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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Febbraio 2013 |
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ALBANIA, PIANO DI REALIZZAZIONE DELLA RETE DEL GAS |
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Tirana, 27 febbraio 2013 - Secondo un articolo pubblicato di recente dalla Rivista Economica Monitor - e di cui dà notizia l´Ice - il Ministero dell´Economia dell´Albania avvierà nei prossimi mesi la redazione di un masterplan per la gassificazione nel paese. I soggetti interessati per il finanziamento del progetto di fattibilità sono gli azionisti del progetto Tap (Gasdotto Trans-adriatico) e la compagnia azera Socar. L´albania è uno dei pochi paesi non dotati di una rete interna di distribuzione del gas; la costruzione del progetto Trans Adriatic Pipeline, al quale anche l´Albania partecipa, rende ancora più necessaria e non ulteriormente rinviabile la realizzazione della struttura di gassificazione. Gli esperti nel paese prevedono che la richiesta iniziale del gas si aggirerà intorno ai 300-500 milioni di metri cubi l´anno, ma lo sviluppo di questo settore porterà per il 2020 a una esigenza annua di 1,3-1,5 miliardi di metricubi. Il Governo albanese comincerà con la stesura di uno studio completo del mercato nazionale che valuterà la dinamica della domanda e dell´offerta si impegnerà per realizzare l´infrastruttura, diversificando anche le modalità di finanziamento. Lo studio è considerato un vero magnete per l´attrazione degli investitori. |
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BOSNIA, SOSTEGNO ITALIANO A PROGETTO ENERGETICO REGIONALE |
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Sarajevo, 27 febbraio 2013 - Il Ministro per il Commercio Estero e le Relazioni Economiche di Bosnia-erzegovina, Mirko Sarovic, ha confermato nei giorni scorsi l´invio da parte dell´Ambasciata Italiana della richiesta alla Bosnia di partecipare a un progetto energetico regionale che include già Montenegro e Serbia, fondato su un accordo concluso tra l´Italia e la stessa Serbia, riguardante la realizzazione di impianti idroelettrici sul fiume Drina. Nel corso di una conferenza stampa, Sarovic ha affermato che il Ministero sta preparando una risposta, che verrà presentata al Consiglio dei Ministri, aggiungendo che non vi sono ancora novità riguardo l´interesse della Bosnia-erzegovina e delle sue istituzioni nel settore energetico a partecipare al progetto. L´italia ha chiesto la partecipazione della Bosnia-erzegovina al progetto, non solo limitatamente all´entità della Repubblica Srpska, ma a livello complessivo, includendo quindi anche la Federazione, l´altro soggetto che compone la Bosnia-erzegovina. |
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ORDINE DEGLI ARCHITETTI: CINQUE INCONTRI, CINQUE VISIONI DELLA CITTÀ CON GLI ARCHITETTI NELLA FIRENZE DEL FUTURO |
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Firenze, 27 febbraio 2013 - Da febbraio a giugno si svolgerà "Firenze che sarà", ciclo di serate pubbliche organizzate dall´Ordine degli architetti di Firenze e da Image per discutere dello sviluppo urbano della città. Il confronto con i cittadini prenderà spunto dalla proiezione di filmati di architettura. Primo appuntamento giovedì 28 febbraio a Novoli con l´artista Giacomo Costa. Ponte a Greve, Gavinana, Uffizi e Cascine le tappe successive Un viaggio nella città per parlare del suo presente e del suo futuro, di come cambia nelle sue trasformazioni urbane. Cinque incontri in cinque luoghi chiave di Firenze, raccontati attraverso proiezioni video di architettura contemporanea, spunti per un confronto interattivo tra progettisti e cittadini, tra gli esperti che pensano e disegnano la città e chi la abita e la vive ogni giorno. È "Firenze che sarà – Incontri e visioni di architettura", ciclo di serate pubbliche promosse dall´Ordine degli architetti della provincia di Firenze e dalla Fondazione Professione Architetto, e organizzate da Image, gruppo fiorentino da molti anni specializzato nella promozione della cultura architettonica attraverso i media. Gli incontri avranno cadenza mensile (inizio sempre alle ore 18.30) e si estenderanno da febbraio a giugno. Si svolgeranno in luoghi aperti, punti di ritrovo abituali della comunità e della cittadinanza. Primo appuntamento giovedì 28 febbraio a Novoli, nel Quartiere 5, la porta di ingresso a Nord della città, oggetto di una delle maggiori trasformazioni urbane che negli ultimi anni hanno interessato il capoluogo toscano. Ponte a Greve la tappa successiva, in programma giovedì 21 marzo. Poi "Firenze che sarà" approderà nel quartiere di Gavinana (giovedì 18 aprile) e agli Uffizi (giovedì 16 maggio). Il ciclo di incontri si chiuderà giovedì 13 giugno in un altro luogo simbolo di Firenze, il parco delle Cascine. Le serate sono rivolte a tutta la cittadinanza. Pensate e organizzate come strumento per sollecitare la partecipazione culturale e sociale della popolazione, invitata a una riflessione sul futuro dello spazio urbano che la vede protagonista e principale fruitrice. Partendo da alcuni luoghi chiave di Firenze, obiettivo degli incontri è dare uno sguardo d´insieme e globale alla progettazione urbanistica della città, intesa come entità organica in cui il singolo spazio acquista funzioni e vita solo in rapporto con gli altri. Durante gli incontri, il dialogo con la cittadinanza sarà stimolato dalla visione di filmati di architettura contemporanea, in grado di avvicinare ai contenuti del progetto e con strumenti qualificati anche il pubblico non esperto, e di indirizzare la discussione in modo dinamico e interattivo tra gli interlocutori. I video mostreranno esempi di rigenerazioni urbane in Europa e quelle avvenute o in corso d´opera a Firenze, consentendo un confronto diretto tra la realtà cittadina e quella estera. Tutti i filmati saranno selezionati e messi a disposizione dall´archivio video di Image, dedicato alla raccolta, alla conservazione e all´uso del video di architettura come strumento di conoscenza e risorsa per il progetto. Ogni incontro inoltre conterà sulla partecipazione di un ospite d´onore, un personaggio del mondo della cultura, dello spettacolo o dell´arte, strettamente legato ai luoghi delle serate a tema dalle proprie origini o dall´attività professionale. L´appuntamento del 28 febbraio nel Quartiere 5 avrà il titolo "A Novoli. Dentro la città che cambia". L´incontro si svolgerà presso il centro commerciale di Novoli, all’interno dello store Saturn (San Donato, Via di Novoli 10). Sarà presente l´artista fiorentino Giacomo Costa, noto per la sperimentazione fotografica attraverso l´uso delle tecnologie digitali e la ricerca artistica sul tema “visioni di città”. Presenti inoltre il presidente del Quartiere 5 Federico Gianassi e Paolo Caldesi, rappresentante del blog “Vivere Novoli”. A coordinare saranno Eva Parigi, consigliere dell´Ordine degli architetti, e Marco Brizzi, tra i fondatori di Image. Il carattere architettonico degli interventi già compiuti o messi in programma per Novoli (riqualificazione quartiere San Donato, Palagiustizia, tramvia, Mercafir, ecc) saranno solo le linee guida della prima puntata di "Firenze che sarà", che cercherà di toccare più in generale i temi della partecipazione sociale, dei servizi e dell´accessibilità connessi alle trasformazioni urbane del quartiere e della città nella sua interezza, ampliando lo sguardo alle altre realtà, europee e non solo. I video trasmessi avranno come oggetto casi di trasformazioni e rigenerazioni urbane di rilievo internazionale come Bradforf (Uk), Hafen City (Amburgo), Lyon Confluence (Francia), West Kowloon (Hong Kong). "Con il ciclo di incontri – spiegano gli architetti fiorentini – vorremmo dar vita a una sorta di ´Urban Center itinerante´. Un modo per continuare a tenere accesi i riflettori sul dibattito urbanistico a Firenze e riscoprire il valore della progettazione. Se i ´Cento Luoghi´ dell´amministrazione comunale rispondevano a richieste impellenti di confronto con i cittadini su singoli progetti definiti, noi vorremmo estendere il piano della riflessione allo sviluppo urbano di tutta la città, creare un vocabolario più ampio che risulti comprensibile anche ai ´profani´ in materia di architettura, gli stessi cittadini che ogni giorno, vivendo Firenze, vivono la sua architettura da protagonisti". Di seguito il calendario completo di "Firenze che sarà – Incontri e visioni di architettura". Ospiti e location degli incontri mensili saranno comunicati in prossimità di ogni evento. Giovedì 28 febbraio: "A Novoli. Dentro la città che cambia", ore 18.30 presso Saturn – Centro commerciale di Novoli (San Donato, Via di Novoli 10). Giovedì 21 marzo: "A Ponte a Greve. In cerca dello spazio pubblico"; Giovedì 18 aprile: "A Gavinana. Architetture in attesa"; Giovedì 16 maggio: "Agli Uffizi. Il museo senza città"; Giovedì 13 giugno: "Alle Cascine. Ricerca di paesaggi". "Firenze che sarà" è organizzato grazie al supporto di "Altatensione Lighting solutions", azienda specializzata nel settore dell´illuminazione Led, da sempre attenta ad innovazione, qualità e rispetto ambientale. |
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LA POLITICA DELL´UE IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: MITI E FATTI |
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Londra, 27 Febbraio 2013 – L’ intervento di László Andor Commissario europeo responsabile per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione nel corso della conferenza su “Istituto di sicurezza e salute sul lavoro 2013”: “ Signore e signori, Rivolgo il mio cordiale saluto a tutti voi ei miei ringraziamenti agli organizzatori per il loro invito. Oggi voglio condividere la mia convinzione l´importanza della salute e sicurezza sul lavoro, in particolare nel clima economico e sociale di oggi. Dal momento che la legge del 1987 unico europeo, i trattati riconoscono che l´Ue e gli Stati membri condividono la competenza per le iniziative politiche in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Grazie all´azione combinata a livello europeo e nazionale, una cultura condivisa della prevenzione si è sviluppato nel corso degli ultimi 20 anni. Un corpo principale della legislazione è stato messo in atto e gli Stati membri si sono impegnati per attuare e far rispettare in modo coerente. Vorrei ricordare che oggi la Commissione europea ha adottato una proposta per proteggere meglio i lavoratori contro i rischi derivanti dall´esposizione ad agenti chimici sul luogo di lavoro. Le parti sociali svolgono un ruolo chiave nella definizione e attuazione della politica di salute e sicurezza sia a livello nazionale che comunitario. Il dialogo sociale, in particolare, ha offerto una solida base per la realizzazione di miglioramenti in questo settore. Inoltre, sanitario dell´Ue e strategie di sicurezza adottate nel 2002 e nel 2007 hanno contribuito a consolidare una cultura olistica di infortunio sul lavoro e la prevenzione delle malattie. Di conseguenza, gli incidenti sul lavoro sono a un livello storicamente basso, e sicurezza sul lavoro dell´Ue e standard di salute e le prestazioni sono un punto di riferimento globale per la comunità internazionale. Eppure noi continuiamo a sentire gli stessi miti. Come "l´impatto di una cattiva gestione della sicurezza e della salute non è significativo." E "buona salute e la sicurezza sul lavoro di gestione è troppo costoso per le aziende, soprattutto le Pmi." E "L´ue over-regola e oltre-ispeziona in questo campo." Si sente dire anche sicurezza e salute sul lavoro impone un pesante onere amministrativo sulle imprese e costituisce un ostacolo alla competitività economica dell´Ue. Quello che voglio fare oggi, signore e signori, è sfatare alcuni di questi miti e darvi alcuni fatti oggettivi. Prendiamo il primo mito circa l´impatto trascurabile di una cattiva gestione della sicurezza e della salute. Contrariamente alla credenza popolare, le conseguenze di una cattiva gestione in questo settore sono molto gravi - non solo per le vittime, ma anche per i dipendenti in generale, i datori di lavoro, il governo e il pubblico in generale. Anche se erano molto più bassi rispetto agli anni precedenti, il numero di incidenti non mortali e mortali nell´Unione europea nel 2010 era ancora molto elevato. E ogni morte o lesioni è qualcosa da deplorare. Le ultime stime Eurostat metterli a quasi 4 400 fatale e oltre 3,3 milioni di incidenti non mortali. Ma questi dati riguardano 26 Stati membri soltanto, e non coprono tutti gli incidenti. E si comprende solo incidenti gravi dovuti in assenza superiore a tre giorni dal lavoro, in modo che tendono a sottovalutare i fatti. Secondo un modulo ad hoc del Indagine Eurostat sulle forze di lavoro che copre i 27 Stati membri nel 2007, 23 milioni di persone tra i 15 ei 64 anni che lavoravano o avevano lavorato in precedenza segnalato un lavoro-correlato problema di salute negli ultimi 12 mesi. Questo è di circa uno su dieci membri della forza lavoro europea. E il lavoro, problemi di salute legati sono stati stimati hanno portato ad almeno 367 milioni giorno di calendario di assenza per malattia. I casi di infortuni sul lavoro e delle malattie professionali si traducono in un costo molto consistente. Uno studio dell´Agenzia europea per la sicurezza e la salute e di lavoro si situa tra il 2,6 e il 3,8% del Pil. Questo dovrebbe impressionare anche gli oppositori più intransigenti della salute e sicurezza sul lavoro! Il secondo mito sostiene che la sicurezza e le misure di sanità sono troppo costose e troppo pesanti comportano un onere amministrativo. Ma l´evidenza è che applicando sistematicamente ben pianificata misure di sicurezza e di salute può portare un significativo ritorno sugli investimenti a livello aziendale. Secondo uno studio 2011 della Commissione, il valore medio dell´indice di redditività - cioè il rapporto tra la pay-off di investimento in un progetto particolare - va 1,29-2,89 per gli investimenti in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Oltre a ridurre i costi legati alla assenteismo, infortuni e malattia, sicurezza sul lavoro e polizia sanitaria anche contribuire a migliorare l´immagine della società, la sua posizione sul mercato del lavoro e la soddisfazione del cliente. Hanno anche ridurre il turnover dei dipendenti e aumentare la produttività. La ricerca accademica mostra anche che le condizioni di lavoro di alta qualità che la soddisfazione sul lavoro trigger può indirettamente influenzano la salute dei lavoratori, e che i miglioramenti in soddisfazione per il lavoro nel corso del tempo sembra non lavoratori deterioramento della salute. Sicurezza e politica sanitaria a livello europeo e nazionale contribuisce notevolmente a ridurre gli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Ad esempio, dal 1994 al 2010 si è registrato un calo del 56% del tasso di incidenza di infortuni non mortali sul lavoro e un calo del 63% degli incidenti mortali nei 15 Stati membri per i quali a livello comunitario sono disponibili i dati per il periodo. Per di più, non vi è alcuna evidenza statistica che le economie con minori standard di salute e di sicurezza sono più competitivi. Al contrario, la ricerca da parte dell´Organizzazione internazionale del lavoro suggerisce che, nel complesso, i paesi in cui le condizioni di lavoro sono tra i più sicuri anche i rating migliori di competitività. Le cifre che combinano la classifica della competitività selezionati dell´Istituto Internazionale per lo Sviluppo Gestione contro salute sul lavoro dell´Oil e le classifiche di sicurezza mostrano una forte correlazione tra la sicurezza e competitività elevata. Imprese dell´Ue dipendono per la loro sopravvivenza ed espansione su un organico impegnato, che non farà che crescere in un ambiente di alta qualità di lavoro in cui le condizioni di lavoro siano sicuri e sani. Vi è un continuo bisogno di migliorare l´ambiente di lavoro, investendo nella prevenzione degli infortuni e delle malattie causate dal lavoro. Ci sono sempre nuove sfide e nuovi rischi emergenti, che dobbiamo affrontare. La nostra esperienza mostra che c´è un chiaro ruolo per azioni intraprese dall´Ue per aiutare gli Stati membri a far fronte a queste sfide e rischi in modo più efficace. Ed ora, lasciate che vi dia una panoramica delle prossime fasi della salute e della zona di sicurezza. Prima di tutto, vorrei condividere con voi alcune osservazioni sull´attuazione della strategia dell´Ue in materia di sicurezza e salute sul lavoro per il 2007 e il 2012. Il suo obiettivo era quello di ridurre del 25% il tasso complessivo di incidenza degli infortuni sul lavoro in tutta l´Ue. Per realizzare quest´obiettivo, ha cercato di: garantire che la legislazione dell´Ue sia applicata correttamente sostenere le Pmi nell´applicazione della legislazione in vigore adeguare la legislazione ai cambiamenti sul luogo di lavoro promuovere lo sviluppo e l´attuazione di strategie nazionali incoraggiare i lavoratori a cambiare il loro comportamento e dei datori di lavoro ad adottare approcci orientati alla salute, e, ultimo ma non meno importante promuovere la salute e sicurezza sul lavoro a livello internazionale. La valutazione finale della strategia, che la Commissione pubblicherà nelle prossime settimane, si vedrà se la strategia è effettivamente riuscito a ridurre gli incidenti sul lavoro del 25%. Le indicazioni sono che ha. Ma una valutazione precisa sarà possibile solo una volta che i dati ufficiali Eurostat sono disponibili per il 2012. E che - in linea di principio - non può essere prima del 2014. Finora, i dati disponibili indicano che il tasso di incidenti continuano a diminuire. Quindi, la fissazione di un obiettivo quantitativo di riduzione degli infortuni di lavoro sembra aver funzionato. Ha sollevato la visibilità di questo settore e ha incoraggiato gli Stati membri a concentrarsi sulle misure per portare il tasso di incidenti in giù. Uno dei principali successi degli sforzi per migliorare l´attuazione delle Pmi ´della legislazione durante il periodo coperto dalla strategia è lo sviluppo dello strumento online interattivo di valutazione dei rischi. Questo strumento è un costo-free web-based sviluppato dall´Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. Permette una crescente rete di partner per sviluppare strumenti su misura di valutazione del rischio per le imprese micro e piccole imprese. In particolare, aiuta le parti sociali settoriali - i datori di lavoro e le organizzazioni dei lavoratori - e le autorità nazionali - come ad esempio i ministeri, ispettorati del lavoro, sicurezza sul lavoro e gli istituti di salute - per la produzione di strumenti settoriali di valutazione del rischio. L´agenzia ha inoltre effettuato paneuropee campagne di sensibilizzazione sulla valutazione del rischio e la manutenzione sicura tra il 2007 e il 2012. Una campagna è attualmente in corso a lavorare insieme per la prevenzione dei rischi. Questo sottolinea l´importanza della leadership dal top management e proprietari che lavorano in tandem con la partecipazione dei lavoratori attivi, al fine di migliorare la prevenzione dei rischi sul luogo di lavoro. Queste campagne hanno contribuito ad aumentare la consapevolezza della necessità di migliorare la salute e sicurezza sul lavoro e mobilitare gli attori interessati. Il Fondo sociale europeo svolge un ruolo cruciale nel sostenere le iniziative degli Stati membri a sviluppare una cultura della prevenzione nel campo della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro. La strategia ha invitato gli Stati membri a fare ampio uso delle possibilità di finanziamento e che offriva per la formazione dei datori di lavoro e dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro. In particolare, si concentra sulla formazione di giovani imprenditori nella gestione della salute e della sicurezza e sulla sensibilizzazione dei lavoratori dei rischi nelle imprese e su come prevenirli e combatterli. La valutazione della strategia sembra avallare il valore di una dimensione europea della politica in questo settore, e confermano la necessità di una nuova strategia. Le parti interessate considerata la strategia per 2007-2012 molto utile, perché ha fornito un quadro di coordinamento e ha dato un senso di direzione. Questo è vero anche qui nel Regno Unito, che ha una buona salute e di sicurezza. Secondo l´ultimo esecutivo annuale Statistiche Health and Safety Report, negli ultimi dieci anni, i nuovi casi di auto-riferito lavoro-correlato malattie sono generalmente diminuiti. E auto-riportati infortuni non mortali sono diminuiti in media del 6% ogni anno dal 2003, secondo le stime sulle forze di lavoro. Signore e signori, Il Regno Unito buoni risultati non può essere considerata separatamente dalla legislazione dell´Ue e strategie, che forniscono una solida base per la coerenza tra il mercato unico e per prevenire il dumping sociale. Questa è una considerazione importante per aziende del Regno Unito e la loro competitività. La strategia dell´Ue ha contribuito a migliorare l´attuazione della normativa sulla sicurezza e la salute e ha contribuito a chiarire e interpretare le regole. Nel mese di marzo, la Commissione presenterà la valutazione finale della strategia. Allo stesso tempo, sarà anche il lancio di tre mesi di consultazione pubblica per identificare le priorità successive della salute e della zona di sicurezza. Questo è in linea con la nostra politica di dare ai cittadini e le parti interessate la possibilità di presentare le loro opinioni, le proposte e le priorità su temi di grande interesse e condivisa. Spero che anche inviare i contributi alla consultazione pubblica. In questa fase, indipendentemente dai risultati della consultazione pubblica, stiamo considerando dando priorità: affrontare questioni di sanità e prevenzione legati al lavoro i problemi di salute in modo più efficace - queste includono malattie professionali e lavoro-correlato, legato al lavoro muscolo-scheletrici, disturbi legati al lavoro psico-sociali, i rischi ed i potenziali rischi delle nuove tecnologie una più efficace attuazione della legislazione Ue, in particolare nelle Pmi e soprattutto nelle micro-imprese uno sforzo particolare nel corso dei prossimi anni per rendere la vita di lavoro sostenibile. Abbiamo bisogno di pensare a iniziative specifiche per promuovere la salute e la sicurezza dei lavoratori più anziani, favorire un invecchiamento sano sul posto di lavoro e di sviluppare una cultura della prevenzione in tutta la vita lavorativa. In una fase successiva, la Commissione effettuerà anche una valutazione completa della legislazione di salute e sicurezza sul lavoro. I risultati, che si prevede nel 2015, sarà l´occasione per vedere come la sua applicazione può essere resa più semplice, in particolare per le piccole e medie imprese. L´europa deve continuare a migliorare le condizioni di lavoro, ma il lavoro futuro in questo settore non può ignorare la più ampia economica, l´occupazione e la situazione demografica. Signore e signori, Voglio concludere con un messaggio semplice, ma molto importante. Investire in sicurezza e salute sul lavoro paga - anche e soprattutto durante una crisi. Un ambiente di lavoro sicuro è un fattore chiave della competitività e può contribuire a soddisfare gli obiettivi dell´Ue per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva crescere. Essa svolge un ruolo fondamentale nel garantire la sostenibilità della lunga durata per i lavoratori sani e qualificati. Questo è fondamentale se vogliamo affrontare i problemi dell´invecchiamento della forza lavoro in termini di competitività e la sostenibilità finanziaria dei sistemi di sicurezza sociale. Data l´attuale crisi economica e finanziaria, l´Europa deve continuare a investire nella qualità del lavoro, garantendo nel contempo che i costi della regolamentazione siano proporzionate a vantaggio di una protezione adeguata contro i rischi per la salute e la sicurezza, in particolare nelle micro-imprese e Pmi. La Commissione europea è e rimarrà fortemente impegnata a migliorare le condizioni di lavoro. Il miglioramento delle condizioni di lavoro è un bene per i lavoratori, per le imprese, per i sistemi di protezione sociale e per la società nel suo complesso. È per questo che tutti i soggetti interessati devono essere coinvolti attivamente. Grazie per la vostra attenzione. |
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EXPÒLIVE: PRESENTATO A PORDENONE NUOVO STRUMENTO IN RETE PER PROMUOVERE NUOVE RELAZIONI ECONOMICHE IN UN PAESE COME LA FEDERAZIONE RUSSA |
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Pordenone, 27 febbraio 2013 - Si chiama "Expòlive" ed è il nuovo portale dedicato all´internazionalizzazione delle imprese: uno strumento innovativo per promuovere nuove relazioni economiche in un paese come la Federazione Russa da sempre strategico per la nostra regione. Proprio per capire da vicino la Russia oggi, Regione Friuli Venezia Giulia e Informest hanno promosso e organizzato una giornata si studio, in programma oggi a Pordenonefiere, presenti il presidente della Regione, Renzo Tondo, e gli assessori ai Rapporti internazionali, Elio De Anna, e alle Attività produttive, Federica Seganti. Con il convegno si è cercato di promuovere una conoscenza della Russia lontana da luoghi comuni e adeguata a raccontare le molte sfaccettature e contraddizioni di una società complessa e in continuo cambiamento: la Russia è la nona economia mondiale e per il 2013 le previsioni di crescita si attestano tra il 3,9 - 4,2 per cento, con una generalizzata crescita dei salari, dei consumi, del credito al settore privato, di ripresa del settore immobiliare. Un paese che si è guadagnato l´attenzione di tutto il mondo aggiudicandosi l´organizzazione di due eventi chiave come le prossime Olimpiadi Invernali di Sochi 2014 e i Mondiali di Calcio nel 2018. I vari interventi - introdotti dalla presidente di Informest, Silvia Acerbi, secondo la quale "il convegno di oggi è soltanto l´inizio di un progetto che crede che l´internazionalizzazione debba essere un processo in continua evoluzione e aperto alle più moderne tecnologie. Expòlive è una passo fondamentale per allinearci con gli obiettivi dell´agenda digitale" - sono stati svolti da esperti sia italiani che russi (fra cui Laza Kekic, speaker di The Economist, e Natela Scenghelia, presidente della Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Italia e presidente russo della Task Force italo-russa Distretti e Pmi), che hanno illustrato la realtà russa, gli strumenti operativi e finanziari, i dati dell´export Italia-russia che in questi anni è cresciuto in termini notevolissimi. All´inizio hanno portato i saluti il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, il presidente di Pordenonefiere, Alvaro Cardin, il presidente del Polo Tecnologico di Pordenone, Nicola Zille: per tutti l´export è alla base della ripresa economica. Introducendo i lavori del conveno su "Expòlive" - svoltosi per iniziativa della Regione e Informest oggi a Pordenonefiere - l´assessore regionale alle Relazioni internazionali, Elio De Anna, ha ricordato il fenomeno dell´emigrazione che ha caratterizzato la storia sociale del Friuli Venezia Giulia. "Esso - ha affermato - vede numerose comunità friulane e giuliane vivere all´estero attorno ai loro circoli, fogolars, ecc.". Oggi l´emigrazione di un tempo non c´è più, tuttavia - ha continuato - "se non ci si muove più con la valigia di cartone, vi sono numerosi giovani e imprenditori che viaggiano con la valigia tecnologica, che non si ritrovano nei circoli del Fvg all´estero, ma nella rete, che ha dimensione globale e permette contatti più celeri e facili". Uno strumento come "Expòlive" - secondo De Anna - può perciò divenire un ulteriore e prezioso strumento di crescita dell´expo Fvg. Ma perché focalizzare l´attenzione sulla Russia? "Tutti i dati a disposizione sulla proiezione internazionale della nostra regione - ha sostenuto l´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, che ha moderato il focus sul "Business con la Russia" - ci dicono che la Russia si è rivelata il Paese su cui concentrare l´attenzione, le attività delle finanziarie e degli strumenti operativi, la promozione, ecc, perché il più vivace e in crescita. Oltretutto, a parte le produzioni intese come beni, la Russia si rivela preziosa anche nel campo del turismo: un settore su cui bisogna certamente puntare. Le ragioni di tale rapporto privilegiato sono storiche, culturali, di vicinanza: su queste bisogna lavorare". Ancora l´assessore De Anna ha sottolineato la trasformazione del Fvg da regione di confine a "regione centrale di una nuova Europa: il che impone nuovi e più intensi rapporti internazionali anche per favorire lo sviluppo delle imprese, fra le quali vi sono numerose eccellenze mondiali". "La Russia costituisce una grande opportunità in tutti in sensi: è un mercato in forte crescita, ha enormi opportunità, è un interessante bacino anche turistico per i nostri centri sia marini che di montagna. Pertanto va coltivato e in esso bisogna fare promozione. È anche un mercato difficile da raggiungere, ma siamo abituati alle difficoltà: la Russia è lì e lì bisogna lavorare e gli ostacoli si superano creando reti di conoscenza". Lo ha affermato il presidente della Regione, Renzo Tondo, oggi a Pordenonefiere, dove ha concluso il convegno di Informest su "Expòlive". "Questa - ha affermato - è un´occasione importante per lo scambio di conoscenze e di relazioni fra il nostro sistema produttivo e turistico e quel grande Paese che è la Federazione Russa. Un grazie a Informest che ha organizzato l´incontro e grazie soprattutto ai nostri imprenditori che con sagacia hanno già intrapreso fruttuose relazioni, aiutando la nostra economia con l´export". Il presidente Tondo ha quindi sostenuto che "il Friuli Venezia Giulia sia come sistema che a livello istituzionale ha potuto dimostrare da sempre una marcia i più: grazie alle leggi statali come quella sulle Aree di Confine, ma anche alla capacità delle nostre imprese di conquistare mercati. Ritengo però che sia sbagliato centralizzare le scelte a livello di governo: le Regioni che come la nostra hanno dimostrato capacità, hanno autonomia e un sistema di imprese all´altezza devono poter operare a sostegno di quel sistema nella conquista di nuovi mercati sviluppando politiche di relazioni internazionali, senza per questo fare politica estera". Insomma, bisogna "consentire alle imprese di avere un tavolo virtuale, in grado di diventare reale: mettere in rete, come fa ´Expòlive´, un patrimonio di conoscenze, significa rendere più facile la fase successiva quando si deve passare alla fase della concretezza". Http://www.expolive.it/ |
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RIFORMA FORNERO: A FIRENZE OLTRE LA METÀ DELLE PMI NON LA CONOSCE |
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Firenze, 27 febbraio 2013 - A sei mesi dalla ‘Riforma Fornero’, più del 50% delle pmi non ha alcuna conoscenza del suo contenuto, percentuale che sale all´80% per le imprese con meno di 5 dipendenti: è quanto emerge da un´indagine svolta da Confcommercio Firenze su un campione di oltre 200 imprese del commercio e dei servizi dell’area fiorentina. L´indagine è stata presentata oggi a Firenze in occasione del convegno dal titolo "Il Mercato del lavoro: orientarsi in un mondo che cambia" organizzato da Confcommercio dedicato al settore delle pmi fiorentine dopo l´introduzione della legge Fornero. Per 9 imprese su 10, la Riforma Fornero non ha prodotto alcun cambiamento nei rapporti di lavoro, mentre la principale conseguenza che si è avuta sono i problemi con i lavoratori a chiamata. In 2/3 delle pmi è il titolare ad occuparsi direttamente delle questioni inerenti al lavoro; il 64% delle pmi, inoltre, non ha inoltre alcuna conoscenza di agevolazioni e incentivi per assunzioni né dei meccanismi della cassa integrazione. E´ invece pari al 78% la percentuale di imprese in regola con le nuove norme sulla sicurezza dei lavoratori, mentre il restante 22% ha tempo fino al 31 maggio per eseguire il Dvr o l´autocertificazione necessaria. "Dalla nostra ricerca emerge un dato preoccupante: le piccole e medio imprese non conoscono la Riforma Fornero e non hanno nè il tempo nè le risorse per aggiornarsi in materia di lavoro" commenta Alessandra Signori, Presidente di Confcommercio Firenze. "Le conseguenze possono essere sia problemi per il mancato adeguamento delle imprese a quanto previsto dal legislatore, sia la perdita di opportunità provenienti da incentivi statali e regionali. Alle associazioni di categoria e alle autorità competenti spetta pertanto l´importante compito di stimolare i piccoli imprenditori ad informarsi: senza conoscenza e attenzione a queste tematiche, non ci può essere crescita e sviluppo". |
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MACEDONIA, NUOVE MISURE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE |
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Skopje, 27 febbraio 2013 - Il Ministro delle Finanze e vice Premier macedone Zoran Stavreski ha annunciato nei giorni scorsi l´adozione di provvedimenti volti al sostegno della liquidità delle imprese: tra questi, la cancellazione di parte dei debiti relativi al sistema previdenziale e sanitario. Stavreski ha sottolineato che le misure in questione vengono incontro alle richieste di centinaia di imprese, relative ai debiti accumulati. I provvedimenti in questione saranno oggetto di due leggi separate, una relativa alle pensioni, l´altra alla sanità: nello specifico, gli interessi per i debiti in sospeso fino all´1 gennaio 2009 saranno cancellati se le imprese pagheranno il debito originario entro sei mesi dalla richiesta di accesso al provvedimento; la stessa misura verrà applicata anche al periodo 2009 - 2012; se il pagamento avverrà entro un anno, ad essere cancellato sarà il 75 per cento degli interessi, mentre tale quota scenderà al 50 per cento in caso di pagamento tra i 12 e i 18 mesi. Per quanto concerne il sistema sanitario, se le imprese avranno adempiuto regolarmente ai loro obblighi per il periodo fino al 2015, il debito pregresso fino al 2009 verrà cancellato. |
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VERONA - ISTITUITO REGISTRO DEI GAS FLUORURATI: LE NOVITÀ NORMATIVE |
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Verona, 27 febbraio 2013 - Sono numerosi gli operatori coinvolti dalle nuove procedure di iscrizione al registro dei gas fluorurati introdotto dal D.p.r. 43/2012, regolamento attuativo del regolamento Ce 842/2006. Il registro telematico nazionale dei gas fluorurati, detto brevemente Fgas, raccoglierà entro il prossimo 11 aprile 2013 (60 giorni dalla sua istituzione) tutte le iscrizioni di soggetti, persone fisiche o imprese, coinvolti nel ciclo di vita dei gas fluorurati. Questi ultimi, in quanto prodotti a fini unicamente industriali, costituiscono un grave pericolo per l’ambiente e contribuiscono all’aumento dell’effetto serra. Pertanto, produttori e fabbricanti, importatori ed esportatori nonché i soggetti manipolatori delle apparecchiature sono sottoposti ad un “sistema” di controlli che prevede l’iscrizione obbligatoria al Registro dei gas fluorurati e il successivo rilascio delle certificazioni attestanti il possesso dei requisiti professionali dei soggetti interessati. Il Registro, istituito presso il ministero dell’ambiente, è gestito dalle Camere di Commercio capoluogo di Regione. L’iscrizione avviene in modalità telematica disponibile tramite il portale https://scrivania.Fgas.it ; per la presentazione della pratica è richiesta la firma digitale. Il termine per l’iscrizione al registro dei gas fluorurati per le imprese e i soggetti già operanti è l’11 aprile 2013. Tutti i nuovi operatori del settore dovranno iniziare l’attività provvedendo alla preventiva iscrizione al registro telematico. Decorsi 30 giorni dall’iscrizione, le persone e le imprese, dimostrando il possesso di determinati requisiti (per le persone fisiche esperienza almeno biennale acquisita prima del 5.05.2012 e per le imprese, previa dimostrazione di utilizzo di personale in possesso di certificazioni provvisorie) possono ottenere certificati provvisori. Salvo deroghe transitorie per alcune tipologie di attività, i soggetti in possesso delle certificazioni provvisorie, dovranno frequentare appositi corsi professionali e superare i relativi esami rivolti al conseguimento dei requisiti professionali attestati da certificazioni rilasciate da organismi accreditati. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Camera di Commercio di Venezia www.Ve.camcom.gov.it ove è possibile trovare le informazioni relative all’invio della domanda. Il 28 febbraio, presso la Camera di Commercio di Belluno, si terrà un seminario informativo sui nuovi adempimenti. Iscrizioni on line sul portale della Camera di Commercio di Venezia. |
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SLOVENIA, CONSUMATORI SEMPRE PIÙ PESSIMISTI
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Lubiana, 27 febbraio 2013 - I cittadini sloveni sono sempre più pessimisti sul futuro a breve termine. Stando a quanto sostiene una recente ricerca, infatti, dopo quattro mesi consecutivi di crescita, l´indice che misura il livello di fiducia dei consumatori sarebbe calato ancora, a febbraio, a causa delle previsioni negative sulla situazione economica del Paese, sulla disoccupazione e sul risparmio. |
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SULCIS - CONCORSO IDEE, OGGI A VILLA DEVOTO |
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Cagliari, 27 Febbraio 2013 - Oggi alle 11,30 a Villa Devoto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, terranno una conferenza stampa per presentare il concorso internazionale di idee per la crescita e lo sviluppo sostenibile del Sulcis. Il Concorso di idee, previsto dal protocollo di intesa siglato il 13 novembre 2012 tra il ministro per la Coesione Territoriale, il Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro, Regione Sardegna, Provincia di Carbonia Iglesias e comuni del Sulcis, è curato da Invitalia. All´incontro con i giornalisti parteciperanno anche il presidente della Provincia di Carbonia-iglesias, Salvatore Cherchi, una rappresentanza dei Comuni interessati dal piano e l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri. L´obiettivo del bando internazionale è raccogliere, con modalità innovativa, idee originali e concretamente realizzabili per contribuire allo sviluppo sostenibile dell’area e alla costruzione del "Progetto Strategico Sulcis", a cui sono assegnate risorse finanziarie nazionali e regionali. |
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PERCORSI DI RESPONSABILITÀ SOCIALE, EDIZIONE 2013 |
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Rimini, 27 febbraio 2013 - Percorsi è un’iniziativa pluriennale che si propone di mettere in rete diversi soggetti interessati a lavorare insieme per contribuire alla creazione a Rimini di un Distretto Economico Responsabile (Der), un distretto che integri nel proprio sviluppo crescita economica, coesione sociale e tutela ambientale. Nel 2004 la Camera di Commercio di Rimini e l’Associazione Figli del Mondo iniziano a occuparsi di Responsabilità Sociale d’Impresa, proponendo attività di promozione e sostenendo i progetti che si realizzano nel territorio. Nel 2008, con la collaborazione delle principali Associazioni di Categoria, nasce il Progetto Percorsi, finalizzato a promuovere la responsabilità sociale d’impresa e la responsabilità sociale di territorio, attraverso informazione, formazione, valorizzazione di esperienze e buone pratiche. Nel 2012 anche la Provincia di Rimini entra tra i promotori del progetto. Percorsi è un’iniziativa pluriennale ideata per mettere in rete diversi soggetti interessati a lavorare su queste tematiche, individuandoli tra associazioni di categoria, imprese, ordini professionali, enti, mondo della formazione, professionisti, che attuano comportamenti “responsabili”. L’obiettivo principale del progetto è quello di porre le basi per la creazione, nel territorio riminese, di un Distretto Economico Responsabile (Der), dove lo sviluppo economico non prescinda da responsabilità e sostenibilità, garantendo coesione sociale e tutela ambientale. Nello specifico, gli obiettivi del progetto Percorsi sono i seguenti: - Diffondere l’informazione sulla responsabilità sociale d’impresa e di territorio - Valorizzare le buone pratiche di responsabilità sociale, in particolare quelle realizzate in alleanza - Consolidare e sviluppare la rete creata: associazioni di categoria, imprese, ordini professionali, scuola, università, professionisti, organizzazioni non profit - Proporre modalità innovative per facilitare il cambiamento dei modelli organizzativi verso un’economia e un territorio responsabili L’edizione 2013 del progetto, intitolata “Cambiamento e innovazione responsabile delle imprese e del territorio”, vuole sottolineare come la complessità dell’attuale sistema economico renda sempre più evidente la necessità di una nuova filosofia d’impresa, di nuovi modelli organizzativi e di una nuova concezione di crescita responsabile. |
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AZIENDE GRUPPO CASTELLANO, L’INCONTRO IN REGIONE BASILICATA |
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Potenza, 27 febbraio 2013 - Una delegazione dei lavoratori del Gruppo Castellano, con aziende che operano nel settore petrolifero in Val d’Agri, è stata ricevuta ieri mattina dagli assessori regionali Vincenzo Viti (Lavoro e Formazione) e Marcello Pittella (Attività produttive). Al centro dell’incontro, la situazione occupazionale dei lavoratori lucani che a causa della sospensione del contratto da parte di Eni alle società del Gruppo Castellano rischiano di rimanere senza lavoro. Dopo aver ascoltato le preoccupazione dei lavoratori e dei sindaci di Guardia Perticara e di Salandra, Massimo Caporeale e Giuseppe Soranno, Viti e Pittella si sono dichiarati disponibili ad avviare un confronto con l’Eni per affrontare le questioni legate alla decisione di sospendere i contratti con le aziende del Gruppo Castellano. L’assessore Pittella unitamente al presidente De Filippo e all’assessore Viti in particolare, si sono attivati per fissare un incontro con l’Eni già domani, alle ore 15 al dipartimento Attività produttive, auspicando che l’Eni in quella sede chiarisca la situazione. |
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