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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Giugno 2013
UE: OGNI ITALIANO DIGITALE – GLI STATI GENERALI DELL´AGENDA DIGITALE EUROPEA IN ITALIA – 3 E 4 GIUGNO A ROMA E A MILANO  
 
Milano, 4 giugno 2013 - L´agenda digitale europea si trasferisce per due giorni in Italia, attraverso l´iniziativa "Going Local Italia", organizzata per la terza volta in Italia e che ha lo scopo di promuove l´avanzamento dell´Agenda Digitale. L´evento avrà luogo il 3 giugno a Roma e il 4 giugno a Milano. Nel corso dell´edizione 2013, particolare attenzione sarà riservata a temi quali lo sviluppo di Reti a Banda Larga, il contrasto al Digital e Knowledge Divide, l´Alfabetizzazione Digitale (Roma 3/06), gli interventi per la realizzazione delle Smart Cities & Communities e la promozione di e-Government e eHealth (Milano 4/06). Vi prenderanno parte, tra gli altri, il Direttore generale aggiunto della Dg Connect della Commissione europea Roberto Viola, il Presidente dell´Agcom Angelo Cardani, il Presidente della Cassa Depositi e prestiti Franco Bassanini, il Presidente dell´Anitec-confindustria Cristiano Radaelli e tanti altri operatori e rappresentati del mondo istituzionale, accademico e aziendale. Alla vigilia dell´iniziativa, la Vicepresidente della Commissione europea e Commissaria responsabile per l´Agenda digitale, Neelie Kroes, ha dichiarato: "Appoggio pienamente le discussioni che animeranno l´evento Digital Agenda Going Local in Italia, un´iniziativa quanto mai opportuna dedicata al mercato unico digitale e ai progressi raggiunti dall´Italia nell´attuazione dell´Agenda digitale. Gli eventi Going Local sono occasioni importanti per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni italiane ad ogni livello." L´agenda digitale per l´Europa L’agenda digitale presentata dalla Commissione europea è una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020, che fissa obiettivi per la crescita nell’Unione europea (Ue) da raggiungere entro il 2020. Questa agenda digitale, presentata dalla Commissione nel 2010 e rivista alla fine del 2012 al fine di rifocalizzarne le azioni, propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) per favorire l’innovazione, la crescita economica e il progresso. Going local Giunta alla sua terza edizione in Italia, l´iniziativa locale dell´Agenda Digitale per l´Europa ha come obiettivo una migliore comprensione delle situazioni nazionali dei singoli stati membri, tramite la discussione delle sfide locali e delle buone pratiche. Ai dibattiti, promossi e sostenuti dalla Commissione europea, partecipano tutti i principali decisori politici e gli attori del settore.  
   
   
UNA FORTE PROTEZIONE PER UN MIGLIORE APPROCCIO AI DATI COMUNITARI PER GRAVI REATI  
 
Bruxelles, 4 giugno 2013 - Un’ efficace protezione dei dati può aumentare la credibilità dei sondaggi sui reati gravi in Ue . Questo è il messaggio che la protezione dei dati (Gepd) ha inviato il proprio parere sulla proposta della Commissione di regolamento che istituisce l´Agenzia europea per la cooperazione e la formazione forze (Europol). Il Gepd sostiene pienamente la necessità di approcci innovativi e flessibili nella prevenzione e nella lotta contro i reati gravi, ma sottolinea anche la necessità di una forte tutela. La validità di una indagine penale sulla base della qualità e l´integrità dei dati raccolti. I principi della protezione dei dati può aiutare a migliorare l´affidabilità delle prove. Peter Hustinx, Gepd, dice: " Un quadro per la protezione dei dati robusta è importante non solo per i sospettati o coinvolti in un´indagine, ma contribuisce anche al successo della cooperazione di polizia e giudiziaria, come il lavoro di Europol si basa su. Cooperazione con e tra le forze di polizia in Europa, è importante che la protezione dei dati siano pienamente prese in considerazione;. Pratica, questo significa che l´Europol deve raccogliere le informazioni personali solo per indagini specifiche è importante Europol mantenere un elevato livello di protezione dei dati grazie al suo ruolo crescente nella lotta contro forme gravi di criminalità. Controllo efficace della Europol è necessario per garantire il funzionamento in stretta conformità con la giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità Ue . " Per supportare le forze di tutta Europa per aiutare a prevenire e combattere la criminalità organizzata, il terrorismo e altri reati gravi, attività di Europol comprendono la raccolta di dati di base, analisi e diffusione informazioni personali. Data la natura del crescente transfrontaliera di questo lavoro, il Gepd ritiene che sia imperativo che chiari criteri sono definiti per il trasferimento di informazioni a paesi terzi e le organizzazioni internazionali. Europol poi mantenuto un buon regime di protezione dei dati, in passato, la proposta di idea di attraversare le informazioni memorizzate nel database diversi per verificare se individui o gruppi sospettati di più di un tipo di reato - droga e di esseri umani, per esempio - potrebbero essere motivo di preoccupazione se la protezione dei dati garanzie non sono attuate. Maggiore flessibilità per attraversare l´informazione deve essere equilibrata tra l´oggetto e il mantenimento di un elevato livello di protezione dei dati almeno pari a quello previsto nel quadro giuridico attuale. La proposta sottolinea inoltre che il Gepd è chiamato a vigilare sull´osservanza di norme dell´Europol di protezione dei dati. Il Gepd accoglie con favore l´accento sulla stretta sorveglianza e di Europol Agenzia ritiene che l´Unione europea deve essere controllato da parte dell´autorità europea di vigilanza in atto, in modo indipendente. Al tempo stesso, è indispensabile che il controllo di Europol è condotto in stretta collaborazione con le autorità nazionali per la protezione dei dati, come per la supervisione di banche dati informatiche nella scala europea come Eurodac, Csi e altri .  
   
   
RODOTA´: GOOGLE, FACEBOOK & CO I NUOVI SOVRANI DEL MONDO  
 
Trento, 4 giugno 2013 - “La sovranità economica senza confini dei grandi padroni globali trova un limite nei dritti delle persone”. Ha concluso con queste parole la sua lezione sul rapporto “tra sovranità e proprietà” il professor Stefano Rodotà, già deputato e presidente dell´Authority sulla privacy, nonché, di recente, candidato alla presidenza della Repubblica per il Movimento 5 Stelle. Rodotà ha iniziato la sua “lectio” con una serie di domande rivolte alla platea che ha gremito il Teatro Sociale. “Nella dimensione globale – ha chiesto, facendo intendere le risposte - chi ha proprietà e chi esercita sovranità? Chi sono i padroni del mondo? Le grandi società che gestiscono la conoscenza? Facebook con oltre un miliardo di fedeli che lo rendono la terza nazione al mondo dopo Cina e India? Oppure è Google? O ancora Internet con più di 2 miliardi di frequentatori?”. Affrontando la questione dei diritti, poi, Rodotà ha trattato la questione della Carta dei Diritti dell´Unione europea, spiegando che “è nata perché si è capito che non possiamo fondare il potere europeo solo sull´economia, e per dare quindi piena legittimità all´Europa”. Ad introdurre la discussione è stato il giornalista Giuliano Giubilei, che ha sottolineato come “il conflitto di fondo della modernità sia quello tra sovranità e proprietà. La proprietà – ha detto Giubilei - era un limite al potere del sovrano, ma oggi, nel mondo globalizzato, come si supera questo conflitto? Quando i sovrani sono le multinazionali e la proprietà è il mercato. E, soprattutto, che spazio c´è in tutto questo per i diritti e la loro difesa?”. La risposta di Rodotà è stata minuziosa ed articolata, ripercorrendo attraverso i secoli il binomio “sovranità-proprietà”, due concetti che hanno mutato la storia del Vecchio continente attraverso il mutamento del rapporto tra loro e che sono sfociati nell´assunto che la sovranità si ferma “davanti alla ricchezza e alla dignità della persona”. “Sono cambiate molte cose negli ultimi secoli, con una relazione conflittuale tra sovranità e proprietà”, ha esordito Rodotà. Un tempo, infatti, il luogo della sovranità era il territorio all´interno del quale il sovrano poteva esercitare il proprio potere. “La proprietà – ha ricordato Rodotà – è stata per molto tempo anche la via di accesso ai diritti politici. Per averne accesso, era necessario essere proprietari”. Insomma, “intorno alla proprietà si è consumato il grande conflitto non solo sociale, ma anche politico. E´ stato il tema cruciale dell´Ottocento e sul conflitto sovranità-proprietà si connota pure la nascita dei partiti di massa”. E così, in Europa, accanto alla borghesia-proprietaria si è presentato un altro soggetto alla ribalta: la classe operaia. “Un´entità – ha spiegato Rodotà - che ha dato origine ad una nuova storia del costituzionalismo”. Successivamente, con l´introduzione della sovranità popolare, che riguarda tutti i cittadini dello Stato, è cambiato ancora il modello di riferimento. Ed il nuovo nesso tra proprietà e sovranità ha fatto nascere i diritti sociali, segnando una svolta che porta ai giorni nostri.  
   
   
RICERCA E INNOVAZIONE, TORNA A BOLOGNA RESEARCH TO BUSINESS: OTTAVA EDIZIONE DEL SALONE INTERNAZIONALE DELLA RICERCA INDUSTRIALE E DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO, PER LA TERZA VOLTA IN CONTEMPORANEA CON SMAU  
 
Bologna, 4 giugno 2013 – Start up innovative e ricerca industriale per le imprese, progetti di successo e cluster tecnologici nazionali, più di 1000 incontri one to one per chi cerca partner internazionali. Torna a Bologna Research to Business, il Salone internazionale della ricerca industriale e del trasferimento tecnologico che si tiene a Bologna Fiere (padiglioni 33 e 34) il 5 e 6 giugno prossimi. Protagoniste dell’ottava edizione del Salone – promosso dalla Regione e da Bolognafiere in collaborazione con Aster e, per il terzo anno consecutivo, realizzato in contemporanea con Smau – sono le start up, i centri di ricerca, gli spin off, incubatori e acceleratori d’innovazione regionali e nazionali che giocano un ruolo strategico per la competitività delle imprese. Tra le novità di quest’anno, un focus speciale sui Cluster tecnologici nazionali – individuati dal recente bando Miur come propulsori della crescita economica sostenibile basata sulla conoscenza e sulla ricerca – e i progetti Smart Cities and Communities. All’area espositiva – realizzata in collaborazione con il Miur – si affianca un denso programma di incontri e workshop con i rappresentanti nazionali degli 8 cluster selezionati dal ministero, sulle tematiche individuate dalla nuova Strategia europea Horizon 2020, con approfondimenti sull’utilizzo e la concentrazione delle risorse e delle competenze per uscire dalla crisi. L’inaugurazione si svolgerà mercoledì 5 giugno alle 9:30 alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli, a cui seguirà il convegno di apertura, “Cluster tecnologici nazionali e Horizon 2020: il contributo italiano al rinascimento europeo”. L’incontro – che vedrà la partecipazione di Luigi Nicolais (presidente del Cnr), Raffaele Liberali (capo dipartimento del Miur), Andrea Bianchi (direttore generale per la Politica industriale e la competitività del ministero dello Sviluppo economico) e di Patrizio Bianchi (assessore regionale alla Scuola e università) – prende le mosse proprio dagli esiti del recente bando Miur – che vede l’Emilia-romagna protagonista in sei degli otto settori individuati che mette a disposizione risorse per 368 milioni di euro tra contributi alla spesa e credito agevolato. Oltre al convegno di apertura le tematiche e le linee strategiche dei cluster saranno trattati in un ricco programma di workshop con i protagonisti, le imprese e le regioni italiane che hanno partecipato al bando mentre Radio 24 dedicherà ai cluster molti approfondimenti in Arena Cluster Tecnologici Nazionali. «Research to Business – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli – è un appuntamento strategico per un territorio che vuole tornare a crescere puntando su innovazione, ricerca, autoimprenditorialità innovativa, green economy, tutti ingredienti che già da tempo fanno parte integrante delle politiche della Regione Emilia-romagna, dal Programma Attività produttive e Ricerca 2012-2015 al Piano energetico. Proprio in questa chiave ci siamo incontrati a Bologna, il 15 maggio scorso, per discutere di nuova programmazione sui fondi europei Fesr ed Fse. L’attenzione alla ricerca che fa perno sul sistema dei tecnopoli, il sostegno alle start up e alle imprese innovative che creano lavoro sono pilastri dell’attuale programmazione regionale e così dovrà essere anche in futuro, concentrandosi sulle priorità delle priorità, il lavoro e la finanza per l’impresa». Il salone di quest’anno darà alle imprese la possibilità di incontrare le novità elaborate nei laboratori della Rete Alta Tecnologia, nata nel 2002 e in continua evoluzione e le start up innovativa , ricordando che dal . 2003 l’Emilia-romagna è la prima regione per start up innovative. «Ora vogliamo che – ha aggiunto Muzzarelli – tutto ciò che abbiamo sperimentato e imparato si contamini con altre esperienze territoriali nazionali ed europee per divenire un patrimonio del Paese. Anche per questo abbiamo voluto fare diventare R2b il primo momento di incontro dei cluster tecnologici nazionali, l’avvio di una ‘cabina di regia’ di questa nuova politica impostata con l’obiettivo di riprendere il posto che ci spetta nella ricerca europea, con la convinzione che assieme possiamo fare molto di più di quanto consentirebbe la somma dei singoli soggetti». L’offerta di R2b 2013 si articola in dodici aree tematiche:aerospazio, agrifood, chimica green, costruzioni sicure e sostenibili, energia, fabbrica intelligente, Ict, mezzi e sistemi per la mobilità, patrimonio culturale, scienza per gli ambienti di vita, tecnologie per le smart communities. Informazioni e dettagli sul programma si trovano all’indirizzo http://www.Rdueb.it/rdueb13/, sito ufficiale della manifestazione R2b. Gli Eventi - Tra gli appuntamenti importanti di questa edizione del Salone, da segnalare Innovat&match, la due giorni organizzata da Aster e dal consorzio Simpler per far incontrare aziende e laboratori, in cerca di partner per avviare processi di innovazione. Oltre 200 gli iscritti con ben 1.031 incontri fissati tra partner provenienti da 15 paesi. Sarà riservata invece alle nuove imprese innovative l’area espositiva Start2b, che ospiterà 50 start up e progetti d’impresa, accompagnata da una serie di iniziative per facilitare il networking con potenziali investitori e partner. Tra queste spicca Start2business: due giorni d’incontri d’affari con potenziali clienti per 25 start up selezionate. Durante la manifestazione sarà inoltre attivo, presso lo stand di Aster, l’info point “Pronti per l’Investitore!”, con informazioni, orientamento, supporto per l’accesso a capitali e risorse per progetti imprenditoriali innovativi e con visita guidata a Financer, il marketplace della finanza per l’innovazione e la crescita in Emilia-romagna. (che verrà presentato dall’Assessore Gian Carlo Muzzarelli il 5 giugno alle ore 14.30). Sempre per favorire il networking tra start up e imprese, il gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-romagna, Smau e Aster organizzano il 5 giugno alle ore 12, il Premio Lamarck: un riconoscimento alle startup che hanno saputo sviluppare nuovi progetti, in svariati settori. Durante il premio si terrà lo ‘speed pitching’, una breve presentazione delle start up agli imprenditori e manager presenti. La modalità dello ‘speed pitching’ coinvolgerà per la prima volta anche i laboratori della Rete Alta Tecnologia, che avranno l’occasione per far conoscere alle imprese la propria offerta di ricerca industriale. Di grande rilievo sarà il tema delle Smart City che verrà affrontato da Smau insieme ad Anci nell’ambito di oltre 10 incontri, moderati da affermati giornalisti scientifici, che si terranno nell’Arena Smart City e attraverso l’assegnazione del Premio Smart City, in programma giovedì 6 giugno alle ore 12, che si pone l’obiettivo di condividere le esperienze di sviluppo delle città intelligenti affinché diventino replicabili in altri territori in modo da favorire una concreta diffusione dei progetti di sostenibilità urbana. Riconoscimenti - Anche quest’anno, nell’ambito di R2b, verrà assegnato il Premio Innovazione Ict Emilia-romagna (mercoledì 5 giugno, ore 15), promosso dall’Osservatorio Smau-school of Management del Politecnico di Milano e assegnato alle imprese virtuose dell’Emilia-romagna che hanno saputo affermarsi sul mercato grazie alle tecnologie digitali. In palio anche lo Smau Mob App Award, il premio dedicato alle migliori applicazioni per tablet e smartphone in ambito business e consumer sempre realizzato in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano. Infine, la premiazione della prima fase della Start Cup-spinner 2013 Emilia-romagna, alla quale si sono candidati 75 gruppi di impresa e il premio #Turboblogging, che verrà assegnato ai vincitori del contest, organizzato da Aster in aprile, al quale hanno partecipato oltre 30 blogger da tutta Italia che hanno descritto e raccontato con un post la ricerca e la realtà dei laboratori della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-romagna. La premiazione dei blogger sarà aperta dallo speech di Stefano Epifani, docente ed esperto di comunicazione digitale, intitolato Turboblogging Twitter-lecture: comunicare la ricerca (6 giugno ore 11).  
   
   
LUCCA: FORUM DIGITALE EUROPEO, AL VIA IL 7 GIUGNO LA 10° EDIZIONE  
 
Lucca, 4 giugno 2013 - Torna a Lucca, il 7 giugno prossimo, il Forum Europeo Digitale, l´importante manifestazione sui Media ed il Digitale in Europa che quest´anno è giunta alla sua decima edizione. Proprio in occasione del decennale, Comunicare Digitale, Associazione di promozione sociale organizzatrice della manifestazione, ha scelto come sede la splendida cornice del Palazzo Ducale, che si appresta a ricevere ospiti internazionali per onorare l’evento più longevo in fatto di rivoluzione globale delle comunicazioni, delle relazioni sociali, delle industrie creative e dei contenuti culturali. Tra questi Fabio Colasanti, presidente dell’Istituto internazionale di comunicazione, già direttore generale della Commissione Europea, il Commissario per l’industria e vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani e le eurodeputate Amalia Sartori e Silvia Costa. Tema portante della giornata sarà la crescita digitale in Italia ed in Europa, argomento su cui si concentreranno gli interventi dei relatori. Di fatto il settore multimediale-digitale è oggi fra i più appetiti dai giovani e con maggiori opportunità lavorative, come attestato dai dati: negli ultimi quattro anni sono stati ottenuti 700mila nuovi posti di lavoro, sette miliardi di surplus per i consumatori italiani e un contributo del 14% alla crescita del Pil. L’evento rappresenta di fatto “un’occasione imperdibile per la città che potrà acquisire una visione più ampia dei sistemi tecnologici e dell’utilizzo del satellite, aprendosi così verso altre importanti iniziative di carattere internazionale» come commentato dal presidente di Comunicare Digitale Andrea Michelozzi. Nell’ambito del Forum ci sarà la possibilità, per 60 ragazzi, di partecipare a un workshop gratuito su “Casi di successo per i creatori di contenuti”ovvero una guida su “Come diventare una Youtube Star!”, quindi monetizzare la propria passione per la produzione di video sul web, con la possibilità di farla diventare una vera e propria professione. E’ la prima volta che i partecipanti potranno comprendere come la produzione di nuovi contenuti potrà renderli popolari e dare una grande occasione di vedersi remunerare la loro idea. Il workshop (i posti a disposizione sono 60) è ad ingresso gratuito con l’iscrizione al Forum Europeo 2013. Per iscriversi è necessario inviare una mail a forum@comunicaredigitale.It Il programma completo della giornata è consultabile sui siti: http://www.forumeuropeo.tv/ e http://www.comunicaredigitale.it/  
   
   
CENTRO EUROPE DIRECT DEL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO DI SALERNO E AIC E POLARIS AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO  
 
Salerno, 4 giugno 2013 - "Con il Centro Europe Direct del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno si apre per il 2013 una stretta collaborazione sul territorio per fornire servizi di accompagnamento, aiuto e consulenza e portare l’informazione europea tra i giovani e le imprese. Ciò a testimonianza della chiara vicinanza della Camera di Commercio di Salerno al Parco, di cui è socia”, con queste parole il Presidente di Polaris Demetrio Cuzzola, ha aperto la Conferenza stampa congiunta con il Parco Scientifico e Tecnologico. Remo Russo, Amministratore Delegato del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e delle Aree Interne della Campania, ha proseguito facendo presente che il Parco, nonostante la crisi aziendale degli ultimi anni, è riuscito comunque ad ottenere risultati significativi come quello di essere riconfermato dalla Commissione europea, anche per il quinquennio 2013-2017 quale gestore di uno dei 500 Centri Europe Direct europei ed uno dei 48 Centri italiani. A proposito di Parco Scientifico e Tecnologico, Russo sottolinea il superamento del momento di crisi della società annunciando importanti cambiamenti per il futuro. Novità che riguarderanno il nome della società, si pensa a Parco Scientifico e Tecnologico della Campania, ma anche alla compagine sociale con l’ingresso di importanti soci del settore della ricerca operanti su Napoli e Caserta ed a collaborazioni strategiche con l’altro Pst campano, Technapoli. Mirella Santoriello, responsabile del Centro Europe Direct del Parco, ha declianto identità e ruolo del Network di informazione ufficiale europea Europe Direct, che è direttamente coordinato dalla Ce e supporta le attività delle principali istituzioni europee. Presso il front - office del Centro, sito presso Polaris in via Fatigati 10 e aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00, i cittadini, i giovani, le imprese, potranno consultare e ritirare tutte le pubblicazioni edite dalle Direzioni generali Ce e avere accesso alle fonti ufficiali di informazione on line con l’ausilio di operatori esperti. Nei trascorsi 4 anni, le attività del centro Europe Direct hanno consentito alla comunicazione europea di raggiungere più di 8000 utenti, anche attraverso l’organizzazione di 100 eventi pubblici. La stessa collaborazione Centro Ed - Polaris ha preso avvio lo scorso dicembre in occasione di una due giorni celebrativa dei 20 anni del Mercato unico europeo. Nel corso delle conferenza stampa che si è tenuta stamani presso la sede di Polaris a Salerno, è stato inoltre anticipata la prima edizione del concorso a premi per studenti degli ultimi anni delle scuole medie superiori campane, il cui bando sarà diffuso nel corso del mese di giugno, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Il tema dell’anno sarà ancora il Mercato unico europeo che stimolerà gli studenti candidati a una presa di coscienza sui tanti risultati raggiunti in vent’anni, ma anche sui vincoli e i limiti ancora esistenti nel suo funzionamento. I giovani coinvolti saranno inoltre chiamati a proporre creative soluzioni di miglioramento, poiché su questo miglioramento la Commissione europea è intenzionata ad investire.  
   
   
A BRUXELLES LA RICERCA TOSCANA  
 
Firenze, 4 giugno 2013 ¨C Si chiama ¡°percentuale di successo¡± e, nel mondo della ricerca, analizza il rapporto fra progetti finanziati e progetti presentati: il dato toscano si attesta al 35% ed ¨¨ superiore di sei punti percentuali rispetto al dato nazionale. Nella due giorni europea su finanziamenti alla ricerca e agenda digitale, Stella Targetti ha potuto vantare questo specifico successo certificato dal sistema toscano della ricerca e della innovazione. La vicepresidente della Regione Toscana si ¨¨ incontrata, a Bruxelles, con la responsabile del ¡°Programma Marie Curie¡°, Alessandra Luchetti: si tratta di un programma (5,5 miliardi) che finanzia i ricercatori europei sia nella parte iniziale, dunque nei livelli di dottorato, che nello sviluppo della carriera. Nel ¡°Marie Curie¡± la Toscana (con 226 milioni di euro, il 9,8% dell¡¯intera acquisizione italiana) ¨¨ la terza regione, in Italia, dopo Lazio e Lombardia, per volume di euro impiegati. Terza, in tutta Italia, la Toscana anche per la produttivit¨¤ di ciascun ricercatore: l¡¯indice, che si ottiene dividendo l¡¯importo dei fondi ottenuti per il numero degli addetti alla ricerca, porta la media toscana a 28.850 euro per addetto, circa il 34% in pi¨´ della media nazionale (21.590). Un secondo specifico incontro, sempre in tema di ricerca, ¨¨ avvenuto sulle cosiddette ¡°tecnologie emergenti¡± (le ¡°Future Emerging Tecnhology¡°. Per esempio: quelle legate all¡¯informazione, le nanotecnologie, le biotecnologie, le scienze cognitive, la robotica, l¡¯intelligenza artificiale): ¡°un settore su cui ¨C sottolinea Stella Targetti ¨C i centri toscani di ricerca possono vantare risultati ragguardevoli, essendosi collocati utilmente in ben tre delle sei azioni pilota finanziate nel 2011¡å. I risultati degli incontri tenuti a Bruxelles, presso la Commissione Europea, ieri e oggi da Stella Targetti saranno al centro della Conferenza regionale per la Ricerca e l¡¯Innovazione che si svolger¨¤ a Firenze (Sala ¡°Pegaso¡± di Palazzo Strozzi-sacrati) mercoled¨¬ prossimo, 5 giugno, con inizio alle ore 9:30. Stella Targetti si ¨¨ anche incontrata, questa mattina, con Franco Accordino, responsabile della task force su Agenda Digitale, a proposito dei futuri orizzonti dell¡¯innovazione digitale, specie nella pubblica amministrazione.  
   
   
ALL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA UN FINANZIAMENTO EUROPEO PER STUDIARE LA SCHIAVITÙ  
 
Milano, 4 giugno 2013 – Che cosa significa ‘schiavo’ oggi? La schiavitù è storia passata o ha ritrovato vigore in nuove forme d’assoggettamento e sfruttamento delle persone? La risposta è affidata ad Alice Bellagamba, docente di antropologia culturale nel dipartimento di Scienze Umane per la Formazione ‘Riccardo Massa’ dell’Università di Milano-bicocca, che ha appena vinto un finanziamento di 935 mila euro dallo European Research Council per sviluppare una ricerca con l’obiettivo di collegare lo studio storico della schiavitù e della sua abolizione alle forme contemporanee di lavoro coatto e traffico di persone. Intitolato “Shadows of Slavery in West Africa and Beyond. A Historical Anthropology”, lo studio durerà fino ad aprile 2018. Le aree geografiche e culturali interessate saranno l’Africa Occidentale, il Nord Africa, l’Oceano Indiano e l’Asia Centrale. I temi di ricerca includono le declinazioni storiche delle nozioni di ‘schiavitù e ‘libertà’, il lavoro domestico come ambito dove si annidano forme incrementate di dipendenza personale e sfruttamento, il ruolo dello stato nel processo di abolizione della schiavitù e nella lotta contemporanea al lavoro coatto e traffico di persone. Oltre a produrre risultati scientifici nuovi, la ricerca si propone di creare un polo tematico presso l’Università di Milano-bicocca che diventi un punto di riferimento di discussione nazionale e internazionale sulla materia, anche attraverso accordi con istituti di ricerca internazionali. Nel 1807, il Parlamento inglese approvò lo Slave Trade Act, con cui dichiarò fuori legge la tratta degli schiavi attraverso l’Atlantico. Da allora la lotta alla schiavitù è continuata senza sosta e oggi prende la forma di provvedimenti come la legge italiana n.228 “Misure contro la tratta di persone” e la direttiva contro il traffico di esseri umani emanata nel 2011 dall’Unione Europea, che se pienamente adottata porterà cambiamenti significativi nella difesa e reintegrazione delle vittime. Ma è sufficiente promuovere una nuova legislazione per eliminare ogni forma di schiavitù anche contemporanea? «Siamo abituati a considerare la schiavitù come la netta antitesi della libertà e soprattutto come argomento da manuali di storia - spiega Alice Bellagamba- Dovremmo cominciare a pensare che ci possono essere forti elementi di coercizione nel lavoro libero così come elementi di libertà nel lavoro coatto». La ricerca sarà svolta da Alice Bellagamba insieme a un gruppo di tre giovani studiosi selezionati attraverso un bando internazionale. Alice Bellagamba è attualmente professore associato di Antropologia Culturale all’Università di Milano-bicocca. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Antropologia Culturale all’Università di Torino, è stata ricercatrice presso l’Università del Piemonte Orientale, borsista della Fondazione Alexander Von Humboldt all’Università di Bayreuth e fellow dell’Institute for Advanced Studies di Berlino e del Gilder Lehrman Centre for the Study of Slavery and Abolition dell’Università di Yale.  
   
   
LAZIO: DA SETTEMBRE UN FONDO PER LE SCUOLE CHE REALIZZANO PROGETTI SU INNOVAZIONE E CREATIVITA´  
 
Roma, 4 giugno 2013 - "Dal prossimo anno scolastico ci sarà un fondo regionale di 50 o 100 mila euro per le scuole che vogliono partecipare a gare o concorsi internazionali o sviluppare progetti sulla creatività e sull´innovazione. Potranno farlo con il supporto della Regione". E´ l´impegno preso dal presidente Nicola Zingaretti con gli studenti del liceo scientifico Democrito di Casal Palocco, a Roma, che hanno vinto la competizione di robotica ´Robocup 2013´ e che parteciperanno alla gara internazionale che si svolgerà a giugno ad Eindhoven, nei Paesi Bassi. Si tratta di strumenti che di solito vengono messi a disposizione delle università, ma puntare sulle scuole vuol dire avvicinarle al mondo degli atenei, delle imprese e del lavoro. "L´italia non ha petrolio, diamanti o miniere d´oro. Ha le sue ragazze e i suoi ragazzi, e solo grazie alle loro capacità ci possono far vincere la sfida del futuro. Vogliamo accendere i riflettori sul talento, sulla passione degli studenti e dei loro insegnanti. E´ nostro dovere non far sentire solo nessuno", ha aggiunto Zingaretti.  
   
   
PREMIATI GLI STUDENTI VINCITORI DEL CONCORSO "ECONOMIA"  
 
Trento, 4 giugno 2013 - "L´alfabetizzazione finanziaria (Financial literacy), non meno di quella digitale, è diventata oggi una nuova competenza necessaria per partecipare non solo alla vita economica ma anche alla stessa società, una nuova materia di insegnamento scolastico utile a comprendere i cambiamenti in atto e per imparare a prendere decisioni economiche. Così come in passato sarebbe stato impossibile partecipare alla vita moderna senza saper leggere e scrivere, oggi è ugualmente impossibile farlo senza avere le conoscenze della "materia grigia", l´economia. Ed agli studenti che dovessero pensare di non volerle apprendere, dico: attenzione, alla fine potrebbe anche piacervi". Questo il messaggio che Anna Maria Lusardi, insegnante di economia alla George Washington University School of Business, ha rivolto ai giovani in occasione della premiazione, il 2 giugno al Liceo Prati di Trento, degli studenti vincitori (20 provenienti da istituti liceali, tecnici e professionali di tutt´Italia) del Concorso del Miur "Economia", nuovo format del Festival dell´Economia che vuole diffondere la cultura economica tra le giovani generazioni per favorirne una cittadinanza sempre più consapevole e attenta. 42 erano le scuole in lizza con oltre 250 studenti da tutta Italia. Tra i vincitori, 5 gli studenti della provincia di Trento, 4 i pugliesi (equamente divisi tra Foggia e Trani), 2 i campani (Capua) come i lucani e i toscani (rispettivamente di Matera e Pescia); 2 anche gli studenti provenienti dalla Lombardia (Gallarate e Bergamo), e 1 dal Veneto (Castelfranco Veneto); infine due vincitori arrivano dalla capitale. Perfetta parità nella divisione per indirizzi, 10 liceali e 10 tra coloro che frequentano un istituto tecnico. Quasi identica anche la distribuzione per genere, con una leggera prevalenza dei maschi, 11 a 9. A premiare gli studenti vincitori, ospiti del Festival ed ai quali è andato un premio in denaro di 200 euro, il responsabile scientifico del Festival Tito Boeri, affiancato da Enrico Castrovilli, Paolo Collini, Bruno Demasi e Anna Maria Lusardi. Ai giovani vincitori della prima edizione del concorso i complimenti dell´assessore all´istrruzione della Provincia autonoma di Trento Marta Dalmaso: "Continuiamo a ripeterci che vogliamo accompagnare i giovani verso l´assunzione di una sempre maggiore responsabilità, e questa è un´occasione particolare che il Festival ci offre. Quando alziamo l´asticella scopriamo che gli obiettivi sfidanti sono quelli che stimolano al meglio i giovani, ai quali chiediamo una sola cosa: costruire un mondo migliore". "Nel mondo in cui viviamo - ha aggiunto Boeri - siamo chiamati a fare scelte difficili, che richiedono un vero grado di conoscenza dell´economia. Mi auguro che il prossimo anno la partecipazione a questo concorso si allarghi ad un maggior numero di scuole".  
   
   
VOTAZIONE PER L’ELEZIONE DEL RETTORE DELL´UNIVERSITÀ DI PAVIA  
 
Pavia, 4 giugno 2013 - Mercoledì 5 giugno, in occasione della Ii votazione per l’elezione del Rettore dell´Università di Pavia per il periodo 2013 – 2019 sarà possibile seguire in diretta web lo scrutinio, collegandosi alla home page del portale d’Ateneo, all’indirizzo http://www-2.Unipv.it/live/  Le telecamere di Ucampus, la webradiotv dell’Università saranno in Aula Magna - sede del seggio elettorale – per seguire le operazioni pubbliche di scrutinio, che inizieranno indicativamente intornoalle ore 19. Tutte le informazioni sulle elezioni, sui candidati, e gli elenchi degli aventi diritto al voto sono disponibili sul portale dell´Università al link http://www.Unipv.eu/site/home/area-stampa/articolo9055.html Il seggio elettorale, ubicato presso l´Aula Magna, resterà aperto ininterrottamente per il voto dalle ore 9 alle ore 18. Al termine delle operazioni di voto il seggio verrà chiuso per le operazioni di riscontro. Concluso il riscontro, si avvierà pubblicamente lo scrutinio, procedendo prima allo spoglio delle schede di colore giallo (personale tecnico e amministrativo) e successivamente a quelle di colore rosso (docenti, assegnisti e studenti). Il Rettore è eletto a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto; il quorum è di 727 voti.  
   
   
GIOVANI, SCUOLA, OCCUPAZIONE: IL CASO DI GROSSETO  
 
Firenze, 4 giugno 2013 ¨C ¡°Offerta formativa e prospettive occupazionali nella provincia di Grosseto¡°. Organizzato dall¡¯amministrazione provinciale di Grosseto si svolge a Gavorrano, su questo argomento, un seminario che sar¨¤ concluso da Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana e assessore all¡¯Istruzione. L¡¯iniziativa ¨¨ prevista per le ore 9 di marted¨¬ 4 giugno 2013, e sar¨¤ ospitata nel centro congressi Porta del Parco. Inizio con i saluti del sindaco di Gavorrano Elisabetta Iacomelli e del presidente della Provincia Leonardo Marras. Relazioni di Cinzia Tacconi (Provincia), Elisa Amato Nicosia (Ufficio Scolastico), Nicola Sciclone (Irpet), Luca Biliotti (Camera Commercio), Claudio Gentili (Confindustria). Conclusioni a fine mattina. In base al ¡°Rapporto 2013¡å sulla scuola in Toscana (dati riferiti all¡¯anno scolastico 2011/2012), nelle scuole della provincia di Grosseto sono iscritti 23.779 studenti: di questi 8.827 nella scuola primaria e 5.642 nella secondaria di primo grado. I restanti 8.714 sono, sempre in Grosseto provincia, gli studenti della secondaria di secondo grado: il 40,6% di questi (3.539) frequenta l¡¯istruzione liceale; il 20,7% (1.805 studenti) l¡¯istruzione professionale e 3.370 (38,6%) l¡¯istruzione tecnica.  
   
   
40 MILA STUDENTI VENETI TRA I 6 E I 18 ANNI PER CAMPAGNA DIFFUSIONE SALUTE E SICUREZZA NELLE SCUOLE VOLUTA DA REGIONE VENETO. UNA GRANDE OPERAZIONE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI CHE DIMINUIRA´ I COSTI SOCIALI  
 
Vicenza, 4 giugno 2013 - Quarantamila bambini e ragazzi di oltre 800 classi di 150 scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado di tutto il Veneto sono stati coinvolti nella campagna straordinaria di formazione per la diffusione della salute e della sicurezza nelle scuole, “Penso Sicuro”, che ha visto la presentazione di 18 progetti che hanno riguardato varie tematiche, dalla guida sicura, al corretto comportamento in casi di rischi naturali (incendi, terremoti,alluvioni), dalla sicurezza stradale a quella alimentare alla sicurezza in casa. Oggi, l´iniziativa, finanziata dalla Regione Veneto e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha vissuto a Vicenza il suo evento finale. L’appuntamento si è svolto all´auditorium dell´Istituto tecnico per geometri “Antonio Canova”, alla presenza dell´assessore regionale all´Istruzione, Elena Donazzan. "Tutto il tema della sicurezza è stato visto con gli occhi dei ragazzi - ha sottolineato Elena Donazzan - e questo ha avuto un´altissima valenza educativa. Hanno imparato facendo, e hanno dato qualche buon consiglio a insegnanti ed operatori. La sicurezza non può essere solo un fatto culturale che viene insegnato ma deve essere assorbito. Abbiamo realizzato un´operazione che ha investito sui ragazzi perché, in prospettiva, prevenire nel settore della sicurezza, sul lavoro, in casa, nella scuola, nella strada, significa poi in pratica avere meno costi sociali". Ma i veri protagonisti sono stati gli stessi studenti, ai quali è stato lasciato ampio spazio per presentare gli interventi realizzati nel corso dell’intera campagna straordinaria (o meglio, dei 18 progetti attraverso cui si è sviluppata l´iniziativa) che è stata supportata da Edulife, società veronese leader in Italia nel settore del “social learning”. In questo senso, Edulife ha messo in campo strumenti e metodi per coordinare tutte le azioni della Campagna straordinaria, progettando e implementando un ambiente online ( http://www.pensosicuro.it/ ) in grado di far confluire tutte le azioni del progetto. Il portale “Penso Sicuro” è stato infatti lo strumento utilizzato per gestire i numerosi interventi realizzati con le scuole e per condividere nell’area documentazione i contributi multimediali (video, foto, documenti) che sintetizzano i risultati dei 18 progetti. Sono stati inoltre erogati alcuni percorsi formativi rivolti a dirigenti scolastici e a docenti per attivare la costruzione di competenze per la promozione della sicurezza e della salute nella scuola. In poco più di sei mesi, “Penso Sicuro” ha così raggiunto oltre 20 mila accessi, gestendo nel calendario più di tremila interventi realizzati dalle 150 scuole coinvolte. I risultati raggiunti sono stati di assoluto rilievo: nell’area documentazione sono stati condivisi circa 300 materiali, sono state realizzate 7 edizioni del percorso formativo rivolto ad un centinaio di dirigenti scolastici e docenti, sono state inviate 20 newsletter ai circa 800 iscritti dei 14 gruppi di destinatari, e sono stati prodotti 2 video: il primo per promuovere i progetti della campagna straordinaria, il secondo per far sintesi dei risultati raggiunti e per valorizzare i materiali sviluppati dalle scuole.  
   
   
BOLZANO: NUOVO MASTER DI I LIVELLO ALLA LUB: “DIDATTICA E PSICOPEDAGOGIA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO”  
 
Bolzano, 4 giugno 2013 - - La Libera Università di Bolzano organizza in collaborazione con le tre Intendenze scolastiche e l’Università di Hildesheim un Master di I livello dal titolo: “Didattica e psicopedagogia per i disturbi specifici di apprendimento” che si svolgerà a Bolzano dal settembre 2013 al luglio 2014. La Libera Università di Bolzano organizza in collaborazione con le tre Intendenze scolastiche e l´Università di Hildesheim un Master di I livello dal titolo: "Didattica e psicopedagogia per i disturbi specifici di apprendimento" che si svolgerà a Bolzano dal settembre 2013 al luglio 2014. Il Master risponde agli obiettivi della Legge 170/2010 sui Disturbi Specifici di Apprendimento, fornendo ai partecipanti specifiche competenze didattiche e psicopedagogiche sui temi dell´ individuazione precoce, della diagnosi e degli interventi abilitativi, educativi e didattici rivolti ad alunni con disturbi specifici negli apprendimenti della lettura, scrittura (grafia e ortografia), calcolo e comprensione orale e scritta dei testi. Le strategie didattiche oggetto di formazione si riconducono al quadro metodologico della Didattica Inclusiva, con particolare attenzione alle potenzialità delle nuove tecnologie compensative e didattiche. Possono prendere parte al Master dirigenti, insegnanti curricolari e di sostegno di scuole di ogni ordine e grado, a tempo determinato e indeterminato, con o senza laurea, nonché a tutte le altre figure professionali, laureate che concorrono alla realizzazione di interventi educativi/abilitativi per alunni con Dsa.per gli insegnanti senza laurea il Master sarà riconosciuto come Diploma di perfezionamento. Il numero massimo di partecipanti ammessi è di 120. Se le iscrizioni supereranno tale numero sarà fatta una selezione sulla base dei criteri istitutivi del Master (vedi regolamento su www.Unibz.it). La quota omnicomprensiva è di 685 euro. Il Master inizia a settembre 2013 e finisce nel luglio 2014. È strutturato in tre moduli. Le lezioni si svolgeranno a Bolzano in «blocchi week-end» da 12 ore composti dal venerdì pomeriggio (15-19) e sabato (9-13 e 14-18). Sono inoltre previsti 4 «blocchi intensivi» nei mesi di ottobre, marzo, aprile e giugno. Possono accedere al master insegnanti di ogni ordine e grado con contratto a tempo determinato per minimo di 90 giorni nell´anno scolastico 2012-13 o con contratto a tempo indeterminato, laureati o non in possesso del titolo di laurea. Possono inoltre accedere al Master tutte le figure professionali interessate purché in possesso di laurea triennale o equipollente. La domanda dovrà essere inviata entro il 1° luglio 2013 utilizzando il modulo pubblicato su http://www.Unibz.it/. I corsi saranno tenuti in italiano. I partecipanti possono frequentare anche gli insegnamenti del Master parallelo in lingua tedesca e viceversa. Per ulteriori informazioni gli interessati possono contattare i numeri telefonici: 0472 014012 e 014017;  
   
   
A BRERA LA STORIA DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA  
 
Pavia, 4 giugno 2013 - Giovedì, 6 giugno 2013 alle ore 17.00 a Palazzo Brera, presso la Sala delle Adunanze, (via Brera 28, Milano) l’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere e Ubi Banca Popolare Commercio e Industria organizzano la presentazione di Almum Studium Papiense. Storia dell’Università di Pavia. Dalle origini all’età spagnola Tomo I (editore Cisalino), pubblicato in occasione dei 650 anni dell´Ateneo pavese. L’opera, curata da Dario Mantovani, presidente del Centro per la Storia dell’Università di Pavia, sarà presentata da Gianpiero Sironi, Mario Cera, Angelo Stella, Giulio Guderzo, Claudia Storti, Giuseppe Frasso. Almum Studium Papiense. Storia dell’Università di Pavia. Fondata dai Visconti nel 1361, l´Università di Pavia era parte essenziale di un progetto di valorizzazione della città che era stata capitale del Regno longobardo e sede dei re franchi. Un attenzione al passato che dava spinta a scelte coraggiose: l´investimento nell´istruzione giuridica e medica, la creazione di un centro capace di attrarre studenti e docenti da un ampio orizzonte che comprendeva l´intera Lombardia e nel tempo si allargò a molteregioni d´Europa. La storia di questi inizi, e della stagione dell´Umanesimo in cui l´Università e la Corte viscontea e sforzesca furono i poli di un ampio sistema culturale, è esposta con taglio scientifico e coinvolgente nel primo tomo di "Almum Studium Papiense. Storia dell´Università di Pavia". Nel primo volume si esaminano anche i racconti d´origine (di cui quello di Lotario è solo il più recente: per lungo tempo si ritenne che il fondatore fosse stato Carlo Magno, in contemporanea con Parigi) e più in generale la situazione culturale di Pavia prima dello Studium generale. La Storia dell´Università di Pavia, edita da Cisalpino, comprenderà quattro volumi; èopera collettiva di molti studiosi del nostro e di altri Atenei, diretta daDario Mantovani. Progetto interdisciplinare, è frutto della stretta collaborazione fra l´Università e Ubi Banca Popolare Commercio & Industria. L’apparato iconografico, scelto da Luisa Erba e Claudia Bussolino, vuole avvicinare ulteriormente i lettori ai dettagli e al fascino di questa lunga vicenda, che coinvolge anche luoghi, monumenti e opere cari a chi è attento alla bellezza di Pavia e della Lombardia; un apparato che lascia intravvedere anche il più ampio scenario europeo nel quale l’Università ha saputo collocarsi.  
   
   
TORINO, SAITTA: “A BREVE LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI PER OLTRE 6 MILIONI DI EURO, MA SENZA UN ALLENTAMENTO DEL PATTO DI STABILITA’ L’EMERGENZA E’ DESTINATA A CONTINUARE”  
 
Torino, 4 giugno 2013 - Termina un anno scolastico difficile dal punto di vista dei lavori necessari per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli oltre 160 edifici delle scuole superiori in carico alla Provincia di Torino. “Nonostante i tagli e la drammatica crisi, confermiamo il nostro lavoro e il nostro impegno” ha ribadito stamani il Presidente Antonio Saitta, nel corso di una conferenza stampa in cui ha illustrato i progetti che stanno per partire nelle scuole del territorio e le principali problematiche che la Provincia si trova ad affrontare. Affiancato dalla dirigente del Miur Paola D’alessandro, dall’Assessore Carlo Chiama (con deleghe al Lavoro, Istruzione e Formazione Professionale), dall’Assessore Marco D’acri (Bilancio e Patrimonio) e dal Presidente della Commissione Istruzione del Consiglio Provinciale Roberto Cavaglià, il Presidente Saitta ha tenuto a sottolineare la forte contrazione dei trasferimenti statali alle Province per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei plessi scolastici verificatasi negli ultimi anni: una contrazione che ha costretto gli Enti locali a diminuire del 25% le spese correnti per il funzionamento ordinario delle scuole medie superiori e del 60% le spese per investimenti negli edifici. “Dei 758 milioni di fondi Cipe, stanziati a suo tempo dal Governo alle Province, sono arrivate solo le briciole. – ha lamentato Saitta – Ecco perché la manutenzione straordinaria, la messa in sicurezza delle scuole e la costruzione di nuovi edifici è diventata una vera e propria emergenza nazionale”. Nel 2013, ha spiegato Saitta, la Provincia di Torino ha effettuato sinora 12 interventi urgenti, per una spesa di 1.844.000 Euro. Si tratta di lavori eseguiti a seguito di prescrizioni da parte delle Asl. Sono attualmente in corso nelle scuole medie superiori di competenza dell’Ente 50 cantieri, con interventi da completare, per un importo complessivo di 24 milioni di Euro, di cui 8 milioni già liquidati alle ditte appaltatrici. Vi sono poi altri 15 interventi immediatamente cantierabili, già inseriti nel Bilancio 2012 della Provincia, per un ammontare di 6.140.000 Euro: i primi cantieri partiranno a breve, appena terminerà l’anno scolastico. Il Presidente Saitta ha poi annunciato: “nel Bilancio 2013, che sarà approvato entro il mese di giugno dal Consiglio Provinciale, abbiamo inserito 31 interventi finanziati con varie entrate per un ammontare di 19 milioni”. L’elenco delle entrate destinate a finanziare tali interventi comprende i fondi Cipe per l’edilizia scolastica (4.250.000 Euro), le compensazioni per la realizzazione della Tav (300.000 Euro) e del Termovalorizzatore (160.000), la rimodulazione dei Patti Territoriali (4.100.000), fondi propri della Provincia derivanti da dismissioni immobiliari (8.425.000) e fondi provenienti dal bando regionale per le palestre scolastiche (1.020.464). “Infine, - ha proseguito il Presidente della Provincia di Torino - abbiamo quello che definiamo ‘Il libro dei sogni’, l’elenco delle opere necessarie per un totale adeguamento dei nostri 160 edifici scolastici. Si tratta di 267 interventi, per un ammontare complessivo di 229 milioni di Euro. Se ce lo consentissero, allentando il Patto di Stabilità, avremmo 13 progetti pronti, per poco meno di 8 milioni”.  
   
   
OSSERVAZIONE DELLA TERRA, RILANCIARE IL “MODELLO LUCANO”  
 
Potenza, 4 giugno 2013 - Rafforzare ed esportare il modello lucano sull´osservazione della Terra e stringere le collaborazioni tra istituzioni, mondo della ricerca e impresa. E’ questo l’auspicio lanciato a Matera dall’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Luca Braia, in occasione del trentesimo simposio dell’Associazione europea delle strutture di telerilevamento (European Association of Remote Sensing Laboratories). All’evento, organizzato dal Cnr Imaa e sostenuto dalla Regione Basilicata, partecipano oltre 300 delegati in rappresentanza di 35 nazioni e vengono affrontati i temi relativi alll’osservazione dei fenomeni reltivi al cambiamento climatico e allo stato delle missioni spaziali, in essere e di prossima emanazione, nell’ottica del nuovo sistema di finanziamento integrato destinato alle attivita´ di ricerca e innovazione "Horizon 2020”. “Questo importante incontro - ha detto Braia - offre alla città di Matera e alla Basilicata l´opportunità di divetare protagonista mondiale settore dell´osservazione della Terra, scoprendo le potenzialità delle nuove ricerche a tutela del territorio dell´ambiente e del patrimonio archeologico italiano e mondiale. Il protagonismo della Basilicata in questo settore – ha affermato Braia – può essere rilanciato grazie alla caratteristiche geo topografiche e grazie alla presenza di soggetti specializzati come il Consorzio pubblico privato Tern che raggruppa imprese, agenzie di ricerca e università. Tale realtà – ha osservato l’assessore - può diventare modello di sperimentazione di buone pratiche nel settore della tutela del territorio, anche con l´obiettivo di aumentare la capacità reattiva delle città e dei territori e di determinare ricadute economiche ed occupazionali dirette ed indirette. Nelle prossime settimane – ha annunciato Braia – organizzeremo, tramite il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, una serie di incontri con gli amministratori locali per stimolare l’adozione del protocollo Onu "1000 città resilienti" finalizzato a ridurre gli effetti degli eventi naturali sulle città e sui territori. Modificare i comportamenti dell´uomo nei confronti dell´ambiente con l´ausilio delle conoscenze e delle tecnologie – ha concluseo l’assessore Braia- è la strada giusta per fare della rete lucana sull´osservazione della Terra un modello esportabile in tutto il mondo, un sogno che potrebbe diventare realtà”.  
   
   
TOSCANA: FRANE E ALLUVIONI DI MARZO, STANZIATI 4,4 MILIONI PER LA MESSA IN SICUREZZA  
 
Firenze, 4 giugno 2013 – 4, 4 milioni per interventi di messa in sicurezza idraulica e di frana nei territori colpiti dagli eventi atmosferici del marzo 2013 per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza regionale. Li ha stanziati ieri la Giunta regionale per risolvere le criticità – fenomeni franosi e allagamenti del marzo scorso – che hanno causato, come rilevato dalla Protezione civile regionale, l’isolamento di centri abitati con conseguente evacuazione di numerosi nuclei familiari nelle province di Arezzo, Firenze, Livorno, Massa Carrara, Pisa, Pistoia e Prato. 4 milioni provengono dalla revisione, approvata dalla Ue, del piano finanziario del Programma operativo regionale del Fondo europeo per lo sviluppo regionale 2007-2013 che ha incrementato le risorse a favore della riduzione del rischio idraulico e idrogeologico, riducendo quelle per il settore energetico. 432.000 euro provengono invece da economie di scala accertate.  
   
   
CAMPOVOLO, ERRANI: "GRANDE EVENTO, SAREBBE DAVVERO INGIUSTO SFREGIARE LE COSE BUONE FATTE ASSIEME"  
 
Bologna, 4 giugno 2013 – Sulla vicenda relativa ai costi di organizzazione del concerto di Campovolo dello scorso settembre, realizzato per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione post terremoto, interviene Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-romagna e Commissario alla ricostruzione. “Non posso che apprezzare – ha detto Errani – la risposta pronta e argomentata degli organizzatori del Concertone di Campovolo ai dubbi sui costi sollevati dal consigliere regionale Defranceschi”. “Aggiungo che la Regione Emilia-romagna, in riferimento a quel grande evento, fu destinataria di importanti risorse a favore delle popolazioni terremotate, il cui importo e il cui impiego sono documentati pubblicamente nel sito Openricostruzione ( http://www.openricostruzione.it/ )”. “Per questa generosità straordinaria – prosegue il Presidente della Regione – ringrazio ancora una volta gli organizzatori, gli artisti, i tecnici e i tanti cittadini che hanno partecipato e contribuito con convinzione e disinteresse. Queste risorse sono e saranno spese bene e in modo trasparente”. “Infine – conclude Errani – voglio dire che se esprimere dubbi è sempre lecito, e tali interrogativi debbono avere risposte serie, penso anche che sarebbe davvero ingiusto sfregiare o sporcare le cose buone fatte assieme, come nel caso di Italia Loves Emilia, evento importante sia per la solidarietà, che come fatto artistico, che per la coesione della nostra comunità”.  
   
   
AL VIA LA DISCUSSIONE DEL PIANO DELLA RISERVA DEI CALANCHI L’ARGOMENTO SARÀ AFFRONTATO DAL PROSSIMO COMITATO SCIENTIFICO REGIONALE PER L’AMBIENTE DELLA BASILICATA CONVOCATO IL 20 GIUGNO  
 
Potenza, 4 giugno 2013 - L’ufficio Tutela della Natura della Regione Basilicata inserirà la discussione del Piano di Gestione della “Riserva regionale dei Calanchi di Montalbano Jonico” tra gli argomenti del prossimo Comitato Scientifico Regionale per l’Ambiente convocato il 20 giugno 2013. Lo comunica il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata. Il Piano è stato trasmesso alla Regione dalla Provincia di Matera il 23 gennaio 2013. E’ già giunta alle conclusioni l’istruttoria tecnica, nel corso della quale sono state valutate attività di tutela e di conservazione mirate alla fruizione e alla valorizzazione dell’area, anche in relazione ad altre disposizioni di gestione previste per i Siti di interesse comunitario in cui ricadono le aree calanchive. Lo scopo finale di tali valutazioni è quello di attivare una serie di azioni di tutela coerenti sull’intero territorio regionale. La Riserva Naturale Speciale “Calanchi di Montalbano Jonico” è stata istituita dalla Regione Basilicata con l’intento di tutelare una porzione di territorio di grande importanza per gli aspetti geologici e paleontologici, nonché di grande suggestione paesaggistica e di particolare pregio ambientale.  
   
   
UE, CITTÀ E REGIONI: IMPATTO REGOLE VALUTAZIONI AMBIENTALI DEVONO RIMANERE FLESSIBILI  
 
Bruxelles, 4 giugno 2013 - Programma di rivedere la direttiva sulla valutazione dell´impatto ambientale (Via) ignorano l´onere finanziario e amministrativo supplementare creerà per i governi locali europei, il Comitato delle regioni (Cdr) ha messo in guardia. Il Comitato sostiene inoltre che la proposta della Commissione europea, che cercano di rivedere la legislazione valutazione ambientale per i grandi progetti, deve rimanere molto più flessibile nel suo approccio e di non dare sufficiente considerazione le procedure di pianificazione diversi, esattamente come esistono in tutti gli Stati membri. La direttiva Via, che è stato rivisto diverse volte da quando è entrata in vigore 25 anni fa, la rende obbligatoria per tutti i grandi progetti di sviluppo di riesaminare l´impatto che possono avere sull´ambiente durante il processo di pianificazione. T egli proposte della Commissione di revisione della direttiva è stato al centro di un parere da Marek Sowa (Pl / Ppe), maresciallo della Malopolska voivodato, adottato nel corso del Cdr plenaria di ieri. Sowa sottolinea che gli enti locali e regionali svolgono un ruolo centrale nella gestione del processo di autorizzazione urbanistica a terra. Egli teme, tuttavia, che le nuove revisioni aumenterà in modo significativo i costi e mettere ulteriore onere amministrativo per le autorità locali e regionali. Maresciallo Sowa ha detto, "Credo che la proposta di modifica della direttiva Via, in contrasto con la posizione della Commissione europea, avrà un impatto significativo sulle autorità locali e regionali, a giocare un ruolo chiave nella sua attuazione. Molte delle modifiche proposte per la direttiva Via porterebbe ad un aumento degli oneri amministrativi in ​​termini di organizzazione, gestione e costi sia per gli investitori e le autorità locali e regionali ". Sowa sostiene che la direttiva deve rimanere flessibile nel suo approccio al fine di garantire che il Via di non creare ritardi che rallentano lo sviluppo economico e di minare la competitività dell´Ue. T lui proposte della Commissione non considerano pienamente le differenze nelle regole di pianificazione trovate tutti gli Stati membri, avverte. Ad esempio, per alcuni Stati membri i sistemi di Via sono separati dal processo di pianificazione generale consenso. L´ introduzione di una Via ´one-stop shop´ per cui una sola agenzia, organizzazione o ente locale è responsabile della supervisione valutazioni di impatto ambientale, insieme con le valutazioni previste da altre normative ambientali Ue, dovrebbe essere volontaria e non obbligatoria. Allo stesso modo, l´opinione di Sowa è critica di alcuni elementi della procedura di "screening" - dove il governo locale determinare quali progetti richiedono una Via - sostenendo che si dovrebbe evitare di diventare un "mini Via" e, infine, essere decisa da singoli enti locali. "Vorrei richiamare l´attenzione sul fatto che le valutazioni d´impatto ambientale deve essere effettuata solo per i progetti che possono avere effetti significativi sull´ambiente, piuttosto che verso i progetti di modifica e le innovazioni proposte da piccole e medie imprese o di direzione e investimenti per adattare i sistemi attuali per la legislazione ambientale cambiando. E ´importante che i cambiamenti non si tradurrebbe in lunghe procedure che minacciano gli investimenti. Che potrebbero causare una potenziale minaccia per gli interessi economici e sociali degli Stati membri, può portare ad una riduzione della competitività dell´Unione europea nel suo insieme e, in molti casi sarebbe in realtà né essere favorevole alla tutela dell´ambiente né per la salute e la vita delle persone ", ha aggiunto Sowa. Il parere sostiene "scoping ambientale" dei progetti, ma, in contrasto con le proposte della Commissione, sostiene che non dovrebbe essere obbligatoria a causa dei costi aggiuntivi che saranno sostenute per l´autorità sviluppatore e locale. Il parere sostiene inoltre l´introduzione di un termine minimo di consultazione pubblica di 30 giorni aggiungendo che i termini massimi dovrebbero essere evitati e decise dai governi nazionali. Il parere del Cdr sostiene inoltre che non è realistico per impostare specifiche scadenze per le autorità per attuare Via, specialmente per i progetti complessi, e nel lungo periodo potrebbe compromettere gli standard ambientali. Si rileva inoltre che la revisione della direttiva sulla Via debba migliore equilibrio gli interessi tra sviluppatori e al pubblico e chiede ulteriori risorse da dedicare ad aumentare la capacità delle autorità locali e regionali.  
   
   
EDUCAZIONE AMBIENTALE, RISORSE PER PROGETTI DI RETE DEI CEA.  
 
Ancona, 4 giugno 2013 - Sono stati definiti i criteri per il bando di finanziamento ai progetti di rete che saranno presentati nell’annualità scolastica 2013-2014 dai Centri di educazione ambientale (Cea). Requisito fondamentale sarà agire secondo una logica di rete: i progetti devono infatti prevedere il coinvolgimento di almeno quattro Cea. Ciascun Cea non può partecipare a più di un progetto di rete. Il capofila del progetto che presenta la domanda di finanziamento deve essere un Ente pubblico con funzioni di Labter (Provincia o Ente gestore delle aree protette). Negli ultimi anni la programmazione degli interventi regionali in tema di informazione, formazione ed educazione ambientale (Infea) è stata definita attraverso Piani triennali. Il Piano tuttora in vigore, per il triennio 2011-2013, ha definito la nuova organizzazione e gli indirizzi d’azione sul territorio per sviluppare e migliorare l’offerta formativa e informativa tra i giovani, i cittadini e i portatori di interesse, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza e la coscienza del patrimonio ambientale nella sua accezione più ampia. Le risorse disponibili per l’annualità 2013-2014 ammontano a € 407.100,00 così ripartite: € 157.100,00 da suddividere in parti uguali tra tutti i progetti di rete ammessi in graduatoria; € 250.000,00 da suddividere tra tutti i progetti ammessi in proporzione rispetto al punteggio ottenuto. Le attività saranno svolte secondo il calendario scolastico (dal mese di settembre a quello di giugno dell’anno solare successivo). I Cea opereranno in accordo con i Centri Risorse e con il coordinamento delle Province e delle Aree Protette (Labter), per garantire una migliore e più capillare offerta informativa, formativa e divulgativa del “valore ambiente”, in una logica di ottimizzazione delle risorse e di collaborazione effettiva tra i vari soggetti. Le amministrazioni provinciali e le aree protette, oltre a svolgere la loro attività istituzionale, dovranno altresì impegnarsi a sostenere finanziariamente i progetti ritenuti meritevoli. I progetti devono essere presentati utilizzando l’apposita scheda che verrà predisposta dalla Regione Marche. I temi dei progetti dovranno riguardare: 2013, Anno internazionale della cooperazione nel settore idrico (proclamato dall’Onu); 2014, Anno internazionale dell’agricoltura familiare (proclamato dall’Onu); risparmio energetico e fonti rinnovabili; mobilità dolce; biodiversità, aree protette e rete natura 2000; rifiuti. I progetti dovranno avere un costo ammissibile non inferiore a € 60.000,00 ed essere cofinanziati dai Cea partecipanti alla rete per una percentuale non inferiore al 30%. Il contributo della Regione è pari, al massimo, al 50% dei costi ammissibili. Al fine di garantire continuità alle azioni a regia regionale realizzate nei Programmi In.f.e.a. Degli scorsi anni, risulta opportuno proseguire la collaborazione con la rete Eco-school della Fee Foundation for Environmental Education tramite l’Associazione Sena Nova di Senigallia per il coinvolgimento del mondo scolastico nelle attività In.f.e.a. E la collaborazione con Legambiente per l’organizzazione della manifestazione “Un Libro per l’Ambiente” per sensibilizzare gli studenti alla lettura di testi narrativi e scientifici su tematiche ambientali.  
   
   
PIEMONTE: CORONA VERDE TRA PAESAGGIO E URBANISTICA  
 
Torino, 4 giugno 2013 – Di seguito la dichiarazione assessore all´Ambiente della Regione Piemonte, Roberto Ravello: “Sviluppo e riqualificazione ambientale spesso coincidono con miglioramento della qualità della vita e delle potenzialità attrattive del territorio”. È quanto ha dichiarato l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Roberto Ravello, intervenuto il 31 maggio all’incontro “Corona Verde tra paesaggio ed urbanistica”, organizzato nell’ambito del 3° Workshop Nazionale Image - Incontri sul Management della Green Economy, dedicato al tema “Green building: costruire e abitare la sostenibilità”, nel contesto degli Smart City Days della Fondazione Torino Smart City e del Festival Architettura in Città dell’Ordine degli Architetti di Torino, in programma alle Officine Grandi Riparazioni. “Corona Verde - ha proseguito Ravello - si inserisce a pieno titolo nel concetto di Green Economy, non soltanto perché rappresenta un’opportunità per l’economia piemontese, ma perché in grado di diffondere una nuova cultura ambientale, ormai alla base della vita quotidiana, del tempo libero e delle strategie di sviluppo. Fare informazione su progetti come Corona verde vuol dire non solo dare risposta ad una richiesta dell’Unione Europea che impone chiarezza sulla programmazione dei finanziamenti e la fruizione dei benefici apportati da questi fondi alle comunità, ma rispondere ad un’esigenza degli stessi cittadini che chiedono di poter conoscere e usufruire delle bellezze del proprio territorio, in alcuni casi ancora troppo nascoste e non valorizzate”. La strategicità, anche in un’ottica di sviluppo e di Green Economy, del progetto “Corona Verde” è di tutta evidenza se si considera il coinvolgimento degli oltre 90 Comuni dell’area metropolitana torinese, lo stanziamento di risorse che complessivamente ammonta a 13 milioni di euro per la realizzazione di 15 progetti che interesseranno nell´immediato 23 Comuni.  
   
   
TOSCANA: FUSTI TOSSICI E AMBIENTE MARINO, L’IMPEGNO PER INFORMAZIONI ACCESSIBILI A TUTTI SUI MONITORAGGI  
 
Firenze, 4 giugno 2013 – L’impegno per la divulgazione ai cittadini di tutte le informazioni sull’ambiente marino a partire dai risultati dei monitoraggi relativi all’incidente del 2011 dell’Eurocargo Venezia con dispersione in mare di 198 bidoni tossici, e la convocazione di un incontro a breve sullo smaltimento delle acque di raffreddamento dell’ex reattore Cisam di San Piero a Grado. Sono i due risultati emersi dall’incontro che si è svolto oggi pomeriggio presso la presidenza della Regione con i promotori del comitato livornese “Togliete quei bidoni”. Rispetto all’esigenza della comunicazione sullo stato del mare, cui dà voce il comitato che ha raccolto 4.000 firme, si è registrato in occasione dell’ultima riunione tecnica presso la prefettura di Livorno – come ha riferito la responsabile regionale del settore mare e costa Gilda Ruberti – l’impegno del Comune di Livorno ad istituire un apposito sito per veicolare e diffondere con modalità comunicative accessibili a tutti i risultati dei monitoraggi sull’ambiente marino, compreso il pescato. Monitoraggio che proseguirà, a carico della Società Atlantica navigazione, fino al 2015. Peraltro le ultime analisi sul pescato effettuate nei mesi scorsi hanno confermato i risultati confortanti delle precedenti analisi. Sull’altro tema al centro dell’attenzione, lo smaltimento delle acque di raffreddamento dell’ex-reattore Cisam di San Piero a Grado, si è convenuto di effettuare al più presto un incontro tra la Provincia di Pisa, l’Arpat, il Comune e la Provincia di Livorno per un confronto sulle procedure tecniche e amministrative messe in atto.