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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 24 Gennaio 2013 |
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ANTITRUST : LA COMMISSIONE EUROPEA INFLIGGE AMMENDE DI 79 MILIONI DI EURO PER TELEFONICA E PORTUGAL TELECOM CHE HANNO ADOTTATO UN CONTRATTO ILLECITO DI NON CONCORRENZA |
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Bruxelles, 24 gennaio 2013 - La Commissione europea ha multato rispettivamente € 66.894.000 e € 12.290.000 per Telefonica e Portugal Telecom le quali hanno firmato un accordo di non concorrenza sui mercati iberici delle telecomunicazioni, in violazione dell´articolo 101 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue), che vieta accordi anticoncorrenziali. Nel luglio 2010, la redenzione da Telefónica, l´operatore di telefonia mobile brasiliano Vivo, che in precedenza aveva condiviso con Portugal Telecom, entrambe le parti hanno aggiunto al contratto una clausola che non sarebbe in concorrenza in Spagna e Portogallo a partire dalla fine di settembre 2010. Le parti hanno posto termine al contratto di non concorrenza ai primi di febbraio 2011, dopo l´apertura, da parte della Commissione di un procedimento in materia di intese e abuso di posizione dominante. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile per la concorrenza, ha detto in proposito: "La Commissione è determinata a garantire la creazione di un vero mercato unico nel settore delle telecomunicazioni. Non tollereremo pratiche anticoncorrenziali da parte degli operatori storici che cercano di proteggere i loro mercati nazionali, perché questo tipo di pratica danneggia consumatori e ritardare l´integrazione dei mercati. " Piuttosto che competere offrendo ai clienti le condizioni più vantaggiose, come ci si potrebbe aprire e mercato competitivo, Telefonica e Portugal Telecom sono deliberatamente deciso di stare lontano dai mercati nazionali dell´altra parte. Mantenere lo status quo in Spagna e Portogallo, l´accordo ha ostacolato il processo di integrazione del settore europeo delle telecomunicazioni. I patti di non concorrenza sono tra le infrazioni più gravi alle norme di concorrenza dell´Ue, in quanto è probabile che portare a prezzi più elevati e meno scelta per i consumatori. Le ammende sono state calcolate sulla base delle linee guida dell´Unione europea per il calcolo delle ammende del 2006 (vedi Ip/06/857 e Memo/06/256 ). Per determinare l´importo delle ammende, la Commissione ha tenuto conto della durata (4 mesi) e la gravità del reato, compreso il fatto che le parti non hanno mantenuto il segreto accordo. Ha scelto come circostanza attenuante il fatto che era finita presto. |
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UN PROGETTO FINANZIATO DAL CER SI OCCUPA DELLA BIOLOGIA QUANTICA |
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Bruxelles, 24 gennaio 2013 - Un team di ricercatori tedeschi rappresenta uno degli 11 progetti, su oltre 700 proposte, che si sono recentemente assicurati una sovvenzione Synergy Grant, del valore di oltre 10 milioni di euro, che li aiuterà a sviluppare nuove tecnologie di imaging e rilevazione per singole molecole. I ricercatori forniranno informazioni sulle caratteristiche quantiche della biologia, in particolare per quanto riguarda i centri di colore nei nano-diamanti. Queste nuove tecniche vengono sviluppate nell´ambito del progetto Bioq ("Diamond quantum devices and biology"), coordinato dai professori Plenio, Weil e Jelezko dell´Università di Ulm. Esse aiuteranno gli scienziati a migliorare le loro conoscenze della biologia quantica e a realizzare nuovi dispositivi quantici. "Il conferimento della sovvenzione dimostra l´eccellenza dell´Università di Ulm nella ricerca", ha detto il professor Karl Joachim Ebeling dell´Università di Ulm. "Il finanziamento ci permette di sviluppare ulteriormente la microscopia quantica per la ricerca dei processi biologici. Vogliamo fissare degli standard e creare un centro a livello internazionale in questo campo". Commentando l´importanza della sovvenzione del Cer, il professor Martin Plenio ha detto: "La generosa sovvenzione del Cer ci dà l´opportunità di condurre un´interessante ricerca ad alto rischio". Per essere candidati per la sovvenzione, i partner di Bioq hanno partecipato a una valutazione in diverse fasi che comprendeva un colloquio e una presentazione nella città di Bruxelles, capitale del Belgio. Tra tutte le candidature per la sovvenzione del Cer sono stati scelti solo 11 progetti. Uno dei punti di forza del progetto Bioq è stata la ricerca interdisciplinare e rischiosa condotta dal team: i partner del progetto stanno sviluppando nuove tecnologie di rilevamento al limite tra fisica, chimica e biologia. La biologia quantica si occupa di come la meccanica quantica influenza i processi biologici negli umani, gli animali e le piante. Da migliorare le nostre conoscenze sull´alta efficienza della fotosintesi a comprendere come funziona la bussola degli uccelli, per esempio, i ricercatori credono che la biologia quantica potrebbe fornire le risposte di cui abbiamo bisogno per una serie di interrogativi. Le tecnologie che saranno sviluppate dai partner di Bioq funzioneranno a temperatura ambiente e in condizioni di caldo, umidità e rumore. Non è facile, ma il loro lavoro sta dando i suoi frutti, i partner del progetto offriranno metodi rivoluzionari per esplorare complessi fenomeni quantici. I risultati finali potrebbero portare a innovazioni nel campo della creazione di farmaci. "Siamo un gruppo veramente interdisciplinare e ogni team deve dare il suo contributo per portare il progetto al successo", dice il professor Plenio. "Solo in quanto squadra possiamo raggiungere i nostri obiettivi". Oltre ai meccanismi di finanziamento principali del Cer (Starting Grant, Consolidator Grant e Advanced Grant), il nuovo Synergy Grant del Cer è stato introdotto dal Consiglio scientifico nel 2011 come meccanismo pilota. Il primo bando è stato pubblicato a ottobre 2011 con la scadenza per presentare le proposte il 25 gennaio 2012. Nell´ambito di questo bando sono stati selezionati 11 progetti per un finanziamento di fino a sei anni. Con un bilancio totale di 126 milioni di euro assegnati, in media ogni Synergy Grant vale 11,5 milioni di euro e ogni progetto riunisce da due a quattro ricercatori principali. Attraverso queste 11 sovvenzioni vengono sostenuti al momento 38 scienziati eccellenti. Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio europeo della ricerca (Cer): http://erc.Europa.eu/ Università di Ulm: http://www.Uni-ulm.de/en/ |
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"IDENTITÀ E IDENTIFICAZIONI: USI POLITICIZZATI DELLE IDENTITÀ COLLETTIVE" |
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Zagabria, 24 gennaio 2013 - Dal 18 al 20 aprile 2013 si terrà a Zagabria, in Croazia, una conferenza intitolata "Identità e identificazioni: usi politicizzati delle identità collettive" (Identities and Identifications: Politicized Uses of Collective Identities). In psicologia e sociologia, l´identità è la concezione e l´espressione di una persona della sua individualità o appartenenza a un gruppo (ad esempio, l´identità nazionale e identità culturale). L´identità è concepita per fornire appartenenza e riconoscimento, ma esiste anche attraverso la separazione e la differenziazione. Sono pochi i concetti utilizzati quanto l´identità per scopi contraddittori. Dalle fragili identità individuali come quadri autosolidificanti, alle identificazioni di gruppo a più livelli nelle famiglie, ordini, organizzazioni, religioni, etnie, regioni, stati nazionali, sovranazionali o qualsiasi altra entità sociale, questo concetto compare sempre al centro dei dibattiti e rende tutto o troppo pericolosamente semplice o troppo complicato. La conferenza verterà sulla ricerca relativa all´identità collettiva, per riaprire il dibattito sui processi di creazione dell´identità e costruzione dell´identità, in una dimensione sia costruttivista che decostruttivista. La conferenza darà spazio a pareri dinamici, multi-dimensionali e interdisciplinari sulle identità nel loro contesto storico e nel modo in cui formano le organizzazioni e le comunità presenti e future. Per ulteriori informazioni, visitare: http://euroacademia.Eu/conference/identities-and-identifications/ |
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FINANZIAMENTI UE A 3 000 SCIENZIATI IN 6 ANNI |
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Bruxelles, 24 gennaio 2013 - Rappresenta una significativa pietra miliare il finanziamento dell´Ue numero 3 000 per permettere a uno scienziato di condurre ricerche essenziali in Europa. Sei anni dopo la sua istituzione da parte dell´Ue, il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha celebrato l´avvenimento con l´assegnazione simbolica di una sovvenzione al professor Christian Keysers per proseguire la sua ricerca nel campo dell´empatia e del cervello. La cerimonia si è svolta presso l´Accademia reale olandese delle arti e delle scienze, ad Amsterdam. Il commissario per la ricerca, l´innovazione e la scienza Máire Geoghegan-quinn ha detto: "Questa è una tappa fondamentale del Consiglio europeo della ricerca, che in brevissimo tempo si è rivelato essere una storia di successo. Il Cer è un marchio di eccellenza, riconosciuto sia in Europa che al di fuori del continente. La Commissione europea ha proposto un solido programma "Orizzonte 2020" per il periodo 2014-20, di cui il Cer sarà una parte fondamentale. Ci piacerebbe vedere un significativo aumento del bilancio del Cer per permettere a più ricercatori di seguire idee che spesso conducono a scoperte e affrontano le principali sfide per la nostra società. L´europa deve continuare a investire nella ricerca in generale, e nella ricerca di frontiera in particolare, se vuole uscire dalla crisi economica". Il professor Keysers, che ha ricevuto la sovvenzione di 1,8 milioni di euro, è il direttore di dipartimento del Social Brain Lab presso l´Istituto olandese di neuroscienze (Nin), un istituto dell´Accademia reale olandese delle arti e delle scienze (Knaw) che si occupa esclusivamente di ricerca. Il suo progetto di ricerca, Vicariousbrain, mira a meglio comprendere i processi di empatia all´interno dei nostri neuroni. Assieme al suo team, egli studierà in che modo la rete di regioni nel cervello coinvolta nell´osservazione dell´azione, la cosiddetta rete motoria riflessa, integra le informazioni. L´attenzione si concentrerà in particolare sulla direzione del flusso di informazioni tra i diversi nodi motori riflessi per mettere alla prova i modelli tradizionali dell´osservazione dell´azione. La sua ricerca esaminerà in che modo condividiamo le azioni e le emozioni degli altri, studiando come i neuroni nelle regioni del cervello associate con l´empatia rispondono quando si provano emozioni o si assiste alle emozioni altrui. Nel ricevere la sovvenzione per il suo progetto, il professor Christian Keysers ha commentato: "Ricevere una sovvenzione del Cer è la realizzazione di un sogno, ed essere il beneficiario numero 3 000 è molto stimolante. Io posso ora dedicare cinque anni a risolvere quello che ritengo essere il più utile quesito di ricerca nel mio campo. Essa mi permette di selezionare una eccezionale squadra multidisciplinare e mi concede la libertà di condurre la migliore ricerca fondamentale. In un clima in cui l´applicabilità immediata della scienza gode spesso della massima considerazione, il Cer è diventato il sostenitore dei più brillanti scienziati che conducono ricerche guidate dalla curiosità e la spina dorsale per un´Europa delle Idee. Esso incarna un´Europa di innovazione ed eccellenza intellettuale che mi rende fiero di essere europeo". Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio europeo della ricerca http://erc.Europa.eu/ Istituto olandese di neuroscienze (Nin) http://www.Herseninstituut.knaw.nl/ |
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TROVARE LAVORO CON POLI TECNICO-PROFESSIONALI |
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Milano, 24 gennaio 2013- Dal diritto allo studio al diritto all´occupabilità attraverso azioni concrete. Parte da queste premesse l´iniziativa dell´Assessorato all´Istruzione, Formazione e Cultura di Regione Lombardia, che ha convocato un Tavolo tecnico con tutti gli attori del sistema - formatori, istituti secondari di secondo grado, imprese e associazioni imprenditoriali, Cnr - per individuare quali strumenti utilizzare per favorire l´inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Filiere Formative Risposta A Esigenze Imprese - Le diverse idee a confronto saranno riunite in uno strumento di programmazione, elaborato al termine di una accurata ricognizione dei bisogni e delle domande di professionalità, che sarà presentato entro il mese prossimo. L´obiettivo dichiarato è collegare filiere formative e produttive in modo da costruire cluster e i Poli tecnico-professionali. Governance Regionale - Il ruolo di Regione Lombardia sarà quello di esercitare una governance sul sistema, consentendo a realtà già esistenti - come i distretti e i Cts (Scuole professionali provinciali per commercio, turismo e servizi) territoriali di settore - di promuovere esperienze, dando vita a reti di scuole. I Poli Tecnico-professionali - In questo quadro assumono una particolare importanza i Poli tecnico-professionali di Regione Lombardia, strutturati come condivisione delle risorse umane e strumentali che utilizzano gli spazi di flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche e formative. I Poli sono definiti dalla programmazione regionale dell´offerta formativa e si caratterizzano per la correlazione fra il sistema educativo e le filiere produttive, parchi e cluster tecnologici, distretti e metadistretti. Un Accordo Di Rete - Per la costituzione dei Poli Regione Lombardia indica come presupposto un accordo di rete formalizzato, contenente alcuni elementi essenziali: almeno due istituti tecnici e/o professionali, un organismo di formazione professionale, due imprese, un Its (Istituto tecnico superiore), ma anche Università e Centri di ricerca, risorse professionali, strumentali e finanziarie. Sostegno All´apprendistato - Queste azioni si affiancano al sostegno al contratto di apprendistato e agli Its, basati sulla collaborazione tra il sistema dell´istruzione e formazione professionale con il sistema produttivo, il mondo del lavoro, il sistema della ricerca scientifica e tecnologica, il territorio. |
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IN LOMBARDIA ACCORDO FIRMATO, LE TROTE NELLE MENSE SCOLASTICHE |
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Milano, 24 gennaio 2013 - La trota lombarda incontrerà il gusto dei bambini di Milano? Non è una scommessa, ma è un impegno condiviso e convinto, che sta alla base del protocollo d´intesa - siglato tra l´Assessorato all´Agricoltura della Regione Lombardia, l´Associazione piscicoltori italiani (Api-confagricoltura) e Milano Ristorazione - per la "Somministrazione di pesci di acquacoltura nella refezione scolastica". Un impegno formale, che bada alla sostanza, infatti, quello di introdurre il pesce di lago più allevato in Lombardia, la cui produzione annua supera le 4.000 tonnellate e che significa porsi diversi obiettivi virtuosi: offrire un´alternativa locale al sempre raccomandato consumo di pesce, sostenere un´economia di territorio, aprire le porte di quella che per i piscicoltori può essere una buona palestra per addestrarsi a una fornitura dalle caratteristiche molto rigorose, senza dimenticare, infine, che si può contribuire all´educazione al gusto delle giovani generazioni. Sostenere L´acquacoltura - "Incoraggiare e sostenere l´attività dell´acquacoltura - ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura - è tra le priorità delle politiche regionali in materia di pesca, non solo per le ricadute economiche sul territorio, ma anche per i benefici ambientali. Aumentare il consumo di pesce allevato concorre infatti a ridurre il prelievo sugli stock naturali. Inoltre, in Lombardia, le produzioni di acquacoltura sono sottoposte a severi controlli in ogni singola fase della filiera, dal prelievo alla lavorazione, e garantiscono elevati livelli di salubrità e qualità, mantenendo le proprietà nutrizionali e organolettiche". Prodotto Ricco Di Proteine - Da non trascurare sono gli aspetti nutrizionali:, il pesce di acqua dolce è infatti un alimento ricco in proteine a elevato valore biologico (15-20 per cento), altamente digeribile e una buona fonte di grassi, di cui circa l´80 per cento è rappresentato da acidi grassi insaturi. Dal canto suo Milano Ristorazione, che ogni giorno serve 80.000 pasti in 457 scuole, promuoverà, in accordo con il Comune di Milano e con la supervisione dell´Asl, tutte le azioni che concorreranno a rendere concreta e valida la sperimentazione che l´accordo prevede. Controlli Sugli Standard Di Qualità - "Abbiamo programmato un test per l´inserimento dei filetti di trota - ha aggiunto Gabriella Iacono, presidente di Milano Ristorazione -, badando che rispondano ai requisiti che i nostri standard prevedono per i prodotti ittici; metteremo a disposizione la nostra esperienza, allo scopo di definire percorsi produttivi che rispettino i nostri vincoli logistici e di approvvigionamento. |
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WELCOME OFFICE FVG: TRE ANNI IN CRESCITA
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Trieste, 24 gennaio 2013 - Tre anni di attività nell’accoglienza di studenti e ricercatori stranieri e iniziative in crescita nel 2012. Il Welcome Office Fvg ( http://www.welcomeoffice.fvg.it/ ) durante lo scorso anno ha realizzato, tramite gli info point di Trieste e Udine, 3.633 consulenze personalizzate, in particolare sulle opportunità di studio e lavoro, le condizioni di ingresso nel nostro Paese, la ricerca di un alloggio, gli aspetti della vita quotidiana e sul sistema sanitario nazionale. Il sito Internet ha, inoltre, ricevuto più di 47.000 visite di utenti da 166 Paesi. Sempre nel 2012, l’Ufficio ha organizzato e collaborato alla realizzazione di 19 workshop tematici, dedicati ai ricercatori e al personale amministrativo delle istituzioni scientifiche. Per promuovere il sistema scientifico e accademico regionale anche all’estero, ha partecipato a vari eventi nazionali e internazionali, organizzando incontri mirati con organizzazioni e agenzie per un confronto e scambio di esperienze sui processi di internazionalizzazione. Nel 2013 il Welcome Office continuerà le sua attività di promozione e networking, amplierà la rete dei servizi con un focus sull’outgoing, organizzerà un percorso formativo dedicato ai temi dell’accoglienza internazionale, delle opportunità di finanziamento in Horizon 2020 e dell’organizzazione di servizi di internazionalizzazione. Il Welcome Office Fvg - sviluppato dal Coordinamento degli Enti di Ricerca regionali Cer assieme alle istituzioni scientifiche e accademiche del Friuli Venezia Giulia con il sostegno della Regione - con i suoi servizi di consulenza personalizzati a studenti e ricercatori che vengono a studiare o a fare ricerca in Fvg, rappresenta un’iniziativa unica sul panorama nazionale. |
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UMBRIA: ASSESSORATO ISTRUZIONE ESPRIME DISAPPUNTO PER RINVIO ATTIVAZIONE LICEI SPORTIVI |
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Perugia, 24 gennaio 2012 - Esprime disappunto l´Assessorato regionale all´Istruzione, circa la decisione del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, di rinviare l´attivazione dei licei ad indirizzo sportivo all´anno scolastico 2014-2015. Il Piano regionale dell´offerta formativa approvato di recente dal Consiglio regionale - ha spiegato l´Assessorato - prevedeva l´attivazione per il prossimo anno in Umbria di due licei ad indirizzo sportivo, di cui uno a Narni e l´altro a Foligno, per i quali erano già pervenute le prime richieste da parte di studenti interessati. Dal Dipartimento per l´Istruzione proprio ieri è arrivata una lettera con la quale "si comunica che il predetto liceo ad indirizzo sportivo non potrà che essere attivato dall´anno scolastico 2014/2015". Di conseguenza, anche se con delusione, la Regione Umbria non può far altro che prendere atto della decisione così motivata: "lo schema di Dpr è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta dell´11 gennaio 2013 ed è stato trasmesso, da parte del Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, alla firma del Presidente della Repubblica. Successivamente alla firma, sarà inviato, da questo Ministero, alla Gazzetta Ufficiale che a sua volta, prima di pubblicarlo, lo invierà alla Corte dei conti per la registrazione. Tempo stimato per la conclusione dell´iter, senza tener conto degli eventuali rilievi della Corte dei conti, almeno due mesi. Ne consegue che la tempistica sopra descritta non è compatibile con il termine del 31 gennaio p.V. Previsto per la definizione della rete scolastica e dei piani dell´offerta formativa da parte delle Regioni". In conclusione l´Assessorato ha evidenziato che, dopo l´attivazione dei licei musicali, l´avvio dei licei ad indirizzo sportivo possa rappresentare una nuova opportunità per allargare l´offerta formativa dei ragazzi che risiedono e studiano in Umbria. |
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BOLZANO: CONVEGNO E WORKSHOP PER LA PROMOZIONE DELLE MATERIE TECNICO-SCIENTIFICHE |
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Bolzano, 24 gennaio 2014 - Si svolgerà venerdì, 8 febbraio, dalle ore 9 alle ore 13, presso la Libera Università di Bolzano il convegno per la promozione dell’iniziativa Mint che punta a sviluppare l’interesse degli studenti per le materie tecnico scientifiche come matematica, informatica, scienze naturali e tecnica. Si svolgerà venerdì 8 febbraio, dalle ore 9 alle ore 13, presso la Libera Università di Bolzano il convegno per la promozione dell´iniziativa "Mint" che punta a sviluppare l´interesse degli studenti per le materie tecnico scientifiche come matematica, informatica, scienze naturali e tecnica. L´iniziativa viene promossa dalla Ripartizione Diritto allo studio, università e ricerca scientifica in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, i Dipartimenti Istruzione e Formazione tedesca, italiana e ladina, l´Eurac, il Museo di Scienze naturali, e con l´Ire - l´Istituto di Ricerca Economica della Camera di commercio di Bolzano. La prima parte del mattino prevede una serie di conferenze. Nella seconda parte i partecipanti ai workshop potranno ricevere spunti di riflessione su studio e lavoro. Questi avranno carattere orientativo: rappresentanti del mondo professionale, ricercatrici e ricercatori, consulenti di orientamento ed esperti del mondo economico daranno una panoramica sulle possibilità di studio e professionali, sul mondo del lavoro e della pratica professionale nonché su possibili sviluppi futuri relativi a questi temi. Durante i workshop verrà privilegiato lo scambio tra i partecipanti. La manifestazione è rivolta a classi e gruppi di studenti del secondo ciclo di istruzione e formazione, dirigenti scolastici, insegnanti, genitori ed interessati. Prenderanno parte al convegno l´assessora provinciale, Sabina Kasslatter Mur, Michl Ebner, presidente della Camera di commercio di Bolzano, e Walter Lorenz, rettore della Libera Università di Bolzano. Le iscrizioni si possono effettuare entro il 1° febbraio all´indirizzo E-mail: orientamento.Bolzano@provincia.bz.it (indicando possibilmente il workshop scelto, il numero delle persone e la scuola di provenienza). |
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COMINCIA A TRENTO IL PRIMO MASTER IN BENI NATURALI UNESCO |
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Trento, 24 gennaio 2013 - E´ iniziata ieri la prima edizione del Master in World Natural Heritage Management organizzato dalla Provincia autonoma attraverso la tsm-step Scuola per il governo del territorio e del paesaggio e in partnership con l’Università di Torino. "Un´iniziativa significativa che inserisce il Trentino come unico soggetto promotore di alta formazione nell´ambito dei Beni Naturali Unesco" - ha detto l´assessore alI´urbanistica, enti locali e personale a cui fa capo il progetto Dolomiti Unesco. I partecipanti al Master sono sedici: amministratori, funzionari e giovani laureati interessati ad acquisire competenze per la gestione dei Beni iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale Naturale dell’Umanità. Il Master, che ha il patrocinio della Fondazione Dolomiti-dolomiten-dolomites-dolomitis Unesco, ha una durata annuale e prevede accanto alla formazione d’aula, articolata in sei diverse aree disciplinari, lo svolgimento di progetti di ricerca applicata, viaggi di studio, stage e project work. Per informazioni step Scuola per il governo del territorio e del paesaggio Segreteria del Master tel. 0461.020 060 step@tsm.Tn.it www.Tsm.tn.it |
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LIGURIA: SERVIZIO CIVILE REGIONALE, OLTRE 400MILA EURO PER IL NUOVO PERCORSO SPERIMENTALE |
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Genova, 24 Gennaio 2013 - Quattrocentotrentamila euro stanziati dalla Regione Liguria per il nuovo percorso sperimentale di servizio civile regionale che prenderà il via quest’anno. Lo ha comunicato ieri mattina l’assessore regionale alle politiche sociali e giovanili, Lorena Rambaudi nel corso del suo intervento al convegno organizzato dalla Regione Liguria, insieme alla Conferenza Ligure degli Enti di Servizio Civile (Clesc) e all’Università di Genova sul futuro del servizio civile. Un momento di riflessione per fare il punto sulla partecipazione dei giovani nella società, sull’importante ruolo della rete territoriale degli enti iscritti all’albo regionale e sulle attività e gli interventi realizzati fino ad oggi in Liguria. Il 31 gennaio è il termine ultimo per l’adesione, da parte degli enti interessati, alla manifestazione d’interesse per partecipare al percorso di co-progettazione. “Tra gli obiettivi di questo percorso – spiega l’assessore Lorena Rambaudi – diffondere una cultura della sicurezza e della legalità finalizzata al ben-essere sociale, creare una rete territoriale di riferimento sociale permanente e realizzare percorsi formativi, conoscitivi e culturali per promuovere un ruolo attivo dei giovani nel contesto sociale, sia per una collocazione futura che per favorire una risposta non violenta alle situazioni di tensione sociale”. Istituito nel 2006, il servizio civile regionale ha visto più di 105 progetti finanziati per un totale di 1.700.000 euro impegnati e più di 3.000 giovani coinvolti. Con la sua istituzione sono stati proposti progetti, da parte degli enti di servizio civile, su tre assi di intervento: azioni rivolte ai giovani dai 16 ai 18 anni attraverso gli istituti scolastici della Liguria, percorsi rivolti ai giovani dai 16 ai 29 anni in esecuzione penale esterna e sottoposti a misure alternative e percorsi rivolti ai giovani dai 18 ai 29 anni a rischio di esclusione sociale con priorità ai non cittadini italiani, in possesso di regolare permesso di soggiorno. “Come in altri settori – conclude Rambaudi – si sperimenta la forma giuridica dei patti di sussidiarietà. Con questo nuovo metodo gli enti sono invitati a lavorare in rete, in forma collaborativa e non competitiva, tramite una manifestazione d’interesse pubblico, per presentare progetti insieme formando delle imprese temporanee di scopo”. |
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ABRUZZO: CRATERE SISMICO,OLTRE 1MLN PROGETTO SPAZIO GIOVANI |
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Pescara, 24 gennaio 2013 - E´ stato pubblicato sul Burat l´avviso pubblico "Spazio Giovani" con il quale l´Assessorato alle Politiche Sociali stanzia 1,15 milioni di euro per interventi destinati all´adeguamento e alla realizzazione di infrastrutture di aggregazione giovanile nei comuni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009."Al termine di un complesso e articolato confronto con le Istituzioni locali - dichiarano fonti dell´Assessorato - siamo riusciti a dare una destinazione concreta complessiva ai cosiddetti "Fondi Meloni? per la realizzazione non di un unico polo di aggregazione sociale, ma di diverse iniziative che mirano ad offrire ai ragazzi che vivono nel sisma luoghi dove esprimere al meglio la loro voglia di socialità e di creatività. Crediamo che nel volgere di breve tempo, grazie all´entusiasmo delle organizzazioni senza scopo di lucro del territorio, i ragazzi potranno avere a loro disposizione lo spazio che meritano. Altri due milioni sono gia´ da tempo a disposizione del solo Comune dell´Aquila, da parte del quale aspettiamo l´invio di un progetto definitivo per il loro utilizzo". Possono presentare istanza di partecipazione all´avviso le organizzazioni senza scopo di lucro che svolgono anche attività a favore dei giovani, aventi sede in uno dei Comuni appartenenti al cosiddetto "Cratere sismico" e gli stessi Comuni. Gli ambiti d intervento riguardano la realizzazione e l´adeguamento di infrastrutture destinate allo svolgimento di attività di aggregazione a favore dei giovani. Il contributo massimo concedibile, a fondo perduto, per ciascuno degli interventi strutturali è pari ad un importo massimo di ? 100mila euro. Le istanze di partecipazione devono essere inoltrate, entro e non oltre il 45° giorno dalla pubblicazione dell´avviso. |
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RICERCATORI SVEDESI STUDIANO L´IMPATTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SUI MAMMIFERI DELL´ARTICO |
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Bruxelles, 24 gennaio 2013 - Ricercatori dell´Università di Umeå in Svezia hanno scoperto che i mammiferi che vivono nell´Artico e nelle terre sub-artiche dell´Europa settentrionale potrebbero essere positivamente influenzati dai cambiamenti climatici tra adesso e il 2080, se riescono ad adattare il loro habitat geografico. Presentato sulla rivista Plos One, lo studio ha mostrato come i cambiamenti climatici aiutano a guidare i cambiamenti della distribuzione e dell´estinzione delle specie e le restrizioni e le espansioni dell´habitat. I ricercatori ipotizzano che tali cambiamenti non faranno che aumentare in futuro. I ricercatori dell´Umeå non hanno incluso nella loro valutazione gli animali che si trovano nei mari e nelle isole artiche. Secondo il team, le probabilità che le zone artiche e sub-artiche siano influenzate da grandi cambiamenti del clima sono alte. Credono inoltre che anche l´ecologia naturale di queste terre sarà suscettibile a questi cambiamenti. I ricercatori hanno costruito un modello della distribuzione delle specie, scoprendo che la maggior parte dei mammiferi che vivono in queste zone specifiche non soffriranno dei cambiamenti previsti per i prossimi 68 anni. Alcuni però, come la volpe artica e il lemmo, non saranno così fortunati. "Questo si verificherà solo a condizione che queste specie possano raggiungere le zone nelle quali il clima adatto a questi animali continua a essere presente," ha detto il professor Christer Nilsson del Dipartimento di ecologia e scienze ambientali dell´Università di Umeå. "Sosteniamo che è altamente improbabile che tutti i mammiferi siano in grado di farlo, in parte a causa della maggiore frammentazione dei loro ambienti di vita causata dagli esseri umani. Queste specie ridurranno invece l´estensione della loro distribuzione". Lo studio ha scoperto anche che se i cambiamenti climatici non influenzeranno negativamente la maggior parte dei mammiferi artici e sub-artici, i cambiamenti della proporzione delle specie potrebbe rivelarsi disastrosa. I ricercatori hanno determinato come i predatori e le loro potenziali prede potrebbero finire per vivere nelle stesse zone. "Prevediamo inoltre che i grandi predatori coesisteranno sempre di più in futuro", scrivono gli autori. "Questo potrebbe costituire una minaccia per le prede, anche per quelle che attualmente sono classificate come ´a rischio minimo´ dall´Unione internazionale per la conservazione della natura. Sia il lupo grigio (Canis lupus) che l´orso bruno (Ursus arctos) dovrebbero espandere il loro habitat". "Prevediamo che questi grandi predatori co-esisteranno in una parte più ampia dell´Europa sub-artica in futuro rispetto a oggi. Questo potrebbe avere conseguenze per l´abbondanza della popolazione delle specie di prede comuni come il capriolo (Capreolus capreolus), visto che in percentuale si prevede che una parte maggiore del suo habitat geografico sarà occupata da questi grandi predatori in futuro e una parte minore del suo habitat geografico sarà libera da questi predatori". Per maggiori informazioni, visitare: Plos One: http://www.Plosone.org/ Università di Umeå: http://www.Umu.se/english |
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AMBIENTE. PROPOSTA IN VENETO LA REGOLAMENTAZIONE PER GESTIONE TERRE E ROCCE DA SCAVO DA PICCOLI CANTIERI |
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Venezia, 24 gennaio 2013 - Una proposta di regolamentazione per la gestione delle terre e rocce da scavo, provenienti dai cantieri definiti di piccole dimensioni, è stata trasmessa dalla giunta regionale alla settima commissione consiliare per l’espressione del parere di competenza: Ne dà comunicazione l’assessore regionale alle politiche ambientali, relatore del provvedimento, precisando che la proposta prevede procedure semplificate e modalità di esecuzione dei controlli che da una parte danno attuazione agli obblighi di verifica della qualità ambientale sui materiali (accertando in sostanza l’assenza di sostanze contaminanti nelle terre), dall’altra garantiscono agli operatori del settore tempi e procedure. Il provvedimento, che sarà approvato in via definitiva una volta acquisito il parere della commissione consiliare, fa riferimento all’entrata in vigore il 6 ottobre 2012 del decreto 10 agosto 2012, n. 161 “Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo” (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 221/2012), emanato dal Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questo ha comportato l’immediata abrogazione delle disposizioni normative di riferimento per l’utilizzo, come sottoprodotti, delle terre e rocce da scavo. Ma ha comportato anche – spiega l’assessore all’ambiente – il venir meno del presupposto normativo della deliberazione di giunta 8 agosto 2008, n. 2424, con la quale la Regione del Veneto ha disciplinato le “Procedure operative per la gestione delle terre e rocce da scavo” in attuazione delle norme nazionali abrogate. Nella sostanza, si è creata una situazione di “vuoto” normativo per quanto riguarda la gestione delle terre per volumi fino a 6000 mc., cioè le movimentazioni di terra di piccoli cantieri per le quali era previsto che lo Stato tramite i ministeri competenti emanasse un apposito regolamento. Contrariamente a quanto era stato assicurato in occasione dell’emanazione del Dm 161/2012, il regolamento non è ancora stato adottato, creando incertezza nelle imprese di settore, per non incorrere in sanzioni per gestione non autorizzata o non conforme di materiali. Associazioni di categoria, Confindustria, Ance, Confartigianato ed Enti territoriali hanno inviato richieste di intervento alla Regione proprio per sopperire a questa situazione. Di qui la proposta di regolamentazione predisposta dalla giunta regionale. |
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EUREGIO, COLLABORAZIONE PER VALORIZZARE LE CURE TERMALI |
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Bolzano, 24 gennaio 2013 - L´assessore Richard Theiner, in rappresentanza della Giunta provinciale, sottoscriverà in febbraio un protocollo d´intesa con i colleghi del Tirolo del Nord e del Trentino nell´ambito dei progetti targati Euregio. Obiettivo dell´accordo di collaborazione è la valorizzazione delle cure termali sul territorio delle tre regioni alpine. Tirolo del Nord, Alto Adige e Trentino, le tre regioni che compongono il Gect (Gruppo europeo di cooperazione transfrontaliera) hanno una lunga e consolidata tradizione nel campo delle cure termali: già a partire dal medioevo, infatti, si hanno testimonianze di attività legate al termalismo nelle zone alpine. Nel marzo 2011 i tre consigli provinciali riuniti in seduta comune avevano dato il via libera ad iniziative in grado di valorizzare le strutture presenti sul territorio, ritenute meritevoli di sostegno per le positive ricadute dal punto di vista sanitario e turistico. Ora la Giunta provinciale ha incaricato l´assessore alla sanità Richard Theiner di partecipare al convegno sul termalismo organizzato dall´Euregio il prossimo mese di febbraio: in quell´occasione sarà sottoscritto un protocollo d´intesa fra i rappresentanti di Innsbruck, Bolzano e Trento. L´accordo prevede progetti comuni in ambito comunicativo, una campagna informativa indirizzata ai medici e iniziative di sensibilizzazione circa i positivi effetti sull´organismo delle cure termali. Sempre in ambito Gect, infine, è previsto il sostegno a progetti speciali legati al termalismo e l´organizzazione di incontri e convegni. |
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FVG, COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA: CORPO PRORESTALE PARTECIPA A IPA ADRIATICO |
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Trieste, 24 gennaio 2013 - Nell´ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Ipa Adriatico 2007-2013, il Corpo forestale regionale ha deciso di partecipare, in qualità di partner associato, a due diverse proposte progettuali. Si tratta di "Holistic - Adriatic Holistic Wildfire Protection", promosso dalla Contea di Spalato (Croazia), e di "Fearless Adria - Strategic approaches to fire prevention, alarming protection and damage control in Adriatic region" , iniziativa del Servizio forestale sloveno. Entrambi i progetti riguardano la prevenzione e la gestione dei rischi legati agli incendi boschivi. Il Programma di Cooperazione transfrontaliero Ipa-adriatico si pone l´obiettivo di rafforzare la cooperazione e lo sviluppo sostenibile della regione Adriatica attraverso la realizzazione di iniziative riferite ai tre assi prioritari: cooperazione economica, sociale e istituzionale; risorse naturali e culturali e prevenzione dei rischi; accessibilità e reti. |
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RIDUZIONE DEI RIFIUTI: I BUONI SCONTO DELLA PROVINCIA DI TORINO ANCHE PER I PANNOLONI RIUTILIZZABILI |
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Torino, 24 gennaio 2014 - Non solo pannolini per bambini. Da quest’anno, la promozione della Provincia di Torino relativa ai pannolini lavabili si estende agli ausili per incontinenti adulti, vale a dire i pannoloni (del tipo riutilizzabile). A partire dalla metà di marzo i nuovi buoni per le famiglie, che consentono uno sconto del 30% sui pannolini e del 50% sui pannoloni, saranno in distribuzione direttamente nei negozi convenzionati (che sono pubblicati su http://www.Provincia.torino.gov.it/ambiente/rifiuti/ programmazione/eco_pannolini_puntivendita ), evitando così al consumatore di doversi recare in Provincia per il ritiro, come è avvenuto finora. Il progetto dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia è attivo dal 2008 e a oggi sono stati distribuiti oltre 2700 buoni sconto ad altrettante famiglie: gli eco pannolini sono una valida alternativa al prodotto usa e getta sia sul piano economico (in tre anni si risparmia tra i 650 e i 1.600 euro a seconda delle marche) sia sul versante ambientale, dal momento che Il 10% dei rifiuti indifferenziati sul territorio è costituito dai pannolini per bambini. Ogni nuovo nato, infatti, ne consuma in tre anni più di 6.000, vale a dire una tonnellata di rifiuti indifferenziati che finiscono in discarica. Dalle famiglie alle collettività: anche quest’anno la Provincia ha pubblicato un bando per la promozione dell’uso di pannolini e pannoloni lavabili all’interno di asili nido, strutture di accoglienza per bambini, ospedali e case di cura. Il contributo concesso è pari all’80% della spesa sostenuta per l’acquisto di pannolini, pannoloni, lavatrici, asciugatrici o per i costi di lavanderia (per i primi 6 mesi), fino a un limite di 6.000 euro per la linea “adulti” e di 5000 euro per la linea “bambini”. Il bando e i moduli sono su http://www.Provincia.torino.it/ambiente/rifiuti/ programmazione/bando_pannolini . La distribuzione dei vecchi buoni sconto per i pannolini lavabili proseguirà negli Uffici Relazioni con il Pubblico della Provincia fino al 28 febbraio |
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