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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Maggio 2012 |
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APPELLO ALLE REGIONI: DIFENDETE LE RINNOVABILI PERCHE’ SONO UN’OCCASIONE DI SVILUPPO PER IL TERRITORIO QUESTO IL MESSAGGIO SCATURITO DALL’INCONTRO APER “RINNOVABILI - L’ENERGIA CHE CAMBIA” INDIRIZZATO ALLA CONFERENZA UNIFICATA. |
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Milano, 28 maggio 2012 - Si è tenuto il 24 maggio a Milano l’incontro sul tema “Rinnovabili - l’energia che cambia”, organizzato da Aper. Presente, oltre ai vertici dell’Associazione che hanno promosso il progetto di internazionalizzazione Res4med, il Prof. Andrea Gilardoni, presidente dell’Oir (Osservatorio internazionale sull’Industria e la finanza delle Rinnovabili) che ha illustrato lo studio sui costi e benefici relativi alla produzione elettrica da rinnovabili al 2030. “Con la realizzazione del dossier Energie senza Bugie e lo studio del Prof. Andrea Gilardoni dell´Università Bocconi, abbiamo dimostrato i vantaggi economici legati allo sviluppo delle fonti rinnovabili (stimati in 76 miliardi di euro, oltre ai benefici per l’ambiente e la salute). I risultati sono anche stati presentati e discussi con i Ministeri competenti. Speriamo ne tengano conto!”. Anche la bilancia commerciale export/import relativa agli impianti per produrre energia da fonti rinnovabili è già positiva nel 2012 e, se non si fermeranno, crescerà in modo costante fino al 2020. “Questo significa - continua Re Rebaudengo - che il settore dell’energia pulita non solo sta raggiungendo la maturità dal punto di vista della produzione energetica, ma che è anche in grado di offrire un contributo essenziale alla ripresa economica. Ma perché ciò continui serve una strategia energetica nazionale e di politica industriale per le Fer di medio/lungo periodo che abbandoni i repentini cambi di direzione cui abbiamo assistito negli ultimi anni che hanno minato la stabilità e la credibilità del settore. Siano fiduciosi circa il fatto che dalle Regioni, che hanno a cuore lo sviluppo dei propri territori, arrivino segnali chiari”. |
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ENERGIA IN VALLE D’AOSTA: IN PROSPETTIVA UN TESTO LEGISLATIVO UNICO |
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Aosta, 28 maggio 2012 - Rendere più omogenea e più aggiornata la normativa regionale in tema di energia. Con questo obiettivo, il 21 maggio scorso, sono stati presentati gli elementi principali di un nuovo testo unico che avrà il compito di raggruppare le diverse discipline regionali sull’argomento. La novità è stata illustrata dall’assessore alle attività Produttive Ennio Pastoret al Patto per lo sviluppo, il tavolo di concertazione che riunisce i rappresentanti delle differenti forze economiche e sociali. Ennio Pastoret, Assessore alle Attività produttive - Noi abbiamo alcuni provvedimenti legislativi che riguardano l’energia - spiega l’assessore Pastoret - , in particolare due sono da ricordare: la legge 3 del 2006 e la legge 21 del 2008. La prima si occupava, e si occupa ancora per il momento, di energie rinnovabili, la seconda di risparmio energetico. Abbiamo inteso fondere questi due provvedimenti in un testo unico che riprende alcuni altri elementi relativi al settore energetico. E’ un provvedimento unico che consente di radunare al suo interno ciò che concerne l’energia e soprattutto che si propone, in quest’ultima versione, di aggiornarsi rispetto alle ultime novità introdotte sia dalla normativa europea sia da quella statale. Negli ultimi anni, dunque, la Regione Valle d’Aosta ha operato sia per la promozione della sostenibilità energetica delle opere edilizie pubbliche e private e nel miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici esistenti, sia per la pianificazione energetico-ambientale, prevedendo i mezzi idonei alla loro attuazione dal punto di vista organizzativo e dell’incentivazione degli investimenti. Allo stesso modo, nel 2005, è stato disciplinato il procedimento di autorizzazione unica per la realizzazione e l’esercizio delle installazioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Oggi si va invece verso un testo unico che avrà un impatto di rilievo sul settore nella nostra regione. Si tratta di un testo molto importante – prosegue l’assessore - perché sostanzialmente introduce quelli che sono i presupposti essenziali di un tema che oggi si sta dibattendo a livello nazionale, con un confronto con le regioni, con gli assessori regionali e tutti i soggetti interessati che riguarda il Burden] sharing cioè il rapporto, introdotto peraltro obbligatoriamente dall’Unione europea, tra l’energia prodotta da fonti rinnovabili e il consumo energetico complessivo, compreso quello dei carboni fossili ecc. Il patto di riuscire a rispettare un certo equilibrio che è stabilito da certi parametri che stiamo concordando con lo Stato consentirà di essere virtuosi. Nel caso in cui non lo si faccia ci saranno poi delle sanzioni che verranno applicate ai soggetti che non osserveranno questo rapporto virtuale e virtuoso e che quindi andrà a carico delle regioni e di conseguenza sui cittadini. Quindi si può intuire che il provvedimento avrà una certa importanza.. La presentazione degli obiettivi al Patto per lo sviluppo, tuttavia, è solo il primo passo dell’iter della nuova normativa. Oggi facciamo questa presentazione in anteprima – conclude l’assessore alla Attività produttive - nel senso che enunciamo i punti cardine di questo provvedimento. Nel giro di alcune settimane la Giunta licenzierà il testo che poi approderà alle commissioni e quindi dovrà vedere la luce nell’aula del Consiglio regionale. |
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EXERGY AVVIA LA PRIMA TURBINA RADIALE OUTFLOW ORC AL MONDO |
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Milano, 28 maggio 2012 - Exergy annuncia l’entrata in funzione della prima turbina radiale centrifuga (outflow) al mondo, operante in un ciclo Rankine a fluido organico (Orc). L’impianto, della taglia di 1000 kWe, progettato e costruito interamente da Exergy e installato a Verbania, sfrutta una fonte termica che simula le condizioni di un recupero di calore tipico delle macchine Orc. È la prima volta che una turbina radiale centrifuga (outflow) viene proposta per queste applicazioni, normalmente realizzate con tecnologia convenzionale (assiale e radiale centripeta). Questa configurazione, benché nota fin dalla fine dell’Ottocento per cicli a vapor d’acqua, solo oggi, con vapori organici, nella versione multistadio su singolo disco e grazie alle sue caratteristiche fluidodinamiche, realizza elevati rendimenti di conversione, tali da renderla fra le soluzioni più competitive presenti sul mercato. Le ipotesi teoriche sono state verificate sperimentalmente e le misure realizzate durante l’esercizio hanno confermato gli ambiziosi rendimenti di progetto oltre ai bassi livelli di vibrazioni e rumorosità. Grazie poi alla semplicità costruttiva e di gestione operativa, Exergy si propone di offrire al mercato un prodotto molto competitivo in confronto alle tecnologie convenzionalmente usate sia dal punto di vista dell’investimento che dei costi di esercizio. “I riscontri sperimentali confermano che i nostri programmi industriali si possono basare su una nuova tecnologia altamente innovativa”, dice Claudio Spadacini, Ceo di Exergy. “Inoltre, la nostra tecnologia ci lascia intravedere un ottimo potenziale per competere nel mercato Orc per applicazioni di produzione energia da recupero calore e da fonti rinnovabili”. Gli impianti basati sul ciclo Rankine a fluido organico sfruttano le sorgenti di calore a media e bassa temperatura (es. Fumi di combustione in raffreddamento, risorse geotermiche...). Si tratta di un ciclo chiuso, in cui il fluido organico contenuto nell’impianto scambia calore con l’esterno ma non fuoriesce mai dai componenti del ciclo stesso. Grazie a questa caratteristica può essere applicato non solo in impianti dedicati con combustione (es. Centrali a biomassa), solari termodinamici o geotermici, ma anche a valle di vari processi industriali con calore di scarto ad alta temperatura (vetrerie, cementifici, acciaierie…). Exergy è una società controllata da Seci Energia, subholding energetica del Gruppo Maccaferri, che propone oggi sul mercato impianti Orc con turbina radiale centrifuga, a partire da 500 kWe fino a 4000 kWe per applicazioni di tipo cogenerativo e produzione di energia elettrica, nonché soluzioni complete su misura per grandi impianti. “La nostra secolare storia industriale si arricchisce di una nuova gamma di prodotti, che consentirà a Exergy di svolgere un ruolo da primario attore nel recupero energetico”, sottolinea il presidente di Seci Energia e dell’omonimo Gruppo Industriale, Arch. Gaetano Maccaferri, “sfruttando il calore che verrebbe disperso, per la produzione di energia, senza l’impiego di combustibili, con impatto ambientale positivo ed a costo zero”. |
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GAS RIVARA, DOPO IL SISMA LA REGIONE EMILIA ROMAGNA RIBADISCE IL PROPRIO NO. AD APRILE LA DELIBERA CON CUI LA GIUNTA REGIONALE HA FORMALIZZATO L´ATTO DI DINIEGO ALL´INTESA CON IL GOVERNO. |
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Bologna, 28 maggio 2012 – «Le nostre preoccupazioni legate alla sismicità erano fondate. Le ragioni delle nostre contrarietà alla costruzione dello stoccaggio di gas naturale in località Rivara di San Felice sul Panaro (Modena) non possono che essere ribadite con maggior forza. Voglio rassicurare i cittadini che nulla è partito e nulla partirà». Lo ha precisato l’assessore alla Protezione civile Paola Gazzolo intervenendo alla puntata del 26 maggio di “Ambiente Italia” su Rai 3 dedicata al sisma di domenica 20 maggio scorso. L’assessore Gazzolo ha ricordato che, proprio nell’aprile scorso con una delibera, la Regione ha formalizzato ufficialmente il proprio diniego all´intesa con il Governo: chiudendo ogni possibilità di realizzazione del deposito. «Fa molto piacere che anche il ministro all’Ambiente Corrado Clini, come già aveva anticipato nelle ore scorse al presidente Vasco Errani, abbia confermato, intervenendo alla trasmissione, di aver dato indicazione ai tecnici ministeriali di riconsiderare la posizione positiva all’esplorazione allineandosi alle precauzioni manifestate dalla Regione» ha aggiunto l’assessore regionale Gazzolo. Nella delibera la Regione ricorda, tra l’altro, che la posizione di contrarietà è frutto del lavoro di tavoli tecnici provinciali e regionali che hanno stabilito che il progetto non risponde al principio di precauzione e sicurezza che va particolarmente assicurato per un progetto di stoccaggio di gas di questo tipo (primo caso in Italia di deposito in acquifero), in una zona simicamente attiva ed abitata da oltre 80 mila persone. La delibera di diniego all’intesa con il Governo, rappresenta l’ultimo passo di un lungo percorso, durante il quale la Giunta regionale già a luglio 2007 prima ed a febbraio 2010 poi ha espresso parere negativo sulla compatibilità ambientale. |
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PIEMONTE: DALLA LOCAZIONE PERMANENTE ALLA PROPRIETÀ
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Torino, 25 maggio 2012 - I piemontesi che hanno già ottenuto l’assegnazione di un alloggio di edilizia agevolata destinato alla locazione permanente potranno diventarne proprietari. Interessati dal provvedimento deciso dalla Giunta regionale sono le abitazioni costruite dalle cooperative edilizie a proprietà indivisa e divisa e dalle imprese di costruzione e dalle cooperative di produzione e lavoro che hanno usufruito di contributi pubblici, statali o regionali concessi dopo l’entrata in vigore della legge 179/1992. “La norma era stata inserita nel collegato alla Finanziaria 2011 - commenta il vicepresidente ed assessore regionale all’Edilizia, Ugo Cavallera - al fine di rispondere all’esigenza manifestata da molte famiglie che, socie di cooperative edilizie a proprietà indivisa, desiderano diventare proprietarie dell’alloggio dove risiedono da diversi anni. Inoltre, questa norma elimina la disparità preesistente, che consentiva questa possibilità solo per gli alloggi realizzati con contributi regionali o statali concessi prima dell’entrata in vigore della legge 179/1992”. Nella delibera si indicano le modalità e i criteri per la cessione degli alloggi: devono essere decorsi almeno dieci anni dalla data di ultimazione dei lavori; il procedimento tecnico ed amministrativo relativo all’intervento deve essersi concluso e devono essere stati rilasciati gli attestati dei requisiti soggettivi degli assegnatari degli alloggi; la richiesta di autorizzazione alla vendita deve riguardare almeno il 50% degli alloggi dell’insediamento costruttivo; le plusvalenze realizzate con le vendite devono essere destinate dalle cooperative all’incremento del proprio patrimonio di alloggi destinati alla locazione permanente. Per le modalità della vendita si è ritenuto opportuno uniformare l’iter procedurale per il rilascio delle autorizzazioni a quello previsto dall’art.18 della legge 179/92 e regolamentato con precedenti provvedimenti, sulla base dell’esperienza acquisita dalle cooperative edilizie a proprietà indivisa. "La politica regionale per l’abitazione - conclude Cavallera - si articola in una pluralità di linee di intervento, per affrontare i differenti bisogni della popolazione e i cambiamenti della società. La delibera consentirà di rispondere alla legittima aspirazione di una casa propria e incentiverà anche il miglioramento dello stesso patrimonio edilizio. Infine, non meno importante è il fatto che il rientro nel bilancio, tramite la vendita degli alloggi, dei contributi statali e regionali erogati consentirà alla Regione di incrementare la disponibilità di risorse per il completamento degli interventi del Programma Casa”. |
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DIA, ROMA: PARTE DECENTRAMENTO IN MATERIA DI EDILIZIA |
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Roma, 28 maggio 2012 - La Giunta Capitolina, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Marco Corsini, ha approvato la delibera che trasferisce definitivamente ai Municipi le competenze in materia di Dia (dichiarazione di inizio attività), anche per quelle previste dal Piano Casa Regionale. «Con l’approvazione di questa delibera si realizza, finalmente, una delle parti più importanti del decentramento in materia di edilizia, da tempo era ferma, dando attuazione al regolamento. Con gli indirizzi approvati oggi, le Dia potranno essere depositate solo presso gli uffici municipali che saranno i soli competenti per la loro istruttoria, fermo restando il necessario monitoraggio centrale anche in funzione del coordinamento». Lo rende noto l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Marco Corsini. «Veniamo così incontro alle sollecitazioni dei municipi che da tempo aspettavano di assumere competenze a loro spettanti e diamo impulso a un deciso processo di loro responsabilizzazione. Ma, soprattutto – conclude Corsini - questo decentramento, che continua il processo di informatizzazione già iniziato con le Dia online, contribuirà a incrementare i livelli di efficienza dell’Amministrazione e sarà di grande utilità per i cittadini». |
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LOMBARDIA: INCONTRO CON DELEGAZIONE VIETNAM AZIENDA BERGAMASCA STA REALIZZANDO SITO PER PRODUZIONE CALCE |
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Milano, 28 maggio 2012 - Il vicepresidente e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli e l´assessore al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti hanno incontrato il 23 maggio una delegazione di imprenditori e rappresentanti istituzionali delle province vietnamite di Kien Giang e Bac Giang - guidata da Bui Tuan Ngoc, general director di Huong Hai Group, e da Pham Vu Hong, deputy chief Provincial People´s Committee della provincia di Kien Giang - interessata ad allacciare rapporti di collaborazione economica con la Lombardia; materie prime, minerali, costruzioni, industria delle decorazioni e turismo sono i punti di forza delle due province vietnamite, i cui rappresentanti stanno in questi giorni effettuando una missione economico-istituzionale in Lombardia e nel resto del Paese. All´incontro erano presenti Giovanni Malanchini, sindaco di Spirano (Bg), Alessandro Nisoli, responsabile Ufficio Tecnico di Spirano e assessore all´Urbanistica del Comune di Treviglio, e Daniele Terruzzi, consigliere delegato della Terruzzi Fercalx, azienda che realizza impianti tecnologicamente avanzati in diversi settori, tra cui quello della produzione di calce. L´azienda bergamasca sta realizzando, infatti, un moderno impianto industriale - che sarà pronto per la fine del 2013 - che utilizzerà manodopera locale sotto la supervisione di tecnici italiani, per una commessa di oltre 8 milioni di euro. ´Tutte le volte che il made in Italy lombardo si espande - hanno detto il vice presidente Gibelli e l´assessore Belotti - e porta in giro per il mondo il suo valore aggiunto, è un dovere per noi sostenerlo´. |
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LODI, INAUGURATO LO SPORTELLO CASA PUNTO DI RIFERIMENTO E INDIRIZZO PER CHI CERCA INFORMAZIONI L´ASSESSORE: NOSTRE ALER DIVENTINO COSTRUTTRICI DI SOCIALITÀ |
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Lodi, 25 maggio 2012 - ´Un luogo di ascolto e di indirizzo rispetto a un bisogno sempre più importante come quello dell´abitazione´. Così l´assessore regionale alla Casa, Domenico Zambetti, ha definito lo ´Sportello Casa´ inaugurato il 24 maggio presso la sede territoriale di Lodi alla presenza, tra gli altri, del prefetto di Lodi, Pasquale Gioffrè, del presidente di Aler, Carlo Facca, del delegato del presidente Formigoni alle Pari Opportunità, Monica Guarischi, del sindaco, Lorenzo Guerini e del presidente della Provincia, Pietro Foroni. ´In un momento di particolare disagio sociale ed economico come quello che stiamo vivendo - ha detto l´assessore - oggi presentiamo un´iniziativa che è un messaggio di attenzione da parte di Regione Lombardia alle famiglie dell´intera provincia´. Lo Sportello Casa - La realizzazione dello sportello fa parte del Patto per la Casa, sottoscritto da circa 60 soggetti pubblici e privati. E´ un punto informativo, completamente gratuito, di consulenza e di orientamento per i cittadini in materia di politiche e servizi abitativi. Prima di Lodi è stato inaugurato a Brescia, Bergamo, Lecco e Pavia, ed è possibile trovarvi tutta la documentazione sul tema, tradotta in varie lingue con indicazione dei referenti cui rivolgersi e gli orari di apertura al pubblico. ´Le nostre aziende di edilizia residenziale pubblica - ha proseguito Zambetti - più che costruire case devono essere costruttrici di socialità e attenzione verso le famiglie. Ho chiesto un monitoraggio costante e continuo di questi sportelli perché sulla capacità di ascolto e confronto sarò intransigente e nulla sarà lasciato al caso´. A Giugno Accordo Con Le Banche - L´assessore Zambetti ha anche annunciato che all´inizio di giugno, insieme al presidente Formigoni a Unicredit e a Banca Intesa, verrà firmato un accordo per dare la possibilità a tutte le famiglie che hanno difficoltà a pagare un mutuo di bloccare il pagamento per un anno e, a questa scadenza, stabilire con la banca la possibilità di rimanere all´interno dello stesso alloggio con un canone moderato. ´In questo modo - ha detto - eviteremo decine di migliaia di sfratti in tutto il territorio lombardo. Le banche daranno la pos |
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GIBELLI A PASSERA: LE IMPRESE HANNO GIÀ DATO È TEMPO CHE IL GOVERNO FACCIA LA PROPRIA PARTE |
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Milano, 28 maggio 2012 - ´Le imprese hanno già dato. E´ ora che il Governo faccia la propria parte, anzi direi che l´ora è già passata. Il ministro Passera e il Governo di cui fa parte, infatti, in pochi mesi, sono riusciti solo ad alzare le tasse e accumulare debiti proprio con le imprese, soprattutto quelle del Nord´. Con queste parole il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli ha replicato al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, che il 25 maggio all´assemblea di Confindustria ha detto che ´il Paese si aspetta molto dalle imprese´. ´E´ chiaro quindi - ha concluso il vice presidente - che questo Governo non ha minimamente il contatto con la realtà: motivo ulteriore per andare a casa´. |
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GIOVANI&VARESE: DISOCCUPAZIONE DA RECORD, SOPRATTUTTO FEMMINILE |
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Varese, 28 maggio 2012 - L’analisi condotta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio sulla base degli ultimi dati Istat fa emergere un preoccupante balzo della disoccupazione giovanile in provincia di Varese. Nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 24 anni la quota delle ragazze e dei ragazzi alla ricerca di un lavoro è passata dal 20,7%, dato alla fine del 2010, fino all’attuale e decisamente preoccupante 33,8%. Una cifra che si avvicina all’ancora peggiore 35,9% a livello nazionale. Una crescita che va di pari passo con l’aumento della disoccupazione complessiva sul territorio provinciale: nella nostra provincia infatti si è saliti dal 5,3% del 2010 a un valore pari al 7,7%, corrispondente a ben 31mila persone. Quest’ultima percentuale, come già segnalato sul sito statistico della Camera di Commercio www.Osserva-varese.it, rappresenta il dato più alto in Lombardia e il peggiore per la nostra provincia almeno dell’ultimo decennio, superiore anche al 6,3% del 2009, anno nero dell’economia varesina come di quella internazionale. Un approfondimento ci permette poi di cogliere come lo spread provinciale - calcolato analogamente a quello finanziario come differenza tra i due tassi in valore assoluto - tra la disoccupazione giovanile e quella totale sia salito a 2610 punti base. Entrando nel dettaglio, sono soprattutto le giovani donne ad avere difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro: la fascia 15-24 anni presenta per loro un tasso di disoccupazione elevatissimo, addirittura il 42,6% (era il 25,7% nel 2010). Un balzo in avanti collegato anche - come si legge nella ricerca “Varese 2020” recentemente resa nota - alla crescita della popolazione femminile locale in questa fascia d’età che risulta superiore a quella maschile e persino alla media regionale. La sfida dell’occupazione delle giovani donne si presenta quindi come una delle chiavi di volta per assicurare prospettive di sviluppo socioeconomico al nostro territorio, garantendo altresì un miglior collegamento tra orientamento, formazione e mondo produttivo in rosa. Si tratta insomma di permettere alle donne varesine di superare le attuali difficoltà all’entrata per garantire continuità a una situazione che, nell’arco degli anni, ha sempre visto per loro un alto tasso di partecipazione al lavoro. L’occupazione femminile in provincia rimane infatti più alta (sfiora il 60% nella fascia 20-64 anni) delle medie italiane (49,9%) e lombarde (58,8%) e non lontana da quella europea (Eu27 62,3%). Si tratta dunque di mantenere e anzi continuare a migliorare tale livello. |
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TOSCANA: BRASILE, GETTATE LE BASI PER UN ACCORDO CON LO STATO DEL PARANÀ |
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Firenze, 28 maggio 2012 – Un accordo con lo stato brasiliano del Paranà per dare concretezza agli scambi fra imprese e poli tecnologici nei settori dell’Ict, life science e delle energie rinnovabili, che costituiscono un terreno comune di interesse sia per il popoloso stato brasiliano che per Toscana. Lo ha proposto l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini che dal 23 maggio, nell’ambito della missione istituzionale del sistema Italia, si trova a Curitiba, capitale del Paranà e del fiorente distretto industriale dell’innovazione, leader della sostenibilità urbana ed ambientale. L’assessore Simoncini ha ricordato il forte interesse della Toscana per i mercati Brasiliani (lo stato del Paranà conta, da solo, oltre 10 milioni di abitanti)e per iniziative di cooperazione nell’ambito dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. “E’ su questo che dobbiamo puntare per invertire la tendenza recessiva che investe la Toscana, l’Italia e l’Europa – ha detto Simoncini – ed è quindi essenziale per noi aprirci, attraverso le nostre eccellenze, agli scambi con le esperienze più innovative di paesi che, come il Brasile, hanno saputo investire sulla crescita”. A Curitiba l’assessore e la delegazione toscana (formata da 14 aziende del settore Ict, da Toscana Promozione, da Toscana Life Science, dal Cnit e dal Polo tecnologico di Navacchio) hanno visitato, fra l’altro, il Centro international de tecnologia de Software e si sono incontrati con il segretario della scienza e della tecnica dello Stato del Paranà Alipio Leal, alla presenza di un rappresentante del Centro internazionale della tecnologia del software e del Sebrae (associazione per i servizi di supporto alle pmi del Brasile). E’stata questa l’occasione per gettare le basi dell’intesa che punta a sviluppare partnership nei settori dell’innovazione tecnologica. I due centri stanno già lavorando per ospitare qualcuno nei prossimi mesi. Lo stesso verrà fatto in Toscana. In particolare la nostra regione ha già avviato una serie di rapporti tramite il Polo di Navacchio, presente in Brasile con il suo presidente Alessandro Giari e con il direttore Elisabetta Epifori che oggi hanno firmato un accordo di cooperazione con l’Associazione parchi scientifici e tecnologici toscani e l’Agenzia Curitiba de Desenvolvimiento. Una collaborazione tecnica destinata a portare frutti, anche attraverso relazioni più strutturate sia di tipo istituzionale che, soprattutto,di tipo economico tra imprese. |
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ACCORDO FRA PROVINCIA DI TRENTO, BANCHE E CONFIDI PER L´ANTICIPAZIONE ALLE IMPRESE DEI CONTRIBUTI IN ANNUALITA´ |
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Trento, 28 maggio 2012 - È stata raggiunta il 25 maggio tra Giunta provinciale, Banche e Confidi un’intesa per attivare un nuovo strumento che consentirà alle imprese di ottenere dal sistema bancario l’anticipazione dei contributi che la Provincia eroga in annualità. E´ previsto un primo plafond di finanziamenti destinato all’anticipazione dei contributi pari a 50.000.000 euro. L’accordo è il frutto di un’approfondita analisi effettuata dal Tavolo del credito - organismo tecnico a cui partecipano i rappresentanti di Banche, Confidi e Provincia - per la valutazione costante della situazione finanziaria. La profonda crisi in cui versa l’economia europea e che colpisce anche il tessuto imprenditoriale trentino ha avuto, come noto, effetti importanti sul fronte finanziario, riducendo i margini di liquidità a disposizione delle imprese anche in conseguenza di un inasprimento delle condizioni di accesso al credito. D’altra parte le imprese che hanno portato a compimento investimenti dal 2008 al 2012 hanno dovuto scontare margini economici significativamente inferiori a quanto stimato all’avvio degli investimenti stessi: in molti casi, le imprese pur avendo profondamente innovato o migliorato la propria offerta di prodotti o di servizi attraverso rilevanti investimenti, non godono di flussi sufficienti a garantire la copertura delle fonti finanziarie, per il repentino rallentamento della domanda. La Provincia ha sostenuto nella maggior parte dei casi gli investimenti realizzati con agevolazioni accordate in rate annuali per durate che raggiungono i 10 anni. Anche su sollecitazione delle categorie economiche si è ritenuto ora che l’anticipazione di tali contributi da parte del sistema bancario potrebbe contribuire a ridurre la pressione finanziaria su molte imprese. Da qui alla decisione odierna, che si concretizzerà in un finanziamento accordato dalla banca all’impresa fino ad un massimo di 2.500.000 euro; all´azienda viene chiesto il rispetto di alcune condizioni affinché le annualità spettanti alle imprese possano ritenersi certe. Determinante per la fattibilità dell’operazione è l’intervento dei Confidi trentini - Confidimpresa, Cooperativa artigiana di garanzia e Cooperfidi - che concederanno la garanzia sul finanziamento bancario. Il plafond di finanziamenti destinato all’anticipazione dei contributi è stato convenuto in questa prima fase in euro 50.000.000. Il Presidente Dellai ha così commentato l’accordo: “Ritengo che questo nuovo strumento possa contribuire a dare una boccata d’ossigeno alle imprese, soprattutto a quelle del settore alberghiero che spesso, malgrado costi di investimento superiori alle previsioni hanno dovuto scontare soprattutto in questa ultima stagione invernale una significativa riduzione dei propri margini”. Scheda: collaborazione con il sistema del credito locale - Il «Tavolo tecnico del credito», costituito fra la Provincia, i Confidi e le banche del territorio, ha preso avvio ancora nell’ottobre 2008, quando, sulla base delle criticità riscontrate della situazione finanziaria a livello europeo ed internazionale, si era ritenuto necessario definire un momento permanente di confronto e scambio di idee, proposte e soluzioni con i più significativi attori bancari del credito in Trentino. Grazie al rapporto di collaborazione e di concertazione che si è venuto ad instaurare con gli enti di garanzia le banche del territorio - che hanno dimostrato grande disponibilità e senso di responsabilità - è stato possibile attivare azioni di sistema a supporto del sistema economico locale che hanno consentito di alleviare gli effetti della crisi economico-finanziaria che ha colpito l’economia globale. Cosa è stato fatto - Strategica è stata innanzitutto la decisione di costituire fondi per il «riassetto finanziario» delle imprese che hanno rappresentato una delle misure più incisive e diffuse, della manovra anticrisi attuata dalla Provincia, una misura fondata appunto su un importante accordo con il sistema del credito locale. Il «riassetto finanziario» della quale hanno beneficiato in massima parte le piccole e medie imprese e in seguito anche le imprese di dimensioni maggiori, ha interessato: - nel 2009: n. 2611 aziende per 347,40 milioni di euro (primo riassetto) e n. 328 imprese maggiori per 167,17 milioni di euro (secondo riassetto); - nel 2010: n. 287 imprese per 5,48 milioni di euro sotto forma di sovvenzioni bancarie di durata inferiore ai 18 mesi (terzo riassetto). Ulteriori fondi sono stati costituiti per i settori dell´autroasporto merci e per il settore edile - Il tavolo ha inoltre promosso i «prestiti partecipativi», con l’obiettivo di favorire la capitalizzazione delle aziende, soprattutto di piccola dimensione. L’aiuto della Provincia (abbattimento degli interessi del mutuo, fino al 15% dello stesso) ha stimolato l’apporto di nuovo capitale per oltre 210 milioni di euro in quasi 600 imprese. Un ruolo importante giocherà la recente revisione delle politiche d’incentivo alle imprese, di cui alla L.p. 12/2011, che contempla anche il «pacchetto integrato», nuovo strumento comprendente un finanziamento creditizio, la garanzia Confidi, e un contributo sugli interessi, che permetterà così di convogliare gli incentivi sulle iniziative per le quali sia effettivamente disponibile il finanziamento bancario garantendo l’attuazione dei programmi d’investimento delle aziende ed evitando la dispersione di risorse pubbliche. Ad inizio 2012, la Giunta provinciale ha poi deciso di attivare Cassa del Trentino, che ha messo a disposizione delle banche locali attraverso acquisto di obbligazioni, 77 milioni di euro, da impiegare a favore delle aziende del territorio. Le suddette banche si sono infatti impegnate a finalizzare il ricavato dei prestiti a favore delle esigenze di credito delle imprese trentine, nonché ad iniettare ulteriori risorse proprie di pari importo, con “effetto leva”. Il plafond di risorse disponibili a supporto del sistema economico locale ammonta pertanto ad oltre 150 milioni di euro. Tra l’altro, gli interventi proposti da Cassa del Trentino - incentrandosi sulle scadenze a medio termine (5 anni) che non sono interessate dalle iniezioni di liquidità a tre anni della Banca Centrale Europea - consentono per questa via di sostenere finanziamenti a medio termine. Cassa del Trentino, attraverso apposito accordo con il sistema del credito cooperativo, ha poi ottenuto un finanziamento di durata triennale, di 80 milioni di euro, attraverso la cessione in garanzia dei titoli quotati sottoscritti nella prima fase dell’intervento, riuscendo, in questo modo, ad ottenere sul finanziamento un tasso particolarmente competitivo (1,75 per cento). Unitamente al finanziamento garantito dai titoli obbligazionari quotati, il sistema del credito cooperativo, in pool con Mediocredito Trentino Alto Adige, ha concesso, a Cassa del Trentino, un ulteriore finanziamento, anch’esso di durata triennale, per un importo di 75 milioni di euro, a tassi che seppure superiori a quelli del primo finanziamento sono comunque decisamente inferiori rispetto a quelli che la Società dovrebbe pagare nell’ipotesi di ordinario ricorso al mercato dei capitali. Grazie alla strategia di provvista realizzata attraverso l’attivazione dei due finanziamenti di durata triennale, per un ammontare complessivo pari a circa 155 milioni, è pertanto possibile garantire la tempestività dei pagamenti del settore pubblico provinciale, sempre in questo periodo di difficoltà, e dare ossigeno alle società d sistema che come Trentino Sviluppo investono direttamente sul territorio. L’accordo odierno - Oggi, ancora grazie alla collaborazione delle banche del territorio e dei confidi, è possibile annunciare un nuovo importante intervento di sistema che consente alle imprese di ottenere tramite il sistema bancario liquidità, che in questo momento rappresenta il volano per riaccendere il motore della produttività. Si tratta della costituzione presso i Confidi di uno specifico fondo - dotato di un plafond iniziali di euro 50 milioni - destinato alla garanzia di operazioni di finanziamento per l’anticipazione di contributi in annualità. Se necessario la Giunta è disponibile a ulteriori possibili integrazioni di plafond. I beneficiari dell’intervento sono le imprese appartenenti ai settori economici dell’artigianato, del commercio, della cooperazione, dell’industria e del turismo che non si trovino in difficoltà secondo la definizione della normativa comunitaria in materia di aiuti di stato, che abbiamo completato un investimento agevolato dalla Provincia nel periodo 2008-2012, già stato oggetto di accertamento da parte della struttura. Il fondo interviene a garantire il credito concesso dalle banche per l’anticipo dei contributi accordati dalla Provincia alle imprese. La percentuale massima di copertura del rischio da parte del fondo è fissata nel 50% del credito. Tra Confidi e Banche potranno peraltro essere messi in campo sistemi per l’individuazione di tetti di copertura massima (Cap) in percentuale rispetto al volume complessivo delle garanzie prestate. Le richieste di accesso al fondo sono presentate dal 1° luglio 2012. A tal fine gli enti di garanzia provvederanno a stipulare a breve convenzioni con gli istituti di credito per disciplinare le condizioni di tasso e di garanzia da applicare agli interventi ammessi ai benefici del fondo, che potranno anche differenziarsi in funzione di classi di rischio delle imprese. Per la concessione della garanzia si applicano le disposizioni sugli aiuti di importanza minore («de minimis») di cui al Regolamento (Ce) n. 1998/2006 della Commissione delle Comunità Europee. |
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REGGIO EMILIA: INDUSTRIA MANIFATTURIERA, CONTINUA CALO PRODUZIONE |
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Reggio Emilia, 28 maggio 2012 - Gli imprenditori reggiani non si lasciano vincere dal pessimismo: per il secondo trimestre 2012 prevalgono, infatti, le previsioni di miglioramento della situazione economica, ma il saldo dei primi tre mesi dell’anno si presenta, intanto, decisamente negativo, portando così ad un semestre consecutivo il calo di produzione e fatturato dell’industria manifatturiera reggiana. Lo rileva la periodica indagine congiunturale della Camera di commercio riferita, appunto, al primo trimestre 2012 e analizzata dall’Ufficio Studi. Da gennaio a marzo l’attività produttiva ha continuato a registrare cedimenti, con un -0,9% per la produzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un - 0,6% per il fatturato e un calo dello 0,5% degli ordini. “Su questi dati – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Enrico Bini – influisce in modo particolare l’andamento del mercato interno: approfondendo l’analisi, si evidenzia infatti una situazione decisamente buona per le esportazioni, con il fatturato oltre confine delle aziende reggiane in aumento del 3,1% ed ordini in crescita del 5,6%”. Fra i settori oggetto d’indagine, solo il metalmeccanico e l’elettrico-elettronico segnalano ordini in aumento sia nel complesso (rispettivamente +3,4% e +2,4%) che dall’estero (+5,7% e +9,8%). Gli altri – ceramico, alimentare, abbigliamento, materie plastiche - registrano, rispetto al primo trimestre 2011, una riduzione complessiva delle commesse con variazioni che oscillano fra il -7,9 delle materie plastiche e il -1,6% del ceramico. Dai mercati esteri, invece, ad eccezione delle materie plastiche, si osservano ordini in aumento per l’abbigliamento (+6,5%), l’alimentare (+5,7%) e il ceramico (+2,5%). A soffrire maggiormente, nel primo trimestre 2012, sono state le piccole aziende, quelle con un massimo di nove dipendenti, che hanno visto scendere del 5,1% la produzione, a fronte del -0,9% che si osserva per quelle della classe 10 - 49 dipendenti e di una pressoché stazionarietà (+0,4%) per le over 50 dipendenti. La situazione più difficile riguarda comunque l’artigianato, con un calo dell’8,7% degli ordini e un -7,1% sul fatturato rispetto allo stesso periodo del 2011; anche qui un piccolo spiraglio viene dall’estero, con ordini in crescita dello 0,8%. Il pessimismo però non prevale. Per il secondo trimestre dell’anno è maggiore il numero di imprenditori intervistati che prevede in tendenziale aumento produzione e fatturato rispetto a chi prevede cali. “Ancora una volta – afferma Bini - saranno i mercati esteri a sostenerci, e non a caso anche le linee di investimento della Camera di Commercio a sostegno delle imprese reggiane si concentrano su internazionalizzazione e innovazione con oltre 2 milioni di euro, ma anche (con 1,85 milioni) su quell’accesso al credito (con garanzie sussidiarie e abbattimento dei tassi) che una simile congiuntura rende ancora più difficile”. |
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EXPO. BELLO E INNOVATIVO, E´ SVIZZERO IL PRIMO PADIGLIONE |
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Milano, 28 maggio 2012 - Bello, innovativo e divertente. Con questi aggettivi il presidente della Regione Lombardia e commissario generale di Expo 2015, Roberto Formigoni, si è congratulato con la Svizzera per il progetto del padiglione espositivo presentato in anteprima il 24 maggio mattina a Milano. Dopo essere stata la prima nazione a confermare la presenza all´Expo il 5 gennaio 2011, la Svizzera ha dimostrato ancora una volta - ha commentato il presidente accanto al console Massimo Baggi e agli ambasciatori Renato Balzaretti e Dante Martinelli - ´la propria eccellenza nel cammino verso la presenza a Expo Milano 2015´. Un Progetto Interattivo - A 1.071 giorni dall´inizio dell´Expo proseguono i lavori di preparazione: sono già 85 i Paesi che hanno aderito tra cui, appunto, la Svizzera. Il rendering presentato è frutto di un concorso che ha visto la partecipazione di 103 progetti, di cui alcuni elaborati da architetti italiani. Sarà edificato a poca distanza dal padiglione italiano e confinerà con quello tedesco. Tra le caratteristiche principali del progetto - denominato ´Confoederatio Helvetica´ e per il quale è previsto un investimento di oltre 20 milioni di euro - la presenza di una lunga rampa d´accesso e di 5 torri contenenti cibo che i visitatori potranno prelevare. ´Ogni Expo che si rispetti dev´essere rivolto all´innovazione, al progresso e allo sviluppo delle tecnologie - ha ricordato Formigoni -. Non posso che esprimere il mio apprezzamento per un progetto che mi pare voglia distinguersi anche per le sue architetture innovative e per la grande componente interattiva. Avete pensato in grande e questo è lo spirito di Expo´. Convivialità Tema Centrale - Il progetto del padiglione svizzero esprime a pieno anche il tema della convivialità. ´Mi piace - ha commentato Formigoni - la sua impostazione coinvolgente, sfidante, quasi ludica, che sposa quell´impostazione, per noi irrinunciabile, che vuole fare di Expo anche una grande festa, un evento lungo sei mesi e per sei mesi ricco di performance, di iniziative e di riscoperta del piacere di mangiare´. Consumo Responsabile - Il cibo proposto nel padiglione svizzero si esaurirà dopo che i visitatori l´avranno prelevato. Ciascuno, dunque, potrà prenderne quanto vorrà: un invito, questo, al consumo responsabile e che si sposa con il tema dell´Esposizione ´Feeding the Planet, Energy for Life´. ´Il tema della disponibilità delle risorse alimentari e della loro congrua distribuzione nell´intero pianeta - ha sottolineato Formigoni - sarà centrale all´Expo. Il fatto che il primo Paese aderente ne abbia fatto uno dei perni della propria presenza ci dà ragione di credere che questa esposizione saprà cogliere nel segno´. Participants Meeting A Ottobre - La presentazione del padiglione svizzero è stata anche l´occasione per rinnovare l´invito a tutte le Nazioni a partecipare alla prossima edizione dell´International Participants Meeting in programma dal 10 al 12 ottobre: avrà luogo a Milano e vedrà la presenza, ancora una volta, della Svizzera. |
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DALLA REGIONE VENETO, PIANO ANTICRISI PER LE IMPRESE
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Venezia, 28 maggio 2012 - La Camera di Commercio di Venezia rende noto che la Giunta Regionale del Veneto ha approvato il “piano straordinario anticrisi per le imprese”, con l’obiettivo di sostenere il tessuto imprenditoriale veneto in questo momento di difficoltà. Il piano prevede la possibilità di ottenere finanziamenti agevolati di durata fino a cinque anni, per importi compresi fra 15.000 Euro e 500.000 Euro, a seconda del settore produttivo. Per informazioni, è attivo il Numero Verde 800 177 750 tutti i giorni dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17; il venerdì dalle 9 alle 13. Informazioni e dettagli sono disponibili nel sito Regione Veneto alla pagina http://www.Regione.veneto.it/notizie/primo+piano/crisi+economica.htm |
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CECE-FIEC: INVESTIRE NELLE INFRASTRUTTURE PER CRESCITA E OCCUPAZIONE IN EUROPA
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Milano, 28 maggio 2012 - “La nostra industria attende l’attivazione di politiche appropriate e di incentivi che sostengano crescita e occupazione” ha affermato Ralf Wezel, Segretario Generale del Cece nel corso di un dibattito su “Infrastrutture, crescita e produzione” organizzato il 15 maggio 2012 dall’Efm European Forum for Manufacturing presso la sede del Parlamento europeo. Cece e Fiec ritengono che per crescere e creare lavoro sia essenziale investire nelle infrastrutture per trasporti, energia e telecomunicazioni, come pure nell’efficienza energetica degli edifici. L’attuazione di questi investimenti non può più essere rinviata se si vuole rafforzare la competitività dell’Europa. La tavola rotonda promossa da Fiec e Cece nell’ambito dell’Efm ha rappresentato per l’industria una valida opportunità per confrontarsi con i rappresentanti delle istituzioni della Ue coinvolti direttamente nelle procedure legislative del Cef (Connecting Europe Facility) e nella revisione delle reti infrastrutturali trans-europee (trasporti, energia, telecomunicazioni) attualmente in discussione. Dominique-riquet, membro del Parlamento europeo e correlatore del Comitato Tran, ha confermato che “Cef è uno degli strumenti più importanti che abbiamo nell’attuale dibattito tra stabilità e crescita. Ha il potenziale per creare occupazione nei settori legati alla costruzione e alla gestione delle infrastrutture, come pure nell’industria dei servizi in generale. Reti efficienti di trasporto, energia e Ict sono anche un patrimonio per tutta l’economia; aiutano il settore dei macchinari a sviluppare prodotti innovativi e contemporaneamente a innalzare la competitività della Ue nel suo insieme”. Sono intervenuti altri rappresentanti delle istituzioni europee, tra cui Bertel Dons Christensen della Presidenza danese e Matthias Ruete, Direttore Generale della Commissione Move. Cece e Fiec riconoscono gli enormi benefici che il Cef può portare e sollecitano il sostegno del Parlamento europeo e del Consiglio agli sforzi fatti dall’industria europea manifatturiera e delle costruzioni per contribuire alla crescita e all’occupazione, assicurando, quanto meno, i fondi previsti nelle proposte della Commissione europea. Vincent Piron, Presidente del gruppo di lavoro Fiec che tratta Ppp’s e concessioni, ha dichiarato che “l’industria delle costruzioni supporta fortemente la proposta della Commissione per un finanziamento di 50 milioni di Euro nel periodo 2014/2020”, sottolineando che “si tratta di un importo minimo che non deve essere tagliato durante i negoziati sulle future prospettive finanziarie della Ue, come accaduto in passato”. Sia il Cece che la Fiec concordano sull’urgenza che i bilanci nazionali e territoriali assicurino un livello adeguato di investimenti pubblici che verrebbero compensati da introiti, quali ad esempio i pedaggi autostradali per i veicoli pesanti (direttiva “Eurovignette”), da una forte politica regionale europea e da una ambiziosa politica di prestiti della Banca Europea degli Investimenti. Ralf Wezel ha ribadito il supporto di Cece e Fiec ad un sano equilibrio tra investimenti pubblici e privati in questo settore. “Gli strumenti finanziari innovativi proposti dalla Commissione, come ad esempio i Project Bonds, sono benvenuti ma, considerate le restrizioni di accesso al credito, questi strumenti non possono rimpiazzare un’efficace politica di investimenti pubblici a lungo termine”. Commentando gli sviluppi della tavola rotonda, Ulrich Paetzold, Direttore generale della Fiec, ha rammentato che “diversi progetti per infrastrutture importanti sono stati cancellati o rinviati, con rischi per la competitività e gli standard di vita futuri in Europa” ed ha proseguito affermando che “a seguito della crisi si rende necessario un consolidamento fiscale che tuttavia non deve impattare negativamente sugli investimenti nelle infrastrutture di cui si discuterà prossimamente in ambito Ue. La ripartenza della crescita in Europa avverrà solo con una visione coerente dell’investimento a lungo termine nelle infrastrutture essenziali”. |
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FVG: SU CRISI ZANARDI RICHIESTI IMPEGNI CONCRETI |
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Trieste, 28 maggio 2012 - Si è svolta il 25 maggio, nel municipio di Maniago, una riunione sul futuro dello stabilimento produttivo Zanardi. Il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, ha incontrato il sindaco di Maniago Andrea Carli e il presidente del Nip Marco Bellagamba, alla presenza anche dei rappresentanti di Friulia. "C´è la massima disponibilità al confronto - è stato il commento del vicepresidente - e come abbiamo già dichiarato nelle scorse settimane siamo pronti a sostenere l´azienda attraverso Friulia, Mediocredito e tutti i canali approntati dalla Regione negli ultimi anni. A fronte di questo impegno però - ha specificato Ciriani - chiediamo alla proprietà la massima chiarezza circa le proprie intenzioni; vogliamo un impegno a dirimere subito la vicenda dell´immobile di Padova e, soprattutto, deve essere fornita la garanzia circa il mantenimento dell´occupazione e della produttiva in questo territorio" Il tavolo di confronto è stato già riconvocato per i primi giorni di giugno, quando le istituzioni si confronteranno direttamente con l´azienda e le parti sociali. "Il nostro impegno su questo fronte è massimo - ha concluso Ciriani - faremo tutto il possibile per difendere il nostro tessuto produttivo e i posti di lavoro, la nostra priorità sono i lavoratori e le loro famiglie". |
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BURLANDO A ERZELLI PER NUOVA SEDE ERICSSON: “EVENTO SIMBOLICO, PARTE DI UN VASTO DISEGNO PER LO SVILUPPO DELLA CITTÀ” |
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Genova, 28 Maggio 2012 - “L’apertura della nuova sede di Ericsson agli Erzelli è un evento simbolico che fa parte di un disegno vasto che ha trovato energie professionali, intellettuali e imprenditoriali per svilupparsi e che ha l’ambizione di poter ospitare tante altre realtà, scientifiche e tecnologiche.” Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando intervenendo il 24 maggio all’inaugurazione della nuova sede Ericsson di Genova presso il Polo tecnologico di Erzelli. “Dobbiamo ringraziare Rasero e Castellano, con i loro collaboratori, che hanno promosso e portato avanti l’operazione senza fermarsi nonostante la crisi - ha continuato Burlando - dimostrando così che è possibile uno sviluppo diverso. Auguriamo a questa sfida ogni successo perché c’è bisogno di cose nuove - e di sfide come questa - in questa città e in questo Paese”. “Negli ultimi giorni – ha proseguito il presidente - sono accadute tre cose di forte valore emblematico: l’inaugurazione di Ericsson, l’arrivo a Voltri della più grande porta container mai arrivata in porto e il festeggiamento di Renzo Piano per i 20 anni del Porto Antico, operazione di grande successo all’insegna della sobrietà e del riuso del territorio”. “Di fronte al panorama fosco della crisi questi avvenimenti ci indicano tre grandi potenzialità della città, di cui forse non siamo tutti ancora pienamente consapevoli” - ha sottolineato Burlando. “Con Erzelli la città investe sullo sviluppo industriale, tecnologico e scientifico attraverso un’operazione privata da un miliardo di euro, a cui la pubblica amministrazione, seguendo la legge dello Stato, contribuisce con alcune risorse per la ricerca, e, se ci sarà la disponibilità, con gli investimenti per l’Università. Il porto di Genova, in quest’ultimo anno, che si pensava recessivo, avrà più traffici di quanti ne abbia mai avuti. Infine, il Carlo Felice, il Ducale, la Facoltà di Architettura, il Porto Antico, l’Acquario, i Magazzini del Cotone, Eataly ci hanno restituito una ritrovata città, prima inaccessibile.” “Questa occasione simbolica è una riflessione sulle opportunità che la città sta cogliendo, di cui la gente parla ancora poco, schiacciata com’è dalla crisi, ma soprattutto dal ricordo di quella precedente che fu un grande shock” - ha considerato il presidente. Burlando ha sottolineato come sul versante scientifico e tecnologico, su quello portuale e sul quello turistico, culturale, storico, ricettivo e ambientale, siano state messe in campo idee che sono un modello di sviluppo perché non eliminano l’industria ma ne ricercano anche aspetti fortemente innovativi in cui si mischiano hardware e software, manifattura e intelligenza. “Una città che prevede di raddoppiare i traffici portuali, che realizza un investimento come Erzelli e che si reinventa completamente come città turistico ricettiva ha colto gli elementi fondamentali di una nuova fase di crescita. Senza la quale non saremo più in grado di difendere il sociale perché per distribuire ricchezza bisogna produrla, senza indebitarci ancora” ha evidenziato. “Sono lieto che Ericsson abbia firmato l’accordo di programma con il Governo perché, convinto che il mercato non possa risolvere tutto, mi fa piacere dimostrare che la politica può fare la sua parte” ha concluso Burlando. |
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LOMBARDIA: WELFARE E AMBIENTE COMPETITIVI PRESENTATO IL BANDO DI RESPONSABILITÀ SOCIALE DI IMPRESA |
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Milano, 28 maggio 2012 - ´Dobbiamo trattenere in Lombardia ciò che per questa regione è irrinunciabile per il suo sviluppo economico, perché deve restare leader nella produzione. E lo possiamo fare anche con strumenti come questo bando di responsabilità sociale per la competitività di impresa´. Lo ha detto Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia, nel corso della presentazione del Bando ´Responsabilità sociale per la competitività di impresa´, presentato il 23 maggio nella Sala Gonfalone di Palazzo Pirelli a Milano, in videoconferenza con tutte le altre sedi territoriali. Le Finalità Del Bando - Il Bando, che ha una dotazione di 850.000 euro, si articola su questi punti. Riconosce la dimensione strategica della responsabilità sociale come strumento competitivo, coniugando sviluppo a valore sociale. E´ istituito per: integrare obiettivi economici con quelli sociali; utilizzare la responsabilità come strumenti di valore sia interno che esterno all´azienda; aumentare la consapevolezza dell´impresa come attore sociale sul territorio di appartenenza; valorizzare il comportamento dell´azienda nella prevenzione e nella gestione di crisi su temi come la riqualificazione e il reimpiego dei propri lavoratori; promuovere lo sviluppo nella realizzazione di pratiche aziendali, che generino ricadute positive di natura economica; favorire l´impegno delle Pmi nello sviluppo del territorio lombardo. Unire Responsabilità A Competitività - Il vice presidente Gibelli, aprendo i lavori, ha sottolineato con forza come il ´Bando leghi il tema della responsabilità di azienda a quello della competitività´. ´Questi due temi sono inseriti nello strumento che stiamo presentando in maniera simbiotica. Del resto - ha continuato Gibelli - Regione Lombardia ha accettato il tema forte della competitività, costruendo questo bando´. ´Dopotutto - ha detto ancora il vice presidente - tanti dei nostri imprenditori hanno sottolineato come quello della competitività sia un capitolo importante, soprattutto rispetto a quella che viene esercitata da altri Paesi con fortissimo dumping sociale´. Si Guarda A Sostenibilità Ambientale - ´Altro cardine del Bando - ha voluto aggiungere l´assessore all´Industria - è quello legato alla sostenibilità ambientale: questo è assolutamente imprescindibile rispetto anche allo sviluppo dell´economia lombarda che continua a rimanere leader e che ha avuto nel capitolo ´export´ un deciso incremento nel corso del 2010´. Tutela Sanitaria E Di Welfare Ai Dipendenti - Concludendo il suo intervento, Gibelli ha voluto sottolineare, ancora una volta, le tre grandi aree tematiche del bando. ´Si parte - ha detto - con la tutela dei dipendenti, che nell´azienda lombarda sono la vera risorsa. Una tutela che si esplicita in termini di salvaguardia della salute, ma anche come riqualificazione durante le crisi. E ancora: la salvaguardia delle cosiddette ´forniture locali´ alle imprese e il mantenimento dell´economia e dei posti di lavoro, soprattutto per evitare gli effetti negativi della delocalizzazione. E, infine, la sostenibilità ambientale´. |
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GEORGE SOROS AL FESTIVAL DELL´ECONOMIA
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Trento, 28 maggio 2012 - È ufficiale: George Soros sarà ospite del Festival dell´Economia di Trento, sabato 2 giugno, alle ore 15, al Teatro Sociale. Introdotto da Federico Fubini, il finanziere e filantropo di origine ungherese affronterà il tema della crisi dell´Eurozona, proponendo una sua originale e controcorrente analisi della situazione economica. Soros è attualmente presidente del Soros Fund Management e dell´Open Society Institute. Di lui l´ex presidente della Federal Reserve Paul Volcker ha scritto: «George Soros ha lasciato un segno nella veste di speculatore dall´enorme successo, saggio abbastanza dal ritirarsi sostanzialmente quando ancora il gioco volgeva a suo favore. Il grosso delle sue enormi vincite sono oggi votate ad aiutare paesi emergenti o in via di transizione a rendersi delle "società aperte", aperte non solo nel senso della libertà di scambi commerciali, ma soprattutto tolleranti nei confronti delle nuove idee e dei diversi approcci di pensiero e comportamentali.» Dunque un diverso approccio alla crisi, potrebbe essere quello di cui abbiamo bisogno: un motivo in più per non perdere l´appuntamento con il Festival che, dopo l´anteprima di Bari, prosegue a Trento da giovedì prossimo, 31 maggio. Il programma completo sul sito www.Festivaleconomia.it |
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UN PIANO INDUSTRIALE PER IL RILANCIO DELLA FERROSUD
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Potenza, 28 maggio 2012 - Un Piano industriale per il rilancio della Ferrosud di Matera che ricomprenda l’impiego di risorse interne e un valido piano occupazionale da sostenere con le finanze del Contratto di programma regionale. E’ questa l’ipotesi scaturita qil 24 maggio in Regione al termine di un incontro al quale hanno preso parte gli assessori alle Attività Produttive, Marcello Pittella e al Lavoro, Vincenzo Viti. Nel corso dell’incontro, al quale hanno anche partecipato rappresentanti dei sindacati e dei lavoratori, il consigliere regionale Luca Braia e il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, l´amministratore delegato dello stabilimento, Vito Di Michele, ha illustrato il nuovo quadro di opportunità nel quale l’azienda si è mossa nell’ultimo anno. “Abbiamo chiuso in attivo l’ultimo bilancio, attivato tutte le commesse, garantito lavoro a circa 111 unità, previsto la possibilità di rientro con l’aumento della produzione. Siamo in sofferenza – ha aggiunto Di Michele – per l’impossibilità dell’azienda di accedere al credito, fatto che non ci consente di partecipare a gare pubbliche. Nel giro di un mese siamo però in grado – ha concluso Di Michele – di presentare un nuovo Piano industriale”. “La Regione è pronta ad affrontare la questione nella sua interezza – ha detto l’assessore Pittella. Da una parte dobbiamo seguire le problematiche legate alla scadenza della cassa integrazione per i lavoratori, dall’altro dobbiamo sostenere la volontà manifestata dall’azienda di presentare al tavolo regionale un nuovo Piano industriale. Sarà proprio a questo tavolo – ha aggiunto Pittella - che con il supporto dei sindacati e dei rappresentanti del lavoratori – potremo valutare le prospettive occupazionali e di mercato della nuova proposta. Superata questa fase ed auspicando la piena e rapida definizione del concordato – ha concluso Pittella- la Regione farà la propria parte per reperire le risorse economiche necessarie a finanziare il progetto”. “La Regione esprime solidarietà ai lavoratori e conferma il proprio impegno per un’azione politica forte a supporto della ricerca di una soluzione per la Ferrosud – ha detto l’assessore Viti. Mentre l’azione giudiziaria fa il suo corso in piena autonomia – ha aggiunto Viti – noi dobbiamo lavorare per mettere a punto un Piano Industriale attuabile e con buone prospettive. Ciò – ha osservato l’assessore Viti - potrebbe anche contribuire ad accelerare la soluzione della vicenda giudiziaria che interessa l’azienda. La Regione Basilicata – ha concluso l’assessore Viti – conferma nel frattempo il pieno supporto per l’attuazione degli ammortizzatori sociali previsti per i lavoratori”. Al termine della riunione è stato deciso che per l’esame del nuovo Piano industriale che dovrebbe essere presentato in Regione nel giro di un mese, il tavolo sarà riconvocato appena possibile e comunque prima delle ferie estive. |
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MARCO MANDELLI, DA TORBOLE A SASSARI PER LA START UP DELL’ANNO IL GIOVANE RICERCATORE ED IMPRENDITORE TRENTINO SCELTO TRA I 10 FINALISTI DEL CONCORSO |
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Trento, 28 maggio 2012 - Altro riconoscimento per quella “palestra d’impresa” che è il Premio D2t Start Cup. Marco Mandelli, 34 anni di Torbole, secondo classificato nel 2010 al concorso promosso da Trentino Sviluppo, è stato selezionato dalla Giuria del Premio “Start Up dell’Anno” tra i dieci finalisti che domani, venerdì 25 maggio, si contenderanno a Sassari lo scettro di migliore giovane azienda d’Italia. Grazie al supporto del D2t Marco Mandelli ha costituito un anno fa la sua azienda, Cold-pharma, che produrrà uno speciale inchiostro magnetico ed un sistema in grado di svelare eventuali “buchi” nella catena del freddo a garanzia di una corretta conservazione di farmaci ed alimenti. Un sistema, quello brevettato dal giovane startupper trentino, che sta riscuotendo l’interesse di grandi gruppi industriali, tra cui Baxter, Perrigo, L’oréal. Ma anche la curiosità di potenziali investitori, che a Sassari, tengono d’occhio da vicino le giovani aziende promettenti. «Dopo i buoni piazzamenti degli anni scorsi – spiega Luca Capra, direttore dell’Area Imprese e Innovazione di Trentino Sviluppo – confidiamo quest’anno di fare ancora meglio. Va comunque ribadito che la visibilità data da un tale palcoscenico nazionale vale già molto per un’azienda dalle grandi potenzialità che si sta aprendo a nuovi mercati. Un risultato che prova la bontà del supporto dato da Trentino Sviluppo grazie ad una serie di servizi allo start up messi in filiera, che partono dal D2t, continuano con il Seed Money, arrivando fino all’accompagnamento verso potenziali investitori privati e alle missioni all’estero, come quella in Israele del marzo scorso, che ha aperto a Cold-pharma interessanti prospettive di business». Quello brevettato da Marco Mandelli, grazie anche alle ricerche condotte durante il dottorato in Ingegneria dei Materiali presso l’Università degli studi di Trento, è un sistema che permette di verificare se determinati prodotti deperibili sono stati conservati bene o male. «Si può applicare ai farmaci, come vaccini, insulina, trattamenti antitumorali – spiega Marco Mandelli – ma anche a prodotti alimentari quali latte, latticini, carne surgelata o ai prodotti di cosmetica, considerato che molte creme contengono dei lieviti che per essere efficaci e non degradare devono venire conservati in maniera opportuna, non superando determinate temperature massime». Il “segreto” sta infatti in un particolare inchiostro magnetico, stampato su piccole etichette, capace di tenere traccia di eventuali esposizioni a temperature non consentite, abbinato ad uno speciale lettore, simile a quello che si usa nei supermercati per i codici a barre, e ad un software in grado di elaborare i dati in tempo reale, svelando quindi all’istante eventuali difformità nella conservazione durante l’intera catena del freddo. Il premio “Start Up dell´anno” è la competizione, promossa dall´Associazione Pnicube, rivolta alle giovani imprese innovative nate, ospitate o legate da rapporti di collaborazione con le università e gli incubatori italiani. Obiettivo del premio, oltre a dare visibilità alle imprese innovative che nei primi anni di vita hanno raggiunto i migliori risultati economici e qualitativi, è monitorare i risultati ottenuti con le business plan competition e le attività di incubazione svolte dai soci, tra cui Trentino Sviluppo. Il premio “Start Up dell´anno” edizione 2012 si terrà venerdì 25 maggio presso l’Università degli studi di Sassari. Il concorso – che sarà condotto da Riccardo Luna, fondatore del mensile Wired - prevede la presentazione delle 10 aziende finaliste con la premiazione finale della Start Up vincitrice. Le imprese verranno valutate da una Giuria di operatori di fondi di investimento, di specialisti di early stage financing e manager d´impresa. Quest´anno, oltre al premio in denaro e all´opportunità di accedere a un ampio network di possibili partner finanziari e industriali, è previsto un premio extra regolamento per le potenzialità di internazionalizzazione (reso disponibile dal Consolato Britannico) e il riconoscimento di impresa accademica innovativa da parte del Presidente della Repubblica Italiana. |
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