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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Marzo 2013
EDITORIA, DALLA REGIONE 285 MILA EURO PER LE TESTATE ONLINE. E LA TOSCANA SCEGLIE L’EQUO COMPENSO  
 
 Firenze, 6 marzo 2013 – Sostenere l’informazione online toscana ed incoraggiare l’occupazione nel settore. E’ questo l’obiettivo di un bando regionale di finanziamento le cui linee guida sono state approvate nella seduta del 4 marzo della giunta regionale. Si tratta di 285mila euro di intervento dei fondi Por 2007/2013 destinati alle micro, piccole e medie imprese grazie ai quali la Regione intende incoraggiare le aziende editoriali proprietarie di testate regolarmente registrate presso un tribunale sul territorio regionale, per avviare programmi di investimento volti all’innovazione per la diffusione su rete di informazioni aggiornate con contenuto giornalistico originale. Un finanziamento che viene vincolato alla sottoscrizione, da parte dell’impresa, di almeno un nuovo contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-fieg a tempo indeterminato. “Il settore dell’editoria locale sta attraversando un difficilissimo momento – ha sottolineato l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti – e con questa misura manifestiamo l’intenzione di avviare politiche di sostegno in un settore, quello di internet, di grande prospettiva, che ha bisogno di crescere per garantire pluralità e qualità all’informazione. Ma tutto questo non può prescindere da un lavoro giornalistico esercitato secondo regole e contratti, con compensi giusti. Questo bando intende rappresentare un primo segnale di inversione di tendenza in Toscana e lancia un messaggio chiaro: una buona informazione ha bisogno di regole e contratti, nessun contributo senza regole e contratti”. In questo senso il bando, primo del genere in Italia, richiama un trattamento economico per tutti i collaboratori ispirato a criteri di equo compenso, così come definiti dalla legge 233 del 2012 “Equo compenso nel settore giornalistico”, entrata in vigore il 18 gennaio scorso. “Abbiamo voluto dare un impulso ad una normativa che intende restituire dignità ai tantissimi collaboratori, per lo più giovani, che scrivono pezzi percependo cifre assolutamente inadeguate — ha aggiunto Scaletti — non è un caso che la normativa stia incontrando alcuni ostacoli nella sua applicazione. Nel bando chiediamo il suo rispetto inserendolo fra i criteri per la formazione della graduatoria. Chi lavora deve percepire, come in tutti i settori, una cifra adeguata”. Il bando, che sarà aperto nel mese di aprile e le cui domande saranno presentabili online sulla piattaforma di Sviluppo Toscana, anticipa in qualche modo una proposta di legge regionale sull’editoria locale che, indirizzata a tutti i settori del giornalismo (carta stampata, tv, radio, online, agenzie di stampa), è già al vaglio del Consiglio regionale e prevederà lo stanziamento di consistenti risorse per sostenere il settore. La misura approvata ieri dalla giunta regionale, invece, viene realizzata grazie ai fondi del Programma operativo regionale per le micro, piccole e medie imprese, ed arriva dall’impulso al convegno Dig.it, organizzato dall’Associazione Stampa Toscana in collaborazione con Lsdi e il gruppo di lavoro sul giornalismo digitale Digiti. I soggetti beneficiari ammessi a presentare domanda sono le micro, piccole e medie imprese in possesso di requisiti quali la titolarità di testate giornalistiche on line, registrate presso un tribunale all’interno della circoscrizione in cui la testata ha la redazione; l’iscrizione nel registro degli operatori delle comunicazioni (Roc) presso l’Agcom; e che non risultino controllate da parte di società o soggetti editoriali che editino anche altre testate. Inoltre le testate devono essere pubblicate con periodicità quotidiana, con una media quotidiana non inferiore ai 10 articoli giornalistici prodotti dalla redazione, i cui contenuti siano originali e pubblicati esclusivamente on line e che abbiano un contenuto informativo pari ad almeno il 70% del contenuto complessivo. Le spese di investimento ammissibili comprendono, al netto di imposte, tasse e altri oneri: adeguamento delle apparecchiature e degli impianti; l’acquisto di hardware e software; le spese di consulenza. L’agevolazione del progetto di investimento si realizza tramite la concessione di un aiuto in conto capitale fino al 60 per cento delle spese sostenute per ogni progetto presentato, per il quale è stato stabilito un tetto massimo di 80 mila euro.  
   
   
FIRENZE, LA RICCARDIANA “TRA SAPIENZA E BELLEZZA” DIECI ANNI DI RESTAURI NELLE SALE MONUMENTALI DELLA BIBLIOTECA DI PALAZZO MEDICI RICCARDI  
 
Firenze, 6 marzo 2013 - La Biblioteca Riccardiana di Firenze – una delle due che hanno sede all’interno di Palazzo Medici Riccardi - organizza l’esposizione “Tra sapienza e bellezza”, mostra che rende conto di dieci anni di restauri delle sale monumentali, costruite dai marchesi Riccardi nel corso dell’ampliamento del Palazzo acquistato dai Medici nel 1659. Gli ambienti sono conosciuti soprattutto per le decorazioni a fresco eseguite da pittori di notevole rinomanza in quegli anni, Luca Giordano, i fratelli Nasini, Francesco Sacconi, il Gabbiani e il Chiavistelli. Il restauro è stata l’occasione per fare il punto degli studi e proseguire le indagini soprattutto riguardo alle vicende strutturali del Palazzo in cui è stata coinvolta la Biblioteca e che hanno causato importanti varianti di accesso e disposizione dei locali. “Tra sapienza e bellezza” intende presentare al pubblico le vicende e i risultati del restauro, che ha interessato l’affresco dei fratelli Nasini, gli splendidi stucchi della volta dell’attuale sala di direzione e soprattutto le scaffalature storiche dei secoli Xvii e Xviii, volute proprio dai Riccardi e che hanno riacquistato l’antico splendore. Al tempo stesso, però, si è voluto costruire un percorso che testimoni e valorizzi il prezioso patrimonio custodito dalla Biblioteca, ricordando le più importanti esposizioni del secolo scorso (1929, 1939, 1942) in cui era stato coinvolto l’intero Palazzo. Nell’itinerario espositivo, che si snoda sia nelle vetrine della sala delle esposizioni che in due delle sale museali di Palazzo Medici Riccardi, saranno mostrati al pubblico manoscritti e documenti relativi alla storia della famiglia e della sontuosa dimora, nonché opere manoscritte e a stampa atte a documentare le raccolte librarie riccardiane, soprattutto in riferimento alla straordinaria circostanza della riapertura al pubblico nel 1942, in piena guerra. In quell’occasione il ministro Bottai inaugurò una mostra che verrà in parte riproposta, per ricordare l’eccezionalità dell’evento che costituisce, tra l’altro, un punto fermo nell’itinerario dei restauri della biblioteca in quanto proprio in preparazione della riapertura, furono effettuati gli ultimi lavori di pulitura documentati prima dei nostri interventi. La mostra, che aprirà il 6 marzo 2013 e rimarrà aperta per due mesi, viene organizzata in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Firenze, con il sostegno del Consiglio Regionale della Toscana, e l’ausilio del Polo Museale fiorentino che ha partecipato secondo le sue competenze ai lavori di restauro. Saranno esposti, oltre a oggetti importanti provenienti da collezioni private, anche il disegno preparatorio dell’affresco della sala di esposizioni e il bozzetto dell’affresco dell’attuale sala catalogo conservati presso la Biblioteca degli Intronati di Siena e la Pinacoteca senese, entrambi inediti. Inaugurazione della mostra e concerto inaugurale: 6 marzo 2013 ore 16.30 Salone di Luca Giordano. Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 1  
   
   
A PALAZZO STROZZI A FIRENZE UN EVENTO STRAORDINARIO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON IL LOUVRE LA PRIMAVERA DEL RINASCIMENTO. LA SCULTURA E LE ARTI A FIRENZE 1400-1460. A FIRENZE, PALAZZO STROZZI 23 MARZO-18 AGOSTO 2013  
 
 Firenze, 6 marzo 2013 - Dal 23 marzo al 18 agosto 2013 Palazzo Strozzi, a Firenze, sarà sede della mostra La Primavera del Rinascimento. La scultura e le arti a Firenze 1400-1460, concepita e realizzata in stretta collaborazione con il Museo del Louvre. In dieci sezioni tematiche, la rassegna illustrerà quel momento “magico” che a Firenze ha dato il via al Rinascimento all’aprirsi del Quattrocento, attraverso 140 opere, molte delle quali di scultura: l’arte che per prima si è fatta interprete di quella ‘rivoluzione’. Dopo la sede fiorentina, l’esposizione si terrà a Parigi, al Museo del Louvre, dal 23 settembre 2013 al 6 gennaio 2014. La rassegna riunisce una gran quantità di capolavori assoluti, provenienti da musei di tutto il mondo: opere di qualità straordinaria che illustrano come il Rinascimento in scultura preceda e influenzi, a Firenze, tutte le altre arti, compresa la pittura. Attraverso opere del Ghiberti, di Donatello, di Nanni di Banco, Luca della Robbia, Nanni di Bartolo, Agostino di Duccio, Michelozzo, Desiderio da Settignano, Mino da Fiesole – ma anche attraverso dipinti di artisti come Masaccio, Filippo Lippi, Andrea del Castagno, Paolo Uccello – la mostra mette in luce il ruolo guida che la scultura ha avuto nella prima metà del Quattrocento per la nascita e lo sviluppo del linguaggio rinascimentale e la sua incidenza soprattutto sulla pittura fiorentina contemporanea. Curata da Beatrice Paolozzi Strozzi, direttore del Museo Nazionale del Bargello, e da Marc Bormand, conservateur en chef del dipartimento di Scultura del Museo del Louvre, la rassegna ha permesso un’ampia e fondamentale campagna di restauri in Italia e in Francia – finanziata congiuntamente dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dal Museo del Louvre – che permetterà al visitatore di ammirare molti capolavori rinascimentali, tornati a ‘nuovo splendore’: su tutti, il San Ludovico di Tolosa di Donatello, in bronzo dorato, smalti e cristalli di rocca, simbolo del genio sperimentale di Donatello, che fu anche nella tecnica un precursore della modernità. La mostra è promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi, dal Museo del Louvre, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Soprintendenza Psae e per il Polo Museale della città di Firenze e dal Museo Nazionale del Bargello, con la partecipazione del Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, la Camera di Commercio di Firenze e l’Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana. Con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.  
   
   
CULTURA, VERSO FESTIVAL SUQ GENOVA, PRIMO INCONTRO ALLA LOGGIA DELLA MERCANZIA DI GENOVA UNIVERSITÀ  
 
Genova, 6 Marzo 2013 - Al via, mercoledì 6 marzo 2013, alle 17, nella Loggia della Mercanzia, in Piazza Banchi, a Genova, la rassegna “Suq e Università-luoghi, spazi, persone. Ogni cosa in ogni tempo va con il suo contrario”. La rassegna andrà avanti fino a venerdì 14 giugno, giorno dell’appuntamento conclusivo al Festival Suq Genova, attraverso otto “incontri – dialoghi sulla città e per la città” con la partecipazione di esponenti del mondo accademico e delle istituzioni, operatori, artisti e giornalisti. L’iniziativa è inserita nell´ambito del progetto “Intercultura va a Scuola e all´Università - Iv Edizione”, sostenuto dalla Regione Liguria, assessorato Formazione e Università. Voluta dall´Università di Genova, in particolare dal Dispo - Dipartimento di Scienze Politiche e dal Dafist - Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia, l’inizaitiva è coordinata tra gli altri da Marco Aime, docente di Antropologia culturale all’Università di Genova. L’incontro di apertura ha come tema “Dentro e fuori”. A parlare di inclusione ed esclusione nel territorio urbano in questo primo incontro saranno don Colmegna, animatore della Casa della Carità di Milano, Valeria Ottonelli, docente di Filosofia Politica dell´Università di Genova e Simone Leoncini Presidente del Municipio I Genova Centro Est. L´intervista sarà curata da Maria Elena Buslacchi e Alice Caramella dell´Università di Genova., nel corso dell’incontro sarà presentato il documentario “Quando la città soffre” di Marco Bertora, Carla Crippa, Stefano Torricelli. La Compagnia dei Giovani del Suq leggerà pagine di Foucault, Basaglia, Calvino. All’incontro interverranno Giovanni Battista Pittaluga, direttore Dipartimento di Scienze Politiche dell´Università (Dispo) e da Pippo Rossetti, assessore alla Formazione e Università Regione Liguria.  
   
   
FIRENZE: NESSUNA PENALIZZAZIONE PER IL TEATRO DELL’ANTELLA  
 
Firenze, 6 marzo 2013 – “La Regione Toscana riconosce il valore dell’offerta culturale del Teatro dell’Antella e la professionalità del suo direttore, Riccardo Massai. Per questo, nel corso degli anni, abbiamo sostenuto finanziariamente diversi interventi e, insieme agli enti locali, aiutato lo sviluppo e la valorizzazione del teatro”. Risponde così l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti alle polemiche prese di posizione dello stesso Massai nei confronti di scelte di finanziamento assunte dalla Regione, apparse su alcuni organi di informazione. A giudizio dell’assessore Scaletti, Massai, con la sua compagnia Archetipo, svolge anche attività di produzione di spettacoli, che però, come si ricava dall’insieme delle attività, non è quella prevalente. “Nel 2012, il Teatro dell’Antella ha ricevuto finanziamenti regionali secondo le regole del vecchio piano della cultura. Dal 2013 è entrato in vigore un nuovo piano, e con esso nuove modalità e linee per accedere ai finanziamenti regionali. Il bando per la produzione, cui Massai ha presentato domanda, ha tra i criteri principali la “quantità” della produzione, avendo l’obiettivo di favorire la crescita di soggetti dediti alla produzione e alla diffusione degli spettacoli prodotti, attività che purtroppo non è l’elemento distintivo né prioritario dell’attività del Teatro dell’Antella”. Invece è il prossimo bando sulle residenze, che sarà pubblicato tra pochissimo, a rappresentare lo strumento più vicino alle caratteristiche del teatro diretto da Massai, in quanto finanzia progetti artistici più complessi e non ha tra i suoi principali criteri di valutazione la quantità delle produzioni e la loro diffusione, pur riconoscendoli come finanziabili in un contesto più ampio. “Sono pertanto convinta – conclude l’assessore Scaletti – che Riccardo Massai, anche per la professionalità dimostrata nel saper fare del Teatro dell’Antella un punto di riferimento del sistema regionale dello spettacolo dal vivo, possa superare la sua delusione ed operare le scelte giuste per il teatro e la sua compagnia, utilizzando al meglio le possibilità che il nuovo piano regionale della cultura gli offre”.  
   
   
REGIONE: TURISMO, SARDEGNA ALL´ITB DI BERLINO  
 
Cagliari, 6 Marzo 2013 - È iniziata a metà gennaio con la Caravan Motor Touristik di Stoccarda, è proseguita a fine febbraio con la F.re.e di Monaco e si rinnoverà da, mercoledì 6 marzo (sino a domenica 10) con la prestigiosa Itb di Berlino. In tre tappe, nell’arco di meno di due mesi, la promozione turistica all’estero della Regione ha messo e mette in mostra le offerte di vacanza nell’Isola in tre delle città più popolose della Germania, per la Sardegna il bacino di affluenza più consistente a livello mondiale. Un mercato ´forte e amico´ che supera ogni anno il milione di presenze: i tedeschi, non a caso, hanno contribuito alla crescita considerevole del turismo estero nell’Isola negli ultimi due anni (+2,5% nel 2012 e, addirittura, +9% nel 2011). Fiera Itb Berlino. La terza tappa nel mercato tedesco è la 47esima edizione della Borsa internazionale di Berlino, la principale fiera di settore in Germania, nonché una delle più importanti a livello europeo, dove l’anno passato hanno partecipato 10644 espositori provenienti da tutto il mondo e ci sono state in tutto 172 mila visite di professionisti del settore e pubblico (media di quasi 25mila al giorno). Numeri che si ripetono in ogni edizione dell’Itb. 40 Operatori Sardi Presenti. Ben quaranta saranno gli operatori sardi (enti, associazioni e consorzi turistici, hotel, catene alberghiere, albergo diffuso e residenziale, tour operator, società di servizi e di gestione) accreditati dall’assessorato regionale del Turismo, che esporranno le loro offerte nello stand destinato all’Enit; un’ampia rappresentanza di professionisti isolani, soprattutto del comparto ricettivo, in un appuntamento cruciale per capire l’andamento della stagione turistica. Domanda Tedesca. Le richieste principali che provengono dalla Germania sono quelle del turismo marino – balneare e del turismo naturalistico e attivo: la Sardegna offre ambiente e clima ideali per soddisfarle entrambe grazie a temperature e condizioni meteo ottimali quasi tutto l’anno. Il turista tedesco si fidelizza con le località di villeggiatura dove è stato bene e questo è il caso della Sardegna. Per l’Isola, infatti, il mercato tedesco è un bacino che alimenta costantemente e in maniera massiccia le strutture ricettive e gli operatori del settore, da aprile sino ad autunno inoltrato.