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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Marzo 2012
ROMA: AL CAR TETTI FOTOVOLTAICI PER PRODUZIONE ENERGIA PULITA  
 
Roma, 20 marzo 2012 - È stato inaugurato ieri mattina l’impianto fotovoltaico per il rifornimento di energia pulita del Centro Agro Alimentare di Roma, realizzato da Acea Reti e Servizi Energetici Spa. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri il presidente del Car, Valter Giammaria, l’assessore alle attività produttive, Davide Bordoni, e l’assessore capitolino all’ambiente, Marco Visconti. «Con l’installazione delle coperture fotovoltaiche nei parcheggi del Centro Agro Alimentare, la Capitale aggiunge un altro tassello all’impegno assunto con il Patto dei Sindaci per la riduzione dei gas climalteranti». Lo ha dichiarato l’assessore all’ambiente, Marco Visconti. «L’adozione dei sistemi di produzione energetica fotovoltaica al Car, rappresenta un impegno notevole che garantirà l’immissione nella rete di circa 3.5 milioni di Kwh/anno di energia pulita, corrispondente ad un quantitativo pari al 75% di quello assorbito dalla struttura del Car e di circa 1/5 del suo fabbisogno energetico complessivo, con una riduzione delle emissioni di Co2 equivalente di oltre 2 mila tonnellate all’anno – ha dichiarato l’assessore Visconti - Il Car, peraltro, grazie alla sensibilità del presidente Giammaria, si conferma all’avanguardia nelle attività di riduzione dell’impatto ambientale: con l’adesione al Manifesto per la Sostenibiltà di Roma, proprio qualche giorno fa, il Car ha annunciato la sperimentazione di veicoli elettrici per il trasporto delle merci dal centro ingrosso al centro storico – ha concluso Marco Visconti – confermando che l’impegno per ridurre l’impatto ambientale rappresenta un importante volano economico in grado di garantire alle aziende, attraverso un modello fortemente ottimizzato su basi sostenibili, l’autonomia dell’approvvigionamento energetico e quindi una forte riduzione dei consumi, con riflessi diretti sull’ambiente e sull’economia».  
   
   
ENERGIA, I FINANZIAMENTI AL COMPARTO MARTEDÌ 20 MARZO INFO DAY ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI GENOVA  
 
Genova, 20 Marzo 2012 - Unioncamere Liguria – Alps Liguria, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Università degli Studi di Genova e l’Agenzia Regionale per l’Energia organizzano un Info Day Energia sulla politica energetica comunitaria, nazionale e regionale e le relative opportunità di finanziamento. L’appuntamento è per martedì 20 marzo 2012, alle 9.45, nella sede della Camera di Commercio di Genova (Salone del Bergamasco), in via Garibaldi,4 a Genova. L’info Day Regionale “Energia” sarà un focal point in cui Imprese, enti locali, centri di ricerca, associazioni e tecnici del settore potranno conoscere, grazie alle competenze maturate dai diversi relatori, le opportunità e le modalità di accesso ai finanziamenti offerti in campo energetico. I lavori e gli interventi saranno coordinati dai presidenti di Unioncamere Liguria e Are Liguria Luciano Pasquale e Luigi Attanasio.  
   
   
EDISON: SOTTOSCRITTO CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE DI GAS TRA EDISON ED EDIPOWER  
 
Milano, 20 marzo 2012 – Edison ed Edipower hanno sottoscritto il 16 marzo il contratto di somministrazione di gas, secondo quanto autorizzato dal Consiglio di Amministrazione di Edison il 13 febbraio 2012 e dopo aver sottoposto nuovamente il testo definitivo del contratto al Presidio alternativo equivalente al Comitato Indipendenti, composto dagli amministratori indipendenti Gregorio Gitti e Gian Maria Gros-pietro. In particolare Edison ed Edipower hanno convenuto tutti gli elementi di dettaglio dei parametri necessari alle parti – ovvero all’esperto in caso di mancato accordo – per la revisione del prezzo di fornitura del gas, al fine di mantenerlo a condizioni di mercato. Il contratto di somministrazione di gas da Edison ad Edipower, della durata di 6 anni (72 mesi), per un volume complessivo stimato di circa 1 miliardo di metri cubi standard di gas, corrispondenti al 50% del fabbisogno delle centrali termoelettriche di Edipower, consentirà a Edison di mantenere inalterato l’equilibrio fra le proprie fonti di approvvigionamento e i relativi impieghi. Il contratto avrà decorrenza dal primo giorno del mese successivo alla data in cui avrà luogo il perfezionamento della cessione a Delmi della partecipazione di Edipower da parte di Edison. Insieme a detto contratto le parti hanno convenuto i termini e le condizioni di un accordo per la risoluzione consensuale di tutti i contratti accessori e strumentali alla gestione in regime tolling di Edipower. Gli elementi principali di tale contratto sono già stati indicati nel documento informativo relativo ad operazioni di maggior rilevanza con parti correlate – contratto relativo alla cessione della partecipazione pari al 50% del capitale sociale di Edipower e contratto di somministrazione di gas naturale con Edipower - pubblicato il 22 febbraio 2012, disponibile sul sito internet www.Edison.it  Il presente comunicato è da considerarsi anche come integrazione di tale documento informativo.  
   
   
GEOTERMIA A MEDIA TEMPERATURA: GRANDE OCCASIONE PER LA TOSCANA  
 
Firenze, 20 marzo 2012 – Si chiama media entalpia, si traduce: fluidi geotermici a basse temperature, comprese fra 100 e 250 gradi, insufficienti per la produzione di vapore, ma utili per quella di energia elettrica, grazie a un procedimento “a impatto zero sull’ambiente”. Se ne è parlato a Firenze nel convegno “La geotermia del Xxi secolo” al quale ha partecipato l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini. “La Toscana – ha detto Bramerini – è una regione dove la coltivazione geotermica a media entalpia può rappresentare una grande opportunità. Non perdiamo questa occasione perché per noi ha una doppia valenza. Permette di incentivare da un lato la filiera del calore, con lo sviluppo delle migliori tecnologie che consentono in modo ottimale non solo la produzione elettrica ma anche la co-generazione termica; dall’altro, può dare alla Toscana e all’Italia la possibilità di realizzare la componentistica degli impianti, partita che finora è stata appannaggio dei paesi stranieri ma che, grazie alla nostra tradizione e alle nostre conoscenze, possiamo giocare in casa”. La produzione geotermoelettrica italiana è una peculiarità specifica della Toscana. Nel 2010 la Toscana ha prodotto il 31,40% del totale della produzione elettrica complessiva e ben il 77.4 % del totale della produzione elettrica da rinnovabili. L’assessore, sottolineando poi che lo sviluppo della tecnologia della media entalpia a ciclo chiuso può anche offrire nuove strade meno impattanti per lo sfruttamento geotermico più tradizionale a alta entalpia, ha evidenziato come la Toscana, che al momento conta molte richieste di permessi di ricerca, sia il territorio ideale per diventare un laboratorio dove sperimentare i nuovi metodi per sfruttare l’energia del sottosuolo. “Il burden sharing – ha poi aggiunto -, ossia la ripartizione regionale della quota minima di incremento dell’energia prodotta con fonti rinnovabili in vista degli obiettivi europei al 2020, non ci lascia scelta, visto che al 2016 la Toscana deve produrre più del doppio dell’energia che ha prodotto fino al 2010. E la geotermia, anche a media entalpia, senza dubbio, nel raggiungimento degli obiettivi rappresenta una parte importante. Certo, in questo la politica deve essere supportata dalla scienza e dalla tecnica che, ciascuna nelle sue competenze, sono parti fondamentali nel processo delle scelte. Solo se ognuno farà la sua parte, in un lavoro di rete che veda un forte coinvolgimento del mondo della scienza e della ricerca tecnologica, la Toscana potrà arrivare al 2020 con le carte in regola”.  
   
   
PROGETTO CARBOMARK: MERCATO CREDITI DI CARBONIO DIVENTA REALTÀ  
 
Venezia, 20 marzo 2012 - E’ stata resa pubblica ieri , nella sede della Comunità Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni di Asiago (Vicenza), la chiusura delle aste nell´ambito del Mercato Carbomark. Tali aste riguardano la compravendita delle quote di carbonio scambiate tra soggetti che contribuiscono, con i propri boschi, a sottrarre anidride carbonica dall´atmosfera e aziende che, emettendo in atmosfera Co2, vogliono intraprendere azioni di miglioramento ambientale e attivare azioni di marketing in tal senso. Grazie alle attività poste in essere dalla Regione del Veneto nell´ambito del progetto comunitario Llfe + "Carbomark", è stata sviluppata una metodologia per garantire un corretto scambio delle quote di carbonio in un mercato volontario e locale. L´idea di fondo è quella di stimolare i possessori di boschi a migliorare la gestione forestale, anche ai fini di incrementare la capacità naturale delle piante di togliere anidride carbonica dall´atmosfera fissandola, a tempo indefinito, nel legname. Le proprietà forestali, risparmiando con tagli moderati ed oculati parte dell´incremento legnoso, accumulano anidride carbonica nel legno e possono vendere una quota di tale accumulo alle imprese che, essendo emettitrici di Co2 in atmosfera, vogliono in parte compensare le loro emissioni, impegnandosi contemporaneamente a ridurle in un tempo definito. Attraverso le metodologie attivate con il progetto Carbomark è stato ora possibile codificare ed attivare lo scambio di quote tra due proprietà forestali e due imprese del territorio vicentino. Infatti le ditte che hanno deciso di investire nell´acquisto dei crediti sono la Ditta Zuccato F.lli srl, che ha acquistato le quote di Co2 dal Comune di Caltrano, ed Etra spa che si è aggiudicata l´asta indetta dal Comune di Lusiana. Nell’occasione odierna è stato consegnato anche il Logo Carbomark da esibire, da parte degli attori del Mercato, nell´ambito delle rispettive politiche di marketing ambientale.  
   
   
VDA: PIROGASSIFICATORE: IL TAR RESPINGEIL RICORSO DI AIMERI  
 
Aosta, 20 marzo 2012 - La Presidenza della Regione comunica che il Tribunale amministrativo regionale della Valle d’Aosta ha pronunciato la sentenza sul ricorso proposto dalla società Aimeri Ambiente contro l’esclusione del raggruppamento d’imprese - di cui la società era mandataria - all’appalto per l’affidamento in concessione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani della Valle d’Aosta. Il ricorso è stato in parte respinto e in parte dichiarato inammissibile. Il Tribunale amministrativo ha inoltre condannato la società al pagamento delle spese di giudizio.  
   
   
CENTRO FORMAZIONE SUEZ: PRESENZA STRATEGICA PER LA COSTA TOSCANA  
 
Firenze, 20 marzo 2012 – Un centro di formazione della multinazionale francese Gdf Suez, leader in Italia nel settore servizi energetici e ambientali che gestisce gli impianti Rosen, a Rosignano Solvay, è stato inaugurato il 16 marzo con una cerimonia alla quale ha partecipato l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini. Il centro, presentato dall’amministratore delegato di Gdf Suez Produzione Pascal Renaud, servirà alla formazione, aggiornamento professionale e addestramento dei tecnici che operano negli impianti energetici e nei servizi gestiti dalla Suez in Italia. “Grazie a questa presenza – ha commentato l’assessore Simoncini – si consolida la vocazione industriale di un territorio come questo, che vede una importante concentrazione di attività nella filiera dell’energia. Un centro qualificato di formazione per tecnici del settore, costituisce anche un forte impulso all’innovazione e getta le basi, anche grazie ai rapporti con università e centri di ricerca, per ulteriori sviluppi sul versante dell’innovazione e del trasferimento tecnologico”. L’assessore ha ricordato come la Regione, nello sforzo per la valorizzazione dell’industria manifatturiera in Toscana, punti molto sull’innovazione e, per questo, abbia individuato, fra gli altri, un distretto per le tecnologie delle energie rinnovabili. “E’ importante – ha aggiunto – che questa inaugurazione avvenga in queste ore che hanno visto la firma del protocollo d’intesa tra Regione, enti locali, Solvay, una firma che ha ribadito l’attenzione del territorio al rafforzamento della presenza industriale in questa area e la riconferma del ruolo del polo chimico di Rosignano come uno dei riferimenti fondamentali del manifatturiero toscano. La presenza di Solvay, Ineos e Gdf Suez rappresentano un concentrato molto rilevante di multinazionali con le quali vogliamo proseguire un rapporto di proficua collaborazione.”  
   
   
ENERPOINT SBARCA IN UK  
 
Londra, 20 marzo 2012 – La volontà di affacciarsi a un nuovo e interessante mercato estero ha spinto Enerpoint Spa, top player del settore fotovoltaico italiano, a scommettere sul Regno Unito, aprendo una nuova società a Londra: Enerpoint Ltd. L’operazione rientra nell’ambito di una consolidata strategia di internazionalizzazione che ha già permesso al gruppo di ottenere importanti risultati in Germania e in Israele, dove è attivo a Tel Aviv da marzo 2011. La società, con oltre 11 anni di esperienza nel settore delle energie rinnovabili, annuncia la nascita della nuova sede in occasione della settima edizione di Ecolbuild 2012, il più importante evento internazionale dedicato all’edilizia eco-sostenibile e alle energie rinnovabili, in programma a Londra dal 20 al 22 marzo. Enerpoint rappresenta una delle eccellenze italiane in campo energetico presenti al tradizionale appuntamento fieristico, che raduna un pubblico di oltre 55.000 visitatori. Enerpoint è uno dei primi distributori italiani che sbarca in Gran Bretagna, con l’obiettivo di diventare in pochi anni tra i principali punti di riferimento per gli installatori inglesi grazie alla qualità dei suoi servizi. La nuova società inglese prevede di raggiungere un fatturato di circa 12 milioni di euro entro la fine del 2015. La Gran Bretagna è un mercato con un grande potenziale per le rinnovabili. Basti pensare che nel 2009 il fotovoltaico Uk è cresciuto del 53% e che nel 2011 sono stati installati oltre 700 Mwp di nuova potenza. Inoltre l’ambizioso obiettivo del governo britannico prevede il raggiungimento dei 22 Gw di potenza installata entro il 2020. “Siamo convinti che il fotovoltaico nel Regno Unito abbia importanti potenzialità - commenta Michele de Marsico, International Business Manager di Enerpoint - grazie anche alla stabilità dell’economia britannica e al costante aumento dei prezzi dell’elettricità. Inoltre il governo inglese crede nelle energie rinnovabili e ha adottato una politica in grado di dare continuità al fotovoltaico”. Anche la presenza a Ecobuild di numerose aziende del settore delle rinnovabili è indice di un mercato in crescita e disponibile a recepire le novità disponibili sia in termini di tecnologie che di servizi. La Gran Bretagna, infatti, rappresenta un business molto importante per l’Italia, che tra il 2009 e il 2010 ha fortemente incrementato l’export di pannelli solari, con un aumento del 119,66%. Un dato destinato a crescere grazie anche all’approvazione del Low Carbon Buildings Programme, che prevede la costruzione di edifici a zero emissioni in Inghilterra. L’espansione del gruppo italiano in Inghilterra, infatti, rientra in una più ampia strategia d’internazionalizzazione: “Stiamo affermando la nostra forza sui mercati stranieri - conclude Paolo Rocco Viscontini, presidente e Ad di Enerpoint Spa - come conferma la partecipazione alle maggiori fiere internazionali di settore come, Intersolar in Germania, Solarexpo a Verona, Clean Tech in Israele”. “Continueremo a percorrere la strada dell’internazionalizzazione e della diversificazione, esportando il nostro modello di business, che reputiamo vincente, anche in altri paesi” conclude Paolo Rocco Viscontini.  
   
   
DATI ANCE LAZIO SUL TREND DELL´EDILIZIA NEL 2011  
 
Roma, 20 marzo 2012 - Nel 2011 gli investimenti in costruzioni nel Lazio sono ammontati a 11 miliardi e 856 milioni di euro. Rispetto al 2007, primo anno di inversione del ciclo edilizio, il mercato si è ridotto del 19,4% in termini reali (al netto dell’inflazione). Uno dei dati più preoccupanti riguarda le stime prodotte dal Cresme per il 2012, secondo le quali si verificherà nel Lazio un’ulteriore contrazione degli investimenti pari al 3,8%, contro una previsione a livello nazionale del 2%. È quanto emerge dall’inserto “Edicola” della rivista di Ance Lazio “L.i.s.t.a.”, presentata oggi a Roma. “La difficilissima congiuntura che stiamo attraversando e che colpisce in modo particolarmente “pesante” l’edilizia e l’industria delle costruzioni ha caratteristiche straordinarie - ha commentato il Presidente dell’Ance Lazio, Stefano Petrucci -. Il calo degli investimenti è determinato da una carenza anomala di risorse, che incidono contemporaneamente sia sul mercato privato che su quello pubblico. Per invertire il trend è essenziale restituire liquidità al mercato. Le nostre imprese più strutturate sono in difficoltà a causa dei mancati o ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione, della recessione e del blocco del mercato privato, a cui si aggiunge la chiusura del sistema finanziario di fronte a progetti e proposte che potrebbero creare nuove opportunità e favorire una ripresa dell’attività.” Tutto ciò si ripercuote sul tessuto imprenditoriale e sull’occupazione. Gli ultimi dati registrati dalle Casse edili provinciali evidenziano come le ore lavorate siano diminuite dell’11% a dicembre 2011, passando da 5 milioni e 387.737 a 4 milioni 672.437, per una totale di 715.300 ore in meno. Il dato è stato negativo in tutte e cinque le province laziali. La contrazione è stata più forte a Roma (-15% e 540.000 ore in meno), seguita da Latina (-13%), Viterbo e Rieti (-10%). Parallelamente il numero delle imprese iscritte alle Casse edili del Lazio nel dicembre 2011 si è ridotto del 10% rispetto allo stesso mese del 2010, con la scomparsa di 1.200 aziende dal mercato. Il calo maggiore si è manifestato a Viterbo (-14%), seguita da Roma (-11%) e Rieti (-10%). In particolare, nella capitale hanno lavorato 800 imprese in meno rispetto a dicembre del 2010. Il numero degli operai iscritti alle Casse edili del Lazio è sceso dell’11% a dicembre 2011 rispetto allo stesso mese del 2010. Gli addetti attivi nell’ultimo mese dell’anno sono passati dai 51.563 di dicembre 2010 a 45.618 di dicembre 2011, con una perdita di 5.945 posti di lavoro. Tutte e cinque le province hanno sperimentato una contrazione della forza lavoro, con percentuali che vanno da -10% a -14%. A far registrare la flessione maggiore è stata la provincia di Viterbo, con un -14%, seguita da Roma (-12%). Nelle altre province vi è stata una diminuzione del 10%. Nella capitale, in particolare, a dicembre 2011 hanno lavorato 4.156 operai in meno rispetto a dicembre 2010. Nell’ultimo trimestre del 2011 il numero degli operai e delle imprese iscritti alle Casse edili del Lazio si è ridotto in media rispettivamente dell’11% e del 9%; mentre sono scese del 5% le ore lavorate in regione. Sempre meno risorse La consistenza dei finanziamenti a breve termine destinati ad investimenti in costruzioni - quindi al sistema delle imprese - nel 2011[1] è ammontata a circa 21 miliardi. Di questi, il 51,6% riguarda investimenti in abitazioni, oltre il 36% l’edilizia non residenziale e un 12,2% le opere del genio civile. Nel 2011 si è registrata una contrazione dell’ammontare dei finanziamenti per investimenti in costruzioni sia per quanto riguarda la destinazione residenziale che per il comparto del non residenziale. In particolare, quest’ultimo ha registrato, rispetto allo stesso periodo del 2010, una riduzione prossima ad un terzo che si è concretizzata in circa 2 miliardi e mezzo in meno. Il dato peggiore a livello nazionale tra tutte le regioni, ad esclusione della Toscana (-35%). Per quanto riguarda le abitazioni il calo si è aggirato intorno al 12% (1 miliardo e 300 milioni). “Le difficoltà nell’accesso al credito - ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Roma Giancarlo Cremonesi - penalizzano doppiamente il settore, in quanto anche il lato della domanda è in contrazione a causa di condizioni molto più onerose per l’accensione di un mutuo. Rispetto all’inizio del 2011, i tassi medi per l’accesso a un mutuo per l’acquisto di un immobile a uso residenziale sono, infatti, aumentati di circa 2 punti percentuali.” “Per uscire da questa situazione insostenibile - ha concluso il Presidente di Ance Lazio - è essenziale restituire liquidità al sistema delle imprese. Come? Innanzitutto facendo sì che le Amministrazioni Pubbliche versino alle aziende il dovuto e che si crei un meccanismo virtuoso affinché quanto fin qui avvenuto non si ripeta. Si potrebbe anche ipotizzare un meccanismo di compensazione tra i crediti che le imprese vantano nei confronti dello Stato e i debiti fiscali e contributivi. Così facendo si restituirà certezza al mercato pubblico, dove ci si aspetta che, anche attraverso una revisione dei criteri e dei parametri che regolano il “patto di stabilità” interno, confluiscano risorse adeguate per riavviare programmi di opere piccole e medie, oggi quasi scomparse. Vera linfa per l’economia locale ed essenziali per mantenere livelli di vita da Paese moderno. In secondo luogo, è essenziale riavviare un dialogo e una collaborazione con il sistema del credito, cosa che stiamo facendo e che speriamo porti rapidamente ad un progressivo sblocco dei finanziamenti necessari alle imprese, così come alla famiglie. Solo in questo modo si potrà rilanciare il mercato privato, consentendo a quella domanda che oggi è solo potenziale di diventare reale.“ L’edilizia non residenziale verso l’anno zero Dall’elaborazione dei dati forniti dal Cresme emerge una situazione drammatica per quanto riguarda le opere pubbliche e private destinate alla produzione, al commercio e ai servizi. Nell’ultimo triennio gli investimenti si sono ridotti in valore assoluto di oltre un miliardo, dagli oltre 3 miliardi e 700 milioni del 2008 ai 2 miliardi e 600 milioni del 2011. Nello stesso periodo la produzione - come numero di fabbricati - si è ridotta nel Lazio del 27%. Solo nel 2011 nella regione i volumi (mc) di non residenziale sono diminuiti complessivamente del 36,5%. Impressionante risulta il dato relativo alla provincia di Roma: –68%. Gravissima la situazione della provincia di Viterbo, dove la contrazione è arrivata in un solo anno al 45%. In controtendenza Rieti, dove invece si registra una crescita della produzione sia come numero di fabbricati che di volumi.  
   
   
APPALTI. LA REGIONE PUGLIA ISTITUISCE COMMISSIONE DI VERIFICA INTERNA  
 
Bari, 20 marzo 2012 - Con riferimento alle richieste di alcuni gruppi consiliari dell’opposizione e nell’ambito delle inchieste penali sugli appalti a Bari, si comunica che la Presidenza della Regione Puglia, già in data 14 marzo 2012, aveva provveduto ad istituire una Commissione di verifica interna per accertare se nell’espletamento delle istruttorie tecnico amministrative e delle conseguenti fasi decisionali, di competenza regionale, fossero rilevabili carenze o anomalie. I componenti della Commissione di verifica interna sono tre: la dirigente dell’Ufficio Inquinamento e grandi impianti ing. Caterina Di Bitonto, la dirigente dell’Ufficio Atuuazione pianficazione paesaggistica arch.To Maria Raffaella Lamacchia e il dirigente del Servizio Foreste, ing. Emanuele Giordano, con il ruolo di coordinatore.  
   
   
CASA, AL CORVETTO 60 NUOVI ALLOGGI DI EDILIZIA POPOLARE E SOCIALE COMUNE DI MILANO E POLITECNICO PER DUE SETTIMANE A DISPOSIZIONE DEI RESIDENTI DI VIA BARZONI PER DEFINIRE E CONDIVIDERE PROGETTO”  
 
Milano, 20 marzo 2012 - “Sessanta nuovi alloggi di edilizia popolare e sociale saranno realizzati nel quartiere Corvetto nell’ambito di un piano di espansione delle case di via Barzoni. Un’iniziativa importante che consentirà di ampliare l’offerta abitativa con le nuovi costruzioni e soprattutto riqualificare e bonificare dall’amianto gli appartamenti già esistenti. Il progetto verrà definito dagli architetti del Politecnico, al termine di una fase di ascolto dei residenti che avrà inizio nei prossimi giorni”. Così l’assessore ai Lavori pubblici, Casa e Demanio, Lucia Castellano, che ha incontrato i residenti di via Barzoni, al Corvetto, insieme al Consiglio di Zona 4, all’Unione inquilini, al Politecnico, ad Aler e a Regione Lombardia. Il finanziamento statale (cui il Comune contribuisce in parte) ammonta a circa 16 milioni di euro ed è destinato alla riqualificazione degli alloggi di via Barzoni e alla costruzione ex novo di altri 60 appartamenti che si aggiungono ai 60 già esistenti. “I fondi arrivano da un bando ministeriale del 2008 – spiega l’assessore Castellano – ma per anni la situazione è rimasta paralizzata. Un fatto inaccettabile in un momento in cui la crisi taglia pesantemente le risorse rendendo irripetibile questa occasione di riqualificazione per il quartiere”. Inizierà nei prossimi giorni una fase di ascolto e consultazione dei residenti di via Barzoni: per due settimane, i progettisti del Politecnico, insieme ai tecnici del Comune e di Aler, raccoglieranno le istanze delle famiglie per definire insieme il progetto. “Vogliamo cogliere l’occasione di sistemare altre 60 famiglie in attesa di alloggio – dichiara l’assessore Castellano – e per definire un intervento che si inserisca correttamente nella realtà esistente abbiamo iniziato, già nelle scorse settimane, ad incontrare i residenti insieme ai sindacati, ad Aler e alla Regione. E lo faremo ancora, contando sull’attiva partecipazione di tutti gli enti interessati, per arrivare ad un progetto il più possibile condiviso. E una volta partiti i lavori, sarò in prima linea per garantire che i tempi siano rispettati senza ritardi e slittamenti ingiustificati”.  
   
   
MANIFESTAZIONE DEGLI EDILI, RICEVUTA LA DELEGAZIONE DAGLI ASSESSORI DELLEMARCHE. PRESTO UN TAVOLO PER TROVARE SOLUZIONE AI PROBLEMI PIU´ URGENTI.  
 
 Ancona, 20 Marzo 2012 - Chiedevano di intervenire celermente su alcuni punti prioritari per scongiurare un rapido tracollo del settore che nelle Marche sembra essere particolarmente in difficolta`. Cosi` i rappresentanti delle sigle sindacali e delle categorie dell´Edilizia ieri in Regione hanno manifestato l´esigenza di rapportarsi con le Istituzioni per fare il punto della situazione. Una folta delegazione (Ance, Confindustria, Anaepa, Legacoop, Costruzioni Marche , Cgil Fillea, Feneal Uil, Filca Cisl, Ordini professionali di Ingegneri, Geologi e Architetti e Collegio dei geometri) e` stata quindi ricevuta dagli assessori Sara Giannini, Marco Luchetti, Antonio Canzian e Luigi Viventi. Nel corso dell´incontro, al quale erano presenti anche i parlamentari, Ciccioli, Cavallaro, Piscitelli e Vannucci, sono state evidenziate da parte degli edili, tra le altre, le necessita` di sbloccare immediatamente i pagamenti degli Enti pubblici superando il patto di stabilita`, il superamento del blocco creditizio che spinga le banche a finanziare l´economia reale; la semplificazione delle pratiche urbanistico-edilizie e snellimento dei tempi burocratici cosi` come scongiurare il raddoppio dei costi degli oneri di urbanizzazione. Alla Regione in particolare hanno chiesto un tavolo interassessorile sull´edilizia per valutare anche la revisione della legge sul Piano Casa, dare impulso alla riqualificazione urbana, la semplificazione attraverso la stazione unica appaltante. L´assessore Luchetti ha rimarcato la positivita` dell´iniziativa di costituire un Tavolo operativo per l´edilizia congratulandosi che la manifestazione odierna sia stata all´insegna della collaborazione tra le diverse sigle e categorie interessate: ´ Se non si corre insieme ´ ha detto ´ dalla crisi non si esce e non si arriva a modificare nulla neanche il patto di stabilita` che limita istituzioni e imprese. ´ Ha suggerito poi di fare attente analisi di mercato per sviluppare contratti di rete, con l´obiettivo anche di riqualificare o riconvertire il patrimonio edilizio esistente come quello sostanzioso della Sanita`.´ Antonio Canzian ha ricordato che la Regione ha purtroppo poca incisivita` sulla revisione del patto di stabilita` che subisce anch´essa in termini di blocco dei bilanci. Quindi Canzian ha anche informato che fra due o tre mesi saranno disponibili 22 milioni di euro per l´edilizia residenziale pubblica ( 15 mln ) e per l´efficientamento dell´edilizia scolastica (7 mln). Inoltre si stanno studiando le modalita` per la costituzione di un Fondo immobiliare. L´assessore Luigi Viventi ha poi ricordato che la Regione pochi mesi fa ha rinunciato a proprie capacita` di spesa liberando risorse per 92 milioni a favore dei pagamenti degli enti locali. Quindi ha sottolineato i risultati per quanto riguarda lo sbocco di lavori per le grandi opere pubbliche come l´Uscita a Ovest, il By Pass di Falconara , Quadrilatero e anche la Fano-grosseto che registra buone notizie perche` ci sono imprese interessate alla realizzazione del progetto. Ha quindi sottolineato l´importanza di investire sulla riqualificazione urbana di aree degradate attraverso il recupero dell´esistente. Sul tema Urbanistica, Viventi ha poi dichiarato la disponibilita` a rivedere il Piano Casa ed ha affermato che ´ l´impegno preso di modificare la legge Urbanistica -ferma da vent´anni ´ entro quest´anno sara` mantenuto, cercando di ridurre al massimo i tempi burocratici ma senza derogare alle norme per il buon governo del territorio. ´ L´assessore Sara Giannini ha concluso l´incontro sottolineando che la ´Regione non si sente controparte in queste iniziative, ma partecipe dei problemi dei diversi settori di cui e` pienamente consapevole . ´Occorre pero` distinguere anche le fasi interlocutorie dei reclami e delle istanze e individuare gli interlocutori giusti: la Regione non puo` imporre condotte ai Comuni, ma puo` semmai trovare intese, individuare percorsi e dare indirizzi e questo e` cio` che faremo. Per esempio il 20 aprile quando ci sara` il tavolo sugli appalti a cui partecipano naturalmente Anci e Upi. Ugualmente per quanto riguarda il versante banche e la sensibilizzazione di queste sulla crisi dell´edilizia potremo attivare un tavolo dedicato .´ Infine sul patto di stabilita` l´assessore Giannini si e` rivolta ai parlamentari presenti chiedendo che ´ vi sia l´impegno a promuovere modifiche che consentano, pur nella attuale articolazione del patto, margini piu` elastici di manovra per liberare gli enti dai blocchi di bilancio, altrimenti l´economia reale continuera` a soffrire e la ripresa sara` sempre piu` difficile.´  
   
   
VALLE D’AOSTA: APPROVATO UN ULTERIORE FINANZIAMENTO PER I MUTUI PRIMA CASA DELL’ANNO 2011  
 
Aosta, 20 marzo 2012 - L’assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale, Marco Viérin, informa che nella seduta di, venerdì 16 marzo, la Giunta regionale ha approvato un ulteriore finanziamento di 11 milioni 301 mila euro destinato alle domande di mutuo prima casa (l.R. 76/1984) presentate nell’anno 2011. «Queste risorse - spiega l’Assessore Marco Viérin – consentono di finanziare altre 119 domande, che si aggiungono alle 229 già finanziate nei mesi precedenti. Grazie a questa disponibilità finanziaria, i tempi medi di erogazione del mutuo si sono ormai costantemente ridotti a circa 5 mesi dalla data di presentazione della domanda.» Per l’anno 2011, dopo lo stanziamento operato oggi dalla Giunta regionale, restano da finanziare solo più le ultime 26 domande (di dicembre) delle 397 domande presentate nel corso dell’anno, come indicato nella tabella.
Numero pratiche Data di presentazione dell´ultima pratica Importo
domande pervenute 397 31/12/2011
domande istruite 397 31/12/2011
domande in fase di istruttoria 0
domande ammesse al beneficio 374
domande escluse 23
domande già finanziate 229 24/08/2011 21.847.800,00
domande ammesse e finanziabili con questa deliberazione 119 13/12/2011 11.301.000,00
domande ancora da finanziare 26 31/12/2011 2.517.000,00
Totale 35.665.800,00
 
   
   
IMU, LOMBARDIA: RIVEDERE APPLICAZIONE PER LE ALER  
 
Milano, 20 marzo 2012 - Mantenere un tavolo permanente di confronto con i Comuni lombardi, portare avanti l´emendamento di esclusione dall´Imu sul patrimonio abitativo delle Aler (alloggi ex Iacp) e delle cooperative a proprietà indivisa. Questi gli obiettivi dell´incontro svoltosi ieri a Palazzo Lombardia fra l´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti e i rappresentanti di Aler Milano, Federcasa Lombardia e dei Comuni di Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Corsico, Melegnano, Pieve Emanuele, Rozzano, Segrate, Sesto San Giovanni e Settimo Milanese. L´unione Fa La Forza - L´incontro ha lo scopo di unire le forze su un tema così delicato e sentito come quello dell´Imu per le case popolari, che rischia di sottrarre preziose risorse alle Aler. Il vertice ha portato, come auspicato nei giorni scorsi dall´assessore Zambetti, alla condivisione, al sostegno e all´appoggio all´emendamento al Disegno di legge per la conversione del Decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, recante ´Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento´, proposto dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 15 marzo. Una misura, quella proposta dalla Conferenza delle Regioni, che mira ad attenuare il gravoso carico sulle Aler, che si registrerebbe con l´attuale versione dell´Imu. La Soluzione Nel Dialogo - "Sono soddisfatto per il livello dell´incontro - ha commentato l´assessore Zambetti -, perché credo fortemente nel valore del dialogo tra le parti soprattutto in un periodo di gravi difficoltà".  
   
   
SARDEGNA: AGGIORNATI I MASSIMALI DI COSTO PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA  
 
Cagliari, 20 marzo 2012 - L’assessorato dei lavori pubblici ha pubblicato l’aggiornamento annuale dei massimali di costo ammissibili negli interventi di edilizia residenziale pubblica. I massimali vengono aggiornati annualmente tenendo conto delle variazioni percentuali registrate dall´indice Istat del costo di costruzione di un fabbricato residenziale. Si tiene conto delle variazioni registrate tra il mese di giugno di ciascun anno e quello dell´anno precedente. Per quest’anno la variazione è del 3,7%.  
   
   
EDILIZIA ECOSOSTEBILE, AZIENDE LUCANE A LONDRA PER ECOBUILD  
 
Matera, 20 marzo 2012 - Proposte, tecniche, soluzioni ed esperienze messe a punto da nove aziende lucane nei settori dell’edilizia ecosostenibile e della energia rinnovabile saranno presenti a “Ecobuild’’, in programma dal 20 al 22 marzo a Londra nel Padiglione italiano presso il Centro espositivo Excel. Si tratta di aziende che operano in vari settori specialistic Altechs (inseguitore fotovoltaico biassiale), Attivissimo (pavimenti rivestimenti), C.r.i.e.l (generatori eolici Ecofly) di Matera e Coparm di Ferrandina (Matera- impianti trattamento rifiuti), Link Consulting (impianti eolici), Windwest (produzione di energia da fonti rinnovabili) e Renovo-tecnologie energetiche(progettazione e installazione di impianti ed energie rinnovabile) tutte di Potenza, Ecosunpower (impianti eolici di Tito (Potenza). La partecipazione a Ecobuild rientra nell´ambito delle iniziative promosse da Unioncamere Basilicata con la fattiva azione sensibilizzatrice portata avanti dai presidenti degli enti camerali di Matera Angelo Tortorelli di Potenza Pasquale Lamorte e la Regione Basilicata, nell’ambito dell’accordo operativo del 20 luglio 2011 e realizzata attraverso l’Azienda Speciale Cesp della Camera di Commercio di Matera. Si tratta del più grande evento inglese e mondiale nel settore dell’edilizia ecosostenibile e delle energie rinnovabili, organizzato quest’anno dalla Ubm leader internazionale nell’organizzazione di eventi che porterà Ecobuild in Asia a Shangai dal 9 al 12 aprile. L’edizione di quest’anno si caratterizza per una forte presenza di aziende meridionali, grazie anche all’ aumento della superficie espositiva e alle potenzialità del mercato inglese sul mercato dei pannelli solari. La Basilicata, con il 9 per cento e’ tra le regioni con un numero maggiore di espositori dietro al Veneto (21 per cento), Lombardia (16 per cento), Puglia (13 per cento), Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna (10 per cento). “Per le nostre aziende – ha detto il presidente di Unioncamere Basilicata, Angelo Tortorelli – si tratta di una partecipazione importante per far conoscere l’attività e la produzione di un settore, quello delle energie innovative e dell’edilizia ecosostenibile, in continua ascesa per diversi aspetti, e che può portare valore aggiunto all’economia locale proprio perché punta sull’innovazione. La possibilità di confrontarsi e di conoscere le nuove tendenze dei mercati non può che stimolare ricerca, occupazione mirata e potenziali partnership negli investimenti’’. Il padiglione italiano sarà caratterizzato da una grande struttura ricettiva per interni ed esterni denominata Usb “Use sustainable Brains’’,costruita utilizzando architettura eco-compatibile che simboleggia il passaggio verso una società sostenibile.  
   
   
RUSSIA, PROGETTI DI RESTAURO ARCHITETTONICO A NOVGOROD  
 
Novgorod, 20 marzo 2012 - La Regione di Novgorod, riporta l´Ice (Istituto Commercio Estero), ha richiesto un finanziamento per la modernizzazione del museo delle Belle Arti, per il restauro del museo dell´architettura in legno "Vitoslavlitsy" e per quello di un palazzo del centro storico. La città di Novgorod partecipa al progetto congiunto del ministero della Cultura della Federazione Russa e Banca Mondiale "Conservazione ed utilizzo del retaggio culturale in Russia". Il progetto ha come obiettivo la ristrutturazione e valorizzazione di edifici storici della regione ed il loro utilizzo per lo sviluppo del turismo culturale ed educativo. Attualmente la richiesta di finanziamento della regione di Novgorod è sottoposta alla valutazione del Comitato di Valutazione e la decisione al riguardo dovrebbe essere annunciata entro questo mese dalla Commissione Intersettoriale presso il Ministero della Cultura della Federazione Russa.  
   
   
ACCORDO PER IL PAESAGGIO DEL CANAVESE  
 
Torino, 20 marzo 2012 - Regione Piemonte, Provincia di Torino e Sistema di Governance del Canavese hanno firmato il 16 marzo un protocollo d’intesa che definisce le linee guida per la tutela e la valorizzazione del paesaggio nei processi di pianificazione territoriale a tutti i livelli di governo, in linea con quanto disposto dalla Convenzione europea del paesaggio e, a livello nazionale, dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. A siglare il documento il vicepresidente ed assessore all’Urbanistica e Programmazione territoriale della Regione, Ugo Cavallera, l’assessore alla Viabilità della Provincia di Torino, Alberto Avetta, e il sindaco di San Giorgio Canavese, Massimo Arri, in qualità di delegato dell’assemblea dei sindaci. Alla sua attuazione collaboreranno attivamente i 17 Comuni canavesani che, dal 2006, hanno dato vita al Sistema di Governance, con il compito di attivare politiche territoriali condivise, sostenibili e rispettose del paesaggio: Agliè, Barbania, Bosconero, Favria, Foglizzo, Front, Lombardore, Rivarolo Canavese, Rivarossa, Rocca, Salassa, San Giorgio Canavese, San Giusto Canavese, Torre Canavese, Valperga, Vauda, Vialfrè. “L’intesa - ha affermato Cavallera - corona un lavoro che da oltre un anno impegna l’assessorato nella definizione e nell’attuazione di azioni che abbiano risultati concreti per la salvaguardia del paesaggio. Nell’ambito della legge regionale n.14/2008 abbiamo co-finanziato una serie di progetti e di interventi che nei prossimi due-tre anni saranno realizzati in varie parti del Piemonte ed abbiamo colto le richieste delle amministrazioni, concentrandoci fondamentalmente sui progetti che intendono realizzare interventi che diano corso ad un cambiamento dei modi di intervenire e che possano divenire esempi di buone pratiche per far crescere la cultura e la coscienza del paesaggio”. In particolare, si darà attuazione allo studio sulla qualità paesaggistica del Canavese occidentale, suddiviso in tre ambiti: recupero in prossimità di Agliè della struttura del paesaggio agrario coltivato a vigneto terrazzato e a bosco di castagno, valorizzazione del paesaggio fluviale fortemente degradato del torrente Malone, ripristino a Rivarolo dell’equilibrio interrotto da interventi incoerenti realizzati negli ultimi decenni.  
   
   
CASA, REGIONE E SINDACATI INSIEME CONTRO L’EMERGENZA ABITATIVA IN TOSCANA  
 
Firenze, 20 marzo 2012 – Una collaborazione ancora più stretta, articolata in 13 punti prioritari, per affermare il diritto all’abitare come diritto inalienabile. In una situazione di crisi degli alloggi che sta mettendo in ginocchio migliaia di famiglie in Toscana. É questo lo scopo del protocollo d’intesa che Regione, Cgil, Cisl, Uil, Sunia (Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari), Sicet (Sindacato Inquilini Casa e Territorio), Uniat (Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio) ed Unione Inquilini della Toscana hanno sottoscritto stamattina a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. “Il diritto ad avere una casa – ha spiegato l’assessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca – non può essere messo in discussione. Purtroppo, invece, il disagio abitativo è un problema che sta mettendo sempre più a dura prova tantissime famiglie. In tutta Italia ogni anno vengono presentate 400 mila domande per il fondo di sostegno affitti e c’è una previsione di 200 mila sfratti per morosità incolpevole per i prossimi cinque anni. In Toscana i 2652 sfratti eseguiti nel 2010 e le oltre 24 mila domande per un alloggio Erp ancora in attesa sono dati che spaventano ma che, soprattutto, esigono una risposta ormai non più differibile. Una risposta che abbraccia i diritti sociali, la salute, la qualità abitativa e le condizioni economiche dei cittadini. E che i comuni, con le risorse proprie, non sono in grado di garantire”. Di qui la necessità di sviluppare e far convergere idee, esperienze, risorse e competenze provenienti da tutti i soggetti, pubblici e privati, che operano sul territorio. “Se a questo quadro allarmante – ha aggiunto Allocca – aggiungiamo l’ulteriore drastica riduzione del fondo per il sostegno affitti, il perdurante mancato finanziamento del settore dell’edilizia pubblica ed il superamento, di fatto, di ogni regime fiscale di vantaggio per gli alloggi affittati a canone concordato, diventa indispensabile un’azione comune con tutti i soggetti coinvolti”. Il protocollo individua 13 punti, o aree di intervento, prioritari ed istituisce un tavolo di lavoro che analizzerà, periodicamente, le azioni da sviluppare. Tra i punti più importanti, completare il percorso per la costituzione di un osservatorio regionale sul fabbisogno abitativo e sullo stato dell’edilizia residenziale pubblica, favorire il passaggio da casa a casa delle famiglie sottoposte a sfratto, allargare l’offerta abitativa in affitto a canone sociale per le fasce deboli e le nuove povertà, finanziare progetti e iniziative a sostegno della locazione privata a canone agevolato, favorire la costituzione di Agenzie casa a livello comunale e intercomunale per l’incontro domanda-offerta, sostenere i Comuni per la realizzazione di interventi di edilizia sociale attraverso piani di recupero di aree già edificate o aree demaniali a disposizione, specie quelle militari, di enti locali e Asl, proseguire nella promozione di progetti sperimentali di condominio solidale, favorire soluzioni abitative che rispondano a particolari bisogni legati a: fragilità, difficoltà motoria, socialità, sicurezza, servizi di prossimità, aggiornare il sistema normativo di settore, modificare la normativa sull’accesso all’Erp adeguando le norme alle mutate condizioni dei cittadini in stato di disagio abitativo e alle fasce deboli, affermare la validità del canone sociale secondo la progressività del reddito.  
   
   
PUGLIA: EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO  
 
Bari, 20 marzo 2012 – L ´Assessore Barbanente ha partecipato all’edizione 2011 del tour “Edifici a energia quasi zero” promosso da Edilportale e Archiportale in collaborazione con Agorà. Il nuovo tour dedicato alla sostenibilità e al risparmio energetico in edilizia parte da Bari e si svilupperà per l´intera penisola, con 15 tappe, concludendosi a Parma il 6 giugno. Gli organizzatori hanno calcolato che le 12 tappe precedenti hanno coinvolto 10.000 tra architetti, ingegneri, geometri, tecnici di imprese e di enti locali, professionisti del settore ed il coinvolgimento di oltre 1 milione di contatti sul web. L´assessore Barbanente traccerà il quadro complessivo dell´edilizia sostenibile in Puglia, illustrando le norme, le problematiche in campo, gli strumenti a disposizione per il territorio e le strategie di attuazione. "Il governo regionale della Puglia ha ispirato l´intero programma amministrativo in materia di governo del territorio, sin dal primo mandato della Giunta Vendola, al principio di sostenibilità dell´abitare e, coerentemente, ha utilizzato un´ampia gamma di strumenti normativi, finanziari e organizzativi per promuovere trasformazioni del territorio eco-sostenibili e bio-compatibili e il risparmio delle risorse, in primis quelle energetiche, idriche e di suolo. Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro intenso e appassionante, assistendo alla moltiplicazione delle pratiche locali di edilizia sostenibile, di pari passo alla crescita di consapevolezza sia degli operatori del settore delle costruzioni sia degli enti locali e degli utenti."  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, RALLENTA L’EXPORT A GENNAIO 2012, MA NEGLI ULTIMI TRE ANNI IL COMMERCIO ITALIANO CAMBIA PELLE  
 
Roma, 20 marzo 2012 – Frenata per le esportazioni italiane a gennaio 2012: nei dati destagionalizzati, le vendite registrano un incremento su base annua del 2,9%, performance inferiore a quella dei principali esportatori europei, ovvero Germania (6,8%) e Francia (7,3%). Il rallentamento appare confermato anche dal dato congiunturale, che segna una flessione delle vendite del 2,5% rispetto a dicembre 2011, in controtendenza rispetto all’incremento del 4,2% sul mese di novembre. “Sebbene il dato di gennaio segni un rallentamento, esso si inserisce all’interno di un trend comunque positivo che porta ad una riduzione del deficit commerciale di oltre 2,5 miliardi di euro rispetto allo scorso anno. – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Inoltre le vendite all’estero forniscono il solo contributo positivo alla crescita del Pil italiano: tutti i trimestri del 2011 fanno infatti registrare incrementi positivi, da ultimo quello dello 0,7% del quarto trimestre, a fronte della sostanziale contrazione delle altre componenti della domanda”. Su base annua, tengono le esportazioni in extra-Ue, che crescono del 3% circa, con un valore che supera i 14 miliardi di euro a gennaio 2012. “Le imprese italiane hanno scelto di tenere salde le nicchie di mercato medio-alte finora conquistate, riducendo la quantità di beni immessi sul mercato e cercando di tenere per quanto possibile sui margini delle vendite, strategia, questa, che attualmente sembra portare maggiori risultati sui mercati extra-Ue”, prosegue Esposito. Negli ultimi tre anni, il trend delle esportazioni italiane verso i Paesi extra-europei mostra un progressivo spostamento delle nostre imprese dai mercati “maturi”, ovvero Stati Uniti e Giappone, alle economie più dinamiche, che stanno trainando la ripresa mondiale, quali Cina, India, Mercosur e Turchia: aumenta il contributo all’export extra-Ue dei Paesi a più elevato tasso di sviluppo, che passa dal 14,1% del 2008 all’attuale 17,8%, a scapito dei nostri partner tradizionali, la cui quota si riduce dal 18,0% al 16,7%”.  
   
   
GIBELLI: TEMPO E DENARO PER LE IMPRESE  
 
Milano 20 marzo 2012 - "Per superare le difficoltà tra banche e imprese nel post crisi la strada che Regione Lombardia ha scelto è stata quella dell´accordo con la Bei, che garantisce, attraverso Finlombarda, un credito per le aziende lombarde di oltre 500 milioni di euro per il capitale circolante di impresa". Lo ha detto Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia, intervenendo all´incontro ´Crisi economica e accesso al credito´ organizzato dalla Confapi Milano, alla Camera di Commercio del capoluogo lombardo. Difficoltà Di Credito: Colpa Del Rating - Secondo i dati presentati, oltre il 56 per cento delle Piccole e medie imprese, nell´ultimo anno, ha richiesto un ampliamento dei propri affidamenti: di queste il 36 per cento li ha ottenuti solo in parte, il 33 per cento con difficoltà, il 12 per cento senza difficoltà, mentre il 19 per cento non li ha neppure ottenuti. A fronte di questa situazione il 49 per cento degli imprenditori prevede di non dare vita, nel 2012, a investimenti. Il quadro tratteggiato dall´indagine tra gli imprenditori ha evidenziato che lo scarso rating è la prima causa di criticità nel rapporto con gli istituti di credito. Garantire Partnership E Certezze Per Investimenti - Gibelli, sottolineando l´importanza dell´accordo con la Bei, ha voluto sottolineare come "sia fondamentale una forte partnership tra istituzioni, istituti di credito e imprese, per raccogliere sul mercato tutte quelle possibilità che possono bypassare la mancanza di fondi tagliati dal governo centrale". "Regione Lombardia vuole attirare capitali attraverso il progetto Aster, che ha l´obiettivo di dare tempi certi per l´insediamento industriale su uno specifico territorio". Sul Rating Situazione Kafkiana - Accennando poi al tema del rating, il vice presidente di Regione Lombardia, ha detto che la situazione è oramai kafkiana, nel senso che "i Governi chiedono serietà nei conti alle banche e poi, alle stesse banche, chiedono di aprire linee di credito". Per Il Futuro Aggregazione E Piattaforme Comuni - Per il futuro, ha detto Gibelli, Regione Lombardia vuole "rafforzare l´aggregazione d´impresa, l´attrattività di filiera e l´economia di condivisione: fare sistema e trasferire innovazione a chi non è in grado di innovare. Questa sarà la strada della nostra istituzione".  
   
   
POLO CHIMICO TERNI: PERCORSO POSITIVO  
 
Perugia, 20 marzo 2012 - Le questioni relative alla reindustrializzazione del Polo chimico di Terni sono state al centro dell’incontro che si è tenuto, ieri, nella sede della Giunta regionale di Palazzo Gazzoli, a Terni. Erano presenti, oltre all’assessore allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi, Giampietro Castano per il Mise, Stefano Neri, presidente di Terni Reserch e Andrea di Stefano, responsabile relazioni esterne Novamont. Al termine dell’incontro i presenti hanno espresso una “valutazione positiva” per il lavoro svolto, che conferma l’impegno di tutti i soggetti coinvolti nella definizione di un percorso che favorisce lo sviluppo di progetti e sinergie utili alla positiva soluzione della questione complessiva dello sviluppo industriale dell’area. Nelle prossime settimane saranno definiti tempi, regole e modalità finalizzate al coordinamento delle iniziative, sia quelle in fase già avanzata di definizione sia quelle che si stanno manifestando in questi ultimi giorni, con l’obiettivo di chiudere in temi rapidi anche il negoziato con la multinazionale Basell relativamente alla cessione delle aree di sua proprietà all’interno del Polo chimico di Terni. A margine dell’incontro l’assessore Riommi ha evidenziato che “si stanno concretamente definendo le condizioni organizzative ed industriali per un esito dell’intera vicenda coerente con le aspettative del territorio ed in linea con le potenzialità occupazionali e di sviluppo di progetti espressione dai drivers più significativi della green economy e della chimica verde e innovativa”.  
   
   
"RECOVERY AFTER CRISIS": SIMPOSIO ITALO GIAPPONESE IL 21 MARZO  
 
Roma, 20 marzo 2012 - Si terrà presso l’Unioncamere il 21 marzo 2012 dalle ore 17:00 il Simposio italo giapponese "Recovery after Crisis: Japanese and Italian experience", organizzato dall’Ambasciata del Giappone in Italia e dalla Fondazione Italia Giappone, con il patrocinio di Unioncamere ed il supporto di Nomura. Il Simposio affronterà il tema della ricostruzione dopo il disastro naturale avvenuto in Giappone l’11 marzo 2011 e della ripresa economica. Presenteranno il Simposio il Presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello e l’Ambasciatore del Giappone Masaharu Kohno e porterà il saluto del Sindaco di Roma il Presidente della Commissione Cultura Federico Mollicone. Interverranno per il Giappone il Professor Heizo Takenaka dell´Università Keio già Ministro della Politica Economica e Finanziaria sotto il governo Koizumi e il Professor Hiroo Ichikawa, preside del Master specialistico in politica urbanistica dell´Università Meiji, esperto dell’urbanistica e dell´economia giapponese nel post terremoto e presenteranno il volume “Lessons from the disaster”. Da parte italiana parleranno della ricostruzione dopo i disastri naturali e della ripresa dalla crisi economica, il Senatore Mario Baldassarri, Presidente della Commissione Permanente Finanza e Tesoro e Professore di Economia all’Università di Roma La Sapienza e il Vice Segretario Generale di Unioncamere Sandro Pettinato. Modererà l’incontro l’Ambasciatore Umberto Vattani, Presidente della Fondazione Italia Giappone. Al termine del simposio si terrà un concerto di koto in commemorazione delle vittime del terremoto del Giappone orientale eseguito da Yoko Nishi, artista di livello internazionale, che si è esibita all´Esposizione Universale di Shangai e successivamente ci sarà un rinfresco con assaggi di cucina giapponese. E´ necessario prenotarsi per partecipare. Rivolgersi a fondazione@italiagiappone.It o chiamare lo 0636914182  
   
   
TARANTO, VENDOLA: ISTITUIRE UN TAVOLO PRESSO PRESIDENZA CONSIGLIO MINISTRI  
 
Bari, 20 marzo 2012 - “Il destino di Taranto non è soltanto nelle mani dei tarantini o dei pugliesi, è nelle mani di un’intera classe dirigente che si fa carico dei problemi, delle ansie e delle attese di quella comunità”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine dell’incontro con i parlamentari pugliesi che si è svolto ieri mattina a Bari presso la sede del Consiglio Regionale. All’incontro hanno partecipato il Presidente della Provincia di Taranto, il rappresentante del Comune di Taranto, il Presidente del Consiglio Regionale, i Presidenti dei gruppi consiliari, i Consiglieri regionali della provincia di Taranto, gli Assessori regionali all’Ambiente e alla Salute e il Presidente dell’Arpa. “Si è trattato – ha spiegato Vendola – di una riunione molto importante perché la Regione, la Provincia e il Comune di Taranto insieme a diversi Ministri hanno aperto il “dossier Taranto” che si propone come una grande questione nazionale”. Secondo Vendola “il ciclo della bonifica ha bisogno di una provvista finanziaria gigantesca ed è un ciclo le cui proporzioni rappresentano una grande opportunità, oltre che un grande problema di rilievo nazionale”. La logica che abbiamo grandemente condiviso con le forze politiche – ha continuato il Presidente della Regione Puglia – è quella dell’equilibrio, necessario per affrontare questa problematica, tra la vita di una grande azienda e il polo siderurgico più grande d’Europa e il diritto alla vita e alla salute della comunità tarantina, a cominciare dai residenti che vivono nei quartieri a ridosso dei parchi minerari e del grande insediamento industriale”. “Abbiamo deciso – ha ribadito Vendola – di far lavorare la delegazione parlamentare, non soltanto come punto di raccordo tra il Governo centrale e le altre istituzioni (Regione, Provincia e Comune), ma anche su un profilo di tipo normativo legato agli interventi straordinari che occorre fare per la città di Taranto. Una legge speciale per Taranto? Forse potrebbe essere questa la risposta, ma sarà il lavoro condiviso dei parlamentari a sciogliere questo nodo. Per il momento noi chiediamo insieme di istituire il Tavolo per Taranto presso la Presidenza del Consiglio. I nostri parlamentari hanno già inoltrato questa richiesta e aspettiamo di essere convocati”. “Penso che se metteremo da parte le armi della polemica politica – ha concluso Vendola – in un passaggio difficile come quello legato a una campagna elettorale, e faremo prevalere non soltanto da parte di tutte le comunità politiche, ma anche di tutti i livelli istituzionali, spirito di responsabilità e un sentimento d’amore per questa città, potremo costruire un percorso proficuo”. Tra i parlamentari presenti, Raffaele Fitto, Nicola Latorre, Ludovico Vico, Francesco Paolo Sisto, Dario Ginefra, Luigi D’ambrosio Lettieri, Antonio Distaso, Lino Nessa.  
   
   
NOVARA - PRESENTAZIONE BANDO PER IL CONCORSO D’IDEE INTERNAZIONALE  
 
Novara, 20 marzo 2012 - “Porta di Novara” è il nome del concorso d’idee internazionale volto allo sviluppo di un’area funzionale di accoglienza connessa al casello autostradale di Novara Est e all’individuazione di un Landmark che costituisca un segno architettonico distintivo di riconoscibilità urbana della zona. Il bando del concorso d’idee e il Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Cim S.p.a., Comune di Novara e Camera di Commercio di Novara saranno presentati durante la conferenza stampa che avrà luogo mercoledì 21 marzo 2012, alle ore 14.30 presso la sede camerale di Via Avogadro 4, a Novara. L’incontro vedrà la presenza di Paolo Rovellotti, presidente della Camera di Commercio di Novara, Maurizio Comoli, presidente di Cim S.p.a., Mauro Chiotasso, amministratore delegato di Cim S.p.a., Andrea Ballarè, sindaco di Novara, Marco Bozzola, assessore all’urbanistica del Comune di Novara e Claudio Nava, assessore all’urbanistica della Provincia di Novara.  
   
   
MILANO: IMPRESE IN CRESCITA COSTANTE  
 
Milano, 20 marzo 2012 - Sono circa 300 mila le imprese di Milano e del territorio circostante, iscritte alla Camera di Commercio. A Milano circa il 58% delle imprese attive si concentra in città mentre sono oltre 120.000 quelle che scelgono la cintura intorno al comune capoluogo (il 42,2% del totale). Tra i primi comuni per numero di imprese attive spiccano Sesto San Giovanni (5.315 imprese), Legnano (4.761), Cinisello Balsamo (4.590) e Rho (3.560). E se il territorio milanese registra una sostanziale tenuta (+0,5% in media) la provincia fa meglio di Milano (+0,7% le imprese attive contro il +0,4% del capoluogo). Tra i comuni che crescono di più tra il 2010 ed il 2011 ci sono Baranzate (+14,4%), Gudo Visconti (+9,6%), Bubbiano (+5,6%), Nosate (+7,3%) e Calvignasco (+5,5%). Tra le aree della provincia si distingue la Cintura Nord, con un peso del 14,5% sul totale delle imprese, seguita dal Magentino Abbiatense (7,7%) e dalla Direttrice Est (7,1%). Infine, tra i comprensori, vantano un’alta concentrazione di imprese Cernusco sul Naviglio (con un peso del 5,2% sul totale delle imprese attive nella provincia di Milano), Cinisello Balsamo (4,2%), Rho (4,1%) e San Donato (3,7%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese, sulle imprese attive al quarto trimestre 2011 e 2010.“Milano ha un numero di imprese in costante crescita - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. Si tratta di una capacità di attrazione che aumenta nel tempo non solo in città ma anche in provincia e nonostante la crisi conferma il ruolo di Milano come polo imprenditoriale di riferimento in Italia”.  
   
   
INDUSTRIA: ALSAFIL SI IMPEGNA A PRESENTARE ALLA SFIRS IL PIANO INDUSTRIALE E A RIFORMULARE LA RICHIESTA DI CASSA INTEGRAZIONE ALL´INPS  
 
Cagliari, 20 Marzo 2012 - L´alsafil si impegna a presentare alla Sfirs il piano industriale aggiornato e a richiedere all´Inps il riesame della pratica di cassa integrazione ordinaria, fornendo l´eventuale documentazione mancante. E´ quanto emerso dal vertice tra Regione, Sfirs, azienda, amministratori locali, parti sociali e datoriali, convocato oggi in viale Trento per fare il punto sulla vertenza. L´assessore regionale dell´Industria, Alessandra Zedda, ha chiesto all´azienda di dimostrare l´intenzione di restare in Sardegna, presentando un piano industriale dettagliato, finalizzato alla ripresa produttiva e alla concessione temporanea degli ammortizzatori sociali. Il direttore generale dell´Alsafil, Edo Rodella, ha spiegato le difficoltà del mercato legate ai costi dell´ energia e dei trasporti, precisando che, essendo soggetti a un piano di risanamento previsto dall´articolo 67 della legge fallimentare, la volontà di riavviare la produzione è limitata dall´azione di controllo dei revisori dei conti. Le rappresentanze sindacali hanno chiesto un intervento della Regione per verificare presso gli uffici dell´Inps la possibilità di riesaminare la richiesta di cassa integrazione per i 27 lavoratori.  
   
   
WORKSHOP A UDINE "ARREDO E FINITURE: SOLUZIONI E CREATIVITÀ DAI MATERIALI INNOVATIVI"  
 
Udine, 20 marzo 2012 - La vetroceramica termoformabile è un materiale che combina i pregi del vetro alla solidità e duttilità della pietra, fornendo nuove soluzioni per l’arredo, assicurando risultati e prestazioni fino ad oggi impensabili. E’ solo uno dei numerosi materiali innovativi per l’arredo e la finitura decorativa di interni le cui caratteristiche saranno illustrate nel corso di un workshop dedicato a imprenditori, responsabili aziendali, tecnici R&s, direttori di produzione, progettisti pubblici e privati, in programma mercoledì nella Sala Convegni della Confartigianato di Udine. La selezione dei materiali presentati è a cura di Matech Point Fvg, il centro di Area Science Park specializzato nella ricerca di materiali innovativi e nel trasferimento tecnologico. Un’occasione utile per toccare con mano i campioni di materiali, conoscerne le caratteristiche tecniche, comprenderne le potenzialità. L’iniziativa è promossa dalla rete europea Enterprise Europe Network che offre supporto alle Pmi nello sviluppo di progetti di innovazione a livello internazionale. Si parlerà di materiali green da carta riciclata e resine naturali, profili estrusi da sansa esausta, collanti naturali, nuove soluzioni per finiture, trattamenti superficiali, vetroceramica termoformabile e molto altro ancora. Mercoledì 21 marzo 2012 - Ore 18:30 Sala Convegni Confartigianato Udine - via del Pozzo , 8 – Udine. Programma: Ore 18:30 - Saluti E Introduzione, Mauro Damiani, Rappresentante Categoria «Legno e Arredo» - Confartigianato Udine Serena Petaccia , Coordinatore Progetto Innovation Network - Area Science Park, Trieste.l “Materiali innovativi per arredo d’interni e finiture decorative: le novità del settore” Eva Tenan , Project Manager Matech - Pst Galileo, Padova. “Nuovi materiali e trasferimento tecnologico internazionale: i servizi di Area Science Park” Olga Durì, Matech Point Friuli Venezia Giulia Area Science Park, Trieste, Lara Dipace, Contact Point Enterprise Europe Network Area Science Park, Trieste. “Nuovi materiali e competitività: esperienze di imprese artigiane” Daniele Pez, Consulente per i progetti di innovazione - Confartigianato Udine. Ore 20.00 - Domande & Risposte. Seguirà un aperitivo . Per informazioni: tel. 040.375.5219, fvg@matech.It    
   
   
SOLVAY, DALLA GIUNTA VIA LIBERA ALLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE  
 
Firenze, 20 marzo 2012 – Un altro passo avanti, determinante, nel percorso che porterà al rinnovo delle concessioni minerarie per la ripresa dell’estrazione di salgemma, lo ha fatto il 20 marzo la giunta approvando una delibera che, nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale, corregge i vizi riscontrati dal Tar nel provvedimento di annullamento delle precedenti concessioni rilasciate ad Atisale. Adesso manca soltanto il procedimento per il rilascio delle due concessioni. La delibera della Regione fa nuovamente chiarezza su una questione che si trascina da alcuni anni, da quando cioè, nel 2006, la Regione Toscana rinnovò le concessioni per Poppiano e Cecina. L’anno successivo il Tar, nel riconoscere la validità della Via del 2004 in tutti i suoi aspetti fatta eccezione per le prescrizioni relative alla parte idropotabile del progetto cosiddetto I-dros, annullò i decreti, pur respingendo i ricorsi promossi dall’Associazione Italia Nostra, Wwf e Legambiente. La concessione fu riproposta nel 2009 e di nuovo annullata nel 2010 dal Tar. L’atto fa seguito ad un lungo confronto con le istituzioni locali che, dopo il protocollo d’intesa firmato la scorsa settimana, dovrà concludersi con un accordo di programma. Con la delibera di oggi si prescrive, fra l’altro, una graduale rimodulazione del prelievo idrico per gli usi minerari. Per quanto riguarda gli usi idropotabili, è inoltre previsto che la Solvay concorra con 4 milioni e 650 mila euro alla realizzazione, nell’ambito del progetto Idro-s, di un invaso in località Puretta che dovrà contribuire a risolvere la crisi idrica dell’Alta Val di Cecina. “Con l’atto approvato oggi abbiamo creato le premesse – spiega l’assessore all’ambiente Annarita Bramerini – per arrivare quanto prima al rinnovo delle concessioni. E’ un risultato importante, frutto di un percorso lungo e impegnativo, che ha coinvolto tutto il territorio cercando di coniugare sostenibilità ambientale, economica e sociale”. “Il via libera alla valutazione di impatto ambientale – commenta l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – è l’anticamera per la ripresa dell’attività, assicura un futuro ai lavoratori dei due stabilimenti e nuove prospettive all’economia di una zona che vede, nella permanenza e nel consolidamento di questi due importanti poli industriali, una condizione essenziale per lo sviluppo dell’intera regione”.  
   
   
IMPRESE E CREDITO A REGGIO EMILIA, BENE L´AUTOFINANZIAMENTO  
 
Reggio Emilia, 20 marzo 2012 - E’ rappresentato dall’autofinanziamento il più importante canale di reperimento di credito da parte delle imprese reggiane, che si colloca largamente al primo posto (59,2%) di una classifica che vede poi sul podio i finanziamenti bancari (50,3%), seguiti dal capitale familiare o dei soci (26,6%). E’ quanto emerge dall’analisi effettuata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui risultati dell’Osservatorio regionale sul credito in Emilia-romagna, indagine condotta dall’Unioncamere regionale. Ma se fin qui il tessuto imprenditoriale reggiano si allinea sostanzialmente con quello regionale (che però appare più dipendente dal sistema bancario), nettamente superiore rispetto alle altre province emiliano-romagnole è invece il ricorso a strumenti di finanziamento più innovativi, quali leasing/factoring, di cui usufruisce il 21,3% delle imprese reggiane intervistate, contro un 14,5% di media regionale. Il 78,1% degli intervistati dichiara di possedere attualmente una linea di credito aperta presso il proprio istituto bancario, quota superiore di circa due punti percentuali rispetto alla media emiliano-romagnola. Le risorse reperite mediante il canale bancario sono state utilizzate, nel corso del 2011, per attività di investimento solo nel 13,7% dei casi (14,3% nella regione); principalmente, infatti, sono servite per far fronte alla gestione corrente, in linea con quanto rilevato per il resto dell’Emilia Romagna. Sia la richiesta di credito attivata dalle imprese a Reggio Emilia sia la sua disponibilità sono rimaste sostanzialmente invariate nel corso del 2011, come nel resto della regione. L’incidenza delle imprese che hanno incrementato la propria domanda di finanziamenti è pari al 15,9%, di poco inferiore alla media dell’Emilia Romagna, mentre circa un quarto del campione ha rilevato cambiamenti nel monte fidi concessi, quota che si divide equamente tra variazioni di segno positivo e negativo. Superiori alla media regionale di cinque punti percentuali sono le quote di imprese reggiane che hanno risentito di un inasprimento del tasso di interesse (60,9% del totale) e delle commissioni applicate (59,5%, a fronte del 54,0% regionale). Dalle interviste effettuate nella nostra provincia, emerge che la maggioranza delle imprese (l’84,1%) ritiene che il livello di garanzie necessarie al finanziamento sia rimasto stabile, in linea con la media regionale; solo il 14,4% lamenta un incremento delle garanzie richieste. Il 43,2% degli imprenditori della provincia di Reggio Emilia appare soddisfatto dei rapporti banca-impresa. Tuttavia, un’impresa su cinque lamenta un aumento dei costi (la percentuale regionale è intorno al 24%), mentre il 18,2%, contro il 14,7% dell’Emilia-romagna, segnala l’inasprimento del tasso applicato. Nel corso del 2011, il 9,2% degli imprenditori reggiani è stato sollecitato al rimborso, rispetto all’11,1% della media dell’Emilia Romagna. Nonostante le difficoltà, la capacità di resistenza delle imprese reggiane sul versante finanziario, supportata dal ricorso a risorse proprie, trova conferma nell’utilizzo delle possibilità offerte dai Consorzi fidi, ai quali la Camera di Commercio di Reggio ha assicurato, per il 2012, 1,8 milioni di sostegno: solo il 16,6% degli intervistati a Reggio Emilia dichiara di avervi fatto ricorso contro il 25,1% dell’Emilia-romagna. Tra le imprese della provincia che ne hanno usufruito, l’81,9% ha considerato i servizi offerti adeguati o molto adeguati.  
   
   
COASIV NON SARA´CHIUSO PIUTTOSTO COMUNE VASTO PAGHI AL CONSORZIO COSPICUI CREDITI  
 
Pescara, 20 marzo 2012 - "Il Coasiv non sarà chiuso". Risponde così il vicepresidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, al Sindaco di Vasto, Luciano La Penna, che nei giorni scorsi era intervenuto in maniera polemica sulla legge regionale di riordino dei consorzi Industriali. "Voglio rassicurare il Sindaco di Vasto ? aggiunge Castiglione ? che sia nella legge regionale n. 23/2011, di riordino dei distretti, che negli atti successivi approvati dalla Giunta regionale e trasmessi alla Iv Commissione Consiliare, è ribadito che tutte le sedi territoriali resteranno in piena attività, quindi anche quella di Vasto, con la previsione di nuovi ruoli e le più ampie garanzie anche per il personale dipendente". Nel rimarcare "l´infondatezza dei toni allarmistici diffusi", il Vicepresidente ha anche richiamato l´Amministrazione comunale alle proprie responsabilità: "Purtroppo, al momento, mi risulta che il Coasiv vanti dal Comune di Vasto un cospicuo credito. Risorse necessarie per consentire alla struttura consortile il suo pieno funzionamento. Forse la politica dovrebbe essere più coerente, evitando di strumentalizzare il malcontento".Sulla legge regionale di riordino, Castiglione ha, inoltre, precisato che "il nostro modello riscuote interesse a livello nazionale e presso la nostra struttura continuiamo a ricevere, da altre Regioni, richieste di documenti esplicativi. Dopo la Calabria, la Sicila e la Campania, è stata la volta del vicino Molise. Un interesse che testimonia il valore del provvedimento e della capacità innovativa e lungimirante del nostro operato".  
   
   
PMI: DALLA REGIONE SARDEGNA NUOVE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO  
 
Cagliari, 20 Marzo 2012 - "Come risposta alla crisi economica la Regione sostiene la piccola e media impresa con una serie di strumenti finanziari che vogliamo erogare entro il 2012. La filosofia che ha ispirato i nuovi interventi è la collaborazione, la condivisione di idee e la concertazione tra la Regione, la Sfirs, il Bic, Sardegna Ricerche, le associazioni datoriali e il mondo delle imprese." Con queste parole l´assessore regionale dell´industria, Alessandra Zedda, ha aperto il seminario sulle opportunità di sviluppo per le piccole e medie imprese, organizzato il 16 marzo a Cagliari dall´assessorato dell´Industria presso la sede dell´Unione Sarda.i funzionari dell´assessorato hanno illustrato agli imprenditori, alle associazioni datoriali e agli operatori economici le possibilità di sviluppo offerte dalle due misure Por Fers 2007-2013 a favore dell´innovazione, della ricerca e dell´internazionalizzazione. Il primo intervento e´ rivolto alla realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo sperimentale e/o acquisizione di servizi avanzati, volti a superare i tradizionali fattori di debolezza competitiva del sistema imprenditoriale sardo. Il bando, pubblicato a febbraio dall´assessorato dell´Industria, è rivolto alle imprese industriali, di servizi e artigiane, singole o associate, operanti nei seguenti settori produttivi: lapideo, sughero, logistica avanzata, Ict, nautica, agroalimentare, farmaceutica, biotecnologie, biomedicina, moda e tessile. I progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale devono mirare ad acquisire conoscenze utili ad attivare nuovi processi produttivi. I costi ammissibili riguardano il personale, i servizi di consulenza, i brevetti, le licenze e il know-how, e il totale delle spese agevolabili non deve superare l´importo di Euro 500.000. Le domande saranno esaminate secondo l´ordine cronologico di presentazione, fino all´esaurimento delle risorse disponibili (pari ad euro 8.208.333 per la ricerca, ed euro 2.000.000 per i servizi avanzati alle imprese). Per quanto riguarda i criteri di valutazione dei progetti di ricerca si terrà conto della qualità del progetto, delle referenze del soggetto proponente, della sensibilità dell´impresa nei confronti delle tematiche ambientali e del rispetto del principio delle pari opportunità. Mentre per i servizi avanzati il grado di innovazione, la coerenza e la sostenibilità ambientale saranno considerati titoli preferenziali. Durante l´incontro sono stati approfonditi anche i percorsi di internazionalizzazione per le Pmi volti a favorire o consolidare la loro presenza nei mercati esteri. Entro questo mese uscirà un primo bando che prevede l’erogazione di voucher da 2 ai 10 mila euro (fino a un massimo di 10 mila euro a impresa). I settori interessati sono, tra gli altri, l´agroalimentare, l´edilizia abitativa, l´energia e il manifatturiero. L´obiettivo è agevolare le imprese nell´aspetto promozionale e di aggregazione, strumento indispensabile per superare gli ostacoli strutturali delle aziende sarde. A maggio, inoltre, è prevista una missione in Brasile a cui hanno già presentato richiesta di partecipazione 35 imprese sarde. Entro aprile, infine, saranno pubblicati altri due bandi che offriranno agli imprenditori contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese. Oltre agli incentivi, è di prossima apertura lo sportello sprint Sardegna, uno strumento ad hoc per fornire il supporto necessario per lo sviluppo di progetti di promozione dell´export.  
   
   
“PUC2”, SENTENZA TAR UMBRIA: NESSUNA CONSEGUENZA PER LAVORI AVVIATI  
 
 Perugia, 20 marzo 2012 - "Il rapporto tra l´amministrazione regionale e i Comuni è sempre stato improntato da questa Giunta regionale alla massima collaborazione istituzionale. Così è e sarà anche con l´amministrazione comunale di Assisi, a prescindere dai pronunciamenti della Giustizia amministrativa". È quanto afferma l´assessore regionale all´Urbanistica e riqualificazione urbana, Silvano Rometti, in merito alla recente sentenza del Tar dell´Umbria che ha accolto il ricorso del Comune di Assisi relativo all´assegnazione dei contributi per il bando "Puc 2". L´assessore Rometti, rispetto ad allarmistiche interpretazioni di stampa dei contenuti della sentenza, sottolinea in merito agli scenari ipotizzati in ordine alle attività fin qui iniziate, che queste non potranno essere rimesse in discussione stante l´avanzato stato di esecuzione dei progetti e dei lavori. "Tengo a precisare - rileva - che come Giunta regionale restiamo impegnati nella individuazione di soluzioni compatibili con i principi del nostro ordinamento giuridico, il quale pacificamente ammette la possibilità di dare attuazione alle pronunce di annullamento tenendo conto, appunto, dello stato di attuazione degli interventi finanziati". "Resta quindi ferma la nostra disponibilità - conclude Rometti - ad avviare un confronto nel merito con l´amministrazione comunale di Assisi al fine di realizzare una ´transazione´ che sani l´intera vicenda".  
   
   
CSR: LE LINEE GUIDA EUROPEE PER LA SOSTENIBILITA DELLE IMPRESE  
 
Milano, 20 marzo 2012 - Si è tenuto lunedì 5 marzo a Milano, presso la sede di Assolombarda, l’incontro con la Commissione Europea riservato da Fondazione Sodalitas alle proprie 85 imprese aderenti. L’obiettivo era condividere i contenuti della nuova Agenda Europea sulla Csr e le opportunità che la Fondazione offre alle proprie imprese aderenti per attuare nel nostro Paese la strategia europea, valorizzando a livello continentale le proprie iniziative eccellenti di Csr. Thomas Dodd - Csr Coordinator presso la Dg Enterprise della Commissione Europea – ha presentato la nuova politica della Commissione Europea sulla Csr, come indicata nella Iii Comunicazione sulla Csr pubblicata a fine 2011. La Iii Comunicazione contiene un aspetto di forte novità: la “Agenda for action”, che declina la Strategia Ue sulla Csr in priorità, obiettivi ed azioni. L’aspirazione è ambiziosa: non solo rafforzare la visibilità delle pratiche di Csr, ma migliorare il livello di fiducia verso le imprese, e fare in modo che il mercato premi le imprese più sostenibili. “Per la Commissione è importante contare su realtà come Fondazione Sodalitas che, aggregando imprese motivate a integrare la Sostenibilità nel loro business model, possono dare un contributo molto significativo ad attuare la Strategia Europea sulla Csr nei Paesi Ue” ha dichiarato Thomas Dodd, Dg Enterprise della Commissione Europea. Colleen Fletcher - Director, Membership and Stakeholder Relations di Csr Europe – ha quindi presentato la campagna Enterprise 2020, che la stessa Commissione Europea ha riconosciuto come “un contributo significativo per coinvolgere imprese e stakeholder nello sviluppo di soluzioni e approcci condivisi”. Fondazione Sodalitas ha quindi presentato i programmi che svilupperà nel 2012 insieme alle proprie 85 imprese aderenti per attuare in Italia la Strategia Europea sulla Csr. Fondazione Sodalitas ha infatti fatto parte del gruppo di lavoro ristretto che ha collaborato con la Commissione Europea alla messa a punto della Iii Comunicazione, e rappresenta ufficialmente Csr Europe nel nostro Paese. In particolare, lungo tutto il 2012 Fondazione Sodalitas svilupperà 4 collaborative venture in linea con alcune priorità indicate dall’Europa per promuovere una crescita “Smart, Sostenibile, Inclusiva”: Promuovere nuovi modelli sostenibili di consumo e produzione, aiutando i consumatori a fare scelte responsabili - Promuovere la salute e il benessere delle persone nei luoghi di lavoro - Cogliere le opportunità legate al cambiamento demografico e all’Active Ageing - Condividere con le Pmi le conoscenze delle imprese più avanzate sui temi di Eco-sostenibilità. Inoltre, Fondazione Sodalitas continuerà a sviluppare iniziative multistakeholder focalizzate su aspetti-chiave dell’agenda europea in materia di Csr: - Valorizzare Pari Opportunità e Diversità nei luoghi di lavoro - Promuovere partnership Impresa-scuola per il futuro dei giovani - Generare impatto sociale attraverso la collaborazione tra Impresa e Nonprofit - Promuovere il Volontariato d’impresa e misurarne l’impatto su azienda, dipendenti, comunità. Infine, le 85 imprese aderenti a Fondazione Sodalitas avranno l’opportunità di dare visibilità europea alle proprie best practice di Sostenibilità, e di partecipare al "review meeting" con la Commissione Ue a fine 2012.  
   
   
FORUM LEGNO EDILIZIA 2012 AL VIA  
 
Verona, 20 marzo 2012 - Uno spettacolare centro commerciale a Trieste. Shopping e cura del proprio corpo al colossale G3 Shopping Resort di Gerasdorf, nei pressi di Vienna. 128 appartamenti in quattro torri di nove piani ciascuna a Milano. L’affascinante progetto del Melilli Outlet, il nuovo fashion district siciliano. L’enorme spazio coperto del’Acquapark di Concorezzo. Saranno solo alcuni dei grandi progetti “in legno” di cui si parlerà a Verona giovedì 22 e venerdì 23 marzo, in occasione della seconda edizione del Forum Legno Edilizia, convegno dedicato alla costruzione in legno e alle nuove, enormi potenzialità che questo materiale offre. Per due giorni il Palaexpo-centro congressi di Fiera Verona ospiterà i lavori della tappa italiana dell’Holzbau Forum di Garmisch, evento nato quasi vent’anni fa per diffondere la cultura e la conoscenza delle costruzioni in legno, grazie all’impegno degli istituti universitari di Helsinki, Bienne, Rosenheim, Vienna, Monaco di Baviera e Vancouver a cui – per questa edizione veronese – si aggiungono alcune eccellenze del mondo accademico italiano: il Cnr- Ivalsa di Trento e le Università di Trento, di Sassari e di Venezia. In questa fase economica di grande difficoltà l’edilizia è in bilico fra crisi e primi segni di ripresa. Un momento perfetto per cercare nuove soluzioni, per sperimentare alternative. E il costruire in legno è senz’altro una pratica che nel nostro Paese sta conquistando nuovi spazi, dimostrando tutte le proprie potenzialità. A Verona architetti, imprese edili, ingegneri, progettisti, tecnici, impiantisti e operatori avranno modo di confrontare le esperienze del recente passato con i progetti in corso d’opera, di avvicinare un modo di creare gli spazi del vivere che risponde a criteri nuovi, a concetti di efficacia e di efficienza estremamente rigorosi, a tempi di realizzazione decisamente più brevi, a una percezione di comfort elevata, a un rapporto più corretto con le risorse e l’ambiente. La partecipazione al Forum Legno Edilizia 2012 (la quota di iscrizione è di 250 euro) permetterà di condividere e discutere, di approfondire e di conoscere, di essere parte di un evento in cui relatori, partecipanti, imprese sponsor fanno networking, si scambiano informazioni e contribuiscono alla crescita di una più grande e forte rete del sapere, una comunità internazionale nella quale il legno e il suo corretto impiego sono il denominatore comune. Www.forum-legno.com    
   
   
SEMPRE PIU´ MINORI GIOCANO CON I GRATTA E VINCI IL GIOCO D´AZZARDO PIU´ "SOMMERSO”  
 
 Teramo, 20 marzo 2012 - Li comprano le mamme dopo aver fatto la spesa, vengono pubblicizzati in spot televisivi e si trovano negli uffici postali, ma soprattutto vengono "grattati” dai minorenni. Secondo una ricerca del Cnr, il 63% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni, già giocatori, acquista "gratta e vinci”. Guida Acquisti (la rivista indipendente online che informa correttamente il consumatore) ha condotto un´inchiesta scoprendo che in Italia i giocatori d´azzardo compulsivi sono circa 700mila. E molti "grattano”. Infatti, i G&v sono secondi solo alle video-slot. Ma c´è un fatto allarmante… non ci sono dati precisi. Tanto che le associazioni che curano il problema vorrebbero un osservatorio ad hoc. Vuoi perdere facile? Gioca con i gratta e vinci. Sono considerati i meno "insidiosi”; non percepiti nemmeno come giochi d´azzardo (sebbene il termine tecnico sarebbe "lotteria istantanea”) e spopolano tra i giovanissimi proprio perché non visti come un "pericolo” dai gestori di bar e tabaccherie. Lo conferma una ricerca del Cnr che afferma che il 63% dei ragazzi già giocatori tra i 15 e 19 anni giocano con i gratta e vinci. Una percentuale altissima. Inoltre, se la spesa pro capite per gli apparecchi elettronici è superiore ad ogni altra forma di gioco e raccoglie oltre la metà della spesa complessiva per gioco d´azzardo in Italia, il gratta e vinci si colloca come seconda voce di "spesa”, con un totale del 12.7% della raccolta. Innanzitutto, va sempre ricordata una regola ferrea, valida sia nei casinò di Las Vegas che nella tabaccheria di quartiere: è sempre il banco che vince. In questo caso il banco sono lo Stato, le aziende concessionarie e i gestori. Stando ai dati forniti dal Monopolio nel 2010 gli incassi complessivi delle lotterie sono stati di 9,37 miliardi di euro, in lieve regresso rispetto all´anno precedente; mentre nel 2011 l´incasso complessivo del gioco d´azzardo è stato di ben 79.9 milardi. «Innanzitutto – spiega Graziano Bellio, presidente dell´Alea, associazione per lo studio del gioco d´azzardo e dei comportamenti a rischio – va detto che il gratta e vinci è un gioco d´azzardo in piena regola e che è anche piuttosto pericoloso perché parecchi soggetti presentano un rapporto problematico proprio nei confronti dei "grattini". Inoltre, è sottovalutato: ci sono perfino dei genitori o nonni che acquistano i biglietti per farli grattare ai figlioletti o nipotini. Il G&v è il più giocato dai minorenni proprio perché i gestori acconsentono alla loro vendita mentre sono più restii ad acconsentire a forme di azzardo come le slot-machine. I G&v – prosegue – sono spesso acquistati anche come "azzardo secondario" da parte di giocatori problematici che spendono molto alle slot. Anche questi soggetti spesso li sottovalutano. Possono dire per esempio che si sono rovinati con le slot e che si, comperano i biglietti, ma non se ne sentono schiavi. In seguito però si scopre che la spesa per queste lotterie istantanee è comunque rilevante». Tutte le lotterie nel corso del 2011 hanno raccolto denaro pari a 10.2 miliardi di euro su un totale di 79.9 miliardi di fatturato complessivo. «Le vincite al G&v – precisa il presidente di Alea – sono abbastanza frequenti, ma del tutto irrisorie: spesso infatti si limitano a restituire il denaro speso per l´acquisto del biglietto, quindi non rappresentando una vera vincita. Il giocatore quindi è indotto a pensare: 1) che vincere è facile, equiparando psicologicamente la facilità di aver ottenuto un rimborso al fatto di ricevere una vincita significativa; 2) che vale la pena insistere; 3) che il valore ricevuto dalla "vincita" non valga la pena conservarlo, ma piuttosto "reinvestirlo" nell´acquisto di nuovi biglietti. Non corrisponde al vero il fatto che la spesa nel G&v sia minore rispetto ad altri giochi: ci sono biglietti da 10 o 20 euro. Il problema sta nel fatto che la rapidità del gioco (cioè i pochi secondi che passano tra l´acquisto e l´esito ottenuto grattando) può indurre la ripetizione dell´acquisto». Bellio, che cura proprio giocatori compulsivi, afferma: «Non si ritiene che il G&v rappresenti una forma attenuata di gioco d´azzardo. La spesa pro-capite per gli apparecchi elettronici è superiore ad ogni altra forma di gioco e raccoglie oltre la metà della spesa complessiva per gioco d´azzardo in Italia. Il G&v si colloca come seconda, con un totale del 12.7% della raccolta. Quando si parla di gioco patologico, non c´è la percezione da parte degli operatori che lavorano sul campo che i giocatori problematici che acquistano i biglietti del G&v spendano meno, siano meno gravi o abbiano minori problemi rispetto agli altri: dipende anche da differenti fattori più che dal gioco in sé». Un problema è che non esistono dati "scorporati”. Ovvero: non sono ancora state fatte delle analisi precise del gioco compulsivo. «A livello di esperienza personale – spiega il medico psichiatra, direttore del dipartimento per le dipendenze della ussl di Castelfranco Veneto –, i giocatori compulsivi di G&v che ho seguito possono spendere molte centinaia di euro al mese. Tra i dati ufficiali (che non riguardano il gioco compulsivo, ma il giro d´affari totale), il dato sulla spesa totale per il G&v è mescolato con quello di tutte le altre lotterie: si sa che il G&v è di gran lunga la principale voce di spesa, ma l´Aams non comunica l´ammontare per il solo G&v. Inoltre, ancor più difficile, si dovrebbe avere il numero dei giocatori che acquistano biglietti e tra questi di quelli compulsivi. Questi dati non ci sono. Il G&v è diffusamente acquistato in modo rilevante anche da chi sviluppa problemi su altri giochi, per esempio le slot. Una cosa appare chiara: nel settore giochi non c´è una trasparenza totale. Avremmo bisogno che l´Aams, sia direttamente che attraverso i concessionari, fornisse maggiori dettagli. Esiste anche il settore del gratta e vinci online. Quale sia la sua rilevanza non compare sui dati messi a disposizione da Aams. C´è necessità di più ricerca indipendente e di maggiore trasparenza. Data la rilevanza del settore giochi per lo Stato, sarebbe necessario un osservatorio ad hoc». Un aiuto può darlo, per un consumo consapevole, sapere come "funzionano” i gratta e vinci e perché sono un investimento poco vantaggioso. Lo Stato ha affidato alla società privata, Lottomatica, la concessione per quanto riguarda la loro produzione e distribuzione. Ogni serie di gratta e vinci delle varie tipologie in commercio viene prodotta per lotti (primo, secondo, terzo, ect.). Mettiamo che il primo lotto sia di 3milioni di biglietti che costano 5 euro l´uno. Basta una semplice moltiplicazione per capire che Lottomatica incasserà 15milioni di euro. Bene, di questi 15miloni il 70% viene ridistribuito ai giocatori, circa 10milioni di euro. Lottomatica incassa quindi 5milioni di euro. Interessante è però vedere come avviene la distribuzione delle vincite. Si stampa un numero limitatissimo di biglietti milionari, massimo 4 o 5, da 500mila euro a 2 milioni di euro circa (specchietti per le allodole per i giocatori) e alcuni biglietti la cui vincita varia dai 5 ai 50 euro, moltissimi biglietti con vincita nulla. Dei 5 milioni rimanenti a Lottomatica, una parte verrà impiegata per coprire le spese pubblicitarie e di distribuzione, un´altra verrà versata all´erario e il resto incassata. Ma noi stiamo parlando di un solo lotto di biglietti, immaginate questo moltiplicato per decine e decine di lotti. Non a caso lo Stato raccoglie in media 10miliardi di euro all´anno solo con i gratta e vinci. Ovviamente, al consumatore interessano le probabilità di vittoria. Abbiamo detto che su tre milioni di biglietti venduti i premi da 500mila-2mila euro sono solo in 4 biglietti per lotto (in genere i più costosi, quelli da 20 euro) quindi le probabilità che un giocatore ha di trovare il tagliando milionario è una su 750mila. Bassissima. In pratica non "si può vincere facile”. Anzi. Secondo gli esperti di giochi d´azzardo il gratta e vinci è quello che dà minore possibilità di vittoria rispetto ad altri giochi. Il cosiddetto payout, ovvero la percentuale di denaro ridistribuita ai giocatori, varia dal 50% al 75% a seconda del tipo del biglietto (più è caro il tipo di biglietto, più alto è il payout), minore rispetto agli altri giochi da bar, comprese le video-slots e il Superenalotto. Quindi, se un tagliando costa solo 2 euro, la possibilità di essere un turista per sempre (ultima trovata) è veramente bassa. Ma perché vengono stampati così pochi biglietti che fanno vincere grosse cifre e non c´è una ridistribuzione più "a pioggia”? Perché altrimenti il consumatore non sarebbe invogliato a giocare (ogni gioco d´azzardo deve promettere di "cambiare la vita”). Vengono emessi molti tagliandi con lo stesso premio del prezzo del gratta e vinci. Un consumatore spende 2 euro per comprarne uno, rivince la stessa somma, gli sembrerà automatico acquistarne un altro allo stesso prezzo per tentare di nuovo la sorte a un costo che "percepirà” come quasi nullo. E in genere la seconda volta non vince proprio nulla. Quindi tenterà, sfidato, di nuovo la dea bendata, proverà delle emozioni, avrà la sensazione di poter controllare il suo destino, e da lì inizia (ma non è una regola valida per tutti) la dipendenza. Poi c´è l´assuefazione, il voler attendere, aumentando sempre la "puntata”, il biglietto milionario. E dire che basterebbe, se proprio si vuole tentare la sorte, farlo con intelligenza e una volta ogni tanto. Spendendo un po´ di più. Come dicevano, i gratta e vinci con la possibilità maggiore di vincita sono quelli più costosi. Se si guardano le statistiche sarebbe meglio comprare solo un tagliando da 20 euro e non 10 biglietti da 2. Oltre che "giovane”, è un gioco tipicamente "femminile”. Lo afferma lo psicologo e psicoterapeuta specializzato in dipendenze Roberto Cavaliere: «I gratta e vinci fanno parte di tutte le dipendenze da gioco, diciamo che stanno nello scalino più basso, ma sempre dipendenze sono – spiega –. C´è l´aspetto compulsivo di "assunzione della dose”, in gergo tecnico chiamato carving che è più insidioso. Perché le altre forme di gioco richiedono un "accesso” più complesso. Bisogna recarsi in un bar e sedersi a una video-slot, quindi essere etichettati socialmente come giocatori, oppure andare in una bisca, luogo di non facile ingresso, o recarsi in luoghi dedicati, altro segnale sociale che stigmatizza. Per questo i gratta e vinci sono un gioco molto "femminili”, compiuti da donne, infatti non c´è "stigma” sociale su di loro, chi li compra, anche i giocatori compulsivi, non si sentono giocatori d´azzardo». Ma quali sono le componenti comuni con gli altri giochi? «C´è sempre il fattore adrenalinico, infatti, se ne possono comprare serie da dieci e giocare con la stessa compulsività con cui si schiaccia il tasto di una video-slot e si ha la sensazione di poter controllare ciò che accade, che la vittoria dipenda dalle nostre abilità. Che siano l´intelligenza d´aver capito come funziona il meccanismo, quindi aver compreso quando s´incontrerà il biglietto milionario, oppure la tenacia. Il giocatore d´azzardo pensa sempre di poter controllare la situazione grazie alla sua volontà. C´è l´emozione di sfidare il destino e di sentirsi in grado di poterlo fare». Ovviamente "sotto” c´è dell´altro. Chi è affetto da Gap, Gioco d´azzardo compulsivo, in genere soffre di disturbi dell´affettività gravi, autolesionismo e forme di disadattamento dalla realtà. Lo afferma una recente ricerca universitaria sovvenzionata dalla Regione Toscana. Ma come ci si cura? Oltre a rivolgersi a specialisti delle dipendenze compulsive, i giochi d´azzardo reiterati come quelli con le video-slots e i gratta e vinci sono considerati una "ludopatia”, parte delle "nuove dipendenze” e curate da specialisti appositi negli Serd (Servizi per le Dipendenze) presenti in tutti i distretti sanitari. In Italia si stima che i giocatori patologici siano circa 700mila. L´unico è rivolgersi appunto a specialisti, o ex Sert, oppure ad associazioni come la And (Azzardo e nuove dipendenze) o a gruppi di automutuoaiuto come Giocatori Anonimi.