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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Luglio 2011 |
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DUE NUOVI STRUMENTI ONLINE PER IL PARLAMENTO EUROPEO |
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Strasburgo, 19 luglio 2011 - Il Parlamento europeo lancia due nuovi strumenti online: la prima versione mobile del suo sito web e una nuova funzione sulla sua pagina Facebook, che fornisce una serie completa di link ai social media e all´attività online dei deputati europei. Europarl mobile - La prima versione mobile del sito del Parlamento europeo è stata progettata specificatamente per gli utenti di smartphone e dispositivi simili. Questa versione permette un accesso più chiaro ai contenuti principali del sito centrale e di navigare in modo più semplice. Tali innovazioni sono rivolte in particolare a chi ha un interesse professionale per le attività parlamentari. Questo strumento potrà infatti facilitare i giornalisti che desiderano ricevere in tempo reale gli ultimi aggiornamenti del servizio stampa o trovare rapidamente l´ordine del giorno di una riunione. Il sito è disponibile all´indirizzo: http://m.Europarl.europa.eu/ I deputati europei sono anche su Facebook - La pagina Facebook del Parlamento europeo, così come la pagina "Fan" del nostro Ufficio, include ora un´applicazione che consente agli utenti di individuare velocemente i profili Facebook dei parlamentari europei e la loro presenza su altre piattaforme online, tra cui Twitter, blog vari e il sito ufficiale del Parlamento europeo. Quasi il 70% dei parlamentari europei è presente su Facebook (contro il 60% dello scorso anno) e lo utilizza regolarmente per comunicare con i cittadini. In totale, i deputati hanno circa 1,5 milioni di "amici" e "fan" su Facebook, e più di 340.000 "seguaci" su Twitter (contro i 215.000 dell´anno scorso). Con questo nuovo strumento, gli utenti di Facebook potranno comunicare più facilmente con i loro rappresentanti al Parlamento europeo. |
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"MAN-MACHINE INTERACTIONS" |
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Beskids, 19 luglio 2011 - Un evento intitolato "Man-machine interactions" si terrà dal 6 al 9 settembre 2011 a Beskids, Polonia. Le macchine sono diventate una parte indispensabile della nostra vita, dai computer a tutte le forme di tecnologia che si trovano nelle auto e nella vita di tutti i giorni. La conferenza esaminerà tutto lo spettro della teoria e della pratica delle interazioni uomo-macchina, concentrandosi sull´acquisizione e sull´elaborazione automatica del sapere impiegata nei sistemi di informatica decisionale, tecniche informatiche, interfaccia utente specializzate e metodi di intelligenza artificiale. La conferenza riunirà scienziati interessati a tutti gli aspetti di teoria e pratica delle interazioni uomo-macchina. Per maggiori informazioni, visitare: http://icmmi.Polsl.pl/ |
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"APPLICATIONS OF MEMBRANE COMPUTING, CONCURRENCY AND AGENT-BASED MODELLING IN POPULATION BIOLOGY" |
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Jena, 19 luglio 2011 Una conferenza intitolata "Applications of membrane computing, concurrency and agent-based modelling in population biology" si terrà il 25 agosto a Jena, Germania. La modellazione ha un ruolo centrale nelle scienze della vita visto che qualsiasi tentativo di capire come un processo biologico o ecologico funziona richiede un modello. La gestione di un sistema biologico o ecologico comporta la capacità di prevedere la probabile risposta del sistema a diverse azioni che potrebbero essere effettuate. Le previsioni possono essere fatte solo usando un modello adatto i cui parametri sono fissati a seconda dei dati ottenuti per mezzo di osservazioni, esplorazioni ed esperimenti sui processi biologici o ecologici di interesse. L´attuale tendenza nello studio delle dinamiche della popolazione tenta di seguire ogni individuo della popolazione per tutto il ciclo vitale. Questo approccio basato sull´individuo è spesso abbastanza costoso dal punto di vista computazionale, ma permette agli scienziati di studiare come le dinamiche di una popolazione o di un ecosistema nascono dal modo in cui gli individui interagiscono gli uni con gli altri e con l´ambiente. Lo scopo del workshop consiste nel valutare se la modellazione formale e le tecniche di analisi potrebbero essere applicate con profitto a sistemi di interesse per la biologia e l´ecologia delle popolazioni. Le presentazioni esamineranno gli ultimi risultati e le esperienze di modellazione e analisi di sistemi di interesse per la biologia e l´ecologia delle popolazioni. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Di.unipi.it/msvbio/amca-pop-2010/doku.php |
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SECONDO WORKSHOP DI GESTIONE SEMANTICA PERSONALIZZATA DI INFORMAZIONI: RECUPERO E RACCOMANDAZIONE |
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Bonn, 19 luglio 2011 - Il secondo workshop di Gestione semantica personalizzata di informazioni: recupero e raccomandazione si terrà dal 23 al 24 settembre 2011 a Bonn, Germania. Trovare e gestire le informazioni è un compito fondamentale per gli utenti di internet che devono gestire ampie quantità di informazioni. I motori di ricerca sono diventati uno strumento essenziale per trovare e gestire queste informazioni. Sebbene i motori di ricerca che implementano i normali paradigmi di ricerca siano adeguati per la maggior parte dei compiti di recupero ad-hoc e basati su parole chiave, essi hanno una considerazione molto limitata delle preferenze individuali dell´utente o del contesto. Con l´avvento del Web semantico, emergono nuove opportunità per i sistemi semantici di recupero di informazioni che si adattano meglio alle esigenze dell´utente. La prossima generazione di motori di ricerca dovrebbero attuare un nuovo paradigma di ricerca, dove la prospettiva dell´utente è completamente rovesciata: da trovare a essere trovato. I sistemi di raccomandazione possono aiutare a supportare questa nuova prospettiva perché hanno l´effetto di spingere gli oggetti rilevanti agli utenti potenzialmente interessati. Il workshop cercherà di facilitare lo scambio di idee tra le diverse comunità coinvolte nella ricerca sulla gestione semantica personalizzata di informazioni. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Dai-labor.de/spim2011/?page_id=11 |
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REGIONE TOSCANA CONTRO DIGITAL DIVIDE: 20 MILIONI PER INTERNET VELOCE IN AREE PERIFERICHE |
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Firenze, 19 luglio 2011 – “La banda larga in Toscana sta per fare un passo avanti: altri 100 mila toscani stanno per potersi connettere a internet veloce superando, grazie a un accordo fra Ministero e Regione coperto con 20 milioni di euro, un digital divide inaccettabile”. La buona notizia viene da Stella Targetti, vicepresidente della Regione con delega all’innovazione e alla ricerca, che ha portato in Giunta uno schema di convenzione operativa per lo sviluppo della connettività attraverso l’uso della banda larga di seconda generazione. La stima dei toscani coinvolti dall’operazione è di circa 100 mila persone (altri 300 mila, sempre in aree marginali, risultano già connessi con un intervento effettuato negli anni precedenti): sono quei toscani che, vivendo in aree cosiddette “a fallimento di mercato” (aree a bassa redditività, a bassa densità di popolazione e quindi poco appetibili per gli operatori privati), sono a tutt’oggi in “digital divide” rispetto ai corregionali più “fortunati”. In queste aree marginali, oltretutto, le spese per portare internet veloce sono molto più alta che nelle zone più “facili”. La convenzione, fra Giunta Regionale e Ministero dello Sviluppo Economico, è stata subito firmata: ha una copertura di 20 milioni di euro (10 li mette Regione Toscana e 10 il Ministero) e consentirà immediati lavori di scavo con messa in posa di una fibra ottica all’inizio “spenta” ma che subito dopo, sarà “accesa”, dagli operatori, per portare nelle case di molti toscani, oggi sconnessi, il servizio Adsl. In totale sono 96 le centrali telefoniche finanziate su aree in digital divide, cioè a tutt’oggi scoperte da servizi di connettività veloce: 55 vengono finanziate con fondi ministeriali e 41 direttamente dalla regione Toscana con fondi Fesr. Su 20 Comuni della provincia di Firenze saranno collegate in fibra ottica 43 centrali mentre in 16 Comuni della provincia di Pisa le centrali collegate saranno 28. Nel livornese i Comuni interessati sono 10 (e 14 le centrali); nel grossetano 5 (con 6 centrali). In provincia di Siena 4 i Comuni e 5 le centrali. 55, in tutto, i Comuni toscani in cui stanno per iniziare gli scavi. Localizzazione delle centrali telefoniche (96) per Comuni (55). Provincia Firenze (20 Comuni e 43 centrali): Bagno a Ripoli, Barberino Val d’Elsa, Borgo San Lorenzo, Cerreto Guidi, Fiesole, Figline, Firenze, Fucecchio, Greve in Chianti, Impruneta, Montespertoli, Pelago, Pontassieve, Rignano sull’Arno, San Casciano Val di Pesa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Scarperia, Vaglia, Vicchio. Provincia Grosseto (5 Comuni e 6 centrali): Capalbio, Campagnatico, Grosseto, Monte Argentario, Orbetello. Provincia Livorno (10 Comuni e 14 centrali): Bibbona, Campiglio Marittima, Campo nell’Elba, Castagneto Carducci, Cecina, Collesalvetti, Marciana, Rosignano, San Vincenzo, Suvereto. Provincia Pisa (16 Comuni e 28 centrali): Capannoli, Casale Marittimo, Castenuovo Val di Cecina, Chianni, Guardistallo, Lajatico, Lari, Monteverdi Marittimo, Montopoli, Palaia, Peccioli, Pomarance, Riparbella, San Giuliano Terme, San Miniato, Volterra. Provincia Siena (4 Comuni e 5 centrali): Buonconvento, Montepulciano, Monteriggioni, Radicofani. |
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BANDA LARGA: PRIMO CANTIERE NEL VENETO |
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Villanova di Camposampiero (Padova), 19 luglio 2011 - La Regione del Veneto ha avviato un importante e strutturato Piano di Sviluppo della Banda Larga su tutto il territorio regionale, in collaborazione con il Ministero per lo Sviluppo Economico, del valore complessivo di circa 40 milioni di euro, finanziati dal Ministero, da fondi regionali ed europei. Sono previsti circa 280 interventi su tutto il territorio regionale, che interesseranno un bacino di circa 415 mila persone. Il primo cantiere relativo a questo piano per la posa della fibra ottica è stato inaugurato ieri a Villanova di Camposampiero (Padova) dal vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato. Sono intervenuti anche il Direttore Generale Infratel (Ministero dello Sviluppo Economico) Salvatore Lombardo, Silvia Fattore Presidente Ipa Camposampierese e Sindaco di Villanova di Camposampiero, Gianni Potti Presidente Confindustria Si Veneto. “Con l’apertura dei primi cantieri nel Camposampierese del Piano regionale per la Banda Larga – ha detto il vicepresidente Zorzato - avviamo una fase nuova per il Veneto: prende avvio operativo un importante progetto di investimento nelle infrastrutture telematiche, che rappresentano oramai un imprescindibile e improcrastinabile fattore di sviluppo del nostro territorio sia per la competitività delle nostre imprese, che per migliorare i servizi della pubblica amministrazione e soprattutto per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini”. L’obiettivo di questo piano è duplice: da una parte coprire quelle aree del territorio veneto non ancora servite dal servizio a banda larga (le cosiddette aree in “digital divide”), portando entro il 2013 il servizio; dall’altra guardare al prossimo futuro dotando la regione di un’infrastruttura di connessione in grado di rispondere ai fabbisogni futuri delle aziende e delle famiglie venete (dai 20 mega in su). Questo piano prevede la stesura di fibra ottica nelle aree attualmente non infrastrutturate, per poi permettere a tutti gli operatori di telecomunicazione di usufruirne per l’erogazione dei propri servizi alle famiglie e alle imprese. Si tratta una importante e sinergica collaborazione tra pubblico-privato. Il primo centinaio di interventi sarà avviato quest’anno e nel 2012 partiranno i successivi 200 cantieri. |
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FVG: BANDA LARGA IN 9 COMUNI DELLA CARNIA |
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Amaro (Ud), 19 luglio 2011 - Significativo passo avanti per il superamento entro la fine della legislatura regionale del "digital divide" nella aree svantaggiate del Friuli Venezia Giulia. Con una serie di collegamenti in videoconferenza cui hanno preso parte il presidente della Regione Renzo Tondo e l´assessore alle Infrastrutture Riccardo Riccardi dalla sede Agemont di Amaro, il presidente di Insiel Valter Santarossa da Trieste, il capo dipartimento Comunicazioni del ministero dello Sviluppo economico Roberto Sambuco da Roma, il commissario straordinario della Comunità montana della Carnia Giovanni Battista Somma e nove sindaci dalle loro sedi municipali (Forni di Sopra e di Sotto, Ampezzo, Socchieve, Enemonzo, Preone, Villa Santina, Amaro, Tolmezzo), è stata ufficialmente attivata da ieri la fibra ottica posata nell´Alta Valle del Tagliamento, che consente connessioni Internet in banda larga, veloci scambi di dati e, in prospettiva, attività quali telelavoro o telemedicina. Per il presidente Tondo è questa "la prima tappa di un percorso che stiamo facendo con grande determinazione per permettere l´accesso veloce ad Internet in tutte le aree montane, anche al più giovane abitante di Ligosullo (il comune meno abitato della Carnia)". Una condizione necessaria "per creare le condizioni che possano concorrere ad impedire lo spopolamento". La banda larga infatti, come ha evidenziato Riccardi, "non è una semplice infrastruttura, ma anche un autentico sistema di protezione sociale, per evitare il rischio di marginalizzazione di un territorio". Per questo progetto, denominato "Ermes" e condotto "in maniera molto costruttiva da Insiel", come ha rimarcato Tondo, la Regione ha messo in campo 112 milioni di euro, cui se ne aggiungono 9 con l´assestamento di bilancio. Ora, dopo aver collegato in fibra ottica le sedi municipali, l´obiettivo consiste nel mettere a disposizione di cittadini ed imprese (prime beneficiarie quelle delle zone industriali di Amaro e Tolmezzo) la capacità che eccede le esigenze della Pubblica amministrazione, rendendo conveniente l´intervento degli operatori privati delle telecomunicazioni. Una opportunità sulla quale, ha ricordato l´assessore regionale alle Infrastrutture, l´Amministrazione regionale ha chiesto e ottenuto il via libera dall´Autorità delle Comunicazioni e dalla Comunità europea. Ai commenti positivi dei sindaci e del commissario Somma, che hanno espresso soddisfazione per questa significativa innovazione tecnologica, a lungo attesa, si è unito il plauso di Insiel, che con il presidente Santarossa ha parlato di "segnale importante per tutto il territorio", e del Ministero dello Sviluppo economico. In proposito il direttore Sambuco ha ricordato l´impegno del Governo nazionale per abbattere lo svantaggio digitale, che solo tre anni fa interessava 8,3 milioni di italiani, oggi dimezzati. E in questo percorso "il Friuli Venezia Giulia (cui il ministero ha assegnato 7 milioni di euro) è una delle Regioni italiane che meglio sta procedendo" e l´attivazione di oggi della banda larga in nove comuni montani "è significativo esempio di come la collaborazione tra istituzioni possa portare risultati concreti". Dopo i Comuni attraversati dal Tagliamento, gli ´step´ successivi del programma Ermes permetteranno progressivamente di estendere la fibra ottica nel resto della Carnia, nella montagna pordenonese e più in generale in tutte quelle zone del territorio regionale dove gli operatori privati delle telecomunicazioni non hanno interesse ad investire direttamente in quanto il numero di potenziali clienti, vista la scarsa densità di popolazione, non consente adeguati ritorni economici. |
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CAMPANIA: IL PRESIDENTE CALDORO IN DIRETTA WEB CON I CITTADINI, OLTRE CENTO DOMANDE PERVENUTE IN POCHI GIORNI |
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Napoli, 19 luglio 2011 - Sono state più di cento le domande pervenute, alle ore 12 di ieri , al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro per la diretta web che ha tenuto dalle 15 in poi con i cittadini. Durante la trasmissione, andata in onda in diretta streaming su www.Digitcampania.it/direttapresidente e sui due portali www.Digitcampania.it e www.Regione.campania.it/ il presidente ha risposto alle 57 domande pervenute entro le ore 15 di venerdì scorso, sia a mezzo mail che per fax. Per le altre, se ne parlerà nella prossima puntata, già fissata per lunedì 25, sempre alle ore 15. Per quelle più urgenti, il presidente risponderà direttamente all’indirizzo mail o al numero di fax degli interessati. I quesiti hanno riguardato soprattutto i Trasporti, l’Ambiente, la Sanità e il Lavoro. Altri la Cultura, la Ricerca Scientifica, l’Agricoltura, il Personale. Una sola domanda ha interessato i rifiuti, due infine quelle sul Consiglio regionale. Al fine di assicurare la massima trasparenza nell’informazione, era presente in studio il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, che ha selezionato le domande pervenute. |
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MILANO - PREMIO VIDEOGAME: VINCE IL VIAGGIO VIRTUALE CON LEONARDO |
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Milano, 19 luglio 2011 - Un viaggio virtuale nella Milano del ‘400 in compagnia del grande artista: è “Leonardo” il vincitore del Bando “Premio videogame Milano”, promosso da Camera di Commercio di Milano e Provincia di Milano, con l’obiettivo di sostenere e promuovere le piccole e medie imprese del settore videoludico dell’area milanese. Lo scopo del bando era selezionare le migliori proposte per la realizzazione di applicazioni digitali interattive che valorizzassero la città di Milano. La premiazione si è tenuta oggi alla Camera di Commercio di Milano – Palazzo Giureconsulti, alle ore 12.00. Il progetto vincitore è stato presentato dalla Leonardo3 srl, impresa specializzata nella progettazione e nello sviluppo di nuove tecnologie e metodologie per la valorizzazione dei beni culturali. Il gioco che si intende realizzare prevede che i partecipanti, guidati da un avatar di Leonardo che li accompagnerà alla scoperta della Milano di fine ‘400, contribuiranno alla realizzazione delle sue più importanti opere, dall’affresco de “L’ultima Cena” al sistema di chiuse dei Navigli, dalle macchine volanti ai progetti architettonici per Milano. Attraverso una macchina del tempo, i giocatori potranno spostarsi tra la Milano del 400 e quella di oggi, per toccare con mano cosa è cambiato e cosa invece è stato conservato. I vincitori dei voucher sono invece la Atlantyca Entertaiment Spa (con un progetto che trasforma Milano in un enorme campo da gioco), Alcalambra Srl (con un social network milanese), e la Digital Tales (con un progetto a metà strada tra la guida multimediale e un videogame): a novembre le tre imprese voleranno a Toronto per partecipare al Migs. Il bando prevedeva € 33.000 per il primo progetto classificato e tre voucher da € 2.000 per le Pmi classificate dalla seconda alla quarta posizione in graduatoria, come parziale rimborso spese per la partecipazione al Montreal International Games Summit (Migs), a novembre 2011 quando l’Ambasciata Canadese in Italia organizzerà una missione nel settore Ict transmedia (animazione e videogames) per portare aziende italiane e aziende spagnole a Montréal e a Toronto (i cluster più importanti in questo settore). La missione contemplerà, in particolare, incontri B2b, la partecipazione al Migs, due "market briefing", e visite presso aziende e grandi associazioni canadesi dell´animazione e dei videogames. |
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IL SOSTEGNO DELL´UE INCORAGGIA GLI STUDENTI A INTRAPRENDERE LA CARRIERA SCIENTIFICA |
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Bruxelles, 19 luglio 2011- L´europa avrà bisogno di almeno 1 milione di nuovi posti di lavoro per ricercatori nel prossimo futuro per soddisfare le sue ambizioni di diventare una delle regioni più innovative del pianeta. Quindi si cercano disperatamente giovani donne e uomini che desiderano diventare ricercatori. La Commissione Europea incoraggia e promuove la comprensione della scienza tra i giovani europei e li aiuta a seguire le relative carriere. Sia lo schema Era-net che l´Iniziativa Articolo 185 stanno aiutando a raggiungere questo obiettivo. Giovani scienziati europei, come, tra gli altri, finlandesi, ungherese, irlandesi e israeliani, stanno utilizzando ampiamente lo schema Era-net e l´Iniziativa Articolo 185, che mette in luce il carattere transnazionale e senza confini della ricerca europea. Un esempio è l´Era-net Pathogenomics e un ricercatore ungherese che, insieme al suo team, è stato recentemente selezionato per l´ultimo invito congiunto transnazionale di Pathogenomics. Attila Gacser è un ricercatore con un´ampia esperienza di prima mano nella partecipazione a progetti di ricerca finanziati dall´Ue tra cui Era-net e le Azioni Marie-curie. Il dott. Gacser del Dipartimento di microbiologia presso l´Università di Szeged in Ungheria ha ricevuto un contributo Marie Curie al completamento della sua tesi di dottorato a Szeged. Ha intrapreso il suo lavoro di postdottorato nel laboratorio del professor Wilhelm Schäfer, un ricercatore di fitopatologia molecolare e genetica presso l´Università di Amburgo in Germania. Dopo questo periodo, ha usato le sue conoscenze molecolari e tecnologiche come studente postdottorato anziano nel laboratorio del dott. Joshua D. Nosanchuk dell´Albert Einstein College of Medicine (Aecom) di New York, Stati Uniti. "Il dott. Nosanchuk è uno dei maggiori giovani scienziati nel campo della patogenesi del fungo," dice il dott. Gacser al Notiziario Cordis. "Quindi, la borsa Marie Curie mi ha dato opportunità meravigliose per usare ed espandere le mie conoscenze di microbiologia e di biologia molecolare e di confrontarmi con nuovi interessanti campi scientifici. Un contributo significativo e molto positivo al mio sviluppo personale come scienziato indipendente è venuto dal fatto che la mia carriera scientifica si è sviluppata in Europa e negli Stati Uniti, principalmente con l´aiuto del programma di mobilità del Settimo programma quadro (7° Pq)." Il dott. Gacser descrive i diversi ostacoli che ha incontrato e spiega come è riuscito a superarli: "Ho superato difficoltà nell´affrontare nuovi ambienti e nel gestire collaboratori diversi. Sono stato esposto a diversi tipi di sistemi di istruzione superiore, culture universitarie e disponibilità di risorse scientifiche. Lavorando in diversi laboratori ho partecipato regolarmente a conferenze internazionali e ho interagito frequentemente con gruppi di ricerca di diversi paesi." Con i suoi studi scientifici e la sua partecipazione a vari incontri, il dott. Gacser è riuscito a sviluppare importanti amicizie e collaborazioni scientifiche. "Oltre all´insegnamento e ai collaboratori disponibili presso l´Università di Szeged, specialmente nel Dipartimento di microbiologia, con [queste] opportunità di mobilità ho costituito numerose collaborazioni di ricerca tra il nostro gruppo di ricerca e gruppi di ricerca ungheresi ed europei di tutto rispetto con benefici reciproci," osserva. "Uno degli sviluppi più recenti è che sono diventato il coordinatore di un´applicazione consorziale di Era-net Pathogenomics, Condicol, che ha avuto successo mentre l´attuazione del progetto consorziale è cominciata nel 2011." Il dott. Gacser sottolinea come queste collaborazioni possano ampliare il repertorio di ricerca del suo gruppo e portare al progresso concomitante non solo dei progetti di ricerca in sé ma anche delle competenze di ricerca dei membri del gruppo. Inoltre "facilitano il progresso dell´attività di ricerca nei laboratori partner e nel nostro dipartimento dell´Università di Szeged", dice. Priomedchild sta lavorando anche su altri importanti campi di ricerca occupandosi di miriadi di problemi tra cui cancro, neurobiologia, neonatologia, malattie rare e lo sviluppo di farmaci. Per esempio, all´interno del progetto Priomedchild c´è l´iniziativa Esnee ("European study of neonatal exposure to excipients") che sta studiando sostanze potenzialmente tossiche. I partner sono ricercatori provenienti da Francia, Estonia e Regno Unito. Il dott. Mark Turner dell´Università di Liverpool, coordinatore dell´Esnee, dice: "Il vantaggio di questo approccio europeo è che possiamo fare la maggior parte delle variazioni tra i diversi paesi. Questa è l´opportunità che ci ha dato Priomedchild. Una volta che ne sappiamo di più sull´esposizione, possiamo cercare gli effetti ed emettere giudizi basati su prove. Ancora una volta i vari network europei rendono più facile la condivisione delle nostre competenze con tutti i nostri colleghi, migliorando così le cure sanitarie per i neonati in molti paesi." Lo schema Era-net dà un contributo decisivo nella costruzione della collaborazione e nel coordinamento delle attività di ricerca condotte a livello regionale e nazionale negli Stati Membri dell´Ue e nei Paesi Associati e nell´apertura reciproca di programmi di ricerca nazionali e regionali. Il suo sostegno significativo dello Spazio europeo della ricerca (Ser) sta portando a una migliore coerenza e coordinazione di programmi di ricerca nella regione. L´iniziativa Articolo 185 sostiene l´Ue nella partecipazione all´attuazione congiunta di programmi nazionali di ricerca e sviluppo. Per maggiori informazioni, visitare: Schema Era-net: http://cordis.Europa.eu/coordination/era-net.htm Iniziativa Articolo 185: http://cordis.Europa.eu/fp7/art185/about-185_en.html Azioni Marie Curie: http://ec.Europa.eu/research/mariecurieactions/ Ricerca nel 7?Pq: http://cordis.Europa.eu/fp7/home_it.html Era-net Pathogenomics: http://www.Pathogenomics-era.net/index.php |
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UNA SCUOLA ESTIVA DI ALTO LIVELLO PROMUOVE LA COOPERAZIONE SCIENTIFICA PAN-EUROPEA |
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Bruxelles, 19 luglio 2011 - La scorsa settimana 200 studenti ed esperti si sono incontrati a una scuola estiva europea di architettura computerizzata avanzata nella città medievale italiana di Fiuggi dal 10 al 16 luglio. Lo scopo è costruire nuove reti e promuovere i contatti internazionali tra scienziati del mondo sia accademico che dell´industria e di divulgare conoscenze scientifiche avanzate. Formare legami più forti e costruire una cooperazione solida è importante sia per i ricercatori che per gli industriali, dicono i partner del progetto Hipeac ("High performance and embedded architecture and compilation") che organizza l´evento. Il progetto Hipeac è stato finanziato con 4,8 Mio Eur dal Tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Ciò che distingue questa scuola estiva dalle altre è il suo ampio campo d´azione, che va da questioni tecnologiche di basso livello a sofisticate tecniche di compilazione. Gli studenti quindi, a prescindere dal fatto che siano a livello base o avanzato, ricevono le informazioni di cui hanno bisogno. Hipeac stimola la mobilità tra partner e coordina e dirige la ricerca in diversi campi come i modelli di programmazione e i sistemi operativi. In uno dei più recenti sviluppi, i partner di Hipeac, coordinati dall´Università di Gand in Belgio, stanno condividendo il sapere scientifico e stabilendo collaborazioni con studenti Ue di architettura computerizzata ad alto rendimento in una sessione della scuola estiva. Il team di Hipeac dice che il networking è rafforzato attraverso conferenze scientifiche, ma come si fa a stabilire relazioni veramente strette tra ricercatori accademici ed esperti internazionali del mondo dell´industria? Un altro interrogativo da affrontare è come promuovere un´atmosfera che non solo istruisca ma stimoli anche la cooperazione tra scienziati provenienti da varie organizzazioni. "Vivere insieme, mangiare insieme e divertirsi insieme è il modo migliore per stabilire legami stretti," dice il professor Koen De Bosschere dell´Università di Gand, organizzatore della scuola estiva Hipeac Acaces ("Advanced computer architecture and compilation for high-performance and embedded systems") negli ultimi sei anni. "Lo scopo della scuola estiva Hipeac consiste nel formare la nostra prossima generazione e migliorare il livello di ricerca degli studenti impegnati in un dottorato di ricerca. Li mettiamo in contatto con persone di primo piano in tutto il mondo - persone con le quali normalmente non ci si siede a fare colazione." Anche se non è possibile forzare la creazione di contatti, possiamo creare un ambiente che ne favorisca sistematicamente lo sviluppo, spiegano i partner di Hipeac. La rete riunisce le principali università europee e i principali operatori nel campo industriale come il Supercomputing Center di Barcellona in Spagna, il Politecnico di Delft nei Paesi Bassi, Thales Sa in Francia, l´Ibm Haifa Research Lab in Israele e Arm Ltd nel Regno Unito. Per il programma della scuola estiva 2011, il team ha messo insieme 12 corsi che coprono un ampio insieme di sistemi informatici: architetture per nanotecnologie emergenti, sviluppo sicuro di hardware e software, progettazione di sistemi e virtualizzazione Linux. La sessione di quest´anno comprende un corso dedicato ad architetture Gpu (graphic processing unit), spiega il team. Gli insegnanti provengono dai migliori dipartimenti di informatica e dai laboratori di ricerca delle più grandi aziende del mondo. "Oltre agli eccezionali corsi, la scuola estiva fornisce un´ottima opportunità di iniziare una collaborazione e una comunicazione tra diversi gruppi in Europa e di discutere con leader del mondo accademico e industriale di tutto il mondo," spiega il dott. Bilha Mendelson, senior manager di ottimizzazione del codice e tecnologie della qualità presso l´Ibm Haifa Research Lab e uno dei leader della rete Hipeac. La scuola estiva è particolarmente vantaggiosa per i dottorandi, che possono incontrare e creare legami di ricerca con i loro colleghi di tutta Europa. Nel 2010, un gruppo di studenti che si erano conosciuti alla scuola ha collaborato e ha creato un consorzio che ha risposto a un invito del 7?Pq. La sessione del 2011, che è dedicata all´imprenditoria, si tiene dal 10 luglio al 16 luglio nella città medievale italiana di Fiuggi. Si sono iscritte un totale di 200 persone: 60 sono esperti anziani e 140 sono studenti. "Nella progettazione di moderni sistemi informatici bisogna essere ben informati sull´architettura e sulla qualità del codice e su come migliorarla," dice De Bosschere. "Questa scuola estiva offre il mix ideale dei due mondi - entrambi a livello base e al livello più avanzato." Per maggiori informazioni, visitare: Hipeac: http://www.Hipeac.net/ Hipeac Acaces: http://www.Hipeac.net/summerschool/ Università di Gand: http://www.Ugent.be/en |
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PAVIA ALL’OTTAVO POSTO NELLA CLASSIFICA DELLE UNIVERSITÀ DEL SOLE 24 ORE |
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Pavia, 19 luglio 2011 - A Pavia ci si laurea in corso, si trova facilmente occupazione dopo la laurea, si studia in un Ateneo che sa attrarre talenti e studenti stranieri. Questo, in sintesi, il ritratto che emerge dalla classifica che Il Sole 24 ore dedica agli Atenei italiani, che vede l’Università di Pavia ottava tra gli Atenei statali, dopo il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e le università di Trento, Udine, Ferrara, Venezia Iuav, Modena e Reggio Emilia. Dieci le “graduatorie di tappa” che hanno portato il Sole 24 ore a stilare la classifica finale: si tratta di indicatori, che valutano talenti, attrattività, dispersione, inattività, laurea nei tempi, affollamento, occupati, fondi per la ricerca, fondi esterni per la ricerca, docenti che hanno partecipato con successo ai bandi Prin. La classifica tiene distinte le 58 Università statali dalle 14 non statali: su un punteggio massimo di 1000 punti, Pavia ottiene 696,5 punti, posizionandosi a ridosso di Torino Politecnico (829,8), Milano Politecnico (796,4), Trento (714), Udine (705,3) pari merito con Ferrara, Venezia Iuav (703,5), Modena e Reggio Emilia (698,2). Al secondo posto tra le Università in cui ci si laurea in corso, Pavia si conferma un’ottima scelta per il tasso di occupazione a tre anni dalla laurea (7° posizione con l’88,4%), merito questo sia dell’offerta formativa sia dei programmi di orientamento che affiancano i giovani durante tutto il percorso di studi. Molto buona anche l’attrattività – cioè la percentuale di studenti da fuori regione e stranieri -del campus pavese (12° posizione), e la presenza di talenti, di giovani, cioè con voto di maturità 100 (12° posizione). Tre dei parametri della graduatoria sono dedicati alla ricerca e al reperimento di fondi per la ricerca, sia da progetti nazionali che internazionali, sia da fondi statali che esterni: Pavia occupa posizioni confrontabili con quelle dei maggiori Atenei storici sia per il numero di docenti di ruolo che hanno ottenuto un giudizio positivo su Prin d’Ateneo, sia per disponibilità economica per la ricerca scientifica per docente di ruolo, sia per entrate per la ricerca provenienti da enti esterni. “La classifica de Il Sole 24 ore, soprattutto quest’anno - commenta il Rettore Angiolino Stella – premia i politecnici e le università che concentrano le loro attività su un ristretto arco disciplinare. Fra gli Atenei pluridisciplinari, Pavia si posiziona davanti a Bologna, Padova, Milano statale, Pisa e Firenze, ed emerge per attrattività, tempi rapidi di laurea e tasso di occupazione: dati decisamente interessanti per i giovani alle prese con la scelta dell’università a cui iscriversi”. |
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CONTROLLI AGEVOLAZIONI UNIVERSITARIE, LIGURIA: DATI PREOCCUPANTI, PRONTE REVOCHE DELLE BORSE DI STUDIO |
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Genova, 19 Luglio 2011 - Giudizi positivi, in regione Liguria, per i controlli dell’Agenzia delle entrate e Arssu-agenzia Regionale per il Servizi Scolastici e Universitari sulle dichiarazioni Isee presentate dagli studenti per ottenere la borsa di studio nel 2009 e 2010. Arssu per il diritto allo studio universitario controlla il 100% delle domande per quanto di sua competenza rispetto ai requisiti richiesti. La convenzione con l’ Agenzia delle Entrate ha inoltre permesso di iniziare a controllare la veridicità delle dichiarazioni patrimoniali presentate dalle famiglie per ottenere i benefici rispetto al diritto allo studio. I primi dati sono preoccupanti: sulle prime 100 domande prese a campione il 42% delle autocertificazioni Isee verificate non corrisponde ai redditi realmente percepiti dalle famiglie. “Grazie a questo protocollo finalmente si può andare più in profondità sui controlli delle richiesta di borsa di studio fatte dagli studenti – afferma Pippo Rossetti, assessore regionale all’istruzione e università-. Non ci fermeremo qui: ho chiesto ad Arssu di intensificare lo sforzo congiunto con l’agenzia delle entrate per stanare i furbetti che purtroppo sono presenti anche in Liguria”. Arssu sta preparando gli atti amministrativi dovuti per revocare le borse di studio. “Queste che ci sono state segnalate sono delle false dichiarazioni e se le ulteriori verifiche in corso evidenzieranno la mancanza dei requisiti di reddito necessari per il diritto allo borsa di studio ci attiveremo per l’immediata revoca della stessa così come previsto dal bando di concorso – dice Roberto Dasso, direttore generale di Arssu. L’atto successivo sarà quello di trasmettere alla Procura della Repubblica tutta la documentazione per le verifiche del caso.” Da pochi giorni è iniziata la possibilità di fare la domanda di borsa di studio universitaria tramite il sito dell’azienda regionale per i servizi scolastici e universitari e in due settimane sono già state inoltrate 313 richieste. “Le proposte del Ministero confermano i tagli al diritto allo studio universitario - conclude Rossetti-. Se fossero confermati questi minori finanziamenti, le borse di studio che Arssu potrebbe erogare quest’anno non coprirebbero tutte le richieste che verranno inoltrate. Questo è un motivo in più per aumentare i controlli sulle dichiarazioni fatte per far si che chi avrà la borsa di studio sia veramente uno studente meritevole e bisognoso.” |
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PROVINCIA FOGGIA FIRMA CONVENZIONE PROTEZIONE CIVILE |
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Bari, 19 luglio 2011 - Dopo Brindisi e Lecce, quella di Foggia è la terza provincia a sottoscrivere la convenzione con la Regione Puglia per il rafforzamento delle strutture di Protezione civile. Questa mattina infatti, presso la sede dell’assessorato alle Opere pubbliche e Protezione civile a Bari, c’è stata la formale sottoscrizione del documento, attraverso cui la Provincia di Foggia sarà beneficiaria di un contributo finanziario pari a 1.416.974,79 euro, a valere sul P.o. Fesr Puglia 2007-2013. Gli interventi saranno finalizzati ad attività di realizzazione della sala operativa provinciale multirischi e multiforme, finalizzata alla gestione delle emergenze, di aggiornamento e integrazione del programma di previsione e prevenzione dei rischi e del piano provinciale di emergenza, di acquisizione di macchinari e attrezzature, nonché di dispositivi di dispositivi di protezione individuale e di potenziamento della dotazione delle associazioni di volontariato. Il contributo è stato destinato in base a quanto previsto dal Protocollo d’Intesa che la Regione Puglia ha sottoscritto con tutte le Province pugliesi il 14 ottobre del 2010, che prevedeva una dotazione finanziaria di 5.000.000 euro suddivisi per il 50% in parti uguali nelle sei Province pugliesi e per il restante 50% sulla base della popolazione residente, della superficie territoriale, del numero dei comuni e del livello di rischio idrogeologico definito dal Pai. In favore della Provincia di Brindisi dunque, sono stati destinati 600.987,54 euro, a quella di Lecce 806.408,05 euro, a Bari 828.925,71 euro, a Barletta –Andria -Trani 620.595,41 euro ed infine, a quella di Taranto, che firmerà a breve, 726.108,50 euro. |
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TAGLI ALLA SCUOLA: LA DENUNCIA DELLA REGIONE MARCHE E DEI SINDACATI SITUAZIONE DIFFICILE CHE PUO` CONDIZIONARE IL BUON AVVIO DELL´ANNO SCOLASTICO |
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Ancona, 19 luglio 2011 - Oltre 3000 firme raccolte solo nel territorio del Comune di Ancona, un migliaio nella provincia e numerose altre che si stanno raccogliendo in tutta la regione, da parte dei genitori di alunni che frequentano le scuole di ogni ordine e grado, per denunciare i tanti disagi e difficolta` all´interno delle classi dovuti ai tagli al personale docente e Ata imposti dal Ministero. Alcuni rappresentanti di questi genitori hanno consegnato questa mattina in Regione le firme all´assessore regionale all´Istruzione, Marco Luchetti. Al loro fianco, in questo appello alle istituzioni, sono i sindacati della scuola Cgil-cisl-uil e Snals (presenti i segretari regionali Flc Cgil, Manuela Carloni; Cisl Scuola, Francesca Conti; Uil Scuola, Claudia Mazzucchelli; Snals Confsal, Paola Martano), che chiedono a Luchetti di farsi portavoce presso il ministro Gelmini della grave situazione in cui si troveranno molti istituti scolastici marchigiani il prossimo mese di settembre, quando riapriranno dopo le vacanze estive. ´Ci facciamo carico ´ ha detto Luchetti ´ della preoccupazione dei genitori e delle organizzazioni sindacali, per questo oggi ci troviamo qui insieme, per dare voce a questa alleanza creata sul territorio per cercare di contenere la portata dei tagli´. L´organico scolastico regionale ha subito pesantemente la scure del Governo nazionale in questi ultimi anni. ´Noi marchigiani ´ ha ribadito Luchetti ´ abbiamo una scuola sana e i rischi che potrebbero generarsi di fronte agli ulteriori tagli previsti non sarebbero piu` sopportabili´. I rischi sono: classi in soprannumero (si parla di situazioni particolarmente complicate con trenta alunni, tra cui uno o piu` diversamente abili, quando il rapporto dovrebbe essere di 20 a 1); riduzione del tempo-scuola (alcune scuole dell´infanzia hanno riferito di non poter garantire l´orario pomeridiano); mancato rispetto delle norme minime di sicurezza all´interno dei plessi scolastici. ´Abbiamo gia` chiesto ´ ha continuato Luchetti ´ un incontro con il ministro Gelmini e scritto una lettera ai parlamentari marchigiani affinche` si facciano interpreti di questo disagio e si adoperino affinche` siano assegnati almeno 100 posti in piu` nell´organico totale regionale. L´augurio e` che questo appello sia raccolto e si possa giungere a una soluzione che non rischi di condizionare negativamente, come e` paventato da piu` parti, il normale e corretta avvio dell´anno scolastico´. |
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FVG, RISORSE FORESTALI: CESFAM, SUCCESSO PER LE ATTIVITÀ RIVOLTE ALLE SCUOLE |
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Udine, 19 luglio 2011 - Con la chiusura dell´annata 2010-2011 il Centro Servizi della Regione per le Foreste e le Attività della Montagna (Cesfam) di Paluzza trae un bilancio del tutto positivo rispetto alle iniziative rivolte alle scolaresche regionali: sono state, infatti, 11 le escursioni che hanno portato nei boschi circostanti ben 468 scolari. La provenienza degli istituti comprensivi da tutta la Regione (Polcenigo, Resia, Moggio Udinese, Pontebba, Orsaria, Trieste, Paluzza, Tarcento, Cordovado, Feletto Umberto e Cormons) sta a dimostrare come le distanze si possano facilmente superare quando la materia di studio sia veramente attuale, specie se osservata direttamente in loco e palpabile con le proprie mani. Il bosco e il legno, infatti, hanno appassionato gli scolari di tutte le classi: dalle primarie alle secondarie di primo grado. La giornata tipo è stata imperniata su una breve escursione in un bosco della zona dove, accompagnati dal personale del Cesfam, gli allievi hanno potuto osservare, annusare, ascoltare e toccare direttamente le principali componenti dell´ecosistema forestale. Particolare enfasi è stata data all´utilizzazione degli alberi in quanto produttori di materia prima legno. Oltre all´osservazione dell´abbattimento di un albero e alla riduzione dello stesso in tronchi, i ragazzi si sono cimentati nelle operazioni di scortecciatura degli stessi. Nel pomeriggio l´escursione poteva prevedere, a scelta, la visita, con semplici ma efficaci esercitazioni, in falegnameria o in xiloteca; in alcuni casi è stata preferita la vista ad una segheria locale o alla centrale a biomasse di Arta Terme. Con l´Istituto comprensivo di Paluzza, inoltre, è stato avviato un progetto sperimentale denominato ´Ri-belli´. Sono stati scelti otto ragazzi delle scuole secondarie di primo grado che avevano dimostrato scarsa motivazione e disagio comportamentale durante le ore di lezione. L´obiettivo era di cercare e scoprire attitudini e punti d´interesse diversi da quelli tipici, promuovendo un atteggiamento costruttivo nei confronti della scuola. Sono stati organizzati allo scopo 20 incontri di due ore ciascuno, distribuiti tra dicembre 2010 e maggio 2011, in cui gli alunni sono stati posti a contatto con una realtà didattica prettamente manuale: costantemente assistiti dal personale del Cesfam si sono dedicati a varie attività manuali, con particolare impegno nella falegnameria i cui tangibili prodotti, una graziosa casetta in legno, sono stati fonte di grande soddisfazione per tutti, anche per il fatto che il legno usato proviene da foreste gestite in modo sostenibile secondo lo schema Pefc. I risultati ottenuti, a giudizio degli insegnanti dell´Istituto comprensivo, sono stati molto lusinghieri, tanto che i ragazzi coinvolti nel progetto hanno migliorato il proprio atteggiamento di attenzione e di studio anche nel restante orario scolastico. |
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BUCHI NERI ATTIVATI DA FORZE INTERGALATTICHE |
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Bruxelles, 19 luglio 2011 - La maggior parte delle galassie dell´Universo ospitano enormi buchi neri che variano in massa da circa 1 milione a 10 milioni di volte la massa del Sole. Per trovarli, gli astronomi cercano l´enorme quantità di radiazioni emesse dai gas che cadono in questi oggetti durante il periodo in cui i buchi neri sono attivi. Si pensa che questa caduta di gas sia il mezzo con il quale i buchi neri crescono. Comunque, in alcune galassie come la nostra Via Lattea, il buco nero è inattivo. Un team di ricercatori sostiene che i buchi neri possono essere attivati senza collisioni galattiche, cosa che prima non era ritenuta possibile. Hanno usato dati del Telescopio molto grande (Vlt) dell´Osservatorio meridionale europeo (Eso) e dell´osservatorio spaziale a raggi X Xmm-newton dell´Agenzia spaziale europea (Esa). Finora, molti astronomi pensavano che i nuclei attivi si accendessero quando due galassie passano l´una vicina all´altra o si fondono e il materiale disturbato diventa carburante per il buco nero centrale. Il nuovo studio, che sarà pubblicato su The Astrophysical Journal, indica che questo potrebbe non essere vero per molti nuclei di galassia attivi (Agn). Viola Allevato del Max-planck-institut für Plasmaphysik di Garching, Germania, e i suoi colleghi hanno esaminato attentamente oltre 600 galassie in una zona del cielo ampiamente studiata. Conosciuta come il campo Cosmos e situata nella costellazione equatoriale del Sestante, copre una zona circa 10 volte quella della Luna piena. In particolare, la presenza di Agn è stata rivelata dai raggi X emessi da tutto intorno ai buchi neri, che erano stati trovati dall´osservatorio spaziale Xmm-newton dell´Esa. Questi nuclei di galassia sono stati poi osservati usando il Vlt dell´Eso, che è stato in grado di misurare le distanze fino alle galassie. Messe insieme, le osservazioni hanno permesso al team di stilare una mappa tridimensionale che mostra dove si trova l´Agn. "Ci sono voluti oltre cinque anni, ma siamo riusciti a fornire uno dei più grandi e più completi inventari delle galassie attive nel cielo a raggi X," ha commentato la co-autrice dello studio Marcella Brusa del Max-planck-institut für Extraterrestrische Physik. In seguito gli astronomi hanno usato la nuova mappa per scoprire come gli Agn erano distribuiti e per confrontare questo con previsioni teoriche. Inoltre sono riusciti a vedere come la distribuzione cambiava man mano che l´Universo invecchiava - da circa 11 miliardi di anni fa fino quasi ad oggi - e hanno scoperto che gli Agn si trovano principalmente nelle galassie più grandi. I risultati sono sorprendenti, perché sembrano escludere le fusioni di galassie che producono distorsioni come un´importante causa di Agn, l´ipotesi generalmente accettata finora. Se gli Agn fossero una conseguenza della fusione delle galassie o del loro passaggio l´una accanto all´altra, si troverebbero in galassie con massa moderata. Ciononostante, la maggior parte degli Agn sono stati trovati in galassie con una massa circa 20 volte maggiore rispetto al valore previsto dalla teoria. "Questi nuovi risultati ci danno nuove informazioni su come i buchi neri supermassicci cominciano a mangiare," dice Viola Allevato, autrice principale dello studio. "Indicano che i buchi neri normalmente sono nutriti da processi interni alla galassia stessa, come le instabilità del disco e gli starburst, invece che dalle collisioni di galassie." Alexis Finoguenov del Max-planck-institut für Extraterrestrische Physik, che ha fatto da supervisore allo studio, conclude che "anche nel passato remoto, fino a quasi 11 miliardi di anni fa, le collisioni di galassie potevano rappresentare solo una piccola percentuale dell´attività moderatamente luminosa delle galassie attive. A quei tempi le galassie erano più vicine le une alle altre, quindi si pensa che le fusioni fossero più frequenti rispetto al passato più recente, i nuovi risultati sono quindi ancora più sorprendenti." Per maggiori informazioni, visitare: Osservatorio meridionale europeo (Eso): http://www.Eso.org/ The Astrophysical Journal: http://iopscience.Iop.org/0004-637x/ |
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PROTEGGIAMO LE SPECIE DEL MONDO ANCORA SCONOSCIUTE |
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Bruxelles, 19 luglio 2011 - Una nuova ricerca mostra che la maggior parte delle specie del mondo "mancanti" o sconosciute vivono in regioni che sono già state identificate dagli scienziati come priorità di protezione. Lo studio, condotto da ricercatori dell´Università di Oxford, Università del Kent, Duke University e Microsoft Research nel Regno Unito e pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), suggerisce che le recenti attività di protezione hanno raggiunto i loro obiettivi e dovrebbero ridurre l´incertezza riguardo le priorità mondiali di protezione. La minaccia di estinzione per molte delle specie sconosciute è però peggiore di quanto si temesse. "Mostriamo che la maggior parte delle "specie mancanti" del mondo si nascondono in alcuni dei paesaggi più minacciati del mondo," dice Stuart Pimm, uno dei ricercatori dello studio. "Questo fa crescere considerevolmente il numero di specie minacciate e in pericolo in tutto il mondo." I biologi che si occupano di tutela, con risorse limitate e accelerando le minacce alla natura, cercano da tempo di identificare zone in tutto il mondo dove azioni efficaci di protezione potrebbero salvare la maggior parte delle specie. I punti caldi della biodiversità dove si trovano i tassi più estremi di perdita di habitat e numeri insolitamente alti di specie endemiche sono priorità. Rimane però un problema: finora non sappiamo niente su molte delle specie del mondo. "Sappiamo di avere un catalogo della vita incompleto," dice l´autore principale, Lucas Joppa. "Se non sappiamo quante specie ci sono, o dove vivono, come possiamo dare la priorità a luoghi per la conservazione? E se i posti che tralasciamo adesso si rivelano quelli con il maggior numero di specie sconosciute?" Durante lo studio, i ricercatori hanno creato un modello che incorpora effetti tassonomici nel tempo per stimare quante specie di piante da fiore, che formano la base del concetto di punto caldo della biodiversità, rimangono da scoprire in regioni di tutto il mondo. Hanno poi confrontato queste stime con le regioni attualmente identificate come priorità mondiali di conservazione e hanno scoperto che questi due gruppi combaciavano. Sei regioni che erano già state identificate dagli scienziati che si occupano di conservazione come punti caldi - dal Messico a Panama, Colombia, dall´Ecuador al Perù, Paraguay e Cile verso sud, Africa meridionale e Australia - secondo i modelli contengono il 70% di tutte le specie mancanti previste. Solo due regioni con alte stime di specie mancanti - la regione da Angola a Zimbawe e il Paleartico del nord, che comprende parti di Europa e Asia - non contenevano punti caldi della biodiversità. "È stato un enorme sollievo scoprire che questi posti nei quali stiamo già investendo le nostre risorse sono anche quelli che ospitano la maggior parte delle specie sconosciute del mondo," dice David Roberts, uno dei ricercatori dell´Università del Kent. "Poteva anche non essere così!” Sebbene mostrino che le azioni di conservazione sono già dirette nei luoghi più appropriati, i risultati dello studio apportano un maggiore senso di urgenza alla crisi mondiale dell´estinzione. Gli autori sottolineano che risultati come questi rendono ancora più importante la protezione di ampie zone di terra. Il messaggio è chiaro: anche se non possiamo salvare una specie che non sappiamo se esiste, possiamo proteggere i luoghi dove pensiamo che possa vivere. Per maggiori informazioni, visitare: Duke University: http://www.Duke.edu/ |
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"LIFE+": SOTTOSCRITTE 10 RICHIESTE DI PARTECIPAZIONE A PROGETTI |
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Bari, 19 luglio 2011 - l’assessorato pugliese all’Ecologia , confermando sempre più la sua attenzione nei confronti delle tematiche ambientali, ha sottoscritto 10 richieste di partecipazione a progetti europei Life +. Il Life+ rappresenta un nuovo strumento finanziario dell’Unione Europea per il sostegno a progetti ambientali e di conservazione della natura l’ambiente. Nelle scorse settimane sono state raccolte decine di proposte di partecipazione da parte di diversi enti (pubblici e privati) tra i quali si annoverano: - associazioni ambientaliste e di categoria (Wwf Italia, Legambiente e Coldiretti), - amministrazioni pubbliche, (Regione Marche, Provincia di Bari, Regione Veneto, Valencia Region, Murcia Region, Andalucia Region, Provincia di Foggia, Comune di Otranto, Comune di Vernole, Regione Piemonte) - Enti pubblici (Acquedotto Pugliese, Consorzio per la Bonifica della Capitanata, Csic, Danube Delta, Natural Reserve Authority) - Università ed Enti di ricerca (Università degli Studi di Bari, Università del Salento, Murcia University, Miguel Hernández University, Estación Biológica Doñana, Università di Foggia, Arpa Molise, Irsa – Cnr) La Regione Puglia ha messo a disposizione da proprie risorse una dotazione economica di circa 320.000,00 euro e con l’impegno in dieci progetti (“Naturagri”, “Intothewild”, “Un falco per Amico”, “G.a.a.p.”, “Creation of a monitoring system of European coastal lagoons”, “Watch project, “Globo/e-cyano”, “Azioni urgenti di conservazione dell’ultima popolazione peninsulare Italiana di Tetrax tetrax” nella Zps Promontorio del Gargano/zone umide del Golfo di Manfredonia/murgia Alta”, “South Adriatic Wetland Protection”, “Aq-gov” Air quality governance: nuovi strumenti per una “valutazione intelligente della qualità dell’aria”) che abbracciano tematiche afferenti a Natura e biodiversità, Politica ambientale e Governance, Informazione e Comunicazione, concorre ad una dotazione complessiva in cofinanziamenti provenienti da partners qualificati ed Unione Europea ammontante a circa 16 milioni di euro da investire sull’intero territorio regionale. |
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AMBIENTE: DA GIOVEDI´ NAVE ARPA MONITORERA´ COSTA PALERMITANA |
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Palermo, 19 luglio 2011 - "La nuova motonave oceanografica ´Galatea´ dell´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente, fara´ giovedi´ prossimo 21 luglio, la prima uscita operativa in mare, effettuando un monitoraggio ambientale nel golfo di Palermo". Lo ha annunciato l´assessore regionale regionale al Territorio e Ambiente Gianmaria Sparma La Galatea potenzia il sistema dei controlli sulla qualita´ delle acque costiere in Sicilia, affiancando il battello "Teti", in servizio dal 2005. Appena insediato - lo scorso ottobre - l´assessore ha dato subito impulso alle procedure per accelerare la gara. L´acquisto della Galatea era stato finanziato con fondi comunitari del Por Sicilia 2002-2006 e l´iter, avviato nel luglio 2009, e´ stato completato dopo la complessa procedura prevista dallo svolgimento di servizi pubblici di cosi´ alta sperimentazione, con l´aggiudicazione della gara alla Nautilus, la consegna e le operazioni di armamento. Dotata di laboratorio a bordo, la Galatea servira´ per il monitoraggio delle acque marino-costiere, finalizzato alla tutela degli ecosistemi acquatici. Entrambe le barche sono comunque armate e pronte per essere operative e soddisfare le esigenze dell´Arpa. |
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NORME SULLA VIA: LA CONSULTA DÀ RAGIONE ALLA TOSCANA |
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Firenze, 19 luglio 2011 – Norme sulla Valutazione di Impatto Ambientale (Via): la Corte costituzionale dà ragione alla “formula toscana” che ha dettato alcune regole – riempiendo un vuoto delle norme nazionali -su come applicare la Via nei casi di attività economiche o impianti produttivi già insediati prima dell’introduzione della stessa disciplina della Via. Nella sentenza appena emanata la Consulta ha deciso che la Regione Toscana, con la sua norma sulla Via, riesce a contemperare la tutela dell’ambiente e l’iniziativa economica privata, entrambe protette dalla Costituzione. Di fatto la Consulta ha “promosso” le disposizioni della legge regionale n. 10/2010 “Norme in materia di valutazione ambientale strategica Vas), di valutazione di impatto ambientale (Via) e di valutazione di incidenza” , ed in modo particolare il comma 6 dell’art. 43, che invece il Governo aveva impugnato alcuni mesi fa (nell’Aprile 2010) ritenendoli incostituzionali. La Toscana introduce infatti “tre distinte regole” – dice la Consulta – che realizzano un approccio complesso, ma alla fine equilibrato e legittimo. Infatti, in occasione di un rinnovo di autorizzazione o di concessione di un impianto in esercizio, la norma rende necessaria una valutazione globale delle attività esistenti, ma poi distingue ragionevolmente tra gli effetti della Via che riguardano le parti nuove degli impianti e quelli che riguardano le opere preesistenti. Mentre sulle prime è necessaria una valutazione completa degli impatti ambientali derivanti dalle innovazioni, sulle parti esistenti e non modificate si potranno soltanto indicare prescrizioni e misure di miglioramento ambientale, ma senza mettere in discussione la sopravvivenza stessa dell’attività esistente. Inoltre, la Toscana stabilisce che la Via non è prevista se quell’impianto è già soggetto a Aia (Autorizzazione Ambientale Integrata), procedura che di per sé fornisce le garanzie ambientali necessarie. Quindi, nonostante il Governo avesse ricorso alla Corte costituzionale chiedendo di considerare gli articoli della legge toscana incostituzionali e in contrasto con la normativa nazionale, la Consulta ha respinto il ricorso “ritenendo – si legge nella sentenza – che un ragionevole bilanciamento degli interessi in campo – la tutela dell’ambiente e l’iniziativa economica provata, entrambi costituzionalmente protetti, giustifichi l’intento di non stravolgere e azzerare opere o attività da lungo tempo legittimamente localizzate(..)”. |
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DIGA DI CHIAUCI, IORIO: «MOLISE ED ABRUZZO UNITI NELLA CRESCITA» |
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Campobasso, 19 luglio 2011 «Con l´Abruzzo ci unisce non solo una comune appartenenza storica, una contiguità territoriale, ma anche una serie di sinergie che stiamo ponendo in essere e che guardano a vari settori. Questo invaso ne è un esempio. Un´opera infrastrutturale che utilizzerà al meglio una delle nostre risorse più importanti quali l´acqua. Un utilizzo a fini irrigui, industriali, ma anche turistici e di valorizzazione del territorio circostante». Lo ha detto il Presidente della Regione Molise Michele Iorio visitando nella mattinata di ieri, insieme al Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, l´invaso artificiale di Chiauci. «Con l´Abruzzo - ha continuato Iorio - abbiamo posto in essere già varie iniziative e progetti che spaziano dalla gestione di invasi idrici, come questo di Chiauci, al Parco nazionale, all´Istituto zooprofilattico. Stiamo studiando con il Presidente Chiodi altre programmazioni anche nel campo sanitario per valorizzare al meglio i territori periferici delle nostre due regioni e renderli capaci di realizzare bacini demografici adatti a sostenere al meglio servizi appropriati e dar vita ad economie di scala in linea con i nuovi principi federalistici. Molise ed Abruzzo sono separati istituzionalmente e costituzionalmente, ma sono uniti in una comune volontà di crescita e di valorizzazione dei comuni patrimoni territoriali, paesaggistici e naturalistici, oltre che umani e sociali». Iorio e Chiodi hanno visitato quindi i vari locali della diga e si sono intrattenuti con i tecnici che hanno illustrato la funzionalità dell´impianto e tutte le modernissime tecnologie installatevi per il governo dell´acqua dell´invaso e per la sicurezza della stessa struttura. |
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MARE SPORCO DIFFUSO: SOPRALLUOGO DEL PRESIDENTE SCOPELLITI NELLE ZONE DI PAOLA, FUSCALDO ED AMANTEA |
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Catanzaro, 19 luglio 2011- Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, insieme all’Assessore all’Ambiente Francesco Pugliano e al dirigente generale del Dipartimento Bruno Gualtieri, hanno effettuato un sopralluogo in elicottero nelle zone di Amantea, Paola e Fuscaldo per accertarsi sulla veridicità di alcune notizie apparse su alcuni giornali locali, in merito ad alcune forme di mare sporco diffuso. Nel corso della verifica non sono emerse situazioni anomale, a conferma dei rilievi effettuati periodicamente dall’Arpacal che quotidianamente aggiorna il proprio sito internet per informare i cittadini e le amministrazioni sullo stato di salute del mare calabrese. Allo stato attuale vengono confermati i dati Arpacal che certificano oltre il 90% di balneabilità delle coste regionali. Successivamente il Presidente Scopelliti, con l’Assessore Pugliano e il Dg Gualtieri, hanno incontrato i rappresentanti istituzionali del Comune di Paola per chiarire alcuni aspetti della vicenda. Solo in una giornata del mese di luglio si sono registrati alti valori di inquinamento marino nella zona di Fiumarella (Paola), ascrivibili al mancato funzionamento del depuratore. Durante il sopralluogo è stato ribadito il massimo impegno da parte della Regione affinchè ogni singolo episodio sia tempestivamente attenzionato agli organi competenti, per l’occorrenza è stata attivata una speciale task force, composta da Arpacal, Capitaneria di Porto e Regione per monitorare al meglio tutto il litorale calabrese. Alle Amministrazioni Comunali è stata chiesta, inoltre, maggiore attenzione al controllo diretto del gestore che è obbligato a condurre secondo legge l’impianto dei comuni. Nello specifico il controllo quotidiano dello smaltimento dei fanghi ed il loro conferimento in appositi siti di trattamento, che provocano il maggiore disagio lungo le coste. |
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TORRENTE BRENTON ED EX CAVA BERGAMIN, VIA LIBERA AL PROGETTO DI MESSA IN SICUREZZA IDRAULICA DEI TERRITORI A CONFINE TRA LE PROVINCE DI TREVISO E PADOVA |
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Venezia, 19 luglio 2011 - Con l’approvazione della conferenza di servizi svoltasi il 15 luglio presso il Genio Civile di Treviso, il progetto di completamento del canale di scolmo del torrente Brenton di Riese Pio X (Tv) potrà finalmente essere realizzato. Lo annunciano con soddisfazione l’assessore veneto all’ambiente, Maurizio Conte, e il presidente della Terza Commissione del Consiglio regionale, Luca Baggio. “E’ un’opera che nel territorio trevigiano e padovano si attende da anni – proseguono gli amministratori regionali – e che consentirà all’ex cava Bergamin di diventare, in caso di emergenza idraulica, un’importante cassa di espansione a salvaguardia dei terreni agricoli”. La progettazione dell’opera, considerata tra le più urgenti dalle amministrazioni locali, è stata avviata nel 2000 per risolvere l’annoso problema degli allagamenti che, in caso di abbondanti piogge, colpiscono i territori dei comuni di Riese Piox, Castelfranco Veneto, Resana, Camposampiero, Loreggia, Cadoneghe e Vigodarzere. “L’intervento costerà complessivamente 4 milioni di euro – spiegano Conte e Baggio – e prevede la realizzazione di un canale di scolmo dal torrente Brenton e un successivo riversamento nel torrente Muson. Nel corso del prossimo autunno la cava verrà liberata dagli ultimi materiali ancora lì depositati e immediatamente dopo si procederà all’ultimazione dei lavori”. Il progetto si inserisce nell’ampio piano degli interventi di salvaguardia idraulica regionale, in base al quale sono attualmente attivi 240 cantieri, mentre altri 180 sono già stati portati a termine, per un investimento totale di circa 100 milioni di euro. “La risistemazione dell’ex cava Bergamin – concludono Conte e Baggio – è un ottimo esempio di recupero delle cave dismesse e sarà un riferimento per il prossimo piano di settore. Ringraziamo il Consorzio Piave (ex Brentella) e in particolare il suo presidente Giuseppe Romano, per aver sempre sostenuto la realizzazione di questo tanto atteso intervento”. |
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CALABRIA: ENTRO IL PROSSIMO QUINDICI SETTEMBRE SARANNO RIMBORSATI COMUNI E PROVINCE PER I DANNI ALLUVIONALI |
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Catanzaro, 19 luglio 2011 - Il Sottosegretario regionale con delega alla Protezione Civile Franco Torchia ha reso noto che “entro il prossimo quindici settembre, come previsto dal crono programma, saranno liquidate a Comuni e Province le prime somme delle spese sostenute nella fase di prima emergenza relativa ai danni alluvionali degli scorsi mesi, per interventi di somma urgenza già effettuati e per autonoma sistemazione dei nuclei familiari sgomberati”. Torchia ha così rassicurato alcuni Sindaci calabresi che avevano lamentato la mancata riparazione dei danni provocati dai gravi dissesti meteorologici che hanno interessato il territorio della Regione Calabria nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2010 ed inseriti nell’ordinanza 3918/2011. “La struttura di Supporto al Commissario Delegato – ha continuato Torchia - sta lavorando celermente alle istruttorie delle seicento schede relative alle somme urgenze pervenute dai Comuni. Mai come oggi tale struttura ha funzionato adeguatamente, tanto che in un anno sono stati erogati i contributi legati agli eventi alluvionali di febbraio 2009 (O.p.c.m. N. 3741 del 18 febbraio 2009) e ai dissesti idrogeologici di settembre 2009 e di febbraio 2010 (O.p.c.m. N. 3862 del 31 marzo 2010). E’ opportuno ricordare inoltre che in seguito alla dichiarazione dello Stato di emergenza da parte del Governo è stata stanziata nell’ordinanza 3918/2011 la somma di sette milioni di euro a fronte di danni rilevati sull’intero territorio regionale pari a circa trecento milioni di euro. Tale somma sarà accreditata nei prossimi giorni sulla Contabilità Speciale del Commissario Delegato. Il ritardo è dovuto a problemi connessi al trasferimento delle risorse dal Ministero dell’Economia al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile”. La stessa ordinanza 3918/2011 prevede all’art.1, in via prioritaria, il rimborso delle spese sostenute dai Comuni per i primi interventi di somma urgenza che secondo i dati pervenuti dai comuni ammontano ad oltre 10 milioni di euro, cifra largamente superiore alla somma a disposizione del Commissario Delegato. “Ritengo pertanto che, alla luce di questi dati – ha concluso il Sottosegretario – le richieste pervenute da parte di titolari di imprese, aziende ed attività private danneggiate potranno essere valutate ed istruite soltanto in una fase successiva ed in presenza di risorse aggiuntive che il Presidente Scopelliti ha chiesto al Governo. |
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“ACQUISTI VERDI”, IN ARRIVO IN TOSCANADUE BANDI DA 3 MILIONI DI EURO |
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Firenze, 19 luglio 2011 – Ci sono tre milioni di euro a disposizione di Comuni, enti, istituti e aziende che vogliano fare acquisti verdi. Potranno comprare altalene e dondoli per parchi giochi, cordoli spartitraffico, bidoni per la raccolta differenziata. E ancora, mattoni, tegoli, “sabbia” per sottofondi stradali e conglomerati cementizi, tutti derivanti dell’attività di selezione delle raccolte differenziate di plastica e vetro che la Regione adesso invita a comprare tramite due bandi in pubblicazione il prossimo 20 luglio. Si tratta della prima volta che in Toscana vengono fatti bandi di questo genere, i cui fondi, peraltro, vanno ad aggiungersi a quelli dedicati alla raccolta differenziata. Questi atti sono la conseguenza dei Protocolli d’intesa, promossi e firmati dalla Regione Toscana per favorire e promuovere il riciclo e il mercato dei materiali e dei prodotti derivati dalla raccolta differenziata della plastica e del vetro. “Vogliamo incentivare gli acquisti verdi perché la consideriamo una tappa importante per lo sviluppo del riciclo che prende il via dalla raccolta differenziata – ha detto l’assessore regionale all’ambiente e energia Anna Rita Bramerini -. Siamo convinti che con aiuti concreti come questi possiamo dare quella spinta in più fondamentale al mercato del riciclo”. Il primo bando, da 1 milione di euro, riguarda gli acquisti verdi di prodotti in plastica riciclata ovvero realizzati con plastiche miste derivate dall’attività di selezione delle raccolte differenziate degli imballaggi in plastica effettuate in tutta la Toscana. Sono materali per arredo urbano, prodotti per la viabilità e allestimento percorsi, per parchi giochi e strutture ludiche, contenitori per la raccolta differenziata tutti con marchio Ippr Plastica Seconda Vita o equivalenti. Il contributo sarà concesso nella misura massima del 40% delle spese, fino ad un massimo di 50mila euro e nel caso di progetti presentati da più comuni, l’importo massimo del contributo potrà essere di 75mila euro. Il secondo bando, che incentiva l’utilizzo di materiali contenenti vetro riciclato nelle opere pubbliche , è articolato in due parti. Nella prima parte la Regione mette a disposizione di province, comuni, enti, istituti ed aziende un milione di euro per l’acquisto di prodotti realizzati con materiale contenente fino al 30% di vetro riciclato. Possono essere manufatti edilizi in genere, o conglomerati cementizi o conglomerati per sottofondi stradali (il contributo sarà concesso nella misura massima del 50% delle spese ammissibili). Nella seconda parte si mette a disposizione un altro milione di euro per acquistare le campane dedicate alla raccolta del vetro. In pratica, un contributo (nella misura massima del 30%) per finanziare gli investimenti che i comuni e i gestori del servizio di igiene urbana devono comunque sostenere per passare alla raccolta monomateriale del vetro e facilitarla. Va da sè che anche le campane per la raccolta saranno realizzate in plastica riciclata. |
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RIFIUTI, POLVERINI: “A FIUMICINO IMPIANTO MODELLO PECCIOLI” |
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Roma, 19 luglio 2011 - Un esempio di capacità manageriale efficiente, gestione ambientale certificata, ricadute benefiche per il territorio e i cittadini. E’ il modello Peccioli, la discarica gestita dalla Belvedere spa in provincia di Pisa, che la presidente Renata Polverini ha visitato oggi accompagnata dall’assessore regionale ai Rifiuti, Pietro Di Paolo, insieme agli assessori al Lavoro, Mariella Zezza, e alla Cultura, Fabiana Santini. Polverini ha effettuato un sopralluogo degli impianti di smaltimento dei rifiuti e della discarica, collocata nella frazione di Legoli, guidata dal presidente della Belvedere spa, Renzo Macelloni, e dal sindaco di Peccioli, Silvano Crecchi. “Mi ha colpito il contesto in cui è inserito il sito - ha detto Polverini - con coltivazioni agricole intorno e un agriturismo che serve anche come mensa per gli operai e dove abbiamo pranzato,a due passi dalla discarica. Non si impatta sull´ambiente e non si avverte cattivo odore. Questo è quanto vogliamo realizzare nel sito alternativo a Malagrotta individuato a Fiumicino dove verrà realizzato un impianto di trattamento Tmb e una mini discarica di servizio in cui, lo ribadisco, non saranno conferiti rifiuti tal quale ma solo trattati”. L’assessore Di Paolo ha rimarcato come con il quinto impianto Tmb e il funzionamento a pieno regime dei quattro già esistenti (due a Malagrotta e i due gestiti dall’Ama) “potremo garantire che non ci saranno rifiuti tal quale, anche agli attuali livelli di raccolta differenziata. Polverini ha anche ribadito che “a Fiumicino non ci sarà alcun gassificatore” ed ha invitato i rappresentanti della Belvedere a Roma “per un momento di riflessione e confronto anche con gli altri amministratori locali”. Il sindaco Crecchi ha ricordato come attraverso la partecipazione del Comune alla Belvedere spa, e l’azionariato diffuso che caratterizza il modello gestionale Peccioli, l’amministrazione comunale ha potuto investire ingenti risorse nelle politiche sociosanitarie, negli interventi di viabilità e di messa in sicurezza delle scuole, e nella promozione della cultura. |
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VDA: RIUNITO L’OSSERVATORIO REGIONALE DEI RIFIUTI |
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Aosta, 19 luglio 2011 - Si è riunito nel pomeriggio di venerdì scorso, 15 luglio, nella sede dell’Assessorato del territorio e ambiente a Saint-christophe, l’Osservatorio regionale dei rifiuti, organo nato per garantire l’attuazione degli obiettivi di gestione dei rifiuti urbani indicati nella Legge regionale n. 31 del 2007 e delle finalità contenute nel Piano regionale di gestione dei rifiuti. Presieduto dall’Assessore al territorio e ambiente Manuela Zublena, l’organismo raggruppa le associazioni ambientaliste e dei consumatori, gli enti locali e gli stakeholder del settore. Nel corso della riunione è stato presentato il nuovo Rapporto annuale dei rifiuti, che si configura come base informativa importante per coordinare tutto il sistema dei rifiuti in Valle d’Aosta e per programmare un’azione di gestione integrata. E’ stato sottolineato come, nel corso del 2010, la politica regionale abbia operato su due assi principali e perfettamente integrati: da un lato, la definizione della scelta in merito al trattamento finale dei rifiuti indifferenziati, individuato nella tecnologia della pirogassificazione, per dare una risposta certa e ragionata allo smaltimento dei rifiuti e scongiurare eventuali emergenze; dall’altro, l’attuazione di azioni che favoriscano la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti. A tal fine è stato presentato il Programma di riduzione dei rifiuti 2011-2013, approvato nella seduta della Giunta regionale di venerdì. Il documento rappresenta lo strumento di programmazione delle azioni strutturali che nel prossimo triennio opererà per la prevenzione della produzione dei rifiuti intervenendo sia per ridurne a monte la produzione sia per migliorare la raccolta differenziata. L’occasione di poter contare su un programma triennale incentrato sulla prevenzione dei rifiuti e sulle raccolte differenziate di qualità è quanto mai importante per provare a strutturare un percorso di riflessione col territorio sulla tematica della gestione integrata. |
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VDA: APPROVATO IL PROGRAMMA PER LA RIDUZIONE E LA PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI |
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Aosta, 19 luglio 2011 - In applicazione della deliberazione del Consiglio regionale del 24 marzo 2010 che, in coerenza con gli indirizzi europei in materia di gestione dei rifiuti, approvava per il trattamento finale dei rifiuti un impianto basato sulla tecnologia della pirogassificazione e l’adozione di un piano di riduzione, la Giunta regionale ha deliberato, venerdì 15 luglio, il programma delle azioni volte alla riduzione e alla prevenzione nella produzione dei rifiuti nella regione. Con l’approvazione di oggi è quindi stato definito il sistema per potenziare le attività finalizzate a perseguire livelli importanti di raccolta differenziata da avviare al recupero, nonché volte a migliorare i quantitativi e soprattutto la qualità delle singole frazioni in accordo con le autorità locali e di prosegvuire le iniziative di informazione e di sensibilizzazione dei cittadini. Il programma ha quindi una triplice valenza: riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti. |
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BASILICATA: RIUNITO L´OSSERVATORIO REGIONALE DEI RIFIUTI |
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Potenza, 19 luglio 2011 - Un piano per portare il fabbisogno di rifiuti da smaltire in discarica dalle attuali 190mila tonnellate l’anno a 50 mila, ma anche strumenti per gestire nell’immediato la questione evitando che si possano profilare situazione di emergenza. Di questo si è discusso ieri mattina a Potenza in un incontro dell’Osservatorio Regionale dei rifiuti presieduto dal presidente della Regione Vito De Filippo e a cui hanno preso parte l’assessore regionale all’Ambiente, Agatino Mancusi, il direttore generale dello stesso dipartimento, Donato Viggiano, gli assessori all’ambiente delle Province di Potenza, Massimo Macchia, e Matera, Giovanni Bonelli, del commissario dell’Ato Rifiuti, Sabino Altobello, dei sindaci di Potenza e Matera, Vito Santarsiero e Salvatore Adduce e degli amministratori dei centro sede di discariche prima attestate alle comunità montane,, ossia Colobraro (c’era il sindaco Andrea Bernardo), Genzano di Lucania (col sindaco Pasquale Vertulli) e Moliterno, (con gli assessori Giuseppe Lopiano e Michele Ditrani). Mentre si procederà alla valutazione del passaggio delle discariche prima delle Comunità Montane direttamente ai Comuni nei cui territori sono ubicati (per Genzano il sindaco ha chiesto approfondimenti sull’impianto) si lavora alle azioni di sistema per rendere sostenibile la gestione dei rifiuti. In questo si lavorerà innanzitutto per accelerare la realizzazione di alcuni impianti di compostaggio, come quello di Colobraro e Sant’arcangelo che dovrebbero anche essere attestati ai comuni con le relative discariche, mentre di concerto con il Conai, si procederà a definire gli interventi di massima per la raccolta differenziata e saranno attualizzati i programmi di raccolta differenziata già finanziati e fermi. Quanto alle discariche, sebbene ci sia una disponibilità di sistemazione di rifiuti sufficiente per circa un anno e mezzo anche senza alcun intervento (vale a dire senza ridurre la quantità di Rsu che finiscono in discarica e senza ampliamenti degli impianti) si mira a poter utilizzare al meglio tutte le volumetrie e per eliminare problemi per eventuali ampliamenti. Così si lavorerà per la caratterizzazione e i successivi ampliamenti delle discariche di Moliterno e Potenza e saranno eseguiti i progetti di ampliamenti di altri siti, in altri centri, ritenuti adeguati, e si lavorerà per la messa in sicurezza delle discariche chiuse monitorando anche la presenza di volumetrie inutilizzate. La questione viene inoltre affrontata anche sotto il profilo normativo. In attesa dell’approvazione del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti, è stata condivisa una disposizione transitoria, da proporre all’approvazione del Consiglio, che per un verso blocca l’autorizzazione di impianti per rifiuti, urbani, speciali, pericolosi o non pericolosi a meno di specifiche autorizzazioni emanate dai consiglio Regionale o provinciali in base alle specifiche competenze, mentre velocizza le procedure per gli impianti per la raccolta differenziata e il compostaggio, il trattamento e lo stoccaggio dei rifiuti basato su tecnologie innovative, e il ripristino ambientale dei siti. “ “L’incontro di oggi – ha commentato alla fine lì’assessore Mancusi – è stato un invito alla corresponsabilità per affrontare la questione rifiuti avendo ancora margine di manovra. La materia – ha aggiunto – è delicata e va affrontata con realismo e senza battaglie populistiche o elettoralistiche. Ci deve essere una responsabilità di tutti che parta dalla effettuazione di una raccolta differenziata che, congiuntamente con un corretto trattamento dei rifiuti, porterà a superare definitivamente i problemi derivati dal quantitativo di rifiuti da abbancare in discarica”. |
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IL VENETO REGIONE PIU’ VIRTUOSA D’ITALIA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI. CONTE: “UN PRIMATO CHE NASCE DALL’IMPEGNO E DAL SENSO DI RESPONSABILITA’ DI TUTTI” |
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Venezia, 19 luglio 2011 - “Saluto con grande soddisfazione gli esiti dell’indagine promossa da Legambiente che pone il Veneto sul gradino più alto del podio quale regione più virtuosa d’Italia nella raccolta e gestione dei rifiuti urbani”. L’assessore regionale all’ambiente, Maurizio Conte, commenta così le classifiche dei cosiddetti “Comuni Ricicloni”, considerati anche nella loro appartenenza a province, regioni e consorzi, annualmente stilate dall’Ecosportello Rifiuti di Legambiente, con il patrocinio del Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare. “Se l’area del Nordest d’Italia è quella ad uscire ‘vincente’ da questa analisi – continua Conte –, il Veneto è la sua punta di diamante, con una percentuale del 65,6% di amministrazioni virtuose sul totale dei comuni, seguito dal Friuli Venezia Giulia con il 34,2% e dal Trentino Alto Adige col 28, 3%. Ma non basta: è il Comune bellunese di Ponte nelle Alpi, ad aggiudicarsi per la seconda volta il primo posto assoluto della classifica. E a rafforzare il nostro primato è anche l’esperienza di gestione consortile. Nelle prime 100 posizioni molte sono occupate da comuni che fanno parte di un consorzio. Tra questi 59 sono veneti e, per quanto riguarda i comuni con più di 10.000 abitanti, tra i primi 15, troviamo 14 comuni della provincia di Treviso, servita prevalentemente dal Consorzio Intercomunale Priula e dal Consorzio Tv3”. “Voglio esprimere il mio ringraziamento agli amministratori pubblici e a tutti gli operatori del settore – conclude Conte – sulla cui professionalità e dedizione, ma direi anche sul senso di responsabilità, può contare il Veneto per ribadire la sua leadership in quest’ambito particolarmente delicato, la cui funzionalità ed efficienza dei servizi può essere quotidianamente testata dai cittadini. Le normative ci impongono anno dopo anno di incrementare la raccolta differenziata e la nostra regione è sicuramente tra quelle che affronta con più impegno e convinzione questa sfida, come è dimostrato anche dall’analisi dei dati relativi alla produzione e gestione dei rifiuti urbani nel Veneto nell’anno 2010, che presenteremo alla stampa martedì prossimo”. |
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DEPURATORE PULSANO-LEPORANO: RIUNIONE TECNICA |
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Bari, 19 luglio 2011 - Si e´ da poco conclusa a Bari la riunione tecnica convocata dall´assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, per affrontare le problematiche relative all´avvio in esercizio del depuratore a servizio dei comuni di Pulsano e Leporano. Nel corso dell´incontro sono stati individuati i passaggi necessari da eseguire ed e´ stato stabilito un crono programma in base al quale martedì 19 luglio tutti i soggetti interessati (Regione Puglia, Aqp, Comuni di Pulsano, Leporano, Faggiano, Consorzio di Bonifica Stornara e Tara) si incontreranno allo scopo di produrre un report da presentare entro il 21 luglio prossimo. Il report dovrà contenere tutti i pareri relativi alle questioni ancora in sospeso, come dichiarazioni di congruità della stima economica, opere necessarie alla rifunzionalizzazione dell´impianto e lavori di ripristino idraulico del canale maestro. Contemporaneamente, con riferimento a quest´ultimo punto, l´assessore Amati ha assunto l´impegno di chiedere al commissario del Consorzio di Bonifica di eleggere l´argomento a priorità e permettere così alla struttura del consorzio competente di riattivare i procedimenti necessari. Il tavolo tecnico sarà riconvocato non appena si costituirà il direttivo della Autorità idrica pugliese. Il 26 gennaio scorso si era svolta l´ultima riunione sull´argomento, a seguito della quale sono stati eseguiti una serie di sopralluoghi utili ad ottenere un quadro complessivo delle attività necessarie all´avvio dell´impianto. Una prima stima complessiva delle opere di ripristino del depuratore, completato con l´eccezione proprio della parte relativa al recapito finale, ammonterebbe a circa 4.330.000 euro. I sopralluoghi sono stati eseguiti anche a seguito dell´avvenuta risoluzione di un contenzioso con la ditta appaltatrice dei lavori di realizzazione del depuratore, il quale negli anni è stato vittima di usura provocata dal tempo e da atti vandalici. "Con molta difficoltà forse siamo riusciti a venire a capo di un´intricata questione - ha detto Amati - la riunione di martedì prossimo e´ decisiva per comprendere modalità e tempi. Colgo l´occasione, ovviamente, per appellarmi al Sindaco di Bari Michele Emiliano, affinché convochi al più presto l´assemblea dei sindaci per l´elezione del direttivo dell´Autorita´ Idrica Pugliese, unico soggetto abilitato ad autorizzare la spesa: l´adempimento contabile mi sembra a questo punto l´unico ostacolo". |
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