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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Ottobre 2012
L’ EU RAGGIUNGE IL TRAGUARDO DI POTENZA 100 GW CON IMPIANTI DI ENERGIA EOLICA  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2012 - Secondo European Wind Energy Association (Ewea), l´Unione europea ha superato il traguardo dei 100 gigawatt (Gw) di capacità di potenza eolica installata, 100 Gw di eolico possono generare elettricità per oltre un anno per soddisfare il consumo totale di 57 milioni di famiglie, ed equivalgono alla produzione di energia di 39 centrali nucleari 39. Il settore eolico europeo ha impiegato una ventina di anni prima di ottenere 10 Gw griglia collegato. Sono stati necessari solo 13 anni per aggiungere un´ulteriore 90 Gw. Metà della capacità di alimentazione totale vento europeo è stato installato negli ultimi sei anni. "Sarebbe necessario bruciare 72 milioni di tonnellate di carbone all´anno di carbone infornato centrali per abbinare la produzione annuale di energia eolica d´Europa. Il trasporto di quella quantità di carbone sui treni richiederebbe 750.000 carri con una lunghezza totale di 11.500 km - distanza da Bruxelles a Buenos Aires, Argentina,", ha detto Christian Kjaer, Ceo di Ewea. "Nonostante stia utilizzando solo una piccola frazione delle risorse energetiche del vento domestico d’ Europa, l´energia eolica sta avendo un impatto sostanza sulla sicurezza energetica dell´Europa e l´ambiente e ci avvantaggia enormemente nella creazione di posti di lavoro verdi e le esportazioni di tecnologia", ha detto Kjaer. Recenti installazioni di turbine a vento contribuendo a 100 Gw milestone includono: • Anholt offshore wind farm, 400 Mw sviluppato da Dong fuori costa della Danimarca; • Linowo, 48 Mw sviluppato da Edf energie Nouvelles Polska in Polonia; • Ausumgaard, 12 Mw sviluppato da un privato proprietario terriero in Danimarca (Jutland occidentale); • Akoumia, 7,2 Mw sviluppato dalla società greca potenza Ppcr sull´isola di Creta.  
   
   
33 MILIONI DI EURO PER INVESTIMENTI NELL´ENERGIA VERDE IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 1 ottobre 2012 - Grazie alle opportunità che offre il Fondo Jessica (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas - Supporto Europeo Congiunto per gli Investimenti Sostenibili nelle Aree Urbane) stiamo indirizzando le risorse verso uno sviluppo territoriale che si concretizzi attraverso procedure di partenariato pubblico privato. Certamente si tratta di una sfida importante che non abbiamo avuto paura di raccogliere nonostante la crisi globale. La stretta e proficua collaborazione con la Banca Europea degli Investimenti e con i maggiori istituti di credito sardi, sta portando buoni risultati permettendo di orientare i fondi in modo da creare ricchezza e lavoro attraverso uno strumento innovativo come il Progetto Jessica che permette di incrementare la competitività del sistema". E’ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione Giorgio La Spisa, sovrintendendo il 27 settembre alla firma dell’Accordo Operativo tra Bei (Banca Europea degli Investimenti) e Fondo Equiter di Banca Intesa Sanpaolo per la gestione del Progetto Jessica. "In base all´Accordo Operativo - ha spiegato La Spisa - la Bel eroga al fondo Equiter di Banca Intesa Sanpaolo un finanziamento condizionato a lungo termine per un importo pari a 33.110.000 euro per realizzare progetti sostanzialmente legati all’iniziativa "Smart City - Comuni in Classe A" e progetti integrati di sviluppo urbano sostenibile coerenti con la strategia delineata dall’Asse Iii del Por Fesr 2007/2013". "Banca di Credito Sardo - commenta il direttore generale Pierluigi Monceri - è una banca fortemente impegnata a sostenere l´economia della Sardegna, per questo motivo si pone in affiancamento alle società del gruppo Intesa Sanpaolo, come Fse Equiter, mettendo a disposizione la propria rete di 100 filiali diffuse capillarmente nell’isola, e rendendosi disponibile al sostegno finanziario dei progetti bancabili". "Stiamo portando avanti un´iniziativa di successo che punta a creare sviluppo portando avanti validi progetti finanziabili che sfruttino l’effetto leva – ha sottolineato Eugenio Leanza, capo divisione responsabile Europa Jessica – e nella Regione Sardegna abbiamo trovato un interlocutore efficiente e veloce nell’individuare le giuste linee strategiche per questo tipo di investimenti".  
   
   
MILANO - ENERGIA: LOMBARDIA PRIMEGGIA NEL BIOGAS  
 
Milano, 1 ottobre 2012 - La Lombardia è la regione leader nel mercato italiano della produzione di energia da biogas: con oltre 120 megawatt di potenza elettrica installata nei 140 impianti della regione rappresenta il 25% degli impianti italiani (dati a fine 2010). Dal 2010 al 2011 la crescita della Lombardia è stata intorno al 50% (stima dati a fine 2011: in Lombardia si raggiungerebbero 180 megawatt). La Lombardia ha un fatturato nel settore di quasi 500 milioni, su un totale nazionale di 1,3 miliardi. Prevale nella regione il biogas agricolo con 87 megawatt di potenza elettrica installata nei 117 impianti grazie soprattutto all’elevata presenza di materie prime disponibili presso le proprie aziende agricole ed allevamenti. Biogas nelle province lombarde - Per impianti a biogas agricolo, le province lombarde che dispongono di maggiore potenza elettrica installata sono Cremona (19 Mwe in 28 impianti), Lodi (17 Mwe in 19 impianti) e Mantova (14 Mwe in 20 impianti). Se si sommano anche gli impianti a biogas da discarica, Cremona rimane al primo posto, seguita da Brescia e Lodi. Milano e Varese sono prime considerando solo gli impianti a biogas da discarica, conseguenza del loro maggiore grado di industrializzazione. Questi i dati che emergono da una stima della Camera di Commercio di Milano e del Ren Lab al 2010 e 2011.  
   
   
CONSORZIO ASI, BANDI PER EFFICIENTAMENTO ENERGETICO  
 
Potenza, 1 ottobre 2012 - Il Consorzio Industriale della Provincia di Potenza ha pubblicato quattro bandi gara relativi ai lavori di efficientamento degli impianti di pubblica illuminazione nelle aree industriali. “Nonostante le note difficoltà economiche affrontate dall’Ente – sostiene il Commissario Asi Donato Paolo Salvatore – la capacità operativa del Consorzio non è mai venuta meno ed attività di questo tipo confermano tale tendenza”. Il previsto piano di sostituzione delle lampade tradizionali con quelle di ultima generazione e la revisione delle reti di connessione consentirà significativi risparmi e comporterà una maggiore efficienza dal punto di vista energetico. Le aree risulteranno immediatamente percettibili e meglio fruibili. Gli interventi, che attuano le previsioni dell’Accordo Quadro di Programma sottoscritto tra Regione Basilicata e Consorzio, saranno realizzati con fondi derivanti dal Po Fesr 2007-2013. Le procedure pubbliche di gara riguardano le aree industriali di Melfi e Vitalba (importo complessivo dell’appalto di circa 600 mila euro); Baragiano, Balvano e Isca Pantanelle (circa 400 mila euro); Viggiano e Senise (oltre 450 mila euro); Potenza e Tito (700 mila euro circa). La scadenza per la presentazione delle domande è stata fissata per il 23 novembre prossimo e già da qualche giorno è possibile visionare e scaricare gli avvisi pubblici dalla sezione “bandi” del sito ufficiale www.Consorzioasipz.it    
   
   
CENTRALE DI SALINE; NOTIFICATO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL RICORSO DELLA REGIONE CALABRIA  
 
Catanzaro, 1 ottobre 2012 - E’ stato notificato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero dei Beni Culturali ed alla società proponente Sei S.p.a., il ricorso della Regione Calabria predisposto dagli avvocati Paolo Arillotta e Benito Spanti, dell’Avvocatura regionale, per l’annullamento del decreto del Presidente del Consiglio, che ha recepito il favorevole parere espresso dalla Commissione per la verifica di impatto ambientale del Ministero dell’Ambiente, con il quale è stata dichiarata la compatibilità ambientale della costruzione della centrale a carbone nel sito di Saline Ioniche. Il ricorso è stato pure notificato agli altri enti locali direttamente interessati alla realizzazione dell’intervento (Provincia e Comune di Reggio Calabria, Montebello Ionico, Melito Porto Salvo, Condofuri, Bagaladi, Motta san Giovanni, San Lorenzo) che avevano già espresso il loro orientamento e proposto osservazioni alla Conferenza dei servizi, anche al fine di sollecitarne, ove lo ritengano opportuno, un intervento nel giudizio promosso dalla Regione Calabria. Il ricorso ribadisce la contrarietà degli enti locali interessati sulla scorta degli atti di programmazione adottati dagli organi regionali ben prima della proposta avanzata dalla Sei, primo fra tutti il Piano Energetico Ambientale Regionale (Pear) del 2005, e le cui linee di aggiornamento sono state approvate dalla Giunta regionale nel 2009, che individuavano nell’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili la strategia di fondo in materia, tenuto anche conto che la Calabria in atto produce più energia di quanto ne consuma ma anche dei vincoli comunitari che impongono la riduzione delle emissioni di Co2 nella misura del 20% rispetto al livello del 1990. La stessa impostazione strategica è stata posta a base, tra l’altro, dell’Accordo di Programma Quadro sull’Energia, stipulato il 22 dicembre 2008 dal Governo italiano con la Regione Calabria e nel quale si afferma che gli interventi da realizzare dovevano riguardare le fonti rinnovabili: solare termico, solare fotovoltaico, idrico ed eolico. I provvedimenti governativi impugnati si muovono dunque in direzione contraria alle autonome scelte programmatiche effettuate dalla Regione nell’esercizio di funzioni che l’ordinamento costituzionale attribuisce alla sua competenza. Anche per questo la Regione sostiene una violazione dei principi di leale collaborazione, di sussidiarietà, delle sue sfere di competenza in materia di programmazione dello sviluppo economico, della tutela della salute, dei beni culturali e paesaggistici, che trovano positivo riconoscimento negli articoli 117 e 118 della Costituzione. Le norme di settore, relative agli impianti superiori ai 300 Mega Watt, in particolare quelle contenute nelle leggi n. 55/2002 e n. 239/2004, prescrivono che le autorizzazioni alla realizzazioni di tali impianti debbano essere adottate “di intesa con la regione o le regioni interessate”. Intesa che nel caso della proposta di costruzione della centrale di Saline è del tutto mancata avendo la Regione Calabria espresso il proprio motivato dissenso sin dalla prima seduta della conferenza dei servizi poi ribadito in atti del Consiglio, da ultimo l’ordine del giorno n. 66 del 2012, della Giunta Regionale, del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. Per evidenziare i profili di incostituzionalità che i provvedimenti governativi concretizzano, il ricorso della Regione richiama la sentenza della Corte Costituzionale n. 6 del 13 gennaio 2004, che ha riconosciuto la necessità di una intesa “in senso forte” tra Stato e Regioni, e, quindi, valore essenziale al parere favorevole della regione interessata alla realizzazione di un impianto di tale potenza. Il ricorso evidenzia anche le molteplici carenze istruttorie cui è incorsa la Commissione di Verifica di impatto ambientale che ha omesso di valutare con la dovuta attenzione le ricadute su una zona di particolare pregio ambientale, ma anche interessata dalla presenza di siti archeologici, sia per quanto riguarda la costruzione della centrale ma anche per la realizzazione dell’elettrodotto necessario ad immettere in rete l’energia elettrica prodotta. Lo stesso Ministero dei Beni Culturali ha espresso motivato parere negativo per la realizzazione della centrale.  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI: I PROGETTI EUROPEI PRESENTATI ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI MARTEDÌ 2 OTTOBRE UNIONCAMERE DEL VENETO ILLUSTRA M2RES E GBE-FACTORY: LE INIZIATIVE A RONCAJETTE-PONTE SAN NICOLÒ E ZONA INDUSTRIALE DI PADOVA. IL RIPRISTINO DELLE AREE CONTAMINATE DI MARGHERA  
 
Venezia, 1 ottobre 2012 - Energie rinnovabili: Unioncamere del Veneto chiama a raccolta le Pubbliche Amministrazioni per illustrare due progetti europei che mirano ad aumentare la produzione di “green energy” riqualificando aree marginali e promuovendo la riconversione di aree e singoli insediamenti industriali. Martedì 2 ottobre, presso Unioncamere Veneto (Pst Vega, via delle Industrie 19/D, Venezia), un convegno presenterà i progetti M2res “Da aree marginali a siti strategici per la produzione di energia rinnovabile” e Gbe Factory “Edifici industriali e commerciali di seconda generazione. Le fonti rinnovabili al servizio della competitività e dell´ambiente”. L’obiettivo è coinvolgere le Pubbliche Amministrazioni sui processi decisionali che possono portare alla creazione di opportunità per la produzione di energia pulita e rinnovabile, come dimostreranno interessanti e avveniristiche iniziative già avviate, o in fase d’avvio, in diversi comuni Italiani. Il convegno sarà suddiviso in due sessioni: dalle ore 10 dedicata a M2res; dalle ore 14 a Gbe-factory. L’obiettivo di M2res è riqualificare aree marginali come discariche, cave a cielo aperto, miniere, ex aree militari, siti contaminati attraverso programmi d’investimento nel fotovoltaico, eolico, biomasse, geotermico, biogas. Il progetto vede partecipare Italia, Slovenia, Grecia, Romania, Bulgaria, Ungheria, Austria, Montenegro, Serbia, Albania attraverso agenzie per l’energia, centri di ricerca, sistema camerale e sistema bancario. Fra i casi più emblematici in Veneto c’è Roncajette di Ponte San Nicolò, alle porte di Padova, dove quella che un tempo era solo una discarica di rifiuti urbani è diventata una centrale energetica che contribuisce a far viaggiare il tram di Padova. Dismessa nel 1999, l’area è stata oggetto di una riqualificazione da parte dell’Ente di Bacino Padova 2, che ha previsto, ad integrazione del recupero energetico del biogas, la valorizzazione energetica dell’area grazie all’istallazione di un impianto fotovoltaico da 1 Mwp (prevista l’istallazione di un altro Mwp). L’energia prodotta annualmente è di circa 1.280.000 Kwh, pari al 20% dell’energia consumata dalla linea del tram di Padova in un anno. Altre esperienze d’interesse sono state realizzate in Toscana ed Emilia Romagna. Il progetto Gbe Factory promuove l’inserimento di impianti singoli o combinati per la produzione di energia rinnovabile (cogenerazione, biomasse, solare-termico, fotovoltaico, geotermico, biogas) in edifici industriali e commerciali di nuova costruzione o frutto di riqualificazione. L’obiettivo è promuovere l’alimentazione delle aziende o uffici della stessa area industriale o commerciale da parte di impianti singoli o combinati che forniscano fornire energia elettrica e calore rinnovabili sia per il condizionamento dei locali che per l’alimentazione delle attività produttive. Il progetto vede partecipare enti pubblici e organizzazioni di Italia, Germania, Austria, Slovacchia, Bulgaria. Alcuni esempi sono Reggio Emilia, ove il recupero edilizio di un edificio commerciale si è sposato con un’iniziativa di mobilità elettrica per la logistica urbana, ma soprattutto il tetto fotovoltaico più grande d’Italia realizzato a Padova nell’area della Zona Industriale. Ultimato nel 2010, produce 12,3 milioni di Watt attraverso i pannelli installati sui tetti di 18 edifici adibiti a magazzini e 7 pensiline adibite al parcheggio auto, fornendo energia elettrica rinnovabile a circa 4.000 famiglie. Tra le altre iniziative dei due progetti si parlerà anche del ripristino delle aree contaminate di Marghera e del recupero di scarti di produzione sempre in riferimento alle energie rinnovabili.  
   
   
MONZA E BRIANZA, CONTRAZIONE SUI PREZZI DELLE CASE  
 
Monza, 1 ottobre 2012 - I prezzi delle case a Monza tornano come nel 2004 (in Brianza si torna al 2005), con un’inflazione rispetto a 5 anni fa del 12,5%. Compra e accede al mercato solo chi ha liquidità: il numero delle compravendite immobiliari chiude il 2011 in calo rispetto al 2010 in media tra il capoluogo e la Brianza del -0,4%. I prezzi, complessivamente, si contraggono mediamente sia in città che in provincia: scendono, infatti, del -1,7% in sei mesi i prezzi delle abitazioni a Monza con un costo medio di 2.167 Euro/mq mentre il resto della Brianza registra una contrazione semestrale di -1,9% con un costo medio di 1.418 Euro/mq. Si mantiene la forbice tra prodotto “nuovo” e usato: le quotazioni degli appartamenti nuovi a Monza registrano in 6 mesi -0,8% contro il -2,1% e il -1,9% registrato rispettivamente da appartamenti recenti e vecchi. Il “nuovo” rappresenta il 20% del totale delle compravendite in un anno. La Brianza segue il medesimo trend: gli immobili nuovi registrano -0,2% in sei mesi, contro -2,3% per i recenti e -3,1% per i vecchi. Anche il verde, da sempre elemento di forte appeal per chi acquista casa, fa registrare un rallentamento nei prezzi: la Brianza del caratese presenta una variazione media semestrale per i prezzi degli appartamenti di -1,7%. Il vimercatese delle infrastrutture mostra una variazione media semestrale per i prezzi degli appartamenti di -2,3%, l’area del cesanese-desiano -1,8%. A livello di variazione annuale delle vendite, il cesanese-desiano riscontra una variazione annuale di compravendite pari a -1,9%, il vimercatese a +0,7% e il caratese a -1,5%. Molto attivo il mercato delle locazioni: stabili i canoni di locazione a Monza (-0,2% in 6 mesi; il canone medio per un appartamento di oltre 70 metri quadri non arredati è di 68 Euro/mq). Calano gli affitti invece in Brianza: -4,8% in 6 mesi. I rendimenti annui si attestano sul 2,8% in città e 3,5% in Brianza. Nel segmento industriale il prezzo medio per i capannoni registra in 6 mesi a Monza -2,6% per i nuovi, per i recenti -3%, mentre in Brianza in sei mesi il nuovo e il vecchio scendono rispettivamente di -1,1% e -0,6%. La contrazione del valore dei terreni residenziali a Monza (-3,6% in sei mesi, -4,7% in un anno) prosegue. A Monza città i prezzi più alti nel residenziale si registrano nel centro storico (3.484 Euro/mq, in sei mesi -1,1%) e nella zona Parco–villa Reale (2.918 Euro/mq, -1,7% in sei mesi). Questi sono solo alcuni dei dati che emergono dalla “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Monza e Brianza” sul I semestre 2012, promossa dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con Fimaa Milano Monza e Brianza e Borsa Immobiliare, presentati presso la Cdc monzese. “Anche la Brianza non si sottrae alle dinamiche del settore immobiliare rilevate a livello nazionale – ha dichiarato il presidente camerale Danielli -, scendono ancora i prezzi degli immobili che tornano ad essere quelli del 2004, eppure la domanda, che continua ad esistere, non riesce a concretizzarsi per almeno due ragioni. Da un lato le famiglie devono fare ancora i conti con la crisi e le incertezze occupazionali, che le limitano anche psicologicamente ad accendere un mutuo; dall’altro, l’accesso al credito è ancora difficile e la scelta dell’affitto diventa in molti casi “obbligata”. La domanda seppure indebolita economicamente continua ad essere elevata, la rinuncia all’acquisto di oggi non è definitiva, è solo rinviata ai primi segnali di possibile ripresa”. “Il mercato delle locazioni immobiliari di Monza e Brianza – ha commentato Giulio Carpinelli, coordinatore Fimaa - è caratterizzato da un buona e costante vivacità nel numero delle trattative e conclusioni contrattuali, a dispetto di prezzi ancora in leggera contrazione, seppur decisamente in fase di rallentamento. Si affaccia, sul mercato, una nuova tipologia di conduttori: famiglie dotate di buone referenzialità economico reddituali ma che non trovando dalle banche le adeguate risposte alle loro esigenze si trovano “obbligati” a rivolgersi al mercato delle locazioni per soddisfare le loro esigenze abitative. Il settore terziario e commerciale rimane ancora fortemente influenzato dalla congiuntura economica e vede calare ulteriormente i canoni unitamente alla riduzione del numero delle trattative e conseguentemente delle conclusioni”. Il mercato residenziale a Monza - Nel Comune capoluogo il costo medio di un appartamento al I semestre 2012 è di 2.167 Euro/mq, (-1,7% in sei mesi, -3,9% in un anno). Tengono maggiormente i prezzi degli immobili nuovi (-0,8% in sei mesi, -2% in un anno). Tra i quartieri della città i prezzi più alti si registrano nel centro storico (3.484 Euro/mq, -1,1% in sei mesi) e nella zona Parco–villa Reale (2.918 Euro/mq, -1,7% in sei mesi). Stabili i canoni di locazione a Monza (-0,2% in 6 mesi; il canone medio per un appartamento di oltre 70 metri quadri non arredati è di 68 Euro/mq). Il mercato in provincia - Il costo medio per un appartamento in Brianza al I semestre 2012 è di 1.418 Euro/mq, (-1,9% in sei mesi, -2,7% in un anno). Nei Comuni del vimercatese il medesimo valore sale in media a 1.480 Euro/mq, scende nella Brianza caratese a 1.425 Euro/mq e nella zona del cesanese-desiano a 1.349 Euro/mq. Come per la città di Monza, anche in provincia mediamente tengono maggiormente i prezzi degli immobili nuovi (-0,2% in sei mesi). In Brianza i Comuni dove si registrano i prezzi medi più elevati sono Vimercate (2.035 Euro/mq), Brugherio (2.000 Euro/mq), Vedano al Lambro (1.901 Euro/mq), Villasanta (1.702 Euro/mq). Comprar casa è più conveniente a Ceriano Laghetto (1.184 Euro/mq), Cogliate (1.213 Euro/mq) e Misinto (1.223 Euro/mq). E per chi sceglie l’affitto il canone di locazione medio registrato per un appartamento di oltre 70 mq non arredato è di 68 Euro/mq nel vimercatese, 68 Euro/mq nel caratese, 67 Euro/mq nel cesanese-desiano. I capannoni a Monza e in Brianza - Nel segmento industriale, il prezzo medio per i capannoni industriali recenti a Monza è 807 Euro/mq, sale a 1.116 per i nuovi, (-2,6% in sei mesi). E in provincia il prezzo medio per i capannoni nuovi si attesta a 913 Euro/mq (-1,1% in sei mesi), scende anche il valore di quelli recenti (650 Euro/mq, -0,6% in sei mesi).  
   
   
LO STATO DEL PATRIMONIO DELLE ATC IN PIEMONTE  
 
Torino, 1 ottobre 2012 – Il patrimonio gestito dalle Agenzie territoriali per la casa del Piemonte ammonta a 51.627 alloggi, di cui il 67,7% di proprietà delle agenzie stesse e la restante parte è di proprietà dei Comuni o di altri enti. E’ uno dei dati significativi della relazione annuale sul controllo di efficienza operato sulla gestione delle Atc, relativo all’esercizio finanziario 2010, che il vicepresidente ed assessore all’Edilizia residenziale, Ugo Cavallera, ha presentato alla Giunta regionale. Tra gli indicatori finanziari più rilevanti figura che il canone medio mensile degli alloggi è di 88,42 euro, che ha assicurato un gettito annuale totale di 54.778.000, in buona parte utilizzato per investimenti sul patrimonio tra manutenzione ordinaria ed interventi edilizi, e che dagli oneri finanziari emerge positivamente un’esposizione limitata. “La relazione annuale - commenta Cavallera - è opera di un’attenta analisi dell’attività delle Atc, che, anche sulla base della quotidiana attività degli uffici della Giunta regionale, permette un costante monitoraggio della situazione del patrimonio abitativo pubblico volto a garantirne l’efficienza ed assicurarne la disponibilità per concorrere nel soddisfacimento della richiesta di case da parte dei ceti sociali meno abbienti”.  
   
   
LODI, CASA PIÙ SICURA CON IL PATTO SALVA MUTUI DA REGIONE LOMBARDIA FINANZIAMENTI A MISURE PER OLTRE 14 MILIONI  
 
Milano, 1 ottobre 2012 - Un Patto ´salva mutui´ e un´azione appositamente costruita a favore delle giovani coppie per sostenerle nel loro importante sforzo dell´acquisto della prima casa. Sono queste alcune delle iniziative che Regione Lombardia ha recentemente messo in campo per aiutare le persone che si trovano in difficoltà economica e che sono state presentate il 27 settembre a Lodi dall´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti. Si tratta di misure concrete che incrementano il sostegno di Regione Lombardia al territorio lodigiano che ha visto l´investimento, dal 2006 a oggi, di 14,4 milioni di euro. Aumenta La ´Fascia Grigia´ - ´La crisi economica sta colpendo le famiglie - ha sottolineato l´assessore - e questo sta portando alla crescita numerica della cosiddetta ´fascia grigia´, ovvero delle persone in difficoltà ad acquistare casa, a pagare le rate del mutuo o a sostenere l´affitto. Le difficoltà riguardano nuclei tradizionali di genitori e figli, ma anche anziani, giovani coppie e nuclei monoparentali. La precarietà del lavoro e le spese crescenti della famiglia sono anche tra le cause che stanno portando a un´escalation sia della domanda di alloggi in affitto sia, purtroppo, degli sfratti passati dai 4.666 del 2005 ai 12.511 del 2010. Numeri preoccupanti che ci hanno spinto a definire, con il territorio, il Patto per la casa siglato a febbraio e alcune misure ad hoc per rispondere, concretamente e nel modo migliore, ai bisogni dell´abitare del territorio´. Il Patto Salva Mutui - A rappresentare una vera e propria innovazione è certamente il Patto salva mutui che si declina in un duplice accordo sottoscritto rispettivamente con Banca Intesa e Unicredit. Il primo prevede la possibilità di sospendere o rimodulare il mutuo, senza dover lasciare l´alloggio. Attraverso l´accordo con Unicredit, invece, chi ha stipulato il mutuo con le Società del Gruppo e si trova in momentanea difficoltà, può vendere il proprio alloggio a Unicredit Credit Management Immobiliare, saldare il debito residuo con i proventi della vendita e, contemporaneamente, stipulare un contratto di locazione a un canone sostenibile, con la possibilità di successivo riacquisto dell´alloggio, una volta superate le difficoltà economiche e finanziarie. Per Le Giovani Coppie - Capitolo delicato è poi, senza dubbio, quello delle giovani coppie. Per loro, Regione Lombardia ha pensato una misura specifica sottoscrivendo, lo scorso 3 luglio, un accordo con Abi, che prevede l´abbattimento del tasso del mutuo del 2 per cento per i primi 5 anni, quelli più critici nei quali la quota di interessi è superiore alla restituzione del capitale ottenuto. Ne possono beneficiare coloro che si sono sposati, o intendono farlo, nel periodo 1 giugno 2012-31 maggio 2013 e acquistano la prima casa (prezzo massimo 280.000 euro), stipulando un mutuo di durata non inferiore a 20 anni con una Banca convenzionata con Finlombarda Spa. Per Lodi Già Stanziati Oltre 14 Milioni - Regione Lombardia ha dedicato al lodigiano investimenti sostanziosi per le politiche abitative destinando al territorio 14,436 milioni di euro. Sul fronte dell´acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie, dal 2006 al 2010 - a fronte di 530 domande - sono stati stanziati 3 milioni; 6,8 per il sostegno affitti con 7.800 richieste dal 2007 a oggi; 136.000 euro per rispondere, dal 2009 a oggi, alle 83 domande di contributo straordinario presentate da persone sfrattate o che hanno perso il posto di lavoro e 4,5 milioni di euro per realizzare alloggi a canoni sostenibili all´interno del ´Piano Casa´. Contributo Straordinario Alla Locazione - A queste misure si aggiunge lo stanziamento, a livello regionale, di altri 12 milioni destinati al sostegno abitativo dei cittadini con disagio acuto. I cittadini licenziati o in mobilità possono richiedere, infatti, un contributo straordinario di 1.500 euro, che diventano 2.000 per quanti sono sottoposti a procedura di sfratto esecutivo. A disposizione, per questo nuovo bando con la formula a sportello, Regione Lombardia ha messo a disposizione 4,9 milioni di euro.  
   
   
VARESE - BANCHE E COMPRAVENDITA IMMOBILIARE A "LA CASA IN PIAZZA"  
 
Varese, 1 ottobre 2012 - Cresce l’interesse anche da pare del sistema bancario in vista della terza edizione della Borsa Immobiliare “La Casa in Piazza”, in programma da venerdì 26 a lunedì 29 ottobre nella sede storica della Camera di Commercio nella centralissima piazza Monte Grappa. Le iscrizioni si sono aperte e sono già numerosi gli attori della compravendita immobiliare, compresi gli istituti di credito, che hanno annunciato la loro presenza a una rassegna ormai diventata un evento di riferimento per quest’importante settore. Nel 2012 si punterà sulla qualità della vita che offre il territorio: sarà questo infatti il leit-motiv dell’iniziativa promossa dall’ente camerale e realizzata dalla sua Azienda speciale Promovarese insieme alle associazioni degli agenti immobiliari (Anama, Fiaip e Fimaa) e dei costruttori (Ance) con la collaborazione del Consiglio Notarile di Milano e le Associazioni dei Consumatori. La scelta di dare rilievo alla qualità della vita a Varese e sull’intero territorio provinciale prende spunto da una constatazione relativa all’edizione dello scorso anno: nel 2011 furono parecchi infatti i milanesi che colsero l’occasione della Borsa Immobiliare per giungere nella provincia dei sette laghi e delle vallate prealpine e mostrare interesse verso la possibilità di trasferirvi la propria residenza. Un territorio dove l’abitare a misura d’uomo s’abbina alla qualità residenziale e a prezzi inferiori a quelli del capoluogo lombardo. Da qui l’attenzione sulla vivibilità del territorio come elemento caratterizzante una rassegna volta a stimolare l’incontro tra chi è interessato ad acquistare la casa, gli operatori immobiliari qualificati, i costruttori e i principali istituti bancari del territorio con l’obiettivo di contribuire al rilancio dell’economia. Ancora una volta quindi “La Casa in Piazza” sarà un evento di qualità, durante il quale i principali operatori presenteranno le più interessanti opportunità ai potenziali clienti, cittadini che avranno accesso libero alla Borsa Immobiliare. Agli operatori del settore è insomma offerta l’occasione di un’importante vetrina della propria attività a un costo contenuto grazie all’intervento della Camera di Commercio. Non mancherà poi anche quest’anno la possibilità per i visitatori de “La Casa in Piazza” di usufruire di un servizio di consulenza gratuita sui temi della compravendita immobiliare, sempre in collaborazione con il Consiglio Notarile di Milano e le Associazioni dei Mediatori Immobiliari. Tra le novità, invece, una importante è l’allargamento del bacino d’utenza: l’edizione 2012 de “La Casa in Piazza” sarà infatti promossa, oltre che a Varese, anche a Milano e nel Canton Ticino. Per iscrizioni e ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a Promovarese (tel. 0332295.310; email: promovarese@va.Camcom.it ).  
   
   
SISMA/EMILIA, NUOVO CAS E AFFITTI: AL VIA MODALITÀ PER LIQUIDARE RISORSE  
 
Bologna, 1 ottobre 2012 – Predisposte le modalità, tempi di rendicontazione, liquidazione ed erogazione del Nuovo contributo per l’autonoma sistemazione (Ncas) e dei canoni di locazione a favore dei cittadini proprietari di immobili che hanno messo a disposizione le proprie abitazioni. Questo è quanto stabilito da due Decreti (il numero 73 e il numero 74 del 26 settembre 2012) firmati dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani per consentire ai Comuni ed alle Acer a procedere all’erogazione delle risorse. Il provvedimento è consultabile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’. Per quanto riguarda il Ncas il Decreto (il numero 73) prevede che i Comuni interessati debbano provvedere alla compilazione dell’elenco riepilogativo delle richieste e inviarlo all’Agenzia regionale di protezione civile unitamente alla richiesta di trasferimento delle relative risorse. L’agenzia regionale di protezione civile (sulla base del fabbisogno finanziario stimato dai Comuni per il quadrimestre agosto-novembre 2012) procederà all’assegnazione e liquidazione, a titolo di acconto, delle relative risorse. Immediatamente dopo i Comuni procederanno alla erogazione dei fondi ai nuclei familiari che ne hanno diritto. Inoltre i Comuni, nel limite massimo di 2 mensilità, possono procedere alla erogazione a titolo di anticipazione del Ncas a favore dei nuclei familiari tuttora ospitati nelle strutture di accoglienza ed in particolare nelle tendopoli, che abbiano presentato o presentino l’apposita domanda di contributo allegata all´Ordinanza n. 24/2012 come parzialmente modificata e rettificata con l´Ordinanza 32/2012. Il Decreto numero 74 - per garantire il tempestivo pagamento dei canoni di locazione a favore dei cittadini proprietari di immobili che hanno messo a disposizione le proprie abitazioni e delle spese collegate quali le spese amministrative, fiscali di registro, contributi una tantum per trasloco ed allacciamenti – prevede l’erogazione di un anticipo, a titolo di acconto, a favore di Comuni ed Acer per la copertura dei costi fino a marzo 2013.  
   
   
SARDEGNA: HOUSING SOCIALE, CONVEGNO NAZIONALE CON SOCIETÀ E INVESTITORI  
 
Cagliari, 1 ottobre 2012 - Il convegno nazionale sull´Housing sociale, promosso dall´assessorato dei Lavori pubblici in collaborazione con l´Università, si è aperto il 27 Settembre a Cagliari con gli interventi dell´assessore, Angela Nonnis, e del direttore del Dipartimento di Architettura e Ingegneria, Antonello Sanna. Scopo principale dell´iniziativa era quello di presentare il bando pubblico europeo della Regione per la selezione di una Sgr, società di gestione del risparmio, che dovrà istituire e gestire un fondo immobiliare minimo di 30 milioni di euro per la realizzazione di progetti di housing sociale. Erano presenti in sala diversi rappresentanti di Sgr nazionali. Con l´apporto di 12 milioni, la Regione diventa titolare del fondo al quale, una volta costituito, parteciperà la Cassa depositi e prestiti nella misura del 40 per cento. "L´obiettivo da raggiungere - ha detto Nonnis - è quello di fornire l´opportunità di un alloggio adeguato alla cosiddetta fascia grigia della popolazione, coloro che non hanno accesso alle abitazioni "popolari" ma che non possono acquistare una casa agli attuali prezzi di mercato". La Regione, unica in Italia, oltre ad aver destinato risorse proprie alla costituzione del fondo, ha già selezionato oltre 20 proposte di edilizia sociale che prevedono la realizzazione nell´isola di 1820 alloggi a fronte di un investimento complessivo di circa 300 milioni di euro. "L´auspicio - ha aggiunto l´assessore - è che si possa dare seguito alla maggior parte di questi progetti con la costituzione di un fondo adeguato per giungere alla costruzione di abitazioni di qualità, a prezzo accessibile, nel rispetto dell´ambiente e dell´identità culturale dei luoghi, quest´ultimo elemento essenziale per distinguersi in un contesto sempre più globalizzato e massificato". Al convegno sono intervenuti dirigenti dell’Assessorato, della Cassa Depositi e Presiti Investimenti Sgr, oltre che della Fondazione Housing Sociale. Il bando della Regione scadrà il prossimo 16 ottobre.  
   
   
FONDI STRAORDINARI, 550MILA EURO A 15 COMUNI FVG  
 
Trieste, 1 ottobre 2012 - La Giunta regionale ha individuato 15 interventi edilizi e di manutenzione della viabilità in altrettanti comuni del Friuli Venezia Giulia da finanziare attraverso l´erogazione di 550mila euro dal Fondo per le situazioni particolari. La delibera è stata proposta dall´assessore alle Autonomie locali, Elio De Anna. In particolare, per quanto riguarda edifici e servizi scolastici, 50mila euro andranno al Comune di Clauzetto e 80mila a quello di Palazzolo dello Stella per l´acquisto di nuovi scuolabus, 35mila a Pasiano di Pordenone per il rifacimento dell´impianto di riscaldamento della scuola elementare, 40mila a Ragogna per la messa in sicurezza dell´edificio scolastico e a Talmassons per il consolidamento statico e la manutenzione straordinaria dell´asilo nido di Flambro. Nel capitolo riservato agli immobili comunali, 30mila ad Arba per la sistemazione della biblioteca, 20mila a Cassacco per l´adeguamento delle strutture sportive di Cassacco e Raspano, 50mila a Cordenons per il rifacimento del parquet nel palazzetto dello sport, 35mila Forgaria nel Friuli per la riqualificazione energetica del palazzo comunale, 25mila a Sedegliano per l´eliminazione delle barriere architettoniche nel centro polifunzionale e nella sede del Municipio, 30mila a Valvasone per la realizzazione di una cabina elettrica funzionale al castello e altrettanti a Vito d´Asio per l´ampliamento del cimitero di Pielungo e a Vivaro per la realizzazione di loculi nel cimitero di Tesis. Infine, relativamente alla viabilità, 25mila euro al Comune di Drenchia per la sistemazione di canalette di scolo, tombini, fossi stradali di scolo e la realizzazione di barriere di sicurezza, mentre 30mila serviranno a Forni Avoltri per la rete viaria danneggiata dalle gelate dello scorso inverno.  
   
   
TERREMOTO/EMILIA, DAL 1° OTTOBRE NUMERO VERDE REGIONALE DEDICATO ALLA RICOSTRUZIONE  
 
Bologna, 1 ottobre 2012 – In Regione Emilia-romagna parte una linea telefonica dedicata ai cittadini e alle imprese per dare risposte sui dubbi e le necessità legate al dopo sisma e alla ricostruzione. E’ il numero verde: 800407407, attivo dal prossimo 1° ottobre. Per fornire risposte ai quesiti, l’Ufficio relazioni col pubblico della Regione assicurerà nuovi orari di apertura: la mattina, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e il pomeriggio, dal lunedì al giovedì, dalle 14,30 alle 16,30. Sarà anche a disposizione l’email: urp@regione.Emilia-romagna.it . Ulteriori possibilità di informazioni sul dopo terremoto sono disponibili, sin dai primi giorni dell’emergenza, nel sito “Dopo il terremoto” e, in particolare, nelle voci dedicate alle domande più frequenti, aggiornate di volta in volta con i riferimenti alle norme delle ordinanze e con l’ausilio di tecnici esperti. “Anche questo servizio indirizzato a cittadini e imprese fa parte dell´impegno che tutta la Regione e i suoi dipendenti stanno cercando di offrire, con professionalità e impegno, alle popolazioni e alle imprese colpite dal terremoto, per aiutare lo sforzo della ricostruzione”, sottolinea l’assessore regionale all’Organizzazione Donatella Bortolazzi. Fino ad oggi sono arrivate all´Urp, sul sisma, circa 1400 domande di cittadini, imprese e associazioni via via più complesse (prevalentemente via telefono, al 70%, e via email). Tra i temi più richiesti: i contributi per la ricostruzione, gli elenchi delle banche, le assunzioni di personale, il bando sul servizio civile volontario, l’inizio dell’anno scolastico, il contributo per l’autonoma sistemazione, i criteri per l’assegnazione degli alloggi sfitti, la procedura di rimozione macerie, il ripristino delle linee elettriche, la rimozione rifiuti speciali e pericolosi, l’elenco di merito degli operatori economici, i ticket sanitari, la sospensione dei pagamenti utenze e tributi, le esenzioni e le agevolazioni fiscali per la ricostruzione, la cassa integrazione in deroga, le donazioni.  
   
   
UE: VENETO; IL 3 OTTOBRE A VENEZIA LA PUBBLICAZIONE FINALE DI PIMMS CAPITAL, PROGETTO PER BUONE PRATICHE DI MOBILITA’ SOSTENIBILE.  
 
Venezia, 1 ottobre 2012 - Sarà presentato il 3 ottobre prossimo alle ore 11.00 presso la Sala Conferenze del palazzo Grandi Stazioni a Venezia, la pubblicazione finale regionale del progetto Pimms Capital, un progetto biennale finanziato dal programma Interreg Iv/c della Commissione Europea incentrato sulle buone pratiche di mobilità sostenibile in Veneto e nelle Regioni europee. La pubblicazione, disponibile in italiano e inglese per favorirne una maggiore diffusione, raccoglie le analisi e le riflessioni sviluppate durante l’attuazione del progetto, che 12 regioni europee si impegnano ad adottare nei loro programmi operativi del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. L’esperienza del progetto è stata inquadrata nel contesto regionale dei trasporti e della mobilità sostenibile. Alla presentazione del volume interverrà l’assessore regionale al bilancio Roberto Ciambetti. Il lavoro costituisce un documento rilevante di divulgazione delle prospettive regionali in tema di trasporti e mobilità sostenibile, oltre a rappresentare uno strumento di dialogo tra enti pubblici, esperti, funzionari, università, aziende di trasporto e cittadini per migliorare l’efficienza della politica dei trasporti in Veneto. Durante l’incontro verranno presentati anche i risultati della conferenza finale del progetto a cui ha partecipato una delegazione della Regione del Veneto e che si è tenuta a Birmingham (Inghilterra) a fine settembre, sul tema: ‘Mobility Management, economia a basso impatto ambientale e i fondi di sviluppo regionale europei’. La nuova programmazione dei fondi strutturali europei sarà operativa nel 2014 e una priorità chiave è quella di ridurre le emissioni di carbonio nell’Unione Europea. Pimms Capital ha dimostrato come i fondi strutturali europei possano essere utilizzati per finanziare azioni di mobilità sostenibile, una via concreta per perseguire tale priorità. La pubblicazione sarà a breve consultabile e scaricabile gratuitamente sul sito del progetto: http://www.Regione.veneto.it/economia/programmi+comunitari/pimms+capital/    
   
   
REGGIO EMILIA, UNA DUE GIORNI SU RIORDINO PROVINCE, MAFIA ED EXPORT  
 
Reggio Emilia, 2 ottobre 2012 - Si terrà lunedì 1 e martedì 2 ottobre, presso Palazzo Scaruffi a partire dalle ore 14.30, un tavolo di discussione che parlerà di competitività delle imprese, ma anche degli ottimali ambiti di operatività delle Camere di Commercio e di riordino delle province nell’ambito della Convention che lunedì 1 e martedì 2 ottobre, riunirà a Reggio Emilia, i presidenti, i segretari generali degli enti camerali dell’Emilia-romagna e i massimi esponenti del sistema imprenditoriale regionale. Ai lavori, che saranno introdotti dal presidente camerale Enrico Bini e da Carlo Alberto Roncarati, presidente di Unioncamere Emilia-romagna, interverranno, insieme alla vicepresidente della Giunta regionale, Simonetta Saliera, i massimi esponenti delle associazioni imprenditoriali emiliano-romagnole: Paolo Cattabiani (Legacoop), Guglielmo Garagnani (Confagricoltura), Maurizio Gardini (Confcooperative), Marco Granelli (Confartigianato Imprese), Paolo Govoni (Cna), Roberto Manzoni (coordinatore Tavolo Regionale Imprenditoria), Ugo Margini (Confcommercio), Maurizio Marchesini. “Una riflessione comune – spiega Enrico Bini, presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia – su grandi riforme che bussano alla porta in una stagione molto difficile per il tessuto produttori, e che anche per questo richiedono un approfondimento che superi le banalità e i rischi di un confronto che, nel nostro Paese, alla parola “riordino” fa corrispondere unicamente il tema del taglio di costi. Per parte nostra – prosegue Bini – sosteniamo che i parametri legati all’ampiezza della superficie e al numero dei residenti sono assolutamente inadeguati a cogliere e ad esprimere la complessità di un territorio e, conseguentemente, anche la complessità del governo del suo sviluppo. Lo rende evidente proprio la nostra realtà provinciale, che per un’inezia non corrisponde al parametro dei chilometri quadrati, ma si colloca al terzo posto in regione per numero di residenti, imprese iscritte al registro camerale, valore aggiunto, occupazione, esportazioni”. Il presidente continua puntando l’attenzione sul ruolo effettivo degli enti che sono coinvolti nel disegno di riordino: “Non possiamo però fermarci qui, alimentando una contrapposizione inutile senza alcun pregiudizio, e questo è il tema del confronto che apriamo il 1ottobre, dobbiamo guardare al ruolo effettivo degli enti che i disegni di riordino chiamano in causa, e tra questi anche le Camere di Commercio, le cui attività sono ben lontane da quella visione obsoleta di enti burocratici e di pura annotazione statistica”. “Noi – conclude Bini - siamo oggi veri protagonisti e soggetti di sviluppo, ed è questo ruolo che ci porta a sostenere l’accesso al credito e il meccanismo delle garanzie, a promuovere l’internazionalizzazione, la nascita di nuove imprese, i contratti di rete, l’innovazione del tessuto produttivo, la valorizzazione e la promozione delle risorse locali, trasformando anche la lettura dei dati statistici in vera informazione economica e sociale utile alle imprese, alle associazioni, alle istituzioni e a tutti i soggetti che lavorano per la crescita economica, sociale e culturale del territorio”. L’incontro sarà preceduto, lunedì mattina alle 10,30 alla Sala degli Specchi del Teatro “Valli” dalla presentazione del rapporto sulla mafia in Emilia-romagna realizzato dalla Camera di Commercio di Reggio in collaborazione con la Fondazione Antonino Caponnetto, mentre martedì alle 9,00, di nuovo a Palazzo Scaruffi, è in programma un confronto sui programmi integrati di intervento e aggregazione delle imprese per l’internazionalizzazione.  
   
   
ABRUZZO, IMPRESE: CHIODI, FORMAZIONE QUALIFICATA CHIAVE PER SVILUPPO  
 
Pescara, 1 ottobre 2012 - "Solo una formazione altamente qualificata è in grado di dispiegare appieno i suoi effetti sul mercato del lavoro". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, chiudendo la seconda edizione della manifestazione "Progettare l´Abruzzo - Cultura e esperienza imprenditoriale", organizzata dall´associazione culturale Forge in collaborazione con la Mce (Merkers culture and ethice) e la Pontificia Università della Santa Croce. Nel suo intervento, Chiodi ha parlato della necessità di "qualificare moltissimo le attività di formazione. E la Regione Abruzzo lo sta facendo pagando anche un prezzo politico, frutto del fatto di aver abbandonato le vecchie logiche clientelari della formazione. La possibilità di erogare ai soggetti interessati vaucher formativi permette loro di scegliere al meglio le attività adeguate per una formazione di livello e qualificata". In questo senso, la politica e l´amministrazione attiva devono lavorare "per individuare procedure in grado di superare il sottoinquadramento professionale di molti giovani, che genera malessere proprio perché il sistema economico abruzzese non riesce ad assorbire la cosiddetta manodopera qualificata". Il presidente della Regione non ha poi mancato di parlare dell´esperienza abruzzese nel campo della sanità, settore che più di tutti negli ultimi anni ha subito "profondi stravolgimenti nel campo organizzativo e formativo". "Nel settore della sanità abruzzese ? ha sottolineato Chiodi ? abbiamo introdotto nuovi modelli organizzativi che hanno cambiato il volto della nostra Sanità. Lo abbiamo fatto perché esiste una situazione di emergenza: in sostanza il Commissario per la Sanità in questa Regione è stato l´elemento determinante per innescare nel nostro sistema principi che mai avremmo potuto inserire se ci fossimo trovati in una situazione di ordinarietà". Il presidente Gianni Chiodi ha poi ringraziato i promotori dell´iniziativa, elogiando "il valore scientifico e qualificato dell´iniziativa" che ha formato giovani imprenditori e quadri dirigenziali delle aziende regionali.  
   
   
MILANO - CONVEGNO SULLE IMPRESE CHE INVESTONO NELL´ARTE  
 
 Milano, 2 ottobre 2012 - Quante sono le imprese milanesi che investono in cultura? La crisi rallenta lo sforzo sociale? Quanto vale la cultura tra le azioni di responsabilità sociale delle imprese? Nella scelta pesa la motivazione etica dell’imprenditore? I risultati di un’indagine della Camera di Commercio di Milano sul rapporto tra imprese e cultura saranno presentati nel corso del convegno “Materiali innovativi per il restauro. La ricerca scientifica alla base dell´innovazione dei prodotti per il recupero, la conservazione e la manutenzione di edifici monumentali”. Il convegno, che si terrà lunedì 1 ottobre dalle 9 alle 16 presso Palazzo Giureconsulti (P.zza Mercanti, 2), chiude la settimana di visite ai monumenti del ‘600 e ‘700 dell’iniziativa “Milano nei cantieri dell’Arte”, la manifestazione aperta ai cittadini ideata in vista di Expo, da Assimpredil Ance, Camera di Commercio di Milano, Soprintendenze ai Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese e Arcidiocesi di Milano – Vicariato per la Cultura. Al convegno parteciperanno: Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil Ance e membro di giunta della Camera di Commercio di Milano, Caterina Bon Valsassina Direttore Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, Lionella Maggi, consigliere della Camera di Commercio di Milano, Massimiliano De Adamich Esecutivo Assimpredil Ance, Luigia Binda Docente onorario del Dipartimento di Ingegneria Strutturale presso il Politecnico di Milano, Benigno Mörlin Visconti Castiglione, Direttore Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Alberto Balsamo, Dip. Ing. Strutturale dell’Università Federico Ii di Napoli, Maria Antonietta Crippa, Ordinario di Storia dell’architettura presso il Politecnico di Milano.  
   
   
GENOVA - PRESENTATO IL NUOVO OSSERVATORIO SUI PREZZI  
 
Genova, 1 ottobre 2012 - E’ stato presentato nei giorni scorsi, dalla Camera di Commercio di Genova, il nuovo osservatorio regionale sui prezzi voluto da Unioncamere Liguria, che consente di effettuare ogni semestre analisi e confronti con l’andamento dei prezzi nelle altre regioni e nel resto del paese. Nel primo periodo preso in considerazione, il semestre gennaio-giugno 2012, è emersa una forte dinamica dei prezzi dell’energia che, in Liguria (+15,4% in un anno contro il +15,1% in Italia), continuano a influenzare in maniera determinante l’andamento generale dell’inflazione (+ 3,5% in Liguria e +3,3% in Italia) malgrado la liberalizzazione di alcuni prezzi del comparto. Aumenti sensibili anche per le tariffe dell’acqua, che in Liguria sono cresciute a giugno ad un tasso annuale superiore a quello nazionale (+6% contro +4,8%). In crescita anche il prezzo dell’oro sui mercati di origine, come sempre accade in tempi di crisi, che produce aumenti a due cifre per i prodotti di gioielleria (+18,2% in Liguria e + 21,7% in Italia). Un campo in cui il fattore localizzazione produce effetti virtuosi è invece quello del pesce fresco, dove l’effetto km zero (o quasi) ha avuto effetti positivi sui prezzi del pescato ligure che sono praticamente fermi (+0,1% in un anno contro il +2,6% a livello nazionale). Grazie al nuovo osservatorio, Unioncamere produrrà una newsletter semestrale di analisi dell’inflazione a livello regionale, con confronti dettagliati tra andamenti regionali e andamenti medi nazionali. “Per contenere la crescita dei prezzi - ha commentato il presidente di Unioncamere Luciano Pasquale - le istituzioni hanno a disposizione due strumenti: un monitoraggio costante delle dinamiche e la moral suasion nei confronti dei vari soggetti che concorrono alla formazione del prezzo finale. Con questo nuovo strumento il sistema camerale ligure intende esercitarli entrambi”.  
   
   
LOMBARDIA: FARE SUBITO CIÒ CHE CHIEDONO LE AZIENDE  
 
Torino, 1 ottobre 2012 - "Ho incontrato i più importanti rappresentanti del sistema produttivo lombardo che hanno dimostrato che la vera eccellenza lombarda nasce dalla base della società e non dal vertice ed è per questo che ha la centralità in tutto il sistema produttivo del Nord". E´ quanto detto da Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e all´Artigianato di Regione Lombardia, che a Torino ha incontrato numerosi imprenditori del Nord nell´ambito di un´apposita iniziativa rivolta alle imprese. Quello Che Chiedono Aziende Si Puo´ Fare - Rispetto alle richieste degli stessi imprenditori, tra cui anche la rinuncia ai cosiddetti sussidi pubblici a fronte di una diminuzione della pressione fiscale, Gibelli ha detto che in Lombardia "si deve applicare quello che le aziende chiedono perché è alla portata di tutti. E questo lo si può fare attraverso una serie di iniziative che possono partire da subito anche nella nostra regione". Fisco E Infrastrutture Per Ripartire - "In particolar modo - ha detto ancora Andrea Gibelli - i temi fondamentali per le imprese sono quelli legati sia alla pressione fiscale, sia al rilancio dell´economia attraverso l´avvio di infrastrutture e la revisione di alcune normative nazionali".  
   
   
TONDO, CARTIERA OVARO ESEMPIO VIRTUOSO PER FVG  
 
 Ovaro (Ud), 1 ottobre 2012 - Si creano le condizioni per lo sviluppo del territorio se impresa, lavoratori e istituzioni lavorano in sintonia su obiettivi condivisi. È questo il significato che il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha voluto dare al suo intervento il 28 settembre alla presentazione della nuova società della storica cartiera di Ovaro (Ud), in attività sin dagli anni ´30 del secolo scorso. Lo stabilimento carnico è stato infatti scorporato dal Gruppo Reno De Medici e costituito in società autonoma con la ragione sociale di Rdm Ovaro Spa, con una partecipazione della finanziaria regionale Friulia. All´evento di presentazione, che si è svolto questa mattina all´interno della cartiera, erano presenti fra gli altri l´assessore regionale alle Finanze (con delega alla Montagna), Sandra Savino, il consigliere regionale Luigi Cacitti, il sindaco di Ovaro, Romeo Rovis. Nell´occasione è stata presentata una ricerca condotta dall´Università Bocconi di Milano, che ha messo in luce la positiva percezione che la comunità locale ha dello stabilimento. "Qui abbiamo - ha detto il presidente Tondo - un´impresa che ci crede, che cresce e investe in ricerca e innovazione, istituzioni pronte a raccogliere la sfida, lavoratori e sindacati che si sentono parte di un destino comune, non portatori di interessi diversi e contrapposti. Oggi è un giorno di festa non solo per questa vallata e per la Carnia, ma per tutto il Friuli Venezia Giulia". L´autonomia regionale va difesa, secondo Tondo, proprio perché solo istituzioni vicine al territorio possono creare sviluppo, come dimostra proprio il caso di Ovaro. Gli stessi rappresentanti dell´impresa - l´amministratore delegato del Gruppo Reno De Medici, Ignazio Capuano, e il direttore della cartiera, Silvano Giorgis - hanno riconosciuto il ruolo decisivo della Regione: non solo l´apporto della Friulia, ma anche del Frie, della direzione regionale Finanze, del Cosint (Consorzio industriale di Tolmezzo) hanno permesso di avviare investimenti per 8,5 milioni di euro in una nuova e più avanzata linea di produzione, oltre che incrementare l´occupazione superando i 150 addetti. Specializzata nei cartoni riciclati, la cartiera di Ovaro punta sull´innovazione con progetti di ricerca condotti assieme all´Università di Udine e al Cnr, e sull´ampliamento della gamma e della qualità dei prodotti (le scatole delle scarpe Tod´s sono "made in Ovaro"). I dirigenti hanno tuttavia sottolineato il problema dei costi dell´energia che, nello stabilimento carnico, hanno ormai superato quelli per il personale. Tondo ha confermato il suo impegno, e quello di tutta la Giunta regionale, per le infrastrutture e in particolare proprio per gli elettrodotti transfrontalieri e per il rigassificatore a Trieste. "Sono in gioco - ha detto - le prospettive di sviluppo e i posti di lavoro nella nostra regione. Qualche prezzo lo dobbiamo pagare. È arrivato il momento che tutti si assumano le loro responsabilità". La cerimonia si è conclusa con la consegna di riconoscimenti ai lavoratori della cartiera con più 25 anni di attività, e di una targa ricordo al presidente Tondo e all´assessore Sandra Savino.  
   
   
VENETO - NUOVI BANDI PER FINANZIARE LE IMPRESE  
 
Verona, 1 ottobre 2012 - Si è tenuto nei giorni scorsi, presso la Camera di Commercio di Verona, il seminario “I nuovi bandi della Regione Veneto per il finanziamento di interventi a favore delle reti di impresa e l’attività di ricerca”. Durante l’evento, organizzato dalla Camera di Commercio di Verona in accordo con la Regione Veneto, sono stati presentati ed illustrati due bandi, entrambi realizzati grazie al Programma Operativo Regionale 2007-2013, parte Fesr. E’ stato lo stesso presidente camerale Michele Pelloso, ad illustrare nello specifico il “Bando per il finanziamento di interventi a favore delle reti di imprese operanti nella Regione Veneto”. Tale finanziamento, che stanzia € 5.000.000,00 , si basa sul principio che il superamento delle difficoltà economiche che investono le piccole e medie imprese venete può avvenire anche attraverso la costituzione di reti di imprese che, attraverso l’attività e l’ingegno sinergici e l’apporto pubblico, favoriscono lo scambio di conoscenze e competenze, funzionali all’innovazione di prodotto e di processo. I destinatari sono associazione temporanee di imprese e contratti di rete e gli interventi finanziabili comprendono sviluppo di prodotto e di processo, supporto ai processi di internazionalizzazione, marketing e promozione e clustering d’impresa. Le domande di contributo possono essere presentate dal 15 ottobre in poi. L’altro bando invece, riguarda i “Contributi per l’utilizzo da parte delle imprese di strutture qualificate per l’attività di ricerca”, che prevede lo stanziamento di € 21.473.367,00. Tale bando ha come finalità sviluppare la competitività delle imprese, facilitando l’acquisizione di conoscenze innovative da qualificate strutture esterne di ricerca, aumentando quindi la collaborazione reciproca e favorendo la mobilità dei ricercatori verso le imprese. Il bando è composto da due misure: la prima (circa 18,5 milioni di euro) ha come finalità erogare contributi per la realizzazione di progettualità tra imprese e centri di ricerca, la seconda misura (circa 3 milioni di euro) è invece destinata a finanziare l’inserimento in azienda di personale qualificato di ricerca, con contratti di almeno 12 mesi. Le domande, in formato online e cartaceo, sono presentabili dal 10 ottobre. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 041/2794273.  
   
   
PELLETTERIA: DALLA REGIONE TOSCANA UN IMPEGNO DECISO PER IL SETTORE  
 
Firenze, 1 ottobre 2012 – “Stupiscono le affermazioni di Simone Gheri. La Regione sostiene da sempre e in maniera decisa il settore della pelletteria, sia dal punto di vista dell’accesso al credito, sia con la creazione di reti di imprese, sia con la formazione dei dipendenti”. Lo afferma l’assessore alle attività produttive della Toscana Gianfranco Simoncini, rispondendo alle affermazioni fatte nei giorni scorsi dal sindaco di Scandicci che aveva parlato di uno scarsa attenzione della Regione al settore. “Entro la fine di ottobre – continua Simoncini – firmeremo un protocollo per la pelletteria, che vedrà il coinvolgimento, oltre che della Regione, della Provincia di Firenze, dell’associazione delle Province (Upi), di Confartigianato, Cna, Confindustria e sindacati. Il protocollo prevede l’attuazione di un piano di valorizzazione e promozione del settore pelletteria attraverso azioni di orientamento, formazione e riqualificazione dei giovani inoccupati, degli addetti del settore e dei disoccupati in cerca di nuova o diversa occupazione”. “Ad ulteriore riprova dell’attenzione riservata dalla Regione alla pelletteria – conclude l’assessore Simoncini – basti ricordare che nel Prs 2011-2015 è stato definito uno specifico progetto per il sistema moda (e quindi anche al settore pelletteria) sul quale si sta lavorando. Visti i dati e le risorse impegnate, in specifico anche a Scandicci, sembra davvero difficile parlare di disattenzione verso uno dei settori produttivi più vivaci della nostra regione.” La Regione per il settore pelletteria - Formazione – Tramite il ‘bando settori specifici’ è stato assegnato un finanziamento di 400mila euro di risorse Por Fse al progetto “Filiera di valore”, che fa capo all’associazione San Colombano di Scandicci e che interessa 41 imprese della filiera della pelletteria (di cui 33 piccole, 6 medie e 2 grandi) per 150 addetti coinvolti. Con risorse del Por Creo Fesr 2007-2013, la Regione ha cofinanziato con più di 2 milioni di euro il polo integrato per l’alta formazione nel campo della moda e del design del Comune di Scandicci che rientra nel più ampio Piuss “Città dei Saperi”. Anche la Provincia di Firenze ha investito per la formazione 235 mila euro nel 2011 e 297 mila nel 2012 (interventi che si sono tradotti in lavoro nel 65% dei casi) e si appresta a mettere in campo con il prossimo bando per le imprese circa 300 mila euro destinati a progetti del settore moda e pelletteria e destinati ad aziende di alto livello, insieme alle reti di imprese a loro collegate. Accesso al credito – Ad oggi sono stati concessi aiuti a favore di 27 imprese per un importo superiore a 4, 6 milioni di euro. Ricerca e sviluppo, aggregazione di impresa – Negli ultimi anni, le imprese toscane della pelletteria hanno beneficiato di circa 3,6 milioni di euro dal bando unico ricerca e sviluppo del 2008, che hanno finanziato 4 progetti che coinvolgono direttamente aggregazioni di imprese appartenenti alla filiera della pelletteria. Con il bando integrazione per la costituzione di reti di imprese, il comparto della pelletteria ha visto realizzarsi nel 2011 due aggregazioni di Pmi, grazie ad un contributo pubblico che sfiora i 300 mila euro. Infine, attraverso l’attivazione di bandi transnazionali sono state finanziate esperienze di collaborazione tra imprese toscane ed europee destinate alla realizzazione di progetti comuni di investimento in ricerca e sviluppo per la tracciabilità e la certificazione del prodotto al fine di fornire ai consumatori una garanzia di qualità a tutela degli stessi fruitori finali e dei produttori. In questo caso il contributo pubblico si aggira intorno ai 350 mila euro. Toscana, incontro con i giovani ricercatori il “Quinto Elemento” dell’ingegnere di Figline Firenze, 1 ottobre 2012 – “Siamo interessati a una eventuale sperimentazione del Quinto Elementonelle scuole toscane: le tecnologie possono fare la differenza anche per aggirare le disabilità”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega a ricerca e istruzione, ricevendo questa mattina, nel suo ufficio di Piazza Duomo a Firenze, Matteo Valoriani, il giovane (26 anni) ingegnere informatico di Figline Valdarno che a luglio scorso, battendo una agguerritissima concorrenza di coetanei da circa 200 Paesi in tutto il mondo, si è aggiudicato “Imagine Cup 2012“, una sorta di Olimpiadi dell’informatica organizzate da Microsoft e sponsorizzate da grandi multinazionali (fra cui Coca Cola). Insieme ad altri tre giovani colleghi (Daniele Midi, Antonio Vecchio, Antimo Musone, studenti universitari a Roma, Napoli e Salento), Matteo Valoriani ha sviluppato un software (“The fifth element”) con possibili applicazioni pratiche a servizio dei bambini autistici. Il nome del progetto – dice Valoriani -”prende spunto anche da un film di fantascienza, girato da Luc Besson, ma principalmente è stato scelto perché crediamo che ai quattro elementi alchemici, che si diceva costituire il mondo, se ne è aggiunto uno nuovo, permanente, in grado di cambiare la vita delle persone: la tecnologia”. “Siamo assetati di buone notizie – ha premesso Targetti – e come Regione Toscana cerchiamo proprio di favorire una ricerca, in tutti i settori, capace di portare a sviluppi pratici”. La chiacchierata con il giovane ricercatore, a poche ore dalla Notte della Ricerca, si è sviluppata proprio sul terreno della ricerca (in due anni Regione Toscana ha finanziato 150 borse per dottorati di ricerca) e sull’importanza di sinergie sempre maggiori fra istituzioni pubbliche, università e mondo delle aziende. Valoriani ha raccontato com’è nata l’idea del software (da una chiacchierata con una sua amica fisioterapista che lamentava il limitato ricorso alle tecnologie nella riabilitazione delle persone con disabilità), in cosa consiste (in pratica un mix fra riconoscimento della voce e riconoscimento del moto che consente ai disabili di interagire attraverso giochi), i suoi possibili sviluppi (nei centri riabilitativi e nelle scuole ma anche in “modalità remota” aiutando chi, per vari motivi, non può rivolgersi a strutture specifiche). Valoriani, che sta svolgendo un dottorato di ricerca al Politecnico di Milano, ha raccontato l’esperienza australiana: con i tre colleghi, dopo aver passato la selezione nazionale, sono stati invitati a quella finale, a Sidney, classificandosi al primo posto, nella categoria ”Health Awareness Award“, nella gara organizzata da Microsoft: il principale concorso mondiale per gli studenti nel campo della tecnologia. Del tutto intuibili le ricadute pratiche, sia nel contesto scolastico che in quello socio-sanitario, del software che si intitola come un film di fantascienza (www.Fifthelementproject.com). E molto soddisfatta la vicepresidente Targetti che, con l’incontro del 28 settembre ha inaugurato una sorta di filo diretto con i giovani ricercatori toscani. “Ne voglio incontrare molti altri – spiega – anche perché istituzioni pubbliche oggi assai malate proprio sul terreno della credibilità possono imparare una cosa forte dal mondo della ricerca: l’entusiasmo, la voglia di battere le difficoltà, la tenacia nel trovare soluzioni sempre più avanzate ai problemi delle persone”. “Mi ha fatto molto piacere l’incontro di questa mattina – afferma Valoriani – perché dimostra che anche in Italia si inizia a voler valorizzare l’innovazione e a creare nelle università, spesso scollegate dal mondo industriale, un terreno fertile per la nascita di aziende”.  
   
   
PIACENZA - PROGETTI IMPRENDITORIALI PER FAR CRESCERE IL TERRITORIO  
 
Piacenza, 1 ottobre 2012 - Come ogni anno, la Camera di Commercio di Piacenza, ha avviato le procedure per la stesura del bilancio preventivo e della relazione previsionale e programmatica. Il regolamento camerale per la concessione dei contributi suggerisce la possibilità di trasmettere entro la fine del mese di settembre ipotesi progettuali che prefigurano interventi di sostegno all’economia locale, da realizzarsi nell´anno successivo, al fine di farne fare una prima valutazione da parte della Giunta e del Consiglio e guidarli nella redazione del documento di programmazione economica. Si tratta di un momento importante di riflessione per l’Ente camerale che arricchisce le proprie linee strategiche anche grazie al contributo delle proposte formulate da soggetti terzi che si pongono l’obiettivo di valorizzare il territorio, fornire opportunità di crescita per le imprese ed i lavoratori, offrire occasioni di scambio con Paesi esteri. Le ipotesi di progetto (corredate da una prima e solo indicativa di valutazione dei costi correlati) dovranno pervenire agli uffici camerali entro la fine del mese di settembre. L´uo Promozione ( promozione@pc.Camcom.it  ) è disponibile per informazioni ulteriori.  
   
   
COMMERCIO, LIGURIA: STOP A NUOVE DOMANDE FINO ALLA NUOVA PROGRAMMAZIONE  
 
Genova, 1 ottobre 2012 - Non saranno ammesse nuove domande per l’insediamento di medie e grandi strutture di vendita in Liguria fino al varo del nuovo piano del commercio e comunque non oltre il 31 dicembre di quest’anno. Lo ha deciso la Giunta regionale attraverso un disegno di legge, su proposta dell’assessore allo sviluppo economico e al commercio, Renzo Guccinelli. La decisione è scaturita per far fronte alla liberalizzazione contenuta nelle normativa statale che prevede non vi siano più vincoli né quantitativi, né numerici per quanto riguarda la distribuzione commerciale. “L’obiettivo – ha spiegato l’assessore Guccinelli – è quello di tutelare il territorio ed evitare che da ora fino al varo del nuovo piano del commercio che contiamo di presentare entro novembre si creassero delle contrapposizioni tra le norme nazionali e la nostra vecchia programmazione ancora vigente”. Sulla base del disegno di legge presentato e approvato oggi in Giunta non saranno dunque ammesse nuove domande per la media distribuzione alimentare e neanche per le grandi superfici, sia alimentari sia di altro genere.  
   
   
BEIJING DESIGN WEEK. ASSESSORE MILANESE E SINDACO DI PECHINO INAUGURANO LA SETTIMANA DEL DESIGN, DI CUI MILANO È GUEST CITY  
 
Milano, 1 ottobre 2012 - L´assessore a Cultura, Moda e Design Stefano Boeri è intervenuto il 28 ottobre alla cerimonia d’inaugurazione della Beijing Design Week insieme al sindaco di Pechino Wang Anshun. “E’ un onore per la città di Milano essere ospitata come Guest City alla seconda edizione della Beijing Design Week – ha detto l’assessore Boeri durante la cerimonia –. Il ringraziamento del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e mio personale va al Comune di Pechino e a tutti gli enti e le imprese milanesi che hanno accolto il nostro invito a partecipare a questo evento e che, con la loro creatività ed il loro lavoro, hanno reso Milano la capitale del design italiano, esportando nel mondo non solo produzione di oggetti, ma anche lo stile di vita del nostro Paese”. L’inaugurazione è stata preceduta dalla visita presso la Beijing Design Fair, la grande fiera del design italiano che ha portato a Pechino le aziende e le eccellenze del made in Italy, “esportando il modello milanese del Salone e del Fuori Salone del Mobile, che vede, a Milano come a Pechino, un grande spazio destinato all’esposizione e agli scambi commerciali, e intorno tutta una città che si accende e si anima di eventi e iniziative culturali”. Durante il loro colloquio, l’assessore Boeri e il sindaco Anshun hanno proposto una collaborazione stabile tra le due città, Milano e Pechino – quest’ultima design capital decretata dall’Unesco – e un gemellaggio tra le rispettive “settimane del design” e tra le scuole di design delle due città. “Il sindaco di Pechino ha anche dichiarato di essere molto attento alla preparazione e agli sviluppi di Expo 2015 e ha confermato l’attenzione per il ‘made in Italy’ nel campo della cultura, dell’arte, della moda e del cibo, come modello per introdurre ‘qualità nella quantità’”, ha detto l’assessore Boeri. “A riprova del grande interesse di Pechino e della Cina tutta all’approfondimento delle relazioni creative, produttive e commerciali con Milano e l’Italia, durante un incontro che si è svolto stamane Huang Chuafang, Executive Director of News Center Cctv - la rete nazionale televisiva cinese con un potenziale di utenti tra i più grandi del mondo - mi ha manifestato l’intenzione di aprire una sede a Milano proprio per coprire il mondo e gli eventi del sistema della cultura, del design e della moda milanesi. Nelle prossime settimane verranno a Milano per portare avanti questo progetto”, ha concluso l’assessore.  
   
   
TURISMO, VOLANO IN SVIZZERA IL MARE D´INVERNO DI LIGURIA E IL TRENO NIZZA-VENTIMIGLIA-CUNEO A CACCIA DI AFFARI A GINEVRA REGIONE E AGENZIA "IN LIGURIA" INSIEME CON LIGURIA INTERNATIONAL, MARTEDÌ 2 OTTOBRE  
 
Genova, 1 ottobre 2012 - Volano in Svizzera anche le eccellenze turistiche e i luoghi della bellezza di Liguria, con la missione a Ginevra promossa da Liguria International, la società regionale del Gruppo Filse, martedì 2 ottobre 2012. Della missione fa parte una delegazione di imprenditori liguri dell´agroalimentare, della moda e degli accessori, in collaborazione con Confartigianato. Liguria Food & Fashion Event - questo il nome dell´iniziativa all´Hotel Le Richemond - è organizzata con il sostegno della Regione Liguria e la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, 800 operatori iscritti, legata a Liguria International da un accordo in esclusiva. In Liguria International sono presenti anche le Camere di Commercio della Liguria. Spiega l´assessore al Turismo Angelo Berlangieri: "È la prima volta che la Regione Liguria e l´Agenzia "In Liguria" vanno all´estero in sinergia con Liguria International a presentare tutta l´offerta turistica. La Svizzera è un paese con un alto reddito pro capite con un mercato di prossimità in forte crescita, l´appuntamento di martedì a Ginevra non solo una vetrina ma anche un importante momento di contatto e comunicazione con i tour operator e i media elvetici". Regione e Agenzia In Liguria presenteranno a Ginevra una sintesi dell’offerta turistica ligure e, in particolare, quella raccontata nella brochure “Liguria fuori stagione”. Un altro momento di promozione con i tour operator svizzeri, con il consigliere sarà la linea ferroviaria Nizza-ventimiglia-cuneo e da qui a Torino , fino a Zurigo. “Una linea “storica” che attraverso treni charter collegati con la Svizzera puo’ diventare una offerta turistica unica ,come i territori che attraversa, dal mare alle Alpi”, afferma il consigliere regionale Sergio Scibilia, che martedì sarà all’evento di Ginevra a illustrare il progetto. La linea era stata presentata il 28 agosto scorso ai vertici della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera.  
   
   
VINYLS: MINISTERO CONCEDE CASSA INTEGRAZIONE  
 
Cagliari, 1 ottobre 2012 - In attesa della decisione della società brasiliana in merito alla proposta d’acquisto della Vinyls, da Roma è giunta una buona notizia per i lavoratori: il Ministero ha riconosciuto il loro diritto alla cassa integrazione. "Finalmente, dopo cinque mesi di attesa, una boccata d´ossigeno per le famiglie di questi lavoratori, perciò voglio ringraziare il Ministro per la sensibilità dimostrata - ha commentato l’assessore del Lavoro, Antonello Liori - Nei prossimi giorni provvederò anche ad adeguare alcune linee generali della delibera quadro sui percorsi di utilizzo dei lavoratori in ammortizzatori sociali”. "E´ quanto dovuto ai lavoratori - ha affermato l´assessore dell´Industria, Alessandra Zedda - il minimo che si potesse fare per alleggerire il loro stato di difficoltà´ dovuto al mancato pagamento degli ammortizzatori sociali e alla situazione di incertezza che pesa sul loro futuro. Domani, a Venezia, incontrerò personalmente i commissari e i rappresentanti della società´ brasiliana interessata allo stabilimento di Porto Torres, al fine di fare chiarezza sul contenuto dell´offerta."  
   
   
MICROCREDITO ALL´1% PER PICCOLE IMPRESE E AUTONOMI SEGNALE GIGANTESCO A MICROIMPESE DELL’ ABRUZZO  
 
Pescara, 1 ottobre 2012 - Sono 7,5 i milioni di euro che la Regione Abruzzo mette a disposizione di microimprese e lavoratori autonomi attraverso il Progetto "Microcredito". L´erogazione è a sportello per una cifra massima di 25 mila euro, al tasso di interesse dell´1 per cento, restituibile in 60 mesi, inclusi i sei mesi di preammortamento. Dal 29 ottobre è possibile presentare le domanda e l´erogazione è prevista nei limiti dei 60 giorni. Il progetto "Microcredito" è stato presentato questa mattina dall´assessore al Lavoro, Paolo Gatti e dal presidente di Abruzzo Sviluppo Spa, Nello Rapini, in concomitanza con la pubblicazione dell´avviso per l´erogazione del fondi sui siti www.Regione.abruzzo.it/fil e www.Abruzzosviluppo.it. "Un piccolo credito, ma un segnale gigantesco per le microimprese e i lavoratori autonomi dell´Abruzzo", ha dichiarato l´assessore Gatti. "La Regione c´è anche su uno dei versanti piu` duri della crisi economica: quello della difficolta`dell´accesso al credito attraverso le ordinarie vie bancarie. Oggi diventa operativo un progetto immaginato per mettere a disposizione del sistema imprenditoriale abruzzese una cifra reale di 7,5 milioni di euro, che grazie alle leve finanziarie puo` sviluppare un volano monetario molto piu` considerevole. Siamo fiduciosi che le imprese e i lavoratori autonomi raccolgano questa opportunita` cosi`da mettere nel circuito economico regionale queste risorse monetarie. E allo stesso tempo speriamo che questa opportunita` sproni gli abruzzesi ad aprire nuove attivita` o avviare lavori autonomi. Infatti il credito potra` essere erogato anche alle attivita` neocostituite". Con il progetto "Microcredito" si dà concretezza alla pima delle misure prebiste nel pacchetto "Presto". Anche per il presidente Rapini il progetto si pone come "azione di contrasto alla situazione emergenziale che soffre in Abruzzo soprattutto chi fa piccola impresa. Contiamo di poter toccare la quota delle 600 domande e c´è da aggiungere che all´esito dei risultati del progetto, l´Assessorato potrà pensare di investire ulteriori risorse su questo tipo di sostegno". Il Fondo Microcredito Fse e` stato istituito dalla Regione Abruzzo con risorse del Piano Operativo del Fondo Sociale Europeo 2007 ? 2013. La Regione ha individuato la societa` Abruzzo Sviluppo Spa quale Soggetto Gestore del progetto. L´avviso pubblico prevede che le entita del prestito siano da un importo minimo di 5mila a un importo massimo di 10mila euro per le persone fisiche e da un importo minimo di 10mila ad un importo massimo di 25mila euro per le imprese. Per entrambe la categorie il tasso di interesse e` dell´1 per cento. La durata del prestito e` di 60 mesi, incluso il periodo preammortamento (sei mesi a tasso zero). Due le tipologie di beneficiari: le microimprese, che assumono la forma giuridica di ditta individuale, di societa` di persone o societa` cooperative (queste ultime anche sociali o a responsabilita`limitata) e i lavoratori autonomi (tra cui anche liberi professionisti). Saranno considerate ammissibili al finanziamento le spese di funzionamento e di gestione, le spese per consulenze specialistiche inerenti il programma proposto; le spese per investimenti fissi limitatamente a macchinari, impianti, attrezzature, mezzi mobili, opere murarie per adeguamento e messa a norma dei locali, direttamente connessi all´attivita`. L´acquisto di autovetture/automezzi e`ammissibile limitatamente ai mezzi commerciali strettamente funzionali all´attivita` d´impresa. Sono escluse le spese inerenti gli interessi passivi e imposta sul valore aggiunto recuperabile. Tutte le spese dovranno essere sostenute successivamente alla presentazione della domanda. Le domande di ammissione potranno essere presentate a partire dal 29 ottobre prossimo e fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.  
   
   
SM.ART: NASCE L’INCUBATORE NON TECNOLOGICO  
 
Novara, 1 ottobre 2012 - Nel novarese nasce Sm.art, contrazione di small art, ovvero l’incubatore non tecnologico voluto dalla Provincia di Novara, di concerto con la Fondazione Novara Sviluppo e in collaborazione con la Regione Piemonte, la Cooperativa Vedogiovane, Finis Terrae e Unika Solutions. Affiancherà il progetto anche la Fondazione Mike Bongiorno, da sempre legata ai progetti a carattere sociale. “Sm.art ” offrirà spazi, contributi, consulenze, formazione, tutorship e altri servizi ai creativi e sarà localizzato nelle tre città poli territoriali del territorio novarese, cioè Novara, Arona e Borgomanero: queste ultime svolgono un ruolo essenziale sia nel tessuto produttivo locale, sia come punti di riferimento per la popolazione giovanile, vista la collocazione dei principali istituti scolastici superiori, dell’Università e dei luoghi di aggregazione. Www.provincia.novara.it    
   
   
ILVA. VENDOLA: "L´AIA PUÒ ESSERE OCCASIONE PER UN SALTO NEL FUTURO"  
 
Bari, 1 settembre 2012 - “Facciamo di questa Autorizzazione integrata ambientale l’occasione per un salto nel futuro. Non possiamo più ragionare con le categorie del passato. Le evidenze epidemiologiche oggi ci consegnano un altro quadro. E per quello che mi riguarda bisogna partire da lì. Come impediamo cioè che le produzioni abbiano un riverbero nefasto sulla salute e sulla vita dei cittadini. Questo è il nodo che va sciolto anche nell’Aia. Io dico al ministro Clini, bisogna fare bene prima di fare presto. Non vale fare presto e fare male. Bisogna fare bene perchè questa è una occasione storica. Dalle ceneri delle vecchia Ilva può nascere non solo una nuova Ilva, ma anche un nuovo modello di sviluppo per tutta Italia”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola il 27 settembre dialogando con i giornalisti a margine dell’evento inaugurale del 13esimo meeting del volontariato Anpas in corso di svolgimento alla Fiera del Levante di Bari. “Bisogna mettere al centro il valore incommensurabile della vita e della salute, poi viene tutto il resto – ha continuato Vendola – e questo lo vorrei dire con amicizia al Ministro Clini perché abbiamo lavorato di concerto, abbiamo cercato di comporre un equilibiro tra industria,e ambiente tra lavoro e salute ma il punto non è chiudere in fretta l’Aia, per salvare l’Ilva. Noi dobbiamo salvare l’Ilva ambientalizzata in maniera radicale e salvare le domande di vita della città di Taranto che sono domande di salute, di ambientalizzazione e di lavoro insieme”. Per Vendola “la verità è che non esiste un conflitto tra salute e lavoro, ma esiste un conflitto tra il partito del profitto da una parte e dall’altra il lavoro e l’ambiente che, insieme, sono le vittime dello strapotere dei circuiti economico finanziario che dominano il mondo”. “Dobbiamo chiedere – ha detto Vendola - che una parte di quei proifitti ciclopici che aziende come Ilva trasformano in rendita finanziaria sia data anche come restituzione. Cambiare gli altiforni che sono ormai parco archeologico, cambiare le tecnologie e intervenire su tutti gli ingredienti che generano pregiudizio nei confronti della salute dei cittadini” “Siamo di fronte ad un punto di svolta necessaria - ha aggiunto Vendola - perché non si può immaginare che nella distanza che separa gli stabilimenti del siderurgico dal tribunale di Taranto ci sia una contesa tradizionale. Non si può immaginare che siamo al conflitto tra lavoro e ambiente. È accaduto qualcosa di estremamente importante. I monitoraggi fatti dall’Arpa e le analisi fatte dalle Asl hanno prodotto delle evidenze scientifiche, utilizzate all’interno di un procedimento penale, che hanno dimostrato una relazione tra l’inquinamento, le patologie e la morte. Questo è il tema da affrontare, non il tema astratto dei vincoli e delle soglie di emissione degli inquinanti”  
   
   
AIA PER ILVA. VENDOLA: "OCCORRE DEFINIRE PARAMETRO VALUTAZIONE DANNO SANITARIO"  
 
 Bari, 1 ottobre 2012 - “Al tavolo dell’Autorizzazione integrata ambientale occorre definire senza ambiguità la cogenza di un parametro, quello della valutazione del danno sanitario. Noi siamo di fronte a momenti decisivi per quanto riguarda il futuro dell’Ilva di Taranto e bisogna parlare con grande chiarezza. Io penso che non sia vero che siamo ad un millimetro dalla chiusura dell’Aia”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola incontrando i giornalisti questa mattina a Bari. “Noi abbiamo la necessità di obbligare le aziende non a rispettare limiti di emissione astratti, bensì a rispettare la vita e la salute dei cittadini. Questo è il punto – ha continuato Vendola – e se si ha il coraggio di scrivere le cose che è necessario scrivere e di costringere un grande gruppo siderurgico come l’Ilva a prendere in considerazione gli investimenti possibili, necessari e che sono nel portafoglio di un gruppo che introita profitti enormi, beh allora credo che si possa risolvere il rebus dell’Ilva”. Vendola ha anche ribadito che “più che fare in fretta, occorre fare bene” e ha aggiunto che “Taranto potrebbe uscire da questa palude se solo si decidesse che l’Ilva cambia radicalmente, nel senso del più assoluto rispetto della salute dei cittadini di Taranto”. “Solo a queste condizioni – ha detto Vendola - l’Ilva può sopravvivere. Ma non è più possibile immaginare che l’Ilva debba sopravvivere continuando a ferire la vita di una comunità. Io penso – ha concluso Vendola - che ci sono le condizioni, a patto che l’Ilva faccia la sua parte, per ottenere un salto epocale che consenta di salvaguardare il diritto al lavoro, il diritto all’ambiente e soprattutto la vita dei tarantini”.  
   
   
CAMPER: A OTTOBRE LA FIRMA DEL NUOVO PROTOCOLLO  
 
Firenze, 1 ottobre 2012 – Prosegue in Regione il confronto per rinnovare il protocollo d’intesa sulla filiera camperistica firmato nel 2007. Un nuovo incontro si è tenuto oggi presso l’assessorato alle attività produttive della Regione tra l’assessore Gianfranco Simoncini e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e le categorie interessate, oltre alla Province di Siena e Firenze e i Comuni di Barberino Valdelsa e Poggibonsi. “Ci stiamo impegnando perché la firma del protocollo rinnovato avvenga entro il mese di ottobre”, ha dichiarato l’assessore Simoncini. ”Al contempo abbiamo concordato di lavorare per riattivare il confronto con il Ministero dello sviluppo economico avviato venti giorni fa in cui avevamo stabilito di aprire un tavolo di coordinamento interministeriale con rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico, del turismo e delle infrastrutture e dell’Istituto del commercio estero per affrontare tutti i problemi dei settore camperistico”. Il nuovo protocollo vuole concentrare gli interventi e le risorse a disposizione sull’innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie e soprattutto di nuovi materiali. Sosterrà l’indotto ed le aziende sul fronte dell’internazionalizzazione. Inoltre, stabilisce di coinvolgere tutte le istituzioni, le realtà imprenditoriali e gli enti di promozione per trovare insieme strategie future di valorizzazione del settore. Il settore del camper è una delle eccellenze della Valdelsa fiorentina senese e della Val di Pesa fiorentina. Si tratta di una realtà che da sola rappresenta l’85% della produzione nazionale anche se oggi attraversa un momento difficile a causa del calo della domanda (meno 6,9% rispetto al 2010) e della contrazione delle vendite (-7,2% per i camper e -5,7% per i caravan). Così molte delle aziende presenti, leader del settore a livello nazionale e internazionale, hanno dovuto affrontare processi di forte riorganizzazione o ricorrere alla cassa integrazione. “A questo proposito – ha concluso Simoncini – siamo pronti e disponibili a approfondire le singole situazioni aziendali ed i problemi che esse stanno vivendo anche on incontri specifici a fronte di richieste sindacali”.