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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 18 Ottobre 2012 |
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DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO DOPO L´INCONTRO CON VICTOR PONTA, PRIMO MINISTRO DELLA ROMANIA |
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Bucarest, 18 ottobre 2012 – “ E ´stato un buon incontro e costruttivo. Abbiamo discusso principalmente il sistema giudiziario e in che modo i fondi europei possono essere utilizzate al meglio. Sul sistema giustizia, ho ribadito la necessità di un buon funzionamento, sistema giudiziario indipendente, e il rispetto per le istituzioni democratiche e lo Stato di diritto. Accolgo con favore il fatto che molti dei punti di interesse che ho sollevato nel mese di luglio sono state affrontate. Ho insistito, in particolare, l´importanza che le nomine del nuovo procuratore generale e il capo della anticorruzione sono fatti in modo obiettivo e indipendente. Queste due persone definiscono la reputazione del potere giudiziario e deve avere un track record di integrità e professionalità. Abbiamo anche discusso la gestione e il controllo dei fondi Ue. Ho invitato il Primo Ministro a prendere misure immediate per risolvere i problemi che hanno portato alla sospensione dei pagamenti per alcuni programmi comunitari. A meno che un intervento urgente è preso, l´assorbimento dei fondi Ue sarà seriamente compromessa. Come il motore principale della crescita è essenziale che vi sia una grande spinta - a prescindere delle prossime elezioni - ad attuare le misure fondamentali per migliorare la capacità di assorbimento. Credo che sia nell´interesse della Romania che tutte le forze politiche agire con responsabilità e moderazione, come le elezioni si avvicinano.” E quanto dichiarato ieri dal presidente Ue Barroso a Bucarest dopo l’incontro con il primo ministro della Romani. |
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NUOVO PARTENARIATO COMMISSIONE EUROPEA E DONNE DELLE NAZIONI UNITE PER IL LANCIO SULL´EMPOWERMENT DELLE DONNE |
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Bruxelles, 18 ottobre 2012: La Commissione europea e le donne delle Nazioni Unite hanno lanciato ieri Spring Forward per le donne, un nuovo programma regionale comune per la regione del sud del Mediterraneo. Il programma mira a sostenere gli attori nazionali e regionali per l´empowerment delle donne economicamente e politicamente nel contesto del progresso che ha seguito la primavera araba. Il nuovo programma è stato firmato dal Commissario europeo per l´allargamento e la politica europea di vicinato, Štefan Füle, e Un Women Vice-segretario Generale e il Vice Direttore Esecutivo politica e programmi, John Hendra. "Le donne in Tunisia e Libia sono stati in prima linea nella loro rivoluzioni. Donne arabe, come tutte le donne di tutto il mondo, hanno un ruolo cruciale nel modellare l´evoluzione delle loro società e, quindi, il futuro dei loro paesi. Dobbiamo fare in modo le voci che delle donne rimanere al centro del processo di trasformazione, in modo che i paesi del sud del Mediterraneo continuare a rafforzare il carattere inclusivo della transizione e rispondere agli appelli di donne arabe per la dignità. Spero che Spring Forward sarà un notevole impulso in questo sforzo ". Ha detto Commissario Füle all´evento. "Questo programma viene fornito in un momento importante con trasformazioni in atto in molti paesi e voci di donne che chiedono un cambiamento duraturo. Un Women sta intensificando il suo sostegno per la partecipazione economica empowerment e politica delle donne in risposta alle richieste delle donne. Questo programma è un passo fondamentale per l´avanzamento dei diritti delle donne, sullo sfondo degli sviluppi politici, sociali ed economiche in atto nella regione ", ha detto Vice Direttore Hendra. Il programma della Spring Forward sosterrà le iniziative da parte delle istituzioni nazionali e regionali e organizzazioni della società civile al fine di garantire la partecipazione attiva delle donne al processo decisionale, l´empowerment delle donne economicamente e migliorare esperienze regionali e scambi di esperienze in materia di diritti politici ed economici delle donne. Il programma risponde al supporto necessario a livello regionale e nazionale. Esso si baserà su iniziative locali, riconoscendo che il cambiamento sostenibile deve essere a livello locale di proprietà e guidata. Il lavoro a livello regionale si concentrerà su alcune priorità: sviluppo delle capacità; aumentare la partecipazione delle donne nei processi elettorali, e il rafforzamento dei governi locali e nazionali ad avere servizi efficaci verso la riduzione della povertà e di promozione. Targeting per tutti i paesi del Sud del Mediterraneo, il programma completa le azioni mirate a migliorare l´accesso alle opportunità economiche per le donne emarginate in un certo numero di paesi prioritari che sono in fase di transizione e delle riforme, come la Tunisia e l´Egitto. Spring Forward è finanziato mediante un contributo di € 7 milioni di euro dello strumento europeo di vicinato e partenariato (Enpi) e di € 1,2 milioni dal nucleo bilancio Un Women. |
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SETTIMANA EUROPEA DELLE PMI: L´UE HA BISOGNO DI PIÙ DONNE IMPRENDITRICI PER CREARE CRESCITA E L´OCCUPAZIONE |
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Bruxelles, 18 ottobre, 2012 - Il potenziale imprenditoriale delle donne non è sufficientemente sfruttato in Europa, che ha bisogno di più donne imprenditrici per creare crescita e occupazione. Questo è stato il messaggio principale consegnato oggi a Bruxelles vertice della Settimana europea delle Pmi, che mira a incoraggiare le donne a prendere in considerazione per creare e gestire la propria attività, di solito una piccola o media impresa (Pmi ). Mentre in Europa, la tendenza è quella di garantire che le economie nazionali creare valore attraverso i servizi, la necessità di un capitale umano sempre più qualificato potrà solo aumentare. Questo è dove le donne possono svolgere un ruolo fondamentale. La loro bassa percentuale (34,4%) tra quelli autonomi in Europa indica che le donne dovrebbero essere più incoraggiati a diventare imprenditori. Il potenziale umano è attualmente inutilizzato, è vitale per la crescita economica e creare posti di lavoro in questi tempi difficili economicamente. Se più donne sono stati motivati per creare e gestire il loro business, potrebbe generare crescita e occupazione in tutta l´Ue. La Commissione europea sta promuovendo attivamente l´imprenditorialità femminile attraverso queste due reti: la rete europea di ambasciatori ( rete di ambasciatori europei ), i cui membri servono da modello per incoraggiare le donne a vedere l´imprenditorialità come una scelta di carriera valida, la rete europea di mentori ( Rete europea dei mentori ), che fornisce consigli pratici per le donne che hanno da poco iniziato la loro attività. Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, Antonio Tajani, ha dichiarato: "E ´chiaro che la creatività e il potenziale imprenditoriale delle donne è una delle fonti di crescita economica e occupazione meno sfruttati in Europa. E ´essenziale per sfruttare al meglio come non si può passare questo potenziale crisi. L´aumento del numero di imprenditrici contribuire ad una maggiore emancipazione delle donne in beneficio economico e di crescita. " Le donne imprenditrici prendere rischi calcolati più - Mentre le donne europee sono almeno altrettanto qualificati come uomini, solo pochi decidono di avviare un´attività in proprio entro due anni dopo la laurea. Questo fenomeno si spiega in parte le difficoltà che incontrano nel conciliare vita privata e professionale. Inoltre, i sistemi esistenti per sostenere la creazione di imprese non sempre sono adatti alle loro esigenze specifiche. Tra i problemi affrontati dalle donne che potrebbero creare la loro società sono maggiori difficoltà di accesso al credito, reti professionali e di formazione, oltre a una possibile mancanza di fiducia la mancanza di modelli appropriati che identificano. Inoltre, le donne sono generalmente prudenti e preferiscono assumere rischi calcolati, spesso creano la loro attività in una zona che è familiare e in cui possono beneficiare del sostegno della famiglia. A volte non sfruttare appieno le opportunità di rete di collaborazione e di sviluppare il proprio business lentamente e solo se la loro situazione familiare permette loro orari di lavoro occupato e così le probabilità di successo sono buone. Le donne quindi bisogno di misure di sostegno idonee quando si crea il proprio business. Settimana europea delle Pmi 2012 - La Settimana europea delle Pmi 2012 includono operazioni in 37 paesi per gli eventi che sono facilmente accessibili per gli imprenditori e gli imprenditori candidati. Le attività organizzate dalle associazioni di categoria, i servizi di sostegno alle imprese e dei governi nazionali, regionali e locali, anche consentire alle imprese esistenti per condividere la loro esperienza e continuare a crescere. L´anno scorso, quasi 1.500 eventi si sono svolti in tutta Europa. |
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AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA INDAGA SU AGEVOLAZIONI FISCALI E PREVIDENZIALI ALLE IMPRESE ITALIANE NELLE ZONE COLPITE DA CALAMITÀ NATURALI |
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Bruxelles, 18 ottobre 2012 - La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per capire se le agevolazioni fiscali e previdenziali introdotte dall’Italia a favore delle imprese delle zone colpite da calamità naturali – principalmente terremoti e inondazioni – rispettano la normativa dell’Unione sugli aiuti di Stato. Queste norme consentono agli Stati membri di compensare i danni causati dalle calamità naturali. La Commissione teme che le agevolazioni concesse non si limitino a compensare il danno realmente subito. L’avvio di un’indagine formale permette alla Commissione di esaminare più attentamente le misure e alle parti interessate di presentare osservazioni, senza pregiudicare l’esito del procedimento. Nel 2011 una richiesta di informazioni proveniente da un tribunale italiano ha attirato l’attenzione della Commissione sull’esistenza dal 2002 in Italia di una serie di riduzioni delle imposte e dei contributi previdenziali e assicurativi obbligatori a favore delle imprese delle zone colpite da calamità naturali. Lo Stato italiano non ha notificato queste misure alla Commissione ed è quindi venuto meno agli obblighi previsti dall’articolo 108, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue). La Commissione dubita inoltre della compatibilità delle misure con le norme sugli aiuti di Stato: queste stabiliscono, infatti, che gli aiuti pubblici destinati a ovviare ai danni causati dalle calamità naturali non devono superare il danno realmente subito (articolo 107, paragrafo 2, lettera b), del Tfue). La Commissione teme che non tutti i beneficiari degli aiuti siano imprese che hanno subito realmente un danno causato da una calamità naturale, che in alcuni casi il danno non sia stato causato unicamente da una calamità naturale e che gli aiuti non si limitino sempre a compensare questo danno. Se, alla fine dell’indagine approfondita, la Commissione stabilisce che le misure sono incompatibili con la normativa dell’Unione sugli aiuti di Stato, l’Italia dovrà recuperare gli aiuti versati ai beneficiari. Per evitare che lo Stato italiano continui a sostenere una spesa che potrebbe dover recuperare in un secondo momento, la Commissione ha chiesto all’Italia di bloccare le misure fino a quando non ne avrà accertato definitivamente la compatibilità (ingiunzione di sospensione). |
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SI TIENE AD AMMAN, L’ANNUALE VERTICE EUROMEDITERRANEO PER DISCUTERE SUI DIRITTI DELLE DONNE, LA LIBERTÀ DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE E LA CORRUZIONE |
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Bruxelles, 18 ottobre 20912 - L´edizione 2012 del vertice euromediterraneo dei consigli economici e sociali e istituzioni analoghe si sta svolgendo ad Amman, in Giordania, il 17-19 ottobre 2012. I rappresentanti della società civile provenienti da 15 paesi di tutto il Mediterraneo e dall´Ue daranno voce alle loro richieste su questioni quali la libertà di espressione, garanzie per i diritti umani fondamentali, in particolare per le donne, e la consultazione della società civile da parte dei decisori politici. Prima del vertice, il Presidente Staffan Nilsson ha dichiarato al Comitato economico e sociale europeo:. "Sono abbastanza preoccupato per gli eventi nella regione Quello che mi preoccupa è il fatto che alcuni governi a rispettare i diritti umani e delle libertà, il deterioramento della situazione economica e sociale per le donne in particolare;. La politica di non rispetto dei diritti sindacali, che è stato che impediscono l´installazione del dialogo sociale in alcuni paesi Si tratta di questioni che dobbiamo affrontare al vertice ". Il vertice riunisce i principali attori della società civile attive nel settore-come economici e sociali come i sindacati, le organizzazioni dei datori di lavoro, e le associazioni professionali - così come una varietà di organizzazioni non governative, dal nord e del sud del Mediterraneo, nel solo anno forum che riunisce tutte le categorie di organizzazioni della società civile. Fino a 200 partecipanti della società civile di tutta la regione sono tenuti a partecipare al vertice di co-organizzata dal Comitato economico e sociale europeo e al Consiglio economico e sociale della Giordania, con il sostegno della Commissione europea. Le discussioni assumerà la forma di pannel interattivi su temi come la ´Il ruolo della società civile nel processo decisionale´, ´Promuovere il dialogo sociale e la formazione´, ´La libertà dei media´, e ´il ruolo della società civile nella lotta contro la corruzione ". I partecipanti della società civile, che per la prima volta comprenderà libici rappresentanti della società civile, si impegneranno in scambi su tali questioni fondamentali con gli esperti della regione, l´obiettivo delle discussioni che sono per la produzione di raccomandazioni per i decisori politici nei governi della regione Euromed e nell´Unione europea. Il vertice si svolge nel contesto di deterioramento delle condizioni per le organizzazioni della società civile in molti paesi della regione Euromed, per non parlare delle violenze in corso in Siria. Per saperne di più: http://www.Eesc.europa.eu/?i=portal.en.events-and-activities-euro-mediterranean-summit-2012 |
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UE GIORNATA CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI, LAVORARE INSIEME PER SRADICARE QUESTO FLAGELLO |
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Bruxelles, 18 ottobre, 2012 - In occasione del sesto giorno della Ue contro la tratta di esseri umani, il 18 ottobre, Commissario per gli Affari interni Cecilia Malmström, parteciperà a una conferenza il cui obiettivo sarà quello di definire le azioni future e per garantire che tutte le parti interessate lavorare insieme per sradicare il traffico umano. Lei sarà anche un discorso. Il ministro degli Interni cipriota, la sig.Ra Eleni Mavrou e il coordinatore europeo della lotta contro la tratta di esseri umani, la signora Myria Vassiliadou anche partecipare a questo evento, organizzato dalla Commissione europea e dalla presidenza cipriota dell´Unione europea . Il traffico resta un grave problema in seno all´Unione europea. Secondo le stime dell´Organizzazione Internazionale del Lavoro, 880.000 persone sono vittime del lavoro forzato, compresi lo sfruttamento sessuale forzato nell´Unione europea, che rappresenta 1,8 persone ogni 1.000 abitanti. Secondo l´ultima indagine Eurobarometro, il 93% degli europei concordano sul fatto che gli Stati membri dell´Ue dovrebbero cooperare nella lotta contro la tratta di esseri umani. "Privare una persona della libertà, sfruttare e vendere come una merce per il profitto costituiscono gravi violazioni dei diritti umani. La tratta di esseri umani non può essere tollerato in alcuna forma, sia in Europa che nel resto del mondo. Abbiamo sviluppato leggi e misure ambiziose per combattere il traffico di esseri umani e si vede che c´è una volontà politica degli Stati membri in questo settore. Deve ora dare priorità all´attuazione: ci tradurre la legislazione in realtà. Abbiamo il dovere, morale e giuridico, di agire e dobbiamo farlo in collaborazione con le organizzazioni internazionali, i paesi, le organizzazioni della società civile, del settore privato e tutte le parti in nell´Ue e altrove. Se vogliamo sradicare la tratta di esseri umani, dobbiamo agire insieme ", ha dichiarato Cecilia Malmström. La conferenza sarà l´occasione per la Commissione europea ha invitato gli Stati membri a recepire il tempo la nuova legislazione dell´Ue sulla tratta di esseri umani e ad attuare misure concrete e pratiche di cui la nuova strategia Ue , al fine di lottare contro questo crimine odioso, perché gli Stati membri hanno ora meno di 6 mesi per l´attuazione della direttiva sulla tratta di esseri umani. Questo evento riunirà di alto livello responsabili politici, rappresentanti di governo di tutti gli Stati membri, i rappresentanti delle organizzazioni della società civile, il settore privato, esperti, operatori sul campo che sono in contatto diretto con le vittime e che gli artisti ei media. I partecipanti potranno riflettere sulle modalità per agevolare il lavoro dei professionisti in tutti gli aspetti della tratta di esseri umani e di assicurare l´applicazione coerente delle iniziative dell´Ue in questo settore. La conferenza, che i giornalisti possono partecipare, si concentrerà su azioni volte a rafforzare la cooperazione e le partnership, la prevenzione, l´assistenza alle vittime e la loro tutela, così come le cause contro trafficanti. Questi problemi sono tra le principali priorità e le iniziative di cui il " strategia dell´Ue per l´eradicazione della tratta di esseri umani "(2012-2016) ( Ip/12/619 e Memo/12/455 ). Per fare un esempio, il numero totale di casi portati dinanzi ai giudici nell´Ue rimane bassa. Una prima analisi dei dati più recenti mostrano che il numero di condanne per tratta di esseri umani è diminuito tra il 2008 e il 2010. È per questo che la strategia prevede la creazione di unità di controllo nazionali multidisciplinari specializzate nella tratta di esseri umani e incoraggia gli Stati membri a istituire squadre investigative comuni. Meglio identificato, con il sostegno e le vittime protette partecipare e cooperare una più efficace attuazione della legge. La strategia sottolinea la necessità di formali meccanismi nazionali di riferimento in tutti gli Stati membri. |
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I PAESI CHE HANNO BISOGNO MERITANO UNA POLITICA COERENTE DELL´UE, DICONO I DEPUTATI A GIORNI DI SVILUPPO |
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Bruxelles, 18 ottobre 2012 - L´unione europea deve fare politiche che interessano i paesi in via di sviluppo più coerenti, concentrarsi sui più bisognosi, e impostare calendari per gli obiettivi misurabili obiettivi di sviluppo sostenibile, hanno esortato i deputati a Bruxelles il 17 ottobre in una conferenza stampa a giornate europee dello sviluppo. In Apertura del pannel, Michael Cashman (S & D, Uk) ha insistito che il posto-2015 serie di obiettivi di sviluppo del Millennio (Osm) deve essere pratico, misurabile e limitato nel tempo. "Rio +20 è un´occasione sprecata per costruire sulla via Osm hanno focalizzato l´attenzione mondiale sulle esigenze delle persone estremamente povere. Ciò che mancava era l´impegno di tempi o risultati, e tutti noi siamo da biasimare. Abbiamo bisogno di ben definiti e misurabili obiettivi di sviluppo sostenibile ", ha detto Cashman ha anche sottolineato che "vergognosamente", gli Stati membri dell´Ue non hanno più raggiunto l´obiettivo di dedicare lo 0,7% del loro Rnl allo sviluppo. "A coloro che sostengono che siamo in crisi, possiamo semplicemente rispondere che si tratta di una percentuale ci siamo impegnati a non, una somma", ha osservato. Isabella Lovin (Verdi, Se), che ha moderato il pannel, durante la conferenza stampa ha sostenuto che la "green economy" è un concetto che era stato "annacquato in Rio20 +, soprattutto da parte dei paesi G77". Ha citato " legittime preoccupazioni " in via di sviluppo, e sottolinea la necessità di unire gli obiettivi di sviluppo e ambientali all´interno di un programma di sviluppo unico. "La ricchezza Inclusive è quello che ci serve e non mi vorrebbe addirittura usare il termine" crescita "qui, a meno che non siamo in grado di garantire che sia sostenibile", ha detto. "Come si può parlare di coerenza politica quando il nostro land grabbing mette a repentaglio la sicurezza alimentare nel mondo in via di sviluppo? Come si può parlare di sostenibilità, mentre le nostre navi svuotano nei mari dei paesi poveri?" chiese il presidente della commissione Sviluppo Eva Joly (Verdi, Fr), alla tavola rotonda. Alla conferenza stampa, Joly ha sottolineato la necessità di garantire che il commercio dell´Unione europea, l´agricoltura, la pesca, l´energia, la migrazione, e le politiche di sicurezza sono in linea con gli obiettivi di sviluppo internazionali. Il Parlamento europeo è in procinto di votare una risoluzione sulla coerenza della politica comunitaria per lo sviluppo, nel corso della sessione plenaria di ottobre (da confermare). |
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È POSSIBILE IDENTIFICARE CHI LASCERÀ UN PARTITO POLITICO TRAMITE UN ARCHETIPO |
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Bruxelles, 18 ottobre 2012 - Il mondo della politica è spesso dipinto come il mondo degli intrighi, delle macchinazioni politiche e dell´etica machiavellica. Un mondo nel quale la lealtà personale a un partito può portare un cambiamento nella società e nel quale la slealtà può rovesciare un governo. Di conseguenza, in molti sistemi politici, compreso il sistema di governo di Westmister, ci sono i segretari organizzativi che hanno il compito di tenere in riga i membri del partito. Adesso si è scoperto che alcuni membri sono già predisposti alla defezione. Uno studio condotto all´Università di Leicester ha identificato un "archetipo" per chi probabilmente romperà i ranghi politici nel panorama politico del Regno Unito. Il dott. Alun Wyburn-powell, della Facoltà di storia dell´Università di Leicester, ha parlato di questa ricerca e delle defezioni politiche che arrivano in prima pagina. "Praticamente ogni settimana ci sono defezioni tra i consiglieri locali e con meno frequenza tra Mep, Mp e Lord. Le defezioni arrivano in prima pagina, preoccupano i leader del partito e possono cambiare le dinamiche del Parlamento. Le defezioni sono state studiate in profondità in passato e non sono comprese appieno da leader di partito o giornalisti," ha detto. La ricerca descritta nel libro traccia una storia delle defezioni nel corso di un secolo e potrebbe servire come guida per identificare le caratteristiche dei fuoriusciti. "Nell´ultimo secolo gli individui più propensi ad abbandonare il partito erano maschi, ricchi, divorziati, avevano frequentato Eton, appartenevano a una minoranza religiosa, erano ex ufficiali dell´esercito ed erano entrati in politica presto. C´è una tendenza nelle defezioni. Non è soltanto un gruppo casuale di individui che prendono decisioni isolate. Tra chi lascia un partito, il 53 percento lo fa per prospettive migliori, il 43 percento per motivi politici e il 3 percento per motivi personali. La defezione, in media, è una mossa che migliora la carriera, le probabilità di incarichi ministeriali e privilegi sono infatti maggiori per i fuoriusciti che non per chi rimane leale al proprio partito. "Una defezione politica è un´opinione da esperto sullo stato del partito in un particolare momento. I miei risultati si basano su uno studio di tutte le 707 persone che sono state membri del parlamento, liberali o liberaldemocratici dal 1910 al 2010. Di tutti questi parlamentari, il 16 percento (circa uno su sei) ha lasciato il proprio partito. Ho studiato anche un numero più piccolo di parlamentari ed ex parlamentari che sono passati ai liberali o ai liberaldemocratici e ho studiato i casi di altri fuoriusciti che sono passati dal partito laburista a quello conservatore o vice versa. Praticamente tutti i fuoriusciti liberali che sono passati ai conservatori erano contenti della loro scelta, ma più della metà dei liberali passati ai laburisti non lo erano. Nella storia più recente ha notato un cambiamento per quanto riguarda i partiti dai quali i fuoriusciti venivano, osservando che adesso è più frequente che i conservatori abbandonino il loro partito di quanto non lo fosse in passato. "Sono i conservatori che stanno soffrendo il maggior numero di defezioni. È una svolta, per la maggior parte del secolo scorso i conservatori erano il partito più unito e i liberali quelli che avevano maggiori probabilità di subire defezioni," ha detto il dott. Wyburn-powell. "Questa tendenza potrebbe continuare, se le azioni di Lord Stevens e dei consiglieri che hanno lasciato il partito conservatore sono indicative del futuro. Alcuni parlamentari conservatori non si sentono a loro agio con la coalizione e sono delusi dalle prospettive di carriera poiché molti liberaldemocratici occupano posti ministeriali. L´atteggiamento della coalizione di governo verso l´Europa ha fatto allontanare molti conservatori ed essi considerano l´Ukip (Partito per l´indipendenza del Regno Unito) come un pericolo per alcuni collegi elettorali. Al contrario pochi liberaldemocratici lasciano il loro partito, il che segna un cambiamento rispetto al passato. Data la rara opportunità permessa dalle coalizioni, la maggior parte dei liberaldemocratici preferisce essere impopolare ma al potere, che essere apprezzata ma ignorata come un terzo partito lasciato in disparte." Il dott. Wyburn-powell ha aggiunto: "Mi sono proposto di studiare le ragioni per le defezioni dal Partito Liberale per scoprire il loro ruolo nel quasi collasso e nel recupero del partito. Sulla ragione e la tempistica del declino del Partito Liberale gli storici non sono ancora d´accordo. La mia ricerca attribuisce la colpa delle defezioni più a Lloyd George che a Asquith o altri leader. Ho il sospetto che ci fossero tendenze non ancora scoperte nelle defezioni del passato e che esse non fossero solo una collezione casuale di decisioni individuali. "La mia ricerca rivela una compatibilità sociale a lungo termine tra i liberali e i conservatori, che non c´era tra liberali e laburisti. In termini politici comunque i laburisti e i liberaldemocratici sono abbastanza compatibili. È interesse di entrambi questi partiti lavorare sul loro rapporto, visto che potrebbero non dover formare una coalizione dopo le prossime elezioni. "Studiare le relazioni del passato tra i partiti può portare a una migliore comprensione e rispetto reciproci, il che può aiutare nella formazione di una futura coalizione. Studiare le ragioni delle defezioni del passato può aiutare i partiti a evitare di perdere i suoi membri." In passato ha anche dato qualche consiglio a leader di partito su come dovrebbero trattare i fuoriusciti, e cioè: "Non cambiate la politica per evitare le defezioni, questo non farebbe che incoraggiare altri a minacciare di andarsene e potrebbe portare le vostre idee lontane dal centro, dove si trovano la maggior parte degli elettori. I partiti più piccoli, specialmente quelli di destra, tendono a essere fragili, inclini a lotte di potere e fratture interne. Sono l´elemento più instabile del nostro sistema politico altrimenti molto inerte." Inoltre ha osservato che alcuni partiti politici potrebbero stare meglio se certe persone si allontanassero e quindi i potenziali fuoriusciti si potrebbero dividere in due categorie, "quelli che è meglio tenersi e quelli che sarebbe meglio lasciare andare". Riguardo alle persone che i partiti dovrebbero lasciare andare, ha richiamato i consigli dell´ex politico Tony Benn: "Se se ne vanno, minimizzate la loro importanza e non scendete in uno scambio di insulti con loro. Per citare il consiglio che suo padre ha dato a Tony Benn "Non litigare con uno spazzacamino", finireste per sporcarvi tutti e due. "Per quanto riguarda la prima categoria, i leader di partito dovrebbero ascoltarli e cercare personalmente di farseli amici, l´amicizia non si può delegare. Alexander Maccallum Scott, che ha lasciato il Partito Liberale per passare a quello Laburista negli anni 1920, ha detto che probabilmente sarebbe rimasto, ma i battibecchi tra i leader del partito Asquith e Lloyd George non lo permettevano. Per maggiori informazioni, visitare: Scuola di studi storici presso l´Università di Leicester http://www2.Le.ac.uk/departments/historical Dr Alun Wyburn-powell http://dr-alun-wyburn-powell.Blogspot.com |
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INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER SOSTENERE LA STRATEGIA DI MONITORAGGIO E DI VALUTAZIONE CER (ASPETTI DI GENERE) |
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Bruxelles, 18 ottobre 2012 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per sostenere la strategia di monitoraggio e di valutazione Cer (aspetti di genere) nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. L´invito finanzierà azioni mirate al coordinamento o al sostegno delle attività di ricerca e delle politiche (networking, scambi, accesso transnazionale alle infrastrutture, studi, conferenze, ecc). I candidati devono basare le loro attività sulle pratiche e i processi Cer nel contesto dell´integrazione della dimensione di genere, in particolare durante la presentazione delle proposte e la revisione tra pari. Per leggere l´annuncio ufficiale del bando, consultare: Portale dei partecipanti http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/page/ideas?callidentifier=erc-2013-support-1 Per vedere le richieste di partenariato per questo invito, consultare: Servizio Partner di Cordis https://cordis.Europa.eu/partners/web/guest/calls |
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SVILUPPO PAESI AFRICANI, SOTTOSCRITTO DOCUMENTO IN REGIONE BASILICATA PREVISTO L’AVVIO DI UNA SERIE DI AZIONI DI COOPERAZIONE FRA VARI STATI MEDIANTE L’UTILIZZO DI SPECIFICI PROGRAMMI DELL’UNIONE EUROPEA |
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. Potenza, 18 ottobre 2012 - Rafforzare la cooperazione tra la Regione Basilicata e diversi Paesi africani nei settori dell’economia, del sociale, dell’ambiente e della formazione. Predisporre un accordo di cooperazione tra Giunta regionale di Basilicata, diverse Ambasciate e Camera di Commercio “Italafrica”. Sono questi gli obiettivi di una lettera di intenti sottoscritta oggi in Regione da Angelo Raffaele Rinaldi Capo di Gabinetto del Presidente Regione Basilicata Vito De Filippo e da Alfredo Carmine Cestari Presidente della Camera di Commercio “Italafrica Centrale”, alla presenza di vari ambasciatori dei Paesi Africani. L’accordo che coinvolge le ambasciate di Angola, Benin, Burundi, Nigeria, Sudan, Uganda, Guinea, Zambia, Lesotho, Sud Africa, Tanzania, Kenya, Liberia, Somalia, Camerun, Madagascar, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Ghana e Burkina Faso mira alla cooperazione fra Stati ed è incentrata sull’utilizzo di programmi di finanziamento dell’Unione europea. La sottoscrizione del documento, promossa in collaborazione tra l’Ufficio Internazionalizzazione della Regione, le Province di Matera e di Potenza e il Comune di Matera, rientra nell’ambito di una missione che una ventina di rappresentanti di altrettanti governi africani tengono in questi giorni tra Basilicata e Campania. Alla cerimonia hanno preso anche parte gli assessori alle Attività Produttive Marcello Pittello e all’Agricoltura Rosa Mastrosimone e il presidente della seconda Commissione Consiliare (Bilancio-programmazione) Antonio Autilio. “Auspico che da questa collaborazione possa nascere una valida cooperazione tra le diverse realtà produttive dei Paesi interessati – ha detto l’assessore Pittella. La Basilicata – ha detto ancora Pittella – ha buone esperienze sulla promozione e competitività territoriale, oltre che nel campo delle politiche per l’impresa. Partendo dal trasferimento di queste esperienze, con il supporto degli sportelli “Sprint” e con la collaborazione del mondo datoriale e sindacale lucano potremo sicuramente sviluppare proficue collaborazioni”. “ Anche sulle politiche agricole – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura Rosa Mastrosimone – possiamo avviare uno scambio proficuo. Con la preziosa attività della Camera di Commercio “Italafrica” del World Trade Center Basilicata e delle Ambasciate sicuramente potremo stringere buone alleanze non solo per lo scambio di buone pratiche ma anche per la valorizzazione dei prodotti locali”. “La Camera di Commercio Italafrica Centrale- ha spiegato il presidente Alfredo Carmine Cestari- è stata riconosciuta dal Ministero degli Esteri e dal Ministero del Commercio Internazionale come Camera di Commercio Estera in Italia. Obiettivo principale della struttura è quello di promuovere la cooperazione tra mondo economico italiano e Paesi africani e organizzare attività di carattere economico, culturale, sociale e scientifico associando imprese europee ed africane che ambiscono ad intrattenere rapporti commerciali e sociali con i Paesi del continente africano. Nel corso dell’incontro hanno preso la parola diversi ambasciatori presenti che hanno illustrato le peculiarità geografice ed economiche dei propri Paesi. Al termine della cerimonia Angelo Raffaele Rinaldi Capo di Gabinetto del Presidente della Regione portando il saluto di De Filippo ha sostenuto che “è interesse della Regione collaborare alle iniziative di progresso civile che perseguono lo scopo del pieno sviluppo del singolo individuo e delle formazioni sociali. Con questa iniziativa – ha aggiunto il Capo di Gabinetto del Presidente De Filippo - anche la Basilicata vuole concorrere a rimuovere i vari ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la realizzazione di tutte quelle azioni volte a rendere pienamente applicati tutti i principi costituzionali di libertà, uguaglianza, solidarietà e giustizia”. |
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PROGETTI EUROPEI, LA PROVINCIA DI TORINO RADDOPPIA |
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Torino, 18 ottobre 2012 - Sempre più europeo il respiro della Provincia di Torino. Negli ultimi sei anni, con il periodo di programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 si è quasi raddoppiato il numero di progetti europei ed internazionali che la Provincia di Torino si è vista approvare e finanziare da Bruxelles. “In un periodo come questo di drammatiche difficoltà economiche e di tagli alla spesa pubblica come quello che viviamo - commenta il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta - da tempo abbiamo intensificato il lavoro dei nostri progettisti europei per non disperdere preziose occasioni di fare rete con territori italiani e stranieri. Sono molto soddisfatto che i risultati ci stiano dando ragione. Continueremo ed intensificheremo queste scelte per finanziare sempre di più attività ed investimenti sul territorio cui altrimenti dovremmo rinunciare”. Tra i progetti europei che la Provincia di Torino sta sviluppando, meritano una particolare segnalazione quelli rivolti ai temi dell’ambiente e delle politiche energetiche (ad esempio il progetto sul programma Life + dedicato al riutilizzo dei pneumatici per asfalto, oppure il progetto sul programma Spazio Alpino dedicato al patto dei sindaci per l’energia), così come quelli rivolti all’innovazione tecnologica per le imprese (ad esempio, i progetti sul programma Interreg Ivc dedicati sia ad accompagnare la crescita delle piccole medie imprese sia alla creazione di nuovi talenti). Sul sito istituzionale www.Provincia.torino.gov.it le tabelle con i dettagli dei singoli progetti dal 2000 ad oggi.
periodo di programmazione |
numero progetti approvati |
valore totale dei progetti |
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2000 - 2006 |
28 di cui 8 come capofila |
53.431.518euro |
2007-2013 |
44 di cui 11 come capofila |
88.209.443 euro | |
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PARMA + PIACENZA = PROVINCIA DELL’EMILIA OCCIDENTALE |
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Parma, 18 ottobre 2012 – “La nuova Provincia di Parma e Piacenza si chiami “Provincia dell’Emilia occidentale”. Il presidente del Consiglio provinciale Mario De Blasi prende posizione a proposito del nome della realtà istituzionale che nascerà dall’accorpamento delle Province di Parma e Piacenza. E proprio per discutere della denominazione convoca per venerdì 19 ottobre alle 12, nella sede della Provincia, la riunione dei capigruppo. “Personalmente ritengo inaccettabile – osserva De Blasi - che la nuova Provincia venga individuata anche dal punto di vista “simbolico” in assenza di una consultazione delle istituzioni interessate. Ritengo inoltre che la denominazione di “Provincia dell’Emilia occidentale” sarebbe quella che meglio denota la prospettiva positiva che può nascere da questa nuova realtà”. |
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SEMPLIFICAZIONE P.A.; ROSSI: "LEGGE UMBRA HA ANTICIPATO INDICAZIONI NAZIONALI" |
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Perugia, 18 ottobre 2012 – "La legge regionale sulla semplificazione amministrativa e normativa di Regione e enti locali territoriali ha sostanzialmente anticipato in Umbria il dibattito e le indicazioni sviluppatesi a livello nazionale sulla semplificazione dei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese": lo ha detto l´assessore regionale alle riforme, Gianluca Rossi, commentando l´approvazione da parte del Governo del disegno di legge sulle semplificazioni amministrative indicato come uno degli strumenti utili alla ripresa del Paese. "La legge umbra, entrata in vigore a settembre 2011- ha ricordato Rossi -, deve ancora dispiegare pienamente i propri effetti, ma non ho dubbi - ha sottolineato l´assessore - che potrà incidere positivamente sulla competitività dell´intero sistema regionale, grazie alla semplificazione di procedure e leggi e alla riduzione degli oneri a carico di imprese e cittadini. E´ evidente - ha proseguito - che ci muoviamo in un panorama in rapida evoluzione che condiziona il percorso e che necessita di adeguate flessibilità. E in questo quadro - ha aggiunto Rossi - bisogna tenere conto dei diversi livelli istituzionali che complicano il processo di semplificazione a causa di una frammentarietà di punti decisionali. Allo stesso modo le recenti norme statali, da "crescitalia" a "semplificaitalia", mancano di un´impostazione unitaria e coerente. Anche in questo caso si assiste ad una separazione degli interventi di semplificazione dei livelli di governo statale e regionale, lontana dall´assetto di competenze strettamente connesso in molti settori dell´ordinamento". Entrando nel merito di quanto finora realizzato grazie alla legge regionale sulla semplificazione Rossi ha ricordato la pubblicazione sul sito della Regione del repertorio dei procedimenti amministrativi conseguente alla prima attività di riduzione dei tempi, fissati di norma in 30 giorni; il nuovo Regolamento di accesso agli atti regionali che ne semplifica significativamente l´accesso; l´elaborazione del Testo unico per l´artigianato (attualmente all´esame della competente commissione consiliare); la misurazione degli oneri amministrativi dei procedimenti per l´artigianato e la loro riduzione; la legge regionale per l´edizione esclusivamente on line del Bollettino ufficiale regionale (Bur); la semplificazione per le imprese delle procedure in materia di edilizia, ambiente, artigianato, e opere pubbliche. Entro il mese di novembre dovrebbe concludersi - ha annunciato Rossi - la progettazione dei procedimenti amministrativi regionali di concessione o erogazione di aiuti economici, così da migliorare il rapporto con gli utenti e ridurre i tempi e la documentazione da produrre. Entro dicembre 2012 dovrebbero poi concretizzarsi il progetto di de-materializzazione degli atti amministrativi dirigenziali e dei decreti presidenziali, il Testo unico per il turismo e la misurazione degli oneri amministrativi dei procedimenti per il turismo e per il commercio. Si sta infine procedendo - ha concluso l´assessore - alla verifica dell´utilizzo diffuso della Pec e del Suape (attualmente da parte del 40% dei Comuni) ed alla realizzazione del protocollo informatico, per il quale è stato già elaborato il Regolamento ed il manuale di gestione che prevede, tra l´altro, la comunicazione on line tra P.a. Ed imprese, la presentazione di domande on line e lo scambio operativo fra enti della P.a. |
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PUGLIA: SFORAMENTO PATTO STABILITÀ PER LIBERARE RISORSE DEI FONDI EUROPEI |
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Bari, 18 ottobre 2012 - L’assessore all’Attuazione del programma, Nicola Fratoianni, ha partecipato ieri pomeriggio alla conferenza stampa indetta dal presidente Vendola sulla questione dello “sforamento” del patto di stabilità, approvato ieri dalla Giunta regionale, al fine di consentire il cofinanziamento della totalità dei programmi europei. “La scelta dinanzi alla quale ogni anno ci troviamo – ha detto l’assessore – è il segno di un fallimento di una politica economica dei governi italiani e europei. Una politica economica recessiva che ogni anno ci mette di fronte alla scelta tra rispettare il patto e poter liberare risorse per il sistema economico, o affrontare le minisanzioni. La scelta che abbiamo fatto non è frutto di malagestio, ma una scelta consapevole per poter spendere tutti i fondi europei e rispettare i target”. “Ieri – ha confermato – abbiamo approvato una delibera con la quale consapevolmente abbiamo deciso di sforare il patto di stabilità limitatamente alla spesa comunitaria. Questo ci permette di investire ulteriori risorse, scegliendo una linea che abbiamo percorso già negli ultimi anni, quella di dare priorità alla spesa Ue. Noi abbiamo ricevuto riconoscimenti da parte dell’Ue, del ministro Barca e dalle autorità di sorveglianza riguardo la nostra capacità di rispettare la spesa dei programmi comunitari, raggiungendo i target prefissati. Per non perdere fondi, entro fine anno dovremo cofinanziare 180 milioni di euro. Se avessimo dovuto impiegare il residuo di cassa senza sforare, esso non solo non sarebbe bastato, ma ci avrebbe impedito di spendere negli altri settori come i trasporti, il welfare, il diritto allo studio, la casa. Invece sforando il patto possiamo spendere tutto quello che proviene dall’Ue, immettendo circa 500 milioni di euro nel sistema entro fine anno" (i 180 di cofinanziamento, i 180 europei, più le risorse residue). “E con le nuove regole – ha spiegato inoltre il capo di gabinetto Davide Pellegrino, presente all’incontro odierno con la stampa – non parliamo più neppure di “minisanzioni”: si tratta di disposizioni che in caso di sforamento controllato bloccano i mutui, le assunzioni e limitano la spesa corrente al livello più basso degli ultimi tre anni”. “D’altronde – ha concluso Fratoianni – i concorsi previsti per il nuovo personale potranno essere espletati entro il 2013, con le assunzioni da spostare al 2014”. In bilancio – è stato ricordato oggi – ci sono circa 395 milioni di euro per cofinanziare la spesa europea. La cui spesa per il 2012 è prevista in circa 790 milioni, con un budget complessivo per il periodo 2007-12 di oltre 5 miliardi di euro. |
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REGIONE LAZIO, DA GIUNTA POLVERINI MISURE A SOSTEGNO IMPRESE |
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Roma, 18 ottobre 2012 - La Giunta Polverini ha approvato ieri alcuni provvedimenti relativi al pacchetto di misure per le imprese illustrato alle associazioni imprenditoriali venerdì 12 ottobre. “Oggi – spiega la presidente Renata Polverini- è stato deliberato il rifinanziamento del Fondo per la patrimonializzazione delle imprese, gestito da Sviluppo Lazio, con 20 milioni che si aggiungono ai 10 già stanziati l’estate scorsa ed in via di esaurimento. Inoltre sono state avviate le procedure per la definizione del bando sulle reti di impresa che vedrà stanziati 50 milioni di euro entro la fine del mese”. L’amministrazione ha anche già rifinanziato, con 24 milioni di euro, il bando di Co-research e quello per il sostegno agli Spin-off della ricerca per l’innovazione. L’insieme delle misure a sostegno delle imprese, in parte già avviato oggi, prevede interventi per agevolare la costituzione e gli investimenti nelle Reti d’impresa , sia grandi che piccole; il rifinanziamento del bando ricerca e innovazione per 24 milioni; gli avvisi pubblici, già pubblicati, sulla legge per l’Open Data per 12 milioni di euro che riguarda sia le Pmi che la Pubblica Amministrazione; il sostegno alle Pmi per la partecipazione ai bandi Ue per il Vii Programma Quadro per 2 milioni di euro; il finanziamento, attraverso l’ingegneria finanziaria, di progetti per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili per 50 milioni di euro; 16 milioni da destinare alla innovazione delle Pmi mediante la diffusione degli strumenti di Innovazione tecnologica (Ict). Complessivamente le misure illustrate alle associazioni di impresa, ed in parte già avviate (Open Data e Vii Programma Quadro), ammontano a 174 milioni di euro. |
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PUGLIA, LEGGE DI STABILITÀ NAZIONALE: COSÌ SI DISTRUGGE IL SISTEMA DEL WELFARE |
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Bari, 18 ottobre 2012 “Così si mette in ginocchio il sistema pubblico e privato di welfare”. È il commento dell’assessore regionale al Welfare Elena Gentile sulle scelte effettuate dal governo centrale nella legge di stabilità. “La norma che porta l’aumento dell’Iva per le cooperative sociali dal 4 al 10% avrà gravissime conseguenze sui territori”. Commenta così l’assessore regionale al Welfare della Puglia Elena Gentile la norma inserita nella Legge di stabilità appena approvata. “Come denuncia la Commissione politiche sociali delle Regioni, ci sarà un incremento del costo dei servizi gestiti dal privato sociale del 6%. E questo per chi come noi da anni lavora per migliorare il tessuto dei servizi e dell’infrastrutturazione sociale e sociosanitaria sul territorio è una vera disgrazia”. L’assessore Gentile, conti alla mano, denuncia la possibilità di stallo dei servizi in Puglia. “Negli ultimi anni – continua la Gentile – abbiamo finanziato 512 nuove strutture per un investimento complessivo da parte della Regione di circa 260 milioni di euro: la sostenibilità di queste strutture in termini gestionali è davvero a rischio con questo nuovo provvedimento del Governo centrale che declina esclusivamente politiche di rigore e non di sviluppo”. Non solo, la Puglia per poter garantire un futuro ai servizi sociali sul territorio regionale ha “distratto” per il triennio 2012-2015 importanti risorse, per sopperire ai tagli operati dal governo Berlusconi in poi, come il Fondo nazionale per la non autosufficienza e il Fondo nazionale politiche sociali. “Per il 2012-2015 – continua la Gentile – stiamo investendo in totale 285,6 milioni di euro per dare continuità ai servizi attivati con i Piani sociali di zona e per programmare un pezzo del futuro dei prossimi anni”. Del totale di circa 285,6 milioni di euro – precisa ancora la Gentile – “alcune risorse vengono dal Piano di azione e coesione per l’infanzia e gli anziani e dal Fondo di sviluppo e coesione degli obiettivi di servizio. Un’operazione, appena licenziata dalla Commissione regionale per le politiche sociali e che garantirà una sufficiente tenuta dei servizi sociali e sociosanitari in Puglia nei prossimi anni”. |
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GIORNATA MONDIALE DELLO SRADICAMENTO DELLA POVERTÀ DE FILIPPO: ENTRO FINE ANNO PRIMO RAPPORTO SU COESIONE SOCIALE |
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Potenza, 18 ottobre 2012 - Il presidente della Regione Vito De Filippo, insieme con gli assessori Attilio Martorano e Vincenzo Viti, ha volutamente atteso la data del 17 ottobre, a suo tempo proclamata dall’Onu Giornata mondiale per lo sradicamento della povertà, per far sapere che il governo lucano presenterà nei prossimi mesi un rapporto sulla coesione sociale in Basilicata, per il quale è già al lavoro, da alcune settimane, un gruppo ristretto di tecnici e funzionari regionali di vari Dipartimenti, in particolare Sanità e Formazione Professionale, coordinati dalla Presidenza, ai quali si sono volontariamente e gratuitamente affiancati di esponenti dell’associazionismo impegnati in questo settore e autorevoli esperti che fanno capo all’Istat. L’obiettivo è quello di realizzare entro dicembre una prima bozza del rapporto, con in coinvolgimento delle Caritas di Basilicata, del Cilap, dei sindacati e di tutto quel mondo del volontariato impegnato a combattere la povertà. Il presidente De Filippo ha sottolineato come le iniziative messe in atto negli scorsi anni, dalla Cittadinanza Solidale al Copes, hanno sicuramente contribuito a far emergere molte famiglie dalle situazioni di povertà ed esclusione. Ma – ha aggiunto – siamo pienamente consapevoli che è necessario rafforzare tali misure e trovare ulteriori risposte efficaci affinché le persone meno abbienti siano sostenute nello sforzo teso a portare avanti percorsi efficaci di inclusione attiva. Di qui la necessità di poter disporre, così come avviene a livello nazionale, di un Rapporto sulla Coesione sociale in Basilicata, in modo da fornire a cittadini, ricercatori e policy maker le indicazioni per conoscere le situazioni economiche e sociali sulle quali intervenire per migliorare le condizioni di vita della popolazione lucana. In particolare, sono tre le aree tematiche su cui si articolerà il rapporto, partendo dalle informazioni generali di contesto socio-economico per poi passare ai temi legati alla famiglia (capitale umano, conciliazione tempo di lavoro e cura della famiglia, salute, povertà ed esclusione sociale), analizzando infine la spesa e gli interventi per la coesione sociale, con particolare riferimento ai dati sulla spesa sociale delle amministrazioni pubbliche, sulla protezione sociale e le politiche attive del lavoro. |
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PIANI GIOVANI: INCONTRO FORMATIVO PER I REFERENTI ISTITUZIONALI E TECNICI VENERDÌ 19 E SABATO 20 OTTOBRE, A LEVICO TERME, "LA STAGIONE DEL BIANCOSPINO" PER RIPROGRAMMARE LE POLITICHE GIOVANILI IN TRENTINO |
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Trento,18 ottobre 2012 - I referenti istituzionali e quelli tecnici del Piano Giovani di Zona e di Ambito si ritroveranno, venerdì 19 e sabato 20 ottobre, al Grand Hotel Imperial di Levico Terme per un corso residenziale di formazione e di aggiornamento, promosso dall´Ufficio per le politiche giovanili dell´ Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento. La formazione nei confronti dei referenti istituzionali è propedeutica per capire, gestire, controllare il processo di lavoro dei Piani Giovani e più in generale delle politiche giovanili territoriali. Nella stessa direzione, ma con modalità diverse, è indirizzato l’impegno che viene richiesto ai referenti tecnico-organizzativi. Quello residenziale di Levico Terme, che è uno dei tre momenti di formazione previsti, offrirà un’opportunità di confronto fra i soggetti che lavorano nei Piani Giovani di Zona e di Ambito per fare il punto sullo stato dell’arte delle politiche giovanili in Trentino e sui possibili scenari futuri. Sia in termini di piste perseguibili sia di miglioramento degli strumenti adottati. "La stagione del biancospino", così si intitola il corso residenziale, sarà arricchito da numerose "voci" di esperti e di testimoni che solleciteranno il confronto e il dialogo e offriranno numerosi spunti di analisi e di approfondimento sul tema delle politiche giovanili. Al corso interverrà Riccardo Grassi, esperto nazionale sulla condizione e sulle politiche giovanili, che interverrà parlando sul tema "Su quali aspetti puntare per la promozione di politiche giovanili in Trentino"; i gruppi di lavoro saranno condotti da Andrea Pozzobon, Alberto Baccichetto e Benedetta Talon, esperti di gestione dei gruppi e di politiche giovanili della Cooperativa "Il Sestante"; il ruolo di facilitatore sarà ricoperto da Arianna Bazzanella dell´Iprase - Osservatorio giovani del Trentino. Le coordinate strategiche saranno fornite da Luciano Malfer, dirigente dell´Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, e da Francesco Pancheri, dirigente dell´Ufficio per le politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento. I temi all´ordine del giorno e i percorsi di approfondimento e di confronto saranno naturalmente numerosi. Nel corso del seminario di lavoro si parlerà degli aspetti su cui puntare per la promozione delle politiche giovanili; si cercherà di identificare le piste comuni su cui si intende lavorare; ci si confronterà sulle questioni più urgenti e saranno raccolte e discusse le principali criticità che i referenti incontrano nello svolgimento del loro ruolo di costruzione del Piano operativo giovani. La seconda parte del corso sarà dedicata invece alle prospettive e agli scenari di sviluppo che consentano di risolvere le criticità messe in luce, per concludere infine i lavori con l´intervento finale di Riccardo Grassi che raccoglierà gli elementi in comune emersi dai lavori dei due gruppi di lavoro, quello dei referenti istituzionali e quello del referenti tecnico-organizzativi per rilanciare alcuni stimoli in vista di una riprogrammazione delle politiche giovanili in Trentino. |
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WORKSHOP DELLA RIPARTIZIONE FAMIGLIA E POLITICHE SOCIALI SULL’INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE (19 OTTOBRE) |
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Bolzano, 18 ottobre 2012 - “Invecchiare ed essere anziani in Alto Adige: primi risultati di una ricerca qualitativa“ è questo il titolo del workshop che si terrà venerdì 19 ottobre, dalle ore 9,00 alle 13,00, presso la sede della Libera Università di Bolzano in collaborazione con la Ripartizione famiglia e politiche sociali. "Invecchiare ed essere anziani in Alto Adige: primi risultati di una ricerca qualitativa" è questo il titolo del workshop che si terrà venerdì 19 ottobre, dalle ore 9,00 alle 13,00, presso la sede della Libera Università di Bolzano in collaborazione con la Ripartizione famiglia e politiche sociali. Il workshop prende lo spunto dall´"Anno europeo per un invecchiamento attivo e per la solidarietà tra le generazioni 2012" il quale invita a tematizzare sia le sfide che le opportunità che le varie fasi di invecchiamento comportano per l´individuo e per la società. La facoltà di Scienze della formazione della Lub ha elaborato due ricerche sul tema. Una affronta la tematica del sentirsi invecchiare e delle condizioni di vita delle persone anziane in Alto Adige, l´altra invece tratta l´argomento delle visione che i giovani hanno delle persone anziane. Il workshop intende presentare al pubblico i risultati di queste due ricerche e stimolare la discussione fra la cittadinanza, tra gli operatori ed i volontari del settore. Saranno presenti al workshop il direttore del Dipartimento, Florian Zerzer, ed il direttor della Ripartizione famiglia e politiche sociali, Luca Critelli. |
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INFANZIA: REGIONE UMBRIA FINANZIA PROGRAMMA ANNUALE, STANZIATI CIRCA 4MILIONI 300 MILA EURO |
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Perugia, 18 ottobre 2012 – Ammonta a circa 4 milioni e 300 mila euro la somma destinata dalla Regione Umbria a sostegno dei servizi educativi per la prima infanzia. A renderlo noto è la vicepresidente della Regione Umbria con delega all´Istruzione, Carla Casciari, sottolineando che la Giunta regionale ha approvato il programma annuale in materia. "Di queste risorse - ha detto Casciari - circa 3milioni e 300 mila euro sono di provenienza regionale, alle quali si aggiungono 1 milione 050 euro derivanti dal Fondo politiche per la famiglia che la Giunta regionale ha destinato a sostegno del Programma annuale. Si tratta di un impegno importante - prosegue - che arriva in un momento di grande difficoltà economica e di tagli da parte del Governo. Malgrado ciò, la Regione Umbria non solo ha mantenuto il budget dello scorso anno ma, decisamente in controtendenza, ha messo a disposizione 1 milione di euro in più. Lo stanziamento permetterà ai Comuni e ai servizi privati, profondamente colpiti dai tagli di risorse e dalla crisi economica, di poter contare su nuovi fondi per il potenziamento e la gestione del sistema dei servizi, ovvero asili nido, sezioni integrate tra scuola dell´infanzia e nido, spazi gioco e altro. I finanziamenti assicureranno così un sostegno alla copertura dei costi dei servizi stessi, garantendone la diffusione anche nei centri di minori dimensioni promuovendo risposte più consone alle esigenze della famiglia umbra. Una quota importante di risorse sarà finalizzata alla promozione e al sostegno della qualificazione delle strutture". "La Regione Umbria colloca la formazione degli operatori alla base dello sviluppo del sistema stesso e della qualità degli interventi per i bambini e per le famiglie - prosegue la vicepresidente - e, per tali motivi, la Giunta regionale ha, fin dall´entrata in vigore della legge regionale ´30/2005´, attivato iniziative di approfondimento per tutto il personale dei servizi pubblici e privati. Anche con il nuovo programma si intende proseguire con le attività di formazione per garantire la qualificazione sia per gli educatori dei servizi, che per i coordinatori pedagogici degli stessi". "Infine, 100 mila euro - continua Casciari - consentiranno di individuare efficaci percorsi di formazione e aggiornamento per il personale educativo, nonché un primo percorso di aggiornamento per i coordinatori pedagogici dei servizio pubblici e privati anche finalizzato ad approfondire le tematiche della qualità nella prospettiva dell´accreditamento". Garantita anche la prosecuzione della collaborazione con l´Università degli Studi di Perugia per le attività del Centro di documentazione infanzia che rappresenta uno strumento di supporto alle funzioni di indirizzo e programmazione della Regione, nonché di raccolta e di documentazione delle esperienze educative realizzate nei servizi socio-educativi per l´infanzia, promuovendo contestualmente la valorizzazione e la diffusione della cultura dell´infanzia sul territorio regionale e nazionale. Il centro ha anche restituito una mappatura completa ed aggiornata dei coordinamenti pedagogici e dei servizi educativi, sulle loro organizzazioni, strutture e gestione, e costruito una rete di esperienze con altri Centri di Documentazione dei Comuni umbri e delle altre realtà regionali. Attraverso il programma annuale viene cofinanziato il progetto "Sinse" (Sistema Informativo Nazionale sui Servizi socio-Educativi per la prima infanzia): "Si tratta di un progetto - ha precisato Casciari - che prevede la costruzione di un sistema nazionale di informazioni condivise sui servizi socio-educativi per la prima infanzia". Concludendo la vicepresidente Casciari ha ricordato che complessivamente il sistema pubblico privato dei servizi per l´infanzia copre 8mila193 posti, di cui 5mila740 sono disponibili negli asili nido (3048 posti nei servizi pubblici e 2692 nei privati). Considerato che al primo gennaio 2011 la popolazione umbra in età 0-36 mesi risulta pari a 24mila 150 unità, il sistema pubblico-privato dei servizi prima infanzia copre circa il 34 per cento dei bambini (cui si aggiunge il 7 per cento dei bambini della medesima fascia di età che frequenta anticipatamente la scuola d´infanzia). Prendendo in considerazione fonti nazionali e in particolare i dati Istat di giugno 2012 - riferiti all´Anno educativo 2010/2011 - nell´ambito dell´indagine pilota sui nidi si rileva che in Italia la percentuale di presa in carico dei bambini da 3 a 36 mesi è complessivamente pari al 14 per cento, ma emerge con evidenza una forte differenziazione territoriale tra le Regioni con valori che passano dal 2,4 per cento e 2,7 per cento rispettivamente in Calabria e Campania, al 27,6 per cento e al 29,4 per cento in Umbria e in Emilia-romagna nel 2011. Tra l´altro i dati raccolti dall´Istat sono riferiti ai soli utenti delle strutture comunali o delle strutture private convenzionate o sovvenzionate dal settore pubblico e non tengono in considerazione che vi è, rispetto ai target di Lisbona, una percentuale pari a circa il 7per cento di bambini della medesima fascia di età che frequenta anticipatamente la scuola dell´infanzia. L´istat rileva che "nelle regioni del Centro si registra un aumento considerevole dell´offerta, dovuto prevalentemente all´Umbria e al Lazio. Nel primo caso la crescita è significativamente elevata a partire dal 2008 in conseguenza del potenziamento dei contributi erogati dai Comuni per l´abbattimento delle rette, consentendo alla Regione di conseguire uno dei più alti indicatori di presa in carico (22,3 per cento)". |
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SOCIALE: 8,6 MLN AD AMBITI TERRITORIALI E PIANI DI ZONA DELL’ ABRUZZO |
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Pescara, 18 ottobre 2012 - 8,6 milioni di euro stanziati a favore dell´Abruzzo dalla delibera Cipe sul "Fondo per lo sviluppo e la coesione" saranno destinati all´immediata attuazione degli interventi inerenti i servizi degli Ambiti Territoriali Sociali e dei Piani di zona quali strumento di programmazione dei servizi sociali del territorio. E´ quanto deciso ieri, all´unanimità, dal Consiglio Regionale che ha approvato un emendamento al bilancio di previsione presentato dall´assessore alle Politiche Sociali, Paolo Gatti, e dall´assessore al Bilancio, Carlo Masci, e sottoscritto anche dal consigliere del Pd Marinella Sclocco e da altri esponenti di opposizione. Questo il commento dell´assessore Gatti. "Con il voto unanime di ieri - ha detto Gatti - abbiamo concluso in modo positivo un inter amministrativo complesso, grazie al quale mettiamo in sicurezza l´erogazione rapida dei fondi necessari per l´attuazione dei servizi sociali sul territorio. Insisto su un punto: in questo momento di fortissime restrizioni da parte del governo nazionale sulle risorse destinate al sociale, pari ad un taglio del 93%, siamo costretti ad inventare operazioni di ingegneria amministrativa per reperire fondi. Questa volta ci siamo riusciti, non senza qualche difficoltà e solo grazie alla condivisione da parte della Giunta regionale prima e dell´unanimità di tutti i consiglieri regionali poi. Quando la politica riesce a mettere da parte le polemiche e le istanze di parte ma lavora insieme per il bene comune, i risultati arrivano. E´ un metodo che l´Abruzzo dovrebbe utilizzare più spesso. Questo risultato odierno non ci distoglie però dalle forti preoccupazioni che investono il mondo del welfare: dal Ministro Fornero siamo ancora in attesa di una presa di coscienza e di atti conseguenti sulla drastica riduzione delle risorse destinate al sociale". |
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ABRUZZO, LEGALITÀ: IL RISPETTO DELLE REGOLE PARTE DALL´INFANZIA
PRESENTATI I QUATTRO APPUNTAMENTI DEL PROGRAMMA |
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Pescara, 18 ottobre 2012 - "L´educazione alla legalità deve partire fin dall´infanzia e quindi fin dalle scuole elementari poichè non solo abitua i bambini al rispetto delle regole e li aiuta a crescere in maniera più sana ma, al tempo stesso, stimola anche uno spirito emulativo che aiuta l´intera società a crescere in modo migliore". Sono le parole spese dall´assessore alla Legalità, Carlo Masci, per presentare "Obietivo Legalità 2012", iniziativa, organizzata dall´associazione Codici, che si sviluppa nell´ambito del programma "Per.le - Percorsi sulla Legalità", giunto alla quarta edizione. Nel dettaglio, si tratta di quattro incontri di magistrati di primo piano e di un dirigente del Corpo Forestale dello Stato con gli alunni di altrettante scuole primarie. Il primo appuntamento è in programma il prossimo 9 novembre a Chieti (ore 10-12) presso la Scuola primaria I Circolo di via Paolucci con il Sostituto Procuratore delle Repubblica di Pescara, Pietro Mennini, su "Legalità e libertà mediante il rispetto delle regole". Il secondo incontro, fissato per il 10 dicembre a Pescara (ore 9.30- 11.30) presso l´Istituto Comprensivo Scuola Primaria ex X circolo di Via Gioberti con il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pescara, Valentina D´agostino. Il terzo incontro si svolgerà lunedì prossimo, 22 ottobre, a Sulmona (ore 11.00-13.00) presso l´Istituto Comprensivo Scuola Primaria "Lombardo Radice Ovidio" di Viale Togliatti con Raffaele Biondi, vice Questore Aggiunto del Corpo Forestale dello Stato, già Comandante Provinciale N.i.p.a.f. Invece, data ancora da definire per l´appuntamento programmato a Pineto, presso l´Istituto Comprensivo Scuola Primaria di Via Verona, con Gennaro Varone, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pescara. All´odierna conferenza stampa, oltre al direttore del settore Bilancio, Riforme Istituzionali ed Enti Locali, Filomena Ibello, hanno preso parte anche il segretario regionale dell´associazione Codici, Giovanni D´andrea, ed il segretario provinciale di Pescara, Domenico Pettinari. "Codici", associazione impegnata da anni nella promozione e nella tutela dei diitti dei cittadini, specialmente quelli più indifesi ed emarginati, è chiamata a coordinare gli appuntamenti nell´ambito di un percorso iniziato nel 2004. Risale a quell´anno l´istituzione della giornata regionale per la Legalità, rilancita nel 2009 e dedicata alla memoria del giudice Emilio Alessandrini, assassinato da un commando di Prima Linea a Milano nel 1979. |
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