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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Ottobre 2011 |
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UMBRIA: DIROTTATI ALTROVE I FONDI NAZIONALI PER BANDA LARGA E DIGITAL DIVIDE
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Perugia, 17 ottobre 2011 - L’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti, esprime viva preoccupazione per il cambio di destinazione dei fondi previsti per Internet e la conseguente loro assegnazione ad altri capitoli di spesa. I 770 milioni di euro previsti per la banda larga e il superamento del digital divide entro il 2013, non saranno più disponibili, perché, afferma Vinti, “il Ministro Tremonti ha deciso di usare quei fondi per destinarli all’ammortamento dei titoli di Stato e per l’istruzione. Si materializzano, quindi, le paure degli utenti di internet e di quanti considerano la diffusione della rete un innegabile volano di sviluppo per questo paese”. Secondo il precedente testo della Legge di Stabilità, il 50% del surplus del ricavato dall’asta che si è svolta per l’assegnazione delle frequenze doveva andare al settore delle telecomunicazioni. “Ma il testo attuale, continua Vinti, cambia le carte in tavola e nega quei fondi al settore, allontanando così la possibilità di garantire internet per tutta la popolazione nel prossimo decennio. L’italia, che già non è in vetta alle classifiche per lo sviluppo della tecnologia, perde un’altra occasione di diminuire la distanza con altri paesi europei, ma soprattutto dimostra ancora una volta di non aver affatto capito quali e quante potenzialità nasconde la “rete”. La scelta del Governo penalizza anche l’Umbria, conclude Vinti. Nella nostra regione, stiamo marciando nella giusta direzione visto che da tempo puntiamo alla eliminazione del digital divide con passi significativi nella diffusione della banda larga, creando le condizioni affinché Internet svolga il suo ruolo trainante anche nello sviluppo economico”. |
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ASSINFORM-DDL STABILITA´, ANGELUCCI: IL GOVERNO CI RIPENSI, 200 MLN NELLA DIGITALIZZAZIONE DELLA PA GENEREREBBERO 1 MLD DI INVESTIMENTI DELLE IMPRESE ICT. |
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Roma, 17 ottobre 2011 – “Duecento milioni di euro rappresentano poco più del 12% delle risorse non preventivate emerse dall’asta dell’Lte: se impiegati nella dematerializzazione e per processi di switch-off dalla carta al digitale nella Pa avrebbero non solo ricadute dirette sull´innovazione e qualità dei servizi pubblici e sull´aumento dell´occupazione giovanile, ma indurrebbero investimenti dal parte delle imprese e dell’ industria It dell’ordine di 1 miliardo di euro, essendo 5 il fattore moltiplicatore degli investimenti in tecnologie digitali” è la proposta di Paolo Angelucci, presidente di Assinform, l’associazione dell’Information Technology di Confindustria, a fronte di quanto emerso dalla bozza di ddl Stabilità in cui, contrariamente a quanto previsto inizialmente, le maggiori risorse derivanti dall’asta delle frequenze potrebbero essere tutte destinate a interventi di risanamento di bilancio ed a non meglio precisati eventi celebrativi. “Siamo consapevoli della delicata situazione delle finanze pubbliche - continua a Angelucci – ma proprio per questo invitiamo il Governo a un ripensamento. E’ il momento di valutare l’opportunità che si presenta oggi al Paese di poter ottenere, anche con poche risorse extra budget, ritorni rapidi in termini di spinte verso la crescita e la modernizzazione. L’innovazione tecnologica al servizio dei cittadini, delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni, è una leva di sviluppo e di benessere per la collettività e sarebbe assolutamente necessario utilizzare una parte delle risorse aggiuntive nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione con interventi sia sul lato dell’offerta tramite l´estensione della fibra ottica in primis nei distretti industriali, che su quello della domanda di servizi innovativi a partire da quelli delle Pubbliche Amministrazioni. L’expo 2015 è alle porte, abbiamo una vetrina mondiale a cui l’Italia non può rinunciare e deve presentarsi con infrastrutturazione e servizi avanzati recuperando un’immagine di paese moderno e competitivo. |
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CREDITO D´IMPOSTA: FORMA TELEMATICA ISTANZA PREVISTA DA LEGGE |
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Palermo, 17 ottobre 2011 - L´assegnazione del Credito d´imposta per gli investimenti sulla base dell´ordine cronologico di presentazione delle istanze, determinato in via telematica e con procedura automatizzata e´ criterio previsto della stessa legge che ha dato vita a questa forma d´incentivo, pertanto l´amministrazione non puo´ che applicare la norma. Va sottolineato che prima ancora dell´approvazione la legge e´ stata oggetto di notifica alla Commissione Europea che ne ha approvato i contenuti autorizzando il relativo regime di aiuto. L´ue ha impegnato, inoltre, la Regione a notificare ogni modifica della normativa, col conseguente obbligo di sospenderne, nel caso di modifica, l´attuazione in attesa dell´eventuale nuova autorizzazione comunitaria. E´ utile ricordare, infine, come le imprese che non abbiano ottenuto l´accoglimento dell´istanza per esaurimento delle risorse finanziarie disponibile nell´anno di presentazione, qualora si rendessero disponibili ulteriori fondi, potranno rinnovare la richiesta al medesimo progetto d´investimento. Ogni eventuale modifica normativa, infine, potra´ essere apportata esclusivamente dall´Assemblea Regionale siciliana con l´emanazione di una nuova legge. Lo dice una nota dell´assessorato regionale per l´Economia intervenendo sulle dichiarazioni del presidente degli industriali palermitani, Alessandro Albanese. |
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RETI DI INFRASTRUTTURE IMMATERIALI - ACCESSIBILITÀ, TRASPARENZA, USO E RIUTILIZZO: È ONLINE IL PORTALE DEGLI OPEN DATA DELL´EMILIA-ROMAGNA |
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Bologna, 17 ottobre 2011 - Popolazione, cartografia, uso e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Una prima serie di dati “aperti” – i cosiddetti open data – della Regione Emilia-romagna è online: è attivo infatti il portale http://dati.Emilia-romagna.it . Obiettivi, garantire una sempre maggiore trasparenza dell’amministrazione e valorizzare il patrimonio informativo delle pubbliche amministrazioni, rafforzando l’accessibilità e la partecipazione. Quello degli open data è un approccio secondo cui certi dati vanno resi pubblici senza restrizioni legate al diritto d’autore, brevetti o altri meccanismi di controllo; dati liberi, quindi, e in un formato leggibile e processabile da un calcolatore. L’open data offre così a “sviluppatori” e altri soggetti (imprese, associazioni, privati cittadini) libero accesso ai dati in formati usabili e ri-usabili, con l’opportunità di utilizzarli in un modo nuovo e innovativo. La pratica dei “dati aperti” ha trovato applicazione in vari Paesi, a partire da Stati Uniti e Inghilterra, e in Italia in diverse città, enti e istituzioni. “La pubblica amministrazione crea, gestisce e mantiene immense quantità di informazioni, che possono essere valorizzate dalla società civile e dalle organizzazioni private – ha commentato l’assessore alle Reti di infrastrutture immateriali della Regione Emilia-romagna Alfredo Peri – . La strategia è quella dell’’apertura’: rendere cioè riutilizzabili e diffusibili i dati della pubblica amministrazione, cooperando con tutti i livelli delle organizzazioni pubbliche e con tutti i soggetti, formali e informali”. Open data e Piter - Tra i quattro nuovi diritti di cittadinanza digitale individuati nel Piter (Piano telematico regionale) 2011-2013 c’è l’accesso ai dati: concretamente significa interventi strategici in materia di open data per garantire trasparenza e valorizzazione dei dati in possesso, gestiti e mantenuti dalle pubbliche amministrazioni. Tra le attività programmate c’è il progetto “Open Data Emilia-romagna”, che ha come obiettivi principali la pubblicazione dei dati della Regione e degli enti locali, in formato aperto e opportunamente licenziati, attraverso la realizzazione del portale, oltre alla messa a punto e diffusione di linee guida sul riutilizzo del patrimonio informativo. Il progetto cura in particolare l’aspetto del “riutilizzo” dei dati, prevedendo attività di coinvolgimento e cooperazione con gli utilizzatori, potenziali ed effettivi, di dati pubblici. All’indirizzo http://dati.Emilia-romagna.it è già disponibile una prima serie di dati, che verranno via via incrementati. Il portale è ad oggi predisposto per la pubblicazione di dati raw (grezzi) ma è già prevista una sua evoluzione per la pubblicazione di dati linked, per favorire l’integrazione con supporti analoghi per dati pubblici a livello locale, nazionale e internazionale. Le linee guida per il riutilizzo del patrimonio informativo degli enti della Regione sono in fase di redazione finale. L’iniziativa sugli open data della Regione Emilia-romagna si avvale anche di un accordo sottoscritto con la Regione Piemonte per il riuso dei componenti tecnologici dei rispettivi portali e la loro “evoluzione” congiunta. Questo permette anche uno scambio di informazioni ed esperienze su aspetti organizzativi e regolamentari. La Regione Emilia-romagna partecipa inoltre attivamente al progetto interregionale del Cisis “Open Data Italia”, con il coinvolgimento di numerose Regioni italiane. Tra le attività relative al rafforzamento del diritto di accesso ai dati, previsto dal Piter 2011-2013, c’è anche il progetto di realizzazione del portale regionale dei dati geografici (“Geoportale”), in un’ottica di open data e di integrazione con il portale http://dati.Emilia-romagna.it . |
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SMAU E ANCI INSIEME PER PROMUOVERE LE SMART CITY IN ITALIA |
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Milano, 17 ottobre 2011 - Smau, l’Esposizione internazionale dell’Information & Communication, e Anci, l’Associazione dei Comuni italiani hanno siglato un protocollo d’intesa per la creazione di un Osservatorio Smart Cities, con l’obiettivo di sensibilizzare le amministrazioni pubbliche sul tema delle città intelligenti in Italia e facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di tecnologie, ovvero le pubbliche amministrazioni da una parte e le aziende fornitrici dall’altra, sfruttando la piattaforma fieristica e di comunicazione di Smau. L’appuntamento di lancio dell’attività dell’Osservatorio di Smau e Anci, è Smau che dedica a questo tema le giornate di giovedì 20 e venerdì 21. Sarà l’occasione per Sindaci e Assessori comunali per entrare in contatto diretto con le esperienze e i progetti piu’ innovativi e incontrare le aziende che forniscono soluzioni e tecnologie e comprendere come l’Ict possa supportarli concretamente nel cammino verso lo sviluppo di una migliore qualità della vita negli spazi urbani, in termini di mobilità, politiche energetiche e dei rifiuti, servizi al cittadino. Giovedi’ 20 ottobre, alle ore 10.30, un convegno aprirà la due giorni di riflessioni sulla città intelligente. Introducono i lavori: Giancarlo Capitani, Professore del Politecnico di Milano e Presidente di Netconsulting con una relazione sul tema Smart Cities nel contesto italiano: le novità e riferimenti normativi europei e italiani, le fonti di finanziamenti, potenzialità partnership pubblico/private; Matteo Renzi, Responsabile Innovazione Tecnologica, Anci. In rappresentanza dei Comuni sono attesi Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, Piero Fassino, sindaco di Torino, Marta Vincenzi, Sindaco di Genova, Michele Emiliano, Sindaco di Bari. In rappresentanza delle imprese Ict: Nicola Ciniero, Presidente e Amministratore Delegato di Ibm Italia; Pietro Scott Jovane, Amministratore Delegato di Microsoft Italia; David Bevilacqua, Amministratore Delegato di Cisco. Concludono i lavori gli interventi di Enel e di Gianfilippo D’agostino, Responsabile Public Sector di Telecom Italia. Sono 18 invece i laboratori di progettualità evolute in corso o in fase di progettazione che vengono organizzati a Smau 2011 da nove comuni selezionati per questa edizione - Comune di Bologna, Comune di Genova, Città di Milano, Comune di Piacenza, Comune di Pisa, Comune di Prato, Comune di S. Giovanni in Persiceto, Comune di Venezia, Comune di Torino - e dalle aziende fornitrici quali Enel, Cisco, Ibm, Microsoft, Oracle, Sap e Telecom Italia. “Il tema delle città intelligenti – ha dichiarato Pierantonio Macola, Amministratore Delegato Smau - fino a qualche tempo fa fiore all’occhiello di amministrazioni lungimiranti sta sempre piu’ maturando presso gli amministratori locali italiani che intravedono, nell’utilizzo delle tecnologie, un’opportunità per gestire in modo efficiente i servizi al cittadino e al tempo stesso operare risparmi di costo destinati a durare nel tempo. Da questi presupposti nasce la collaborazione tra Smau e Anci con l’obiettivo di innescare un vero e proprio cambiamento culturale alla ricerca della “via italiana all’innovazione” che porti i comuni italiani grandi e piccoli ad accettare la sfida di città piu’ sostenibili. Il nostro obiettivo, oltre far conoscere le eccellenze che l’Italia puo’ offrire in questo settore è anche di agire da facilitatori individuando approcci adeguati per lo sviluppo di partnership pubblico-private tarate sulle esigenze dei comuni”. Dal canto suo, Anci ha avviato da tempo numerose iniziative che mirano a promuovere l’evoluzione dei Comuni italiani verso un ambito urbano sempre più sostenibile ed intelligente. ‘’L’associazione vuole, in questo campo, affiancare i Comuni nell’identificazione di prassi idonee per la programmazione coordinata degli interventi di efficientamento e miglioramento dei servizi alla cittadinanza. La collaborazione appena avviata con Smau si colloca all’interno di queste iniziative: l’obiettivo, oltre a quello di promuovere la conoscenza e l’analisi degli ambiti inerenti il concetto di ‘smart cities’, è soprattutto quello di facilitare l´incontro fra domanda e offerta di tecnologie, stimolando, ognuno per il proprio ambito di competenza, l´attivazione mirata dei soggetti interessati a realizzazioni specifiche in ambito urbano. L’interesse di Anci è rivolto in particolare all’individuazione di approcci adeguati per lo sviluppo di partnership pubblico-private tarate sulle esigenze dei Comuni italiani di medie dimensioni” L’accordo tra Smau e Anci prevede di utilizzare il rodato format di Smau – eventi, roadshow, pubblicazioni, newsletter, ecc - per promuovere il tema delle città intelligenti sul territorio nazionale. Punto di partenza è la creazione di un Osservatorio Smart Cities di Smau e Anci quale momento di sintesi di progettualità evolute: per gli Amministratori Pubblici locali una fonte di conoscenza e momento di confronto delle esperienze in corso al fine di trarne indicazioni utili e replicabili e contribuire alla definizione di linee guida in grado di facilitare e incentivare i progetti urbani verso una maggiore diffusione dei servizi al cittadino. L’osservatorio Smart Cities di Smau e Anci guiderà eventi Smart City che si svolgeranno in occasione di tutti gli appuntamenti Smau, a Milano e sul territorio (Bari, Roma, Padova e Bologna). Per ogni tappa del percorso sono previsti: un convegno di apertura per far conoscere e confrontare le esperienze piu’ virtuose a livello nazionale e internazionale; un calendario di sessioni formative e informative della durata di 50 minuti; un’area matching per facilitare l’incontro tra tutti i player coinvolti, una pubblicazione dove vengono descritti esempi di progettualità evolute e i benefici nati dall’adozione delle tecnologie da parte dei comuni italiani. |
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BANDA LARGA: PROSEGUE APERTURA CANTIERI NEL PADOVANO |
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Venezia, 17 ottobre 2011 - Prosegue nel Veneto l’apertura dei cantieri per la posa della fibra ottica, in funzione dell’attuazione del piano di sviluppo della Banda Larga su tutto il territorio regionale. In questi giorni sono stati formalmente consegnati i lavori della tratta Permunia –S.pietro Viminario, in provincia di Padova. I lavori sono iniziati sulla Sp 14 di Pontecasale al km 5+550 nel Comune di S.pietro Viminario. Il Piano della Regione, realizzato in collaborazione con il Ministero per lo Sviluppo Economico, prevede un impegno finanziario complessivo di circa 40 milioni di euro, finanziati dal Ministero, da fondi regionali ed europei. Sono previsti circa 280 interventi sul territorio veneto, che interesseranno un bacino di circa 415 mila persone. “L’obiettivo del piano – sottolinea il vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato - è di coprire entro il 2013 quelle aree del territorio veneto non ancora servite dal servizio a banda larga e, guardando al futuro, di dotare il Veneto di un’infrastruttura di connessione ad alta velocità in grado di rispondere ai fabbisogni delle aziende e delle famiglie venete”. |
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TELECOM ITALIA: EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA A 5 ANNI PER 750 MILIONI DI EURO LA SOCIETA’ RIAPRE IL MERCATO PER GLI EMITTENTI CORPORATE DEL SUD EUROPA |
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Milano, 17 ottobre 2011 - Telecom Italia ha concluso con successo il lancio di un’emissione obbligazionaria a tasso fisso per Euro 750 milioni, destinata ad investitori istituzionali; l’operazione rappresenta la prima emissione di un emittente corporate del Sud Europa da inizio Luglio 2011. L’ottima qualità del book di ordini conferma il favore della comunità finanziaria europea verso il credito Telecom Italia, ed ha permesso di prezzare l’emissione con un rendimento inferiore rispetto alla guidance inizialmente annunciata. Con l’operazione odierna Telecom Italia ha effettuato da inizio anno un rifinanziamento del debito sul mercato dei capitali pari a 2,5 miliardi di euro con un costo medio ponderato del 5,65%, estremamente contenuto nonostante la volatilità dei mercati finanziari. Emittente: Telecom Italia S.p.a.; Importo: 750 milioni di Euro Data di regolamento: 20 ottobre 2011; Scadenza: 20 gennaio 2017 Cedola: 7%; Prezzo di emissione: 99,406% Prezzo di Rimborso: 100%; Il rendimento effettivo a scadenza è pari a 7,15%, corrispondente ad un rendimento di 498 punti base sopra il tasso di riferimento (mid swap). I titoli saranno emessi nell’ambito del programma Emtn da Euro 20 miliardi del Gruppo e saranno quotati presso la Borsa del Lussemburgo. |
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ISTITUTI MUSICALI PAREGGIATI: IN TOSCANA ARRIVA IL TAVOLO TECNICO |
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Firenze, 17 ottobre 2011 ¨La strada sarà ancora lunga e difficile, ma il passo in avanti adesso ed un passo importante per migliaia di giovani che studiano per diventare le nuove leve nelle orchestre musicali Così da Roma Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega all´Istruzione, impegnata in Conferenza Stato Regioni come coordinatrice della Commissione che si occupa di Istruzione. Per approfondire le criticità dei 21 Istituti musicali pareggiati presenti in Italia e che stanno rischiando la chiusura perchè il Governo non riesce a trovare 41 milioni di euro necessari al processo di statizzazione degli insegnanti previsto da una legge approvata nel 1999 precisa Targetti ´ questo pomeriggio stata accolta la proposta di istituire un tavolo tecnico. Ne faranno parte rappresentanti dei ministeri Istruzione ed Economia oltre che di Regioni, Comuni e Province. A fronte dei rilievi del ministro Gelmini sulla mancanza di risorse precisa Stella Targetti il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha chiesto e ottenuto che del tavolo tecnico facesse parte anche un rappresentante del ministero de Economia e Finanze. Pochi giorni fa, a Firenze, Stella Targetti ha ricevuto i dirigenti dei tre Istituti Musicali toscani (il m°Mascagni di Livorno, il Boccherini di Lucca, il Franci di Siena) fortemente preoccupati davanti al rischio chiusura della loro attività e dell´attività negli altri 18 Istituti presenti nel Paese. In base alla legge 508/1999 gli Istituti musicali pareggiati sono stati trasformati in Istituti Superiori di Studi Musicali. E su questa norma che da Regione, Anci e Upi precisa Targetti stata fatta la richiesta al governo di un percorso che preveda la statizzazione del personale insegnante (circa 700 in tutta Italia), richiesta riconosciuta legittima sia dal sottosegretario Gianni Letta che dal ministro Gelmini. Adesso la questione incappata nelle più generali difficoltà finanziarie e il tavolo tecnico appena costituito dovrà servire proprio per approfondire quel tipo di criticità; che tuttavia ¨C aggiunge Targetti ¨C non sono le uniche visto che ¡°in questi anni sono mancati i regolamenti previsti dalla legge 508. I presidenti degli Istituti hanno firmato un appello al Governo affinchè si trovino le modalità per salvare ¡°strutture di altissimo valore formativo, indispensabili per la diffusione della cultura musicale. |
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UNIVERSITÀ IN LIGURIA: CONFERMATI I FINANZIAMENTI PUBBLICI PER IL TRASLOCO DI INGEGNERIA AGLI ERZELLI. AL VIA TAVOLO TECNICO PER COSTRUIRE PROCESSO GIURIDICO FINANZIARIO |
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Genova, 17 Ottobre 2011 - “Oggi il Senato accademico prima e il consiglio di amministrazione dell’Università di Genova poi hanno confermato la fattibilità dell’operazione ed è un fatto positivo che sancisce la volontà dell’Università di andare avanti. Adesso l’Ateneo darà il via ad un tavolo tecnico per costruire un processo giuridico finanziario che consenta all’operazione di andare in porto”. Lo ha detto l’assessore all’istruzione, formazione e bilancio della Regione Liguria, Pippo Rossetti al termine delle riunioni del Senato accademico e del cda dell’Università dove si è discusso il trasferimento di Ingegneria agli Erzelli. “Nessuno – ha detto Rossetti – vuole che l’Ateneo faccia un passo che lo metta a rischio di default tra dieci anni, mi pare che stiano venendo avanti delle proposte prudenti da parte dell’Università che dovranno essere approfondite anche con le Istituzioni. Il passo si può fare, ma deve essere commisurato alle esigenze e alle variabili economiche”. L’assessore al Bilancio e all’istruzione della Regione Liguria ha confermato i finanziamenti pubblici richiesti8 dall’Università e a disposizione dell’operazione “per un totale di 110 milioni di euro così suddivisi 75 milioni del Miur, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca scientifica, 10 milioni del Ministero delle Infrastrutture e 25 milioni di fondi Fas. Pertanto il processo va avanti e anche l’adesione dell’Ateneo”. Rossetti ribadisce che “comunque sono cambiate le condizioni a cominciare dalla valutazione degli immobili di viale Causa e via all’Opera Pia dove ha sede la facoltà di Ingegneria che sono fondamentali per la realizzazione di una nuova sede dell’Università agli Erzelli”. “A questo punto – ha concluso Rossetti – starà alla capacità di tutti trovare le giuste modalità e garanzie per la loro vendita”. |
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FORMAZIONE: PUBBLICATE IN VENETO GRADUATORIE DI ASSEGNAZIONE VOUCHER ALTA FORMAZIONE |
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Venezia, 17 ottobre 2011 - “Come Regione abbiamo stanziato un milione e mezzo di euro per il finanziamento dei voucher individuali e aziendali, di cui 500 mila euro per utenza disoccupata e 1 milione per quella occupata, di questa cifra una metà è stata utilizzata per voucher individuali per occupati e l’altra per voucher aziendali”. Lo ha dichiarato il 13 ottobr el’assessore regionale alla formazione professionale e al lavoro Elena Donazzan, commentando la pubblicazione delle graduatorie (www.Altaformazioneinrete.it) che riguardano l’assegnazione dei voucher dell’Alta formazione per frequentare corsi e master ed ha aggiunto: “Sulla base delle risorse disponibili, il Veneto ha finanziato complessivamente 395 voucher, di cui 124 individuali disoccupati, 135 individuali occupati e 136 lavoratori per cui hanno fatto domanda le rispettive aziende”. “Complessivamente- ha continuato Donazzan- sono arrivate alla Regione, che ricordo essere capofila del progetto sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, 1.846 domande di voucher, di cui 715 da parte di utenti disoccupati, 874 da utenti occupati e 257 aziendali ed, eliminate le domande risultate non ammissibili, sono state valutate richieste per 1.786 voucher pari a un totale di quasi 7 milioni di euro”. “C’è una grandissima richiesta- ha concluso Donazzan- da parte dei lavoratori e delle aziende a cui, con le sole risorse pubbliche, non possiamo fare fronte, servirà quindi mettere in atto altre tipologie di finanziamento per un fabbisogno evidente e sentito”. Giunto alla terza edizione,il Catalogo interregionale dell’Alta formazione ha visto la partecipazione di 12 regioni, ossia (oltre al Veneto) Basilicata, Campania, Emilia-romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta. Oltre 28 mila sono state le domande di voucher inviate alle amministrazioni, e la tipologia corsuale maggiormente richiesta è stata quella relativa ai corsi di specializzazione, seguita dai master universitari. Dal punto di vista del contenuto, la maggior parte dei percorsi formativi richiesti ha fatto riferimento all´area della gestione della progettazione e dello sviluppo di nuovi prodotti e servizi, seguita dalle aree relative alla Direzione e management, Gestione delle risorse umane, Competenze linguistiche avanzate e Comunicazione. |
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SARDEGNA: BANDO PER L´ASSEGNAZIONE DI 47 BORSE DI STUDIO A STUDENTI EXTRACOMUNITARI |
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Cagliari, 17 ottobre 2011 - L´assessorato del Lavoro ha indetto un concorso per l´attribuzione di 47 borse di studio a studenti extracomunitari che, nell´anno scolastico o accademico 2010/2011, abbiano frequentato: scuole pubbliche secondarie di primo e secondo grado della Regione Sardegna; corsi di laurea triennale di I livello o a ciclo unico e di laurea specialistica o magistrale presso le Università regionali. L´intervento mira a sostenere il diritto allo studio degli studenti più meritevoli e a favorire il raggiungimento di livelli più elevati di istruzione. Le risorse disponibili ammontano a 60 mila euro, da ripartire in quattro tipologie di borse di studio: 1) scuole secondarie di I grado (20 borse da 600 euro ciascuna); 2) scuole secondarie di Ii grado (18 borse di importo pari a mille euro ciascuna); 3) triennio dei corsi di laurea di I livello o a ciclo unico (6 borse da 3 mila euro ciascuna); 4) biennio dei corsi di laurea magistrale/specialistica o a ciclo unico (3 borse di importo pari a 4 mila euro ciascuna). Ciascun candidato dovrà: essere un cittadino extracomunitario, romeno o bulgaro; non avere beneficiato, per l´annualità 2010/2011, di altra borsa di studio; avere, per l´anno d´imposta 2010, un reddito familiare Isee o Iseeu non superiore a 25 mila euro; possedere i requisiti specifici previsti dal bando di concorso per le diverse tipologie di borsa di studio. Gli interessati dovranno presentare la domanda di partecipazione e l´ulteriore documentazione richiesta entro le ore 13 del 14 novembre 2011, tramite posta raccomandata, agenzia di recapito o consegna a mano, al seguente indirizzo: Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Servizio politiche sociali, cooperazione, sicurezza sociale, via Xxviii Febbraio, 5, 09131 Cagliari. Http://www.regione.sardegna.it/j/v/58?&s=1&v=9&c=161&c1=1386&id=26925&aclang=it |
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PRESENTATO AGLI STUDENTI LO “EUROPEAN JOB DAY 2011“ |
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Bolzano, 17 ottobre 2011 - Si è svolta il 12 ottobre nel cortile interno di Palazzo Widmann a Bolzano per iniziativa del servizio Eures della Ripartizione lavoro la manifestazione informativa “European Job Day 2011” rivolta specificatamente ai giovani per informarli e sensibilizzarli nei confronti delle opportunità offerte dall’Eures per svolgere un periodo di lavoro o di praticantato in uno dei 31 Paesi che aderiscono alla rete europea di collocamento al lavoro. Hanno preso parte alla manifestazione informativa il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, ed Alessandra Sartori del Servizio Eures. L’assessore al lavoro, Roberto Bizzo, ha voluto comunque essere presente all’incontro con un messaggio videoregistrato nel quale ha sottolineato che “La giornata informativa organizzata a Bolzano in occasione dello European Job Day 2011 si propone in primo luogo di far emergere l’importanza della mobilità geografica dei lavoratori nell’ambito dell’Unione Europea e quindi di offrire ai giovani una panoramica delle reali opportunità di lavoro esistenti nell’ambito dell’Unione Europea”. Nel corso del suo intervento il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, ha sottolineato l’importanza di aumentare il livello di conoscenza della popolazione e dei giovani in particolare in merito alle attività ed alle potenzialità del Servizio Eures nell’ambito del mercato europeo del lavoro. Alessandra Sartori, del Servizio Eures, ha quindi illustrato la struttura e le finalità di Eures al pubblico composto prevalentemente di studenti delle scuole superiori. La rete Eures ha lo scopo di fornire servizi ai lavoratori e ai datori di lavoro, nonché a tutti i cittadini che desiderano avvalersi del principio della libera circolazione delle persone. I servizi prestati sono di tre tipi: informazione, consulenza e assunzione/collocamento (incontro domanda/offerta). Eures dispone di un rete di più di 850 consulenti in tutta Europa (60 operano in Italia e due in Alto Adige) che ogni giorno sono in contatto con persone alla ricerca di un impiego e datori di lavori in tutta Europa. Eures ha un ruolo particolarmente importante da svolgere nelle regioni europee transfrontaliere, rispondendo alle esigenze di informazione e aiutando a risolvere tutti i problemi legati al pendolarismo transfrontaliero che possono toccare lavoratori e datori di lavoro. Istituita nel 1993, Eures è una rete di cooperazione che collega la Commissione europea e i servizi pubblici per l´impiego dei 31 Paesi appartenenti allo Spazio economico europeo (i Paesi dell’Ue più la Norvegia, Islanda e Lichtenstein), la Svizzera e altre organizzazioni partner. |
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SARDEGNA: GIUNTA APPROVA INTERVENTI A FAVORE DEGLI STUDENTI DISABILI |
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Cagliari, 17 Ottobre 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Sergio Milia, ha approvato gli interventi a favore degli Enti Locali per il supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con disabilità. Con il provvedimento sono stati messi a disposizione delle amministrazioni locali, per le scuole di ogni ordine e grado della Sardegna, 5 milioni di euro che serviranno per realizzare un programma di interventi contro la dispersione scolastica, volto a favorire il diritto allo studio degli studenti disabili. "Obiettivo dell’intervento - ha sottolineato l’assessore Milia - è quello di promuovere e sostenere la completa accoglienza in ambito scolastico degli studenti portatori di disabilità affinché, in armonia con i principi costituzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale, prescindendo dalle loro diversità funzionali". Seguendo la programmazione già attuata nei precedenti esercizi finanziari, lo stanziamento verrà ripartito fra Comuni e Province dell’isola in misura proporzionale al numero degli studenti con disabilità che attualmente frequentano le scuole dell’obbligo (primarie e secondarie di primo grado) e le secondarie di secondo grado di rispettiva competenza, sia statali che paritarie che, in base agli ultimi dati rilevati dal Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca (anno scolastico 2011-2012), risultano essere complessivamente circa 4.000. |
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TRENTO: UN ANNO SCOLASTICO ALL’ESTERO |
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Trento, 17 ottobre 2011 - Studiare e vivere per un intero anno scolastico all’estero, in Austria, Germania, Gran Bretagna, Irlanda o Francia. E’ una possibilità prevista dalla legislazione scolastica italiana e sostenuta dalla Regione Autonoma Trentino-alto Adige che mette a disposizione degli studenti delle scuole medie superiori della regione 60 borse di studio per l’anno scolastico 2012/2013, come previsto da una delibera approvata il 13 ottobre dalla Giunta regionale riunita a Bolzano. L’iniziativa, finalizzata a promuovere l’integrazione europea, si rivolge agli studenti residenti in regione, frequentanti la terza classe di uno degli istituti superiori del Trentino-alto Adige o dei comuni confinanti di Pedemonte, Colle Santa Lucia, Cortina d’Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana, Magasa e Valvestino. L’iniziativa è rivolta a tutti gli studenti interessati a perfezionare le proprie conoscenze linguistiche ed a confrontarsi con la cultura ed i costumi di uno dei cinque Paesi ospitanti. L’anno scolastico trascorso all’estero sarà poi riconosciuto in Italia. La borsa di studio della Regione copre le spese di vitto e alloggio, tasse scolastiche e libri e per l’utilizzo di tutte le attrezzature scolastiche. Non sono incluse le spese di viaggio e le spese per il trasporto dei mezzi pubblici sul posto, le gite scolastiche e le spese personali. La domanda dovrà essere presentata fra tra il primo ed il 28 febbraio 2012 agli Uffici per l’Integrazione Europea e gli Aiuti Umanitari presso la Regione Autonoma Trentino-alto Adige a Trento in via Gazzoletti 2 o a Bolzano in Piazza Università 3. |
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CANTIERI D’AUTUNNO 2011 PRIMA EDIZIONE - PER I 650 ANNI DELL’ATENEO PAVESE 17-21 OTTOBRE 2011 - PALAZZO CENTRALE |
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Pavia, 17 ottobre 2011 - Il progetto mira a incrementare la collaborazione sul piano scientifico fra gli studiosi della nostra Università, che, a vario titolo e con competenze differenti, si occupano del mondo antico (dal terzo millennio a.C. Fino all’età medievale). Nello specifico il progetto rappresenta un’occasione per presentare e discutere lavori in corso d’opera, in modo da sollecitare confronti e scambi proficui. I cantieri d’Autunno prevedono l’organizzazione di una serie di incontri a carattere seminariale, che, a cadenza annuale, si terranno ogni anno nei mesi autunnali e che saranno aperti a un pubblico di docenti, ricercatori, dottorandi e studenti. Programma Lunedì 17 ottobre (Aula Volta) - 10.00: Saluti del Rettore e delle Autorità; presentazione dei Cantieri d’Autunno 2011; 10.30: Prolusione del Prof. M. Vegetti; 11.00: Inizio dei Cantieri; Presiede la Prof.ssa E. Romano; 11.00-11.40: L. Pellecchi, “Finem cognitioni quaestio imposuit”. Per l’interpretazione di Pl. Ep. 7.6.8-9; 11.40-12.20: F. Boschetti, Strumenti e metodi della linguistica dei corpora per lo studio delle strutture argomentali nel greco antico; 16.00: Ripresa dei Cantieri; Presiede il Prof. D. Mantovani; 16.00-16.40: L. Musselli, I processi per stregoneria e il diritto canonico; 16.40-17.20: F. Bordone, Ennodio e la conversione dell’eloquenza: l’hymnus sancti Cypriani (carm. 1.12 Hartel = 343 Vogel). Martedì 18 ottobre (Aula Volta): 15.00: Inizio dei Cantieri Presiede la Prof.ssa C. Mora; 15.00-15.50: F. Giusfredi – M. Vigo, Economia della capitale ed economia di mercato nell’Anatolia pre-classica; 15.50-16.30: R. Bargnesi, Tota imaginaria? Città e territori dell’Italia settentrionale nelle vignette dei codici gromatici; 16.40-18.00: Prima Tavola rotonda dei Cantieri Presiede la Prof.ssa A. Beltrametti, Relatori: V. Fabrizi, Il viaggio di Annibale e lo spazio dell’imperium Romanum nel Xxi libro di Livio, F. Massa, ‘Figli di dio’ a confronto. Giustino e il racconto della morte e risurrezione di Dioniso, S. Caneva, L’altra faccia dell’amore. Quattro parole chiave per lo studio del ruolo delle donne regali nelle corti ellenistiche. Mercoledì 19 ottobre (Aula Volta) 15.00: Inizio dei Cantieri Presiedono i Proff. L. Troiani e S. Maggi: 15.00-15.40: S. Gastaldi, L’ “antica costituzione” ateniese nel Iii libro delle Leggi: Platone a confronto con Isocrate; 15.40-16.20: E. Gagliano, L’hermes dell’agorà di Thasos; Presiede la Prof.ssa S. Gastaldi - 16.30-17.20: E. Corti – S. Ferrarini, I figli di Elettra a Samotracia e in Troade. Tradizioni locali e sopravvivenze poetiche dei primi Dardanidi; 17.20-18.00: A. Caviglia, I quattro re illuminati nel buddhismo e nel giainismo: problemi filologici e ricerca linguistica. Giovedì 20 ottobre (Aula Volta) 15.00-16.30: Seconda Tavola rotonda dei Cantieri Presiede il Prof. M. Harari, Relatori: G. Bardelli, I tripodi etruschi a verghette e la toreutica del tardo arcaismo, M.c. Franceschini, Oreste, Elettra e la sacerdotessa, C. Ascari Raccagni, Ricontestualizzazione dei materiali attici completamente verniciati della collezione Bocchi di Adria, Presiede la Prof.ssa C. Martignoni. 16.30-17.10: M.p. Pagani, Eleonora Duse tra le rovine di Micene; 19.00-20.30 (Aula del ‘400). Le ultime parole famose spettacolo di improvvisazione teatrale a cura dell’Associazione culturale Improvvisamentepavia. Venerdì 21 ottobre (Aula Volta) 9.30: Inizio dei Cantieri Presiede il Prof. G. Mazzoli, 9.30-10.00: Presentazione del volume degli atti del Convegno in ricordo di Dino Ambaglio, a cura di R. Scuderi, C. Zizza, Pavia University Press. Presiede la prof.Ssa C. Carsana. 10.00-10.40: E. Biondi, L’immagine di Talete tra Aristotele e la tradizione dei Sette Sapienti; 10.40-11.20: M. Di Fazio, Feronia: il profilo di una dea italica tra pre-romano e romano; 11.30-12.30: Il Prof. Emerito G. Mazzoli terrà una lezione dal titolo “Restauro di un locus properziano: 3,11,5” e concluderà i lavori della prima edizione dei Cantieri. |
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SARDEGNA: FIRMATA INTESA PER EVITARE CHIUSURA CONVITTO DI SORGONO |
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Cagliari, 17 Ottobre 2011 - L’assessore regionale della Pubblica Istruzione Sergio Milia ha ufficializzato l’accordo che eviterà la chiusura del Convitto di Sorgono. La firma dell’intesa tra Regione, Ufficio scolastico regionale, Provincia di Nuoro, Comune di Sorgono e Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai, che ha avuto un ruolo determinante, è avvenuta il 13 ottobre a Cagliari, nella sede dell’assessorato alla Pubblica Istruzione, nel corso di un incontro tra le parti. L’intesa assicurerà il funzionamento del Convitto annesso all’Istituto superiore di Sorgono per l’anno scolastico 2011-2012. La Regione ha dunque mantenuto gli impegni assunti, sia con il territorio che con i sindacati, per dare un sostegno alle scuole professionali a rischio chiusura, consentendo sia il mantenimento della struttura che la continuazione del percorso formativo di una scuola storica del Mandrolisai. "Il mancato accordo - ha detto l’assessore Milia - avrebbe depauperato un territorio caratterizzato da una condizione di isolamento e di difficile situazione socioeconomica in cui i ragazzi non avrebbero trovato alternative formative". Secondo l’intesa, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna assicurerà il funzionamento del Convitto annesso all’Istituto di Istruzione Superiore di Sorgono, inserendo nella struttura 15 nuove figure professionali tra istruttori e collaboratori scolastici. L’assessorato regionale della Pubblica Istruzione finanzierà, attraverso appositi stanziamenti, progetti finalizzati a favorire ed incentivare la frequenza da parte degli alunni, anche con la creazione di ambienti più idonei e funzionali, per contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica. L’ufficio Scolastico regionale, in collaborazione con il dirigente dell’istituto di istruzione superiore di Sorgono, effettuerà periodicamente il monitoraggio per verificare la frequenza del Convitto da parte degli alunni convittori e semiconvittori, e valutare la qualità del servizio e gli interventi previsti dall’accordo. |
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GUARDANDO DENTRO IL MONDO QUANTICO |
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Bruxelles, 17 ottobre 2011 - Un team internazionale di scienziati potrebbe aver trovato un modo di studiare lo sfuggente comportamento di grandi oggetti "macroscopici". Presentato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), il loro sofisticato metodo permetterà ai ricercatori di fare progressi negli esperimenti quantici. Lo studio è stato finanziato in parte da un contributo del Consiglio europeo della ricerca del valore di 1,6 milioni di euro, nell´ambito del Settimo programma quadro dell´Ue (il ricercatore principale per questo contributo è il dott. Markus Aspelmeyer dell´Università di Vienna in Austria (Contributo iniziale del Cer 2009)). I fisici provano da tempo a determinare quanto i fenomeni quantici entrano nella nostra vita di tutti i giorni. Per fare ciò, si deve studiare il mondo quantico in una scala completamente nuova di massa e dimensioni. Questo è molto difficile perché man mano che la massa e le dimensioni aumentano è difficile rilevare genuine caratteristiche quantiche. I ricercatori del Vienna Center for Quantum Science and Technology (Vcq) dell´Università di Vienna hanno sviluppato un metodo innovativo che usa flash di luce per osservare le caratteristiche quantiche di grandi oggetti con una risoluzione eccezionale. L´idea principale si basa sul fatto che gli oggetti quantici, al contrario degli oggetti classici, si comportano in modo diverso quando sono osservati. "Con i metodi attuali gli oggetti sono costantemente monitorati e le possibili caratteristiche quantiche vengono distrutte," dice l´autore principale Michael R. Vanner del Programma dottorale di Vienna sui Sistemi quantici complessi (Coqus). "Per molti versi è un fenomeno simile allo sfocarsi di una fotografia di un oggetto in movimento. In parole povere i flash fermano il movimento e creano un´immagine nitida del comportamento quantico." Il nuovo strumento darà ai ricercatori la capacità di "vedere" dentro il mondo della fisica quantica a una scala completamente diversa per quanto riguarda massa e dimensioni. Lo strumento è unico nel senso che potrebbe essere direttamente applicato agli esperimenti in corso che cercano di preparare i fenomeni quantici in risonatori micromeccanici (oggetti massicci che vibrano meccanicamente). "Analizzando le dinamiche di questo comportamento, l´optomeccanica quantica pulsata fornisce un percorso per studiare se gli oggetti meccanici macroscopici possono essere usati in future tecnologie quantiche," dice il dott. Vanner. "Aiuterà anche a far luce sull´apparente divisione della natura tra il mondo quantistico e quello classico." Hanno contribuito a questo studio esperti dell´Imperial College di Londra nel Regno Unito, dell´Istituto di ottica quantica e di informatica quantica (Iqoqi) in Austria, l´Istituto Albert-einstein dell´Università di Hannover in Germania e dell´Università del Queensland in Australia. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Vienna: http://www.Univie.ac.at/en/ Consiglio europeo della ricerca: http://erc.Europa.eu Pnas: http://www.Pnas.org/ |
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VAPORE ACQUEO SUPERSATURO NELL´ATMOSFERA MARZIANA |
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Bruxelles, 17 ottobre 2011 - Scienziati spaziali europei guidati dal Laboratoire Atmosphères, Milieux, Observations Spatiales (Latmos) in Francia hanno scoperto che l´atmosfera marziana contiene vapore acqueo in uno stato supersaturo. Presentato nella rivista Science, il risultato aiuterà ad accrescere la conoscenza dei ricercatori riguardante il ciclo dell´acqua sul Pianeta Rosso e i cambiamenti nella sua atmosfera. Il vapore acqueo del nostro pianeta tende a condensarsi, in particolare quando la temperatura scende sotto il punto di condensazione. Gli astronomi affermano che un´atmosfera satura è causata dall´incapacità dell´atmosfera di trattenere l´umidità a quella temperatura e pressione. L´eccesso di vapore acqueo si condensa quindi sulle particelle e la polvere in sospensione e crea delle precipitazioni. Ma la condensazione non è sempre un processo veloce; una carenza di particelle e polvere lo potrebbe rallentare. Quando la condensazione non si verifica affatto, il vapore acqueo in eccesso rimane allo stato gassoso, ciò che gli esperti chiamano "supersaturazione". I ricercatori avevano per lungo tempo supposto che questo fenomeno non si potesse verificare nell´atmosfera marziana ... Fino ad oggi. Nel corso degli ultimi 40 anni, le spedizioni verso Marte si sono concentrate sulla raccolta di dati riguardanti la superficie; ciò ha ristretto le osservazioni dei ricercatori alla componente orizzontale dell´atmosfera marziana. Vi erano scarse informazioni su come varia il contenuto di acqua su Marte al variare della quota. Ma questo ultimo studio, portato a termine grazie allo spettrometro Spicam (Spectroscopy for Investigation of Characteristics of the Atmosphere of Mars) a bordo del veicolo spaziale Mars Express, ha cambiato questa situazione. Secondo gli astronomi francesi e russi del team, Spicam può creare profili verticali dell´atmosfera usando l´occultazione solare, ovvero osservando la luce proveniente dal Sole mentre attraversa l´atmosfera marziana all´alba e al tramonto. I loro dati dimostrano in modo efficace che la supersaturazione del vapore acqueo è un fenomeno comune su Marte. Nell´atmosfera marziana sono stati anche osservati livelli sensibilmente alti di supersaturazione, fino a 10 volte superiori a quelli che troviamo sulla Terra. "Questa capacità del vapore acqueo di esistere in uno stato altamente supersaturo potrebbe, ad esempio, permettere di rifornire d´acqua l´emisfero meridionale di Marte, in modo molto più efficiente di quanto previsto attualmente dai modelli," dice Franck Montmessin, leader del progetto Spicam e ricercatore del Centro nazionale per la ricerca scientifica (Cnrs) presso il Latmos. Il Cnrs è una delle autorità di sorveglianza per il Latmos, così come lo sono l´Università di Versailles Saint Quentin (Uvsq) e l´Università Pierre et Marie Curie (Upmc). Bisogna notare che una maggiore quantità di vapore acqueo potrebbe essere trasportata abbastanza in alto nell´atmosfera da essere danneggiata dalla fotodissociazione. Se ciò accadesse, questo fenomeno avrebbe delle conseguenze per tutta la questione riguardante l´acqua su Marte che viene discussa dalla comunità scientifica. Poiché una buona parte del vapore acqueo ha continuato a disperdersi nello spazio per miliardi di anni, gli esperti ritengono che questo fornisca indizi sull´attuale scarsità di acqua sul pianeta. Secondo gli scienziati, la distribuzione verticale di vapore acqueo è un fattore chiave che dovrebbe essere preso in considerazione quando si studia il ciclo idrologico su Marte. I ricercatori dovranno riesaminare la questione di come la quantità di acqua nell´atmosfera marziana sia limitata dal processo di saturazione. Per maggiori informazioni, visitare: Cnrs: http://www.Cnrs.fr/ Science: http://www.Sciencemag.org/ |
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"PLANET UNDER PRESSURE - NEW KNOWLEDGE TOWARDS SOLUTIONS" |
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Londra, 17 ottobre 2011 - Dal 26 al 29 marzo 2012 avrà luogo a Londra, nel Regno Unito, un evento intitolato "Planet under pressure - new knowledge towards solutions" (Pianeta sotto pressione - nuove conoscenze verso soluzioni). La conferenza fornirà un aggiornamento completo della pressione che il pianeta Terra affronta attualmente. L´evento metterà in risalto soluzioni a tutti i livelli su come far avanzare le società lungo un percorso sostenibile. La manifestazione riunirà le varie parti interessate in un forum di collaborazione per lo scambio e la discussione di nuove intuizioni, opportunità e vincoli per lo sviluppo innovativo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Planetunderpressure2012.net/ |
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PROTEZIONE CIVILE.LA LOMBARDIA PUNTA SU SINERGIE E NUOVI MEZZI SUMMIT A VARENNA. NESSUNO LASCIATO SOLO NONOSTANTE I TAGLI |
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Varenna/lc, 17 ottobre 2011 - Insieme per rafforzare le sinergie e per condividere esperienze e nuove proposte. Si sono confrontati con questo spirito gli assessori delle 12 province lombarde, a Varenna, dove il 13 ottobre è arrivato anche l´assessore regionale alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La Russa, per chiudere i lavori del Xiv convegno dedicato a questo settore. Tanti gli spunti e le proposte emerse: a seguito dell´analisi puntuale di quanto accaduto nell´ultimo anno è stata per esempio ribadita la necessità di continuare a formare coloro che si vogliono e vorranno impegnare nella gestione delle emergenze. Per fare è questo è anzitutto necessario partire da una conoscenza approfondita e dal rispetto della normativa che, fra l´altro, garantisce quella sicurezza quanto mai necessaria in circostanze di pericolo. E poi un affondo sulla colonna mobile regionale "che il Paese intero ci invidia" e i centri di prima emergenza. Avanti Nonostante Le Risorse Scarse - "Nonostante la gravissima situazione finanziaria che stiamo affrontando - ha esordito La Russa - anche per quest´anno possiamo dire di aver fatto tutto il possibile e anche di più, rispondendo a tutte le richieste. Non abbiamo lasciato solo davvero nessuno". "Le peculiarità del nostro settore - ha aggiunto - ci impongono di non abbassare la guardia e di continuare a programmare interventi di miglioramento del sistema, sia sul versante delle attrezzature e degli equipaggiamenti, sia su quello della formazione dei volontari". Per questo Regione Lombardia ha investito 1,5 milioni di euro, che serviranno anche ad attivare nuovi corsi dedicati a tutte le specialità, "ideati e realizzati - ha precisato l´assessore - su misura per le necessità dei volontari, recependo anche le istanze che ci sono giunte dal mondo associativo". La Russa ha anche ricordato gli oltre 5 milioni di euro investiti per il miglioramento della capacità operativa della nostra Protezione civile, con un bando attraverso il quale Regione Lombardia ha contribuito all´acquisto di mezzi e strumentazioni. Pianificazione Dell´emergenza - Un altro risultato molto importante è stato raggiunto per quanto riguarda la pianificazione d´emergenza. Oggi, infatti, il 70 per cento dei Comuni è dotato di un Piano d´emergenza, primo strumento di tutela del territorio e dell´incolumità dei suoi abitanti. "Non solo tutti questi Comuni se ne sono dotati - ha spiegato La Russa - ma lo hanno pure aggiornato secondo lo spirito del bando da noi pubblicato. Il lavoro non sarà concluso sino a quando non saranno aggiornati anche quelli provinciali". Casi Emblematici - Una sessione della mattinata è stata dedicata ai progetti di cooperazione trasfrontaliera Accident (Advanced Cementitious Composite In Design and Construction of sale Tunnels) e Miaria (monitoraggio idrogeologico adattivo a supporto del piano di rischio integrato alpino) voluti per accrescere le conoscenze e la ricerca, investendo sullo sviluppo di nuove tecnologie e sulla promozione di attività di collaborazione e partenariato, in un´ottica di rafforzamento delle politiche di protezione civile tra Paesi e Regioni confinanti, quali la Lombardia e il Canton Ticino. |
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CALABRIA: SONO ON LINE I BANDI FATTI DALLA PROTEZIONE CIVILE PER PROFESSIONISTI E FORNITORI |
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Catanzaro, 17 ottobre 2011 - Il sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega alla Protezione civile Franco Torchia il 14 ottobre ha annunciato che “da oggi le imprese fornitrici della Protezione civile calabrese ed i professionisti esterni potranno fare richiesta di iscrizione negli appositi albi regionali istituiti dalla Protezione civile della Regione Calabria. L’obiettivo – ha dichiarato ancora Torchia – è quello di ottenere una maggiore efficienza delle attività proprie della Protezione civile, sia per quanto riguarda la semplificazione dei procedimenti di spesa sia per quanto riguarda il rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza. Avremo così la possibilità di attivare tutte le procedure urgenti previste dalle normative esistenti per accelerare tutti i processi di reperimento di servizi e di affidamento di incarichi relativi ad attività di progettazione per lavori che sono sottoposti ai regimi emergenziali”. Con due diversi bandi pubblicati sul sito www.Protezionecivilecalabria.it, si è infatti provveduto ad avviare l’aggiornamento e l’integrazione degli albi già esistenti. L’elenco ufficiale dei fornitori di beni e servizi era stato istituito il 24 ottobre del 2010 sulla base del regolamento di semplificazione dei procedimenti di spesa. L’albo viene differenziato in base alle categorie merceologiche. L’elenco ufficiale dei professionisti esterni, per la realizzazione di opere pubbliche e servizi di competenza del settore Protezione civile il cui importo stimato è inferiore a 100.000 euro, era stato istituito il 23 febbraio 2011. Il Settore regionale della Protezione civile procederà all’iscrizione agli albi di quei fornitori e di quelle ditte e di quei professionisti che avranno i requisiti di idoneità morale, capacità tecnico-professionale ed economico ed in base a proprie specifiche esigenze. L’iscrizione agli albi diventa automatica se, entro tre mesi dalla domanda, i richiedenti non ricevono nessuna comunicazione diversa. “L’inclusione nell’elenco –ha chiarito infine il sottosegretario – non comporta automaticamente l’affidamento di incarichi, ed in ogni caso, quando si dovesse procedere si farà adottando il criterio della rotazione e di divieto degli incarichi stessi”. |
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RISCHIO IDRAULICO. PRONTO IN VENETO IL PIANO DEGLI INTERVENTI |
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Venezia, 17 ottobre 2011 - Il piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico, predisposto a seguito dell’alluvione di ottobre-novembre 2010, è pronto e strutturato e la giunta regionale, su relazione dell’assessore alla difesa del suolo Maurizio Conte, nel corso dell’ultima seduta ha preso formalmente atto dei suoi contenuti disponendone la pubblicazione sul Bur. Il lavoro è stato realizzato grazie all’apporto di un comitato tecnico-scientifico, composto da docenti universitari esperti del settore, tenendo conto di tutti i documenti programmatici e finanziari disponibili, aggiornati e integrati con le segnalazioni e le indicazioni degli enti territoriali interessati (Geni Civili, Servizi forestali, Consorzi di bonifica, Province, Comuni) e con le verifiche e la valutazioni finali degli uffici della Regione, delle Autorità di bacino competenti e dell’Arpav. “Il piano – sottolinea Conte – rappresenta la risposta da un lato alla necessità di intervenire nei territori colpiti dall’alluvione dell’anno scorso, dall’altro all’esigenza di dotare la Regione del Veneto di uno strumento che, a fronte delle criticità idrogeologiche del territorio, delinei programmi, azioni e interventi di prevenzione e controllo, rimuovendo o mitigando gli effetti di eventi atmosferici di straordinaria entità”. Saranno attivate tutte le procedure per il reperimento di fondi nazionali per la copertura delle risorse attualmente non disponibili. Sono previste infatti azioni strutturali per mitigare la condizione di rischio idraulico e geologico nei diversi bacini (manutenzione straordinaria degli argini, adeguamento degli alvei, moderazione dei colmi di piena), individuando le priorità. L’importo complessivo previsto è di 2 miliardi e 732 milioni di euro. Ad oggi risultano finanziati interventi per circa 200 milioni di euro con i fondi assegnati dalla Stato al Commissario delegato. Il piano indica anche azioni non strutturali, per un ulteriore importo di quasi 5 milioni e mezzo di euro, come l’aggiornamento del rilievo della geometria degli alvei (con particolare riferimento al tratto fluviale del Bacchiglione tra Vicenza e Padova), il sistema di previsione delle piene e la rete di monitoraggio idrometrico e pluviometrico, la manutenzione sistematica degli alvei e delle opere di difesa, indagini geotecniche sui corpi arginali, ecc.). |
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TUTELA AMBIENTE, FONDI PER PARTECIPAZIONE ATTIVA CITTADINI RAIMONDI: 400.000 EURO PER I CENTRI DI RIFERIMENTO (CREA) |
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Milano, 17 ottobre 2011 - Sostenere l´attività dei 15 Centri di Riferimento per l´educazione ambientale (Crea) attraverso la realizzazione di progetti che favoriscano la partecipazione attiva dei cittadini alla tutela ambientale. E´ questo l´obiettivo della delibera approvata dalla Giunta regionale lombarda su proposta dell´assessore all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi. "Abbiamo messo a disposizione per il biennio - ha spiegato Raimondi - 400.000 euro che dovranno servire anzitutto a potenziare la rete regionale di educazione ambientale e una maggiore integrazione tra le iniziative che gli stessi centri propongono". In concreto questi Centri dovranno investire per promuovere stili di vita e comportamenti sostenibili da un punto di vista ambientale; valorizzare le attività e le esperienze scientifiche più innovative e favorire la creazione di reti o momenti di lavoro comune. "E´ ormai riconosciuto anche dalla comunità scientifica - ha aggiunto Raimondi - che la salvaguardia del patrimonio naturalistico e ambientale debba necessariamente passare dal coinvolgimento dei singoli individui e da una loro partecipazione attiva. I progetti di educazione che saranno portati avanti dai Crea hanno appunto la finalità di accrescere la consapevolezza sul significato e le conseguenze dei propri comportamenti". "Basta davvero poco - ha concluso l´assessore - per contribuire a difendere l´ambiente, occorre anzitutto rispettarlo. L´attività dei Crea non può che andare in questa direzione". |
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BOLZANO: CONCLUSI I CAROTAGGI DEL GHIACCIO SULL’ORTLES |
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Bolzano, 17 ottobre 2011 - Dopo due settimane di lavoro, gli scienziati e le guide alpine impegnati nel “progetto Ortles” hanno smontato campo base e postazioni di lavoro a 3.850 metri. Si sono concluse con una settimana di anticipo le ricerche scientifiche sulla cima dell’Ortles. Il direttore della Ripartizione Protezione antincendi e civile, Hanspeter Staffler, commenta positivamente l´esito della spedizione scientifica “Le condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli hanno accelerato i lavori e ridotto da tre a due settimane la durata complessiva delle attività di campagna. L’ultimo carotaggio è stato interrotto ad una profondità di circa 60 metri a causa di problemi tecnici, le altre carote di ghiaccio risultano invece complete ed ideali per gli studi previsti". Lo sgombero del campo in quota è avvenuto il 6 ottobre, quando “Il personale, assieme a tutto il materiale tecnico, è stato elitrasportato dal plateau dell’Ortles in fondo valle” riassume Roberto Dinale, responsabile di progetto per la Provincia. “In questi giorni” prosegue Dinale “si sta procedendo alla preparazione dei campioni di ghiaccio per la spedizione verso le Università di Venezia e dell’Ohio, dove nei prossimi anni saranno analizzati in modo approfondito”. Il gruppo di lavoro internazionale impegnato nel progetto è stato sostenuto dalla Provincia di Bolzano attraverso la Ripartizione Opere idrauliche diretta da Rudolf Pollinger che ha fornito gran parte della logistica necessaria, la Ripartizione Foreste, diretta da Paul Profanter, che ha collaborato nei rilievi nivologici e nell’allestimento della trincea di stoccaggio temporaneo delle carote di ghiaccio sulla Vedretta Alta dell’Ortles e la Ripartizione Protezione antincendi e civile che, con Roberto Dinale, ha coordinato le operazioni e la sicurezza. “ “La maggior parte delle spese” rileva con soddisfazione il presidente della Provincia, Luis Durnwalder “sono state sostenute dalle stesse Università, quindi i costi a carico del bilancio della Provincia si sono ridotti a circa 100.000 euro” ed aggiunge: “Gli esiti scientifici attesi per la popolazione altoatesina potranno però avere un notevole riscontro ed il progetto dell’Eurac per il settore della medicina d’emergenza in alta montagna potrà fornire conoscenze altrettanto importanti”. |
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AMBIENTE: A RISCHIO ACCORDI MINISTERO AMBIENTE-REGIONI |
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Trieste, 17 ottobre 2011 - "Rischiamo di perdere i 35 milioni di euro, destinati a interventi sul territorio, previsti dall´accordo di programma stipulato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con il Ministero dell´Ambiente. Siamo estremamente preoccupati per questa eventualità, ormai più che probabile, e faremo il possibile per far cambiare idea al Governo". Il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, il 13 ottobre ha rilasciato questa dichiarazione al termine della Conferenza delle Regioni a cui ha partecipato questa mattina a Roma, durante la quale si è affrontata la decisione del Governo, compresa nell´ultima manovra finanziaria, di tagliare i fondi Fas di competenza statale. "Tutte le Regioni sono contrarie a questa ipotesi, che farebbe di fatto saltare tutti gli accordi di programma sottoscritti dal Ministero con le Regioni. Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia - continua Ciriani - si tratta di una somma di circa 35 milioni di euro che avrebbe finanziato oltre 30 interventi di difesa contro il rischio idrogeologico su tutto il territorio regionale". "Assieme ai rappresentati di altre Regioni, abbiamo chiesto con forza al Presidente della Conferenza, Vasco Errani, di intervenire presso il Governo per chiedere un incontro urgente con il Ministro dell´Economia e con quello dell´Ambiente. In quella sede cercheremo di fare chiarezza su questa vicenda, vogliamo capire se gli accordi sottoscritti dopo lunghe trattative sono diventati irrilevanti o se sarà possibile ottenere almeno parte di questi fondi e realizzare quindi, se non altro, le opere prioritarie. I margini di trattativa - ha concluso il vicepresidente - sono limitati, ma faremo il possibile". |
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PUGLIA: CONTRATTI DI PROGRAMMA, PIA E TITOLO II ANCHE PER LE IMPRESE DEL RICICLO. TRASFORMIARMO I RIFIUTI IN RICCHEZZA PER IL TERRITORIO |
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Bari, 17 ottobre 2011 - Trasformare in utilità economica vera i rifiuti, chiudendo l’intero ciclo, dalla raccolta al recupero. Con questo preciso obiettivo la Regione Puglia ha scelto di estendere tre incentivi, i Contratti di Programma regionali, i Programmi integrati di agevolazione (Pia) e il cosiddetto “Titolo Ii”, cioè gli Aiuti agli investimenti iniziali delle microimprese e piccole imprese, alle aziende che si occupano di produzione di compost, di recupero e preparazione di rottami metallici, di materiale plastico, di vetro e di legno provenienti dai rifiuti solidi urbani e industriali e dalle biomasse. Il tutto per produrre nuove materie prime, chiudendo il ciclo dei rifiuti e producendo utili. Le imprese potenzialmente coinvolte in Puglia sono in tutto 631 ed occupano 10.200 addetti. Possono essere di ogni dimensione: le grandi sarebbero agevolate dai Contratti di Programma regionali, le medie soprattutto dai Pia e le piccole e piccolissime principalmente dal Titolo Ii. Questi incentivi attivi dall’inizio del 2009 con una dotazione totale di 498milioni euro, erano estesi soprattutto al settore manifatturiero, ai servizi di telecomunicazione, all’informatica, alla ricerca scientifica, ai call center, alla logistica, all’editoria, alla produzione cinematografica, televisiva e musicale, per arrivare alle piccole imprese artigiane, commerciali, manifatturiere, di costruzioni, di servizi di comunicazione ed informazione e alle piccole e microimprese che gestiscono asili nido, ludoteche servizi non residenziali per anziani e disabili. Fino ad oggi sono stati approvati progetti di massima per oltre 1.289milioni di euro di investimenti (di cui più di 370,7milioni la parte pubblica) e adesso per la prima volta gli aiuti si estendono al settore del riciclo. Si tratta di una vera svolta che ha il potenziale di rendere autonome le regioni nel ciclo dei rifiuti risolvendo uno dei più grandi problemi delle società moderne. I rifiuti infatti possono imboccare due strade: lo stoccaggio nelle discariche, oppure la riutilizzazione finalizzata al riciclo. In entrambi i casi sono soluzioni che denotano debolezza. Lo stoccaggio può evolvere nell’esportazione dei rifiuti, il che vuol dire che il sistema non riesce a gestirli. La raccolta differenziata rischia invece di essere solo un costo se la differenziazione viene fatta in regione, ma il recupero effettivo avviene fuori. Questi incentivi hanno l’obiettivo di trasformare il ciclo della differenziata in un’utilità economica per il territorio rendendo autonoma la regione. Le agevolazioni si rivolgono infatti ad imprese che hanno la possibilità di raccogliere rifiuti organici e trasformarli in compost o che raccolgono rifiuti di carta e li trasformano in prodotti di carta riciclata, e prodotti di plastica per farne resine sintetiche e nuove materie prime. La Puglia ha infatti tutti i requisiti per chiudere da sé il ciclo dei rifiuti e lo fa aiutando le imprese con gli incentivi e trasformando i rifiuti in utilità grazie agli incentivi. Se così non fosse sarebbero soltanto un costo pubblico. In questo modo invece il rifiuto ritorna ad essere un bene. Le novità sono già in vigore perché la nuova versione dei Pia e del Titolo Ii è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia del 22 settembre 2011 (è il n.147), mentre le modiche dei Contratti di Programma Regionali sono uscite il 29 settembre 2011 (sul Burp n. 151). In tutti e tre i casi si tratta di provvedimenti immediatamente esecutivi, mentre non c’è data di scadenza degli incentivi, essendo tutti a sportello, dunque attivi fino all’esaurimento delle risorse. Informazioni bando e modulistica sono su www.Sistema.puglia.it. I Contratti di Programma regionali - Con una dotazione di 230milioni di euro l’avviso, partito il 19 gennaio del 2009, ha approvato fino ad oggi 29 progetti di massima con investimenti ammissibili per oltre 853,4milioni di euro, ed agevolazioni prenotate per più di € 227,8milioni. Gli aiuti possono riguardare investimenti da 10 ai 50milioni. Possono usufruirne le grandi imprese, ma anche piccole e medie aziende associate ad una grande impresa, che svolgono attività nel settore manifatturiero e nei servizi di telecomunicazioni, informatica, ricerca scientifica, call center e riciclo dei rifiuti. L’agevolazione è un contributo in conto impianti che varia a seconda del tipo di investimento realizzato. Sono agevolati gli investimenti per la creazione di una nuova unità produttiva, per l’ampliamento e l’ammodernamento di un’unità produttiva già esistente, per la diversificazione della produzione, per il cambiamento del processo produttivo. A questi investimenti possono essere affiancati interventi per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale. I Programmi Integrati di Agevolazione (Pia) - Partito anche questo avviso il 19 gennaio del 2009 con una dotazione di 168milioni di euro, per investimenti da 1 a 20milioni, si rivolge a medie imprese ed a consorzi di piccole e medie imprese che svolgono attività nel settore manifatturiero e nei servizi di telecomunicazioni, informatica, ricerca scientifica, call center, logistica, editoria, produzione cinematografica, televisiva e musicale, riciclo dei rifiuti. Fino ad oggi sono stati approvati 36 progetti di massima, con investimenti ammissibili per più di 295,8milioni e agevolazioni prenotate per oltre 112,8milioni. L’agevolazione è un contributo in conto impianti che varia a seconda del tipo di investimento realizzato. Sono agevolati gli investimenti per la realizzazione di nuove unità produttive, per l’ampliamento di quelle già esistenti, per la creazione di nuovi prodotti, per il cambiamento del processo di produzione. A questi investimenti possono essere affiancati interventi per la ricerca industriale, per i servizi di consulenza, per lo sviluppo dell’e-business e per il risparmio energetico. Il Titolo Ii - Con una dotazione di 100milioni di euro il Titolo Ii agevola investimenti fino a 600mila euro per le microimprese e ad 1milione di euro per le piccole imprese. Possono usufruire degli aiuti le microimprese e le piccole imprese artigiane, commerciali, manifatturiere, di costruzioni, di servizi di comunicazione e informazione; le micro e piccole imprese che realizzano investimenti per servizi di asili nido, servizi non residenziali per anziani e disabili, ludoteche per l’intrattenimento dei bambini, riciclo dei rifiuti. L’agevolazione è un contributo corrispondente all’incirca al totale degli interessi sul mutuo, più il 20% a fondo perduto per i nuovi macchinari. Entrambe le somme sono versate in un’unica soluzione. Le imprese presentano la domanda direttamente alla banca o al confidi, che istruiscono la pratica. Se la banca concede il mutuo, inoltra la pratica alla Regione che a sua volta eroga all’impresa l’incentivo. Sono stati approvati 888 progetti con un valore di investimenti pari ad oltre 139,7milioni di cui 30,1milioni le agevolazioni impegnate. Gli assessori - “Una regione che incentiva il ciclo dei rifiuti trasforma in utilità economica vera la chiusura dei cicli”, ha sottolineato la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone.”noi vogliamo che i rifiuti della Puglia tornino ad essere materie prime a vantaggio della crescita e dello sviluppo del nostro territorio. I rifiuti se accompagnati per tutto il loro ciclo sono una risorsa e una ricchezza per le imprese oneste. Per questo non devono essere esportati. Per fortuna la Puglia non lo fa. Uno dei pochi dati costantemente negativi delle nostre esportazioni riguarda proprio il settore dei rifiuti, nel quale l’export cala del 34,8% nel primo semestre del 2011, pur in un contesto di crescita generale (+22%). Per assurdo questo dato negativo ha un risvolto positivo perché indica che il nostro sistema riesce a reggere. Adesso però occorre fare il salto verso il completamento del ciclo, affinché il recupero effettivo avvenga nel nostro stesso territorio che non deve essere avvelenato ma arricchito dai rifiuti”. «Il binomio economia-ecologia deve essere imprescindibile per avviare attività sistematiche di questo genere - ha esordito l´assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro -, soprattutto quando il rifiuto diventa una risorsa coinvolgendo le imprese pubbliche pugliesi in un ciclo virtuoso di economia spesa per l´ambiente. Così si grantisce sostenibilità e si ampliano le aspettative di promozione di una economia aperta sollecitata dalle aziende e dalle attività di programmazione regionale». Le esportazioni dei rifiuti in Italia L’esportazioni dei rifiuti e dei prodotti derivati dal loro trattamento hanno segnato per la Puglia un calo del 34,8% nel primo semestre del 2011 (-9,3% nell’Italia meridionale e insulare; +6,7% nell’Italia nord-occidentale, + 7,4% per l’Italia nord-orientale, + 13,3% per l’Italia centrale). Sono calate anche in Campania del 18,5%, in Molise (-79,1%) e in Liguria (-20,4%). Appaiono in forte crescita invece in Calabria (+425,3%), in Basilicata (+70%), in Sicilia (+58,9%), in Abruzzo (+55%) e in Toscana (+63%). In Italia le esportazioni in questo settore hanno segnato un incremento del 6,8%. Scheda Tecnica Dati Rifiuti In Puglia - La scommessa su cui puntano l’assessorato allo Sviluppo Economico e alla Qualità dell’Ambiente è dare una risposta sul piano economico al trattamento del flusso dei rifiuti pugliese. In Puglia si producono 2milioni e 200mila tonnellate di rifiuti e il dato della raccolta differenziata ad oggi si attesta sulle 400mila tonnellate annue: si tratta più che altro di frazioni secche per le quali nella nostra regione non è chiuso il ciclo produttivo che permette di assorbire l’intero iter del rifiuto. L’altra scommessa su cui la Regione Puglia sta lavorando è l’incremento della percentuale di raccolta della frazione organica da trattare in impianti di compostaggio. Al momento gli impianti percepiscono il 5% dell’umido totale prodotto nella Puglia: l’impegno è creare una rete di impianti di compostaggio (al momento nella regione ne sono attivi 4 privati e sono in corso procedure per la realizzazione di due impianti a Manfredonia e Cellamare entrambi pubblici) come anello finale della catena di trattamento dei rifiuti organici. Questa politica di sistema cammina nell’ottica di sviluppo per rendere il rifuto una risorsa, evitando che la differenziazione effettiva avvenga fuori regione per far rimanere in Puglia risorse finanziarie che altrimenti l’Amministrazione dovrebbe impegnare per acquistare materie prime riciclate altrove. Ai comuni tocca sborsare sull’umido prodotto in un anno dai 70 ai 100euro per frazione se adeguatamente trattata in un impianto di compostaggio da cui poi si ricava il compost impiegato successivamente in agricoltura e/o nell’attività florovivaistica. Il costo per l’indifferenziata si aggira fino ai 120 euro. L’impegno della Regione è quello di ridurre la tariffa di smaltimento dell’umido tendenzialmente a 65 euro, comportando un abbassamento totale del costo dei rifiuti e potenziando la filiera del recupero per guardare al ciclo dei rifiuti anche come una occasione economica. Le proiezioni in ordine allo stanziamento di risorse economiche regionali a sostegno del potenziamento impiantistico dei rifiuti tracciano un trend di investimento che si aggira intorno ai 50milioni di euro. |
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7% DEL CAPITALE INVESTITO, PREVISTO DAL PIANO D’AMBITO E CANCELLATO DAL REFERENDUM MARTELLI, APPELLO AL GOVERNO: “SENZA NORMATIVA SI NAVIGA A VISTA” |
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Verona, 17 ottobre 2011 - C’era una volta la Commissione Nazionale di Vigilanza. Era questa Commissione, su mandato del Ministero dell’Ambiente, che dava le direttive su come utilizzare le risorse idriche. Soppressa la Commissione, al suo posto ora c’è l’Agenzia Nazionale. O meglio, dovrebbe esserci: sulla carta, come soggetto giuridico, “esisterà” anche; ma concretamente dal nostro Governo non è stata ancora costituita. E quindi, se non c’è, non può agire, non può elaborare quella normativa che adesso serve. Risultato: le Autorità d’Ambito che devono definire le tariffe per l’anno prossimo non hanno uno strumento per calcolarle, che sia aggiornato all’esito referendario. Nel giorno in cui il Cda dell’Aato ha iniziato a esaminare il piano operativo di Ags e Acque Veronesi per il 2012, e si stanno concludendo i lavori di revisione del Piano d’Ambito per i prossimi 30 anni, Mauro Martelli, Presidente dell’Aato Veronese, commenta questo stato di empasse: “Con una mancata programmazione si naviga a vista. E le Aato, tra cui quella Veronese, che approvano e stabiliscono con le Società di gestione anche il costo della tariffa dell’acqua, non hanno gli strumenti per investire. Questo perché manca totalmente una normativa che indichi in che modo dovrà essere determinata la nuova tariffa, quella che i cittadini si troveranno in bolletta dal 2012. L’esito del Referendum del 12 e 13 giugno scorso vuole la gestione dell’acqua pubblica e non in mano ai privati, condivisa da Aato Veronese forte dell’esperienza di gestione tutta pubblica che fino ad oggi ha dato risultati lusinghieri (la tariffa media veronese è del 25% più bassa di quella nazionale). Ma vuole anche la rimozione del rendimento del 7% del capitale investito, cosa che il nostro Piano d’Ambito invece prevede. Siamo alle solite: impossibilitati, quindi, a prendere qualsiasi decisione. Viviamo in una situazione di stallo, dove non sappiamo se e come rimuovere il 7%, sottoscritto per contratto con le Società di gestione: pur rispettando il Referendum non possiamo inventare un nuovo metodo tariffario. Per questo chiediamo un urgente intervento del Governo affinché dia delle direttive valide nel rispetto delle leggi, e nel solo interesse del bene dei cittadini. C’è tempo fino a dicembre per intervenire, ossia quando nell’Assemblea dei Sindaci verranno discusse le tariffe per il 2012, le quali saranno per forza condizionate dalla presenza del 7%, o meno”. |
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RIFIUTI A ROMA: DA AGENZIA SERVIZI PROPOSTE ECCELLENTI DI MIGLIORAMENTO |
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Roma, 17 ottobre 2011 - «Condivido tutte le proposte avanzate dall’Agenzia per il controllo dei servizi pubblici locali: l’efficientamento dei servizi erogati per l’igiene e la raccolta dei rifiuti; un maggiore rigore nell’applicare le sanzioni per chi viola i regolamenti a tutela del decoro; il rafforzamento delle campagne di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sui temi del rispetto dell’ambiente e della città. I suggerimenti dell’Agenzia coincidono con le priorità già individuate dal Sindaco Alemanno e con le prescrizioni che abbiamo impartito ai nuovi vertici di Ama». È quanto dichiarato il 12 ottobre dall’assessore all’ambiente di Roma Capitale, Marco Visconti, intervenendo alla presentazione dell’Indagine sulla soddisfazione dei cittadini nei confronti del servizio di raccolta dei rifiuti e di igiene urbana. «Il rapporto evidenzia con puntualità luci ed ombre dei servizi ambientali erogati. Mentre possiamo dichiararci soddisfatti dell’aumentato gradimento del servizio di pulizia stradale che, nell’ultimo triennio, è salito di oltre 14 punti percentuale con indici prossimi all’obiettivo di qualità - aggiunge Visconti - siamo consapevoli che è necessario aumentare l’impegno per garantire standard di più alto livello, in particolare in periferia». «Sul fronte della raccolta differenziata, siamo soddisfatti dell’alto gradimento attribuito al “porta a porta” e alla raccolta con “punti mobili”: nei quartieri dove sono stati applicati tali servizi, infatti, è aumentata la quota percentuale e la qualità della differenziata - afferma l’Assessore - mentre è interessante notare che il 48% dei romani è consapevole che l’attivazione del “porta a porta” comporterebbe costi insostenibili». «Stupisce favorevolmente, in particolare, un dettaglio a mio avviso molto significativo dell’Indagine - continua Visconti - il 60% dei romani imputa agli stessi cittadini la responsabilità della pulizia della città. E’ questo il segno di un cambiamento di rotta, di una aumentata sensibilità verso il decoro cittadino, della maggiore consapevolezza riguardo alla necessità di farsi carico direttamente della tutela del territorio e del decoro urbano. A questo deve aggiungersi un rinnovato senso di responsabilità da parte di Ama, affinché aumenti l’impegno sul territorio e implementi e migliori le attività di informazione ai cittadini. Insomma, l’indagine condotta dall’Agenzia per i servizi pubblici conferma con grande rigore scientifico che la strada intrapresa dall’Amministrazione Alemanno è quella giusta - conclude l’Assessore - e che dobbiamo indirizzare gli sforzi, aumentando le sinergie già avviate con i cittadini, per raggiungere insieme l’obiettivo di una città più pulita e più decorosa». |
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