni interessate, per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi produttiva e di mercato della "A. Merloni". "Ci sono già le risorse esigibili - ha detto - e l´Accordo, opportunamente aggiornato, se si fosse in assenza di proposte di acquisizione che diano garanzie sul rilancio produttivo e il mantenimento dei posti di lavoro, è uno strumento in grado di sostenere investimenti e occupazione, con una serie di misure a favore delle piccole e medie imprese". Sindaci e amministratori locali, nel manifestare la crescente preoccupazione per l´aggravarsi della crisi economica e sociale dell´area, hanno condiviso la linea di azione della Regione e si sono detti pronti a costruire insieme le sinergie necessarie per il rilancio produttivo e occupazionale dell´area. Entro la fine di giugno, per il fare il punto sulla vicenda, l´assessore regionale Rossi convocherà un nuovo incontro con i rappresentanti dei Comuni, della Provincia di Perugia e delle organizzazioni sindacali. |
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TOSCANA, SULLA GRANDE DISTRIBUZIONE, CONDIVISE LE PREOCCUPAZIONI DI CONFESERCENTI |
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Firenze, 21 giugno 2011 – “Non è una novità, sulla eccessiva espansione del sistema della grande distribuzione nutro anch’io molte perplessità – afferma l’assessore regionale al commercio Cristina Scaletti commentando le prese di posizione in materia assunte dalla Confersercenti -. La piccola distribuzione va tutelata non solo per il suo valore commerciale, ma anche per il valore identitario e sociale di cui è portatrice. La scomparsa dei piccoli esercizi è per esempio una perdita non solo economica, ma anche del “saper fare”, patrimonio culturale imprescindibile”. “Ribadisco l’impegno già assunto dalla Regione nel Dpef di andare nei prossimi mesi ad una revisione complessiva della normativa in materia di commercio con l’obiettivo di rendere più chiari e cogenti i limiti per la grande distribuzione, per i saldi e le promozioni (anche a tutela dei consumatori). In questo senso stiamo predisponendo una più stringente collaborazione con l’assessore all’urbanistica ai fini di impostare un lavoro congiunto sulla grande distribuzione. Si tratta di tutelare i centri storici evitando la loro desertificazione, la chiusura di esercizi storici, la spersonalizzazione del rapporto cliente-venditore”. “Al contempo è necessario anche pensare, ed è quello che stiamo facendo – aggiunge l’assessore Scaletti -, a semplificare tutte le procedure, a rendere più facile aprire e gestire un piccolo esercizio commerciale”. Anche sulla media distribuzione occorre fare più chiarezza, è la conclusione dell’assessore; è indispensabile chiarire il ruolo che questo segmento sta assumendo nel sistema distributivo: “Ed evitare che possa rischiare di avere un impatto analogo, forse ancora più dirompente di quello della grande distribuzione, nei confronti dei piccoli esercizi”. |
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AUSTRIA, ESPANSIONE E AUMENTO DEI PREZZI PER BILLA |
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Vienna, 21 giugno 2011 - In Austria, Billa preannuncia per quest´anno un aumento dei prezzi. Tuttavia, grazie ad un evidente aumento di fatturato, questo risulterà moderato. Nella guerra dei prezzi, Billa come del resto il suo concorrente Spar, stanno proponendo un´ampia gamma di prodotti con il proprio marchio i quali hanno il vantaggio di non essere direttamente paragonabili a quelli della concorrenza e hanno buoni margini. Si prevede per la fine dell´anno un aumento degli articoli con il marchio ´´Billa´´ da 150 a 250. La catena austriaca di alimentari è in continua crescita e quest´anno investirà 80 milioni per il rinnovamento delle 1.003 filiali esistenti e per l´apertura di 40 nuove filiali. Fino al 2015 l´azienda vorrebbe inaugurare ogni anno almeno dieci filiali e saranno investiti circa 2,5 milioni di euro per l´acquisto di nuove uniformi. |
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FVG: APPROVATO REGOLAMENTO PER SOSTEGNO A IMPRESE MONOPOLI |
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Trieste, 21 giugno 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell´ assessore al Lavoro, formazione, commercio e pari opportunità, Angela Brandi, ha approvato il Regolamento concernente criteri e modalità per la concessione dei contributi destinati alle azioni a sostegno delle imprese esercenti l´attività di vendita di generi di monopolio, ai sensi della Lr 11/2009 (Misure urgenti in materia di sviluppo economico regionale, sostegno al reddito dei lavoratori e delle famiglie, accelerazione di lavori pubblici). Il Regolamento riguarda le imprese esercenti l´attività di vendita di generi di monopolio operanti nelle aree già soggette a regime di zona franca della provincia di Gorizia e successive estensioni alle province di Trieste e Udine, per azioni a sostegno all´attività; le imprese ubicate nell´intero territorio regionale, esercenti l´attività sia ordinaria sia speciale, titolari di autorizzazione per la rivendita di generi di monopolio, per l´acquisto di terminali multifunzione atti a erogare servizi e a favorire l´accesso dei cittadini ai servizi delle pubbliche amministrazioni. Oltre a tali imprese, il documento riguarda anche l´Agenzia regionale del lavoro, ente competente per la promozione di azioni di ricerca di nuova occupazione e di reinserimento professionale; i Centri di assistenza tecnica alle imprese commerciali (C.a.t.), per la creazione di borse di studio per la frequenza dei corsi di riqualificazione. Tutti questi soggetti possono beneficiare dei contributi previsti, che vengono concessi in osservanza delle condizioni prescritte dai Regolamenti e delle Direttive comunitari e secondo ben precisi limiti per interventi di ammodernamento e ristrutturazione degli immobili destinati o da destinarsi a sede dell´impresa; per l´acquisto di attrezzature e arredi strettamente funzionali all´attività di vendita di generi di monopolio; per la promozione di azioni di ricerca per la creazione di nuova occupazione e di reinserimento professionale, da parte dell´Agenzia regionale del lavoro; per il finanziamento di borse di studio istituite dai C.a.t. Per la partecipazione a corsi di riqualificazione. |
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