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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Aprile 2013
UE: IL FUTURO DEI MEDIA  
 
Bruxelles, 24 aprile 2013 Di seguito l’intervento di ieri di Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale al Future Media Lab. Conferenza annuale di Emma (European Magazine Media Association) : “ Siamo tutti familiarità con le tendenze nel settore dei media di oggi. In particolare l´impatto di Internet. Il mondo digitale sta sfumando i confini tra i vari settori, come i media, telecomunicazioni e Ict. Questo sconvolge i modelli di business; sfida la catena del valore; cambia il ruolo di tutti, da editore per paperboy, offusca la linea tra informazione pura e giornalismo E cambia anche il modo le persone consumano. Le persone sono sempre utilizzati per i servizi senza soluzione di continuità: qualsiasi cosa, ovunque, su qualsiasi dispositivo. Essi si aspettano che da "vecchi" media troppo. Se non lo trovano, votano con i piedi. Tu non mi dovete ricordarvi di queste tendenze ben note. Ma io voglio condividere due pensieri. Per prima cosa, non solo pensare a dove siamo oggi: la posizione di oggi, le tendenze di oggi. Facciamo il contrario. Pensiamo a domani. Entro il 2060, quale sarà il "media" significa? Che cosa vogliamo da "media"? Quale dovrebbe essere il settore assomigliare? Quanti futuri ci sono? Come ci arriviamo? Quale sarà l´esperienza del consumatore simile, che lo consegnerà, come sarà la qualità sia mantenuta e ricompensato? Questa è la filosofia del nostro progetto Futurium che si stanno prendendo parte a oggi. In secondo luogo, come dovremmo rispondere a cambiare? E ´una domanda che vedo molti settori confrontano, dall´intrattenimento alla sanità. Tutti chiedono: possiamo cambiare per incontrare nuove realtà? O difendere contro di loro e la speranza se ne andranno? Il mio punto di vista è chiaro: il cambiamento è inevitabile, l´adattamento di un imperativo. Se aspettiamo per il futuro, per succedere a noi, diventeremo irrilevanti. Così per tutti i settori, il mio consiglio è lo stesso. Non difendere contro disagi digitale, per sfruttare opportunità on-line, è necessario adattare e innovare. I settori che hanno fatto sono già ottenendo il loro dividendo digitale; coloro che non hanno iniziare a ottenere spremuto. Ma come adattare? Naturalmente questa è la domanda più difficile. Abbiamo bisogno di più "intermediari" della catena del valore, o meno? Avete semplicemente rispondere alla domanda o di trovare un modello di business che il consumatore non sapeva che voleva? I governi devono intervenire con le modalità, o fanno l´industria e il consumatore conosce meglio? Non conosco le risposte a tutte queste domande. Ma conosco i politici e la necessità dell´industria di impegnarsi per il futuro a venire. In primo luogo, il settore può sostenere se stessa per i cambiamenti di cui abbiamo bisogno. Forum di Christian Porro su futures media riuniti molte voci disparate: si accordarono sulle opportunità digitali per il settore dei media. Più di tutto hanno offerto un campanello d´allarme per i responsabili politici e il settore: riformare con urgenza, e mettere i consumatori al centro. Si sono impegnati a spiegare e campione quelle idee agli altri: e so che sono ancora al lavoro. In secondo luogo, dobbiamo difendere la libertà dei media e il pluralismo. Il Gruppo ad alto livello su tale questione ha recentemente ci ha offerto loro rapporto: autonomo, ma importante. Questo è un dibattito che voglio tenere a cielo aperto: con la società civile, il settore dei media e altri. Ed è per questo che stiamo consultando sulle tutte le loro raccomandazioni. Quando si tratta di salvaguardare un settore mediatico libero e pluralista, non ci sono pericoli di agire troppo, e di agire troppo poco. Come si fa a definire e proteggere la libertà e il pluralismo in futuro, anche in un mondo digitale? Quindi chiedo a tutti voi come muoversi meglio in avanti. In terzo luogo, dobbiamo riconoscere come settori stanno convergendo, e considerare come reagire. Prendere Connected Tv: nelle sue varie forme, potrebbe essere una grande piattaforma per nuovi contenuti, con la convenienza, la creatività, e la scelta. Ma significa anche settori una volta convergenti distinti: alcuni storicamente soggetto a determinate regole e tutele, altri no. Domani lanceremo un Libro verde per consultare su questi temi. La nostra consulenza non prenderà le parti; pone domande, senza rispondere. Qualunque sia il loro punto di vista, so che molti attori sono d´accordo questo è un dibattito che dobbiamo avere nella Ue. E quarto, abbiamo il dibattito di oggi. La domanda è: come fa disagi unità innovazione dei media? Un dibattito importante, e ho una richiesta. Liberatevi da eredità pensiero. Non pensate solo a vostro vantaggio competitivo, di vincere la regolamentazione tiro alla guerra. Non basta recitare mantra posizioni del passato, ma pensare come il futuro dovrebbe essere. Tutti voi avete un interesse per la creazione di un settore europeo dei media che è forte, libero e digitali. Anch´io Quindi, per favore mi dia le vostre idee. Sono pronto ad agire all´interno di questo mandato. Voglio creare un quadro di riferimento per cogliere le opportunità del futuro, non proteggere le procedure del passato. È stimolare l´economia europea, che impiegano milioni. Voi contribuite alla nostra società culturale e creativo. E vi sostenga la democrazia stessa: tiene il potente di conto. Eppure proteggere tali obiettivi non significa proteggere lo status quo. Sistemi e strutture che servivano tali obiettivi ben nel 20 ° secolo legacy non possono più farlo nel 21. Sì, dobbiamo proteggere valori: ma i valori non sono gli stessi interessi. Così oggi, e in tutte le altre discussioni, spero di partecipare attivamente, in modo costruttivo, strategicamente. Grazie.”  
   
   
FESTIVAL INTERNAZIONALE GIORNALISMO, VENERDÌ 26 PREMIAZIONE TERZA EDIZIONE “PREMIO NAZIONALE COMUNICAZIONE, NUOVI MEDIA E INFORMAZIONE PER LA SALUTE”  
 
Perugia, 24 aprile 2013 - Verranno premiati venerdì 26 aprile a Perugia, nell´ambito del Festival internazionale del Giornalismo, i vincitori della terza edizione del "Premio nazionale Comunicazione, nuovi media e informazione per la salute" istituito dalla Regione Umbria - Direzione Regionale Salute, coesione sociale e società della conoscenza - Strategie di Comunicazione. Alla premiazione prenderà parte la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. "Il Premio - spiega Giuseppina Manuali, della Direzione regionale alla Salute, che ne è ideatrice e fa parte del coordinamento scientifico - nasce dalla volontà di favorire processi efficaci d´informazione e comunicazione della salute, che vedono il cittadino quale interlocutore sempre più consapevole, capace e culturalmente competente nel fare scelte per la propria salute e il proprio benessere". Tre le sezioni in cui è articolato il Premio nazionale. La prima riguarda le campagne di comunicazione per la promozione della salute. La seconda riguarda i "Nuovi media" e la promozione di sani stili di vita e della salute attraverso i social media. Entrambi le sezioni del concorso sono rivolte a chi opera quotidianamente nel campo della sanità e della prevenzione: Aziende sanitarie, Enti locali, Agenzie regionali per l´ambiente e mondo dell´ambiente, Organizzazioni non profit, Scuole e Università, Aziende private, pubbliche amministrazioni centrali (Ministeri). La terza sezione è dedicata al mondo dell´informazione, agli articoli e/o rubriche giornalistiche pubblicati su quotidiani, settimanali e mensili, radio, Tv, agenzie di informazione, testate on-line. I lavori pervenuti sono stati selezionati da un´apposita giuria che ha tenuto conto della rilevanza e originalità dei contenuti, rigore, completezza e accuratezza dell´informazione, forza comunicativa e aderenza ai temi del bando. La cerimonia di premiazione si terrà alle ore 11.30, al Centro Servizi Camerali "G. Alessi", in via Mazzini 10 (ex Sala Merci). Subito dopo, è in programma una tavola rotonda per approfondire le tematiche della comunicazione e dell´informazione per la salute, moderata dalla giornalista e conduttrice televisiva Anna La Rosa. Parteciperanno le giornaliste scientifiche Eva Benelli (che fa parte del coordinamento scientifico del Premio) e Gianna Milano; Lella Mazzoli, docente di Sociologia della Comunicazione e Direttore dell´Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino "Carlo Bo"; Eugenio Santoro, responsabile del laboratorio di Informatica Medica, Dipartimento di Epidemiologia, dell´Istituto "Mario Negri" di Milano; Emilio Duca, direttore regionale alla Salute, coesione sociale e società della conoscenza della Regione Umbria.  
   
   
LOMBARDIA.CSC,REGIONE:IMPEGNATI PER EVITARE CHIUSURA SEDE  
 
Milano, 24 aprile 2013 - ´E´ fondamentale che la Fondazione Centro sperimentale di cinematografia mantenga la sua sede a Milano´. E´ questo il messaggio lanciato ieri dall´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia in merito al rischio chiusura della sede Lombardia del Centro sperimentale di cinematografia. ´Per questo - ha spiegato l´assessore - Regione Lombardia continua a monitorare la delicata situazione della Fondazione, garantendo tutto il sostegno possibile. Supporto dovuto, in quanto la struttura rappresenta, insieme alla Lombardia Film Commission, un´eccellenza per la nostra Regione, che nel passato è stata oggetto di notevoli investimenti, sia in termini di mezzi materiali e finanziari, che di impegno professionale e operativo´. ´Volontà - ha detto ancora l´esponente della Giunta Lombarda - espressa già al presidente e direttore generale nazionale della Fondazione e, oggi, al Consiglio regionale´. ´Regione Lombardia, quindi - ha concluso l´assessore - garantirà il proprio supporto, anche in termini di investimenti economici, seppur nelle mutate condizioni del bilancio regionale, evitando così la chiusura, che rappresenterebbe un grande danno per tutto il territorio lombardo´.  
   
   
CONCLUSA LA VI EDIZIONE DI "A CORTO DI DONNE" CON NUMERI RECORD PREMIATE LE REGISTE PROVENIENTI IRAN, ARGENTINA, CILE, RUSSIA, SINGAPORE E ITALIA  
 
Pozzuoli, 24 aprile 2013 - Conclusa la Vi edizione di "A Corto di Donne", il concorso internazionale di cortometraggi al femminile che si è svolto a Pozzuoli alle Terme Stufe di Nerone e alla Biblioteca di Palazzo Toledo, dal 18 al 21 aprile. Presentati in concorso, nelle quattro sezioni del festival, 40 cortometraggi, selezionati tra i 500 film iscritti da 52 paesi di tutto il mondo. Migliaia gli spettatori che hanno avuto modo di vedere i cortometraggi nelle quattro giornate di proiezioni. Oltre mille le persone hanno partecipato alla cerimonia di premiazione alle Terme Stufe di Nerone di domenica sera. Presente il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia che ha premiato alcune registe. Le opere e le registe premiate: "El mar", di Cecilia Atan (Argentina), vince il premio quale miglior cortometraggio nella categoria Fiction. Menzione speciale, per la giuria formata da Daniele Ciprì, Marita D´elia e Angela Prudenzi, al cortometraggio italiano "Importante, molto importante", di Alessandra Pescetta. Miglior cortometraggio della sezione Animazione è "It´s raining", della regista russa Anna Shepilova. La giuria composta da Nicola Barile, Mario Punzo e Matilde Tortora ha inoltre assegnato una menzione speciale al cortometraggio iraniano "Lady with flower-hair", di Sarah Tabibzadeh. Per la sezione Documentari la giuria formata da Marta Bifano, Ettore De Lorenzo e Barbara Rossi Prudente ha premiato "La guerra dei mariti", di Paola Manno (Italia). Menzione speciale per "Io sono qui", di Costanza Quatriglio (Italia) e "Lo indecible", di Carolina Astudillo Muñoz (Cile - Spagna). Nella categoria Videoarte si aggiudica il premio per il miglior corto "25 di Dicembre", di Matilde De Feo (Italia). Menzione speciale per la giuria, composta da Emma Cianchi, Alessandra Cianelli e Mario Franco, a "U_r_not_me" di Gek Li San (Singapore). La direzione di "A Corto di Donne" ha inoltre assegnato il premio speciale per il miglior cortometraggio italiano a "Linea nigra", di Anna Gigante. I premi della Giuria Giovani, formata da 70 studenti degli istituti superiori di Pozzuoli, sono stati attribuiti a: "Non è successo niente", di Chantal Toesca (Italia), per la Fiction; "Lady with flower-hair", di Sarah Tabibzadeh (Iran), per l´Animazione; "Il Celio azzurro di Steve" (Italia), di Rossana Cingolani, per i Documentari; "Quest´estate le zanzare saranno più cattive", di Silvia De Gennaro (Italia), per la Videoarte. Ospite d´onore e madrina della sesta edizione è stato il Maestro di bisso Chiara Vigo, sarda di Sant´antioco, unica custode dell´antica sapienza per la lavorazione della fibra secreta dalla Pinna Nobilis, da cui deriva il bisso o "seta del mare". Un omaggio al ruolo delle donne nelle lotte di emancipazione condotte dalla Resistenza in poi ha caratterizzato la serata inaugurale del festival, con lo spettacolo teatrale "Maestre di vita", a cura delle attrici Mariella Fabbris ed Elena Ruzza. Il tema della violenza sulle donne è stato il filo rosso della sesta edizione, attraverso un reading di brani letterari sulla drammatica realtà del femminicidio e la proiezione fuori concorso del corto di animazione "Forbici", di Maria Di Razza. Il festival, organizzato dal Comune di Pozzuoli, dall´associazione culturale "Quicampiflegrei" e dal Coordinamento Donne Area Flegrea, si avvale della direzione artistica di Giuseppe Borrone e Adele Pandolfi, e della direzione organizzativa di Rossana Maccario e Aldo Mobilio. Patrocinano la manifestazione l´Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo di Pozzuoli, l´Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, il Centro Archivio Donne - Università degli Studi di Napoli L´orientale e Pari e Dispari - Sportello Pari Opportunità del Comune di Napoli presso l´Università Suor Orsola Benincasa. "A Corto di Donne" è un evento organizzato senza scopo di lucro per la promozione e la valorizzazione del talento femminile espresso attraverso il linguaggio del cinema. http://www.acortodidonne.it/  
   
   
“SE 14 SEDIE E 57 MQ VI SEMBRANO TANTI”: DA OGGI, 23 APRILE, AIE LANCIA L’EBOOK” LE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE IN ITALIA”. UN APPROFONDIMENTO DOPO 15 ANNI DI VUOTO DI NOTIZIE SUL SETTORE.  
 
Milano, 24 aprile 2013 - “Ragazzi portate le sedie!” Potrebbe essere questo l’invito di molti insegnati ai loro studenti quando devono usare per scopi didattici la biblioteca della scuola. Questo perché da un’indagine condotta dall’Ufficio studi dell’Associazione italiana editori (Aie) su 8.372 scuole (il 26% di quelle italiane) il numero medio di sedute disponibili è di 15 posti: metà classe! E l’altra metà? Ammesso poi che ci stiano tutti… Questo perché la superficie media risulta essere di 57 mq. Sono questi alcuni dei dati che emergono da un’indagine che “aggiorna” l’ultima condotta in Italia quindici anni fa (1998 su 1.192 scuole) presentata  in occasione del convegno “Una cento mille biblioteche nelle scuole” (Aula magna del Liceo ginnasio statale Orazio Flacco di Bari, 9,30-19,00) organizzata a cura dell’Ipssar Armando Perotti di Bari, in collaborazione con Associazione Italiana Biblioteche (Aib) e Associazione Italiana Editori (Aie). I risultati della ricerca sono disponibili in formato e-book (La costellazione di buchi neri. Rapporto sulle biblioteche scolastiche in Italia, 2013) a partire da oggi, 23 aprile, su tutti gli store online italiani e sono scaricabili gratuitamente nei giorni del 23 e il 24 aprile, in occasione anche dell’avvio del Maggio dei Libri e del progetto “Amo chi legge…e gli regalo un libro” ( http://www.aie.it/ ). Il quadro? Desolante. Oggi infatti la biblioteca scolastica non è solo afflitta da patrimoni librari inesistenti (4,7 libri per studente; 0,1 libri “nuovi” comprati nell’anno sempre per studente) ma anche da gravissimi deficit strutturali nell’erogazione del servizio: superficie, posti di consultazione, orari di apertura, addetti, professionalità, ecc. C’è di più. La biblioteca scolastica – oltre a essere un’indispensabile strumento di promozione della lettura (ma con quali libri e con quali risorse se la spesa media per studente è di 1,56 euro/anno!) – è “anche” una biblioteca specializzata, che ha bisogno di professionalità specifiche: oggi invece è il 24% tra insegnati e genitori a prestare il proprio lavoro e il proprio tempo “volontariamente” contro il 2,5% di “bibliotecari professionisti”, e il 51,3% di personale docente nelle ore a disposizione”. Siamo l’unico Paese in Europa a non prevedere nell’ordinamento scolastico la figura del bibliotecario! All’interno di un panorama poco incoraggiante – con le sue ricadute sugli indici di lettura del Paese e degli studenti stessi (il 42,1% dei 6-17enni non legge alcun libro diverso da quelli scolastici) – come sempre in Italia, ci sono poi (poche) situazioni di eccellenza che emergono dalla ricerca: uno 0,8% di scuole che destinano più di 22 mila euro all’anno al funzionamento della biblioteca; lo 0,2% acquista all’anno 3.499 nuovi volumi; ha 419 mq di superficie e oltre 60 posti a sedere.  
   
   
PRATO: LIPCHITZ A QUOTA 6500 VISITATORI LA MOSTRA ARTE DI GESSO A PALAZZO PRETORIO APERTA ANCHE IL 25 APRILE. NEL PROSSIMO FINE SETTIMANA VISITA SPETTACOLO E LABORATORIO PER BAMBINI  
 
Prato, 24 aprile 2013 - Quasi 400 visitatori anche nell´ultimo fine settimana per le splendide opere di Jacques Lipchitz nella suggestiva cornice di Palazzo Pretorio: in un mese sono state circa 6500 le persone che hanno visitato la mostra promossa dal Comune, che sarà aperta anche il 25 aprile. Fra le tante iniziative legate a L´arte di gesso, da segnalare il doppio appuntamento del prossimo week end: la visita spettacolo di sabato 27 e il laboratorio per i bambini di domenica 28. Entrambe le iniziative, che si svolgeranno alle 16, richiedono la prenotazione, possibile già da oggi. Si può chiamare il Servizio Cultura del Comune 0574 1835028 (dal lunedì al venerdì ore 9-13) o l´Urp 800 058850 / 0574 1836096 oppure scrivere una e-mail a museo.Palazzopretorio@comune.prato.it per la visita spettacolo e agli indirizzi v.Vannucchi@comune.prato.it  o barbaranoci@hotmail.It  per il laboratorio dedicato ai bambini. La visita spettacolo di sabato è a ingresso libero e si intitola " We are not built to be happy", da (Non siamo fatti per essere felici), da una frase pronunciata dallo stesso Lipchitz in una celebre intervista. Non è un vero e proprio spettacolo e neppure la classica visita guidata, ma piuttosto un modo originale e inconsueto di accompagnare e coinvolgere emotivamente i visitatori lungo un percorso artistico alla scoperta di un grande maestro del Cubismo, di cui Prato oggi possiede una collezione di opere unica in Italia. Domenica è invece in programma un nuovo divertente appuntamento con " Lipchitz, le mani pensanti. L´artista sono io", laboratorio espressivo rivolto ai i bambini dai 4 ai 10 anni e alle loro famiglie, a cura di Barbara Noci: un approccio giocoso all´arte, per familiarizzare anche con gli spazi museali, vissuti troppo spesso come luoghi riservati ai soli adulti. Dopo la visita guidata pensata per grandi e piccoli, questi si cimenteranno nella creazione di una piccola "opera d´arte" in creta (durata complessiva 2 ore). Il costo è di 5 euro per ogni adulto, mentre la partecipazione dei bambini è gratuita. Infine, da ricordare che la mostra resterà aperta a ingresso libero fino al 26 maggio, tutti i giorni eccetto il martedì, dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30. Tutte le iniziative in programma su http://www.palazzopretorio.prato.it/  
   
   
DE FILIPPO: CON POLO SUD CONSOLIDIAMO ATTENZIONE ALLA CULTURA  
 
Potenza, 24 aprile 2013 - “In un periodo in cui le necessarie economie vengono spesso scaricate sulla cultura, il fatto che per il secondo anno consecutivo la Basilicata riproponga la manifestazione ‘Polo Sud’ rappresenta un fatto positivo non solo per la nostra regione”. Così il presidente della Regione, Vito De Filippo, in occasione della presentazione dell’iniziativa. “Come già ebbi modo di spiegare durante il lancio della manifestazione – aggiunge De Filippo – noi non pensiamo che cultura e politiche di sviluppo siano in contrapposizione, anzi crediamo che possano innescare positive sinergie. Anche per questo la Regione Basilicata promuove e sostiene convintamente le iniziative culturali, nelle loro innumerevoli manifestazioni, che valorizzano la ricerca, la conoscenza, la creazione di idee innovative per il futuro”.