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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 13 Marzo 2012 |
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LOMBARDIA: ´KYOTO´,60 MLN PER RINNOVABILI AL VIA FINANZIAMENTI A TASSO AGEVOLATO: 0,5 PER CENTO L´ANNO ATTESI 100.000 NUOVI POSTI LAVORO E 120 MLN DI INVESTIMENTI |
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Bergamo, 13 marzo 2012 - c Boccata d´ossigeno per chi intende presentare progetti di efficienza energetica e di promozione delle fonti rinnovabili. Grazie al ´Fondo Kyoto´ sono stati infatti sbloccati 600 milioni di euro, sotto forma di finanziamento agevolato, per l´Italia intera. Di questi, 60 sono riservati alla Lombardia. La misura è stata presentata ieri mattina, a Bergamo, dall´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi. La Lombardia - Il Fondo, nel caso specifico della Lombardia, ha una dotazione complessiva di poco più di 60 milioni di euro per i prossimi 3 anni (2012 - 2014), divisi in tre tranche equivalenti annuali di circa 20 milioni di euro. "La prima annualità - ha spiegato Raimondi - è ai blocchi di partenza e oggi vogliamo condividerla con tutti coloro, e sono tanti, che nutrono interesse elevato verso la green economy in generale e verso gli investimenti in energie rinnovabili. Anche per questo siamo soddisfatti che nella ripartizione a livello nazionale la Lombardia sia quella che ha beneficiato del plafond più alto, con stanziamenti almeno doppi di quelli di qualsiasi altra Regione del Nord e comunque superiori a tutte le Regioni". L´efficienza Energetica - Motivo d´orgoglio, dunque, anche perché il Fondo dà molto valore, destinandovi la maggior parte delle risorse, agli interventi di efficienza energetica, "la chiave strategica della futura politica energetica regionale e nazionale". "Proprio in quella direzione - ha detto l´assessore - stiamo volgendo il nuovo Programma Energetico Ambientale Regionale (Pear), che quest´anno ci vedrà fortemente impegnati sia nell´ascolto dei soggetti energetici che nella interlocuzione con le diverse realtà coinvolte anche sui territori". Non può infatti essere sottovalutato l´impegno lombardo a proseguire e approfondire le politiche sul fronte dell´edilizia sostenibile e dell´efficienza energetica, su cui siamo all´avanguardia, "come ad esempio con i provvedimenti sugli impianti per la climatizzazione delle nostre abitazioni e dei nostri luoghi di lavoro". L´impegno di Regione Lombardia su questo tipo di politiche è da tempo chiaramente indirizzato a valorizzare le importanti ricadute sulla qualità dell´aria. Come ricordato da Raimondi, lo scopo è di "anticipare gli obiettivi di risparmio energetico entro il 2015". Le Domande Dal 16 Marzo - Il Fondo nasce dalla Legge Finanziaria 2007. Negli anni successivi si è articolato in un complesso percorso di attuazione, che ha portato alla sottoscrizione delle Convenzioni operative con il Ministero per l´Ambiente e la Cassa Depositi e Prestiti. Lo scorso 1 marzo è stata poi pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la Circolare attuativa, che disciplina le modalità di presentazione. "Ora - ha spiegato Raimondi - siamo quasi al momento di partire con l´invio delle domande, che andranno presentate esclusivamente on line sul sito della Cassa depositi e Prestiti". La Misura - I finanziamenti a tasso agevolato (0,50 per cento annuo) hanno una durata di 6 anni per i soggetti privati e di 15 anni per i soggetti pubblici. Le percentuali di agevolazione riconosciute ai beneficiari di natura pubblica o privata sono: 90 per cento per i soggetti pubblici, 70 per cento per i soggetti privati. La prima annualità di finanziamento prevede fondi per Regione Lombardia da ripartire in questo modo: - 3 milioni per la ´Misura micro-cogenerazione diffusa", che comprende impianti di generazione combinata di energia elettrica e/o termica e/o meccanica fino a 50 kW elettrici); - 1.060 milioni per la ´Misura rinnovabili´, che riguarda il solare fotovoltaico fino a 40 kW, idroelettrico fino a 200 kW, eolico fino a 200 kW, impianti termici a biomassa tra i 50 e i 450 kW termici, impianti solari termici fino a 200 mq); - 16.850.000 euro per la ´Misura usi finali´, relativa al risparmio e incremento dell´efficienza energetica. Le Ricadute: 100.000 Nuovi Posti Di Lavoro - Come già anticipato dal ministro Clini, ci si aspetta un effetto moltiplicatore da questi finanziamenti, che possano quantomeno raddoppiare il volume degli investimenti in rinnovabili: "Per la Lombardia in tre anni si potrebbero generare 120 milioni di euro di investimenti aggiuntivi" ha precisato l´assessore. Raimondi ha anche ricordato le proiezioni del ministro Passera, secondo il quale, se la misura avrà successo, si potranno avere 1 o 2 milioni di occupati in più. "Questo significa - ha sintetizzato - che in Lombardia potranno esserci 100.000 nuovi posti di lavoro". |
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RAFFINAZIONE: SICILIA AVVIA RICOGNIZIONE DEL SETTORE |
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Palermo, 13 marzo 2012 - "L´impegno e´ quello di convocare un tavolo operativo al quale si proporra´ di partecipare agli altri rami dell´amministrazione regionale competenti per l´adozione dei provvedimenti autorizzativi. Il tavolo avra´ il compito di avviare una ricognizione nel settore della raffinazione degli idrocarburi per individuare eventuali criticita´ regolamentari, proponendo soluzioni per snellire le procedure ed i tempi burocratici". Lo affermano gli assessori all´Energia e alle Attivita´ Produttive, Giosue´ Marino e Marco Venturi al termine di un incontro in tema di raffinazione convocato dai medesimi assessori. Alla riunione, svoltasi presso l´assessorato Energia, erano presenti anche il dirigente generale del dipartimento Energia, Gianluca Galati e i rappresentanti delle raffinerie di Milazzo, Augusta, Priolo Gargallo e Gela; di Confindustria Sicilia, Confindustria Siracusa e Caltanissetta e dell´Eni. I rappresentanti del mondo produttivo hanno evidenziato i disagi e le preoccupazioni, anche di natura occupazionale, legate alla contrazione della richiesta di prodotti lavorati ed in generale per la crisi che colpisce il settore. "Tempi certi e snellimento dei procedimenti burocratici - afferma l´assessore Venturi - sono le principali richieste su cui l´amministrazione intende concentrarsi per andare incontro alle richieste provenienti dal tessuto produttivo in generale, e dal settore della raffinazione in questo caso". "L´iniziativa si inquadra in una azione complessiva di incremento dell´efficienza - aggiunge l´assessore Giosue´ Marino - strategicamente portata avanti sul territorio e che ha consentito di registrare risultati positivi nell´ambito dell´iter autorizzativo, con un incremento significativo del numero delle conferenze di servizio". |
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FVG, RIGASSIFICATORE: VERIFICA DI RICADUTE AMBIENTALI ED ECONOMICHE |
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Duino, 13 marzo 2012 - "Il Governo del Friuli Venezia Giulia non è contrario al rigassificatore ma desidera verificarne l´impatto sull´ambiente e sulla sicurezza dei cittadini, oltre che sulla possibilità di positive ricadute economiche ed occupazionali". A latere della presentazione dei progetti per la riqualificazione di Duino e della Costa dei Barbari l´ha dichiarato il 10 marzo il vicepresidente della Regione Luca Ciriani, affermando "mi piacerebbe che su questa questione si avviasse un colloquio non pregiudiziale e responsabile tra Governo nazionale, Provincia, Comune e Regione, in maniera da evitare contrapposizioni ideologiche o strumentalizzazioni politiche". L´argomento è stato affrontato anche dal ministro per l´Ambiente Corrado Clini, il quale ha rilevato che il problema non è la valutazione di impatto ambientale, già fatta, ma la posizione degli Enti locali, l´eventuale compatibilità del rigassificatore con le altre strutture in ambito portuale e con la navigazione e la posizione della Slovenia, la quale ritiene che la sua costruzione in un ambito come quello del golfo di Trieste debba essere oggetto di valutazione transnazionale. Clini ha auspicato la chiusura tra ministero, Regione, Comune e Provincia di un accordo di programma che negli anni "ha subito 14 versioni" e si è detto disposto ad avviare un dialogo con Slovenia e Croazia in cui si parli del rigassificatore ma anche del porto di Capodistria e di altre strutture che insistono sull´Alto Adriatico. "Il rigassificatore è un tema di interesse nazionale - ha continuato Ciriani - e sarebbe bene tutti si assumessero la responsabilità di decidere a mente fredda e non sulla base di un impulso emotivo o di possibili vantaggi di carattere locale o elettorale; inoltre vorrei chiedere al sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, che a suo tempo era favorevole alla realizzazione di questa struttura ed ora si dichiara contrario, "cos´è successo per farti cambiare idea?". |
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ENERGIA:PATRIMONIO IMMOBILIARE ABRUZZESE CERTIFICATO ON LINE CONVENZIONE CON ENEA AIUTERA? CITTADINI |
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Pescara, 13 marzo 2012 - Le certificazioni energetiche sugli edifici pubblici e privati abruzzesi saranno gestite on line, attraverso il portale della Regione Abruzzo. Lo ha deciso la Giunta regionale che, approvando una convenzione con l´Enea, l´Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l´energia e o sviluppo sostenibile, ha delegato quest´ultima a realizzare un sistema informatico, con accesso tramite internet. Il sistema sarà attivato entro 90 giorni mentre entro l´anno l´Enea ha garantito di regimentare in formato elettronico gli attestati di certificazione energetica (1251 al 31 dicembre 2011) e le autocertificazioni (1473) per le classi energetiche "G", inviate obbligatoriamente agli Uffici regionali. Lo scopo di tale attività, che pone l´Abruzzo tra le primissime regioni a deliberare, come ha spiegato l´assessore alle Politiche energetiche, Mauro Di Dalmazio "è di duplice natura. La prima risponde ad un criterio di facilitazione per i cittadini, obbligati dalla legge alla comunicazione, quindi la velocità e lo snellimento delle procedure. Il secondo aspetto è relativo alla capacità pianificare in modo coerente e responsabile le iniziative in materia di energia, avendo a disposizione dati omogenei e realistici". La problematica relativa alla certificazione energetica è di estrema importanza per gli organi decisionali, se si tiene conto del fatto che il 25-30 per cento del consumo energetico finale è imputabile al patrimonio residenziale. In Abruzzo risultano poco più di 328 mila gli edifici censiti, e 658 mila le abitazioni. L´abruzzo incide quindi nella media italiana dei consumi per il 2,41 per cento sul residenziale e per il 3,4 per cento sugli edifici. L´83 per cento del patrimonio immobiliare è stato costruito prima del 1981 ed è pari a 91,93 metri quadri la media della superficie abitativa. Insomma, secondo la strategia del "20.20.20" sul clima, se si efficientasse il patrimonio edilizio in Abruzzo si potrebbe ottenere un risparmio non inferiore al 30 per cento."Un obiettivo, quello del risparmio energetico - hanno spiegato il direttore del Settore energia, Antonio Sorgi, ed il dirigente, Iris Flacco, ritenuto nodale dalla stessa Unione europea, ancor prima dello sviluppo delle energie alternative". Il sistema informatico per la certificazione energetica "è un punto di partenza di sicuro interesse per l´Enea - ha proseguito il responsabile della rete territoriale dell´Agenzia nazionale, Mauro Marani - perché omogeneizzare i dati a livello nazionale è obiettivo strategico anche nella prospettiva del catasto energetico. L´esperienza abruzzese, la prima a partire ufficialmente, sarà un punto di partenza nella costruzione di una mappatura statistica che grazie anche all´introduzione di verifiche e di adeguati controlli, consentirà di ottenere una classifica degli edifici decisamente rappresentativa della realtà". Le certificazioni, come recita la legge nazionale, potranno essere rilasciate soltanto dai soggetti iscritti agli albi. |
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IMU E GIOVANI. VENETO: ESENTARE PER 10 ANNI UNDER 35 |
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Venezia, 13 marzo 2012 - I giovani e le giovani famiglie vanno sostenute con i fatti: gli under 35 siano esentati dal pagamento dell’Imu per dieci anni dall’acquisto della prima casa. Sarebbe una dimostrazione concreta di vicinanza ad una gioventù che ha oggi parecchi motivi di non essere ottimista e contribuirebbe a sostenere un mercato immobiliare asfittico. E’ quanto ha chiesto formalmente l’assessore alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato con una lettera al Presidente del Consiglio Mario Monti, al quale ha sottolineato come sia necessario sostenere i nostri giovani per cercare di costruire più solide basi per il futuro. “La ripresa non può che vederli protagonisti o rischia di essere solo un sussulto momentaneo”, ha sostenuto Manzato. In Italia i giovani tra i 18 e i 35 anni sono 12 milioni: circa un quinto della popolazione residente nel nostro Paese. “Togliere loro la preoccupazione dell’Imu si tradurrebbe, tra l’altro – ha sottolineato Manzato – in una maggior liquidità, magari modesta ma certo utile e forse indispensabile, per chi vuole costruire il proprio progetto di vita. Questo poi si rifletterebbe anche in un aumento dei consumi, creando valore che ricade positivamente sul sistema economico nazionale”. In questo momento, al contrario, su di loro pesano precarietà e incertezze, assenza di agevolazioni e supporti sociali, prospettive di crescita aleatorie, difficoltà nell’ipotizzare di creare una famiglia, assenza di garanzie e quasi impossibilità di accesso al credito, peraltro molto caro. “Paesi a noi vicini, come la Slovenia, Germania, Francia e Austria, per non parlare degli Stati scandinavi, applicano politiche che prevedono massicce agevolazioni per i ragazzi che desiderano vivere da soli, per gli studenti e per le giovani famiglie. Si va dagli affitti ridotti ai trasporti gratuiti, dagli asili nido a costi accessibilissimi ad agevolazioni per le attività culturali, la formazione e così via. Il nostro Paese non sembra pronto ad applicare politiche analoghe – ha concluso l’assessore veneto – ma dobbiamo invertire questa tendenza. L’esenzione dall’Imu sarebbe un comprensibile e condivisibile punto d’inizio”. |
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SEMINARIO: L´INFORMAZIONE GEOGRAFICA DELLA REGIONE SARDEGNA
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Cagliari, 13 Marzo 2012 - Si è tenuto l’ 8 marzo a Cagliari, presso la Biblioteca Regionale di viale Trieste, la giornata formativa dal titolo "L´informazione geografica della Regione Sardegna", organizzato dalla Direzione Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale della Regione Sardegna. L’incontro, di natura prevalentemente pratica, ha avuto come obiettivo quello di illustrare agli uffici regionali il patrimonio di dati geografici regionale e gli strumenti informatici realizzati nell’ambito del Sistema Informativo Territoriale Regionale (Sitr-idt), ad oggi disponibili per accedere e utilizzare i dati geografici nelle attività istituzionali di gestione del territorio. Numerosi dati cartografici raster, comprendenti ortofoto, foto aeree e immagini satellitari, riprese in diversi periodi dal 1943 al 2008, sono oggi visualizzabili con i navigatori cartografici accessibili dal portale tematico Sardegnageoportale. Mediante gli stessi navigatori è anche possibile visualizzare diverse banche dati vettoriali, tra cui il Database Topografico Multiprecisione, i modelli digitali del terreno e il Piano paesaggistico regionale. Una banca dati di concreto supporto alla pianificazione e al monitoraggio del territorio è costituita dalle foto oblique a 45°, che con una risoluzione di 5cm a pixel, offrono una visione di altissimo livello dell’edificato urbano dei centri matrice. Di particolare rilievo è la banca dati catastale, scaricata dal Sitr-idt con frequenza trimestrale dalle banche dati dell’Agenzia del Territorio; essa viene resa disponibile per gli Enti Locali nel sistema di riferimento Gauss Boaga Roma 40, e costituisce quindi una base dati aggiornata e sovrapponibile agli altri dati cartografici esposti dal Sitr-idt. Nel corso dell’incontro sono state inoltre illustrate applicazioni rivolte agli enti locali, capaci di gestire banche le loro dati complesse e relazionarle con quelle regionali. Strumenti e dati, catalogati nel Sitr-idt, rendono oggi disponibile un patrimonio di dati territoriali di particolare importanza, alla luce della considerazione che tali dati costituiscono l´elemento conoscitivo primario per le politiche di gestione e governo del territorio. Un´efficace ed aggiornata conoscenza del mondo reale, che si concretizza nella disponibilità di una base dati geografica valida e agevolmente accessibile, è di fondamentale importanza per lo sviluppo sociale in quanto costituisce la base conoscitiva sulla quale impostare le politiche di sicurezza, protezione civile, gestione delle emergenze, pianificazione territoriale, gestione dei trasporti e numerosi altri aspetti del vivere quotidiano. |
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PAESAGGIO, PRESIDENTE MARINI: UMBRIA PRIMA IN ITALIA A DOTARSI PIANO PER VALORIZZARE PATRIMONIO E GOVERNARE TRASFORMAZIONI |
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Perugia, 13 marzo 2012 - "L´umbria è stata la prima Regione in Italia ad adottare un nuovo Piano Paesaggistico che vuole innanzitutto prendere atto della complessità dei paesaggi, per accettarla e valutarla come tale, motivandoci nello stesso tempo ad affrontare concretamente il modo più adeguato per governare questo straordinario patrimonio, esaltandone identità, tradizione sociale e culturale, e la sua stessa trasformazione, con le nuove creazioni intervenute". È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina a Villa Umbra, a Perugia, dove è in corso il seminario su "Salvaguardia, pianificazione e criteri di progettazione del paesaggio - Approcci, strumenti e procedure a supporto del nuovo Piano Paesaggistico Regionale", rivolto ai tecnici delle pubbliche amministrazioni che si troveranno a gestire il nuovo Piano. Con la presidente sono intervenuti anche il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, ed il sottosegretario al Ministero dei beni culturali, Roberto Cecchi, che ha concluso, con un suo intervento, i lavori della prima parte del seminario. "Prima di adottare il nuovo Piano - ha spiegato la presidente - è stato svolto un importante lavoro di elaborazione che ha cercato di individuare le grandi aree che compongono l´insieme del patrimonio paesaggistico umbro. Da qui si è giunti alla individuazione di diciannove paesaggi regionali. È stata quindi definita la caratterizzazione paesaggistica di tali paesaggi, articolata secondo le specifiche combinazioni di risorse identitarie fisico-naturalistiche, storico-culturali e sociali-simboliche, compresa l´attribuzione dei loro valori". Affinché l´efficacia del nuovo strumento sia la migliore possibile è stata anche effettuata la previsione delle dinamiche di mutamento del paesaggio regionale e dei conseguenti rischi, con l´individuazione delle strutture identitarie regionali, come articolazioni interne dei diciannove paesaggi, in quanto paesaggi umbri fortemente identitari, che si distinguono per l´emergere di loro qualità peculiari. La presidente ha poi ricordato non solo il lavoro svolto dai tecnici, ma anche la fase di concertazione e condivisione che ha visto l´effettuazione di diversi incontri territoriali, ai quali hanno partecipato enti locali, istituzioni, associazioni interessate alla tutela del paesaggio, Ordini professionali e associazioni portatrici di interessi diffusi, allo scopo di condividere l´impostazione metodologica, gli obiettivi e i criteri informatori della proposta di Piano Paesaggistico. Inoltre, è stato ricordato il passaggio fondamentale per l´elaborazione congiunta del Piano tra Stato e Regione, formalizzato dalla sottoscrizione, avvenuta il 7 dicembre 2010, del Protocollo d´Intesa tra Regione Umbria, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Ministero dell´Ambiente. Il Piano Paesaggistico Regionale è concepito come un dispositivo dinamico, che perfeziona progressivamente il sistema delle conoscenze, delle tutele e delle misure di regolazione, con l´obiettivo di migliorare costantemente la qualificazione paesaggistica degli interventi di trasformazione, e pertanto in questa fase di preadozione parziale i soggetti pubblici e privati portatori di interessi possono contribuire all´arricchimento delle conoscenze segnalando e fornendo integrazioni ed implementazioni informative alla Regione Umbria. Questa fase è propedeutica alla redazione del Volume 2 del Piano che tratterà le tutele, le prescrizioni e le regole, aspetti su cui si incentra l´attività attuale del Comitato Tecnico. La Regione si è avvalsa sin da principio della competenza professionale di due esperti di chiara fama che ha individuato nei professori Gianluigi Nigro e Alberto Clementi. Purtroppo il grave lutto che ha visto l´improvvisa recente scomparsa del Prof. Nigro - la cui figura è stata ricordata dal coordinatore regionale Luciano Tortoioli, nel corso dei lavori del seminario - reca con sé anche una rilevantissima perdita ai fini del completamento del piano, ma al tempo stesso costituisce un impegno e uno sprone a giungere rapidamente al miglior risultato in suo onore e in sua memoria. "Il lavoro realizzato qui in Umbria - ha affermato il sottosegretario Cecchi, nel suo intervento di chiusura dei lavori - è di notevole qualità ed importanza. Dalla lettura della prima stesura del Piano già emerge con chiarezza la sua capacità di tenere insieme tutti i tratti dell´identità umbra e spero davvero che la vostra possa essere la prima Regione in Italia a dotarsi un nuovo Piano paesaggistico condiviso e concertato con il Governo nazionale". |
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VALLE D’AOSTA, LEGGE CASA: DALLA GIUNTA IL VIA ALLE NUOVE DISPOSIZIONI |
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Aosta, 13 marzo 2012 - Nella riunione di venerdì 9 marzo, l’esecutivo regionale ha approvato la delibera, proposta dall’Assessore al territorio e ambiente Manuela Zublena, per le nuove disposizioni di attuazione della “legge casa” (legge regionale 24 del 2009). L’ aggiornamento delle modalità attuative si è reso necessario a seguito della modificazione, con la legge regionale del 1° agosto 2011, n. 18, della normativa sulla casa. La Legge casa determina misure di semplificazione delle procedure vigenti per la realizzazione degli interventi sul patrimonio edilizio regionale e disciplina ulteriori incentivazioni volte a favorire il miglioramento della qualità degli edifici, quali l´efficienza energetica, la sostenibilità ambientale e l´utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili. Le modificazioni introdotte prevedono, tra l’altro, la definizione dei fabbricati denominati “ex rurali” e l’individuazione del loro volume, quindi l’estensione dell’applicazione dei benefici volumetrici agli edifici “ex rurali” destinati ad attività agro-silvo-pastorali, non più strumentali allo svolgimento delle attività medesime. Altra novità è quella relativa alla cosiddetta “frazionabilità ”: ovvero la possibilità di frazionare gli interventi di ampliamento nel limite del 20 per cento, per ogni unità immobiliare, del volume esistente all’atto del primo intervento, al fine di dare la facoltà al cittadino di agire in momenti diversi sulla propria unità immobiliare. «La nuova disciplina relativa agli edifici ex rurali destinati ad attività agro-silvo-pastorali – spiega l’Assessore Zublena – consentirà di incentivare il recupero e la riqualificazione di una parte rilevante del patrimonio edilizio regionale ad oggi non interessata dagli interventi di ampliamento volumetrico. La legge sollecita inoltre la sensibilità e l’attenzione in tema di sostenibilità ambientale fornendo l’opportunità di effettuare interventi eco-compatibili». L’assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena, invita quindi professionisti, tecnici comunali, amministratori e cittadini interessati a partecipare alla presentazione delle nuove disposizioni attuative della Legge casa che si terrà venerdì 16 marzo 2012 alle ore 14.30 presso il salone regionale. |
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POLVERINI A INAUGURAZIONE COMPLESSO RESIDENZIALE ´MONTE STALLONARA´ |
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Roma, 13 marzo 2012 - La presidente Renata Polverini ha partecipato, il 10 marzo all´inaugurazione del complesso abitativo di Monte Stallonara, alla Pisana, e al rinfresco organizzato dai soci delle cooperative Vega e Veronese per ringraziare la Regione Lazio per lo sblocco dei fondi che ha consentito la realizzazione del complesso abitativo. Le Cooperative Vega e Veronese, infatti, sono state coinvolte nella truffa del Consorzio Cooperative Casa Lazio che ha comportato, danni economici consistenti per ogni singolo socio, una storia risalente al 2004. La Regione Lazio, grazie a una delibera dello scorso 22 luglio, ha fatto sì che l´Ater acquistasse per 13 milioni di euro il complesso, fondi che gli acquirenti potranno restituire in 25 anni. "Questa - ha detto Polverini - è una di quelle giornate che ricorderemo come qualcosa di bello. Conoscevo questa questione da cittadina, insieme con i miei assessori e con il contributo dell´Ater abbiamo dato una risposta a una vicenda tristissima con risvolti inquietanti, in cui persone perbene avevano pagato un mutuo e rischiavano di veder sparire i loro soldi. Oggi il problema è risolto, ma non abbiamo fatto nulla più del nostro dovere, perchè se le istituzioni non risolvono i problemi della gente allora non servono a nulla. Vi auguro di vivere tanti anni felici nelle vostre case". All´inaugurazione presenti anche gli assessori al Bilancio, Stefano Cetica; alla Casa, Teodoro Buontempo, all´Urbanistica, Luciano Ciocchetti, e il presidente dell´Ater di Roma, Bruno Prestagiovanni. "In questi giorni - ha detto Buontempo - la politica non presenta il meglio di sè, per cui il valore di quello che ha fatto la Regione è grande. Nei prossimi giorni sarà varata una commissione regionale per controllare i finanziamenti e gli stanziamenti e il mondo delle cooperative e delle case sociali e controllerà i flussi di denaro perchè cose come queste non capitino mai più". |
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URBANISTICA: PROSEGUE PROGRAMMA DI PIANIFICAZIONE REGIONE SARDEGNA- MIBAC SU VINCOLI PAESAGGISTICI
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Cagliari, 13 Marzo 2012 - Maggiore chiarezza sui vincoli paesaggistici già esistenti la cui definizione risale ai primi anni del ´900, individuazione e delimitazione puntuale delle aree di grande interesse pubblico e ancora aggiornamento della cartografia regionale utile ad assicurare un´adeguata e univoca individuazione sulle moderne cartografie dei vincoli ministeriali. In linea con queste finalità l´Assessorato regionale dell´Urbanistica con il Ministero per i Beni e le Attività culturali ha completato il riconoscimento e la definizione di altri cinque vincoli già esistenti, tra i quali in particolare spiccano quelli dei quattro quartieri storici di Cagliari, di viale Regina Margherita e dell´area vincolata del promontorio di Porto Pino a Sant´anna Arresi. Prosegue speditamente la strategia messa in campo dal Governo regionale, e inserita nell´ambito del Protocollo d´intesa tra Regione e Mibac sull´attività di ricognizione, delimitazione e rappresentazione delle aree dichiarate di notevole interesse pubblico tutelate ai sensi del codice Urbani. Tramite la prosecuzione costante dei rapporti di collaborazione tra Regione e Ministero sarà possibile completare il percorso di definizione delle metodologie e procedure di analisi, censimento e catalogazione degli immobili e delle aree già oggetto di tutela, attraverso un sistema integrato di verifica e adeguamento della pianificazione paesaggistica regionale, offrendo al contempo agli utenti dati sempre puntuali e aggiornati su cartografia digitale. "Questo lavoro congiunto tra Regione e Ministero - ha dichiarato l´assessore regionale dell´Urbanistica, Nicola Rassu - risponde all´esigenza di offrire alle amministrazioni pubbliche e ai cittadini una cartografia nuova e moderna, una maggiore chiarezza dei vincoli con dati aggiornati e sicuri ma soprattutto certezza del diritto. Attraverso quest´azione sinergica si potrà dare seguito ai programmi di conservazione del patrimonio culturale e difesa dei valori paesaggistici presenti nei territori che sta alla base del programma di governo della Giunta e del programma di revisione del piano Paesaggistico Regionale". |
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APPROVATO IL PIANO DI SETTORE DEGLI INTERVENTI EDILI A FAVORE DEGLI ENTI LOCALI DELLA VALLE D’AOSTA |
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Aosta, 13 marzo 2012 - L’assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale, Marco Viérin, informa che nella seduta del 9 marzo della Giunta regionale è stato approvato il Piano di settore degli interventi riferiti alla Lr. 26/2009 a favore degli Enti locali. Nell’ottica di immettere sul mercato edilizio gli interventi a favore degli Enti locali per l’adeguamento e la realizzazione di opere minori, l’Assessorato, per il tramite della Direzione preposta, ha individuato le opere richieste dai Comuni, che possono essere realizzate ai sensi della Legge sui cantieri edili. L’affidamento con cottimo fiduciario e l’esecuzione delle opere terranno conto della “clausola sociale” o di “salvaguardia” che pone per l’appaltatore l’obbligo di utilizzare, per l’esecuzione del contratto, il personale già utilizzato dalla Regione o dalla Società di Servizi. «Il poter mettere sul mercato, – sottolinea l’Assessore Marco Viérin – in un momento di gravissima crisi economica come quella che stiamo attraversando,24 interventi e finanziamenti per circa sei milioni di euro con la clausola che impone l’obbligo, così come dettato dalla finanziaria 2012-2014, di assunzione del personale in graduatoria degli edili, permetterà sicuramente una boccata d’ossigeno sia al tessuto sociale valdostano che nel dare nuova opportunità alle imprese del settore». Si prevede che le procedure per l’affidamento dei lavori e di verifica dei requisiti generali, saranno svolte dagli uffici tra la metà di marzo e il mese di aprile. La sottoscrizione dei contratti e l’inizio dei lavori sono quindi previsti a partire dal mese di maggio , più o meno come l’anno scorso, con una durata dei cantieri di circa 26 settimane. |
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URBANISTICA: PROSEGUE PROGRAMMA DI PIANIFICAZIONE REGIONE - MIBAC SU VINCOLI PAESAGGISTICI |
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Cagliari, 13 Marzo 2012 - Maggiore chiarezza sui vincoli paesaggistici già esistenti la cui definizione risale ai primi anni del ´900, individuazione e delimitazione puntuale delle aree di grande interesse pubblico e ancora aggiornamento della cartografia regionale utile ad assicurare un´adeguata e univoca individuazione sulle moderne cartografie dei vincoli ministeriali. In linea con queste finalità l´Assessorato regionale dell´Urbanistica con il Ministero per i Beni e le Attività culturali ha completato il riconoscimento e la definizione di altri cinque vincoli già esistenti, tra i quali in particolare spiccano quelli dei quattro quartieri storici di Cagliari, di viale Regina Margherita e dell´area vincolata del promontorio di Porto Pino a Sant´anna Arresi. Prosegue speditamente la strategia messa in campo dal Governo regionale, e inserita nell´ambito del Protocollo d´intesa tra Regione e Mibac sull´attività di ricognizione, delimitazione e rappresentazione delle aree dichiarate di notevole interesse pubblico tutelate ai sensi del codice Urbani. Tramite la prosecuzione costante dei rapporti di collaborazione tra Regione e Ministero sarà possibile completare il percorso di definizione delle metodologie e procedure di analisi, censimento e catalogazione degli immobili e delle aree già oggetto di tutela, attraverso un sistema integrato di verifica e adeguamento della pianificazione paesaggistica regionale, offrendo al contempo agli utenti dati sempre puntuali e aggiornati su cartografia digitale. "Questo lavoro congiunto tra Regione e Ministero - ha dichiarato l´assessore regionale dell´Urbanistica, Nicola Rassu - risponde all´esigenza di offrire alle amministrazioni pubbliche e ai cittadini una cartografia nuova e moderna, una maggiore chiarezza dei vincoli con dati aggiornati e sicuri ma soprattutto certezza del diritto. Attraverso quest´azione sinergica si potrà dare seguito ai programmi di conservazione del patrimonio culturale e difesa dei valori paesaggistici presenti nei territori che sta alla base del programma di governo della Giunta e del programma di revisione del piano Paesaggistico Regionale". |
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ARTIGIANO SUICIDA: ZAIA RISPONDE AD APPELLO CONFCOMMERCIO, “SOSTEGNO AL CREDITO E SVILUPPO PRIORITA’ DEL TAVOLO REGIONALE. GIA’ ATTIVATE AZIONI FORTI COME IL FONDO DI ROTAZIONE, ALTRE IN ARRIVO” |
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Venezia, 13 marzo 2012 - “Ogni nostro imprenditore che compie un gesto disperato, perché in difficoltà non riuscendo a riscuotere i crediti che vanta, costituisce una ferita che si apre nella nostra comunità alla quale bisogna dare risposta. Su questo fronte la Regione è impegnata da tempo con ogni suo strumento, ma il sapere che ci sono somme rilevanti che appartengono ai veneti (1 miliardo e 300 milioni) ferme a Roma ci fa davvero arrabbiare. Queste sono le principali tematiche emerse dal tavolo regionale con tutti i soggetti portatori d’interesse per arrivare alla definizione di un vero e proprio ‘decreto per lo sviluppo’ regionale. Questa è la sede ideale, dunque, per continuare a lavorare”. Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, rispondendo positivamente alla richiesta di Confcommercio Veneto, che chiede di rafforzare le iniziative a sostegno degli imprenditori veneti in difficoltà, anche attivando un numero verde al quale gli imprenditori possano rivolgersi. “A questo proposito – ricorda Zaia – non va dimenticato il fondo di rotazione, da me fortemente voluto, che mette a disposizione denaro liquido a tasso agevolato proprio per far fronte agli impegni delle imprese. Proprio al tavolo regionale – aggiunge Zaia – abbiamo posto particolare attenzione sulla necessità, che non manco di segnalare ad ogni occasione sin dal mio insediamento, di rafforzare le possibilità di accesso al credito per i nostri imprenditori, stimolando il sistema bancario ad essere più attento al territorio e capace di stare concretamente vicino alle nostre famiglie e alle nostre imprese”. “E non è certo secondaria in questo senso – aggiunge Zaia – la battaglia che stiamo conducendo contro le centralizzazione della tesoreria imposta dal Governo Monti, che ci toglie inopinatamente risorse che sono dei veneti e che a sostenere le necessità dei veneti dovrebbero servire”. “Tra qualche settimana – conclude Zaia – renderemo inoltre pubblico il trattato di autonomia del Veneto, da ottenere in contrattazione con lo Stato centrale, nell’ambito del quale sarà anche previsto che il tfr e gli assegni familiari dei lavoratori rimangano in Veneto. Tutto quello che è dei veneti – conclude Zaia – deve rimanere in Veneto ed essere utilizzato per difendere i loro interessi e le loro necessità, tra le quali sono sicuramente prioritari la difesa dell’impresa, le sue necessità e i suoi diritti, a cominciare dalla certezza di poter incassare quanto dovuto per il lavoro svolto”. |
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CROAZIA, STIPENDIO MEDIO A DICEMBRE |
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Zagabria, 13 marzo 2012 - Stando ai dati pubblicati dall´Ente Statistico Croato, lo stipendio medio netto lo scorso dicembre in Croazia è ammontato a 5.493 kune (circa 732,40 euro). Rispetto al mese di novembre dell´anno scorso, lo stipendio medio ha registrato un calo del 4,1 per cento. Sempre stando ai dati dell´Istat, lo stipendio medio netto a livello annuo nel 2011 ha registrato un aumento di 43 kune (circa 5,73 euro), il che rappresenta un aumento dello 0,8 per cento in termini nominali. Il tasso d´inflazione nel mese di dicembre si è attestato sul 2,1 per cento, mentre lo stipendio medio netto ha registrato un calo dell´1,3 per cento in termini reali. Lo stipendio medio lordo nel mese di dicembre dello scorso anno è stato pari a 7.891 kune (circa 1.052,13 euro), il che rappresenta un calo del 3 per cento rispetto al mese precedente del 2011. A livello annuo, invece, lo stipendio medio lordo ha registrato un aumento dell´1,1 rispetto al mese di dicembre dell´anno precedente. |
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PIOMBINO, VIA LIBERA AL PROGETTO: 13 MILIONI PER IL RILANCIO DELL’AREA |
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Firenze, 13 marzo 2012 – Il rafforzamento della presenza industriale e il rilancio complessivo dell’area di Piombino sono gli obiettivi del progetto approvato l’ 8 marzo dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore alle attività produttive, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini. Il progetto, elaborato dalla Regione d’intesa con il Comune di Piombino e il coinvolgimento di Provincia di Livorno, Autorità portuale, ministeri dell’Ambiente e delle infrastrutture, grandi, piccole e medie imprese, parti sociali, si articola su quattro assi: bonifica e ripristino delle aree pubbliche del Sin (sito di interesse nazionale), accessibilità al porto, consolidamento della grande industria siderurgica e riqualificazione del waterfront urbano. Quanto alle risorse, il contributo della Regione è di oltre 13 milioni, che rappresentano una prima tranche cui potranno aggiungersi ulteriori risorse. Il costo complessivo degli interventi è di circa 110 milioni (mettendo insieme il cofinanziamento di enti locali, Stato, camere di commercio). “Il progetto Piombino – spiega l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – sarà parte integrante del Pis (Piano integrato di sviluppo), uno strumento previsto da Prs e che sarà dedicato alla riqualificazione dei grandi poli industriali. Grazie ad esso la Regione punta a dare un contributo, in termini progettuali e di risorse, non soltanto al rafforzamento della presenza industriale, ma anche ad un rilancio più complessivo dell’area”. All’interno del progetto gli interventi di bonifica ambientale e riuso pubblico delle aree dichiarate siti di interesse nazionale, il consolidamento della grande industria a partire dai grandi poli siderurgici di Lucchini, Arcelor-magona, Tenaris-dalmine, lo sviluppo di nuove imprese e la migliore funzionalità del porto commerciale si intrecciano con le iniziative per nautica, infrastrutture, servizi e riqualificazione urbana, integrandosi in un’unica coerente progettazione. “Il via libera al progetto – sottolinea Simoncini – evidenzia l’attenzione della Regione per la provincia di Livorno. Un interesse che si è già concretizzato nell’approvazione dello schema di protocollo d’intesa per la città di Livorno e in quello, di prossima approvazione, per la Solvay. E’ un territorio strategico per la presenza industriale e per il peso nel settore energetico, un territorio il cui rilancio riteniamo essenziale per riavviare lo sviluppo dell’intera regione”. |
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IL BREVETTO A TUTELA DELL’INNOVAZIONE |
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Rovereto, 13 marzo 2012 - Paolo Marchi, ingegnere e consulente in brevetti per la Società Italiana Brevetti spa, nell´ambito degli incontri del Circolo dell´Innovazione, giovedì 15 marzo alle 17 presso la sede dell´Associazione Artigiani di Rovereto (sala al 2° piano), spiegherà cosa bisogna sapere per depositare una domanda di brevetto. Per proteggere i propri prodotti innovativi e attribuire un valore economico ai risultati della propria ricerca lo strumento legale più appropriato è il brevetto per invenzione, che si ottiene attraverso un procedimento amministrativo tecnico-legale complesso. Se il procedimento è condotto in maniera inesperta, si rischia di vanificare il valore dell´invenzione e di non avere una tutela efficace contro le imitazioni dei concorrenti. Paolo Marchi, ingegnere e consulente in brevetti per la Società Italiana Brevetti spa, spiegherà anche attraverso l’illustrazione di casi pratici, che cosa deve sapere chi vuole depositare una domanda di brevetto e come si possono evitare gli errori più comuni. Per una migliore organizzazione è necessaria una conferma di partecipazione inviando una mail all’indirizzo info@ceii.It o telefonando allo 0461 420530 entro mercoledì 14 marzo 2012. Per essere sempre aggiornati sugli appuntamenti del Circolo dell’Innovazione ci si può iscrivere alla newsletter di Ceii Trentino dall’apposito box sull’home page del sito www.Ceii.it Il Circolo dell’Innovazione è organizzato da Ceii Trentino con il supporto dell’Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento e la collaborazione dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Trento. |
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IMPRESE: REGIONE ABRUZZO IN AZIENDA, ALLA DENSO |
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Pescara, 13 marzo 2012 - Nel secondo appuntamento di "La Regione in Azienda", il vicepresidente della Giunta regionale con delega allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, ha incontrato, accompagnato dal presidente della commissione consiliare Attività produttive,Nicola Argirò, il presidente Ryohei Saty della Denso Manufacturing Italia S.p.a. Di San Salvo (Ch), il vice presidente Mario D´urbano, il direttore delle Risorse umane, Marco Mari, lo staff dirigenziale e le maestranze dello stabilimento. "Un´azienda di livello internazionale, con sedi in molti Paesi, che si occupa di motori e componenti, tanto nella produzione che nella vendita", ha ricordato Castiglione, aggiungendo che l´impresa "è leader del settore ed è tra le colonne portanti del Polo Automotive, che conta quasi mille lavoratori nel solo stabilimento di San Salvo, diventando in pochi anni leader incontrastata nella produzione di starter ed alternatori con clienti come Fiat, Ford e Toyota. La filosofia aziendale ha puntato ad un managment abruzzese di qualità, ad investimenti in ricerca ed innovazione ed a credere nel territorio". Il Vicepesidente, dopo aver illustrato il progetto "La Regione in Azienda", ha evidenziato "l´investimento regionale sui poli di innovazione e le reti di impresa, sulle quali la regione punta in maniera privilegiata.La filosofia aziendale Denso - ha sottolineato Castiglione - si sposa perfettamente con il nostro pensiero di valorizzazione del territorio Abruzzo, dove i competitors sono non all´interno della nostra regione, ma fuori dalla stessa e dai confini nazionali.Gli esempi e le testimonianze che raccoglieremo in giro per l´Abruzzo- sottolinea Castiglione - devono indubbiamente aumentare il grado di attenzione da parte delle istituzioni. Chi è in difficoltà non sempre chiede risorse economiche, ma di far parte di una squadra e di fare sistema, unendo la propria grande capacità di essere imprenditore a chi crea le migliori condizioni per poter operare a fini di sviluppo. E´ stato oggi il caso della Denso, che ha apprezzato l´impegno e la strategia regionale, sentendo di non essere sola". Il presidente della Commissione consiliare Attività Produttive, Nicola Argirò, ha posto l´accento sulla "valenza dell´iniziativa e le opportunità che le aziende inserite nel contesto dei Poli di Innovazione e delle Reti di Impresa potranno cogliere". |
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TORINO, SI ATTENUA LA DINAMICA IMPRENDITORIALE |
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Torino, 13 marzo 2012 - Con 237.433 imprese registrate, la provincia di Torino si conferma anche nel 2011 quarta in Italia dopo Roma, Milano e Napoli. Per la prima volta in 10 anni il numero di imprese registrate alla Camera di commercio scende: le nuove iscrizioni evidenziano il valore più basso dell’ultimo decennio (-4,9% rispetto al 2010), mentre le cancellazioni salgono del 7,6%. Il tasso di crescita , dunque, rallenta e si attesta allo 0,36% (era l’1,20% nel 2010): un dato maggiore rispetto a quello regionale (0,18%), ma più basso della media italiana (0,82%). Se calcolato al lordo delle cessazioni di ufficio, il tasso di crescita assume addirittura un valore negativo (-0,22%). “Si tratta di un rallentamento che ci aspettavamo – ha commentato il 9 marzo Alessandro Barberis, Presidente della Camera di Commercio di Torino aprendo la tradizionale conferenza stampa sulla natimortalità delle imprese torinesi – Nel lieve calo generale, spiccano però alcuni settori in crescita, per esempio il turismo e i servizi alle persone. Ancora importante è poi l’apporto dell’imprenditoria straniera e per la prima volta possiamo analizzare in modo più approfondito i dati delle imprese giovanili e femminili”. |
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IMPRESE ARTIGIANE, PIÙ FORMAZIONE UGUALE MAGGIOR SICUREZZA |
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Firenze, 13 marzo 2012 – Per accrescere la sicurezza, garantire la tutela della salute e prevenire gli infortuni sul lavoro è fondamentale la formazione: dei datori di lavoro prima di tutto, e degli stessi lavoratori, che diventano così sempre più consapevoli. E’ questo il senso dell’accordo siglato ieri in Regione tra l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, il direttore della sede toscana dell’Inail Bruno Adinolfi e il rappresentante legale del Cpra (Comitato partitetico regionale per l’artigianato) Ciro Recce, per collaborare alla realizzazione di interventi formativi in materia di sicurezza e salute sul lavoro, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese artigiane. La Regione investirà in quest’attività risorse pari a 450.000 euro, proseguendo un’iniziativa di collaborazione già avviata negli anni passati e che ha portato risultati positivi. “La tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è per la Regione Toscana uno degli obiettivi prioritari – ricorda l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – La piccola e micro impresa costituisce il tessuto produttivo prevalente (circa il 95%) della nostra regione. E in periodi di recessione come questo, le piccole imprese hanno difficoltà maggiori rispetto alle grandi aziende a investire risorse per la sicurezza e la salute. Da qui, dunque, la scelta politica di sostenere la formazione per la sicurezza nell’artigianato. L’integrazione tra tutti i soggetti, assieme al coinvolgimento delle parti sociali, sindacali e dei datori di lavoro, è uno dei perni del sistema toscano di sicurezza e salute sul lavoro”. I corsi copriranno l’intero territorio regionale e punteranno soprattutto ad innalzare il livello di attenzione e di preparazione dei datori di lavoro, in modo tale da avere ricadute positive sull’organizzazione del lavoro e sugli aspetti connessi alla formazione e all’addestramento dei lavoratori. Si punterà alla formazione dei lavoratori autonomi e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. I lavoratori autonomi, pur avendo pari tutele rispetto agli altri, non avendo obblighi in materia di formazione, risultano i meno consapevoli e informati dei rischi cui vanno incontro: rischi che sono notevoli soprattutto per coloro che operano nei lavori in altezza (per esempio, gli antennisti), basti pensare alle cadute dall’alto, che sono una delle principali cause di morte sul lavoro. “Promuovere e investire in formazione – sottolinea ancora l’assessore Scaramuccia – è altrettanto importante che investire in attività di vigilanza e controllo sul territorio. Anzi, a fini preventivi, lo è ancora di più”. Infatti la formazione, puntando alla modifica dei comportamenti, oltre che all’acquisizione di maggiori conoscenze e competenze, è il principale strumento di prevenzione. Il trend degli infortuni sul lavoro in Toscana è costantemente decrescente. Nel periodo 2000-2009 gli infortuni sono calati dagli 82.403 (di cui 93 mortali) del 2000 ai 63.177 (di cui 69 mortali) del 2009. Nel 2010, il dato è ulteriormente calato: 61.993 incidenti, di cui 57 mortali (sono gli incidenti denunciati all’Inail, avvenuti nel luogo di lavoro, in circolazione stradale e in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro-casa). Confrontando i dati dell’ultimo trimestre 2004 e dell’ultimo trimestre 2011, si registra un decremento del 33%: 18.865 nel quarto trimestre 2004, 15.434 nel quarto trimestre 2010 e 13.855 nel quarto trimestre 2011. Tra le possibili spiegazioni di questo trend decrescente, ci sono sia la modifica del quadro produttivo regionale, con la diminuzione di addetti a settori a maggior rischio infortunistico, sia l’adozione di interventi di prevenzione da parte di aziende e operatori interessati, anche su stimolo delle autorità sanitarie preposte alla vigilanza della sicurezza nei luoghi di lavoro. |
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PUBBLICATE LE GRADUATORIE DEL BANDO “PARTENARIATI REGIONALI PER L’INNOVAZIONE”. INTERCETTATA LA DOMANDA DI INNOVAZIONE DELLE IMPRESE” |
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Bari, 13 marzo 2012 - Un lavoro per 108 giovani ricercatori e una straordinaria partecipazione di imprese e organismi di ricerca. Sono queste le principali novità della graduatoria del bando “Partenariariati regionali per l’Innovazione”, che fa parte del Piano Straordinario per il lavoro in Puglia e prevede il raggruppamento di imprese e organismi di ricerca per la presentazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Saranno finanziati, secondo le valutazioni della commissione, 11 progetti per 12,7 milioni di euro di investimenti di cui 8,3milioni il contributo ammissibile, un’iniezione di risorse destinata a trasformare la ricerca in prodotti innovativi che hanno l’obiettivo di aumentare la competitività della Puglia sui mercati. È stato un successo inaspettato l’esito di questo bando in termini di partecipazione e di qualità delle proposte. Delle 76 candidature valutate sono infatti 67 quelle ammissibili per investimenti che valgono 36,8milioni di euro e contributi per 23,9milioni. Le proposte destinate ai finanziamenti hanno il potere proiettare al Puglia in una dimensione oggi ancora difficilmente immaginabile, nonostante i continui progressi tecnologici. C’è chi ha pensato alla diagnosi precoce dell’osteoporosi attraverso lo sviluppo di un nuovo dispositivo medicale ad ultrasuoni non invasivo e senza l’uso di raggi X. Altri progettano la realizzazione di un terapista virtuale personalizzato per la riabilitazione, con l’ausilio di microsistemi intelligenti indossabili. Una proposta riguarda la creazione di un mangime per i pesci di allevamento in grado di limitare l’uso degli antibiotici in acquacoltura con notevole beneficio per l’uomo. C’è chi vuole creare un farmaco radiotracciante per la diagnosi precoce delle patologie tumorali, che è in grado non solo di intercettare la presenza di un tumore ma anche di fornire informazioni sulla resistenza della lesione alla chemioterapia, riducendo così il ricorso alla biopsia. Una proposta si pone poi l’obiettivo di recuperare i suoli degradati attraverso tecnologie innovative. Un altro progetto si concentra invece sullo sviluppo di un mini aereo senza pilota per il monitoraggio di eventi critici come incendi, terremoti, alluvioni e varie emergenze ambientali. Il velivolo avrà caratteristiche tali da poter operare a temperature elevate o alla presenza di gas nocivi acquisendo dati e trasmettendoli a terra anche a grandi distanze dalla stazione di controllo. Sembra fantascienza, ma è invece un futuro che si realizzerà in meno di due anni. La graduatoria provvisoria del bando (già uscita sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 32) sarà scaricabile da oggi sui portali www.Sistema.puglia.it , e http://pianolavoro.Regione.puglia.it , oltre che sul sito regionale ( www.Regione.puglia.it ). |
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SHARDNA: SARDEGNA AL PRIMO POSTO TRA LE REGIONI ITALIANE PER LA RICERCA |
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Cagliari, 13 Marzo 2012 - "Chi fa polemica sul caso Shardna mostra di non conoscere minimamente la realtà. Per quanto riguarda la Ricerca, la Sardegna è la regione che mette a disposizione più risorse a livello italiano e continua a puntare sui giovani mettendo sul piatto dello sviluppo oltre 100 milioni di euro: 34 milioni per rifinanziare la legge 7 sulla ricerca di base, 25 milioni dal protocollo attuativo con il Miur per progetti industriali e sperimentali e ricerca applicata per organismi di ricerca e imprese, 17,6 milioni dal Fondo Sociale Europeo per assegni di ricerca; 25,5 milioni dal Fesr per la costituzione di spin-off e imprese innovative e per sostegno all’attrattività del territorio attraverso iniziative di finanza innovativa". E’ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito alle dichiarazioni della segreteria della Cgil su Shardna. "Avevamo già sottolineato insieme agli assessori De Francisci e Zedda che la Regione è attenta a ogni possibile soluzione che tuteli il patrimonio genetico e umano dell´esperienza di Shardna - conclude La Spisa - affermare che la Regione non crede alla ricerca significa non avere la minima conoscenza degli argomenti dei quali ci si vorrebbe occupare". |
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FINANZE FVG: 6 MLN. DI EURO IN FAVORE DELLE CCIAA REGIONALI |
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Trieste, 13 marzo 2012 - L´assessore regionale alle Finanze, Patrimonio e Programmazione, Sandra Savino, informa che gli uffici regionali hanno disposto il trasferimento di risorse a favore delle Camere di Commercio (Cciaa) del Friuli Venezia Giulia. Nell´intento di garantire continuità al sostegno economico del territorio, anche per il 2012 sono stati stanziati ben 6 milioni di euro da destinarsi - per il tramite delle Camere di commercio - ad interventi volti alla promozione dell´economia e alla realizzazione di infrastrutture socio-economiche nel territorio regionale, secondo quanto previsto dalla legge regionale 30 del 2007. "Uno stanziamento importante - ha dichiarato l´assessore Savino - che va a sostenere indirettamente il tessuto produttivo regionale in questo periodo di difficile congiuntura economica". Tale strumento normativo ha consentito sin dai suoi esordi alle Camere di commercio, più vicine alle esigenze del territorio, di potenziare il proprio ambito di intervento ampliando lo spettro delle proprie iniziative a favore delle realtà economiche locali. |
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PUGLIA INCONTRA RAPPRESENTANTI ABI PER EVITARE STRETTA CREDITIZIA |
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Bari, 13 marzo 2012 - La Regione Puglia ha chiesto alle banche pugliesi rappresentate dall’Abi (Associazione bancaria italiana) di mettere a disposizione delle imprese finanziamenti per far fronte alle spese cosiddette “circolanti”, cioè al pagamento degli stipendi e degli acquisti per le scorte finalizzati a nuovi contratti di fornitura e ordini di acquisto. La vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone, con il Capo di Gabinetto Davide Pellegrino, il direttore di Puglia Sviluppo Antonio De Vito e con l’Autorità di Gestione rappresentata dal dirigente Pasquale Orlando, ha incontrato questa mattina il presidente della Commissione regionale Abi Puglia Alessandro D’oria e il segretario Vincenzo Panzarino. “La Regione – ha detto – ha messo in campo un sostegno rilevante agli investimenti anche per le piccole e microimprese, come il fondo di garanzia da 50 milioni di euro. Inoltre con il Regolamento “de minimis” del 2012 può sostenere il capitale circolante fino a 400mila euro. Oggi noi ci impegniamo ad aumentare queste risorse e a predisporre anche ulteriori strumenti per le spese correnti, ma esortiamo le banche a fare la loro parte perché se non concederanno prestiti, le nostre garanzie non serviranno. Chiediamo al sistema bancario di intervenire per far fronte ad una criticità che sta strangolando il nostro sistema produttivo”. Gli istituti di credito italiani hanno ricevuto a febbraio dalla Banca Centrale Europea (Bce) 139 miliardi, in pratica un quarto dei fondi destinati alle banche europee (529,5 miliardi), dunque una vera pioggia di denaro finalizzata ad evitare il credit crunch (la stretta del credito) su larga scala. Di questa somma, alcuni miliardi toccano alla Puglia. La richiesta della Regione parte proprio da questa iniezione di risorse da parte della Bce. “Chiediamo alle banche – ha detto Loredana Capone - di utilizzare questi fondi come finanziamento alle imprese sul “circolante”. Oggi le aziende hanno problemi di liquidità finanziaria temporanea dovuta alla crisi. Il nostro compito è dare loro fiducia. Le imprese pugliesi hanno ampiamente dimostrato di voler puntare sulla competitività realizzando sui mercati esteri il 20,4% in più delle esportazioni. Proprio per questo non vanno lasciate sole nell’emergenza quotidiana anche dal sistema bancario, che può fare la sua parte proprio in virtù del finanziamento della Bce”. Disponibilità è stata dimostrata dall’Abi che ha riconosciuto le criticità attuali legate alle spese di gestione ed ha mostrato interesse nei confronti delle politiche annunciate dalla Regione Puglia. L’impegno è dunque quello di fare una verifica di disponibilità con le banche che operano nel territorio per arrivare alla sottoscrizione di un accordo tra la Regione Puglia, la stessa Abi e gli istituti di credito che hanno deciso di impegnarsi su questo nuovo fronte. |
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IMPRESE, LIGURIA ADERISCE AD ACCORDO SU SOSPENSIONE DEBITI |
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Genova, 13 Marzo 2012 - Nuovo provvedimento della giunta della Regione Liguria sull´accordo riguardante la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese nei confronti del sistema bancario. L´accordo sulle nuove misure per il credito alle Pmi che proroga fino al 31 dicembre 2012 l´avviso comune del 3 agosto 2009, nell´ambito delle misure adottate per far fronte alla crisi economica, è stato firmato il 28 febbraio scorso da Abi, associazioni di rappresentanza delle imprese, il ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti e il vice ministro dell´Economia e delle Finanze. L´avviso comune prevede la possibilità da parte delle imprese a chiedere la sospensione dei debiti delle Pmi verso il sistema creditizio "a condizione che, la norma di incentivazione sia compresa nell´allegato predisposto e aggiornato dal dipartimento del Tesoro del ministero dell´Economia e delle Finanze e che per effetto dell´operazione non debba essere modificato il piano originario di erogazione dei contributi pubblici", spiega l´assessore Renzo Guccinelli. La Regione Liguria aveva già a suo tempo aderito all´avviso comune del 2009 con due delibere. Di seguito, gli strumenti finanziari assistiti da agevolazioni pubbliche ai quali si applica l´avviso comune per la sospensione dei pagamenti delle Pmi nei confronti del sistema bancario: L.r. 11 marzo 2008, n.3 "Riforma degli interventi di sostegno alle attività commerciali" L.r. 2 gennaio 2003, n.3 "Riordino e semplificazione della normativa in materia di artigianato" L. 25-7-1952 n.949 "Provvedimenti per lo sviluppo dell´economia e incremento dell´occupazione" e L. 21-5-1981 n.240 "Provvidenze a favore dei consorzi e delle società consortili tra piccole e medie imprese nonché delle società consortili miste" – Fondo contributi in conto interessi e in conto canoni. L. 14-10-1964, n. 1068 "Istituzione presso la Cassa per il credito alle imprese artigiane di un Fondo centrale di garanzia e modifiche al capo Vi della L. 25 luglio 1952, n.949, recante provvedimenti per lo sviluppo dell´economia e l´incremento della occupazione" – Fondo di garanzia imprese artigiane. Art.11 del D.l. 29-08-1994 n.516 convertito nella Legge 27-10-1994 n.598 "Agevolazioni per investimenti per l’innovazione tecnologica, la tutela ambientale e la ricerca industriale" L. 28-11-1965, n.1329 "Provvedimenti per l´acquisto di nuove macchine utensili". |
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IMPRESE ABRUZZESI, IMPORTANTE RICONOSCIMENTO DEL SOLE 24ORE |
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Pescara, 13 marzo 2012 "Riconoscimento importante de ´Il Sole 24 ore´ per l´Abruzzo che si pone in una buona posizione nazionale per l´ammontare di aiuti destinati alle imprese. Il Sole 24 Ore ha posizionato l´Abruzzo tra le Regioni più virtuose nel panorama italiano con circa 74 milioni di euro messi a disposizione per bandi e progetti su ricerca innovazione e aggregazione d´impresa, ai quali va aggiunta la parte del Par Fas e del Fri (Fondo Rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca) di prossima disponibilità". Così Alfredo Castiglione, vice presidente della Giunta regionale con delega allo Sviluppo Economico. "La nuova visione legata al riordino della geografia industriale della nostra Regione - prosegue Castiglione - è stata ed è accompagnata da riforme importanti che mettono in condizione l´Abruzzo di poter competere nei campi della ricerca, dell´innovazione e dell´aggregazione d´impresa, ad armi pari con le altre regioni. Questo significa che il bioritmo dell´istituzione Regione si sintonizza sempre più con il bioritmo del territorio, non sostituendosi ad esso come avveniva in passato. L´obiettivo - spiega l´assessore - è quello di passare dalle singole aziende d´eccellenza ad una rete d´imprese d´eccellenza, attraverso migliori condizioni di competitività. Poter competere significa poter correre insieme con l´istituzione regionale, che deve saper offrire i migliori strumenti per poter affrontare i nuovi mercati al fine di creare maggior valore. Significa anche poter colloquiare con il mondo bancario per poter fare ricerca e innovazione. Ecco perché le nostre riforme prendono la strada del superamento dei consorzi industriali e abbracciano la logica dei poli d´innovazione e delle reti d´impresa, come anche la strada della riforma dei consorzi fidi, che maturerà a partire dal prossimo bando di 15 milioni di euro destinato a quei confidi che avranno i requisiti della L.r. N. 37/2010. Ecco perché i bandi comunitari, come i prossimi legati al Par-fas ed al Fri, hanno preso e prenderanno la strada del rafforzamento della logica di innovazione e di aggregazione. Anche se si incontrano ostacoli lungo il percorso delle riforme - riconosce Castiglione - come Assessorato allo Sviluppo Economico vogliamo e dobbiamo proseguire su questa strada e chiuderemo al più presto alcuni passaggi, come la nuova legge sull´industria, per poter meglio utilizzare quegli strumenti che potranno permettere al mondo che produce di riacquisire fiducia e poter ricollocare così l? Abruzzo nelle dinamiche italiane ed europee che le competono. Bisogna rendersi conto - conclude Castiglione - che Poli d´Innovazione, le reti d´impresa, confidi efficientemente patrimonializzati, rappresentano concretamente strumenti di politica economica industriale che devono essere la regola e non l´eccezione. E´ certo fa piacere che anche il Sole 24 Ore lo abbia sottolineato e posto in evidenza positivamente". |
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BASILICATA: COMINCIA DA BALVANO IL SOPRALLUOGO L’ASSESSORE ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE HA INCONTRATO I DIRIGENTI DI FERRERO E FARMASOL |
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Potenza, 13 marzo 2012 - Conoscere le realtà produttive del territorio, capirne i punti di forza e le criticità per avviare percorsi di crescita e creare meccanismi virtuosi. E’ questo il motivo alla base del sopralluogo che il neo assessore regionale alle Attività produttive, Marcello Pittella, ha avviato nelle zone industriali del territorio. Il tour è cominciato il 9 marzo dalle aree industriali di Balvano e Baragiano dove l’esponente della giunta ha incontrato i dirigenti della Ferrero e della Farmasol, azienda che produce soluzioni per dialisi. “La mia esigenza – ha spiegato l’assessore Pittella – è quella di conoscere il mondo produttivo della nostra regione per capirne le dimensioni, la prospettive, la qualità e le criticità. E’ un modo concreto per comprendere e raccogliere gli stimoli e i suggerimenti che arrivano dall’imprenditoria ma è anche una maniera per recepire le richieste relative all’implementazione delle attività in un momento difficile come quello che viviamo. La conoscenza diretta della realtà occupazionale della Basilicata – ha aggiunto Pittella - è anche un’occasione per trasferire al mondo imprenditoriale tutte le azioni che il nostro dipartimento, con la Presidenza della giunta, sta mettendo in campo a sostegno dell’economia produttiva in tema di fondo di garanzia, di fondo di rotazione, di sostegno al credito, ma anche per quanto riguarda i diversi bandi sulle varie misure che accompagnano l’implementazione all’occupazione, l’innovazione tecnologica, la ricerca. L’obiettivo – ha continuato il neo assessore – è quello di mettere insieme di concerto con le aziende, percorsi virtuosi di alta formazione legati ad un’attività competitiva in un mercato sempre più internazionale”. In sostanza per l’assessore alle Attività produttive, la visita agli stabilimenti in Basilicata “é un necessario audit che un neo assessore deve svolgere prendendo contezza diretta della carne e del sangue di questa nostra regione”. L’assessore alle Attività produttive ha poi spiegato che con il collega Vincenzo Viti, assessore regionale alla Formazione, hanno avviato un dialogo con le aziende presenti sul territorio lucano, per attivare percorsi di formazione “ad hoc” che siano in grado di offrire opportunità lavorative alle intelligenze locali. Ad accompagnare l’assessore nel suo sopralluogo, c’era il sindaco di Balvano, Costantino Di Carlo, che ha invitato l’esponente della giunta per fargli toccare con mano la realtà produttiva delle aree industriali del suo territorio. Un’area che ospita realtà fiorenti come la Ferrero e la Farmasol, ma anche un’area in cui sono presenti capannoni inoccupati in cui altre aziende hanno manifestato la volontà di impiantare i propri siti. Il tour di Pittella continuerà nelle altre aree produttive della Basilicata. |
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SOLVAY, VIA LIBERA AL PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ESTRAZIONE DEL SALGEMMA |
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Firenze, 13 marzo 2012 – Un passo avanti, importante, per consentire la ripresa dell’estrazione del salgemma a Poppiano e Cecina. Nei prossimi giorni sarà approvata la valutazione di impatto ambientale e di seguito il rinnovo delle concessioni minerarie. Quindi sarà sipulato un accordo di programma, che servirà a mettere nero su bianco cosa dovrà essere fatto e da chi per rafforzare la sostenibilità, la sicurezza del territorio e la tutela della risorsa idrica, ma anche le compensazioni (economiche ed come posti di lavoro) per il territorio. Intanto la giunta toscana il 12 marzo ha dato il via libera ad un ‘protocollo ponte’ in cui la Regione, ma anche i Comuni e le Province interessate, ribadiscono l’interesse allo sviluppo dell’attività e Solvay ed Atisale, aziende storiche nella zona salina, la disponibilità a proseguire. Lo firmeranno le Province di Pisa e Livorno, l’Unione dei comuni dell’Alta Val di Cecina e i Comuni di Montecatini Val di Cecina, Pomarance, Montescudaio, Cecina e Rosignano. Volterra ha invece preso tempo e al momento non ha aderito: il sindaco ha infatti convocato un consiglio comunale straordinario per il 14 marzo. Preso atto delle riserve, percorso condiviso - “Abbiamo preso atto delle riserve del Comune di Volterra – commenta l’assessore all’ambiente della Toscana Anna Rita Bramerini –, ma abbiamo approvato l’atto perchè condiviso da tutti gli altri enti . Insieme abbiamo in ogni caso deciso che aspetteremo il consiglio comunale di Volterra prima di firmare. Nessuno atto di arroganza da parte nostra, dunque”. “C’è stato un percorso condiviso – prosegue l’assessore – . Potevamo già rilasciare la valutazione di impatto ambientale a fine anno, visto che la conferenza dei servizi si è chiusa il 22 dicembre. Abbiamo invece scelto di confrontarci con gli enti locali interessati per chiarire le reciproche posizioni ed insieme abbiamo concordato il percorso che dal 3 febbraio, con la riunione di tutte le istitutuzioni, abbiamo portato avanti fino a qui” “Il protocollo – precisa sempre Bramerini – rimane comunque un atto politico. Va fatto chiarezza al riguardo. Nel testo abbiamo cercato di tenere nel maggior conto possibile le osservazioni arrivate da tutti i soggetti, ma sarà l’accordo di programma successivo a definire in modo puntuale le questioni che attengono all’attività della Solvay, con il coinvolgimento anche del ministero dell’ambiente”. “Spero – conclude l’assessore -che, pur con le riserve del Comune di Volterra, si possa in ogni caso anche in futuro proseguire quel lavoro di collaborazione istituzionale importante per raggiungere gli obiettivi prefissati: lavoro, portato avanti dalla Regione, che anche il Comune di Volterra ha dimostrato più volte di apprezzare”. Un aiuto per i lavoratori - La Solvay è presente a Livorno da più di cento anni e da sola dà lavoro, compreso l’indotto, a duemila persone. Più di seicento sono assunte direttamente dalla multinazionale. “Questo protocollo è un segnale di maturità e la traduzione di un’attenzione verso tutti i lavoratori di Solvay che stanno attraversando un momento di grande difficoltà – sottolinea l’assessore alle attività produttive, Gianfranco Simoncini – La Regione e il territorio ritengono che la presenza della multinazionale debba continuare a rappresentare uno degli elementi fondamentali del manifatturiero toscano”. “Nel corso degli anni – ricorda – la presenza Solvay, grazie anche all’impegno delle istituzioni e dei rappresentanti dei lavoratori, ha saputo trovare livelli sempre più alti di sostenibilità ambientale e di attenzione alla riduzione dell’uso delle risorse. Con il completamento del percorso autorizzativo si pongono le condizioni per il superamento della cassa integrazione. L’impegno della Regione proseguirà per garantire la continuità e lo sviluppo produttivo della presenza Solvay”. |
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UNA CIRCOLARE SUGLI ORARI DEL COMMERCIO IN PIEMONTE |
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Torino, 13 marzo 2012 - Il presidente della Regione, Roberto Cota, ha emanato il 7 marzo una circolare, inviata a tutti i Comuni e alle Province, che chiarisce la nuova normativa statale (il decreto legge n. 201/2011 convertito in legge n. 214/2011) sugli orari delle attività commerciali, distinguendo tra esercizi commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande. “Abbiamo voluto essere di supporto agli amministratori locali - precisato Cota - anche attraverso una circolare che chiarisca le novità introdotte, in particolare sulla questione degli orari di apertura. Un atto necessario per far fronte alle interpretazioni errate a proposito della normativa del Governo in materia di liberalizzazioni, che va ad interessare anche il settore del commercio. Rimaniamo intanto in attesa di una risposta da parte della Corte Costituzionale, alla quale la Regione ha proposto ricorso ritenendo che la legge dello Stato sia costituzionalmente illegittima, in quanto il commercio è materia di competenza delle Regioni”. L’assessore regionale al Commercio, William Casoni, ha poi convocato l’8 marzo il primo tavolo di concertazione, al quale hanno partecipato i rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Anci e delle organizzazioni sindacali, per affrontare il tema delle liberalizzazioni delle attività economiche. “E’ stato ricordato alle parti sociali e agli enti locali - ha ricordato Casoni - che le liberalizzazioni introdotte dalla normativa statale non eliminano le disposizioni di quella regionale. Pertanto la media e grande distribuzione di vendita, il commercio di somministrazione di alimenti e bevande e l’esercizio del commercio ambulante rimangano soggetti ad autorizzazione”. |
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L’EDUCAZIONE COOPERATIVA ARRIVA NELLE SCUOLE A RIVA DEL GARDA IN OCCASIONE DEL CONGRESSO DELLA COOPERAZIONE TRENTINA |
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Trento, 13 marzo 2012 - Gli assessori provinciali Marta Dalmaso (Istruzione) e Franco Panizza (cultura e cooperazione) hanno sottoscritto il 10 marzo a Riva del Garda, il protocollo di intesa tra Provincia autonoma di Trento e Federazione Trentina della Cooperazione che permetterà l’insegnamento dell’educazione cooperativa nelle scuole trentine. E’ stato presentato, il Protocollo di intesa tra Provincia autonoma di Trento e Federazione trentina della Cooperazione per la promozione dell’educazione cooperativa all’interno delle realtà scolastiche e formative. “L’educazione cooperativa – ha spiegato l’assessore provinciale all’istruzione Marta Dalmaso – è stata inserita come materia di insegnamento della scuola secondaria di primo grado”. I contenuti del documento sono stati presentati oltre che dall’assessore Marta Dalmaso (istruzione), anche dal collega Franco Panizza (cooperazione) e dal presidente della Cooperazione Trentina, Diego Schelfi. “Il progetto - come ha sottolineato l’assessore Dalmaso - mira ad avvicinare i giovani ai valori e ai principi della cooperazione, allo sviluppo dei concetti di bene comune e di scopo mutualistico orientati ad una cultura della legalità, dell’etica, del risparmio e dello sviluppo sostenibile, e all’educazione all’imprenditorialità in sinergia tra scuola e territorio. La scuola trentina c’è e farà la sua parte. Riteniamo che queste esperienze siano importanti per i nostri giovani e i nostri ragazzi in un orizzonte di senso. Questo lavoro riguarderà anche con gli insegnanti”. Il valore dell’accordo è stato sottolineato dall’assessore Franco Panizza: “Abbiamo bisogno di educazione e conoscenza La cooperazione è una scuola di vita, di autonomia ma anche di mercato. Chi investe sui giovani investe sul futuro e sulla trasversalità. Abbiamo bisogno di una società civile coesa e aperta, e credo che la Cooperazione possa fare ancora molto per costruire il Trentino di domani”. Per fare questo si promuoveranno progetti e concorsi con sportelli di consulenza e assistenza logistica agli operatori della scuola che realizzino esperienze di educazione cooperativa; interventi informativi e formativi sulle tematiche specifiche della cooperazione e attivazione di laboratori per l’educazione cooperativa (strategie di sperimentazione e di simulazione); incontri con esponenti del mondo della cooperazione e visite guidate alle cooperative; collaborazioni nell’individuazione di spazi di applicazione per l’educazione cooperativa; scambi fra scuole europee su progetti di educazione cooperativa per insegnanti e alunni; viaggi studio su tematiche cooperative. Nell’ambito dell’accordo, la Federazione designa, quale referente diretto, l’Ufficio educazione cooperativa, mettendo a disposizione spazi e attrezzature per la gestione di servizi di consulenza e per l’organizzazione delle attività formative, oltre a un centro di documentazione che raccoglie il materiale e le esperienze più significative realizzate. Da parte sua l’Assessorato provinciale all’Istruzione dispone l’utilizzazione di docenti da destinare a supporto dell’attività dell’Ufficio Educazione cooperativa e l’Assessorato alla Cooperazione concorre al sostegno economico–finanziario dei progetti di educazione cooperativa concordati, con l’obiettivo di promuovere l’educazione cooperativa nelle istituzioni scolastiche e formative provinciali. |
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VENDOLA: "MINISTERO AMBIENTE AVVIA RIESAME DELL´AIA DELL´ILVA DI TARANTO" |
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Bari, 13 marzo 2012 - “Questo pomeriggio il Ministero dell’ambiente ha comunicato l’avvio del riesame dell’Aia dell’Ilva di Taranto”. Lo ha annunciato il 10 marzo il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. “Il riesame è stato reso possibile - ha detto Vendola - grazie al completamento delle attività di monitoraggio diagnostico del benzo(a)pirene effettuato da Arpa Puglia su disposizione della Regione. Esprimo soddisfazione per tale risultato e per la per la tempestività con la quale il Ministero dell’ambiente ha accolto le nostre richieste”. |
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TAR LECCE RESPINGE RICORSO ILVA SU TARIFFE ACQUA |
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Bari, 13 marzo 2012 - "Il Tar di Lecce ha respinto, in sede cautelare, il ricorso di Ilva avverso la delibera del Comitato di coordinamento dell´accordo di programma Puglia - Basilicata, con la quale erano state rideterminate le tariffe della componente ambientale dell´acqua." Lo ha comunicato il 10 marzo l´Assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, dopo aver avuto notizia del deposito dell´ordinanza, avvenuto. La delibera impugnata era stata adottata il 28 ottobre scorso, su proposta della Regione Puglia, dal Comitato di coordinamento per l´accordo Puglia - Basilicata, e prevedeva la riduzione dal prossimo anno del costo dell´acqua per l´uso agricolo del 25 % e l´aumento per quello industriale nella misura del 250 % per il 2012, del 400 % per il 2013 e del 500 % per il 2014. Le variazioni stabilite riguardavano le imprese agricole ed industriali che utilizzano la risorsa prelevata dalla Regione Basilicata, calcolate sul costo sostenuto nel 2011. "La decisione assunta dal Comitato di coordinamento aveva lo scopo - ha inoltre detto Amati - di incentivare gli utilizzatori a contenere i consumi per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di tutela ambientale stabiliti dall´Unione Europea e di perseguire una politica gestionale più sostenibile delle risorse idriche attraverso le azioni di riduzione degli sprechi e dei consumi, il recupero quantitativo e qualitativo e il riuso. In particolare, la crescita della componente industriale rappresenta una misura di stimolo e sollecitazione all’utilizzo di fonti di approvvigionamento idrico alternative, quali il riutilizzo delle acque reflue affinate. Con la decisione odierna, il Giudice Amministrativo - ha concluso Amati - ha statuito, sia pur in via cautelare, la piena legittimità dell´operato delle Regioni Puglia e Basilicata." La delibera era stata impugnata dall´Ilva dinanzi al Tar di Lecce con ricorso depositato il 31.01.20012, e chiamato in deliberazione cautelare prima per l´udienza del 22.02.2012 e poi per quella del 7.3.2012. Hanno resistito al ricorso le Regioni Puglia e Basilicata, l´Autorità di Bacino della Puglia, il Ministero delle Infrastrutture, l´Eipli e, con intervento ad opponendum, Acquedotto Pugliese. |
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