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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Dicembre 2012 |
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GRUPPO AD ALTO LIVELLO SUL VINO FORMULA LE SUE CONCLUSIONI |
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Bruxelles - Il gruppo ad alto livello in materia di diritti di impianto del vino, fondata lo scorso aprile su richiesta del Commissario europeo per l´Agricoltura e lo sviluppo rurale Dacian Cioloþ, ha terminato il suo lavoro il 14 dicembre. Questo gruppo di esperti, composto da rappresentanti dei 27 Stati membri, del settore, come pure gli osservatori del Consiglio, dal Parlamento europeo e dalla Croazia, ha redatto una relazione accompagnata da conclusioni. Queste conclusioni saranno presentate al Consiglio e al Parlamento europeo. Essi andranno ad alimentare il dibattito in corso su questo punto nel quadro della riforma della politica agricola comune. Le principali conclusioni sono le seguenti: Ampio supporto generale sulla necessità di mantenere un quadro normativo per la semina di vino nell´Ue per tutte le categorie di vini (Denominazioni di origine protette, delle indicazioni geografiche e dei vini senza indicazione geografica) dopo la fine del regime attuale dei diritti di impianto di vino. Gli esperti hanno concluso che è di vitale importanza disporre di un meccanismo normativo dinamico che crea le condizioni favorevoli per lo sviluppo equilibrato del settore vitivinicolo europeo. Il gruppo ad alto livello considerato diverse opzioni per il futuro e un sistema avanzato di "autorizzazioni" delle piantagioni di viti nuove applicabili a tutte le categorie di vini. Tale sistema dovrebbe essere gestito dagli Stati membri, tenendo conto delle raccomandazioni provenienti dalle organizzazioni riconosciute e rappresentative professionali del settore. Qualsiasi nuovi impianti in tutte le categorie assoggettare tale autorizzazione. Le autorizzazioni sarebbero liberi, non trasferibile, ed è valida per un periodo limitato di 3 anni. Tale sistema dovrebbe essere accompagnato da un meccanismo di salvaguardia a livello Ue, che fissa una percentuale annuale autorizzato nuovi impianti, con la possibilità per gli Stati membri di fissare un livello inferiore nazionale o regionale, o di una categoria di vino per, sulla base di criteri oggettivi e non discriminatori . Se la somma di tutte le singole domande ammissibili è inferiore tali soglie nazionali, tutte le applicazioni sarebbe concessa. In caso di domande di autorizzazione che superano tali soglie nazionali, le autorizzazioni saranno concesse sulla base di priorità oggettivi e non discriminatori stabiliti a livello Ue, eventualmente integrate da criteri nazionali nel rispetto dei principi stessi. Questo nuovo sistema si applica per un periodo di forse 6 anni, con una clausola di revisione possibile. Misure transitorie È altresì opportuno prevedere. Questa sera, il Commissario Cioloþ ha accolto con favore le riflessioni del gruppo ad alto livello e ha ringraziato gli esperti degli Stati membri e del settore per il loro impegno. |
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MONZA E BRIANZA -ALIMENTARI: PREZZI IN AUMENTO ACQUISTI IN PROMOZIONE |
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Si avvicina il Natale e i lombardi, alle prese con la spesa per cenoni e pranzi in famiglia, si trovano sugli scaffali aumenti di circa l’1,5% rispetto allo scorso anno, in pratica, a parità di carrello, si tratta di circa 35 Euro in meno nelle tasche delle famiglie lombarde. Per difendersi dall’inflazione, le famiglie lombarde cambiano le proprie abitudini e cercano sempre più le promozioni: sugli scaffali dei negozi e dei punti di grande distribuzione 21 dei prodotti del carrello su 28 presentano almeno una marca in promozione. Setacciando così le offerte si può risparmiare dal 16% al 37%. In aumento in Lombardia anche il costo dei servizi: al bar, per esempio, un panino in pausa pranzo costa il 7,2% in più rispetto allo scorso anno, aumenti meno sostenuti per il pranzo in pizzeria (+2,7%). Sono alcuni dei dati che emergono dalla Rilevazione dei prezzi di alcuni beni e servizi di largo consumo a Monza e in Lombardia realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza con il coordinamento scientifico di Ref-ricerche, presentata oggi presso la sede della Camera di Commercio di Monza e Brianza. Il carrello della spesa a Monza … vale mediamente circa 164 Euro. Anche a Monza, come in Lombardia, aumenta il prezzo della maggioranza dei generi alimentari rispetto allo scorso anno, in particolar modo per prodotti come carne di bovino (+7,8% in un anno), burro (+6,6%%), parmigiano (8,6%), uova (+8,4%), caffè tostato (+7,9%) e pomodori pelati (+8,5%). I rincari significano, a parità di carrello, 32 Euro in meno nelle tasche delle famiglie monzesi in un anno. In diminuzione la carne di pollo (-4% in un anno), olio d’oliva (-4,3%) e yogurt (-3,8%). …e nelle altre province lombarde Lecco è la città più economica della Lombardia per il carrello della spesa (-4,9% rispetto alla media lombarda), seguita da Lodi (-3,4%), Como e Pavia (-2,5%). Più care della media sono Monza (+3,1%), Bergamo (+3%) e Milano (+4,7%). Pur tuttavia, le città con i prezzi più elevati sono anche quelle che manifestano con maggiore intensità i segni della crisi dei consumi: nell’ultimo anno, i prezzi degli alimentari crescono meno della media lombarda a Milano (+1,0%) e Monza (+1,4%). I prezzi dei servizi al bar in un anno crescono a Monza di +3,9%, un aumento di poco superiore ai rincari della media lombarda (+3,3%). In aumento anche il prezzo per un’uscita in pizzeria (in un anno a Monza+2,9%, in Lombardia +2,7%) e i prezzi dei servizi alla persona: andare dal parrucchiere costa a Monza per un uomo il 3,2% in più, per una donna il 9,9% in più (in Lombardia rispettivamente +2,7% e +10,3%). |
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MILANO, IL PANETTONE RIMANE IL RE DELLE FESTE
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Otto euro e 22 centesimi: è questa la spesa media a testa dei milanesi per il panettone, per un giro d’affari complessivo che raggiunge i 10,8 milioni di euro. Tiene il panettone nonostante la crisi. Lo acquista l’87,2% dei milanesi (era l’89,5% nel 2010), in linea con il dato italiano e sostituisce altri tipi di regalo (cibo e dolci, che normalmente includono il tradizionale panettone, sono il 9,3% delle scelte di doni rispetto al 4,4% dello scorso anno). Ma di quale panettone sono più golosi i milanesi? Oltre due su tre (il 70,2%) quest’anno lo preferiscono classico con uvetta e canditi, un dato in crescita rispetto al 2010 (dove erano solo il 60%), il 9,7% lo sceglie liscio senza canditi, il 6,7% solo con uvetta. Fattore d’identità per oltre 3 milanesi su 4 (76,6%), che associano l’idea del “panettone” a Milano perché lo ritengono uno dei quattro simboli della città (45%: +10 punti percentuali in due anni). E non solo per i milanesi: oltre il 60% dei napoletani e quasi il 50% dei romani associano il panettone proprio a Milano. Emerge da un’indagine realizzata a novembre-dicembre 2012 dalla Camera di Commercio di Milano attraverso Digicamere su 811 italiani, dai 18 anni in su, di cui 273 residenti a Milano, 267 a Napoli e 271 a Roma, con metodo Cati. Panettone: il dolce di Natale più “famoso” in Europa - Panettone e pandoro insieme con circa il 30% delle citazioni online sui dolci delle feste battono gingerbread cookies col 23,8%, i biscottini diffusi in tutta Europa, i candy canes, dolcetti per i bambini, col 18,7%, il Chistmas pudding tipico inglese col 16,5%, il tedesco stollen (9%), il francese buche de Noel (2,8%). Il panettone conquista circa la metà degli spagnoli, quasi un inglese su dieci e un francese su venti. Fonte: Camera di Commercio di Milano - Voices from the blogs dell’Università degli Studi di Milano (voicesfromtheblogs.Com) su quasi 40 mila tweet analizzati dall’8 al 10 dicembre, da Italia, Spagna, Germania, Francia e Gran Bretagna. Quanto si spenderà a Natale? Quasi 200 euro a testa a Milano per circa 224 milioni di euro, è spesa nelle intenzioni dei milanesi finora, in calo di circa il 30% rispetto al 2011, ma si punta ad un recupero con gli acquisti dell’ultima ora. Il 12% non farà regali per risparmiare. Va il regalo utile: cresce nelle scelte l’abbigliamento (circa un terzo dei regali, era il 28% nel 2011), i giocattoli (14%, era l’11%), raddoppiano cibo e dolci che normalmente includono il tradizionale panettone (circa un decimo, 9,3% rispetto al 4,4% del 2011), soldi (circa un decimo, come nel 2011). La crisi influirà sul Natale per l’85% dei milanesi che compreranno meno regali (46,6%) o regali più economici (53%). Emerge da un’indagine della Camera di Commercio di Milano attraverso Digicamere con metodo Cati su 811 italiani, 273 a Milano, 271 a Roma e 267 a Napoli a dicembre 2012. Il panettone tradizionale: iniziativa della Camera di Commercio di Milano - I pasticceri e i panettieri che hanno aderito all’iniziativa a Milano e provincia hanno esposto la vetrofania con il logo in vetrina e il loro panettone è un prodotto fresco, senza conservanti e artigianale. Il marchio “panettone tipico della tradizione artigianale milanese” è depositato presso l’Ufficio Brevetti della Camera di Commercio di Milano. Una iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Milano, dal Comitato dei Maestri Pasticceri Milanesi, dalle Associazioni dei pasticceri, dei panificatori, degli artigiani e dei consumatori. Che cosa distingue il panettone artigianale milanese? Viene realizzato secondo un regolamento tecnico con determinati ingredienti, nelle proporzioni stabilite e seguendo le tecniche della lavorazione artigianale. “È un’iniziativa che si gioca sulla qualità e sull’identità - ha commentato Alfredo Zini, consigliere camerale e vice presidente vicario di Epam – Confcommercio Milano -, il panettone è un simbolo ed uno dei marchi più riconoscibili della nostra città. Partiamo dalle migliori tradizioni per dare valore alla qualità dei nostri prodotti in un momento importante per i consumi come il Natale”. “È un compito prezioso – ha dichiarato Marco Accornero, consigliere dell’Ente camerale e segretario generale dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano – quello che cibi simbolo come il panettone svolgono: un ruolo di aggregazione di una comunità intorno ai suoi valori storici. Cibi simbolo ancora oggi prodotti in modo artigianale con l’accuratezza, la sapienza, gli ingredienti nostrani e il buongusto di una volta”. “Valorizzare un prodotto tipico come il panettone - ha commentato Liberata Dell’arciprete, consigliere Camera di commercio in rappresentanza dei consumatori – significa affrontare in modo nuovo le antiche produzioni all’insegna della genuinità, come concreta alleanza con i consumatori e fattore di competitività". Infine, Vincenzo Mamoli, membro di giunta della Camera di Commercio di Milano e segretario regionale Confartigianato Lombardia, ha dichiarato: “Nell’era della globalizzazione, soprattutto in occasione delle feste più tradizionali occorre riscoprire lavorazioni e sapori antichi come fattore di appartenenza alla realtà in cui viviamo e al nostro territorio affidandoci alla qualità dei nostri prodotti artigianali”. |
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DIRITTI D’IMPIANTO: DECIDANO I PAESI PRODUTTORI DI VINO |
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Venezia, “Continueremo a fare pressing sulla Commissione Europea e sul Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos perché la questione dei diritti d’impianto venga decisa in senso favorevole ai produttori e al sistema vitivinicolo europeo”. Lo ha ribadito Franco Manzato, assessore all’agricoltura del Veneto, prima regione produttrice ed esportatrice d’Italia, alla luce dell’incontro tra l’Arev, Associazione delle regioni vinicole europee, e Ciolos, durante il quale i rappresentanti dell’Associazione hanno accolto favorevolmente i commenti positivi espressi dal Commissario sulle conclusioni dello studio a favore di una regolazione del potenziale di produzione per tutti i tipi di vini, prendendo atto dell’intenzione di Ciolos di coinvolgere nelle autorizzazioni di impianto le organizzazioni professionali di ciascun Paese. I rappresentanti dell’Arev hanno proposto inoltre la creazione di un Osservatorio della viticoltura europea. “La questione di una totale liberalizzazione degli impianti vinicoli – ha affermato Manzato – sembra che si stia evolvendo nella direzione voluta dai Paesi produttori, che puntano ad un controllo produttivo per consolidare il mercato ed evitare crisi e deprezzamenti che penalizzerebbero un prodotto principe per l’agricoltura europea. Non abbasseremo la guardia e continueremo a fare pressione su Bruxelles perché la Commissione si convinca che un tema del genere non può tradursi in una anarchia di fatto, che non darebbe alcun risultato positivo per il vecchio continente”. |
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AGRICOLTURA: ABRUZZO, PER CENTRI DI RICERCA NUOVO RUOLO STANZIAMENTO DELLA GIUNTA DI OLTRE 200MILA EURO |
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Pescara - La Giunta regionale ha deliberato due importanti provvedimenti rivolti ai centri di ricerca (Crab, Crivea e Cotir). Come annunciato durante gli incontri al Crab e al Cotir, fatti solo alcuni giorni fa, "abbiamo mantenuto fede all´impegno e abbiamo adottato sia la Delibera di finanziamento pari a 260.000 euro sia l´approvazione della nuova Legge regionale che prevede l´istituzione di un unico Centro regionale per la Ricerca e l´Innovazione", ha commentato l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo. "Come già ho potuto affermare nell´ultimo incontro presso la struttura di località Zimarino ? spiega Febbo ? i dipendenti oggi hanno difficoltà nel percepire le giuste indennità retributive ma si tratta di una fase transitoria per delineare il nuovo volto di Enti di ricerca che lavorano e producono per l´agricoltura e il sistema rurale abruzzese. La realizzazione di importanti progetti con la fattiva collaborazione del privato, attivati sulla misura 214 del Psr, ha portato a ritardi imprevisti, per contenziosi al Tar, definiti favorevolmente". Secondo l´Assessore, per far fronte alla necessità finanziarie dei Centri, "abbiamo dovuto reperire le risorse necessarie attraverso la verifica di tutte le partite finanziarie residuali. Questa nuova fase di trasformazione e rilancio è completata dalla Legge regionale, che ho promosso in collaborazione con i Centri stessi e le Organizzazioni professionali, e che coinvolge le 3 strutture regionali che fino ad oggi dipendevano esclusivamente dalla Direzione Politiche agricole. Con questo provvedimento, il nuovo Centro unico sarà al servizio di tutte le Direzioni, non solo dell´Agricoltura, e pertanto lavorerà a 360 gradi nel mondo della ricerca, innovazione e sviluppo regionale per aprirsi alla fattiva collaborazione con i privati". La struttura avrà a propria disposizione un cospicuo fondo di rotazione che dovrà essere utilizzato per partecipare ai bandi regionali, ministeriali ed europei così da sostenere le indennità ai dipendenti oltre che garantire il funzionamento della ricerca. "I tre consorzi - ha spiegato meglio Febbo - sono una risorsa e devono continuare ad esserlo presidiati da un unico Ente, capace di intercettare altri fondi necessari per lavorare e portare in Abruzzo eccellenza e cambiamento in tutti i settore. Oggi la nuova Legge è una realtà - conclude Febbo - e, soprattutto, una concreta risposta alle incertezze sia dei dipendenti sia di tutti coloro che in questi giorni sono riusciti a trovare spazio e visibilità strumentalizzando la difficile situazione dei lavoratori e dei centri di ricerca. Oggi possiamo guardare con maggiore serenità al futuro di queste strutture grazie al provvedimento efficace e concretamente operativo posto in essere dalla Regione. Spero che i lavori consiliari siano celeri per arrivare all´approvazione definitiva? . |
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AL VIA IL “PROGETTO 4R”, PER LA PREVENZIONE DELLA SCRAPIE NEGLI OVINI
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E’ Partito da Siena, sabato 15 dicembre, il “Progetto 4R”, per la prevenzione della Scrapie negli ovini. Il “Progetto 4R” (Raddoppia la Resistenza per un Risultato Rapido) è un’iniziativa di prevenzione primaria, promossa dal Ministero della Salute e condivisa dalla Regione Toscana, per rilanciare i piani di selezione genetica degli ovini e caprini. Il progetto si svilupperà nella provincia di Siena, territorio a consolidata vocazione pastorale, all’avanguardia per tecniche di allevamento. Il primo incontro con gli allevatori della provincia di Siena sarà sabato 15 alle ore 10 ad Asciano, nella Sala delle Piramidi, via Martiri della Libertà 53. “4R” è un progetto di intervento sanitario per la selezione genetica per la resistenza alla Scrapie, malattia delle pecore e delle capre, causa di importanti perdite economiche per i pastori. Il progetto è stato studiato per offrire un supporto reale al lavoro dell’allevatore, nella condivisione della necessità di proteggere gli allevamenti dalla Scrapie, valorizzarne i prodotti e certificare i capi. 500 allevatori sono stati invitati ad Asciano per il primo di una serie di incontri in cui i rappresentanti delle istituzioni promotrici, supportati dagli esperti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, della Asl 7 di Siena, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Agris Sardegna e dell’Assonpa, Associazione nazionale della pastorizia, illustreranno gli obiettivi e i benefici derivanti dall’adesione al progetto 4R. Il progetto offre agli allevatori formazione, aggiornamento e supporto tecnico, genotipizzazione gratuita degli animali, aiuto per la scelta della strategia selettiva più idonea, certificazione sanitaria dei capi e degli allevamenti. Cos’è la Scrapie La Scrapie è una malattia contagiosa del sistema nervoso degli ovini e dei caprini. Non è pericolosa per l’uomo, ma per gli animali è incurabile e mortale. Prende il nome dal verbo inglese “Scrape off”, che significa “grattare”: gli animali manifestano prurito e disturbi a livello cutaneo. La patologia si manifesta negli adulti, ma l’infezione può avvenire negli animali giovani. Non esiste una terapia o un vaccino: l’unica soluzione per combatterla è la prevenzione attraverso la selezione genetica. La giornata di avvio della campagna di comunicazione e informazione Sabato 15 l’incontro comincerà alle 10, con l’apertura dei rappresentanti della Direzione sanità animale e farmaci veterinari, e, a seguire, gli esperti introdurranno le finalità e le caratteristiche del piano. Ampio spazio sarà dedciato alle domande e richieste dei pastori. |
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FVG: ADOTTATO PROGETTO PRELIMINARE DEL PIANO FAUNISTICO REGIONALE
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Trieste - La Giunta regionale ha approvato la delibera proposta dall´assessore alle Risorse agricole, naturali e forestali, Claudio Violino, con la quale viene adottato il progetto preliminare del Piano faunistico regionale predisposto dalla Direzione centrale. Il progetto di Piano faunistico regionale è corredato dal rapporto preliminare sui possibili impatti ambientali significativi dell´attuazione del Piano. Ora viene dato avvio, come previsto dalla normativa in materia, al procedimento di Valutazione ambientale strategica. Il progetto preliminare di Piano faunistico regionale verrà ora pubblicato sul sito internet della Regione con avviso di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione al fine di consentire, nei successivi 90 giorni a chiunque vi abbia interesse, di prenderne visione e presentare eventuali osservazioni scritte, e al Servizio caccia, risorse ittiche e biodiversità di effettuare la concertazione con le associazioni di protezione ambientale, agricole e venatorie riconosciute a livello nazionale e maggiormente rappresentative sul territorio regionale e con i distretti venatori. Lo stesso Servizio dovrà sentire le Province e gli organi gestori dei parchi e delle riserve naturali regionali, nonché tutte le altre istituzioni interessate. Con la stessa delibera viene prorogata la validità dell´Atto di indirizzo per la gestione faunistico-venatoria vigente sino al termine massimo di chiusura dell´annata venatoria 2013/2014 (31 marzo 2014) e non oltre la data di approvazione del Pfr, se antecedente al 31 marzo 2014, al fine di assicurare la continuità dell´attività venatoria sul territorio regionale. Il piano faunistico regionale (Pfr) è lo strumento individuato dalla normativa regionale (Lr 6/2008) quale atto di programmazione generale per realizzare gli obiettivi di tutela, conservazione, riproduzione e miglioramento della fauna selvatica e della biodiversità, nonché quelli di gestione del patrimonio faunistico e del prelievo venatorio nel rispetto del principio della pari dignità di ogni forma di esercizio venatorio e delle culture, della storia, degli usi, delle tradizioni e dei costumi del Friuli Venezia Giulia. Al fine di definire degli obiettivi coerenti con la situazione attuale e raggiungibili in tempi ragionevolmente brevi, il piano effettua una preliminare ricognizione dello status della fauna selvatica presente in regione. Nell´analisi della distribuzione, consistenza e tendenza delle popolazioni di fauna selvatica, viene fatto particolare riferimento ad alcune specie di Vertebrati omeotermi. Vengono trattate più estesamente le specie che rivestono particolare importanza per quanto riguarda la conservazione, le specie di interesse venatorio, e quelle che sono potenzialmente in grado di esercitare significativi impatti sull´ecosistema e sulle attività antropiche. Per ciascuna specie o gruppo di specie trattati, sono individuati interventi e misure gestionali volti al miglioramento dello stato faunistico e ambientale complessivo. Per quanto riguarda le specie ritenute di maggiore interesse sotto il profilo venatorio, il piano definisce gli obiettivi numerici da raggiungere. Tali obiettivi e il conseguente prelievo venatorio potenzialmente sostenibile sono alla base della determinazione del numero di cacciatori per unità di superficie agro-silvo-pastorale. Per le specie di fauna in difficolta il Pfr definisce programmi specifici di conservazione, tesi a ripristinare uno status favorevole o quantomeno a non peggiorare l´attuale situazione. Il Pfr è sottoposto a verifica almeno ogni cinque anni, ma può essere aggiornato e modificato in ogni tempo a seguito di controlli di legge o ad altra verifica tecnico-scientifica prevista dalla disciplina comunitaria, nazionale o regionale. |
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"PRODOTTI VERI E AUTENTICAMENTE MADE IN ITALY"
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Aziende agricole. Con un´interrogazione, i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi avevano notato che essendo calate quasi di un terzo le aziende agricole nella provincia di Firenze, bisognava rilanciare una politica di sviluppo e tutela delle aree agricole, rilanciando investimenti e occupazione. In particolare si metteva in guardia La Provincia di Firenze e gli enti locali sui possibili effetti del "federalismo demaniale" nella svendita dei terreni agricoli. "Non riscontriamo problemi di federalismo demaniale in provincia di Firenze", ha risposto in Consiglio provinciale l´assessore all´Agricoltura Pietro Roselli. La Provincia sta lavorando per costituire la Banca della Terre. Si punta ad assegnare a nove cooperative di giovani terreni per potere esercitare l´attività agricola. "Sarebbe nostro intendimento porre al centro il settore primario e il settore agricolo - ha continuato Roselli - C´è affanno nel nostro Paese. La Cina ci surclassa". Tuttavia il settore agroalimentare ha un fatturato che pesa. Ci vuole una politica corretta in ordine al Made in Italy. L´export italiano deve essere cioè autentico, che non banalizzi la fiducia che ha l´immaginario del mercato internazionale sui prodotti agroalimentari italiani. Se il Made in Italy è solo marchio, mentre i prodotto sono solo parzialmente italiani, si rischia la stessa crisi che ha colpito il manifatturiero. "Dalla risposta dell´assessore traggo spunto per due considerazioni - ha replicato per Rifondazione Lorenzo Verdi - Da una parte lavorare i prodotti piuttosto che produrli. Dall´altra il nuovo Piano di sviluppo rurale deve essere luogo di definizione di politiche corrette per la crescita del settore". |
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AD AVEPA ATTIVITÀ CONTROLLO SU ORGANIZZAZIONI PRODUTTORI ORTOFRUTTICOLI |
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Venezia - La Giunta veneta ha affidato all’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura Avepa il controllo sulle Organizzazioni di produttori del settore ortofrutticolo riconosciute dalla Regione e sulle loro forme associate (Aop). Tale controllo è riferito all’accertamento del loro funzionamento in termini di rispetto dei requisiti previsti per il riconoscimento, contribuendo alla sburocratizzazione e alla semplificazione amministrativa. “In base alla convenzione stipulata con Avepa subito dopo la sua istituzione – ha ricordato l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – Avepa svolge già una serie di funzioni nel settore ortofrutticolo, come l’approvazione dei programmi operativi delle Op e le relative varianti, la verifica delle spese rendicontate, la realizzazione del programma operativo, il rilascio del nulla osta alla liquidazione del contributo, il flusso delle informazioni tra Op, Regione, Agea e Ministero delle politiche agricole, la ricezione e il controllo dei programmi di ritiro e la relativa documentazione, la certificazione della regolarità concernente i ritiri dal mercato e così via”. “Nel 2010 presso le sedi di Avepa è stato istituito lo sportello unico agricolo – ha aggiunto Manzato – completando la riorganizzazione del modello istituzionale e la ridefinizione di competenze. In questo modo è stato anche dato ulteriore impulso al processo di semplificazione amministrativa soprattutto mediante la razionalizzazione dell’attività di controllo svolta a carico delle imprese che si rapportano con l’Amministrazione. Ora completiamo il quadro relativamente alle Op, affidando all’Agenzia le verifiche circa la conformità dello statuto, la composizione della compagine sociale, il valore della produzione commercializzata, l’organizzazione tecnica, amministrativa e commerciale e la disponibilità di attrezzature e strutture per lo svolgimento dell’attività. In questo modo – ha concluso l’assessore – perseguiamo anche un importante risparmio dei costi, in termini di tempo e di risorse, sia per l’Amministrazione che per le Op interessate”. |
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TRENTO, IMMISSIONI DI TROTA IRIDEA NELL´ADIGE: PARTONO CINQUE ANNI DI SPERIMENTAZIONE |
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Su proposta del presidente Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha oggi approvato il documento "Proposte di gestione del fiume Adige" che contiene gli indirizzi condivisi dal Tavolo di lavoro istituito con deliberazione della Giunta provinciale n. 2.934 del 23 dicembre 2011, composto dal Servizio Foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, dall´Associazione pescatori dilettanti trentini e dall´Associazione pescatori dilettanti della Vallagarina Con l´approvazione odierna, la Provincia consente, in via sperimentale e controllata per la durata di cinque anni a partire dal primo gennaio 2013, l´immissione di trota iridea nei seguenti tratti di fiume: per l´Associazione pescatori dilettanti trentini, nelle zone pronta pesca individuate nei piani di gestione della pesca a Trento e a San Michele all´Adige; per l´Associazione pescatori dilettanti di Rovereto nel tratto compreso fra lo sbarramento di Mori e il ponte di Sacco. Le Associazioni pescatori interessate sono impegnate a predisporre annualmente una relazione sullo stato di applicazione del documento oggi approvato in Giunta, contenente i dati statistici delle uscite e delle catture suddivise per specie e dimensioni e a predisporre, alla fine dei cinque anni di sperimentazione, una relazione a consuntivo. Al termine del periodo sperimentale spetterà al Servizio Foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento un rapporto conclusivo sull´esito della sperimentazione. |
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NATALE PIÙ “DOLCE”
(SOLO) AL PANETTONE NON SI RINUNCIA
IL DOLCE PIÙ FAMOSO D’EUROPA, BATTE I CONCORRENTI “STRANIERI”
VA IL REGALO UTILE: CRESCONO ABBIGLIAMENTO, SOLDI, CIBO, DOLCI. TENGONO I GIOCATTOLI
I MILANESI SPENDONO 220 MILIONI (FINORA UN TERZO IN MENO DEL 2011), 11 PER IL PANETTONE
IL PANETTONE TRADIZIONALE MILANESE SI RICONOSCE DAL MARCHIO IN VETRINA
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Otto euro e 22 centesimi: è questa la spesa media a testa dei milanesi per il panettone, per un giro d’affari complessivo che raggiunge i 10,8 milioni di euro. Tiene il panettone nonostante la crisi. Lo acquista l’87,2% dei milanesi (era l’89,5% nel 2010), in linea con il dato italiano e sostituisce altri tipi di regalo (cibo e dolci, che normalmente includono il tradizionale panettone, sono il 9,3% delle scelte di doni rispetto al 4,4% dello scorso anno). Ma di quale panettone sono più golosi i milanesi? Oltre due su tre (il 70,2%) quest’anno lo preferiscono classico con uvetta e canditi, un dato in crescita rispetto al 2010 (dove erano solo il 60%), il 9,7% lo sceglie liscio senza canditi, il 6,7% solo con uvetta. Fattore d’identità per oltre 3 milanesi su 4 (76,6%), che associano l’idea del “panettone” a Milano perché lo ritengono uno dei quattro simboli della città (45%: +10 punti percentuali in due anni). E non solo per i milanesi: oltre il 60% dei napoletani e quasi il 50% dei romani associano il panettone proprio a Milano. Emerge da un’indagine realizzata a novembre-dicembre 2012 dalla Camera di commercio di Milano attraverso Digicamere su 811 italiani, dai 18 anni in su, di cui 273 residenti a Milano, 267 a Napoli e 271 a Roma, con metodo Cati. Panettone: il dolce di Natale più “famoso” in Europa. Panettone e pandoro insieme con circa il 30% delle citazioni online sui dolci delle feste battono gingerbread cookies col 23,8%, i biscottini diffusi in tutta Europa, i candy canes, dolcetti per i bambini, col 18,7%, il Chistmas pudding tipico inglese col 16,5%, il tedesco stollen (9%), il francese buche de Noel (2,8%). Il panettone conquista circa la metà degli spagnoli, quasi un inglese su dieci e un francese su venti. Fonte: Camera di commercio di Milano - Voices from the blogs dell’Università degli Studi di Milano (voicesfromtheblogs.Com) su quasi 40 mila tweet analizzati dall’8 al 10 dicembre, da Italia, Spagna, Germania, Francia e Gran Bretagna. Quanto si spenderà a Natale? Quasi 200 euro a testa a Milano per circa 224 milioni di euro, è spesa nelle intenzioni dei milanesi finora, in calo di circa il 30% rispetto al 2011, ma si punta ad un recupero con gli acquisti dell’ultima ora. Il 12% non farà regali per risparmiare. Va il regalo utile: cresce nelle scelte l’abbigliamento (circa un terzo dei regali, era il 28% nel 2011), i giocattoli (14%, era l’11%), raddoppiano cibo e dolci che normalmente includono il tradizionale panettone (circa un decimo, 9,3% rispetto al 4,4% del 2011), soldi (circa un decimo, come nel 2011). La crisi influirà sul Natale per l’85% dei milanesi che compreranno meno regali (46,6%) o regali più economici (53%). Emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano attraverso Digicamere con metodo Cati su 811 italiani, 273 a Milano, 271 a Roma e 267 a Napoli a dicembre 2012. Il panettone tradizionale: iniziativa della Camera di commercio di Milano. I pasticceri e i panettieri che hanno aderito all’iniziativa a Milano e provincia hanno esposto la vetrofania con il logo in vetrina e il loro panettone è un prodotto fresco, senza conservanti e artigianale. Il marchio “panettone tipico della tradizione artigianale milanese” è depositato presso l’Ufficio Brevetti della Camera di commercio di Milano. Una iniziativa promossa dalla Camera di commercio di Milano, dal Comitato dei Maestri Pasticceri Milanesi, dalle Associazioni dei pasticceri, dei panificatori, degli artigiani e dei consumatori. Che cosa distingue il panettone artigianale milanese? Viene realizzato secondo un regolamento tecnico con determinati ingredienti, nelle proporzioni stabilite e seguendo le tecniche della lavorazione artigianale. “È un’iniziativa che si gioca sulla qualità e sull’identità - ha commentato Alfredo Zini, consigliere Camera di commercio di Milano e vice presidente vicario di Epam – Confcommercio Milano - Il panettone è un simbolo ed uno dei marchi più riconoscibili della nostra città. Partiamo dalle migliori tradizioni per dare valore alla qualità dei nostri prodotti in un momento importante per i consumi come il Natale”. “È un compito prezioso – ha dichiarato Marco Accornero, consigliere della Camera di commercio di Milano e segretario generale dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano – quello che cibi simbolo come il panettone svolgono: un ruolo di aggregazione di una comunità intorno ai suoi valori storici. Cibi simbolo ancora oggi prodotti in modo artigianale con l’accuratezza, la sapienza, gli ingredienti nostrani e il buongusto di una volta”. “Valorizzare un prodotto tipico come il panettone - ha commentato Liberata Dell’arciprete, consigliere Camera di commercio in rappresentanza dei consumatori – significa affrontare in modo nuovo le antiche produzioni all’insegna della genuinità, come concreta alleanza con i consumatori e fattore di competitività". “Con questo marchio tuteliamo e promuoviamo un prodotto portatore dell’immagine e del gusto di Milano nel mondo - ha dichiarato Pietro Restelli presidente Associazione Panificatori – Confcommercio Milano – grazie alle sapienti lavorazioni artigianali dei nostri laboratori dolciari”. “Nell’era della globalizzazione, soprattutto in occasione delle feste più tradizionali - ha commentato Vincenzo Mamoli, membro di giunta Camera di commercio di Milano e segretario regionale Confartigianato Lombardia - occorre riscoprire lavorazioni e sapori antichi come fattore di appartenenza alla realtà in cui viviamo e al nostro territorio affidandoci alla qualità dei nostri prodotti artigianali” |
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ASSEMBLEA GENERALE DEL CONSORZIO: ULTERIORE ATTENZIONE VERSO LE PICCOLE REALTÀ
IL FRANCIACORTA IN ASSEMBLEA: NASCONO LE CONSULTE DI CATEGORIA
IL PRESIDENTE ZANELLA: CONDIVIDIAMO TALENTI ED ESPERIENZE PER OFFRIRE QUALITÀ ASSOLUTA
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L’assemblea generale del Consorzio Franciacorta, tenutasi oggi e molto partecipata, ha riscosso unanime consenso da parte dei soci, che hanno approvato tutti i punti all’ordine del giorno illustrati dal Presidente Maurizio Zanella. La grande novità, accolta con vivo favore da tutti i presenti, è stata la proposta di costituire tre consulte che rappresentino le stesse categorie previste dallo statuto sociale: viticoltori, vinificatori, imbottigliatori, con l’obiettivo di dare voce e valorizzare ogni contributo da parte di tutta la filiera del Franciacorta, portandolo all’interno degli organi ufficiali attraverso un portavoce nominato da ciascuna, e rendendo così ogni azione ancora più efficace. Una proposta rivolta soprattutto alle piccole aziende, che ne hanno apprezzato lo spirito ed i contenuti, dandole pieno sostegno. “Il sistema Franciacorta – spiega Maurizio Zanella, presidente del Consorzio Franciacorta – è costituito da numerose realtà molto differenti tra loro che, attraverso queste consulte, potranno contribuire in modo organico al suo continuo miglioramento e sviluppo. Si tratta di mettere in condivisione i nostri talenti e le nostre esperienze, per presentarci con una forza rinnovata sul mercato nazionale e mondiale”. Significativi i dati presentati rispetto alle previsioni di vendita per il 2012 che, pur mancando il mese di dicembre, evidenziano una crescita a due cifre. Proposto anche un budget per il 2013 con una crescita rilevante che prevede un’attenzione particolare verso gli eventi, la comunicazione, le attività all’estero per la promozione. Proprio sull’estero si è focalizzata l’azione del Consiglio di Amministrazione che ha proposto all’Assemblea maggiori investimenti per nuovi progetti con l’obiettivo di esplorare mercati in cui il Franciacorta ha ancora notevoli margini di sviluppo. Si sposterà, quindi, da circa il 10% ad oltre il 20% il peso delle attività all’estero a partire dagli Usa, dove già il Consorzio ha attivato un programma di iniziative studiato ad hoc, per arrivare alla Germania, al Giappone e all’Inghilterra. “L’assemblea – conclude Maurizio Zanella – anche in questa occasione ha dimostrato grande coerenza e lungimiranza, oltre che per la nutrita partecipazione, anche per aver risposto agli stimoli proposti con argomentazioni costruttive. La parola d’ordine rimane qualità assoluta e l’eccellenza sarà il binario sul quale procederemo senza esitazioni, in ogni situazione che il mercato ci proporrà” |
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CONAD OLTRE LA CRISI: +8 PER CENTO DI FATTURATO,
QUOTA DI MERCATO ALL’11,1 PER CENTO E TANTA CONVENIENZA PER I CLIENTI, CONAD APRE NUOVI STORE IN QUATTRO GRANDI STAZIONI FERROVIARIE ITALIANE
RAGGIUNTO L’ACCORDO CON GRANDI STAZIONI PER LA REALIZZAZIONE DI QUATTRO INNOVATIVI STORE
SAPORI&DINTORNI NELLE STAZIONI DI MILANO CENTRALE, FIRENZE SANTA MARIA NOVELLA, ROMA TERMINI E
NAPOLI CENTRALE IN CUI VALORIZZARE E FAR CONOSCERE LE ECCELLENZE AGROALIMENTARI ITALIANE.
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Cresce la leadership nei supermercati (17,6 per cento) e nei punti di vendita di prossimità (14,1 per cento). Lo sviluppo della marca commerciale e il miglioramento dell’efficienza aziendale hanno garantito convenienza ai clienti. Nel 2013 previste nuove aperture per più di 91 mila mq di superficie di vendita, investimenti per 240 milioni di euro e oltre 2.200 nuovi posti di lavoro. Milano, 13 Dicembre 2012 – Conad cresce grazie allo sviluppo della propria rete di vendita e rafforza la leadership nei supermercati, dove raggiunge una quota di mercato del 17,6 per cento (con un incremento del 4,1 per cento rispetto al 2011), e nei punti di vendita di prossimità, con una quota del 14,1 per cento (+ 6,8 per cento rispetto al 2011). Buono anche il risultato degli iper (4,6 per cento). (fonte: Gnlc Nielsen) La quota delle insegne Conad si attesta all’11,1 per cento, con un incremento di 0,8 punti percentuali rispetto al 2011. (fonte: Gnlc Nielsen) Conad si avvia ad archiviare il 2012 con un giro d’affari previsto di 10,970 miliardi di euro, 809 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente (+7,96 per cento). A parità di rete la crescita è dell’1 per cento, nonostante le difficoltà del mercato e la forte presenza nelle aree del Centro Sud Italia, dove la flessione dei consumi è più marcata e la preferenza dei consumatori va a format di vendita convenienti. A tale risultato ha contribuito il buon andamento della marca commerciale: le vendite sono cresciute del 16,9 per cento rispetto al 2011 attestandosi a 2,089 miliardi di euro, con una quota del 25,1 per cento, superiore a quella media di mercato (18,1 per cento). Risultato raggiunto grazie ad una qualità dei prodotti assimilabile a quella della grande marca industriale, ma con un risparmio del 25-30 per cento sul prezzo. (fonte: Symphony Iri) In Italia, i volumi delle vendite nella grande distribuzione registrano un trend negativo, crollano le vendite di prodotti extralimentari, l’importo dello scontrino medio si abbassa, si registra un significativo spostamento di acquisti nei formati distributivi a maggiore convenienza e aumentano le vendite in promozione (25,7 per cento, con una punta del 27,3 per cento a ottobre e del 34,5 per cento nel canale iper). Nella ricerca della convenienza il cliente cambia il comportamento di acquisto: si rivolge sempre meno a ipermercati e superette, sempre più a discount e superstore. Nel 2012 Conad ha investito 400 milioni di euro nella realizzazione di 106 nuovi punti di vendita, con una superficie di 158.613 mq, e ha creato 4.400 nuovi posti di lavoro. Presenti in 108 delle 110 province italiane, i punti di vendita Conad sono 3.052 (40 E.leclerc Conad, 180 Conad Superstore, 918 Conad, 862 Conad City, 790 Margherita, 192 Todis e 70 altri canali) con una superficie di 1.722.774 mq (+10,14 per cento rispetto a quella del 2011). La produttività è superiore alla media di mercato – 5.420 euro – e si attesta a 6.310 euro al metro quadrato, pur con una dimensione media più piccola rispetto ad altre catene distributive (564 mq di superficie di vendita). (fonte: Gnlc Nielsen) Eccellenza per i due store Sapori&dintorni aperti nel 2010 a Firenze, che con 20 mila euro al mq si pongono al vertice della grande distribuzione italiana. «Conad continua lo sviluppo che si era programmato, forte della capacità delle cooperative e dei soci di fare sistema», ha dichiarato il direttore generale di Conad Francesco Pugliese. «Cresciamo in tutti i canali, grazie soprattutto ai prodotti private label e ai freschi. Nel 2012 abbiamo fatto molto più di quanto ci fossimo prefissati: 400 milioni di euro di investimenti e 4.400 nuovi posti di lavoro. Conad è economicamente solido e ha obiettivi di ulteriore crescita, perché la leadership assoluta del mercato della distribuzione è un obiettivo raggiungibile. Anche per il 2013, il piano strategico di sviluppo punta ad avvicinare tale traguardo». Sul fronte dell’innovazione di servizio, il 2012 si chiude con 17 distributori di carburanti Conad presenti in nove regioni italiane. Dall’apertura del primo distributore a Gallicano, in provincia di Lucca (2005) ad oggi, gli automobilisti hanno beneficiato di un risparmio di 38,5 milioni di euro, grazie ad una politica di convenienza con sconti tra gli 8 e i 10 centesimi di euro al litro. Le 55 parafarmacie Conad garantiscono un risparmio medio di oltre il 21 per cento (ma con punte fino al 40 per cento) sui farmaci acquistabili senza obbligo di ricetta medica, parafarmaci e altri prodotti per il benessere della persona. Anche i 9 corner Ottica hanno contribuito a tenere bassi i prezzi in un comparto che in Italia vale 3,3 miliardi di euro. Conad consolida i rapporti con le comunità locali nelle quali opera con i propri soci e i propri punti di vendita. Nel corso del 2012 ha raccolto 1,2 milioni di euro per finanziare i progetti di costruzione e recupero di alcune scuole danneggiate dal terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna e ha investito oltre 3 milioni di euro per dotare di attrezzature informatiche e supporti multimediali le scuole primarie e secondarie di primo grado. All’iniziativa Insieme per la scuola hanno aderito 11.727 istituti scolastici; di questi, 4.503 hanno richiesto 15.589 attrezzature informatiche disponibili in un apposito catalogo. Per il prossimo anno Conad ha messo in cantiere la seconda edizione. Assieme a Ail - Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, Conad è impegnato a sostenere la ricerca sulla leucemia mieloide acuta. La formula è quella che prevede il coinvolgimento dei clienti attraverso la raccolta punti del catalogo Immagina 2012-2013. Si è appena conclusa l’iniziativa di responsabilità sociale che ha permesso di donare una parte del ricavato della vendita delle stelle di Natale ad Ant, la onlus che si occupa di assistenza domiciliare gratuita ai malati di tumore e ai loro familiari. Grazie ai clienti, Conad donerà circa 120 mila euro per sostenere le attività di Ant. Il contesto economico non si presenta favorevole per il 2013. Nonostante ciò, Conad prevede nuove aperture per 91 mila mq di superficie di vendita con un investimento di 240 milioni di euro e la creazione di oltre 2.200 nuovi posti di lavoro. Superando in tal modo il piano strategico degli investimenti per il triennio 2012-2014 annunciato nel 2011: 770 milioni di euro finalizzati a 260 nuove aperture e 5.800 nuove assunzioni. Uno sviluppo che Conad intende realizzare anche per linee esterne, soprattutto acquisizioni, ma sul quale pesa l’entrata in vigore dell’articolo 62. Conad apre nuovi store in quattro grandi stazioni ferroviarie italiane Raggiunto l’accordo con Grandi Stazioni per la realizzazione di quattro innovativi store Sapori&dintorni nelle stazioni di Milano Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini e Napoli Centrale in cui valorizzare e far conoscere le eccellenze agroalimentari italiane. Conad apre quattro innovativi store a insegna Sapori&dintorni in altrettante stazioni ferroviarie, luoghi di vita, attività e incontro di un gran numero di cittadini e viaggiatori. Entro la fine di giugno 2013, nella galleria commerciale delle stazioni ferroviarie di Milano Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini e Napoli Centrale, Conad realizzerà quattro punti di vendita con una superficie di vendita tra gli 800 e i 1.000 mq, nei quali troveranno lavoro 100 nuovi occupati. Dimensioni importanti, che consentono di presentare al meglio un assortimento ampio per una spesa alimentare di qualità: oltre 4 mila prodotti, tutti i prodotti della linea Sapori&dintorni e 500 eccellenze alimentari locali. Store ispirati ai due aperti nel 2010 a Firenze, molto apprezzati per la posizione e la qualità delle proposte, caratterizzati da performance ottime, con una redditività di oltre di 20 mila euro/mq – ai vertici della grande distribuzione italiana –, un flusso di persone molto elevato e la prevalenza di vendita di prodotti freschi (65 per cento). I potenziali clienti sono gli utilizzatori del treno e della metropolitana, i residenti nell’area delle stazioni ferroviarie e tutti i lavoratori che gravitano all’interno e nelle aree cittadine limitrofe. Nei quattro nuovi store Sapori&dintorni, accompagnati dal claim “Il supermercato da gustare e degustare”, sarà possibile non solo fare una spesa completa e di qualità, ma anche consumare, in spazi allestiti e arredati a tale fine, i prodotti in vendita. Per Conad si tratta di un progetto di sistema, al quale concorrono tre delle otto cooperative associate. Il format, l’ambientazione, la comunicazione e l’assortimento sono espressione di un progetto nazionale, ma in ognuno dei quattro punti di vendita sarà possibile acquistare anche i migliori prodotti tipici locali. Tale investimento riconosce ragioni radicate, che vedono Conad impegnato a sviluppare una rete di vendita all’altezza delle esigenze di un cliente che cambia e chiede servizi, qualità, convenienza. Ma che è anche risposta concreta ai produttori del tipico regionale italiano – spesso piccoli e medi – capaci di una gamma di prodotti di eccellenza. La realizzazione dei quattro nuovi store è frutto dell’accordo raggiunto con Grandi Stazioni spa, la società di servizi del gruppo Ferrovie dello Stato incaricata di riqualificare e gestire le 13 maggiori stazioni ferroviarie italiane, finalizzato a creare anche i presupposti per ampliare e sviluppare ulteriormente questo network. “E’ un’occasione importante per soddisfare in modo concreto la domanda di acquisti di qualità anche in luoghi che comportano spostamenti di massa come le stazioni ferroviarie e contribuire in modo distintivo alla riqualificazione di spazi urbani che devono vivere anche oltre la funzione per cui sono stati creati”, sottolinea il direttore generale di Conad Francesco Pugliese. “Una bella vetrina per valorizzare l’eccellenza alimentare italiana e regionale, visti i 600 milioni di passeggeri in transito e l’alto numero di turisti che quotidianamente visitano queste città d’arte. Conad ha saputo dare vita ad un format dedicato espressamente a sostenere le produzioni tipiche regionali di qualità, interpretando al meglio il concetto di vicinato e fornendo risposta alle esigenze di consumo di un cliente in continua evoluzione”. “Grandi Stazioni è una realtà già molto affermata nell’ambito Retail – afferma l’amministratore delegato di Grandi Stazioni Fabio Battaggia –: offre ad oggi circa 90.000 mq totali dedicati alla vendita e ospita più di 400 punti vendita. L’intesa con Conad per il nuovo format “Sapori&dintorni” conferma la nostra scelta di puntare ad un mix di prodotti e servizi di qualità per soddisfare anche la clientela più esigente”. Il format Sapori&dintorni è molto flessibile e si presta all’integrazione con un’altra eccellenza Conad, la Cremeria, che, con il medesimo spirito, consente di degustare il migliore gelato italiano espressione della tradizione artigianale dei maestri gelatieri |
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IL VINTAGE ARRIVA ANCHE IN CUCINA: AL MUSEO DEL TESSUTO TRE APPUNTAMENTI ALLA RI-SCOPERTA DELLA CUCINA TRADIZIONALE PRATESE IN VOGA NEGLI ANNI SESSANTA.
SEDANI ALLA PRATESE, PESCHE DI PRATO E VERMOUTH BIANCO I PROTAGONISTI
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Il primo incontro sarà dedicato al Sedano alla Pratese e ai ´mangiari della fabbrica´. Fino al 22 febbraio, una serie di conferenze ci aiuteranno a conoscere le tradizioni culinarie pratesi del dopoguerra. Ogni incontro si concluderà con un assaggio per tutti i partecipanti. Un goloso viaggio alla scoperta delle tradizioni culinarie pratesi in voga dal dopoguerra agli anni Novanta ed oggi entrate nelle abitudini delle feste: è quello che prenderà il via venerdì 14 dicembre al Museo del Tessuto nell’ambito della mostra “Vintage. L’irresistibile fascino del vissuto” con il primo di tre incontri – organizzati dal Comune di Prato - Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Prato in collaborazione con la Fondazione Museo e le associazioni di categoria – dedicati a tre prodotti d’eccellenza della cucina tradizionale del territorio come il Sedano alla pratese, le Pesche di Prato e il Vermouth Bianco. “Valorizzare la cucina della nostra città – afferma l´Assessore alle Attività Produttive del Comune di Prato Roberto Caverni – significa mettere in evidenza un patrimonio storico e anche turistico. I sedani alla pratese ad esempio, monumento gastronomico della nostra tradizione, rappresentano un valore culturale perché racchiudono in sé quel modo di interpretare l´economia nella città da cui scaturisce la cultura che ci contraddistingue. Rappresentano l´identità di una comunità, abile e creativa – continua - capace di produrre risultati eccellenti con materie prime semplici, tanto da far diventare questa pietanza basata su un ortaggio modesto come il sedano, un piatto della festa. Inoltre, in un momento come questo valorizzare la nostra cucina può rappresentare un elemento fondamentale per creare nuove risorse”. Il primo appuntamento, dal titolo “Prato e la cucina vintage: i Sedani alla Pratese e la cucina della fabbrica” è dunque per venerdì prossimo, 14 dicembre, a partire dalle 17.30 con una conferenza a cui parteciperanno lo “storico” Giampiero Nigro, la curatrice del libro dedicato ai Sedani alla Pratese - edito da Claudio Martini - Nadia Bastogi, un operaio che racconterà la sua “vita in fabbrica” con particolare riferimento a “i mangiari”, l’agronomo Giacomo Petracchi e l’esperto di tradizioni gastronomiche pratesi Umberto Mannucci. A concludere l’incontro sarà il Presidente dell’Associazione Ristoratori Pratesi Giovanni Seghetti, il quale spiegherà la preparazione del complesso piatto simbolo del riciclo in cucina, come i cenci sono stati per la città laniera il simbolo del successo nel mondo del tessile. Non mancherà l’intrattenimento, con il sonetto “Ballata delle Cento Ciminiere” a cura di Octava Rima, le “Fabbrichine” e la lettura della prosa di Armando Meoni dedicata al Sedano e, come un ortaggio tanto modesto, potesse diventare il piatto simbolo della festa. Al termine della conferenza, aperitivo vintage a base di sedani alla pratese preparati dal Ristorante “Il Cavallino Rosso” accompagnati da vino del territorio e visita guidata alla mostra con possibilità di acquistare – a prezzo scontato – il catalogo in vendita nello store del Museo. Il secondo appuntamento, dal titolo “Prato e la cucina vintage: le Pesche di Prato sulla tavola delle occasioni”, è fissato per le 17.30 di venerdì 25 gennaio e a raccontare storia e ricetta di questa dolcissima specialità pratese sarà Paolo Sacchetti, recentemente proclamato Miglior Pasticcere d’Italia 2012 e co-autore del libro dedicato alle Pesche di Prato facente parte la collana dedicata ai sapori pratesi edita da Claudio Martini. Non mancherà la figura dello “storico” che racconterà come è nato questo prodotto dolciario “da forno” nella tradizione pratese e come – grazie anche all’Alkermes dell’Officina Farmaceutica di Santa Maria Novella – sia divenuto in poco tempo un prodotto ricercato e apprezzato soprattutto sulle tavole “della festa”. Il terzo appuntamento, dal titolo “Prato e la cucina vintage: Biscottini e Vermouth Bianco di Prato, i sapori della convivialità” si terrà invece alle 17.30 di venerdì 22 febbraio. A spiegare come avviene la preparazione dei classici biscottini con la mandorla ci sarà uno dei più rinomati biscottieri pratesi, Francesco Pandolfini Presidente del Consorzio dei Biscotti di Prato e titolare dello storico biscottificio. Ad illustrare la preparazione del Vermouth Bianco di Prato ci sarà l’unico produttore pratese in possesso dell’originale ricetta del 1750: l’Opificio Alla Gusteria Nunquam, che ancora oggi lo produce seguendo alla lettera la ricetta anche in fase di preparazione, senza nessun ausilio meccanico, ma solo con la combinazione di vino bianco toscano, zucchero, pochissimo alcool ed erbe aromatiche officinali spontanee e varie spezie schiacciate a mano in un pestello di marmo. Ogni incontro, con prenotazione obbligatoria (al 335 6130800 o 320 6434045) prevede un ingresso comprensivo – oltre alla partecipazione all’incontro – anche dell’aperitivo vintage e della visita guidata alla mostra |
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IMPERDIBILI APPUNTAMENTI FIRMATI ENTREMONT DURANTE LE ESIBIZIONI FREE STYLE
NELLE PIÙ IMPORTANTI STAZIONI SCIISTICHE ITALIANE
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Il marchio Entremont partecipa alle tappe del Vertical Tour: degustazioni di Raclette immersi in un’atmosfera conviviale e di festa! Entremont, azienda specializzata nel settore lattiero – caseario, fa il suo ingresso nel mondo dello sport con la partecipazione in qualità di sponsor al Vertical Tour, l’appuntamento da non mancare, caratterizzato da gare ed esibizioni, per tutti quelli che amano le discipline innovative e ormai diffusissime come lo snowboard e il freestyle. Entremont parteciperà a tutte le 10 tappe del tour itinerante che tocca le principali stazioni sciistiche a livello nazionale: 10 fine settimana per un totale di ben 22 giornate, a partire dal 29 dicembre sino al 7 marzo. Uno stand firmato Entremont verrà infatti allestito nel parterre all’interno del Villaggio Vertical Tour e, con la collaborazione di alcune hostess, i visitatori avranno modo di concedersi una pausa golosa scegliendo tra il formaggio Raclette, fondente e saporito, il prodotto per eccellenza delle serate invernali, oppure l’Emmental caratterizzato dal suo sapore fruttato, l’alleato di tutti gli aperitivi. Inoltre, sarà possibile assaggiare i prodotti a marchio Entremont anche nei locali partecipanti all’iniziativa. Quale occasione migliore per Entremont per far scoprire tutta la bontà dei suoi prodotti, Raclette e Emmental, al pubblico di giovani sportivi italiani, ma anche alle famiglie e ai bambini, in un contesto di divertimento e convivialità qual è quello dei tornei dedicati agli sport invernali. Eccole nel dettaglio le date del tour: • 29-30 Dicembre 2012 Cervinia (Ao) Demo • 19-20 Gennaio 2013 Monte Bondone (Tn) Contest Slopestyle • 26-27 Gennaio 2013 Prato Nevoso (Cn) Contest • 02-03 Febbraio 2013 Ovindoli (Aq) Demo Rail • 09-10 Febbraio 2013 Sestrière (To) Contest Slopestyle • 16-17 Febbraio 2013 Madesimo (So) Demo Slopestyle • 23-24 Febbraio 2013 Alleghe (Bl) Demo Jump • 02-03 Marzo 2013 S. Martino di Castrozza (Tn) Demo • 09-10 Marzo 2013 Bormio (So) Contest Jump • 13-14 Marzo 2013 Livigno (So) Contest Finale Entremont, specializzata nel settore lattiero-caseario francese, nasce come impresa familiare nel 1948 in Alta Savoia. Si sviluppa a livello nazionale nella produzione e nella stagionatura di forme di Emmental per poi consolidare la sua presenza in Europa e nel mondo con 158.000 tonnellate di formaggi. A partire dal 2011, Entremont si unisce al gruppo Sodiaal, dando vita alla quarta cooperativa lattiero-casearia europea : 13.000 produttori, 4,1 miliardi di litri di latte raccolti, 4 miliardi di euro di fatturato. Il nuovo gruppo opera in tutti i comparti della filiera lattiero-casearia, con marchi importanti (Candia, Entremont, Régilait, Yoplait, Le Rustique, Coeur de Lion...). Www.entremont.it www.Sodiaal.fr |
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CONCLUSIONE PROGETTO "ORTOPORTO" DI LECCE |
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Bari - Concluso simbolicamente, alla presenza dell’Assessore Regionale alle Risorse Agroalimentare Dario Stefano, Ortoporto il primo progetto di “agricoltura sociale” che ha visto le Masserie Didattiche del Grande Salento impegnate nella riabilitazione dei pazienti psichiatrici della Comunità Riabilitativa Assistenziale Psichiatrica “Villa Libertini” di Lecce. Alla cerimonia sono stati invitati anche i referenti dei Gal, i Gruppi di azione locale, della provincia di Lecce, quali possibili soggetti che possano proseguire un progetto sperimentale (il primo in Puglia) riuscitissimo. Presenti anche Sonia Giausa responsabile comunicazione istituzionale della Asl delegata dal Direttore Generale Valdo Mellone e il l Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Serafino De Giorgi. Ortoporto, progetto della Asl di Lecce che ha ottenuto il patrocinio dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, è stata un’esperienza di “agricoltura sociale” che ha coniugato i temi della coltivazione e trasformazione dei prodotti della terra, a quelli della cura e del benessere, propri dell’attività riabilitativa psichiatrica.I tempi ed i modi della coltivazione sono infatti di per sé una metafora concreta della cura della persona: la consapevolezza dei vincoli naturali, l’impegno necessario alla realizzazione dei prodotti, la soddisfazione del raccolto e l’esercizio di un consumo consapevole. Concetti facilmente trasferibili nella pratica riabilitativa psichiatrica dove partendo dal riconoscimento dei propri limiti, si punta con impegno a volte faticoso, ad incrementare le proprie capacità ed autonomie. Questi i principi che hanno guidato la stesura del progetto “ortoPorto”, che assieme a Slow Food Lecce e Farm Market Salento, hanno avviato i laboratori del gusto dedicati agli ospiti della Crap e l’attività orticola recuperando un’area dismessa a ridosso della struttura riabilitativa. Le Masserie Didattiche, con la realizzazione di laboratori sia presso la Crap che presso alcune masserie, hanno aiutato ad accrescere le conoscenze e le competenze degli utenti, appassionandoli ulteriormente al mondo dell’agricoltura e della trasformazione di prodotti. “Lo scopo ultimo del progetto “Ortoporto” - è stato sottolineato dai responsabili - è quello di rendere autonoma e produttiva l’esperienza di coltivazione, fino a farla diventare una vera e propria opportunità occupazionale per gli utenti. Ma il raggiungimento di tale ambizioso obiettivo richiede tempo, ed una paziente e continua opera di supporto tecnico da parte di personale qualificato e motivato. Le iniziative di “agricoltura sociale”, per uscire dalla fase di promozione e diventare stabile intervento, hanno bisogno di risorse, non sempre facili da reperire in questo duro contesto economico”. “Ci piace l’idea che l’agricoltura, in linea con l’immagine della madre terra generosa, sia occasione anche di buone pratiche di politica sociale. Occasione, cioè, per una didattica che oltre a trasferire i valori della nostra tradizione contadina, accompagna giovani e meno giovani nei percorsi di inserimento sociale – ha commentato l’assessore Dario Stefàno. Per questo metteremo in campo ogni possibile azione per dare prosecuzione a questa iniziativa sperimentale di agricoltura sociale, magari allargandola anche a tante altre strutture riabilitative. Proprio con questo obiettivo convocheremo a breve, dopo le festività natalizie, un incontro con la rete dei Gal pugliesi, proprio con l’intento di raccontare questa straordinaria esperienza e, di conseguenza, condividere modalità operative e di individuazione di possibili risorse disponibili gia´ all´interno dei psl approvati con l´intento ambizioso che questa buona pratica possa essere replicata su tutto il territorio regionale”. |
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ACEROLA, UN CONCENTRATO DI VITAMINA C UTILE NELLA STAGIONE INVERNALE
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Il suo nome scientifico è Malpighia punicifolia, ma è comunemente nota come Acerola. Questo arbusto, che raggiunge fino ai 4 metri di altezza, cresce nei paesi a clima temperato caldo ed è coltivato soprattutto nel nord del Brasile. Ha un frutto ovale di colore rosso intenso e dalla buccia sottile, simile alle ciliegie, anche se appartiene a tutt’altra specie. E proprio dai suoi frutti maturi, privi di nocciolo, si ricava un succo che viene concentrato e nebulizzato, fino ad ottenere un estratto ad altissimo contenuto di acido ascorbico, ossia la famosa vitamina C (fino al 25%). L’osservatorio Aiipa (Associazione Italiana Industrie prodotti Alimentari – Area Integratori Alimentari) segnala alcune evidenze scientifiche che confermano le proprietà benefiche dell’estratto di Acerola. Il prof. Antonello Sannia, Presidente della Società di Medicina Naturale, sottolinea: “La letteratura scientifica evidenzierebbe un’attività antivirale e di stimolo al sistema immunitario (in quanto aumenta l’attività fagocitaria dei leucociti e favorisce lo sviluppo dei linfociti). Ma non solo. L’acerola, particolarmente ricca di polifenoli - quali i flavonoidi - e di antocianidine, vanta anche proprietà antiossidanti e favorisce un assorbimento più rapido del ferro dall’intestino”. “In associazione con vitamina A, vitamina E e selenio, questo estratto è molto utile” - aggiunge Sannia,. “Le cellule del sistema immunitario hanno bisogno di molta vitamina C per funzionare bene, e ne consumano parecchia durante le infezioni batteriche e/o virali. Pertanto in presenza di questi disturbi è importante un buon rifornimento di vitamina C. Siccome le riserve di vitamina C si esauriscono molto rapidamente sotto sforzo, la sua integrazione è importante. La dose giornaliera consigliata è di 40-50 mg per i bambini e 60-80 mg per gli adulti” |
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LA THUILE: DOLCE O SALATO… PURCHÉ SIA CIOCCOLATO!
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Nell’aprile 2012, a La Thuile, ha preso il via la nuova iniziativa Cioccolando In Alta Quota – Eccellenze made in Italy, promossa da un gruppo di esercenti locali, professionisti che hanno nel cuore il cioccolato e il desiderio di valorizzarlo nelle sue infinite e golose declinazioni. L’alto livello qualitativo dell’offerta e l’accurata ricerca delle materie prime sono i cardini della proposta. Il cioccolato è un gustoso ingrediente, spesso protagonista di finissime proposte di pasticceria, ma anche di sfiziosi piatti salati. Passione per molti, irresistibile per i golosi, con il cioccolato sono possibili abbinamenti audaci e appetitosi che sorprendono anche i palati più raffinati. A La Thuile, che nel 2009 ha ricevuto il riconoscimento di Città del Cioccolato, in un contesto ambientale unico e affascinante tra le montagne più alte d’Europa, la magia di questo impareggiabile alimento si celebra attraverso l’originale iniziativa Cioccolando in alta quota, promossa da un gruppo di professionisti che hanno il cioccolato nel cuore e che con le loro proposte trasmettono cultura, creatività e passione. Puntare sulla ricerca della materia prima, sull’innovazione e sullo scambio di esperienze, ponendo il cioccolato come elemento centrale dell’offerta, è ciò che caratterizza il gruppo. L’idea è quella di creare percorsi degustativi di alta qualità per valorizzare il “cibo degli dei”, abbinandolo sapientemente anche ai prodotti tipici valdostani. Cioccolando in alta quota è un viaggio alla scoperta di vere e proprie eccellenze made in Italy, dalla lavorazione artigianale del cioccolato, all’elaborazione di dolci classici e internazionali, dalla rivisitazione di ricette con insoliti accostamenti di spezie, alla realizzazione di pietanze in cui la combinazione di cioccolato con pesce, carne e verdure diventa armonia. Di seguito le caffetterie, le pasticcerie, i ristoranti e i negozi di La Thuile che aderiscono a Cioccolando in alta quota, riconoscibili perché espongono la targa Città del cioccolato: Serendipity Coffee and Words propone lo speciale gelato al cioccolato fondente, anche nella versione con lo zenzero e in quella con l’arancia; la deliziosa torta 1441 dedicata a La Thuile, un delicato pan di spagna al cioccolato con mousse al cioccolato; gli squisiti cioccolatini alla viola e gli intramontabili biscotti. Cioccolateria Chocolat si distingue per la famosa “Tometta di La Thuile” specialità brevettata a base di cioccolato e nocciole; gli originali cioccolatini all´aceto di lamponi e ganache di nocciola, mirtilli di La Thuile e lamponi di La Salle; le cialdine di cioccolato fondente al 61% con ginepro di La Thuile, servite con Chaudelune vin de glace; la Fondue Chocolat ai due cioccolati, servita con frutta fresca e dolcetti secchi rigorosamente prodotti dalla maison. Macelleria Tussidor propone i sanguinacci al cioccolato, rivisitazione della tradizionale ricetta del boudin. La Brasserie du Bathieu offre una superlativa pizza al cioccolato. Ristorante La Crèche presenta due originali portate: Tagliolini al perlage di tartufo con scaglie di cioccolato fondente Filetto ai frutti di bosco bagnati da una fonduta di cioccolato bianco Ristorante La Fordze invita a provare il menu al cioccolato: Crostino con lardo di Arnad Gnocchetti con spek, gorgonzola e cacao Petto di pollo al cioccolato Crêpes al cioccolato con crema al Grand Marnier Ristorante Brasserie La Lisse realizza un gustoso Sformatino al cioccolato e ottime Crêpes ai due cioccolati. Ristorante La Maison de Laurent propone un delizioso menu al cioccolato: Ravioloni al burro e salvia e cioccolato Bocconcini di pollo al cioccolato e cipolline Sufflè al cioccolato Le Coq au vin propone un raffinato menu degustazione al cioccolato: Petto d´anatra cotto a bassa temperatura caramellato alla polvere di cacao su crema di finocchi con briciole di liquirizia e grissino dolce-salato Tortelli di pasta all´uovo e cacao ripieni di seirass e timo con straccetti di cinghiale stufati al Petit Rouge Costoletta di cervo cotta al rosa e gratinato al forno in crosta di nocciole e fagioli di cacao poi glassato con salsa al cioccolato speziato oppure Carpaccio di trota salmonata della Valdigne marinata al sentore di zenzero su verdurine croccanti di stagione e pesca gialla, citronette al pepe rosa e salsa di yogurt, aneto e cioccolato bianco Millefoglie al cacao amaro farcite con crema mascarpone, rocher al cocco e fondente su sorbetto alla banana Le Coq Maf presenta “Chocolarum”, un perfetto abbinamento di cioccolato fondente e Rum Pregiato. Hotel Ristorante Les Granges propone un particolare menu al cioccolato: Bocconcini di formaggio di capra ricoperti al cioccolato Crostini di pane nero con miele, lardo e castagne ricoperti al cioccolato Gnocchi in salsa di fontina e bleu d´Aoste con crudo di Bosse spolverato al cacao amaro Spezzatino di manzo con nocciole tostate e cioccolato con polenta Pera al cioccolato con amaretti accompagnato da flûte di passito Ristorante Lo Riondet offre una speciale Torta Rustica al Cioccolato Fondente e la Polenta Integrale macinata a pietra e spolverata con il cacao. I menu sono indicativi e suscettibili di variazioni in funzione della stagionalità e reperibilità delle materie prime www.Lathuile.it |
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SOGNID’ORO PRESENTA LE NUOVE REFERENZE CHE ARRICCHISCONO LA LINEA “LE CAMOMILLE” E LA LINEA “GLI INFUSI”.
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Due deliziose varianti di camomilla setacciata al piacevole gusto di frutta che rappresentano una novità assoluta per questo mercato e due nuovi infusi mono erba che vanno ad ampliare l’offerta Sognid’oro in questo segmento. Sognid’oro, marca storica della camomilla, sinonimo di elevata qualità e competenza presenta una novità assoluta per il mercato della camomilla: due deliziose varianti di camomilla setacciata al piacevole gusto di frutta: limone e pesca. Dall’esperienza Sognid’oro nasce il perfetto connubio tra la camomilla e il gusto delicato della frutta per offrire un’alternativa buona ed invitante al celebre gusto classico. I due nuovi infusi mono erba Malva e Menta arricchiranno invece la linea degli Infusi. Sogni d’oro da sempre rende ogni infusione un momento di piacere unico. Miscele sapientemente preparate per offrire tutta la bontà e le proprietà benefiche della natura. Entrambe le varianti sono particolarmente indicate in questo periodo dell’anno, quella a base di Malva favorisce il benessere della gola, l’infuso Sognid’oro Menta è un complemento alimentare utile a favorire la digestione e quindi ideale al termine di pasti sostanziosi come quelli che caratterizzano le feste natalizie. Prezzi consigliati al pubblico: • Camomilla Setacciata con succo di limone Euro 2,09 Euro • Camomilla Setacciata con succo alla pesca Euro 2,09 Euro • Infuso alla malva 2,88 Euro • Infuso alla menta 2,88 Euro |
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"SAPORE DECISO, GUSTO E SORRISO":
E´ ARRIVATO IL SESTO RICETTARIO DELLO ZAFFERANO LEPROTTO
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Il nuovo ricettario Leprotto propone tante ricette inedite a base di zafferano suddivise tra antipasti, primi, secondi e dolci. Questo sesto numero è arricchito dallo speciale “Leprotto, lo Zafferano Creativo”, un vero e proprio menu dal sapore deciso e tanti consigli originali. Lo sapevate, ad esempio, che una bustina di zafferano può dare un tocco in più al sushi? Ma lo Zafferano Leprotto può essere anche un valido alleato per la colazione o la merenda. Una bustina, ad esempio, può essere aggiunta al latte o allo yogurt, oppure agli impasti dei dolci da forno o dei biscotti; o ancora, per la merenda dei più piccini, lo zafferano può dare colore al burro spalmato sul pane con la marmellata. Per i più grandi, invece, Zafferano Leprotto è l´ideale per conferire sapore e un colore unici a cocktail creativi, a liquori fatti in casa, e anche a tè e tisane. Quanti utilizzi per una piccola bustina che si appresta a festeggiare un avvenimento importante. L´anno prossimo, infatti, il simpatico Leprotto compirà 50 anni (nasce nel 1963, a Milano) e il ricettario numero 6, con una veste grafica rinnovata e tante ricette a base di zafferano facili da realizzare, sarà proprio quello del 50esimo; uno strumento sempre più utile per preparare tanti piatti semplici e gustosi a base di zafferano, dall’antipasto fino al dolce, adatti alle prossime festività natalizie, così come alle stagioni più calde. Il nuovo ricettario Leprotto sarà allegato alle principali testate di cucina, settimanali e quotidiani fino a fine dicembre secondo il seguente calendario: Di Più Tv + Allegato Stellare N.51 Del 18/12/12 Diva & Donna N.51 Del 18/12/12 Starbene N.1 Del 22/12/12 Casaviva N.1 Del 27/12/12 Zafferano Leprotto: Sapore Deciso Nel 1963 nasce a Milano la prima bustina di Zafferano Leprotto. Uno zafferano di qualità superiore contraddistinto da proprietà organolettiche più decise: colore giallo vivo, sapore accentuato e profumo più intenso. Per questo motivo ancora oggi sulla bustina dello Zafferano Leprotto si legge “sapore deciso”. Sin dalla nascita lo Zafferano Leprotto si connota come marchio giovane, moderno e vitale, caratteristiche espresse anche dal soggetto grafico scelto che esprime energia allegria e gioia di vivere, gli stessi valori simbolicamente rappresentati dal colore giallo dello Zafferano. Con lo Zafferano Leprotto nasce un´autentica cultura aziendale dominata da due valori di fondo: il rispetto della tradizione e l´avanguardia che grazie ad esclusive tecnologie di lavorazione e confezionamento offrono al consumatore uno Zafferano sicuro e con elevate qualità organolettiche nel tempo. Lo Zafferano Leprotto è: • All’avanguardia grazie ad un laboratorio interno di analisi e ricerca specializzata sullo Zafferano; • Lavorato con metodi e tecnologie innovative che consentono di garantire una qualità top e costante nel tempo; • Un prodotto sicuro grazie all’attento controllo qualità lungo l’intero processo di lavorazione della materia prima; • Confezionato con materiali capaci di conservare a lungo le sue inconfondibili proprietà; • Apprezzato da milioni di consumatori dal 1963. Le confezioni di Zafferano Leprotto in vendita sono di due tipi: - Da 4 bustine: 5,26 € - Blister da 6 bustine: 7,96 € |
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L’APERISFIZIO DELLE FESTE DE LA BOTTEGA DI OLIVIA&MARINO:IDEE STUZZICANTI PER ORIGINALI APERITIVI E ANTIPASTI SOTTO L’ALBERO!
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Le Feste natalizie sono ormai alle porte e inizia un frenetico susseguirsi di occasioni per incontrare parenti e amici con cui scambiarsi regali e auguri. Per farlo in modo originale e sfizioso l’ideale è organizzare un perfetto Aperisfizio con le specialità da forno de La Bottega di Olivia&marino! Poche e semplici mosse per creare l’atmosfera giusta: un tocco dorato per gli addobbi natalizi, il profumo delle spezie che si diffondono nell’aria, il tepore del fuoco nel camino e qualche sorso di rosso per brindare con gli amici di sempre. Protagonisti dell’Aperisfizio questa volta gli Sfilati alle olive con lardo croccante. L’eccellenza di un prodotto tipico come il lardo di Arnad, sapientemente abbinato alla qualità degli Sfilati alle olive de La Bottega di Olivia&marino e alla croccantezza delle noci, dà vita ad una sfiziosa ricetta che stuzzicherà il palato degli ospiti riuniti per la vigilia, il giorno di Natale o la sera di San Silvestro prima di affrontare ricche e succulente pietanze. Per accompagnare amabilmente il tutto, un calice di Pinot Noir sarà l’abbinamento perfetto. L’aperisfizio esalta i sapori più tipici e sfiziosi del Bel Paese, interpretandoli in chiave nuova con proposte appetitose che valorizzano il gusto degli ingredienti. La ricetta Sfilati alle olive con lardo croccante, tratta dal libro “Voglia di Aperisfizio”, è la proposta culinaria suggerita da uno dei tanti membri della community online de La Bottega di Olivia&marino |
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