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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Luglio 2012 |
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LASER PER INCIDERE SULLA CHIRURGIA CEREBRALE |
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Bruxelles, 4 luglio 2012 - Gli interventi chirurgici sono diventati quasi prassi comune, ma la delicatezza delle procedure mediche che riguardano il cervello e il midollo spinale spingono medici e pazienti a prendere in considerazione altre alternative. La situazione potrebbe tuttavia cambiare, grazie ad alcuni ricercatori europei che hanno sviluppato un laser per la chirurgia mini-invasiva del cervello. Si tratta del risultato di un progetto interdisciplinare dell´Ue in cui sono stati coinvolti partner provenienti da sette paesi europei, creando un sistema laser a stato solido da tavolo che riesce a tagliare il tessuto cerebrale con una precisione senza precedenti. Il progetto in questione, chiamato Mirsurg ("Mid-infrared solid-state laser systems for minimally invasive surgery"), ha ottenuto quasi 2,8 milioni di euro di finanziamenti nell´ambito del tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro dell´Ue (7° Pq). L´ispirazione per il progetto arrivò nel 1999, quando gli scienziati della Vanderbilt University negli Stati Uniti rimossero un tumore al cervello di un paziente con un laser a elettroni liberi a una lunghezza d´onda di 6,45 micron. La lunghezza d´onda è importante, in quanto questa lunghezza d´onda nella regione spettrale del medio infrarosso era stata riconosciuta essere la più adatta per tali operazioni chirurgiche in una serie di primi esperimenti con differenti tessuti molli. Nonostante questo riscontro, tale know-how tecnologico non è stato trasferito nella sala operatoria, in quanto le dimensioni dell´attrezzatura necessaria non andavano bene; i laser ad elettroni liberi, per esempio, sono impianti enormi e gli impianti basati su acceleratore sono costosi e in genere non adatti per l´uso di routine in ambiente clinico. Nel 2008 il progetto Mirsurg è stato lanciato con l´obiettivo di sviluppare una sorgente laser capace di emettere una lunghezza d´onda vicina a 6,45 micron (æm) e di fornire un singolo impulso ad alta energia e potenza media per consentire la neurochirurgia mininvasiva. I partner del progetto ritenevano che un tale risultato riuscisse a colmare le lacune dei laser a stato solido pompati a diodi nello spettro del medio infrarosso intorno ai 6,45 micron. "Non esisteva fino ad allora nessun laser a stato solido compatto e affidabile che emettesse alla desiderata lunghezza d´onda del medio infrarosso," ha detto il dottor Valentin Petrov dell´Istituto Max Born per l´ottica non lineare e la spettroscopia a impulso breve (Mbi), che ha guidato il progetto. In una recente riunione a Saint-louis, in Francia, il team Mirsurg ha presentato un prototipo tutto allo stato solido abbastanza compatto che può essere posizionato su un tavolo. La desiderata lunghezza d´onda ottica di 6,45 micron è generata dalla conversione di frequenza. Un fascio laser con una lunghezza d´onda vicino ai 2,0 micron viene convertito nel medio infrarosso mediante l´uso di cristalli ottici non lineari. Il nuovo laser emette brevi impulsi esattamente a 6,45 micron con un tasso di ripetizione di 100-200 hertz (Hz) che assicura la potenza media prevista oltre 1,0 watt. Il danno collaterale notevolmente ridotto a questa lunghezza d´onda è dovuto alla combinazione dell´assorbimento di acqua e del riscaldamento laser risonante di componenti non acquosi (proteine). La profondità di penetrazione di questa lunghezza d´onda è dell´ordine di alcuni micron, che è paragonabile alla dimensione cellulare, e quindi vicina al valore ottimale, non ottenibile con qualsiasi altro laser all´avanguardia. I partner di Mirsurg intendono ottimizzare ulteriormente il nuovo laser da tavolo, valutarne le capacità di ablazione del tessuto e, eventualmente in un progetto di follow-up, dimostrare la chirurgia laser a stato solido a 6,45 micron. "Mi auguro che nel prossimo futuro un tale laser possa diventare un pratico strumento chirurgico presente in ogni sala operatoria specializzata," ha detto il dottor Petrov. Per maggiori informazioni, visitare: Progetto Mirsurg: http://www.Mirsurg.eu Istituto Max Born per l´ottica non lineare e la spettroscopia a impulso breve (Mbi): http://www.Mbi-berlin.de/en/organization/divisions/c/ |
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NANOCOMPOSITI DI PROTEINE FIBROSE PER BIOSTRUTTURE E DISPOSITIVI IBRIDI SU MISURA |
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Creta, 4 luglio 2012 - Dal 7 al 12 ottobre si terrà a Creta, in Grecia, una conferenza intitolata "Nanocompositi di proteine fibrose per biostrutture e dispositivi ibridi su misura" (Fibrous protein nanocomposites for tailored hybrid biostructures and devices). Gli oggetti fibrosi nanostrutturati hanno suscitato molto interesse per la loro integrazione nei dispositivi su scala micro e nano di prossima generazione con promettenti applicazioni industriali. I nanotubi di carbonio sono stati oggetto di approfondite indagini. Tuttavia, essi presentano limitazioni dovute alle condizioni estreme di fabbricazione e ai costi di produzione. Le proteine, le nanofibre basate sui peptidi rappresentano una valida alternativa dal momento che possono assemblarsi in condizioni blande, sono meno costose da produrre e sono più facilmente configurabili. Anche le nanofibre elettrofilate consentono una progettazione versatile, facilità di produzione e una varietà di applicazioni. I campi della nanoelettronica e della nanomedicina potrebbero eventualmente fare un ampio uso di entrambi i tipi di nanofibre. La conferenza esaminerà le ultime novità in materia di progettazione, sintesi e caratterizzazione dei materiali e dispositivi bio-nano ibridi per applicazioni elettroniche e di nanomedicina. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Engconfintl.org//12av.html |
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LA CHIRURGIA ANDROLOGICA DEL CARDARELLI È TRA I CENTRI DI ECCELLENZA, D’AVANGUARDIA E DI RIFERIMENTO IN CAMPANIA E IN ITALIA PER IL TRATTAMENTO DELL’IMPOTENZA CONSEGUENTE A INTERVENTI ALLA PROSTATA E AD ALTRE CAUSE CHE AFFLIGGE MILIONI DI ITALIANI |
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Napoli, 4 luglio 2012 - La prestigiosa targa di riconoscimento “L’arco di Apollo” verrà conferita il 5 luglio - durante un workoshop di alta formazione chirurgica che riunisce un pool tra i più esperti specialisti italiani - al professor Maurizio Carrino, urologo e andrologo, e all’unità di andrologia chirurgica da lui diretta presso il Cardarelli di Napoli. Una giusta gratificazione per un centro che rende disponibili con il Sistema Sanitario Nazionale, (e quindi gratis per il paziente) a livelli di eccellenza, tecniche di chirurgia pelvica protesica d’avanguardia basate sull ‘impianto di protesi Ams ideate negli States, e alla cui diffusione contribuisce attraverso l’insegnamento, come centro Master, ad altri chirurghi della Penisola. La targa L’arco di Apollo è il riconoscimento per una doppia competenza: l’eccellenza del centro e la diffusione delle abilità chirurgiche. È una dimostrazione di come il professor Carrino e i suoi collaboratori abbiano raggiunto il traguardo di coniugare l’alta efficacia di sofisticati dispositivi tecnologici made in Usa con la tradizione della manualità, da sempre caratteristica della scuola chirurgica italiana. Oggi per farsi curare a livelli di eccellenza e con tecniche avanguardistiche , le stesse praticate negli Usa, non è più necessario spostarsi all’estero o anche solo nel nord Italia, ma è possibile restare nella propria regione,o città grazie alla presenza di reparti di eccellenza di molti ospedali del Mezzogiorno. Tra questi l’unità di andrologia chirurgica dell’ospedale Cardarelli di Napoli diretta dal professor Maurizio Carrino merita una menzione particolare. È infatti all’avanguardia nel trattamento dell’impotenza, grazie all’impianto di protesi di nuova generazione Ams 700 che consentono all’uomo il ritorno a una normale sessualità dopo l’intervento alla prostata per tumore. Secondo recenti il problema riguarda milioni di italiani che vivono una crisi di coppia a seguito dell’asportazione radicale della prostata. La prostatectomia porta infatti con sé problemi di impotenza con ovvie ripercussioni sull’attività e sull’intesa di coppia. Per tornare ad amare, se i farmaci stimolatori dell’erezione sono inefficaci, una valido aiuto arriva dall’impianto di protesi peniene tricomponenti di nuova generazione Ams 700 . “L’intervento chirurgico per eliminare il tumore alla prostata è risolutivo”, spiega il professor Maurizio Carrino , “ma nonostante le tecniche laparoscopiche e robotiche e la nerve sparing , causa ancora impotenza in circa il 70% dei casi. Le protesi peniene idrauliche di ultima generazione consentono un’erezione simile a quella fisiologica con un meccanismo di funzionamento molto semplice basato sull’inserimento, all’interno dei corpi cavernosi, di due cilindri artificiali collegati ad una pompa di controllo, a livello dello scroto, e ad un serbatoio contenente del liquido. L’uomo può così ottenere un’ erezione quando vuole con la stessa sensibilità e capacità di orgasmo che aveva prima dell’intervento premendo un attivatore a pressione posto sotto la cute dello scroto tra i due testicoli. In questo modo il liquido contenuto nel serbatoio si trasferisce ai cilindri e il pene si indurisce. Premendo di nuovo il liquido passa dai cilindri al serbatoio facendo ritornare il pene in condizione di riposo”.Rispetto a quelle del passato, le protesi tricomponenti consentono una perfetta erezione con un ingrossamento e allungamento del pene risolvendo così anche la riduzione delle dimensioni del pene (un ulteriore effetto collaterale della prostatectomia) che si accorcia di 1,5 cm nei 15 giorni successivi all’ intervento e a più di 2 cm entro l’anno successivo. Sebbene la protesi risolva definitivamente l’impotenza post prostatectomia molti uomini non ne conoscono l’esistenza perché spesso non vengono informati dai medici. Stessa mancanza di informazione anche per i 400.000 italiani affetti da grave impotenza non legata a interventi alla prostata e che non risponde ai farmaci .Gli interventi di chirurgia protesica lo scorso anno sono stati 1.200: solo lo 0.4% degli italiani con gravi problemi erettili ha ricevuto un trattamento risolutivo, nonostante molti studi scientifici dimostrano l’efficacia delle protesi con un elevato grado di soddisfazione per il paziente e per la partner. Il reparto di urologia e chirurgia andrologia delI’ospedale Cardarelli di Napoli vanta circa 500 visite andrologiche e 2500 interventi di chirurgia urologica l’anno di cui circa 300 di chirurgia andrologica tra questi . Grazie a un budget particolare messo a disposizione dai vertici aziendali vengono effettuati almeno 15 impianti protesici idraulici di ultima generazione senza alcuna costo economico per il paziente. Grazie a un budget particolare messo a disposizione dai vertici aziendali vengono effettuati almeno 15 impianti protesici idraulici senza alcuna costo economico per il paziente. Un dato molto importante se si considera che, in Italia, alcuni ospedali hanno problemi ad acquistare le protesi proprio per via dei loro budget e spesso il paziente è costretto a ricorrere presso strutture private a suo totale carico economico. Per questo motivo il Cardarelli è il principale ospedale che effettua chirurgia protesica ricostruttiva in Campania”. Il progetto L’arco di Apollo fa parte di un’iniziativa di sensibilizzazione di Tegea, la società italiana rappresentante e distributrice unica in Italia delle tecniche messe a punto negli States da American Medical System e che viene riconosciuta solo agli ospedali di eccellenza, che costituiscono un centro di riferimento e che al tempo stesso si qualificano come Centro Master, per l’insegnamento delle tecniche stesse, con un unico obiettivo: l’efficacia ,la sicurezza, la soddisfazione e il benessere psicofisico dei pazienti. Da Appunti Del Professor Maurizio Carrino Diretore Unita’complessa Di Andrologia Chirurgica ,Ospedale Cardarelli ,Napoli La Protesi Peniena : Un Atto D’amore - “La possibilita’ di ottenere un’erezione”bionica” a comando,rappresenta la realizzazione tecnologica di uno dei grandi sogni dell’homo erectus. La storia della medicina sessuale ha antiche radici,dalle pozioni afrodisiache a base di testicoli di toro alle zanne di elefante polverizzate e servite in infuso richieste dai popoli di cultura araba sino al viagra “la pillola dell’onnipotenza sessuale”che ha totalmente sconvolto le dinamiche sessuali di coppia. E…quando la pillola non funziona? Il 30% dei pazienti con disfunzione erettile grave puo’non riuscire ad ottenere un erezione anche con alti dosaggi di farmaci pro-erettogeni. E’in questi casi che si ricorre ad iniezioni di prostaglandine nei corpi cavernosi del pene ed in caso di insuccesso all’impianto di protesi.In quest’ottica la protesi peniena appare come l’ultimo espediente ad alta tecnologia per il mantenimento della potenza sessuale. Pertanto nell’immaginifico collettivo e’ il presidio di chi non si rassegna all’eta’,ai danni vascolari dei corpi cavernosi secondari a fumo,diabete,ipertensione e pretende ancora una vita sessuale attiva. Ad alimentare questa visione distorta della chirurgia protesica partecipano alcune posizioni preconcette (alla sua eta’!invece di ringraziare dio di essere guarito dal cancro!) ed un’aneddotica mediatica sulle imprese sessuali di noti personaggi politici. Ma non e’ cosi’! La frequente diagnosi precoce di alcuni carcinomi (prostata,vescica,colon-retto) impone spesso una chirurgia demolitiva che non consente per la radicalita’oncologica di risparmiare i nervi dell’erezione (chirurgia nerve sparing) e giungono al nostro ambulatorio di chirurgia andrologica appena superati i 40 anni e con una giovane moglie,guariti dal cancro ma con gravissime patologie di relazione ed il desiderio di un unione fisica a testimonianza di reciproco amore. Con la stessa speranza ci contattano i pazienti con malformazioni congenite dei corpi cavernosi o gravi alterazioni del sistema vascolare del pene (lesioni traumatiche delle arterie del pene o incapacita’ di mantenimento dell’erezione ,la cosiddetta fuga venosa). Molto spesso hanno alle spalle una storia di matrimoni bianchi perche’speravano di guarire dopo l’unione sacramentale. E’ emblematico il recente caso di un giovane di 26 anni con lieve ritardo psichico e malformazione dei corpi cavernosi con una compagna di 23 anni con cui conviveva da 5. La coppia non aveva mai avuto rapporti completi ed il giovane mai un’erezione nella sua vita. Dopo una valutazione clinica concludemmo che l’unica soluzione era l’impianto di una protesi peniena ma gli psicologi non ci garantivano la capacita’ psichica della gestione. La giovane partner intervenne con forza dicendo :”imparo io!” Oggi hanno un bambino che è stato chiamato con il nome del chirurgo che ha effettuato l’intervento”. |
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SCIENZIATI SCOPRONO PERCHÉ IL SENSO OLFATTIVO DELL´UOMO È COSÌ SCARSO
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Bruxelles, 4 luglio 2012 - Un team europeo di scienziati ha scoperto che il bulbo olfattivo, una struttura del cervello dei vertebrati che elabora l´input sensoriale dal naso, possiede una caratteristica singolare nell´uomo: si differenzia da quello di tutti gli altri mammiferi perché non si sviluppano nuovi neuroni in questa zona dopo la nascita. Questa scoperta potrebbe far luce sul motivo per cui gli esseri umani non hanno il senso olfattivo che hanno gli animali. Lo studio, presentato sulla rivista Neuron, è stato finanziato in parte dal Consiglio europeo della ricerca (Cer) nell´ambito del Settimo programma quadro dell´Ue (7° Pq). Questo progetto è stato condotto dal Karolinska Institutet in Svezia, in collaborazione con ricercatori in Francia, Austria e Svezia. Nei mammiferi adulti i neuroni nuovi si formano in due regioni del cervello: l´ippocampo e il bulbo olfattivo. La memoria è collegata all´ippocampo e l´interpretazione degli odori è associata al bulbo olfattivo. Nonostante gli sforzi compiuti per aumentare la nostra comprensione circa la formazione di nuove cellule nervose nel cervello umano, non è mai emersa una risposta chiara... Finora. I ricercatori impegnati in questo studio hanno messo insieme questo puzzle stimando l´età delle cellule. Per questo scopo, hanno misurato la quantità di isotopi radiottivi di carbonio-14 contenuti in queste cellule. Il carbonio-14 (14C) è un isotopo radioattivo naturale del carbonio presente nei materiali organici e quindi incorporato nel Dna quando le cellule vengono prodotte. Il suo decadimento viene usato come metodo di datazione. I ricercatori hanno osservato che i neuroni del bulbo olfattivo nei soggetti adulti umani avevano livelli di carbonio-14 che corrispondevano a quelli nell´atmosfera al momento della loro nascita. Non vengono prodotti nuovi neuroni in questa parte del cervello, distinguendo quindi l´uomo dagli altri mammiferi. "Non sono mai stato così stupito da una scoperta scientifica, ha dichiarato il ricercatore capo Jonas Frisén, professore di ricerca sulle cellule staminali presso la Fondazione Tobias del Karolinska Institutet, che per il suo lavoro ha anche ricevuto una sovvenzione Advanced Grant del Cer. "Quello che ci si aspetterebbe è che in questo senso gli esseri umani siano come gli altri animali, in particolare come le scimmie. Rispetto a molti altri animali, l´uomo è meno dipendente dal suo senso olfattivo per la sua sopravvivenza; ciò può essere correlato alla perdita della generazione di nuove cellule nel bulbo olfattivo, ma questa è pura speculazione". In passato i ricercatori credevano che i neuroni del cervello venissero creati fino al momento della nascita, e non oltre. In seguito gli esperti hanno scoperto che le cellule nervose continuavano a formarsi dalle cellule staminali nel cervello dei mammiferi. I ricercatori hanno poi cambiato opinione sulla plasticità del cervello, avanzando la possibilità che le cellule nervose perse durante varie malattie neurologiche potrebbero essere sostituite. Altri finanziamenti per questo studio sono stati stanziati dalla Fondazione Tobias, il Consiglio svedese della ricerca, la Fondazione svedese della ricerca strategica (Ssf), la fondazione Narsad (American Brain and Behaviour Research Foundation), il Swedish Brain Fund, la Fondazione Knut e Alice Wallenberg, Afa Försäkring e il Consiglio regionale di Stoccolma tramite il suo accordo Alf con il Karolinska Institutet. Per maggiori informazioni, visitare: Karolinska Institutet: http://ki.Se/ki/jsp/polopoly.jsp?l=en&d=130 Neuron: http://www.Cell.com/neuron/ Consiglio europeo della ricerca http://erc.Europa.eu |
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SANITÀ IN TOSCANA, ROSSI AL GOVERNO: “DISPONIBILI A RISPARMIARE, MA NO ALLA MAZZATA SUI SERVIZI” |
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Roma 3 luglio 2012 – Recuperare le risorse necessarie per evitare l’amento dell’Iva ad ottobre (4,2 miliardi), gestire il problema degli “esodati” e far fronte alle esigenze delle zone colpite da terremoto: queste le necessità (calcolabili in circa 8 miliardi) con cui il governo ha motivato il ricorso immediato alla spending review, con un decreto che verrà approvato questa settimana. Ieri mattina all’incontro con Regioni ed Autonomie locali il commissario per la razionalizzazione della spesa Enrico Bondi ha presentato quattro proposte. All’incontro ha partecipato anche il presidente Enrico Rossi. “La prima proposta – spiega il presidente Rossi – prevede di intervenire sulla fornitura dei beni e servizi alla pubblica amministrazione. Sono state analizzate 54 voci di uscita (fra cui anche quelle della sanità, ma al netto dei prodotti sanitari e quindi prevalentemente mense, lavanderie, rifiuti, ecc). Applicando i costi mediani, secondo Bondi, si potrà risparmiare dal 25 al 60%”. “Il secondo intervento riguarda il personale della pubblica amministrazione e l’obiettivo di ridurre del 20% i dirigenti e del 10% il personale, facendo ricorso agli strumenti di accompagnamento alla pensione. Terzo: tagliare le consulenze del 50% e riordinare e razionalizzare il sistema degli affitti attivi e passivi. Quarto: razionalizzare i sistema delle governance delle aziende ed enti pubblici con amministratori unici al posto dei Cda”. “Il punto critico – prosegue il presidente Rossi – è che il governo annuncia al tempo stesso di voler tagliare da subito anche il fondo per la sanità. Senza però precisare nè l’entità nè i criteri del taglio Questo rischia di tradursi in una mazzata inaccettabile sui servizi. Per evitarla ho avanzato al governo una proposta precisa e, credo, ragionevole: dateci, ho detto a Monti, i compiti a casa, nel senso di indicarci precisi obietti, dateci strumenti legislativi per intervenire sui contratti in essere e poi un periodo di tempo preciso (ad esempio un mese) per intervenire e ricontrattare le forniture al di sopra dei costi mediani. Poi, solo allo scadere del tempo concesso, applicate i tagli. In questo modo avremmo la certezza che i tagli non finirebbero per penalizzare i servizi ai cittadini. A queste condizioni, avendo tempi e strumenti, sono disponibile a fare la mia parte, a ridiscutere la fornitura di beni e servizi, altrimenti il rischio è che si intervenga con tagli lineari, che non sarebbero altro che un ulteriore colpo all’offerta dei servizi”. “Il governo ha risposto con la disponibilità ad affrontare subito in due appositi tavoli questa questione. Avremo un incontro specifico con il ministro Passera sulla questione dei finanziamenti al trasporto locale (ridotti da 2,5 miliardi ad 1,6 miliardi) ed un altro, fissato per domani mattina con il ministro della sanità. Sarà quella la sede in cui capire meglio le reali intenzioni del governo. Da parte mia c’è la disponibilità a discutere di come intervenire per risparmiare, ma senza penalizzare l’offerta sanitaria nè abbassare l’asticella dei servizi essenziali”. |
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SPENDING REVIEW. ZAIA: IL VENETO RIORDINA GLI ENTI STRUMENTALI. NO AI TAGLI DEL GOVERNO IN SANITA’ |
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Venezia, 4 luglio 2012 Sulla base di un’attenta ricognizione effettuata sull’attività gestionale degli enti strumentali della Regione, la giunta veneta ha approvato un documento che individua i criteri e i principi di indirizzo da seguire per il riordino e la razionalizzazione di questi stessi enti. Lo ha reso noto il presidente della Regione Luca Zaia al termine dei lavori della giunta di ieri incontrando i giornalisti. “Un lavoro che non era mai stato fatto in maniera così puntuale – ha detto il presidente – e che ci permette di avere un quadro preciso di quali sono questi enti strumentali, il personale impiegato, il costo. Indichiamo anche i parametri per una riorganizzazione, nella piena tutela dei posti di lavoro. Il tutto sarà trasmesso al Consiglio Regione perché decida come e dove intervenire. In ogni caso, delle decisioni dobbiamo prenderle. Se anche il governo Monti avesse messo mano ad un’operazione del genere per quanto riguarda l’apparato statale, probabilmente i tagli da apportare alla spesa pubblica sarebbero stati minori”. Zaia ha fatto presente che attualmente gli enti strumentali della Regione impiegano 4801 dipendenti per una spesa annuale complessiva di circa mezzo miliardo di euro, di cui 200 milioni per gli stipendi, 6,2 milioni di indennità per il funzionamento degli organi, 9 milioni in consulenze. E’ su questo quadro d’insieme – ha aggiunto - che ora la Regione è chiamata a razionalizzare. Il primo guadagno è infatti il risparmio. Zaia ha posto l’accento sulla questione dei tagli del governo, soprattutto alla sanità. “Non sono andato alla riunione di oggi a Roma sulla “spending review” – ha detto - perché non c’era nulla da contrattare. Questo governo ha come filosofia aziendale quella di non avere il coraggio di tagliare gli sprechi. La sanità veneta è la più virtuosa e il Veneto ha già fatto la sua “spending review”, ma si vede sottoposto alla stessa scure di altre Regioni che hanno voragini per quanto riguarda la spesa sanitaria. Siamo d’accordo che bisogna tagliare, ma non in maniera orizzontale; vanno stabiliti dei principi, a partire dall’introduzione dei costi standard. Il modo di procedere di questo governo di tecnici è invece poco rispettoso del Veneto e noi non ci stiamo. Non cederemo di un millimetro sulla sanità, perché è una questione di equità. Monti aveva parlato di rigore, equità e crescita per il Paese, ma finora abbiamo visto solo rigore”. |
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SANITÀ: MARINI A TERNI: “FAVOREVOLI A UNA SPENDING REVIEW VERA, NO AI TAGLI LINEARI” |
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Perugia, 4 luglio 2012 - "Siamo al 3 luglio ed ancora non conosciamo l´esatta dotazione del fondo sanitario per il 2012, un fondo peraltro già ripartito in base all´accordo tra le regioni lo scorso mese di febbraio. Insomma, ciò che chiediamo sono risposte certe e, sinora, non ve ne sono state". E´ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta nel pomeriggio di ieri a Terni all´iniziativa di presentazione all´Asl4 e all´ Azienda Ospedaliera delle misure di riordino del Sistema Sanitario Regionale. Era presente anche l´assessore regionale alla sanità, Franco Tomassoni, che ha illustrato ai partecipanti lo spirito e le linee generali della riforma che in Umbria mira a realizzare ulteriori economie e risparmi, pur mantenendo e, se possibile, aumentando il livello qualitativo della sanità regionale, successivamente il direttore regionale, Emilio Duca, ha illustrato i due provvedimenti nel dettaglio. Annunciando che oggi è a Roma all´incontro delle Regioni con il Ministro della salute, Renato Balduzzi, che dovrà fornire indicazioni più dettagliate rispetto ai tagli annunciati dal Governo proprio nel settore della sanità, la Presidente Marini ha ribadito che "la sanità è un bene prezioso per i cittadini e per il Paese, e non la si può considerare un semplice aggregato di spesa in maniera fredda e ragionieristica". "Vorrei ribadire per l´ennesima volta - ha detto - che le regioni non sono affatto una controparte dello Stato, ma un importante livello istituzionale del governo dello Stato. Per questo non può non esserci il loro necessario coinvolgimento in quelle decisioni che le stesse Regioni saranno chiamate a prendere per governare sul territorio". "Le Regioni hanno sempre offerto tutta la loro leale collaborazione con il Governo nella definizione di scelte e misure di razionalizzazione che però non possono essere calate dall´alto. Siamo dunque completamente favorevoli alla necessità di una spending review, a patto che questa sia effettivamente tale, e non un modo per chiamare in maniera diversa i tagli lineari. Quindi - ha concluso la presidente - se si definiscono parametri, costi standard di beni e servizi che devono essere rispettati, ebbene vuol dire che le Regioni che non li rispettano devono adeguarsi, mentre invece chi li rispetta non dovrebbe essere interessato dalla spending". Ed in questa direzione si sta muovendo proprio la nostra Regione che non ha voluto attendere un tempo così difficile per mettere mano alla sua riforma dell´organizzazione sanitaria regionale. Ciò sia perché dobbiamo far fronte alla consistente diminuzione di risorse decise dalle manovre del precedente governo, sia perché mettendo in atto una buona riorganizzazione e razionalizzazione della sanità possiamo difenderne e magari migliorarne la qualità complessiva". |
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RELAZIONE CORTE DEI CONTI, DATI POSITIVI SULLA SANITÀ MOLISANA
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Campobasso, 4 luglio 2012 - Nel 2011 il Costo del Servizio sanitario nazionale è cresciuto dell´ 1,3%. Nel Molise, invece, per quanto riguarda il Servizio sanitario regionale, si è registrata una diminuzione delle spese complessive dello 0,7%. E´ quanto evidenziato dalla relazione della Corte dei Conti nazionale, resa pubblica nei giorni scorsi sullo stato dei conti pubblici ed, in particolare, del Servizio sanitario nazionale e regionale. La percentuale di diminuzione del Molise è la migliore insieme a quella fatta registrare dalla Campania e dal Piemonte. La Corte nota come "per lo più, le regioni impegnate nei Piani di Rientro dei disavanzi, circostanza che dimostra come misure straordinarie (ancorchè spesso invise, impopolari e conseguentemente contestate), riescano a favorire gli auspicati contenimenti di flussi di spese del settore". Va detto che la stessa relazione registra come anche nel 2010 il Molise, rispetto ad una crescita nazionale dell´1,1%, faceva rilevare una contrazione di spesa dello 0,3%. La Magistratura contabile va poi più nel dettaglio verificando alcuni dati, sempre per il 2011, per materia o territorio, ed evidenzia che, per quanto riguarda le "spese del personale sanitario" «mentre la Provincia Autonoma di Trento sconta un +2,5%, l´Emilia Romagna un +0,5%, la Toscana un +0,1%, la Basilicata un -0,2%, il Molise registra una riduzione significativa di un -2,5%. Per la spesa farmaceutica convenzionata la Corte rileva che "per quanto riguarda la distribuzione territoriale della spesa dell´aggregato, i maggiori costi si sono evidenziati, come in precedenza, in Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia e Puglia; i minori, in valore assoluto, in Valle d´Aosta e Molise". Il Molise viene poi ancora citato nella relazione per altri dati in diminuzione di crescita di costi per altre tipologie di prestazioni. I dati positivi sulla sanità molisana citati dalla relazione della Corte dei Conti nazionale, tradizionalmente caratterizzati da rigore scientifico e attenzione nella rilevazione e nelle deduzioni conseguenti, si sommano a quelli già resi noti dall´Agenzia per il Farmaco o dal Siveas (Sistema nazionale di verifica e controllo sull´assistenza sanitaria) per quanto riguarda la contrazione del costo dei farmaci del personale sanitario. «A questo punto - ha commentato il Presidente della Regione Michele Iorio - cercherò un´interlocuzione direttamente con il Presidente Monti e con il Ministro Balduzzi, perché l´evidenziarsi di dati che testimoniano come stiamo procedendo in maniera positiva nell´attuazione del Piano di rientro sia accolti e tenuti nell´opportuna considerazione del Tavolo tecnico interministeriale sulla sanità. Quest´ultimo sembra, invero, voler trascurare i dati matematici economici di evidente eloquenza, fermandosi, con un piglio che ho più volte definito esasperatamente ragionieristico, su tecnicismi di poco conto e oggettivamente irrilevanti rispetto all´impianto e agli obiettivi dati dal Piano stesso». |
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EDILIZIA SANITARIA IN LOMBARDIA, 30 MILIONI PER INTERVENTI |
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Milano, 4 luglio 2012 - La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell´assessore alla Sanità Luciano Bresciani, ha approvato un finanziamento complessivo di oltre 30 milioni di euro (30.370.000), attinti dal Fondo di Rotazione dell´edilizia sanitaria 2012, per contribuire a realizzare 13 interventi negli ospedali di Brescia (5 milioni), Desenzano del Garda (1,7 milioni), Lecco (2 milioni), Policlinico di Milano (3,8 milioni), San Carlo di Milano (3,3 milioni), Fatebenefratelli di Milano (1,7 milioni), San Paolo di Milano (1,8 milioni), Icp (2,3 milioni), Melzo (1,2 milioni), Desio (2,3 milioni), Voghera (1 milione), Busto Arsizio (3,5 milioni), Gallarate (770.000 euro). I finanziamenti serviranno a realizzare diversi lavori di completamento, adeguamento strutturale e ammodernamento delle strutture. Interventi Necessari - "Proseguiamo nell´opera di rinnovamento dei nostri ospedali - spiega Bresciani - che ha visto negli ultimi 10 anni la realizzazione di oltre 600 interventi, con un investimento di circa 4,5 miliardi. In questo momento di ristrettezza per le casse pubbliche, Regione Lombardia, grazie allo strumento del Fondo di Rotazione, che ci consente di far fronte al blocco dei trasferimenti statali sull´edilizia sanitaria, compie una scelta in controtendenza, che va nella direzione di confermare il livello di eccellenza del sistema sanitario e anche di favorire l´ulteriore umanizzazione delle cure e delle prestazioni". "Realizzare nuove strutture e migliorare quelle già esistenti - aggiunge Bresciani - significa infatti accogliere chi ha bisogno di assistenza in ambienti non solo più efficienti, basati sulla vera centralità del paziente, ma anche più confortevoli e belli". Il Dettaglio - Questo il dettaglio dei finanziamenti. - Ao Spedali Civili di Brescia, 5 milioni per acquisto di arredi e attrezzature per il completamento dell´intervento di ristrutturazione e riqualificazione del presidio. - Ao Desenzano del Garda (Bs), 1, 7 milioni per la messa a norma delle sale operatorie del ´Corpo A´ e per il completamento del blocco operatorio. - Ao della Provincia di Lecco, 2 milioni per adeguamenti impianti e sicurezza del presidi di Lecco, Bellano e Poliambulatori e per spostamenti e adeguamenti attività del presidio di Merate. - Fondazione Irccs Ca´ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, 3,8 milioni per interventi propedeutici (demolizioni e trasferimenti) alla realizzazione del nuovo ospedale. - Ao San Carlo Borromeo di Milano, 3,3 milioni per interventi di messa a norma e in sicurezza della sale operatorie del 10° piano del blocco D; implementazione e messa in sicurezza del sistema informativo aziendale; creazione collegamento Dea-monoblocco; sostituzione e adeguamento tecnologico attrezzature sanitarie. - Ao Fatebenefratelli, 1,7 milioni per vari interventi impiantistici, adeguamento alla normativa della sala operatoria delle emergenze e della camera mortuaria, vari adeguamenti alla normativa antincendio. - Ao San Paolo di Milano, 1,8 milioni per adeguamento alle norme di prevenzione incendi e acquisto di attrezzature per pronto soccorso. - Ao Istituti Clinici di perfezionamento (Mi), 2,3 milioni per la ristrutturazione dell´area parto e la realizzazione di una nuova sala operatoria per cesarei del presidio di Sesto San Giovanni; adeguamento strutturale e impiantistico del blocco operatorio e ampliamento con la quarta sala operatoria del presidio Buzzi. - Ao Melegnano (Mi), 1,2 milioni per la realizzazione del nuovo settore ambulatoriale e blocco chirurgico del presidio di Melzo. - Ao di Desio e Vimercate (Mb), 2,3 milioni per acquisto di arredi, attrezzature, apparecchiature e realizzazione di opere per l´attivazione della nuova palazzina ambulatori e blocco parto del presidio di Desio. - Ao della Provincia di Pavia, 1 milione per adeguamento alle norme di prevenzione incendi del padiglione del presidio di Voghera. - Ao di Busto Arsizio (Va), 3,5 milioni per acquisto di un acceleratore lineare per la Uo di Radioterapia Oncologica del presidio di Busto Arsizio. - Ao di Gallarate (Va), 770.000 euro per adeguamento alle norme di prevenzione incendi del padiglione polichirurgico del presidio di Gallarate. |
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BOLZANO, DISTRIBUZIONE DEI FARMACI IN OSPEDALE: NESSUNA CONCORRENZA SLEALE |
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Bolzano, 4 luglio 2012 - Dal 2 luglio in determinati casi i pazienti possono acquistare i farmaci direttamente negli ospedali, dove sono disponibili appositi punti di distribuzione: ai farmacisti che parlano di concorrenza sleale replica l´assessore provinciale alla sanità Richard Theiner: "La distribuzione diretta dei farmaci è prevista dalla legge statale, il suo aggiornamento permette un monitoraggio dettagliato della qualità e dei costi dell’erogazione farmacologica nonché dell’appropriatezza della prescrizione medica." In base ad una legge statale, dal 2 luglio 2012 i pazienti possono acquistare, in base a particolari presupposti, determinati farmaci direttamente negli ospedali presso appositi punti di distribuzione. L’associazione provinciale dei farmacisti proprietari e titolari di farmacia ha preso poszione parlando di una presunta forma di concorrenza sleale e deducendo che con questa regolamentazione in futuro il Sevizio pubblico beneficerà di gran parte del volume d’affari derivante dalla vendita di farmaci. L´assessore provinciale alla sanità Richard Theiner respinge questa interpretazione e ricorda che la cosiddetta distribuzione diretta dei farmaci è prevista dalla legge statale 405/2001. In Alto Adige era stata introdotta parecchi anni fa con delibera della Giunta provinciale, "ma - spiega Theiner - era limitata solo a quelle persone che, per il loro quadro clinico, dovevano recarsi frequentemente e ripetutamente all’ospedale." La consegna è avvenuta finora attraverso i singoli reparti, "però questa modalità impedisce un monitoraggio dettagliato della qualità e dei costi dell’erogazione farmacologica nonché dell’appropriatezza della prescrizione medica, come richiesto dallo Stato", osserva ancora l´assessore. Poiché la distribuzione diretta dei farmaci comporta anche un risparmio per il Servizio Sanitario Provinciale (l’acquisto di farmaci da parte di strutture ospedaliere è più conveniente), l’Assessorato provinciale e l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige hanno ridefinito la distribuzione diretta dei farmaci, coinvolgendo in questo percorso, le categorie sindacali dei farmacisti. Di seguito è stata approvata una delibera della Giunta provinciale, secondo cui negli appositi punti di distribuzione negli ospedali di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico vengono consegnati direttamente farmaci specifici alle stesse condizioni della distribuzione nelle farmacie private, in base a una ricetta medica che non può superare i 60 giorni di fabbisogno. Naturalmente deve essere pagato anche il ticket. "La lista dei trattamenti per i quali potrà essere effettuata la distribuzione diretta negli ospedali è stata ampliata - sottolinea Theiner - e in tal modo i farmaci potranno essere consegnati per il primo ciclo di trattamento dopo la dimissione ospedaliera. Quindi i pazienti non si dovranno preoccupare di reperire i farmaci nelle farmacie sul territorio." Tutto ciò certamente non comporta grosse perdite per le farmacie presenti sul territorio, specifica l´Assessorato, se si confronta il volume complessivo delle vendite dei farmaci effettuate tramite la distribuzione diretta e quello tramite le farmacie di tutti i farmaci. Per l’assistenza farmaceutica dei suoi assistiti il Servizio sanitario provinciale si fa carico di una spesa annuale complessiva di 123 milioni di euro, di cui circa 81 milioni passano attraverso le farmacie private. Poiché, specialmente negli ospedali, vengono distribuiti farmaci molto costosi, il servizio sanitario puó risparmiare, con questa modalità, almeno 3 milioni di euro all’anno. Il direttore dell´Ufficio provinciale distretti sanitari Alfred König precisa che la parte preponderante dell’intero giro di affari dei farmaci in Alto Adige passerà anche in futuro attraverso le farmacie private presenti sul territorio. |
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SARDEGNA: PUBBLICATE GRADUATORIE CORSI OPERATORI SOCIOSANITARI E SPECIALIZZATI |
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Cagliari, 4 Luglio 2012 - Al termine dell’istruttoria di oltre 11.000 domande, sono state pubblicate nei siti istituzionali le 66 graduatorie relative ai corsi per Operatori socio sanitari (Oss) e per Operatori specializzati, banditi dall’Assessorato regionale del Lavoro e della Formazione professionale. "Un lungo lavoro, soprattutto di verifica della sussistenza dei requisiti di ammissione - ha sottolineato l´assessore del Lavoro, Antonello Liori - Nove mesi di intensa ed attenta attività che hanno portato alla compilazione dell´elenco dei primi 1.000 partecipanti ammessi. Si è trattato di un tempo necessario per garantire un sistema di valutazione oggettivo, garante assoluto nella formazione delle graduatorie con criteri uniformi. Ora sarà il turno delle candidature ai corsi per disoccupati, le più numerose (circa 35.000 domande), che potranno essere affrontate con maggiore speditezza, arrivando al termine verosimilmente entro l’autunno”. "Un´attività, indubbiamente complessa e molto formale, che garantisce equità di giudizio ai partecipanti ed evidenzia massima trasparenza nelle procedure - ha aggiunto Liori - Abbiamo rinunciato a mezzi di selezione più rapidi, ma probabilmente meno efficaci e soprattutto con minori garanzie di tutela del singolo partecipante. Riguardo ad eventuali errori, la pubblicazione delle graduatorie consentirà a tutti di valutare serenamente le situazioni, rivolgendosi direttamente agli Enti per qualsiasi spiegazione oppure all’Assessorato per eventuali ricorsi. Un ottimo risultato di governance del sistema del quale la Regione Sardegna può essere orgogliosa". |
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SANITÀ: TONDO, ENTRO LUGLIO RIFORMA IN GIUNTA REGIONALE DEL FVG |
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Palmanova, 4 luglio 2012 - "Il 12 o il 19 luglio porterò la riforma sanitaria all´attenzione della Giunta regionale, poi passerò ad altri questa delega. Dopo l´approvazione giuntale la proposta di riforma sarà oggetto di consultazione e quindi potrà iniziare il cammino in Consiglio regionale. Su questo percorso io spero che ritroveremo unità responsabile, altrimenti vorrà dire che prevarrà ancora una volta la logica del campanile. Dobbiamo uscire da questa logica per garantire ai cittadini servizi sicuri e di qualità". L´affermazione è del presidente della Regione, Renzo Tondo, intervenuto al convegno "Sanità, quale riforma" organizzato a Palmanova dalla Uil del Friuli Venezia Giulia e al quale hanno portato il loro contributo sindacalisti ed esperti, fra i quali i già assessori regionali alla sanità Ezio Beltrame e Gianpiero Fasola e il presidente di Federsanità, Giuseppe Napoli. Per Tondo, "davanti al decremento di risorse che la Regione deve registrare da due anni a questa parte e con un futuro non certo roseo, con una popolazione sempre più anziana e una sempre maggiore richiesta di servizi da parte dei cittadini dobbiamo garantire la sostenibilità del sistema. Come Regione abbiamo lavorato abbattendo il debito, garantendo risorse per il sociale e per la sostenibilità delle imprese, investendo nelle infrastrutture". Dopo aver rimarcato che la sanità deve essere unica e omogenea su tutto il territorio regionale, il presidente ha ricordato il processo di riforma generale del sistema avviato dal governo regionale: riduzione del numero dei consiglieri regionali ("siamo in attesa delle approvazioni da parte del Parlamento nazionale"), riduzione da 10 a 8 del numero di assessori e delle segreterie, riforma delle Ater e degli Erdisu: "ora tocca alla sanità. La mia proposta iniziale era più spinta, tuttavia ho registrato le resistenze di un sistema che non è ancora pronto". "Per tale motivo - ha concluso Tondo - le aziende territoriali saranno 3 con gli ospedali di rete; 2 le aziende ospedaliero-universitarie; una quella ospedaliera. È chiaro che ogni riforma comporta delle resistenze, ma auspico che su questa ci sarà un dibattito serio e motivato e non una mera protesta di qualche comitato. Bisogna guadare avanti per salvare il sistema". |
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CITTÀ DELLA SALUTE, FORMIGONI CONVOCA IL COMITATO D´ACCORDO
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Milano, 4 luglio 2012 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha convocato per venerdì 6 luglio il Comitato dell´Accordo di Programma per la Città della Salute e della Ricerca. Dopo l´approvazione definitiva da parte della Giunta regionale dell´ubicazione della struttura, indicata nell´area ex Falk di Sesto San Giovanni, il presidente Formigoni accelera i tempi per la sottoscrizione dell´Accordo di Programma, il documento attraverso il quale si specificano le responsabilità di tutti e di ciascuno, i tempi e le modalità con cui realizzare l´opera. All´incontro, insieme a Regione Lombardia, sono stati invitati il Comune di Sesto San Giovanni, i vertici degli Istituti Besta e Tumori, il Ministero della Salute e il Comune di Milano che, pur non direttamente interessato dalla fase esecutiva, ha espresso specifica richiesta di sedere al tavolo. Richiesta che il presidente Formigoni ha accolto favorevolmente. |
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EUROM 1 PREVEDE AZIONI COMUNI PER RIDURRE I COSTI SOCIALI ED ECONOMICI CHE DERIVANO DA UNA VISTA NON CORRETTA E DALL’IPOVISIONE |
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Stein am Rhein (Svizzera) , 4 luglio 2012 - Eurom 1, la Federazione Europea dell´Industria Ottica, che raccoglie le 7 Associazioni nazionali di produttori – di Francia, Italia, Germania, Regno Unito, Spagna, Grecia e Svizzera - ha tenuto la sua annuale Assemblea Generale nella graziosa cittadina di Stein am Rhein (Svizzera). Quest´anno Eurom 1 ha focalizzato il suo lavoro sui costi sociali ed economici legati alla vista non corretta e all’ipovisione: · 5 milioni di persone ogni anno diventano cieche a causa della cataratta. Il costo della chirurgia della cataratta per i sistemi sanitari dei diversi Paesi è stimato intorno ai 6,8 miliardi di dollari di valore. Una percentuale considerevole di casi è dovuta a una esposizione non-protetta a raggi Uv. · 280 milioni di automobilisti nel mondo hanno problemi di vista, con pesanti conseguenze sugli incidenti d’auto (costo degli incidenti stradali in Italia: 2% del Pil) · 1.100 milioni di persone nel mondo (33% dei lavoratori) hanno disturbi alla vista, e questo provoca una perdita di produttività di circa 269 miliardi di dollari. · 300 milioni di persone (37% degli anziani sopra i 65 anni) soffre di disturbi della vista. Queste cifre impressionanti sono state citate come punto di partenza per discutere su possibili azioni comuni. Euromcontact, la Federazione Europea che riunisce le Associazioni Nazionali di Produttori di lenti a contatto e di prodotti per la cura delle lenti, Ecoo, il Consiglio Europeo di ottica e optometria e l´Esa, l´Associazione Europea Occhiali da Sole hanno preso parte alla riunione e hanno contribuito ad approvare il progetto di un European Vision Council - Consiglio Europeo della Visione. Un primo incontro si terrà entro l´inizio di ottobre al fine di determinare una comune azione europea. Il Vision Council, l´organizzazione che rappresenta gli interessi dell´industria ottica negli Stati Uniti, era presente e ha dato il suo pieno appoggio al progetto European Vision Council (Consiglio Europeo della Visione). Nel suo discorso il presidente di Eurom, Vittorio Tabacchi, ha ringraziato tutte le organizzazioni europee per il loro contributo a un progetto comune e ha menzionato la necessità di agire con urgenza, dato l´enorme impatto delle disabilità visive sulla vita sociale e gli alti costi per ciascuno degli Stati. Ha anche commentato come il mercato europeo del settore ottico, nonostante alcune aree in crescita come Francia e Germania, sia in difficoltà. Ciò è stato confermato dai membri dei diversi Paesi intervenuti e da Gfk che ha presentato dati interessanti relativi al mercato delle montature e degli occhiali da sole. Al termine della riunione, il Presidente Tabacchi e il General Manager, Bertrand de Limé hanno espresso la speranza che l’Evc rappresenti una pietra miliare fondamentale nella missione di promuovere la “buona visione” in Europa. |
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SANITA´, INSEDIATA LA COMMISSIONE PARITETICA REGIONE LAZIO – STATO MAGGIORE DIFESA |
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Roma, 4 luglio 2012 - Si è insediata ieri la commissione paritetica nell’ambito dell’accordo quadro per la cooperazione in tema di sanità pubblica tra la Regione Lazio e lo Stato Maggiore della Difesa. La commissione avrà il compito di implementare nuove attività di cooperazione tra le strutture sanitarie civili e militari e di definire i programmi e le iniziative nelle aree della ricerca, della formazione e per la verifica periodica dello stato di avanzamento dei progetti e degli obiettivi conseguiti come stabilito dall’accordo quadro firmato il 28 febbraio 2012 fra la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e il Tenente Generale Federico Marmo, capo Ufficio Generale della Sanità Militare. I componenti della commissione sono i dirigenti Miriam Cipriani, Alessandro Moretti e Ferdinando Romano per la Regione Lazio, il Brig. Gen. Manfredo Di Stefano, il Col. Roberto Rossetti e il C.a. Mauro Barbierato per lo Stato Maggiore della Difesa. |
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PRONTO SOCCORSO NUOVO ALL’OSPEDALE DELLA GRUCCIA PER IL SUO DECIMO COMPLEANNO |
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Montevarchi, 4 luglio 2012 – Un pronto soccorso tutto nuovo all’ ospedale della Gruccia, a Montevarchi, inaugurato in occasione del decimo compleanno della struttura, entrata in funzione nel giugno 2002. Al taglio del nastro, ieri, l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, con il direttore generale della Asl 8 di Arezzo, Enrico Desideri, di recente confermato alla guida dell’azienda sanitaria aretina, il vescovo di Fiesole Mario Meini, il presidente della Conferenza dei sindaci Sauro Testi, il consigliere regionale Enzo Brogi. “Un intervento di qualità, questo nuovo pronto soccorso che inauguriamo oggi – ha detto l’assessore Marroni -, che si lega molto bene alla nuova visione dell’assistenza sanitaria, alla continuità assistenziale ospedale-territorio. Appena tre giorni fa, sabato scorso, ero in questa stessa Asl, ad Arezzo, per l’inaugurazione della Casa della Salute, una struttura che rientra anch’essa in questa concezione di continuità. Qui si percepisce un forte spirito di squadra, che è un valore importantissimo”. Marroni ha sottolineato come “la realizzazione di un nuovo pronto soccorso in un ospedale che ha appena dieci anni di vita sia un po’ il paradigma del nostro sistema sanitario, che si evolve in continuazione: tutto quello che è stato fatto fino ad oggi dai miei predecessori ha continuamente bisogno di evolvere; per mantenere e migliorare quello che è stato fatto, e continuare a dare il meglio, è necessario cambiare, reinventare. Noi la spending review la facciamo da anni, senza dirlo. La sfida mia e dei nostri direttori è generare al nostro interno quelle risorse che non ci vengono più da fuori. Fondamentali, per questo, il coinvolgimento delle comunità locali, il valore delle persone che lavorano nel nostro sistema sanitario, e i cittadini, che sono i destinatari del nostro lavoro”. Alla Gruccia non si è trattato di un semplice lavoro di restyling. Il pronto soccorso è stato notevolmente ampliato (da 600 a 900 metri quadrati, 300 in più) e completamente rinnovato nelle attrezzature e anche nell’organizzazione. I vecchi locali erano diventati inadeguati per gestire un flusso di pazienti passato da 25.000 a 37.000 l’anno. Il costo dell’intervento è stato di 1.250.000 euro (finanziamento regionale). I lavori, iniziati il 1° gennaio 2012, si sono conclusi alla fine di aprile 2012, poi sono stati inseriti gli arredi e le attrezzature. L’attività non è stata mai interrotta, e di volta in volta sono stati utilizzati i locali non interessati dal cantiere. Nel nuovo pronto soccorso i percorsi sono differenziati per intensità di cura: sono distinti in modo più adeguato i percorsi destinati ai casi meno gravi (codici bianchi e verdi), da quelli destinati invece ai pazienti più gravi (codici rossi e gialli). La struttura è stata dotata di una tecnologia informatica adeguata, con rete wireless al letto del paziente, che permette il monitoraggio, e la sorveglianza dei locali attraverso le telecamere. Nel 2011, il pronto soccorso della Gruccia ha registrato 36.399 accessi (la metà dei quali classificati codici bianchi), con un trend per la prima volta in lieve diminuzione, dopo il costante incremento registrato per 10 anni. La riduzione è collegata anche alla riorganizzazione dell’assistenza territoriale: da un anno sono attivi moduli di “chronic care model” per diabete e scompenso cardiaco. La Gruccia è l’ospedale di riferimento per la zona Valdarno, con un bacino di utenza di 95.000 abitanti. Ha 200 posti letto, di cui 25 a ciclo diurno. Nel 2011 ha registrato 11.000 ricoveri di cui 1.500 diurni. |
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I NON LUOGHI DI LIVIA BUSSI: MOSTRA PERSONALE DELLA PITTRICE TRIESTINA ALLA SALA COMUNALE D’ARTE DI TRIESTE |
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Trieste, 4 luglio 2012 - Giovedì 5 luglio 2012 alle ore 19.00 nella Sala Comunale d’Arte di Trieste (Piazza dell’Unità d’Italia 4) avrà luogo l’inaugurazione della mostra personale della pittrice Livia Bussi, intitolata I non luoghi, che sarà presentata dall’architetto Marianna Accerboni. La rassegna, che propone quasi una trentina di pastelli su carta realizzati tra il 2007 e il 2011. Visitabile fino al 25 luglio (orario feriale e festivo 10 - 13 e 17 - 20). C’è un’anima culturale austro-tedesca, probabilmente inconscia - scrive Accerboni - che sopravvive in molti artisti triestini, i cui antenati, se pittori o scultori, frequentarono le Accademie di Monaco, di Berlino e di Vienna tra la fine dell’800 e il primo novecento, raccogliendovi i semi di quella coeva avanguardia internazionale che collegava Parigi a Mosca e al mondo slavo, passando per Trieste, allora in posizione centro-europea. È così, credo, che si può spiegare l’intenso respiro espressionista che si leva e s’intravvede in molti lavori di artisti locali: tra questi, mi ha sempre particolarmente colpita la traccia di malinconia e d’angoscia che s’insinua nel segno pittorico intenso ed elegante, sobrio e al tempo stesso incisivo, di Livia Bussi, autrice dal temperamento discreto e signorile, che, formatasi in gioventù a Roma, è poi vissuta un trentennio in Piemonte e Lombardia, per poi ritornare nella città natale; e testimoniare nella sua pittura non solo le origini culturali centro-europee, ma anche il dramma dell’esodo dall’Istria, vissuto quasi in prima persona. Immerso nelle atmosfere rarefatte e nella grazia dei pastelli dai colori soffusi, che ricordano alcuni borghi istriani arroccati sui colli, il sogno, protagonista del linguaggio surrealista, ammanta e intride i suoi lavori su carta: in un sogno di nebbia s’addentrano infatti uomini donne e cani, che a volte corrono, in un’atmosfera onirica, nei prati o verso una nave, simbolo forse dell’agognato ritorno. E, di quando in quando, lo stesso paesaggio si fa notte e nel contempo si fa giorno, componendo visioni straniate, che sorprendono l’astante. Un simbolismo magico e sottile pervade le opere della Bussi: “Sogno queste atmosfere” confessa l’artista “e talvolta il mattino mi sveglio con esse e le dipingo; mentre i cavalli, ripresi in un delizioso dipinto al galoppo nel bosco, sono evocati nella mia mente dalla musica”. Disegnatrice ambita da importanti studi d’architettura per la sua abilità nel reinterpretare in modo vivo, originale e fantastico il linguaggio architettonico, la pittrice - conclude Accerboni - ci consegna un universo ricco di suggestione, in bilico tra elementi sensoriali e spirituali, il cui legame è accentuato da quella sorta di memoria e conoscenza universale che aleggia in ognuno di noi. |
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HOHÒ GLI ARTISTI CONTEMPORANEI INCONTRANO IL DECAMERON FRANCESCO DE GRANDI – ANDREA MASTROVITO – ANDREA SALVINO E UNA SELEZIONE DI OPERE DALLA RACCOLTA “OMAGGIO DEGLI ARTISTI CONTEMPORANEI A GIOVANNI BOCCACCIO” DAL 7 LUGLIO AL 2 SETTEMBRE 2012 |
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Certaldo Alto, 4 luglio 2012 - Hohò gli artisti contemporanei incontrano il Decameron. Francesco De Grandi – Andrea Mastrovito – Andrea Salvino e una selezione di opere dalla raccolta “Omaggio degli artisti contemporanei a Giovanni Boccaccio” dal 7 Luglio al 2 settembre 2012. A cura di Marco Bazzini al Palazzo Pretorio di Certaldo Alto. Inaugurazione sabato 7 Luglio, ore 18.00. Mostra promossa da Regione Toscana, nell´ambito del progetto "Toscanaincontemporanea2011", Comune di Certaldo, Ente Nazionale Giovanni Boccaccio. Evento inserito nelle celebrazioni per il “Settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio” realizzata in collaborazione con Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci - Prato. Il Comune di Certaldo con Regione Toscana, l´Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, museo regionale che nell’ambito delle sue attività promuove il contemporaneo anche sull’intero territorio regionale in collaborazione con le amministrazioni locali, presentano una mostra in cui alcuni artisti contemporanei tornano a dialogare liberamente con uno dei grandi classici della letteratura italiana: il Decameron di Giovanni Boccaccio. La mostra, oltre a riprendere e riscoprire il grande patrimonio di opere raccolto in occasione delle due edizioni dell’ “Omaggio degli artisti contemporanei a Giovanni Boccaccio”, apre, con un anno di anticipo, le celebrazioni per il settecentesimo anniversario della nascita di uno dei padri della letteratura italiana (1313 – 2013). A confrontarsi con questo celebre libro, che ancora oggi parla con grande attualità del nostro mondo, sono stati invitati Francesco De Grandi, Andrea Mastrovito e Andrea Salvino, artisti affermati internazionalmente che già nelle loro poetiche trattano temi e atmosfere tipicamente boccaccesche. Inoltre nelle storiche sale del Palazzo Pretorio di Certaldo Alto sarà anche presentata una selezione di lavori di artisti storici italiani, tra cui Floriano Bodini, Massimo Campigli, Agenore Fabbri, Pericle Fazzini, Emilio Greco, Renato Guttuso, Carlo Levi, Silvio Loffredo, Mino Maccari, Giacomo Manzù, Francesco Messina, Mirko (Basaldella), Antonietta Raphael Mafai, che durante gli anni Sessanta hanno dedicato alcuni lavori al grande scrittore. Lavori donati e oggi raccolti nella più ampia collezione di proprietà del Comune di Certaldo che nel 1966 promosse un “Omaggio degli artisti contemporanei a Giovanni Boccaccio”. Il titolo della mostra, Hohò, è ripreso da una delle più note novelle del libro, Chichibio, cuoco di Currado Gianfigliazzi... (sesta giornata, novella Iv), in cui il protagonista fa trovare sulla tavola al suo padrone una gru arrosto con una sola zampa per aver l’altra donata alla propria amata. É Currado che per la prima volta usa quell’espressione, urlandola in prossimità di uno stagno, dimostrando al servitore che il volatile, quando non dorme, ne possiede due. In sua discolpa Chichibio risponde prontamente, Messer sì ma voi non gridaste “hohò” a quella di iersera, e così termina la sua brutta avventura riappacificandosi con il suo signore. A partire da questa celebre vicenda la mostra suggerisce allo spettatore, fin dall’inizio del percorso, la necessità di un proprio ruolo attivo non soltanto per ricercare un legame con i temi e le storie narrate nel libro ma più in generale come modo di porsi davanti a tutte le opere d’arte. Un atteggiamento necessario e imprescindile in tutte le mostre di arte contemporanea ma ancor più quando un’immagine incontra un testo scritto instaurando con lui un inevitabile rapporto di infedeltà. Destino tipico di tutta l’illustrazione ma ancor più quando, restituendo la piena libertà e autonomia all’artista, si supera nettamente quel confine, ambiguo e troppe volte dato per scontato, che il risolvere un’esperienza letteraria in una artistica sia una semplice “traduzione” in immagini. De Grandi, Mastrovito e Salvino in questa occasione si confrontano con le grandi atmosfere del Decameron, riprendendone i suoi caratteri grotteschi, la sua narrativà e il suo ben noto accento erotico, proprio come a suo tempo hanno fatto gli artisti dell’Omaggio a Giovanni Bocaccio durante gli anni Sessanta. Hohò è una mostra che racconta storie di oggi partendo dalla suggestione di novelle narrate secoli fa da dieci giovani (sette donne e tre uomini) in una villa della campagna toscana durante la peste del 1348, un momento non meno terrificante di quello che viviamo nel nostro presente. |
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“ UN PREMIO” AD UN’OPERA DI ARTE SACRA DI ANNA SECCIA |
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Lecce, 4 luglio 2012 - La Giuria del Premio "Paolo Vi" della Sesta Triennale d’Arte Sacra Contemporanea di Lecce, inaugurata il 30 giugno da Sua Eccellenza Mons. Domenico Umberto D’ambrosio negli spazi dell’Antico Seminario Arcivescovile in Piazza Duomo a Lecce, formata dal curatore Prof. Toti Carpentieri, da Mons. Fernando Filograna Vicario dell´Arcidiocesi di Lecce e dalla Dott.ssa Caterina Ragusa della Sovrintendenza Bap di Lecce, ha assegnato il Premio acquisto per la pittura"Paolo Vi” all’artista abruzzese Anna Seccia per l´opera: "Sacralità Papale” (tec mista su tavola - cm 100x70 - anno 2012), un dipinto costruito tutto sulla scomposizione della forma e sulla suggestione cromatica. L’opera vincitrice del premio, che entrerà a far parte della Galleria d’Arte Sacra Contemporanea, è documentata nel volume/catalogo dell´Editrice Salentina pubblicato per la Sesta Triennale d’Arte sacra Contemporanea di Lecce con i testi del curatore Toti Carpentieri, Micol Forti Direttrice della Collezione d´Arte Contemporanea dei Musei Vaticani e di Giovanni Gazzaneo coordinatore dei “Luoghi dell´Infinito”. Cenni biografici. Anna Seccia, nasce a Ortona (Ch), risiede a Pescara, dove, dopo aver compiuto gli studi artistici è stata titolare della cattedra di “Discipline Pittoriche e Plastiche” presso il locale Liceo Artistico. Fin dal 1994 svolge una ricerca artistica innovativa con un progetto di arte sociale, collaborativa e partecipativa, denominato “La Stanza del Colore” legato alla pratica relazionale a partire da una concezione dell’arte come attivazione di processi per la realizzazione, attraverso happening-performance, di opere pittoriche di grandi dimensioni con persone di tutte le età. Ha svolto una intensa attività espositiva fin dal 1960 partecipando a prestigiose rassegne, mostre e fiere. La sua pittura è considerata nel secondo tomo di Generazione anni Quaranta, vol.6° della Storia dell’Arte Italiana del ‘900 di Giorgio Di Genova. Nel 2011 è stata invitata alla 54° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Pad.italia/sez Abruzzo, curata da Vittorio Sgarbi, con una singolare installazione: Opera Aperta, che nel suo quarto step ha visto la realizzazione di un’opera collaborativa per i 150 anni dell’Unità d’Italia, andata in dono al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera. La mostra della Sesta Triennale d’Arte Sacra Contemporanea di Lecce rimarrà aperta fino al 2 settembre. Orari di apertura: (lunedì-venerdì) 10.00-13.00 / 15.00-20.00 - (sabato e domenica) 17.00 - 21.00. Luogo: Seminario Arcivescovile –Piazza Duomo-lecce. |
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LA PRIMA EDIZIONE DI NBA 3X TOUR PARTE DA LIGNANO SABBIADORO |
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Milano 4 luglio, 2012 – La National Basketball Association (Nba) ha annunciato ieri che la prima edizione di Nba 3X prenderà il via da Lignano Sabbiadoro in Piazza Marcello d’Olivo. Il giocatore dei Denver Nuggets Danilo Gallinari parteciperà alla tappa ed inoltre gli appassionati potranno assistere al Dj set degli speaker di Radio Deejay Vic e Federico Russo. L’nba 3X Tour, che combina tornei 3 contro 3 con divertenti attività interattive, offrirà a migliaia di appassionati in tutta Italia l’esperienza Nba in maniera diretta. Il torneo porterà ad affrontarsi tra loro squadre di quattro giocatori divisi per gruppi di età: ragazzi e ragazze di 11&12, 13&14, 15&16, 17+ Open Division, che consiste in squadre miste. Divise in gironi, ogni squadra avrà diritto a giocare un minimo di due gare, con i vincenti che avanzeranno alla fase finale. Altre cinque tappe verranno annunciate a breve. Il tipico entertainment di Nba che - come già accaduto nel 2010 e 2011 a Milano e Roma e a Trieste nel 2012 - prevede 3 mezzi-campi dove si disputerà il torneo 3x3 e un central court dove dalle 10.00 di sabato mattina si svolgeranno diverse attività che spaziano dalle gare di tiro da 3 punti, gare di schiacciate ed altre ancora che sveleremo live! Inoltre i fan potranno divertirsi con le gigantografie dei giocatori Nba e farsi delle foto con le riproduzioni a misura reale dei campioni Nba. Le squadre possono registrarsi da oggi al seguente indirizzo http://78.47.100.244/Nbaformmain/ . “Non vediamo l’ora di offrire ai nostri appassionati un calendario fitto di opportunità per partecipare a questo evento in così tante località,” ha dichiarato Katia Bassi, Direttore Generale di Nba Italia. “Con il format competitivo del torneo 3 contro 3, clinic di varia natura e attrazioni coinvolgenti firmate Nba, il 3X soddisferà tutti i partecipanti e favorirà lo sviluppo della pallacanestro in Italia.” I partner di Nba che sostengono Nba 3X Tour sono: adidas, Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia, Sprite, Footlocker, Gatorade, Hp e Radio Deejay. I programmi di Nba destinati agli appassionati raggiungono annualmente oltre 13 milioni di fan e hanno lo scopo di promuovere la partecipazione al gioco della pallacanestro attraverso clinic, gare, competizioni e presenza di giocatori. |
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IN VOLO NEI CIELI DI CARNIA PER IL ELEGGERE IL CAMPIONE DI DELTAPLANO |
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Torino, 4 luglio 2012 - Ultimi preparativi a Gemona (Udine) ed in altri comuni della Carnia per ospitare dal 14 al 22 luglio la 38.A edizione dei Campionati Italiani di deltaplano, il più importante evento di volo libero che abbia mai toccato il Friuli. Si prevede una presenza di circa 100 piloti da tutta Italia e, grazie alla formula Open della competizione, anche dall´estero, da dove sono giunte le adesioni di nazioni come Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Scozia, Ucraina, Germania, Svizzera e Russia. Tra gli Italiani saranno presenti Alex Ploner, Christian Ciech ed Anton Moroder, rispettivamente campione, vice campione mondiale e campione italiano in carica, ed i membri della squadra nazionale che lo scorso anno ha conquistato il titolo mondiale per l´ennesima volta. Il programma della manifestazione, organizzata dalle associazioni Volo Libero Friuli, Volo Libero Carnia e Ali Libere Gemona con la discesa in campo oltre cinquanta volontari, prevede di usare, a seconda delle condizioni meteo dei sette giorni di gara, i decolli posti sul monte Cuarnan (1372 m), sopra Gemona, e sul monte Val Secca (1900 m) presso Crostis, Ravascletto. Da qui i piloti voleranno nei cieli della Carnia, con possibilità di sconfinare in Slovenia, Veneto ed Austria prima di raggiungere gli atterraggi ufficiali a Bordano, Cercivento o Enemonzo. Infatti, nel volo libero sono le condizioni del tempo e l´aerologia locale che determinano i percorsi di gara, lunghi talvolta oltre i 200 km, contrassegnati da punti salienti del territorio, detti boe. I mezzi sfruttano come motore le correnti d´aria ascensionali, visto che non sono dotati di altro propulsore. Vince chi chiude il percorso nel minor tempo, raggiungendo e confermando le boe tramite Gps, scaricando le tracce dei quali si determinano le classifiche. Presso gli atterraggi ufficiali, nel web e sulle Tv locali il pubblico potrà seguire le fasi delle gare grazie ad un altro strumento, il Live Tracking, trasmettitore satellitare installato a bordo del deltaplano e che svolge anche una importante funzione di sicurezza perchè l´organizzazione conosce l´esatta posizione del mezzo in qualunque momento. L´evento è inserito nel progetto "Gemona, città dello sport e del ben stare" con il coinvolgimento di numerosi comuni della Carnia, sarà affiancato da numerose attività collaterali con momenti di intrattenimento, di gastronomia e di cultura, chioschi, piscina ed animazione per i bimbi. |
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VELAMBIENTE: VIRATA VERSO UN MONDO PIÙ SOSTENIBILE |
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Trento, 4 luglio 2012 - Una mostra itinerante che propone una chiave di lettura inedita della vela: non solo un bellissimo sport, così diffuso e amato sulle acque del lago di Garda, ma anche un’occasione per un’attenzione nuova nei confronti dell’ambiente. Nella sede territoriale di Villino Campi dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, corner interattivi e multimediali che riproducono i suoni del lago, narrazioni del mastro velaio e del maestro d’ascia, e la possibilità di conoscere come le sorgenti sonore antropiche possano interferire con l´ecosistema subacqueo, oppure di scoprire gli ultimi ritrovati in tema di efficienza energetica e l’evoluzione della tecnica costruttiva, toccando con mano i materiali principali di cui è composta un’imbarcazione a vela. Il progetto Velambiente è realizzato dall’Appa in collaborazione con il Comune di Riva del Garda, Ingarda Trentino Spa, e con i principali circoli velici dell’Alto Garda. La mostra si svolge dal 12 luglio al 29 novembre a Villino Campi con ingresso libero; visite guidate, su prenotazione. L’inaugurazione è il 12 luglio alle ore 17. Forte di numeri in notevole crescita – i partecipanti alle mostre e alle numerose iniziative sul territorio del 2011 sono state 17 mila, contro le 8.600 dell’anno precedente – Villino Campi propone una mostra che porta con sé un approccio diverso allo sport velico, non agonistico ma piuttosto una «virata verso un mondo più sostenibile». Il tema della sostenibilità ambientale, già proposto a Villino Campi (sede di Riva del Garda dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente) in numerose mostre itineranti, viene qui indagato sotto profili diversi: da quella tecnica (modalità costruttive, riciclo dei materiali, consumi energetici) a quella emozionale (le voci di testimoni autentici, i suoni evocativi del lago e del vento). L’allestimento è agile ed è stato progettato in modo da poter essere facilmente trasportato in sedi di enti o associazioni che richiedano la mostra nell’ambito di iniziative a tema. Le nove sezioni sono strutturate in una trentina di pannelli, la maggior parte dei quali appesi e fluttuanti in modo del tutto similare a vele, curiosi oggetti storici, materiali tecnici, installazioni multimediali visive e sonore, postazioni interattive con i sensori a sfioro. Le bellissime immagini sono quasi tutte del lago di Garda. Il tutto è congegnato in modo da coinvolgere al massimo il visitatore. Dopo una breve parte introduttiva sull’evoluzione storica, in cui sono analizzate le principali tecniche costruttive, si entra nel fulcro della disciplina velica, dando la possibilità al visitatore di toccare con mano i componenti principali di una barca a vela. Ciò è possibile grazie all’esposizione di un prezioso esemplare di Optimist, costruito artigianalmente in compensato marino di mogano: questa imbarcazione rappresenta ormai una sorta di passaggio obbligatorio per avvicinarsi al mondo della vela, e numerosi circoli velici di tutto il mondo, compresi quelli gardesani, la utilizzano per i giovanissimi che vogliono avvicinarsi a questo appassionante sport. Grazie al glossario, poi, anche al visitatore non esperto è offerta la possibilità di familiarizzare con i termini marinareschi e con il lessico dei venti. In un apposito corner, il visitatore può entrare in contatto con tutto ciò che riguarda le vele ed apprenderne le principali tecniche costruttive, ascoltando le testimonianze di uno storico mastro velaio del lago di Garda. Info Villino Campi Centro di valorizzazione scientifica del Garda Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente via C. Von Hartungen, 4 38066 Riva del Garda (Tn) tel. 0461 493763, fax 0461 493764 villino.Campi@provincia.tn.it www.Appa.provincia.tn.it/educazioneambientale/villino_campi/ |
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DA DECRETO SVILUPPO FONDO 23 MILIONI PER IMPIANTI SPORTIVI. LIGURIA: ORA GOVERNANCE CON CONI E COMUNI SUL TERRITORIO L´ARTICOLO 64 APRE UN VARCO ALLA RIPARTENZA DI UN SETTORE PARTICOLARMENTE COLPITO DALLA CRISI |
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Genova, 4 Luglio 2012 - Buone notizie per l´impiantistica sportiva, negli ultimi anni, anche in Liguria, particolarmente colpita da manovre governative e tagli. Arrivano dal recente decreto sviluppo del governo Monti che prevede un finanziamento di 23 milioni di euro attraverso un fondo per lo sviluppo dello sport. Dello stanziamento previsto dall´articolo 64 del decreto sviluppo, ha parlato, in mattinata,a margine della seduta del Consiglio regionale, l´assessore allo sport della Liguria Gabriele Cascino. Il provvedimento, infatti, riguarda da vicino la Regione Liguria. Cascino, infatti, è stato recentemente designato dal coordinamento degli assessori regionali allo sport della Conferenza delle Regioni e coordinare l´Area tematica 2 del tavolo nazionale di governance Tangos voluto dal ministro Gnudi che si occupa dei rapporti tra sport ed economia ,delle ricadute economiche sull´economia del Paese. "Si tratta di risorse già disponibili, nel bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ora serve un´attenta programmazione sul teritorio e condivisione fra Stato, Governi, Regioni, Coni, Comuni permettere in campo , anche in Liguria, azioni di sostegno allo sport", spiega Cascino. |
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SUPERBOWL VARESE: EVENTO IMPORTANTE |
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Milano, 4 luglio 2012 - "Il legame di Varese con lo sport si rafforza sempre più e ormai qualifica la provincia tanto quanto il turismo". Lo ha detto l´assessore regionale allo Sport e Giovani, Luciana Ruffinelli, intervenendo a Varese, alla conferenza stampa di presentazione del Xxxii Italian Superbowl che si svolgerà sabato 7 luglio, nello stadio ´Franco Ossola´ di Varese. La finale del campionato italiano di massima serie di Football americano sarà accompagnata da una serie di eventi collaterali denominati ´Ifl experience´, che si terranno nelle vie e piazze del centro cittadino, un´occasione unica per far conoscere anche ai cittadini di Varese e agli studenti degli istituti primari e secondari della provincia questa straordinaria disciplina. "Non importa che si tratti di sport di primo piano o di impatto mediatico minore - ha sottolineato l´assessore - il livello delle manifestazioni organizzate sul nostro territorio è sempre molto alto, così come la qualità della loro organizzazione. Il football è uno sport che sta vivendo una seconda giovinezza, grazie anche all´intraprendenza di coloro che vi si dedicano con passione e impegno. Non posso che essere contenta di supportare questo evento che coniuga promozione e solidarietà". "Oltre all´aspetto prettamente sportivo infatti - ha spiegato Luciana Ruffinelli - questa manifestazione permetterà di destinare i proventi derivanti dalla vendita del merchandising alla onlus Ponte del Sorriso per la realizzazione di un ospedale materno infantile a Varese. |
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