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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Giugno 2012
ICT: - 3,6% NEL 2011/2010, MA SOFTWARE, DISPOSITIVI E SERVIZI LEGATI A INTERNET A +5,9% LA DOMANDA IT SCENDE A -4,1%, TRASCINATA DAL CALO DELL’HARDWARE, PASSATO DA +2,8% A - 9%, PC A -17,5%. TLC A -3,4%, IN NETTA DISCESA LA TELEFONIA MOBILE - 4,7%.  
 
 Milano, 14 giugno 2012 – “Nel 2011 il mercato italiano dell’Ict, nelle sue componenti tradizionali - hardware, software e servizi - ha subito un’ulteriore contrazione dell’ordine di -3,6% rispetto all’anno precedente. Questi dati, a fronte di un aumento medio mondiale della domanda di Ict di + 4,4%,mettono in luce in modo drammatico dove si concentrano le difficoltà di ripresa della nostra economia, che fa ancora troppa, estrema, fatica ad agganciarsi all’innovazione digitale come motore della crescita”. Così ha esordito il presidente di Assinform Paolo Angelucci, nell’illustrare i risultati emersi dal 43° Rapporto Assinform relativi alle performance del settore Ict nel 2011, presentando questa mattina a Milano i risultati nel corso di un convegno a cui hanno preso parte, Giancarlo Capitani di Netconsulting, Paolo Donzelli del Dipartimento per la digitalizzazione della Pa e l’innovazione tecnologica, Paolo Gentiloni, deputato Pd, Alberto Meomartini presidente di Assolombarda, Antonio Palmieri deputato Pdl. D’altro canto i numeri parlano chiaro: l’It italiana è passata dal – 1,4% di fine 2010 a chiudere il 2011 con un ulteriore calo di -4,1% (Tlc da – 3,0% a -3,4%). Se il confronto con i trend medi mondiali appare impietoso, con l’informatica in salita a + 2,4% e le Tlc a +5,7% nel 2011, entrando in maggior dettaglio si nota che la crisi ha determinato rilevanti differenze di perfomance fra paesi. Da una parte, rimangono trainanti gli Usa con l’It a +3,1% (+ 5,1 nel 2010) e la Germania con + 2,3% (+ 2,6% nel 2010), dall’altra economie confrontabili alla nostra appaiono in affanno, con la Francia a + 0,3%, l’ Uk – 0,7%, peggio di noi la Spagna con - 5,3%, per una media europea che nel 2011 non è andata oltre il + 0,5%. Il risultato, tuttavia, è che la distanza sull’innovazione fra l’Italia e i principali paesi si va allargando, se consideriamo che, sempre nel 2011, il rapporto Spesa It/pil per gli Usa è stato del 4,2%, per la Francia 3,4%, per la Germania e l’Uk 3,3%, mentre l’Italia, come la Spagna, si ferma all’1,8%. “C’è, tuttavia, una buona notizia – ha continuato Angelucci – al calo della domanda Ict tradizionale, si sta contrapponendo l’emersione di un nuovo perimetro del mercato digitale, che tende ad ampliarsi in virtù della crescita delle componenti più innovative, legate alla penetrazione del web, allo sviluppo del cloud, all’Internet delle cose, all’uso di tablet, e-reader e smartphone. In questa nuova dimensione, frutto della convergenza sempre più stretta fra tecnologie informatiche e di telecomunicazione, che viene presentata quest’anno per la prima volta quest’anno dal Rapporto Assinform come “Global Digital Market”, il volume d’affari raggiunto nel 2011 è stato di 69.313 milioni di euro, con un trend negativo più attenuato, dell’ordine di – 2,2 % rispetto al 2010. In realtà, mentre recessione, credit crunch e necessità di risanamento di bilancio, stanno penalizzando in modo sempre più grave gli investimenti in innovazione, l’Ict italiano si trova alle soglie di un cambiamento di natura strutturale, in linea con le tendenze mondiali, chesta trasformando e diversificando il settore moltiplicandone le potenzialità. Così, se il 2012 vedrà, secondo le nostre previsioni, un trend delle componenti tradizionali dell’Ict ancora in discesa, anche se con velocità attenuata, dell’ordine di - 2,5% , con le Tlc a -3,1% e l’It a -2,1%, dato questo che abbiamo dovuto ritoccare verso il basso rispetto alle stime rilasciate a marzo a causa del perdurare del quadro recessivo, leggendo il settore nella nuova dimensione di Global Digital Market, prevediamo un trend in attenuazione a -1,0%, con le componenti innovative in crescita di +6,7%. Ciò significa che nella crisi si stanno manifestando anche importanti nuove opportunità già in grado di raddrizzare verso l’alto i trend negativi”. “Nasce da qui il senso dell’urgenza e dell’improrogabilità di mettere in campo una strategia a doppio binario che, da una parte valorizzi le potenzialità emergenti nell’Ict riportando il settore sulla via della crescita, dall’altra crei un quadro istituzionale favorevole all’innovazione – ha affermato il presidente di Assinform - In questa fase le imprese dell’Ict, in primis, devono fare la loro parte per promuovere l’evoluzione del settore all’altezza. Ciò significa rifocalizzarsi sugli asset innovativi e rimodellarsi in maniera efficiente su quelli tradizionali; crescere dimensionalmente sfruttando tutti gli strumenti a disposizione, innanzitutto capitale di rischio e reti d’imprese; investire massicciamente in Ricerca&sviluppo. “Al Governo non chiediamo nuove risorse, ma azioni capaci concretamente di favorire i nuovi scenari - ha concluso Angelucci - Assinform ha attivato insieme a Confindustria Digitale i tavoli di lavoro sull’Agenda digitale per offrire alla Cabina di regia il proprio contributo di idee e proposte. E’ importante che diventi un’agenda per la crescita ed è urgente la sua attuazione, ma non basta. Bisogna agire su cinque altri fronti. Risolvere il credit crunch: per le imprese It è fondamentale, perché essendo labour intensive sono particolarmente esposte alle problematiche finanziarie; attenzione particolare sulla riforma del lavoro: non deve essere piu “tossica” dell’attuale dell’art.18 bloccando la capacità di affrontare le sfide che pone il Global Digital Market; appalti: è indispensabile rivisitare la materia per l’It, eliminando le gare al massimo ribasso e rispettando i tempi di pagamento; riformare l’in-house per eliminare distorsioni di mercato e rivitalizzare la concorrenza nell’informatica pubblica; è necessario introdurre un Chapter 11 italiano per permettere la ristrutturazione delle imprese It, che non è compatibile con i tempi delle attuali procedure concorsuali”. I dati L’information Technology - Nel 2011 tutte le componenti tradizionali del mercato italiano dell’It hanno continuato ad essere in affanno, in particolare l’hardware (4.559 milioni di euro, - 9%). Nubi anche sui servizi ( 8.212, -2,6%), mentre il software ha dato prova di maggior tenuta (4.226, -1%), grazie al ruolo da esso assunto nella valorizzazione e nell’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche esistenti. Sul calo dell’hardware (-9%) ha pesato anche il calo dei Pc (6.370.000, -16,2%), non compensato dal boom dei tablet (858.000 pezzi, +100,2%). Nel settore dei servizi It (-2,6%), hanno tenuto relativamente meglio i servizi di outsourcing (-1,4%), mentre tutti gli altri, dallo sviluppo e manutenzione delle applicazioni alla systems integration, alla consulenza, si sono mossi in linea con il comparto o peggio, a conferma di un approccio complessivo dell’utenza orientato al contenimento dei costi. Le telecomunicazioni - Nel 2011, il mercato italiano delle telecomunicazioni (apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) si è ancora contratto, a 40.385 milioni, (-3,4%). Hanno pesato gli andamenti di entrambe le componenti: di rete fissa (18.160 milioni, - 2,2%) e di rete mobile (22.225 milioni, -4,4%), che già l’anno prima aveva interrotto una crescita incessante. Anche la ripartizione dell’intero mercato) per macrocomparti ( servizi: 31.735 milioni, -4%; apparati: 8650 milioni, -0,9%), evidenzia i tratti di un mercato maturo, ove prevale il downpricing competitivo sul fronte dei servizi. I servizi su rete mobile (17.735 milioni), l’aggregato più importante del mercato, sono fra quelli che sono calati di più: -4,7% . Il dato sarebbe risultato più riflessivo se la componente Vas (5.925 milioni, comprensivi di sms, mms, servizi mobili di connessione Web, ecc.) non fosse cresciuta del 5,5% a fronte di una componente voce in forte calo (11.450 milioni, -9.2%) e se non fosse cresciuto ancora il numero delle linee (97,2 milioni, +2,3%) e il numero di utenti effettivi: 46,9 milioni (+0,6%), pari a poco più della metà delle linee e oramai sostanzialmente stabile. Il mercato Ict in Italia nel 2012: -3,2% nei primi 3 mesi, -2,5% su base annua - Nei primo trimestre 2012 il mercato delle telecomunicazioni è risultato di 9.960 milioni (- 3,1% sul primo trimestre 2011,) e quello dell’It di 4.085 milioni (-3,4%), per un mercato complessivo dell’Ict pari a 14.045 milioni, in calo del 3,2%. Per l’intero 2012 e per l’intero mercato Ict si prevede, a scenari macroeconomici dati, una lieve attenuazione delle criticità, con un business complessivo pari a 56.599 milioni (-2,5%) con la componente telecomunicazioni a 39.530 milioni (-2,1%) e la componente It a 17.119 milioni (-3, 1%). Il Global Digital Market - porta il business digitale italiano a 69.313 milioni (11.200 in più rispetto al perimetro di prima) nel 2011 e a una stima di 68.609 milioni per il 2012 (-1%, con solo un lieve calo rispetto all’anno prima, ampiamente giustificato dalle condizioni congiunturali). Mostra, in uno schema che non fa più distinzione netta tra componenti It e Tlc, il diverso passo che già nel 2011 hanno avuto i principali capitoli di spesa/investimento, comprendendo da un lato, i dispositivi e sistemi (17.234 milioni di euro,-2,6%) e i servizi ancora in calo ( 40.176, -3,8%), e dall’altro, software e soluzioni Ict (5.205, +1,1%), componenti di e-content e advertising on- line (6.698 +7.1%) in netta crescita. E questo secondo dinamiche che appaiono in fermento anche per il 2012 ove si stima un business in calo solo per i servizi Ict (38.899 milioni, -3,2%) a fronte di crescite per il software e le soluzioni Ict ( 5.333, +2.5%) , per il segmento e-content e adv on- line (7.118, + 6,3%), con i dispositivi e sistemi non più in calo (17.259 milioni, +0,1%). Indica che con l’avvento di nuovi prodotti (dalle smart Tv ai tablet, dagli e-reader a sistemi digitali di controllo in rete applicabili ai più diversi contesti, ecc..) c’è si sofferenza per Pc, laptop e cellulari, ma anche che si aprono mercati nuovi e soprattutto si alimenta una progressione delle soluzioni e dei servizi legati al Web (software applicativo di nuova generazione, internet delle cose, cloud computing,) che è concreto e consistente e che si aggiunge alle spinte già esistenti sull’e-commerce e gli e-payments dando conto di potenzialità di mercato tutte da cogliere. Ritardi importanti da colmare - Le dinamiche viste accrescono il ritardo tecnologico del nostro Sistema-paese: è quasi trascurabile il numero di Pmi italiane che vendono on-line (Europa: 12-13%) · le imprese italiane che acquistano on-line sono meno del 20% ( Europa: quasi 30%) · la popolazione italiana che usa spesso Internet non supera il 54% (Europa:oltre 71%) · la popolazione italiana che usa l’-on line banking non supera il 20% (Europa 35-40%) · i cittadini che usano i servizi di e-goverment non superano il 23% (Europa: circa 40%) · le famiglie con accesso alla banda larga non sono più del 53% (Europa 68%) · la popolazione che acquista on-line è meno del 15% (Europa: oltre 40%).  
   
   
DAL PIEMONTE UN AIUTO PER L’INDUSTRIA CREATIVA DIGITALE  
 
Torino, 14 giugno 2012 - La Regione Piemonte sostiene le idee dell’industria creativa con un nuovo bando finanziato con due milioni di euro: le micro imprese degli under 35 costituite da almeno sei mesi potranno ottenere un bonus se riusciranno ad utilizzare la tecnologia digitale per introdurre un’innovazione nel proprio prodotto e, più in generale, nell’attività aziendale. Le nuove applicazioni per smartphone, strumenti che riproducano in ambienti virtuali l’esperienza di un negozio, di una fiera oppure di ambienti storici, servizi per utenti in mobilità, intelligenze artificiali per diffondere la conoscenza delle città, dei territori, delle università sono soltanto alcuni degli esempi di idee che sarà possibile finanziare con questa nuova iniziativa, per la prima volta applicata in Piemonte. “Un bando per valorizzare i giovani - lo ha definito l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, durante la presentazione svoltasi il 13 giugno a Torino - e per affermare sempre meglio in Piemonte l’industria creativa. Il sostegno convinto alle buone idee è la migliore forma possibile per uscire dalla crisi. Con questo importante contributo abbiamo l’obiettivo di stimolare le innovazioni delle imprese di under 35, consapevoli di poter contare su un grande potenziale. Ma l’obiettivo della misura è anche più ampio, poiché permette di incentivare la collaborazione tra i giovani creativi e le imprese dei più diversi settori, una politica che già stiamo promuovendo con le azioni previste dal Piano giovani attraverso quello che abbiamo definito come avvio di un nuovo patto generazionale”. I progetti saranno finanziati mediante un contributo a fondo perduto fino al 75% dei costi ammissibili, per un importo fino a 15.000 per singolo progetto, o per singolo sotto-progetto in caso di presentazione da parte di un raggruppamento temporaneo di imprese. “E’ un’iniziativa emblematica - ha commentato ancora Giordano - perché rappresenta al meglio la nostra impostazione di governo in questi due anni, dedicata in modo specifico ai giovani, all’innovazione e alla creatività”. Per innovazione in questo bando si intende l’introduzione di un prodotto, di un processo, di un servizio o di una soluzione che siano nuovi o significativamente migliorati rispetto alle attuali caratteristiche o usi dell’impresa, inclusi miglioramenti significativi nelle caratteristiche tecniche, nei componenti e materiali (software compreso), nella praticità per l´utente o in altre caratteristiche funzionali. Tale innovazione può utilizzare nuove conoscenze o tecnologie, oppure può essere basata su nuovi usi o combinazioni di conoscenze e tecnologie già esistenti. L’innovazione può essere rivolta sia al processo produttivo già in atto nell’azienda, per renderla più efficiente e competitiva, sia all’introduzione di un nuovo processo di nuovi prodotti; in entrambi i casi, gli interventi non devono configurarsi come attività di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale, ma semmai finalizzare tali attività ad un nuovo processo o ad un nuovo prodotto finito da avviare al mercato. La misura è prevista all’interno del piano strategico sull’Information and Communication Technologies ed è cofinanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Le domande andranno inviate via Internet dal 4 luglio 2012 compilando il modulo telematico reperibile su www.Sistemapiemonte.it    
   
   
“VENETO BIG DATA”. VENERDI’ PRESENTAZIONE NUOVO PORTALE DI PUBBLICAZIONE DATI PUBBLICI DELLA REGIONE  
 
Venezia, 14 giugno 2012 - La disponibilità di dati pubblici migliora la qualità della vita dei cittadini e fornisce alle imprese nuove opportunità di business. Sono obiettivi a cui guarda il nuovo portale di pubblicazione dei dati pubblici (“open data“) della Regione del Veneto che sarà presentato nel corso dell’evento Veneto Big Data in programma venerdì a Marghera, nell’Aula Magna Lybra del Vega Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia, con inizio alle ore 9.00. I lavori saranno aperti dal vicepresidente della giunta regionale e assessore all’informatica Marino Zorzato. Il portale ( http://dati.Veneto.it/ ) consentirà ai cittadini, alle imprese e agli altri enti pubblici di fruire del patrimonio informativo dell’amministrazione, degli enti e delle agenzie strumentali della Regione. “Questo portale – sottolinea lo stesso Zorzato – accresce il livello di trasparenza istituzionale e le opportunità di utilizzazione del patrimonio informativo della Regione. I dati, infatti, sono resi liberamente e gratuitamente accessibili a tutti sul web e sono quindi riutilizzabili, in modo creativo, anche in ambiti e per finalità differenti rispetto a quelli per cui sono stati raccolti o elaborati. In questo senso, potranno essere di aiuto anche alla competitività delle imprese, che si gioca ormai sempre più sul terreno dell’innovazione”. Nel corso della giornata sarà illustrato anche il percorso di avvicinamento all’Agenda Digitale del Veneto, con un particolare focus sulle infrastrutture digitali, divide culturale ed economia digitale. Il pomeriggio, invece, sarà dedicato a tavoli di lavoro, coordinati da esperti, in cui si discuterà dei vantaggi degli Open Data in relazione a temi come riuso, smart cities, sistemi ambientali, sviluppo economico, dati territoriali, interoperabilità.  
   
   
MIUR E TELECOM ITALIA LANCIANO “ITALIAN RAINFOREST”, DALLA SILICON VALLEY UN NUOVO MODELLO PER L’INNOVAZIONE IL 15 GIUGNO A ROMA GREG HOROWITT ILLUSTRERÀ LA SUA TEORIA “RAINFOREST” E IL MODELLO PER SVILUPPARE L’ECOSISTEMA DELL’INNOVAZIONE IN ITALIA  
 
Roma, 14 giugno 2012 - Telecom Italia e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca organizzano il 15 giugno a Roma “Italian Rainforest – Impariamo a crescere”, un incontro per definire nuovi interventi a favore dell’innovazione in Italia e guardare al futuro attraverso l’esperienza della Silicon Valley. L’iniziativa ha l’obiettivo di sostenere il confronto tra numerosi e qualificati player dei diversi settori coinvolti, come quello della ricerca, dell’università, della finanza, della politica, dell’imprenditoria digitale al fine di delineare un nuovo modello per l’ecosistema dell’innovazione in Italia. Ospite d’eccezione Greg Horowitt, Fellow della Kauffman Society e coautore di “Rainforest: the secret to building the next Silicon Valley”, un bestseller dedicato allo sviluppo e all’implementazione di nuovi progetti per l’innovazione che, dopo aver generato un dibattito internazionale, sarà al centro del prossimo Global Innovation Summit in California. A “Italian Rainforest – Impariamo a crescere”, che si svolgerà presso l’Opificio Telecom Italia (via dei Magazzini Generali, 20/A), interverranno Greg Horowitt, Mario Calderini consigliere del Miur per le politiche di ricerca e innovazione, Marco Patuano amministratore delegato di Telecom Italia, Annibale D’elia Regione Puglia, Francesco Sacco, docente del dipartimento Management e Tecnologia dell’Università Bocconi di Milano oltre a numerose altre personalità del mondo delle start up. Il pubblico presente potrà rivolgere domande sulle tematiche emerse dalla giornata. “Italian Rainforest – Impariamo a crescere” potrà essere seguita, dalle 10:30 del 15 giugno, in live streaming sul sito di Working Capital ( www.Workingcapital.telecomitalia.it ), l’acceleratore di impresa di Telecom Italia che investe nelle migliori start up italiane del settore digital per sostenere la loro entrata nel mercato.  
   
   
PRESENTATA A ZARA LA MACCHINA SOLARE REALIZZATA DAL CFP SIMONETTA TOSI, ROMA ORGOGLIOSA DEI SUOI RAGAZZI  
 
Roma, 14 giugno 2012 - Dopo il battesimo avvenuto a Circo Massimo, la macchina solare del Centro di Formazione Professionale Simonetta Tosi ha riscosso un enorme successo a Zara. È stata infatti presentata nella città croata la macchinetta ad energia solare realizzata dagli allievi disabili del Cfp di Roma Capitale nell’ambito del quarto incontro transnazionale del Progetto Aire 2, piano comunitario nato per sviluppare e diffondere le energie rinnovabili. Al progetto hanno partecipano, oltre a Roma Capitale, le città di Berlino, Limoges, Sofia, Nova Gradiska, Randers e Zara. Oltre alle attività didattiche e professionali, Aire 2 prevedeva due gare di macchinette a energia solare (Solar Toy Car Race), prodotte direttamente dagli studenti delle scuole coinvolte ed il modello a pannelli solari presentato dalla Formazione Professionale di Roma Capitale è stato particolarmente apprezzato, sia perché prodotto da ragazzi disabili, sia perché realizzato con materiali riciclati. “Roma è orgogliosa dei suoi ragazzi – afferma l’assessore alle Attività Produttive e al Lavoro Davide Bordoni – e con la partecipazione a questo progetto europeo ha dimostrato ancor di più l’importanza di investire nella formazione professionale, una risorsa che tutte le pubbliche amministrazioni dovrebbero valorizzare e promuovere per rilanciare l’occupazione nel nostro Paese”.  
   
   
SETTIMANA DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE IN OCCASIONE DELLE CELEBRAZIONI PER I 25 ANNI DEL CICOPS UNIVERSITÀ DI PAVIA 18 - 23 GIUGNO 2012  
 
Pavia, 14 giugno 2012 - L’università degli Studi di Pavia insieme alla Provincia ed al Comune di Pavia organizzano dal 18 al 23 Giugno la “Settimana per la Cooperazione Internazionale”, in occasione del 25° anniversario di Fondazione del Centro Internazionale per la Cooperazione allo Sviluppo dell’Università. Il Cicops - Centro Internazionale Cooperazione per lo Sviluppo - è stato il primo centro universitario in Italia deputato al coordinamento delle diverse attività di cooperazione allo sviluppo e i 25 anni di esperienza sul campo hanno fatto comprendere come studio e progetti di ricerca congiunta tra studiosi delle diverse aree del mondo possano concretamente contribuire a creare un futuro migliore nei Paesi in Via di Sviluppo. E´ con questi obiettivi che il Cicops sta creando una sempre più fitta rete di contatti favorendo le collaborazioni internazionali con università straniere, governi, organizzazioni internazionali e non governative, attraverso progetti di collaborazione, borse di studio, scambi docenti e studenti, consulenze, missioni dei suoi delegati, con diversi paesi in Africa, America Latina, Asia, Europa dell’Est. I lavori si apriranno lunedì 18 giugno alle ore 10.30 in Aula Magna, alla presenza del Magnifico Rettore Angiolino Stella e del Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione Prof. Andrea Riccardi. In tale occasione verrà presentato il libro “Le radici della cooperazione internazionale all’Università di Pavia – Storia del Cicops” e verranno firmati i protocolli di intesa con l’Università di Lucknow (India) e diverse Ong cooperanti con l’Università di Pavia. Martedì 19 giugno alle ore 14.30 in Aula Foscolo si terrà la Tavola Rotonda “Una riflessione sulla cooperazione Internazionale” mentre mercoledì 20 giugno alle ore 17.30 in Aula Magna i rappresentanti del Fronte Polisario presenteranno la Illben Tours Sharawi e il suo impegno per il popolo Sharawi. Giovedì 21 giugno alle ore 14.00 in Aula Magna del Collegio S.caterina da Siena, si discuterà di “Educazione allo Sviluppo e alla Pace: una riflessione promossa da tre realtà di formazione accademica in ambito cooperazione-sviluppo-diritti umani-conflict management”, mentre alle ore 21.00 presso la Sala dell’Annunciata della Provincia di Pavia si terrà una tavola rotonda dedicata alla Fondazione Irccs Policlinico San Matteo, sempre di più in prima linea nel campo della cooperazione internazionale. La giornata di venerdì 22 giugno è riservata invece alle testimonianze di studenti, specializzandi , borsisti che a vario titolo hanno partecipato a progetti di scambio e di cooperazione che racconteranno le loro esperienze. A chiusura dei lavori, sabato 23 giugno alle ore 17.30, presso la Sala dell’Annunciata, la Tavola Rotonda sulla “Cooperazione Decentrata: alla ricerca di nuovi percorsi”, al termine della quale verrà firmato il protocollo d’intesa tra la Provincia di Pavia e il Fondo Milanese per la Cooperazione Internazionale, mentre presso i Giardini Malaspina la solidarietà internazionale incontra i cittadini: nel pomeriggio saranno allestiti stands di presentazione delle attività di cooperazione degli Enti ed Organizzazioni operanti nella Provincia di Pavia. Durante tutta la settimana il Cortile delle Statue ospiterà la mostra delle attività delle Associazioni pavesi operanti nel campo della cooperazione internazionale mentre le serate saranno dedicate a rassegne di documentari dal mondo della cooperazione internazionale, proiettati presso la Sala dell’Annunciata . Non mancheranno momenti ludici, come la manifestazione musicale dell’Alleluya Band Malawi, mercoledì 20 giugno alle ore 21.00 in Piazza Vittoria, e la cena etnica a cura delle comunità straniere presenti a Pavia, che si terrà venerdì 22 giugno alle 19.30 presso la Casa del Giovane.  
   
   
UNIVERSITA´: CHIODI, PIENO SOSTEGNO ALL´ATENEO DI TERAMO REALTA´ ACCADEMICA MODELLO. CALO ISCRITTI GENERALIZZATO  
 
 L´aquila, 14 giugno 2012 - Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, assicura tutto il sostegno necessario all´Università di Teramo, in questi giorni al centro di un acceso dibattito per la diminuzione del numero degli studenti e per le incerte prospettive di sopravvivenza. Il Presidente ritiene presumibile, da parte del Governo, una rivisitazione in toto del sistema universitario italiano "che porti ad una razionalizzazione ma anche ad una valorizzazione delle specificità e delle eccellenze". "Del resto - ricorda Chiodi - quello di Teramo è stato sempre un ateneo modello tra quelli di piccole dimensioni. Un Ateneo con un corpo docente di elevato spessore, con un´offerta formativa varia e valida, con proposte innovative anche extra corsi". Per il Presidente "il calo di iscritti è un fenomeno generalizzato in tutta Italia e da solo non giustifica la paventata ipotesi di ridimensionamento della realtà accademica teramana, orgoglio dell´intero Abruzzo". Il Governatore Chiodi auspica che le tre Università abruzzesi "tutte di comprovata qualità formativa, possano, e sappiano, reagire con determinazione e magari promuovere tra loro una fattiva collaborazione che riesca a traghettarle, con maggiore forza e capacità propositiva, verso quel percorso federativo che sembra essere l´unico sbocco futuro".  
   
   
CAMPANIA: CALENDARIO SCOLASTICO 2012 – 2013, SI COMINCIA IL 13 SETTEMBRE  
 
 Napoli, 14 giugno 2012 - Il 13 settembre cominceranno le lezioni dell´anno scolastico 2012 – 2013, che termineranno l’8 giugno. La delibera sul calendario, approvata dalla Giunta regionale, prevede la sospensione delle lezioni, oltre che in occasione delle festività nazionale, il 2 novembre in occasione della commemorazione dei defunti e il 12 febbraio 2013, ultimo giorno di carnevale. Le istituzioni scolastiche dei territori a particolare vocazione turistica, possono deliberare di posticipare (per un massimo di giorni 3) la data di inizio delle lezioni. I giorni di autonomia scolastica saranno 4 e potranno essere utilizzati dalle scuole anche per le esigenze connesse a specificità dell’istituzione scolastica: in presenza di una rilevante componente studentesca appartenente a comunità etniche e/o religiose diverse, è possibile utilizzare una di dette giornate per la celebrazione di importanti ricorrenze di quelle etnie e/o religioni. Quest´anno di concerto con l’Ufficio Scolastico Regionale, i sindacati di categoria ed le associazioni attive sul tema della legalità, la Regione ha ritenuto opportuno non sospendere le attività didattiche il giorno 19 marzo, dichiarato “festa della legalità” in ricordo dell’uccisione di don Peppino Diana, confermandolo come giornata dell’impegno e della memoria, nel corso della quale le istituzioni scolastiche sono invitate a programmare, nell’ambito della propria autonomia, iniziative specifiche, in sintonia con quanto la Regione prevederà di realizzare. "Abbiamo fatto una riflessione insieme a tutti gli attori del comparto scuola, comprese quelle associazioni molto attive sul tema della legalità - ha dichiarato l’assessore regionale Caterina Miraglia - e si è arrivati alla determinazione che era opportuno non sospendere le lezioni il 19 marzo ma trasformare quella data in un importante momento di riflessione sulla legalità da fare in classe. "La memoria delle vittime - ha continuato l´assessore - si onora maggiormente con un giorno di lavoro in classe dedicato esclusivamente al tema della legalità."  
   
   
LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI MINACCIA L´APPROVVIGIONAMENTO DELL´ACQUA: LO SPIEGA UNO STUDIO  
 
Bruxelles, 14 giugno 2012 - Lo scioglimento di piccoli ghiacciai di tutto il mondo causerà gravi danni all´approvvigionamento idrico di varie città delle valli alimentate dai fiumi provenienti dalle montagne circostanti, sono queste le previsioni di un nuovo studio internazionale. Secondo le stime degli scienziati la fauna di acqua dolce è messa a rischio dal ritirarsi dei ghiacci. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Climate Change, hanno fornito nuove informazioni sull´impatto del disgelo globale sulla biodiversità nei corsi d´acqua, una cosa che non è stata mai misurata prima. Gli scienziati coordinati dall´Institut de recherche pour le développement (Ird) in Francia e dall´Università di Copenhagen in Danimarca hanno concentrato il proprio lavoro sullo studio di quello che il futuro riserva alle popolazioni dei corsi d´acqua formati dallo scioglimento dei ghiacci nelle Alpi, in Alaska e nelle Ande equatoriali. Il gruppo dell´Ird ha lavorato sulle Ande, dove ha raccolto campioni di 50 siti diversi nei paramos (gli ecosistemi della tundra alpina). Studi passati hanno analizzato la popolazione di macroinvertebrati, come Ephemeroptera, Trichoptera e Diptera, che vivono per la maggior parte alla base dei torrenti glaciali. Poiché le informazioni sulle loro esigenze ambientali sono facilmente reperibili, i ricercatori usano i dati a essi relativi come modello per il loro lavoro. In questo studio, gli scienziati hanno studiato la reazione di questi tre elementi chiave ai cambiamenti della copertura glaciale nelle zone temperata, artica e tropicale: la diversità tassonomica locale o regionale (cioè quante specie sono presenti in un ruscello o in una rete idrografica, rispettivamente) e la variazione di questa diversità tra diversi corsi d´acqua. I ricercatori hanno osservato, dopo aver valutato le diverse distanze dai ghiacciai, un aumento della diversità locale scendendo più a valle. Le popolazioni trovate nei vari ruscelli alla stessa altitudine sembrano essere molto costanti, le popolazioni che si trovano in due ruscelli che sembrano uguali, a una distanza di meno di 100 metri, possono variare ampiamente in base al ghiacciaio da cui provengono. Per esempio, lo studio ha mostrato che i ghiacciai andini si sciolgono lentamente o velocemente a seconda delle dimensioni. I dati della popolazione acquatica generati in questo studio, insieme ai dati di studi degli anni 1990, indicano che varie specie cominciano a sparire quando si riduce la copertura del ghiacciaio che copre tra il 30% e il 50% del bacino di drenaggio. Uno scioglimento completo dei ghiacciai potrebbe far sparire tra l´11% e il 38% della diversità regionale. Le specie originarie, nel frattempo, sono state costrette ad adattarsi in modi straordinari a causa della pressione di vari elementi, come le basse temperature, la pressione atmosferica, gli intensi raggi solari, le piogge irregolari e i venti. Secondo i ricercatori, questi risultati dimostrano il ruolo fondamentale dei ghiacciai nella creazione e nel dinamismo della biodiversità. La scomparsa delle specie provocherebbe un´enorme perdita dei servizi che esse offrono. Hanno contribuito a questo studio esperti provenienti da Ecuador, Francia, Regno Unito e Stati Uniti. Per maggiori informazioni, visitare: Institut de recherche pour le développement (Ird): http://www.Ird.fr/  Università di Copenaghen: http://www.Nbi.ku.dk/english/  Nature Climate Change: http://www.Nature.com/nclimate/index.html    
   
   
SÌ DELLA REGIONE PUGLIA ALL’IMPIANTO DI AFFINAMENTO DELLE ACQUE A MESAGNE  
 
Bari, 14 giugno 2012 - "Ho formalizzato al Presidente della Provincia di Brindisi l´adesione della Regione Puglia alla sua proposta di utilizzo dell´impianto di affinamento di Mesagne, al fine di ridurre gli scarichi di alcuni depuratori in funzione, riutilizzando le acque sanificate per l´irrigazione. Con la stessa lettera ho, inoltre, formalizzato gli impegni della Regione e i relativi finanziamenti per l´agglomerato di Carovigno - San Vito dei Normanni, sollecitando il rilascio dell´autorizzazione provvisoria all´entrata in esercizio dell´impianto di Carovigno, nelle more che si completino i lavori dell´intero schema idraulico, così come previsto dal Piano di Tutela delle Acque. È chiaro che ogni iniziativa, comprese quelle che si possono assumere nell´immediatezza, sono funzionali al disinquinamento dai liquami di un territorio importante e dotato di notevole attrattiva turistica. Ringrazio la Provincia di Brindisi per la collaborazione che ha fornito sinora e, soprattutto, per quella che è chiamata ad offrire nei prossimi giorni." È questo il senso di una lettera che l´assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati ha scritto al Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, confortato da molteplici riunioni e dai pareri favorevoli dei servizi regionali competenti, dall´Autorità Idrica Pugliese e dall´Acquedotto pugliese. Con la lettera Amati ha spiegato che, con riferimento all´attivazione dell´impianto di affinamento di Mesagne ed il collegamento degli impianti di Latiano, Francavilla Fontana e Ceglie Messapica, sono attualmente in corso, col concerto di Aip ed Aqp, le attività connesse all´utilizzabilità del collettore per il convogliamento dei reflui depurati all´impianto di affinamento di Mesagne (considerato che lo stesso collettore risulta essere realizzato in cemento amianto), alla utilizzazione e destinazione delle acque reflue affinate e alla individuazione di un ulteriore recapito di emergenza rilevata la limitata capacità d´invaso del Cillarese. Con riferimento all´impianto di Carovigno, con la stessa lettera Amati ha inoltre specificato che l´Autorità idrica pugliese ha già autorizzato l´Acquedotto pugliese ad avviare le attività di attuazione degli interventi afferenti l´assunzione in gestione del nuovo impianto consortile, che la Giunta regionale ha approvato gli interventi per l´agglomerato di Carovigno attualmente sotto infrazione comunitaria, ed in particolare quelli relativi alla rifunzionalizzazione della condotta sottomarina e dell´impianto di sollevamento, quelli di prolungamento della condotta sottomarina, di collettamento di San Vito dei Normanni e San Michele Salentino all´impianto di Carovigno e di realizzazione dei nuovi tronchi di fogna nera a servizio della borgata di Serranova (Carovigno). Queste attività sono in corso - ha detto Amati nella sua lettera - e costantemente monitorate dai tecnici dell´assessorato alle Opere pubbliche, dell´Autorità idrica pugliese e di Acquedotto pugliese, e giustificano la richiesta di autorizzazione provvisoria all´entrata in esercizio del già pronto depuratore di Carovigno, perché rassicurano che nel termine auspicabile di 18 mesi si possa ottenere l´autorizzazione definitiva per l´avvenuta realizzazione dell´intero schema, così come previsto e concordato con la stessa Provincia di Brindisi  
   
   
ATRANI, ASSESSORE: COMPLETATA LA SISTEMAZIONE DELL´ARENILE  
 
Napoli, 14 giugno 2012 - “Sono stati completati i lavori di manutenzione ambientale dell’arenile e dello specchio d´acqua antistante il Comune di Atrani.” Ne dà notizia l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza, commissario straordinario. Le attività realizzate rientrano in quelle poste in essere in seguito all´alluvione che il 9 settembre del 2010 causò l´esondazione del torrente Dragone. “La stagione balneare, fondamentale per questa cittadina costiera – ha detto Cosenza – potrà cominciare senza problemi: in poco più di un mese, grazie all’ Arcadis, soggetto attuatore dell´opera, abbiamo provveduto sia al dragaggio in mare dei resti ferrosi delle auto trascinate in acqua dalla furia del fango e successivamente rimosse; sia ad assicurare al canale di sbocco del torrente un convogliamento a mare ben definito, grazie alla installazione di due scogliere e alla creazione di un alveo per il corretto deflusso del Dragone. “In particolare, un controllo magnetico del fondale effettuato con l´uso di metal-detector fino a 50 cm di profondità dal livello sabbioso, ha permesso l´individuazione e il recupero anche di materiali di grossa dimensione. Per quanto riguarda il posizionamento della scogliera, l´intervento è stato a basso impatto ambientale e preventivamente autorizzato dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le Province di Salerno e Avellino. Siamo venuti così incontro alle esigenze della comunità locale”, ha concluso l´assessore Cosenza.  
   
   
ROSSI: “DALLA REGIONE TOSCANA OLTRE 5 MILIONI DI EURO PER RIDURRE IL RISCHIO IDRAULICO A PROCCHIO”  
 
 Firenze, 14 giugno 2012 – Mitigazione del rischio idraulico a Procchio (Isola d’Elba): ieri a Palazzo Strozzi Sacrati il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, l’assessore a difesa del suolo e protezione civile della Provincia di Livorno, Maria Teresa Sposito e il sindaco del Comune di Marciana, Anna Bulgaresi, hanno firmato l’accordo per realizzare gli interventi necessari al superamento di situazioni critiche come quella che si è verificata il 7 novembre 2011. “Punto centrale dell’accordo – ha detto il presidente Rossi – è la definizione di un progetto generale che assumerà come criterio guida il ripristino dell’originario reticolo idraulico preesistente alla urbanizzazione diffusa degli ultimi decenni. Condizione preliminare è l’abbattimento del cosiddetto ‘ecomostro’, che avverrà al termine della stagione balneare, intorno alla metà di settembre. A quel punto partirà l’opera di messa in sicurezza idraulica sia a monte che a valle di Procchio, in modo che le acque possano tornare secondo natura al mare, senza trovare impedimenti e costruzioni e costrizioni di cemento come è accaduto di recente”. Nella ripartizione degli impegni reciproci fissati dall’accordo, la Regione elaborerà il progetto preliminare entro 45 giorni da oggi e svilupperà le successive parti progettuali entro e non oltre il mese di settembre 2012. A suo carico le risorse, già stanziate, per un importo complessivo di euro 5.152.000. “Accanto ai 5 milioni per Procchio – ha affermato Rossi – altri 15 li abbiamo dati a Marina di Campo, per un totale complessivo di 20 milioni per l’Elba. Rispetto ai 3 milioni che il “Governo ci ha assegnato, ma non ancora trasferito – conclude Rossi – saranno destinati, così come ci siamo impegnati a fare nel corso di un assemblea con la popolazione, al rimborso dei danni subiti dai privati (500mila euro per le famiglie e 2,5 milioni per le imprese) tramite un bando che apriremo appena ci sarà notificata la somma”. La Provincia “si impegna a collaborare alla redazione del progetto, nonché ad attivare quanto necessario per semplificare e accelerare le procedure di sua competenza” come ha detto l’assessore Sposito. “Noi attiveremo – ha detto il sindaco di Marciana, ringraziando il presidente Rossi per la sollecitudine e il mantenimento degli impegni assunti – tutte le iniziative utili per consentire il recupero delle aree necessarie all’attuazione degli interventi. Gli interventi previsti dal progetto. Si dovrà procedere alla completa ricostruzione di circa 3 km di corso d’acqua, cancellati dalle urbanizzazioni degli ultimi 30 anni, tra cui il cosiddetto “ecomostro di Procchio”, ripristinando un reticolo idraulico oggi scomparso, che non potrà che essere realizzato all’interno di aree ormai a forte vocazione urbana. Questo consentirà di ridurre molto il rischio idraulico, aumentando la sicurezza della frazione. La criticità idraulica di Procchio è essenzialmente dovuta alla scomparsa del reticolo di drenaggio delle acque superficiali. In corrispondenza dell’attuale abitato si perdono infatti i tracciati dei corsi d’acqua che drenano i bacini idrografici a monte, così come lo sbocco a mare. Si prevede pertanto anche l’inserimento di condotte con sbocco diretto a mare per lo smaltimento delle acque di pioggia ordinarie. Obiettivo degli interventi. L’obiettivo del complesso degli interventi è la riduzione del rischio idraulico per l’abitato di Procchio per eventi di pioggia rilevanti, e al contempo l’attenzione alle problematiche di smaltimento delle acque di pioggia per eventi ordinari nel centro abitato. Ente attuatore. Per gli interventi, sia nella fase progettuale che di realizzazione, l’ente attuatore sarà l’Ufficio Tecnico regionale del Genio Civile di area vasta Livorno–lucca–pisa. Piano di protezione civile. Tenuto conto delle necessità urgenti di ridurre il rischio idraulico, evidenziate anche dal ripetersi di eventi calamitosi, l’accordo prevede anche l’impegno, per quanto compete ai firmatari, a garantire la messa a punto di un piano di protezione civile per la frazione di Procchio. Risorse ulteriori. Una ulteriore clausola dell’atto oggi firmato stabilisce infine che, qualora la progettazione individui un costo degli interventi superiore all’importo attualmente disponibile, Regione Toscana, Provincia di Livorno e Comune di Marciana procederanno ad attivare, singolarmente e in collaborazione, tutte le iniziative utili a reperire le ulteriori risorse necessarie.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: REGIONE A PARLAMENTARI FVG, SALVIAMO MODELLO FRIULI  
 
Trieste, 14 giugno 2012 - Una lettera indirizzata a tutti i parlamentari della Regione è stata spedita ieri dal vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, per coinvolgerli nella difesa del Modello Friuli della Protezione civile, invitandoli a sostenere in aula alcuni emendamenti al testo del decreto legge proposto dal Governo in merito al riordino della Protezione civile nazionale. "Il testo del Governo - scrive Ciriani - mira a riordinare il funzionamento del sistema nazionale della Protezione civile attribuendo un ruolo centrale nella gestione delle emergenze ai Prefetti e alle Forze dello Stato". "Questa intenzione - prosegue - va però nella direzione opposta rispetto alle positive esperienze maturate negli ultimi vent´anni e che hanno dimostrato l´efficacia del coordinamento delle operazioni svolto a livello regionale, in un´ottica di unitarietà e di omogeneità". "Nella nostra Regione in particolare - aggiunge Ciriani - si è affermato il cosiddetto Modello Friuli, incentrato sul rapporto strettamente coordinato e diretto fra Regione e singoli Comuni, un asse in cui vanno a raccordarsi positivamente le competenze dei Prefetti e delle Forze dello Stato". "Ora - continua - la riforma proposta dal Governo Monti rischia di sovvertire un sistema che ha dimostrato di funzionare bene, sostituendolo con un modello operativo che non garantisce la necessaria visione di insieme, parcellizzando a livello provinciale le operazioni di intervento e di gestione delle risorse, anche economiche, con il concreto rischio di sprechi e inefficienze". "Per questo - sostiene il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia - è necessario correggere in sede parlamentare la riforma, attraverso alcuni emendamenti elaborati di concerto e condivisi nel corso delle ultime settimane da Regioni, Province e Comuni". "Mi auguro - conclude Ciriani - che i nostri parlamentari, pur appartenendo a schieramenti politici diversi, possano lavorare congiuntamente per difendere e tutelare quel patrimonio umano, sociale e istituzionale che è la Protezione civile, a maggior ragione alla luce dell´eccellenza raggiunta dalla struttura del Friuli Venezia Giulia".  
   
   
TERMOVALORIZZATORE: CALDORO, VINTA SFIDA. GIUSTA DECISIONE COMMISSIONI CAMERA  
 
Napoli, 14 giugno 2012 - "Un segnale concreto che conferma il lavoro fondamentale messo in campo dai parlamentari campani. Una decisione giusta." Cosi il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro sul voto delle Commissioni congiunte della Camera, Affari Costituzionali ed Ambiente, con cui viene soppressa la norma del Governo che prevedeva l’acquisto del termovalorizzatore di Acerra con fondi Fas regionali che incidevano sul patto di stabilità della Regione. “Ringrazio in maniera particolare Paolo Russo che ha presentato l’emendamento e Tino Iannuzzi – ha aggiunto Caldoro – che lo ha sostenuto con convinzione. La decisione delle Commissioni Ambiente ed Affari Costituzionali rappresenta una apertura di credito per la Regione e per il lavoro messo in campo. “Sono state accolte legittime obiezioni che avevamo posto con il sostegno delle forze sociali e produttive della Campania. Una sfida vinta con il sostegno di tutti e delle stesse regioni italiane che in sede di Conferenza avevano dato forza alla nostra posizione”, ha concluso il presidente Caldoro.