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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Dicembre 2011
UE, AGENDA DIGITALE: KARL-THEODOR ZU GUTTENBERG INVITATO DA KROES A PROMUOVERE LA LIBERTÀ DI INTERNET A LIVELLO GLOBALE  
 
 Bruxelles, 13 dicembre 2011 - Neelie Kroes, Vice Presidente della Commissione europea, ha invitato il Karl-theodor zu Guttenberg, ex ministro federale tedesco dell´Economia e della Tecnologia e della difesa ad avere un ruolo di consulenza per sostenere in modo permanente gli utenti di Internet, blogger e cyber-attivisti sottoposti a regimi autoritari. Questa nomina è un elemento chiave della nuova strategia "No Disconnetti" con cui l´Unione europea ribadisce il suo impegno a rispettare, sia online che offline, dei diritti umani e delle libertà fondamentali, e il suo desiderio di vedere Internet e altre tecnologie informatiche e della comunicazione (Tic) come un motore di libertà politica, lo sviluppo democratico e crescita economica. Il Vice Presidente della Commissione e Alto Rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Catherine Ashton e Vice-presidente, Neelie Kroes, vogliono assicurare una stretta cooperazione tra l´Ue e suoi Stati membri per raggiungere questi obiettivi sostenendo lo sviluppo di approcci bottom-up per stabilire e rafforzare la libertà e la democrazia su Internet nei paesi in cui l´Europa ritiene che il funzionamento di questo è aperto e dinamico, o nel caso in cui le violazioni dei diritti umani sono rilevanti. Karl-theodor zu Guttenberg collaborerà con gli Stati membri, i paesi terzi e organizzazioni non governative impegnate in questo campo con consigli su come attuare la strategia in modo coordinato ed efficace. Il sostegno fornito ai cittadini dalla strategia di "No Disconnetti" basata su quattro componenti: 1. Lo sviluppo e la fornitura di strumenti tecnologici per migliorare la tutela della privacy e della sicurezza delle persone che fanno uso di Ict in regimi non democratici; 2. L´istruzione e l´informazione sulle possibilità di militanti e dei rischi delle Tic. Questo particolare contribuire attivisti sfruttare al meglio strumenti come i social network e blog, mentre rendendoli più consapevoli del rischio che corrono per essere monitorati quando utilizzare le Tic per comunicare; 3. Raccolta di informazioni con un elevato livello di affidabilità sugli eventi che si verificano "sul campo" per controllare il livello di sorveglianza e di censura in un momento particolare e determinato luogo; 4. Cooperazione. L´obiettivo è di stabilire un modo concreto che permetta a tutte le parti di condividere informazioni sulle loro attività e di promuovere l´azione multilaterale e la creazione di una cooperazione transregionale per la tutela dei diritti umani, l´uomo. M mi Ashton ha parlato in questi termini: "La politica dei diritti umani non è solo un richiamo politico. Questo è il tema di tutte le nostre azioni. Il diritto di comunicare liberamente è un componente chiave dei diritti umani fondamentali. L´internet e social media sono diventati essenziali per promuovere la libertà di espressione. Quindi l´Ue è determinata a lottare contro tutte le restrizioni ingiustificate su Internet e altri nuovi media. Ecco perché sono lieto di sostenere la strategia "No Disconnetti". " M mi Neelie Kroes, nel frattempo, ha dichiarato: "La tecnologia può sostenere i diritti umani, ma dobbiamo anche garantire che non venga usato contro coloro che combattono per la libertà. Mi aspetto Karl-theodor zu Guttenberg che difendere questa causa con i governi e le Ong e ad assicurare che venga considerata con attenzione, la priorità e il supporto che merita. "  
   
   
2º WORKSHOP INTERNAZIONALE IEEE SUI PROTOCOLLI E ALGORITMI DELLA COMUNICAZIONE INTELLIGENTE  
 
Ottawa, 13 dicembre 2011 - Il secondo workshop internazionale dell´Ieee (Institute of Electrical and Electronics Engineers) sui protocolli e algoritmi della comunicazione intelligente si svolgerà dal 10 al 15 giugno a Ottawa, in Canada. I protocolli e gli algoritmi della comunicazione intelligenti usano diversi metodi e tecniche (come le tecniche di apprendimento automatico, le tecniche per prendere decisioni, la rappresentazione della conoscenza, la gestione di reti, l´ottimizzazione della reti e le tecniche per risolvere problemi) per facilitare la comunicazione tra i dispositivi messi in rete e lo scambio di dati. Infatti, i protocolli e algoritmi intelligenti possono essere usati per rilevare le condizioni della rete, o il comportamento degli utenti, al fine di pianificare in modo dinamico, adattare, decidere, intraprendere le azioni adeguate e imparare dalle conseguenze delle varie azioni. Anche obiettivi quali decidere lo scenario più adatto per una soluzione end-to-end o la previsione dell´ambiente, possono essere raggiunti attraverso l´utilizzo di protocolli e algoritmi intelligenti. Il worshop ruoterà intorno alle ultime novità per quanto riguarda la progettazione, lo sviluppo, l´analisi e l´ottimizzazione dei protocolli e algoritmi a vari livelli di comunicazione. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Ieee-icc.org/index.html    
   
   
ACQUISTI VELOCI E SICURI CON LA FOTOCAMERA DELLO SMARTPHONE – LA NUOVA TECNOLOGIA ANTICIPA I DISPOSITIVI NFC NON ANCORA DISPONIBILI IN ITALIA – AL VIA IL PAGAMENTO DI RADIOTAXI 5730 TORINO CON BUYBEMOOV  
 
Torino, 13 dicembre 2011 - Acquisti via cellulare con un semplice click della fotocamera grazie alla lettura del Qr Code: da oggi è possibile grazie a Buybemoov, la nuova applicazione Bemoov per pagare beni e servizi in mobilità. Il servizio rappresenta la soluzione operativa di mobile “remote-proximity” payment più all’avanguardia sul territorio italiano e funziona in modo trasversale su più tipologie di prodotti e servizi. In più, grazie ad un sistema anti-contraffazione appositamente studiato, l’app Buybemoov garantisce l’assoluta sicurezza dell’acquisto. Il nuovo servizio è facile e immediato, e si attiva in pochi, semplici passaggi. Dopo essersi registrato sul sito bemoov.It e aver associato il proprio numero di telefono allo strumento di pagamento scelto, l’utente scarica l’App Buybemoov dagli store e legge con la fotocamera del proprio smartphone il Qr Code che appare nella comunicazione dell’esercente, che contiene le informazioni univoche relative al prodotto/servizio e all’esercente che lo offre. Sullo schermo appaiono quindi le pagine personalizzate dell’esercente, dove è possibile inserire le informazioni utili per proseguire con l’acquisto, ad esempio: quantità (l’applicazione calcola il prezzo totale sulla base della quantità selezionata e dell’importo unitario dato dal prodotto o servizio) – per esempio per dei biglietti dell’autobus o di una mostra importo (l’utente digiterà l’importo dovuto) – per esempio l’importo di una corsa in taxi Una volta inserite le informazioni e ricevuto il riepilogo dell’acquisto, è sufficiente fornire il codice di sicurezza del proprio strumento di pagamento e inviare l’ordine d’acquisto. Nel caso di micropagamenti, come ad esempio un biglietto di corsa semplice dell’autobus, il processo potrà essere ulteriormente semplificato e all’utente basterà premere un bottone per confermare l’acquisto. L’applicazione è già attiva per iPhone e Android e Blackberry. Per scaricarla è sufficiente ricercare le parole chiave “bemoov” o “Buybemoov” sull’Apple Store, sull’Android Market e su app World. Le possibilità applicative di Buybemoov sono innumerevoli: acquisto biglietteria trasporti, cultura e intrattenimento, pagamento bollette e tributi, acquisto di un menù saltando la coda, acquisto di merchandising ad impulso a partire da una pubblicità su un giornale o su un’affissione pubblicitaria, e molto altro ancora. Grande attenzione è stata posta sull’aspetto sicurezza: infatti Buybemoov è basato su un sistema anticontraffazione, che verifica su un server di certificazione la validità dei singoli Qr Code, evitando rischi di sostituzione, manomissione, frode o link a contenuti sconvenienti. Buybemoov è l’unica applicazione di acquisto sicuro tramite Qr Code già operativa sul territorio nazionale. Tramite Buybemoov è infatti già possibile pagare le corse dei Taxi appartenenti alla cooperativa Radiotaxi 5730 di Torino e presto l’applicazione sarà estesa a molti altri servizi sul territorio. Ad oggi, gli utenti Bemoov possono già acquistare in mobilità, via App o invio di sms, biglietti del tram e dell’autobus, soste parcheggi, ticket per eventi teatrali, concerti e ingressi ai musei, skipass, polizze assicurative, prodotti alimentari e corse in taxi. “Buybemoov è un’applicazione semplice, immediata e assolutamente sicura, e rappresenta la soluzione di pagamento mobile più prossima all’Nfc, che richiederà diversi anni prima di poter avere una diffusione minimamente accettabile lato smartphone e lato Pos” dice Enrico Sponza, vicepresidente del consorzio Movincom. “La nuova applicazione offre vantaggi non solo per l’utente finale, che può contare su acquisti rapidi e sicuri grazie al lettore Qr Code integrato in grado di completare il processo d’acquisto in pochi click, ma anche per tutti gli esercenti, che potranno vendere via Qr Code sfruttando le economie di scala del Consorzio. L’applicazione infatti abilita ad infinite possibilità di acquisto o pagamento ad impulso ed è trasversale a tutti gli esercenti iscritti al consorzio, che da oggi possono vendere i propri beni o servizi anche tramite Buybemoov”.  
   
   
TELECOM ITALIA: BERNABE’ E PATUANO INCONTRANO LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI  
 
Roma, 13 dicembre 2011 - Telecom Italia prosegue il percorso di confronto con le Associazioni dei Consumatori. Il Presidente, Franco Bernabè e l’Amministratore Delegato, Marco Patuano hanno incontrato ieri i rappresentanti delle Associazioni per delineare un quadro aggiornato su quanto effettuato dall’Azienda negli ultimi mesi per migliorare ulteriormente la qualità del servizio offerto alla clientela. “Le Associazioni dei Consumatori – ha sottolineato Patuano – rappresentano un importante interlocutore, in grado di cogliere aspetti del nostro servizio che sfuggono alle, pur rigorose, rilevazioni della soddisfazione dei nostri clienti. Ascoltarli attentamente per noi è fondamentale se vogliamo continuare a garantire un servizio sempre migliore, all’altezza delle aspettative e alle esigenze della nostra clientela”. I vertici di Telecom Italia hanno illustrato i risultati raggiunti in termini di “customer care”, con forti miglioramenti nella tempistica delle riparazioni dei guasti e delle attivazioni, una consolidata efficacia delle procedure di conciliazione attivate per risolvere le controversie con la clientela. Patuano ha inoltre sottolineato l’enorme sforzo dell’azienda sui sistemi di gestione dei clienti per incrementare lo standard di qualità del servizio: ad esempio il numero 119, dedicato alla telefonia mobile, è stato in grado di ricevere circa 80 milioni di contatti tra gennaio e ottobre 2011 con una percentuale di risoluzione al primo contatto che si è attestata intorno all’88%. La conciliazione paritetica, che vede un ruolo attivo delle Associazioni dei Consumatori nel risolvere le controversie, festeggia quest’anno il suo ventennale con un nuovo risultato positivo: oltre 100.000 domande trattate con un tasso di successo pari al 92%, che rappresenta una best practice a livello europeo. Infatti, recentemente, ha ricordato l’Ad di Telecom Italia, il Parlamento Europeo, nella relazione sui metodi alternativi di risoluzione delle controversie, ha ritenuto la procedura italiana come esempio di miglior applicazione. A tale proposito l’Azienda, consapevole delle difficoltà gestionali ed economiche delle Associazioni dei Consumatori, auspica che venga ripristinato il fondo pubblico per il finanziamento delle attività di conciliazione. Sul fronte degli investimenti Telecom Italia ha ribadito il forte impegno per lo sviluppo delle infrastrutture con investimenti che negli anni passati hanno già consentito di migliorare da un lato le performance della rete esistente, dall’altro di continuare il programma di copertura broadband del territorio nazionale.  
   
   
SLOVENIA, FORTE CRESCITA DEGLI UTILI DI TELEKOM SLOVENIJE  
 
Lubiana, 13 dicembre 2011 - Telekom Slovenije ha dichiarato di aver chiuso i primi nove mesi dell´anno con un profitto netto di gruppo pari a 37,7 milioni di euro. Stando a quanto dichiarato dalla stessa società, si tratta di una crescita degli utili molto significativa, più di sei volte quanto conseguito nello stesso periodo dello scorso anno.  
   
   
GIOVANI; OGGI PRESENTAZIONE A PERUGIA PROGETTO EUROPEO "CREA"  
 
Perugia, 13 dicembre 2011 - Nasce con l´intento di avvicinare i giovani alle istituzioni e alla partecipazione alla vita democratica il progetto europeo "Crea" (Creative cities for youth active citizenship) che, finanziato dalla Commissione europea nell´ambito del programma "Gioventù in azione", viene illustrato oggi alle ore 11 in una conferenza stampa che si tiene a Perugia nella sede di Confapi Perugia, in piazza della Repubblica n.71. I giovani - affermano i promotori dell´iniziativa - si sentono poco rappresentati dalla politica e dalle istituzioni che non sono spesso percepite come strumenti per l´affermazione dei diritti dei cittadini. Il progetto, che ha la durata di 18 mesi e prevede la realizzazione di studi e attività rivolti a giovani dai 14 ai 25 anni in un contesto internazionale, è finalizzato alla realizzazione di pratiche collettive di scrittura creativa, musica, teatro, pittura, scultura, danza, video arte, movimento, filosofia, ecologia. Capofila dell´iniziativa, attivata da una rete di partner europei, è l´associazione culturale "La Gramigna", impegnata nell´organizzazione e realizzazione del Fantacity Festival a Perugia e costituita dal Comune di Corciano, l´Ong austriaca "Zeit!raum" e il 15esimo Distretto Rudolfsheim-fünfhaus di Vienna. Alla conferenza stampa - che avviene nell´ambito di un primo incontro tra i partner - interverranno Giovanni Castellani (Politiche Giovanili, Regione Umbria), Nadia Ginetti (Sindaco del Comune di Corciano), Mario Brustenga (Presidente Confapi Perugia) e Roberto Quatraccioni (Associazione culturale La Gramigna) . All´incontro parteciperanno anche i partner europei del progetto.  
   
   
“DAI CASI AI DIRITTI” FIRMATA LA CONVENZIONE TRA FONDAZIONE CASA DELLA CARITÀ E UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA  
 
Milano, 13 dicembre 2011 - “Dai casi ai diritti”. Si intitola così la convenzione firmata ieri mattina dalla Fondazione Casa della carità e dall´Università degli studi Milano-bicocca. Le due realtà collaboreranno unendo l´esperienza di chi ogni giorno affronta i casi con il lavoro sociale e le competenze di chi studia i diritti dal punto di vista giuridico, sociale, statistico, economico. Il tutto al fine di creare buone pratiche di cittadinanza, ossia di formulare proposte concrete per le istituzioni. A lavorare insieme ai docenti dell´ateneo, sarà l´area legale della Casa della carità. In particolare, il servizio Diritti e Rovesci che, in collaborazione con l´associazione Avvocati per Niente, vuole portare alla luce le problematiche individuali e trasformarle in questioni di ordine sociale e politico. Sei gli ambiti sui quali il progetto si concentrerà: Casa e territorio, Minori, Persone migranti, Lavoro e fasce deboli, Carcere e Cie, Salute e servizi. Le stesse tematiche che erano state trattate, a maggio, nel corso del seminario “I costi della paura. I costi della sicurezza”, che ha segnato l´inizio della collaborazione tra le due istituzioni. Ora il rilancio con la convenzione firmata nella sede dell´Ateneo dal rettore dell´università Marcello Fontanesi e dal presidente della fondazione Don Virginio Colmegna. Presenti, tra gli altri, anche gli assessori comunali Cristina Tajani e Pierfrancesco Majorino i quali hanno sottolineato che il Comune è pronto a sostenere iniziative di ricerca come questa e ad «attingere ai risultati e alle proposte di soluzione che verranno formulate dai ricercatori». I sei gruppi di lavoro, uno per ogni ambito, si riuniranno periodicamente e saranno composti sia da esperti universitari di alto livello sia da operatori sociali della Casa della carità e di altre realtà del privato sociale. Grazie a competenze ed esperienze diverse, i gruppi individueranno quelle situazioni in cui i diritti sono compromessi o non rispettati, cercando di capirne le motivazioni e, infine, proporranno soluzioni concrete ai problemi analizzati. Proprio per questo, il progetto vedrà la partecipazione anche di referenti istituzionali. Ai responsabili dei servizi di ciascuna area specifica che di volta in volta interverranno, verranno sottoposte proposte concrete e realizzabili. L´idea di fondo è quella di una democrazia partecipativa, all´interno della quale chi conosce, vive e studia determinati problemi possa dare il suo contributo alle istituzioni non solo segnalandoli, ma anche suggerendo rimedi possibili soluzioni soprattutto attraverso interventi sulle cause del disagio a livello ampio, più che con interventi sui singoli casi di disagio. Proprio per questo, la collaborazione tra Casa della carità e Università degli studi di Milano-bicocca si concluderà con una pubblicazione che raccoglierà tutte le buone pratiche emerse durante i mesi di lavoro. «L’università – ha detto il rettore Fontanesi subito dopo la firma dell’accordo – ha certamente uno spirito universale e internazionale, ma sorge anche in un territorio determinato. È quindi importante che svolga ricerca in modo attivo anche nel territorio nel quale è inserita. Territorio che, nel caso di questo progetto di ricerca, è esso stesso il laboratorio verso il quale docenti e ricercatori devono uscire per studiare e conoscere». «La sottoscrizione di questo accordo che integra le attività di ricerca di un laboratorio sociale con quelle dell’università - ha aggiunto don Virginio Colmegna – è strategicamente importante e rilevante».  
   
   
STORIE MOBILI. LA LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE  
 
Firenze, 13 dicembre 2011 – Muoversi, oggi. Per motivi diversi. Studio, lavoro, oppure necessità, vicende personali, migliori opportunità, difficoltà a rimanere dove si è nati. Storie di viaggi difficili e avventure professionali, frontiere che respingono, culture che ospitano e paesi pronti ad offrire l’occasione per cominciare qualcosa di nuovo. Il diritto alla mobilità, di scegliere dove andare e come vivere, è il tema del Xv Meeting dei Diritti umani promosso dalla Regione che si terrà al Mandela Forum di Firenze il 13 dicembre per celebrare l’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo adottata dall’Assemblea Generale dell’Onu il 10 dicembre 1948. Ne parleranno gli oltre 8 mila ragazzi delle scuole medie superiori toscane insieme ai loro insegnanti ed Oxfam, Manitese e Cospe, associazioni e Ong che su questo argomento hanno organizzato una serie di percorsi didattici per approfondirne i diversi aspetti. L’evento inizia attorno alle 10, quando arriverà l’ultimo treno di studenti. Il cantautore Roberto Vecchioni e la conduttrice Paola Maugeri avranno il compito di introdurre le storie mobili degli ospiti che racconteranno il loro viaggio, e le storie di chi, di questo viaggio, è il “porto d’arrivo”. Il preambolo sarà costituito da alcune tracce musicali di “Canti Erranti”, il progetto che mescola suoni, parole, ritmi provenienti da parti diverse del mondo e da culture differenti. Dopo l’introduzione dei presidenti di Giunta e Consiglio regionale, Enrico Rossi e Alberto Monaci, e del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, saranno due i temi affrontati in relazione alla “Libertà di circolazione delle persone”: i significati, gli strumenti e le azioni politiche; le migrazioni di ieri e di oggi. Del primo tema discuteranno il costituzionalista Emanuele Rossi, professore dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore di S.anna, la scrittrice Nima Sharmahd, iraniana nata a Londra che vive in Italia e parla fiorentino, lo scrittore Piero Colacicchi, presidente dell’associazione Osservazione, e Antonia Wulff, presidente del Consiglio congiunto per la Gioventù presso il Consiglio d’Europa. Dopo la testimonianza di alcuni ragazzi che hanno fatto l’esperienza del programma di azione comunitaria Comenius, andrà in scena un breve adattamento dello spettacolo teatrale di Saverio Tommasi “Storie Clandestine”. Nel 2003 il giornalista Gian Antonio Stella con il libro “L’orda, quando gli albanesi eravamo noi” ci ha ricordato che solo 100 anni fa il processo migratorio ha riguardato gli italiani che partivano verso l’America per cercare una vita migliore. Sarà proprio Stella ad introdurre il tema delle migrazioni di ieri e di oggi e delle diverse motivazioni che spingono le persone a spostarsi. Potremo così ascoltare le testimonianze degli scrittori iraniani Mohammed Hassan Abedi e Sepideh Jodeyri, rifugiati nella città toscana di Chiusi, che fa parte di Icorn, la rete di città rifugio per scrittori e intellettuali perseguitati nel mondo. Con loro, gli assessori al sociale e alla cultura del Comune senese Andrea Micheletti e Chiara Lanari. Ascolteremo anche l’incredibile odissea dall’Afghanistan all’Italia di Enaiatollah Akbari o la storia di Sissokò Mari, dal Mali a Lampedusa fino alle strutture di ospitalità della Regione – da aprile ad oggi in fuga dalla Tunisia e della Libia ne sono stati accolti più di mille e seicento e in 1244 ancora ci sono, in più di cento luoghi diversi – , mentre Antonio Morana, comandante della Guardia costiera di Lampedusa, racconterà il salvataggio di migliaia di vite nel canale di Sicilia. Le conclusioni, previsto attorno alle ore 13, saranno affidate a Riccardo Nencini, assessore ai diritti umani della Regione Toscana. Al Mandela Forum gli studenti potranno anche comunicare e scambiarsi commenti e riflessioni dai telefonini, se dotati di wi-fi, collegandosi ad una pagina facebook attiva solo per la giornata. L’accesso alla rete sarà libero e gratuito e quello che i ragazzi scriveranno rimbalzerà su tre grandi schermi appesi al soffitto. I ragazzi che parteciperanno alla Xv edizione del Meeting dei Diritti Umani saranno in tutto 8.043, accompagnati da 628 insegnanti. Questa la suddivisione per provincia: Arezzo 1.075 (989 studenti e 86 professori); Firenze 1.596 (108 studenti e 1.488 professori); Grosseto 763 (699 studenti e 64 professori); Livorno 1.076 (1.003 studenti e 73 professori); Lucca 1.017 (939 studenti e 78 professori); Massa 1.251 (1.160 studenti e 91 professori); Pisa 725 (677 studenti e 48 professori); Prato 305 (286 studenti 19 professori); Pistoia 370 (337 studenti e 33 professori); Siena 493 (465 studenti e 28 professori). I materiali usati per prepararsi all’evento possono essere scaricati all’indirizzo www.Failacosagiusta.com  
   
   
FAR CONOSCERE ED EDUCARE: QUESTA LA MISSIONE DEL MEETING  
 
Firenze, 13 dicembre 2011 – “Dovremo mandare in soffitta un antico adagio toscano: quello che recita moglie e buoi dei paesi tuoi”. Riccardo Nencini parte con una battuta per spiegare il tema e il senso del meeting sui diritti umani che oggi porta di nuovo al Mandela Forum di Firenze più di ottomila adolescenti delle scuole superiori toscane. “I nostri figli e nipoti studieranno sempre di più altrove, si muoveranno per lavoro e intratterranno relazioni con chi vive lontano. Questo è un lato della mobilità, tema di quest’anno – spiega ai giornalisti l’assessore alla promozione dei diritti umani della Toscana – L’altro è quello di chi viaggia alla ventura ed arriva da noi in cerca di una vita migliore. Dobbiamo educare in questo caso i nostri figli ad un atteggiamento aperto verso chi è diverso ma per tanti aspetti anche uguale. Ed anche a questo serve il meeting: a capire che chi arriva da molto lontano piange, ride e si emoziona proprio come te”. La mobilità è figlia della globalizzazione. “ E la globalizzazione riserva sempre aspetti oscuri che vanno melgio conosciuti. L’importante – avverte – è evitare che quello che non si conosce faccia anche paura”. Ma un ‘rischio Torino’, dove nei giorni scorsi un gruppo di cittadini ha dato l’assalto ad un campo rom per farsi giustizia di una colpa di cui nessuno lì si era macchiato, per l’assessore non esisterebbe. “Siamo una terra diversa – risponde ai giornalisti – anche la Toscana è innovativa e allo stesso tempo conservatrice. Ma non serve vigilare, occorre semmai educare. Dobbiamo abituarci a convivere con chi la pensa diversamente da te. E questa è una storia antica”. L’ultima battuta, davanti ai microfoni, Nencini la riserva al duo di conduttori, Roberto Vecchioni e Paula Maugeri. “L’hanno scorso hanno ben funzionato – dice – Sono stati apprezzati dai ragazzi e squadra che vince non si cambia”.  
   
   
BANDO PER GIOVANI RICERCATORI, STANZIATI 2,4 MILIONI DI EURO, SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI: 29 FEBBRAIO 2012  
 
 Bologna, 13 dicembre 2011 - Nonostante il momento molto difficile per le finanze delle Regioni, l’Emilia Romagna continua a puntare sulla ricerca, in questo caso biomedica e clinico-assistenziale. Infatti il Comitato di indirizzo del programma Regione Universita’ ha emesso un bando dedicato ai giovani studiosi con uno stanziamento di 2,4 milioni di euro. E’ rivolto ai ricercatori che non abbiano ancora compiuto 40 anni di eta’ alla scadenza fissata per la presentazione dei progetti (29 febbraio 2012) siano essi strutturati sia non strutturati che operano nelle Aziende Ospedaliero-universitarie di Bologna, Modena, Parma, Ferrara, all’Istituto Rizzoli di Bologna e negli Ospedali di Baggiovara di Modena e Bellaria di Bologna. I progetti ammissibili riguardano due aree: la ricerca biomedica in relazione alle conoscenze su tecnologie e interventi potenzialmente rilevanti per il Servizio sanitario regionale e la ricerca clinico-assistenziale finalizzata alle conoscenze che possono trasferirsi nella pratica dei servizi sanitari. E’ ammessa la presentazione di un solo progetto per ricercatore della durata massima di 36 mesi, prorogabili di altri 12. I progetti verranno selezionati da una terna di revisori provenienti da fuori regione. Le proposte progettuali, redatte in inglese, dovranno essere trasmesse alla segreteria organizzativa del programma di ricerca Regione-universita’ entro il 29 febbraio 2012. Le informazioni complete sul bando e la modulistica sono reperibili sul sito dell’Agenzia sanitaria e sociale, indirizzo: http://asr.Regione.emilia-romagna.it    
   
   
PUGLIA: MIN. BARCA SI PREOCCUPA PER RITARDO PON RICERCA, MA IL MIUR LO BLOCCA  
 
Bari, 13 dicembre 2011 - “Il ritardo che stanno subendo le procedure Pon “Ricerca e competitività” rischiano di essere intollerabili per il sistema delle università e delle imprese che li aspettano da troppo tempo”. Lo denuncia la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone dopo il rinvio del Ministero dell’Università e della Ricerca nelle procedure di valutazione del bando per i Distretti tecnologici e le aggregazioni pubblico-private. Il bando aveva una dotazione di circa 910 milioni di euro, dei quali in Puglia 135 per i distretti tecnologici esistenti, 10 per i laboratori pubblico-privati esistenti e 80 per le nuove aggregazioni. “Si tratta – prosegue la vicepresidente – di iniziative attese dal mondo delle università e delle imprese legate alla ricerca. Il bando per i Distretti Tecnologici è l’unico ancora aperto al momento dell’insediamento del nuovo governo. Malgrado la procedura di valutazione sia iniziata ad Agosto con l´assicurazione di definirla entro il 2011 ed abbia per questo finora mantenuto ritmi sostenuti – anche grazie al lavoro delle Regioni in commissione – ora è stata inaspettatamente rinviata dal Miur al 2012”. “Questo – continua la Capone – risulta ancora più incomprensibile dopo che il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, annuncia in un’intervista la sua preoccupazione per il rallentamento dei livelli di spesa del Pon Ricerca e competitività. E´ vero: finalmente un ministro sfata il tabù per il quale sarebbero sempre e solo le Regioni a rallentare la spesa comunitaria. Eppure, mentre Barca si preoccupa per il possibile disimpegno del Pon, contemporaneamente il Miur mette il freno alle valutazioni. Si tratta di comportamenti incomprensibili e intollerabili per il nostro sistema universitario e di impresa”. “Non vorremmo – conclude l’assessore allo Sviluppo Economico – che l’alto tasso di professori universitari provenienti dalle università del Nord presenti nella compagine del Governo nazionale, stia consigliando politiche punitive nei confronti del sistema delle università e della ricerca del Mezzogiorno e della Puglia in particolare”.  
   
   
CALABRIA: PROSSIMA PUBBLICAZIONE DELLA TERZA GRADUATORIA DEI RIMBORSI MASTER  
 
Catanzaro, 13 dicembre 2011 - L´assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha comunicato la pubblicazione della terza graduatoria dei rimborsi dei master e dei percorsi di alta formazione che hanno richiesto un ulteriore investimento di 5.700.000 euro che si aggiungono ai circa undici gia´ precedentemente stanziati per le prime due graduatorie, relative alle domande presentate entro giugno e settembre"Con ulteriori 387 master finanziati giungono complessivamente a 1191 i percorsi di alta formazione finanziati dalla Regione Calabria nel solo 2011 per un totale di circa 16 milioni di euro." E´ davvero un investimento importante - ha detto - per fornire di ulteriori esperienze e competenze i nostri giovani laureati, che rappresentano la nostra prima speranza". In attesa di essere pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria, la graduatoria è consultabile sui siti www.Conoscenzacalabria.it  e www.Regione.calabria.it/istruzione  In contemporanea, si sta allestendo una banca dati di tutti i laureati finanziati con relativo curriculum il cui percorso formativo verra´ comunicato alle imprese calabresi e comunque sara´ disponibile su internet per essere a conoscenza di tutti. Per fare continuare a crescere le migliori energie intellettuali della Calabria, anche per il 2012 verra´ prevista un´iniziativa analoga, che verra´ ulteriormente raffinata per essere più efficace ed in linea con gli indirizzi di sviluppo economico della Calabria previsti dal Piano Operativo Regionale. In sostanza si finanzieranno solo i master legati al diretto sviluppo dell´economia calabrese. A tale scopo Caligiuri ha già incaricato gli uffici per verificare in quale misura i master finanziati corrispondano alle aree di sviluppo previste dal Por Calabria e, soprattutto, alle esigenze del mercato del lavoro locale e nazionale. “È necessario – ha concluso l’Assessore - promuovere un incontro tra laureati e imprese per rendere produttivi gli investimenti sul capitale umano, in modo da dare un impulso immediato all´economia calabrese".  
   
   
FVG: COLLEGIO MONDO UNITO DUINO ISOLA POSITIVA DUINO  
 
Aurisina, 13 dicembre 2011 - Sono "portatori di valori positivi" i ragazzi del Collegio del Mondo Unito dell´Alto Adriatico, unica esperienza del genere presente in Italia e, ha rilevato l´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, in occasione dell´apertura del nuovo anno accademico, "isola positiva della globalizzazione che dobbiamo a chi, come l´allora presidente della Regione Antonio Comelli, lavorò molto affinché nascesse e cominciasse ad operare". Molinaro ha augurato un periodo felice ai giovani che, con le loro bandiere, lo circondavano numerosi nell´Auditorium del Collegio a Duino Aurisina (Ts). "Auspico che la vostra permanenza in questo luogo straordinario sia quella che vi aspettate, un momento di crescita, conoscenza, relazioni" ha detto l´assessore, esprimendo l´orgoglio delle istituzioni per l´ospitalità data a quest´esperienza "che sentiamo così legata alle radici del Friuli Venezia Giulia ma anche - ha continuato - ai torrenti di emigrazione che nello scorso secolo la regione ha riversato in tutto il mondo". Crocevia della storia di questa parte d´Europa, "il Friuli Venezia Giulia è più piccolo delle città da cui provenite - ha notato Molinaro - ma ha saputo dar vita ad un sogno che trent´anni fa sembrava un´utopia". Oggi "non c´è testimone della rappresentazione internazionale del Friuli Venezia Giulia migliore di questo" ha spiegato ancora, ricordando che i 3mila ragazzi usciti negli anni dal Collegio oggi sono i nostri ambasciatori nel mondo. Un motivo in più perché su questa realtà la Regione continui ad investire come ha deciso di fare se, "in un momento non facile e a fronte di scelte dolorose e di riduzioni - ha confermato l´assessore - abbiamo cercato di mantenere i nostri impegni nei confronti del Collegio del Mondo Unito". Con Molinaro hanno partecipato all´apertura dell´anno accademico altri rappresentanti delle istituzioni, tra i quali il presidente del Collegio, ambasciatore Gianfranco Facco Bonetti, ed il rettore Peter Howe che a gennaio lascerà Duino per Maastricht e sarà sostituito dal prorettore Mike Price sino all´arrivo del suo successore nel settembre 2012. A Howe ed alla moglie Sally i ragazzi hanno regalato due biciclette, un simbolico riferimento alla loro prossima vita in Olanda.  
   
   
PAVIA: VI LECTIO MARIO STOPPINO ORDINI INTERNAZIONALI E SOCIETÀ NAZIONALI  
 
 Pavia, 13 dicembre 2011 - “Ordini internazionali e società nazionali” è il titolo della Vi lectio Stoppino in programma Giovedì 15 Dicembre 2011, alle ore: 18.00, presso l’Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri La lectio è affidata al Prof. Angelo Panebianco dell´Università di Bologna; interverranno inoltre il Prof. Silvio Beretta (Preside di Scienze Politiche), il Prof. Andrea Belvedere (Rettore del Collegio Ghislieri), il Prof. Francesco Bettegazzorre, docente di Scienza Politica La Lectio Mario Stoppino, che ha cadenza annuale ed è ormai giunta alla sesta edizione, è una iniziativa ideata congiuntamente dalla Facoltà di Scienze Politiche e dal Collegio Ghislieri, che così hanno inteso onorare la memoria del Prof. Mario Stoppino, allievo di Bruno Leoni, a lungo titolare delle cattedre di Scienza politica e di Politica Comparata presso la Facoltà di Scienze politiche ed ex alunno del Collegio Ghislieri, invitando uno studioso insigne nel campo delle scienze politiche, giuridiche e sociali a presentare una lectio magistralis. La Lectio viene ospitata alternativamente dal Collegio Ghislieri o dalla Facoltà di Scienze politiche. A partire dal 2006, i relatori sono stati: il Prof. Sergio Fabbrini (Università di Trento), il Prof. Marco Cesa (Università degli Studi di Bologna), il Prof. Maurizio Ferrera (Università degli Studi di Milano), il Prof. Maurizio Fioravanti (Università degli Studi di Firenze), il Prof. Alberto Martinelli (Università di Milano). Mario Stoppino (1935-2001) fu pensatore creativo che diede profondità allo studio della politica, e maestro nell’insegnamento delle materie politologiche, di cui occupò per decenni la cattedra nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Pavia. Fondatore e direttore della rivista “Quaderni di scienza politica” e del Centro interuniversitario di analisi dei simboli e delle istituzioni politiche (ora recante il suo nome: Casip – “Mario Stoppino”), è stato presidente della Società italiana di scienza politica, nonché presidente del Centro di scienza politica presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano.  
   
   
PREMIAZIONE DEL CONCORSO ´PLAY ENERGY ENEL 2011´.  
 
Ancona, 13 Dicembre 2011 - Premiate ieri presso l´Aula Verde della Regione Marche le scuole vincitrici marchigiane del concorso ´Enel Play Energy´, la competizione che l´azienda elettrica dedica da otto anni al mondo della scuola in Italia e nel mondo. Provengono da Grottammare, Senigallia, Ancona e Tavullia gli studenti vincitori dell´edizione 2010-2011 intitolata ´E tu di che energia sei?´ che questa mattina sono stati premiati dall´assessore all´Energia e all´Ambiente Sandro Donati presente alla cerimonia. Nel´ordine hanno vinto la scuola primaria Zona Ascolani di Grottammare con il progetto ´W l´energia che non produce scuole´; per la categoria Creativa la scuola secondaria di 1grado Marchetti di Senigallia con il progetto ´Parco Marino Nautilus´; per la categoria Illuminata la scuola secondaria di 2grado I.i.s Podesti-calzecchi Onesti di Ancona con il progetto ´Layout Maglia Playenergy´. La menzione speciale e` stata assegnata alla scuola secondaria di 1grado di Pian del Bruscolo di Tavullia con il progetto ´Siamo alternativi´. ´La Regione Marche nel settore energetico ´ ha sottolineato Donati - sta investendo da anni nella promozione delle fonti di energia rinnovabili, nella nuova economia verde e nella valorizzazione e recupero energetico degli immobili. E´ stata la prima in Italia ad avere un Piano Energetico Ambientale Regionale perche` le politiche ambientali devono integrarsi con le politiche di settore. Immagino che nel lavorare a questo concorso, chi vi ha seguito vi ha spiegato cos´e` il protocollo di Kyoto. Sapete che la Comunita` Europea ha assunto come obiettivo il cosiddetto 20-20-20, cioe` la riduzione delle emissioni di gas serra del 20% e il raggiungimento del 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2020´. ´Tutti i settori dell´energia ´ ha concluso l´assessore - sono stati incentivati negli ultimi anni attraverso i bandi regionali: geotermia, eolico, solare, fotovoltaico, cogenerazione e trigenerazione: tutto con l´obiettivo di promuovere la diffusione delle fonti rinnovabili, partendo dal settore pubblico che deve rimanere un punto di riferimento per lo sviluppo delle politiche energetiche regionali. Con questo impegno la Regione Marche va avanti verso un futuro sostenibile e la scuola deve essere il primo fondamentale momento di informazione/formazione´. Le scuole vincitrici parteciperanno alla selezione nazionale del concorso. Ancora una volta gli istituti della regione Marche hanno confermato una grande attenzione verso il progetto promosso da Enel che ha visto la partecipazione di oltre 7400 studenti rappresentati da 160 istituti.  
   
   
LIGURIA: PIÙ EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLE SCUOLE  
 
Genova, 13 Dicembre 2011 - “La scuola, salvo poche eccezioni, fa poca educazione ambientale, ben vengano i festival cinematografici che raccontano storie scomode, come la legge anti-Amazzonia e tanti altri temi ignorati e dimenticati, che denunciano malefatte sul territorio, ma che per fortuna ci informano anche su scelte sostenibili”. Lo ha detto Renata Briano, assessore all’Ambiente della Regione Liguria intervenendo alla presentazione del Festival internazionale del reportage ambientale promosso da Genova Film Festival e dal comune e dal Centro Muvita di Arenzano da giovedì 15 a domenica 17 dicembre 2011. Per l’assessore ligure, “all’attività svolta dei centri di educazione ambientale nelle scuole e quella svolta in diversi istituti, si devono affiancare nuovi programmi e la collaborazione di agenzie di stampa, giornali, radio, tv e web, ovviamente nel rispetto dei compiti dei giornalisti”.  
   
   
VOLONTARIATO, PREMIATI GLI ANGELI DEL FANGO E GLI STUDENTI DEL SERVIZIO CIVILE REGIONALE DELLA LIGURIA  
 
Genova, 13 Dicembre 2011 - Non disperdere le potenzialità espresse dagli "angeli del fango" sostenendoli anche nelle iniziative future di informazione e di coordinamento dei volontari oltre che di aiuto concreto. Lo hanno ribadito gli assessori regionali all´ambiente e alle politiche sociali e giovanili, Renata Briano e Lorena Rambaudi ieri al Teatro della Gioventù di Genova, nel corso della premiazione degli studenti liguri impegnati nel servizio civile regionale e dei giovani volontari che nelle passate alluvioni hanno sostenuto le popolazioni. "Speriamo che non accadano più le tragedie che si sono verificate sul nostro territorio – ha detto l´assessore Briano – ma la protezione civile regionale ha bisogno di giovani e di volontari e ci auguriamo di continuare a collaborare. Per questo siamo disponibili ad aiutarli nella realizzazione di una mostra e di altre iniziative che vorranno realizzare". "L´obiettivo della premiazione odierna – ha spiegato Rambaudi – è quello di avvicinare i giovani e gli studenti alla cittadinanza attiva, alla cultura della pace, della non violenza e della solidarietà sociale e rendere chiaro il legame tra la responsabilità personale e la responsabilità sociale verso la comunità per raggiungere un più alto livello di coscienza civica attraverso il servizio civile". All´iniziativa al Teatro della Gioventù ha partecipato una rappresentanza dei circa 700 studenti di venti istituti liguri che nell´anno scolastico 2010/2011 hanno partecipato al bando per le scuole per il servizio civile regionale. I ragazzi, accompagnati dagli insegnanti e dagli operatori degli enti coinvolti nei progetti, hanno raccontato le loro esperienze ed illustrato i progetti formativi realizzati durante l´anno scolastico e dedicati agli stili di vita consapevoli, a una corretta alimentazione, alle risorse naturali, alle energie alternative e di volontariato in generale in collaborazione con numerose associazioni. Gli istituti liguri che hanno partecipato alla premiazione sono: per la provincia di Imperia il liceo classico "G.d. Cassini", il liceo scientifico Angelo Aprosio, l´istituto magistrale "Amoretti", l´istituto tecnico commerciale e per geometri Viesseux, l´istituto tecnico commerciale e per geometri Colombo. Per la provincia di Savona l´Istituto Chiabrera Martini, Ipsia Leonardo da Vinci- Mazzini, il liceo delle scienze umane Della Rovere e il liceo scientifico Grassi. Per la provincia di Genova il liceo statale Gobetti, il liceo artistico Paul Klee- Barabino, l´istituto paritario S. Maria ad Nives, il liceo classico Mazzini, l´istituto Vittorio Emanuele Ruffini, il liceo classico Colombo, Ipssar Nino Bergese di Genova, Ipsia Gaslini, Liceo scientifico Lanfranconi. Per la provincia della Spezia il liceo Mazzini e l´istituto superiore Cappellini – Sauro.  
   
   
SEMINARIO FINALE DEL PROGETTO WATERPRAXIS  
 
Vilnius, 13 dicembre 2011 - Il seminario finale del progetto Waterpraxis si svolgerà l´11 e 12 gennaio 2012 a Vilnius, in Lituania. Finanziato in parte dall´Unione europea, il progetto Waterpraxis ("From theory and plans to eco-efficient and sustainable practices to improve the status of the Baltic Sea") ha cercato di migliorare le condizioni del Mar Baltico favorendo l´implementazione di piani di gestione del bacino fluviale nella regione. L´evento rappresenterà un´opportunità per pianificatori dell´acqua, parti interessate e ricercatori di discutere i temi attuali e di scambiare informazioni riguardanti la gestione dell´acqua. I temi affrontati riguarderanno tra l´altro: piani di gestione del bacino fluviale e piani di azione per la tutela dell´acqua locale; realizzare investimenti per la tutela dell´acqua; il bacino fluviale del Sesupe - dall´analisi generale dei bacini idrografici a miglioramenti dell´acqua potabile; migliorare le condizioni del trattamento delle acque di scarico; zone umide per la rimozione dell´azoto; terreni acidi; cambiamento climatico e pianificazione del bacino fluviale; politiche per il cambiamento climatico ed effetti sulla gestione del bacino fluviale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Waterpraxis.net/en/seminar-2012.html    
   
   
PIEMONTE, RISCHIO IDROGEOLOGICO: LETTERA AL GOVERNO PER I FONDI  
 
Torino, 13 dicembre 2011 - Il presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore alla Difesa del suolo, hanno scritto una lettera al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, sulla programmazione ed il finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico previsti dall’accordo di programma in vigore tra i due enti. “In un contesto di grande incertezza - precisa Ravello - abbiamo ritenuto doveroso ricordare al Governo gli impegni assunti con la sottoscrizione dell’accordo di programma del 17 novembre 2010, propedeutici alla realizzazione di 217 interventi ritenuti prioritari ed urgenti per la salvaguardia della sicurezza dei cittadini. Come è noto, le condizioni generali di rischio idrogeologico sul territorio si sono ulteriormente aggravate a seguito degli eventi di marzo e novembre. Per questo, sono molto preoccupato per le ipotesi di nuovi ed ulteriori tagli ai fondi già destinati all’accordo di programma. Per questi motivi con il presidente Cota abbiamo inviato una lettera al ministro Clini per porre alla sua attenzione la situazione piemontese”. “I problemi sono noti - ricorda l’assessore - Come ho ricordato recentemente durante l’informativa al Consiglio regionale, l’ammontare necessario per fronteggiare i soli danni derivati dagli eventi del marzo e di novembre si attesta a circa 400 milioni di euro. È fondamentale poter procedere nella realizzazione degli interventi ed evitare ulteriori ritardi nella politica di prevenzione, dando seguito alle azioni previste dall’accordo di programma e trasferendo quanto prima le risorse già stanziate”.  
   
   
BOLZANO: SONO ENTRATE IN FUNZIONE IN QUESTI GIORNI OTTO NUOVE STAZIONI DI RILEVAMENTO DELLE CONDIZIONI METEO.  
 
 Bolzano, 13 dicembre 2011 - Nel 2008 è iniziato il rinnovamento della rete provinciale di rilevamento dei parametri meteorologici da parte dell’Ufficio Idrografico. Michela Munari, responsabile dell’Ufficio Idrografico informa che da pochi giorni sono attivate otto nuove stazioni, per la precisione a Predoi, Bressanone-varna, Nova Levante, Molini di Tures, San Martino in Badia, Fiè allo Sciliar, Anterselva di Mezzo e Monguelfo. Ogni stazione è in grado di fornire giornalmente circa 1300 valori meteorologici di temperatura, umidità, precipitazione, pressione dell’aria, vento, radiazione globale e durata di esposizione al sole. Il direttore della Ripartizione protezione antincendi e civile, Hanspeter Staffler, sottolinea “Questi dati vengono trasmessi via rete radio o telefonia mobile ogni 10 minuti alla centrale del servizio meteo provinciale e forniscono, soprattutto in situazioni meteorologiche estreme, ad esempio, precipitazioni intense, piene etc. Si tratta di dati fondamentali per poter adottare le decisioni più opportune in casi di emergenza. Grazie a queste informazioni è inoltre possibile migliorare ulteriormente le previsioni sul territorio altoatesino.” Nuove stazioni sono già in fase di progettazione. Nel corso dei prossimi anni l’intera rete di rilevamento provinciale sarà rinnovata. I dati registrati dalle più importanti stazioni meteo sono disponibili per tutti i cittadini sulla pagina web del Servizio meteo provinciale all´indirizzo www.Provincia.bz.it/meteo .  
   
   
2 MLN EURO DA GIUNTA REGIONALE DELLA SARDEGNA PER INTERVENTI AMBIENTALI A PROVICE E COMUNI  
 
Cagliari, 13 Dicembre 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Giorgio Oppi ha approvato il programma per assegnare risorse pari a 2 milioni di euro a favore del Fondo per interventi ambientali da ripartire alle amministrazioni provinciali e comunali della Sardegna. Con tale programma vengono previste una serie di azioni finalizzate a promuovere la tutela ambientale, la raccolta differenziata e la rimozione dei rifiuti. Il finanziamento sarà così suddiviso: 241 mila euro verranno destinati all’attuazione di interventi di rimozione di rifiuti da aree degradate da abbandono di rifiuti nei Comuni di Uta, Sardara e Gonnosfanadiga, mentre la somma di 130 mila euro verrà attribuita al Comune di Ozieri sempre per l’attuazione di interventi di rimozione di rifiuti da aree degradate da abbandono di rifiuti. L’importo di 703 e 990 mila euro verrà, invece, assegnato ai Comuni di Carloforte, Perfugas, Villaperuccio, San Sperate, Cardedu, Pattada, Dolianova, Quartu Sant’elena, Chiaramonti, Banari, Olmedo, Castiadas, Ulassai e Lula per l’attuazione di interventi di rimozione di rifiuti da aree degradate da abbandono di rifiuti nell’ambito della procedura di infrazione comunitaria n. 2003/2077. Inoltre, 300 mila euro verranno ripartiti fra i Comuni della Sardegna che nel corso del 2010 avranno conseguito una percentuale di raccolta differenziata superiore al 50 per cento per l’acquisto di buste in materiale compostabile e a seguito di apposita istanza presentata dai potenziali beneficiari. Nell’ambito della ripartizione del finanziamento, 125 mila euro verranno attribuiti ai Comuni di Carbonia, Seulo, Santadi, Villaperuccio e Vallermosa per la fornitura di attrezzature utili alla funzionalità degli ecocentri realizzati nell’ambito della Convenzione in essere tra la Regione e l’Ati Ifras. Infine, la somma di 500 mila euro sarà assegnata ai Comuni capoluoghi di Provincia per la realizzazione di interventi di riduzione dei rifiuti urbani.  
   
   
GREEN ECONOMY: CRESCE INTERESSE INTERNAZIONALE VERSO SISTEMA PUGLIESE  
 
 Bari 13 dicembre 2011 - Cresce l’interesse internazionale verso il sistema della Green Economy pugliese. E’ questa la buona notizia che giunge da Parigi, dove nei giorni scorsi, la Regione Puglia, con il supporto operativo dello Sprint Puglia e la collaborazione dei Distretti produttivi dell’Ambiente e Riutilizzo, “Dipar”, e delle Energie rinnovabili e dell’Efficienza energetica, “La Nuova Energia”, ha partecipato all’edizione 2011 di Pollutec Horizons, il salone biennale delle soluzioni innovative al servizio delle sfide ambientali ed energetiche. Oltre settanta gli incontri d’affari che, nell’ambito del “Green Business Meetings”, l’iniziativa promossa dagli organizzatori del salone in sinergia con Enteprise Europe Network (la rete europea per il sostegno delle Pmi, che riunisce 44 Paesi con l’obiettivo di promuovere l’innovazione e la competitività), hanno visto i delegati delle realtà produttive pugliesi (Horus di Fasano, Sereco di Noci, Thermocold di Modugno, Geatecno di Bari, Consorzio Creta di Putignano e Gaia - Rete d’Impresa di Bari -, con quest’ultima che ha rappresentato 11 aziende) dialogare con potenziali partner provenienti da ogni angolo d’Europa. Incoraggianti risultati ha offerto anche l’iniziativa condotta dallo Sprint Puglia in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana di Lione che ha portato alla definizione di uno specifico calendario di incontri btob tra operatori pugliesi e partner transalpini finalizzati a verificare proficue opportunità di eco-partnership franco-pugliesi, a breve scadenza. Tanti e interessanti sono risultati anche gli incontri tra i delegati pugliesi e i potenziali partner nordafricani e sud americani, realizzatisi grazie alla collaborazione avviata tra i vertici di Pollutec Horizons e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (Unido) che assiste i Paesi in via di Sviluppo e i Paesi in transizione allo scopo di favorire uno sviluppo industriale sostenibile e la cooperazione internazionale tra le imprese. Un aspetto, questo, sottolineato dalla vicepresidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone: “La partecipazione a questo evento – ha detto – ha dato alla Puglia e alle sue imprese la possibilità di attirare l’attenzione non solo dell’Europa ma anche di altri continenti. Le tecnologie e le politiche d’avanguardia adottate dalla Puglia nelle energie rinnovabili e nella tutela dell’ambiente sono diventate buone pratiche che molte regioni del mondo vorrebbero imitare. Per questo i Distretti produttivi e le imprese fanno bene a puntare sui mercati esteri e a partecipare alle iniziative scelte dalla Regione Puglia. Così esportiamo l’immagine di un sistema Puglia nel quale mondo dell’impresa, istituzioni e mondo della ricerca cooperano per il raggiungimento di un obiettivo comune”. “Durante il Pollutec – ha dichiarato il presidente della “Nuova Energia”, Enzo Tucci - abbiamo avviato i dialoghi con alcune organizzazioni attive in Africa ed in Europa che operano, come noi, a sostegno della green economy. Particolarmente interessanti ci sono sembrati quelli con alcune agenzie di sviluppo africane che ci chiedono la disponibilità a fornire competenze per spingere e sviluppare, con il sostegno dei loro governi nazionali, la generazione diffusa in una vasta area dell’Africa Centrale”. Per il vicepresidente del Dipar, Giuseppe Angelo Dalena “partecipare a un evento cosmopolita come Pollutec Horizons ha rafforzato il nostro convincimento di essere ormai pronti a dialogare senza frontiere in tema di rifiuti. Il confronto avuto con le realtà più diverse, l’affiorare già in quel primordiale approccio di idee, proposte, sviluppi, opportunità di collaborazioni, valorizza l’enorme potenzialità dell’ingranaggio Puglia-ambiente nel contesto globale di cui gli Enti locali, le Imprese, il Distretto sono fondamentali meccanismi all’unisono”. La Regione Puglia ha partecipato all’evento parigino con uno stand “Spazio Puglia” di circa 100 mq, la cui superficie complessiva è stata destinata, in piccola parte, al desk accoglienza e, per la maggior parte, è stata messa a disposizione dei delegati aziendali. Pollutec Horizons, dunque, con i suoi fitti calendari di incontri d’affari e di eventi collaterali ha mantenuto fede alle aspettative, rappresentando un’imperdibile occasione per gli operatori pugliesi operanti nei settori dell’ambiente e dell’energia rinnovabile, nella quale è stato possibile valorizzare il processo di sviluppo del sistema della Green Economy regionale sostenuto, soprattutto in questi ultimi anni, dal governo regionale.  
   
   
ALLUVIONE IN BASILICATA: CABINA DI REGIA DECIDE ALLOCAZIONE FONDI EMERGENZA  
 
Potenza, 13 dicembre 2011 - Utilizzare i 14 milioni e mezzo dell’Ordinanza sull’Emergenza alluvione dello scorso 1 marzo per interventi di completamento dei lavori eseguiti dall´Esercito, interventi in corrispondenza di punti critici per il livello di rischio associati alla presenza di infrastrutture, per rimuovere punti critici puntuali di particolare rilevanza e per potenziare la rete di monitoraggio pluviometrica, e, parallelamente, procedere celermente nella quantificazione dei danni causati dalle alluvioni. E’ il metodo proposto dal presidente della regione Vito De Filippo (nella veste di commissario delegato all’emergenza) e dall’assessore alle Infrastrutture Rosa Gentile (che da De Filippo ha ricevuto la delega a commissario vicario) per procedere dopo l’emissione dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri che lo scorso 25 novembre ha affiancato 7 milioni di euro di risorse statali ai 7,5 milioni già individuati dalla Regione. La proposta è stata portata questa mattina alla “cabina di regia” sull’alluvione che si è riunita presso la sala della Giunta Regionale proprio per decidere come procedere. “In questa prima fase – ha spiegato De Filippo – dobbiamo lavorare con celerità per il ripristino delle infrastrutture e la rimozione dei principali rischi e, nel termine di 45 giorni assegnato dall’ordinanza dobbiamo procedere alla trasmissione della quantificazione dei danni subiti da sistema produttivo e cittadini, per poi lavorare a trovare risorse necessaria a intervenire anche su questo fronte”. L’assessore Gentile ha illustrato i criteri delle priorità che la Regione ha sottoposto alla concertazione con i vari componenti del tavolo. “L’esercito – ha detto – nella fase della prima emergenza ha fatto ripristini provvisori che corrono il rischio di essere vanificati se non si procede all’ultimazione. Sulle intersezioni con le infrastrutture stiamo già lavorando con le diverse amministrazioni interessate, dall’Anas a Trenitalia, per rimuovere le criticità che si possono creare in caso di fenomeni alluvionali e dobbiamo portare avanti il lavoro. Quanto alle criticità, teniamo in considerazione i 211 punti individuati nei giorni dell’emergenza con il sistema satellitare Skymed e lavoriamo per priorità, tenendo presente innanzitutto il rischio per l’incolumità della gente e poi i rischi per il territorio. E in questa attività stiamo cercando di utilizzare le risorse dell’ordinanza in parallelo con quelle già previste dal precedente accordo di programma sul dissesto idrogeologico, in modo da mettere in campo quanti più interventi possibile. Ma dei 35 milioni dell’accordo di programma, che riguarda tutta la Basilicata, al momento possiamo contare solo sui 7 milioni messi dalla Regione e sulla promessa di prossima attivazione di 4 milioni e mezzo sui 28 che toccavano al Governo”. Il totale degli interventi programmati, a valere sui fondi dell’ordinanza ammontano a 11 milioni e 700mila euro, a cui vanno a sommarsi un milione e 169 mila euro da rimborsare ai comuni per interventi posti in essere a carico del proprio bilancio (a cui si sommeranno altri in via di rendicontazione), e un milione e 600mila euro di interventi già effettuati a spese della Regione. Insomma, i soldi dell’ordinanza per l’emergenza sono praticamente tutti impegnati e ora bisogna concentrarsi sul lavoro da fare per la quantificazione dei danni al fine di chiedere risorse per il ristoro. Unanime, da parte delle diverse realtà rappresentate al tavolo (le confederazioni agricole, il Comitato terre Ioniche, le rappresentanze dell’imprenditoria turistica le amministrazioni locali) il riconoscimento nei confronti del presidente De Filippo e dell’assessore Gentile per il lavoro condotto fino all’ottenimento dell’ordinanza che, “ha sottolineato Gianni Fabris del comitato Terre Joniche, “da otto mesi a questa parte, pur in presenza di sei eventi alluvionali, è stata emanata solo per due regioni, Piemonte e Basilicata, e solo per la Basilicata senza che si procedesse all’aumento della tassazione ai cittadini”. Unanimi anche la soddisfazione e la condivisione per il metodo di lavoro scelto e gli obiettivi indicati. Ma le forze sociali presenti al tavolo hanno sottolineato la difficoltà di far ripartire il sistema produttivo per il quale l’ordinanza non prevede risorse. Il sindaco di Bernalda, Leonardo Chiruzzi, ha insistito sulla necessità di interventi decisi per la messa in sicurezza, che non siamo messi in campo solo dalla Regione, ma con tutti gli enti che hanno proprie opere in zona”, riferendosi, in particolare, alle reti di comunicazione stradale e ferroviaria, e a annunciato la scelta della linea del maggior rigore per gli interventi che si realizzeranno in futuro. “Anche chi volesse fare nuovi investimenti turistici – ha detto - dovrà farsi carico degli interventi di messa in sicurezza delle aree di proprio interesse, e pure le concessioni edilizie private dovranno tenere in altissima considerazione tutti gli interventi di sicurezza”. Le associazioni di categoria (sono intervenuti Giuseppe Brillante della Coldiretti, Donato Distefano della Cia, Giovanni Materazzo degli operatori turistici di Confindustria, Andrea Esposito degli operatori turistici di Metaponto) hanno posto l’accento sulla necessità di sostenere le imprese nell’accesso al credito per ripartire con l’attività in attesa del ristoro, di provvedere a ripristinare la viabilità rurale, di definire criteri certi che consentano di individuare chi potrà avere diritto ai benefici e in che misura, di mettere in campo strumenti di programmazione che rendano anche più facile agli imprenditori cautelarsi attraverso la stipula di assicurazioni che, diversamente, non coprirebbero i rischi alluvionali. Anche per questo il lavoro da presentare al termine dei 45 giorni deve procedere speditamente. “L’incontro di oggi – ha quindi spiegato De Filippo – produrrà una collocazione definitiva delle risorse e produrremo un’ipotesi più definitiva di come procedere a margine della quale ci riconvocheremo per decidere tutti insieme come procedere. Certo – ha concluso –la prima ordinanza ha segnato un passo in avanti, ma è necessario proseguire nell’opera e se la carta vincente fino ad ora è stata l’unitarietà con cui ci siamo mossi, dobbiamo saper coltivare questa strada anche per i fondamentali appuntamenti che ci attendono ora”.  
   
   
ELBA, ROSSI: “DOPO L’EMERGENZA DECISI E AVVIATI GLI INTERVENTI PRIORITARI”  
 
 Campo Nell’elba, 13 dicembre 2011 – Al lavoro il 9 dicembre nella sede del comune di Campo nell’Elba, il presidente Enrico Rossi ha concordato con le autorità locali una prima “scaletta” di interventi prioritari, dopo quelli realizzati in via di somma urgenza, e ha avviato operativamente le procedure per la realizzazione delle opere. “Questa mattina – afferma il presidente – abbiamo fatto un lavoro importante e in piena sintonia con Provincia e comuni interessati. La Regione si sta muovendo celermente. Subito abbiamo stanziato 5 milioni e mezzo di euro, su un totale di danni stimati che supera i 40 milioni. Abbiamo mandato alla Protezione civile nazionale la richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza e io stesso attendo la nomina commissario. Mi aspetto a sua volta che il governo intervenga presto con risorse adeguate”. Hanno partecipato all’incontro con Enrico Rossi il presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà, sindaco di Campo nell’Elba Vanno Segnini, il sindaco di Marciana Anna Bulgaresi, la responsabile regionale della Protezione civile Maria Sargentini, tecnici del Genio Civile e degli enti locali. Sarà una corsa contro il tempo. L’obiettivo dichiarato è infatti quello di realizzare un pacchetto di opere prioritarie prima di Pasqua, tradizionale avvio della stagione turistica nell’isola. Ecco le decisioni prese. Marina di Campo - 1) Lungomare Mibelli-nomellini. Ente attuatore Comune di Campo. Verranno elaborati un cronoprogramma e un preventivo costi. Spesa prevista 155.000 euro 2) Scavo porto e sistemazione spiaggia di Marina e di Cavoli. Ente attuatore Provincia di Livorno. Entro gennaio sarà prodotto il progetto definitivo. Previsione di spesa 753.000 euro. 3) Viabilità e parcheggi, intevbenti vari. Ente attuatore il Comune. Spesa prevista 200.000 euro. 4) Ponti Bovalico, Galea, Pozzondoli e Ponte di Literno. Ente attuatore la Regione (tramite Genio Civile). Spesa complessiva prevista 900.000 euro. Per tutti i ripristini si provvederà naturalmnente alla verifica della conformità urbanistica delle opere. Cavoli - 1) Opere varie di ripristino. Ente attuatore Comune di Campo. Spesa prevista 368.000 euro. 2) Isola Rsu a scomparsa. L’intervento (ente attuatore il Comune) verrà studiato dal punto di vista di un cambio della tecnologia usata e della gestione. Spesa prevista 400.000 euro. Per le opere di somma urgenza sono già stati spesi dalla Provincia 1,6 milioni di euro per opere idrauliche (710.000 euro) e per ponti e viabilità (900.000 euro). A sua volta il Comune di Campo ha speso 400.000 euro per ponti e viabilità e 350.000 euro per interventi di soccorso. Marciana - 1) Passeggiata di Procchio. Ente attuatore Comune di Marciana. Spesa prevista 100.000 euro. 2) Impianti vari. Ente attuatore Comune di Marciana. Spesa prevista 20.000 euro. 3) Arenili di Spartaia e Campo all’Aia. Ente attuatore la Provincia. Spesa prevista 100.000 euro. Si è inoltre deciso di affrontare nel corso della prossima riunione (tra circa una settimana) il problema complessivo della sicurezza di Procchio. Sono già partiti interventi a monte della località, in base a precedenti accordi, ma in seguito all’ultima emergenza è necessario rivedere il progetto e soprattutto reperire altre risorse economiche. L’ente attuatore di questo impegno sarà la Regione Toscana. Per quanto riguarda i danni subiti dai privati il presidente Rossi ha informato gli amministratori della disponibilità del presidente del consiglio Mario Monti a accordare una moratoria fiscale di un anno. Il censimento delle imprese è in atto. Inoltre, ha proseguito, verranno valutate le disponibilità del quadro finanziario regionale, che in prima battuta vengono impegnate per opere pubbliche. “Mi dicono che già 300 imprese si sono rivolte allo sportallo di Fidi che abbiamo aperto – ha concluso il presidente Rossi – Segno che la nostra disponibilità a nettere in campo anche questo strumento è risultata importante”.  
   
   
RIFIUTI: FEDERLAZIO RICORRE IN APPELLO AL CONSIGLIO DI STATO  
 
Roma, 13 dicembre 2011 La Federlazio ha deciso di ricorrere in appello al Consiglio di Stato contro la recente decisione del Tar del Lazio di respingere il ricorso già presentato contro il decreto del governo Berlusconi, che dichiarava lo stato di emergenza sui rifiuti a Roma. “Anche a seguito della confusione che si è creata sull’argomento, mi sembra doveroso precisare le ragioni del nostro ricorso affinchè questo atteggiamento da parte di un’importante organizzazione delle Pmi di questa regione non appaia come un atto di vuota ostinazione”. Queste le parole del Presidente della Federlazio, Maurizio Flammini. Federlazio ritiene infatti che siano in discussione due valori fondamentali dai quali un’organizzazione imprenditoriale non può derogare. Il primo è il corretto funzionamento delle istituzioni, quando sono in gioco importanti interessi e legittime attese dei cittadini, fra cui il rispetto rigoroso dei termini procedimentali. “Riteniamo – prosegue Flammini - che fossero la Regione ed il Comune a dover attuare i provvedimenti post-Malagrotta, avendone il titolo, la capacità, gli organi competenti e tutto il tempo necessario, visto che Federlazio che rappresenta una gran parte delle aziende che operano nel settore, ha da anni presentato alle autorità competenti progetti autofinanziati che avrebbero potuto risolvere ogni problema di smaltimento rifiuti nel Lazio, e per sempre”. Il secondo è la difesa della libera iniziativa, valore costituzionalmente garantito e fondamentale per l’ordinaria vita civile e per lo sviluppo economico del Paese. “Entrambi questi valori sono stati messi in grave discussione dagli atti amministrativi da noi impugnati – continua Flammini -. Da un lato infatti la burocrazia competente ha gravemente ritardato nell’esaminare le proposte di soluzione al problema rifiuti per il dopo-Malagrotta, anche presentate da Federlazio, e da tale imperdonabile ritardo è scaturita la dichiarazione dell’emergenza. Dall’altro lato il decreto di nomina del Commissario Pecoraro, verso il quale Federlazio ha sempre rivolto sentimenti di grande stima per la meritoria e forte opera che sta svolgendo in favore di Roma, che prevede (art. 2 comma 5) che l’impianto del post-Malagrotta, una volta realizzato (esproprio del terreno, progettazione e realizzazione da parte del Commissario) passi in proprietà al Comune di Roma. Ora va considerato che alcune delle discariche individuate coincidono con siti di associati Federlazio ove tali associati hanno, in più casi, investito in acquisti, progetti, manutenzione e sviluppo, e di tali proprietà assolutamente private sarebbero espropriati. Chiunque può giudicare l’assurdità di questa sequenza logica che va ad espropriare, non un semplice terreno per destinarlo ad utilità pubblica, ma una vera e propria attività imprenditoriale”. “Queste – conclude Flammini - sono le vere ragioni della nostra ostinazione: ristabilire senza equivoci i valori irrinunciabili del diritto a non vedere espropriata una attività imprenditoriale, seppure in itinere. Quanto invece all’emergenza rifiuti e al dopo-Malagrotta, Federlazio è al fianco di chiunque operi nel rigoroso rispetto della legge per risolvere il problema ed evitare a Roma la ‘vergogna Napoli’. Per fare questo, però, serve spirito costruttivo, disponibilità al dialogo, rinuncia ad ogni anatema e obiettività da parte di tutti e soprattutto delle Istituzioni”.  
   
   
BONIFICA SITI, 310 MILA EURO PER INTERVENTI NEI COMUNI DI GUBBIO, TERNI, ASSISI, BASTIA UMBRIA  
 
Perugia, 12 dicembre 2011 - La Giunta regionale dell´Umbria, su iniziativa dell´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, ha destinato 310 mila euro per la realizzazione di interventi di bonifica nei Comuni di Gubbio, Terni, Assisi, Bastia Umbria. "I finanziamenti sono destinati all´esecuzione di tutte le indagini necessarie a conoscere l´effettivo stato di inquinamento dei siti - ha spiegato l´assessore Rometti - al fine di predisporre gli eventuali progetti di bonifica e dare così seguito ai conseguenti interventi". Rometti, dopo aver ricordato che "la bonifica e il recupero delle aree contaminate rappresentano un problema di particolare rilevanza sia a livello nazionale che europeo", ha quindi precisato che, "malgrado i problemi relativi al reperimento delle risorse finanziarie, la Regione Umbria continua a portare avanti gli obiettivi previsti dal Piano regionale di bonifica delle aree contaminate". "Nell´ambito delle risorse finanziarie del Programma Comunitario ´Por-fesr 2007-2013´ assegnate per l´annualità 2011 - ha detto - la Regione Umbria per il recupero e la riconversione dei siti degradati,, nel mese di novembre 2011, ha sottoscritto appositi accordi di programma con i Comuni interessati e finalizzati all´esecuzione di tale attività che prevede anche un cofinanziamento a carico dei Comuni beneficiari pari al 20 per cento del costo totale dell´intervento". L´importo di 310 mila euro è finalizzato alla realizzazione dei seguenti interventi: indagini preliminari ed analisi di rischio nel sito in località Zappacenere del Comune di Gubbio, prosecuzione dell´attività di monitoraggio in località San Lazzaro del Comune di Gubbio, indagini preliminari in località Polymer (ex discarica) del Comune di Terni, piano di caratterizzazione ed analisi di rischio in località Torchiagina e in località San Lorenzo dei Comuni di Assisi e di Bastia Umbra.  
   
   
TRENTO: VIA LIBERA DAL CTA ALLA BONIFICA DELLE DISCARICHE VALZELFENA E MAZA I DUE INTERVENTI COSTERANNO COMPLESSIVAMENTE OLTRE 18 MILIONI DI EURO  
 
 Trento, 13 dicembre 2011 - Il Comitato tecnico-amministrativo dei lavori pubblici e della protezione civile ieri ha dato il via libera ai lavori di bonifica e messa in sicurezza di due discariche, quella di Valzelfena in Valle di Fiemme e quella della Maza ad Arco. Le modalità di intervento sono simili per entrambe le discariche. Per quanto riguarda la discarica fiemmese, si tratta di passare ora, dopo la conclusione nel gennaio di quest´anno del piano di caratterizzazione, alla fase finale del progetto di bonifica procedendo alla copertura della discarica stessa attraverso la posa del cosiddetto "capping" su una superficie di 40mila metri quadrati. L´intervento, che verrà affidato mediante il criterio dell´offerta economicamente più vantaggiosa, costerà circa 3,3 milioni di euro. Per la Maza, il Cta ha dato invece parere positivo al progetto definitivo dei lavori di copertura finale del primo lotto della discarica (il secondo lotto, come è noto, è tuttora in coltivazione e ampliamento), che interesseranno una superficie di 10 ettari. Per ridurre il rischio di contaminazione delle acque della prima falda ad opera del percolato, si procederà a coprire l´intera superficie occupata dai rifiuti con un "cappotto" di 2,5 metri di spessore composto, in vari strati, da pacchetti impermeabilizzanti costituiti da scarti di porfido, geotessile non tessuto, geocompisito bentonico, geostuoia e geomembrane, mentre lo strato più superficiale sarà costituito da terra. Per sostenere il "capping" verrà realizzato, lungo il perimetro dell´area, un argine in terra rinforzata, accompagnato da una trincea drenante lungo la strada di accesso. Le acque verranno convogliate in una vasca di laminazione e da qui recapitate nel vicino Rio Salone. Il costo complessivo dell´intervento ammonta a poco meno di 14.880.000 euro, di cui 12 milioni per lavori.