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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Luglio 2013 |
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LOMBARDIA. MARONI. ECCO LA COMMISSIONE SVILUPPO SANITÀ IL PRESIDENTE: VOGLIAMO MIGLIORARE UN SISTEMA GIA´ ECCELLENTE |
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Milano, 17 luglio 2013 - Una commissione per il monitoraggio
dell´efficienza del sistema socio-sanitario lombardo.
Ad
annunciarne l´insediamento è stato il presidente della
Regione
Lombardia, Roberto Maroni. ´La commissione Sviluppo
Sanità che
si è insediata
ieri - ha spiegato Maroni in una conferenza
stampa tenutasi a Palazzo Lombardia - sarà composta da
12
personalità di prestigio ed esperienza del mondo della
sanità e
sarà presieduta dal professor Umberto Veronesi. Sarà
una
commissione indipendente, i cui componenti lavoreranno
a titolo
gratuito. La commissione durerà per tutta la
legislatura e avrà
il compito di valutare il sistema socio-sanitario
lombardo,
proporre interventi per migliorarlo ed effettuare un
costante
monitoraggio del sistema per informare la Giunta
regionale in
modo da poter intervenire tempestivamente per rendere
sempre più
efficiente un servizio, quello socio-sanitario della
Lombardia,
che oggi è già a livello di eccellenza´.
La Commissione Sviluppo Sanità/scheda
Ecco i componenti della Commissione
Sviluppo Sanità presentata dal presidente della Regione
Lombardia, Roberto Maroni e dal vice presidente e
assessore alla
Salute, Mario Mantovani:
- Umberto Veronesi: presidente della Commissione,
Oncologo, già
ministro della Salute
- Elio Borgonovi: docente ordinario di Economia delle
aziende
sanitarie presso l´Università Bocconi
- Davide Croce: docente di Economia aziendale dei
Sistemi
Sanitari, insegna alla libera Università di
Castellanza
(Liuc),università di Bologna e docente Eupolis
- Silvio Garattini: fondatore Istituto Mario Negri
- Cristina
Masella: docente ordinario e direttore di
dipartimento ingegneria gestionale del Politecnico di
Milano -
Giuseppe
Remuzzi: direttore Dipartimento Immunologia e Clinica
Trapianti Ospedale Giovanni Xxiii di Bergamo
- Daniela
Scaramuccia: partner di Value Partners Managing
Consulting, già assessore alla Sanità della Regione
Toscana
- Girolamo Sirchia: già ministro della Salute
- Emilio Trabucchi: medico chirurgo già presidente del
Pioalbergo Trivulzio
- Gianluca Vago: rettore dell´Università Statale di
Milano
- Alberto Zanchetti: direttore scientifico
dell´Istituto
Auxologico Italiano
- Alberto Zangrillo: primario di Anestesia e
Rianimazione
dell´ospedale
San Raffaele. |
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LOMBARDIA: L´ASSESSORE ALLA SALUTE: ´CHIEDEREMO PROPOSTE PER STAMINA´ SANITA´ DEL FUTURO, ´OGGI LA POLITICA FA UN GESTO DI UMILTA´ |
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Milano, 17 luglio 2013 - La commissione Sviluppo Sanità, presentata
Ieri mattina e
già ribattezzata dalla stampa la ´commissione
dei saggi´, sarà la massima espressione della scienza
dedicata
alla ricerca delle migliori soluzioni per lo sviluppo
del
sistema sanitario lombardo. ´E´ garantita la libertà
dei
cittadini lombardi rispetto alla salute? Quale modello
ospedaliero pensare per affrontare le sfide del
futuro? Quale
ruolo affidare al tema della prevenzione?´ questi e
altri 8
quesiti di questo tenore sono stati già posti ai
12 studiosi
che comporranno la commissione regionale presieduta
dal Prof.
Umberto Veronesi.
Scienza E Politica - ´Oggi la politica compie un gesto
di
umiltà, che non è quello di mettere in pratica quanto
è scritto
nel programma elettorale. Certo abbiamo scritto quel
programma
perché convinti e consapevoli e lo abbiamo approvato
in
consiglio regionale - ha detto il vice presidente e
assessore
alla Salute Mario Mantovani nella conferenza stampa di
presentazione della commissione scientifica - ma
abbiamo deciso
anche di
confrontarci con la scienza e con professionisti che
ne sono la massima espressione. Il nostro è anche un
atto di
riconoscenza e di riconoscimento della loro attività
scientifica, ma anche una significativa opportunità di
confronto
per poter applicare al meglio la responsabilità della
politica´.
Il Tema Stamina - L´assessore Mantovani ha inoltre
spiegato:
´Questo è il senso di questa commissione che durerà
per cinque
anni. Alla quale ricorreremo per la riforma della
salute, ma
anche nei momenti di difficoltà - ha precisato il vice
presidente dalla giunta- Per esempio di fronte al tema
del
metodo stamina ci consulteremo certamente per
elaborare una
proposta adeguata. Sarà importante specialmente nel
caso di
problemi di coscienza che francamente tante volte è
necessario
assumere, ma
che spesso richiedono il conforto della scienza
affinché si decida con una maggiore serenità´.
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"CENTRI SANITARI" |
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Manchester, 17
luglio 2013 - L´8 e il 9 ottobre 2013 a
Manchester, nel Regno Unito, si terrà un evento intitolato "Centri
sanitari" (Healthcare estates).
Il settore sanitario è in continuo cambiamento. Per
mantenere un´assistenza al paziente di alta qualità è essenziale che i
fornitori di servizi sanitari siano in grado di accedere a strutture moderne ed
efficienti.
Questo forum presenterà le ultime invenzioni per il
settore sanitario. Il suo scopo è fornire opportunità di incontro tra delegati
ed espositori. Le aree di discussione comprendono la gestione delle strutture e
il controllo delle infezioni.
L´evento riunirà manager degli ospedali, fornitori
commerciali e ingegneri per discutere nuovi approcci alle sfide del settore
sanitario.
Per ulteriori informazioni, visitare:
http://www.Healthcare-estates.com/
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QUARTA CONFERENZA EUROPEA DELLA RICERCA SULLA SCHIZOFRENIA |
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Berlino, 17 luglio 2013 - Dal 26 al 28 settembre 2013
si terrà a Berlino, in Germania, la Quarta conferenza europea della ricerca
sulla schizofrenia.
La schizofrenia è una malattia mentale che crea in chi
ne soffre una tendenza a pensare in modo distorto o disordinato. I progressi
della ricerca nel campo della salute mentale hanno portato a una diagnostica e
una cura migliori per chi convive con questa malattia.
Il tema della conferenza di quest´anno è lavorare
insieme per terapie e cure migliori. Le aree di discussione comprendono i
progressi nel campo della psicoterapia, lo sviluppo di farmaci e i risultati
dei test clinici.
L´evento riunirà psichiatri, neuroscienziati ed
esperti di salute mentale per esaminare le più recenti ricerche sulla
schizofrenia e discutere del futuro della pratica clinica per la terapia delle
malattie mentali.
Per ulteriori informazioni, visitare:
http://www.Schizophrenianet.eu/
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ROMA, UMBERTO I: PRONTO ENTRO FINE ANNO IL REPARTO DI ONCOLOGIA PEDIATRICA |
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Roma, 17 luglio 2013 - Incontro tra il direttore
generale del Policlinico Umberto I, Domenico Alessio e il presidente Nicola
Zingaretti. Al centro del colloquio i bisogni dell’ospedale.
Per quanto riguarda
i lavori di completamento degli impianti all’interno di oncologia
pediatrica la gara d’appalto è in una fase avanzata. Il Policlinico si è
impegnata a inaugurare il reparto di oncologia pediatrica entro la fine
dell’anno.
I lavori per la terapia intensiva pediatrica sono in
fase di progettazione da parte dell’ufficio tecnico aziendale e nei prossimi
giorni saranno presi contatti con partner privati che hanno offerto
disponibilità finanziaria.
Nella prossima settimana ci sarà un incontro durante
il quale saranno affrontate le più importanti tematiche dal punto di vista
della ristrutturazione dell’ospedale.
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BOLZANO: IMPORTANTI NOVITÀ NEL CAMPO DELLE VACCINAZIONI CONTENUTE NELLA LEGGE OMNIBUS |
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Bolzano, 17 luglio 2013 - La legge Omnibus approvata
dal Consiglio provinciale prevede una serie di misure per aumentare il tasso di
copertura vaccinale a livello provinciale. Nel caso in cui sará raggiunta la
copertura richiesta (95%) per le principali vaccinazioni potrà essere sospesa
l’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dallo Stato.
"Nella legge Omnibus" sottolinea l´assessore
Theiner "abbiamo previsto una serie di misure che mirano all´aumento del
tasso di copertura vaccinale. In futuro i richiami per i vaccini saranno
effettuati dagli Ufficio per l´igiene dell´Azienda sanitaria. Presso i
distretti sanitari saranno creati degli appositi centri per le vaccinazioni nei
quali i medici specialistici e gli assistenti sociali svolgeranno una capillare
opera di informazione della popolazione.
Come dimostra la recente discussione in atto in
Germania riguardo alla reintroduzione della vaccinazione obbligatoria a causa
di un´epidemia di rosolia, il tema richiede una particolare consapevolezza e
responsabilizzazione da parte di tutti".
Secondo l´assessore provinciale alla sanità, Richard
Theiner, i centri per le vaccinazioni ed una maggiore consulenza della
popolazione saranno senz´altro sufficienti per elevare la copertura vaccinale e
renderanno quindi superflue le sanzioni pecuniarie.
La nuova legge prevede che la Giunta provinciale può sospendere
l´applicazione delle sanzioni pecuniarie previste per l´inosservanza
dell´obbligo vaccinale, a condizione che venga rispettata la copertura
vaccinale minima stabilita dal piano provinciale vaccinazioni.
La Giunta provinciale può revocare tale sospensione se
la copertura vaccinale scende al di sotto delle percentuali previste dal piano
provinciale vaccinazioni o se l´andamento epidemiologico lo rende comunque
consigliabile.
La disposizione in oggetto corrisponde ai recenti
sviluppi registrati a livello nazionale, avendo diverse Regioni (Trento,
Veneto, Piemonte, Lombardia) già sospeso l´obbligo vaccinale per le quattro
vaccinazioni obbligatorie (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B) nonché
le relative sanzioni pecuniarie.
Va comunque sottolineato che attualmente la copertura
vaccinale in Alto Adige è ci circa il 90% ed è quindi ancora distante dagli
obiettivi di copertura indicati dall´Oms (95 %). Nella nuova legge si
sottolinea quindi espressamente che si ritiene opportuno e necessario prevedere
la possibilità di sospensione dell´applicazione delle sanzioni pecuniarie
"esclusivamente a condizione che venga raggiunto il livello di copertura
vaccinale stabilito dal piano provinciale vaccinazioni".
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ZAIA: “SONO CON ERRANI PER DIRE BASTA AI TAGLI LINEARI ALLA SANITA’. QUANTO DOBBIAMO ANCORA ATTENDERE I COSTI E FABBISOGNI STANDARD?” |
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Venezia, 17 luglio 2013 - “Ha ragione il presidente
Errani quando afferma che non si può continuare a tagliare tout court la spesa
sanitaria. E’ lecito, anzi doveroso, parlare di risparmi per quelle aree del
nostro Paese dove si registrano da sempre sprechi conclamati, dove i denari
pubblici vengono scialacquati a danno non solo delle popolazioni locali mal
amministrate, ma anche di quelle regioni, come il Veneto e l’Emilia Romagna,
che con grande impegno, capacità di gestione e programmazione, riescono
nonostante le difficoltà a garantire un’offerta sanitaria di eccellenza”. Lo
dice il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, condividendo la
posizione espressa il 13 luglio dal
presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.
“Da tempo sostengo con forza che i tagli lineari non
sono più ammissibili – prosegue Zaia – perché sanciscono quel metodo aberrante
in base al quale chi amministra male ci guadagna e chi opera con senso di
responsabilità viene castigato. Quanto dobbiamo ancora aspettare perché governo
e parlamento italiani si decidano a varare quello strumento di giustizia che
sono i costi e i fabbisogni standard? E’ dalla modifica del Titolo V° della
Costituzione e dall’approvazione delle norme sulla devolution che questa
riforma semplice ma di straordinaria efficacia avrebbe potuto vedere la luce, e
invece siamo ancora qui a invocarla”.
“Gli esempi che propongo insistentemente – sottolinea
il presidente – della siringa che nel Veneto si paga 6 centesimi e in altre
regioni 25, o dei pasti in ospedale che da noi vengono pagati dai 6 agli 8 euro
e altrove addirittura 60 euro, ad oggi non hanno trovato smentite. Ma a essere
penalizzate sono ancora quelle amministrazioni che si comportano correttamente
e dove la sanità funziona, come nel caso del Veneto e dell’Emilia Romagna”.
“Lo dico – conclude Zaia – e lo ripeto ancora con più
determinazione: se si applicassero in tutte le Regioni i costi standard della
pubblica amministrazione del Veneto, l’Italia potrebbe contare immediatamente
su 30 miliardi di euro che corrispondono a un terzo del costo annuale del
debito pubblico”.
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WELFARE, MODIFICATA LEGGE SERVIZI SOCIO-SANITARI. LIGURIA: SISTEMA DA MIGLIORARE CON COMUNI E ASL |
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Genova, 17 Luglio 2013 - Cambia, con alcune modifiche,
su proposta dell´assessore al welfare della Regione Liguria, Lorena Rambaudi,
dopo il voto del Consiglio regionale, la legge ligure sul sistema integrato dei
servizi socio-sanitari.
Il provvedimento resta comunque tutt´ora valido nel
suo impianto generale, troverà un´armonizzazione con le norme della sanità in
un progetto di testo unico al quale stanno lavorando l´assessore alla Salute
Claudio Montaldo e la stessa Rambaudi.
La definizione del nuovo piano sociale integrato
triennale, di prossima approvazione, ha reso necessaria una revisione normativa
"per meglio definire gli assetti istituzionali ed organizzativi del
sistema dei servizi ed in particolare dei servizi sociali e sanitari e le loro
funzioni integrate nel distretto socio-sanitario", ha spiegato Lorena
Rambaudi.
Vengono rafforzati gli obiettivi di governance dei
comuni nelle forme associate e dell´integrazione sociosanitaria, "un
percorso non facile che deve mettere in campo un miglioramento del sistema, sia
sul livello della programmazione dei servizi, sia sul livello della presa in
carico congiunta del singolo utente.
Il momento particolarmente difficile ci impone una
organizzazione forte e di rete che metta in connessione comuni e Asl per dare
risposte concrete ai nostri cittadini", ha detto l´assessore.
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SANITA´/ASR. CONTRATTI PER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI PIEMONTE: PRECISAZIONI SUL RICORSO ALLE PROROGHE |
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Torino, 17 luglio 2013 - In merito al ricorso alle
proroghe dei contratti per la fornitura di beni e servizi, da parte delle Asr,
l’assessore regionale alla Sanità Ugo Cavallera intende sottolineare in
generale quanto segue:
1) possono derivare dalla necessità di non
interrompere le forniture o i servizi, fatto che potrebbe generare interruzioni
di prestazioni ai pazienti. Sono limitate al periodo della predisposizione del
nuovo contratto di area sovra zonale (cioè una stazione appaltante per più Asr)
e, in genere non determinano aumenti di spesa, salvo il caso in cui il
contratto risalga a periodi significativamente anteriori, e non allineati ai
prezzi di mercato attuali.
2) In particolare, le Federazioni hanno dovuto
svolgere una rilevante attività istruttoria finalizzata alla programmazione
delle nuove gare, che richiede tempi non brevi, tali da rendere necessario il
ricorso alle proroghe per allineare le scadenze dei vari contratti di ciascuna
Asr.
3) Complessivamente, a fronte di una prima fase
caratterizzata da allineamenti dei prezzi, dovuti all’attuazione delle
disposizioni del Dl 95/2012, convertito dalla legge 135/2012, occorre
verificare, caso per caso, se l’incremento della spesa sia dovuto ad un
effettivo aumento dei prezzi ovvero a volumi diversi di beni o servizi
richiesti.
4) In ogni caso, il vero problema della politica degli
acquisti è legato ai notevoli ritardi dei tempi di pagamento delle forniture, i
cui oneri finanziari, spesso vengono caricati sui prezzi. Con la disponibilità
delle risorse di cui al Decreto 35/2013 (1° finanziamento pari a 803 milioni di
euro), il Piemonte può ritenere di superare, gradualmente, tale fenomeno e, più
in generale, la problematica in questione.
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UOVO OSPEDALE “CARLO URBANI” DI JESI: IL PUNTO IN REGIONE ABRUZZO |
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Ancona, 17 luglio 2013 - La realizzazione del nuovo
Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi procede secondo il cronoprogramma stabilito:
“Anzi il suo completamento è in una fase più avanzata delle previsioni stilate
a gennaio”. Il punto sulla situazione del nuovo nosocomio jesino è stato
tracciato, in Regione, dall’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani, nel
corso di una conferenza stampa convocata per “ripristinare la verità su una
polemica costruita localmente attraverso considerazioni politiche, piuttosto che
questioni tecniche”. All’incontro con la stampa hanno partecipato il direttore
dell’Asur, Pietro Ciccarelli; i consiglieri regionali Fabio Badiali (presidente
della commissione Attività Produttive) ed Enzo Giancarli (presidente
commissione Territorio). L’assessore Mezzolani ha evidenziato la necessità di
“ripristinare un percorso di verità, perché c’è chi porta avanti,
responsabilmente, un difficile processo di riorganizzazione e c’è chi, invece,
in maniera speculativa, cerca di approfittare degli inevitabili disagi che la
transizione richiede, allo scopo di ricavare benefici immediati in termini di
consenso. Abbiamo preso in mano quello che rischiava di divenire una delle più
grandi incompiute della sanità marchigiana; oggi siamo in grado di garantire al
territorio una struttura ospedaliera di prim’ordine. Questo complesso
passaggio, realizzato nell’ambito della riforma sociosanitaria in corso, è
avvenuto in uno dei momenti più difficili della sanità nazionale. Riusciremo a
concluderlo con successo, nonostante la profonda trasformazione imposta al
sistema dalle difficoltà economiche del Paese”. Riferendosi sempre alle
polemiche locali, il consigliere Giancarli ha evidenziato come sia ingeneroso
dire che la sanità jesina sia abbandonata, “quando ci sono stati massicci
investimenti in questi anni. Nel corso della legislatura, dal 2010, abbiamo
seguito con attenzione tutte le vicende legate al completamento dell’Urbani,
perché la centralità di Jesi è naturale e va riconosciuta. Sono soddisfatto di
quanto è stato fatto sinora; presto lo socializzeremo mettendo la parola fine a
questo lungo percorso”. Anche il consigliere Badiali ha stigmatizzato certi
atteggiamenti “non costruttivi. Sono uscite su Jesi tante notizie, per
accreditare lungaggini temporali e la non volontà di ultimare i lavori. La
realtà è che presto la Vellesina avrà il primo nuovo ospedale realizzato nelle
Marche. Ringrazio gli operatori sanitari che, da un anno, stanno subendo disagi
affinché questo possa avvenire: difficoltà che vanno viste non come sintomo di
abbandono e di scarsa considerazione, ma come sforzo necessario per rispettare
i tempi di realizzazione che la pubblica amministrazione si è data”. Ciccarelli
ha ripercorso le varie fasi della vicenda: “Allo stato attuale l’Ospedale Carlo
Urbani è interessato da due appalti, uno per l’adeguamento alla normativa
antincendi, l’altro per l’attivazione della struttura ospedaliera. Entrambi i
lavori procedono secondo la tempistica stabilita. Quelli per la prevenzione
degli incendi si concluderanno a settembre, gli altri entro la fine dell’anno”.
Questi ultimi, in particolare, ha evidenziato Ciccarelli, “sono complessi, in
quanto interessano aree dell’ospedale funzionante. Pertanto, è necessario,
compatibilmente con l’attività sanitaria, liberare i locali e trasferire i
servizi su aree di cantiere in cui i lavori sono ultimati. Diversi piani non
possono ancora essere occupati dai servizi del vecchio ospedale di Viale della
Vittoria, fino alla realizzazione delle sale operatorie. Da gennaio 2013, mano a
mano che si sono completati gli interventi, si è comunque proceduto a
effettuare i trasferimenti di alcune unità operative del Carlo Urbani nelle
aree a loro assegnate e si è proceduto, già a gennaio, al trasferimento
dell’attività endoscopica dalla vecchia struttura di Viale della Vittoria. Nel
mese di febbraio, poi, è accaduto per psichiatria, a giugno dermatologia,
reumatologia e bronco pneumologia”. Mancano ancora da trasferire da Viale della
Vittoria, ha ricordato Ciccarelli, “la chirurgia (ma la day surgery è
terminata), ortopedia, urologia, ginecologia (reparto già terminato),
cardiologia, pediatria (reparto ultimato), rianimazione (reparto terminato),
pronto soccorso e servizi di supporto. Per quanto riguarda la realizzazione
delle sale operatorie, la commissione di gara (nominata dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Jesi) sta completando la valutazione delle offerte. Entro fine
mese si prevede l’aggiudicazione dell’appalto, con inizio lavori entro
settembre e conclusione entro il prossimo 15 dicembre”.
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SALUTE: FVG, PROGETTO INTERREGIONALE FARMACOVIGILANZA |
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Trieste, 17 luglio 2013 - Si sono recentemente tenuti gli incontri
conclusivi del progetto interregionale di
farmacovigilanza "Il
farmacista nella segnalazione delle reazioni avverse
da parte del
cittadino".
Il progetto, che si inserisce nell´ambito delle
iniziative di
farmacovigilanza promosse e finanziate dall´Agenzia
italiana del
Farmaco (Aifa), è stato realizzato dalla direzione
Salute,
Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali della
Regione
Friuli Venezia Giulia in collaborazione con
Federfarma, con gli
Ordini dei farmacisti
e con le Aziende per i servizi sanitari.
Hanno preso parte a questi incontri anche i
rappresentanti degli
Ordini dei medici e della Società italiana dei medici
di Medicina
generale delle diverse province della regione.
L´obiettivo del
progetto è stato quello di far conoscere ai
cittadini la possibilità di partecipare al
miglioramento della
sicurezza dell´uso dei farmaci oggi in commercio,
attraverso la
segnalazione dei loro potenziali effetti avversi, con
il supporto
della professionalità dei farmacisti che hanno aderito
al
progetto. I cittadini, infatti, entrando nelle
farmacie, in
questi ultimi mesi sono stati messi a conoscenza che
chiunque può
segnalare un effetto avverso di un farmaco e sono
stati
sensibilizzati a riportare gli effetti spiacevoli che
avevano
manifestato.
L´assessore alla Salute Maria Sandra Telesca ha
evidenziato come
il progetto rappresenti un ulteriore tassello per lo
sviluppo
della farmacia dei servizi sempre più integrata in un
moderno
servizio sanitario vicino ai cittadini.
Nei tre mesi di lavoro sin qui svolto i farmacisti
hanno
intervistato oltre 21 mila cittadini ed hanno informato
la
popolazione sull´importanza di riportare e far
conoscere le
reazioni avverse che si associano all´uso del farmaco.
Una volta
raccolte, le informazioni sono state analizzate dalle
Aziende
sanitarie e dalla direzione Salute della Regione e
sono state
inserite nella rete nazionale di farmacovigilanza,
contribuendo
così a migliorare la conoscenza sul profilo di
sicurezza dei
farmaci oggi comunemente utilizzati. L´apporto delle
segnalazioni
spontanee, infatti, nei casi più significativi, può
contribuire a
modificare le condizioni d´uso del medicinale o
addirittura
determinarne, in alcuni rari casi, il ritiro o la
sospensione dal
commercio.
Tra gli oltre 21.000 intervistati, più di 2.000 persone
hanno
riferito al proprio farmacista di fiducia di aver
avuto una
reazione avversa da farmaci nel recente passato. Oltre
1.700
hanno poi accettato di ricevere il modulo Aifa per la
segnalazione delle reazioni avverse.
L´assessore Telesca ha espresso il proprio
apprezzamento per i
risultati ottenuti ed ha sottolineato la grande
potenzialità e
l´importanza della segnalazione da parte dei cittadini
i quali,
riportando la propria esperienza, possono contribuire
a
migliorare la sicurezza d´uso dei medicinali oggi sul
mercato.
L´esperienza del progetto ha poi contribuito a
sottolineare che
il farmacista è in grado di fornire un importante
contributo sia
in termini di comunicazione all´utenza che di azioni
pro-attive
verso i cittadini per stimolarne il coinvolgimento
diretto nelle
scelte di salute e nell´educazione sanitaria.
I risultati di questa esperienza, che ha proiettato in
termini di
numerosità di segnalazioni il Friuli Venezia Giulia
per la prima
volta oltre gli standard richiesti dall´Organizzazione
mondiale
della Sanità, saranno presto discussi con tutte le
Regioni che
hanno aderito al progetto e, tenuto conto del
gradimento che i
cittadini e gli stessi farmacisti hanno manifestato
verso
l´iniziativa, è auspicabile che il progetto possa
proseguire.
L´esperienza realizzata infatti ha trovato
particolarmente
soddisfatti i cittadini che hanno apprezzato
l´interesse delle
istituzioni e degli operatori sanitari nei confronti
dei
potenziali problemi a cui di sovente incorrono quando
si assumono
medicinali.
L´auspicio è che dalle diverse esperienze a confronto
possa
concretizzarsi un´attività strutturata e continua che
metta
sempre al centro i cittadini il cui coinvolgimento
nella
segnalazione può contribuire a migliorare la salute di
tutti
rendendo l´utilizzo dei farmaci più sicuro.
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FVG: ADRIANO MARCOLONGO NUOVO DIRETTORE REGIONALE DELLA SALUTE |
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Cividale
del Friuli, 17 luglio 2013 - La Giunta regionale ha nominato
Adriano Marcolongo nuovo direttore centrale della
Salute e
Politiche sociali.
Il curriculum di Marcolongo e le sue competenze hanno
determinato
la nomina ad un incarico che dovrà supportare
l´assessorato e la
Giunta nella conduzione della Sanità regionale .
In particolare, le conoscenze e le esperienza maturate
da
Marcolongo nella programmazione sanitaria, nello
sviluppo
informativo e nell´organizzazione sanitaria saranno
determinanti
nell´attuazione delle politiche riformatrici e nella
definizione
della programmazione sociosanitaria in regione.
La Giunta regionale ha fatto una scelta intesa a
garantire al
sistema sanitario regionale una gestione competente e
di alta
qualificazione professionale.
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BASILICATA: PRONTO SOCCORSO, IN UN QUESTIONARIO IL GRADIMENTO DEI PAZIENTI |
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Potenza, 17 luglio 2013 - Quanto sono soddisfatti i
cittadini che si rivolgono ai presidi di Pronto Soccorso lucani? Il livello di
accoglienza, di cure e di informazioni è all’altezza delle loro aspettative?
Per rispondere a questi e ad altri quesiti la Regione Basilicata ha chiesto che
venisse effettuata un’indagine nelle Aziende sanitarie lucane con l’obiettivo
di rilevare l’esperienza e il grado di soddisfazione di un campione di utenti
del servizio di Pronto Soccorso.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore
regionale alla Salute, Attilio Martorano - era quello di far emergere con
chiarezza il livello di gradimento dei pazienti che si rivolgono al nostro
servizio di Pronto Soccorso perché conoscere i dati significa poterli
migliorare”.
L’indagine ha riguardato un campione di 1327 pazienti
che nel periodo ottobre-novembre 2012 si sono recati in un Pronto Soccorso
lucano, nelle sedi di Potenza, Matera, Melfi, Lagonegro, Policoro e Villa
d’Agri.
I pazienti del campione hanno ricevuto a casa un
questionario cartaceo da compilare e restituire utilizzando una busta
preaffrancata allegata o, in alternativa, il paziente ha potuto scegliere di
compilare il questionario via web. Il quadro che è emerso promuove il servizio
di Pronto Soccorso con una nota critica sui tempi di attesa.
La valutazione del personale del triage (il primo
momento di accoglienza e valutazione di pazienti in base a criteri definiti che
consentano di stabilire la priorità di intervento) è positiva: il 73 per cento
dà una valutazione buona o ottima alla cortesia, il 71,5 per cento alla sua
capacità di comprendere la gravità del problema di salute. La valutazione delle
strutture evidenzia un giudizio positivo per il comfort della sala d’attesa (60
per cento dei giudizi sono ottimi o buoni), la sua pulizia (71 per cento ottimo
o buono e la pulizia dei bagli (60 per cento). Qualche criticità si registra
sui tempi di attesa (l’82 per cento dei pazienti ha atteso meno di un’ora per
la visita del medico, l’8 per cento ha dichiarato oltre due ore) e per il
controllo del dolore: i pazienti ritengono che il personale del Pronto Soccorso
non abbia fatto quanto possibile per controllare il dolore; tuttavia il 27 per
cento dà una valutazione ottima o buona e il 30 per cento è ampiamento
soddisfatto. Per quanto riguarda l’informazione ricevuta in merito alle proprie
condizioni di salute, il 65 per cento dichiara di essere stato informato
adeguatamente sia sulle sue condizioni che sui trattamenti, il 22 per cento
dichiara di non aver ricevuto alcuna informazione e il 17 di aver ricevuto
informazioni discordanti. Più che positivo il giudizio sul personale medico e
infermieristico: il 70 per cento dei pazienti ha dichiarato che il personale “è
sempre stato disponibile ad aiutare”, che è stato cortese (69 per cento), che
ha fornito informazioni chiare (67 per cento) e che i colloqui “si sono svolti
nel rispetto della privacy (78 per cento). Meno positiva la loro capacità di
aiutare i pazienti a superare ansie e preoccupazioni: i medici hanno ottenuto
il 48 per cento di giudizi postivi, gli infermieri il 42.
In conclusione oltre il 65 per cento dei pazienti dà
una valutazione ottima o buona della qualità dell’assistenza ricevuta (solo l’8
per cento si dichiara insoddisfatto) e al lavoro di squadra (solo l’8 per cento
non è soddisfatto); soltanto il 3,3 per cento non tornerebbe a farsi curare
nello stesso Pronto Soccorso.
Nell’ambito della stessa indagine, un altro
questionario è stato sottoposto agli operatori e ai dipendenti delle aziende
sanitarie per rilevare la loro soddisfazione in relazione ad alcuni aspetti del
clima interno aziendale. I dati fanno registrare livelli di gradimento diversi
da azienda ad azienda.
“L’azione del governo regionale e del Dipartimento –
ha detto l’assessore Martorano - è volta a mettere a disposizione delle
direzioni strategiche aziendali e dei vari responsabili delle strutture
ospedaliere, un sistema di informazioni utile per migliorare la qualità
dell´assistenza ed il clima interno. Sono certo che i direttori generali
faranno tesoro di questo lavoro che la Regione mette loro a disposizione,
intervenendo in maniera puntuale per risolvere le criticità emerse. La Regione
– ha concluso Martorano - continuerà a monitorare i dati nella loro
evoluzione”.
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1800 VOLONTARI PER L’UNIVERSIADE TRENTINO 2013 |
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Trento, 17 luglio 2013 - Superata la soglia delle 1500
candidature necessarie per supportare la grande manifestazione sportiva che si
terrà a dicembre. Iniziata nei giorni scorsi la fase di selezione dei volontari
per competenza con gli incontri di ciascuna area. Entusiasmo e disponibilità a
mettersi in gioco per vivere un’esperienza unica e mostrare l’ospitalità e
l’efficienza trentina a livello internazionale
Sono oltre 1800 le persone che hanno risposto
all’appello dell’Universiade Trentino 2013. Si è chiusa quindi con un successo
di adesioni la campagna di reclutamento dei volontari per la grande
manifestazione sportiva universitaria che il Trentino ospiterà dall’11 al 21
dicembre. L’obiettivo iniziale di raccogliere almeno 1500 adesioni è stato
raggiunto e superato grazie alle candidature spontanee che sono arrivate da
varie parti del Trentino ma anche dal resto d’Italia e dall’estero. Una squadra
di persone volenterose che, con il proprio impegno silenzioso e gratuito,
saranno i veri protagonisti dell’Universiade e renderanno possibile il
funzionamento della macchina organizzativa.
Una prima selezione ha permesso di indirizzare i
volontari nelle aree di interesse in base alle preferenze espresse in fase di
candidatura e alle competenze richieste per le varie mansioni. Nei giorni
scorsi sono iniziati gli incontri di ciascuna area per perfezionare le squadre
di staff. Dopo il primo incontro di inizio luglio dedicato all’area supporto
alle delegazioni internazionali, nei giorni scorsi si sono riuniti i candidati
volontari delle aree Servizio anti-doping, cerimoniale ed eventi, Comunicazione
e marketing, Sorveglianza e controllo accessi, Servizi di catering, Controllo
accrediti. Oggi, invece, è stata la volta dell’area Ufficio stampa, Ospitalità
e accoglienza e Supporto It all’organizzazione.
Agli incontri informativi e di selezione hanno preso
parte, in media, due terzi dei volontari che sono stati pre-selezionati.
Durante la serata sono stati illustrati i compiti del volontario in ciascuna
area e simulata una giornata tipo durante l’Universiade. I volontari sono stati
presentati al rispettivo capo area che ha dato loro il benvenuto nella squadra
e ha illustrato compiti e aspettative per ciascun ruolo.
I volontari saranno attivi in funzione dei propri
impegni e delle necessità di ciascuna area. Alcuni di loro hanno già iniziato a
operare, altri saranno attivi a partire da settembre, mentre altri ancora
soltanto durante l’evento. I volontari si sono presentati a questi primi
appuntamenti con molto entusiasmo e disponibilità a mettersi in gioco. Tanti di
loro hanno deciso di aderire per sentirsi parte di un momento storico per lo
sport trentino. Altri hanno voluto testare sul campo la propria abilità con le
lingue straniere o sentirsi utili svolgendo piccoli o grandi lavori affini alla
propria professione. Tutti però sono pronti a vivere grandi emozioni al fianco
di atleti e studenti di ogni nazionalità, tenendo alta la bandiera
dell’ospitalità trentina.
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