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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 24 Gennaio 2013 |
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AIUTI DI STATO: INDAGINE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SU SOVVENZIONI AGLI AEROPORTI SARDI |
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Bruxelles, 24 gennaio 2013 - La Commissione europea ha aperto un´indagine approfondita per esaminare se un regime italiano di sostegno finanziario a favore di alcuni gestori aeroportuali sardi e ai vettori operanti in tali aeroporti sia in linea con le norme europee sugli aiuti di Stato. Allo stadio attuale, la preoccupazione della Commissione è che tale sostegno pubblico possa procurare ai beneficiari un indebito vantaggio economico di cui non godono invece i loro concorrenti. L´avvio di un´indagine approfondita dà ai terzi interessati la possibilità di presentare le proprie osservazioni sui provvedimenti in esame. Ciò non pregiudica l´esito dell´inchiesta. Nel novembre 2011 l´Italia ha notificato un regime di compensazioni volto a sostenere lo sviluppo e ad attenuare il carattere stagionale dei servizi di trasporto aereo fra la Sardegna, l´Italia continentale e il resto d´Europa. Il regime prevede che i gestori aeroportuali ottengano una compensazione per selezionare compagnie aeree in grado di raggiungere determinati obiettivi annuali, in termini di frequenze e di volume di passeggeri su certe rotte "strategiche". A loro volta, le compagnie aeree selezionate ricevono contributi finanziari dai loro rispettivi aeroporti per la prestazione di questi servizi. Il regime stabilisce che le compagnie aeree siano selezionate mediante una procedura di gara d’appalto. La notifica indica, come periodo d´applicazione del regime, il 2012 e il 2013. Nella prima fase di analisi la Commissione ha concluso che il regime è già stato attuato, in violazione della clausola sospensiva di cui all´articolo 107 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue) che fa obbligo agli Stati membri di ottenere l´autorizzazione della Commissione prima dell´esecuzione di qualsiasi progetto di aiuto di Stato. In effetti, il regime è contenuto in una legge regionale del 2010, e successivamente sono stati adottati provvedimenti d´esecuzione. Dal 2010 gli aeroporti di Alghero, Cagliari e Olbia hanno ricevuto anticipi sulle compensazioni ad essi accordate, tramite prestiti concessi dagli uffici finanziari della Regione Sardegna. Questi aeroporti hanno a loro volta versato contributi finanziari a vettori aerei, fra cui Ryanair, per i servizi di trasporto forniti. Per la selezione delle compagnie aeree non è stata indetta alcuna gara. L´italia sostiene che le compensazioni servono a remunerare gli aeroporti per l´assolvimento di un obbligo di servizio pubblico in relazione al trasporto aereo da e verso l´isola. La Commissione dubita tuttavia che tali compensazioni siano in linea con i criteri fissati dalle norme Ue relative ai servizi di interesse economico generale (Sieg) – in particolare i criteri riguardanti la chiara definizione di missione di servizio pubblico e la selezione del servizio al costo minore. La Commissione nutre inoltre dubbi sulla compatibilità della misura adottata a favore dei vettori aerei con le specifiche norme sugli aiuti di Stato del settore dell´aviazione, anche in combinato disposto con le norme Sieg, e invita l´Italia a presentare elementi per una valutazione esaustiva a tale riguardo. La Commissione svolgerà ora un´indagine per confermare o smentire questi dubbi. Gli Stati membri e le altre parti interessate possono presentare osservazioni entro un mese dalla pubblicazione della decisione odierna sulla Gazzetta ufficiale dell´Unione europea. Contesto La Commissione sta attualmente svolgendo un´altra indagine in materia di aiuti di Stato riguardante un aeroporto sardo, nella fattispecie quello di Alghero (caso Sa.23098), nonché varie altre indagini nel settore del trasporto aereo in vari Stati membri (si vedano Ip/12/698 e Ip/12/833). La Commissione sta inoltre rivedendo gli orientamenti del 2005 sugli aiuti di Stato alle compagnie aeree e agli aeroporti. Una prima consultazione ha avuto luogo nell´aprile 2011 (si veda Ip/11/445). Dopo avere esaminato le osservazioni ricevute, la Commissione sta ora preparando questa revisione degli orientamenti e presenterà un progetto di testo ai fini di una consultazione pubblica nei mesi a venire. Maggiori informazioni sono disponibili sotto il numero di caso Sa.33983 nel Registro degli aiuti di Stato sul sito web della Dg Concorrenza. Il Bollettino elettronico di informazione in materia di aiuti di Stato contiene le nuove decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su Internet e sulla Gazzetta ufficiale. |
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SEA. PISAPIA INCONTRA F2I, IMPEGNO COMUNE PER VALORIZZARE SOCIETÀ |
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Milano, 24 gennaio 2013 - Ieri pomeriggio a Palazzo Marino il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, accompagnato dal Direttore Generale del Comune Davide Corritore e dal Capo di Gabinetto Maurizio Baruffi, ha incontrato il Presidente del fondo istituzionale F2i, Ettore Gotti Tedeschi, l’amministratore delegato, Vito Gamberale, e il Senior Partner Carlo Michelini. La riunione con il socio di minoranza di Sea, che si è svolta in un clima di positiva collaborazione, è servita per avviare un confronto sugli obiettivi strategici, in seguito alle modifiche dell’assetto azionario intervenute nel dicembre 2012, nell’intenzione di valorizzare al massimo le potenzialità della società e le competenze di cui si è arricchita, nel rispetto dei differenti ruoli dei soci. Dopo una prima riflessione sulla situazione del sistema aereoportuale del nord Italia e dell’intero Paese e sulla normativa nazionale ed europea i soci hanno convenuto sulla necessità di fornire nuovo impulso alla crescita economica della realtà milanese e lombarda. Il primo obiettivo condiviso è quello della massima attenzione al tema dell’occupazione dei lavoratori che operano negli aereoporti e nell’indotto generato dal traffico aereo che fa scalo a Linate e Malpensa. La seconda questione su cui concentrare gli sforzi riguarda le sinergie da mettere in atto con i diversi soggetti economici e sociali presenti sul territorio, per garantire maggiore forza allo sviluppo degli scali milanesi. |
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IN ARRIVO LA PATENTE UE |
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Bruxelles, 24 gennaio 2013 - A partire dal 19 gennaio 2013 tutte le nuove patenti di guida rilasciate nell’Unione europea saranno del tipo “carta di credito” di plastica, con un formato uniforme europeo e maggiori accorgimenti di sicurezza anticontraffazione. La nuova patente di guida sostituirà progressivamente i più di 100 differenti modelli - in plastica o cartacei - che attualmente si trovano nelle tasche di oltre 300 milioni di guidatori in tutta l’Ue. La nuova patente è parte integrante di un più ampio pacchetto di misure (la terza direttiva Ue sulle patenti di guida) adottato allo scopo di incrementare la libertà di circolazione, contrastare il fenomeno delle frodi e migliorare la sicurezza stradale nell´Unione europea. “La polizia stradale dei diversi paesi europei è tenuta oggi a riconoscere più di 100 differenti tipi di patente di guida in materiale plastico o cartaceo. Molte volte le fotografie riportate sul documento non sono più attuali, la categoria per la quale è abilitato un conducente non è chiara e il documentoè facile da contraffare. Le patenti di guida false costituiscono una “licenza di uccidere”: per questo abbiamo bisogno di patenti facili da leggere e da capire e molto difficili da falsificare.” Ecco i principali cambiamenti in vigore dal 19 gennaio 2013: Un formato europeo standard - Tutte le nuove patenti di guida europee avranno un nuovo formato: una tessera di plastica del tipo “carta di credito”, con una fotografia e requisiti standard in materia di informazioni, facile da riconoscere e da leggere in tutta l’Unione europea (si veda la fotografia riportata di seguito). Tutte le nuove patenti di guida saranno rilasciate in questo formato a partire dal 19 gennaio 2013. Le patenti già in circolazione non saranno interessate dalla nuova normativa: verranno progressivamente sostituite con una patente di nuovo formato al momento del rinnovo o, comunque, entro il 2033. Gli Stati membri sono liberi di inserire sulla patente i loro simboli nazionali. Più sicurezza anticontraffazione - La nuova patente di guida comprende una serie di elementi di sicurezza per impedire di contraffarla o falsificarla. La sicurezza è ancora maggiore grazie alla creazione di un sistema elettronico europeo di scambio di dati per facilitare lo scambio di informazioni tra le amministrazioni nazionali. Ciò permetterà di semplificare le procedure di gestione delle patenti di guida per le persone che trasferiscono la propria residenza da uno Stato membro a un altro, e contribuirà in modo significativo alla lotta contro il cosiddetto “turismo della patente di guida” e contro le frodi; si pensi ad esempio al nuovo e più rigoroso divieto di rilasciare in uno Stato membro la patente di guida a una persona la cui patente sia stata ritirata, sospesa o sottoposta a limitazioni in un altro Stato membro. Rinnovo periodico delle patenti di guida - Il rinnovo periodico delle patenti di guida in tutta l’Unione europea è fondamentale per contrastare le frodi e migliorare la sicurezza stradale. La nuova normativa prevede che le patenti di guida per automobilisti e motociclisti debbano essere rinnovate ogni 10-15 anni (a seconda dello Stato membro). Le patenti di guida per conducenti di autocarri e autobus devono essere rinnovate ogni cinque anni e il rinnovo è subordinato al superamento di una visita medica. Il rinnovo è un atto amministrativo che non richiede il superamento di ulteriori esami. Esso garantisce che le informazioni riportate sulla patente, la fotografia, ecc., siano aggiornate, che le caratteristiche di sicurezza della patente siano al passo con le nuove tecnologie e che gli Stati membri dispongano di informazioni costantemente aggiornate sulle patenti in circolazione. Protezione dei conducenti più vulnerabili - Il regime europeo delle patenti di guida rafforza la protezione delle categorie più vulnerabili di utenti della strada. Esso prevede: un limite di età più elevato (dagli attuali 21 anni a 24 anni), l´accesso diretto (mediante prove teoriche e pratiche) alle patenti che consentono di guidare i motocicli più potenti; un aumento del limite di età e l’introduzione di ulteriori sottocategorie per l’accesso progressivo. Il nuovo regime prevede che i conducenti abbiano maturato un’esperienza di almeno quattro anni (anziché due) alla guida di motocicli di potenza inferiore prima di poter acquisire la patente per guidare quelli di potenza superiore; i ciclomotori rappresentano ora una nuova categoria di veicoli e le persone che desiderano ottenere la relativa patente di guida sono tenute a sostenere una prova teorica. Gli Stati membri possono inoltre decidere di introdurre prove di abilità e comportamento nonché visite mediche. L’ue ha fissato a 16 anni l’età minima raccomandata per il riconoscimento reciproco delle patenti da parte di tutti gli Stati membri (a livello nazionale gli Stati membri possono abbassare a 14 anni tale limite di età). Fino ad oggi non esistevano requisiti minimi Ue per i ciclomotori. Requisiti minimi per gli esaminatori di guida - Gli esaminatori di guida dovranno soddisfare determinati requisiti minimi in materia di qualificazione iniziale e formazione periodica. Tali misure garantiranno il controllo della qualità nel nuovo sistema. La direttiva 2006/126/Ce sulle patenti di guida è stata adottata dagli Stati membri e dal Parlamento europeo nel 2006 e doveva essere recepita dagli Stati membri entro il 19 gennaio 2011. Essa sarà pienamente applicabile il 19 gennaio 2013. |
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ANZIANI. COMUNE DI MILANO E POLIZIA LOCALE ORGANIZZANO CORSI GRATUITI DI EDUCAZIONE STRADALE PER LA TERZA ETÀ DAL 28 FEBBRAIO APERTI AI 16.000 FREQUENTATORI DEI CENTRI ANZIANI |
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Milano, 24 gennaio 2013 - Il 28 febbraio parte il primo corso di educazione e sicurezza stradale dedicato alla terza età organizzato dal Comune di Milano e rivolto agli anziani che frequentano i 29 Centri socio ricreativi e culturali, circa 16.000 persone. La mobilità è cambiata profondamente: segnaletica, codice della strada, intensificazione del traffico, Area C, piste ciclabili, corsie preferenziali e negli anni, per le persone, cambiano anche la percezione del rischio, la velocità di reazione, le modalità di guida. Il corso dedicato agli anziani promuove una migliore consapevolezza del rischio per continuare a garantire la mobilità e l’autonomia in strada delle persone anziane. Voluto dagli assessorati Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale, Volontariato e Politiche sociali, il corso è articolato in lezioni di due-tre ore nel periodo tra il 28 febbraio e il 7 giugno 2013. Sarà tenuto da agenti della Polizia locale nei centri anziani, nell’ambito di un programma di prevenzione e sicurezza stradale che la Scuola del Corpo di Polizia locale ha già sviluppato da tempo con le scuole milanesi. L’adesione è volontaria e aperta a tutti i frequentatori dei centri anziani del Comune. Ieri il corso è stato presentato ai presidenti dei Centri Socio Ricreativi Anziani. |
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I NUOVI SISTEMI DI GESTIONE ENERGETICA PER I CONCESSIONARI TOYOTA IN GIAPPONE USUFRUIRANNO DELLE BATTERIE RICICLATE DELLE VETTURE IBRIDE |
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Roma, 24 gennaio 2013 - Toyota Motor Corporation (Tmc) ha annunciato che, a partire dal prossimo mese di Aprile, i sistemi di gestione energetica venduti ai concessionari Toyota in Giappone vedranno l’impiego delle batterie al nichel-idruro metallo riciclate dai veicoli ibridi. Con questa iniziativa, Tmc punta a sfruttare in maniera completa le risorse offerte dalle batterie usate. Il sistema sarà venduto dalla Toyota Turbine and Systems Inc., la società di fornitura energetica controllata da Tmc. Il sistema di gestione energetica si troverà nei pressi dei Sistemi di Gestione Energetica degli Edifici (Bems), dei parcheggi e dei dispositivi a energia solare, di sistemi di illuminazione a Led, dei climatizzatori a risparmio energetico e ad altri prodotti. Il sistema di gestione energetica renderà possibile il controllo congiunto dei consumi e dei livelli energetici concretizzando uno sfruttamento efficiente dell’elettricità. Il sistema di stoccaggio elettrico viene sottoposto dal Febbraio dello scorso anno a test di verifica condotti presso il centro Nagoya Toyopet Otagawa e da altre strutture. Incrementando l’efficienza dello sfruttamento energetico, ad esempio riducendone l’utilizzo nelle ore di picco, è stato calcolato che il totale (e quindi il costo) dell’energia utilizzata da un singolo concessionario può essere dimezzato* rispetto ai consumi realizzati senza l’ausilio del sistema. Dal momento che l’elettricità di riserva può essere conservata e utilizzata in caso di un’interruzione nei servizi, ad esempio in seguito a calamità naturali, questo sistema potrebbe essere di vitale importanza per consentire ai centri di emergenza nazionale una gestione efficiente delle situazioni di pericolo, ad esempio per raccogliere le informazioni necessarie alla soluzione del problema e per garantire energia ai rifugi. Nel suo cammino verso una società sostenibile, Toyota continuerà a promuovere iniziative destinate a un utilizzo efficiente delle risorse. Specifiche del Sistema di Gestione Energetica
Capacità di stivaggio |
10 kWh |
Peso |
Circa 980 kg |
Dimensioni |
Altezza: 1.900 mm; Larghezza: 1.140 mm; Profondità: 1.280 mm | |
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INFOMOBILIT¨¤, FINANZIATI IN TOSCANA 13 PROGETTI PER CONTROLLARE IL TRAFFICO IN TEMPO REALE |
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Firenze 24 gennaio 2013 ¨C Monitorare il traffico delle citt¨¤ o delle aree urbane, controllare gli accessi nelle ztl, gestire i posti nei parcheggi in tempo reale, dare informazioni sulla mobilit¨¤ su smartphone o tablet: questi gli obiettivi dei 13 progetti ¡®vincitori¡¯ del bando regionale sull¡¯infomobilit¨¤, un bando che assegner¨¤ un totale di 2 milioni e 130.000 euro. La Regione continua a sostenere l¡¯innovazione e l¡¯uso delle nuove tecnologie per la gestione in tempo reale del traffico nelle citt¨¤ toscane. L¡¯assessorato regionale ai trasporti ricorda che quello che si ¨¨ appena concluso (la graduatoria ¨¨ stata pubblicata oggi sul Burt) ¨¨ il secondo bando emesso nel giro di pochi mesi con l¡¯obiettivo di potenziare un settore sempre pi¨´ strategico. Grazie ai fondi europei del Porcreo, verranno cofinanziati dalla Toscana 13 progetti innovativi che aiuteranno le amministrazioni a controllare e coordinare la mobilit¨¤ dei territori, ma saranno utili anche per i singoli cittadini che potranno avere in tempo reale informazioni sugli accessi nelle aree urbane, sui parcheggi, sui flussi di traffico. La graduatoria: La graduatoria delle domande ammesse e finanziabili vede al primo posto il progetto Re.mo.te (Rete di Monitoraggio dati di Traffico ed Eventi) del Comune di Firenze, con un contributo assegnabile pari a 250.000 euro. Il progetto prevede l´estensione ad altri 61 semafori del sistema di controllo remoto (sistema che varia la durata del rosso e del verde in base al flusso di traffico presente in quel momento nelle varie direzioni; il sistema ¨¨ attualmente presente in 184 semafori), l´installazione di altre 54 telecamere per il monitoraggio del traffico ed un aggiornamento del sistema di controllo dei parcheggi con la possibilit¨¤ di pagare la sosta anche via sms. Altri 250.000 euro sono stati assegnati per il ¡°Progetto mobilit¨¤ Lucca¡± delComune di Lucca, che sostituir¨¤ l´attuale sistema di rilevamento del traffico veicolare con un sistema nuovo che classificher¨¤ i veicoli in entrata ed in uscita dalla citt¨¤ in 9 diverse categorie, documentando meglio l´accesso alla citt¨¤. Saranno inoltre posizionati vicino ai varchi telematici dei pannelli a messaggio variabile. Infine sar¨¤ migliorato il sistema di controllo del rispetto delle fasce orarie di accesso. Per il potenziamento del sistema di infomobilit¨¤ il Comune di Grosseto potr¨¤ contare su risorse pari a 193.000 euro. Serviranno per potenziare l´attuale sistema di infomobilit¨¤ esistente nella citt¨¤ di Grosseto con l´incremento delle stazioni di rilevamento dei flussi di traffico (tre nuove stazioni sugli assi viari nord-sud e una nuova stazione in uscita dal centro storico) e il miglioramento del sistema di comunicazione agli utenti della disponibilit¨¤ di parcheggi (in particolare saranno posizionati dei pannelli che indicheranno il numero dei posti disponibili nei 3 parcheggi disposti lungo le mura cittadine e sar¨¤ migliorato il controllo nelle altre aree di sosta). A Piombino sono stati destinati 250.000 euro per il progetto Psm ¡°Piombino Smart Mobility¡±, che doter¨¤ la citt¨¤ di un moderno sistema di monitoraggio e controllo della mobilit¨¤ (parcheggi e flussi veicolari) e di un sistema di rilevazione dei posti disponibili nei parcheggi. Grazie a questi nuovi sistemi di monitoraggio sar¨¤ possibile per l´amministrazione conoscere e gestire le criticit¨¤ del traffico ed avere dati certi e in tempo reale. Inoltre Piombino prevede di passare dall´attuale sistema di autorizzazioni cartacee per la sosta in Ztl ad un metodo informatizzato di controllo degli accessi. Nella graduatoria dei progetti finanziati segue Arezzo, con 161.600 euro per il secondo stralcio del progetto comunale di infomobilit¨¤. In particolare saranno ampliati il sistema di indirizzamento ai posti liberi nei parcheggi, il sistema per diffondere le informazioni legate alla mobilit¨¤ e il sistema di classificazione e monitoraggio dei flussi di traffico. A Forte dei Marmi,invece, sono andati circa 100.000 euro per il progetto Sca (Sistema di controllo automatizzato degli accessi). Il progetto prevede l´installazione di 7 centraline (collegate con la centrale di Polizia municipale) per controllare automaticamente l´accesso all¡¯interno della zona a traffico limitato e ´identificare i veicoli non autorizzati. La graduatoria continua con il progetto ¡®Colle infomobilit¨¤¡¯, che ha visto 204.500 euro assegnati al Comune di Colle Val d¡¯Elsa. Il progetto ¨¨ diviso in due lotti, uno dedicato al controllo dell´acceso nella ztl (con l´installazione di un sistema automatico di controllo degli accessi) e l´altro alla sosta ´intelligente´ (con l¡¯installazione negli stalli di sosta di sensori wireless che rileveranno la presenza del veicolo e trasmetteranno le informazioni al parcometro, cos¨¬ l´utente per pagare il parcheggio dovr¨¤ solo digitare il numero del suo stallo di sosta). Questo sistema render¨¤ pi¨´ efficace il controllo sia degli accessi che del pagamento della sosta. Segue poi ¡®Infoli2¡ä, del Comune di Livorno, con 125.000 euro di contributo si propone di ampliare i servizi ed i sistemi tecnologici gi¨¤ attivi sul suo territorio per il controllo dei flussi di traffico. Sar¨¤ incrementato il numero delle postazioni di rilevamento dei flussi di traffico, saranno installati pannelli a messaggio variabile per mostrare il numero di parcheggi liberi, sar¨¤ realizzata un¡¯App per Iphone e Android permetter¨¤ ai cittadini di sapere lo stato della viabilit¨¤ e la disponibilit¨¤ dei parcheggi circostanti. Il Comune di Fucecchio, con il progetto ¡®Telecamera attiva¡¯, potr¨¤ contare su un contributo di 82.000 euro per installare un sistema di monitoraggio e controllo di alcune aree del capoluogo e della frazione di Ponte a Cappiano strategiche dal punto di vista del traffico e della sicurezza urbana. I siti individuati saranno: piazza Salvo D¡¯acquisto, via Trieste / Porta Raimonda, via della Repubblica intersezione via Leonardo da Vinci, piazza Pertini. Il Comune di Barga avr¨¤ 68.000 per il sistema di video sorveglianza per il controllo e gestione degli accessi principali. In particolare saranno installate delle telecamere digitali ad altissima risoluzione e sistemi ad infrarosso per il riconoscimento in notturna delle targhe, inoltre sar¨¤ implementata la centrale di controllo. Gli ulteriori tre progetti finanziabili sono ¡®Poggibonsi -I- Mobility¡¯ del Comune di Poggibonsi (150.000 euro per l¡¯installazione di 6 postazioni di rilievo del traffico, l¡¯installazione di sistemi per il monitoraggio dell¡¯accesso alle aree Ztl e la costituzione di una sala di controllo), ¡®Attenti al varco¡¯ del Comune di Cecina (con 90.000 euro per un sistema di controllo dell´accesso alla ztl composto da tre varchi, due pannelli luminosi a messaggio variabile e un sistema centralizzato di controllo da installare presso il comando di Polizia Municipale) e ¡®Infomobilit¨¤ 2¡ä del Comune di Prato(250.000 euro per estendere l´attuale rete di controllo del traffico aggiungendo altri 14 dispositivi per controllare altrettante aree e centralizzare i dati raccolti presso il servizio mobilit¨¤ del Comune; saranno inoltre creati dei ´corridoi semaforici´ sincronizzando gli impianti in modo da rendere pi¨´ fluida la viabilit¨¤). Altri 14 progetti giudicati ammissibili ma per i quali, al momento, non sono bastate le risorse stanziate dal bando, resteranno nella graduatoria stilata dalla Commissione di valutazione, che avr¨¤ una validit¨¤ di 12 mesi. I finanziamenti saranno erogati da Artea, in qualit¨¤ di agenzia responsabile dei controlli e pagamenti della linea di intervento Iv.4a del Por Creo. Per ottenerli gli enti beneficiari dovranno stipulare e firmare una convenzione con la Regione entro 60 giorni da oggi. |
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LE DUE RUOTE SI FAN STRADA IN TUTTE LE PROVINCE LOMBARDE |
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Milano, 24 gennaio 2013 - Cremona è la città con il maggior numero di ciclisti; a Lecco c´è il numero più alto di sportivi; a Varese le donne pedalano meno degli uomini; Bergamo è il capoluogo in cui il bike sharing incide di più su chi utilizza le due ruote; Brescia e Lodi sono le città che hanno più parcheggi. È questa la fotografia che emerge dal I Rilevamento dei ciclisti in Lombardia, relativo al 2012, effettuato dalla Regione attraverso un´apposita convenzione quadriennale con la Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta). In generale, forse complice anche la crisi economica, ai Lombardi la bicicletta piace sempre di più e i numeri dimostrano che il suo utilizzo è maggiore anche nel tragitto casa-lavoro o casa-scuola, laddove sono presenti parcheggi attrezzati o custoditi. I dati sono stati presentati dagli assessori regionali alle Infrastrutture e Mobilità, allo Sport e Giovani e all´Ambiente, insieme al presidente della Fiab Antonio Dalla Venezia, al presidente del Comitato Lombardia della Federazione ciclistica italiana Francesco Bernardelli, al vice presidente Cordiano Dagnoni e a due glorie del ciclismo italiano come Ernesto Colnago e Felice Gimondi. Luce Sul Mondo Dei Ciclisti - "Il problema della mobilità ciclistica - ha detto l´assessore alle Infrastrutture - è che è difficilmente quantificabile e questo studio è tanto più meritorio, perché fa luce su chi sono gli utilizzatori delle due ruote. I dati raccolti oggi confermano che, tanto più si realizzano infrastrutture dedicate, tante più persone si sentono incentivate all´utilizzo. Mi auguro che la prossima Giunta prosegua e intensifichi gli sforzi fatti per accrescere l´uso delle due ruote. Le Istituzioni in questo ambito possono fare di più: certo ci sono autostrade, ferrovie e altro a cui badare, ma gli interventi per la ciclabilità hanno spesso costi, contenuti e benefici importanti". L´impegno Della Regione Per Le Due Ruote - Regione Lombardia, con due progetti inseriti nel Piano regionale della mobilità Ciclistica, sta, da un lato, portando avanti un´attività di raccolta dati sulle nuove infrastrutture e sui nuovi servizi e, dall´altro, monitorando l´utilizzo della bicicletta nei capoluoghi di provincia. Ha inoltre stanziato 11,3 milioni per 45 progetti di infrastrutture e servizi per la mobilità ciclistica e l´ampliamento dei sistemi di bike sharing, ha aderito alla petizione Fiab sull´infortunio in itinere (affinché sia tutelato chi è vittima di incidenti durante il tragitto casa-lavoro) e alla Settimana europea della mobilità. Tema Centrale, La Sicurezza - "Molto è stato fatto e molto è ancora da fare, per consentire a chi utilizza le due ruote di muoversi in modo sicuro - ha commentato l´assessore allo Sport e Giovani -. La bicicletta è un mezzo su cui è importante investire, perché rappresenta non solo una fonte di risparmio in termini economici, ma consente anche di mantenersi in salute. Occorrono però piste ciclabili sicure e garantite. E´ necessario rendere più sicure le rotatorie: ne sono spuntate migliaia grazie ai finanziamenti della Comunità europea, ma mettono in pericolo la sicurezza dei ciclisti, per i quali spesso si rivelano delle vere e proprie trappole. Su questo tema Regione Lombardia potrebbe farsi carico di proporre interventi alla Comunità europea. In vista di Expo stiamo inoltre studiando un progetto che, partendo dagli 80 ostelli che ci sono in Lombardia, permetta ai bikers di vedere la nostra bellissima regione. Si tratta di un bacino notevole per l´appuntamento del 2015, visto che sono circa 6 milioni gli appassionati di bici del Sud della Germania, dell´Austria e della Svizzera". Tutela Dell´ambiente - "Questo studio - ha detto l´assessore all´Ambiente - è un esempio concreto di sussidiarietà orizzontale e contribuisce a educare i cittadini all´utilizzo della bicicletta: un comportamento che consentirebbe uno sgravio dal punto di vista ambientale in termini di Co2 e di minori emissioni di Pm10. È essenziale in tal senso il supporto delle associazioni che, collegando l´azione amministrativa con il territorio, aiutano le Istituzioni a identificare le politiche necessarie. È dunque estremamente importante che l´uso della bicicletta entri a fare parte della nostra educazione ambientale, sia per quanto riguarda gli automobilisti, in chiave di maggiore sicurezza, che per i ciclisti e i pedoni". Il censimento è stato effettuato dai volontari delle associazioni di categoria che hanno monitorato il passaggio dei ciclisti in 4 postazioni individuate in ogni città capoluogo di Provincia. Sono state rilevate anche l´offerta e la domanda di parcheggio per biciclette presso 15 stazioni ferroviarie, allo scopo di raccogliere informazioni utili a orientare interventi volti in favorire dell´uso intermodale di bicicletta e treno. Oltre 46.000 Bici In 4 Ore - Il primo dato significativo è il numero di ciclisti rilevati tra le 7.30 e le 13.30: almeno 46.911 persone hanno scelto la bicicletta per i propri spostamenti. Spiccano Cremona, con 9.255 passaggi, Lodi con 6.894, Monza con 6.568 e Milano con 6.061. A Scuola E Lavoro In Bici - Nelle postazioni, collocate lungo le direttrici di accesso al centro cittadino, sono stati conteggiati i flussi dei ciclisti sia in entrata che in uscita. In diverse postazioni di alcune città il flusso dei passaggi è maggiore fino alle 9.30 e indica un uso della bicicletta come mezzo di trasporto di chi si reca al lavoro o a scuola. Il fenomeno è evidente in tutte le postazioni di Cremona, Lodi, Milano, in diverse postazioni di Mantova, Pavia, Brescia, Monza e Sondrio e in una di Como e Varese. Meno marcato il flusso in uscita, riconoscibile tuttavia in alcune postazioni nella tarda mattinata (in quelle di Cremona, Lodi e Pavia, in 3 di Mantova e in una di Monza). Dati Aggiuntivi - In alcune città sono stati raccolti anche dei dati di approfondimento quali le percentuali di donne e uomini, di ciclisti urbani e ciclisti sportivi, di biciclette private o del servizio di bike sharing, e, infine, le percentuali della ripartizione modale, distinguendo tre tipi di veicoli: auto/furgoni/camion, biciclette, moto. A Varese Pochi ´Pedali Rosa´ - Nelle 4 città in cui è stata rilevata la percentuale di donne e uomini (Bergamo, Brescia, Pavia e Varese) si possono notare notevoli differenze. In quanto a parità di genere Bergamo e Pavia hanno percentuali quasi uguali, Brescia occupa una posizione intermedia (38 per cento), mentre il fanalino di coda è rappresentato da Varese, dove la percentuale femminile è nettamente minoritaria (23 per cento). Lecchesi I Ciclisti Più Sportivi - In 4 città (Bergamo, Como, Lecco e Varese) è stata monitorata anche la percentuale della presenza di ciclisti sportivi: al primo posto c´è Lecco con il 21 per cento, seguita da Varese (10 per cento) e da Bergamo e Como con percentuali molto basse, rispettivamente il 3 e il 4 per cento. Ai Bergamaschi Piace La Bici Pubblica - Al momento della rilevazione, il bike sharing era presente in 9 città (Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Pavia, Varese) e la loro incidenza percentuale sul totale è risultata del 15 per cento a Bergamo e del 9 per cento a Milano. Parcheggi, Brescia E Lodi Le Più Virtuose - Il rapporto ha quantificato anche l´offerta dei parcheggi per biciclette (dalle semplici rastrelliere ai posti bici custoditi) in prossimità di 15 stazioni ferroviarie delle città capoluogo. Quelli disponibili sono 4.235, pari a una media di quasi 282 per stazione. Di questi, ben 1.485 (35 per cento) sono però presenti in sole due città, Brescia (750) e Lodi (735); seguono Bergamo (500), Monza (558) e Pavia (508), mentre la città di Milano, con 2 tra le stazioni più grandi (Centrale e Cadorna), conta solo 427 posti bici. L´offerta di posti bici custoditi in prossimità delle stazioni ferroviarie si concentra solo nelle città di Brescia, Monza e Pavia e un numero rilevante di questi è a Brescia, dove è presente un´ampia struttura adibita a velo stazione. Bici E Mezzi A Motore - Interessante il dato della ripartizione tra biciclette e mezzi privati a motore (auto/furgoni, moto), rilevato in alcune postazioni di Bergamo, Brescia, Milano, Monza a Varese. Si nota infatti una quota minima di biciclette a Varese (2 per cento), che sale al 12 per cento sia a Bergamo che a Monza, per attestarsi al 15 per cento a Brescia e Milano. Schiacciante la quota delle auto a Varese (90 per cento), Brescia (dove però non sono state contate separatamente le moto) e Monza, con percentuali che superano l´80 per cento, mentre si attesta tra il 50 per cento e il 56 per cento a Bergamo e Milano, dove però è notevole la percentuale delle moto (rispettivamente 38 per cento e 29 per cento). Intermodalità, Vincono Brescia E Pavia - L´utilizzo dei posti bici nelle due fasce orarie rilevate, ore 12 e 22, per singola città capoluogo, conferma che, laddove è possibile parcheggiare la bicicletta in un posto sicuro, questa viene utilizzata dai pendolari che arrivano con il treno in città, per raggiungere il posto di lavoro o di studio. Infatti, il numero dei posti bici custoditi utilizzati a Brescia e Pavia alle ore 22, è quasi triplo rispetto a quelli rilevati alle ore 12. L´offerta di posti bici custoditi, pertanto, attrae e incentiva l´intermodalità. Linee Guida Comuni - Per la raccolta dei dati sono state predisposte delle ´Linee guida´, frutto di un lavoro di sintesi delle diverse esperienze messe in campo dalle associazioni Fiab: questo ha permesso ai volontari di registrare dati il più possibile comparabili tra loro, che restituiscano un quadro degli spostamenti effettuati in bicicletta in ogni capoluogo. Questi dati costituiscono la base di confronto per le rilevazioni degli anni futuri, che permetteranno di costruire una serie storica per verificare il trend di crescita dell´uso della bicicletta, valutando la tendenza, di anno in anno, fino al 2015. |
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MERCI PERICOLOSE MONITORATE DA OCCHI ELETTRONICI |
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Milano, 24 gennaio 2013 - Sviluppare un sistema informativo in grado di acquisire e condividere l´analisi dei dati sul trasporto di merci pericolose che viaggiano su strada. E´ questo l´obiettivo del progetto Destination (Dangerous transport to new preventive instruments), il cui schema di convenzione è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore all´Ambiente. In pratica, insieme alla Regione Lombardia, Piemonte, Valle d´Aosta, Provincia autonoma di Bolzano e Canton Ticino si impegnano a realizzare una rete telematica di monitoraggio. "Attiveremo una serie di varchi elettronici sulla rete autostradale - spiega l´assessore - con telecamere in grado di leggere il pannello arancione obbligatorio su tutti i veicoli che trasportano questo tipo di merci. Il nostro è un territorio molto vasto e sul quale ogni anno viaggiano più di 400 milioni di tonnellate di merci. Non possiamo dunque non essere sicuri su tutto ciò che viene trasportato su strada, perché anche questo è un modo per tutelare l´ambiente e il territorio in cui viviamo". "In questo senso - continua l´assessore - non essere soli, ma condividere questo lavoro con altre Regioni, ci permette di essere più forti e di procedere in maniera spedita". L´assessore ha anche sottolineato come il monitoraggio dei percorsi delle merci pericolose sia anche uno degli strumenti più incisivi di lotta ai traffici illeciti, ad esempio delle organizzazioni malavitose, e come dunque si tratti di "un nuovo capitolo nella battaglia quotidiana contro le ecomafie, cui ci siamo votati con energia sin dal primo giorno". Per la realizzazione del progetto la Regione ha messo a bilancio oltre 374.000 euro. |
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TRENI, ABBONAMENTO GRATUITO NEL MESE DI APRILE PER I PENDOLARI DELL´EMILIA-ROMAGNA. |
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Bologna, 24 gennaio 2013 - Un abbonamento ferroviario gratuito valido per il mese di aprile. E’ quanto deciso dalla Regione che, anche quest’anno, destina ai pendolari dell’Emilia-romagna parte delle penali applicate alle imprese ferroviarie per il mancato rispetto di quanto previsto dal contratto di servizio. Per la quinta volta a partire dal 2006, gli abbonati alle ferrovie potranno quindi usufruire di un mese di viaggio gratis a parziale compensazione dei disagi subiti. “In questo modo rispettiamo l’impegno assunto lo scorso anno a seguito dei disagi derivanti dalla nevicata”, sottolinea l’assessore regionale a Mobilità e trasporti Alfredo Peri. “Un mese gratuito è stato riconosciuto nel 2012 e l’altro lo sarà ad aprile 2013. Come già detto anche in passato, queste iniziative non risolvono tutti i problemi ma, quanto meno, riaffermano il principio del riconoscimento del disagio e le relative responsabilità”. Solo nell’ultimo anno sono stati 38 mila (34.500 di Trenitalia e i restanti di Tper) i pendolari con abbonamento annuale o mensile che hanno beneficiato dell’iniziativa, per un valore medio di 55 euro ognuno. Le modalità per avere il bonus saranno analoghe a quelle del 2012. Le imprese ferroviarie Trenitalia e Tper comunicheranno entro febbraio i dettagli operativi, intanto la raccomandazione è di conservare gli abbonamenti mensili dei mesi tra gennaio e marzo 2013 e gli abbonamenti annuali scaduti o che scadranno entro i primi tre mesi del 2013. A partire dalla seconda metà di marzo con questi documenti ci si potrà recare presso le biglietterie delle stazioni ferroviarie e ottenere il rilascio del biglietto mensile gratuito. |
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AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA LE MODIFICHE AGLI INVESTIMENTI REGIME FINLANDESE DI SOSTEGNO IN NAVI PULITE |
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Bruxelles, 24 gennaio 2013 - La Commissione europea ha trovato le modifiche di un regime esistente finlandese sostegno agli investimenti in navi più puliti per essere in linea con le norme sugli aiuti di Stato. In particolare, le modifiche mirano a dare armatori incentivi per utilizzare meno carburante inquinante, prima della entrata in vigore delle norme Ue in tal senso. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: " Questo regime finlandese dimostra come le attuali norme sugli aiuti di Stato possono essere utilizzati per incoraggiare l´industria marittima di adattarsi alle più severe norme ambientali prima della loro entrata in vigore ". La Commissione ha autorizzato il regime iniziale finlandese nel 2011 (vedi caso Sa.32118 ). Nel 2012, la Commissione ha adottato una nuova direttiva di zolfo . Le modifiche notificate dalle autorità finlandesi sono volti ad adattare l´attuale sistema di norme più severe in materia di limiti di zolfo nel combustibile per uso marittimo, che si applicano a partire dal 1o gennaio 2015 nella zona di controllo delle emissioni di zolfo ( Seca), che comprende il Canale della Manica, il Mare del Nord e il Mar Baltico. In particolare, le modifiche consentono, a determinate condizioni, per finanziare l´acquisizione di nuove navi o l´adeguamento delle vecchie navi, a condizione di operare in più rigorose norme ambientali rispetto a quelli attualmente in vigore nell´Ue. L´aiuto prevede un incentivo reale ed è necessario per raggiungere l´obiettivo prefissato: il risultato sarà anticipare di due anni l´uso di combustibili meno inquinanti delle navi. Nessun aiuto sarà concesso dopo l´entrata in vigore delle nuove norme. E ´quindi in linea con l´Unione europea disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell´ambiente . |
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TRE MEGA-NAVI AL PORTO DI GIOIA TAURO |
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Catanzaro, 24 gennaio 2013 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi, in merito ai recenti risultati ottenuti dal porto di Gioia Tauro relativi all’incremento dei traffici merci ha rilasciato la seguente dichiarazione: “L’incremento dei traffici sul porto di Gioia Tauro e la notizia della presenza, ormai costante, di mega navi che riescono ad attraccare e contemporaneamente ad essere lavorate, grazie alle condizioni ottimali dell’infrastruttura gioiese, ma anche grazie all’esperienza e alla capacità operative della Mct (Gruppo Conship) e delle sue maestranze, è una constatazione che inorgoglisce i calabresi, ma contemporaneamente lascia dell’amaro in bocca. I successi dell’infrastruttura portuale gioiese - ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - sono infatti vanificati dalla cecità di un Governo nazionale che continua a penalizzare ogni politica commerciale che con sacrificio le parti locali interessate stanno mettendo in atto. Ci sono tutte le condizioni e le potenzialità perché l’Italia abbia un ruolo di leadership nel trasporto marittimo e portuale nel bacino del Mediterraneo, nel cui contesto Gioia Tauro può diventare l’infrastruttura trainante dell’intero sistema dei trasporti. Per fa questo, però, occorre una diversa e rinnovata politica italiana che decida finalmente di sfruttare le grandi potenzialità del porto calabrese rispetto agli altri porti nazionali. Gioia Tauro può rendere competitiva l’Italia – ha successivamente dichiarato la Vicepresidente Stasi - ma in passato su questo siamo stati fortemente penalizzati. Pur di favorire i porti del nord, molti Ministri hanno trascurato la grande potenzialità di Gioia Tauro nel bacino del Mediterraneo, penalizzando di fatto non solo la Calabria ma anche l’Italia. E’ verificabile una forte determinazione di tutto il Governo regionale che da due anni, ormai, è presente sul problema e continuerà a chiedere con forza un sostegno e supporto al Governo nazionale sulle questioni che riguardano il lavoro e in modo particolare l’ottenimento di una Zes (Zona Economica Speciale) come riconoscimento dovuto. Riconoscimento invocato più volte dalla stessa Cancelliera tedesca Merkel e già dagli uffici della Commissione Europea che lo hanno ritenuto tecnicamente fattibile. Il provvedimento è urgente e per essere attuato deve farlo proprio la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Mi piacerebbe ascoltare in questi giorni di fermento politico/elettorale un impegno chiaro e forte sul futuro del porto di Gioia Tauro e su cosa intende fare il candidato nuovo Governo nazionale di una infrastruttura che già esiste, che continua ad esprimere grandi potenzialità, che potrebbe non essere più solo una ‘grande occasione sprecata’.Gioia Tauro deve diventare davvero un’occasione che ha l’Italia per diventare leader nel trashipment e piattaforma logistica del Mediterraneo, garantendo competitività al Mezzogiorno e all’intero paese. Più volumi su Gioia Tauro – ha concluso la Vicepresidente Stasi - non vuol dire meno volumi negli altri porti italiani, ma al contrario più traffico di merci che attraversano la nazione intera”. |
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AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA SULLA SOSTEGNO PUBBLICO A FAVORE DEL CANTIERE PORTOGHESE ENVC |
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Bruxelles, 24 gennaio 2013 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per verificare se numerose misure di sostegno pubblico concesse dal Portogallo a favore del cantiere navale "Estaleiros Navais de Viana do Castelo Sa" (Envc) sono in linea con le norme Ue sugli aiuti di Stato. In questa fase, la Commissione dubita che tali misure sono state effettuate a condizioni che un investitore privato avrebbe accettato a condizioni di mercato. L´avvio di un´indagine approfondita offre ai terzi interessati la possibilità di formulare osservazioni sulle misure in esame. Essa non pregiudica l´esito delle indagini. Sulla base della valutazione preliminare della Commissione, sembra che Envc possono beneficiare di varie misure di aiuto in passato un valore di oltre € 180 milioni. Queste misure comprendono finanziamenti fruttiferi a coprire i costi di esercizio previste nel 2012, un aumento di capitale effettuato nel 2006 e diversi prestiti concessi tra il 2006 e il 2011 per coprire i costi di esercizio. Inoltre, sembra che Empordef, di proprietà statale holding che possiede interamente Envc, ha rilasciato lettere di numerosi e garanzie a sostegno del finanziamento di accordi tra Envc e le banche commerciali. La Commissione intende ora verificare se queste misure costituiscono aiuti di Stato ai sensi delle norme comunitarie. Misure di sostegno pubblico costituisce aiuto di Stato se non sono state effettuate a condizioni che un investitore privato avrebbe accettato a condizioni di mercato. Se le misure di un aiuto di Stato, la Commissione sarebbe quindi esaminare se possano essere considerati compatibili con le norme sugli aiuti di Stato, in particolare con le norme applicabili al settore della costruzione navale e alle imprese in difficoltà. Inoltre, la Commissione ha appreso che il Portogallo intende concedere nuove misure per Envc nel contesto della privatizzazione. L´esatta natura e la quantità di tali misure non è chiara, dal momento che dipendono dal contenuto stesso delle offerte vincolanti e le condizioni di prezzo. Anche se queste misure non sono soggetti alla presente decisione, la Commissione ritiene probabile che essi potrebbero contenere aiuti di Stato se attuate. Portogallo dovrebbe pertanto notificare tali misure alla Commissione prima della loro attuazione. |
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LIGURIA, PER CONSIGLIO DI STATO: “ILLEGITTIMO” PROGETTO PORTO OSPEDALETTI (IM) SENTENZA CANCELLA AUTORIZZAZIONI E VARIANTI DAL 1996 |
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Genova, 24 Gennaio 2013 - Il Consiglio di Stato con sentenza depositata il 22 gennaio ha annullato tutti gli atti sulla base dei quali è stato approvato e in corso di realizzazione il porto turistico di Ospedaletti, in provincia di Imperia. Lo ha reso noto, in mattinata, l’assessore all’Urbanistica della Regione Liguria Gabriele Cascino. In particolare sono stati giudicati illegittimi i seguenti atti: la variante integrale al Piano regolatore generale approvata con decreto del presidente della giunta regionale nel 1996, il progetto definitivo del porto perché in contrasto con l’allora Piano della Costa, tutti i provvedimenti relativi alla Valutazione di impatto ambientale (Via), le delibere del Comune di Ospedaletti di approvazione del progetto, lo Strumento urbanistico attuativo, l’affidamento del Comune alla Soc. Fin. Im. Per la realizzazione del porto. |
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