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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 01 Giugno 2012 |
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BELLAGIO: FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’ARTE - TRIBUTO A MARINETTI
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Il Futurismo nasce a Bellagio il 15 giugno 2012. Con questa dichiarazione fortemente evocativa si inaugura a Bellagio la prima edizione del Festival Internazionale dell’Arte, intitolato a colui che fu il padre del Futurismo e che trascorse a Bellagio gli ultimi giorni della sua vita per spegnersi il 2 dicembre 1944. Appuntamenti con le Arti Visive e la Letteratura sono previsti a Bellagio dal 15 giugno al 30 settembre prossimo nell’ambito della I edizione del Festival Internazionale dell’Arte a Bellagio, che sarà affiancato da un “fuori mostra” inedito e unico nel suo genere. Il 15 giugno, in concomitanza con l’apertura della manifestazione, arriverà, infatti, a Bellagio un “esercito di novanta statue d’arte Futurista” che invaderà letteralmente le strade e i vicoli dell’antico Borgo fino a settembre. “Le statue - spiega il curatore del Festival Mario Rozza - difenderanno come soldati l’Arte e il ruolo di centralità della cultura a Bellagio, un “fuori mostra” immersivo e pervasivo che coinvolgerà i commercianti e le strutture ricettive che adotteranno le opere d’arte per farle uscire dai musei e portarle a contatto con la cittadinanza come un’istallazione d’arredo urbano artistico”. Le statue sono realizzate dagli artisti del Liceo e dell´Accademia di Brera che partecipano al Progetto Kontatto promosso dall’“Associazione Le Belle Arti” come laboratorio d’arte contemporanea. Il Festival Internazionale dell’Arte sarà articolato in due sezioni secondo il seguente calendario: • dal 15 al 24 giugno presso la Torre delle Arti, una sezione dedicata alle Arti Visive, in cui sarà ospitata la mostra -30: opere varie d’arte contemporanea realizzate dagli artisti del Liceo e dell’Accademia di Brera. Curatore della mostra Camillo Dedori Presidente dell’Associazione le Belle Arti; • negli ultimi tre sabati di luglio – 14, 21 e 28 - una sezione dedicata alla Letteratura: un percorso tra poesia, teatro, narrativa, canzone d’autore e danze e musica dalla tradizione popolare. Direttore Artistico della sezione Letteratura è Gaetano Delli Santi. Le locandine delle tre serate: L’arte È Un Gioco Serio, Nel Paese Del Nonsenso, Come Si Ride E Si Piange In Poesia. Le rappresentazioni si svolgeranno presso la Biblioteca di Bellagio con inizio alle ore 21.00 (ingresso gratuito). Il Festival Internazionale dell’Arte è curato da Mario Rozza, in collaborazione con Amministrazione Comunale di Bellagio, la Compagnia delle Grotesque, l´Associazione Culturale Torre dell’Artedi Bellagio e l´Associazione Le Belle Arti dell´Accademia di Brera di Milano. Il vernissage che darà il via al Festival si terrà venerdì 15 giugno presso la Torre delle Arti |
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MILANO (PICCOLO TEATRO STUDIO EXPO): ‘PESCIOLINO FUOR D’ACQUA’ DI GUIDO CERONETTI - IL NUOVO SPETTACOLO DEL ‘FILOSOFO IGNOTO’ CON IL SUO TEATRO DEI SENSIBILI - DAL 6 ALL’8 GIUGNO 2012 |
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Pesciolini fuor d’acqua, è il nuovo spettacolo che Guido Ceronetti, con il suo Teatro dei Sensibili, ha realizzato per il Piccolo e che sarà in scena al Teatro Studio, per tre sole eccezionali repliche, dal 6 all’8 giugno 2012. Quella di Ceronetti con il Piccolo è una relazione che dura da anni: nel 2002 ha partecipato ad un’edizione di Masterclass, nel 2004 a Le notti del Mediterraneo, nel 2007 al ciclo Poesia del ‘900. Tra i suoi spettacoli visti al Piccolo, Ceronetti Circus del 2001, Rosa Vercesi. Una storia del 1930 del 2003 e Qohélet. Colui che prende la parola nel 2004. Ceronetti classe 1927, poeta, filosofo, scrittore giornalista e drammaturgo, dal 1945 collabora con diversi quotidiani e dal 1972 continuativamente con “La Stampa”. Nel 1970 il suo amore per il teatro lo ha portato a fondare il Teatro dei Sensibili. Così l’artista, filosofo ignoto (come si definisce lui) ci parla del suo nuovo spettacolo. Una definizione di genere vorremmo evitarla, ma ci si potrebbe identificare tra lo happening e qualche petit cirque, di quello che Peter Brook chiama ‘Teatro Immediato’. Ma in quanto “pesciolini-fuor-d’acqua” riconosciamo il nostro provenire dal simbolico Pesce fuor d’acqua che designa, esotericamente, l’eretico, l’iniziato, l’illuminato. Questi antenati ci indicano la via per un montaggio teatrale di voce, gesto, marionette e oggetti sonori e animabili dove tre pesciolini – tra cui uno ben più vecchio della somma degli anni degli altri due e col corpo reso più circense dagli sbaragliamenti della vita – si sforzano, nei limiti di una rappresentazione mai finita, di servire in scena a quanto può esserci d’infinito nell’enigma tuttora irrisolto del teatro, che di vite non ne rispecchia una sola. Guido Ceronetti |
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BELLAGIO - FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’ARTE _ TRIBUTO A MARINETTI – 15 GIUGNO/ 30 SETTEMBRE |
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Il Futurismo nasce a Bellagio il 15 giugno 2012. Con questa dichiarazione fortemente evocativa si inaugura a Bellagio la prima edizione del Festival Internazionale dell’Arte, intitolato a colui che fu il padre del Futurismo e che trascorse a Bellagio gli ultimi giorni della sua vita per spegnersi il 2 dicembre 1944. Appuntamenti con le Arti Visive e la Letteratura sono previsti a Bellagio dal 15 giugno al 30 settembre prossimo nell’ambito della I edizione del Festival Internazionale dell’Arte a Bellagio, che sarà affiancato da un “fuori mostra” inedito e unico nel suo genere. Il 15 giugno, in concomitanza con l’apertura della manifestazione, arriverà, infatti, a Bellagio un “esercito di novanta statue d’arte Futurista” che invaderà letteralmente le strade e i vicoli dell’antico Borgo fino a settembre. “Le statue - spiega il curatore del Festival Mario Rozza - difenderanno come soldati l’Arte e il ruolo di centralità della cultura a Bellagio, un “fuori mostra” immersivo e pervasivo che coinvolgerà i commercianti e le strutture ricettive che adotteranno le opere d’arte per farle uscire dai musei e portarle a contatto con la cittadinanza come un’istallazione d’arredo urbano artistico”. Le statue sono realizzate dagli artisti del Liceo e dell´Accademia di Brera che partecipano al Progetto Kontatto promosso dall’“Associazione Le Belle Arti” come laboratorio d’arte contemporanea. Il Festival Internazionale dell’Arte sarà articolato in due sezioni secondo il seguente calendario: • dal 15 al 24 giugno presso la Torre delle Arti, una sezione dedicata alle Arti Visive, in cui sarà ospitata la mostra -30: opere varie d’arte contemporanea realizzate dagli artisti del Liceo e dell’Accademia di Brera. Curatore della mostra Camillo Dedori Presidente dell’Associazione le Belle Arti; • negli ultimi tre sabati di luglio – 14, 21 e 28 - una sezione dedicata alla Letteratura: un percorso tra poesia, teatro, narrativa, canzone d’autore e danze e musica dalla tradizione popolare. Direttore Artistico della sezione Letteratura è Gaetano Delli Santi. Le locandine delle tre serate: L’arte È Un Gioco Serio, Nel Paese Del Nonsenso, Come Si Ride E Si Piange In Poesia. Le rappresentazioni si svolgeranno presso la Biblioteca di Bellagio con inizio alle ore 21.00 (ingresso gratuito). Il Festival Internazionale dell’Arte è curato da Mario Rozza, in collaborazione con Amministrazione Comunale di Bellagio, la Compagnia delle Grotesque, l´Associazione Culturale Torre dell’Artedi Bellagio e l´Associazione Le Belle Arti dell´Accademia di Brera di Milano. Il vernissage che darà il via al Festival si terrà venerdì 15 giugno presso la Torre delle Arti. |
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MILANO (TEATRO ARSENALE): LA BANCAROTTA OVVERO IL RISCHIO ECONOMICO SECONDO GOLDONI - IN PRIMA ASSOLUTA - FINO AL 10 GIUGNO 2012
DI CARLO GOLDONI
REGIA MARINA SPREAFICO
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Pantalone, il mercante della Commedia, per superficialità, leggerezza, poca cura nel fare i conti e soprattutto per una invincibile passione per le donne, circondato da avvoltoi e profittatori, manda in rovina impresa, famiglia e sé stesso. “Gli uomini non conoscono il bene fino a quando non sono in miseria” è l´ultima amara constatazione della commedia, mentre “Ecco il conto” ne è la prima battuta! Goldoni scrisse La bancarotta quando era Console di Genova a Venezia e annota: “Iniziato nel mio nuovo impiego alla conoscenza dei commercianti, non sentivo parlare che di fallimenti. E vedevo che quelli che si ritiravano, che tagliavano la corda o che si facevano arrestare, dovevano la loro rovina solamente all’ambizione, alla sregolatezza, al vizio. Allargai il mio orizzonte fino alle persone di legge che, gettando polvere negli occhi dei creditori, davano il tempo ai bancarottieri fraudolenti di rendere i loro fallimenti più lucrativi e sicuri”. Terza commedia di Goldoni, La bancarotta, scritta nel 1740 e rappresentata al Teatro San Samuele di Venezia, conobbe un grande successo di pubblico. È una delle commedie che più marcatamente segna il passaggio dal vecchio teatro della Commedia dell’Arte al nuovo teatro che comincia a farsi strada proprio attraverso la riforma goldoniana. In pratica ai vecchi canovacci, lasciati alla libera e codificata concertazione degli attori, si viene man mano sostituendo un testo completamente scritto, e alle maschere tradizionali, ormai sclerotizzate in una recitazione stereotipata, un maggiore studio e approfondimento dei caratteri. La pièce trova la propria origine in un tradizionale canovaccio della Commedia dell’Arte; alcune parti vengono inizialmente scritte e altre lasciate a soggetto, poi anche queste ultime saranno scritte completamente. La bancarotta rispecchia quindi un momento di ‘crisi’ del teatro, in cui si profilano i cambiamenti che portano dal vecchio al nuovo. La compagnia dell´Arsenale affronta per la prima volta il grande classico italiano con la consueta verve comica non superficiale, che rivela contemporaneamente l´altra faccia del comico. La commedia è sempre tragica in realtà, rivelando la prigione del carattere che obbliga gli uomini a ripetere coattivamente i medesimi e spesso nefasti comportamenti. Gli attori in scena appartengono a diverse generazioni, che portano sulla scena della commedia la vita, come d’uso all’Arsenale. Il teatro è infatti uno specchio della vita che la evidenzia e la migliora. Lo spettacolo è recitato in un italiano veloce e scorrevole, per facilitare la comprensione del testo e per seguire alla lettera le ripetute raccomandazioni di Goldoni che, più volte nei suoi scritti, ricorda l’importanza fondamentale che il linguaggio recitato sia pienamente condiviso dal pubblico. Liberato dagli schemi formali che lo affliggono, Goldoni appare qui per quello che è: il grande autore classico, dunque contemporaneo, che trae le sue storie dai grandi libri del Mondo e del Teatro. Commenta la regista Marina Spreafico: «Percorre, l´uomo de La bancarotta, uno spazio urbano e popoloso che lo porta instancabilmente da un luogo all´altro, all´aperto e al chiuso, correndo spinto dal vento delle passioni, dei desideri, della necessità e da poca virtù. Spazi di passaggio, dove si consumano brevi scene e la vicenda. Scene veloci, captate al volo, uno sguardo sulla vita. Goldoni ha marcato un momento importante di passaggio nel teatro e l´ha chiamato “la mia riforma”. Ha riassunto e portato a maturazione un movimento insito nel divenire stesso del teatro. Anche il nostro è un momento di “riforma”. Si riforma, ora, il teatro attraverso lo spazio della rappresentazione che non è, e non può più essere, quello di prima, e non è ancora un altro: è fluido, “poroso”, alla ricerca di sé stesso. La prospettiva classica, utilizzata per secoli e coincidente con il palcoscenico tradizionale, sembra oggi non rispondere più al nostro punto di vista, abituato all´immagine in movimento, a una visione dello spazio che ne valorizza le fughe verso altri spazi solo immaginabili. Lo spazio corre altrove e le nostre passioni e i nostri desideri, motori del nostro movimento, corrono verso un altrove che ci sfugge. Antico e moderno vengono qui a coincidere in una classicità riformata». L’allestimento è il frutto di un lavoro congiunto tra teatro e architettura e il risultato di un concorso all’interno del Corso di Scenografia della Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano (docenti Pierluigi Salvadeo e Davide Fabio Colaci). All’interno dell’Arsenale, lo spazio dell’azione e quello degli spettatori si incastrano e si articolano in modo organico al luogo e ai contenuti della commedia: tre spazi nello spazio, disegnati da semplici scheletri di costruzione in legno, uniscono spettatori e attori in un interno-esterno che si modifica durante lo spettacolo. Da più di cinque anni ormai Teatro Arsenale, Arsenale-lab e Scuolarsenale e il Corso del Politecnico collaborano insieme in un percorso di ricerca che ha dato vita a differenti e innovativi eventi teatrali e scenografici, sia al Teatro Arsenale che allo Spazio Patio di via Ampère. Orari Spettacoli: da martedì a domenica ore 21.00 Ingresso: intero € 22 / ridotto € 15 – Spettacolo inserito in “Invito a Teatro” Informazioni Al Pubblico: tel. 02 8321999 – www.Teatroarsenale.it |
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MILANO (TEATRO SAN BABILA): IL PAESE DEI CAMPANELLI - LIBRETTO DI CARLO LOMBARDO, MUSICHE DI CARLO LOMBARDO E VIRGILIO RANZATO - REGIA ANDREA BINETTI - 1/3 GIUGNO 2012
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Scritta nel 1923 “Il paese dei campanelli” è un’operetta in tre atti dall’intreccio molto semplice. In un villaggio di un’immaginaria isola dell’Olanda, ad ogni porta è appeso un campanello che, narra la leggenda, suonerà se la consorte del padrone di casa dovesse cadere in tentazione e compiere adulterio. Nessuno ha mai sentito suonare i campanelli, ma la situazione si complicherà quando attraccherà sull’isola una nave di aitanti marinai e, in seguito, anche una con le loro mogli. I campanelli inizieranno a suonare ininterrottamente, ma poi tutto si concluderà con il meritato lieto fine. Famose sono le arie di questa operetta, sensuali e romantiche allo stesso tempo: “Nella notte misteriosa” e “Luna tu, non sai dirmi cos’è” (cantate da Bombon), “Quella che egli ama, o bimba innamorata (cantata da Nela) e ancora “Balla la giava, boccuccia di baci” (Bombon in coppia con La Gaffe), conosciute da grandi e piccini |
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MILANO: PHOTOSHOP IN UN WEEKEND - L´UNICO CORSO IN DUE GIORNI AL COSTO PIU´ BASSO CON ANGELO TONDINI E VITO IANNUZZI - 16/17 GIUGNO 2012
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Un metodo nuovo proposto da Angelo Tondini e l’esperto informatico Vito Iannuzzi. Angelo Tondini è un noto reporter internazionale: 169 Paesi visitati nel corso di circa 300 viaggi in tutti i continenti, 1 milione d’immagini in archivio. Primo uomo occidentale alle sorgenti del Fiume Giallo in Cina, premiato in Costarica nel 1993 come reporter dell’anno e in Italia nel 2002 dall’Adutei (Associazione degli Enti del Turismo). Ha pubblicato articoli in tutto il mondo e 11 libri in Russia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Italia. Da 20 anni insegna fotografia creativa e reportage in Italia e all´estero : Kenya, Marocco, Polonia, Niger, Ghana, Togo, Mali, Costa d´Avorio, Senegal, Algeria, Guinea Bissau, Guinea Conakry, Birmania, Yemen, India, Cambogia, Laos, Mali, Burkina Faso, Georgia, Armenia, Mongolia, Capo Verde, Namibia. Vito Iannuzzi è un tecnico informatico di grande esperienza e anche ottimo fotografo. Conoscitore profondo di Photoshop, ha elaborato insieme a Tondini un metodo semplice per insegnarlo. Insieme hanno già tenuto diversi corsi con alto gradimento degli allievi. Finalmente un corso veloce per imparare tutti i segreti del fotoritocco in un weekend. Teoria e pratica: esercitazione in diretta con il proprio personal computer con il programma Photoshop temporaneo. Il corso è a numero chiuso: minimo 5, massimo 8 partecipanti. Controllo tutoriale personalizzato ad ogni passaggio dell´insegnamento. La vera grande rivoluzione nel mondo dell’immagine è stato il programma di Adobe Photoshop, che consente di fare un numero infinito di modifiche per migliorare o personalizzare le foto. Conoscerne bene l’uso non è facile. Abbastanza problematico poi – nonché lento e complesso - apprenderlo dal manuale d’istruzione. Oppure dovete frequentare corsi che durano mesi. Un esperto di fotografia e un operatore informatico di grande valore, in sole 16 ore, permettono di apprenderete tutto quello che c’è da sapere su Photoshop: un’esperienza preziosa, Oltre alle funzioni-base (luminosità, contrasto, colore, ecc), imparerete a cambiare dimensioni, risoluzione e proporzioni di una foto, a modificare e ritagliare, a usare lo strumento Scherma, Brucia e Spugna, il comando Variazioni, gli strumenti di selezione a mano libera e la Bacchetta Magica, i riempimenti e le sfumature, ecc.Tondini e Iannuzzi saranno con i corsisti per due giorni pieni, pronti a rispondere ad ogni domanda e ad organizzare le ore di esercitazione. Per seguire il corso è necessario che nel Pc del corsista sia già installato Photoshop nelle versioni Cs2 o Cs3. In caso contrario è possibile scaricare da internet Photoshop nella versione di prova, che consente l’utilizzo gratuito per un periodo di 30/40 giorni. Altrimenti lo installano i docenti all´inizio del corso. Per saperne di più e per scaricare la scheda di iscrizione consultate uno dei siti: www.Angelotondini.com - www.Corsifotomilanoinviaggio.com Info: Milano - 16/17 giugno 2012 - 9.00/13.00 e 14.30/18.30 di ogni giornata per un totale di 16 ore - costo: 280,00 euro |
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