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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Marzo 2013
RIVA DEL GARDA OSPITA IL MEGLIO DELLA RICERCA TELETHON SULLE MALATTIE GENETICHE RARE  
 
Trento, 12 marzo 2013 - Si è aperto ieri presso il Palazzo dei congressi di Riva del Garda i lavori della Convention scientifica Telethon, l’appuntamento biennale con cui la Fondazione, nata nel 1990 per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare raduna, tutti gli scienziati titolari di un finanziamento per fare il punto sull’attività svolta e illustrare progressi e prospettive. A tre mesi di distanza dai riflettori della celebre maratona televisiva, Telethon riunisce quindi la propria comunità di scienziati in un’occasione unica di confronto e scambio reciproco. Giunta alla diciassettesima edizione, la Convention è organizzata grazie anche al sostegno della Provincia autonoma di Trento, che tra l’altro ha messo a disposizione un milione di euro per due posizioni di Assistant Telethon Scientist dell’Istituto Telethon Dulbecco, il programma carriere costituito nel 1999 e intitolato al Premio Nobel scomparso un anno fa, da svolgersi presso istituti di ricerca trentini. «Siamo molto grati alla Provincia di Trento – ha detto Francesca Pasinelli, direttore generale della Fondazione Telethon – per l’attenzione che da tempo mette ai temi della cultura, della ricerca e dell’innovazione. Contiamo di ricambiare tanta generosità attraverso un evento ricco di contenuti interessanti per la comunità scientifica e per quella dei pazienti, offrendo ai partecipanti l’occasione di un confronto con chi rappresenta la scienza italiana più competitiva nel mondo». "Il Trentino - ha sottolineato a sua volta il presidente della Provincia autonoma Alberto Pacher - è orgoglioso di dare il proprio contributo all´impegno di Telethon. La ricerca scientifica è per noi legata in maniera imprescindibile alle ricadute concrete che essa può produrre per il benessere della società, ricadute tanto più significative perché riguardano la salute e la possibilità, quindi, di alleviare le sofferenze di tanti. Inoltre, grazie alla Convention di Telethon, confermiamo come Trentino anche la nostra volontà di essere in rete e di unire le forze con il resto del Paese, per tagliare nuovi traguardi che siano sempre ambiziosi e condivisi." Al convegno, che si terrà fino al 13 marzo, parteciperanno 600 ricercatori provenienti da tutta Italia e 130 membri di associazioni di pazienti: la Convention scientifica ospiterà infatti anche la terza edizione del convegno delle Associazioni amiche di Telethon, un’opportunità unica per i rappresentanti del mondo dei pazienti di entrare in contatto con i ricercatori che studiano le patologie di loro interesse. Il programma scientifico prevede una panoramica di esempi eccellenti della ricerca Telethon in vari ambiti, dalle disabilità intellettive alle patologie renali e cardiache, dalle malattie ereditarie del sangue alle patologie neuromuscolari. Si parlerà inoltre di come ottimizzare il passaggio dal laboratorio alla clinica, di come mettere in atto alleanze strategiche e di come un’organizzazione come Telethon possa facilitare questo delicato processo Tra gli eventi satellite, la novità di quest’anno è l’incontro di aggiornamento sulla ricerca clinica neuromuscolare in Italia: organizzato da Telethon insieme all’Associazione italiana di miologia (Aim), si svolgerà a partire da domenica 10 marzo e vedrà la partecipazione di 160 esperti tra ricercatori e clinici impegnati su diverse forme distrofia e atrofia muscolare di origine genetica. Si replica inoltre l’esperienza di successo dell’edizione precedente dedicata ai ricercatori più giovani su come costruire la propria carriera di scienziato: a tenerla sarà Stefano Bertuzzi, già Telethon Scientist nei suoi primi anni di carriera e attualmente direttore fresco di nomina dell’American Society for Cell Biology. La Convention ospiterà anche la consegna della prima edizione del premio giornalistico O.ma.r dedicato alle malattie e ai tumori rari, organizzato insieme a O.ma.r - Osservatorio malattie rare, testata giornalistica interamente dedicata al tema, e Orphanet Italia. Ad assegnare i due premi principali (contenuti cartacei/on line e audio/video) nonché i due premi speciali messi a disposizione da altrettante case farmaceutiche (Premio Celgene per i tumori rari e Premio Intermune per le malattie rare del polmone) è stata una giuria che vede tra i membri anche il direttore del Centro nazionale malattie rare dell’Istituto superiore di sanità Domenica Taruscio e il direttore scientifico dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma Bruno Dallapiccola. A chiusura della cerimonia di consegna dei premi ci sarà l’incontro con Massimiliano Verga, professore di Sociologia del diritto all´Università di Milano Bicocca che ha scelto di raccontare la sua esperienza di padre di un ragazzo disabile in un libro anticonformista e spiazzante, Zigulì. La mia vita dolceamara con un figlio disabile, edito nel 2012 da Mondadori. Telethon in cifre, dal 1990 a oggi · Oltre 370 milioni di euro destinati alla ricerca sulle malattie genetiche rare · 2431 progetti di ricerca finanziati · 445 malattie genetiche studiate · Oltre 1500 ricercatori meritevoli di finanziamento · 8700 pubblicazioni scientifiche www.Telethon.it    
   
   
TRAPIANTATI, PUGLIA: MAI MESSO IN DISCUSSIONE IL DIRITTO AI RIMBORSI  
 
Bari, 12 marzo 2013 - Si è svolta ieri mattina presso l’Assessorato al Welfare la riunione con le associazioni regionali dei trapiantati d’organo per discutere degli effetti della legge regionale 7/2013 che introduce una norma per modificare il sistema di rimborso della Regione alle Asl. La norma nelle settimane passate è stata causa di grande preoccupazione per le famiglie dei trapiantati, per una interpretazione errata da parte delle strutture preposte nelle Asl che avevano prefigurato il rischio di una interruzione dei rimborsi alle famiglie. Hanno partecipato ieri l’assessore al Welfare, Elena Gentile e il Direttore dell’Area Politiche per la Promozione della Salute, Vincenzo Pomo; per i trapiantati c’erane le associazioni Ato Puglia Onlus, l’Aned e l’Acti Puglia. Nel corso della riunione il dott. Pomo ha dato notizia della nota circolare che già venerdì 8 marzo è stata diffusa a tutte le Direzioni Generali delle Asl per chiarire i termini della questione e per richiedere con urgenza il monitoraggio sulla spesa effettuata, confermando che le Asl restano tenute ad accettare le richieste di rimborso da parte dei trapiantati. “Si è rivelata una riunione assai proficua – ha sottolineato l’Assessore Gentile - innanzitutto per chiarire la volontà della Regione, sia rispetto alla ferma convinzione di mantenere il diritto al rimborso, che peraltro non è mai stato in discussione, sia per chiarire che vi era una necessità di ordine tecnico-contabile interno, legata allo spostamento della copertura finanziaria da un capitolo assai esiguo nel bilancio sociale a un capitolo di spesa più congruo nel bilancio della sanità, rimanendo di competenza delle Asl la verifica dei rimborsi richiesti e l’anticipazione della spesa in favore delle famiglie”. Il principale risultato della riunione dunque è stato quello di definire un importante piano di collaborazione tra Regione e Associazioni di rappresentanza, per lavorare in modo partecipato alla stesura di nuove linee guida per le modalità di presentazione dei giustificativi di spesa, di richiesta di rimborso e di erogazione delle somme dovute, nonché per le attività di controllo sui rimborsi complessivamente riconosciuti dalle Asl. Questo lavoro, da svolgere in tempi brevi, parallelamente alla ricostruzione della base dei dati relativi ai pugliesi trapiantati e donatori e alle prestazioni sanitarie specialistiche riconosciute, e della spesa sostenuta negli ultimi anni, consentirà di aggredire le eventuali aree di abusi e sprechi che rischiano di inficiare gli sforzi che l’istituzione regionale compie per assicurare il diritto sacrosanto dei trapiantati. Il tavolo regionale si è aggiornato a fine mese di marzo per discutere delle prime proposte pervenute in materia.  
   
   
MEDICINA D´EMERGENZA IN MONTAGNA: COOPERAZIONE NEL CAMPO DELLA RICERCA  
 
Bolzano, 11 marzo 2013 - Su iniziativa dell’ufficio comune dell’Euroregione Tirolo-alto Adige-trentino è stata avviata una cooperazione tra le équipe di ricerca di Innsbruck e Bolzano per approfondire le conoscenze sui fattori scatenanti e sul decorso dell’ipotermia e dell’ipossia. Il progetto viene sostenuto dal punto di vista operativo dal Cluster Life Sciences Tirol avviato dall’agenzia di marketing territoriale Standortagentur Tirol. Ipossia (carenza di ossigeno) e ipotermia (assideramento) possono costituire, soprattutto ad altitudini elevate e all´aperto, un grave pericolo per la salute. La Clinica Universitaria di Innsbruck e l´Istituto per la Medicina d´Emergenza in Montagna dell´Eurac di Bolzano uniscono le loro competenze in uno studio congiunto sui processi che stanno alla base dell´ipossia e dell´ipotermia, a futuro beneficio dei pazienti nell´ambito dell´indagine clinica e della terapia. "I risultati della nostra ricerca consentiranno di migliorare le possibilità di terapia, anche in settori innovativi quali l´ipotermia terapeutica per il trattamento di pazienti in arresto cardiaco" afferma il dott. Hermann Brugger, direttore dell´Istituto dell´Eurac e medico d´emergenza. Il prof. Erich Gnaiger e la sua équipe della Clinica universitaria per la chirurgia trapiantologica di Innsbruck collaborano al progetto con il loro know-how in fatto di misurazione in tempo reale del metabolismo dell´ossigeno, cioè della funzione vitale a livello cellulare, mentre Hermann Brugger e l´Istituto per la Medicina d´Emergenza in Montagna dell´Eurac contribuiscono con l´esperienza maturata nella ricerca medica sul campo in ambiente alpino. Al progetto collaborano anche, con propri studi sperimentali, due team di ricercatori di Ginevra e Ulm. Oltre alla ricerca su ipossia e ipotermia Gnaiger e Brugger lavorano anche a un progetto per una stazione di ricerca mobile in alta montagna. "In quanto ricercatori altamente specializzati sappiamo esattamente qual è l´obiettivo delle nostre ricerche in alta quota e di quali strumenti abbiamo bisogno. Tuttavia ci manca il know-how tecnico e logistico per la realizzazione di una stazione di ricerca mobile, know-how che vorremmo trovare grazie ai partner del Cluster Life Sciences Tirol promosso da Standortagentur Tirol", riferisce Erich Gneiger. Il passo successivo nella collaborazione avviata dalle ricercatrici e dai ricercatori di Innsbruck e Bolzano sarà l´elaborazione di un progetto congiunto da presentare nell´ambito del bando "Human Frontier Science Program".  
   
   
SANITA´:FINO AL 30/6 I TERMINI PER ACCREDITAMENTO EROGAZIONI SUL SITO DELL´AGENZIA SANITARIA DELL’ ABRUZZO LA PROCEDURA  
 
Pescara, 12 marzo 2013 - Il Commissario ad Acta, Gianni Chiodi, invita le Aziende Sanitarie e gli altri soggetti erogatori di prestazioni sanitarie e sociosanitarie, pubblici e privati, ed eventuali enti di formazione a partecipazione prevalentemente pubblica regionale o provinciale già accreditate a livello nazionale, ad effettuare l´accreditamento Ecm alla Regione Abruzzo attraverso il sito dell´Asr Abruzzo entro la data del 30 giugno 2013. Di seguito quanto comunicato dall´Agenas. "L´accordo Stato-regioni del 19 aprile 2012, "Il nuovo sistema di formazione continua in medicina ? Linee guida per i Manuali di accreditamento dei provider, crediti formativi triennio 2011/2013, federazioni, ordini, collegi e associazioni professionali, sistemi di verifiche, controlli e monitoraggio della qualità, liberi professionisti", ha stabilito che le Aziende Sanitarie e gli altri soggetti erogatori di prestazioni sanitarie e sociosanitarie, pubblici e privati ed eventuali enti di formazione a partecipazione prevalentemente pubblica regionale o provinciale sono accreditate dalle Regioni, Province autonome o altri enti regionali o provinciali appositamente delegati del territorio di riferimento. Le Università , gli Irccs, gli Ii.zz.ss., gli Ordini, i Collegi nonché le rispettive Federazioni nazionali, le Associazioni professionali e gli enti di diritto pubblico di rilevanza nazionale o sovra regionale, hanno la possibilità di sottoporre la richiesta di accreditamento alla Regione o Provincia autonoma presso cui hanno sede legale, qualora intendano erogare attività formative residenziali o formazione a distanza- quest´ultima con requisiti di tracciabilità rivolti esclusivamente agli operatori sanitari della regione o provincia autonoma dove il soggetto stesso ha eletto la propria sede legale - all´interno della Regione o Provincia autonoma di riferimento e comunque dovranno essere limitati agli operatori sanitari che svolgono l´attività sanitaria prevalentemente nella Regione o Provincia autonoma. Le società scientifiche nonché le agenzie formative e gli enti di formazione, le fondazioni, gli Ordini i Collegi e le Associazioni professionali, gli altri enti pubblici e i soggetti privati quali soggetti non erogatori di prestazioni sanitarie che intendono erogare attività formative residenziali o in formazione a distanza - quest´ultima con requisiti di tracciabilità rivolte esclusivamente agli operatori sanitari della regione o provincia autonoma dove il soggetto stesso ha eletto la propria sede legale - sottopongono la richiesta di accreditamento in qualità di provider alla Regione o alla Provincia autonoma o ad altri enti regionali o provinciali da essi delegati, del territorio di riferimento. L´accordo Stato-regioni del 19 aprile 2012, nel paragrafo "Norme transitorie e finali", sancisce l´impegno da parte degli enti accreditanti ad avviare il procedimento di accreditamento dei provider entro un anno dalla data di sottoscrizione dello stesso al fine di consentire la corretta registrazione dei report delle partecipazioni Ecm. La Regione Abruzzo ha stipulato, nel luglio 2011, con l´Agenas una convenzione che ha per oggetto la realizzazione di un programma per l´accreditamento provider regionali ecm. L´agenas ha reso disponibile il sistema informatico che consente di effettuare l´istanza di accreditamento ecm ai provider regionali a partire da ottobre 2012. Le aziende sanitarie/soggetti erogatori di prestazioni sanitarie e socio sanitarie pubblici e privati, pertanto, hanno l´obbligo di accreditarsi presso la Regione in cui insiste la sede. I succitati soggetti dovranno produrre formale istanza di accreditamento provvisorio regionale (nel sistema informatico che hanno "validato") entro e non oltre il 30 giugno 2013. In considerazione della necessità di garantire la continuità delle attività delle aziende fino alla operatività della convenzione, il sistema informatico di accreditamento eventi potrà essere utilizzato per l´inserimento di eventi e progetti formativi aziendali non oltre sei mesi dalla data di richiesta di accreditamento dei provider.Tutti gli eventi e tutti i progetti formativi inseriti nel sistema informatico di accreditamento eventi dovranno concludere il loro iter (pagamenti, rapporti, etc.) all? interno dello stesso sistema, anche se il provider ha ottenuto l´accreditamento regionale. I soggetti che, nelle more della operatività della convenzione, hanno ricevuto accreditamento nazionale dovranno, entro il 30 giugno p.V., procedere alla comunicazione della rinuncia dell´accreditamento nazionale, all´interno della propria area riservata sul sito attraverso la funzione "comunicazione" e dovranno produrre e validare l´istanza sul sistema regionale, non potendo lo stesso soggetto effettuare richiesta di accreditamento sia sul sistema regionale sia sul sistema nazionale. Il Commissario ad Acta pertanto, invita gli aspiranti Provider a procedere a quanto sopra riportato e ribadisce che tutti gli adempimenti richiesti sono finalizzati ad ottenere una formazione Ecm di qualità.  
   
   
TRENTO: CORSO TRIENNALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE 2013/2016 APPROVATO IL BANDO DI CONCORSO PER L´AMMISSIONE, PREVISTA ANCHE UNA BORSA DI STUDIO AGGIUNTIVA  
 
Trento, 12 marzo 2013 - L´esecutivo provinciale, su indicazione dell´assessore alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi, ha approvato il Bando di concorso per l´ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale 2013/2016; i posti a concorso sono 20. Il bando prevede inoltre la corresponsione di una borsa di studio aggiuntiva a favore dei medici residenti da almeno due anni in un comune della Provincia di Trento che si impegnano, fino a un massimo di due anni, a seguito del conseguimento del diploma di medico di medicina generale, a lavorare nel Servizio sanitario trentino come medici nell´assistenza territoriale. Possono richiedere di partecipare al concorso i laureati in medicina e chirurgia, in possesso del diploma di abilitazione all´esercizio professionale ed iscritti ad un Ordine provinciale dei medici chirurghi ed odontoiatri. L´esame di concorso avrà luogo nello stesso giorno in tutte le Regioni che indicono il bando ed è previsto nel mese di settembre 2013. Il corso triennale della durata di 4.800 ore avrà inizio entro il mese di novembre 2013 e sarà gestito dall´Ordine provinciale dei medici chirurghi ed odontoiatri - Scuola di formazione specifica in medicina generale. Questa formazione abilita all´esercizio della professione di medico di medicina generale. Le domande devono essere presentate entro 30 giorni dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. La domanda di partecipazione al concorso, unitamente alla fotocopia del documento di identità, va presentata con una delle seguenti modalità: mediate consegna diretta della domanda presso il Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza della Provincia autonoma di Trento, via Gilli n. 4 (presso le segreterie del Vi o dell´Viii piano) dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.45 e dalle 14 alle 16, il venerdì dalle 9; a mezzo posta mediante raccomandata con ricevuta di ritorno alla Provincia autonoma di Trento - Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza, via Gilli n. 4, 38121 Trento; sulla busta contenente la domanda deve essere espressamente riportata l´indicazione: "contiene domanda di partecipazione al concorso per l´ammissione al corso di formazione in medicina generale 2013/2016"; fa fede la data del timbro dell´ufficio postale accettante; a mezzo fax al numero del Servizio provinciale competente: 0461 494073; per i candidati in possesso di personale indirizzo di posta elettronica certificata - Pec, per via telematica alla casella di posta elettronica certificata: serv.Politsanitarie@pec.provincia.tn.it  specificando nell´oggetto "domanda di partecipazione al concorso per l´ammissione al corso di formazione in medicina generale 2013/2016". Il bando e la domanda di partecipazioni saranno pubblicati sul sito: www.Modulistica.provincia.tn.it    
   
   
DISEGUAGLIANZE SOCIALI IN SALUTE: GRAVANO PER 20% SU COSTI SOCIOSANITARI;DIFFERENZE ASPETTATIVA VITA DI 20 ANNI TRA PAESI D’EUROPA E INTERNO STESSI PAESI. IN VENETO CLASSE MEDIA SI STA IMPOVERENDO E POTREBBE ACCEDERE MENO A SERVIZI SOCIOSANITARI. REGIONE A CAPO PROGETTO EUROPEO PER RIDURRE DISEGUAGLIANZE”  
 
Venezia, 12 marzo 2013 - “Le diseguaglianze sociali nella salute che colpiscono le parti più fragili della popolazione europea (anziani, disabili, infanzia, popolazione immigrata, donne) gravano almeno per il 15% sui costi della sicurezza sociale e per il 20% su quelli sociosanitari sostenuti dalle istituzioni pubbliche in Europa. Nel 2007 sono stati 141 i miliardi di euro l’anno che sono impiegati per sopperire alle diseguaglianze sociali in salute in Europa. Questo problema è presente anche nel Veneto e rischia di aggravarsi per la perdurante crisi economica e di riguardare non solo le parti tradizionalmente fragili della popolazione ma anche la classe media che si sta impoverendo e magari inizia a rinunciare a certe visite mediche perché si deve pagare il ticket”. Le preoccupazioni per l’allargarsi di questa forbice che pone problemi seri alla tenuta sociale e sanitari dell’Europa sono state espresse stamani a Venezia, all’Isola di San Servolo, l’Assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto che è intervenuto al convegno internazionale “Le diseguaglianze sociali in salute. Sfide e prospettive”, atto conclusivo del progetto europeo Re.thi (Regions Tackling Health Inequalities). “La Regione Veneto – ha aggiunto l’Assessore veneto - è stata a capo di un progetto europeo per ridurre tali “iniquità di salute” e ha deciso di inserire la lotta alle diseguaglianze in salute, prevista anche dal Piano Sociosanitario Regionale 2012-2015, all’interno dei propri Piani di Zona cioè della programmazione locale sociosanitaria, per promuovere interventi finalizzati a garantire l’accesso alle informazioni e ai servizi per questi gruppi fragili”. E’ intervenuto al convegno anche Erio Ziglio, responsabile dell’Ufficio Europeo O.m.s. Per la salute e lo sviluppo con sede a Venezia. “Le diseguaglianze in salute – ha detto Ziglio - nella Regione Europea sono al centro dell’agenda “Health 2020” (Salute 2020) proposto dall’Ufficio Europeo dell’O.m.s. Ai suoi 53 Paesi membri. Tra i 27 Paesi dell’Unione Europea e quelli della parte orientale dell’Europa, secondo l’esponente dell’O.m.s., in particolare della ex Unione Sovietica c’è una differente aspettativa di vita di 20 anni. Ciò significa che se in Italia si muore a 85 in un Paese dell’Europa orientale si muore a 60/65 e queste differenze esistono anche all’interno degli stessi Paese e all’interno delle grandi città dell’Europa dei 27. Affrontare e ridurre queste iniquità - ha detto - con strategie e programmi che promuovano in ogni Paese la salute materno-infantile, dell’adolescenza, dell’età adulta e degli anziani, che sono legate a vari fattori come il livello d’istruzione, l’occupazione, il reddito, l’ambiente di lavoro, è oltre che una questione di diritti umani anche economicamente vantaggioso”.  
   
   
FVG: NOMINATA COMMISSIONE ESAMINATRICE PER APERTURA NUOVE FARMACIE  
 
 Trieste, 12 marzo 2013 - La Giunta regionale ha nominato i componenti della commissione esaminatrice chiamata a valutare la presentazione delle domande per l´assegnazione di nuove sedi farmaceutiche previste in Friuli Venezia Giulia. Sono stati indicati la dott.Ssa Francesca Tosolini dell´Amministrazione regionale, componente con funzione di Presidente della commissione; il dott. Giovanni Maria Farina dell´Amministrazione regionale, la prof.Ssa Lucia Lassiani, professore associato di Chimica farmaceutica presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e farmaceutiche, in qualità di componente; il prof. Marcello Milani, farmacista titolare di farmacia; il dott. Vittorino Vendrame, farmacista esercente in farmacia aperta al pubblico. In qualità di segretario della commissione è stata nominata la dott.Ssa Tamara Lollis dell´Amministrazione regionale.  
   
   
ANZIANI, DA REGIONE UMBRIA 125MILA EURO PER PROGETTI A FAVORE DELL’INVECCHIAMENTO ATTIVO; PRESENTAZIONE ENTRO IL 15 APRILE  
 
 Perugia, 12 marzo 2013 - Favorire il ruolo attivo delle persone anziane nella società, attraverso la costruzione di un portale internet regionale dedicato ai servizi e alle informazioni utili, progetti che ne valorizzino e promuovano l´impegno nella comunità, interventi per tutelare il loro diritto di muoversi liberamente e senza rischi sulle strade. Sono tre le azioni di sistema del bando con cui l´Assessorato al Welfare della Regione Umbria mette a disposizione 125mila euro a sostegno dei progetti volti alla promozione e alla valorizzazione dell´invecchiamento attivo. "Un primo finanziamento - sottolinea la vicepresidente della Giunta regionale e assessore al Welfare, Carla Casciari - in attuazione della legge regionale approvata nel settembre scorso, che ha come obiettivi prioritari la promozione del benessere e dell´autonomia degli anziani nel loro contesto di vita e la valorizzazione del loro patrimonio di conoscenze e relazioni". Per un migliore perseguimento degli obiettivi, il bando è stato meglio precisato e integrato. I progetti che verranno presentati, rileva l´assessore Casciari, contribuiranno così alla promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, di circolazione di competenze, idee e conoscenze svolte dalla Fondazione "Perugiassisi 2019", elemento rilevante e trasversale del bando. "Vogliamo colmare il divario nell´accesso ad internet - spiega l´assessore - che in Umbria, secondo una recente indagine della Doxa, interessa soprattutto anziani e donne adulte, in particolare nella fruizione dei servizi on line forniti dalla pubblica amministrazione. Il portale da realizzare, con un contributo regionale che coprirà fino a un massimo di 30mila euro, dovrà pertanto avere un meccanismo di accesso rapido e semplificato per entrare in maniera diretta nelle banche dati istituzionali, portali di servizi on line, siti dedicati. Dovrà inoltre stimolare il confronto e l´approfondimento delle tematiche della legge sull´invecchiamento attivo anche sui social network". Con la seconda azione di sistema, per la "valorizzazione delle esperienze formative, cognitive e professionali delle persone anziane", la Regione vuol promuovere a livello territoriale l´impegno degli anziani "in ruoli di cittadinanza attiva, responsabile e solidale, favorendo la realizzazione di progetti utili alla comunità, che interfaccino le problematiche intergenerazionali e interculturali". "I nostri anziani rappresentano una ricchezza per la comunità regionale - afferma l´assessore - da valorizzare e far conoscere con interventi che coinvolgano anche le scuole e il territorio, per la riscoperta del patrimonio culturale e ambientale, delle arti e dei mestieri, rivolti soprattutto nei confronti dei giovani, umbri e appartenenti ad altre culture". La terza azione è rivolta alla sicurezza stradale delle persone anziane, per rimuovere gli ostacoli che impediscono la loro piena partecipazione alla vita sociale. I progetti possono interessare aree vaste di territorio o aree specifiche, quali centri storici, quartieri, parchi pubblici, plessi scolastici. Per le ultime due azioni, il contributo regionale sarà fino ad un massimo di 15mila euro per ciascun progetto ammesso a finanziamento. Destinatari dei contributi del bando sono i Comuni in forma associata, le cooperative sociali, le associazioni di volontariato e le Onlus iscritte nei rispettivi Registri regionali, i Centri sociali anziani, le Università della terza età e le Università popolari. Gli interventi possono essere promossi, progettati e realizzati dai Comuni associati anche in collaborazione con il Terzo settore, i Centri sociali anziani, le Università della Terza età e le Università popolari. I termini per la presentazione dei progetti sono stati prorogati al 15 aprile 2013. Le proposte progettuali già pervenute agli uffici regionali saranno prese in considerazione, a meno che il soggetto proponente non intenda integrarle o presentare una nuova proposta entro la scadenza del bando. Il nuovo bando è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria ("Bur") n. 13 del 7 marzo ed è disponibile on line sul portale istituzionale sia nell´area tematica delle Politiche sociali (www.Politichesociali.regione.umbria.it ) sia nel canale del Bollettino Ufficiale.  
   
   
ELISOCCORSO H24 IN PROVINCIA DI TRENTO  
 
 Trento, 12 marzo 2013 - Approvate l’ 8 marzo dalla Giunta provinciale, su proposta dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, le direttive per estendere il servizio di elisoccorso anche alle ore notturne, secondo quando stabilito dall´esecutivo nella seduta "di programma" del 28 gennaio scorso. Le direttive prevedono la disponibilità del medico rianimatore h24 e sette giorni su sette, sia per i trasporti da ospedale a ospedale che per i soccorsi sul territorio, incluse le aree urbane. "L´attivazione dell´elisoccorso anche durante la notte - commenta l´assessore Ugo Rossi - ci consente di garantire il trasporto all´ospedale di Trento di una serie di patologie tempo-correlate, ovvero il cui trattamento dipende direttamente anche dai tempi di intervento, pensiamo all´infarto o all´ictus. L´attivazione di una rete di soccorsi e di trasporti veloci e con elevata professionalità - sono le sue conclusioni - è il presupposto per garantire la massima accessibilità di tutti i cittadini, anche i più periferici, ai trattamenti d´emergenza". L´estensione del servizio H24 inizierà il 1° luglio 2013. L´estensione del servizio di elisoccorso H24 in provincia di Trento concluderà l´imponente assetto organizzativo iniziato in provincia di Trento oltre venti anni fa quando, su standard nazionale, fu istituito il Servizio di Allarme Territoriale, più comunemente noto come Servizio 118, e attivata, nel gennaio 1993, la Centrale Operativa Provinciale 118, cuore di questo sistema. L´istituzione di tale servizio rivoluzionò la gestione dell´emergenza sanitaria, fino ad allora assicurata dalla rete di Pronto Soccorso degli ospedali e dall´accesso diretto tramite le ambulanze del territorio e mezzi provati. La centrale operativa si fece carico dell´acquisizione immediata di tutte le richieste di emergenza sanitaria, distinguendole per la loro diversa criticità, modulandone la risposta in base ai bisogni e coinvolgendo, quando necessario, le altre organizzazioni preposte all´emergenza quali i vigili del fuoco, le forze di polizia, il soccorso alpino. Negli anni seguenti molto fu l´impegno per acquisire e mantenere l´attuale competenza nel soccorso di base, propria di tutto il personale tecnico e volontario operante nel sistema, ormai comprensiva dell´utilizzo del defibrillatore automatico esterno. In anni più recenti fu completata la rete del soccorso avanzato H24, su tutto il territorio provinciale, con la presenza capillare di personale infermieristico esperto operante in stretto contatto con i medici della centrale operativa. La qualità del servizio, in tutti questi anni, continua ad essere sostenuta da un elemento di straordinaria importanza: l´elisoccorso. L´arrivo tempestivo del mezzo di soccorso in un territorio alpino quale il nostro, la qualità delle cure assicurate dall´equipe specialistica di bordo, la possibilità del rapido trasporto dei pazienti più gravi agli ospedale di Trento e Rovereto, hanno consentito la miglior gestione di innumerevoli pazienti. Tale risorsa oggi è disponibile dall´alba alle ore 21, anche nei mesi invernali, quando volare oltre il tramonto significa volare in modalità notturna, standard aeronautico di alta complessità, reso possibile anche dall´aver realizzato una rete di idonee elisuperfici . L´estensione del servizio di elisoccorso H24 consentirà l´ininterrotto impiego dello stesso, sia negli interventi di soccorso cosiddetti primari, sia nei trasporto urgenti interospedalieri di pazienti critici. In particolare, nei soccorsi primari saranno le elisuperfici idonee al volo notturno il punto di convergenza delle ambulanze di primo intervento e dell´elicottero, per il perfezionamento del trattamento se necessario e per la rapida centralizzazione del paziente all´ospedale di Trento. Nei trasporti interospedalieri di pazienti critici, cosiddetti trasporti secondari, l´equipe specialistica di bordo assicurerà il miglior standard atteso. Personale impegnato nell´attività di elisoccorso Complessivamente al Nucleo elicotteri operano 12 piloti e 13 tecnici e coadiutori di volo, impegnati non solo nell´attività di elisoccorso. Nelle attività di elisoccorso prestano servizio in turnazioni di due al giorno, come membri di equipaggio, 13 medici anestesisti/rianimatori (il servizio è integrato con l´attività sanitaria), 16 infermieri professionali (il servizio è integrato con l´attività sanitaria), 20 tecnici di elisoccorso (Soccorso Alpino) e, durante il periodo invernale, 11 unità cinofile per ricerca in valanga. Stima personale aggiuntivo per l´estensione del servizio H24: Attualmente 13 medici rianimatori assicurano a rotazione il servizio di elisoccorso. Tale servizio esteso alle 24 ore necessiterà di ulteriori 3 presenze. L´estensione del servizio richiederà anche l´integrazione di ulteriori 3 infermieri, 3 piloti e 3 tecnici o coadiutori di volo. L’attività di elisoccorso è svolta con i seguenti mezzi: 2 elicotteri Agusta Aw 139 marche I-tncc e I-tndd; 1 elicottero Dauphin As 365 N3 marca I-tnbb come mezzo di back-up. Elisuperfici idonee al volo notturno: attualmente attive 14 delle 17 previste (una 18esima è in fase di proposta). Ore di volo per l´attività di elisoccorso nel 2012: 958 (di cui 724 riferite agli elicotteri Agusta). Stima costi aggiuntivi annui per l´estensione del servizio H24 - 950.000 euro per il personale dell´Azienda provinciale per i Servizi sanitari - 510.000 euro per il personale del Nucleo elicotteri e vigilanza aeroportuale - 245.000 euro per spese correnti (carburanti e mantenimento licenze) -160.000 euro per spese controllori di volo totale: 1.865.000 euro.  
   
   
PEGASO PER LO SPORT, SI APRE LA SFIDA PER IL TITOLO 2013  
 
Firenze, 12 marzo 2013  – Edizione numero 15 del premio creato dalla Regione per premiare il meglio dello sport toscano. Sono in dodici, 11 atleti e 1 squadra, a contendersi il titolo di sportivo toscano 2013, individuati, come già accade da tre anni, dal Gruppo toscano giornalisti sportivi dell’Ussi. Nei prossimi giorni la rosa iniziale sarà ridotta a cinque concorrenti che, poco prima della premiazione che avverrà il prossimo 8 aprile, diventeranno tre. Sarà il presidente della Regione Enrico Rossi a scegliere il vincitore. “Siamo arrivati oramai alla 15° edizione di questo premio – ha detto l’assessore regionale al sociale e allo sport Salvatore Allocca – questo segnala l’interesse della Regione per il mondo dello sport, ritenuto un grande motore di civiltà, di educazione, di salute. Anche i risultati importanti che i nostri atleti hanno ottenuto alle Olimpiadi e in altre competizioni ci aiutano a diffondere la cultura dello sport e gli effetti benefici che essa ha per la crescita della personalità e della salute”. “La rosa dei segnalati – ha aggiunto l’assessore – è composta da tanti altleti che hanno avuto importanti meriti e che rappresentano vare discipline: la scherma, il pugilato, l’atletica, il nuoto e molte altre attività dove la Toscana ha sempre dato molto. Rappresentano sia uno spaccato del mondo dello sport toscano che della società toscana, con uomini, donne ed anche qualche cittadini che non è nato qui da noi”. Vediamo chi sono i dodici sfidanti per il Pegaso per lo sport 2013: Andrea Baldini (scherma) – Livornese, 27 anni, tesserato per l’Aeronautica militare e il Circolo scherma Livorno, laureatosi campione olimpico a squadre di fioretto ai Giochi di Londra 2012. In carriera vanta anche 4 titoli iridati e 9 europei, fra individuali e a squadre. Matteo Betti (scherma) - Senese, 27 anni, è tesserato per le Fiamme Azzurre e vive da tempo a Roma. Dopo aver mancato per poco il podio nel fioretto e nella spada ai Giochi paralimpici di Pechino 2008, a quelli di Londra dello scorso anno ha vinto il bronzo nella spada individuale. Leonard Bundu (pugilato) – Nato in Sierra Leone 38 anni fa ma naturalizzato italiano e vive da sempre a Firenze. Dopo aver conquistato nel 2011 la corona europea Ebu dei pesi welter, successivamente ha difeso con successo per tre volte il titolo. Niccolò Campriani (tiro a segno) – Fiorentino, 25 anni, tesserato per le Fiamme Gialle, è salito per due volte sul podio ai Giochi olimpici di Londra 2012: medaglia d’oro, con record olimpico, nella carabina 50 metri 3 posizioni; e d’argento nella carabina 10 metri. Edoardo Gori (rugby) – Nato a Borgo San Lorenzo 23 anni fa, è cresciuto a Prato, dove ha giocato nella squadra dei Cavalieri prima di approdare, da capitano della Nazionale under 20, nelle file della Benetton Treviso. E’ attualmente mediano di mischia nella Nazionale nella quale ha debuttato il 20 novembre 2010 a Firenze nel match fra Italia e Australia. Stefano Gori (atletica) – Atleta non vedente plurimedagliato, nominato di recente “Ambasciatore di Capannori” per aver rappresentato la cittadina lucchese (nella quale vive) ai più alti livelli delle competizioni paralimpiche di atletica, con numerosi success collezionati in campo nazionale ed internazionale, e per l’impegno profuso nella promozione dello sport fra i giovani. Nello scorso anno ha vinto, fra l’altro, 2 ori, 2 argenti e 2 bronzi ai campionati italiani assoluti paralimpici. Daniele Meucci (atletica) – Pisano, 27 anni, è specialista del mezzofondo. Lo scorso anno, ai campionati europei di Helsinki, ha vinto la medaglia d’argento nei 10 mila metri dopo aver siglato poco tempo prima la quarta prestazione italiana all-time: 27’32”86, preceduto in questa speciale classifica solo da Venanzio Ortis, Francesco Panetta e Salvatore Antibo. Marta Pagnini (ginnastica ritmica) – Nata a Firenze ma residente a Prato, 22 anni, ha vinto la medaglia di bronzo insieme alle altre “farfalle azzurre” ai Giochi olimpici di Londra 2012. E’ cresciuta nell’Etruria Prato, la storica società di ginnastica che ha formato, tra gli altri, Juri Chechi. In carriera vanta anche un oro iridato vinto nel 2011. Tau Altopascio (calcio) – Società di Altopascio (Lucca) che nella passata stagione agonistica ha vinto il titolo italiano categoria Allievi dilettanti. E’ stata fondata nel 1992 dalla fusione di due società: il Tau Calcio Altopascio che militava nel campionato Promozione e la Polisportiva Badia Pozzeveri, una delle più attive a livello giovanile. Stefano Tempesti (pallanuoto) – Pratese, 33 anni, è portiere del Pro Recco e della Nazionale italiana di pallanuoto della quale è anche capitano. In passato ha giocato pure nella Rari Nantes Florentia. Col Settebello azzurro ha vinto l’argento ai Giochi di Londra 2012. Nella passata stagione ha vinto anche l’oro iridato: titolo che all’Italia mancava da 17 anni. Luca Tesconi (tiro a segno) – Di Pietrasanta (Lucca), 31 anni, tesserato per i Carabinieri, ai Giochi olimpici londinesi ha vinto la medaglia d’argento nella pistola a 10 metri ad aria compressa. Nel tempo libero gioca a tennis, si dedica alla lettura, alla musica e alla fotografia; hobby, questo, nel quale eccelle e nel quale ha allestito di recente una rassegna che è stata particolarmente apprezzata dalla critica. Sara Turrini (nuoto pinnato) – Livornese, figlia d’arte (il padre Paolo è stato un pioniere del nuoto pinnato toscano), è una delle grandi protagoniste della specialità a livello italiano ed inernazionale, medaglia di bronzo agli Europei 2012 che si sono disputati nelle acque del lago di Villorba (Treviso).  
   
   
PASSAPORTO BIOLOGICO, GRASSIA: BENE SUA ADOZIONE  
 
Milano, 12 marzo 2013 - ´Un altro salto di qualità sulla strada della lotta al doping, con la speranza che presto tutti gli sport si dotino di questo strumento per garantire un´omologazione sotto il profilo sia della tutela degli atleti, sia giuridico´. Lo ha detto l´assessore regionale allo Sport e Giovani, Filippo Grassia commentando la notizia dell´adozione del passaporto biologico da parte della Federazione Internazionale Tennis. ´È un segnale importante - sottolinea Grassia - che siano stati proprio i migliori tennisti del mondo a fare pressione per arrivare il prima possibile a questo risultato, perché proprio a causa della sua esasperazione atletica, il tennis era finito sotto accusa´.