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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 09 Luglio 2012 |
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CERCARE LE BOLLE NELLE CONDUTTURE |
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Bruxelles, 9 luglio 2012 - Tubature e condutture, queste sono diventate le arterie delle società moderna. Esse trasportano preziosi carburanti come petrolio e gas dalle profondità dell´oceano, oltre i confini dei paesi, attraverso le città fino alle nostre case. Ma quel primo passo, ovvero portare petrolio e gas mediante tubature dal fondo del mare, è una procedura complessa piena di pericoli a causa delle pressioni variabili presenti. Un team internazionale guidato da ricercatori europei ha trovato un nuovo metodo per misurare le bolle di gas nelle condutture, permettendo agli addetti di evitare "scoppi" di bolle come quello accaduto nel Golfo del Messico nel 2010. Lo studio è stato presentato nella rivista della Royal Society Proceedings of the Royal Society A. Nell´aprile del 2010 il mondo rimase scioccato dal disastro ambientale causato da una bolla di gas metano che innescò lo scoppio di un impianto di trivellazione e che uccise 11 persone nel Golfo del Messico. Una piccola bolla di metano diventò così grande da scagliare petrolio fino a 73 metri di altezza nell´aria. Per evitare incidenti come questo, la capacità di misurare le bolle di gas nelle condutture è fondamentale per le industrie produttive, energetiche e petrolchimiche. Una nuova ricerca dell´Università di Southampton nel Regno Unito ha però ideato un nuovo metodo per misurare in modo più accurato le bolle di gas nelle tubature. Tra il fondo del mare e la superficie dell´acqua vi è una differenza di pressione. Qualsiasi bolla presente nel petrolio o nel gas che viene trasportata mediante la condutture si espande in modo naturale man mano che la pressione si riduce avvicinandosi alla superficie. Queste bolle che si espandono possono causare una perdita, che è l´improvvisa uscita di petrolio e/o gas da un pozzo. Al momento, la distribuzione delle dimensioni delle bolle (bubble size distribution, Bsd) di gas è valutata inviando onde sonore attraverso un liquido che contiene bolle e confrontando l´attenuazione misurata dell´onda sonora (perdita di ampiezza nella propagazione) con quella teorica prevista. I problemi si presentano quando si passa dalla teoria alla pratica. Secondo la teoria, si suppone che le bolle si trovino in una massa infinita di liquido. Ciò potrebbe portare a degli errori nella stima della popolazione di bolle. Il team di ricerca a guida europea, diretto dal professor Tim Leighton dell´Istituto di ricerca sui suoni e le vibrazioni presso l´Università di Southampton, ha inventato un nuovo metodo, che tiene conto del fatto che le bolle si trovano in una conduttura. Essi hanno misurato come le velocità di fase e le attenuazioni in un liquido ricco di bolle in un tubo potrebbero essere invertite per stimare la Bsd (che è stata misurata in modo indipendente usando una tecnica ottica). Questa nuova tecnica, adatta per condutture come la Ttf, fornisce buone stime della Bsd se la gamma della frequenza è sufficientemente ampia. Secondo il professor Leighton, "Questo studio presenta il metodo che avevamo sviluppato nella fase intermedia del contratto di ricerca. Esso funziona, ma subito dopo che l´avevamo progettato nel 2008 avvenne il crollo finanziario globale, e non vi furono più fondi disponibili per costruire il dispositivo nelle condutture per il mercurio dell´Ornl. Si dovette trovare una soluzione più economica, ed è ciò a cui stiamo lavorando ora. Il progetto originale è stato rimandato a quando il mondo si troverà in una migliore situazione finanziaria. Questa è stata un´opportunità fantastica di lavorare con scienziati nucleari e ingegneri provenienti da Ornl e Ral." Il professor Leighton e il suo team vennero incaricati di assumere il lavoro come parte di un programma continuo per ideare modi di stimare con maggiore precisione la Bsd per le condutture di acciaio piene di mercurio della Ttf (target test facility) della Spallation Neutron Source (Sns) da 1,4 miliardi di dollari Usa, presso il Oak Ridge National Laboratory, Tennessee, Stati Uniti, una delle più potenti fonti di neutroni pulsata al mondo. Questo impianto è in grado di sparare un fascio di protoni usando un acceleratore lineare lungo centinaia di metri dentro a 20 tonnellate di mercurio liquido pompato. Appositi strumenti a neutroni sono collocati in circolo attorno alla fonte per catturare i fasci di neutroni e usarli per investigare sulle strutture interne di vari materiali, come ali da aereo da collaudare, campioni di medicina forense e prodotti biomedici. "L´impianto Sns è stato costruito con l´aspettativa che ogni tanto esso sarebbe stato chiuso e che il contenitore del mercurio ora altamente radioattivo sarebbe stato sostituito, poiché il suo acciaio diventa più fragile a causa dei danni derivanti dalle radiazioni," ha detto il professor Leighton. "Tuttavia, poiché il fascio di protoni colpisce il mercurio e genera onde d´urto, che causano il collasso di bolle di cavitazione nel mercurio e intaccano l´acciaio, a piena potenza operativa la sostituzione potrebbe dover essere effettuata più spesso di quanto inizialmente pianificato. A dire la verità, lo stesso raggiungimento della piena potenza programmata è in pericolo." Per maggiori informazioni, visitare: Istituto di ricerca sui suoni e le vibrazioni presso l´Università di Southampton: http://www.Southampton.ac.uk/engineering/research/centres/isvr.page Proceedings of the Royal Society A: http://rspa.Royalsocietypublishing.org/ |
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DECRETI FER: VERSO QUALE POLITICA ENERGETICA STIAMO ANDANDO? |
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Milano, 9 luglio 2012 – Nuove indiscrezioni sui contenuti dei decreti agitano ulteriormente i sonni degli operatori. Da quanto appreso da fonti ufficiose, sembrerebbe che il Governo abbia apportato solo pochi e marginali miglioramenti al testo del provvedimento, e non abbia eliminato le gravi criticità, peraltro segnalate sia dalle Associazioni di categoria, sia dalle Regioni con richieste vincolanti di modifica. Pur apprezzando l’innalzamento del tetto di spesa per gli incentivi alle Fer a 5,8 mld di euro ed un generale sforzo di semplificazione delle regole (modalità di accesso e iscrizione al registro degli impianti e partecipazione alle aste per esempio) il mondo delle rinnovabili sta reagendo con incredulità di fronte all’introduzione di un periodo transitorio troppo breve (soli 4 mesi) per il passaggio dal vecchio al nuovo sistema di incentivazione e inspiegabilmente solo 2 in più per gli impianti siti nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna. “Non ci pare vero – commenta Agostino Re Rebaudengo, presidente di Aper – che a fronte di un ritardo accumulato da marzo 2011 nell’emanazione dei decreti (ben 16 mesi), venga riconosciuto agli imprenditori del settore un periodo transitorio così esiguo”. Al contrario viene riconosciuto un periodo transitorio di ben 6 mesi agli impianti che bruciano rifiuti come i termovalorizzatori, che ancora una volta andrebbero a godere degli incentivi destinati esclusivamente (solo in teoria) alle rinnovabili, sottraendo risorse ad un settore che non inquina e che dovrebbe rappresentare il futuro strategico del nostro Paese. “Oltre al danno la beffa” sintetizza Re Rebaudengo. E conclude: “Come se non bastasse sembra mancare completamente una visione di supporto alla grid parity, ormai sempre più vicina. Servono regole moderne, sburocratizzazione, incentivazione dell’autoconsumo e della generazione distribuita, abbondonando l’attuale politica di contingentamento delle rinnovabili. Ad esempio, tramite l’innalzamento del limite dello scambio sul posto e l’implementazione dei Seu, che l’Aeeg avrebbe dovuto implementare dal 2008, si potrebbero iniziare a vedere i primi impianti necessità di senza incentivi”. Aper ha prontamente inviato un appello al Governo per chiedere chiarezza e raccomandare un’attenta riflessione su quelle che saranno le conseguenze di tale provvedimento. |
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RIGNANO SULL´ARNO: GLI IMPEGNI DELL´AMMINISTRAZIONE COMUNALE SUL FRONTE DEL RISPARMIO ENERGETICO E DELLE ENERGIE RINNOVABILI |
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Rignano Sull´arno, 9 luglio 2012 - La nuova Amministrazione di Rignano sull´Arno, con il Sindaco Daniele Lorenzini, sta spingendo l´acceleratore sugli interventi strutturali che coinvolgono immobili di proprietà comunale rivolti a migliorarne l´efficienza e il risparmio energetici. Ovviamente si punta sulle energie rinnovabili per affrancare l´Amministrazione dai costi di gestione sempre più onerosi per la collettività. Due sono gli impianti fotovoltaici che vedranno la “luce” (nel vero senso della parola) : uno sul tetto del Capannone dell´Autoparco e Servizi Tecnici in Pian dell´Isola e l´altro sul tetto del Palazzetto dello Sport del capoluogo. L´intervento sul Capannone vedrà, oltre all´installazione di un impianto fotovoltaico idoneo a servire le esigenze della struttura, anche un importante bonifica del cemento-amianto ancora presente sulla copertura. Il secondo impianto, realizzato da “Aquatica” quale gestore degli impianti sportivi coinvolti e con l´avallo dell´Amministrazione, che al termine del periodo di ammortamento ne resterà comunque proprietaria, servirà le esigenze energetiche della Piscina Comunale e, in parte, anche quelle del Palazzetto dello Sport. Quest´ultimo impianto sarà operativo alla riapertura delle attività il prossimo mese di settembre, mentre per quello sul Capannone si sta procedendo in questi giorni all´avvio delle procedure per l´affidamento dell´appalto con una previsione di termine lavori entro fine 2012 – inizio 2013. |
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CRISI. IL VENETO AI COMUNI: ATTENZIONE A SPEGNERE L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA. SERVONO SOLUZIONI COMPENSATIVE |
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Venezia, 9 luglio 2012 - “La stampa di questi giorni dà sempre più spesso notizia di amministrazioni che, per ridurre la spesa, debbono ricorrere alla spegnimento “spot” degli impianti di illuminazione pubblica. Questa prassi, pur avendo un beneficio dal punto di vista economico sulle casse del Comune, presenta degli aspetti pesantemente negativi”. Lo sottolinea in maniera preoccupata l’assessore alle politiche ambientali del Veneto Maurizio Conte, evidenziando che non si può prescindere dal garantire al cittadino di potersi muovere sul territorio con la massima sicurezza possibile. “In quest’ottica – osserva Conte - spegnere i punti luce è pensabile solo nel momento in cui l’azione sia coordinata con interventi e soluzioni compensative, frutto di un attento studio che tenga conto di molteplici aspetti, e cioè siano in sostanza la conseguenza dell’adozione dei Piani dell’Illuminazione per il Contenimento dell’Inquinamento Luminoso”. “Dopo aver aperto il bando – rende noto l’assessore veneto – siamo in procinto di finanziare i piani”. In materia l’unico organismo che ha precise competenze in base alla normativa regionale per accompagnare i comuni nei processi di adeguamento degli impianti di illuminazione è l’”Osservatorio permanente sul fenomeno dell’inquinamento luminoso”, istituito presso la direzione generale dell’Arpav. “Il risparmio energetico – aggiunge Conte - passa attraverso alcune soluzioni applicabili, che da sole o congiuntamente in funzione delle caratteristiche delle rete di illuminazione, sono finalizzate ad un’ottimizzazione dei consumi energetici, ad una migliore qualità dell’illuminazione e a un conseguente risparmio economico derivante dal risparmio energetico”. Tali azioni possono a loro volta essere differenziate in soluzioni che prevedono interventi di modifica tecnica degli impianti come i riduttori di flusso, la sostituzione di corpi illuminanti esistenti con altri ad elevato rendimento, la riduzione della potenza impegnata con la sostituzione della lampade, la sostituzione dei corpi illuminanti con apparecchi a led. Altre opzioni riguardano l’applicazione di procedure gestionali come la riduzione degli orari di funzionamento e l’ottimizzazione dei tempi di accensione e spegnimento o la telegestione dell’impianto. “Sono pienamente consapevole delle difficoltà economiche che stanno attraversando le amministrazioni pubbliche – conclude Conte – ma invito gli amministratori a cercare di evitare azioni di spegnimento, senza che ci sia una programmazione ragionata degli interventi. |
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LUCE E GAS: GUIDA ALLA LETTURA DELLA BOLLETTA, PER CONOSCERE TERMINI TECNICI, SIGLE E CIFRE PROPRIE DEL SETTORE ENERGETICO. SCARICALA GRATIS SU CITTADINANZATTIVA.IT |
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Roma, 9 luglio 2012Quanto ne sappiamo in tema di energia elettrica e gas? Per informare al meglio i cittadini, Cittadinanzattiva ha realizzato una collana di cinque guide utili scaricabili gratuitamente dal proprio sito: www.Cittadinanzattiva.it Da oggi è on line la terza guida, dedicata a come leggere la bolletta, per conoscere termini tecnici, sigle e cifre proprie della bolletta dell’energia elettrica e del gas. Quali informazioni trovo nel quadro di sintesi e in quello di dettaglio della bolletta? Perché sono importanti il Pod e il codice utenza? Dove trovo in bolletta le informazioni relative ai pagamenti e alla rateizzazione? E il totale dei corrispettivi per i servizi di vendita e per quelli di rete? E ancora, i consumi fatturati, i dati sulla lettura del contatore, le imposte e gli oneri diversi… Nella guida "Leggere la bolletta” troverai risposte ai tuoi dubbi e una serie di consigli utili, oltre a un glossario che spiega i termini tecnici e i principali riferimenti normativi. L´iniziativa rientra nelle politiche dell´energia portate avanti da anni da Cittadinanzattiva, e ha come obiettivo quello di offrire ai cittadini il maggior numero di informazioni su un settore che, in seguito alle liberalizzazioni, ci permette di scegliere liberamente il fornitore di gas e di energia elettrica. Quanti lo sanno? Passano gli anni, ma sono ancora molti i cittadini alle prese con la scarsa conoscenza e la diffidenza nei confronti del mercato libero dell´energia. Sarà davvero più conveniente? Come scelgo? Ci saranno disservizi e pratiche burocratiche senza fine nel passaggio ad un nuovo fornitore? Se non sono soddisfatto, posso tornare al vecchio contratto? Le novità introdotte a seguito della liberalizzazione sono molte e per il consumatore domestico il rischio di fare confusione è dietro l´angolo! Per rispondere al meglio ai tanti dubbi dei cittadini, Cittadinanzattiva è impegnata nel realizzare una collana di 5 guide informative dedicate ai seguenti argomenti: Il nuovo mercato dell´energia, guida utile per conoscere le novità introdotte dalle liberalizzazioni e i soggetti del mondo dell´energia. Il contratto, guida utile per saperne di più prima, durante e dopo la firma. Leggere la bolletta, guida utile per conoscere termini tecnici, sigle e cifre proprie del settore energetico. Il risparmio energetico, guida utile per diventare un consumatore efficiente di energia. Gli strumenti di tutela, guida utile per far valere i tuoi diritti. |
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TAVARNELLE VAL DI PESA: CASA - NUOVE OPPORTUNITÀ A SAN DONATO IN POGGIO USCITI I BANDI PER L´ASSEGNAZIONE DELLE AREE DOVE SORGERANNO APPARTAMENTI E SERVIZI. I BANDI SCADONO IL 25 SETTEMBRE E POTRANNO PARTECIPARE COOPERATIVE E IMPRESE DI COSTRUZIONE |
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Firenze, 9 luglio 2012 - Gli alloggi nell´area Peep di San Donato cominciano a diventare realtà. Con l´uscita del bando pubblico per l´assegnazione dell´area residenziale ha preso il via il percorso che porterà alla realizzazione di nuovi appartamenti, nell´area individuata nel Piano di Edilizia Economica e Popolare di San Donato in Poggio approvata dal Consiglio Comunale. Il bando, che rimarrà in pubblicazione circa novanta giorni, permetterà di selezionare la cooperativa o l´impresa di costruzione alla quale assegnare l’area individuata per la realizzazione di un intervento di edilizia residenziale convenzionata. Il numero degli alloggi oscillerà tra un minimo di 25 ed un massimo di 30 unità per una volumetria complessiva pari a 8200 metri cubi. Il soggetto assegnatario dovrà corrispondere al Comune il valore dell’area pari a circa 800mila euro, oltre agli impegni definiti nello schema di convenzione: circa 300mila euro da investire nella realizzazione del parcheggio e delle altre opere di urbanizzazione necessarie. Gli appartamenti saranno assegnati in base ai criteri stabiliti dal regolamento comunale per l´assegnazione delle aree edificabili nei piani per gli alloggi Peep. I prezzi degli alloggi saranno a prezzo calmierato, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio comunale. Il regolamento comunale per l’assegnazione delle case è stato aggiornato alcuni mesi fa con l´introduzione di nuovi criteri che privilegiano i giovani e le coppie anche dello stesso sesso. Tra gli elementi di novità ci sono l’assegnazione di un punto aggiuntivo alle giovani coppie under 40, formate anche da persone dello stesso sesso, e agli under 35 e mezzo punto ai divorziati/separati con figli a carico. “Abbiamo messo al centro - dichiara il vicesindaco David Baroncelli - la necessità di riconoscere, promuovere, valorizzare, estendere i diritti nel rispetto delle diverse identità e inclinazioni, e ci siamo mossi sulla base di un progetto che mira all’inclusione. Crediamo fondamentale non lasciare nessuno indietro soprattutto le fasce più deboli della popolazione; con questo regolamento abbiamo messo in campo uno strumento in grado di favorire l’autonomia morale ed economica dei giovani aiutandoli a determinare il loro futuro, un aiuto concreto dunque alle giovani coppie, siano essere etero o gay, che intendano portare avanti un progetto di vita in comune”. Contestualmente al bando per l´area Peep, è stato pubblicato dal Comune l´avviso per la selezione del soggetto al quale cedere l´area dove sorgeranno le attrezzature pubbliche e commerciali di servizio. Prevista nel Peep di San Donato, l´area ha una superficie di 755 metri quadri e potrà essere ceduta a enti pubblici, società di servizi e imprese. Il soggetto individuato dalla selezione dovrà corrispondere al Comune il prezzo di cessione dell´area pari a 195mila euro. Per entrambi i bandi le domande dovranno pervenire all´Ufficio Protocollo del Comune entro le ore 13 del 25 settembre. Bando e domanda sono disponibili presso l’Ufficio Relazione con il Pubblico del Comune e sul sito del Comune. Info: Ufficio Urp 055 8050824, www.Tavarnellevp.it |
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BOLZANO: OPERATIVA L´AGENZIA UNICA DEGLI APPALTI PUBBLICI: FIRMATO L´ACCORDO |
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Bolzano, 9 luglio 2012 - Amministrazione - Diventa operativa la cosiddetta Agenzia unica degli appalti pubblici, la nuova struttura che offrirà ai Comuni e agli enti pubblici non solo consulenza, ma anche la possibilità di preparare i singoli bandi di gara. Oggi (5 luglio) a Bolzano il presidente della Provincia Luis Durnwalder e Thomas Mathà, presidente della neonata Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici, lavori, servizi e forniture, hanno siglato l’accordo che avvia il lavoro del nuovo centro di competenza. È stato firmato il 5 luglio a Palazzo Widmann dal presidente Luis Durnwalder l’accordo che rende operativa la neonata Agenzia incaricata di occuparsi dei procedimenti e della vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Si tratta del nuovo organismo che accompagnerà Provincia, Comuni e enti nell´indizione delle gare pubbliche, attuando anche un passo importante nel programma di "spending review" perseguito dal Governo. Tecnicamente l´Agenzia assume la funzione di stazione unica appaltante per gli enti pubblici, con il compito di svolgere attività di consulenza ma anche preparazione, indizione e aggiudicazione delle gare relative a lavori pubblici, servizi e forniture. Presidente dell´Agenzia è il direttore della Ripartizione Affari comunitari Thomas Mathà, vicepresidente Maria Larcher dell’Avvocatura della Provincia e direttore Alfred Aberer, ex caporipartizione dell’Astat. Il personale - una ventina di unità – viene reperito all´interno di Provincia e Comuni senza costi aggiuntivi. Nelle prossime settimane l’Agenzia, che sarà insediata a Bolzano nel palazzo un tempo sede della Camera di commercio, avvierà le prime procedure relative a gare e contratti pubblici. "L´agenzia unica per gli appalti pubblici - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - sarà una sorta di centro di competenza che offre ai Comuni e agli enti pubblici consulenza e la possibilità di preparare le singole gare, garantendo maggiore sicurezza in termini giuridici." Si tratta infatti di una materia complessa e soggetta a continue modifiche a livello di norme provinciali, nazionali ed europee. "La nuova Agenzia garantirà un maggiore e migliore coordinamento da questo punto di vista e le pubbliche amministrazioni potranno risparmiare tempo e denaro sia nello svolgimento delle gare che nell´acquisto di beni e servizi", ha aggiunto Durnwalder. In base alle normative vigenti, il bando di gara viene richiesto per lavori di importo superiore al milione di euro nelle opere pubbliche e di 200mila euro nelle prestazioni di servizio. |
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135ª ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI DELLE CAMERE DI COMMERCIO D’ITALIA 31MILA IMPRESE IN PIÙ TRA APRILE E GIUGNO 2012 103.785 APERTURE E 72.220 CESSAZIONI |
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135ª Assemblea dei Presidenti delle Camere di commercio d’Italia 31mila imprese in più tra aprile e giugno 2012 103.785 aperture e 72.220 cessazioni Roma, 9 luglio 2012 – Malgrado tutto, l’Italia delle imprese – pur non brillando - tiene. E’ il messaggio che proviene dalla lettura della dinamica della nati-mortalità del sistema produttivo nazionale nel Ii trimestre dell’anno, fotografato da Movimprese e resa nota in occasione della 135ª Assemblea di Unioncamere, in corso oggi a Roma. Pur in una situazione di grande difficoltà del sistema Paese, tra aprile e giugno hanno aperto i battenti 103.785 imprese, meno di quanto registrato nello stesso trimestre dei 2 anni scorsi, ma meglio di quanto si è verificato nel 2009. Sono state, invece, 72.220 le attività che hanno cessato di esistere nello stesso periodo, 4.570 in più dello stesso trimestre del 2011. Per ritrovare un risultato così negativo, bisogna tornare ad aprile-giugno 2008. Il bilancio dei dati del Registro delle imprese, elaborati da Infocamere, la società di informatica delle Camere di Commercio italiane, resta quindi positivo: 31.565 le imprese in più nel Registro delle Camere di commercio, con un incremento dello stock pari al +0,52% in tre mesi. “Le 31mila imprese in più, pur in un periodo così difficile, dimostrano quante energie e intelligenze abbia il nostro Paese”, ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. In molti si chiedono se la crisi in atto non investa anche il nostro modello di sviluppo, fondato su una imprenditorialità diffusa. La nostra risposta è “no”. Il modello è ancora valido e può assicurare un futuro al Paese. E’ però altrettanto vero che c’è bisogno di una “manutenzione straordinaria” della nostra struttura produttiva, promuovendo la modernizzazione delle imprese nei settori tradizionali, ancora oggi protagonisti del nostro export. Le Camere di commercio, oggi come 150 anni fa, intendono contribuire a disegnare politiche di sviluppo a misura di impresa e a metterle in atto. E’ questo il traguardo ambizioso del programma di iniziative per il prossimo triennio, focalizzate su sei obiettivi: internazionalizzare ancora di più le imprese; migliorarne l’accesso al credito; rendere il contesto sempre più favorevole agli operatori economici; sostenere l’occupazione e l’innovazione; tutelare la qualità e la tracciabilità dei prodotti; valorizzare le eccellenze del territorio”. Il quadro del Ii trimestre 2012 Dopo il calo registrato a inizio anno, le imprese italiane tornano a sfiorare i 6,1 milioni di unità. Sono, infatti, 6.094.109 le imprese iscritte nel Registro delle Camere di commercio alla fine di giugno. Che la crisi, però, ancora morda il nostro sistema produttivo si evince dal numero delle cessazioni, che, superando le 72mila unità, riportano indietro la lancetta al Ii trimestre 2008, quando chiusero i battenti oltre 75mila attività. Le iscrizioni, invece, pur rallentando rispetto ai due anni precedenti, non raggiungono il picco negativo del Ii trimestre 2009. Tab. 1 - Serie storica degli stock, delle iscrizioni, cessazioni (*), saldi e tassi di crescita delle imprese nel Ii trimestre di ogni anno
Anni |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldo trimestrale |
Tasso di iscrizione |
Tasso di cessazione |
Tasso di crescita |
2003 |
97.013 |
56.762 |
40.251 |
1,67% |
0,92% |
0,74% |
2004 |
118.217 |
68.983 |
49.234 |
2,00% |
1,10% |
0,90% |
2005 |
116.057 |
73.618 |
42.439 |
1,94% |
1,10% |
0,84% |
2006 |
109.599 |
68.838 |
40.761 |
1,81% |
1,13% |
0,67% |
2007 |
116.338 |
76.041 |
40.297 |
1,90% |
1,25% |
0,66% |
2008 |
112.550 |
75.681 |
36.869 |
1,84% |
1,24% |
0,61% |
2009 |
97.841 |
69.835 |
28.006 |
1,61% |
1,15% |
0,46% |
2010 |
107.306 |
60.085 |
47.221 |
1,77% |
0,99% |
0,78% |
2011 |
106.609 |
67.650 |
38.959 |
1,75% |
1,11% |
0,64% |
2012 |
103.785 |
72.220 |
31.565 |
1,71% |
1,19% |
0,52% | Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese (*) Tutti i dati del presente comunicato sono calcolati al netto delle cancellazioni d’ufficio. Considerando il tasso di crescita, a tenere è soprattutto la voglia d’impresa delle regioni del Centro che, con un aumento dello 0,68%, vedono aumentare la platea imprenditoriale di 8.793 unità. A trainare l’area è il Lazio, che accresce in tre mesi le sue imprese dello 0,76% (+4.649 il saldo tra iscrizioni e cessazioni), conquistando il primato della vitalità imprenditoriale a livello regionale. Si avvicina alla media nazionale il Nord-ovest (+0,50% e 7.958 imprese in più, con la Valle d’Aosta che mette a segno un +0.63%), mentre l’aumento delle imprese è percentualmente meno consistente nel Nord-est (+0,47%, pari a 5.570 imprese aggiuntive rispetto al I trimestre dell’anno, con il Trentino Alto Adige che realizza una crescita del +0,57% superiore alla media nazionale). Si allinea a questa dinamica il Mezzogiorno (+0,46% per 9.244 unità in più in tre mesi), per effetto, però del diverso andamento delle regioni: brillante quello di Puglia, Calabria e Molise (con tassi di crescita compresi tra il +0,66% e il +0,72%), in sensibile rallentamento quello della Campania, che nel trimestre segna un aumento del suo stock di imprese pari a solo il +0,19% e si posiziona in coda alla classifica nazionale. A livello provinciale, Lecce mostra la crescita più sostenuta (+1,15%), seguita da Foggia, Vibo Valentia e Isernia che registrano variazioni pari o superiori al punto percentuale. In valori assoluti, è però Roma a mettere a segno l’incremento maggiore, con 3.838 imprese in più registrate nel trimestre. Tab. 2 – Nati-mortalità delle imprese per regioni e aree geografiche - Ii trimestre 2012
Regioni |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldo |
Stock |
Tasso di |
Tasso di |
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al 30 giugno 2012 |
crescita Ii trim 2012 |
crescita Ii trim 2011 |
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Piemonte |
7.752 |
5.548 |
2.204 |
464.240 |
0,48 |
0,48 |
Valle D´aosta |
246 |
159 |
87 |
13.906 |
0,63 |
0,55 |
Lombardia |
15.366 |
10.427 |
4.939 |
951.265 |
0,52 |
0,71 |
Trentino A. A. |
1.510 |
887 |
623 |
110.023 |
0,57 |
0,62 |
Veneto |
7.838 |
5.814 |
2.024 |
502.574 |
0,40 |
0,72 |
Friuli V. G. |
1.418 |
1.088 |
330 |
108.925 |
0,30 |
0,44 |
Liguria |
2.934 |
2.206 |
728 |
167.335 |
0,44 |
0,63 |
Emilia Romagna |
7.931 |
5.338 |
2.593 |
473.952 |
0,55 |
0,64 |
Toscana |
7.587 |
5.018 |
2.569 |
417.184 |
0,62 |
0,66 |
Umbria |
1.499 |
943 |
556 |
96.216 |
0,58 |
0,53 |
Marche |
2.959 |
1.940 |
1.019 |
177.116 |
0,58 |
0,64 |
Lazio |
11.359 |
6.710 |
4.649 |
613.835 |
0,76 |
0,61 |
Abruzzo |
2.545 |
1.672 |
873 |
149.913 |
0,59 |
0,81 |
Molise |
565 |
334 |
231 |
35.198 |
0,66 |
0,81 |
Campania |
9.045 |
8.014 |
1.031 |
556.243 |
0,19 |
0,69 |
Puglia |
7.722 |
5.117 |
2.605 |
383.837 |
0,68 |
0,51 |
Basilicata |
892 |
621 |
271 |
60.918 |
0,45 |
0,48 |
Calabria |
3.325 |
2.041 |
1.284 |
180.040 |
0,72 |
0,81 |
Sicilia |
8.583 |
6.476 |
2.107 |
462.839 |
0,46 |
0,61 |
Sardegna |
2.709 |
1.867 |
842 |
168.550 |
0,50 |
0,59 |
|
|
|
|
|
|
|
Aree geografiche |
|
|
|
|
|
|
Nord-ovest |
26.298 |
18.340 |
7.958 |
1.596.746 |
0,50 |
0,63 |
Nord-est |
18.697 |
13.127 |
5.570 |
1.195.474 |
0,47 |
0,65 |
Centro |
23.404 |
14.611 |
8.793 |
1.304.351 |
0,68 |
0,63 |
Sud E Isole |
35.386 |
26.142 |
9.244 |
1.997.538 |
0,46 |
0,64 |
|
|
|
|
|
|
|
Totale Italia |
103.785 |
72.220 |
31.565 |
6.094.109 |
0,52 |
0,64 | Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese Nell’affrontare le turbolenze del mercato, il sistema produttivo mantiene comunque l’inclinazione verso le forme giuridiche più strutturale. Le società di capitali crescono infatti dello 0,79% (ammonta a +10.964 unità il saldo di aprile-giugno), in rallentamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando hanno superato il +1%. Sostenuta la crescita percentuale anche delle Altre forme giuridiche (+0,91%, pari a 1.893 imprese in più), in aumento rispetto al 2011. Continua a rallentare, invece, la crescita delle Società di persone (+0,35% nel trimestre) e quella delle Ditte individuali (+0,44%) che però, in valore assoluto spiegano quasi la metà del saldo trimestrale ( +14.675 imprese). Tab. 3 – Nati-mortalità delle imprese per forme giuridiche - Ii trimestre 2012
Forme giuridiche |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldo |
Stock |
Tasso di |
Tasso di |
|
|
|
|
al 30 giugno 2012 |
crescita Ii trim 2012 |
crescita Ii trim 2011 |
|
|
|
|
|
|
|
Società di capitali |
18.076 |
7.112 |
10.964 |
1.397.177 |
0,79 |
1,04 |
Società di persone |
10.897 |
6.864 |
4.033 |
1.143.234 |
0,35 |
0,40 |
Ditte individuali |
71.663 |
56.988 |
14.675 |
3.344.407 |
0,44 |
0,55 |
Altre forme |
3.149 |
1.256 |
1.893 |
209.291 |
0,91 |
0,74 | Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese Tutti i settori mostrano saldi positivi, attenuati però rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In termini relativi ad andar meglio sono soprattutto i servizi, con le attività di noleggio, agenzie di viaggio e supporto alle imprese (+1,70% e un saldo di 2.674 unità), dalle Attività di alloggio e ristorazione (+1,43 con 5.600 unità in più), dalle Attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+1,30% con un saldo di 862 imprese in più) e dalle Attività scientifiche e tecniche, che aumentano dell’1,29% per complessive 2.499 unità. In linea con l’andamento del Ii trimestre dello scorso anno la manifattura, con una variazione percentuale del +0,14% e 865 imprese in più rispetto al trimestre precedente mentre l’agricoltura, che registra una crescita del +0,19%, pari a 1.548 imprese in più, accelera lievemente rispetto al 2011.In linea con la media nazionale, infine, il rallentamento delle imprese del Commercio, aumentate nell’ultimo trimestre di 7.914 unità (+0,51%). Tab. 4 – Nati-mortalità delle imprese per i principali settori di attività economica - Ii trimestre 2012
Settori Di Attivita´ |
Stock al 30 giugno 2012 |
Saldo trimestrale dello stock |
Variazione% dello stock |
|
Ii trim. 2012 |
Ii trim. 2011 |
|
|
|
|
|
|
Agricoltura, silvicoltura pesca |
824.516 |
1.548 |
0,19% |
0,17% |
Estrazione di minerali da cave e miniere |
4.766 |
-29 |
-0,60% |
-0,46% |
Attività manifatturiere |
610.412 |
865 |
0,14% |
0,18% |
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz.. |
7.706 |
502 |
6,96% |
9,51% |
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d.. |
10.683 |
91 |
0,86% |
0,79% |
Costruzioni |
899.602 |
4.206 |
0,47% |
0,72% |
Commercio all´ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut.. |
1.544.252 |
7.914 |
0,51% |
0,55% |
Trasporto e magazzinaggio |
178.371 |
887 |
0,50% |
0,01% |
Attività dei servizi alloggio e ristorazione |
397.162 |
5.600 |
1,43% |
1,33% |
Servizi di informazione e comunicazione |
125.875 |
1.131 |
0,90% |
0,96% |
Attività finanziarie e assicurative |
116.521 |
644 |
0,56% |
0,53% |
Attivita´ immobiliari |
282.084 |
1.818 |
0,65% |
0,82% |
Attività professionali, scientifiche e tecniche |
195.150 |
2.499 |
1,29% |
1,27% |
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im.. |
159.422 |
2.674 |
1,70% |
1,51% |
Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale .. |
149 |
-1 |
-0,67% |
0,00% |
Istruzione |
26.432 |
203 |
0,77% |
1,27% |
Sanita´ e assistenza sociale |
34.321 |
338 |
0,99% |
0,88% |
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver.. |
66.848 |
862 |
1,30% |
1,18% |
Altre attività di servizi |
231.131 |
1.368 |
0,60% |
0,52% | Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese Totale Imprese – Ii trimestre 2012 Stock delle imprese registrate, iscrizioni, cessazioni, saldi e tassi di crescita trimestrali per province Graduatoria provinciale per tassi di crescita nel Ii trimestre 2012
|
Stock al 30 giugno 2012 |
Saldo |
Tasso di crescita Ii trim. 2012 |
Tasso di crescita Ii trim. 2011 |
|
Lecce |
72.834 |
831 |
1,15% |
1,12% |
|
Foggia |
74.244 |
748 |
1,02% |
0,85% |
|
Vibo Valentia |
13.421 |
133 |
1,00% |
1,00% |
|
Isernia |
8.908 |
88 |
1,00% |
0,98% |
|
Firenze |
108.943 |
957 |
0,89% |
0,70% |
|
Terni |
22.043 |
189 |
0,86% |
0,76% |
|
Rimini |
41.162 |
348 |
0,85% |
1,00% |
|
Roma |
456.176 |
3.838 |
0,85% |
0,64% |
|
Teramo |
36.399 |
301 |
0,83% |
0,80% |
|
Messina |
59.773 |
493 |
0,83% |
0,67% |
|
Prato |
33.214 |
267 |
0,81% |
0,99% |
|
Rieti |
15.235 |
116 |
0,77% |
0,43% |
|
Massa-carrara |
22.584 |
171 |
0,76% |
0,84% |
|
Pescara |
35.256 |
248 |
0,71% |
0,81% |
|
Reggio Calabria |
50.128 |
351 |
0,71% |
0,85% |
|
Latina |
57.733 |
405 |
0,70% |
0,68% |
|
Crotone |
17.392 |
120 |
0,69% |
0,80% |
|
Catanzaro |
32.692 |
225 |
0,69% |
0,52% |
|
Cosenza |
66.407 |
455 |
0,69% |
0,88% |
|
Fermo |
22.755 |
154 |
0,68% |
0,71% |
|
Agrigento |
42.855 |
282 |
0,66% |
0,72% |
|
Bologna |
97.435 |
632 |
0,65% |
0,63% |
|
Livorno |
32.670 |
210 |
0,65% |
0,86% |
|
Enna |
15.818 |
101 |
0,64% |
0,63% |
|
Parma |
47.421 |
298 |
0,63% |
0,54% |
|
Milano |
352.487 |
2.241 |
0,63% |
0,79% |
|
Caserta |
89.211 |
559 |
0,63% |
0,74% |
|
Palermo |
99.028 |
620 |
0,63% |
0,68% |
|
Aosta |
13.906 |
87 |
0,63% |
0,55% |
|
Macerata |
40.005 |
247 |
0,62% |
0,40% |
|
Monza |
73.146 |
446 |
0,61% |
0,81% |
|
Verbano C. O. |
13.932 |
85 |
0,61% |
0,68% |
|
Novara |
31.942 |
193 |
0,61% |
0,69% |
|
Ancona |
47.360 |
284 |
0,60% |
0,68% |
|
Verona |
98.371 |
589 |
0,60% |
0,60% |
|
Taranto |
47.964 |
285 |
0,60% |
0,60% |
|
Bolzano - Bozen |
57.908 |
342 |
0,59% |
0,51% |
|
Lucca |
44.972 |
258 |
0,58% |
0,53% |
|
Genova |
86.662 |
496 |
0,58% |
0,71% |
|
Belluno |
16.593 |
93 |
0,56% |
0,27% |
|
Nuoro |
28.005 |
156 |
0,56% |
0,47% |
|
Reggio Emilia |
57.229 |
320 |
0,56% |
0,48% |
|
Brindisi |
37.092 |
204 |
0,55% |
-0,50% |
|
Pesaro E Urbino |
42.226 |
229 |
0,55% |
0,72% |
|
Campobasso |
26.290 |
143 |
0,55% |
0,75% |
|
Torino |
235.403 |
1.279 |
0,54% |
0,42% |
|
Trento |
52.115 |
281 |
0,54% |
0,75% |
|
Pisa |
43.743 |
233 |
0,54% |
0,82% |
|
Benevento |
34.844 |
185 |
0,53% |
0,55% |
|
Modena |
75.361 |
392 |
0,52% |
0,69% |
|
Treviso |
92.844 |
480 |
0,52% |
0,73% |
|
Matera |
21.871 |
113 |
0,52% |
0,57% |
|
Caltanissetta |
24.947 |
128 |
0,52% |
0,29% |
| Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese
|
Stock al 30 giugno 2012 |
Saldo |
Tasso di crescita Ii trim. 2012 |
Tasso di crescita Ii trim. 2011 |
Avellino |
43.889 |
225 |
0,52% |
0,74% |
Ferrara |
37.316 |
191 |
0,51% |
0,65% |
Grosseto |
29.645 |
150 |
0,51% |
0,61% |
Cagliari |
70.402 |
355 |
0,51% |
0,66% |
Sassari |
55.325 |
278 |
0,50% |
0,65% |
Salerno |
120.781 |
605 |
0,50% |
0,92% |
Perugia |
74.173 |
367 |
0,50% |
0,45% |
Brescia |
122.481 |
606 |
0,50% |
0,64% |
Trieste |
16.785 |
83 |
0,50% |
0,57% |
Pistoia |
33.357 |
163 |
0,49% |
0,44% |
Bergamo |
96.023 |
466 |
0,49% |
0,99% |
Chieti |
47.206 |
226 |
0,48% |
0,58% |
Viterbo |
38.237 |
180 |
0,47% |
0,51% |
Venezia |
79.441 |
372 |
0,47% |
0,61% |
Lodi |
17.824 |
83 |
0,47% |
-0,46% |
Siena |
29.361 |
136 |
0,47% |
0,32% |
Varese |
72.433 |
325 |
0,45% |
0,58% |
Vercelli |
17.771 |
79 |
0,45% |
0,73% |
Pavia |
49.895 |
215 |
0,43% |
0,66% |
Ravenna |
41.929 |
179 |
0,43% |
0,65% |
Pordenone |
28.258 |
120 |
0,43% |
0,47% |
Ascoli Piceno |
24.770 |
105 |
0,43% |
0,75% |
Padova |
101.610 |
429 |
0,42% |
0,96% |
Lecco |
27.268 |
113 |
0,42% |
0,66% |
La Spezia |
21.017 |
87 |
0,42% |
0,64% |
Sondrio |
15.954 |
65 |
0,41% |
0,50% |
Potenza |
39.047 |
158 |
0,41% |
0,43% |
Alessandria |
46.187 |
181 |
0,39% |
0,52% |
Biella |
19.589 |
75 |
0,38% |
0,43% |
Savona |
31.723 |
121 |
0,38% |
0,82% |
Piacenza |
31.537 |
114 |
0,36% |
0,59% |
Como |
50.476 |
181 |
0,36% |
0,71% |
Oristano |
14.818 |
53 |
0,36% |
0,25% |
Bari |
151.703 |
537 |
0,35% |
0,28% |
Siracusa |
37.194 |
124 |
0,33% |
0,30% |
Cuneo |
73.740 |
237 |
0,32% |
0,43% |
L´aquila |
31.052 |
98 |
0,32% |
1,17% |
Rovigo |
28.624 |
90 |
0,32% |
0,77% |
Asti |
25.676 |
75 |
0,29% |
0,57% |
Cremona |
30.658 |
88 |
0,29% |
0,35% |
Gorizia |
10.987 |
31 |
0,28% |
0,39% |
Forli´ - Cesena |
44.562 |
119 |
0,27% |
0,58% |
Mantova |
42.620 |
110 |
0,26% |
0,64% |
Frosinone |
46.454 |
110 |
0,24% |
0,37% |
Catania |
100.358 |
211 |
0,21% |
0,59% |
Trapani |
47.488 |
98 |
0,21% |
0,59% |
Udine |
52.895 |
96 |
0,18% |
0,39% |
Ragusa |
35.378 |
50 |
0,14% |
0,82% |
Imperia |
27.933 |
24 |
0,09% |
0,19% |
Arezzo |
38.695 |
24 |
0,06% |
0,48% |
Vicenza |
85.091 |
-29 |
-0,03% |
0,76% |
Napoli |
267.518 |
-543 |
-0,20% |
0,58% |
Italia |
6.094.109 |
31.565 |
0,52% |
0,64% | |
|
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EXPO: NON SOLO SITO ANCHE INIZIATIVE |
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Lovere/Bg, 9 luglio 2012 - "Il sito di Expo è importante, ma altrettanto importanti sono iniziative come questa che fanno conoscere i prodotti agricoli della nostra regione e che vanno nella direzione del tema centrale di Expo, la nutrizione come fonte di energia per la terra e la vita". Lo ha detto Giulio De Capitani, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, che ha partecipato a Lovere (Bergamo) all´incontro ´Anteprima 2012, Provincia di Bergamo verso l´Expo´. Farsi Conoscere Prima Del 2015 - "Expo - ha proseguito il responsabile dell´agricoltura lombarda - è un´occasione che dobbiamo sfruttare e in particolare dobbiamo evidenziare quelle iniziative che valorizzano il binomio prodotti tipici e territorio. Iniziative che avranno successo se saranno proiettate nel mondo attraverso il web. Più volte - ha proseguito De Capitani - ho invitato non solo le istituzioni ma anche le semplici aziende agricole ad aderire al marchio di Expo, per potersi far conoscere nel mondo e attirare nei loro territori i numerosi visitatori attesi nel 2015". Trecento Prodotti Sicuri - Per quanto riguarda la salute legata ai prodotti alimentari, De Capitani ha spiegato che "in Lombardia ci sono oltre 300 prodotti agroalimentari di qualità, tutti sottoposti a rigidi disciplinari di produzione che ne garantiscono l´assoluta sicurezza". A proposito dell´importanza di riconoscere un giusto valore, anche economico, alle produzioni dei nostri agricoltori, l´assessore ha sottolineato come Regione Lombardia incentivi la filiera corta e le occasioni di vendita e consumo di prodotti a ´km zero´. "Domani, non a caso - ha ricordato De Capitani - la piazza Città di Lombardia, cuore della nuova sede regionale e luogo aperto a tutti i cittadini, ospiterà il mercatino estivo dei prodotti agricoli lombardi". |
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TORINO, BANDO NMP 2013 DEL 7° PROGRAMMA QUADRO: OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO COMUNITARIE E REGIONALI SEMINARIO DI PRESENTAZIONE DEL BANDO COMUNITARIO SU NANOSCIENZE, NANOTECNOLOGIE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE |
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Torino, 9 luglio 2012 - Giovedì 12 luglio 2012 alle ore 9.45 presso il Centro Congressi Torino Incontra di via Nino Costa 8 a Torino, Unioncamere Piemonte e la Camera di commercio di Torino organizzano il seminario “7° Programma Quadro (7Pq) - Bando Nmp 2013: opportunità di finanziamento comunitarie e regionali”, dedicato al bando comunitario Nmp 2013 su Nanoscienze, Nanotecnologie, Materiali e nuove Tecnologie di Produzione, in uscita a metà luglio, con l’obiettivo di incentivare la partecipazione delle imprese e del sistema della ricerca. L’incontro rientra nell’ambito delle attività dell’Enterprise Europe Network, la più grande rete europea di supporto alle piccole e medie imprese. Dopo i saluti del Segretario Generale della Camera di commercio di Torino Guido Bolatto, interverranno: Serena Borgna del National Contact Point Materiali dell’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (Apre); Fabrizio Pirri, professore ordinario presso il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologica del Politecnico di Torino e referente del Center for Space Human Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia; Giovanni Amateis, funzionario della Direzione Attività Produttive della Regione Piemonte; e Daniela Cena, della Camera di commercio di Torino - Consorzio Alps Enterprise Europe Network. Seguiranno incontri individuali su appuntamento per la valutazione delle singole idee progettuali dei partecipanti. All’interno del 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico dell’Unione Europea, la tematica Nmp è quella che coinvolge la più vasta tipologia di imprese e settori produttivi, da quelli ad alto valore aggiunto e fortemente tecnologici (elettronica, biomateriali, sensoristica, etc.) a quelli tradizionalmente ritenuti più maturi (meccanica, costruzioni, etc.). L’obiettivo strategico di Nmp è sostenere la trasformazione del settore produttivo europeo, favorendo il passaggio da un’industria ad alta intensità di risorse ad un sistema industriale basato sulla conoscenza. Una particolare attenzione, all’interno del bando, è rivolta alle piccole e medie imprese (Pmi) con progetti ad esse dedicati. |
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SVILUPPO ECONOMICO, BANDO INNOVAZIONE,LIGURIA: GIÀ RICEVUTE OLTRE 700 DOMANDE PER 150 MILIONI DI INVESTIMENTI |
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Genova, 9 luglio 2012 - Grande risposta al sistema di bandi on line concepito dalla Filse e realizzato da Datasiel che ha visto presentate il primo giorno di apertura oltre 700 domande per il bando del programma operativo regionale sull´innovazione. In risposta al bando, che si è aperto il giorno 4 luglio e si chiuderà a fine mese, sono arrivate il primo giorno, 706 domande di agevolazione per investimenti effettuati dal giugno 2009 ad oggi o da effettuare, pari a oltre 150 milioni di euro, dimostrando una reazione alla crisi e una vivacità delle imprese e del tessuto economico ligure. Il bando, con una dotazione finanziaria di 25 milioni di euro, è destinato al sostegno degli investimenti l´innovazione tecnologico - produttiva, organizzativa e commerciale da parte di tutte le micro, piccole e medie imprese attive sul territorio ligure. "Abbiamo lavorato per aiutare le imprese, anche di piccole dimensioni, a reggere le sfide di mercati che conoscono evoluzioni sempre più rapide – ha detto l´assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli - sostenendo gli investimenti per l´innovazione, trasformando situazioni di rischio di una potenziale non competitività sul mercato, in opportunità di sviluppo". "Il dipartimento sviluppo economico, insieme a Filse e Datasiel – ha concluso Guccinelli - sono stati molto impegnati in questi mesi nel semplificare le procedure di presentazione della domande e nel predisporre un sistema informatico che aiutasse le imprese nella fase di compilazione. A questo punto da domani saremo tutti impegnati nel rispondere tempestivamente a quanto il tessuto economico ligure ci ha richiesto, cercando di reperire nuove risorse per accogliere il maggior numero di domande e di istruire al più presto le domande presentate in modo da consentire alle imprese i loro investimenti". Operativamente si procederà a brevissimo al sorteggio delle domande ricevute come previsto dal bando per definire un elenco cronologico sulla base del quale valutare le domande. |
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SALDI. COMUNE DI MILANO E ASSOCIAZIONI INSIEME PER LA TUTELA DEI CONSUMATORI |
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Milano, 9 luglio 2012 - Si è concluso il 6 luglio l’iter per l’istituzione del tavolo permanente per il dialogo e il confronto sulle problematiche consumeristiche. Il tavolo ha trovato il suo concreto avvio con la firma del nuovo protocollo d’intesa tra Comune di Milano e le maggiori associazioni a difesa dei consumatori. “Grazie alla firma di questo protocollo e all’avvio del tavolo permanente, siamo riusciti per la prima volta a mettere a sistema un bagaglio di esperienze pubbliche e private che consentiranno all’Amministrazione di avviare un percorso virtuoso nell’interesse del cittadino consumatore, tutelando nel contempo la concorrenza e il pieno rispetto delle regole di legge”, commenta l’assessore al Commercio Franco D’alfonso. Il tavolo permanente è presieduto dall’assessorato al Commercio, Attività produttive, Marketing territoriale, Turismo e vede coinvolti i rappresentanti di: Acu, Adiconsum, A.d.o.c. Lombardia, Adusbef Onlus, Altroconsumo, Assoutenti, Cittadinanza Attiva, Codacons Lombardia, Codici, Confconsumatori Lombardia, Co.n.i.a.c.u.t. Federconsumatori regionale Lombardia, La Casa Del Consumatore, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino Lombardia, Movimento Consumatori Milano, Unione nazionale Consumatori. Compito del tavolo, sancito quest’oggi dalla firma del protocollo d’intesa, è la condivisione e la consultazione in merito ai diversi aspetti che riguardano la gestione e lo sviluppo delle politiche a tutela del consumatore inteso come fruitore di beni e servizi. A cominciare dalla redazione di specifiche “Carte dei Servizi” che identifichino e qualifichino i servizi svolti direttamente dall’ente o da una sua partecipata. Contribuire alla realizzazione di vademecum e vere e proprie guide antitruffa e antisofisticazione rivolte ai cittadini per orientarli in particolari periodi dell’anno, soprattutto in occasione dei saldi. Oltre a individuare e strutturare procedure comuni che consentano la soluzione di particolari problematiche, quali quelle relative al contenzioso tra le parti, prevedendo strumenti volti a privilegiare le vie conciliative e di transazione. I lavori del tavolo saranno oggetto di una relazione da presentare ogni anno entro il 15 di febbraio, in merito all’attività svolta nell’anno precedente. |
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COMMENTO AL RAPPORTO SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DELLE PICCOLE IMPRESE CALABRESI |
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Catanzaro, 9 luglio 2012 - L’assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi ha commentato con particolare soddisfazione il risultato emerso dal rapporto realizzato sulla base del giudizio espresso dalle micro e piccole imprese rispetto alla pubblica amministrazione, dal quale viene evidenziato come la Camera di Commercio di Reggio Calabria sia l’istituzione pubblica privilegiata dalle aziende reggine. “Un dato – ha detto Caridi - che non sorprende quanti conoscono ed apprezzano le capacità professionali, nonché le qualità umane e l’alto profilo, che hanno sempre contraddistinto l’azione dell’attuale presidente della Camera di Commercio di Reggio Lucio Dattola, nell’esplicazione del suo impegno politico, sociale e culturale”. L’indagine focalizzata sulla Calabria e sulla provincia di Reggio, ha fornito dati oltremodo gratificanti per l’ente camerale che evidenzia un miglioramento generale nell’erogazione dei servizi ed anche parametri di funzionalità ed affidabilità, con conseguente indice di gradimento, superiori agli altri enti pubblici. Un chiaro segnale che rende merito al quotidiano impegno di Lucio Dattola e del suo qualificato staff di collaboratori indirizzato alla ricerca di soluzioni finalizzate al rilancio ed allo sviluppo del nostro sistema economico ed imprenditoriale, grazie ad un sapiente lavoro che ha consentito, tra l’altro, di sviluppare positive sinergie ed adeguate forme di collaborazione tra Regione, enti locali e sistema camerale. Secondo l’Assessore Caridi “il lusinghiero giudizio emerso dall’indagine, che gratifica fortemente il lavoro svolto, denota una profonda conoscenza di tutte le variabili del tessuto socio- economico del territorio e la grande capacità della Camera di Commercio di Reggio Calabria di rispondere alle istanze e di apportare consistenti innovazioni ad ogni livello”. L’assessore Caridi si è detto anche certo che “il Presidente Dattola, al quale è peraltro legato da sentimenti di stima e di profonda amicizia, non si lascerà cullare dai giudizi positivi ma proseguirà con immutato impegno. Viene confermato inoltre, che, in un’ottica di cooperazione istituzionale, le parti sociali ed economiche diventano parte integrante del processo decisionale e concorrono ad avviare un tavolo stabile di concertazione socio-economica con il quale stabilire e condividere programmi e strategie funzionali alle necessità scaturenti dal territorio con lo scopo di avviare una nuova stagione di rilancio economico-produttivo della Calabria”. |
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REGGIO EMILIA, +21,5% IN 1 ANNO LE ESPORTAZIONI IN GIAPPONE |
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Reggio Emilia, 9 luglio 2012 - Il Giappone è un partner sempre più fondamentale per l’internazionalizzazione del “made in Reggio”. E’ questo il messaggio emerso durante il convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia sul tema “Japan Country presentation”, che si è tenuto nell’Aula Magna di Palazzo Scaruffi in via Crispi e che ha visto la partecipazione di decine di imprenditori che, dopo gli interventi dei relatori, hanno avuto l’opportunità di disporre di 30 minuti di colloquio individuale con Davide Fantoni, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Giappone. Questo organismo infatti ha lo specifico compito di supporta le aziende italiane intenzionate a essere sul mercato giapponese offrendo servizi di assistenza e informazione, sia per quelle già presenti in loco o per quelle che desiderano affacciarsi sul mercato per la prima volta. Il Giappone è un sorvegliato speciale nel percorso di internazionalizzazione delle imprese locali: ha registrato un +15,1% delle importazioni dall’Italia nel 2011 rispetto al 2010, alternando trend positivi e meno positivi, e rappresenta un importante mercato di riferimento per il “made in Italy”. Infatti, continuano ad essere apprezzati sia i tradizionali settori della moda, del design e dell’alimentare, sia le tecnologie specie dopo il disastroso tsunami dello scorso anno. “Il Giappone rappresenta il 16° partner commerciale della nostra provincia - ha detto il presidente della Camera di Commercio locale Enrico Bini introducendo il convegno dedicato al mercato del Sol Levante - “Le esportazioni reggiane in Giappone sono passate da 100,2 milioni di Euro del 2010 ai 121,8 del 2011, con un aumento del 21,5% in un anno. Le merci esportate nel Paese sono, per la quasi totalità, manifatturiere e comprendono prodotti tessili e dell´abbigliamento (55,3 milioni di euro), metalmeccanici, macchinari ed apparacchiature in generale (34,9 milioni di euro), sostanze e prodotti chimici (16,2 milioni di euro), ceramica (4,9 milioni di euro)”. “Nel 2011 le importazioni dal Giappone ammontano a 26,2 milioni di euro con un aumento di oltre 2 milioni di euro rispetto al 2010 pari ad una variazione percentuale del +8,8% - ha continuato Bini - le importazioni riguardano soprattutto metalli, macchinari e mezzi di trasporto (21,6 milioni di euro), prodotti del sistema moda (quasi 2,2 milioni di euro), apparecchi elettrici ed elettronici (quasi un milione di euro). Più in generale Reggio Emilia è la 12a provincia in Italia e la terza in Emilia-romagna per esportazioni. Nel 2011 l´export reggiano, registrando un +13,6% rispetto al 2010, ha raggiunto il valore di 8,3 miliardi di Euro, che rappresentano il 2,2% del totale nazionale. Nel 2011 la propensione all´export (export totale su valore aggiunto totale) provinciale ha raggiunto il 57,8% posizionando Reggio Emilia al primo posto in regione. Proprio gli interscambi con il Giappone potrebbero far decollare questo trend”. |
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ABRUZZO, HONDA: OPZIONI PER GESTIRE CRISI APERTO CONFRONTO CON AZIENDA |
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Pescara, 9 luglio 2012 - Il vicepresidente della Giunta Regionale, con delega allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, di concerto con l´assessore al Lavoro, Paolo Gatti, ha tempestivamente avviato, dopo la notizia relativa agli esuberi comunicati dalla Honda, una serie di contatti con il management aziendale e con le istituzioni di riferimento. "La perdita di ulteriori posti di lavoro, anche se, come auspichiamo, possa essere di dimensioni inferiori rispetto a quanto già pubblicato dagli organi d´informazione - spiega il Vicepresidente - nella fragilità complessiva del nostro tessuto socio economico, rappresenterebbe un eventualità di forte impatto negativo. L´abruzzo ha raggiunto di nuovo i livelli occupazionali pre 2009, con circa 510.000 occupati, ma forte è stato l´incremento della disoccupazione, ciò a significare che nuove fasce della popolazione si affacciano al mercato del lavoro, probabilmente espulse da situazioni di reddito diverse: in quest´ottica l´Abruzzo non può permettersi, nella maniera più assoluta, un nuovo caso di crisi aziendale delle dimensioni prospettate dalla Honda". "Con impegno e serietà, e con la responsabilità delle forze sindacali - ricorda Castiglione- abbiamo appena brillantemente risolto la vertenza Golden Lady. Ora, ci ritroviamo con una nuova emergenza, ma siamo stati da subito in contatto costante e continuativo con i vertici aziendali e con le strutture di riferimento ministeriali, assieme all´assessore Gatti, che ovviamente, con l´intera sua struttura, ha immediatamente posto la questione tra le massime priorità". "L´azienda ? spiega Castiglione -ci ha garantito che già dal prossimo anno la produzione dovrebbe riassestarsi attorno ai 75.000 pezzi e che dal 2015, con circa 120.000 pezzi, si dovrebbe tornare ad un sostanziale pareggio di bilancio, ma ora, questa transizione, dovuta ad una crisi senza precedenti, a livello mondiale, del mercato delle due ruote, necessiterà di sacrifici, pazienza e responsabilità da parte di tutti". "Noi- anticipa Castiglione - faremo la nostra parte, come sempre, e stiamo già lavorando su un pacchetto complesso e articolato che possa mettere a sistema le attuali opzioni regionali e nazionali per garantire un impatto il più mitigato possibile di questa crisi aziendale: articoleremo in maniera organica tutti gli strumenti a disposizione, ma pretenderemo che anche l´Honda faccia la sua parte". "I vertici dell´azienda - aggiunge Castiglione - hanno dichiaratamente ed inequivocabilmente espresso l´impegno a non de localizzare alcun processo produttivo, e come Regione Abruzzo faremo la nostra parte affinché, oltre alla salvaguardia della maggior parte possibile dei posti di lavoro, avvenga anche un´adeguata valorizzazione delle competenze, un rafforzamento del capitale umano presente in azienda e un´assicurazione sul consolidamento dell´intera filiera locale, in termini d´indotto e di subfornitura". "L´azienda - prosegue Castiglione - ci ha già confermato il proprio impegno, anche di natura economica, per supportare tutti i passaggi necessari alla risoluzione di questa crisi, ribadendo che la volontà assoluta è di dare continuità all´investimento in Abruzzo, anche attraverso la fattiva partecipazione al progetto del Campus Automotive ed ad altre iniziative che la Regione porrà in essere". "Sono fiducioso - conclude Castiglione -sarà una trattativa faticosa e lunga, ma siamo partiti con il piede giusto, ho fiducia piena nelle capacità, nella sensibilità e nella responsabilità di Silvio di Lorenzo e sono anche certo del ruolo attivo e fattivo dei sindacati e di tutte le forze sociali". |
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PIACENZA: BALZO IN AVANTI DELL’EXPORT NEL PRIMO TRIMESTRE 2012 |
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Piacenza, 9 luglio 2012 - Prosegue la marcia dell’export piacentino che segna un incremento prossimo ai 30 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2011. Il valore delle merci vendute oltre confine nel primo scorcio del 2012 è arrivato a 730 milioni di euro, 167 milioni di euro in più di quelli venduti tra gennaio e marzo del 2011. L’import invece segna una battuta d’arresto passando dai 762 milioni di euro dei primi tre mesi del 2011 ai 700 milioni di euro del corrispondente periodo 2012. Questo risultato fa sì che le esportazioni tornino ad essere più elevate delle importazioni, situazione che si verificava fino all’avvio della crisi economica degli ultimi anni. Provincia di Piacenza: valore delle importazioni e delle esportazioni relative al primo trimestre deli anni 2010, 2011 e 2012. L’impulso maggiore alle esportazioni continua ad essere fornito dalla vendita all’estero di macchinari ed apparecchi meccanici. Il confronto tra i dati 2011 e quelli 2012 fa segnare un +45,3% (da 171 milioni di euro a 248 milioni di euro). Anche il comparto dei metalli e prodotti in metallo segna una crescita di 14,8 punti percentuali (da 92 milioni di euro a 105 milioni di euro). Concorrono in misura rilevante a comporre le esportazioni anche i mezzi di trasporto (85 milioni di euro) e i prodotti tessili (quasi 87 milioni di euro). Un dato positivo che si può rilevare è quello associato ai prodotti alimentari: tra gennaio e marzo sono stati venduti all’estero prodotti per 46 milioni di euro (+21,6% sul primo trimestre 2011). Sul fronte delle importazioni svettano i mezzi di trasporto (abbiamo acquistato dall’estero mezzi per 105 milioni di euro), cui fanno seguito gli altri prodotti delle industrie manifatturiere (85 milioni di euro) e quindi i metalli di base (79 milioni di euro). Importazioni ed esportazioni della provincia di Piacenza e dei territori di confronto, 1 trimestre 2011 e 2012. Nel confronto con le province vicine si nota da un lato l’assonanza del segno positivo che accompagna gli incrementi delle esportazioni e dall’altro la diffusa riduzione delle importazioni, fatta eccezione per i risultati di Parma e Pavia. Analizzando il risultato piacentino a partire dalle aree di destinazione delle merci l’incremento più elevato è quello associato all’Africa (+48,3%), seguito a quello americano (+36,5%) e quindi a quello europeo (+30,5%). |
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PUGLIA: DISTRETTI COMMERCIO FONDAMENTALI PER PROMUOVERE TERRITORIO |
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Bari, 9 luglio 2012 - “I Distretti urbani del Commercio servono a promuovere l’aggregazione tra i commercianti, a migliorare la qualità degli spazi pubblici, a promuovere i prodotti del territorio e a permettere ai piccoli Comuni di collaborare fra loro, ottimizzando le risorse destinate alla promozione del territorio”. L’ha detto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone oggi a Brindisi nel corso dell’ultimo dei due seminari dedicati ai Distretti urbani del Commercio (il precedente si è svolto il 4 luglio a Lecce), seminari nel corso dei quali sono state analizzate le potenzialità dello strumento Duc (Distretti urbani del Commercio) e le principali problematiche dei centri urbani. Per Distretto urbano del Commercio – è stato sottolineato nel corso dei lavori – si intende un’area con caratteristiche omogenee del territorio e un gruppo di persone, istituzioni e aziende pubbliche e private che hanno come obiettivo la riqualificazione del commercio e il potenziamento dei servizi al cittadino. La Regione Puglia ha pubblicato il Regolamento Regionale n. 15 del 15 luglio 2011 che regolamenta i “Distretti urbani del commercio”. Nel regolamento si prevedono tre tipologie di distretti, a seconda della dimensione dell’area che diventerà un Duc: distretti diffusi, costituiti da più comuni con popolazione inferiore a 25.000 abitanti; distretti urbani costituiti all’interno di un comune con popolazione compresa tra 25 e 70.000 abitanti; distretti metropolitani con popolazione superiore a 70.000 abitanti. I distretti possono essere costituiti dalle amministrazioni comunali (in forma singola o associata) oppure dalle associazioni di operatori commerciali e saranno finanziati dalla Regione attraverso appositi bandi. “I Distretti urbani del Commercio – ha spiegato la vicepresidente - saranno una risorsa con enormi valenze per il territorio perché promuoveranno la relazione tra commercio e turismo locale e permetteranno agli operatori del commercio di partecipare direttamente alla gestione del bene pubblico”. “I Distretti – ha continuato – nascono dalla constatazione che il commercio rappresenta un fondamentale elemento di integrazione e coesione sociale oltre che un settore economico rilevante. Per questo motivo una politica di sostegno commerciale diventa una scelta strategica irrinunciabile”. I due seminari a Lecce e Brindisi si collocano nell’ambito dei progetti affidati dalla Regione ai Centri di Assistenza Tecnica come interlocutori privilegiati per la promozione dei Distretti e lo sviluppo di strumenti di assistenza alle amministrazioni comunali e agli operatori. |
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IL CENSIMENTO DELL´ARTIGIANATO PIEMONTESE |
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Torino, 9 luglio 2012 - In Piemonte nel 2011 erano 136.000 le imprese artigiane attive in Piemonte, un dato sostanzialmente allineato con i valori dell´anno precedente. Anche il numero di lavoratori autonomi appare invariato a quota 17.000 unità, pur registrando una minima perdita dello 0.6%, pari a meno di mille addetti. In termini assoluti, una riduzione simile si registra anche per il lavoro dipendente (in percentuale -0.8%) stabile intorno ai 119.000 occupati. E’ quanto emerge dai risultati dell’aggiornamento “Banca Dati sull’artigianato”, curato dal Sistema Informativo delle Attività produttive della Regione Piemonte. Nel 2011 non si è quindi osservato un tracollo e, considerando la crisi in atto da anni, è certamente una notizia positiva. Appare determinante il ruolo degli artigiani stranieri: il loro peso nel settore della manifattura leggera passa dal 2,3% a oltre il 10%, mentre nel settore edile raggiunge quasi il 21%. Torino rappresenta circa metà del panorama regionale delle imprese artigiane, e quindi determina buona parte delle caratteristiche e della dinamica complessiva. Forse, sorprendentemente, è la provincia che perde in termini relativi meno artigiani italiani tra il 1999 e il 2011: -0.6%, rispetto a -0.8% di Cuneo. Le maggiori riduzioni percentuali si osservano ad Alessandria (-10.4%), Verbania (-10.3%) e Biella (-8.4%). Sulla base dei dati disponibili si osserva che il numero di occupati dipendenti delle imprese artigiane nel 2011 è diminuito rispetto ai livelli degli ultimi anni. Il calo è rimasto modesto e la serie storica destagionalizzata è in realtà pressoché costante su livelli prossimi ai 119.000 dipendenti. |
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FVG - NUOVE RISORSE PER L´ECONOMIA CON GARANZIA DELLA REGIONE A BEI
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Udine, 9 luglio 2012 - «In questa complessa e persistente fase recessiva, è essenziale concentrare tutte le risorse attivabili a sostegno dell’economia e del rafforzamento delle imprese e dell’occupazione». Lo sottolineano i presidenti di Unioncamere Friuli Venezia Giulia Giovanni Da Pozzo e di Confindustria Udine Adriano Luci, commentando positivamente l’inserimento nella legge di assestamento di bilancio di una misura, da entrambi perorata e attesa, diretta a prestare alla Banca europea degli investimenti (Bei) una garanzia fino a 50 milioni di euro, che consentirà a Mediocredito di smobilizzare un importante finanziamento a sostegno dei programmi di investimento delle Pmi. «E’ un preciso segnale d’attenzione – ricordano Da Pozzo e Luci – in un momento critico per l’accesso al credito delle nostre imprese, che incontrano pesanti difficoltà sui finanziamenti a medio termine. Con l’operazione, realizzata tramite l’emendamento promosso e sostenuto dal capogruppo Galasso e dal consigliere Colautti, che ringraziamo per aver capito l’importanza di non perdere questa occasione, sarà possibile per il Mediocredito incrementare, anche in combinazione con i fondi anticrisi, le potenzialità dei fondi di rotazione, erogando finanziamenti di più lunga durata, sino a 10 anni, e assicurare la continuità degli interventi di consolidamento». La Bei, con cui Mediocredito opera da trent’anni sul canale degli interventi per l’investimento nelle Pmi, nel 2006 aveva già erogato 70 milioni di euro, completamente utilizzati dalle Pmi regionali. Nel 2010 Mediocredito ha ottenuto una seconda linea di credito, da 100 milioni, 50 dei quali già erogati integralmente alle imprese. Ma a causa della crisi e dei contestuali abbassamenti dei rating, le garanzie richieste dalla Bei si sono ulteriormente appesantite, perciò è sorta l’opportunità della fidejussione regionale, che permetterà di liberare queste ulteriori risorse per le Pmi friulane. «La misura – ha sottolineato Da Pozzo –, che di fatto sbloccherà i fondi di rotazione per l’artigianato e il commercio, valorizza il ruolo prioritario assegnato a Mediocredito, di supporto agli investimenti delle imprese e di strumento di riferimento per le politiche agevolative». «E’ necessario – gli ha fatto eco Luci – che ora la misura, con le altre previste dalla legge d’assestamento a sostegno delle imprese, a partire dal finanziamento riconosciuto ai “fondi rischi” dei Confidi, venga resa operativa rapidamente per consentire interventi immediati ed efficaci a sostegno dei processi di rafforzamento della struttura aziendale». |
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