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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Dicembre 2012
2012 UE-USA ENERGY COUNCIL OGGI SI RIUNISCE A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 5 dicembre 2012 – Oggi l´Ue-usa Energy Council si riunisce a Bruxelles per la quarta volta da quando è stato istituito nel novembre 2009. L´alto rappresentante dell´Unione europea e vicepresidente della Commissione europea, Catherine Ashton, e il commissario per l´energia Günther Oettinger darà il benvenuto il Segretario di Stato americano Hillary Clinton, che sarà accompagnato dal Vice Segretario per l´Energia degli Stati Uniti Daniel Poneman, presso la sede del Servizio europeo di azione esterna. Neoklis Sylikiotis, Ministro del Commercio, Industria e Turismo, rappresenterà la presidenza cipriota. Nella Ue-usa Energy Council, l´Unione europea e gli Stati Uniti lavorano per promuovere trasparenti e stabili mercati mondiali dell´energia. Mercati energetici stabili sono importanti per l´occupazione e la crescita in Europa e negli Stati Uniti e influenzare la salute dell´economia mondiale nel suo complesso. Al di là delle rispettive regioni, l´Unione europea e gli Stati Uniti, sia di supporto ´Energia sostenibile per tutti´ iniziativa del Segretario generale che mira a garantire l´accesso ai 1,3 miliardi di persone che non hanno accesso ad alcuna forma moderna di energia. L´ue Usa Energy Council è anche la sede in cui il mondo delle due più grandi blocchi economici cooperano sulle politiche di regolamentazione che incoraggiano l´uso sicuro, efficiente e sostenibile dell´energia. L´incontro si discuterà Ue / Usa di cooperazione per migliorare la sicurezza energetica attraverso la diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas e petrolio e le rotte. Quest´anno c´è anche un focus sui quadri normativi che favoriscono un uso più efficiente delle fonti energetiche. L´incontro sarà anche studiare il modo per decarbonizzare le nostre economie, per evitare il cambiamento climatico globale, garantendo al contempo una crescita sostenibile futuro. Leadership dell´Ue e degli Stati Uniti scientifica e tecnologica, sostenuta da finanziamenti mirati e più profondo Trans-atlantic cooperazione, è fondamentale per ottenere dei progressi necessari. Altri temi prima del Consiglio Energia di quest´anno prevede la sperimentazione, lo sviluppo e la diffusione di tecnologie come le reti intelligenti, che a sua volta facilitare la mobilità elettrica, e la distribuzione e lo stoccaggio di fonti a emissioni zero, come l´energia eolica, solare e l´energia degli oceani. L´ue-usa Energy Council segnalerà la sua apertura a lavorare con i partner emergenti, come la Cina e l´India. Uno sforzo realmente globale è necessario per sfruttare le opportunità di energia nuove e affrontare le minacce climatiche del mondo si trova ad affrontare.  
   
   
EDISON E SORGENIA: INSIEME PER COMBATTERE LE PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE  
 
Milano, 5 dicembre 2012 – Edison e Sorgenia, hanno sottoscritto un Protocollo di Autoregolazione Volontaria per contrastare il fenomeno delle attivazioni e dei contratti non richiesti di forniture di energia elettrica e di gas naturale. Il documento, che sarà in vigore dall’inizio del 2013, rappresenta una vera novità per il settore e impegna le due società a garantire ulteriori misure rispetto agli obblighi già previsti dalla regolazione, in tutte le fasi del processo di acquisizione di un nuovo cliente e di attivazione di una nuova fornitura. L’obiettivo, condiviso con le Associazioni dei Consumatori del Cncu (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti), che hanno contribuito alla stesura del documento, è assicurare la massima tutela dei consumatori. In dettaglio, il Protocollo prevede l’aumento dei tentativi di “chiamata di conferma” per verificare l’effettiva volontà di sottoscrizione del contratto da parte del consumatore (sette rispetto ai cinque attualmente stabiliti dal Regolatore). La chiamata di conferma, inoltre, sarà estesa anche ai contratti acquisiti tramite vendita telefonica. Ad ulteriore tutela del consumatore, le società si impegnano ad annullare l’attivazione del contratto in caso di mancata risposta. Inoltre, a seguito di un reclamo per pratica commerciale scorretta, le due società si impegnano a bloccare l’emissione di eventuali fatture fino al termine delle verifiche necessarie. Edison e Sorgenia applicheranno sanzioni pecuniarie e disciplinari nei confronti della propria forza vendita in caso di pratiche commerciali scorrette; inoltre, nell´ottica di prevenire tale fenomeno, rafforzeranno ulteriormente l’attività di formazione e sensibilizzazione degli agenti. L’attuazione del Protocollo sarà garantita da organi di monitoraggio interni e da un Osservatorio, che vedrà la partecipazione delle Associazioni dei Consumatori. Infine, in caso di mancato rispetto del documento, le società si impegnano a corrispondere una compensazione monetaria in favore del consumatore per il disagio subito. “La sottoscrizione del Protocollo è un’ulteriore tappa verso la più completa tutela del consumatore – dice Alessandro Zunino, Amministratore Delegato di Edison Energia. Molti degli obblighi che il Regolatore ha previsto nella Delibera 153, erano già stati spontaneamente messi in atto o addirittura superati da Edison Energia. Il nostro impegno è stato quello di migliorare quindi un percorso già avviato e diventare così un riferimento virtuoso per l´eliminazione del fenomeno dei contratti non richiesti". “Con questo protocollo – commenta Riccardo Bani, direttore generale di Sorgenia – vogliamo dimostrare l’impegno della nostra azienda a combattere il fenomeno delle pratiche commerciali scorrette, che danneggia ingiustamente i consumatori ma anche noi operatori che lavoriamo quotidianamente sul mercato in modo serio e professionale cercando di fornire un servizio soddisfacente ai nostri clienti. Siamo convinti che questo documento rappresenti un segnale concreto a tutela dei consumatori e possa anche essere da stimolo per tutto il settore”.  
   
   
"INTEGRAZIONE DEL CALORE E BIORAFFINERIE"  
 
Lisbona, 5 dicembre 2012 - Dal 27 gennaio al 10 febbraio 2013 si terrà a Lisbona, in Portogallo, un corso intitolato "Integrazione del calore e bioraffinerie" (Hintbioref - Heat Integration and Biorefineries). Mentre la società cerca alternative per ridurre la sua dipendenza dal petrolio e dai combustibili fossili, diventa sempre più attraente lo sviluppo del concetto di bioraffinerie integrate per la produzione di energia, combustibili e prodotti chimici. Ad oggi, questo concetto è stato poco applicato a causa del costo elevato delle materie prime e delle tecnologie di produzione. Le bioraffinerie sono quindi principalmente considerate impianti di biocarburanti, anche se la ricerca e lo sviluppo in corso mirano a espandere i campi di applicazione. Il corso, che fa parte del progetto Erasmus 2012-1-Pt1-era10-12530, mira a sostenere studenti o ricercatori di livello master/dottorato nel campo dell´ingegneria dei sistemi di produzione che vogliono migliorare le loro competenze. È anche utile per i professionisti del settore industriale che desiderano approfondire le proprie conoscenze, nonché per altri laureati in ingegneria o scienze esatte alla ricerca di un approccio ai processi industriali. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Utl.pt/pagina.php?area=11888    
   
   
BOLZANO: MUTUI CASA, LA PROVINCIA AIUTA CHI È IN DIFFICOLTÀ  
 
Bolzano, 5 dicembre 2012 - Sempre più proprietari di case, anche in Alto Adige, devono fare i conti con i crescenti problemi per il pagamento del mutuo, e non mancano i casi di abitazioni pignorate. Sull´argomento, che in questi giorni ha avuto spazio sui media locali, prende posizione l´assessore all´edilizia abitativa Christian Tommasini, il quale ricorda che "la Provincia è in grado di intervenire in soccorso di chi si trova in difficoltà". Gli effetti della crisi economica che riducono il potere d´acquisto, il caro-vita, una sempre più rigida politica creditizia da parte di molti istituti bancari, in alcuni casi drammi personali come malattia, perdita del lavoro, morte di un familiare. Sono questi i motivi che stanno alla base del crescente numero di proprietari di abitazioni che non riescono più a tenere testa alle rate del mutuo stipulato per l´acquisto dell´alloggio. "Ma in questi casi particolari - sottolinea l´assessore Christian Tommasini, che in Giunta provinciale ha le competenze in materia di edilizia abitativa - la legge dà alla Provincia la possibilità di offrire un aiuto concreto. Se la persona che ha acceso un mutuo e ha preso il contributo provinciale perde il lavoro, o si trova in grave situazione economica, può rivolgersi ai nostri uffici per un sostegno al fine di non perdere l´abitazione. Vogliamo evitare che i cittadini perdano la proprietà dell´alloggio al fine di evitare troppi problemi sociali" Una prima via d´uscita è rappresentata dal sussidio di emergenza, un contributo a fondo perduto che non può superare il 10% del valore convenzionale dell´alloggio. "Uno stanziamento del genere - precisa Tommasini - viene però concesso solo se si presume che, grazie al sussidio, la proprietà dell´abitazione venga messa al sicuro". In caso contrario, ovvero se il sussidio di emergenza non fosse considerato sufficiente, gli uffici provinciali prevedono una seconda chance. "C´è la possibilità che l´Ipes acquisti l´alloggio - spiega l´assessore Tommasini - e che la famiglia in difficoltà continui ad occupare l´abitazione pur non essendone formalmente proprietaria". Chiunque si trovasse ad affrontare una situazione di difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo-casa può rivolgersi all´Ufficio provinciale promozione dell´edilizia agevolata presso il palazzo provinciale 12, in via Canonico Michael Gamper 1, a Bolzano. Telefono 0471418740, e-mail promozione.Edilizia.agevolata@provincia.bz.it    
   
   
INTESA TRA REGIONE VENETO , CONFINDUSTRIA, ANCE E INGEGNERI PER AZIONI DI PREVENZIONE E ADEGUAMENTO ANTISISMICO EDIFICI A USO PRODUTTIVO  
 
 Venezia, 5 dicembre 2012 - Regione, Confindustria, Ance e Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto sottoscriveranno un protocollo d’intesa per promuovere azioni coordinate volte a favorire gli interventi di prevenzione, miglioramento e adeguamento antisismico degli edifici ad uso produttivo esistenti nel territorio regionale. Su proposta dell’assessore ai lavori pubblici, Massimo Giorgetti, la Giunta veneta ieri ha dato il via libera all’accordo che, come è specificato nel provvedimento, “consentirà interventi più incisivi e coordinati a tutela della sicurezza dei cittadini del Veneto”. “I recenti eventi sismici che hanno interessato prevalentemente l’Emilia Romagna, senza risparmiare il Veneto – sottolinea Giorgetti –, hanno causato la perdita di vite umane e ingenti danni al patrimonio edilizio pubblico e privato. A essere colpiti pesantemente sono stati anche i manufatti destinati alle attività produttive, causando gravi lutti, enormi danni materiali ed economici. Un ambito particolarmente sensibile, dunque, che va salvaguardato con azioni di tipo preventivo e con costanti verifiche statiche degli edifici, come previsto dalla normativa di settore. Ma è importante che l’azione preventiva sia considerata dalle parti economiche e sociali non come una prescrizione, ma come convergenza di intenti con l’obiettivo di rendere più sicuro il territorio con investimenti mirati”. In questo senso, nel luglio scorso, la Confindustria, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili e la Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, hanno definito una collaborazione per la verifica dell’efficienza degli edifici produttivi esistenti ai fini sismici, che prevede su richiesta volontaria da parte dei titolari della proprietà, una studio di verifica sulla stabilità strutturale degli opifici esistenti nel territorio, svolti in regime di servizio agevolato da parte degli ingegneri del Veneto, al quale dovrebbero seguire, se del caso, interventi di miglioramento o messa a norma strutturale. “Sulla base di tale accordo – spiega l’assessore Giorgetti –, che persegue e dà concretezza ai principi normativi e alle iniziative assunte fin dal 2003 dalla nostra Regione, abbiamo ritenuto vantaggioso sottoscrivere con i citati soggetti un protocollo d’intesa che preveda ampi ambiti di collaborazione per iniziative comuni nel settore della prevenzione dei danni provocati dall’evento sismico, a tutela dei cittadini nei riguardi della vulnerabilità degli edifici pubblici e privati”. E’ prevista la costituzione di un tavolo comune di lavoro per definire le possibili iniziative finalizzate alla messa in sicurezza degli edifici destinati alla produzione e del territorio, effettuando monitoraggi e screening gratuiti, costituendo una banca dati regionale sulla micro zonazione, avviando una campagna di informazione per favorire presso l’opinione pubblica la corretta percezione della necessità di investire risorse per prevenire i “grandi rischi”, promuovendo la ricerca per l’innovazione tecnologica nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive, al fine di trovare le soluzioni più efficaci e meno dispendiose per l’adeguamento antisismico degli immobili esistenti.  
   
   
CREDITO: GIOVANI IMPRENDITORI E SISTEMA BANCARIO A CONFRONTO CON PASSERA  
 
Roma, 5 dicembre 2012 - Un confronto aperto tra giovani imprenditori e sistema bancario italiano per discutere delle tematiche riguardanti il credito. E’ stato questo l’oggetto del terzo di una serie di incontri organizzati a partire dallo scorso maggio dal ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti per ascoltare e affrontare le istanze provenienti dai giovani imprenditori. Alla riunione, aperta dal ministro Corrado Passera, hanno partecipato – dal lato delle imprese – i giovani rappresentanti di Confindustria, Ance, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Agia, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative e Legacoop e – dal lato del sistema bancario – il Presidente e diversi membri del comitato esecutivo dell’Abi, oltre che rappresentanti di Banca d’Italia. I rappresentanti dei giovani imprenditori, nel corso della riunione durata circa 3 ore, hanno avuto modo di illustrare le principali criticità riscontrate dai loro associati rispetto a temi come la liquidità, il sistema delle garanzie al credito, la valutazione dei progetti imprenditoriali sottoposti al mondo bancario. Questi temi – allo scopo di individuare e sviluppare soluzioni concrete - verranno ora approfonditi attraverso un tavolo di confronto tra Abi e i giovani imprenditori delle 12 associazioni presenti.  
   
   
LUCCHINI, IL MISE CONVOCA PER GIOVEDI’ ADVISOR FINANZIARIO E BANCHE  
 
Roma, 5 dicembre 2012 - Il Ministero dello Sviluppo Economico, nel quadro della ricerca di una soluzione per la vertenza Lucchini, ha convocato advisor e banche interessate. Con lettera firmata dal Sottosegretario Claudio De Vincenti, è stato dato appuntamento per giovedì 6 dicembre, al Mise, all’advisor finanziario Rotschild e agli altri istituti di credito.  
   
   
GENOVA, MEDITERRANEO: RIPARTONO CRESCITA E IMPORTAZIONI  
 
Genova, 5 dicembre 2012 - Presentato lo scorso 30 novembre a Palazzo della Borsa, nell’ambito del convegno “La nuova evoluzione delle economie del Mediterraneo”, il rapporto 2012 dell’Osservatorio sull’Economia dei Paesi della Costa Sud del Mediterraneo che propone l’istantanea della situazione economica in Marocco, Algeria, Tunisia, Libia ed Egitto. Dall’analisi effettuata da Amedeo Amato, direttore dell’Istituto di Economia Internazionale, emerge la conferma che l’export è la chiave per la ripresa economica dell’Italia e dei paesi dell’area Euro, dove la domanda interna si conferma stagnante. I Paesi del Nord Africa, nonostante la battuta di arresto successiva alle primavere arabe, negli ultimi anni hanno rappresentato una delle destinazioni preferite delle esportazioni italiane ed europee, in particolare per quanto riguarda i settori: siderurgia, metallurgia, meccanica, elettronica, e tale tendenza si è mantenuta anche dopo le rivolte. Secondo Amedeo Amato, “già nel 2012 la crescita del Pil nei 5 Paesi oggetto dello studio (Algeria, Egitto, Libia, Marocco e Tunisia) si assesta sul 3%, a fronte della diminuzione dello 0.5% nell’area Euro, e il divario è destinato ad aumentare quanto più rapidamente si raggiungerà la stabilità politica dell’area. Le importazioni, comprese quelle dall’Italia, cresceranno a tassi anche superiori alla crescita del Pil: ecco perché alle imprese italiane conviene puntare sul Nord Africa”. “Da dieci anni – ricorda Paolo Odone – Regione, sistema camerale e associazioni di categoria, attraverso Liguria International, accompagnano le imprese genovesi e liguri sui mercati internazionali. Ma mai come in questo momento l’export si è rivelato così strategico per la nostra economia: anche per tale ragione oggi abbiamo voluto ricordare questo importante traguardo, consegnando al presidente Franco Aprile un riconoscimento per il lavoro svolto”. I lavori, moderati da Mimmo Candito, inviato de La Stampa esperto di politica internazionale e presidente italiano di Reporter Senza Frontiere, sono proseguiti con l’intervento di Giuseppe Tripoli, capo dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione del Ministero dello sviluppo economico, nonché “Mister pmi” (garante per le piccole e medie imprese) che ha tracciato il quadro della nuova governance del sistema paese nel campo dell’internazionalizzazione, con un focus sul Mediterraneo. Secondo Tripoli, il Governo sta facendo una riorganizzazione complessiva degli strumenti a disposizione delle imprese che vogliono andare all’estero. Tale riorganizzazione passa, prima di tutto, per la legge che consente di rafforzare la patrimonializzazione di queste imprese, poi per la nuova cabina di regia delle reti di supporto all’interno (sistema camerale) e all’estero (ambasciate), poi ancora per gli strumenti finanziari (Simest e Sace) che sono stati pensati per supportare grandi imprese e oggi si devono adattare a una realtà in cui sono le pmi ad andare all’estero e, infine, passa attraverso azioni tese a favorire gli investimenti esteri in Italia. A seguire l’approfondimento di Valeria Talbot, responsabile progetto Mediterraneo e Medio Oriente dell’Istituto per gli studi di politica internazionale di Milano (Ispi) sulle prospettive di stabilizzazione politica del Nord Africa e, in chiusura, l’intervento di Vittorio Sandalli Vice Direttore centrale per l’internazionalizzazione del sistema paese e le autonomie territoriali del Ministero per gli Affari Esteri. Per finire, la consegna dei premi “Francesco Manzitti" ed "Economia Internazionale", che ogni anno Camera di Commercio di Genova e Istituto di Economia Internazionale assegnano all’imprenditore e all’economista che si sono distinti nel campo dell’internazionalizzazione, e che per il 2012 sono andati rispettivamente a Lorenzo Banchero e Mario Deaglio. "Lorenzo Banchero – commenta Paolo Odone – è l’archetipo dell´imprenditore genovese di successo, partito dallo scagno di un´agenzia marittima per approdare nelle maggiori piazze finanziarie internazionali: le sue riflessioni su sessant’anni di lavoro nei trasporti marittimi sono esemplari per i giovani che oggi cominciano a fare impresa ". Mario Deaglio, ex direttore del Sole 24 ore e oggi opinionista de La Stampa e ordinario di Economia Internazionale all’Università di Torino ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “La crisi: come ci siamo entrati, come ne usciremo”. Secondo Deaglio la crisi inizia quando si interrompe il “circolo virtuoso della globalizzazione” innescato dall’espansione economica asiatica successiva alla guerra del Vietnam e responsabile anche dell’espansione produttiva americana degli anni ’90 e 2000. La crisi globale è la risultanza di fenomeni finanziari, reali e politico sociali (che comprendono, fra l’altro, il declino dei grandi partiti politici in Europa) e si ripercuote sulle finanze pubbliche dei singoli paesi. Gli scenari possibili del dopo-crisi, secondo Deaglio, sono tre: un rapido ritorno al trend precedente(“elastico di Friedman”), un recupero di una crescita veloce ma non del terreno perduto (“cicatrice permanente”) o un calo stabile della velocità di crescita (“modello Giappone”).  
   
   
FIRENZE FINANZIAMENTI BANCARI, SCENDE IN CAMPO IL PREFETTO CHE POTRÀ SEGNALARE ALL’ARBITRO BANCARIO LE CONTROVERSIE TRA BANCHE E CLIENTI PER L’ACCESSO AL CREDITO. SUL SITO DELLA PREFETTURA IL MODULO PER PRESENTARE RICORSO.  
 
Firenze, 5 dicembre 2012 - Il prefetto torna in campo come garante dell’accesso al credito. Potrà infatti segnalare all’Arbitro Bancario Finanziario- Abf, organismo indipendente per la risoluzione delle controversie tra banche e clientela, le problematiche che imprese e famiglie possono riscontrare nell’erogazione di prestiti e mutui. Non si tratta di una riproposta dell’Osservatorio sul credito, la cui attività è cessata nel 2010, ma di una funzione di mediazione, introdotta dalla legge n. 62 del 18 maggio scorso, che consentirà al rappresentante del Governo di esercitare una sorta di “moral suasion” per superare i contrasti tra istituti finanziari e clientela. Dell’argomento se ne è parlato oggi in Prefettura, nell’ambito della conferenza provinciale permanente, il tavolo che riunisce gli uffici statali periferici, per l’occasione allargato anche alla partecipazione di Anci, Upi, Uncem, Abi, Camera di Commercio, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e ordine dei commercialisti. Obiettivo dell’incontro: fare il punto sulle nuove competenze e intensificare il monitoraggio della situazione economica e dell’andamento del credito al mondo imprenditoriale e alle famiglie. Un’attività che non ha mai smesso di essere esercitata a livello locale, anche dopo la chiusura degli Osservatori, e riconfermata proprio dalle norme del Governo sulla spending review, che hanno nuovamente coinvolto i prefetti nella salvaguardia del rapporto tra sistema finanziario e utenti. “Lo scopo del nostro lavoro – ha spiegato il prefetto Luigi Varratta al termine dell’incontro – sarà quello di fornire una garanzia istituzionale a quei casi che chiederemo di esaminare. Una sorta di invito, nel pieno rispetto dell’autonomia di scelta di ogni istituto bancario, a riconsiderare certe situazioni. Un’azione pensata per la tutela dei consumatori e per lo sviluppo del sistema economico e produttivo locale. Uno strumento – ha concluso - per migliorare il dialogo”. Come funzionerà il nuovo meccanismo? Il cliente di una banca, nel caso ritenga che la sua pratica sia stata considerata negativamente senza una giusta causa (per esempio una richiesta di credito respinta, ridotta o revocata), potrà rivolgersi al prefetto il quale inviterà l’istituto a fornire una risposta argomentata sui motivi della sua decisione. Attivare la procedura sarà semplice: basterà utilizzare un modulo da scaricare dal sito web della prefettura e da inoltrare a mezzo Pec, posta elettronica certificata, in forma del tutto riservata. Una volta ricevute le osservazioni della banca, se non sarà possibile trovare una soluzione della vertenza già in questa fase istruttoria, il caso verrà sottoposto all’Arbitro Bancario Finanziario. Cosa cambia per l’utente con la segnalazione al prefetto? Innanzi tutto i tempi che si dimezzano: l’Abf avrà 30 giorni di tempo per pronunciarsi e comunicare la sua decisione alle parti. Poi i costi: il ricorso al prefetto sarà gratuito. L’abf, che è operativo dal 2009, si articola in tre collegi territoriali con sedi a Milano, Napoli e Roma, quest’ultima competente per la Toscana. Nel 2011 sono stati presentati, complessivamente 3578 ricorsi (704 da imprese e 2874 da consumatori), il 5% in più rispetto all’anno precedente, sui quali sono state emesse 2760 decisioni.  
   
   
AREZZO, DALLA REGIONE TOSCANA UN MILIONE PER LA SICUREZZA DEL SETTORE ORAFO  
 
Firenze, 5 dicembre 2012 - Un intervento per il potenziamento dei sistemi di sicurezza delle piccole e micro aziende del settore orafo negli ultimi tempi oggetto, nell’area aretina, di furti ed episodi di violenza. Lo ha deciso la giunta regionale che ha approvato una delibera che prevede agevolazioni a fondo perduto per rendere più efficaci i sistemi di allarme. A questo scopo, si è deciso di destinare 1 milione di euro di risorse regionali. “Abbiamo cercato di dare una mano alle piccole imprese – spiega l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini che ha proposto la delibera – che in questo periodo difficile si vedono costrette ad investire ulteriormente nella sicurezza per garantire la continuità produttive. Come ci è stato manifestato dalle associazioni di categoria e dalle istituzioni aretine, i furti ai danni delle aziende orafe hanno infatti subito, a partire dal 2010, un forte aumento, tanto da rendere necessaria la costituzione di un tavolo per la sicurezza, di cui fanno parte anche le forze dell’ordine. Grazie al contributo della Regione anche le imprese piccole e piccolissime potranno affrontare le spese, particolarmente onerose, per l’installazione di nuovi sistemi di allarme, mettendosi così in sicurezza”. In particolare l’agevolazione della Regione consiste in un contributo in conto capitale, nella misura massima del 40% delle spese ammissibili, per le micro e piccole imprese del settore orafo che realizzano un programma di investimento finalizzato all’innalzamento della protezione volumetrica e perimetrale delle aziende e attraverso l’installazione di sistemi di segnalazione alternativi e ridondanti, da affiancare a quelli esistenti. L’intervento sarà reso operativo con un avviso pubblico che sarà pubblicato a breve.  
   
   
TRENTINO SVILUPPO, REGIA UNICA PER TURISMO, IMPRESE E INNOVAZIONE PRESENTATA LA NUOVA SOCIETÀ DI SISTEMA NATA DALLA FUSIONE CON TRENTINO MARKETING  
 
Trento, 5 dicembre 2012 - Un volume d’affari di circa 47,5 milioni nell’ultimo anno, 1 miliardo di euro di patrimonio gestito, 4 divisioni specialistiche, 132 dipendenti nelle due sedi di Trento e Rovereto, 4 società “di sistema” controllate, la regia del marketing turistico e di progetti strategici per il territorio quali il Polo della Meccatronica, Progetto Manifattura - Green Innovation Factory, Arca, sostegno ad internazionalizzazione e start-up. Questa è la nuova Trentino Sviluppo, nata dalla fusione con Trentino Marketing ed operativa dal 1 dicembre scorso. Una società unica, guidata da un board di cinque componenti presieduto da Diego Laner, alla quale è affidato il compito di promuovere il Trentino in modo unitario, valorizzando l’integrazione tra tutti i suoi punti di forza, dall’importante funzione turistica fino all’innovazione promossa dalle aziende e focalizzata su alcune filiere produttive. Funzioni e nuovo assetto societario sono stati presentati oggi dai due assessori di riferimento Tiziano Mellarini e Alessandro Olivi. «A suo tempo – ha sottolineato Tiziano Mellarini, assessore all’Agricoltura, Foreste, Turismo e Promozione della Provincia autonoma di Trento - il Trentino fu innovativo nel dotarsi di un’unica Apt, poi divenuta Trentino Marketing. Con questa fusione dimostriamo di saper essere ancora un laboratorio che sa leggere ed anticipare i tempi, dando risposte ad un’economia che vive di sistema, dove i mercati sono globali e non ci sono steccati tra settori economici. Trentino Sviluppo sarà volano per il territorio trentino unendo nel medesimo soggetto, la Divisione Turismo che diviene una sorta di Casa del Turismo, tutti gli asset turistici, dalla promozione alle partecipazioni nelle società impiantistiche. Il turismo ha portato l’immagine del Trentino alla ribalta mondiale ed oggi può fare da traino anche per i prodotti e le aziende locali che hanno bisogno di affermarsi su nuovi mercati». Una logica bipolare, quella che si basa sul binomio marketing-prodotti, che anche secondo Alessandro Olivi, assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento, potrà aiutare le imprese ad aprirsi verso i mercati esteri. «Con la nuova Trentino Sviluppo – ha spiegato Olivi – potremo finalmente fare ciò che con due società distinte era più faticoso, cioè leggere il territorio, l’economia trentina ed individuare dove ci sono gli elementi di giunzione. Abbiamo finalmente una società che ci aiuta a capire quali sono i punti di forza del Trentino, aiutando le aziende ad essere protagoniste dentro una rete di servizi e progetti innovativi». Al presidente di Trentino Sviluppo, Diego Laner, il compito di illustrare l’assetto organizzativo ed i capisaldi che orienteranno l’azione della nuova società di sistema. «La Divisione Sviluppo e Innovazione – ha spiegato Laner – lavorerà su due grandi temi, quello dell’internazionalizzazione e della ricerca applicata. La Attività Produttive sarà una divisione ancora più vicina alle aziende di quanto non sia stata fino ad oggi l’analoga struttura di Trentino Sviluppo, mentre la Divisione Turismo unirà alle conoscenze maturate negli anni da Trentino Marketing nella promozione turistica gli asset riguardanti le partecipazioni nelle società impiantistiche e turistiche e gli investimenti infrastrutturali, consentendo così di perseguire una regia unica nel settore». L’avvio della nuova società, operativa dal 1 dicembre scorso, rappresenta una tappa importante di un percorso avviato ad inizio anno allorché la Giunta Provinciale, con delibera del 13 gennaio 2012, impartì le direttive per la riorganizzazione di Trentino Sviluppo in relazione alla prevista fusione con Trentino Marketing. Operazione poi ricompresa nel più ampio Programma di riorganizzazione delle società provinciali varato il 16 marzo scorso. Una tappa, questa dell’operatività congiunta, non un traguardo, in quanto il Cda lavorerà nei prossimi mesi, d’intesa con la Provincia, per rendere ancora più efficace ed efficiente un assetto organizzativo che già oggi garantisce pari qualità di servizi rispetto alle due società preesistenti. Tecnicamente si è trattato di un’operazione di fusione per incorporazione di Trentino Marketing Spa in Trentino Sviluppo Spa. Molteplici gli obiettivi dell’accorpamento delle due società di sistema: la razionalizzazione delle attività in precedenza svolte dalle due società, accrescendo in particolare l’efficacia e la complementarietà delle funzioni di marketing territoriale; la razionalizzazione della gestione degli asset turistici, favorendo un efficace coordinamento tra promozione turistica e la parte strutturale ed impiantistica; l’assunzione di ulteriori funzioni di carattere strategico in materia di servizi innovativi, ritenuti essenziali per l’aumento della competitività del sistema trentino; il rafforzamento della capacità di governo delle “società di sistema”, in relazione alle urgenti necessità d’intervento derivanti dalle azioni di contrasto alla crisi economico-finanziaria e di stimolo della crescita del sistema locale. A ciò si aggiungono i vantaggi in termini di razionalizzazione della gestione amministrativa, tenuto conto dell’accorpamento in un’unica unica struttura delle attività attualmente svolte da due soggetti distinti, e lo sviluppo delle professionalità interne a seguito di una possibile maggiore specializzazione del personale. «Abbiamo stimato – ha detto in proposito il presidente Diego Laner – un risparmio di circa 300 mila euro nel primo esercizio, a partire cioè dal 2013, risultato che otterremo ottimizzando varie funzioni». Al timone della nuova Trentino Sviluppo c’è un Consiglio di amministrazione guidato dal presidente Diego Laner, che segue direttamente anche le attività produttive, con Pietro Degodenz vicepresidente e tre consiglieri: Antonietta Tomasulo, con delega a Sviluppo e Innovazione, Flavio Tosi, incaricato di accompagnare i progetti di filiere di imprese, e Paolo Nicoletti al quale spetta in particolare il compito di favorire e valorizzare l’integrazione tra le attività produttive e il turismo. Il Cda è affiancato da un Advisory Board, coordinato da Stefano Odorizzi, il cui compito è quello di proporre nuove linee strategiche per lo sviluppo della società e di suggerire al Cda pratiche di raccordo con il mondo produttivo e la dimensione esterna. Il nuovo organigramma aziendale varato dal Cda di Trentino Sviluppo prevede quattro Divisioni specialistiche - “centri” focalizzati su specifici ambiti di attività, sufficientemente autonomi e coordinati nell’attuazione degli interventi pianificati dalla Provincia - con a capo altrettanti direttori: Stefano Robol (Affari Generali), Paolo Manfrini (Turismo), Mauro Casotto (Sviluppo e Innovazione) e Filippo Manfredi (Attività Produttive). Il sistema che fa riferimento alla nuova Trentino Sviluppo comprende inoltre quattro società “di sistema” controllate (Progetto Manifattura, Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine, Arca Casa Legno, Centro Europeo di Impresa e di Innovazione del Trentino –Ceii) e 33 società partecipate. Tra le partecipazioni 18 riguardano società funiviarie, 3 turistiche, 8 società di sistema ed 8 im  
   
   
MILANO - UN SAN AMBROGIO DA 26 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 5 dicembre 2012 - Sant’ambrogio da quasi 26 milioni di euro per i milanesi. Prove generali del Natale tra chi ne approfitta per decorare l’albero e il presepe (16,5%) e chi sfrutta i giorni di festa per dedicarsi allo shopping natalizio (3,7%). Per il ponte di Sant’ambrogio quasi un milanese su quattro (23,1%) visiterà la fiera degli Oh bej Oh bej o girerà per mercatini mentre poco più un milanese su cinquanta (2,2%, era il 4,5% nel 2011) sarà in vacanza anche per tornare a casa dalla famiglia. E se il 44% dichiara di non avere in progetto nulla di particolare, c’è anche un 3% che nonostante la vacanza lavorerà. Quanto spendono i milanesi. Quest’anno circa un milanese su sei si dedicherà agli acquisti di Natale approfittando del ponte (16,7%). I milanesi prevedono di spendere in questi giorni circa 24 euro a testa, per un indotto che sfiora i 26 milioni di euro. Emerge da una stima Camera di Commercio e da un’indagine della Camera di Commercio di Milano attraverso Digicamere con metodo Cati su 273 milanesi a dicembre 2012.  
   
   
COMO: INDAGINE CONGIUNTURALE RAPIDA – OTTOBRE 2012  
 
Como, 5 dicembre 2012 - Si è conclusa nei giorni scorsi l’edizione relativa al mese di ottobre 2012 dell’Osservatorio rapido congiunto di Confindustria Lecco e Confindustria Como. I dati fanno emergere il permanere di un quadro ancora rallentato per le imprese dei due territori anche se, rispetto a quanto registrato in settembre, i giudizi riguardanti la diminuzione delle attività risultano più contenuti. Le indicazioni prevalenti descrivono una stabilità dei livelli, sia per quanto riguarda la dinamica degli ordini che rispetto all’andamento della produzione. In accordo con quanto già riscontrato nelle precedenti indagini, il mercato interno mostra segnali di difficoltà, gli scambi oltre confine, invece, risultano meno critici. La percentuale di utilizzo medio degli impianti produttivi resta su livelli di non completa saturazione (69,4%), confermando sostanzialmente il dato rilevato in settembre. Sul versante del fatturato lo scenario appare stabile, con circa un terzo delle imprese che comunicano il mantenimento delle vendite e giudizi di diminuzione e crescita che si bilanciano. Il miglioramento riscontrato, tuttavia, potrebbe essere “momentaneo”, poiché dall’analisi delle aspettative delle imprese emerge incertezza per le prossime settimane, con un terzo del campione che segnala una possibile, nuova fase di rallentamento. Permangono le criticità legate alle situazioni di insolvenza da parte dei clienti e all’andamento occupazionale che risulta caratterizzato da un elevato ricorso agli ammortizzatori sociali. Gli Ordini - I livelli di domanda registrati dalle imprese di Lecco e di Como descrivono un andamento in ripresa rispetto a quanto rilevato in settembre, con una prevalenza di giudizi indicanti la stabilità nonostante siano riscontrabili differenze tra il mercato interno e quello oltre confine. Sul territorio nazionale gli scambi continuano a mostrarsi penalizzati, con il 38,5% del campione che comunica ordini in diminuzione rispetto ai già ridotti livelli di settembre. Per il 46,1% le richieste non hanno subito variazioni mentre per il restante 15,4% la domanda è stata in crescita. Per quanto riguarda l’export, invece, il 48,5% del campione ha dichiarato livelli stabili, il 26,5% un aumento degli ordinativi e il restante 25% una diminuzione. Nonostante per un’impresa su quattro sia rilevabile una minor intensità degli scambi con l’estero, è importante sottolineare come a settembre il calo si attestasse al 45%. La Produzione - L’attività produttiva per le imprese dei due territori è caratterizzata da una sostanziale stabilità rispetto ai livelli registrati nel mese di settembre. Permangono le situazioni di rallentamento così come segnalato dal 32,5% del campione, ma si registra un’elevata percentuale (42,9%) di imprese che hanno indicato di non aver riscontrato variazioni rispetto al mese precedente. Circa un quarto del campione ha dichiarato invece di aver registrato un aumento dell’attività produttiva. La percentuale di saturazione degli impianti segna una diminuzione ulteriore, seppur lieve, rispetto alla precedente rilevazione (dal 70,1% di settembre all’attuale 69,4%). Il Fatturato - Per le imprese delle due province, sul versante delle vendite si rileva una situazione piuttosto variegata da cui traspare tuttavia una generale stabilità. Rispetto a settembre è riscontrabile un miglioramento, confermato da un marcato ridimensionamento dei giudizi in diminuzione a favore di quelli indicanti stabilità e aumento. Nel 30% dei casi si riscontra stabilità del fatturato, riduzione nel 32,5% (a fronte di un dato del 54,9% in settembre) e aumento nel restante 37,5%. Tali risultati risultano solo in minima parte influenzati da dinamiche di stagionalità che interessano meno del 18% delle produzioni totali. Le Previsioni - Le aspettative per le prossime settimane risultano incerte e in controtendenza rispetto a quanto rilevato per gli indicatori sinora esaminati. Infatti, nonostante il 60,8% delle imprese di Lecco e di Como comunichi di non attendere variazioni, e il 6,3% un possibile aumento, il 32,9% indica una diminuzione. Considerando gli ordini in portafoglio, la visibilità sulle attività indicata dalle imprese del campione permane limitata: nel 18,4% dei casi l’orizzonte temporale coperto risulta superiore al trimestre. Nel 38,2%, invece, gli ordini assicurano l’attività per qualche mese mentre nel 43,4% la visibilità è di poche settimane. Le Materie Prime - La dinamica dei costi legati all’approvvigionamento delle materie prime non rivela particolari situazioni anomale per le imprese delle due province. Per otto aziende su dieci (80,3%) il campione ha comunicato di non aver assistito a variazioni dei listini di acquisto. La quota di soggetti che hanno indicato una riduzione dei prezzi si è attestata al 14,5% mentre nel restante 5,3% è stato comunicato un aumento. Rispetto ai livelli di prezzo in vigore ad inizio anno, oltre la metà del campione (56,1%) ha segnalato di non aver subito variazioni sulle quotazioni delle materie prime prevalentemente acquistate. Nel 24,2% dei casi le imprese hanno indicato una riduzione del prezzo delle commodities mentre nel restante 19,7% un aumento. Le entità delle variazioni sono state differenti a seconda della tipologia di materie prime trattate: incrementi di prezzo hanno riguardato principalmente le materia plastiche e tessili mentre le riduzioni hanno interessato prevalentemente il comparto dei metalli. La Solvibilita’ - Anche nel mese di ottobre il ritardo nei pagamenti e l’insolvenza da parte dei clienti incidono pesantemente sull’attività delle imprese di entrambe le province, così come del lecchese singolarmente esaminato. Tale situazione riguarda circa il 70% del campione, mentre solamente un’impresa su tre non segnala criticità in questo senso. Il 30% delle imprese che ha riscontrato tale problema ha anche evidenziato un ulteriore peggioramento rispetto al mese precedente. Per il rimanente 68,2% la situazione è rimasta invariata, ma sono rari i casi di miglioramento (1,5%). I Rapporti Con Gli Istituti Di Credito - Le imprese di Lecco e di Como descrivono, in ottobre, uno scenario generalmente stabile nei confronti degli istituti di credito con i quali si è operato stabilmente. Rispetto alle condizioni praticate dalle banche in settembre, infatti, l’80,3% del campione ha indicato di non aver subito modifiche. Nei restanti casi, il 5,2% delle aziende ha segnalato condizioni migliori e il 14,5% un peggioramento. L’occupazione - A livello occupazionale si riscontra una situazione di generale stabilità per le imprese di Lecco e di Como che nell’85% dei casi hanno dichiarato di non aver avuto variazioni. Permane su livelli elevati il differenziale tra giudizi di diminuzione (12,5%) e giudizi di crescita (2,5%). Per i prossimi mesi le imprese ipotizzano ancora una fase di stabilità (73,8%), anche se i giudizi negativi risultano in aumento (21,3%) e solamente il 5% del campione prevede dei miglioramenti. I Dati Di Como Il contesto economico attuale evidenzia una situazione di rallentamento generalizzato dell’economia della provincia, all’interno del quale aumentano le divergenze tra i settori e tra imprese, a parità di settore in cui si opera. La domanda interna che diminuirà ancora nel 4° trimestre, è zavorrata da elevata incertezza, bassa fiducia, minor reddito reale da lavoro e scarso credito. Per gli investimenti si delinea ancora una dinamica negativa, favorita da un ridotto portafoglio di ordini. La riduzione dei margini si è accentuata in ottobre e contribuisce a frenare le decisioni di spesa delle imprese. Gli imprenditori attribuiscono tale peggioramento alla contrazione del fatturato e al contestuale aumento dei costi medi di acquisto. La presenza in provincia di una non irrilevante quota di aziende fortemente esportatrici consente di calmierare gli effetti negativi della recessione italiana. Se gli ordini del manifatturiero a livello nazionale sono in contrazione da quasi un anno e mezzo e quelli esteri indicano un incremento per la prima volta da aprile, la domanda dei prodotti comaschi tiene più di altri distretti, infatti: quasi metà del campione di imprese segnala incrementi di ordini da clienti esteri ed esistono numerose realtà in provincia la cui forte vocazione all’export è testimoniata da un fatturato al di fuori dei confini nazionali che supera il 60% delle vendite totali. L’attività produttiva continua a rallentare, scontando l’andamento asfittico della domanda e le previsioni non buone per il 2013. L’indice Ocse accerta che la fine della contrazione del Pil non avverrà dalla seconda metà del prossimo anno. Di conseguenza, l’attività produttiva ristagna (mediamente si è 24 punti percentuali sotto il picco pre-crisi). Stabile su livelli bassi l’utilizzo della capacità produttiva. Parallelamente alla domanda, cala anche il livello delle vendite per una quota maggioritaria delle imprese, con influenze pesantissime su margini operativi ed incidenza dei costi di struttura e indirettamente sull’offerta di credito e sull’occupazione. “Prosegue lo stallo dell’economia in generale, e le nostre aziende segnalano un serio calo di fatturato – commenta Francesco Verga, presidente di Confindustria Como -. Alcune imprese, quelle che lavorano sui mercati esteri, stanno un po’ meglio: grazie alla loro propensione per l’export risentono un po’ meno dei contraccolpi della crisi, che ha mietuto e sta ancora mietendo delle vittime. Ma le preoccupazioni più grandi arrivano dal credit crunch, che è senz’altro uno dei principali fattori di freno per le imprese non solo perché ne ostacola l’attività ma anche perché, bloccando la possibilità di fare investimenti, ne diminuisce la competitività nei confronti delle aziende straniere”.  
   
   
AL VIA L´EUROPEAN FORUM FOR INNOVATION FINO AL 6 DICEMBRE A TEL AVIV IL TERZO FORUM EUROPEO DELL’INNOVAZIONE PER PROMUOVERE ANCHE START-UP TRENTINE  
 
Trento, 5 dicembre 2012 - Riguarda in particolare quelle imprese o aspiranti tali (start-up) nei settori dell’Ict applicato alla green economy, al wellbeing, e-health, sicurezza dati e mobility, il terzo Forum Europeo dell’Innovazione (Efi 2012) intitolato ‘’Lowering barriers to Innovation, A contribution of the Start-up Nation’’ e organizzato dall’European Alliance for Innovation Eai, in programma da oggi fino al 6 dicembre a Tel Aviv. Prosegue la rotta dell’Innovazione di Eai che dal lago di Garda, dove lo scorso ottobre a Riva, si è svolto il summit :’Internet as Innovation Eco-system’, porta al mare di Tel Aviv: qui da oggi fino al 6 dicembre si svolge il terzo Forum Europeo per l’Innovazione (Efi) dal titolo: ‘Lowering Barriers to Innovation. A Contribution from the Start-up Nation’’. E´ prevista la partecipazione dei principali leader europei e israeliani, venture capital e business angels, ma anche aziende e soprattutto start-up innovative del settore pubblico e privato, per dibattere sul ruolo dell’Ict nel ciclo dell’innovazione in Europa e nel mondo. ‘’E’ un’iniziativa che va in controtendenza ai venti di guerra che di recente si sono alzati sulla striscia di Gaza – afferma il Presidente di Eai Imrich Chlamtac - , perché investire in conoscenza non è solo un antidoto alla crisi, ma anche ai conflitti fra gli uomini. Eai è un promotore chiave del Centro Peres per la pace e sostenitore della comunità Yala che riunisce virtualmente giovani arabi e israeliani, attiva su una piattaforma Internet potenziale di oltre 250.000 giovani leader. Un altro esempio di sviluppo della pace su Internet è il progetto Zooranet, la location web +dove film maker israeliani e palestinesi possono collaborare e creare insieme prodotti multimediali. ‘’Oggi Eai e Yala - prosegue Chlamtac - condividono anche una scuola di formazione che porta l´innovazione tecnologica anche nell´educazione, sotto la guida di membri Eai tra cui leader mondiali come Nicholas Negroponte, fondatore Medilab, Henry Rosowsky, Harvard presidente, Christopher Eisgruber, Rettore dell´Università di Princeton. In questo modo Eai può contribuire alla trasformazione della situazione di conflitto in Medio Oriente, coinvolgendo dal basso educatori e imprenditori delle nuove generazioni, in una parola facendo un passo oltre il crowd sourcing, per trasformare un´idea in una start-up o per fare di una start-up una impresa di successo internazionale. Eai, infine, ha tra i suoi soci e collaboratori in Israele alcune delle più grandi aziende, investitori, università e start up locali. Matimop (Centro per la ricerca e lo sviluppo dell’industria israeliana) ha collaborato con Eai per oltre due anni, inoltre, Eai, ha fatto da collegamento tra l’Ue e la Technion, la culla per start up in Israele’’. Per dare un ulteriore impulso alle realtà economiche del Trentino, Eai e Trentinosviluppo hanno ideato un’interessante coinvolgimento per le aziende trentine da applicare nel Forum di Tel Aviv, che avranno una particolare agevolazione in caso di partecipazione o contatti di collaborazione. Efi 2012 si pone pertanto come catalizzatore e trampolino di lancio per le aziende trentine che vogliono avviare contatti e sviluppare canali commerciali privilegiati verso Israele. Un’iniziativa che si inserisce con coerenza nel percorso già avviato dalla Provincia Autonoma di Trento e dal presidente Lorenzo Dellai, con i recenti accordi di cooperazione tra le istituzioni dei due territori, al fine di favorire una penetrazione trentina nel mercato israeliano. A Tel Aviv da oggi personaggi del calibro di Zvi Eckstein (Bank of Israel), Yanki Margalit (Aladin), di Alec Ross, senior adviser per l’innovazione del Segretario di Stato Hilary Clinton, Dov Moran (Disk on Key), Mickey Steiner (Sap), Eden Shohat (Face.com), Yossi Vardi (Icq) Experts, affronteranno temi che riguardano la nascita di nuove attivita’ imprenditoriali, il trasferimento tecnologico, gli incubatori e gli acceleratori di impresa, l’accesso ai fondi. Attraverso tavole rotonde, seminari e wokshop, policy maker e business leader, importanti esponenti del mondo imprenditoriale e della ricerca, dall’Europa e dal mondo, si confronteranno su idee, strategie e prossimi obiettivi per conquistare nuovi mercati legati alle innovative applicazione dell’Ict. In parallelo alle modalità appena menzionate, il Summit è arricchito da eventi tesi a stimolare la partecipazione e le opportunità di incontro tra offerta e domanda. Sono state già attivate tre competizioni: una prima competizione ha l’obiettivo di mettere insieme business angels con chi ha brillanti idee per la creazione di Start Up; una seconda competizione è pensata per le Pmi, con lo scopo di far incontrare queste ultime con importanti investitori, attraverso la presentazione di prototipi innovativi; infine, l’ultima competizione vedrà la partecipazione di laureandi e dottorandi che avranno l’opportunità di presentare, alle aziende partecipanti al Summit, i loro progetti innovativi. Per maggiori info può visitare il sito: http://efi2012.Eai.eu/  Una volta completata la registrazione sul sito, ci sarà la possibilità di accedere alla virtual exhibition, che amplificherà la possibilità di farsi conoscere e di incontrare investitori interessati a finanziare le vostre idee  
   
   
MARCHE, CALO PRODUTTIVO DEL 9,1% NEL III TRIMESTRE 2012  
 
 Ancona, 5 dicembre 2012 - Calo di produzione, fatturato e ordinativi mentre per il fatturato estero si registra una crescita di appena lo 0,5 per cento. Secondo la “ Giuria della congiuntura”, indagine trimestrale di Unioncamere Marche, prosegue il ciclo economico negativo del sistema produttivo marchigiano. L’ultimo dato positivo risale a giugno 2011, quando la produzione industriale marchigiana era aumentata del 2,3 per cento. Da allora solo dati negativi: limitati nella seconda metà del 2011 con la produzione in calo del 2,6 per cento nel terzo trimestre e dell’1,6 negli ultimi tre mesi dell’anno e travolgenti nel 2012 con un calo produttivo del 7,7 per cento nel primo trimestre, del 5,7 nel secondo fino ad arrivare a –9,1 per cento negli ultimi tre mesi. Anche per l’immediato futuro prevale il pessimismo, con il 35 per cento delle imprese che prevede un ulteriore calo della produzione ed il 42 per cento che spera di mantenere le quote attuali. Solo il 23 per cento degli imprenditori marchigiani si aspetta di aumentare la produzione per la fine dell’anno. “Soltanto le imprese esportatrici del settore manifatturiero marchigiano” afferma il presidente di Unioncamere Marche Adriano Federici “riescono a limitare i danni, grazie alle loro strategie di internazionalizzazione ed al supporto di Regione e sistema camerale sui mercati esteri. In particolare sono le industrie metalmeccaniche a trainare le esportazioni marchigiane con un incremento del fatturato estero nel terzo trimestre 2012 del 5,7 per cento mentre le imprese artigiane mostrano un evidente affanno anche sui mercati esteri, dove perdono il 5,2 per cento. E’ proprio verso l’artigianato e le piccole e medie imprese che vanno diretti gli sforzi per favorirne l’internazionalizzazione. L’unioncamere, con la presenza alle fiere e le missioni all’estero, sta moltiplicando gli sforzi in questa direzione ed anche per sostenere la ricerca e l’innovazione del sistema produttivo regionale”. Secondo i dati forniti dal Centro Studi Unioncamere Marche, da luglio a ottobre la produzione industriale del sistema produttivo regionale, è diminuita del 9,1 per cento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Si tratta del dato peggiore dall’inizio della crisi. I numeri più negativi riguardano l’artigianato (-13,5) e in genere le piccole aziende fino a 9 dipendenti (-14,7). Tra i settori il calo produttivo supera le due cifre per il tessile abbigliamento e per le calzature (-12,1) mentre si mantiene sotto il 9 per cento per gli altri comparti, con il dato migliore che è quello degli alimentari (-3,5). Dati che pesano sul sistema produttivo della provincia di Fermo (-12,8) mentre nelle altre province il calo produttivo supera di poco l’8 per cento. Per quanto riguarda il fatturato, secondo la “Giuria della Congiuntura”, nel terzo trimestre dell’anno la contrazione è stata del 7,4 per cento. Anche qui la maglia nera è del tessile abbigliamento (-12,7). Le imprese marchigiane vedono diminuire anche gli ordinativi dell’8,4 per cento con punte del 12,9 nell’artigianato e dell’11,5 nel settore energia. Una situazione che si ripercuote sul grado di utilizzo degli impianti che, da luglio a ottobre, è stato soltanto del 73,4 per cento. In attesa di superare una fase recessiva che sembra non avere fine, le imprese marchigiane navigano a vista, con appena 5,1 settimane di produzione assicurata, che scendono a 3,4 per gli artigiani. La speranza è che con il nuovo anno arrivi anche la ripresa, altrimenti i prossimi mesi saranno ancora molto pesanti per il sistema produttivo regionale, con forti ripercussioni sull’occupazione e sul reddito dei marchigiani.  
   
   
FVG: INCHIESTA CNA E COPERTURA DOMANDE GIANCENTI AL FRIA  
 
 Trieste, 5 dicembre 2012 - I Fondi di rotazione possono ora contare, oltre che sugli 80 milioni erogati in assestamento di bilancio e assegnati a ottobre, anche sui 50 milioni messi a disposizione dalla Bei (Banca europea investimenti), con cui la Regione ha chiuso un accordo per un finanziamento ponte. In tutto si tratta di 130 milioni di provvista mista che, per quanto riguarda il comparto artigiano, assicura l´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, da qui alla fine dell´anno serviranno a coprire tutte le domande (191, per un totale di 35 milioni di euro) di finanziamento giacenti al Fria (che aveva ricevuto 24 degli 80 milioni suddivisi tra i Fondi di rotazione). L´assessore ha dato la notizia ieri mattina, nel corso della presentazione a Trieste, assieme al presidente regionale della Cna, Denis Puntin, dell´"Indagine sull´accesso al credito e sull´utilizzo dei consorzi di garanzia fidi da parte delle imprese artigiane del Fvg". Ricordando che dall´anno prossimo sarà il Cata (Centro assistenza alle imprese artigiane) a gestire i fondi del Cra (Commissione regionale per l´artigianato) e che quindi questo tipo di iniziative sarà portato avanti da altri, Puntin ha ringraziato l´assessore Seganti, "che ha sempre prestato attenzione al nostro comparto". Dopo aver valutato i dati della ricerca, Federica Seganti ha commentato che "considerato il periodo, gli artigiani godono nel complesso di salute abbastanza buona, visto che, stando all´indagine, molti prevedono il consolidamento del proprio fatturato nel prossimo futuro e al momento la situazione appare nel complesso stazionaria". Tra le previsioni per il 2013 inoltre, è importante quella relativa al livello di occupazione, perché l´82 per cento delle imprese conferma che il numero di occupati rimarrà invariato, mentre il 3,8 per cento prospetta addirittura un aumento. Inoltre, "per quanto riguarda l´accesso al credito - ha osservato l´assessore - il 60 per cento ha ottenuto l´intero credito richiesto e il 22 lo ha avuto in parte, mentre solo il 7 per cento è stato costretto al rientro, a dimostrazione che il sistema bancario non è di manica larga, ma neanche insensibile alle esigenze degli artigiani". Quella ottenuta attraverso l´indagine della Cna è una fotografia che sembra avere più luci che ombre" ha detto l´assessore, rilevando che la scarsa cultura finanziaria delle piccole e piccolissime imprese messa in evidenza da questo lavoro in realtà "è diffusa in tutta Italia ed è una delle lacune della scuola, perché da nessuna parte se ne spiegano gli elementi di base, che servirebbero a tutti per gestire necessità familiari e lavorative". L´analisi rileva anche uno spostamento positivo dal consolido agli investimenti, "importante perché l´accesso al credito è più facile sull´investimento piuttosto che sul consolido", ha osservato l´assessore, e conferma che le aziende artigiane preferiscono, anche se sempre meno, l´autofinanziamento rispetto alla richiesta di credito. Elevato è il livello di conoscenza dei Confidi, "che hanno una funzione fondamentale soprattutto per piccoli e piccolissimi imprenditori" ha indicato l´assessore, rilevando peraltro che molti imprenditori rinunciano ad accedervi anche per il costo all´ingresso nei Confidi (250 euro) che, sommato ai costi delle pratiche si trasforma in una barriera, specie se l´importo da chiedere è piccolo. L´assessore ha pertanto proposto di parametrarlo sia alla dimensione dell´operazione che a quella dell´azienda, in modo da allargare la platea di base degli utenti e dare così un servizio più ampio e diversificato. Infine "resta fondamentale per accesso al credito il tema delle garanzie" ha spiegato Federica Seganti, ricordando che è stato creato e recentemente semplificato lo strumento del Fondo di garanzia per la piccola e media impresa, fonte di garanzie e controgaranzie rispetto alle operazioni di Confidi al fine di aumentarne la capacità di credito portandola dal normale 40 all´80 per cento.  
   
   
LA MECCANICA ITALIANA GUIDA L`EUROPA IL PRESIDENTE DI ANIMA/CONFINDUSTRIA ELETTO PRESIDENTE DI ORGALIME, ASSOCIAZIONE DELLA MECCANICA EUROPEA  
 
 Milano, 5 dicembre 2012 - Sandro Bonomi, Presidente di Anima/confindustria, è stato eletto il 29 novembre a Bruxelles Presidente di Orgalime, European Engineering Industries Association, che rappresenta il manifatturiero meccanico, elettrico ed elettronico per un totale di 130.000 aziende, 10.2 milioni di addetti e circa € 1.7 miliardi di produzione annuale. "E’ per me un grande onore ricoprire questo incarico. E´ un´ulteriore conferma di quanto siamo apprezzati, conosciuti e richiesti all´estero mentre in Italia facciamo fatica ad essere ascoltati" - afferma Bonomi - "Sarà mia cura fare in modo che la presenza dell´Italia in Europa sia di stimolo e di aiuto per contribuire alla crescita della manifattura europea, che oggi rappresenta il 16% dl Pil Ue, a raggiungere il 20% nel 2020 come auspicato nei programmi della Commissione Europea". Sandro Bonomi, laureato in Scienze Economiche all’Università Cattolica di Milano, è Presidente di Enolgas Bonomi Spa di Concesio (Bs), azienda certificata Iso 9000, che dal 1960 produce dispositivi di sicurezza per gas, unitamente a valvole per acqua e per gas, in ottone e in acciaio. Bonomi ha ricoperto la carica di Presidente Avr (Associazione Italiana Costruttori Valvole e Rubinetteria), nell’ambito di Anima, dal 2000 al 2007 ed è stato consigliere di Giunta e Consiglio Direttivo di Anima. Durante la presidenza Avr, a Sandro Bonomi è stata affidata anche la presidenza del Ceir – Comité Européen de l’Industrie de la Rubinetterie – l’organismo che rappresenta l’industria di valvolame e rubinetteria di 21 paesi europei. In entrambi gli ambiti Sandro Bonomi si è prodigato nella tutela del marchio aziendale nei confronti della contraffazione. Dal 1995 Bonomi è Presidente del Consorzio Brescia Export che aderisce a Federexport. Il 2 ottobre 2008 è stato nominato Presidente di Anima.  
   
   
SEMINARIO "PROGETTARE L´INNOVAZIONE"  
 
Verona, 5 dicembre 2012 - Si terrà il prossimo 12 dicembre, dalle 15.15 alle 18.30, presso la Sala Transatlantico della Camera di Commercio di Verona (C.so di Porta Nuova, 96), il seminario “Progettare l’innovazione”. Tale appuntamento, che rientra nell´ambito delle attività organizzate dello Sportello Tutela Proprietà Intellettuale, si propone di analizzare la progettazione dell’innovazione attraverso l’approfondimento dei seguenti argomenti: determinazione del Freedom To Operate; determinazione del territorio di protezione; politiche corrette di gestione di un portafoglio brevetti; monitoraggio dei concorrenti e su eventuali contraffattori. Il seminario, che si rivolge prioritariamente a imprenditori, dirigenti d’azienda, legali, commercialisti, consulenti brevettuali, prevede al termine la possibilità di porre anche dei quesiti operativi. La partecipazione è libera, fino a capienza della sala. Per partecipare è possibile iscriversi direttamente dal sito della Camera di Commercio di Verona al seguente link: http://prenotazioni.Vr.camcom.it/eventi  selezionando l’evento in questione.  
   
   
MANTOVA - FINANZIAMENTI A FAVORE DEGLI START UP E DELL´OCCUPAZIONE  
 
Mantova, 5 dicembre 2012 - Nella seduta di Giunta del 3 dicembre, presieduta dal vice presidente Fabio Paloschi, la Camera di Commercio di Mantova, ha approvato le linee guida di intervento a favore dello start-up d’impresa e un bando a sostegno dell’occupazione per l’ammontare complessivo di 250 mila euro di cui 147 mila per il finanziamento di un fondo rotativo volto a favorire l’avvio di imprese e 148 mila per il bando destinato al supporto dell’inserimento lavorativo di alte professionalità in azienda. E’ stato inoltre approvato il protocollo d’intesa per la promozione e lo sviluppo del sistema economico nelle province di Brescia, Cremona e Mantova, con le relative Confindustrie, una prova di rete tra sistema camerale e sistema economico per ottimizzare le risorse in tempo di crisi che riguarda, nello specifico, iniziative in materia di internazionalizzazione dei mercati. Infine la Giunta camerale, su richiesta di Reteimprese Italia, ha ritenuto opportuno supportare le aziende mantovane che partecipano al Mercato natalizio nelle vie del centro storico di Mantova.  
   
   
PIAGGIO AERO, CONFERENZA SERVIZI APPROVA PROGETTO FINALE LIGURE. ENTRO 21 DICEMBRE DELIBERA ALL´ESAME DELLA GIUNTA REGIONALE  
 
Genova, 5 dicembre 2012 - Fumata bianca sull´operazione per la trasformazione delle aree Piaggio a Finale Ligure. La conferenza dei servizi, riunita nel pomeriggio di nella sede della regione Liguria, ha approvato il progetto con la variante rispetto a quello del 2008. La Regione Liguria porterà all´approvazione della giunta la delibera definitiva entro il 21 dicembre dopo che un confronto fra il Comune di Finale Ligure e la società Finalmare chiarirà ogni aspetto legato alla sostenibilità finanziaria delle opere. Lo ha reso noto, al termine, l´assessore regionale all´Urbanistica Gabriele Cascino, presente alla Conferenza con l´assessore allo Sviluppo Economico Renzo Guccinelli.  
   
   
GAMBRO, ERRANI SCRIVE AL GOVERNO. "SIANO RISPETTATI GLI IMPEGNI"  
 
Bologna, 5 dicembre 2012 - Massima attenzione anche da parte del Governo nazionale alla conferma degli investimenti e della costruzione del nuovo stabilimento Gambro, dopo l’acquisizione del gruppo svedese da parte del colosso del biomedicale americano Baxter. Lo chiede il presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, in una lettera indirizzata ai ministri allo Sviluppo economico, Corrado Passera, e agli Affari esteri, Giulio Terzi. Errani mette in rilievo nella lettera che, negli incontri tenuti a fine ottobre, i vertici della multinazionale Gambro avevano confermato alle istituzioni locali e regionali e ai sindacati la decisione di costruire un nuovo stabilimento a Mirandola-medolla, nell’area colpita dal sisma dove già si trova il precedente stabilimento che dà lavoro a centinaia di persone ed è un punto di riferimento e di eccellenza dell’intero distretto. Nelle stesse occasioni, Gambro aveva annunciato un importante piano di investimenti. “Serve quindi massima attenzione da parte di tutti, a partire da Regione e Governo, affinché gli impegni vengano mantenuti sia per quanto riguarda gli investimenti sia, e soprattutto, per quanto riguarda l’occupazione e la qualificazione dei lavoratori”, conclude il presidente Errani.  
   
   
LOGISTICA, GLI OPERATORI SI PREPARANO PER L´EXPO  
 
 Milano, 5 dicembre 2012 - Per l´Expo del 2015 milioni di persone e tonnellate di merci. Occorre dunque un processo di governance generale della logistica in Lombardia, che renda la mobilità più veloce anche grazie a regole più snelle e a una maggiore collaborazione tra Enti e operatori del settore. Di questo si è discusso durante il Tavolo regionale per la mobilità delle merci presieduto dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Andrea Gilardoni, cui hanno partecipato oltre 80 protagonisti del settore. Un Settore Da 90.000 Addetti - "La mobilità merci e la logistica - ha spiegato l´assessore - sono comparti in cui sono coinvolte 18.000 imprese, che occupano 90.000 addetti e producono un fatturato annuo di 10 miliardi: è evidente che si tratta di ambiti estremamente competitivi per il nostro Paese. Abbiamo messo a fuoco il lavoro compiuto negli ultimi mesi, raccogliendo le esigenze concrete presentate dagli operatori". Intesa Con Ferrovienord E Rfi - A breve Regione Lombardia, Rete ferroviaria italiana (Rfi) e Ferrovienord sottoscriveranno un accordo, per potenziare la rete ferroviaria, aumentare la capacità di interscambio gomma-ferro e migliorare le condizioni del trasporto merci ferroviario. L´assessore ha inoltre spiegato, che sono in corso intese a livello nazionale tra Svizzera e Italia, per realizzare interventi, che garantiscano alle linee a sud delle nuove gallerie del Gottardo e del Monte Ceneri una capacità adeguata. "Un primo importante passo in questo senso - ha detto l´assessore - sarà l´apertura, il prossimo 9 dicembre, della tratta Saronno-seregno, che consentirà di realizzare un itinerario trasversale con Novara, migliorando le condizioni di accesso ai valichi". Lombardia E Svizzera Alleate - Per la Lombardia è importante sfruttare al meglio le connessioni su ferro con la Svizzera. E l´assessore Gilardoni ne ha parlato con il console generale elvetico a Milano Massimo Baggi. "Ne abbiamo discusso molto concretamente - ha spiegato -, ragionando anche sugli interventi necessari per l´adeguamento delle gallerie della tratta Luino-gallarate al passaggio dei container da 4 metri, che rappresentano lo standard attuale. Ho avuto conferma che anche a loro interessa eliminare i colli di bottiglia. Dal canto loro i rappresentanti di Rfi si sono impegnati a esaminare a fondo la fattibilità, ricordando però che alcune delle gallerie risalgono all´800". Sportello Unico Doganale A Malpensa - Da Malpensa transita oltre la metà del traffico merci via aerea, circa 440.000 tonnellate, e una quantità simile viene portata in altri aeroporti europei, con una notevole perdita per lo scalo lombardo in termini di mancati introiti doganali. "Mettere a punto procedure doganali snelle - ha evidenziato Gilardoni - è dunque una priorità di interesse nazionale". Formazione - Il Tavolo si è occupato anche degli standard professionali per la formazione continua dei lavoratori. E´ stato dunque costituito un gruppo tecnico, che ha lavorato alla riorganizzazione e al riordino delle figure professionali, rendendole meno frammentate, per consentire il migliore reinserimento del mondo del lavoro e la razionalizzazione - su standard nazionali - di un nuovo percorso scolastico.