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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Febbraio 2012
"SPACE RADIATION AND PLASMA ENVIRONMENT MONITORING"  
 
 Noordwijk, 28 febbraio 2012 - Un evento intitolato "Space radiation and plasma environment monitoring" si terrà dal 9 all´11 maggio 2012 a Noordwijk, nei Paesi Bassi. Il numero di strumenti europei volanti, o pronti a volare, per radiazioni e plasma è aumentato significativamente negli ultimi anni. Contemporaneamente, i programmi di ricerca hanno fatto progressi nello studio di tecnologie innovative e progetti di nuova concezione che permettono una sostanziale riduzione della massa, dell´energia e del rispetto agli strumenti tradizionali, fornendo un´efficienza di rilevazione equivalente o superiore. Con molte missioni spaziali future che si svolgono in ambienti con intense radiazioni, c´è una significativa richiesta di strumentazione per la rilevazione di radiazioni. Le misurazioni precise dell´ambiente spaziale hanno un ruolo cruciale per migliorare i modelli ambientali di radiazione e per lo sviluppo di servizi meteorologici spaziali. L´evento costituirà un forum per discutere gli ultimi sviluppi nel campo della strumentazione per ambienti spaziali di plasma e radiazioni. Esaminerà inoltre le possibili opportunità di volo e delineerà la via da seguire nelle analisi di dati, database, condivisione di dati ed esperienze di volo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Congrexprojects.com/12c16    
   
   
COMO, PIÙ OPPORTUNITÀ VIA WEB CON CENTRO SERVIZI INAUGURATO RIDURRÀ ANCORA IL DIGITAL DIVIDE COMUNI FANNO RETE E CON CRS MIGLIORA LA QUALITÀ DELL´OFFERTA  
 
Como, 28 febbraio 2012 - Cresce, a Como e provincia, l´offerta di servizi digitali da parte della Pubblica amministrazione a favore di cittadini e imprese. Importante passo in questo percorso, l´inaugurazione della sede del Centro servizi territoriale (Cst), tenutasi il 24 febbraio alla presenza dell´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari. Nel corso del suo intervento Maccari ha illustrato i contenuti dell´Agenda digitale lombarda e parlato dei progressi raggiunti grazie al progetto Siscotel. Percorso Virtuoso - ´L´implementazione in provincia di Como di Siscotel con l´avvio del Centro servizi territoriale - ha affermato Maccari - si inserisce nel percorso virtuoso già avviato nel 2005´. Regione Lombardia, infatti, ha finanziato con 26 milioni di euro 104 progetti rivolti agli Enti locali. La Provincia di Como ha beneficiato di contributi regionali e comunitari pari a circa 1,2 milioni di euro, che offrono vantaggi a 31 Comuni. Il progetto Siscotel promuoverà un sistema unico di ´comunicazione´ ai cittadini a livello sovra-comunale e rappresenta un nodo importante dell´opera di digitalizzazione, informatizzazione e sburocratizzazione della Lombardia. Il Centro Servizio Territoriale - Ubicato presso la sede della Provincia, il Cst è un grosso ´cervellone´, che permetterà ai 31 Enti che vi hanno aderito di fornire servizi digitali che, da soli, non avrebbero potuto erogare. E´ quindi un´altra grande possibilità per eliminare il digital divide in quelle realtà che, per ragioni diverse, non sarebbero in grado di investire in innovazione tecnologica e quindi di offrire servizi sempre migliori ai cittadini. Tra Crs E Banda Larga - ´Grazie a Siscotel - ha ricordato l´assessore - saranno garantiti la gestione dello spazio web insieme alla fornitura di servizi di posta elettronica, l´attivazione e la prenotazione di servizi attraverso l´utilizzo della Carta regionale dei servizi (Crs) e l´uso della firma digitale´. ´Gli interventi e le opportunità del progetto Siscotel per i Comuni - ha aggiunto Maccari - aumentano la competitività e agevolano la vita a cittadini e imprese´. Fondamentale nodo di sviluppo per i progetti e le azioni di Siscotel resta l´azione incisiva di Regione Lombardia sul progetto Banda Larga. Vantaggi Per Tutti - ´Regione Lombardia - ha concluso Maccari - è in prima fila nella promozione di azioni e progetti concreti che agevolino la vita dei cittadini e delle realtà imprenditoriali, garantiti da una Pubblica amministrazione attenta a ridurre i costi gestendo in forma associata diversi servizi, rendendoli più efficienti e in grado di favorire la competitività. Si tratta di un impegno che troverà ulteriore applicazione all´interno del percorso di attuazione dell´Agenda digitale regionale, che presenteremo ufficialmente nei prossimi giorni´.  
   
   
TARIFFE AGEVOLATE PER LA PATENTE EUROPEA DI INFORMATICA SIGLATO ACCORDO TRA REGIONE LIGURIA E ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L’INFORMATICA  
 
Genova, 28 Febbraio 2012 - Tariffe agevolate per chi acquisisce la patente europea di informatica. Lo ha stabilito il protocollo d’intesa approvato il 24 febbraio dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore al bilancio e alla formazione, Pippo Rossetti, tra la Regione Liguria e l’associazione italiana per l’informatica. “L’obiettivo – ha spiegato l’assessore Rossetti – è quello di valorizzare le conoscenze e abilità professionali durante tutto l’arco della vita favorendo il conseguimento di certificazione europee di informatica spendibili sul mercato del lavoro”. I cittadini interessati potranno recarsi presso i centri di formazione professionali, gli enti aderenti al sistema informativo integrato o i centri di socializzazione per la terza età che hanno aderito all’iniziativa e ricevere informazioni. Il programma di certificazioni europee sarà illustrato dall’associazione italiana per l’informatica a tutte le strutture scolastiche del territorio per promuovere l’inserimento delle competenze informatiche nei curriculum scolastici.  
   
   
TOSCANA: FINANZIAMENTI REGIONALI PER UN “NON È MAI TROPPO TARDI” IN WEB 2.0  
 
 Firenze, 28 febbraio 2012 – Come innalzare i livelli di istruzione in una regione, la Toscana, dove la percentuale di adulti con diploma di media superiore è fra le più basse in Italia. E come farlo nell’era dei tablet e degli smartphone, delle app e del cloud computing, di wiki e del web 2.0 senza peraltro rinunciare all’importanza del contatto diretto fra docenti e discenti. Si è parlato di questo a Firenze (Sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati) il 24 febbraio in un seminario organizzato da Regione Toscana anche per informare su un avviso pubblico, finanziato sul Fondo Sociale Europeo, che concede contributi finalizzati a realizzare “percorsi formativi di natura formale” in grado di aumentare i livelli di istruzione della popolazione adulta. “Una occasione – ha spiegato Stella Targetti, vicepresidente con delega all’istruzione - per passare dalla sperimentazione che su queste frontiere è stata fatta in provincia di Grosseto a una azione di sistema che interessi l’intera Toscana offrendo ai cittadini adulti, italiani e stranieri, privi del diploma di scuola secondaria di secondo grado, la possibilità di ottenerlo”. L’avviso pubblico – uscito a fine gennaio – dà la possibilità di finanziare, con un importo complessivo di 900 mila euro, tre progetti a carattere sovra-provinciale per l’istruzione degli adulti attraverso la modalità della didattica cosiddetta “blended” (lezioni miste: sia in presenza che a distanza). In particolare si tratta di innalzare i livelli di istruzione secondaria di secondo grado della popolazione adulta. Per ciascuna delle macro aree individuate (Arezzo-grosseto-siena; Firenze-pistoia-prato-empoli; Livorno-lucca-massa-pisa) l’avviso finanzierà un unico progetto che dovrà iniziare entro il prossimo novembre e concludersi entro 15 mesi. La scadenza per presentare domande (al settore Istruzione della Regione Toscana) è fissata al 30 marzo (ore 13:00). Avviso e allegati sono scaricabili dal sito istituzionale di Regione Toscana, nelle pagine della istruzione. In Toscana la percentuale della popolazione over 25 anni con un titolo di studio basso (scuola media inferiore) raggiunge il 57,6% (elaborazione Irpet su dati Eurostat): si tratta di una percentuale superiore alla media nel Paese (ferma al 56%). Solo l’Italia del Sud (61,9% in media) fa peggio della Toscana mentre il dato medio dell’Italia centrale è al 51,3%. Nord Ovest e Nord Est (sempre a proposito di over venticinquenni, con titolo di studio fermo, al massimo, alla scuola media inferiore) si attestano, rispettivamente, sul 53,4% e sul 54,2%. In ciascuna delle tre macro-aree, i progetti per aiutare gli adulti toscani a conseguire un diploma superiore possono essere presentati e attuati da una Ats (associazione temporanea di scopo) composta almeno da una istituzione scolastica, o consorzio di scuole, nell’istruzione secondaria di secondo grado, in partenariato con almeno una agenzia formativa. La scuola deve essere dotata di un corso serale. Oltre alla presentazione del risultati, al seminario fiorentino è stato consegnato un manuale sull’architettura e sul funzionamento del progetto: 136 pagine e un cd su come usare l’e-learning nell’ambito della formazione degli adulti. E’ disponibile, in open source e dunque liberamente utilizzabile, un prodotto gratuito che consente di effettuare lezioni a distanza, di effettuare forum, assegnare compiti, creare quiz, collaborare in stile wiki, produrre dispense didattiche digitali, realizzare audio e video tutorial. Nel manuale è inserito un ampio capitolo sul web 2.0 sulla base della premessa che internet, sempre più è il luogo in cui è possibile “imparare a imparare”. Il seminario si è aperto con un video tratto dalle Teche Rai su “Telescuola“, mitico programma che il servizio pubblico radiotelevisivo italiano mandò in onda dal 1958 al 1966, in collaborazione con il ministero della Pubblica Istruzione, affiancato dal 1960 con “Non è mai troppo tardi” del maestro Alberto Manzi. Grosseto-arezzo-siena: Un Progetto Pilota - Con il progetto pilota “Diplomarsi on line“, la Regione Toscana fin dal 2005 ha sostenuto un progetto realizzato nel territorio grossetano. In quell’anno venne fatta un’indagine conoscitiva sul numero di persone interessate, nel grossetano, a conseguire un diploma utilizzando le nuove tecnologie: su circa 115 mila grossetani fra i 19 e i 55 anni, la metà risultano in possesso del solo diploma di scuola media di primo grado e di questi oltre il 30% dichiara di essere interessato a conseguire il diploma on-line. Negli anni successivi la Regione Toscana ha avviato una sperimentazione – finalizzata a validare il modello di diploma on-line – nelle province di Grosseto, Siena, Arezzo. Ciò attraverso il progetto “Accedi” (Accesso al Diploma) presentato da un gruppo di scuole e agenzie formative guidato dall’Ips “Luigi Einaudi” di Grosseto. Nelle sedi di Roccastrada, Sestino, Sansepolcro e Siena) i dati al consuntivo – diffusi durante il seminario fiorentino – raccontano di un totale di 58 adulti iscritti con 49 che hanno ottenuto l’idoneità presentandosi dunque all’esame di Stato e ottenendo così un diploma di istruzione secondaria di secondo grado.  
   
   
TELECOM ITALIA: SIGLATO ACCORDO STRATEGICO CON IL POLO SCS PER LO SVILUPPO DI SOLUZIONI INNOVATIVE BASATE SULLA TECNOLOGIA NFC “SIM BASED”  
 
 Roma, 28 febbraio 2012 - Telecom Italia ha siglato un accordo strategico con il Polo Scs (Secured Communicating Solutions), per lo sviluppo di soluzioni innovative basate sulla tecnologia Nfc “Sim Based”, cioè una versione dell’Nfc che utilizza le funzionalità e la sicurezza offerte dalle Sim inserite nei telefonini. Nel Novembre 2011, infatti, i principali operatori mondiali di telefonia mobile hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni e servizi Nfc “Sim Based”. Il Polo Scs, che raggruppa importanti società dell’Ict nel sud della Francia, è riconosciuto a livello mondiale come polo tecnologico per lo sviluppo di prodotti e soluzioni contactless, in ambito mobile e nel campo delle applicazioni di sicurezza e di prossimità. Il contributo del governo francese è stato determinante per rendere il Polo un caso di successo all’interno della propria agenda per l’innovazione e lo sviluppo economico. Questa iniziativa si inserisce in uno scenario più ampio in cui Telecom Italia è impegnata a creare un ecosistema di sviluppo e diffusione dei servizi che sfruttano l’Nfc. In quest’ottica rientrano le varie iniziative volte a rendere Milano la prima Nfc Connected City italiana, pronta ad ospitare, nell’ottobre 2012 il Mobile Nfc Summit della Gsma e nel 2015 l’Expo Milano. Sfruttando i casi di successo e l’esperienza delle aziende francesi nelle città di Nizza, Sophia Antipolis e Rousset, Aix en Provence, l’accordo con il Polo Scs aumenterà la capacità di Telecom Italia di portare questa nuova tecnologia al servizio di importanti settori come ad esempio i trasporti, i pagamenti elettronici, i programmi di fidelizzazione. “Questo accordo è un nuovo importante tassello nella strategia globale Nfc di Telecom Italia. Crediamo fermamente che il coinvolgimento di tutti gli attori dell’ecosistema Nfc “Sim Based”, tra cui i Solution Provider, gli sviluppatori di applicazioni, le case costruttrici e soprattutto gli operatori mobili, sarà la chiave per uno sviluppo interoperabile e sicuro di questo mercato in rapida crescita” ha dichiarato Marco Patuano, Amministratore Delegato di Telecom Italia. “Attraverso questa partnership nasceranno soluzioni innovative per tutti i nostri clienti, dai singoli cittadini alle grandi aziende alla pubblica amministrazione”. “Questa partnership con un operatore leader mondiale come Telecom Italia costituisce una leva forte che consentirà alle numerose aziende innovative del Pole Scs di introdurre sul mercato soluzioni e prodotti basati sulla tecnologia Nfc”, ha dichiarato Laurent Londeis, Presidente del Polo Scs.  
   
   
SHOWROOMPRIVE LANCIA L’APPLICAZIONE IN ITALIANO SU IPHONE, IPAD E ANDROID IL 71% DEL FATTURATO MOBILE TOTALE DI SHOWROOMPRIVE.IT PROVIENE DA IPHONE E IPAD  
 
Milano, 28 febbraio 2012 – Showroomprive.it, il club europeo che conta piu i 10 milioni di membri in Europa, lancia anche in Italia le app per acquistare attraverso iPad, iPhone e Android. Grazie a queste applicazioni, i membri italiani potranno accedere istantaneamente alla pagina delle vendite di Showroomprive.it. Il successo dell’applicazione di Showroomprive in Francia, dove il 12% del fatturato 2011 proviene da mobile e che conta circa 350.000 download, ha accelerato il lacio dell’applicazione in Italia dove l’azienda spera di ottenere dei risultati altrettanto positivi. “L’italia sta diventando un mercato sempre più interessante per quanto riguarda il panorama del mobile-commerce. Secondo dati ufficiali, nel 2011 sono 20 milioni gli italiani che utilizzano telefoni di ultima generazione e il 23% di questi ha già effettuato un acquisto via mobile” dichiara Stefano Zanetti, responsabile marketing Italia di Showroomprive. “Abbiamo deciso quindi di lanciare anche in Italia la nostra app che prevede un processo di acquisto molto facile: i nostri membri potranno vedere i prodotti al dettaglio, confrontare i prezzi, taglie, colori e selezionare gli articoli effettuando il pagamento in tutta tranquillità. Con la nostra app vogliamo entrare ancora più in contatto con i nostri membri, proponendo come sempre un universo web perfettamente in linea con il sito e come sempre più attrattivo e semplice nella navigazione che mai.” La scommessa di Showroomprive.it di facilitare il processo di acquisto dei suoi membri attraverso i dispositivi mobili conferma l´importanza del mercato italiano per l´azienda. La percentuale di visite al sito attraverso le applicazioni è in rapida crescita: è risultato infatti che gli utenti di Showroomprive.it che si connettono attraverso i loro dispositivi mobili navigano per più tempo ed eseguono acquisti con importi superiori rispetto coloro che si collegano attraverso i Pc. "Le cifre mostrano che la tendenza di acquistare tramite mobile-commerce è in costante aumento sin Italia e crediamo che questo sia il momento migliore per lanciare Showroomprive anche sugli smartphone" afferma Zanetti. Mobile-commerce, questo sconosciuto Ci sono tre diverse modalità di Mobile-commerce: Distance-commerce: Acquisti di beni e servizi con consegna a posteriori, ad esempio dopo l´acquisto di un Dvd, un libro elettronico, vestiti, ecc. E’ il modello seguito dal Showroomprive.it; Soft-commerce: beni e servizi digitali che il consumatore ottiene direttamente nel dispositivo elettronico. Gli esempi più comuni sono le suonerie telefoniche, bollettini sul traffico, ecc.; Hard-commerce: il pagamento di un servizio o prodotto in un punto vendita virtuale, come lo shopping nei negozi a livello della strada, biglietti per il cinema di acquisto, il pagamento di un parcheggio.  
   
   
NUOVE TECNOLOGIE, LOMBARDIA LANCIA ´WIKI-REGIONE´ PROGETTO PER RILANCIARE INNOVAZIONE E CREATIVITÀ  
 
Milano, 28 febbraio 2012 - "Regione Lombardia lancia il nuovo progetto che ci consentirà di essere, entro il 2015, la prima wiki-Regione d´Europa". Lo ha detto il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli a margine del convegno ´Innovation Festival´, che si è tenuto questa mattina presso la Sala Cinquecento di Palazzo Lombardia. "L´idea - ha spiegato Gibelli - è quella di costruire, attraverso la logica dei social network, piattaforme digitali e non, al fine di favorire lo scambio di conoscenza tra soggetti che non sono strettamente collegati in rete, ma che potenzialmente lo possono diventare". "Questo consentirà - ha proseguito ancora l´assessore - di allargare i confini e le possibilità non solo all´ambito regionale e nazionale, ma anche alla promozione di cluster e reti digitali transazionali, accorpando così anche le filiere che superano i limiti nazionali". "Un progetto - ha concluso il vice presidente - che vede Regione Lombardia proiettata in ambito europeo".  
   
   
PIEMONTE PROTAGONISTA DEL CEBIT DI HANNOVER  
 
Torino, 28 febbraio 2012 - Con circa 100 mq espositivi il Piemonte è protagonista del Cebit, salone di riferimento per il settore dell’information communication technology che Hannover ospita dal 6 al 10 marzo. La collettiva regionale è coordinata da Think Up, progetto dedicato allo sviluppo internazionale del comparto Ict piemontese, promosso dalla Camera di Commercio di Torino gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione con il supporto dei partner Fondazione Torino Wireless e Polo Ict. 15 le imprese piemontesi presenti: 7 sono Think Up e 8 sono tra le aziende più promettenti di I3p, incubatore delle imprese innovative del Politecnico di Torino. Soluzioni per il miglioramento delle prestazioni sportive; soluzioni per il controllo di produzione; strumenti per la creazione di siti web, blog e online shop; motori semantici indicizzati; soluzioni Rfid (Radio Frequency Identification) e mobile; piattaforme web per la tracciabilità delle coltivazioni e la gestione delle previsioni meteo; soluzioni di comunicazione e marketing tramite Qr code; prodotti software per il mondo dei media: sono alcune delle eccellenze che le aziende piemontesi presentano al Cebit. “Rafforzare le partnership, aumentare la rete di contatti internazionali, confrontarsi con la concorrenza a livello globale e i nuovi trend del settore, promuovere le eccellenze del progetto Think Up e più in generale le competenze del Piemonte in ambito ict: con questi obiettivi la Camera di Commercio di Torino continua a investire su questa manifestazione che negli anni ha portato a importanti risultati– spiega Alessandro Barberis, presidente della Camera di Commercio di Torino - Proprio qui, infatti, alcune aziende hanno concluso contratti di distribuzione o partnership, tecnologica e commerciale, opportunità ampliate anche grazie all’evento di brokeraggio tecnologico, un programma di incontri b2b tra espositori e buyer, organizzato dalla rete Enterprise Europe Network di cui la Camera di commercio fa parte”. “Prestigioso momento di incontro tra operatori del settore, fornitori, clienti e utilizzatori finali, Cebit è un appuntamento imperdibile, come dimostrano i successi ottenuti dalle nostre imprese – aggiunge Giuseppe Donato, presidente di Ceipiemonte -. Qui Microntel e Euresys hanno incontrato partner con cui hanno instaurato rapporti di collaborazione commerciale; Incomedia grazie a questo evento ha ampliato la propria rete di vendita incontrando i distributori per Ucraina, Bielorussia, Germania, Turchia ecc; Intellisemantic ha conosciuto molti enti, principalmente universitari, con cui ha potuto partecipare a progetti europei”. Il Cebit ha sviluppato oltre 7 milioni di contatti commerciali nel 2011, edizione che ha visto più di 4.200 espositori, provenienti da 70 paesi, e circa 339.000 visitatori da 110 paesi. Oltre il 20% dei visitatori proveniente da paesi al di fuori della Germania.  
   
   
ASSURANT SOLUTIONS NOMINA IL NUOVO RESPONSABILE MOBILE BUSINESS DEVELOPMENT EUROPA  
 
 Milano, 28 febbraio 2012: Assurant Solutions annuncia la nomina di Nino Treusch a responsabile delle attività di Business Development per l’Europa nel comparto Mobile Solutions (programmi di protezione per la telefonia mobile). Nino supporterà Assurant Solutions nel rafforzamento di questo comparto grazie all’esperienza e alla forte conoscenza del mercato Mobile Wireless. Proviene da Sony Ericsson e nell’ultimo anno ha lavorato come consulente di Assurant Solutions nello sviluppo strategico del comparto Mobile in Europa e in Nord e Sud America. Entra in Assurant Solutions in un momento molto interessante per la società e per l’intero settore, mentre si stanno creando nuovi programmi di protezione e servizi a valore aggiunto e il mercato si sta orientando verso il segmento m-commerce. Sarà responsabile dell’attuazione della strategia Mobile della società in Europa, incluse le relazioni e le partnership con tutte le società che operano nel settore. Jeff Unterreiner, Chief Marketing Officer Europe ha commentato: “La nomina di Nino dimostra quanto sia importante per noi sviluppare ulteriormente la nostra proposta assicurativa per il settore Mobile. La sua esperienza e la sua competenza ci aiuteranno Comunicato stampa a confermare la nostra posizione all’avanguardia nella creazione di programmi di protezione per un settore in forte evoluzione ”. Nino Treusch ha detto: “Sono particolarmente felice di entrare a far parte del team del comparto Mobile di Assurant Solutions, una società che offre alcuni tra i prodotti più completi e customer-oriented disponibili oggi sul mercato, e di poter lavorare allo sviluppo di programmi e servizi di protezione creati per incontrare le esigenze dei consumatori in tutto il mondo ”. Assurant Solutions Assurant Solutions è una società del gruppo Assurant Inc., leader specializzato in prodotti assicurativi e servizi affini che opera in Nord e Sud America, Europa e Asia. Il gruppo è quotato alla Borsa di New York con il simbolo Aiz e fa parte di Fortune 500 e S&p 500. Con attivi per circa 27 miliardi di dollari e un fatturato annuo di 8 miliardi di dollari, il gruppo ha una presenza territoriale in 25 paesi: negli Stati Uniti, in Canada, Argentina, Cile, Messico, Brasile, Porto Rico, Cina e, in Europa, in Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Irlanda. Assurant ha sede a New York e uffici amministrativi ad Atlanta e si compone di quattro divisioni assicurative –  
   
   
L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA FA IL BIS, DOPPIA LAUREA E DOTTORATO IN ITALIA E ALL’ESTERO  
 
Milano, 28 febbraio 2012 – Si rafforza l’offerta formativa internazionale dell’Università di Milano-bicocca. Dal 1 marzo sarà attivo un nuovo programma di doppia laurea destinato sia a studenti delle lauree magistrali sia a dottorandi. Il “Progetto Bis per il doppio titolo e la formazione di eccellenza” mette a disposizione nell’arco di tre anni settanta posti in mobilità internazionale tutti coperti da borse di studio. “Bis” è realizzato dall’Università di Milano–bicocca con il sostegno di Fondazione Cariplo che co-finanzia le borse di studio con un contributo di 240 mila euro. Il progetto Bis ha l’obiettivo di incrementare la mobilità di studenti italiani verso Atenei di altri Paesi e nel contempo aumentare il numero di studenti e dottorandi stranieri in formazione presso il campus milanese. Il programma si aggiunge a quelli finalizzati al conseguimento del doppio titolo di studio già attivi presso l’Università di Milano-bicocca grazie ad accordi esistenti con Università di tutto il mondo: dall’Europa agli Stati Uniti, dalla Russia al Sud America e alla Cina. “Bis” intensifica fortemente il programma Doppia Laurea che già dal 2004 offre a studenti e dottorandi l´opportunità di seguire un curriculum universitario spendibile internazionalmente. Attraverso un percorso di studi integrato con quello di università straniere partner, vengono conseguiti contemporaneamente due titoli accademici: la laurea magistrale in Italia e il corrispondente titolo straniero. Oppure, riferendosi ai dottorandi, un diploma di dottorato italiano insieme al corrispondente straniero. Aderendo all’iniziativa lo studente, di qualunque nazionalità entra in un contesto internazionale e, se lo desidera, anche nel mondo lavorativo di un Paese straniero. «Il rafforzamento dei progetti di internazionalizzazione – dice Marialuisa Lavitrano, delegato del Rettore per la mobilità internazionale - è un obiettivo strategico per il nostro Ateneo. Vogliamo offrire ai nostri studenti la possibilità di acquisire competenze e attitudini necessarie per lavorare in contesti multiculturali e quindi valorizzare il capitale umano che le aziende cercano per rafforzare la loro competitività nei mercati». Le destinazioni - Il Progetto Bis si basa su accordi stipulati con l’Universidad de Belgrano in Argentina e la Russian International Academy for Tourism per gli studenti di Economia. Gli studenti di Scienze e Tecnologie Geologiche, possono invece recarsi in Usa presso la Michigan Technological University e la University of Buffalo. Gli studenti di Biologia e Biotecnologie Industriali possono conseguire la doppia laurea presso le Università francesi Descartes-paris 5 oppure Diderot-paris 7, gli studenti di Sociologia presso l’Universidad de Sancti Spiritus di Cuba e gli studenti di Scienze presso la tedesca University of Aalen. Sono inoltre in via di definizione numerose altre partnership con prestigiose Università che consentono di ampliare le opportunità per studenti e dottorandi di tutte le facoltà di Milano-bicocca. Per quanto tempo sarà in vigore il Progetto Bis - Il progetto Bis sarà attivo per tre anni accademici, i primi studenti potranno partire (o arrivare) da luglio 2012 in poi e trascorreranno nel paese di destinazione dai 6 ai 12 mesi. La selezione è basata su criteri di merito. Nella pratica vengono pubblicati bandi annuali di doppio titolo sul sito di Ateneo, Area Mobilità Internazionale , che specificano i requisiti minimi e i criteri di valutazione nell’attribuzione dei premi di studio. Lo stesso iter viene seguito da studenti e dottorandi provenienti dalle università estere, anch’essi iscritti a corsi di laurea magistrale o di dottorato che si candidano a ricevere il premio di studio. Un progetto, quattro obiettivi - Il “Progetto Bis, Doppia Laurea e formazione di eccellenza” prevede l’attuazione contemporanea di quattro iniziative. Oltre alla Doppia Laurea, infatti, Bis vuole attrarre dottorandi stranieri favorendo la mobilità, i percorsi di studio e di ricerca paralleli in co-tutela, riservando anche a loro premi di studio. Il terzo obiettivo è quello di incrementare il numero di partnership con Università estere finalizzate al conseguimento del doppio titolo di studio, mentre il quarto, ultimo ma non meno importante, è la creazione di reti internazionali per l’attivazione di vere e proprie iniziative di collaborazione accademica. Nella tabella sotto c’è un quadro della mobilità internazionale dell’Università di Milano-bicocca relativa all’anno accademico 2010-2011. I dati sono riferiti ai programmi di internazionalizzazione come Erasmus, Erasmus Mundus, Exchange, Extra Plus, Bi_ci, Summer e Winter School.
a.A. 2009/2010 a.A 2010/2011 Incremento %
Studenti Incoming 261 497 + 90.42 %
Studenti Outgoing 618 1004 + 62.45%
Borse erogate 450 508 +12.8%
 
   
   
SCUOLA IN LOMBARDIA, CRESCE FORMAZIONE PROFESSIONALE (+1,5%) 18,6% DEL TOTALE, IL LICEO SCIENTIFICO È SEMPRE IN TESTA APREA: TUTTI GLI STUDENTI ISCRITTI, ANNULLATA LA DISPERSIONE  
 
Milano, 28 febbraio 2012 - E´ il liceo scientifico, con 17.500 iscritti, la scuola superiore maggiormente scelta dagli studenti lombardi di terza media. Cresce l´appeal dei percorsi regionali di istruzione e formazione professionale (che passa dal 17,1 per cento del totale dello scorso anno al 18,6 per cento, con un più 1,5 per cento), segno che, in un momento di crisi economica, ci si orienta maggiormente verso istituti che danno un più immediato accesso al mondo del lavoro. Sono questi alcuni dei dati più significativi delle iscrizioni per l´anno scolastico 2012-2013, che si sono concluse lunedì 20 febbraio. E´ quanto emerge da una Nota congiunta dell´Assessorato regionale all´Istruzione, Formazione e Cultura e dell´Ufficio scolastico regionale. Contrasto A Dispersione - "L´integrazione dei sistemi statale e regionale - spiega l´assessore Valentina Aprea -, che caratterizza l´offerta formativa lombarda, si conferma strumento di contrasto alla dispersione, visto che gli studenti di terza media si sono iscritti nella loro totalità a un percorso di istruzione o di istruzione e formazione. L´anagrafe degli studenti, in particolare, in questa prima e fondamentale fase del passaggio da un ordine di scuola all´altro, ha dato i risultati attesi, permettendo di conoscere in tempo reale i dati relativi alle iscrizioni e ci fornisce indicazioni fondamentali per seguire e monitorare i nostri ragazzi verso un pieno successo formativo". I Dati - Dei circa 90.000 studenti frequentanti la terza media che si sono iscritti alle scuole di secondo ciclo il 41,4 per cento si è orientato sui licei (1 punto in meno rispetto allo scorso anno), il 29 per cento sugli istituti tecnici (confermando il dato dello scorso anno), l´11 per cento sull´istruzione professionale (mezzo punto in meno), il 18,6 per cento sui percorsi regionali di istruzione e formazione professionale con un aumento di 1,5 punti percentuali. Circa 71.800 studenti hanno scelto le scuole statali (500 in meno dello scorso anno), le scuole paritarie, con 4.700 studenti, registrano un calo di 600 studenti, mentre i centri di formazione professionale hanno 13.500 iscritti, oltre 1.000 in più dello scorso anno. 3.250 studenti frequenteranno i percorsi regionali di istruzione e formazione professionale attivati all´interno delle scuole statali. Licei - Il percorso di gran lunga più richiesto è quello del liceo scientifico, con circa 17.500 iscritti; decisamente più staccati il liceo linguistico (6.370), il liceo delle scienze umane (erede delle sperimentazioni dell´ex istituto magistrale: 5.890 alunni iscritti), il liceo classico (3.346) e il liceo artistico (3.600); i licei musicali raccolgono circa 400 iscrizioni. Istituti Tecnici - Tra gli istituti tecnici spiccano, nel settore economico, l´indirizzo "Amministrazione, finanza e marketing", con 8.500 iscritti, e, nel settore tecnologico, l´indirizzo "Informatica e telecomunicazioni", con 4.000. L´ex istituto alberghiero ("Servizi per l´enogastronomia e l´ospitalità alberghiera"), con 4.150 iscritti, riscuote il maggior successo nell´ambito dell´istruzione professionale quinquennale, mentre il percorso triennale regionale più richiesto è quello di "Operatore del benessere" (3.660). Finanziamenti Regionali - È inoltre da sottolineare come la possibilità di iscriversi ai percorsi regionali di istruzione e formazione professionale presso le istituzioni formative accreditate sia possibile grazie a un finanziamento specifico di Regione Lombardia pari adì oltre 173 milioni di euro. La stessa offerta è possibile anche nelle scuole statali grazie all´intesa siglata da Regione Lombardia a livello nazionale già dal 2009 e ampliata a tutte le Regioni dal 2011. Scheda - Studenti Iscritti - Maschi: 52,1 per cento - Femmine: 47,9 per cento - Italiani: 88,2 per cento - Stranieri: 11,8 per cento - Scuole Statali: 79,8 per cento - Scuole Paritarie: 5,3 per cento - Cfp: 14,9 per cento - Offerta Liceale: 41,4 per cento - Istruzione Tecnica: 29 per cento - Istruzione Professionale: 11,1 per cento - Istruzione e Formazione Professionale: 18,5 per cento. I dati delle iscrizioni confermano una crescita della Istruzione e Formazione Professionale (Ifp) del 9 per cento rispetto al 2011-2012; i Centri di Formazione Professionale (Cfp) registrano addirittura un più 12 per cento. L´area principale delle iscrizioni si conferma quella del ´Benessere´; si conferma al secondo posto l´area della ´Ristorazione´. Nel 2012-2013 si incrementano significativamente le aree ´Riparazione veicoli a motore´ (+12 per cento), quella della ´Trasformazione agroalimentare´, che incrementa di circa il 50 per cento. Oltre il 60 per cento delle iscrizioni si concentra su quattro qualifiche: ´Benessere´, ´Ristorazione´, ´Veicoli a motore´ ed ´Elettrico´. I Dati Provinciali - Le province dove la Ifp si conferma con valori di iscrizioni superiori alla media regionale (18,6 per cento) sono Bergamo e Lecco, con il 23 per cento, Brescia e Como, con il 22 per cento, e Mantova con il 21 per cento. Al di sotto della media si collocano le province di Milano e Monza Brianza, con il 14 per cento e Lodi, Pavia e Sondrio, con il 17 per cento. Il comportamento delle iscrizioni nelle diverse province, rispetto all´anno precedente, appare generalmente in crescita, con punte significative, oltre il 15 per cento, nelle province di Varese, Milano, Monza Brianza, Pavia e Bergamo. Iscritti Per Province E Confronto Tra 2011-2012 E 2012-2013 - Nell´ordine: Provincia, Iscrizioni Ifp 2011-2012, Iscrizioni Ifp 2012-2013, Variazione percentuale, Iscritti alla Ifp su totale iscritti nel 2012-2013. Bergamo 2320 2669 15% 23%; Brescia 2816 2753 -2% 22%; Como 1241 1238 0% 22%; Cremona 539 604 12% 19%; Lecco 694 735 6% 23%; Lodi 343 359 5% 17%; Monza E Brianza 1145 1204 5% 14%; Milano 3245 3737 15% 14%; Mantova 707 827 17% 21%; Pavia 673 778 16% 17%; Sondrio 269 299 11% 17%; Varese 1344 1578 17% 19%. Totale 15336 16781 9% Cfp accreditati 12074 13527 12% . Iscritti Per Qualifica E Confronto Tra 2011-2012 E 2012-2013 - Nell´ordine: Qualifica, anno 2011-2012, anno 2012-2013, Variazione percentuale. Operatore agricolo 331 416 26%; Operatore servizi di promozione e accoglienza 256 232 -9%; Operatore servizi di vendita 359 373 4%; Operatore riparazione veicoli a motore 1638 1836 12%; Operatore amministrativo segretariale 789 831 5%; Operatore dei sistemi e dei servizi logistici 25 39 56%; Operatore del benessere 3584 3667 2%; Operatore del legno 222 296 33%; Operatore della ristorazione 2491 2675 7%; Operatore trasformazione agroalimentare 743 1098 48%; Operatore dell´abbigliamento 283 314 11%; Operatore delle calzature 2 1 -50%; Operatore delle lavorazioni artistiche 167 219 31%; Operatore delle produzioni chimiche 13 10 -23%; Operatore impianti termoidraulici 356 404 13%; Operatore edile 166 151 -9%; Operatore elettrico 1643 1732 5%; Operatore elettronico 316 319 1%; Operatore grafico 604 746 24%; Operatore legno e arredamento 1 3 200%; Operatore meccanico 1238 1307 6%; Operatore commerciali 3 0 -100%; Operatore dei servizi di animazione turistico e del tempo libero 104 103 -1%; Operatore della comunicazione audio video 2 9 350%; Totale Ifp 15336 16781 9%; di cui Cfp accreditati 12074 13527 12%.  
   
   
UNIVERSITÀ: PROFUMO, PER ATENEI SEMPLIFICAZIONE E AUTONOMIA RESPONSABILE TONDO: DAL MINISTRO DISCORSO POSITIVO, DAREMO MASSIMA COLLABORAZIONE  
 
 Udine, 28 febbraio 2012 - ´´Molto positivo. Un discorso improntato alla responsabilità. Ci sarà massima collaborazione tra noi e il Ministero´´. Con queste parole il presidente della Regione Renzo Tondo ha commentato ieri l´intervento del ministro dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca Francesco Profumo all´inaugurazione del trentaquattresimo Anno accademico dell´Università di Udine. Alla forte richiesta di sburocratizzazione, giunta dal Magnifico Rettore Cristiana Compagno, il ministro ha infatti risposto rendendo noto che il Governo si sta adoperando per oliare il sistema, introducendo semplificazioni e costruendo un futuro basato sull´autonomia responsabile degli atenei, con una valutazione successiva dei risultati raggiunti. E se il 2012 sarà un anno di transizione, in ogni caso le modalità del fondo di finanziamento sono destinate a mutare, con trasferimenti di tipo ´´multifondo´´, che vadano a premiare gli investimenti in infrastrutture, servizi e ricerca. Con l´obiettivo dichiarato di ´´migliorare i processi formativi nell´ottica di sostegno all´imprenditorialità´´, affinché l´Italia torni ad essere ´´attore di primo piano nell´Europa comunitaria´´. Parallelamente il ministro Profumo ha giudicato ´´di grandissimo interesse´´ il progetto di una possibile federazione tra le Università di Trieste e di Udine. Una attività aggregata che, secondo Profumo, ´´deve riguardare in primo luogo la ricerca e le formazione, e successivamente le attività amministrative e gestionali´´. Una maggiore sinergia è infatti necessaria ´´per dare agli studenti una migliore risposta in termini di qualità, efficienza ed efficacia dell´insegnamento, e maggiore robustezza nella successiva sfida del lavoro´´. Nel suo intervento il ministro Profumo ha anche indicato l´Ateneo di Udine come ´´la testimonianza della volontà del popolo friulano di scommettere, dopo il terremoto´´, auspicando tra l´altro che gli aquilani prendano esempio dal Friuli per la loro rinascita´´. Da parte sua il presidente Renzo Tondo, ribadendo l´attenzione e la vicinanza della Regione al sistema universitario del Friuli Venezia Giulia, con risorse stanziate nel 2012 pari a 34 milioni di euro per attività didattiche, ricerca e diritto allo studio che consentano di ´´puntare le nostre carte sui giovani´´, ha colto l´occasione per ricordare le linee di intervento dell´Amministrazione regionale per fronteggiare la crisi economica, garantire la coesione sociale e sostenere gli imprenditori che ancora ´´producono, credono, non mollano: rafforzamento degli ammortizzatori sociali e sostegno allo sviluppo dell´economia, utilizzando la nuova programmazione europea e puntando su piccole e medie imprese, innovazione, ambiente´´. In un contesto di ammodernamento delle infrastrutture, dall´autostrada al sistema portuale, alla banda larga. Per ´´rafforzare il ruolo del Friuli Venezia Giulia nella società globale della conoscenza´´. Non è mancato da parte di Tondo un richiamo alla volontà di affrontare e non subire i cambiamenti, che si è concretizzata anche nell´impegno a ´´contenere la spesa pubblica per arrivare a una burocrazia meno costosa, più rapida e più efficiente´´, in uno sforzo di ammodernamento che anche ´´l´Università di Udine, in parallelo con quella di Trieste, ha avviato per cambiare organizzazione e offerta didattica, per concorrere più incisivamente alla ´mission´ di favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio´´. E sulla collaborazione tra i due atenei, favorita dalla legge regionale 2 dello scorso anno che punta a rafforzare le logiche di sistema, il presidente ha affermato che ´´non è in gioco l´autonomia dei singoli istituti, valore da preservare, ma che la competizione non si gioca tra Udine e Trieste, ma nei confronti degli altri sistemi universitari, in Italia e in Europa soprattutto´´. Infine il presidente Tondo ha parlato dell´impegno volto alla riorganizzazione delle funzioni in materia di diritto allo studio universitario, per assicurarne la sostenibilità in termini di qualità e risorse, con la costruzione di una nuova Fondazione.  
   
   
UNIVERSITÀ: TONDO, SISTEMA DI ECCELLENZA AL SERVIZIO DEL PAESE  
 
Trieste, 28 febbraio 2012 - Nella sfida che le Università di Trieste e Udine hanno lanciato per arrivare a un "patto federativo", l´Amministrazione regionale sarà al loro fianco, senza esitazioni. Lo ha assicurato il presidente della Regione, Renzo Tondo, che, ieri pomeriggio, ha partecipato all´inaugurazione dell´Anno Accademico 2011-2012 dell´Ateneo triestino, alla presenza del ministro dell´Ambiente, Corrado Clini. Dopo l´intervento introduttivo del Magnifico Rettore, Francesco Peroni, e del ministro, hanno parlato anche i rappresentanti delle istituzioni locali: accanto a Tondo, il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, e la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat. Tondo ha ricordato il livello di eccellenza raggiunto dal sistema universitario del Friuli Venezia Giulia, come dimostrano tutte le graduatorie nazionali e internazionali. Secondo il presidente della Regione, è tuttavia necessario in questa fase saper affrontare il cambiamento, non subirlo, e ciò vale in primo luogo per le Pubbliche amministrazioni, alle quali è richiesto dunque uno sforzo aggiuntivo di ammodernamento. "Un processo non facile, perché deve intaccare - ha detto - logiche di potere e meccanismi consolidati, rendite di posizione". In questo senso la Regione "ha molto apprezzato il percorso che l´Università di Trieste, in parallelo con quella di Udine, ha avviato per cambiare in modo significativo la propria organizzazione e la propria offerta didattica, un percorso non facile che ha portato alla fine all´approvazione di nuovi Statuti". Sugli obiettivi, ha rilevato il presidente, c´è piena sintonia con la Regione. "Accanto alla didattica e alla ricerca, le Università del Friuli Venezia Giulia hanno una terza fondamentale ´missione´, che è quella di concorrere allo sviluppo economico e sociale del territorio ove sono insediate. Didattica e ricerca devono essere dunque orientate anche a far crescere il capitale umano e il tessuto delle imprese del Friuli Venezia Giulia, in termini di trasferimento tecnologico e di innovazione". Tondo ha citato la legge regionale 2 del 2011, con la quale si punta proprio a rafforzare la "logica di sistema" dell´Alta Formazione, orientando le risorse a questa priorità, premiando le sinergie e i progetti condivisi. "Non è naturalmente in gioco - ha ribadito il presidente - l´autonomia dei singoli Atenei, che è un valore da preservare. È tuttavia ormai chiaro che la competizione non si gioca tra Udine e Trieste, ma nei confronti degli altri sistemi universitari, in Italia e soprattutto in Europa". Il ministro Clini, nel suo intervento, ha espresso apprezzamento per l´Università di Trieste, soprattutto per il suo sforzo di operare sempre di più in chiave internazionale. E proprio l´Ateneo triestino, assieme alle altre istituzioni scientifiche del Friuli Venezia Giulia, Area Science Park in testa, rappresentano secondo il ministro "una risorsa per il Paese". "La crisi che stiamo attraversando - ha concluso Tondo - ci pone delle sfide, ma ci apre anche nuove opportunità. Non mi nascondo le difficoltà, ma sono anche convinto che abbiamo la capacità e la tenacia per superarle. Siamo un grande Paese, dobbiamo contribuire al suo rilancio. Il Friuli Venezia Giulia vuole esserci".  
   
   
PIú DI 5000 STUDENTI HANNO SCELTO PAVIA PER SEGUIRE GLI INCONTRI DI FACOLTÀ 2012 DALL’1 AL 16 FEBBRAIO SI SONO SVOLTI IN ATENEO, GLI INCONTRI DI FACOLTÀ CON LA PRESENTAZIONE DEI CORSI DI LAUREA E CONSIGLI PER SCEGLIERE.  
 
Pavia, 28 febbraio 2012 - Prime lezioni, consigli utili, test in Università per gli studenti del Iv anno delle superiori: un’iniziativa messa a punto dal Centro Orientamento (Cor) e dedicata agli studenti del penultimo di scuola superiore interessati a saperne di più sui corsi di laurea e sulle selezioni dell’Università di Pavia. Sono stati oltre 5000 gli allievi delle scuole superiori che hanno partecipato agli “Incontri di Facoltà 2012”. A confermare l’andamento delle scorse edizioni è stata la presenza di molti studenti di Pavia e provincia in totale 1208, seguiti da Milano 286, da Bergamo 118, per un totale di 714 alunni dalle città lombarde. Non sono inoltre mancate scolaresche provenienti del nord Italia 409; dal Piemonte (soprattutto da Alessandria 220 e da Biella 116); dall’Emilia Romagna 107 di cui 98 da Piacenza; a seguire la Liguria e il Friuli Venezia Giulia. L’area Scientifica e Sanitaria è stata la più gettonata con 2100 presenze, seguita dall’area Umanistica e Politico Economica 2000, e infine da Ingegneria 1000. Il liceo scientifico è stato la tipologia di scuola con il maggior numero di presenze con più di 1000 studenti, seguito dal Liceo Classico e dal Liceo Linguistico. Significativa anche la partecipazione di Istituti tecnici e professionali. Gli Incontri di Facoltà rappresentano un’occasione per far conoscere ai giovani il “Sistema–pavia”: l’Ateneo coi suoi collegi e i servizi agli studenti, ma anche per offrire gli strumenti di orientamento più adatti per scegliere al meglio il corso di laurea, tenendo presenti le proprie aspirazioni, motivazioni, interessi. Una formula collaudata, che richiama intere classi accompagnate dai professori, oltre che singoli studenti che nel mese di febbraio hanno potuto incontrare i docenti dell’Ateneo, raccogliere informazioni e materiale sui corsi e soprattutto sugli sbocchi professionali. Sono ancora in corso gli incontri di preparazione ai test d’ingresso 2012 - Nei primi mesi dell’anno, per aiutare gli studenti della V superiore ad affrontare le principali materie trattate nei test valutativi e selettivi (matematica e logica, biologia, chimica, fisica e inglese), il Centro Orientamento organizza, in collaborazione con alcuni docenti delle Scuole Superiori, delle settimane di preparazione: cinque pomeriggi, per capire il proprio livello di preparazione ed eventualmente programmare successivi momenti di “allenamento” per affrontare al meglio gli studi universitari. I prossimi incontri: Chimica (dal 27 febbraio al 7 marzo a Palazzo del Maino), Biologia (dal 12 al 21 marzo a Palazzo del Maino).  
   
   
VISITA IN AREA DEI MINISTRI PROFUMO E CLINI, ESORDIO DEL NEO PRESIDENTE DE MAIO PROFUMO: “I PROCESSI DI RICERCA E INNOVAZIONE POSSONO CREARE UN’INDUSTRIA ITALIANA PIÙ CAPACE DI COMPETERE”  
 
Trieste, 28 febbraio 2012 - Il ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, Francesco Profumo, e il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, sono stati in visita ad Area Science Park di Trieste. Ad accoglierli il neopresidente Adriano De Maio, accompagnato dal vice presidente Roberto della Marina, dal consigliere Paola Secchiero e dal direttore generale Enzo Moi. “Solo accelerando i processi di ricerca e innovazione possiamo creare un’industria italiana più capace di competere - ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, Francesco Profumo - il ruolo di Area in questo è fondamentale. Una persona con l’esperienza del professor De Maio credo sia quella giusta per favorire una stretta connessione con il territorio e più in generale con il Paese”. “Ho trovato la realtà di Area Science Park addirittura migliore, per attività e risultati, di quanto mi aspettassi – ha dichiarato il presidente Adriano De Maio. Conto in un paio di mesi di acquisire una conoscenza approfondita del sistema e di proporre quindi la mia visione sulle prossime strategie, ascoltando anche le idee del mio predecessore, il ministro Clini, e confrontandomi con il management di Area. Mi aspetto partecipazione, capacità propositiva e di critica costruttiva da parte di tutti. Da parte mia sarò un presidente presente e aperto all’ascolto”. Lasciato il campus di Padriciano, il ministro Profumo si è recato in visita al Laboratorio di luce di Sincrotrone Elettra di Area Science Park, dove è stato accolto dal presidente Carlo Rizzuto nella sala sperimentale del nuovo Fermi@elettra, uno dei quattro laser a elettroni liberi esistenti al mondo per l’analisi dinamica dei materiali e lo sviluppo delle nanoscienze. Area Science Park: alcune informazioni e dati - Area Science Park di Trieste è un parco scientifico e tecnologico multisettoriale, in cui operano 86 tra aziende ed istituti pubblici e privati attivi nell’ambito della ricerca e dell’innovazione, con un fatturato complessivo di circa 180 milioni di euro. Il Parco accoglie circa novanta insediati tra Enti di ricerca e piccole-medie imprese, in cui operano circa 2.400 persone. Campi di attività: Scienze della vita; Fisica, Materiali e Nanotecnologie; Informatica, Elettronica e Telecomunicazioni; Energia e Ambiente; Sevizi qualificati. Area Science Park è gestito dal Consorzio per l’Area di ricerca, ente vigilato da Miur, che opera anche nei campi del trasferimento tecnologico, della gestione della formazione imprenditoriale e dello sviluppo di reti per la collaborazione fra scienza e industria a livello nazionale ed internazionale. Trasferimento Tecnologico - Area ha realizzato in Friuli Venezia Giulia circa 2.000 interventi nelle Pmi, con ricadute in termini di innovazioni di prodotto e di processo e di nuovi brevetti. Questa attività è stata estesa di recenti ad altre regioni Italiane grazie a specifici accordi con istituzioni e operatori territoriali. E’ nata così nel 2009 Basilicata Innovazione, grazie ad una convenzione con la Regione Basilicata. Bi offre alle imprese e ai ricercatori lucani un punto di accesso diretto allo stato dell’arte della ricerca applicata, favorendo lo scouting di competenze, partner, finanziamenti e assistenza, utili a realizzare innovazione di prodotto, di processo e gestionale. Sulla stessa linea si è costituita nel 2010 Napoli Attiva Scarl, joint venture tra la società in house di Area, Innovation Factory, e l’Università Federico Ii. A fine 2011, grazie ad una accordo con Regione Calabria e Fincalabra è nata invece Calabriainnova, che opererà sia con servizi erogati direttamente, sia con la gestione di un sistema di incentivi per l’innovazione e la ricerca, quantificabile in circa 16 milioni di euro nel triennio. Altri accordi territoriali sono in fase di definizione. Area nei prossimi anni - Nuove fonti rinnovabili di energia, sicurezza alimentare e biotecnologie, tecnologie applicate alla conservazione dei beni storici e culturali, domotica e trasporti a bassa emissione. Sono questi i settori ai quali Area Science Park guarda con crescente interesse, con l’obiettivo di dare impulso a progetti che possano tradursi in applicazioni. In particolare, nel settore delle energie, Area è impegnato, insieme al Ministero dell’Ambiente, nel piano strategico Enerplan per la produzione e l’uso efficiente dell’energia. Enerplan consta di diversi progetti, ognuno dei quali propone soluzioni per l´efficienza e la razionalizzazione degli impieghi energetici, con l´obiettivo di contribuire allo sviluppo e alla crescita dell´industria italiana.  
   
   
ISTRUZIONE: VERSO ISTITUTO TECNICO SUPERIORE NELL´AGROALIMENTARE  
 
 Udine, 28 febbraio 2012 - "Stiamo lavorando alla costruzione di un terzo istituto tecnico superiore, che si occuperà di agrolimentare", coinvolgendo nel progetto "l´intera istruzione tecnica e professionale del settore agricolo in Friuli Venezia Giulia e tutti i portatori di interesse", e quindi puntando su "un´altra specifica vocazione del nostro territorio". Lo ha annunciato ieri a Udine il presidente della Regione, Renzo Tondo, in occasione del convegno "L´istituto tecnico e l´istruzione tecnica superiore", promosso dall´Istituto Malignani e dall´Ufficio scolastico regionale, e al quale è intervenuto anche il ministro all´Istruzione, Univesità e Ricerca, Francesco Profumo. Secondo Tondo anche l´istruzione tecnica ha "una valenza strategica per garantire la competitività del sistema Friuli Venezia Giulia, rafforzare il capitale umano e puntare al raggiungimento degli obiettivi dell´Europa 2020". È in questa prospettiva che la Regione Friuli Venezia Giulia "ha sostenuto nel corso del 2011 la costituzione e l´avvio di istituti tecnici superiori (Its)", destinando a essi risorse per mezzo milione di euro. Gli Its sono scuole speciali di tecnologia, canali formativi paralleli ai percorsi universitari. Formano tecnici superiori nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività delle imprese. Presso il "Malignani" è stato attivato l´Istituto Tecnico Superiore per le nuove tecnologie del "made in Italy", indirizzo per l´industria meccanica e aeronautica. L´altro Its è nato presso il "Kennedy" di Pordenone, e si occupa di tecnologie dell´informazione e della comunicazione. Nel suo intervento anche il ministro Profumo ha sostenuto come l´Italia "debba fare un grande investimento nella formazione tecnico professionale, a livello sia di scuola superiore, sia di percorsi post diploma", ricordando che "rispetto ad altri Paesi europei con cui ci confrontiamo in termini competitivi come la Germania siamo molto in ritardo sia dal punto di vista dei numeri, in quanto vi è un eccesso di studenti che seguono un percorso liceale, sia in termini di sistema di relazioni tra scuola e realtà sociale ed economica". Da qui la necessità di "un progetto complessivo sulla formazione tecnico-professionale che coinvolga aziende, sindacati e famiglie". Un percorso in cui è coinvolto anche l´Ufficio Scolastico Regionale che, come ha ricordato la direttrice Daniela Beltrame, "da due anni ha avviato una profonda azione di Orientamento tra i diversi gradi dell´istruzione obbligatoria e in uscita verso il mondo del lavoro e dell´università, in sinergia con Confindustria Fvg, Camere di Commercio, Regione e Enti Locali". "Per sostenere questa azione - ha detto - è in corso anche un processo di formazione degli insegnanti che consentirà alla scuola del Friuli Venezia Giulia di essere motore di sviluppo del territorio garantendo a tutti pari opportunità per consentire ai migliori, qualunque sia il luogo di provenienza o il ceto sociale, di giungere ai più alti gradi della scala sociale per promuovere così processi di mobilità sociale sulla base del merito". Il Malignani è una delle eccellenze dell´istruzione in Friuli Venezia Giulia. Scuola storica, ha ricordato la preside, Ester Iannis, che dal 1937 contribuisce alla diffusione della cultura dell´innovazione. Il nuovo Its è nato grazie alla volontà di partecipazione espressa anche dal mondo produttivo, in un´ottica di collaborazione tra pubblico e privato, centri di ricerca, università e enti di formazione. Una volontà che si è concretizzata in una Fondazione, che consente quel rapporto tra formazione e impresa invocato dal ministro Profumo e che per il Malignani è una realtà, come sottolineato anche dal vicepresidente della Fondazione, Rodolfo Malacrea, e dal responsabile del centro ricerche delle Officine Danieli di Buttrio, ingegner Marconi. Il convengo è stato preceduto da una visita ai laboratori del Malignani del ministro Profumo e delle autorità presenti, tra le quali l´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, il sindaco di Udine Furio Honsell, l´assessore provinciale all´Istruzione, Elena Lizzi, il prefetto Ivo Salemme, il presidente della Fondazione Crup, Lionello D´agostini. Nell´ occasione è stata scoperta la targa con l´intestazione dell´Istituto Tecnico Superiore nuove tecnologie del made in Italy, indirizzo per l´industria meccanica e aeronautica.  
   
   
TRENTO: APPROVATO IL CALENDARIO PER L’ANNO SCOLASTICO 2012-2013  
 
Trento, 29 febbraio 2012 - Nella seduta del 24 febbraio , la Giunta provinciale ha approvato la delibera proposta dall’Assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, contenente il “Calendario delle attività didattiche nelle istituzioni scolastiche, nella scuola dell’infanzia nonché negli istituti e centri di formazione professionale per l’anno scolastico 2012-2013”. Due giorni di vacanza nel periodo di carnevale. Calendario Anno Scolastico 2012/2013 Calendario attività didattiche nelle istituzioni scolastiche della provincia di Trento: Inizio delle lezioni per tutte le scuole: mercoledì 12 settembre 2012 Fine delle lezioni: martedì 11 giugno 2013 Numero minimo di giorni di lezione: 204 Giorni di vacanza: - tutte le domeniche; - da giovedì 1 novembre a sabato 3 novembre 2012 (ponte della festività di Ognissanti); - sabato 8 dicembre 2012 (festività dell’Immacolata concezione); - da sabato 22 dicembre 2012 a sabato 5 gennaio 2013(vacanze di Natale); - da lunedì 11 febbraio a martedì 12 febbraio 2013 (vacanze di carnevale); - da mercoledì 27 marzo 2013 a mercoledì 3 aprile 2013 (vacanze di Pasqua); - giovedì 25 aprile 2013 (festa della liberazione); - mercoledì 1 maggio 2013 (festa del lavoro). Rimangono nella disponibilità di ciascuna istituzione scolastica ulteriori due giorni di vacanza. I giorni di vacanza fissati dall’istituzione scolastica coincidono per tutti i plessi di competenza, salvo che per l’eventuale determinazione di un giorno di vacanza per la festa del Patrono qualora essa cada nel corso dell’anno scolastico e fermo restando che la festa medesima rientra in ogni caso nei 2 giorni a disposizione. E’ auspicato che le istituzioni scolastiche e formative presenti sul medesimo territorio e, pertanto, a servizio della stessa comunità, programmino in forma concertata gli spazi di flessibilità consentiti dal calendario scolastico. Formazione Professionale L’attività formativa degli istituti e centri di formazione professionale di base, inizia, obbligatoriamente, mercoledì 12 settembre 2012. Gli istituti di formazione professionale provvedono all’organizzazione temporale delle lezioni, comprese le sospensioni dell’attività didattica di base e dell’orario dei docenti, nel rispetto della durata corsuale e degli ordinamenti didattici previsti per i corsi di formazione professionale iniziale di base. Il dirigente il Servizio Scuola dell’infanzia, istruzione e formazione professionale fissa il periodo di svolgimento degli esami di qualificazione professionale, tenuto conto delle esigenze relative all’avviamento al lavoro degli allievi qualificati con riferimento alla realtà produttiva locale e alla programmazione delle attività, fissa inoltre il periodo di svolgimento degli esami di diploma provinciale di formazione professionale. Festività religiose ebraiche nel 2012 Si considerano giustificate le assenze degli alunni ebrei dalla scuola e dai corsi di formazione professionale, su richiesta dei genitori, ovvero dell’alunno se maggiorenne, nel giorno di sabato e nei giorni in cui si svolgono le festività, quali indicate dal Ministro dell’interno con proprio decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 29 luglio 2011. Per l’anno solare 2013 si farà riferimento all’atto che verrà a suo tempo emanato dalla medesima autorità governativa. - 17 e 18 settembre: Rosh Hashana´ (Capodanno); - 25 e 26 settembre: Kippur (Vigilia e digiuno di espiazione); - 1, 2, 7 e 8 ottobre: Sukkot (Festa delle Capanne); - 9 ottobre : Simchat Tora´ (Festa della legge). Scuole dell’infanzia Per le scuole dell’infanzia le attività didattiche per l’anno scolastico iniziano lunedì 3 settembre 2012 e terminano venerdì 28 giugno 2013. Fermo restando il periodo di durata di dieci mesi dell’attività didattica, i comitati di gestione delle scuole dell’infanzia deliberano il calendario scolastico, anche speciale, in relazione alle specifiche esigenze sociali del territorio in cui ha sede la scuola (es. Calendario turistico, con aperture nei mesi di luglio e agosto). I giorni ed i periodi di sospensione dell’attività didattica per le scuole dell’infanzia sono i seguenti: - tutti i sabati e le domeniche; - da giovedì 1 novembre a venerdì 2 novembre 2012 (ponte della festività di Ognissanti); - da lunedì 22 dicembre 2012 a venerdì 4 gennaio 2013 (vacanze di Natale); - da lunedì 11 febbraio a martedì 12 febbraio 2013 (vacanze di carnevale); - da mercoledì 27 marzo 2013 a mercoledì 3 aprile 2013 (vacanze di Pasqua); - giovedì 25 aprile 2013 (festa della liberazione); - mercoledì 1 maggio 2013 (festa del lavoro) - giovedì 15 agosto 2013 (festa dell’Assunzione). E’ riconosciuta come giornata festiva la festa del Santo patrono del luogo in cui è ubicata la scuola. Servizio pubblico di trasporto Il servizio di trasporto della Trentino trasporti, sia di linea che speciale, è garantito per le scuole dell’infanzia dal 3 settembre 2012 al 28 giugno 2013 nonché dall’1 luglio al 31 agosto 2013, per le scuole dell’infanzia a calendario turistico e per le restanti scuole dal 12 settembre 2012 all’11 giugno 2013 con esclusione dei giorni individuati dai paragrafi 1 e 4 del presente provvedimento. Il servizio erogato dall’aggiudicatario dei servizi di trasporto scolastico speciale e dagli altri trasportatori è garantito per 206 giorni di scuola e sospeso nei giorni di vacanza, in conformità a quanto deliberato dalle singole istituzioni, nel rispetto di quanto previsto dai paragrafi 1 e 4 del presente provvedimento. La delibera completa dell’allegato è consultabile in versione integrale da martedì 28 febbraio 2012 sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
SERVIZIO CIVILE: FVG, DEFINITA PROGRAMMAZIONE 2012-14 IN FVG  
 
Trieste, 28 febbraio 2012 - Formazione, informazione, incontro e inquadramento nel contesto legislativo e giuridico nazionale sono i cardini del documento di programmazione del servizio civile regionale e solidale per il triennio 2012-14, approvato il 24 febbraio dal Governo del Friuli Venezia Giulia su proposta dell´assessore Roberto Molinaro. In particolare, sono state ridefinite le modalità di attuazione del servizio civile e di selezione dei volontari, così come i criteri di priorità per la scelta dei progetti e le attività formative dei volontari e dei responsabili dello stesso servizio civile. Come previsto dalla Lr 11/2007, sono stati confermati l´Albo regionale degli enti di servizio civile, la banca dei progetti, l´elenco dei responsabili e, infine, la Giornata di Incontro tra i volontari che potrà o meno coincidere con quella nazionale (15 dicembre). Indirizzi precisi anche per quanto riguarda lo svolgimento del servizio di vigilanza e monitoraggio sui progetti di servizio civile realizzati sul territorio da parte degli enti iscritti all´albo regionale, a loro volta controllati e verificati nelle rispettive operatività. La Regione promuove anche il riconoscimento dei crediti formativi da parte delle istituzioni scolastiche e delle Università sulla base del tipo di servizio civile prestato. Differenze riconosciute tra servizio civile regionale e solidale, con quest´ultimo aperto ai giovani, anche stranieri, tra i 16 e i 17 anni ed agli stranieri tra i 18 ed i 28 anni.  
   
   
AMBIENTE: FIRMATO ACCORDO DI PROGRAMMA PER AFFIDAMENTO DIRETTO AI COMUNI INTERVENTI RECUPERO FORESTALE SUPRAMONTE  
 
Cagliari, 28 Febbraio 2012 - E´ stato integrato ieril´accordo di programma per la realizzazione degli interventi di sviluppo nell´area Supramonte che interessano i comuni di Dorgali, Orgosolo, Oliena e Urzulei. La firma del documento è avvenuta nella sede dell’Assessorato regionale dell’Ambiente, tra l’assessore, Giorgio Oppi e i sindaci dei comuni interessati. L´integrazione permetterà di dare piena e completa attuazione all´accordo sottoscritto a suo tempo, attraverso l´affidamento diretto alle amministrazioni comunali, degli interventi che saranno realizzati con la direzione dei lavori dell´Ente Foreste. I lavori che saranno realizzati riguardano il ripristino dei sentieri di collegamento tra i comuni, che permetteranno al pubblico di fruire di una suggestiva parte del patrimonio naturalistico dell´Isola, il recupero di vecchi fontanili e diversi interventi di recupero forestale.  
   
   
AL VIA IL CENTRO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE IN BASILICATA NEL SISTEMA CONFLUIRANNO DATI SUL MONITORAGGIO DI ACQUA, ARIA E SUI MOVIMENTI FRANOSI. IL CENTRO SARÀ INTERCONNESSO CON IL DIPARTIMENTO AMBIENTE, LA PROTEZIONE CIVILE E L’OSSERVATORIO AMBIENTALE DELLA VAL D’AGRI  
 
Potenza, 28 febbraio 2012 - Al via il Centro di monitoraggio ambientale. Realizzato dal Dipartimento all’Ambiente e gestito dall’Arpab, la nuova struttura sarà il “cruscotto ambientale” della Regione Basilicata, cioè il punto dove convergeranno tutte le informazioni relative allo stato dell’ambiente e dai cui partire per mettere a punto le misure e le politiche ambientali. Oltre ai dati rilevati ed elaborati attualmente, confluiranno, infatti, sul sistema ogni nuovo dato sui monitoraggi, come, per esempio, sull’Eni in Val d’Agri, sulla Total a Tempa Rossa, e sulla Fenice in connessione con la Protezione civile, il Dipartimento Ambiente e l’Osservatorio ambientale della Val d’Agri, così da avere in tempo reale le informazioni. Il Centro di monitoraggio ambientale è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Vito De Filippo, l’assessore regionale all’Ambiente Vilma Mazzocco,il dirigente generale del Dipartimento Ambiente Donato Viggiano e il dirigente generale dell’Arpab Raffaele Vita. Le attività del Centro sono focalizzate principalmente sulle tematiche del monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, del monitoraggio qualitativo e quantitativo delle acque e dei movimenti franosi, ma il sistema potrà essere applicato a tutte le tematiche ambientali di competenza dell’Arpab. I dati raccolti confluiranno in una Rete di monitoraggio ambientale. Oltre alle nuove stazioni e ai nuovi sistemi è prevista la riattivazione d 31 stazioni meteorologiche già dispiegate sul territorio della Regione Basilicata ma inutilizzate e la realizzazione di due Laboratori mobili per il monitoraggio della qualità delle acque e dell’inquinamento atmosferico. Il cuore del Centro di monitoraggio ambientale è rappresentato dal Centro di controllo, che è situato nella sede dell’Arpab. Questo è il punto di convergenza dei dati provenienti dalle diverse fonti (stazioni di acquisizione, laboratori fissi e mobili, fonti informative esterne), per essere poi organizzati e catalogati in archivi. Il Centro, inoltre, avrà anche la funzione di gestire l’interfaccia di esposizione dei dati verso gli utenti. Che cos’è il Centro di monitoraggio ambientale - Il Centro di monitoraggio ambientale, realizzato da un raggruppamento di imprese da sempre impegnate nella prevenzione e gestione dei rischi ambientali (Sma, Tab consultino e Ebc), rappresenta un sistema aperto e modulare in quanto sarà possibile integrare ulteriori sottoreti di monitoraggio nell’ambito delle tematiche già trattate o di nuove di interesse dell’Arpab. La Rete di monitoraggio ambientale è suddivisa in vari sottosistemi. - Sottosistema di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico: ha come scopo il potenziamento del sistema di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico esistente attraverso la realizzazione di un sistema di misura del profilo del vento e della temperatura nello stato limite dell’atmosfera. I dati provenienti dalla rete pre-esistente potranno essere, inoltre, utilizzati per la validazione del sistema modellistico di diffusione degli inquinanti sul territorio. - Sottosistema di monitoraggio delle acque: prevede l’installazione e configurazione sul territorio di 42 stazioni di monitoraggio per le precipitazioni anche nevose, per misurare i parametri caratterizzanti la qualità delle acque e per valutare il livello dei principali corsi d’acqua e per controllare gli invasi. I dati raccolti saranno utilizzati per alimentare il modello meteorologico, per la modellazione del ciclo idrologico (in ambiente Gis), per la simulazione afflussi-deflussi e per l’analisi di impatto di carichi inquinanti puntuali o diffusi. - Sistema di monitoraggio delle frane: ha come obiettivo di monitorare, in via sperimentale i fenomeni franosi presso due siti nelle aree di Miglionico e Maratea, che presentano un rischio giudicato elevato. La strumentazione permetterà di delimitare con esattezza il fenomeno, in termini di estensione reale e di profondità, di definire le tipologie dei movimenti in atto, comprese le variazioni, e di stimare le soglie di allerta. I dati misurati saranno visualizzabile tramite la sezione operativa del Centro di controllo, dove saranno validate dagli operatori.  
   
   
CENTRO AMBIENTALE, DE FILIPPO: FATTO TESORO DI ESPERIENZE “IN PASSATO INNEGABILI SCOPERTURE, MA LA BASILICATA ORA PUÒ VANTARE UN SISTEMA DI CONTROLLO AMBIENTALE TERRITORIALE COME POCHI AL MONDO”  
 
 Potenza, 28 febbraio 2012 - “Abbiamo messo in campo un sistema evoluto e innovativo per controllare e monitorare le criticità che gravano sul territorio. Un sistema che controlla efficacemente gli impatti ambientali su scala regionale, potenziando sia le funzioni di controllo che le tecnologie di monitoraggio”. Così il presidente della Regione Vito De Filippo in occasione dell’inaugurazione del centro di monitoraggio Arpab. “Avere a disposizione un centro di controllo unitario nel quale far confluire le informazioni più dettagliate sulle condizioni dell’ambiente ma anche del territorio, quali il movimento franoso – ha spiegato De Filippo - consentirà all’Aparb, ma anche a tutti gli enti con competenze nel settore di intervenire tempestivamente, facendo affidamento su risposte immediate sullo stato e la qualità dell’ambiente, e di programmare in modo più efficace le politiche del territorio”. Il presidente ha anche osservato che “il Centro sarà altrettanto efficace per dare risposte anche alle esigenze di garanzia ai cittadini lucani, che chiedono giustamente certezze e chiarezza sullo stato dell’ambiente in Basilicata. La nostra regione si è trovata a fare i conti con insediamenti che rappresentavano una novità anche a livello nazionale e nel passato, anche recente, ha fatto registrare alcune innegabili quanto significative scoperture su versante ambientale. Ma l’avvio di questo centro, come di altre iniziative, dimostra che abbiamo saputo fare tesoro di esperienze ed errori e che oggi la Basilicata ha un sistema di controllo ambientale come pochi territori al mondo”.  
   
   
SPESE PER EMERGENZA NEVE IN CAMPANIA: CHIESTI RIMBORSI PER 16 MILIONI E MEZZO DI EURO  
 
 Napoli, 28 febbraio 2012 - "Ammontano a 16 milioni 563mila le spese sostenute complessivamente dagli enti presenti nel territorio regionale per far fronte all´emergenza neve." Così l´assessore alla Protezione civile di Palazzo Santa Lucia Edoardo Cosenza, che ha appena trasmesso il prospetto complessivo al capo del Dipartimento Nazionale di Protezione civile Franco Gabrielli, ed è in attesa delle decisioni del Governo in merito alle modalità di copertura della spesa. "In totale - ha dichiarato l´assessore Cosenza - sono 256 i Comuni campani che hanno chiesto rimborsi per i costi sostenuti. Le province più colpite sono state quella di Avellino (con 106 Comuni su 119 che hanno inoltrato il rendiconto) e quella di Benevento (con 67 Comuni su 78). Sono 39 le richieste pervenute da Comuni della provincia di Caserta, 38 quelle del territorio salernitano e 6 dalla provincia di Napoli. A questi costi vanno aggiunti quelli sostenuti e certificati dalle Province di Avellino, Benevento e Caserta. Vanno poi considerate le spese sostenute dalla Regione, prevalentemente per l´acquisto di sale e per il nolo di piattaforme aeree utilizzate dai Vigili del fuoco, in particolare per la rimozione dei lastroni di ghiaccio dai tetti. Grazie ad un enorme sforzo organizzativo dell´assessorato e dell´Arcadis e con la collaborazione dei Comuni e delle Provincie colpite, siamo riusciti ad approntare e trasmettere al Governo il rendiconto dettagliato in tempi record. "Il quadro complessivo - ha evidenziato l´assessore regionale - è in linea con la geografia del territorio regionale e con la direzione della perturbazione nevosa. Considerando il dettaglio e procedendo da Nord verso Sud, si registrano in provincia di Caserta, le richieste dei Comuni intorno al complesso di Roccamonfina e dei Monti del Matese; la spesa richiesta è stata complessivamente di circa 1,6 milioni di Euro. Il Sannio è stato quasi completamente investito dall´emergenza neve (incluso il capoluogo, Benevento), esclusa solo la Valle Telesina; le spese complessive sono di quasi 5 milioni di euro. Anche l’ Irpinia è stata colpita quasi interamente, tranne la zona del Vallo di Lauro-baianese, con spese di oltre 9 milioni di euro. Poche le richieste provenienti dalla provincia di Napoli, dove risultano coinvolti 2 Comuni dell´Isola di Ischia (Barano e Serrara Fontana, in prossimità del Monte Epomeo) e alcuni Comuni dei Monti Lattari (sia in Penisola Sorrentina che Amalfitana), che hanno registrato nevicate come non se ne ricordavano da molti decenni; la spesa complessiva è modestissima, circa 50.000 euro. Modesta anche l´entità delle spese sostenute da alcuni comuni del salernitano: risultano pervenuti i rendiconti di alcune cittadine confinanti con l´Irpinia, nell’ appennino campano-lucano e in alcune zone a quota elevata del cilentano e dei monti Alburni, oltre che di alcuni centri della Penisola Amalfitana/monti Lattari, per un totale di circa 400.000 Euro", ha concluso Cosenza. Questo il prospetto per macro-voci: Avellino Provincia Avellino 2.006.217,98; Comune Avellino 1.567.506,75; Comune Ariano Irpino 246.585,73; Altri Comuni 5.373.987,72; Tot. 9.194.298,18. Benevento Provincia Benevento 920.536,44; Comune Benevento 1.163.304,71; Altri Comuni 2.725.699,87; Altro 120.066,07; Tot. 4.929.607,09. Caserta Provincia Caserta 693.240,55; Comuni 753.058,73; Altro 130.640,00; Tot. 1.576.939,28. Napoli Provincia e Comuni 45.772,54. Salerno Comuni 393.749,41; Regione Sale per Provincie e Comuni 241.104,60; Arcadis e Protezione Civile 46.150,22; Piattaforme in uso Vvff 135.871,03; Totale 16.563.492,35.  
   
   
EMERGENZA NEVE, LE MARCHE SI ATTIVANO PER ACCEDERE AL FONDO DI SOLIDARIETA` DELL´UNIONE EUROPEA. LA GIUNTA INCONTRA IL DIRIGENTE NAZIONALE D´ANGELO. SPACCA. ´OPERATIVI IN TUTTE LE SEDI PER REPERIRE RISORSE´.  
 
Ancona, 28 Febbraio 2012 - La Regione Marche ha avviato l´istruttoria amministrativa per accedere al Fondo di solidarieta` dell´Unione europea e recuperare risorse da destinare all´emergenza neve. La richiesta va presentata a Bruxelles attraverso lo Stato italiano, insieme alla documentazione sui danni subiti, che viene certificata dalla Protezione civile nazionale. Proprio per consentire la corretta predisposizione degli atti richiesti dall´Unione, il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha invitato il dirigente delle Relazioni internazionali del dipartimento nazionale della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri, Luigi D´angelo, a illustrare alla Giunta e ai dirigenti regionali le modalita` operative per accedere al Fondo. Le Regioni interessate all´emergenza neve del 2012 sono undici: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria. Il Fondo europeo prevede una dotazione, per tutta l´Unione, di un miliardo di euro. L´intervento copre il 2,5 per cento del danno riconosciuto dalla Commissione europea. ´Le Marche si stanno attivando in tutte le sedi, nazionali ed europee, per accedere ai fondi necessari a ripristinare i danni causati dall´eccezionale nevicata che ha devastato il territorio regionale e gran parte di quello nazionale ´ afferma Spacca ´ Dopa la gestione dell´emergenza, la cui validita` ed efficacia sono state riconosciute in tutte le sedi, ora stiamo operando per reperire le risorse necessarie a recuperare la normalita` e aiutare le comunita` locali duramente colpite. Confidiamo sul manifestato impegno del governo nazionale per assicurare il rimborso dei costi sostenuti dai Comuni e dalle Province nella fase dell´emergenza. Sul fronte dei danni, argomento molto piu` complicato, contiamo anche nel sostegno dell´Unione europea, che dovremo assecondare con l´invio di una documentazione dettagliata, sulla quale stiamo lavorando, in stretta sintonia con il dipartimento nazionale della Protezione civile´. Il Fondo di solidarieta` dell´Unione europea (Ue) consente di affrontare le situazioni d´emergenza ´ ha riferito D´angelo ´ ´in maniera rapida, efficace e flessibile´. Serve a fronteggiare catastrofi naturali, con serie ripercussioni sulle condizioni di vita dei cittadini, sull´ambiente naturale o sull´economia di una o piu` regioni o di uno o piu` Stati. Le informazioni richieste dall´Ue riguardano sostanzialmente i danni subiti e la stima dei costi necessari per il ripristino. Prevede due tipologie di catastrofi, per le quali e` possibile richiedere il sostegno della Ue: quelle definite ´gravi´, con danni stimati superiori a 3,466 miliardi di euro; quelle avvenute su scala ´regionale´, quindi con danni inferiori agli oltre 3 miliardi, ma che abbiano interessato ´la maggior parte della popolazioni, con profonde e durevoli ripercussioni sulle condizioni di vita dei cittadini e sulla stabilita` economica della regione stessa´. L´italia chiedera` l´attivazione di questa seconda opportunita`. Come le altre Regioni coinvolte, le Marche invieranno (entro il 20 marzo) la documentazione con le spese per il ripristino delle infrastrutture e delle attrezzature, l´alloggio della popolazione e l´organizzazione dei soccorsi, la messa in sicurezza del patrimonio culturale, la ´ripulitura´ delle zone danneggiate. Il Fondo opera dal 2002: l´Italia ha chiesto l´attivazione undici volte, ottenendo riscontro positivo per quattro calamita`.  
   
   
SARDEGNA: PREVENZIONE RISCHIO IDRAULICO, AFFIDAMENTO A CONSORZI BONIFICA PER SUPPORTO PRONTO INTERVENTO  
 
Cagliari, 28 Febbraio 2012 - È stata approvata dalla Giunta, su proposta dell´Assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, la delibera che regola i rapporti tra la Regione e i Consorzi di Bonifica della Sardegna nelle attività di supporto agli uffici tecnici impegnati nel servizio di piena e di pronto intervento idraulico. "Si tratta di un provvedimento molto importante e atteso - ha detto Nonnis - in quanto valorizza le attuali competenze e conoscenze dei Consorzi di Bonifica a favore della sicurezza dei territori e delle infrastrutture nel campo della prevenzione e gestione degli eventi idraulici eccezionali e del rischio. Tutto ciò in attesa che sia ricostituita la piena operatività degli uffici tecnici preposti, ossia i servizi dei Geni civili". Le attività del servizio di piena e pronto intervento idraulico sono descritte nel decreto assessoriale numero 45/2010 e riguardano sia la vigilanza sulle opere idrauliche (argini, chiaviche, chiuse, etc.) di seconda categoria (circa 360 chilometri tra i principali corsi d’acqua dell´isola quali il Tirso, il Flumendosa, il Coghinas, etc.) sia i necessari interventi urgenti su tali tratte in occasione di piene idrauliche. Queste attività erano svolte in passato dagli uffici statali del Genio poi trasferiti alla Regione ma ormai privi della necessaria operatività. La Giunta ha inoltre impartito uno specifico indirizzo interpretativo alla legge regionale numero 6 del 2008 nel senso di ricomprendere tra gli accordi di programma previsti dalla norma quelli sull’effettuazione da parte dei Consorzi di Bonifica del servizio di piena a tutela dei territori. L´esecutivo ha quindi approvato un protocollo di intesa e un accordo di programma da stipularsi, tra la Regione e, rispettivamente, l’Unione Regionale delle Bonifiche ed i Consorzi di Bonifica regionali territorialmente competenti, associati all’Anbi (Associazione nazionale delle Bonifiche) nonché ha autorizzato la ricostituzione della struttura operativa dei servizi regionali dei Geni civili. A tal fine sarà attuata una ricognizione dei fabbisogni in termini di tecnici specializzati e di beni strumentali, in relazione alle mutate tecnologie e ai più recenti protocolli di intervento in campo emergenziale, e saranno proposte le conseguenti misure organizzative generali.  
   
   
LAGO IDRO, REGIONE:AVANTI NONOSTANTE IDRO E ANFO INTERVENTI URGENTI PER LA SICUREZZA  
 
 Milano, 28 febbraio 2012 - "Nonostante il no dei Comuni di Anfo e Idro noi andiamo avanti lo stesso. Lo facciamo per le urgenze relative alla sicurezza, evidenziate dalla Protezione Civile Nazionale e dal Registro Dighe Italiane". E´ quanto hanno dichiarato gli assessori regionali al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti e all´Agricoltura Giulio De Capitani al termine dell´incontro di ieri del Collegio di Vigilanza per l´Accordo di programma per il lago d´Idro, convocato in via straordinaria e urgente su richiesta dei sindaci di Anfo e Idro. In questa sede, i due sindaci, oltre a chiedere la proroga del termine di sottoscrizione dei progetti di valorizzazione ambientale connessi all´intervento di messa in sicurezza del lago d´Idro (fissata per il 1 marzo), hanno comunicato che non sottoscriveranno il documento. "L´intervento di messa in sicurezza del lago d´Idro - hanno sottolineato Daniele Belotti e Giulio De Capitani - è un intervento importante, nel quale Regione Lombardia investirà complessivamente oltre 60 milioni di euro, di cui 10,5 milioni per opere di compensazione ambientale". "La decisione dei sindaci di Idro e Anfo di non sottoscrivere l´Accordo nei tempi previsti non fermerà il progetto, ma ci obbliga a fare ricorso alla Corte dei Conti per danno erariale. Regione Lombardia, infatti, ha già anticipato ai Comuni rivieraschi circa 300.000 euro per la progettazione degli interventi di compensazione ambientale (di cui 105.000 ad Anfo, 76.000 a Idro, 85.000 a Bagolino e 33.000 al Comune di Lavenone), ingenti risorse pubbliche, che, in quanto tali, sono di tutti i cittadini e non devono essere sprecate". "Per noi - hanno aggiunto gli assessori Belotti e De Capitani - l´intervento sul lago d´Idro è di primaria importanza per la sicurezza dell´area e per la regolazione del lago e delle acque a valle ed è anche per questo che Regione Lombardia ha ritenuto di investire altri 10 milioni di euro con l´obiettivo di valorizzare ulteriormente il lago, grazie anche a progetti turistici importanti, alla stesura dei quali, in particolare quelli inerenti la navigazione, ha partecipato anche la Provincia di Brescia". "Non vogliamo assolutamente - hanno concluso Daniele Belotti e Giulio De Capitani -, come sostiene qualcuno, pregiudicare la situazione attuale, trasformando il lago in uno stagno. Vogliamo piuttosto migliorare le sue potenzialità nella piena sicurezza sia dei residenti sia di chi abita lungo la valle del Chiese".  
   
   
AMBIENTE FVG: VICEPRESIDENTE CIRIANI INCONTRA MINISTRO CLINI  
 
Trieste, 28 febbraio 2012 - Il vicepresidente della Giunta regionale Luca Ciriani, ha incontrato ieri il ministro dell´Ambiente Corrado Clini: "Ho incontrato il ministro - ha spiegato Ciriani - con l´obiettivo di fare il punto della situazione su una serie di importanti temi ambientali che coinvolgono il Friuli Venezia Giulia. Tra questi le questioni sul Rigassificatore, sul Protocollo d´intesa per lo sviluppo sostenibile e la promozione delle tecnologiche a basse emissioni di carbonio e sul Sin di Trieste; per quest´ultimo si è concordato che Ezit-ente Zona Industriale Trieste in collaborazione con Arpa-agenzia Regionale Protezione Ambiente provveda alla caratterizzazione dei siti nel tempo più veloce possibile". "Era importante avere un incontro - continua il vicepresidente - per guardare globalmente alle principali questioni ambientali relative al nostro territorio, per gestirle in sinergia a livello locale e nazionale e per indicare le priorità. In questo contesto ritengo che il sindaco di Trieste Roberto Cosolini abbia perso l´occasione di coinvolgere anche la Regione nella propria agenda con il ministro, organizzando un incontro autonomo. Ciò non favorisce una gestione coesa e coordinata dei temi ambientali triestini, che coinvolgono la Regione in primo piano e la rendono direttamente responsabile dei principali iter in corso. Mi riferisco in particolare alla questione delle bonifiche e del depuratore, temi sui quali l´amministrazione regionale sta lavorando con grande impegno". Per quanto attiene all´incontro con Clini, Ciriani ha sottolineato con soddisfazione che "il ministro ha ben chiare le priorità e le opportunità presenti in Fvg, e ha dimostrato grande disponibilità e sensibilità in relazione alle nostre priorità, che riguardano la tutela dell´ambiente, la competitività delle nostre imprese su territori oggi inutilizzabili e lo sviluppo energetico compatibile. Il tema della gestione dei costi della benzina, ma anche delle concessioni per elettrodotti e centrali idroelettriche risultano di primo piano per il Fvg", ha ribadito Ciriani.  
   
   
CALABRIA: DELIBERE DI PROTEZIONE CIVILE APPROVATE DALLA GIUNTA  
 
Catanzaro, 28 febbraio 2012 - Relativamente alle delibera di protezione civile approvate il 24 febbraio dalla Giunta, su proposta del Presidente Scopelliti, è intervenuto il Sottosegretario alla Presidenza con delega alla protezione civile Franco Torchia. Di fronte alle situazioni di emergenza a cui è sottoposto in maniera continuativa il territorio regionale la Protezione civile calabrese è tesa sempre più a coinvolgere ed utilizzare pienamente tutte le competenze presenti nella nostra Regione. In questo contesto un ruolo particolare è svolto dagli Ordini Professionali tecnici chiamati al monitoraggio preventivo e alla verifica delle situazioni che si verificano in seguito alle emergenze. Per quanto riguarda le attività di pianificazione attualmente in atto nella zona del Pollino dove si è registrato uno sciame sismico, la Protezione civile regionale sta provvedendo alla verifica della consistenza del patrimonio edilizio pubblico e privato sia nella fase di indagine preventiva, che immediatamente dopo il verificarsi di un sisma significativo. Tale attività va estesa ad un territorio più ampio e richiede il coinvolgimento di vari professionisti che si può rendere possibile soltanto sulla base di apposite Convenzioni. “La stipula di questa Convenzione – ha dichiarato il sottosegretario Torchia – è in linea con l’Accordo Quadro di Collaborazione tra il Dipartimento della Protezione Civile ed il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, stipulato il 13 novembre 2009, che regola gli ambiti e le modalità del concorso degli Ingegneri alla protezione civile per una fattiva ed ottimale diffusione ed applicazione sul territorio delle norme di protezione civile relative alle fasi di previsione, di prevenzione, del soccorso e del superamento delle emergenze. Del resto, la stessa legge 225 del 1992 stabilisce che gli Ordini ed i Collegi professionali concorrono all’attività di protezione civile. Il nostro intendimento è quello di instaurare un rapporto organico di collaborazione per l’organizzazione e l’attivazione di programmi formativi di aggiornamento e di specializzazione professionale in materia di sicurezza ambientale e di protezione civile per il concorso degli ingegneri, iscritti all’Ordine, alle attività di protezione civile. Ma anche quello di costituire squadre miste di tecnici specializzati per la verifica del patrimonio edilizio strategico pubblico e privato nell’ambito delle pianificazioni comunali di emergenza”. La Giunta ha inoltre approvato, nella seduta odierna, lo schema di Protocollo di intesa che consente alla Protezione civile calabrese di sviluppare ulteriormente i rapporti di collaborazione già in essere con il Gruppo Ferrovie dello Stato Spa (Rfi e Trenitalia), concordando modalità operative da attuare in caso di emergenza e definendo protocolli di interscambio di informazioni. “Con le Ferrovie – ha aggiunto Torchia – possiamo lavorare insieme ad un migliore coordinamento di alcune fasi di previsione e prevenzione e di gestione delle emergenze di carattere ferroviario causate da eventi meteorologi di particolare intensità o comunque da contesti sociali ad elevata criticità. Rfi assicurerà alla nostra Sala operativa il flusso informativo necessario a supporto degli interventi di protezione civile”.  
   
   
COMPATIBILITÀ AMBIENTALE FAVOREVOLE PER NUOVO IMPIANTO IDROVORO “ALTIPIANO”  
 
Venezia, 28 febbraio 2012 - La Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte di concerto con il collega alla legge speciale per Venezia Renato Chisso, ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale e approvato, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto del nuovo impianto idrovoro nel canale Altipiano, rilasciando contestualmente l’ autorizzazione in materia di tutela dei Beni Paesaggistici. L’intervento in questione è localizzato a monte dell’imbocco della botte a sifone di Conche, nel comune padovano di Codevigo, e il progetto è stato presentato dal Magistrato alle Acque di Venezia. “Nell’adottare il provvedimento – ha spiegato Chisso – la Giunta ha preso atto, facendolo proprio, del parere espresso sull’argomento dalla Commissione Regionale di valutazione d’Impatto Ambientale”. “L’impianto idrovoro – ha aggiunto l’assessore – permetterà di alleggerire la portata che dal canale Altipiano confluisce verso la botte a sifone di Conche, diminuendo le perdite di carico dovute alla presenza del manufatto e, conseguentemente, abbassando il livello idrico nella rete a monte dello stesso, fino a portarli su valori limite tali da garantire il rispetto del “franco” sulla quota degli argini di bonifica”. La capacità massima di sollevamento verso il fiume Brenta sarà di 11 metri cubi d’acqua al secondo, in modo da: divertire l’acqua della laguna di Venezia in casi di particolare carico inquinante; fornire al comprensorio uno strumento per attuare una gestione flessibile attualmente non possibile; evitare le situazioni di sofferenza idraulica verificatesi nel recente passato. Il manufatto sarà realizzato a circa 2 km a monte della botte a sifone, dove il canale Altipiano ed il fiume Brenta presentano la minima distanza tra i rispettivi argini, in località “Volpara”. L’intervento viene realizzato in cofinanziamento della Regione Veneto (2,5 miliobi di euro) e del Magistrato alle Acque (un milione di euro). Sono previsti due stralci di realizzazione dell’opera: nel primo verranno realizzate tutte le opere civili ed elettriche ed installati i due gruppi pompa da 1 mc/sec ed un gruppo pompa da 3 mc/sec. Nel secondo stralcio si prevede l’installazione degli ulteriori 2 gruppi pompa da 3 mc/sec. Le prescrizioni sono tutte riferite alla salvaguardia ambientale e la migliore inserimento nel contesto paesaggistico del manufatto e delle vie di accesso, con la raccomandazione che, nella fase di cantiere in alveo, dovranno essere adottate tutte le precauzioni atte a limitare la torbidità dell’acqua, mentre i lavori stessi dovranno essere portati a termine nel più breve tempo possibile con l’immediato recupero degli ambienti interessati.  
   
   
DEPURATORI GIOIA DEL COLLE: ENTRO 12 MARZO SBLOCCO PRATICHE  
 
Bari, 28 febbraio 2012 - Entro il 12 marzo prossimo, la Provincia di Bari fornirà ad Acquedotto pugliese e all´Autorità idrica pugliese il parere sullo scarico in Lama delle Vigne dell´impianto di depurazione gestito da Aqp. Entro la stessa data, il comune di Gioia del Colle verificherà che il proprio impianto presente in zona Pip possa essere attivato recependo gli scarichi trattati dell´impianto di depurazione dei reflui del settore lattiero - caseario. Sempre entro il 12 marzo, Acquedotto pugliese eseguirà tutte le verifiche idrauliche sul collettore che dall´impianto di depurazione convoglia le acque trattate ai campi di spandimento, per accertare la possibilità che possa ricevere anche le acque trattate dall´impianto di depurazione della zona Pip. Conseguito auspicabilmente il parere favorevole dell´Amministrazione provinciale, l´Autorità idrica pugliese sarà chiamata ad autorizzare, entro il 19 marzo, la spesa per la realizzazione del nuovo collettore del depuratore comunale, che bypassando l´attuale recapito dei campi di spandimento, possa riversare le acque sanificate nella Lama delle Vigne. Questo il cronoprogramma stabilito questa mattina a Bari nel corso dell´incontro tecnico convocato e presieduto dall´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati. Durante la scorsa riunione, con il consenso della Provincia di Bari e del Comune di Gioia del Colle, il tavolo era stato aggiornato ad oggi proprio allo scopo di attuare la previsione contenuta nel Piano di Tutela delle acque, di scaricare in Lama delle Vigne le acque depurate dagli impianti di depurazione dei reflui urbani e del settore lattiero - caseario, a servizio del Comune di Gioia del Colle. Le problematiche emerse riguardavano due distinte criticità, legate a due diversi impianti di depurazione presenti a Gioia del Colle, che convergevano nella necessità di individuare un recapito finale adeguato a quanto previsto dal Piano di tutela delle Acque. Il primo impianto tratta i reflui civili ed attualmente scarica in campi di spandimento privi di permeabilità e che a seguito di scarichi anomali producono i miasmi insopportabili che i cittadini giustamente denunciano; il secondo impianto, realizzato dalla comunità montana con lo strumento della finanza di progetto, al momento è in fase di ultimazione ma è privo di un recapito finale.  
   
   
RIFIUTI - IL TRIBUNALE DI MILANO DÀ RAGIONE AI RECUPERATORI: SOSPESO IL CDA DI COMIECO  
 
Roma, 28 febbraio 2012 – “Finalmente, dopo lunghe battaglie, ha trovato pieno riconoscimento il diritto dei recuperatori di entrare con pari dignità nel Consiglio di Amministrazione del Comieco. Questa ordinanza apre nuovi scenari con cui il sistema Conai, nelle sue diverse filiere, si dovrà confrontare”. E’ questo il commento di Unionmaceri (le Imprese di recupero del macero) e di Fise Unire (Unione Nazionale Imprese del Recupero di Confindustria) all’ordinanza emessa il 9 febbraio scorso dal Tribunale di Milano che ha accolto l’istanza presentata da Vetrarco, un’azienda che svolge attività di recupero della carta, la quale aveva denunciato l’esclusione dei rappresentanti dei recuperatori dal Consiglio di Amministrazione del Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo degli Imballaggi a base cellulosica). L’azienda, negli scorsi mesi, aveva impugnato, innanzi il Tribunale di Milano, la delibera dell´assemblea di Comieco di nomina del consiglio di amministrazione, evidenziando come il Codice Ambientale (articolo 223) preveda la partecipazione, ai Cda dei Consorzi di imballaggi, della categoria dei riciclatori e recuperatori, addirittura in misura paritetica rispetto alla categoria dei produttori di materie prime di imballaggio: tale condizione non è stata garantita in sede di nomina del Consiglio di Amministrazione di Comieco. Il Comieco, dal canto suo, aveva sostenuto la non applicabilità della citata norma, in quanto, a suo parere, i Ministeri (Ambiente e Sviluppo economico) avrebbero dovuto prima varare uno schema-tipo di Statuto a cui i diversi Consorzi avrebbero poi dovuto uniformarsi. Secondo il Tribunale che ha ordinato la sospensione della delibera di nomina del Cda, la norma richiamata è invece una “disposizione suscettibile di immediata applicazione” che non richiede l’intervento dell’amministrazione per la sua applicazione concreta, potendo, e dovendo, ciascun Consorzio provvedere autonomamente e direttamente all’adeguamento prescritto dal Legislatore. Il Tribunale ha, al contempo, accertato il rischio di pregiudizio per il ricorrente “insito nell’attualità del protrarsi (con l’esistente Cda, ndr) della situazione lesiva, suscettibile di ampliarsi in modo grave con il passare del tempo, posto che il diritto delle categorie escluse di vedersi rappresentate (…) sarebbe insuscettibile di riparazione economica”. La mancata applicazione di questa norma (art. 223), con la conseguente esclusione dei recuperatori dai Consorzi imballaggi, costituisce un problema annoso, sollevato da Fise Unire non solo con riferimento al Comieco, ma a tutti i Consorzi del sistema Conai. Anche l’Antitrust, nella sua indagine conoscitiva sul settore dei rifiuti di imballaggio, aveva ritenuto la partecipazione dei recuperatori/riciclatori opportuna sotto il profilo della concorrenza in quanto avrebbe apportato maggiori efficienze e trasparenza nelle attività consortili. L’ordinanza potrebbe costituire uno storico precedente e la base per simili operazioni da parte di aziende di recupero di altre filiere (vetro, plastica, etc.) nei confronti di altri Consorzi imballaggi nei cui Cda non è garantita la rappresentanza della categoria nei termini prescritti dalla Legge e confermati dalla pronuncia in esame. “Si tratta di una questione di grande rilievo per il nostro settore” sottolinea Corrado Scapino, Presidente dell’Unione Nazionale delle Imprese di Recupero nonchè di Unionmaceri, a questa aderente, associazioni cui partecipa la ricorrente Vetrarco Srl. “La mancanza della rappresentanza dei recuperatori nei Consorzi di imballaggi ha inibito di fatto la completa affermazione di dinamiche concorrenziali e di modalità organizzative efficienti e trasparenti, che avrebbero potuto assicurare il raggiungimento condiviso degli obiettivi ambientali con il contributo di tutti i soggetti interessati. La nostra Associazione auspica che l’ordinanza del Tribunale di Milano segni l’avvio di un confronto costruttivo, in linea con le raccomandazioni dell’Antitrust. Da parte nostra, continueremo a batterci per la piena attuazione di questo diritto con tutti i mezzi disponibili.”  
   
   
FVG, RIFIUTI: SU INFRAZIONE UE NOSTRE DISCARICHE GIÀ CHIUSE  
 
Trieste, 28 febbraio 2012 - "Nessuna delle discariche presenti in regione, che non rispondevano alla direttiva europea del 1999, è più attiva". Lo chiarisce il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore all´Ambiente, Luca Ciriani, commentando la notizia della procedura di infrazione avviata dall´Unione Europea nei confronti dell´Italia. "Già nel dicembre 2010 trasmettemmo al Ministero dell´Ambiente un report sullo stato delle discariche in oggetto - ha spiegato il vicepresidente - in cui chiarivamo che per la maggior parte di esse il piano di adeguamento alle normative europee era già stato completato. Per le rimanenti discariche il piano di attuazione è in corso di completamento e stiamo attendendo la conclusione dei procedimenti che sono in capo ad altre autorità, ma anche in questi pochi casi si tratta di siti non più attivi".