Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


VENERDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6
Notiziario Marketpress di Venerdì 16 Marzo 2012
MILANO CULTURA. A PALAZZO REALE “LAZZI, SBERLEFFI, DIPINTI”: BOTTEGA D’ARTISTA, MOSTRA ED EVENTI DI E CON DARIO FO  
 
Boeri e Rizzo: “Con ingiustificabile ritardo, Milano rende finalmente omaggio a un artista straordinario e al suo genio” L´assessorato alla Cultura del Comune di Milano, Palazzo Reale, la Compagnia Teatrale Fo-rame e la Fondazione Antonio Mazzotta celebrano Dario Fo con una grande mostra dei suoi lavori pittorici e con la ricostruzione livedella sua “bottega d’artista”. Un evento lungamente atteso per rendere omaggio a un grande artista. "Colmiamo oggi con un ritardo ingiustificabile il debito che Milano ha contratto con un suo cittadino straordinario – ha detto l’assessore alla Cultura Stefano Boeri, presentando oggi in Sala delle Cariatidi gli eventi e la mostra dedicati a Dario Fo –. Una personalità che ha inciso profondamente sulla cultura, l´arte e la politica italiana e internazionale degli ultimi sessant’anni. Con questa serie di iniziative, non solo rendiamo il dovuto omaggio a un artista che ha studiato, lavorato e vissuto a Milano, ma vogliamo anche valorizzare lo straordinario e unico processo creativo che caratterizza il suo genio: un percorso che nasce dalla pittura per poi trasformarsi in immagine, da lì in gesto, poi in parola, e infine in testo scritto. Per testimoniare la grande attenzione internazionale verso l´omaggio che Milano dedica a Dario Fo – ha poi annunciato l’assessore Boeri - il primo aprile, qui in Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, Hans Hulrich Obrist, uno dei massimi curatori della scena dell´arte contemporanea, intervisterà Dario Fo, in un dialogo pubblico che coinvolgerà tutta la città". “Sono felice di aver potuto iniziare con questa Amministrazione comunale il percorso di riparazione dei torti subìti da Dario Fo da parte delle Amministrazioni precedenti – ha detto il Presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo -. Dario Fo e Franca Rame hanno infatti dedicato la loro vita non solo all’arte, al teatro e alla cultura, ma anche alla vita politica di questa città e di questo Paese, con una partecipazione appassionata e attenta a tutti gli aspetti della vita sociale. Per questo Milano, finalmente, gli tributa il giusto onore. Il percorso di riparazione si chiuderà quando Dario Fo potrà finalmente avere uno spazio permanente dove poter lavorare e conservare l’immenso patrimonio delle sue opere”. Straordinario uomo di teatro e Premio Nobel per la letteratura nel 1997, Dario Fo è noto anche per il suo impegno sociale. Non tutti però lo conoscono come pittore, nonostante questo linguaggio abbia accompagnato da sempre la sua attività teatrale e l’abbia anzi preceduta. Per mostrare il profondo legame tra Fo e la pittura, a Palazzo Reale verrà ricostruita la sua Bottega d’artista, un vero e proprio “laboratorio” che aprirà in anteprima, e gratuitamente, dal 13 al 18 marzo: l’accesso è su prenotazione (telefonando da lunedì a venerdì allo 02.54913), dalle 10 alle 12.30 con la presenza del Maestro, e a ingresso libero (fino ad esaurimento posti) dalle 12.30 alle 17.30, con gli assistenti al lavoro e le proiezioni delle sue lezioni-spettacolo sulla storia dell’arte. È nella bottega – intesa nella sua accezione rinascimentale – che Dario Fo, partendo da disegni e dipinti, elabora i suoi canovacci portati poi sulla scena. Dopo la settimana di anteprima, la “Bottega d’artista” riaprirà all’interno dell’esposizione come parte integrante del percorso. La mostra Dario Fo a Milano - lazzi sberleffi dipinti, a Palazzo Reale dal 24 marzo al 3 giugno, sarà un’importante occasione per comprendere come la pittura abbia costituito un punto cardine nel linguaggio espressivo di Fo. A testimoniare l’inesauribile e imprevedibile creatività dell’artista saranno esposte oltre 400 opere con una grande varietà di stili e tecniche: dalle pitture dei primi anni ai collages e agli arazzi, fino ai monumentali acrilici più recenti. In mostra anche oggetti di scena, maschere, marionette e burattini, tra cui quelli storici appartenuti alla famiglia Rame. Nutrita la presenza di disegni, schizzi, acquarelli, bozzetti di costumi, fondali, ampie scenografie, locandine e stampe che per osmosi sono diventati parte integrante della drammaturgia della Compagnia Teatrale Fo – Rame. Il percorso espositivo si apre entrando nel vivo della satira politica e di costume da sempre praticata nell’arte di Dario Fo, in pittura e in teatro: questo discorso culmina nelle grandi tele “parlanti” realizzate appositamente per la mostra di Palazzo Reale. Il curatore della mostra Felice Cappa commenta così questa sezione della mostra: “Fedele alla dimensione narrativa della sua pittura, Fo propone alcuni fondamentali momenti politici della storia italiana degli ultimi anni e dei grandi avvenimenti internazionali dell’era della globalizzazione e della dittatura finanziaria. Sono inoltre documentate: la lunga fase del berlusconismo, la deriva e l’imbarbarimento della politica italiana, gli episodi di corruzione e speculazione edilizia, la mala gestione delle emergenze nei soccorsi alle zone colpite dai terremoti e così via. Questa sezione verrà ad arricchirsi con le opere che saranno terminate nella Bottega d’artista”. La mostra accompagna poi il visitatore in un lungo viaggio attraverso la “storia dell’arte”: dai lavori ispirati alle incisioni rupestri preistoriche ai nostri giorni, attraversando i linguaggi della classicità greca e romana sino alla preziosità dei mosaici ravennati e bizantini. L’interesse di Dario Fo per l’arte del Medioevo e del Rinascimento è testimoniato dai lavori che celebrano i rilievi scultorei del Duomo di Modena e la decorazione del Duomo di Parma, insieme agli studi e alle lezioni-spettacolo su Giotto e Pietro Cavallini, su Mantegna, Giulio Romano, Michelangelo, Leonardo, Raffaello, Correggio e Caravaggio. Con Tiepolo si interrompe il cammino nella “storia dell’arte” per proseguire con le regie delle opere rossiniane: Il Barbiere di Siviglia (1987), L’italiana in Algeri (1994), La Gazzetta (2001) e Il Viaggio a Reims(2002). Qui Dario Fo costruisce la più consistente documentazione visiva, elaborando un’impressionante serie di tavole e disegni, molti dei quali presenti in mostra accanto a quelli dedicati al teatro di Molière e all’Histoire du soldat di Stravinsky, capolavoro da lui rivisitato e allestito al Teatro alla Scala nel 1978. La creativa stagione alla Palazzina Liberty del Collettivo Teatrale La Comune, fondato da Dario Fo e Franca Rame nel 1974, è ricordata in mostra attraverso la presenza di opere che Sebastian Matta realizzò per quello spazio. Il percorso prosegue documentando l’incontro con Franca Rame avvenuto nel 1952. Appartenente a una famiglia di artisti girovaghi, che dal Seicento operò nel solco della tradizione della commedia dell’arte, Franca Rame fece scoprire a Dario Fo la satira come strumento fondamentale per la propria elaborazione artistica. La mostra si conclude con una sezione dedicata alla formazione artistica di Fo, dai primi studi sul natio lago Maggiore al trasferimento a Milano e alla frequentazione dell’Accademia di Brera, dove incontrò maestri come Achille Funi, Carlo Carrà e Aldo Carpi. Una straordinaria documentazione d’archivio ha consentito la realizzazione di inediti montaggi video, attraverso i quali è possibile ricostruire il giusto rapporto tra le opere teatrali e pittoriche e il contesto storico, artistico e sociale che le ha ispirate. Venti schermi documentano sala per sala la mostra, attraverso le lezioni spettacolo tenute da Dario Fo e Franca Rame. Inoltre, in una sala di proiezione, saranno visibili al pubblico le rappresentazioni teatrali e i film a partire da Lo Svitato del 1956. Data la gran quantità di materiali a disposizione, i programmi saranno rinnovati ogni 2 giorni. Il catalogo, realizzato dalle Edizioni Gabriele Mazzotta, è la testimonianza del lungo sodalizio tra la casa editrice e Dario Fo. Oltre ad aver pubblicato il recente catalogo della mostra Dario Fo. La pittura di un narratore al m.A.x.museo di Chiasso e aver ospitato nel 1999 la mostra Federico Fellini & Dario Fo. Disegni geniali negli spazi della propria Fondazione in Foro Buonaparte, Gabriele Mazzotta ha curato fin dal 1970 pubblicazioni sul teatro di Dario Fo e Franca Rame, compresa la loro opera più famosa in assoluto: Mistero buffo. Sono inoltre previste visite guidate per scuole di ogni ordine e grado, gruppi e famiglie a cura della società Ad Artem. Spotlight srl, Azienda leader in Italia e nel mondo nell’illuminazione per l’entertainment ed il settore architetturale, è sponsor illuminotecnico, avendo fornito i corpi illuminanti professionali per la mostra. La mostra inoltre si avvale della collaborazione in qualità di media partner di Fondazione Corriere della Sera, Radio Lifegate e Televisionet  
   
   
DIABOLIK, MILANESE D.O.C.: A MILANO VIENE INAUGURATA LA GRANDE MOSTRA CELEBRATIVA PER IL CINQUANTENNALE DI DIABOLIK, IN OCCASIONE DI CARTOOMICS – SALONE DEL FUMETTO, CARTOONS, COSPLAY, FANTASY E COLLEZIONISMO (FIERAMILANOCITY - 16/18 MARZO 2012)  
 
Diabolik nasce nel 1962, a Milano. Così come a Milano erano nate le sue creatrici, Angela e Luciana Giussani. Diabolik deve quindi molto a Milano: forse non sarebbe stato concepito in un’altra città, e forse in un’altra città due donne non avrebbero trovato il coraggio di lanciarsi nella folle avventura di editrici di un fumetto per adulti, in un’altra città, infine, forse la sua Casa Editrice Astorina non sarebbe ancora presente e attiva, oggi come cinquant’anni fa. È perciò giusto che proprio a Milano venga inaugurata la grande mostra celebrativa per il cinquantennale di Diabolik. Questo avverrà in occasione di Cartoomics – salone del Fumetto, Cartoons, Cosplay, Fantasy e Collezionismo (fieramilanocity, 16-18 marzo 2012). Cinquant’anni Vissuti Diabolikamente La mostra vuole raccontare mezzo secolo di vita del Re del Terrore, dagli esordi a oggi, e per farlo si sviluppa in una serie di teche contenenti cimeli e diabolike memorabilia, arricchite da monitor con filmati d’epoca, carrellate di immagini, foto e disegni. Saranno anche a disposizione del pubblico dei totem interattivi (touch screen) su cui sarà possibile sfogliare i fumetti e compiere ricerche a tema sui contenuti degli oltre settecento episodi di Diabolik pubblicati sino a oggi. Inoltre su un grande schermo Lcd si potrà vedere il documentario “Le sorelle Diabolike” dedicato alla vita e all’opera di Angela e Luciana Giussani. Dopo il vernissage milanese, la mostra si trasferirà a Napoli Comicon e successivamente sarà presente nelle più importanti manifestazioni dedicate ai fumetti… e non solo. Eccezionalmente e solo in occasione di Cartoomics, alla mostra sarà abbinata un’esposizione dal titolo: Diabolik In 3D Che propone una panoramica delle statue (grandi e piccole: da due metri a cinque centimetri!) di Diabolik, Eva Kant e Ginko realizzate per i più diversi scopi nell’arco dei cinquant’anni di storia dei personaggi. Astorina srl - via Boccaccio n. 32 - 20123 Milano - Tel. 02 4695164 - http://www.diabolik.it/  
   
   
VENEZIA (CASA DEI TRE OCI): ELLIOTT ERWITT: PERSONAL BEST - 30 MARZO/15 LUGLIO 2012  
 
Il Centro Internazionale di Fotografia Tre Oci aprirà giovedì 29 marzo come un luogo dedicato interamente alla fotografia e ai linguaggi dell’immagine contemporanea, con un omaggio al grande maestro Elliott Erwitt, che sarà presente all’inaugurazione. Personal Best realizzata personalmente da Erwitt, dopo il Mep di Parigi, il Reina Sofia di Madrid e l’Icp di New York , arriva a Venezia presentando una selezione di 140 fotografie fra le più celebri e significative della sua intera carriera, l’edizione italiana è promossa dalla Fondazione di Venezia in collaborazione con Jacob Cohën e curata da Denis Curti. Membro dal 1953 della storica agenzia Magnum, fondata al termine della seconda guerra mondiale da un gruppo di fotografi fra i quali Henri Cartier-bresson e Robert Capa, Erwitt non solo ha raccontato con piglio giornalistico gli ultimi sei decenni della storia del nostro mondo e della civiltà contemporanea, ma ha saputo cogliere in una serie di immagini in bianco e nero gli aspetti più tragici e quelli più divertenti della vita che è passata di fronte al suo obiettivo. Il linguaggio privilegiato con il quale ha compiuto questa difficile impresa è quello dell´istantanea, da cui risulta tutta l´ironia di un universo congelato in pose bizzarre, ma anche l´insospettabile perfezione formale che può scaturire dal caso. Scrive egli stesso: " Nei momenti più tristi e invernali della vita, quando una nube ti avvolge da settimane, improvvisamente la visione di qualcosa di meraviglioso può cambiare l’aspetto delle cose, il tuo stato d’animo. Il tipo di fotografia che piace a me, quella in cui viene colto l’istante, è molto simile a questo squarcio nelle nuvole. In un lampo, una foto meravigliosa sembra uscire fuori dal nulla". Nato a Parigi nel 1928 da una famiglia russa di origini ebraiche, Elliott Erwitt trascorre l´infanzia in Italia e si trasferisce definitivamente negli Stati Uniti nel 1939, prima a New York e poi a Los Angeles. Travolto dalle vicissitudini della propria vicenda personale e animato da un´ inesauribile vitalità, è il fotografo della commedia umana. La riconosce e la mette in scena nelle situazioni più disparate, dall´inizio della sua carriera alla metà degli anni Quaranta fino ad oggi. E´ diventata un´icona della fotografia mondiale l´immagine del 1949 in cui una statua della dea Diana al Metropolitan Museum of Art punta una freccia verso un ignaro visitatore voltato di spalle, mentre lo scatto più recente di questa selezione mostra il Presidente Obama e la moglie Michelle sullo sfondo di una selva di telefoni cellulari e fotocamere digitali tenuti alti verso di loro: la fotografia nel frattempo si è trasformata dal mezzo di comunicazione più potente nelle mani dell´uomo a quello più diffuso, costantemente e indiscrimintamante a disposizione di tutti. Da Jacqueline Kennedy a Marilyn Monroe fino a Che Guevara e Richard Nixon, fotografato durante un concitato dialogo con Nikita Krusciov nel 1959, sono numerose le celebrità che compaiono nel percorso di questa mostra. Su tutte Erwitt posa uno sguardo allo stesso tempo tagliente e pieno di empatia, dal quale scaturisce non soltanto l´ironia del vivere quotidiano, ma anche la sua complessità. Con lo stesso atteggiamento, d´altra parte, il fotografo concentra la sua attenzione su qualsiasi altro soggetto, senza alcuna differenza e portando all´estremo la qualità democratica che è tipica del suo mezzo. Il suo immaginario è infatti popolato in prevalenza da persone comuni, uomini e donne, colte nel mezzo della normalità delle loro vite, ma anche di animali, cani sopratutto, cui Erwitt dedica nel tempo una serie di veri e propri ritratti. Fra i più celebri c´è quello di un chihuahua vestito con tanto di cappotto e cappellino e messo di fianco alle zampe di un altro cane di grossa taglia e alle gambe della padrona tagliate dall´inquadratura. Passato il riso del primo impatto, rimane l´evidenza dei fatti: stanno tutti sullo stesso piano. Parte integrante del percorso espositivo saranno inoltre gli scatti appartenenti a un progetto nato dall’incontro dell’artista con Nicola Bardelle, direttore creativo di Jacob Cohёn e da sempre grande appassionato alle opere di Elliott Erwitt. Il concept per l’immagine del brand si basa sulla rivisitazione di alcune fotografie scattate negli anni Ottanta e Novanta - il celebre “jumping dog” e l’immagine al Prado di Madrid - e dà vita a un effetto di grande suggestione, riproponendo una quotidianità fatta di humour, ironia e poesia  
   
   
MILANO (FONDAZIONE STELLINE DI MILANO ):UNA GRANDE MOSTRA DI MARLENE DUMAS, UNA TRA LE ARTISTE CONTEMPORANEE PIÙ CONOSCIUTE E APPREZZATE - DAL 13 MARZO AL 17 GIUGNO 2012  
 
Marlene Dumas, nata a Città del Capo nel 1953, è un’artista di fama internazionale di origine sudafricana, ma olandese di adozione. Trasferitasi in Olanda, ad Haarlem, nel 1976 entra a far parte dell’Atelier ’63 e successivamente si sposta ad Amsterdam dove studia psicologia e dove attualmente vive e lavora. Nel 1983 tiene la sua prima mostra personale ad Amsterdam alla galleria Paul Andriesse e dai primi anni ’80 inizia ad esporre in numerose gallerie e spazi pubblici europei. Partecipa a Documenta Ix (1992), alla Biennale di Johannesburg (1995) e a quella di Venezia dove condivide il padiglione olandese con Maria Roosen e Marijke van Warmerdam. Presenta mostre personali all´Ica di Philadelphia (1992), alla Tate Gallery di Londra (1996), al Centre Pompidou di Parigi (2001), all’Istituto d’Arte di Chicago (2003), al Moca di Los Angeles e al Moma di New York (2008). Le sue opere sono state esposte nei più prestigiosi musei del mondo e fanno parte delle più importanti collezioni pubbliche e private internazionali. La mostra milanese presenta, in anteprima, quindici dipinti nuovi e inediti, concepiti e realizzati appositamente per l’appuntamento milanese, cui si affiancano sette opere provenienti dalla sua recente mostra londinese. La mostra propone i nuovi lavori di Marlene Dumas che rivelano l’interesse costante dell’artista per la dialettica tra l’elemento fisico e quello metafisico. Benché la maggior parte dei suoi “modelli” siano icone, o frammenti residui, della cultura cristiana, il crocefisso e la Pietà non sono soltanto simboli religiosi, ma segni universali in cui la fede si unisce alla tragedia, e l’amore interagisce con il dolore. Tra i quindici nuovi lavori proposti, tre sono legati alla storia del luogo stesso che ospita l’esposizione, l’ex-collegio delle giovani orfane, “le Stelline”, in Corso Magenta 61, raccontata attraverso una visione della loro situazione, tra sorte e accoglienza. In mostra sono visibili alcuni dipinti della recente serie “Forsaken”, centrata sull’immagine del Cristo crocifisso e del rapporto fra Padre e Figlio, mentre quelli inediti vertono piuttosto sulle figure della Madre e dei figli a cui dà la vita, esplicate nelle immagini di figure femminili, tratte dagli archivi dell’ex collegio delle Stelline, e nei ritratti di Pier Paolo Pasolini, di sua madre Susanna e di Anna Magnani grande interprete di “Mamma Roma”. La rassegna, curata da Giorgio Verzotti, nasce da un progetto ideato da Camillo Fornasieri, Presidente della Fondazione Stelline, Alessandra Klimciuk, Jolie van Leeuwen, Pasquale Leccese ed è promossa e organizzata dalla Fondazione Stelline, con il patrocinio della Regione Lombardia, del Comune di Milano, della Provincia di Milano e la significativa collaborazione e supporto del Regno dei Paesi Bassi e del Mondriaan Fund, Amsterdam. La rassegna è arricchita dalla proiezione del film “Miss Interpreted (Marlene Dumas)” (1997, 63’, Mm productions, Amsterdam), realizzato e diretto da Rudolf Evenhuis e Joost Verhey, in una versione postprodotta in italiano appositamente per la mostra. Il catalogo è di Silvana editoriale (italiano/inglese, 120 pagine). Info: Fondazione Stelline – Sala Bramante - corso Magenta 61, Milano – Infoline: +39.0245462.411 - www.Stelline.it    
   
   
BRESCIA: BRIXIA FLORUM: BENVENUTA PRIMAVERA - BRESCIA SI VESTE DI VERDE PER DARE IL BENVENUTO ALLA PRIMAVERA CON DUE MOSTRE MERCATO E INCONTRI APERTI AL PUBBLICO - SABATO 24 MARZO E DOMENICA 15 APRILE  
 
Due mostre mercato nel cuore di Brescia che promettono una grande esplosione di colori e profumi per salutare il risveglio della natura. E’ Brixia Florum, rassegna dedicata al florovivaismo organizzata da: Associazione Florovivaisti Bresciani, Comune di Brescia, Assessorato alle attività produttive, Commercio e Marketing territoriale, in collaborazione con la Circoscrizione Centro, che si terrà Sabato 24 Marzo in Corso Garibaldi e Domenica 15 Aprile in Corzo Zanardelli, nel centro storico della città. Diventato ormai appuntamento fisso per tutti gli appassionati e amanti del verde è l’occasione giusta per portare in casa, sul terrazzo o in giardino, un po’ di Primavera. I veri protagonisti saranno fiori e piante con le prime fioriture di stagione: orchidee, esemplari e rarità di piante grasse e cactacee, varietà nuove di gerani, bulbi e piante stagionali e, tra le particolarità, splendidi esemplari di Nemesia, pianta perenne dai piccoli fiori molto colorati e profumati. Nel corso delle due giornate sarà possibile non solo acquistare le più belle e particolari varietà di stagione, ma anche scoprire piccoli segreti e farsi consigliare dai produttori, veri esperti del verde, che saranno a completa disposizione del pubblico. Brixia Florum si pone infatti l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e trasmettere una cultura del verde, perchè essa è una componente essenziale del vivere quotidiano. Ad arricchire l’evento, Sabato 24 Marzo si terranno tre incontri gratuiti con alcuni specialisti del settore: alle ore 10,00 “Gli arbusti e le tecniche di potatura” con Silvano Torri; alle ore 15,00 “Nel nome della rosa”, tecniche e segreti del fiore più amato, con Marco Mazza di Castello Quistini; alle ore 17,00 “Il terriggio, tipologie e tecniche di impiego” con Sebastiano Guarisco di Le Georgiche. Gli incontri si terranno presso il gazebo dell’Associazione Florovivaisti Bresciani in prossimità della Pallata. Appuntamento quindi Sabato 24 Marzo in C.so Garibaldi e Domenica 15 Aprile in C.so Zanardelli dalle ore 10,00 alle 19,00. Per maggiori informazioni potete visitare il sito web: www.Florovivaistibs.it  oppure telefonare ai numeri 030 3534008 / 335 7708829. E’ presente anche una pagina Facebook www.Facebook.com/eventiverdibresciani , dove potrete essere sempre aggiornati riguardo le news e gli eventi dedicati al verde. Info: Associazione Florovivaisti Bresciani - www.Florovivaistibs.it  
   
   
VENEZIA (MUSEO DI PALAZZO MOCENIGO): TESSUTO NON TESSUTO - 17 MARZO⁄6 MAGGIO 2012  
 
Sono quattro artisti contemporanei, Franco Costalonga, Nadia Costantini, Gea D’este, Claudia Steiner, i protagonisti della mostra Tessuto non tessuto, curata da Dino Marangon. Diversi per età e per tendenze, essi interagiranno tra storia e nuove esperienze. Il tema stesso della mostra, tessuto non tessuto, fornisce loro il pretesto di un’affascinante indagine delle forme contemporanee, forme che l’avvento di nuove tecnologie ha aperto a esperienze sorprendenti grazie appunto all’uso di materiali di assoluta novità, capaci di rispondere con identica qualità alle funzioni comunemente attribuite al tessuto, pur senza possederne l’essenziale caratteristica di intreccio di fibre. Così Costalonga, che indaga sui processi percettivi già dagli anni Sessanta, si cimenta con l’uso di un tessuto non tessuto peculiare del suo tempo ma ancora estremamente attuale, mentre Nadia Costantini con le sue forme aeree produce costumi-strutture ottenuti con l’uso di precisi tagli su polietilene, acetato, teflon, fino all’acciaio. Gea D’ Este opera in un ambito più riflessivo e sperimenta materiali alternativi per lo più di origine industriale, direttamente lavorati in studio in grandi teli pavimentali. Claudia Steiner, pittrice e ceramista, cerca invece nello spazio del museo di ricreare la memoria del tessuto con finti cuscini, e solo un filo ne rimane a testimoniare la perduta materialità. A cura di Dino Marangon Coordinamento Chiara Squarcina Progetto di allestimento Franco Costalonga, Nadia Costantini, Gea D’este, Claudia Steiner 2 Tessuto non tessuto — Info: Venezia, Museo di Palazzo Mocenigo - Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, Santa Croce 1992 - 17 marzo/6 maggio 2012 - www.Visitmuve.it  - info@fmcvenezia.It    
   
   
MOSTRA FOTOGRAFICA “CIELI E PAESI DI LANGA E ROERO” SULLA STRADA ROMANTICA DELLE LANGHE E DEL ROERO  
 
A partire dal prossimo mese di maggio la Strada Romantica delle Langhe e del Roero ospiterà lungo le proprie tappe una mostra fotografica itinerante con scatti relativi al territorio di Langa e Roero. La mostra “Cieli e Paesi di Langa e Roero” prenderà il via proprio dal territorio che è protagonista degli scatti, spostandosi tra i vari comuni tappa in provincia di Cuneo con una serie di appuntamenti nel fine settimana fino al mese di settembre, per poi essere ospitata in varie località in giro per l’Italia. Il fotografo autore degli scatti, Davide D’angelo, da qualche mese è impegnato nella costituzione di un book personale con scatti relativi agli 11 comuni facenti parte del circuito della Strada Romantica delle Langhe e del Roero. Non si tratta di scatti ordinari, ma di fotografie realizzate con una tecnica all’avanguardia, utilizzando una macchina fotografica modificata a raggi infrarossi che permette di avere grandissima profondità di campo e risultati stupefacenti giocando sul chiaro-scuro, anche grazie ad un sapiente lavoro di post-produzione e alla stampa in bianco e nero. La grande passione per il territorio di Langhe e Roero, unita alla voglia di sperimentare ed innovare, fa sì che la genesi di ogni scatto abbia visto un grande impegno personale da parte del fotografo. La Strada Romantica delle Langhe e del Roero unisce, attraverso i suoi itinerari, alcuni tra i panorami più suggestivi del territorio della Provincia di Cuneo ed il fotografo Davide D’angelo ha saputo cogliere la vera essenza di un paesaggio ameno, che offre tutta la sua autenticità grazie alla localizzazione al di fuori dei circuiti turistici più battuti. Ogni immagine è studiata nei minimi particolari, selezionando attentamente il punto di osservazione ed andando ad eseguire lo scatto definitivo nelle condizioni ambientali più idonee, in modo da offrire i risultati più imprevedibili grazie alla tecnica dell’infrarosso. Il lavoro di post-produzione eseguito sulle 30 immagini della mostra, offre scorci a metà strada tra la fotografia in bianco e nero, la litografia ottocentesca ed un’opera d’arte. La mostra vedrà il suo vernissage il 19 maggio a Cissone, per poi essere ospitata presso gli altri comuni della Strada Romantica. (calendario a seguire). A partire da settembre andrà invece ‘in tour’ in giro per l’Italia, in varie località tra cui per ora sono confermate Torino, Ragusa, Livorno ed alcune località del Veneto. La mostra rappresenta il punto culminante di un’iniziativa di più ampio respiro. Il fotografo infatti farà anche da docente per una serie di seminari all’aria aperta relativi alla tecnica fotografica, ospitati anch’essi nelle varie tappe della Strada Romantica, in partenza già da marzo. Si tratta di appuntamenti nei weekend che permetteranno sia a fotoamatori che a fotografi professionisti di approfondire varie tematiche tecniche legate alla fotografia e allo stesso tempo di scoprire le bellezze dell’incantevole territorio della Strada Romantica delle Langhe e Roero. Le iscrizioni ai workshop sono ancora aperte (info@stradaromantica.It). Al termine di ciascuna delle tappe dei Workshop Fotografici verrà organizzato un contest fotografico, in cui uno scatto degli utenti dei workshop verrà selezionato attraverso i voti degli utenti della pagina face book della Strada Romantica, per poi trovare spazio all’interno della mostra stessa, in una sezione appositamente dedicata. Le tappe della Mostra sulla Strada Romantica Sabato 19/05/2012 e domenica 20/05/2012 Cissone Presso l’ex Chiesa Confraternita dei Disciplinati Sabato 16/06/2012 e domenica 17/06/2012 Murazzano Presso Palazzo Tovegni Sabato 23/06/2012 e domenica 24/06/2012 Sinio Presso i locali della scuola materna Venerdì 29/06/2012, sabato 30/06/2012 e domenica 1/07/2012 Magliano Alfieri Presso il Castello Alfieri Sabato 07/07/2012 e domenica 08/07/2012 Vezza d’Alba Presso la biblioteca civica Sabato 14/07/2012 e domenica 15/07/2012 Treiso Presso i locali del Comune in Piazza Barracco 1 Sabato 21/07/2012 e domenica 22/07/2012 Trezzo Tinella Presso i locali della scuola materna Venerdì 07/09/2012, sabato 08/09/2012 e domenica 09/09/2012 Neive Presso i locali del Comune in Piazza Italia Sabato 15/09/2012 e domenica 16/09/2012 Mombarcaro Presso la sala polivalente della Biblioteca civica Sabato 22/09/2012 e domenica 23/09/2012 Benevello (da confermare) Presso i locali della palestra Per informazioni sulla mostra e iscrizioni ai workshop fotografici: www.Stradaromantica.it  o www.Turismoinlanga.it  
   
   
ANCORA 8 MARZO E DINTORNI…  
 
A Cuneo lunedì 19 marzo Non di solo amore: l’impronta materna nella relazione educativa. Incontro con Elisa Tavera, psicologa, sulla relazione madre e figli/e, che propone riflessioni sull´importanza che riveste la figura materna all´interno della relazione educativa nel corso della vita. L´incontro, una lettura delle dinamiche e degli equilibri che si instaurano nel rapporto madre-figlio, è organizzato dal Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, fa parte della rassegna 8 marzo e dintorni e si terrà alle ore 20.30 presso il Salone polivalente della Confcommercio in via Avogadro 32. Www.comune.cuneo.gov.it    
   
   
“IL TESSUTO E’ TUTTO” : IN MOSTRA AL MUSEO DEL TESSUTO L’ANIMA E L’ECCELLENZA DEL DISTRETTO TESSILE DI PRATO  
 
“Il Tessuto è Tutto”, forse è la più grande mostra mai realizzata in Italia dedicata ai tessuti contemporanei, un progetto della Provincia di Prato in collaborazione con la Fondazione Museo del Tessuto di Prato con il contributo della Regione Toscana, del Comune di Prato e della Camera di Commercio di Prato. Il titolo richiama una celebre citazione del grande maestro di stile Yohji Yamamoto, da sempre affascinato e sapientemente dedito alla componente tessile delle sue creazioni, e suggerisce come il tessuto sia l’elemento che determina in maniera sostanziale il risultato tecnico ed estetico di un prodotto di moda: una dichiarazione d’amore per la materia prima e l’elemento chiave della qualità e della bellezza. E’ con questa convinzione che il Museo del Tessuto di Prato, uno dei più attivi poli culturali europei sul tessuto e sulla moda , fa omaggio all’eccellenza produttiva del proprio distretto, esponendone i più recenti risultati per innovazione nella ricerca tecnica, nella creatività e nello stile. La mostra sfida la difficoltà di comunicare la qualità tessuti contemporanei con l’intento di superare il concetto del tessuto come materia a servizio del capo d’abbigliamento ed esalta la centralità dell’elemento tessile come principale componente di innovazione nello stile e nel design. In quest’ottica prendono vita spunti ed ispirazioni che nascono in continuità tra passato e futuro, che esaltano la ricerca tecnica e artistica ponendosi in maniera trasversale a tutti i settori - dalla moda, all’arredamento, all’interior design, all’architettura: il tessuto contemporaneo si avvicina ad una vera e propria forma di espressione artistica. Più di 200 splendidi tessuti, selezionati grazie alla collaborazione di oltre 20 aziende del distretto pratese, scelti per le loro caratteristiche innovative e per il loro valore creativo, sono presentati in un’esposizione dal sapore ludico e onirico all’interno delle più suggestive sale dell’Ex Cimatoria Campolmi, gioiello di archeologia industriale e testimone essa stessa del patrimonio e della storia tessile della città. 1000 mq dell’antica fabbrica si trasformano per l’occasione in un grande scrigno delle meraviglie, che accoglie i visitatori immergendoli in un mondo di materiali e colori. Interpretati da 14 inedite macro installazioni i tessuti vengono esaltati nella loro varietà e ricchezza creativa, assumendo la forma di vere e proprie opere d’arte contemporanea in alcuni casi accompagnate da suoni ed effetti audio scelti per amplificare suggestioni e rimandi. Lungo il percorso della mostra le installazioni sono così disposte: 1- Mille E Una Notte Il filato per maglieria, nella versione tradizionale del mohair fantasia e in quella più tecnica con effetti metallici, avvolge sei grandi lanterne. Questa insolita combinazione valorizza la lavorazione e la superficie dei filati, assegnando alla maglieria una nuova applicazione 2- Studio I libri campionario di aziende storiche del distretto, sono liberamente disposti e aperti sui tavoli ricreando l’atmosfera creativa e operosa di uno studio di progettazione 3- Cappotto La grande parete interpreta, grazie all’effetto patchwork del velluto, un tessuto in fase di confezione. I bottoni, disposti in libertà sulla superficie, sono rivestiti di tessuto leggero con delicati effetti fantasia che s’intonano alla nuova stagione. 4- Foresta Di Liane Tessuti a maglia e jacquard dalla superficie lavorata con diversi effetti di disegno e di aspetto, esprimono la morbida consistenza e l’immagine flessuosa di lunghe liane che evocano ambientazioni selvagge. 5- Ottomana Una serie di lineari sedute, realizzate in tessuto di fibre nobili e lana unito o in disegnature classiche, sono impreziosite da trapuntature che trasformano la funzione usuale di questa stoffa destinata ai capispalla 6- Gigante Di Tartan Una monumentale parete realizzata in tessuti tecnici accoppiati rende omaggio ad uno dei disegni tessili più tradizionali della produzione pratese 7- Nuovi Cieli Poeticamente sospesi tessuti con trasparenze ricercate interpretano le infinite screziature del cielo attraverso materiali e lavorazioni leggere 8- Buon Selvaggio Un alto fronte inclinato ricoperto di tessuti in pelliccia sintetica che ripropongono le nuances dei colori e la consistenza del vello naturale con effetti fantasia corrispondenti ad uno stile più contemporaneo 9- Labirinto Lo spazio diventa un dedalo contorto, un sinuoso labirinto individuato da tessuti leggeri e trasparenti come cotoni e lini tradizionali oppure da stoffe fluide come jersey e tessuti in microfibra in colori delicati e naturali 10 – Campionario Tessuti operati e uniti, realizzati in filati e fibre preziosi o nobilitati da trattamenti di finissaggio e stampa, sono presentati come “campionature” di un grande libro campionario. Il rivestimento del libro è realizzato in tessuto tecnico unito e fantasia. 11 – Villaggio Sospese a mezz’aria casette dalle pareti trasparenti, costruite con tessuti di poliuretano ricamato, evocano la dimensione fiabesca di un piccolo villaggio e raccontano l’incontro tra la fibra tessile e la materia plastica 12 – Abbraccio L’annodatura soffice e calda della sciarpa richiama il calore familiare di un abbraccio. L’immagine di questo accessorio è espressa in un linguaggio contemporaneo frutto di ricercate di lavorazioni a stampa o ad agugliatura. 13- Colonne Tessuti compatti e consistenti si propongono, grazie al disegno ottenuto a telaio jacquard o mediante trattamenti di rifinizione, come interpreti ideali dell’immagine solida della colonna 14 – Fonte Di Luce Una cascata di tessuti dalla texture soffice e dall’immagine lieve evocano, grazie agli effetti di maltintura, la fluidità e i riflessi dell’acqua I tessuti destinati alla moda sono esposti insieme alla maglieria, ai filati, ai materiali tecnici ed ai prodotti per arredamento e per usi speciali. Le proposte per la moda estiva si avvicendano a quelle invernali e i prodotti che fanno ormai parte della storia delle aziende sono alternati alle collezioni future, fino alle prossime stagioni a/i 2012-13 e p/e 2013. Il risultato è una miscellanea di tinte, materiali e superfici, che esprimono il ricco linguaggio del tessuto contemporaneo. Portando all’attenzione del pubblico i tessuti più belli e pregiati, il distretto pratese conferma la propria identità culturale e produttiva. Con questo evento corale, il Museo lancia un messaggio di fiducia ed un’immagine positiva di un territorio che continua a investire sulla produzione di qualità, sulla creatività e sull’artigianalità, elementi indiscutibili di successo e riconoscimento del made in Italy nel mondo. La selezioni dei tessuti è stata effettuata con la consulenza artistica di Sergio Vari. Le attività del Museo del Tessuto di Prato sono inoltre sostenute dalla Fondazione Cassa Risparmio di Prato, da Saperi (Servizi Avanzati per le Imprese) e dalla Banca Popolare di Vicenza. Info: Il Tessuto E´ Tutto - Museo del Tessuto di Prato - 11 marzo/09 settembre 2012  
   
   
CECINA (FONDAZIONE GEIGER, SALA ESPOSIZIONI, CORSO MATTEOTTI 47): DA VINCI – CON LE MACCHINE DI LEONARDO IN 560 ANNI DI GENIO - INAUGURAZIONE SABATO 7 APRILE, ORE 17  
 
In occasione dei 560 anni dalla nascita di Leonardo da Vinci ( 1452-1519), la Fondazione Culturale Hermann Geiger inaugura sabato 7 aprile, alle ore 17, una mostra dal titolo “Da Vinci – Con le macchine di Leonardo in 560 anni di genio”, presso la propria sala espositiva in Corso Matteotti 47, a Cecina (Li). La mostra è organizzata e promossa dalla Fondazione Geiger in collaborazione con i laboratori Niccolai di Firenze ed è a cura di Alessandro Schiavetti, direttore artistico della Fondazione. Verranno presentate al pubblico le fedeli ricostruzioni tridimensionali dei principali progetti di macchine ideate, studiate e perfezionate da Leonardo da Vinci e contenute nei vari codici vinciani. Artista famosissimo e universalmente noto per i suoi capolavori pittorici, Leonardo ha lasciato ai posteri anche una mole sconfinata di appunti sulle arti e sulle scienze, affrontando ogni campo del sapere umano del suo tempo. I cinquanta modelli esposti sono realizzati da “Le Macchine di Leonardo da Vinci”, laboratorio della famiglia Niccolai. Le macchine sono state ricostruite con abilità artigianale e sulla base di accurati studi scientifici e accademici, avvalendosi anche della consulenza del Prof. Carlo Pedretti; per la loro realizzazione sono stati utilizzati i materiali che potevano essere impiegati nel Quattrocento: legno, metallo, corde e stoffe. La mostra si articola in quattro sezioni, secondo quelli che erano i principali campi di interesse della progettualità meccanica di Leonardo. Si parte con il Volo e con la presentazione di progetti avveniristici come l’aliante, il paracadute e la vite aerea. Segue una sezione dedicata all’Idraulica, con ad esempio il salvagente, la vite d’Archimede e alcuni modelli di ponti mobili e velocemente realizzabili. Di grande fascino è la sezione dedicata alla Guerra, dove su tutto risalta la ricostruzione del famosissimo “carro armato”. Infine la sezione Meccanica, la più corposa, espone venticinque macchine civili che sono in prevalenza applicazione diretta dei principi meccanici studiati o scoperti dallo stesso Leonardo: viti senza fine, ingranaggi a lanterna, meccanismi elicoidali e autobloccanti, sistemi di carrucole, sistemi biella-manovella, spesso combinati in macchine di immediata utilità, quali trivelle, escavatrici, gru e altri sistemi per innalzare pesi. Delle macchine semplici il pubblico potrà sperimentare in prima persona il funzionamento. I modelli tridimensionali, inoltre, saranno tutti accompagnati dalle riproduzioni dei disegni di Leonardo ad essi relativi e da animazioni video 3D, realizzate dall’architetto Mirko Marini, che ne mostrano il movimento, in un percorso multimediale e interattivo. Alcuni grandi pannelli didascalici illustreranno la progettualità del maestro, introducendo alle quattro sezioni della mostra. Completerà il percorso espositivo la proiezione del film-documentario “Leonardo da Vinci: il genio e il suo tempo”, prodotto da History Channel. "Per Leonardo, la conoscenza derivava dall´esperienza diretta della natura- commenta il curatore Alessandro Schiavetti- Oltre agli studi, al progetto quello che colpisce è la sua immaginazione, la fruibilità dell´invenzione e il suo aspetto estetico. Aveva la capacità di rendere semplici progetti complessi che per quei tempi sembravano impossibili da realizzare." Info: Mostra “Da Vinci – Con le macchine di Leonardo in 560 anni di genio” - dal 7 aprile al 27 maggio 2012 - sala esposizione Fondazione Culturale Hermann Geiger, Corso Matteotti, 47 Cecina (Li) - esposizione e catalogo a cura di Alessandro Schiavetti - Fondazione Geiger, tel. 0586.635011, www.Fondazionegeiger.org    
   
   
GAETA (CASTELLO ANGIOINO): MOSTRA DEDICATA AL VOLUME “L’INFERNO DI DANTE. UNA STORIA NATURALE”, EDIZIONE ILLUSTRATA E COMMENTATA DA FABRICA - DAL 24 MARZO AL 6 MAGGIO 2012  
 
In mostra presso il Castello Angioino di Gaeta una selezione delle illustrazioni più belle del volume curato da Fabrica L’affascinante scenario del Castello Angioino di Gaeta fa da sfondo alla mostra dedicata al volume “L’inferno di Dante. Una storia naturale”, edizione illustrata e commentata da Fabrica. L’esposizione, organizzata insieme al laboratorio di “Dipartimento di Scienze Umane Sociali e della Salute” dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale e all’Assessorato alla Cultura del Comune di Gaeta, sarà inaugurata il 24 marzo con una tavola rotonda sul tema “La Commedia e la cultura popolare”. Circa settecento anni di storia ci separano dall’epoca in cui la Divina Commedia ha visto la luce. In questo lunghissimo lasso di tempo l’opera dantesca non ha mai smesso di stimolare la fantasia di miniatori, pittori e incisori. È proprio la vastità di questo repertorio iconografico a far sì che illustrare oggi l’Inferno rappresenti una vera e propria sfida. Fabrica ha deciso di raccogliere questa sfida e si è affidata a due suoi giovani talenti inglesi, Patrick Waterhouse e Walter Hutton, che per mesi hanno letto, sottolineato, e poi ancora riletto l’Inferno, affrontando l’opera con lo sguardo fresco e curioso di chi, non essendo mai stato vincolato da letture scolastiche, vi si accosta per la prima volta con un misto di smarrimento e stupore. Il risultato è un imponente mosaico di figure, immagini, commenti, diagrammi e schizzi, organizzato intorno a un’idea portante: esplorare le storie reali e mitologiche, la genesi delle fiere, i demoni, i personaggi, le creature mitologiche e quelle fantastiche secondo lo stile e i modi propri dei testi di storia naturale. Prende corpo così una sorta di taccuino di viaggio, composto da più di 300 disegni, tutti eseguiti a mano e corredati di commento, di cui in questa mostra viene presentata una selezione. L’intento è di offrire un’interpretazione fresca e originale di uno dei più grandi capolavori della letteratura di ogni tempo. Questa rivisitazione dell’Inferno di Dante è nata a Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione del Gruppo Benetton, costituito nel 1994 con l’obbiettivo di coniugare cultura e industria. Fin dalla sua nascita è stato concepito come un laboratorio di idee, che investe con entusiasmo e convinzione nella creatività vivace di giovani artisti-sperimentatori di ogni parte del mondo e li chiama a esplorare le nuove frontiere della comunicazione, spaziando da design e grafica a musica e video, passando per la fotografia, l´interaction e i progetti editoriali, in un percorso in cui si fondono i confini tra le culture, le lingue, le discipline e le sensibilità più diverse  
   
   
GROTTAGLIE (VIA CRISPI 63/A): "SACRALITÀ DOMESTICA", CURATA DALL’ARCHEOLOGO SIMONE MIRTO E DAL CERAMISTA MIMMO VESTITA NELLA "CITTÀ DELLE CERAMICHE" - DAL 29 MARZO FINO AL 15 APRILE  
 
‘ Apre i battenti la prima mostra dedicata alle statuette votive in terracotta. Le opere realizzate tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento saranno corredate da 15 scatti del fotografo Ciro Quaranta che narrano aspetti della fede popolare in Puglia Saranno raccolte ed esposte per la prima volta in assoluto 95 statuette votive in terracotta che rappresentano alcuni dei santi venerati in Puglia, testimonianza tangibile della diffusa devozione casalinga meridionale. Aprono la mostra 15 scatti del fotografo Ciro Quaranta, che negli ultimi trenta anni ha portato avanti un minuzioso lavoro di ricerca sulla fede popolare in Puglia, riuscendo a mettere insieme un archivio che racconta momenti di fede e devozione che si sono ciclicamente ripetuti nel corso dei secoli. Le statuette votive corredate dalle immagini fotografiche racconteranno l’intimo rapporto che intercorre tra l’uomo ed il sacro; uno straordinario percorso espositivo porterà il visitatore in ambienti di epoche diversi, tutti racchiusi nella suggestiva cornice di Casa Vestita, nel cuore della ‘Città delle Ceramiche’. Grottaglie si prepara così alla prima mostra che accende i riflettori su un aspetto della devozione popolare, in un momento specifico come quello della Pasqua, in cui il mistero della fede viene particolarmente percepito dalla comunità. L’esposizione dal titolo ‘Sacralità domestica’, curata dall’archeologo Simone Mirto e dal ceramista Mimmo Vestita aprirà i battenti, in via Crispi 63/a il prossimo 29 marzo e seguirà fino al 15 aprile, arricchendo così il ventaglio delle offerte culturali regionali durante il periodo pasquale in cui numerosi turisti raggiungono il Salento per godere delle miti temperature primaverili o per assistere ai rinomati Riti della Settimana Santa di Taranto. L’inaugurazione è prevista per giovedì 29 marzo ore 18.30, durante gli altri giorni fino domenica 15 aprile la mostra seguirà i seguenti orari (17 – 22). Per la giornata di Pasquetta l’esposizione propone un’apertura straordinaria (10 -22). “Un’esposizione preziosa e rara – commenta Simone Mirto curatore della mostra – Sacralità domestica è la prima che in Italia ripercorre la produzione minore delle statuette votive in terracotta realizzate a Grottaglie. Quella esposta è l’unica collezione conosciuta che raccoglie un numero così consistente di Santi, Madonne e statuette di Gesù inerenti alla Passione, Morte e Resurrezione, di produzione strettamente locale. La straordinarietà delle opere è nella riproduzione miniaturizzata, in chiave fresca e popolare, degli abiti e degli ornamenti che rispecchiano con fedeltà le caratteristiche delle statue a grandezza naturale presenti nelle Chiese della zona. Particolari sono infine i colori vivaci e decisamente sgargianti delle immagini sacre che stesi “a freddo” sono caratteristici delle produzioni minori grottagliesi, ritornano infatti anche nelle statuette presepiali coeve”. Intimamente legate alla famiglia, le statuette dei santi in terracotta facevano parte di un dialogo costante nella vita di ogni giorno tra l’uomo ed il sacro; spesso collocate nelle nicchie scavate nel tufo delle mura domestiche, sulle angoliere delle cucine, sui cassettoni o sui comò delle stanze da letto erano adornate da fiori e poste sotto campane di vetro. Sotto lo sguardo fisso delle statuette sacre vivacemente colorate scorrevano tutte le immagini della vita familiare, le nascite e le morti, le liti e gli abbracci riappacificatori. Ad esse gli adulti rivolgevano le preghiere quotidiane ma anche lo sguardo triste nei momenti di sconforto e difficoltà, ad esse i bambini con occhi vivaci su invito degli anziani di casa indirizzavano le loro prime preghierine ricevendo in cambio caramelle che misteriosamente cadevano dall’alto. Interamente realizzate a mano e dipinte a freddo dai ceramisti grottagliesi nelle loro case al ritorno dalla lunga giornata lavorativa in bottega, le statuette che non superavano i 15-20 centimetri di altezza, erano vendute in occasione delle feste patronali nei paesi della Puglia. Info: Sacralità domestica. Santi in terracotta tra Ottocento e Novecento - Casa Vestita, Via Crispi 63/a, Quartiere delle Ceramiche, Grottaglie (Ta) - 29 marzo/15 aprile 2012 - Ore 17/22  
   
   
EVENTI IN VALLE ELVO E SERRA  
 
Ad Occhieppo Superiore, nella Sala delle Carrozze di Villa Mossa, fino al 25 marzo rimarrà aperta la mostra “Memorie Risorgimentali in Valle Elvo e Serra”, storie di paesi, famiglie e lavoro. Il 17 marzo a Donato, presso la Società Operaia, alle ore 21:15 ci sarà lo spettacolo canoro col Coro Bajolese. Il 23 marzo alle ore 21:15, nella Biblioteca di Mongrando si terrà la kermesse “Il Risorgimento. Persone e immagini. Nobildonne, brigantesse e disertori”. Altra kermesse intitolata “Parole e musica” sarà il 24 marzo, presso la Miniera d’Oro di Zubiena.. Infine il 25 marzo, dalle ore 10:30, nella frazione Vagliumina di Graglia in programma la messa della benedizione del burro della Madonna di Marzo, pranzo al sacco e passeggiata ai dipinti votivi. Www.atl.biella.it/home    
   
   
DIECI ANNI DI EURO IN MOSTRA  
 
Il Consiglio regionale del Piemonte ha promosso, nei locali del Piemonte Artistico e Culturale (piazza Solferino 7), la mostra di vignette umoristiche Da moneta unica a unica moneta per celebrare i primi dieci anni dell’Euro. L’esposizione, visitabile fino al 14 aprile, è curata dal disegnatore Dino Aloi in collaborazione con Amalia Angotti, Milko Dalla Battista, Claudio Mellana e Giovanni Sorcinelli e propone oltrere 200 vignette per esorcizzare un argomento attuale e delicato e nello stesso far discutere di un problema che riguarda tutti. L’orario di visita è: dalle 15.30 alle 19.30 tutti i giorni, esclusa la domenica, con ingresso libero. Www.consiglioregionale.piemonte.it    
   
   
A ODALENGO PICCOLO LA SAGRA DELL’ULIVO  
 
L’ottava edizione della Sagra dell’Ulivo organizzata dalle associazioni Apo e Soma in collaborazione con la società sportiva Fiasp, e programmata per domenica 18 marzo, è stata presentata ufficialmente con una conferenza stampa nella sala della Biblioteca del palazzo comunale. Il programma prevede escursioni, stand, dibattito sull’olio e visita guidata.  
   
   
ART&WINE, A PALAZZO MEDICI DEL VASCELLO DI ASTI  
 
Tra le mura del Palazzo Medici del Vascello di Asti si aggirano donne candide e raffinate, la cui fragilità ricca di freschezza e sensualità rievoca le atmosfere della primavera, ormai alle porte. La galleria di arte contemporanea Art&wine di piazza Roma 13 ospiterà i loro sguardi languidi e malinconici sino a domenica 25 marzo, in una mostra personale dal titolo “Sospiri di dama”. Il pennello che ha partorito queste veneri è quello di Aldo Parmigiani, artista del 1935, dalla ricca formazione, avendo frequentato i corsi della Scuola D´arte del Castello Sforzesco e dell’Accademia Cimabue di Milano e dell´Istituto d´Arte di Urbino. Ingresso libero da mercoledì a sabato, dalle 15 alle 18:30, e domenica, dalle 15 alle 19. Per maggiori informazioni: tel. 366-1565872 – 347-5046853 – 0141-320544; email: galleria@art-wine.Eu  direzione@art-wine.Eu  www.Comune.asti.it