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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 16 Marzo 2012
SINERGIE PER VALORIZZARE IL TURISMO NEL CENTRO ITALIA  
 
“Arte, cultura, enogastronomia, pur essendo al top, nel Centro Italia non attirano un numero di turisti adeguato alle straordinarie potenzialità di questi luoghi”. E’ quanto emerge dai dati resi noti dal presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, intervenuto il 9 marzo al convegno promosso dall’Associazione interregionale delle Camere di Commercio del Centro Italia. “Solo il 15% dei turisti stranieri ed il 7% degli italiani visita le regioni centrali perché attratto dal patrimonio artistico e culturale. Eppure questa è la terra di Piero della Francesca, di Michelangelo e di Petrarca”, ha evidenziato il presidente di Unioncamere. “Solo il 6% degli italiani e il 9% degli stranieri trascorre una vacanza nelle provincie fuori dai gran tour in Abruzzo, Toscana, Marche, Umbria, Lazio o Molise perché desideroso di gustare le eccellenze dalla consolidata e feconda tradizione enogastronomica. Eppure molte Doc e Igp italiane vengono proprio dalle coltivazioni e dagli antichi saperi di questi luoghi. Solo 41 comuni su 792 superano i 30 posti letto per kmq”. Per Dardanello, “il quadro che emerge dall’analisi presentata oggi è al limite dell’assurdo. La domanda turistica è in forte espansione, anche in questi tempi di crisi. Si parla del superamento di un miliardo di turisti internazionali, e l’Italia deve riuscire ad intercettarli e portarli nei propri territori”. Secondo il presidente di Unioncamere, “le regioni del Centro Italia si confrontano oggi con problematiche che limitano notevolmente le potenzialità di sviluppo del territorio. Occorre promuovere l’ulteriore qualificazione dell’offerta, costruire una identità turistica più definita, risolvere il problema infrastrutturale. Tutti profili sui quali le Camere lavorano da tempo e con successo. Dopo aver ingaggiato la sfida della Qualità certificando con il marchio Ospitalità Italiana quasi 6 mila imprese turistiche nel nostro Paese e dopo aver garantito l’identità italiana all’estero dei primi 700 Ristoranti Italiani nel Mondo, oggi il sistema camerale è disponibile ad attivare gli Sportelli del Turista previsti dal Codice del Turismo. Alle Regioni poi si propone come partner ideale non solo per le politiche della qualità della filiera e dell’analisi economica, ma anche sul fronte della semplificazione amministrativa, della conciliazione, dell’adozione di soluzioni Ict da parte delle imprese. Obiettivi comuni per avviare sinergie operative e risparmiare risorse finanziarie a beneficio di tutto il sistema turistico italiano”  
   
   
TURISMO NEL CENTRO ITALIA, NUOVE OPPORTUNITÀ  
 
E’ attorno al tema dell’identità del territorio e dei nuovi prodotti turistici nelle regioni del Centro Italia che numerosi operatori turistici delle cinque regioni Lazio, Abruzzo, Marche, Molise e Toscana, tra cui una delegazione di imprenditori del settore coinvolta dalla Camera di Commercio di Rieti accompagnata dal presidente Vincenzo Regnini, si sono ritrovati a ragionare e progettare nell’ambito di un incontro organizzato a Gubbio dall’Associazione interregionale delle Camere di Commercio del Centro Italia cui aderisce l’Ente camerale reatino. “Un incontro importante durante il quale è stato presentato un approfondito studio di Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche del Sistema camerale) sulle opportunità di sviluppo turistico nelle aree del centro Italia, l’unico mai realizzato con queste caratteristiche, che punta a promuovere un turismo che travalica i confini regionali per guardare al centro Italia come un’area omogenea dal punto di vista del target turistico”, ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini. Uno studio dettagliato, che coinvolge 13 province del Centro Italia (Rieti, Arezzo, Perugia, Terni, Pesaro e Urbino, Fermo, Viterbo, Latina, L’aquila, Teramo Chieti, Isernia, Campobasso) e che fotografa anche lo stato attuale del sistema ricettivo, partendo dai punti di forza e di debolezza per sostenere lo sviluppo di nuove forme di promozione del territorio e del turismo che permettano alle aree centrali della Penisola di sottrarsi alla competizione, spesso schiacciante, delle aree del Nord e Sud Italia o anche delle città di maggiori dimensioni come Roma e Firenze, attraverso la specializzazione e l’innovazione della programmazione turistica e del tessuto economico e imprenditoriale locale. “La strada che viene proposta – ha proseguito Regnini – è quella di abbandonare le autostrade rappresentate dai grandi contenitori turistici per cercare dei sentieri che attraversino, fondendole, le specificità del territorio, della cultura, dello stile di vita, con la creatività imprenditoriale, creando delle proposte nuove ed originali che possano trarre spunto dal patrimonio di saperi che caratterizzano la storia e la cultura di quel territorio, dalla cucina all’artigianato, dagli scambi economici e commerciali, fino al costume, allo stile di vita, all’arte, alla natura. Questo percorso si lega con la promozione di una mobilità dolce, come quella rappresentata dalla rete ferroviaria minore che attraversa il centro Italia e che può essere messa in rete con il sistema ciclo pedonale del territorio così come illustrato nel corso di un recente convegno promosso dall’Archivio di Stato”. L’analisi compiuta da Isnart, per quanto riguarda la provincia di Rieti, ha permesso di scoprire alcuni punti da cui partire per migliorare l’offerta ricettiva: si pensi che 45 Comuni su 73, ossia il 61,6% dei Comuni del Reatino a fronte di una media delle 13 province pari al 44,9%, non possiedono posti letto alberghieri sul proprio territorio, e che solo Isernia dispone di meno posti letto del Reatino. A questo proposito, i dati del 2010 hanno censito per il Reatino 2672 posti letto nel settore alberghiero e 2827 nell’extralberghiero, con un incremento percentuale, tuttavia, rispetto al 2005 (+15,4%), superiore alla media nazionale (+8%). Segno, dunque, che qualcosa si muove, anche se è necessario fare sistema per costruire un’identità comune territoriale. “Per la nascita di un sistema turistico nelle province del Centro Italia che abbia la possibilità concreta di trovare spazio sui mercati ed incrementare l’occupazione del settore – ha concluso – è di fondamentale importanza che imprese, istituzioni e attori locali si muovano insieme, come rete territoriale, progettando e comunicando l’area e soprattutto le nuove possibilità di turismo, e quindi prodotti e itinerari, e non più i singolo luogo, marchio o attrattiva. In questo percorso è fondamentale l’utilizzo della rete Internet ed il coinvolgimento degli attori pubblici, che avranno il ruolo di promuovere, di pianificare e coordinare, e dei soggetti privati, singoli o imprese, che se ne faranno portavoce. Quanto invece ai finanziamenti, sono disponibili fondi europei che possono essere intercettati”. Lo studio di Isnart è scaricabile gratuitamente dal sito http://www.isnart.it,%20link/ sulla sinistra della home page denominato “Associazione Centro Italia”  
   
   
PER LA BTSA UN SUCCESSO OLTRE LA CRISI  
 
Sessantadue buyer italiani (cral, dopolavori, associazioni culturali, circoli e associazioni sportive, parrocchie, ecc, in rappresentanza di 180 mila iscritti), provenienti da tutte le regioni, 17 buyer esteri in rappresentanza di 10 paesi europei (Austria, Germania, Danimarca, Spagna, Francia, Ungheria, Olanda, Polonia, Russia e Gran Bretagna), 400 seller in rappresentanza di 450 aziende (agenzie di viaggio, tour operator, enti di promozione turistica, consorzi, compagnie aeree, ferroviarie e marittime, società di trasporto pubbliche e private, società di servizi, aziende del ricettivo alberghiero ed extra alberghiero, ecc.) ), una media di 60 contatti per ogni operatore che rappresenta una delle percentuali più alte per ogni borsa di prodotto nazionale. Sono questi, in estrema sintesi, i dati che hanno caratterizzato la Xii edizione della Borsa del Turismo Sociale e Associato che si è svolta a Viterbo presso il monumentale complesso della Domus “La Quercia”. Una manifestazione che, ancora una volta, ha dimostrato come la partnership pubblico/privato sia fondamentale per la riuscita di ogni iniziativa di questo livello. Accanto al Cat/confesercenti di Viterbo e alla Società “In Rete”, titolare dei marchi Btsa e Cral Network, hanno operato, infatti, la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Viterbo che non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno, così come sono stati sempre presenti l´Enit/agenzia e, soprattutto, il Ministero del Turismo e dello Sport che oltre a dare il proprio patrocinio ha presenziato alla manifestazione con il Capo di Gabinetto del Ministro Gnudi, Prof. Giuseppe Greco, il quale non ha mancato di sottolineare come, pur con tutte le limitazioni imposte dalla grave crisi economica, rimanga sempre fortissimo l´interesse del Governo per il turismo sociale e i buoni vacanza. Estremamente soddisfatti dell´andamento della manifestazione gli organizzatori. Per Nicola Ucci, titolare della società “In Rete”, “la Btsa, dopo solo 4 edizioni a Viterbo (prima era itinerante) sembra aver raggiunto la maturità senza aver espresso, tuttavia, tutte le sue forti potenzialità. I segnali di crescita sono evidenti e lo dimostrano non solo i numeri, quanto, soprattutto, il forte interesse che hanno mostrato e continuano a mostrare i partners che ravvisano nella manifestazione una grande occasione di sviluppo a livello di territorio e di occupazione”. Per Vincenzo Peparello, Presidente del Cat/confesercenti, invece, “la Btsa si colloca, oggi, a pieno titolo fra le maggiori manifestazione di settore a livello nazionale con la differenza che mentre le altre borse mostrano un certo “affaticamento”, i segnali di crescita per questa borsa sono davvero esponenziali se è vero, come è vero, che l´aumento dei seller è stato calcolato intono al 30% e moltissime sono state le rinunce alle richieste di accreditamento pervenute oltre i termini prefissati. Una situazione questa, ha aggiunto Peparello, che ci ha costretto a cambiare sede, trasferendoci dal Grand Hotel Salus-pianeta Benessere alla Domus “La Quercia”, maestoso complesso recentemente restaurato, senza dubbio più consono alle esigenze in crescita della manifestazione. La constatazione più gratificante, però, ha concluso Peparello, è quella di vedere la manifestazione identificarsi con una città, Viterbo per l´appunto, che grazie anche alle altre iniziative che vengono promosse collateralmente, può oggi fregiarsi del titolo di “Capitale italiana del Turismo Sociale”. Il riferimento di Peparello è al Convegno Nazionale sul Turismo Sociale che si svolgerà in maggio e nel corso del quale verrà presentato il 4° Rapporto sul Turismo Sociale e Associato in Italia. La locuzione coniata da Peparello, è particolarmente piaciuta anche all´Assessore al Turismo della Provincia di Viterbo, Andrea Danti, il quale si è auspicato che “la manifestazione possa aver trovato in questa città la sua sede permanente, che possa continuare a crescere, così come sta facendo, e che possa sempre più rappresentare un volano per la crescita economica dell´intero territorio della Tuscia”  
   
   
NASCE CHANGEYOURFLIGHT, IL NUOVO SERVIZIO ONLINE PER RECUPERARE I BIGLIETTI AEREI CHE NON VERRANNO UTILIZZATI  
 
Si stima che il 7% dei biglietti aerei venduti rimanga inutilizzato, generando perdite annuali che superano il miliardo di euro per i viaggiatori che usano compagnie aeree low-cost europee. Changeyourflight è la prima piattaforma online che permette ai passeggeri di ottenere un parziale rimborso dei biglietti aerei che non potranno utilizzare e aiuta le compagnie aeree ad ottimizzare la gestione dei posti e a migliorare la propria efficienza. Attualmente, di tutti i biglietti venduti da compagnie aeree low-cost, il 7% non viene effettivamente utilizzato. Solo in Europa, questo fenomeno costa ai passeggeri più di un miliardo di euro l’anno e obbliga i vettori a volare con più di 40.000 posti vuoti ogni giorno. Il funzionamento della piattaforma è semplice: se la compagnia aerea ha sottoscritto una partnership con Changeyourflight e offre il servizio, il passeggero che a causa di un imprevisto non può più partire, potrà accedere a www.changeyourflight.it, compilare online la richiesta di rimborso parziale del biglietto fino a due ore prima della partenza e ottenere un buono sconto spendibile su un altro volo della stessa compagnia aerea. Grazie a questo servizio innovativo, il primo nel suo genere al mondo, i passeggeri che decidono di non partire possono ottenere un parziale rimborso, mentre le compagnie aeree evitano di volare con posti vuoti. Changeyourflight è stata selezionata dal Wall Street Journal tra le sei start up spagnole più promettenti prima ancora di essere lanciata ufficialmente. È infatti da dicembre 2011 che il servizio è diventato operativo a tutti gli effetti per i passeggeri di Air One (www.flyairone.com), lo “Smart Carrier” di Alitalia. Molto presto, anche i passeggeri di altre compagnie aeree europee potranno usufruire di questa soluzione innovativa. Changeyourflight, infatti, è un intermediario completamente indipendente che offre servizi alle compagnie aeree sue partner. L’impresa di Barcellona ha anche ricevuto il premio per miglior sito web dell’anno da parte di Flightglobal, media di riferimento e leader nel settore dell’aviazione a livello mondiale, che l’ha definita “un’idea innovativa, ben eseguita e con il potenziale per fare la differenza nel settore dell’aviazione”. “Tutti, prima o poi, rischiamo di trovarci a fare i conti con imprevisti che possono stravolgere i nostri programmi di viaggio − dice José Luis Vilar, che, insieme a Iñaki Uriz, ha dato vita a Changeyourflight − Per quei passeggeri che, come noi, non sempre acquistano biglietti con tariffe flessibili, l’imprevisto è destinato a trasformarsi in seccatura. Così, stanchi di vedere i nostri biglietti finire nella spazzatura, abbiamo pensato di lavorare ad una nuova soluzione, quella che ancora mancava. Attualmente, Changeyourflight rappresenta il primo ed unico servizio online in grado di offrire un risarcimento parziale ai passeggeri in possesso di biglietti che non utilizzeranno e che non sono rimborsabili, generando nel contempo nuove risorse e maggiore efficienza per le linee aeree. “Al momento – conclude Iñaki Uriz – sorprendentemente, sono le compagnie aeree low-cost le prime a mettere a disposizione dei loro passeggeri questo servizio che è completamente gratuito”. Chi sono i principali beneficiari di Changeyourflight Il passeggero che per una ragione o per l’altra non può partire e che può ottenere un rimborso: “If you change your mind, we can change your flight”. Changeyourflight è un servizio online completamente gratuito per l’utente che soddisfa le esigenze sia dei passeggeri sia delle linee aeree. Il servizio permette ai passeggeri di ottenere un rimborso parziale sotto forma di buono sconto utilizzabile per un altro volo con la stessa linea aerea. Come spiega lo slogan della compagnia, “se cambi idea, noi possiamo cambiare il tuo volo”. Le linee aeree associate che possono contare su: “Uno strumento per ottimizzare la gestione e l’occupazione dei posti sull’aereo”. Grazie a Changeyourflight, le compagnie possono offrire più posti sui loro aerei perché hanno la possibilità di conoscere in tempo reale l’effettivo livello di occupazione dei velivoli. Così, se la prenotazione di un biglietto viene cancellata, la linea aerea ha a disposizione un posto a sedere in più che può rivendere ad un altro passeggero, evitando di volare con un aereo parzialmente vuoto. Inoltre, Changeyourflight permette alle compagnie aeree associate di offrire un valore aggiunto ai propri clienti incoraggiando anche coloro non hanno ancora programmi certi a prenotare voli in anticipo, favorendo così l’early booking. L’ambiente che si avvantaggia di un contributo: “Per ridurre le emissioni di Co2”. Attualmente, il settore dell’aviazione è responsabile del 2-3% delle emissioni di Co2 a livello globale. In base alle stime, nel 2050 questa percentuale potrebbe raggiungere il 5% se non verranno adottate misure più efficaci. Favorendo un’ottimizzazione dell’occupazione dei posti sull’aereo, Changeyourflight permette ai velivoli di migliorare la propria efficienza energetica in quanto a consumo di carburante e contribuisce a ridurre l’impatto del trasporto aereo sull’ambiente  
   
   
APPLICAZIONE PER IPHONE "GIARDINI DEL LAGO DI COMO"  
 
Scoprire il Lago di Como esplorando i suoi giardini e i parchi storici, percorrerne i sentieri alla ricerca di angoli nascosti e di panorami mozzafiato utilizzando il proprio smartphone: questa è l´ultima sfida della Camera di Commercio di Como che, grazie allo sviluppatore comasco Davide Orlando, ha realizzato un´applicazione per iPhone dedicata al sistema Giardini del Lago di Como denominata "Giardini del Lago di Como - ramo occidentale". Una riedizione digitale della guida cartacea realizzata lo scorso anno in collaborazione con la Provincia di Como e i Grandi Giardini Italiani arricchita di nuove funzionalità e con un´interfaccia semplice ed intuitiva. Disponibile gratuitamente sull´Appstore la nuova applicazione pone il territorio comasco in una nuova prospettiva grazie all´utilizzo delle tecnologie innovative che reinventano le guide tradizionali in formato cartaceo per raggiungere un pubblico più eterogeneo e internazionale in pochi click. Sarà quindi possibile in ogni luogo e in qualsiasi momento scaricare la guida senza bisogno di rivolgersi ai punti tradizionali di distribuzione e senza il rischio di esaurimento delle disponibilità. In formato bilingue (italiano ed in inglese), l´applicazione presenta i parchi e i giardini del Circuito con schede facili ed intuitive arricchite da recensioni di esperti e professionisti, informazioni su orari e biglietti e utili mappe fruibili sia modalità online che offline. L´obiettivo della Camera di Commercio nel realizzare la guida "Giardini del Lago di Como - ramo occidentale" è quello di dare omaggio alle bellezze del nostro territorio utilizzando anche le nuove tecnologie ovvero di dare impulso allo sviluppo e alla promozione del territorio comasco attraverso un ventaglio di interventi che possano raggiungere un numero sempre più ampio, internazionale ed eterogeneo di persone. L´utilizzo delle nuove tecnologie, inoltre, risponde alla vocazione di sostenibilità delle azioni che la Camera di Commercio sta attuando in questi anni e che è stata inserita a pieno titolo nel Piano per la Competitività e lo sviluppo della provincia di Como. Caratteristiche principali: 37 giardini recensiti del circuito Giardini del Lago di Como; Galleria fotografica con oltre 120 foto di alta qualità; Informazioni su biglietti e orari di apertura; Disponibile in lingua italiana ed inglese; Utilizzabile in modalità off-line. Requisiti: Lapplicazione è fruibile dai dispositivi Apple con sistema operativo iOs 4.0 o superiore ovvero tutti gli iP´d Touch (2a, 3a, e 4a generazione), iPhone (3G, 3Gs, 4 e 4S) e iPad (1, 2, nuovo iPad). Prezzi e disponibilità: L´applicazione "Giardini del Lago di Como - ramo occidentale " è gratuita e può essere scaricata dallo Store iTunes da questo link: http://itunes.Apple.com/app/gardens-lake-como-west-branch/id502416492?mt=8  e dagli Appstore internazionali  
   
   
BALNEARI: IN SICILIA DOVRANNO SMONTARE POCHI STABILIMENTI NON IN REGOLA  
 
"Le attrezzature degli stabilimenti balneari siciliani che dovranno essere smontate entro fine mese, riguardano solo un numero limitatissimo di concessioni, quelle che le hanno mantenute senza autorizzazione, non rispettando le prescrizioni vigenti". Lo ha assicurato l´assessore al Territorio e ambiente della Regione siciliana Sebastiano Di Betta. "Nel tavolo tecnico con le associazioni di categoria, che ci apprestiamo a convocare, valuteremo se offrire l´opportunita´ di proseguire l´attivita´ anche per i mesi invernali. In ogni caso stiamo per stipulare con l´Agenzia spaziale italiana un convenzione per monitorare gratuitamente dal satellite le spiagge siciliane. L´amministrazione regionale con la massima disponibilita´ vuol venire incontro alle esigenze degli operatori, ma - conclude Di Betta - le regole vanno rispettaste da tutti"  
   
   
CATTOLICA: NASCE ACQUARIO CITY PASS  
 
Nasce un nuovo patto tra l’Acquario di Cattolica, l’amministrazione comunale e gli operatori economici. Questa mattina, infatti, è stato presentato il progetto Acquario City Pass. Un progetto, che prenderà il via a partire dal primo aprile, mirato al coinvolgimento di tutte le attività commerciali legate al mondo del turismo operanti a Cattolica (dai bagnini ai negozianti, dai bar ai centri estetici, dai ristoranti alle gelaterie) mirato ad incentivare i tempi di permanenza a Cattolica grazie allo stimolo di una città dai prezzi speciali. Il biglietto dell’Acquario di Cattolica, diventa un pass che permette di ricevere uno sconto del 10% su tutti gli acquisti o consumi nelle attività commerciali, ricettive e turistiche di Cattolica che aderiscono al circuito e che ne espongono il marchio appositamente creato. L’acquario di Cattolica consapevole di rappresentare un valore aggiunto molto forte per la città, vuole, con il progetto Acquario City Pass consolidare la collaborazione con le categorie della città, offrendo loro una nuova opportunità di scambio, utile per fare sistema, perché la città di Cattolica venga vissuta dall’ospite come un villaggio globale, soprattutto da quei turisti “mordi e fuggi” che arrivano da altre località solo per visitare l’Acquario. «Si tratta di un’iniziativa molto positiva: esempio di collaborazione proficua tra l’amministrazione comunale, gli operatori economici del territorio e l’eccellenze della nostra Città, in questo caso appunto l’Acquario - spiega il sindaco di Cattolica Piero Cecchini - Dalle indagini condotte risulta che parte degli 282 mila visitatori che nel 2011 sono entrati all’Acquario, non proseguivano poi il loro tour visitando il resto della città. Un flusso di turisti che non possiamo lasciarci scappare e che con questo progetto tentiamo di intercettare. Sosteniamo da sempre la necessità di incrementare le sinergie tra gli attori amministrativi, politici ed economici della Città per portare benefici a tutta la comunità. Solo facendo squadra riusciremo ad uscire dalla crisi e credo che Acquario City Pass vada proprio verso quella direzione». Il progetto Acquario City Pass, in collaborazione e col patrocinio dell’ Amministrazione Comunale e con il supporto delle Associazioni di Categoria della città, sarà promosso dall’Acquario stesso attraverso i vari mezzi già ottimizzati nel tempo: biglietto di ingesso, depliant, social network, sito internet dell’ Acquario www.Acquariodicattolica.it, dove una mappa della città metterà in luce tutte le attività commerciali aderenti all’ iniziativa. (Per info: Roberta Bagli numero di telefono 0541 837430). Il progetto prenderà il via dal 1 aprile e durerà tutta la stagione 2012. «Il riconoscimento ottenuto in questi ultimi anni siglato dalla presenza di oltre 282.000 visitatori nel 2011, rende l’Acquario di Cattolica, il più grande Acquario dell’Adriatico, ma soprattutto una risorsa culturale e turistica di grande valenza per la città e per la Riviera Adriatica – spiega Andrea Drudi Responsabile Marketing dell’Acquario di Cattolica - Una delle chiavi del successo dell’Acquario è la filosofia di continuo rinnovamento che ha portato la struttura ad arricchirsi di anno in anno di nuove vasche, nuovi ospiti e nuove proposte per il pubblico. Una struttura riconosciuta a livello nazionale per la presenza di un sempre maggior numero di specie marine e terrestri al suo interno e di progetti mirati alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente, oltre a quelli rivolti alla conservazione di alcune tra le specie a rischio di estinzione»  
   
   
UN SUPER TOUR OPERATOR PER PORTARE IN TOSCANA LA CINA  
 
Dal progetto di Toscana Promozione per il mercato cinese Tourist Experience Design è nato Super Tour Operator, aggregazione di tour operator toscani che intende proporre un’offerta integrata e strategie di promozione e commercializzazione dei prodotti turistici attrattive rispetto alle aspettative dei mercati turistici cinesi. “La Toscana punta a diventare, anche attraverso questo nuovo soggetto imprenditoriale, una delle mete più ambite per i turisti cinesi – ha commentato la notizia l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti – . Siamo già entrati nelle casa di milioni di cinesi grazie alle produzioni cinematografiche che hanno scelto la nostra regione come set. Ora siamo pronti ad accoglierli al meglio con un’offerta diversa, volutamente lontana da ogni logica turistica mordi e fuggi”. “Abbiamo studiato cosa vuole e cosa si aspetta il turista cinese – è la conclusione dell’assessore Scaletti -, sappiamo quali sono le sue abitudini e le sue capacità di spesa. Siamo in grado di costruire un viaggio su misura per loro, un’esperienza da condividere, alla scoperta di una terra sorprendente. Perché dopo il primo viaggio in Toscana, si deve avere subito voglia di ritornare”  
   
   
PRESENTAZIONE CATALOGO TRICOLORE ABRUZZESE… PER 150° UNITÀ D’ITALIA  
 
Domenica 25 marzo alle ore 17,00 a Pescara, presso l’Auditorium “Tosti” dell’Aurum, sarà presentato al pubblico il catalogo “tre colori una bandiera …e un sacco di artisti” con i lavori degli artisti abruzzesi che hanno partecipato al progetto nazionale per la celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia. L’iniziativa che ha toccato numerose città italiane, da nord a sud, ha visto, solo nella regione Abruzzo, la partecipazione di 30 qualificati artisti: Barbara Agreste, Lino Alviani, Sandro Arduini, Gino Berardi, Colleen Corradi Brannigan, Alfonso Camplone, Alfredo Celli, Rossella Circeo, Dino Colalongo, Giancarlo Costanzo, Nicola Costanzo, Rita D’emilio, Gianfranco Di Bernardini, Mario di Donato, Sonia Di Michele, Giacomo Giovannelli, Manuelita Iannetti, Cesare Iezzi, Giuseppe Liberati, Giselda Marocchi, Marino Melarangelo, Albino Moro, Concetta Palmitesta, Augusto Pelliccione, Massimina Pesce, Gelsomina Rasetta, Anna Seccia, Stefania Silvidii, Franco Sinisi, Gianfranco Zazzeroni, che hanno rappresentato ognuno su tre riquadri di stoffa, verde bianco e rosso, la propria idea del nostro tricolore. E mentre quella bandiera, continuando il suo giro per l’Italia, si andava arricchendo del contributo di tanti altri partecipanti, gli artisti abruzzesi hanno deciso di documentare attraverso la pubblicazione di un catalogo lo straordinario evento che li ha visti protagonisti carichi di entusiasmo in un’opera collettiva ispirata al tricolore italiano. Il catalogo 20x20, edito dalla Casa Editrice Palladino, raccoglie l’intera vicenda della bandiera in Abruzzo, la cui realizzazione è stata sapientemente governata da Anna Seccia che ha saputo coniugare le proprie doti di artista al non semplice impegno resosi necessario per organizzare l’iniziativa. Le opere degli artisti pubblicate in catalogo sono introdotte, infatti, da un testo di Anna Seccia che racconta l’inimmaginabile e invisibile percorso operativo per giungere alla realizzazione della bandiera. Compaiono inoltre in catalogo i testi critici di Massimo Pasqualone e Carla D’aurelio, nonché l’emozionante racconto da parte degli artisti per voce di Gelsomina Rasetta. Essenziale è stato, infine, il contributo del fotografo Lorenzo Speziale e di Renato Di Carlo per la realizzazione del video. Alla presentazione del catalogo interverranno tra gli altri, Carla D’aurelio, Massimo Pasqualone, Anna Seccia e Annarita Della Penna, direttrice dell’Aurum. Info: Aurum - Via D’avalos, angolo via Luisa d’Annunzio, Pescara - Tel 0854549508 - aurum@comune.Pescara.it - vernissage: 25 marzo 2012 ore 17,00  
   
   
IL RUOLO DEL TURISMO NELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA PUGLIA  
 
Rapporto sul settore turistico della Puglia realizzato da Srm, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, in collaborazione con il Banco di Napoli prima regione meridionale per concentrazione di presenze presso le strutture di accoglienza non alberghiere (Bed and Breakfast, camping, ecc.) tra le regioni con la più alta variazione percentuale media annua degli arrivi turistici presso strutture ricettive. Nel periodo 2003/2010 è stata del 4,5% (seconda solo a Piemonte e Lombardia, a fronte del 2,6% riscontrato a livello nazionale e dell’1,6% a livello meridionale). Oltre 13 milioni di presenze turistiche nel 2011 (17,3% del Mezzogiorno e 3,5% dell’Italia). Bari, 8 marzo 2012 - La Puglia è la prima regione meridionale per concentrazione di presenze presso le strutture complementari (41%), sesta a livello nazionale. Se si considerano le sole presenze domestiche la regione sale di un posto nella classifica nazionale (42%). La Puglia rientra nel gruppo di regioni con la più alta variazione percentuale media annua degli arrivi turistici presso strutture ricettive. Infatti, nel periodo 2003/2010 è stata del 4,5% (seconda solo al Piemonte con 5,6% ed alla Lombardia con il 4,8%), a fronte del 2,6% riscontrato a livello nazionale e dell’1,6% a livello meridionale. Gli occupati diretti in alberghi e ristoranti raggiungono le 49,3 migliaia di unità (17,9% del Mezzogiorno e 3,9% dell’Italia), pari al 3,8% degli occupati della regione. Questi alcuni aspetti emersi dal “Rapporto sul settore turistico della Puglia”, presentato oggi da Srm, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, il centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzato sull’economia del Mezzogiorno. Lo studio è stato illustrato presso la Camera di Commercio di Bari: l’incontro, aperto dai saluti del Presidente della Camera di Commercio di Bari, Alessandro Ambrosi, ha visto gli interventi di Massimo Deandreis, Direttore Generale di Srm, Marina Lalli, Presidente sezione turismo Confindustria Bari e Bat, Francesco De Carlo, Vice Presidente di Federalberghi Bari, Michele Sarra, Coordinatore Desk Turismo Mediocredito Italiano, Alessandro D’oria, Direttore dell’Area Puglia del Banco di Napoli. Il lavoro evidenzia vari aspetti. - L’impatto economico del turismo “allargato” in Italia che incide per l’8,5% del Pil (con un valore pari a 137 miliardi di euro) e genera un’occupazione che sfiora i 2,2 milioni di unità. La spesa pubblica del settore ammonta a 10,7 miliardi di euro e gli investimenti a quasi 13 miliardi (fonte: elaborazioni Srm su Wttc 2011). L’italia si posiziona al 5° posto nella graduatoria mondiale considerando gli arrivi turistici (3° in Europa dopo Francia e Spagna) con 43,6 milioni di turisti (elaborazioni Srm su dati Untwo); - Le eccellenti strutture turistiche che permettono all’Italia di posizionarsi, nel 2011, al 1° posto nella classifica mondiale del “Tourism Infrastructure” Index elaborato nell’ambito del Travel and Tourism Competitiveness Report pubblicato dal World Economic Forum. Tuttavia l’Italia, scivola al 27° posto nella classifica mondiale ed al 20° posto in quella europea se si considera l’indice generale di competitività del Travel & Tourism. - Le previsioni al 2021 evidenziano in Italia un rischio di perdita di competitività a favore di altre aree geografiche più dinamiche nell’offerta turistica, nel caso il Paese mantenesse le attuali dinamiche di crescita e il medesimo rapporto qualità/prezzo dell’offerta di prodotti e servizi turistici. La ricerca - afferma il Direttore Generale di Srm Massimo Deandreis - dimostra che il comparto turistico oltre ad essere di per se un importante settore per l’economia della Puglia in quanto genera quasi 2,2 Miliardi di Valore aggiunto regionale, è anche un settore che ha un importante effetto moltiplicativo su un vasto indotto. La strada da seguire è quella di potenziare investimenti e strategie finalizzate ad aumentare il numero dei turisti (siano essi nuovi arrivi oppure prolungamenti di presenze) ed a stimolare un maggior effetto indotto, diretto ed indiretto, della spesa turistica sulla ricchezza prodotta nel territorio. Lo studio dimostra in modo chiaro che se si rafforza il triangolo Turismo, cultura, agroalimentare, insieme con gli altri tematismi tradizionali quali il balneare e il religioso, aumenta la ricaduta sul Pil generato da ogni turista aggiuntivo. Nell’ipotesi di un aumento del 20% delle presenze si avrebbe come effetto finale, in uno scenario di medio periodo, la creazione di un Pil aggiuntivo per la regione Puglia di circa 1 miliardo di euro”. La Puglia: La regione conta oltre 3 milioni di arrivi turistici nel 2011 (17,6% del Mezzogiorno e 3,2% dell’Italia) e consolida la propria posizione nel mercato nazionale grazie anche ad una buona performance della componente straniera che nel 2011 continua a crescere (+15% rispetto al 2010) raggiungendo quota 530.000 arrivi. Quindi, pur se ancora esigua, migliora l’incidenza degli stranieri sul totale complessivo (17% del totale complessivo; +3pp su 2005). Nella regione si rilevano oltre 13 milioni di presenze turistiche nel 2011 (17,3% del Mezzogiorno e 3,5% dell’Italia). Anche in questo caso segnali positivi provengono dai pernottamenti dei viaggiatori stranieri, risultati in crescita del 16%, raggiungendo i 2,2 mln di presenze. Gli occupati diretti in alberghi e ristoranti raggiungono le 49,3 migliaia di unità (17,9% del Mezzogiorno e 3,9% dell’Italia), pari al 3,8% degli occupati della regione. Passando all’offerta turistica, sono presenti 1.018 esercizi alberghieri al 2011 per un totale di 43.000 camere e 94.000 posti letto. Gli alberghi 4 stelle offrono il 44% dei posti letto (in aumento di 6.000 posti letto nel 2011) e quelli 3 stelle il 34%. A questi si aggiungono oltre 3.600 strutture complementari per circa 156.000 posti letto. La Puglia rientra nel gruppo di regioni con la più alta variazione percentuale media annua degli arrivi turistici presso strutture ricettive. Infatti, nel periodo 2003/2010 è stata del 4,5% (seconda solo al Piemonte con 5,6% ed alla Lombardia con il 4,8%), a fronte del 2,6% riscontrato a livello nazionale e dell’1,6% a livello meridionale. Il turismo è, però, ancora essenzialmente domestico con una scarsa incidenza della clientela straniera, una delle più basse d’Italia: infatti, la quota di presenze straniere è del 14% contro il 44% del dato nazionale e la posiziona al quart’ultimo posto nella classifica nazionale. Ne deriva una spesa turistica straniera contenuta: la Puglia è la 4° regione meridionale per spesa turistica straniera con 591 mln € nel 2011, sebbene in crescita dell’1,2% rispetto al 2010. Prevale inoltre una clientela di prossimità, proveniente dalle regioni del Mezzogiorno (le presenze presso strutture ricettive pugliesi da parte di turisti meridionali sono nell’ordine del 45%, soprattutto turisti della stessa regione 20% e della Campania 16%), con una capacità di spesa medio bassa ed associata al prevalere di forme di fruizione all’aria aperta e nelle abitazioni per vacanza, rispetto a quella alberghiera. Difatti la Puglia è la 1° regione meridionale per concentrazione di presenze presso le strutture complementari (41%), 6° a livello nazionale. Se si considerano le sole presenze domestiche la regione sale di un posto nella classifica nazionale (42%). Un’altra caratteristica è la rilevante concentrazione stagionale delle vacanze nei mesi estivi ed in particolare a luglio e agosto, infatti in tali mesi si realizza il 38% degli arrivi complessivi presso le strutture ricettive (56% presenze) contro il 29% del dato nazionale (40% presenze). Il turismo balneare rappresenta infatti la principale motivazione che spinge il turista a visitare la regione ed il turismo d’arte e culturale è legato spesso al soggiorno balneare. Le località marine attirano il 17,7% degli arrivi ed il 27% di presenze regionali. Le località di interesse culturale raccolgono il 16,6% di arrivi e solo l’8,4% delle presenze. Oltre a quello balneare e culturale, un altro tematismo importante per la regione è quello enogastronomico; nel 2010 si contano 357 aziende agrituristiche (pari al 8,7% del Mezzogiorno ed al 1,8% dell’Italia), in crescita del 26,6% rispetto al 2009: la percentuale più alta d’Italia. La Puglia, con 226 prodotti agroalimentari tradizionali (pari al 14% del Mezzogiorno ed al 5% dell’Italia), si posiziona al quarto posto nella classifica delle regioni meridionali. Non va dimenticato, inoltre, il turismo della fede, ben sviluppato nella provincia di Foggia ed in particolare a San Giovanni Rotondo che con i suoi 6 milioni di visitatori religiosi rappresenta la 2° destinazione religiosa più visitata d’Italia dopo San Pietro (7 mln di visitatori). Per quanto riguarda le infrastrutture, indispensabili allo sviluppo turistico in quanto garantiscono l’accessibilità alle location turistiche, si rileva che: - aeroporti - è migliorata la fruibilità grazie alla gestione unificata dei quattro aeroporti pugliesi. Il traffico aereo presenta una forte stagionalità ed è alimentato prevalentemente da passeggeri nazionali; - porti- c’è una spinta verso il traffico crocieristico, con circa 587mila passeggeri transitati, il Porto di Bari è il 3° del Mezzogiorno; - strade regionali e provinciali- il confronto nazionale evidenzia un’estensione più che adeguata in relazione alla popolazione, alla superficie ed ai veicoli circolanti; - reti ferroviarie- si evidenziano le maggiori problematiche e si sta tentando di migliorare la fruibilità ed il servizio. La Puglia, nell’ambito del variegato panorama turistico meridionale, si posiziona, quindi, come regione comunque dotata di diverse qualità ed alcune significative eccellenze: ü La qualità del mare e delle spiagge, riconosciuta fra le migliori del paese e una costa molto ampia e differenziata fra quella Adriatica e quella Jonica; ü la presenza di un ambiente non ancora troppo contaminato, nonostante la saturazione estiva di alcune destinazioni; ü un sistema di portualità abbastanza efficiente (scalo per le crociere); ü la buona predisposizione/affinità della popolazione e degli operatori verso il cliente turista; ü le grandi tradizioni popolari e di eventi che ancora oggi caratterizzano ed identificano alcune destinazioni ed il forte appeal di alcune destinazioni; ü l´arte delle città e dei numerosi borghi, i reperti archeologici eredità dei popoli che l´hanno abitata anticamente; ü l´attrattiva dei suoi prodotti enogastronomici e il turismo d´affari, dovuto alla Fiera del Levante di Bari e alle fiere specialistiche che si susseguono nel corso dell´anno nei vari centri pugliesi; ü Presenza di rinomati luoghi religiosi anche come meta turistico-culturale. Il Moltiplicatore del Pil Turistico Come ben noto, il turismo è un settore trasversale in grado di attivare ricchezza anche in altri settori dell’economia territoriale. Difatti, oltre alla spesa destinata agli Alberghi e Ristoranti (55%), la spesa dei turisti è destinata ai Beni culturali (cui va il 14% della spesa), alla Moda (cui va il 10%), all’Alimentare (cui va il 7%), ai trasporti (cui va il 6%). Si stima un valore aggiunto turistico regionale (in senso stretto) di 2.164 milioni di euro, pari al 3,5% del valore aggiunto. Totale regionale (61.875,3 milioni di euro) La vocazione turistica della Puglia è inferiore al dato nazionale (4,2%) ma in linea con quello meridionale (3,7%). Il valore aggiunto turistico della Puglia pesa il 3,8% sul Va turistico nazionale (57.149,1 milioni €) e il 17,9% sul Mezzogiorno (12.083,8 milioni €). Nella ricerca, a testimonianza del ruolo di attivatore di ricchezza che il Turismo riveste per l’economia nel suo complesso, si stima che in Puglia per ogni presenza turistica aggiuntiva (sia esso un nuovo arrivo o un prolungamento di presenza) si potrebbero generare 32 euro di Pil aggiuntivo, valore comunque inferiore al dato medio meridionale (41,5 €). Per migliorare l’effetto positivo del turismo sul Pil occorre puntare su alcune linee di policy che consentano di aumentare non solo le presenze (attraverso adeguate politiche di marketing e di diversificazione dell’offerta) ma anche e soprattutto il contributo economico unitario della singola presenza (legato in particolare alla capacità di mettere in rete le risorse turistiche, ambientali e culturali presenti in regione). A tal proposito si stima che per ogni presenza aggiuntiva, la diversificazione dei tematismi (in particolare connesso alla cosiddetta nuova Tac: Turismo – Agricoltura – Cultura) e la messa in sinergia degli stessi genererebbe – a parità di presenze – circa 40 € di Pil per ogni presenza aggiuntiva, invece dei 32€ attuali. Quindi, con l’ipotesi di uno turismo pluritematico ed una crescita delle presenze del 20%, si stima infine che in uno scenario di medio periodo il Pil aggiuntivo diretto ed indiretto per la regione Puglia potrebbe raggiungere i 1.000 mln €. Focus provinciali sintetici La domanda turistica (dati Istat 2010) si concentra principalmente nelle province di Lecce (29,3% degli arrivi), di Foggia (28,1%) e di Bari (20,7%). Lecce - nel periodo 2005/10 - evidenzia un considerevole incremento degli arrivi +10%, incrementando la sua quota regionale (pari al +5,1%). La provincia di Foggia, invece, è quella che, nello stesso periodo, è cresciuta di meno, subendo il calo della propria quota regionale degli arrivi. Analizzando l’offerta turistica si rileva che Foggia presenta il maggior numero di alberghi 323, pari al 32% del totale regionale con 26.348 posti letto, Lecce invece il maggior numero di esercizi complementari 1.346 (43% della Puglia). Scendendo a livello comunale, secondo gli ultimi dati forniti dall’Osservatorio della Regione Puglia, Bari e San Giovanni Rotondo sono le località che attirano maggiormente i flussi turistici in termini di arrivi. Segue Vieste che ha il maggior numero di presenze (quasi due milioni). Altra località con un significativo numero di presenze è Otranto (769.000 presenze). Turismo comunale. Strutture ricettive. I primi 5 comuni. Anno 2011 Arrivipresenze Bari295.208526.830 S. Giovanni Rotondo260.258453.143 Vieste 237.3991.904.967 Lecce 191.850459.522 Otranto 127.038769.159 Fonte: Srm su Osservatorio turismo regione Puglia  
   
   
TURISMO INTEGRATO TRA FRANCIA E ITALIA  
 
Viaggio tra i prodotti è un progetto di cooperazione transfrontaliera che ha l’obiettivo di promuovere un modello di turismo integrato e sostenibile: i risultati dell’azione congiunta, che ha visto impegnati sei partner, saranno illustrati mercoledì 21 marzo, alle 9, nel corso del convegno al Centro Incontri della Provincia. Sul fronte italiano sono coinvolti, oltre alla Provincia di Cuneo quale ente capofila, la Camera di Commercio e la Coldiretti Cuneo. Per parte francese intervengono il Conseil Général des Alpes de Haute Provence, l’Association Agribio04 e l’Association Pays de Haute Provence. Www.provincia.cuneo.it    
   
   
REPUBBLICA CECA: UN POOL PER IL TURISMO RELIGIOSO. DRITTI ALLA META (DI PELLEGRINAGGIO)  
 
La grande novità della promozione 2012 è proprio il lancio di un pool strategico, fortemente voluto in risposta alla crescente domanda di pellegrinaggi e viaggi dello spirito in terra ceca. Dopo anni di attenta analisi del potenziale e delle esigenze di questo comparto, i numerosi siti sacri della Repubblica Ceca sono oggi inseriti nei cataloghi dei principali tour operator specializzati. Da quest’anno, poi, il prodotto è sostenuto come merita dall’alleanza stipulata fra Czech Tourism e i t.O. Opera Diocesiana Pellegrinaggi, Rusconi Viaggi, Caldana, Brevivet ed Eteria. Promotore e operatori hanno unito le forze per una promozione coordinata, intensa ed efficace, la cui spina dorsale sarà la campagna pubblicitaria destinata alle principali testate di settore. Si chiude così, con uno strumento valido e concreto, il progetto triennale avviato nel 2010, preludio alle celebrazioni in programma il prossimo anno per il grande anniversarsio dell’arrivo, 1.150 anni fa, dei Santi Cirillo e Metodio nella Grande Moravia. Per l’occasione, che porterà in visita anche il Papa, la Repubblica Ceca non si farà quindi trovare impreparata e si mostrerà all’altezza del suo ruolo di destinazione imprescindibile per chi è alla ricerca delle radici cristiane d’Europa. Una destinazione da scoprire in un viaggio di fede ma anche di cultura e di arte che tocca ogni angolo della Repubblica Ceca