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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Febbraio 2013 |
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UN CHIP A DNA PER IL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ
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Bruxelles, 11 febbraio 2012 - È così il vostro bambino? "Non riesce a stare seduto, vi fa impazzire tamburellando o muovendo le gambe continuamente, non riesce a fare una cosa per volta, non riesce a stare seduto a tavola a cena, fa su e giù dalla sedia senza fermarsi, è come se avesse un motore dentro, non smette mai di parlare". A scuola gli insegnanti vi dicono cose come "non ascolta, non sta attento, perde tutto, non riesce a fare i compiti, gli ci vuole tanto tempo per fare le cose, fa un sacco di errori". Si chiama disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (in inglese Attention Deficit Hyperactivity Disorder o Adhd) è il più comune disturbo neuropsichiatrico infantile. Uno studio europeo del 2010 ha riscontrato che i bambini affetti da Adhd hanno statisticamente difficoltà notevoli in tutti gli aspetti della vita rispetto ai bambini non affetti da Adhd. Ciononostante i genitori impiegano una media di 26,8 mesi per ottenere una diagnosi per i loro bambini. Attualmente non esiste uno strumento per confermare la diagnosi di Adhd. Una ricercatrice spagnola, Araitz Molano-bilbao dell´Università Upv/ehu del Paese basco, ha ideato uno strumento che potrebbe migliorare la diagnostica di questo disturbo e le cure terapeutiche. L´incidenza della Adhd è tra l´8 % e il 12 % tra i bambini e gli adolescenti in tutto il mondo, il 50 % dei quali continua a presentare i sintomi anche in età adulta. I bambini affetti da Adhd hanno difficoltà a stare attenti, a completare i compiti loro assegnati e si distraggono spesso. Possono anche mostrare un comportamento impulsivo e un´attività eccessiva e inappropriata al contesto in cui si trovano e trovare grande difficoltà a controllare i loro impulsi. "Tutti questi sintomi hanno conseguenze gravi per la loro vita sociale, scolastica e lavorativa e influenzano seriamente le famiglie e le persone che le circondano", dice Molano. La dott.Ssa Molano ha studiato come i polimorfismi genetici (variazioni della sequenza del Dna tra diversi individui) sono associati all´Adhd. "Abbiamo cercato tutte le associazioni che erano state descritte in precedenza nella letteratura in tutto il mondo e abbiamo fatto uno studio clinico per vedere se questi polimorfismi apparivano anche nella popolazione spagnola, il motivo è che le associazioni genetiche variano molto tra una popolazione e l´altra". Sono stati analizzati circa 400 campioni di saliva di pazienti affetti da Adhd e altri 400 campioni di soggetti sani di controllo (che non avevano precedenti di malattie psichiatriche). L´uso di oltre 250 polimorfismi ha portato alla scoperta di 32 polimorfismi associati non solo alla diagnosi della Adhd ma anche all´evoluzione della malattia, con il sottotipo Adhd, la gravità sintomatologica e la presenza di comorbilità. Sulla base di questi risultati, la dott.Ssa Molano propone un chip a Dna con questi 32 polimorfismi che potrebbe essere aggiornato con nuovi polimorfismi. Questo chip sarebbe usato non solo per la diagnosi, ma anche per calcolare la predisposizione genetica a diverse variabili, compresa la risposta del paziente ai farmaci o la normalizzazione dei sintomi. Lo studio ha inoltre confermato l´esistenza di 3 sottotipi di Adhd: mancanza di attenzione, iperattività e una combinazione dei due tipi. "Si può vedere che, sulla base della genetica, i bambini che appartengono a un sottotipo o un altro sono diversi", spiega la dott.Ssa Molano. Al contrario, non sono state trovate associazioni dirette tra i polimorfismi analizzati e la risposta alle cure farmacologiche (atomomexitina e metilfenidato). La dott.Ssa Molano crede che questo potrebbe essere dovuto al fatto che "in molti casi i dati sui farmaci che avevamo a disposizione non erano rigorosi". A causa della difficoltà di raccogliere dati di questo tipo la dott.Ssa Molano continuerà la ricerca lungo questa linea. Dice: "Vogliamo concentrarci sull´aspetto della risposta ai farmaci, ottenere più campioni meglio caratterizzati e monitorare le variabili dell´assunzione dei farmaci molto attentamente, se cioè venivano assunti o no, ecc.". La dott.Ssa Molano spera che questo strumento raggiunga le cliniche e aiuti i bambini affetti da Adhd. Il progetto è stato finanziato da Progenika Biopharma e dall´azienda farmaceutica Juste Safq. 10 cliniche in collaborazione appartenenti a centri pubblici e privati in Spagna stanno già esaminando questo strumento con lo scopo di metterlo sul mercato. Per maggiori informazioni, visitare: Elhuyar Fundazioa http://www.Elhuyar.org/en |
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RANKL: IL SEGRETO DEL DIABETE NASCOSTO NEL FEGATO |
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Roma, 11 febbraio 2013 - Si chiama Rankl ed è una proteina in grado di ‘infiammare’ il fegato e di causare in questo modo il diabete di tipo 2. La scoperta, di enorme importanza perché potrebbe aprire la strada ad una terapia innovativa in grado non solo di trattare, ma forse anche di prevenire il diabete di tipo 2, è il frutto di decenni di complesse ricerche condotte nell’arco di una ventina d’anni da vari gruppi di ricercatori italiani (Ospedale di Brunico, Università di Verona, Università Cattolica del Sacro Cuore) in collaborazione con altri gruppi europei. Lo studio sarà pubblicato on line first sulla prestigiosa rivista Nature Medicine Domenica 10 febbraio alle ore 19,00 per l’Italia. Sul fronte epidemiologico, determinante è stata l’osservazione, fatta nella popolazione di Brunico (Bolzano), che la presenza di elevate concentrazioni nel sangue di Rankl rappresentano un forte e indipendente predittore di diabete di tipo 2. “Rankl è una proteina che svolge un ruolo importante nei processi di infiammazione presenti in malattie come l´artrite reumatoide e l´artrite psoriasica – spiega il professor Enzo Bonora dell’Università di Verona, Presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia (Sid) – gli stessi processi di infiammazione sono coinvolti nella patogenesi del diabete e delle malattie cardiovascolari”. I ricercatori sono andati dunque a testare sugli animali da esperimento l’ipotesi che bloccando il Rankl a livello sistemico e nel fegato in topi da esperimento diabetici, si potesse riuscire ad ottenere un miglioramento della sensibilità insulinica a livello del fegato e dunque un calo della glicemia. Per verificare se elevati livelli di Rankl potessero avere un ruolo causale nel determinare il diabete, un gruppo di ricercatori tedeschi ha modificato geneticamente alcuni topi (aggiungendo o levando la proteina Rankl), confermando così che essa è effettivamente coinvolta nel metabolismo del glucosio. “E´ stato anche osservato – spiega il professor Andrea Giaccari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e consigliere della società Italiana di Diabetologia (Sid) – che, nei topi resi diabetici, bloccare Rankl comporta un miglioramento delle alterazioni responsabili del diabete. In particolare bloccare questa proteina aumenta la capacità del fegato di rispondere all´insulina e riduce l´eccessiva produzione epatica di glucosio, un´alterazione metabolica tipica del diabete tipo 2”. Queste importanti scoperte sono state ottenute grazie a collaborazioni con ricercatori dell´Università di Innsbruck in Austria, Cambridge in Inghilterra, e Harvard negli Stati Uniti. Questo studio riveste una grande importanza perché rappresenta la prima dimostrazione clinica, confermata da studi molecolari sull´animale, del ruolo dell’infiammazione cronica nell’insorgenza del diabete tipo 2. “La migliore definizione del ruolo di Rankl – conclude il professor Bonora – e ulteriori dettagli sui meccanismi molecolari coinvolti potrebbe permettere, in futuro, di sviluppare anche nuovi farmaci per il diabete”. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Medicine, è un esempio di come la collaborazione fra gruppi di ricerca di molti Paesi, appartenenti sia a strutture universitarie che ospedaliere, possa produrre grandi progressi nella conoscenza. La popolazione presa in esame in questo studio rappresenta un ampio campione della popolazione di Brunico (Bolzano), dove nel 1990 è partito uno studio prospettico sui fattori di rischio delle malattie metaboliche e cardiovascolari, grazie all´iniziativa dei medici della locale équipe di Medicina Interna e del loro direttore di allora prof. Friedrich Oberhollenzer. Da allora lo studio ha prodotto oltre 100 pubblicazioni in tema di diabete e malattie cardiovascolari sulle più importanti riviste internazionali di medicina. “I risultati appena pubblicati su Nature Medicine – commenta il professor Stefano Del Prato, Presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid) – sono un esempio di quanto la ricerca può e deve fare nella lotta contro la malattia diabetica e del valore della ricerca italiana. Se fino a pochi anni fa la terapia del diabete era il risultato di osservazioni casuali (basti pensare che le sulfoniluree sono nate dall’osservazione degli anni 30 di alcuni soggetti che trattati con sulfamidici per tifo avevano presentato ipoglicemia) oggi la ricerca dei rimedi passa attraverso l’identificazione di specifici meccanismi coinvolti nello sviluppo del diabete e quindi della possibilità di correggerli. Risultati come quelli pubblicati in questo articolo aprono quindi nuove vie per mettere a punto terapie sempre più mirate, efficaci e con il minor numero di effetti collaterali, ma soprattutto offre la possibilità di personalizzare meglio la terapia del singolo paziente. Rimane solo da sperare che la ricerca italiana non venga ulteriormente mortificata dalla poca attenzione delle Istituzioni e che trovi sempre maggiore sostegno da parte di tutti”. Che cos’è Rankl - Rankl (Rank ligand) è una citochina appartenente alla stessa famiglia del Tumor Necrosis Factor (Tnf); funziona legandosi al suo recettore (Rank, Receptor Activator of the Nuclear Factor B), che è espresso tra l’altro sulle cellule del fegato e sulle cellule beta del pancreas (quelle che producono insulina). Quando Rankl si lega al suo recettore, va ad attivare l’Nf-kb (Nuclear Factor B); l’Nf-kb attivato si sposta nel nucleo della cellula e lì va ad ‘accendere’ i geni che codificano i mediatori dell’infiammazione. La reazione infiammatoria che ne consegue, provoca insulino-resistenza nel fegato e apoptosi (cioè morte) delle cellule beta pancreatiche. Alcuni ricercatori dell´Ospedale di Brunico, in collaborazione con ricercatori dell´Università di Innsbruck e di Verona, fra cui il prof. Enzo Bonora, hanno scoperto che le persone che hanno una maggiore quantità di questa proteina nel sangue hanno un maggiore rischio di sviluppare il diabete (elevate concentrazioni di Rankl conferiscono un aumento del rischio pari al 300-400% di ammalarsi di diabete). Il prof. Andrea Giaccari e collaboratori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore hanno dimostrato una correlazione tra elevate concentrazioni di Rankl e grado di insulino-resistenza (più elevati sono i livelli di Rankl, maggiore è il grado di insulino-resistenza). “In condizioni normali – spiega Giaccari – l’insulina serve a far entrare il glucosio nelle cellule. In alcune situazioni (obesità, sedentarietà, infiammazione cronica e molte altre) le cellule del nostro corpo, in particolare dei muscoli e del fegato, tendono a rifiutare l’ingresso del glucosio nella cellula, facendolo restare nel sangue. Il pancreas, per evitare che salga la glicemia, comincia a produrre più insulina, spingendo l’eccesso di glucosio nelle cellule adipose. Questa condizione di glicemia normale ed insulina alta viene definita “insulino-resistenza”, in grado di generare ulteriore infiammazione e, in alcuni casi, diabete”. Al di là dei farmaci appositamente ‘disegnati’ per colpire la proteina Rankl, esistono già alcuni farmaci con un effetto anti-Rankl, già da tempo utilizzati nella pratica clinica. E’ il caso del pioglitazone e degli Ace-inibitori che hanno un effetto di prevenzione nei riguardi della comparsa del diabete di tipo 2; effetto che si esplica anche attraverso la riduzione dell’attività di Rankl. La metformina, un altro farmaco cardine nella terapia del diabete ha anche un blando effetto anti-Rankl, in particolare a livello delle ossa. Livelli elevati di Rankl si riscontrano anche nelle malattie cardiovascolari, nelle fratture, nel mieloma multiplo nell’artrite reumatoide, nella psoriasi, nell’osteoporosi e nelle malattie infiammatorie intestinali. Di recente è stato approvato un farmaco anti-Rankl, il denosumab, per il trattamento dell’osteoporosi nelle donne in menopausa e per il trattamento di metastasi ossee da alcune forme tumorali e un farmaco diretto contro due citochine infiammatorie (l’Ikk-epsilon e la Tbk1) l’amlexanox, utilizzato in Giappone per il trattamento dell’asma e per le afte della bocca. Quest’ultimo farmaco è stato testato su topi diabetici, sui quali ha dato risultati molto interessanti in termini di calo della glicemia. Al momento sono in corso studi sugli animali con farmaci che hanno come bersaglio il Rankl per curare/prevenire il diabete di tipo 2. Il prossimo passo saranno gli studi sull’uomo. |
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LA MICRO FABBRICA DEL FUTURO |
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Bruxelles, 11 febbraio 2013 - Negli ultimi decenni i polimeri si sono affermati come una soluzione flessibile ed efficace in termini di costi per numerose applicazioni nelle industrie di lavorazione chimica e dei materiali. A causa del loro peso ridotto, della resistenza agli impatti e alla possibilità di lavorazione a temperature relativamente basse, la domanda di pezzi in plastica e gomma ha subito una crescita enorme nonostante i prezzi elevati del petrolio e la concorrenza da parte di alternative quali i metalli e il vetro. Allo stesso tempo, la concorrenza globale continua a esercitare pressione sui margini di profitto e sulla tempistica per giungere sul mercato, spingendo così i produttori a innovare incessantemente nelle aree delle prestazioni del prodotto e dell´efficienza produttiva. L´ultima tendenza è quella di avere prodotti più piccoli con caratteristiche più piccole, con dimensioni che vanno dai sub-micron ai nanometri. Ciò sta progredendo senza sosta e sta portando a una richiesta di sistemi micro meccanici basati sui polimeri, che avranno bisogno di componenti dalle forme complesse e persino composti da più materiali e che non possono essere prodotti usando le tecniche attualmente disponibili. Allo scopo di supportare i produttori europei, gli strumenti e le tecniche di micro fabbricazione esistenti devono essere adattate e modificate. Questo significa che le tecnologie di micro riproduzione come la modellazione a micro iniezione e lo stampaggio a caldo devono essere migliorati in modo significativo. Inoltre, si devono anche introdurre l´assemblaggio automatizzato delle parti e tecniche altamente avanzate per il controllo della qualità. Il progetto collaborativo "Tecnologie convergenti per la fabbricazione di microsistemi (Cotech)" ha fatto proprio questo. Il progetto ha raggruppato e unito tecniche complementari facendo convergere le tecnologie e sviluppando soluzioni ibride nell´intera catena di processo della micro produzione. Esso ha abbreviato il tempo necessario ad arrivare sul mercato e a ridurre i costi, trasformando la visione della postazione di lavoro modulare o delle micro fabbriche. Cotech è riuscito a sviluppare e dimostrare nuove tecniche di microreplica combinando capacità di diversi processi e tecniche basate sullo stampaggio a micro iniezione. È stata implementata una catena a processo globale realizzando fasi di montaggio automatizzate per la fabbricazione di componenti e sistemi micromeccanici basati su polimeri. Il processo è supportato da nuovi modelli di simulazione avanzati e un sistema di misura ad alta velocità per il controllo della qualità in tutte le fasi del processo. È stata sviluppata una macchina per lo stampaggio a micro iniezione di nuova generazione che è già disponibile per sul mercato. La tecnologia prodotta da questo progetto può essere utilizzata nei settori della sanità e dell´industria automobilistica. Il progetto ha dimostrato di essere in grado di produrre, con un ridotto numero di passaggi, micro dispositivi ad alto valore aggiunto con funzionalità avanzate, quali apparecchi ortodontici autoleganti, micro alloggiamenti per dispositivi di apparecchi acustici, lenti per la luce flash di telefoni cellulari e molti altri ancora. Si tratta di un progetto finanziato dall´Ue nell´ambito del Settimo programma quadro (7º Pq) nell´area "Nmp - Nmp2-la-2009-214491: Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione". Il progetto ha avuto inizio a ottobre del 2008, con un consorzio composto da 25 organizzazioni europee (Pmi, leader industriali, centri di ricerca, università e associazioni di servizio) provenienti da 10 paesi europei. Per maggiori informazioni, visitare: Cotech http://www.Fp7-cotech.eu/index.php?id=48 |
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UNA NUOVA PROCEDURA DI CONGELAMENTO AUMENTA LA DISPONIBILITÀ DI TRAPIANTI DI CELLULE STAMINALI PROVENIENTI DAL SANGUE CORDONALE
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Zurigo, 11 Febbraio, 2013 –Per garantire il successo di un trapianto di cellule staminali provenienti dal sangue cordonale è necessario disporre di una grande quantità di queste cellule.La quantità di cellule staminali isolate dal sangue cordonale non è, tuttavia, sempre sufficiente a soddisfare tale requisito. I ricercatori dell´Etablissement Français du Sang, Aquitaine- Limousin (Francia) hanno messo a punto un metodo capace di moltiplicare le cellule estratte dal cordone ombelicale per ottenerne la quantità necessaria. Gli studi attualmente condotti dal Dott. Ivanovic e dai suoi collaboratori (Etablissement Français du Sang Aquitaine-limousin), insieme ad un team di ricercatori di Cryo-save, hanno dimostrato che le cellule staminali in coltura, possono essere congelate e scongelate senza effetti negativi sulla loro qualità. Ciò rappresenta un passo importante per il successo dei trapianti in pazienti per i quali è disponibile un numero ridotto di cellule staminali. Cellule staminali da sangue cordonale per trapianti cellulari Il sangue del cordone ombelicale è un vero e proprio deposito di cellule staminali. Queste cellule sono speciali perché capaci di svilupparsi in differenti tipi di cellule umane, comprese quelle del sangue,, quelle nervose e quelle cutanee. Questa potenzialità viene sfruttata nel trattamento di diverse malattie gravi, compresi specifici tipi di leucemia. La terapia staminale richiede sufficienti quantità di cellule In alcuni casi, il numero di cellule staminali isolate dal cordone ombelicale risulta insufficiente per un trapianto. Le soluzioni possibili sono il trapianto con un´unità doppia di sangue cordonale, oppure il trattamento combinato con cellule del cordone ombelicale e del midollo osseo. L´isolamento di cellule staminali dal midollo osseo è, tuttavia, una procedura molto dolorosa per il paziente; inoltre, reperire il donatore giusto può risultare molto difficile. Moltiplicazione, congelamento e scongelamento di cellule staminali di alta qualità I ricercatori dell´Etablissement Français du Sang, Aquitaine-limousin (Francia) sono ora in grado di moltiplicare le cellule staminali isolate, ottenendone quantità sufficienti per la procedura di trapianto. Ciò significa che, mettere a punto una procedura di congelamento/scongelamento ottimale è essenziale se le cellule moltiplicate dovranno essere somministrare al paziente in una fase successiva. Gli scienziati di Cryo-save hanno collaborato a uno studio finalizzato a determinare le specifiche condizioni che consentono di congelare le cellule staminali moltiplicate, ripristinarle dopo lo scongelamento ed utilizzarle successivamente per il trapianto, tutto ciò garantendo qualità e alta probabilità d´attecchimento. La nuova tecnica di crioconservazione sviluppata, ha fornito risultati migliori rispetto all´impiego di crioprotettori standard per il ripristino delle cellule staminali espanse. La procedura espansione/congelamento/scongelamento produce un numero di cellule staminali da sangue cordonale sufficiente per un singolo trapianto, aumentando così la disponibilità di sangue cordonale per il paziente e riducendo i costi dei trapianti con unità doppie. Il prossimo grande traguardo, per lo sviluppo di un protocollo standard d´espansione delle cellule di sangue cordonale, sarà rappresentato dalla conclusione della sperimentazione clinica in corso. Il team di ricerca Cryo-save, prosegue nel proprio impegno per stabilire le condizioni d´impiego ottimale delle cellule staminali del cordone ombelicale destinate alla cura dei pazienti. Http://www.cryo-save.com |
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MOLISE, SANITÀ: LE REGIONI DICONO NO AL RIORDINO BALDUZZI |
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Campobasso, 11 febbraio 2013 - «Le Regioni si rifiutano con fermezza di dare alcuna forma di intesa sul Regolamento Balduzzi sul riordino dei servizi sanitari se prima non avranno un incontro chiarificatore con il Presidente del Consiglio Monti». Lo ha detto il Vicepresidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, Michele Iorio, a margine dell´incontro tenutosi in mattinata a Roma presso la sede della Conferenza delle Regioni. |
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LOMBARDIA: EDILIZIA SANITARIA, 358 MILIONI PER 37 OPERE |
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Milano, 11 febbraio 2013 - Regione Lombardia e Ministero della Salute hanno sottoscritto un´intesa con la quale vengono resi disponibili 358 milioni di euro (312 dello Stato e 46 di Regione Lombardia e Aziende sanitarie) per realizzare 37 interventi di edilizia sanitaria in tutte le province. Si tratta del Vi Atto integrativo all´Accordo quadro sull´edilizia sanitaria firmato da Regione e Governo nel 1999. Centralità Della Persona - "Con la firma di questa intesa, resa possibile grazie all´intenso lavoro dei nostri uffici regionali negli ultimi mesi - commenta l´assessore regionale alla Sanità - possiamo proseguire nell´opera di ammodernamento dei nostri ospedali, per offrire ai cittadini non solo strutture tecnologicamente avanzate ma anche accoglienti. Realizzare nuovi presidi e migliorare quelli esistenti significa infatti accogliere le persone che hanno bisogno di assistenza in ambienti non solo più efficienti, basati sulla vera centralità del paziente, ma anche più confortevoli e belli". Grandi Progetti - Con questa intesa, particolare attenzione viene riservata all´area materno-infantile (40 milioni per il nuovo ospedale dei bambini presso il Buzzi di Milano e 6,4 per la Macedonio Melloni). Vengono inoltre finanziati alcuni grandi progetti, tra cui quelli che riguardano gli Spedali Civili di Brescia (46,9 milioni), il Poma di Mantova (14,7 milioni), la rete del Garbagnatese (47 milioni), il Sacco di Milano (14 milioni), il San Matteo di Pavia (35 milioni) e l´Azienda Ospedaliera di Varese (17,5 milioni). Messa A Norma E Ammodernamento - A questi vanno aggiunti altri importanti interventi di messa a norma di tutte le strutture. Tra quelli più importanti: 20 milioni per il San Carlo di Milano, 10 milioni per il San Paolo di Milano, 12 milioni per l´Azienda ospedaliera della Valtellina, 8 milioni per Desenzano, 6,7 milioni per Tradate, 6 milioni per Busto Arsizio, 6 milioni per Legnano, 6 milioni per Crema, 4 milioni per Treviglio, 5 milioni per Chiari, 3,3 per Cinisello, 4 milioni per Voghera. Infine, una quota di finanziamento importante è stata riservata anche a opere di ammodernamento dei reparti (7,5 milioni per Gallarate, 6 milioni per il Fatebenefratelli di Milano, 2,7 milioni per Sesto San Giovanni, 1,6 milioni per il Gaetano Pini di Milano, 1,5 milioni per Lod |
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LOMBARDIA: EDILIZIA SANITARIA, 358 MILIONI PER 37 OPERE - DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI |
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Milano. 11 febbraio 2013 - Questo il dettaglio degli interventi diviso per provincia. Provincia Di Bergamo - Ao Bolognini Seriate, ristrutturazione del servizio di Radiologia del presidio di Seriate (1.054.000 euro); - Ao Treviglio-caravaggio, adeguamento alla normativa antincendio, adeguamento impianti di condizionamento di reparti vari, ristrutturazione e adeguamento camera mortuaria del presidio ospedaliero di Calcinate (3.673.000 euro); - Ao Treviglio-caravaggio, adeguamento alla normativa antincendio, spostamento e adeguamento Day Hospital, nuovo reparto di lungodegenza del presidio di Romano Lombardia - Ii lotto (4.020.000 euro). Provincia Di Brescia - Ao Desenzano Del Garda, adeguamento strutturale e impiantistico del presidio di Desenzano del Garda (8.040.000 euro); - Ao Mellino Mellini Chiari, ristrutturazione e adeguamento impiantistico del presidio di Chiari - Iii lotto e del presidio di Iseo - Ii lotto (4.850.000 euro); - Ao Spedali Civili Brescia, ristrutturazione del presidio Spedali Civili di Brescia (46.900.000 euro); - Asl Vallecamonica-sebino, completamento opere di adeguamento alla normativa antincendio dei presidi ospedalieri di Edolo ed Esine e interventi di messa a norma e adeguamenti normativi del Distretto sanitario Darfo-boario (1.608.000 euro). Provincia Di Como - Ao Sant´anna Como, opere di adeguamento alle normative antincendio del presidio, realizzazione di un nuovo comparto operatorio, realizzazione blocco ascensori e opere di adeguamento normativo edificio ´M´ e adeguamento degli impianti cucine e mensa edificio ´A´ del presidio di Cantù (5.690.000 euro). Provincia Di Cremona - Ao Istituti Ospitalieri Cremona, adeguamento alla normativa antincendio (Iii lotto) e completamento interventi revisione servizi igienici del presidio di Cremona (3.350.000 euro); - Ao Ospedale Maggiore Di Crema, adeguamento strutturale e impiantistico del presidio di Crema - Iii lotto (5.948.000 euro). Provincia Di Lecco - Ao Ospedale Di Lecco, adeguamento alla normativa antincendio ospedale di Lecco (2.200.000 euro). Provincia Di Lodi - Ao Della Provincia Di Lodi, ristrutturazione del blocco A, B e piano 1°, padiglione C - Ii lotto del presidio di Lodi - reparto di degenza (1.474.000 euro); - Ao Della Provincia Di Lodi , ristrutturazione degenze 2° piano presidio di S. Angelo Lodigiano (990.000 euro). Provincia Di Mantova - Ao Carlo Poma Mantova, realizzazione di un nuovo edificio denominato ´blocco E´ e interventi finalizzati all´accreditamento e al riordino dei servizi presso il presidio di Mantova (14.740.000 euro). Provincia Di Milano - Ao G. Salvini Garbagnate Milanese, interventi di completamento del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera del Garbagnatese (47.240.000 euro); - Ao Icp Di Milano, adeguamento alle normative prevenzione incendi, impianti elettrici e barriere architettoniche del presidio di Sesto San Giovanni (2.680.000 euro); - Ao Icp Di Milano, adeguamento strutturale e impiantistico del presidio di Cinisello Balsamo (3.350.000 euro); - Ao Ospedale Civile Di Legnano, adeguamenti strutturali e impiantistici e messa a norma (compreso acquisto apparecchiature e arredi) del presidio di Abbiategrasso (6.030.000 euro). Milano Città - Ao Fatebenefratelli E Oftalmico, completamento lavori di ristrutturazione edificio delle specialità chirurgiche - piani 1°, 2° e 3° del presidio Fatebenefratelli e Oftalmico (6.132.000 euro); - Ao Fatebenefratelli E Oftalmico, completamento lavori di ristrutturazione del presidio Macedonio Melloni - piani 1°, 2° e 3° (6.400.000 euro); - Ao Icp, Nuovo ospedale dei bambini: realizzazione di un nuovo volume ospedaliero e interventi di adeguamento e accreditamento di alcune aree presso il presidio Buzzi (40.000.000 euro); - Ao Istituto Ortopedico Gaetano Pini Cardinal Ferrari, ristrutturazione day hospital e ambulatori di reumatologia e ascensori - ristrutturazione camera mortuaria (1.608.000 euro); - Ao Istituto Ortopedico Gaetano Pini, ristrutturazione piano rialzato dell´edificio ´padiglione ricovero´ della sede di viale Monza, per realizzazione della nuova sede dell´Azienda regionale emergenza e urgenza (Areu) e interventi di rimozione delle coperture contenenti amianto e rifacimento delle stesse (5.360.000 euro); - Ao Sacco Di Milano, adeguamento strutturale e impiantistico degenze e servizi compresa l´acquisizione di arredi e attrezzature per la nuova piastra, laboratori di diagnosi e ricerca (14.148.960 euro); - Ao S.carlo Borromeo Di Milano, adeguamenti strutturali, impiantistici e interventi di messa a norma del presidio S. Carlo Borromeo (20.100.000 euro); - Ao S.paolo Di Milano, adeguamento alla normativa antincendio, adeguamento gas medicali, interventi messa in sicurezza per l´adeguamento ai requisiti di accreditamento del presidio ospedaliero S. Paolo (10.720.000 euro). Provincia Di Pavia - Ao Della Provincia Di Pavia, completamento opere e adeguamento della centrale di sterilizzazione alle norme di accreditamento del presidio di Varzi (1.340.000 euro); - Ao Della Provincia Di Pavia, adeguamento strutturale e impiantistico del presidio di Voghera - Ii lotto (4.020.000 euro); -Fondazione Irccs Policlinico S.matteo Di Pavia, adeguamenti strutturali ed impiantistici del padiglione ´18 ex cucina´ compreso il centro di aferesi terapeutica e biobanca (3.939.721,70 euro); - Fondazione Irccs Policlinico S.matteo Di Pavia, opere di messa in sicurezza e bonifica per la presenza d´amianto (4.157.752 euro); - Fondazione Irccs Policlinico S.matteo Di Pavia, adeguamenti generali al padiglione ´30 ex infettivi´, oncologia medica e radioterapia oncologica (26.550.000 euro). Provincia Di Sondrio - Ao Valtellina Valchiavenna, realizzazione del nuovo Pronto soccorso del presidio di Sondrio (5.439.500 euro); - Ao Valtellina Valchiavenna , adeguamento alla normativa antincendio del presidio di Sondrio (6.410.000 euro). Provincia Di Varese - Ao Busto Arsizio, adeguamento strutturale e impiantistico del presidio di Busto Arsizio (6.408.660 euro); - Ao Busto Arsizio, adeguamento strutturale e impiantistico del presidio di Tradate (6.700.000 euro); - Ao Ospedale Di Circolo E Fondazione Macchi Varese, ristrutturazione padiglione centrale, realizzazione laboratori di analisi e chimica clinica e ristrutturazione del presidio Macchi di Varese (17.580.000 euro); - Ao S.antonio Abate Di Gallarate, ristrutturazione piani 1°, 2°, 3°, 4° del padiglione polichirurgico del presidio di Gallarate |
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INVESTIMENTI IN SANITÀ: ALLA TOSCANA 130 MILIONI DI EURO |
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Firenze, 11 febbraio 2013 – La Toscana potrà effettuare investimenti in sanità per 130 milioni di euro. E’ questo il risultato raggiunto il 7 febbraio in sede di Conferenza Stato Regioni, durante la quale è stato sottoscritto un protocollo di intesa che assegna una prima tranche delle risorse richieste dalla Toscana fin dal 2008, e ferme al palo. L’assessore regionale al diritto alla salute ha sottolineato l’importanza della decisione odierna che destina alla Toscana 130 dei 980 milioni stanziati complessivamente a livello nazionale. Secondo il titolare dell’assessorato regionale ciò consentirà di dare il via a circa 28 dei 51 interventi a suo tempo programmati, ma si è detto fiducioso sul fatto che presto il Governo potrà finanziare anche il resto dei progetti presentati dalla Toscana. Secondo l’assessore si tratta di una notizia importante che permette di superare un blocco pesante che durava ormai da tre anni e di dare nuovamente il via al processo di ammodernamento della sanità toscana. I provvedimenti riguarderanno infatti quasi tutte le Asl e permetteranno interventi fondamentali: si va dall’adeguamento tecnologico dei Pronto soccorso, a quello delle reti, ai centri diurni, ai distretti, a nuove attrezzature e tecnologie sanitarie. |
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IL MEF VALUTA POSITIVAMENTE IL BILANCIO SANITARIO TOSCANO 2010 E SBLOCCA 250 MILIONI DI EURO |
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Firenze, 11 febbraio 2013 – Buone notizie dal tavolo governativo istituito presso il Ministero dell’economia e delle Finanze, che nella seduta del 7 febbraio ha giudicato positivamente il bilancio sanitario regionale relativamente all’esercizio 2010. Il giudizio positivo comporta lo sblocco delle risorse di cassa presenti nel fondo sanitario regionale e vincolate al superamento “dell’esame” ministeriale. Si tratta di circa 250 milioni di euro che potranno essere impiegati soprattutto per pagare i fornitori di beni e servizi sanitari e ridurre i tempi di erogazione. Secondo l’assessore regionale al diritto alla salute si tratta di una decisione importante. L’assessore ha sottolineato anche come i tecnici del Mef abbiano espresso un giudizio positivo sulla tenuta economica del sistema sanitario della toscana. |
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AL VIA UN CORSO DI FORMAZIONE PER TUTOR DI GIOCATORI D’AZZARDO PATOLOGICI |
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Empoli, 7 febbraio 2013 - Sta per essere avviato un corso formativo per tutor di giocatori d’azzardo patologici. L’iniziativa, organizzata dall’unità operativa farmacotossicodipendenze dell’Asl 11 in collaborazione con il comune di Empoli, verrà presentata giovedì 14 marzo prossimo, dalle ore 18 alle ore 20, nell’auditorium del Palazzo Pretorio, in piazza Farinata degli Uberti a Empoli. Alla presentazione del corso parteciperanno Stefano Scuotto, responsabile dell’unità operativa dipendenze non farmacologiche dell’Asl 11, Carlo Pasquinucci vicesindaco del comune di Empoli, l’avvocato Diego Cremona del Foro di Firenze e il sostituto commissario Danilo Di Stefano della Polizia di Stato di Empoli. Il corso, rivolto ai familiari dei giocatori d’azzardo patologici, alle associazioni di volontariato e agli enti interessati, si svilupperà in dieci incontri settimanali, che si terranno ogni giovedì fino al 30 maggio 2013, sempre dalle 18 alle 20, presso il Palazzo Pretorio di Empoli. Il ruolo del tutor riveste una fondamentale importanza nell’ambito del programma terapeutico-riabilitativo per il recupero del giocatore d’azzardo patologico che prevede l’individuazione di strategie educative finalizzate all’acquisizione e al mantenimento dell’astinenza dal gioco. Il tutor è la persona che collabora alla riuscita del percorso, amministrando il denaro per conto del giocatore, gestendo la quota economica giornaliera che gli viene concessa e a cui il giocatore deve rendicontare rispetto alle spese sostenute. Solitamente la figura del tutor viene individuata all’interno del nucleo e della rete familiare del giocatore, ma laddove ciò non sia possibile, si può ricorrere ad una persona esterna, che deve possedere le caratteristiche necessarie per rappresentare un valido sostegno per il giocatore ed un alleato nel percorso di cura. Il corso di formazione che sta per iniziare, dunque, porrà particolare attenzione al ruolo del tutor nella specificità del percorso terapeutico multidisciplinare integrato. Inoltre, il percorso formativo affronterà approfonditamente la dipendenza dal gioco d’azzardo, lo stile di vita del giocatore patologico, gli aspetti psicopatologici dello stesso, le dinamiche socio-familiari e gli aspetti legali connessi con il gioco d’azzardo patologico. La problematica del gioco d’azzardo, infatti, si sta facendo progressivamente più preoccupante. Nel 2012, nel territorio di competenza dell’Asl 11, 37 giocatori d’azzardo patologici sono stati seguiti dal servizio specialistico offerto dall’unità operativa farmacotossicodipendenze. Questo numero è andato incrementandosi rispetto agli anni precedenti, in relazione soprattutto all’espandersi dei giochi delle slot-machines e dei “gratta e vinci”, che rappresentano ad oggi le attività ludiche problematiche prevalenti. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di uomini di età compresa tra i 30 e i 50 anni, coniugati e con un lavoro. Il numero dei giocatori d’azzardo patologici non è il solo aspetto del fenomeno che desta preoccupazione. E’ altrettanto critico il fatto che in molti sottovalutino l’entità della loro dipendenza dal gioco e che non sia ancora affermata la consapevolezza di poter affrontare il problema rivolgendosi ad un servizio specifico, attraverso un percorso multidisciplinare integrato. Per informazioni e iscrizioni al corso è possibile rivolgersi: Sert di Empoli (Marilena Cioni, Michela Perez, Stefania Rossi, Anna Mellini) tel. 0571-704605 oppure tel. 0571-704600. Sert di Fucecchio (Daniela Cervigni, Anna Mellini, Stefania Rossi) tel. 0571-705384 oppure tel. 0571-705385. |
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FIRMA DELL’INTESA ROLLANDIN-BALDUZZI PER I FINANZIAMENTI STATALI PER I LAVORI DELL’OSPEDALE PARINI |
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Aosta, 11 febbraio 2013 - Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha sottoscritto, giovedì 7 febbraio, a Roma con il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, l’Intesa inerente l’Accordo integrativo dell’Accordo di programma per la realizzazione del Presidio Unico Ospedaliero per acuti di Viale Ginevra ai sensi dell’art. 20 della Legge n. 67 del 1988 relativa al finanziamento statale degli investimenti regionali in ambito sanitario. L’intesa rappresenta la conclusione di un iter molto complesso e travagliato, che è stato avviato nel mese di aprile 2012 e che consiste nella condivisione di un Accordo di programma inerente la realizzazione del Presidio unico ospedaliero regionale per acuti di Viale Ginevra, attraverso un cofinanziamento statale sulla prima fase relativa all’acquisizione del Parcheggio a nord di Via Roma di complessivi 16 milioni 843 mila 600 euro. A questo proposito, il Presidente della Regione Rollandin sottolinea che, con la sottoscrizione dell’intesa, la Valle d’Aosta si inserisce tra le prime Regioni più virtuose d’Italia nel programmare, realizzare e rendicontare interventi infrastrutturali di rilievo in ambito sanitario. Nel contempo il Presidenze evidenzia l’importanza del finanziamento ottenuto, di particolare rilievo in questo momento di crisi, così come ringrazia il Ministro e le strutture competenti per il lavoro e la celerità dell’impegno a favore della programmazione della progettazione dell’ampliamento dell’ospedale regionale. |
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IPAB VENETE: REGIONE AVVIA RICOGNIZIONE E MAPPATURA PER MONITORARE GESTIONE CON OBIETTIVO MIGLIORAMENTO SERVIZI A FAVORE ANZIANI, DISABILI, INFANZIA E MINORI” |
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Venezia, 11 gennaio 2013 - La Regione Veneto, tramite la Direzione Regionale Servizi Sociali, ha iniziato un percorso di ricognizione e mappatura delle Ipab operanti sul territorio – si tratta di diverse centinaia di enti che gestiscono molta parte dei servizi sociali convenzionati destinati agli anziani non autosufficienti, alle persone con disabilità, all’infanzia e ai minori - avvalendosi dell’attività dell’Osservatorio Regionale delle Politiche Sociali. Ne dà notizia l’Assessore regionale ai servizi sociali il quale spiega che “è prevista la visita da parte di un incaricato dell’Osservatorio Regionale presso le principali Ipab del territorio con lo scopo di procedere al monitoraggio, confronto ed analisi di alcuni aspetti della gestione e della vita istituzionale delle Ipab stesse. L’obiettivo è quello di ottenere un quadro sulla gestione complessiva di queste istituzioni sociali territoriali per meglio orientarne i comportamenti nel caso ciò si rilevasse necessario, anche in previsione del futuro riordino della normativa regionale in materia”. L’iniziativa è prevista nell’ambito delle funzioni regionali tutorie e di controllo previste dalla legge di istituzione delle Ipab del 1890 e richiamate dalle leggi regionali n. 55 del 1982 23 del 2007. L’assessore regionale ricorda inoltre che con la legge regionale n. 43 del 2012, il Consiglio Regionale Veneto ha approvato, tra le altre, alcune disposizioni di “modernizzazione” dell’apparato economico, finanziario ed organizzativo delle Ipab stesse. In particolare, per quanto riguarda la contabilità si dovrà presto superare la logica della contabilità finanziaria - fino ad oggi utilizzata -, per adottare la contabilità economico-patrimoniale. Questa consentirà conti più trasparenti e rigorosi, aiutati da un nuovo schema di bilancio e da criteri contabili esplicativi che sono allo stato oggetto di elaborazione da parte di un gruppo di lavoro incaricato dalla Giunta regionale. |
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POLITICHE PER LA SALUTE - IL MINISTRO BALDUZZI E L´ASSESSORE LUSENTI SIGLANO L´ACCORDO DI PROGRAMMA GOVERNO-REGIONE PER INVESTIMENTI DI EDILIZIA SANITARIA E AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO: OLTRE 150 MILIONI PER 52 INTERVENTI NELLE STRUTTURE DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE REGIONE EMILIA-ROMAGNA |
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Bologna, 11 febbraio 2013 - Oltre 150 milioni di euro per 52 interventi: questo prevede l’accordo di ‘programma integrativo’ di investimenti in sanità (ex articolo 20 legge finanziaria 67/88), siglato il 7 febbraio a Roma dall’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-romagna Carlo Lusenti e dal ministro della salute Renato Balduzzi, dopo l’intesa registrata nella seduta della Conferenza Stato-regioni. “L’impegno del Governo e della Regione sancito da questo accordo - ha detto l’assessore Lusenti - permetterà di attivare i cantieri relativi a una programmazione di interventi, che riguarda tutto il Servizio sanitario regionale, approvata in Assemblea legislativa regionale nel 2010. Si tratta di un risultato di grande rilievo che ci permetterà anche di realizzare nuove strutture, oltre che di migliorare quelle esistenti e di acquisire tecnologia e attrezzature”. “Questi interventi – ha continuato Lusenti – non riguardano le strutture colpite dal terremoto a Modena, a Ferrara e a Bologna; per queste stiamo già portando avanti interventi con finanziamenti del Fondo di solidarietà europea (circa 30 milioni di euro) gestiti dalla struttura commissariale per il terremoto guidata dal presidente Errani”. Con la firma dell’accordo tra Governo e Regione Emilia-romagna potranno dunque partire gli interventi previsti dalla programmazione regionale del 2010. Il finanziamento complessivo ammonta, in specifico, a 150,130 milioni di euro: 131,592 a carico dello Stato, 6,925 a carico della Regione, 11,113 a carico di Aziende sanitarie, 500mila euro da un Ente locale. Gli interventi riguardano l’insieme delle Aziende sanitarie dell’Emilia-romagna. Di seguito, in sintesi, gli interventi e i finanziamenti per provincia: Piacenza - 8,619 milioni per: attrezzature, adeguamento e messa in sicurezza di strutture, realizzazione della Casa della salute del Distretto di Levante (Azienda Usl); Parma - 24,767 milioni per: adeguamenti normativa antincendio, ammodernamento tecnologico, acquisizione apparecchiature sanitarie e arredi Ospedale Maggiore (Azienda Ospedaliero-universitaria); ampliamento ospedale di Vaio a Fidenza (Azienda Usl); Reggio Emilia - 16,746 milioni per: ristrutturazione, ammodernamento tecnologico corpi monoblocco storico Arcispedale Santa Maria nuova (Azienda Ospedaliera); realizzazione Case della salute Distretto zona nord e Distretto zona ovest di Reggio Emilia, acquisto e ristrutturazione sede Distretto Castelnovo ne’ Monti (Azienda Usl); Modena - 21,266 milioni per: ristrutturazione degenza monoblocco, ammodernamento attrezzature diagnostico-terapeutiche e sistemi informatici Policlinico (Azienda Ospedaliero-universitaria); realizzazione di un Nucleo di cure primarie a Modena, interventi prevenzione incendi Ospedale di Castelfranco Emilia, messa in sicurezza Ospedale Pavullo nel Frignano, ristrutturazioni e adeguamenti normativi Ospedale di Vignola, adeguamenti funzionali e normativi Ospedale di Carpi, ammodernamento sistema informatico (Azienda Usl); Bologna - 34,312 milioni per: adeguamento e ampliamento area pediatrica (1° stralcio), completamento reparto malattie infettive, completamento aree ambulatoriali polo cardio-toraco-vascolare Policlinico S.orsola-malpighi (Azienda Ospedaliero-universitaria); realizzazione nuovo poliambulatorio Navile e ristrutturazione monoblocco Ospedale Maggiore (Azienda Usl di Bologna); adeguamenti normativi e miglioramento reparti degenza (Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna); manutenzione straordinaria reparto geriatria e lungodegenza Ospedale di Imola, realizzazione Casa della salute a Castel S. Pietro Terme, 1° stralcio (Azienda Usl di Imola); Ferrara - 12,208 milioni per: potenziamento diagnostica per immagini e radioterapia, realizzazione nuovo magazzino unico per farmaci Arcispedale S.anna di Cona (Azienda Ospedaliero-universitaria); Casa della salute a Bondeno, ristrutturazione Ospedale di Argenta, ristrutturazione Ospedale di Cento, acquisto attrezzature, arredi per ospedali aziendali, ristrutturazione area ex S.anna di Ferrara per servizi territoriali (Azienda Usl di Ferrara); Ravenna - 10,940 milioni per: ampliamento e ristrutturazione Ospedale di Faenza, acquisto attrezzature e arredi per attività sanitarie e per ampliamento reti Hub & Spoke Area vasta Romagna (Azienda Usl); Forlì-cesena - 11,272 milioni per : acquisto attrezzature per imaging, attività chirurgiche, tecnologie sanitarie ed informatiche, ristrutturazione edificio per attività sociosanitarie a Forlì, adeguamenti normativi Ospedale Morgagni-pierantoni di Forlì (Azienda Usl di Forlì); acquisizione attrezzature per rinnovamento tecnologico rete Hub & Spoke Area vasta Romagna, ammodernamento tecnologico blocchi operatori degli ospedali aziendali, miglioramento strutturale e impiantistico Ospedale Bufalini di Cesena (Azienda Usl di Cesena); Rimini: 10 milioni per completamento Dipartimento emergenza accettazione dell’Ospedale di Rimini (Azienda Usl). |
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FVG, EDILIZIA OSPEDALIERA: FIRMATO PROTOCOLLO CON STATO PER 103 MILIONI |
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Trieste, 11 febbraio 2013 - Il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, ha firmato il 7 febbraio a Roma il nuovo accordo di programma con lo Stato relativo al finanziamento, per un totale di 103 milioni di euro, per la realizzazione del terzo lotto dell´Ospedale di Udine, la ristrutturazione dell´ospedale di Cattinara e l´edificazione della nuova sede dell´Irccs Burlo Garofolo. Questa nuova versione dell´accordo di programma è il frutto di una lunga trattativa, durata oltre due anni, che la Giunta regionale ha portato avanti nei confronti del Governo per scongiurare la perdita della somma prevista nel 2010. Nella prima versione di questo accordo, infatti, lo Stato si impegnava ad erogare 140 milioni di euro, ma i tagli imposti dalle manovre finanziarie e dai provvedimenti del Governo avevano rischiato di cancellare questi fondi. La trattativa portata avanti dalla Giunta ha permesso quindi di assicurare al Friuli Venezia Giulia 103 milioni di euro. Il documento firmato oggi prevede, nel dettaglio, i seguenti stanziamenti: dei 103 milioni che lo Stato si impegna a trasferire al Friuli Venezia Giulia, 43.6 verranno destinati al terzo lotto dell´ospedale di Udine, 46 milioni vengono assegnati a Cattinara e 14 al Burlo. A questi fondi statali si aggiungono i circa 232 milioni di euro stanziati dalla Regione: 80 andranno a completare la copertura economica dell´intervento per Cattinara e Burlo, 2,3 saranno utilizzati per il reparto degenze del nosocomio friulano e 150 milioni vengono destinati al nuovo ospedale di Pordenone, intervento questo che non rientra nell´accordo di programma sottoscritto oggi perché la Regione ha anticipato le risorse necessarie con fondi propri. Si tratta di un passo strategico per il sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia: il settore Salute sarà in grado infatti di movimentare ulteriori risorse - dopo quelle già attivate per la realizzazione dell´ospedale di Udine - per quasi mezzo miliardo di euro in lavori pubblici e riqualificazione del sistema sanitario. L´amministrazione regionale negli ultimi anni, tra realizzazione e pianificazione dei lavori, ha attivato risorse complessive per 670 milioni di euro, contando la realizzazione dei primi due lotti dell´Ospedale di Udine recentemente inaugurati (225 milioni di euro: circa 93 milioni dallo stato, 30 dalla Regione, 101 da privati attraverso project financing), i 143 per il polo Cattinara - Burlo, e circa 46 per il terzo lotto dell´ospedale di Udine e i 270 milioni stimabili per il nuovo ospedale di Pordenone (150 dalla Regione, 120 in project financing). |
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EMODINAMICA, SAITTA: “CHIUDERE IL REPARTO AL SAN LUIGI COMPORTERÀ FORTI PENALI. CONTRO I TAGLI DELLA REGIONE PIEMONTE, ANCHE IL CENTRODESTRA DI PALAZZO CISTERNA” |
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Torino, 11 febbraio 2013 - Mentre questa mattina la Iv Commissione sanità del Consiglio regionale discute sull’annunciata chiusura del reparto emodinamica del San Luigi di Orbassano, sullo stessa tema interviene il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta per sottolineare che “anche tutti i consiglieri provinciali di centrodestra nei giorni scorsi hanno mosso pesanti critiche alle scelte della Regione Piemonte e dell’assessore alla sanità Monferino di chiudere l’emodinamica del San Luigi. Le parole dei capigruppo provinciali di Pdl e Lega Nord a Palazzo Cisterna non lasciano dubbi: Monferino è solo nelle sue scelte di tagliare l’emodinamica, non si è confrontato né con i sindaci né con il territorio, ma neppure con la sua maggioranza”. Saitta ricorda che l´idea di chiudere l’emodinamica del San Luigi e di Moncalieri è contraria al piano socio sanitario che prevede per gli ospedali Hub (ospedali di riferimento come il S.luigi) e ospedali cardine come Moncalieri, la presenza della cardiologia e dell´emodinamica. “Inoltre – si chiede Saitta – Monferino sa che il laboratorio dell´emodinamica è in affitto da un´azienda privata e con un pluriennale in corso la Regione Piemonte corre il rischio di pagare forti penali, chiudendolo: dov’è il risparmio?” |
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CULTURA E POLITICHE SOCIALI. AL VIA IL PROGETTO “AFFETTI – EFFETTI DELL’ARTE”, FORMAZIONE PER MEDIATORI CULTURALI DAL 14 FEBBRAIO GIORNATE FORMATIVE PER PERSONE CON DISAGIO PSICHICO
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Milano, 11 febbraio 2013 - Il prossimo 14 Febbraio prenderà il via al Museo del Novecento il progetto sperimentale “Affetti – Effetti dell’Arte”, nato dalla collaborazione tra l’Associazione di familiari per la Salute mentale, La Tartavela Onlus, il Dipartimento di Salute -mentale dell’ospedale Sacco ”, il Tavolo di Coordinamento della Salute Mentale e il Museo del Novecento stesso. Il progetto, promosso dall’Associazione Tartavela, si propone di rendere accessibile a persone con disagio psichico, il patrimonio ospitato nel Museo Novecento (e in prospettiva anche negli altri musei), offrendo occasioni d’incontro e integrazione tra chi vive l’esperienza del disagio psichico e il mondo della cultura e della società più in generale. Si tratta di sei giornate formative rivolte a persone con disagio psichico, programmate anche allo scopo di far sperimentare ai corsisti competenze e abilità spendibili in un futuro lavorativo, come "mediatori/guide culturali ", nei musei e nelle gallerie cittadine. La Direttrice del Museo del Novecento e i suoi più stretti collaboratori, dalla responsabile della didattica, ai volontari del Servizio Civile, sono convinti che, attraverso il riconoscimento del valore della differenza e l’accoglienza verso tutti i visitatori diversamente abili, di qualsiasi natura sia la loro disabilità, l’offerta stessa del Museo non possa che uscirne arricchita. I 12 partecipanti sono stati selezionati in base a criteri condivisi dai professionisti del Dipartimento Salute Mentale dell’Ospedale “Luigi Sacco” che, tramite la propria agenzia Ala Sacco (Agenzia Lavoro Apprendimento), programma e gestisce gli inserimenti lavorativi di pazienti psichiatrici, sostiene e valorizza la cooperazione e l´integrazione sociale trasversalmente a tutti i Dipartimenti di Salute Mentale (Dsm) della Città di Milano, grazie al Programma Innovativo Regionale (Pir). Durante i sei incontri, i corsisti avranno la possibilità di familiarizzare con le opere della collezione, seguiti dai Volontari esperti d’arte del Servizio Civile operativi presso il Museo del Novecento e sperimenteranno anche un approccio meno teorico e più personale al mondo dell’arte, attraverso la partecipazione a un laboratorio di ceramica, condotto da Fausto Salvi, Blindbox. Nell’ultimo degli incontri, il 21 marzo 2013, insieme agli specialisti dell’Azienda Ospedaliera Luigi Sacco e ai docenti, i corsisti valuteranno i risultati del lavoro svolto e termineranno la loro esperienza, gestendo direttamente una visita guida riservata agli operatori dei Dsm della Città di Milano. |
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PLAUSO DI ANDROULLA VASSILIOU PER LE RIFORME DELLA PREMIER LEAGUE VOLTE A LIMITARE LE SPESE ECCESSIVE |
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Bruxelles, 11 febbraio 2013 - La Commissione europea ha espresso il suo plauso per le nuove riforme concordate a livello della britannica Premier League volte a ridurre i costi eccessivi degli stipendi e le grandi perdite. "La decisione della Premier League di introdurre nuovi regolamenti finanziari per migliorare la sostenibilità finanziaria delle sue società è un´iniziativa che va nella direzione giusta. Essa segue lo stesso principio dell´iniziativa sul Fair Play finanziario dell´Uefa e assicurerà una sostenibilità di lungo periodo che andrà a tutto vantaggio della Lega, delle società, dei tifosi e dello sport" ha detto Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per lo sport. Le nuove regole, concordate in linea di principio dalle 20 società della Premier League, implicano che, dalla prossima stagione, le società che ne fanno parte non potranno accumulare una perdita complessiva superiore a 105 milioni di sterline (125 milioni di Eur) nell´arco delle successive tre stagioni. Le squadre che infrangeranno queste regole si vedranno togliere punti. Alla Premier League appartengono alcune delle società più ricche del calcio mondiale tra cui Manchester United, Chelsea e Manchester City. La decisione delle società della Premier League è stata annunciata lo stesso giorno in cui la Commissione ha pubblicato uno studio che invoca la modifica delle regole internazionali sulle indennità di trasferimento. Vi si raccomanda che le regole della Fifa e delle società calcistiche nazionali assicurino un controllo più rigoroso delle transazioni finanziarie e che si introduca una tassa di fair-play da applicare alle indennità di trasferimento che vadano al di là di un importo da concordarsi a cura degli organi direttivi dello sport e delle società per incoraggiare una ridistribuzione più equa dei finanziamenti dalle società più ricche a quelle meno abbienti. |
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