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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Ottobre 2011 |
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GREENSTREAM: ROMANI, OK RIAVVIO, PROSEGUE NOSTRO CONTRIBUTO PER NUOVA LIBIA
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Roma, 17 ottobre 2011- “Il riavvio di Greenstream è un fatto positivo e una buona notizia per i nostri approvvigionamenti energetici”. Così il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, a proposito dell’entrata in funzione del gasdotto che collega Italia e Libia. “Come governo – prosegue Romani – ci siamo fortemente impegnati per consentire la riapertura delle forniture, creando un rapporto forte e stabile con il Cnt e assicurando la nostra collaborazione per il ritorno alla normalità del Paese. La Libia è il nostro terzo fornitore di gas e il primo per il greggio, un partner strategico dove tante imprese italiane sono impegnate sul fronte produttivo e industriale. Per questo l’Italia deve continuare a svolgere un ruolo attivo, dal punto di vista politico ed economico, per contribuire alla costruzione della nuova Libia” conclude Romani. |
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ENERGIA. SAGLIA: GALSI, A BREVE CONFERENZA SERVIZI PER CONCLUSIONE ITER PROCEDURALE |
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Roma, 17 ottobre 2011. “È nel nostro interesse che il metanodotto Galsi venga autorizzato nel più breve tempo possibile. L’iter è in uno stato avanzato. A breve convocheremo una Conferenza dei Servizi conclusiva del procedimento”. Ad annunciarlo è Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia, nel corso di una interrogazione del 13 ottobre nella X commissione della Camera. “Alla Conferenza – continua il sottosegretario – verranno invitati tutti gli enti che devono rilasciare permessi di qualsiasi natura. Tutte le osservazioni presentate saranno oggetto di valutazione nel corso della Conferenza”. “Il metanodotto Galsi – afferma Saglia – è un progetto strategico: rappresentare un nuovo corridoio energetico senza attraversare paesi terzi poiché ci collega direttamente con l´Algeria e aumenta quindi la sicurezza nazionale degli approvvigionamenti. Inoltre consente la metanizzazione della Sardegna. La rilevanza dell’opera è stata riconosciuta a livello comunitario”. |
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LE RINNOVABILI SONO UNA RISORSA PER USCIRE DALLA CRISI E NON UN PROBLEMA APER RISPONDE ALLA LETTERA INVIATA OGGI AL MINISTRO ROMANI DAL TAVOLO DELLA DOMANDA DI CONFINDUSTRIA IN CUI SI CHIEDE UNA MORATORIA PER GLI IMPIANTI FER |
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Milano, 17 ottobre 2011 – L’europa ha definito già dieci anni fa con la direttiva 2001/77/Ce gli obiettivi di riequilibrio del mix energetico per il decennio successivo. Con il Pacchetto 20-20-20 Clima-energia approvato nel 2009, sottoscritto anche dall’Italia, l’Europa ha poi rilanciato tali obiettivi rendendoli precisi e vincolanti al 2020. Non stiamo rispettando i limiti previsti dal protocollo di Kyoto e rischiamo di essere in ritardo anche con lo sviluppo delle Fer a causa delle note difficoltà di adeguamento e sviluppo delle infrastrutture di rete, rallentato dalle problematiche burocratiche e autorizzative che si trascinano da lungo tempo e di cui i produttori da energia da fonti rinnovabili sono vittime. “Non ci stiamo a fare da capro espiatorio di tutti i mali del sistema energetico ed elettrico italiano, ed una paventata moratoria sulle rinnovabili - afferma Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Aper – sarebbe la cosa più sbagliata che si possa ipotizzare. Infatti – prosegue Re Rebaudengo - non risolverebbe i problemi del settore energetico del nostro Paese. Essi risiedono, tra l’altro, nello sbilanciamento del mix energetico troppo a favore delle fonti fossili e non come incredibilmente sostenuto dal Tavolo della Domanda di Confindustria, nell’eccessiva presenza delle energie rinnovabili oltre che nel mancato completamento dei processi di liberalizzazione del mercato. Una moratoria metterebbe a rischio lo sviluppo di un settore chiave ed anticiclico per la nostra economia che sta già portando benefici diretti a tutti i cittadini/consumatori sia in termini di occupazione, decine di migliaia di posti di lavoro, sia in termini di investimenti, decine di miliardi di euro nei prossimi dieci anni. La soluzione moratoria equivarrebbe a sostenere che per risolvere i problemi del traffico occorre da subito bloccare la produzione di automobili. Le rinnovabili non sono un problema ma una grande opportunità, una risorsa preziosa per uscire presto e meglio dalla crisi. Devono essere uno dei due pilastri (l’altro è l’efficienza energetica) su cui fondare la Strategia Energetica Nazionale per i prossimi decenni” continua Re Rebaudengo. Aper chiede quindi al Ministro Romani, a tutte le Istituzioni, agli operatori ed ai cittadini di continuare a lavorare per lo sviluppo sostenibile, a viso scoperto, in coerenza con quanto si sta facendo in tutti gli altri Paesi Ue. “Lavorare tutti insieme per favorire la massima integrazione delle Fer nella nostra infrastruttura di trasporto e distribuzione dell’energia, vuol dire lavorare per il presente e per il futuro del Paese. – conclude Re Rebaudengo - Questo è quello che stiamo facendo ed indietro, anche come cittadini, non si può tornare!” |
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IDROGENO IN ALTO ADIGE, L´IMPIANTO DI BOLZANO SUD BEST-PRACTICE EUROPEA |
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Bolzano, 17 ottobre 2011 - "Tecnologia dell´idrogeno in Alto Adige", questo il titolo dell´incontro informativo del 13 ottobre a Palazzo Widmann. Grazie ai fondi del programma Fesr, Provincia e Iit stanno portando avanti un progetto riguardante il primo impianto altoatesino di produzione e distribuzione dell´idrogeno a Bolzano Sud. Bruxelles dimostra di apprezzare l´inizativa, tanto da volerla indicare tra le best-practice a livello europeo. L´impianto di Bolzano Sud, progetto a 360 gradi (produzione, distribuzione, formazione, centro di competenza) nato grazie alla collaborazione fra Provincia di Bolzano, Autostrada del Brennero e Istituto per le tecnologie innovative (Iit), rappresenterà il primo passo concreto per realizzare la cosiddetta autostrada dell´idrogeno fra Monaco e Modena, con un distributore d´idrogeno ogni 600 km. Grazie alla sua capacità di 2 milioni di metri cubi di idrogeno all´anno (50 autobus o mille automobili), consentirà di sostituire 650mila litri di benzina, o 550mila litri di gasolio, con un risparmio di 1,5 milioni di kg. Di anidride carbonica all´anno. "Si tratta di un passo in avanti nella giusta direzione - ha spiegato il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder aprendo i lavori del convegno - perchè il nostro obiettivo è quello di arrivare entro il 2020 alla copertura completa del fabbisogno con energie prodotte da fonti rinnovabili". Il progetto dell´impianto di Bolzano Sud, ha annunciato il funzionario della Ue Francesco Brocani, sarà prossimamente presentato dall´Unione Europa come una delle best-practices del settore. "Vogliamo che siano presenti tutti gli aspetti dell´idrogeno - ha sottolineato il presidente dell´Iit Walter Huber - dalla produzione, alla distribuzione, dalla ricerca allo sviluppo. Si tratta di una tecnologia che ha ancora un impatto limitato per quanto riguarda l´utilizzo finale, ma è necessario muoversi subito, sperimentando le migliori soluzioni possibili grazie anche ad un forte sostegno pubblico". Da questo punto di vista, un contributo importante arriva dai finanziamenti previsti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). "L´alto Adige ha un grande potenziale nel campo delle energie rinnovabili - ha proseguito Luis Durnwalder - basti pensare ai risultati già raggiunti con l´idroelettrico, il solare e la biomassa. L´idrogeno rappresenta una delle scommesse del futuro, con prospettive molto interessanti nel settore della mobilità, e per questo riteniamo fondamentale essere presenti con un progetto innovativo in grado di contribuire allo sviluppo della ricerca". All´incontro informativo svoltosi questa mattina (13 ottobre) a Palazzo Widmann, a Bolzano, hanno partecipato anche Peter Gamper (direttore Ufficio integrazione europea), Thomas Klauser (direttore Iit), Carlo Costa (direttore generale Autostrada del Brennero), Martin Gallmetzer (ricercatore Iit) e Thomas Mathà (direttore Ripartizione affari comunitari). |
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VDA: PARERE POSITIVO DELL´AUTORITÀ SULLE MODIFICHE AGLI INTERVENTI REGIONALI PER L´ENERGIA ELETTRICA |
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Aosta, 17 ottobre 2011 - La Presidenza della Regione Valle d’ Aosta comunica che in una nota inviata al Presidente Augusto Rollandin, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha espresso parere favorevole alla proposta di modifica, avanzata dall’Amministrazione regionale in risposta ad una segnalazione dell’Autorità stessa, delle modalità di corresponsione dell’agevolazione, concessa ai residenti, per l’acquisto di energia elettrica, in base alla legge numero 4 del 2000, Interventi regionali a sostegno dei costi dell’energia. «L’autorità – riporta la nota – ha valutato che le modifiche prospettate risultano idonee a far venir meno i profili distorsivi della concorrenza evidenziati nella segnalazione». Le nuove modalità di corresponsione dello ‘’sconto’’ ai valdostani sull’energia elettrica saranno portare all’approvazione del Consiglio regionale nella seduta del 19 ottobre. |
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RAFFINERIA ENI PORTO MARGHERA. LA LETTERA DI RICHIESTA DI INTERVENTO URGENTE A BERLUSCONI FIRMATA DA ZAIA, ORSONI E ZACCARIOTTO |
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Venezia, 17 ottobre 2011 - Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, assieme al sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, alla presidente della Provincia Francesca Zaccariotto e alle organizzazioni sindacali interessate, chiederà formalmente al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di convocare a Palazzo Chigi un incontro dedicato ai problemi occupazionali e al futuro della raffineria Eni di Porto Marghera, alla luce delle intenzioni della società, il cui azionista di riferimento è lo Stato, di procedere alla sospensione della produzione. E’ la linea d’azione decisa all’unanimità il 14 ottobre nel tavolo di discussione convocato a Palazzo Balbi dallo stesso Zaia con Comune, Provincia e le rappresentanze sindacali Cisl, Cgil e Uil, al quale hanno partecipato per la Giunta regionale anche gli assessori al lavoro Elena Donazzan, alla Legge Speciale per Venezia Renato Chisso e alle politiche sociali Remo Sernagiotto. La richiesta di incontro, che sarà formalizzata oggi stesso, è finalizzata a discutere tutta la partita, per conoscere se e quale piano industriale sia in atto e per avere una visione certa del futuro non solo per lo stabilimento, i lavoratori e le loro famiglie, ma anche per un indotto che conta più di un migliaio di addetti. “Governo ed Eni devono fare un’operazione verità – ha affermato Orsoni – anche per riprogrammare l’utilizzo di Porto Marghera”. Il sindaco ha anche confermato il “no” del Comune ad ogni speculazione immobiliare sul polo industriale, “sito produttivo importante per Venezia e per tutto il Veneto”. “Siamo stanchi di pagare sempre e non portare a casa nulla – ha concluso Zaia – e dobbiamo ribadire all’Eni che questo non è un territorio da sfruttare. Rispetto alle prospettive future, non vogliamo ragionare con i ‘se’: devono restare la chimica e l’occupazione. Non ci si può riempire la bocca con il golf – ha concluso – perché i lavoratori con il golf non mangiano”. Con l’incontro a Palazzo Chigi, verranno anche chiesti la sospensione della Cassa Integrazione e il mantenimento “in marcia” degli impianti. |
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CONFERENZA DELLE REGIONI SU EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA A SEGUITO DELLA DELEGA AFFIDATA DALLA CONFERENZA ALLA REGIONE BASILICATA, SONO STATE NUOVAMENTE AFFRONTATE LE QUESTIONI LEGATE ALLE MODALITÀ DI UTILIZZO DELLE RISORSE DEL PIANO NAZIONALE DI EDILIZIA ABITATIVA |
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Potenza, 17 ottobre 2011 - Il coordinamento tecnico interregionale in materia di Edilizia ed Edilizia residenziale pubblica della Conferenza delle Regioni ha affrontato il 13 ottobre a Roma, su richiesta del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, le questioni legate all’edilizia Residenziale Pubblica. In particolare sono stati esaminati i documenti in materia di Federalismo fiscale municipale sul sistema di edilizia residenziale pubblica, di nuova fiscalità e sostenibilità e le modalità di utilizzo delle risorse del Piano nazionale di edilizia abitativa. “Considerata la carenza di finanze previste nel Decreto Sviluppo e nella Manovra di stabilizzazione – ha spigato l’assessore alle infrastrutture Rosa Gentile che ha coordinato la riunione- l’emergenza abitativa che sta crescendo ogni giorno di più, preoccupa le Regioni d’Italia. Tale condizione – ha detto Gentile- si evince attraverso un disagio sociale elevato che interessa soprattutto le categorie più deboli. Come Coordinamento – ha aggiunto Gentile - abbiamo espresso la necessità di puntare su una nuova fiscalità e sull’opportunità di modificare le modalità di riparto delle risorse destinate alle emergenze abitative. Le valutazioni del Coordinamento – spiega Gentile – sono state riassunte in un documento tecnico, stilato nello scorso mese di luglio, che propone emendamenti alla proposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti soprattutto per la parte che riguarda le modalità di utilizzo delle risorse, pari a 100 milioni di euro, destinate al Piano nazionale di edilizia abitativa. La proposta del Ministero delle Infrastrutture è quella di destinare le risorse a interventi di recupero nei centri storici di abitati minori, al di sotto di 7500 abitanti, posti ad una distanza non superiore a 25 chilometri dai capoluoghi di provincia, finalizzati all’incremento dell’offerta abitativa di alloggi sociali, al miglioramento delle condizioni ambientali, all’adeguamento e allo sviluppo delle opere di urbanizzazione e delle dotazione dei servizi ed alla integrazione sociale”. “La selezione delle proposte – spiega ancora Gentile - avverrebbe attraverso un bando di gara a livello nazionale. Ciascuna proposta di intervento dovrebbe essere dimensionata su un finanziamento statale di 2,5 meuro per i comuni fino a 2.500 abitanti e di 5 milioni di euro per i comuni da 2.501 a 7.500 abitanti. A ciascun comune verrebbe richiesto un apporto obbligatorio di risorse aggiuntive pari a 30 % del finanziamento statale da destinare, in via prioritaria, alla realizzazione e alla promozione di iniziative economiche e produttive e di sostegno alle piccole imprese locali al fine di costituire una nuova integrazione del tessuto sociale e che veda la contemporanea presenza di residenti piccoli artigiani. Il Coordinamento – aggiunge Gentile - ha espresso contrarietà a perseguire gli obiettivi indicati nella proposta del Ministero delle Infrastrutture rivendicando autonomia nella destinazione delle risorse per far fronte a specifiche situazioni di emergenza abitativa. In particolare è stata ribadita l’esigenza di dover restituire alle regioni la potestà programmatoria delle risorse rigettando l’ipotesi del bando nazionale. Secondo gli assessori le risorse disponibili devono essere ripartite tra le regioni lasciando alle stesse l’autonomia nella scelta degli obiettivi da perseguire sulla base delle proprie specificità. Al fine di garantire la celerità della spesa le regioni – evidenzia Gentile – hanno suggerito lo scorrimento di graduatorie esistenti relative a programmi simili a quello proposto dal Ministero per finanziare interventi immediatamente cantierabili. E’ stata inoltre evidenziata la difficoltà da parte dei piccoli comuni di accedere al cofinanziamento obbligatorio richiesto pari al 30 % del finanziamento statale e di rivedere la “soglia di significatività” richiesta per tali programmi in considerazione che diverse regioni, in caso di riparto, si vedrebbero attribuite risorse inferiori alle soglie minime richieste. Gli assessori hanno inoltre evidenziato che non vi è proporzione tra l’obiettivo quantitativo di alloggi da realizzare con il contributo statale e la tipologia dei comuni individuati che, se stanno nel raggio di 25 chilometri dai capoluoghi, hanno già conosciuto, negli anni passati, il fenomeno della migrazione di popolazione verso l’hinterland, che ha costituito uno dei motori della diffusione edilizia nel territorio. Il tavolo di coordinamento tecnico delle Regioni – conclude Gentile - non ritiene percorribile quindi l’iniziativa del bando nazionale e propone al Ministero di impegnare lo stanziamento con un decreto di riparto fra le regioni che, pur nel rispetto del vincolo di destinazione delle risorse al Piano nazionale di edilizia abitativa, consenta a ciascuna regione di utilizzarle in modo autonomo in coerenza con le proprie linee di programmazione”. |
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CASA FVG: APPROVATO NUOVO PROTOCOLLO VEA FVG DI VALUTAZIONE ENERGETICA |
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Udine, 17 ottobre 2011 - E´ stato approvato il 14 ottobre in via preliminare dal Governo del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi, il Protocollo regionale Vea, "per la Valutazione della qualità Energetica e Ambientale dell´edificio". Il Protocollo viene a sostituire l´analogo documento del settembre 2009, "rimodulato anche sulla base delle riflessioni delle categorie professionali ed ora sicuramente più rispondente ed attuale alle esigenze", segnala lo stesso assessore Riccardi. In particolare, con il Protocollo sono state adottate alcune nuove schede tecniche di valutazione riguardanti le tipologie d´intervento "nuova costruzione" e "ristrutturazione edilizia" con destinazione d´uso uffici e residenziale, puntando al momento soprattutto sui caratteri energetici, con riserva di approfondire quelli di tipo ambientale, come auspicato nei dibattiti e nelle analisi sviluppati dagli uffici regionali con il mondo delle professioni tecniche. Cambiamo dunque alcune schede Vea per misurare quella che viene definita come la prestazione energetica degli edifici in Friuli Venezia Giulia, ma restano confermate - lo prevede la legge regionale 23 del 2005 - per l´entrata in vigore della certificazione Vea le date del 31 ottobre 2011, per gli interventi di nuova costruzione (per superfici superiori ai 50 mq), ampliamenti, ristrutturazioni, restauri e risanamenti, manutenzioni straordinarie (nel caso di esecuzione lavori che modificano le prestazioni energetiche e/o ambientali) di alloggi ed edifici, o dell´1 gennaio 2012, con l´obbligatorietà della certificazione Vea per trasferimenti di tipo oneroso e contratti di locazione (o loro rinnovi). Il Protocollo sarà ora portato all´attenzione della competente Commissione del Consiglio regionale per il necessario parere, mentre l´approvazione definitiva da parte della Giunta è prevista entro la fine di ottobre per consentire l´entrata entrare in vigore del provvedimento con l´1 novembre. |
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UMBRIA, AFFITTI IRREGOLARI: APPREZZAMENTO PER L’OPERAZIONE GUARDIA DI FINANZA |
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Perugia, 17 ottobre 2011 - L’operazione della Guardia di Finanza che ha portato alla luce ulteriori episodi di irregolarità ed evasione legati agli affitti è stata particolarmente apprezzata dall’Assessore regionale alle politiche della casa Stefano Vinti. Le irregolarità contestate vanno dai fondi percepiti indebitamente per il sostegno agli affitti, a falsi comodati d’uso che nascondono affitti veri e propri, fino agli affitti in nero per studenti, per un giro di affari di circa 100 mila euro nelle località di Assisi, Bastia Umbra, Cannara, Bettona e Valfabbrica. “Quanto emerge da questa operazione, afferma Vinti, testimonia una volta di più, se mai ce ne fosse stato bisogno, la giustezza della scelta della Giunta regionale che ha concesso un contributo di un milione e mezzo di euro all’Ater, per l’acquisto di 18 appartamenti, nel comune di Perugia e nei Comuni limitrofi, da destinare alla locazione a favore degli universitari. La scelta, sottolinea l’Assessore Vinti, deriva dalla forte necessità di casa espressa dalla popolazione studentesca, e questa operazione della Guardia di Finanza ce lo conferma”. |
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MARCHE: AMIANTO SUGLI IMMOBILI |
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Ancona, 17 Ottobre 2011 -L´assessore all´ambiente ed energia, sandro donati, risponde alle polemiche: ´Stampa eccessivamente attenta in questi ultimi giorni ai dati relativi alla presenza di amianto sugli immobili. I dati, che risalgono ad un censimento del 2007, realizzato dall´Arpam di Pesaro, sono pubblicati ufficialmente sul sito della Sanita` regionale (www.Marcheinsalute.it) e riguardano un percentuale di dati purtroppo relativa, perche` alla scheda di rilevazione ha risposto il 26% degli interessati. La polemica pretestuosa sui dati oscurati e` relativa ai dati legati alla privacy, tutelati dal garante. E´ evidente che non e` possibile, da parte della Regione, divulgare dati relativi a informazioni sensibili. Polemica ancora piu` sterile, sapendo che la Regione Marche e` attenta da anni al problema legato allo smaltimento di questo materiale nocivo alla salute. Non solo, la nostra Regione ha promosso e ottenuto che l´incentivo statale legato al Iv conto energia fosse portato a 5 ´/cent a kWh prodotto, rendendo l´intervento ancor piu` conveniente e sicuro ma con la campagna Eternit Free - partita all´inizio del 2011 ´ ci si e` posti l´obiettivo della sostituzione delle coperture in eternit con quelle a fotovoltaico: si incentiva contemporaneamente, con questa operazione, la rimozione del materiale dannoso alla salute e l´uso delle rinnovabili. E´ notizia di questi giorni che il Gse conferma ufficialmente l´incentivazione fino al giugno 2012. Quindi inutile creare situazione di allarmismo: piu` importante e` invece assicurare da parte di enti pubblici, privati, associazioni di categoria operanti nel settore edilizio e delle rinnovabili, che la Campagna Eternit Free raggiunga nelle Marche un risultato che permetta anche un rilancio dell´economia nel settore dell´efficientamento energetico degli edifici´. |
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SARDEGNA, ALBO REGIONALE APPALTATORI RICOSTITUITO PER 4 ANNI |
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Cagliari 17 Ottobre 2011 - Ricostituita il 13 ottobre a Cagliari, alla presenza dell’assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, la commissione dell’Albo regionale appaltatori (Ara). L’organismo regionale che sarà in carica per il prossimo quadriennio è uno strumento di qualificazione pubblico per le imprese di costruzioni. L’ara rilascia le attestazioni necessarie alla partecipazione alle gare d’appalto in Sardegna, è presieduto dal direttore generale dell’assessorato, Edoardo Balzarini, è composto da 11 rappresentanti dei costruttori edili, da 3 delle categorie lavoratrici interessate, da 6 dirigenti regionali, da delegati delle province, delle camere di commercio e dell’Anci, nonché da un dirigente del ministero del Lavoro. L’albo incontra l’esigenza, molto sentita soprattutto dalle piccole e medie imprese, di abbattere i costi relativi alla qualificazione obbligatoria per gli appaltatori e, anche per questo, contribuisce a colmare eventuali divari a volte scontati dalle aziende sarde rispetto ad altre aziende. Il sistema statale di qualificazione, invece, si avvale di società private che prevedono l´applicazione di un tariffario a volte piuttosto oneroso. Nella seduta odierna, dopo l’insediamento, l’Ara ha esaminato e approvato 61 richieste di qualificazione. L’assessorato, peraltro, ha recentemente proposto e fatto approvare una norma del Collegato alla Finanziaria che consente di abbattere i costi sostenuti dalle imprese per l’acquisizione della certificazione Iso 9000. Lo stanziamento complessivo per questo contributo è pari a 2milioni di euro. |
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APPROVATI TUTTI I PROGETTI DI SVILUPPO URBANO DELLE CITTÀ PIEMONTESI |
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Torino, 17 ottobre 2011 - Si è concluso il percorso che porta la Regione al finanziamento dei progetti integrati di sviluppo urbano di tutti i capoluoghi di provincia del Piemonte, strumenti concepiti per ridisegnare in modo organico e coordinato zone degradate per trasformarle in luoghi dove vivere e lavorare in un’ottica di futuro sostenibile. La misura, prevista dal Programma operativo regionale 2007/2013 e finanziata dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale, ha una dotazione di 110 milioni di euro a fronte di interventi per circa 206 milioni. “Un anno fa - ricorda il presidente della Regione, Roberto Cota - avevamo invitato i sindaci dei Comuni capoluogo a raccogliere le nostre sollecitazioni a presentare progetti di riqualificazione urbana per migliorare le loro città ed oggi stiamo lavorando in questa direzione”. “A differenza della Giunta precedente, che aveva in tale senso un orientamento molto centralista dal punto di vista delle filosofie progettuali - aggiunge Massimo Giordano, assessore allo Sviluppo economico - avevamo impostato lo strumento dei progetti integrati di sviluppo in maniera che le amministrazioni comunali potessero essere lasciate libere di impostare la politica di riqualificazione delle loro città in piena autonomia. Gli interventi presentati in questi dodici mesi, un successo anche questo breve lasso di tempo nel definire progetti di tale portata, riguardano ambiti urbani degradati ben definiti. Ciò ha permesso di essere concentrati su aree contigue e omogenee e avere tempi di cantierabilità e di realizzazione molto contenuti”. I progetti sono così denominati: ad Alessandria “Da Borgo Rovereto al Borgo Cittadella. Progetti ed azioni per avvicinare le diverse culture e qualificare gli spazi della città”, ad Asti “Asti Ovest”, a Biella “Rivitalizzazione economica e qualificazione urbana tra il Piano e il Piazzo”, a Cuneo “Le tre dimensioni del cuneo”, a Novara “Polo di innovazione tecnologica e riqualificazione urbana”, a Torino “Madonna di Campagna, a Vercelli “Ex ospedale S.andrea”, a Verbania “Verbania 2015 - Piano per una nuova centralità urbana”. Comprendono una serie di interventi per il recupero urbanistico di aree degradate, la riqualificazione di spazi pubblici, l’offerta di servizi urbani di utilità collettiva accessibili soprattutto per anziani e portatori di handicap, il miglioramento di spazi per uso collettivo e di aree verdi, la predisposizione di spazi e infrastrutture per la localizzazione di pmi e microimprese, le agevolazioni per l’insediamento e la rivitalizzazione di attività economiche, Inoltre, azioni di accompagnamento per le fasce deboli della collettività, secondo una logica inclusiva e funzionali a soddisfare bisogni specifici delle persone, ed azioni di supporto alla partecipazione della popolazione con strumenti di progettazione partecipata allo scopo di rinsaldare il rapporto con il territorio favorire l’integrazione e la coesione sociale. I dossier di candidatura sono stati esaminati da un nucleo di valutazione appositamente costituito e sono approvati e contestualmente ammessi a finanziamento dalla direzione Attività produttive. I Comuni beneficiari devono presentare i progetti definitivi degli interventi finanziati, impegnandosi a realizzarli entro il 2014 e garantendo la quota di cofinanziamento necessario alla piena attuazione. |
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CETO MEDIO, PUBBLICATI I TRE BANDI PER 320 ALLOGGI A BOLZANO |
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Bolzano, 17 ottobre 2011 - Il programma di edilizia abitativa a favore del ceto medio varato dalla Giunta provinciale fa un grande passo avanti con i tre nuovi bandi di gara dell’Ipes per la città di Bolzano la cui pubblicazione si è conclusa il 12 ottobre. “Per i giovani e le famiglie - spiega l´assessore all´edilizia abitativa Christian Tommasini - è sempre più difficile riuscire a trovare un´abitazione a costi contenuti. Ecco perchè abbiamo elaborato un piano ad hoc pensato proprio per loro". Come da tempistica anticipata da Tommasini nel Colloquio di metà legislatura, l’Ipes ha provveduto a completare tre bandi di gara per l’acquisizione di complessive 320 alloggi nel comune di Bolzano. “La diversa tipologia dei tre bandi – spiega l´assessore all´edilizia abitativa - consentirà il recupero di alloggi, l´acquisto di terreni edificabili o la consegna di alloggi chiavi in mano." Il primo bando riguarda l´acquisto di 100 abitazioni giá realizzate nel comune di Bolzano, secondo la procedura aperta con il metodo dell´offerta economicamente piú vantaggiosa e sulla base dei fattori prezzo, ubicazione dell´immobile, caratteristiche progettuali e tecniche. La seconda gara si riferisce invece all´acquisto di aree non edificate idonee alla realizzazione di 100 alloggi a Bolzano. Anche in questo caso procedura aperta con il metodo dell´offerta economicamente più vantaggiosa e valutazione secondo i parametri di prezzo, ubicazione dell´area e tipo di costrizione realizzabile. Infine il terzo bando Ipes consiste nell’appalto di progettazione ed esecuzione di lavori con contestuale acquisto di aree non edificate finalizzato alla realizzazione di 120 alloggi. L´appalto verrà aggiudicato valutando prezzo, ubicazione,caratteristiche progettuali e tecniche dell´edificio e tempo di consegna. Per quanto riguarda i 120 alloggi "chiavi in mano", l´assessore Tommasini sottolinea la volontà di puntare su edifici non superiori ai 30-40 appartamenti, "cercando di creare un mix sociale e generazionale che possa garantire una buona qualità di vita". I bandi, che sono stati resi pubblici tramite il portale telematico della Provincia di Bolzano, "rappresentano anche uno strumento in grado di stimolare la crescita di un settore, come quello dell´edilizia, che attraversa un periodo difficile", prosegue Tommasini, il quale ricorda che "molti giovani e molte famiglie hanno un reddito troppo alto per riuscire ad entrare nel sistema degli alloggi sociali, ma troppo basso per poter acquistare un appartamento sul libero mercato: per questo abbiamo elaborato un programma ad hoc". Il programma a favore del ceto medio, oltre alle 320 abitazioni di Bolzano, prevede anche 50 alloggi a Merano, 30 a Laives e altrettanti a Bressanone. "La collaborazione con i Comuni - conclude l´assessore Christian Tommasini - è fondamentale, e da loro ci aspettiamo la disponibilità di altre aree". Oggi l´Ipes gestisce 13.115 alloggi, e il programma dell’Istituto già approvato prevede entro il 2015 la messa a disposizione dei cittadini di 2.400 alloggi, di cui 1.200 nuovi e altrettanti riassegnati. |
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CALABRIA: IL CONSIGLIO DI STATO SOSPENDE L’EFFICACIA ESECUTIVA DELLE SENTENZE DEL TAR RELATIVE AL BANDO SULL’EDILIZIA SOCIALE
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Catanzaro, 17 ottobre 2011 - Il Consiglio di Stato con separate ordinanze cautelari rese nella Camera di Consiglio del 11/10/2011 ha sospeso l´efficacia esecutiva delle sentenze con cui il Tar Calabria aveva accolto i ricorsi proposti da alcune ditte avverso i provvedimenti di annullamento in autotutela del Bando relativo all´Edilizia Sociale (Legge 36/2008). In particolare, in accoglimento delle tesi difensive sostenute dalla Regione, rappresentata e difesa dagli avvocati Giovanni Spataro e Gennaro Terracciano, l´ordinanza del Consiglio di Stato consente di completare l´iter avviato con la nuova procedura conseguente all´annullamento, in autotutela del primigenio bando che, come noto, risentiva di palesi illegittimità. |
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PARCHEGGI. DARSENA, IL COMUNE DI MILANO VINCE IL RICORSO AL TAR |
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Milano, 17 ottobre 2011 - Vittoria su tutta la linea per il Comune di Milano nel contenzioso sull’ex parcheggio della Darsena (oltre 700 posti auto a rotazione): il Tar Lombardia ha accolto il ricorso principale presentato dall’Amministrazione comunale e respinto quello incidentale del concessionario. Ha inoltre condannato quest’ultimo a pagare un risarcimento di 462.271 euro al Comune. Con questa decisione viene ristabilita la decadenza della convezione con la società decisa dal Comune nel 2009. “Sono molto soddisfatta per la sentenza. E´ un´altra cicatrice di Milano che si chiude – ha dichiarato l’assessore alla Casa e Lavori Pubblici del Comune di Milano Lucia Castellano – . Ora si volta pagina e possiamo continuare a lavorare, con maggiore slancio e fiducia, per la realizzazione di un piano per la riqualificazione della Darsena". “Assieme agli assessori al Commercio Luigi D´alfonso, all´Urbanistica Ada Lucia De Cesaris e all´Expo Stefano Boeri - ha concluso Castellano - stiamo lavorando ad un progetto per restituire alla città quest´area in vista di Expo. Nei prossimi mesi avvieremo anche una confronto con i residenti, i comitati e le associazioni per accogliere suggerimenti e discutere il futuro della Darsena”. |
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BRUXELLES, NUOVE REGOLE PER LE ESPORTAZIONI DI ARMI DA FUOCO |
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Bruxelles, 17 ottobre 2011 - Nuove norme per il controllo delle esportazioni di armi da fuoco a uso civile (tiratori sportivi e armi da caccia) sono state adottate dal Parlamento giovedì, sulla base di un testo già concordato in via informale con il Consiglio. Il Parlamento vuole la massima sicurezza possibile, ma anche garantire che i cacciatori e i tiratori sportivi che escono dall´Unione europea per un certo periodo, non debbano subire inutili formalità. Il nuovo regolamento comunitario, presentato dal relatore Salvatore Iacolino (Ppe, It) e approvato con 624 voti a favore, 17 contrari e 2 astensioni, applica il protocollo delle Nazioni Unite per armi da fuoco (Unfp) che mira a combattere la fabbricazione e il traffico illeciti di armi, grazie a un controllo più efficace delle esportazioni di armi a uso civile, come i fucili da caccia. Gli esportatori europei dovranno chiedere l´autorizzazione agli Stati membri per esportare armi da fuoco e munizioni in paesi al di fuori dell´Ue. Prima di rilasciare l´autorizzazione, le autorità locali dovranno anche accertarsi che il paese di destinazione non faccia obiezioni all´importazione o al transito delle armi. Nessuna autorizzazione è richiesta per i cacciatori e i tiratori sportivi, se giustificano il motivo del loro viaggio e rientrano nell´Ue entro 24 mesi. La lista delle armi che richiedono autorizzazione sarà aggiornata dalla Commissione, che ne informerà Parlamento e Consiglio. Le nuove regole Ue non si applicano alle armi disattivate o antiche, a quelle in uso alle forze armate e alle autorità pubbliche degli Stati membri e alle transazioni Stato-stato. |
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LAVORO. DA COMUNE E CAMERA DI COMMERCIO 1.500.000 EURO A SUPPORTO DELLE PMI MILANESI AL VIA IL BANDO “FAR IMPRESA MILANO 2011” PER IL SOSTEGNO A SVILUPPO, OCCUPAZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE |
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Milano, 17 ottobre 2011 - E´ stato presentato, il 13 ottobre, dall’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca Cristina Tajani e da Renato Borghi, membro di Giunta della Camera di Commercio di Milano “Far Impresa Milano 2011”, il bando che stanzia 1.500.000 euro per il sostegno alle imprese di recente costituzione e all’occupazione. I partecipanti al bando potranno frequentare anche un corso che affronterà gli argomenti principali dell’imprenditorialità: gestione di bilancio, fondamenti di marketing e comunicazione, fiscalità e accesso ai finanziamenti pubblici. Le domande dovranno essere presentate dal 7 novembre al 12 dicembre 2011. “Questo bando – ha dichiarato l’assessore Cristina Tajani – coniuga per la prima volta tre aspetti che ben corrispondono allo spirito del mio mandato istituzionale: lo sviluppo del tessuto economico imprenditoriale, il sostegno all’occupazione, la formazione. Si tratta di un approccio nuovo e trasversale di sostegno al ‘Far Impresa’, nato da una proficua collaborazione tra Camera di Commercio e Comune che deve essere potenziata. Il Comune scommette sull’aspetto occupazionale, provando a corrispondere al bisogno maggiormente avvertito dai nostri cittadini in un momento di crisi. Auspichiamo che le imprese possano rispondere positivamente a questo triplice invito alla realizzazione di investimenti: risorse tecniche, risorse umane, conoscenza”. “La Camera di Commercio - ha dichiarato Renato Borghi, membro di giunta della Camera di commercio di Milano - è impegnata con azioni di sostegno e finanziamenti nei confronti delle imprese milanesi. In questo periodo di crisi, occorre da parte delle istituzioni agire unite per dare dei segnali positivi e per predisporre strumenti di tenuta e di rilancio. Il bando che presentiamo oggi rappresenta uno strumento significativo per contribuire a ridare slancio e fiducia alle piccole imprese”. Finalità: agevolare lo sviluppo e il consolidamento delle imprese con meno di 18 mesi di vita e incrementare i livelli occupazionali del territorio di Milano e Provincia attraverso incentivi finanziari destinati agli imprenditori che desiderino dotarsi di risorse tecniche e umane necessarie per lo sviluppo della loro idea di business e per la crescita della stessa. Per gli imprenditori beneficiari dei contributi è prevista la partecipazione a un corso di formazione volto a promuovere la conoscenza degli elementi di base dell’imprenditorialità. Soggetti beneficiari: piccole e medie imprese, di tutti i settori, con sede legale o operativa in Provincia di Milano, iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Milano da non più di 18 mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda. Caratteristiche del contributo: lo stanziamento per l’economia milanese è di 1.500.000 euro (di cui 1.000.000 stanziati da Camera di Commercio di Milano e 500.000 dal Comune). Gli interventi finanziabili sono così suddivisi: A) sostegno agli investimenti in risorse tecniche: agevolare l’acquisto e l’implementazione in azienda di nuovi strumenti e servizi in grado di incrementare la produttività delle imprese e favorirne la competitività. A fronte di un investimento minimo di 8.000 euro, il contributo erogabile sarà pari al 50% delle spese ammissibili. Il contributo massimo erogabile sarà comunque pari a 15.000 euro. B) sostegno agli interventi di assunzione/stabilizzazione dei lavoratori: favorire lo sviluppo del capitale umano nelle imprese neo-costituite per aumentarne la competitività. Contributi forfettari da 2.500 a 10.000 euro, a seconda del tipo di contratto e del possesso del titolo di laurea da parte del lavoratore. C) corso di formazione per l’imprenditorialità: trasferire contenuti e metodologie di base per lo sviluppo dell’attività imprenditoriale. L’impresa dovrà partecipare a un corso di formazione gratuito. Saranno ammesse al bando solo le imprese che presenteranno un piano comprendente entrambe le tipologie di intervento (A, investimenti in risorse tecniche + B, interventi di assunzione/stabilizzazione dei lavoratori) e che parteciperanno, tramite un loro rappresentante, al corso di formazione imprenditoriale. Le domande dovranno essere presentate on line sul sito http://servizionline.Mi.camcom.it/ dalle ore 9.00 del 7 novembre alle ore 12.00 del 12 dicembre 2011. Chi non disponesse di una firma digitale dovrà comunque compilare la domanda on line e seguire le indicazioni per la presentazione alla Camera di Commercio di Milano. |
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VENDOLA INCONTRA DELEGAZIONE UIL FPL PUGLIA |
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Bari, 17 ottobre 2011 - Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha incontrato il 13 ottobre presso la Presidenza la delegazione della Uil Fpl Puglia rappresentata da Giuseppe Vatinno, Paola Bruno e Francesco Milella per affrontare i temi legati agli effetti delle recenti manovre finanziarie sull’organizzazione ed i servizi dell’Ente e sulle misure da porre in essere per un vero piano di rilancio della Pubblica Amministrazione. La delegazione ha informato l’Amministrazione che Venerdì 28 ottobre 2011 la Uil ha indetto lo sciopero generale di tutte le categorie del Pubblico Impiego per proporre un vero piano di rilancio della Pubblica Amministrazione, riaffermare il valore del lavoro pubblico, razionalizzare e riqualificare la Pubblica Amministrazione, rimuovere gli ostacoli che impediscono l’esercizio della contrattazione, modificare la manovra che penalizza pesantemente le istituzioni territoriali. La Uil Fpl , nel corso della riunione, ha proposto un’alleanza tra: amministratori, che saranno costretti a scelte impopolari o a chiudere i servizi per garantire l’equilibrio del bilancio; lavoratori, penalizzati dal blocco della contrattazione e stanchi di essere considerati il capro espiatorio delle inefficienze della Pubblica Amministrazione; cittadini, che vedranno mettere completamente in discussione i servizi fondamentali. Un’alleanza, quindi, per costruire una Pubblica Amministrazione efficiente, efficace ed in grado di erogare servizi di qualità. Un’alleanza per eliminare sprechi, sperperi, costi inutili e ridare credibilità al sistema-paese. La Regione Puglia condivide la necessità di costruire un percorso comune per affrontare nel merito le questioni poste. L’incontro si è concluso con l’impegno ad attivare momenti di confronto, insieme con gli altri sindacati, finalizzati a rilanciare una diversa politica del territorio ed un serio piano di rilancio della Pubblica Amministrazione. |
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IMPRESE. GIBELLI:FLESSIBILITA´ E MADE IN ITALY PER VINCERE 39ESIMA TAPPA NELLA BERGAMASCA DI ASSESSORATO ITINERANTE IL VICE PRESIDENTE A COLLOQUIO CON LE OPERAIE ANTI CRISI |
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Nembro/Bg, 17 ottobre 2011 - Crisi e spirito imprenditoriale. Apprendistato e impresa. Alta tecnologia e competitività sui mercati internazionali. Tre binomi sono stati al centro della 39a tappa dell´´Assessorato itinerante´ voluto da Andrea Gibelli, vice presidente di Regione Lombardia, che è il 13 ottobre è tornato a far tappa nella provincia bergamasca. Punto centrale di questo nuovo appuntamento tra Regione e aziende è stata la vista a Nembro dell´azienda ´Filo di fate´. Si tratta di una camiceria nata dalle ceneri di altra d´azienda, che stava per abbandonare la produzione di camicie per donna e che solo grazie alle operaie è stata letteralmente salvata dall´abbandono. "Questa - ha detto Gibelli, parlando proprio con le donne anti crisi - è una storia unica, perché sta a dimostrare che esiste un forte senso di responsabilità quando viene messo in gioco il proprio lavoro. Quello di ´Filo di Fate´ è l´esempio di come ci si possa reinventare un´impresa, partendo dalle proprie conoscenze. E il successo che stanno avendo è nel segreto della flessibilità e nella capacità di adattarsi alle commesse". "La cosa interessante - ha proseguito il vice presidente - è che, ancora una volta, chi crede nel ´Made in Italy by Lombardia´ si trova di fronte a una grande opportunità di competitività attraverso la valorizzazione del capitale umano". Conversando con le donne che hanno compiuto questo vero e proprio miracolo imprenditoriale, Gibelli ha poi voluto ricordare l´azione della Regione Lombardia. "La Regione - ha detto - ha messo a punto delle misure proprio per favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia, con un grado di flessibilità che consente alle imprese di adattarsi anche alle esigenze di non perdere proprie linee di produzione del capitale umano, di fronte a realtà familiari che impediscono una continuità di tipo standardizzato". "Questa crisi economica mondiale - ha proseguito Gibelli - ha fatto, ma, soprattutto, fa emergere la necessità di rendere ancora più flessibile il lavoro". E, parlando della produzione, l´assessore all´Industria ha detto che, in particolare nel settore della moda, sono "i piccoli laboratori come quello di ´Filo di Fate´ che danno quel carattere di unicità al Made in Italy, che poi fa la differenza rispetto ad altri Paesi che hanno industrializzato e portato tutto nel Terzo Mondo". Nel corso della mattinata Gibelli ha poi vistato la Falegnameria Cornelli di Vigano San Martino, dove ha apprezzato il laboratorio di studenti che la stessa azienda ha messo a disposizione dei corsi regionali per falegname. Qui i giovani imparano direttamente dagli operai il lavoro. Un apprendistato che va nella direzione delle nuove normative in materia. "Un altro binomio vincente - ha spiegato l´assessore - che consente ai ragazzi di tornare a esercitare il lavoro dei nonni con la vecchia arte accompagnata delle più moderne tecnologie". Chiusura della tappa a Caravaggio, all´officina meccanica Finardi. L´impresa della Bassa bergamasca ha partecipato con successo al bando Dafne-driade per le reti di imprese, con progetti in tema di aerospazio con la creazione di materiali utili per alleggerire i pesi e aiutare quindi il risparmio delle fonti di energie. |
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MEDIOCREDITO: DA GIUNTA VIA LIBERA A RICAPITALIZZAZIONE MC SPA |
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Trieste, 17 ottobre 2011 - È stata approvata il 14 ottobre , con delibera di Giunta regionale, l´autorizzazione alla ricapitalizzazione in favore di Finanziaria Mc Spa, al fine di consentire alla partecipata di prender parte all´aumento di capitale di Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia Spa. La delibera si pone in linea con quanto anticipato lo scorso agosto già in sede di assestamento di bilancio 2011 (L.r. 11/2011) e si inserisce nel complesso disegno strategico redatto dall´Amministrazione regionale per il riordino delle partecipazioni azionarie regionali ed alle positive osservazioni recentemente fornite dal Comitato tecnico composto da esperti designati da Friulia Spa e dalla stessa Regione in merito alla sintesi progettuale del Piano strategico triennale 2012-2014 presentato da Banca Mediocredito Fvg Spa. In considerazione del fatto che gli impegni dell´Istituto in oggetto saranno d´ora innanzi sempre di più orientati a fini di interesse generale al servizio del territorio e per la promozione dello sviluppo economico della Regione Friuli Venezia Giulia, la prospettata ricapitalizzazione risulterebbe funzionale al conferimento di maggior solidità e stabilità all´istituto di credito, in virtù delle "nuove" prerogative a questo attribuite. "Un importante passo in avanti verso la razionalizzazione dei costi e nel senso di una maggiore efficienza, efficacia ed economicità nella gestione delle partecipate, anche in ragione dello sviluppo di sinergie con altri attori che fanno riferimento al "sistema regione". È questo il commento dell´assessore alle Finanze Sandra Savino a margine della riunione. "Ci stiamo operando per far divenire Banca Mediocredito Fvg Spa il punto di riferimento per le strategie di finanziamento delle Pmi regionali, assegnandole il ruolo di moltiplicatore della finanza per il territorio ed accrescendone al contempo la competitività sul mercato". In tal senso, la nuova mission assegnata all´Istituto quale Banca del Territorio, così come i sensibili miglioramenti prospettati in termini di governance, di modello di business e sotto il profilo organizzativo, dovrebbero, nel loro insieme, apportare un deciso riorientamento strategico diretto a salvaguardare maggiormente i profili di rischio e patrimoniali rispetto a quelli reddituali. |
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LAVORO, EP SYSTEMS: INCONTRO DELUDENTE |
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Genova, 17 Ottobre 2011 - “È stato un incontro deludente durante il quale l’azienda ha dimostrato tutta la sua inaffidabilità”. Lo ha detto il 13 ottobre l’assessore al lavoro della Regione Liguria, Enrico Vesco al termine della riunione con i lavoratori, le organizzazioni sindacali, i vertici di Ep Systems e il sindaco di Albissola Marina, Nicolò Vincenzi, per sbloccare la vertenza in atto per il blocco dei pagamenti. “L’azienda – ha detto Vesco – si è presentata all’incontro con una proposta poco credibile che non dà alcuna certezza sul pagamento degli stipendi arretrati. A questo punto saranno i lavoratori e i sindacati a decidere quale percorso seguire”. “Al di là infatti delle difficoltà finanziarie – ha concluso l’assessore regionale al lavoro – perdura l’inaffidabilità della proprietà che già a giugno aveva promesso di pagare gli stipendi arretrati e che, ad oggi, non ha mantenuto gli impegni nonostante la presenza di carichi di lavoro”. |
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COMMERCIO A MILANO: AMMINISTRAZIONE IMPEGNATA IN DIFESA DEL MADE IN ITALY |
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Milano, 18 ottobre 2011 - “Come Amministrazione faremo la nostra parte per ridare credibilità alle Istituzioni e per promuovere il Made in Italy e saremo in prima linea nella lotta alla contraffazione che produce danni gravissimi non solo per i mancati introiti ma anche per l´immagine dei nostri prodotti, contiamo sulla collaborazione anche da parte delle autorità cinesi per fronteggiare un fenomeno come la contraffazione che è un problema di tutti”. Lo ha detto l’Assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale Franco D’alfonso, partecipando alla presentazione dell’Osservatorio realizzato dalla Fondazione Altagamma e relativo allo stato di salute dei comparti del lusso e dei prodotti di fascia alta. “I dati presentati oggi – ha dichiarato l’assessore – confermano che, nonostante il contesto economico internazionale, lo stato dell’economia del settore è tutto sommato positivo, grazie alla ripresa della crescita in Europa e Stati Uniti e alle forti performance di Cina e America Latina. Sul piano fattuale, il rallentamento della crescita italiana degli ultimi vent’anni è interamente spiegabile alla luce delle scellerate scelte politico-economiche che hanno penalizzato il Paese. La produttività italiana è stata frenata dal disastro della finanza pubblica, che ha annullato gli investimenti statali in ricerca di base e dalle insufficienti infrastrutture cosi come dalla scarsa concorrenza fra le aziende, le università e le stesse categorie professionali”. Per l’anno 2011, il Consensus Altagamma conferma la crescita sia nei mercati nuovi che in quelli tradizionali. Riguardo ai settori, si registrano performance sopra la media dei prodotti in pelle +16% e delle calzature +11%, insieme al comparto gioielli ed orologi +18%. In crescita anche i consumi mondiali dell’alto di gamma in settori come l’automobile +17%, l’ospitalità +3%, del vino +6% e del gourmet food +6% e ristorazione, che si affiancano ai beni di lusso per la persona +10%, all’arredamento +6% e alla nautica +7%. Se il 2010 è stato un anno record per i consumi dei prodotti di alta gamma, questi erano di poco superiori al 2007. Il preconsuntivo 2011 mostra una situazione dei consumi ancora superiore alle attese. La crescita in Europa +7% è stata favorita sia dalla debolezza dell’Euro, che ha stimolato il turismo, sia dalla forte crescita del settore dei gioielli e degli orologi. Negli Usa la crescita continua +8% anche per una più forte presenza distributiva nelle città di medie dimensioni. Il Giappone, nonostante la tragedia di Fukushima, chiuderà il 2011 meglio del previsto, seppur in negativo, proprio in ragione dello sforzo di ricostruzione che ha generato vantaggi complessivi sull’economia del Paese. Tutti i dati presentati questa mattina sono consultabili sul sito www.Altagamma.it. |
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SUAP IN SARDEGNA: INCONTRI TERRITORIALI PRESENTAZIONE NUOVE DIRETTIVE
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Cagliari, 17 Ottobre 2011 - L’assessorato dell’Industria, lunedì 17 ottobre alle ore 10:30 a Cagliari, presso l’ex Vetreria di Pirri (via Ampère 2) inizierà un programma di incontri territoriali per la presentazione delle nuove direttive in materia di Sportello Unico per le Attività Produttive, approvate dalla delibera 39/55 del 2 settembre scorso. Durante l’incontro saranno approfondite le modalità operative d’invio telematico delle pratiche, obbligatorio in seguito alla definitiva entrata in vigore del Dpr 160/2010. I tavoli di animazione territoriale, organizzati nelle principali provincie della Sardegna, sono rivolti agli imprenditori, ai professionisti e ai dipendenti della pubblica amministrazioni interessati all’aggiornamento sulla presentazione delle pratiche di competenza Suap. I prossimi incontri di animazione territoriale si terranno a: Cagliari, ex Vetreria (via Ampère 2); lunedì 17 ottobre 2011, alle ore 10.30 per le amministrazioni pubbliche e alle ore 15.30 per gli imprenditori e i professionisti; ulteriore incontro giovedì 27 ottobre 2011, alle ore 10.30 per le amministrazioni pubbliche e alle ore 15.30 per gli imprenditori e i professionisti - Oliena, nella sala Scuole medie (via Italia) mercoledì 19 ottobre 2011, alle ore 10.30 per gli imprenditori e i professionisti, alle ore 15,30 per le amministrazioni pubbliche - Abbasanta, nella sala convegni del Centro Servizi Losa, (loc. Losa - S.s. 131, km 124;) giovedì 20 ottobre 2011, alle ore 10.30 per gli imprenditori e e i professionisti, alle ore 15,30 per le amministrazioni pubbliche - Sassari, nella sala polivalente dell´Assessorato del Lavoro (Via Lorenzo Auzzas 1/F- Ex Strada Provinciale la Crucca) martedì 25 ottobre 2011, alle ore 10.30 per gli imprenditori e i professionisti, alle ore 15,30 per le amministrazioni pubbliche - San Teodoro, nella sala Convegni Icimar (via Niuloni 1) mercoledì 26 ottobre 2011 alle ore 10.30 per gli imprenditori e i professionisti, alle ore 15,30 per le amministrazioni pubbliche. |
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LE IMPRESE DEL PARMENSE PIÙ FORTI IN RUSSIA E BRASILE DALLA REGIONE OLTRE 150MILA EURO PER DUE PROGETTI CHE COINVOLGONO 12 AZIENDE DEI SETTORI DELL’ABBIGLIAMENTO E ALIMENTARE |
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Parma, 17 ottobre 2011 – Dodici imprese del Parmense stanno per diventare ancora più competitive sui mercati esteri. La Regione ha infatti stanziato recentemente oltre 3 milioni di euro a sostegno di 24 progetti di internazionalizzazione di aggregazioni di imprese: di questi, due sono stati proposti da alcune realtà della provincia di Parma. In particolare, i progetti, promossi dalla Provincia con la collaborazione di Soprip spa, riguardano lo sviluppo di azioni di penetrazione di 12 aziende sui mercati della Russia e del Brasile in due importanti settori della nostra economia: quello dell’abbigliamento e quello alimentare. “In un periodo difficile come questo è importante per le nostre imprese riuscire a competere sul mercato estero. Grazie a questi finanziamenti 12 imprese potranno farlo ed è importante che lo facciano insieme – afferma il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari -. L’aggregazione tra imprese permette infatti di massimizzare le forze, produrre sinergie gestionali ed economiche, sviluppare una metodologia condivisa e ridurre i costi a carico delle singole aziende”. In questo modo quindi ciascuna potrà acquisire una conoscenza approfondita dei mercati esteri “bersaglio”, concretizzare azioni commerciali e ampliare la propria quota di mercato. Il progetto del settore dell’abbigliamento “Mier fashion selecter” prevede un intervento di sviluppo sul mercato russo, grazie anche allo stretto coordinamento con Giuseppe Pavarani del Consorzio Parma Couture. Le imprese interessate sono: Maglificio Musetti, G.a. Fashion belts, Ave caprice, Parma makers, Sabri e Lory srl, Vl Collection srl. Per questo riguarda il settore dell’alimentare, e in particolare il mondo dei prosciuttifici, è stato finanziato il progetto “Pro Brasil 3” di sei imprese: Eli Prosciutti spa, Ghirardi Onesto spa, Salumificio Giordano, San Nicola spa, Slega e Tanara Giancarlo spa. Le sei aziende lavoreranno insieme in un progetto di sviluppo in Brasile. I due progetti, finanziati dalla Regione per oltre 150mila euro, dovranno concludersi entro ottobre 2012. |
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SAINT GOBAIN, ROSSI: “UN’AZIENDA CHE FA PARTE DELLA STORIA MODERNA DI PISA” |
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Firenze, 17 ottobre 2011 – Un’azienda che fa parte della storia moderna di Pisa, una grande impresa che ha trovato un giusto equilibrio con il territorio attraversando varie fasi di ristrutturazione, fino all’inaugurazione del nuovo polo produttivo. E’ quanto scrive Enrico Rossi nella lettera inviata ai vertici della Saint Gobain di Pisa, nel giorno in cui è stato inaugurato il nuovo polo produttivo della multinazionale francese del vetro. Ecco il testo completo della lettera del presidente della Regione Toscana: La Saint Gobain fa parte della storia moderna della città di Pisa: ha rappresentato fin dal suo insediamento nel secolo scorso e, a partire dal secondo dopoguerra per giungere agli anni Ottanta, uno dei nodi produttivi della città, cuore di un quartiere di antiche tradizioni operaie. La Saint Gobain ha accompagnato anche la storia recente di Pisa nella trasformazione da città industriale a città dei servizi e del terziario avanzato, ma non ha abbandonato il presidio di produzione industriale che costituisce per la Regione ancora il centro della strategia di uno sviluppo equilibrato e sostenibile. La Saint Gobain rappresenta anche un esempio di coesistenza tra uno spazio urbano fortemente strutturato ed una grande impresa multinazionale che, attraversando varie fasi di ristrutturazione, ha saputo ancorarsi ad un territorio che ha trovato un giusto equilibrio tra varie esigenze ed interessi con il contributo di istituzioni, forze economiche e sociali. La fase che oggi si sta inaugurando è un’ulteriore tappa di questo connubio tra industria e territorio, tra produzione e sostenibilità delle soluzioni urbanistiche, tra miglioramento della qualità insediativa e presenza di produzioni qualificate. Il posizionamento competitivo di un’impresa è dato anche dai fattori di contesto dei luoghi in cui è insediata: conoscenza, infrastrutture, accessibilità, capitale umano. Sono fattori che un’industria come la Saint Gobain richiede e che una città come Pisa è in condizioni di offrire e che rendono il territorio competitivo. L’incontro tra tradizioni locali e grande impresa multinazionale ha prodotto un connubio vincente. L’attenzione che in questi decenni e poi negli ultimi anni si è sviluppata nei confronti di investimenti significativi nel territorio è il presupposto per un futuro di crescita dell’impresa e della città. |
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SEQUESTRO PRODOTTI CINESI A TREVISO: PRESIDIO DEL TERRITORIO E CONTROLLO COSTANTE CONTRO CONTRAFFAZIONE E PRODUZIONI PERICOLOSE
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Venezia, 17 ottobre 2011 - Plauso alla Guardi di Finanza di Treviso, da parte dell’assessore alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato, per il sequestro di migliaia di prodotti di fabbricazione cinese contraffatti o non conformi alle regole di sicurezza e di salvaguardia della salute. “La presenza di simili prodotti sui nostri mercati – ha sottolineato Manzato – è la dimostrazione di quanto sia insidiosa la produzione parallela illegale, che mette a rischio i cittadini, i produttori e commercianti seri e di qualità. Senza contare che non si sa dove finiscano gli introiti di un simile commercio legato alla truffa. Interventi per sostenere la legalità e reprimere con ogni mezzo il commercio in nero sono non solo indispensabili, ma devono coinvolgere tutti: dobbiamo dare una mano alle forze dell’ordine per tutelare noi stessi”. “Martedì scorso – ha ricordato Manzato – ha preso il via il corso di formazione contro la contraffazione per gli operatori della polizia locale, al quale hanno aderito tutti i comuni o loro aggregazione con popolazione superiore ai 25 mila abitanti. Come Regione Veneto crediamo in iniziative come questa, volte a professionalizzare al massimo gli operatori che sono a contatto diretto con il commercio locale, affinché sappiano riconoscere e identificare i prodotti contraffatti, segnalandoli poi alle autorità competenti per il sequestro e requisizione”. |
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COOPERATIVE, GIBELLI: DIFFONDIAMO CULTURA DELLA LEGALITÀ |
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Milano, 17 ottobre 2011 - "Il mondo cooperativo lombardo rappresenta un settore strategico per l´intero indotto economico. Regione Lombardia, quindi, mette in campo misure concrete a favore delle associazioni di rappresentanza e tutela delle cooperative". Con queste parole il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli ha commentato la delibera in merito ai ´Contributi per l´anno 2011 a favore delle associazioni di rappresentanza e tutela delle cooperative´. La delibera, proposta proprio dal vice presidente, è stata approvata il 13 ottobre dalla Giunta regionale. "Investire sull´associazionismo - ha continuato Gibelli - contribuisce a diffondere una cultura della legalità nel mondo cooperativo. Al centro di questa iniziativa c´è quindi il sostegno all´attività delle associazioni, ma dando la priorità a progetti innovativi sperimentali". "Misure concrete - ha concluso l´assessore - che, siamo certi, faranno emergere nuove idee significative nel mondo cooperativo, così da superare definitivamente questo momento difficile". |
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LAVORO, CIET CEPARANA: IMPEGNO DELLA REGIONE LIGURIA PER GARANTIRE CONTINUITÀ OCCUPAZIONALE DEI LAVORATORI |
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Ancona, 17 Ottobre 2011 - "Vi è l´impegno della Regione Liguria a sostenere la piena riassunzione dei 45 lavoratori Ciet da parte della Site, azienda genovese che subentra a Ciet per la manutenzione delle reti telefoniche, oltre all´avvio da della richiesta al Ministero per un anno di cassa integrazione straordinaria per gli attuali addett". Lo ha garantito il 13 ottobre l´assessore regionale al lavoro, Enrico Vesco nel corso della riunione del tavolo regionale per tutelare i lavoratori attualmente impegnati nel cantiere Ciet di Ceparana a cui hanno partecipato anche il sindaco di Bolano, Franco Ricciardi, Telecom, i vertici Ciet, le organizzazioni sindacali e una rappresentanza della Rsu aziendale. "Sono soddisfatto – ha detto Vesco – per la disponibilità manifestata da Site nei confronti dei lavoratori Ciet, anche se naturalmente l´azienda che subentra si è presa alcuni giorni di tempo per un´ulteriore valutazione. A questo punto auspico, insieme al sindaco di Bolano, che la sede del cantiere resti a Ceparana, anche dopo l’arrivo della nuova società". Ammontano a 1.300 i dipendenti in tutta Italia di Site a cui Telecom ha chiesto di proseguire l´attività precedentemente effettuata da Ciet, di cui 120 i dipendenti in Liguria, suddivisi attualmente tra la sede di Carasco e quella di Serra Riccò. |
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