Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Novembre 2011
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ENAC PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO E L’OTTIMIZZAZIONE DELLE STRUTTURE AEROPORTUALI DEL MEZZOGIORNO D’ITALIA - PRIMO WORKSHOP A CATANIA  
 
 Roma, 9 novembre 2011 - Ieri, presso la Direzione Aeroportuale di Catania, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha organizzato il primo dei tre workshop di presentazione del programma “Efficientamento energetico e ottimizzazione del sistema delle strutture aeroportuali presenti nelle Regioni Obiettivo Convergenza”. Si tratta di un progetto che rientra nell’ambito del Programma Operativo Interregionale (Poin) - Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007- 2013, come stabilito dal protocollo di intesa tra l’Enac e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Matm) – Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l’Energia (Dg Sec) del 2010 e dal successivo protocollo attuativo del 2011. Tale programma, finanziato da fondi nazionali e comunitari, si propone l’obiettivo di aumentare la quota di energia consumata derivante da fonti rinnovabili e di migliorare l’efficienza energetica attraverso la promozione dello sviluppo locale e l’integrazione del sistema di incentivi, valorizzando la sinergia tra la produzione di energie rinnovabili, l’efficientamento e il tessuto socio-economico dei territori interessati. Le strutture aeroportuali coinvolte sono quelle che si trovano nelle quattro Regioni Obiettivo Convergenza: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Lo scopo del progetto dell’Enac è individuare, analizzare, classificare e monitorare il livello di prestazioni degli scali interessati, in modo da delinearne il comportamento energetico e da individuarne i punti deboli e gli interventi realizzabili. In funzione di ciò, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha avviato una serie di iniziative finalizzate alla definizione di una nuova coscienza ambientale nell’approccio ai problemi di gestione, pianificazione e progettazione dello sviluppo aeroportuale. Sulla base dei risultati dell’attività di audit che saranno organizzate dall’Enac, verranno individuate le tipologie e le priorità degli interventi per il miglioramento energetico delle infrastrutture aeroportuali che potranno essere finanziati nell’ambito del Programma Operativo Interregionale 2007 – 2013. Il workshop era finalizzato a presentare i contenuti del progetto che l’Ente ha avviato, le modalità di analisi e i passaggi che porteranno all’individuazione dei progetti finanziabili. I prossimi due incontri di presentazione si terranno il 22 novembre nella Direzione Aeroportuale di Lamezia Terme e il 2 dicembre in quella di Napoli.  
   
   
ANTITRUST: LA COMMISSIONE EUROPEA CONFERMA ISPEZIONI A SORPRESA NEL SETTORE DEI CUSCINETTI PER USO AUTOMOBILISTICO E INDUSTRIALE  
 
 Bruxelles, 9 novembre 2011 - La Commissione europea può confermare che, a partire l´8 novembre 2011, funzionari della Commissione effettueranno ispezioni a sorpresa nei locali delle imprese attive nel settore dei cuscinetti per uso automobilistico e industriale in diversi Stati membri. La Commissione teme che le società interessate potrebbero avere violato norme europee antitrust che proibiscono cartelli e pratiche commerciali restrittive (articolo 101 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea). I funzionari della Commissione sono accompagnati dai loro omologhi dei competenti autorità nazionali della concorrenza. I prodotti interessati sono i cuscinetti per l´uso automobilistico e industriale. L´indagine dovrà chiarire i fatti relativi alla eventuale partecipazione da parte dei produttori di cuscinetti ad accordi e / o pratiche concordate , al fine di stabilire se questi accordi e / o pratiche concordate costituire una violazione L´articolo 101 Tfue e l´articolo 53 dell´accordo See. Ispezioni a sorpresa sono un passo preliminare in pratiche anticoncorrenziali sospetti. Il fatto che la Commissione effettui ispezioni, non significa che le aziende siano colpevoli di comportamento anticoncorrenziale, né pregiudica l´esito dell´indagine stessa. La Commissione rispetta i diritti della difesa, in particolare il diritto delle aziende di essere ascoltate nei procedimenti antitrust. Non esiste un termine legale per completare indagini su comportamenti anticoncorrenziali . La loro durata dipende da una serie di fattori, tra cui la complessità di ciascun caso, la misura in cui le imprese interessate cooperare con la Commissione e l´esercizio dei diritti della difesa.  
   
   
CON CRS RICARICA GRATIS DEI VEICOLI ELETTRICI PRESENTATO DA FORMIGONI E CATTANEO PROGETTO PILOTA PARTENZA NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE DI MILANO, MONZA E VARESE  
 
Milano, 9 novembre 2011 - Si attiva inserendo la Carta regionale dei servizi, la Crs. È la prima colonnina di ricarica universale e gratuita per veicoli elettrici (siano essi moto o auto) presentata questa mattina al 69° Salone internazionale del motociclo, l´Eicma, in programma alla fiera di Rho. È stato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni a inserire nella colonnina azzurra la propria Crs, simulando la ricarica da 30 minuti della propria automobile e risparmiando così 27 grammi di anidride carbonica, pari alla quantità di emissioni prodotte viaggiando su un veicolo non a zero emissioni. All´eicma, accanto a Formigoni, l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo e Camillo Piazza, presidente di Class onlus (acronimo di Comitato per lo sviluppo sostenibile), l´associazione di Cologno Monzese promotrice dell´iniziativa presentata all´Eicma. Il Progretto "Green Land Mobility" - Parte dunque in Lombardia il progetto nazionale di sperimentazione denominato ´Green Land Mobility´, finalizzato alla realizzazione e diffusione di un sistema di ricarica elettrica gratuita dei veicoli sul territorio italiano: entro il mese di marzo del prossimo anno saranno installate 80 colonnine presso i supermercati Iper, Il Gigante, Ikea, Despar e Rewe Group presenti nella provincia di Monza e Brianza (esattamente 56), Milano e Varese. Realizzata in alluminio riciclato, proveniente dal polo produttivo bresciano, la colonnina è dotata di un software progettato da Class onlus ed è in grado di ricaricare i veicoli a due e quattro ruote senza distinzione di marca e di modello. Il progetto - selezionato lo scorso giugno dall´Autorità per l´energia elettrica e il gas e al quale ha aderito la Giunta regionale lombarda - si concluderà con l´Expo del 2015: grazie ai dati raccolti nel corso dei prossimi anni sarà possibile sviluppare ulteriormente la mobilità elettrica in Italia, così come sta accadendo in altri Paesi europei. Il progetto ´Green Land Mobility permetterà, in particolare, di creare una piattaforma informatica per la gestione della rete di ricarica, in grado di monitorare la prenotabilità, l´identificazione dell´utente, l´utilizzo delle colonnine e la gestione della fatturazione. 80 Colonnine In Lombardia - Innovativo il sistema d´identificazione, che prevede, appunto, l´utilizzo della Carta regionale dei servizi della Regione. "La Lombardia come sempre è all´avanguardia - ha commentato Formigoni, dopo aver simulato l´operazione di ricarica dell´automobile e aver ritirato la ricevuta -. Installiamo 80 colonnine di ricarica elettrica gratuita per tutti i tipi di veicoli e motoveicoli. Basterà inserire un documento che tutti abbiamo in tasca, la Carta regionale dei servizi: in diversi punti di Regione Lombardia 10 milioni di cittadini potranno effettuare la ricarica gratuita fino al 2015". L´augurio - conclude Formigoni - "è che tanti cittadini lo facciano. Nel corso degli ultimi anni siamo stati pionieri nella diffusione del metano: chi ha comprato una vettura a metano oggi trova facilità di approvvigionamento. Dall´eicma lanciamo anche la ricarica dell´auto e della moto elettriche, perché si può e si deve poter circolare liberamente senza inquinare l´ambiente". Un salone che, nonostante il momento di difficoltà dell´economia, cresce non solo nei numeri e nella superficie occupata, ma anche nella propensione al guardare al futuro e alla mobilità sostenibile. Sono questi i due aspetti "importanti" della 69ª edizione dell´Eicma, sottolineati dall´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo. "Possiamo dirci soddisfatti dei segnali di vitalità che vengono dalle nostre aziende - ha detto Cattaneo - così come siamo lieti del crescente successo della mobilità sostenibile, in particolare di quella elettrica. Molte imprese del nostro territorio stanno investendo nella realizzazione di veicoli ibridi o completamente elettrici, anche a due ruote. E´ il segno che c´è una sensibilità particolare a questo tema, che dobbiamo incentivare. Eicma può essere l´emblema della leadership, che si candida ad avere la Lombardia per i mezzi della mobilità sostenibile". Accompagnando il presidente della Regione Roberto Formigoni allo stand di Green Land Mobility, l´assessore ha sottolineato che "queste colonnine completamente ´Made in Lombardy´ sono un ulteriore segno del nostro impegno concreto. Renderle operative e diffonderle è la condizione affinché gli utenti possano prendere in considerazione l´acquisto e l´utilizzo delle auto e delle moto elettriche". Cattaneo ha poi visitato gli stand del Salone insieme alla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, di Fieramilano Michele Perini e della Fondazione Fiera Giampiero Cantoni, soffermandosi al centro espositivo della Mv Agusta dove, incontrando Giovanni, figlio di Claudio Castiglioni, ha ricordato la figura del patron della casa motociclistica varesina mancato nell´agosto scorso. "Questo è il primo salone che si tiene dopo la sua morte. Un uomo straordinario per la sua creatività e la sua capacità di guardare avanti e di innovare. Ricorderemo per sempre la sua grande umanità che, abbinata alla altrettanto grande capacità imprenditoriale, ha saputo riportare la tradizione motoristica di Varese a livelli mondiali".  
   
   
CARBURANTI, IN LOMBARDIA NORMATIVA D´AVANGUARDIA  
 
Milano, 9 novembre 2011 - "La mia proposta di modifica al Testo unico del Commercio appena votata dalla Commissione Attività produttive del Consiglio regionale della Lombardia è stato il frutto di un attento lavoro propedeutico all´utilizzo dei carburanti ecocompatibili nella nostra Regione e costituisce il punto di partenza per la diffusione a larga scala di combustibili ricavati da fonti rinnovabili". Lo ha detto ieri l´assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia Stefano Maullu, commentando il voto della sesta Commissione consiliare. "Il mio impegno - ha continuato Maullu - messo in campo già da tempo, insieme con la Consulta Carburanti e con associazioni di categoria che hanno condiviso all´unanimità le modifiche contenute nella mia proposta, mira a incoraggiare l´uso, da parte dei cittadini, di prodotti a basso impatto ambientale, in attesa che vengano resi disponibili soluzioni di carburanti più puliti. Così come per implementare la rete distributiva sul territorio e per recepire alcune delle richieste avanzate dagli esercenti". "La proposta di installare le videocamere nei distributori di benzina - ha concluso Maullu - rappresenta uno strumento di prevenzione utile per garantire maggiore sicurezza sia agli utenti sia ai gestori. Adesso occorrerà impegnarsi in maniera trasversale per trovare ulteriori risorse necessarie per dare piena attuazione a questa risoluzione". La nuova normativa si inserisce nell´ambito delle politiche regionali a sostegno del comparto, che negli ultimi anni hanno già consentito l´introduzione di 118 distributori di metano e 341 di Gpl.  
   
   
PERFEZIONATO ACCORDO SU ESPROPRI PEDEMONTANA VENETA : GRAZIE AL MONDO AGRICOLO  
 
Venezia, 9 novembre 2011 - “Prosegue la linea dell’accordo sulle grandi opere con le organizzazioni del mondo agricolo del Veneto. Le ringrazio: si sono fatte parte in causa per difendere giustamente gli interessi dei loro associati e ci hanno aiutato a trovare un punto di equilibrio con reciproca soddisfazione per tutte le parti coinvolte”. Lo ha affermato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, che ieri pomeriggio, nella sede di Veneto Strade, ha sottoscritto con il Commissario straordinario e le organizzazioni professionali Coldiretti, Confagricoltura e Cia regionali l’accordo quadro sugli espropri che servono per la realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta. Si tratta di un aggiornamento di un precedente accordo che aveva utilizzato come criterio di base il Valore Agricolo Medio (Vam), dichiarato successivamente illegittimo dalla Corte Costituzionale come riferimento per determinare l’indennità di esproprio. Sono stati pertanto messi a fuoco nuovi parametri che, secondo le parti firmatarie, saranno in grado di ristorare in modo equo gli imprenditori coinvolti con proprietà che servono alla realizzazione dell’arteria, che si estenderà per 95 km da Spresiano, in provincia di Treviso, a Montecchio Maggiore, nel vicentino. “Le grandi opere che servono al Veneto e al nostro Paese – ha aggiunto Chisso – si fanno solo se c’è un accordo sul valore da attribuire all’esproprio: un dato che non è solo patrimoniale, perché incide non soltanto sui metri quadri, ma sull’attività e sul reddito futuro, e che è negativo anche per i sentimenti di chi è lì magari da generazioni. Noi dobbiamo e vogliamo realizzare la superstrada e lo vogliamo fare con la pace sociale, che non riguarda quelli che gridano di più ma coloro che sopportano il peso vero dell’intervento, che vanno anch’essi fin d’ora ringraziati e ristorati adeguatamente nei tempi più brevi”.  
   
   
DALLA REGIONE 145MILA EURO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL PONTE SUL CENO A BARDI (PR)  
 
Bologna, 9 Novembre 2011 – Centoquarantacinquemila euro in arrivo dalla Regione Emilia-romagna per la messa in sicurezza del ponte sul Ceno in Comune di Bardi (Pr) e il ripristino della viabilità per le frazioni di Faccini, Rossi e Vicanini. L’annuncio è stato dato ieri dall’assessore regionale alla Sicurezza territoriale, Difesa del suolo e della costa e Protezione civile Paola Gazzolo, intervenuta durante l’Assemblea legislativa per rispondere a un’interrogazione della consigliera Liana Barbati (Idv) sugli interventi previsti dalla Regione per fronteggiare l’emergenza. “Il contributo è stato autorizzato dall’Agenzia regionale di Protezione civile lo scorso 2 novembre – ha spiegato l’assessore – . Si tratta di fondi particolarmente importanti dal momento che, senza le risorse regionali, il Comune di Bardi non avrebbe avuto le disponibilità necessarie per realizzare opere indispensabili. Per questo ho appreso con piacere dei ringraziamenti rivolti dal sindaco Giuseppe Conti all’Agenzia di Protezione civile, a dimostrazione dell’importanza di saper costruire un’azione di sistema per la sicurezza del territorio”. L’assessore ha ricordato come, anche nel caso di Bardi, si sia agito con tempestività: “Sia nel 2010 che nel 2011, fino a oggi, sono stati finanziati oltre 50 interventi all´anno di protezione civile per la sicurezza del territorio e delle popolazioni. Un chiaro segnale – ha ribadito l’assessore – dell’impegno costante dell’Emilia-romagna, nonostante il netto calo delle risorse nazionali e l’azzeramento, a partire dal 2009, del Fondo regionale di Protezione civile”. A completare il quadro “si aggiungono le ultime dichiarazioni del ministro Prestigiacomo: il Governo non ha ancora ripristinato i finanziamenti destinati alle opere di mitigazione del rischio idrogeologico. Si tratta di risorse – prosegue l’assessore – che il ministero dell’Ambiente si era impegnato a erogare a tutte le Regioni e che, in Emilia-romagna, sono state oggetto di un Accordo di programma siglato nel novembre 2010. L’accordo costituisce parte integrante del Piano triennale per la prevenzione del rischio idrogeologico, al cui interno sono programmati anche i fondi per la manutenzione diffusa del territorio. Stiamo parlando complessivamente di oltre 51 milioni di euro, a cui si aggiungono gli 8 milioni che annualmente costituivano il Fondo regionale di Protezione civile”. “Poiché la competenza del finanziamento della difesa del suolo è dello Stato – ha concluso l’assessore – mi auguro che questi fondi vengano ripristinati al più presto. Gli eventi che nei giorni scorsi hanno colpito Liguria e Toscana, infatti, dimostrano come la vera urgenza del nostro Paese sia rappresentata dall’elaborazione di un Piano nazionale per la difesa del suolo, definito con il concorso di tutti i livelli istituzionali. Purtroppo, però, le scelte del Governo non stanno andando in questa direzione”.  
   
   
ROSSI SU LICENZIAMENTO FERROVIERE: ATTO GRAVE E TEMPI SBAGLIATI  
 
Firenze, 9 novembre 2011 – “L’accertamento della verità deve essere interesse primario di tutti, Ferrovie comprese. Pertanto stupisce che il lavoro prestato nella ricerca della verità circa la dinamica dell’incidente sia considerato fattore di sfiducia nei confronti di Antonini, al quale esprimo la mia vicinanza e solidarietà. Sul merito della vicenda sarà comunque chiamato ad esprimersi il giudice di lavoro”. E’ questo il commento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, di fronte alla notizia del licenziamento di Riccardo Antonini, il ferroviere che svolge anche il ruolo di consulente di parte civile nell’ambito del procedimento giudiziario legato alla strage di Viareggio causata dall’esplosione, il 29 giugno 2009, di un carro cisterna carico di Gpl. “Mai come adesso che siamo giunti al confronto tra tesi e perizie contrapposte, c’è bisogno di assoluta serenità e del massimo di coesione, rigore e ed efficacia – ha aggiunto Rossi che è anche Commissario straordinario alla ricostruzione di Viareggio in seguito al disastro ferroviario – affinchè la magistratura, e tutte le parti coinvolte, affrontino al meglio la delicata fase processuale”.  
   
   
TOSCANA: “PIANIFICAZIONE PUBBLICA PREMINENTE RISPETTO A INTERESSI PRIVATI, LO DICE CONSIGLIO DI STATO”  
 
Firenze, 9 novembre 2011 – “La pianificazione pubblica è preminente rispetto agli interessi privati, e dove le Regioni abbiano disciplinato le materie delegate dal Titolo V alla legislazione ‘concorrente’ a livello regionale, come è il caso della Toscana con la legge 1 del 2005 sul governo del territorio per quanto riguarda porti e aeroporti civili, il decreto Burlando per il rilascio di concessioni del demanio marittimo perde la sua ‘valenza precettiva’. In pratica non è applicabile prima che ci sia stato un accordo di pianificazione tra gli enti territoriali interessati nelle ipotesi previste dalla stessa legge regionale e quindi dal Pit, in primo luogo per la loro localizzazione.”. E’ questo, secondo l’assessore regionale al governo del territorio Anna Marson il significato di fondamentale rilevanza della sentenza emessa nei giorni scorsi dal Consiglio di stato, dopo che la società Porto d’Elba aveva presentato ricorso contro la sentenza del Tar toscano che le aveva negato, dando ragione al Comune di Portoferraio, il rilascio di una concessione demaniale marittima per la realizzazione e gestione di un approdo turistico nell’area portuale. “Questa sentenza, da cui non potranno prescindere le decisioni in merito a eventuali controversie future sulla materia – prosegue Marson – è una affermazione di democrazia sostanziale: in Toscana è stato infatti affermato il principio che il pubblico, cui è demandata la tutela degli interessi collettivi, viene prima di qualsiasi pur legittimo intervento privato che persegue fini di interesse privato. E va dato merito al comune di Portoferraio di aver impostato con chiarezza la propria linea di difesa e di averla perseguita con convinzione e determinazione”. “E’ la prima sentenza in Italia – continua Marson – che afferma in maniera chiara che l’accordo di pianificazione tra gli enti territoriali interessati è prioritario anche rispetto all’elaborazione del piano regolatore portuale che ne è conseguente. Solo a questo punto, dopo questa fase ‘pubblica’, entrano in campo i progetti dei privati che devono essere valutati in base agli strumenti urbanistici degli enti interessati. Il diritto-dovere dell’ente competente di disciplinare complessivamente il territorio in una prospettiva di riproduzione del patrimonio collettivo viene riconosciuto come preminente rispetto a esigenze di soggetti privati interessati a trasformazioni urbanistiche”.  
   
   
FINCANTIERI, DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE GIAN MARIO SPACCA  
 
Ancona, 9 Novembre 2011 - Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ieri non ha potuto prendere parte all´assemblea pubblica sulla Fincantieri in quanto chiamato a Roma a partecipare ad un´altra riunione che riguarda la procedura straordinaria della Antonio Merloni che sta vivendo una analoga situazione di gravissima crisi. Di seguito la dichiarazione del presidente Spacca sulla vertenza Fincantieri. ´La vertenza Fincantieri gia` da molti mesi e` stata portata dalla Regione Marche sui tavoli nazionali: all´attenzione sia della Conferenza dei Presidenti in almeno tre sedute specifiche, che della Conferenza Stato-regioni attraverso il diretto coinvolgimento del Ministro Romani. Siamo certi che, nonostante le dichiarazioni oggi rilasciate, questo sia perfettamente a conoscenza della senatrice Sbarbati e degli altri parlamentari. Purtroppo la trattativa nazionale non ha prodotto fin qui alcun tipo di risultato. Anche per questo la Regione ha deciso di favorire un confronto a livello regionale. I parlamentari marchigiani ed i lavoratori di Fincantieri sanno bene che la Regione Marche, nel rispetto di ruoli che richiamano unicamente la responsabilita` di azienda e organizzazioni dei lavoratori, fin dall´inizio ha seguito la vertenza con grande determinazione, aprendo un tavolo di incontro che ha avuto anche la presenza dell´amministratore delegato Bono, finalizzato all´obiettivo di `riportare il ferro´ nel cantiere e salvaguardare tutti i lavoratori interessati. Alle organizzazioni sindacali confermo che la Regione continua a fare tutto quello che e` nelle sue prerogative per favorire il dialogo e tenere aperta la trattativa, superando ogni rigidita` - da qualunque parte provenga - oggi non piu` accettabile. Infatti il futuro dello stabilimento anconetano di Fincantieri e` una priorita` assoluta della strategia di difesa del lavoro della Regione Marche, che nasce dalla consapevolezza che Ancona, la sua provincia e tutte le Marche non possono permettersi in questo momento di grave crisi di rinunciare a oltre 1.800 posti di lavoro, tra diretti e indiretti, con tutte le conseguenze di bilancio sociale che questo comporta´.  
   
   
PORTI: SFIDA RIGUARDA INTERO SISTEMA PORTUALE FVG  
 
Gorizia, 9 novembre 2011 - L´avvio, quanto prima, dei lavori di escavazione del canale d´accesso portuale (con conclusione prevista nel 2013, come ha indicato il presidente dell´Azienda Porto Emilio Sgarlata) sarà possibile grazie alle norme ed alle risorse messe in campo dall´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia e la predisposizione del Piano regolatore portuale, "che può partire immediatamente", ha indicato il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, e sul quale ci sarà il "massimo impegno possibile", conferma il sindaco di Monfalcone Silvia Altran. "Andiamo dunque avanti, con la concertazione di tutti i soggetti interessati allo sviluppo del porto di Monfalcone", ha sottolineato oggi a Gorizia l´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi alla presentazione dello studio di fattibilità "Il porto di Monfalcone come attrattore e motore di sviluppo", facendo però attenzione - ha ammonito lo stesso Riccardi - "che qualsiasi nuova situazione di incremento dei traffici, qualunque possibilità di sviluppo non può non riguardare l´intero sistema portuale altoadriatico" e, dunque, tutti e tre gli scali di Monfalcone, Trieste e Porto Nogaro. Rischiamo, altrimenti, di non offrire le giuste potenzialità a quel Corridoio Baltico Adriatico che siamo riusciti ad agganciare al range portuale Fvg", ha successivamente aggiunto Riccardi. In questo senso va il disegno di legge sulla portualità regionale presentato alla Giunta regionale due settimane fa, "che ci impegna collegialmente a prendere decisioni importanti, che ci ´costringe´ a non tener più conto di rendite di posizione, come il territorio goriziano e monfalconese hanno dimostrato di comprendere". Un ddl - che oggi ha ottenuto l´approvazione da parte del presidente Gherghetta - sul quale la Regione "ha avuto coraggio", ha ricordato ancora una volta Riccardi, ma che implica il coinvolgimento ed uno sforzo collettivo di istituzioni ed operatori portuali: "la nuova norma rappresenta una sfida per tutto il nostro sistema portuale regionale, sul quale nessuno si deve tirare indietro". Per questo motivo, "poiché di sviluppo strategico di tutto il Friuli Venezia Giulia si tratta", auspico che sui temi trattati dal provvedimento (che a breve andrà all´attenzione del Consiglio regionale) tutti si sentano coinvolti e giunga alla Regione il contributo attento e positivo di tutte le forze politiche e di tutte le rappresentanze territoriali", ha concluso l´assessore Riccardi.