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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 22 Gennaio 2013 |
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DIVENTA UN FILM IL MAXI-CONCERTO DI BOCELLI A PORTOFINO IERI SERA ANTEPRIMA MONDIALE AL CINEWORLD DI LONDRA. |
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Portofino, 22 Gennaio 2013 - "Una nuova, bella e grande opportunità per un momento di promozione planetaria della Liguria, un grazie ai promotori e a Portofino che sfidando difficoltà e scetticismi ha portato a casa un formidabile risultato". Così, Angelo Berlangieri, assessore regionale al Turismo, commenta la presentazione, in anteprima mondiale, lunedì 21 gennaio, in serata, al Cineworld di Londra a Piccadilly, del film "Love in Portofino" – 82 minuti - con il maxi-concerto di Andrea Bocelli registrato a metà agosto a Portofino. "Love in Portofino", da giovedi 14 febbraio, festa di San Valentino, arriverà nelle sale di molti paesi del mondo. All´anteprima di Londra sarà presente il comune di Portofino con l´assessore al Turismo Roberto Viacava, "inviato" del sindaco del borgo Giorgio D´alia, che al Cineworld porterà anche il saluto della Regione Liguria. "Love in Portofino" è annunciato da un bellissimo trailer sul sito dell´evento, con le immagini di una splendida Portofino, palcoscenico naturale del concerto promosso da Sugar Music e registrato dalla tv pubblica americana Pbs, destinato a bissare il successo della precedente produzione di Andrea Bocelli, a Central Park, a New York. Bocelli nel film canta in italiano, francese, spagnolo, inglese, portoghese e in napoletano. I brani sono: Cinema Paradiso (featuring Chris Botti), Senza fine, Anema e core (featuring Caroline Campbell), Quizas Quizas Quizas, A mano a mano, Perfidia, Champagne, Corcovado (featuring Sandy), Tristeza, La vie en rose, Something stupid (featuring Veronica Berti), Besame mucho, Love me tender, September Morn, When i fall in love (featuring Helene Fischer, Chris Botti) Roma nun fa la stupida stasera, Era Gla tuto provisto, Love in Portofino (featuring Caroline Campbell), My Way. |
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PRIMITIVE: PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA IL PIÙ IMPORTANTE PROGETTO ESPOSITIVO DELL’ARTISTA E REGISTA THAILANDESE APICHATPONG WEERASETHAKUL UN’IMMERSIONE NELL’IMMAGINARIO ONIRICO ED EVOCATIVO DI UNO DEI PROTAGONISTI DELLA SCENA ARTISTICA E CINEMATOGRAFICA DI OGGI MILANO 7 MARZO – 28 APRILE 2013 |
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Milano, 22 gennaio 2013 - Apichatpong Weerasethakul, artista e regista thailandese che con i suoi film e le sue installazioni ha catturato l’attenzione della critica e dei media in tutto il mondo, porterà in Hangarbicocca a Milano, dal 7 marzo al 28 aprile 2013, Primitive, un’installazione inedita in Italia presentata in una nuova versione appositamente concepita per gli spazi di Via Chiese 2. Il progetto, curato da Andrea Lissoni e realizzato con il supporto di Pirelli, è un percorso tra cinema e suono, interviste-documentario e clip musicali, in un mix di generi artistici e linguaggi che dà luogo a un’opera corale. Protagonisti sono i giovani abitanti di un villaggio nel nord della Thailandia, Nabua, ripresi nella vita quotidiana e nel progetto di costruzione di un’astronave che diventa strumento simbolico per immaginare un futuro diverso ma anche luogo di ritrovo e di fuga dalla realtà. Racconto contemporaneo in cui si incontrano elementi biografici e riflessione storica, cultura giovanile e spiritualità, atmosfere oniriche e critica sociale, Primitive è anche una riflessione sul cinema e su come si sta trasformando il nostro modo di fruire le immagini: giustapponendo più visioni contemporaneamente, in modo contemplativo o distratto, immersivo o fugace, intimo o condiviso. Allestita in un buio quasi totale, l’installazione è pervasa da un’atmosfera magica e misteriosa che si snoda tra i poli opposti di luce e ombra, silenzio e rumore, gioia di vivere e peso della memoria: il percorso, che inizia con una solare immagine di ragazzi in corsa, si sviluppa tra luci e bagliori, silenzi e suoni improvvisi, per poi concludersi con una scena notturna nel villaggio spopolato, squarciato da fulmini improvvisi e abitato da enigmatiche apparizioni. Apichatpong Weerasethakul – vincitore della Palma d’Oro al Festival del Cinema di Cannes del 2010 (con il film Uncle Boonmee Who Can Recall his Past Lives), protagonista dell’ultima edizione di Documenta – è considerato sia in ambito cinematografico che artistico uno degli autori più influenti dell’ultimo decennio, grazie alla sua capacità di integrare nello spazio formati, dimensioni, fonti visive e sonore diverse, costruendo nuove forme di visione delle immagini in movimento. Il Progetto Primitive nasce come un progetto collaborativo con i giovani abitanti di Nabua, villaggio nel Nord della Thailandia, che fu messo sotto assedio, dagli anni ‘60 agli anni ‘80, dall’esercito thailandese. Nel 1965 una ribellione degli agricoltori diede luogo a una cruenta battaglia a cui seguirono lunghi anni di violenze che portarono alla fuga degli uomini, lasciando il villaggio abitato solo dalle donne e dai bambini. Gli adolescenti del luogo, figli e nipoti dei ribelli di un tempo, con i quali il regista ha vissuto, lavorato, condiviso momenti della giornata, danno vita a un’opera d’arte partecipata dove la vitalità e l’energia dei ragazzi si fondono con il linguaggio narrativo dell’artista. Apichatpong Weerasethakul, il cui progetto artistico coincide quasi totalmente con le proprie scelte di vita, trascorre lunghi periodi alla ricerca delle storie per i suoi film, esplorando i luoghi del suo Paese legati alla memoria collettiva e quella personale. Lavorando e vivendo per lunghi periodi con coloro che poi diventano i protagonisti delle sue opere, l’artista prende spunto dalle vicende di vita delle persone incontrate, intrecciandole con le proprie visioni in un racconto frammentato e visionario che è la cifra artistica delle sue opere. “La presenza dei ragazzi ha reso l’aria di Nabua respirabile” racconta. “Così Primitive è diventato il ritratto di una generazione di adolescenti discendenti da contadini comunisti. Ero affascinato dai loro tagli di capelli, dal loro abbigliamento alla moda. Era il look delle popstar thailandesi e coreane. [Preparando Primitive] Ho sognato di produrre una rock band di Nabua. E loro hanno sognato di diventare attori!” racconta l’artista. (Da Apichatpong Weerasethakul, a cura di James Quandt. Filmmuseum Synema, 2009) Primitive – oltre le vicende storiche e biografiche a cui è legato – è un ritratto universale di una generazione di giovani che forse ha perso il senso della storia ma non l’energia e la speranza necessarie per immaginare un futuro migliore. Con un linguaggio dirompente che fonde modalità e codici produttivi e travalica le frontiere dell’arte e del cinema, Apichatpong Weerasethakul riafferma le origini e l’identità di un luogo dimenticato e di una popolazione negletta e li proietta verso il futuro con la forza di sentimenti universalmente incorruttibili come l’amicizia, l’unione, il desiderio di evasione. I fatti reali si innestano nella leggenda, nella favola e nel racconto: in questo senso il lavoro di Apichatpong Weerasethakul pone un nuovo paradigma sia nel campo del cinema sia in quello dell’arte, dimostrando come i confini fra accadimenti, documentazione, memoria e ricostruzione siano sottili e ambigui e sempre influenzati dallo sguardo di chi racconta. L’artista Apichatpong Weerasetakul è nato nel 1970 a Khon-khaen, nel nord della Thailandia, dove è cresciuto. Ha studiato Architettura e in seguito si è specializzato in filmmaking all’Art Institute di Chicago. Come regista, è l’autore che ha più influenzato l’ultima generazione di giovani cineasti indipendenti e artisti visivi che lavorano con video e film. Ha ricevuto numerosi premi tra i quali la Palma d’oro a Cannes nel 2010 e il premio della Giuria di Cannes nel 2004 per Tropical Malady. Nel 2010 il film Syndromes and a Century è stato dichiarato il miglior film del decennio in occasione del celebre The Best of the Decade: An Alternative View organizzato dalla Cinematheque del Toronto International Film Festival, vincendo una competizione conregisti come Abbas Kiarostami, Ingmar Bergman e Jean-luc Godard. In ambito artistico è stato il primo artista a ricevere il Fine Prize dal 55th Carnegie International, Usa e il suo lavoro è stato presentato nel 2012 a Documenta di Kassel. Le sue opere sono state esposte in importanti musei nel mondo tra i quali il New Museum di New York e il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris. La Tate Modern di Londra ha acqusito in collezione una sua opera. |
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INAUGURATA A MATERA LA BIBLIOTECA STORICA DELL´AGRICOLTURA |
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Matera, 22 gennaio 2013 - Al termine di una giornata di studio dedicata alla sostenibilità e alle innovazioni per un’agricoltura di qualità è stata inaugurata oggi a Matera la Biblioteca storica dell´agricoltura e dello sviluppo rurale della regione Basilicata. La struttura, ubicata presso la sede di Matera del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, è intitolata a Vincenzo Valicenti (Rotondella 1920 - Matera 2007) dirigente della pubblica amministrazione. Valicenti ha operato per lo sviluppo della frutticoltura del Metapontino e, in particolare, per la crescita dell’associazionismo tra i produttori agricoli, per i servizi di sviluppo agricolo e nei settori della divulgazione agricola, dell’innovazione tecnica e della fitopatologia. Nella biblioteca è disponibile al pubblico un fondo storico di grande pregio che comprende circa quattromila testi e volumi sulla fitopatologia e sulle altre discipline agrarie oltre ad arredi d’epoca e strumentazioni tecnico – scientifiche. Molti volumi in copia unica, rivenienti dalla ex Cattedra Ambulante di Agricoltura di Matera e dal disciolto Ispettorato Provinciale dell’ Agricoltura di Matera, rivestono notevole interesse storico e didattico. L’accesso al pubblico, l’aggiornamento, la catalogazione e la manutenzione del materiale saranno curati dall’Ufficio Fitosanitario di Matera della Regione Basilicata. |
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DANILO SACCO SULLA SCIA DEL SINGOLO “NON HO CHE TE” E DELLA SUA AUTOBIOGRAFIA “COME POLVERE NEL VENTO” |
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Milano, 22 gennaio 2013 - Libro: Danilo Sacco, che sta raccogliendo consensi con il suo disco solista “Un Altro Me” e l’omonimo tour che lo vede protagonista in tutta Italia, ha deciso di raccontare la sua storia in un libro - “Come Polvere Nel Vento”- in uscita il 20 Novembre (Rizzoli). E’ il 1993 quando Danilo Sacco, cantante della piccola band La Comitiva Brambilla, accetta una folle sfida: diventare la nuova voce dei Nomadi, a un anno dalla scomparsa del leggendario Augusto Daolio. Iniziava così la seconda vita del gruppo, coronata di grandi successi e centinaia di concerti l’anno in tutta Italia. Poi, nel 2009, un infarto rallenta la corsa di Danilo. “Dicono che dopo un colpo così si può reagire in due modi: morendo un po’ ogni giorno per il terrore che ricapiti, oppure sentendoti un miracolato, uno che ha avuto il dono di rinascere.” E’ quello che succede a lui: dopo pochi mesi Danilo è già sul palco, ripartito a testa bassa a macinare chilometri e note; ma, non tutto è tornato come prima. “Avevo avuto paura” - racconta Danilo - Chi dice ‘Non ho paura di morire’ lo fa perché non si è mai trovato faccia a faccia con la fine. Quel momento io l’ho vissuto e ho avuto il terrore di andare via lasciando la mia esistenza, un’opera incompiuta. Questo pensiero mi ossessionava.” E’ una consapevolezza dura quella che matura dentro Danilo, fino a esplodere nella clamorosa decisione di lasciare il gruppo e di riappropriarsi di spazi e tempi di una vita che era stato a un passo dal perdere. Ma, si sa, le cose e le persone trovano sempre il modo di sorprenderti e, proprio quando credeva di aver raggiunto la pace nel proprio ritiro, Danilo scopre che la musica, per lui, non è ancora finita. Sta continuando a chiamarlo e il suo cuore adesso è pronto per rispondere all’appello. E’ tempo di sperimentare la carriera da solista. Oggi Danilo Kakuen Sacco ha voltato pagina. Il futuro è ancora tutto da scrivere. Singolo E Videoclip: In seguito alle votazioni dei fans la ballad “Non ho che Te” è il nuovo singolo estratto da “Un Altro Me”, disco di Danilo Sacco portato live in giro per l’Italia in lungo e in largo durante l’estate, raccogliendo consensi ovunque, con la sua band composta da: Valerio Giambelli alle chitarre, Andrea “Doctor” Mei alle tastiere, hammond e fisarmonica, affiancati da una potente sezione ritmica formata da Antonio "Rigo" Righetti al basso e Tommy Graziani alla batteria. “Non Ho Che Te è un brano d’amore semplice e dolcissimo. Dato che l’amore è una cosa semplice, non credo proprio abbia bisogno di parole forbite né di essere concettualizzato e/o matematicizzato” spiega Danilo – altrimenti, non funziona”. Diretto da Marco Lui, il video è stato girato in Valsugana e sulle rive del Lago di Caldonazzo (Trento) e racconta l´amore vero, puro, in maniera semplice e diretta, con immagini immediate, così come le parole della canzone. Album: “Un Altro Me”, prodotto artisticamente da Davide Tagliapietra, è un disco intenso e pieno di sentimenti, emozioni, che tocca temi importanti, raccontati con parole e suoni scarni, diretti. “E’ un album in cui ho riversato anni e anni di esperienze maturate sui palchi di tutta Italia e oltre, dove ho avuto la fortuna di conoscere personaggi straordinari e storie incredibili che mi hanno reso (spero) una persona migliore. ” - racconta Danilo - “Ho perso il conto dei concerti che ho tenuto, ma sono senz´altro più di duemila e fra un tour e l´altro, scrivevo. Scrivere è sempre stata un´urgenza, un momento catartico, una vera medicina per l´anima. Questi scritti, queste musiche, queste parole, anno dopo anno, si sono evolute, i sentimenti maturati, le emozioni fortificate, rafforzate, fino al lavoro che avete davanti a voi in questo momento.” Short bio: Danilo Sacco, nasce ad Agliano Terme, 6 giugno 1965, è appassionato di John Cougar Mellencamp, Tom Petty and The Heartbreakers, Joe Jackson e ha una predilezione esclusiva per Peter Gabriel. Dopo aver militato in alcune band musicali, nel 1993, entra a far parte dello storico gruppo dei Nomadi, al posto del fondatore e carismatico cantante scomparso Augusto Daolio, alternandosi alla voce con l’altro nuovo ingresso Francesco Gualerzi. “La settima onda” è il primo lavoro dei Nomadi nella nuova formazione e raggiunge il disco di platino. Lo stesso traguardo ottiene il successivo “Lungo le vie del vento”, realizzato tra l’altro dopo l’incontro della band con il Dalai Lama. Dopo il doppio cd live “Le strade, gli amici, il concerto”, premiato con il doppio disco di platino, esce “Una storia da raccontare”, in cui compare per la prima volta la firma di Danilo, nel brano “Anni di frontiera”. Da lì in avanti per lui è un susseguirsi di successi ed enormi soddisfazioni (c’è la sua firma in numerose canzoni dei dischi seguenti tra le quali “Se non ho te” “Salve sono la giustizia”, “Sangue al cuore”, “Il nome che non hai” “E di notte”, In piedi” e “Stringi i pugni, fino ad arrivare alle più recenti Senza nome”, “Non so io ma tu”, “Il ballo della sedia” e “Il nulla). Nel 2004 pronuncia i voti come monaco laico ed assume il nome di Kakuen, traducibile con le due seguenti espressioni: “zingaro perfetto” oppure “nomade nella polvere del vento”. Danilo è anche autore della prefazione del libro di Stefano Dallari “Sorridere con l’anima”, di un breve romanzo dal titolo “Dimmi l’assoluto” da cui traspare la sua passione per il grande Isaac Asimov, che è inserito nel libro a cura di Francesco Antonioli, “C’è posta per Dio”; è la volta di un libro, a quattro mani col comico Enzo Braschi dal titolo “Lo zen e l’arte di non rompere le scatole”. Partecipa con i Nomadi a Sanremo nel 2006 con il brano “Dove si va”, e nel 2010, accompagnano Irene Fornaciari, con il brano “Il mondo piange”. Nel frattempo nascono in tutta Italia vari fan club a lui dedicati, pubblica un mini-cd a nome Mikele Soave e Danilo Kakuen, con due brani “Papa’rticolar” e “Fiume sand creek”. Nel 2011 Danilo pubblica “L’orizzonte degli eventi”, descritto come una raccolta di parole, pensieri e musica che Danilo ha scritto per i suoi fanclub, al libro è allegato un cd con sette canzoni. Esce nel 2012 il disco solista “Un Altro Me”, che Danilo sta portando in giro incessantemente dall’estate con ottimi riscontri. Ora in contemporanea con la partenza del tour teatrale in partenza a Novembre, ed il nuovo singolo-videoclip “Non Ho Che Te”, esce anche il suo libro “Come Polvere Nel Vento” (Rizzoli) in cui racconta la sua storia. |
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IL CARTELLONE DI PIEMONTE DAL VIVO
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Torino, 22 gennaio 2013 - E’ davvero ricco il cartellone della neonata Fondazione Piemonte dal Vivo - Circuito regionale dello Spettacolo: 230 recite di prosa, 31 spettacoli di danza, 35 rappresentazioni teatrali, 689 concerti musicali in 207 Comuni. L’obiettivo di questo ente strumentale della Regione, che raccoglie l’esperienza del Circuito teatrale del Piemonte, è quello di tutelare le istituzioni minori nel segno della qualità e portare al massimo sviluppo l’azione a favore dei giovani iniziata con i progetti Agenda Giovani, Carta Giovani e Pleased to meet you. L’acquisizione di nuove competenze - quali la musica - consente un unico coordinamento delle attività e una più organica programmazione culturale con un significativo risparmio di risorse. La collaborazione rinnovata con le migliori compagnie di danza e di teatro, le formazioni musicali e con i partner del Progetto C3+ (Festival Teatro a Corte, Festival delle Colline Torinesi e Festival Sul Filo del Circo) consente di garantire ai Comuni associati una programmazione di alto profilo. Per quest´anno la Fondazione ha anche lanciato la campagna “Adotta una compagnia”, che invita i Comuni ad adottare un gruppo di artisti trovando per esso luoghi per le prove, teatri per il debutto, ma anche promuovendo iniziative apposite. |
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AOSTA: IL SILENZIO CHE PARLA - COMUNICARE CON LE MANI: UN MONDO DA SCOPRIRE |
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Aosta, 22 gennaio 2013- L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali e l’Ente nazionale per la tutela e protezione delle persone sorde (Ens) Valle d’Aosta informano che, martedì 22 gennaio 2013 alle ore 20.30, ad Aosta, nel Salone della Biblioteca regionale si svolgerà l’incontro pubblico Il Silenzio che parla – Comunicare con le mani: un mondo da scoprire. L’iniziativa ha l’obiettivo di far conoscere la lingua dei segni, strumento di comunicazione utilizzato dalle persone non udenti, nell’ottica di promuovere la crescita, la piena autonomia e l´integrazione scolastica, lavorativa e sociale dei minorati dell´udito e della parola. In Italia questo deficit sensoriale colpisce uno ogni mille nati e gli ultimi dati evidenziano circa 70 mila persone sorde. L’ens Valle d’Aosta presenterà anche le attività svolge su tutto il territorio regionale. Dopo gli indirizzi di saluto del Presidente dell’Ente Nazionale Sordi Valle d’Aosta Dario Bompard e dell’Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, interverranno l’educatrice professionale e interprete di lingua dei segni Erika Scavarda e l’insegnante presso l’istituto dei sordi di Pianezza Fabrizio Gianasso. La serata sarà intervallata da letture teatrali e giochi con il pubblico. |
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BOLZANO: PRESENTATO L’ANNO DELL’OGGETTO MUSEALE 2013. UN INTENSO PROGRAMMA DI MANIFESTAZIONI |
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Bolzano, 22 gennaio 2013 - Portare più vicino a noi gli oggetti custoditi in musei, collezioni e luoghi espositivi altoatesini: le storie che raccontano, la Storia di cui sono testimoni, il loro legame col nostro presente. E’ l’obiettivo dell’“Anno dell’oggetto museale 2013”, organizzato dalla Ripartizione Musei della Provincia di Bolzano in collaborazione con l’Associazione musei altoatesini. All’insegna del motto “1000+1 La storia negli oggetti”, la manifestazione proporrà quasi 90 eventi in oltre 40 musei dell’Alto Adige, tutti dedicati al tema dell’oggetto espositivo. L’apertura ufficiale oggi 17 gennaio nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Widmann a Bolzano. Quasi 90 eventi proposti per l´intero 2013 da più di 40 musei, collezioni e luoghi espositivi altoatesini e volti a valorizzare gli oggetti museali e il loro significato per il nostro presente, nonché ad avvicinare il pubblico al lavoro "dietro le quinte" dei musei: è l´"Anno dell´oggetto museale", ideato dalla Ripartizione Musei della Provincia Autonoma di Bolzano in collaborazione con l´Associazione musei altoatesini, che ha preso ufficialmente il via oggi, giovedì 17 gennaio, con una conferenza stampa di presentazione a Bolzano. Nel corso dell´Anno dell´oggetto museale, che si chiuderà il 29 novembre 2013 con la Lunga notte dei musei di Bolzano, i numerosi e vari oggetti conservati e esposti nei musei dell´Alto Adige ci racconteranno le loro storie affascinanti e uniche, testimoniando, insieme, l´indissolubile legame che li unisce alla nostra Storia (quella con la esse maiuscola) e a quella del nostro territorio; quindi, anche, a tutti noi. E´ per questo che per la manifestazione è stato significativamente scelto il motto "1000+1 La storia negli oggetti". Presenti alla conferenza stampa odierna l´assessora all´istruzione e cultura, Sabina Kasslatter Mur, la direttrice della Ripartizione provinciale Musei, Karin Dalla Torre, e la presidente dell´Associazione Musei altoatesini, Sigrid Prader. "Un´occasione, quella costituita dalle decine di eventi che per tutto il 2013 scandiranno l´Anno dell´oggetto museale, per il pubblico altoatesino - ma non solo - di ogni età di realizzare l´importanza dell´attività dei musei e di coloro che vi si dedicano, scoprendoli luoghi di cultura vivi e innovativi," ha sottolineato Sabina Kasslatter Mur, assessora provinciale all´Istruzione e cultura tedesca. Ad operatori e operatrici del settore l´Anno degli oggetti museali offrirà invece un momento di confronto, oltre che un´opportunità di presentare le proprie collezioni in una luce nuova. Il programma della manifestazione, in progressivo aggiornamento, è consultabile sulla pagina web dedicata http://www.Museo2013.it/. Gli eventi dell´Anno dell´oggetto museale 2013 sono, per la precisione 88, con 41 musei, collezioni e luoghi espositivi partecipanti, ma il numero potrebbe aumentare in seguito ad iscrizioni dell´ultima ora. Disseminate sull´intero territorio altoatesino - da Bolzano alla Bassa Atesina, dal Burgraviato alla Val Passiria, dalla Valle Isarco alla Val Pusteria e alle valli ladine- le istituzioni aderenti all´iniziativa offrono uno spaccato del variegato e ricco panorama museale della nostra provincia. Tra esse si trovano infatti le grandi strutture espositive del capoluogo, ma anche musei e collezioni più piccoli, fortemente legati alla realtà locale, a volte meno noti ma non meno significativi e preziosi. Nell´anno dell´oggetto museale questi ultimi potranno rendere più visibili i propri tesori. Varie e differenziate tra loro sono anche le proposte dell´Anno dell´oggetto museale 2013. Ad accomunarle c´è, tuttavia, l´intenzione di richiamare l´attenzione sull´attualità del contenuto - e del lavoro - di musei e collezioni per il nostro presente. Il programma della manifestazione include mostre temporanee, conferenze, visite guidate tematiche alla scoperta di particolari oggetti, oggetti "del mese" o che raccontano le loro personalissime vicende legate alla tradizione, alla storia, alla ricerca scientifica. E ancora, workshop per "toccare" gli oggetti espositivi e instaurare con essi un approccio diverso, realizzando così i musei come luoghi non solo dell´intelletto, ma da vivere con tutti i sensi. Alcuni di essi renderanno accessibili parti delle loro collezioni solitamente non esposte o, addirittura, i loro depositi. Non mancheranno, naturalmente, le azioni dedicate ai bambini e alle scuole. Destinatario dell´Anno dell´oggetto museale non sarà però solo il grande pubblico: il programma prevede infatti anche alcune proposte formative destinate specificamente a insegnanti e operatori del settore museale. Se ricche sono le iniziative, diversissimi sono anche i temi che affrontano: arte, cultura popolare e religiosa, storia culturale e del costume, storia locale, archeologia, scienza ed altri ancora. Ne è testimone la varietà dei particolari protagonisti dell´Anno dell´oggetto museale 2013. Forse un dipinto o un reperto archeologico non appaiono inconsueti in un museo; quando però vi troviamo un truciolo resinoso (usato un tempo per illuminare), un cavallo o un raccoglibriciole, iniziamo a chiederci cosa li renda oggetti di rilevanza museale, per quale motivo queste "cose" siano state scelte per essere esposte. Anche questo è uno degli obiettivi della manifestazione: rendere quanto più comprensibile al pubblico il lavoro - concettuale e pratico - di musei e collezioni dell´Alto Adige e i loro compiti (collezionare, conservare, esporre, trasmettere e fare ricerca). Ma, oltre alle proposte dei singoli musei, collezioni e luoghi espositivi dell´Alto Adige, l´Anno dell´oggetto museale 2013 offrirà iniziative appositamente ideate e all´insegna del motto "1000+1 La storia negli oggetti", nel 2013 si collocheranno anche i grandi appuntamenti museali collettivi in provincia di Bolzano. L´azione artistica di Hannes Egger "Oggetti fuori luogo" porterà di volta in volta, a primavera 2013, alcuni oggetti museali sugli scaffali di diversi supermercati in tutto l´Alto Adige. Essi entreranno così in mezzo alla gente, ed emergerà il contrasto tra un luogo di consumo rapido e impersonale delle cose - il supermercato - ed uno - il museo, la collezione - di conservazione e attenta valorizzazione. Tra essi, la "Giornata dei musei altoatesini", prevista per il 25 febbraio al Museo Mercantile di Bolzano. La giornata, non aperta al pubblico, offrirà agli operatori del settore un momento di confronto e collaborazione , oltre che la possibilità di consulenza specializzata su diversi temi del lavoro nei musei. Destinata invece a tutti, con ingresso libero in poco meno di 50 musei e collezioni altoatesini, sarà la "Giornata internazionale dei musei" del 12 maggio. Tema centrale dello speciale programma proposto sarà, naturalmente, l´oggetto espositivo. In tale occasione si svolgerà anche l´azione "Lo scrigno dei ricordi": bambini e adulti potranno portare nei musei coinvolti un oggetto che vorrebbero conservare per il futuro. Lì esso verrà catalogato nel Catalogo on-line dei beni culturali dell´Alto Adige (http://www.Catalogo-beniculturali.bz.it/) - con le sue 150.000 voci, vero e proprio "specchio" digitale delle decine di migliaia di oggetti conservati in musei e istituzioni culturali altoatesine. "Lo scrigno dei ricordi" diverrà così un museo virtuale. Accompagnerà l´iniziativa un concorso per famiglie. Tra il 17 e il 26 maggio, poi, sei musei saranno presenti con stand creativi al "Festival per bambini" della Fondazione Cassa di Risparmio, sui Prati del Talvera a Bolzano. E agli oggetti espositivi saranno ispirate anche le due "lunghe notti" con le loro variegate proposte a ingresso libero: la "Lunga notte dei musei" (21 settembre) a livello provinciale e la "Lunga notte dei musei di Bolzano" (29 novembre), che chiuderà ufficialmente l´Anno dell´oggetto museale 2013. Rai Bolzano e Rai Bozen accompagneranno come media partner l´Anno dell´oggetto museale 2013. |
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CRISTIANO DE ANDRÉ “COME IN CIELO COSÌ IN GUERRA” DAL 23 MARZO IL TOUR TEATRALE |
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Roma, 22 gennaio 2013 - Partirà il 23 marzo dal 105 Stadium di Rimini l’attesissimo tour di Cristiano De André “Come in cielo così in guerra”, titolo del nuovo album di inediti prodotto da Nuvole, distribuito da Universal, previsto per il mese di marzo 2013. Il nuovo disco dal titolo segna il ritorno di un grande artista, unico nel suo genere, a dodici anni dall’ultimo album di inediti (“Scaramante”), e dopo lo straordinario successo della sua personalissima rivisitazione del repertorio del padre con “De André canta De André vol. 1” (2009) e “De André canta De André vol. 2” (2010), a seguito dell’omonima fortunata tournée. Personaggio emblematico e controverso, artista di un calibro culturale profondo e mai scontato, cantante e polistrumentista di grandissimo spessore e personalità, con il nuovo prodotto discografico (produzione artistica di Corrado Rustici, produzione esecutiva di Nuvole) e il tour teatrale (prodotto da International Music), ritorna al grande pubblico. Nello spettacolo proporrà le nuove canzoni accompagnato dalla sua band storica, e racconterà ancora la sua storia con suo padre attingendo dal repertorio di Fabrizio. Cristiano è l’unico vero erede del patrimonio “deandreiano” che è ormai parte della storia della musica e delle letteratura italiane e che sicuramente è nelle radici di noi tutti. Calendario tour teatrale: 23 marzo Rimini 105 Stadium ore 21.00; 27 marzo Firenze Teatro Verdi ore 21.00; 9 aprile Napoli Teatro Palapartenope ore 21.00; 10 aprile Avellino Teatro Gesualdo ore 21.00; 12 aprile Brescia Palabrescia ore 21.00; 14 aprile Bologna Europauditorium ore 21.00; 19 aprile Torino Teatro Colosseo ore 21.00; 20 aprile Genova Teatro Carlo Felice ore 21.00; 24 aprile Milano Teatro Nazionale ore 21.00; 25 aprile Roma Auditorium Parco Della Musica (Sala Santa Cecilia) ore 21.00; 27 aprile Padova Gran Teatro Geox ore 21.00. Www.internationalmusic.it |
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