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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Luglio 2013 |
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ACCORDO ENEA-TOSHIBA PER SVILUPPO SISTEMI DI ACCUMULO ELETTRICO D´AVANGUARDIA PREVISTA LA REALIZZAZIONE DI UN LABORATORIO COMUNE PER LO SVILUPPO DI SISTEMI DI ACCUMULO PER LE SMART GRID E PER LA MOBILITÀ ELETTRICA |
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Roma, 17 luglio 2013 - L’enea e Toshiba T&d Europe
hanno firmato ieri un Protocollo
d’Intesa per sviluppare attività congiunte nei settori dell’efficienza
energetica, delle tecnologie per le energie rinnovabili, delle smart grid e dei
sistemi di accumulo per le reti elettriche e per la mobilità elettrica.
L’accordo è stato firmato da Giovanni Lelli, Commissario dell’Enea, e da
Takeshi Yokota, Corporate Executive Vice President di Toshiba, alla presenza di
Leonardo Senni, Capo Dipartimento Energia, Ministero dello Sviluppo Economico e
di Aurelio Regina, Vice Presidente di Confindustria per lo Sviluppo Economico e
per l´Energia. La collaborazione prevede come primo passo la realizzazione di
un laboratorio congiunto presso il Centro Ricerche Enea della Casaccia, alle
porte di Roma, per lo sviluppo e la
sperimentazione di sistemi di accumulo per le reti elettriche e per la mobilità elettrica.
Toshiba Corporation è una società multinazionale
giapponese, tra le prime 100 aziende al mondo per fatturato, leader
nell’innovazione tecnologica nei settori delle infrastrutture fisse e mobili,
dei dispositivi elettronici ad alta tecnologia e dell’elettronica di consumo.
Giovanni Lelli, Commissario dell’Enea, ha
sottolineato: “L’accordo con Toshiba,
una delle più importanti aziende al mondo, rientra negli obiettivi dell’Enea di
collaborare con partner industriali di alto livello tecnologico in attività di
ricerca e sviluppo per la massima valorizzazione della nostra offerta
tecnologica e, in questo caso, per promuovere l’eccellenza italiana all’estero.
Siamo certi di poter offrire al nostro partner Toshiba un supporto
tecnico-scientifico di eccellenza, a cui si potrà aggiungere la collaborazione
con i nostri partner industriali italiani che operano nel settore delle energie
rinnovabili. Sono fiducioso che questo accordo avrà significative ricadute
commerciali per entrambi i paesi.”
Ha fatto da cornice alla firma dell’accordo il
workshop “Storie di ricerca e di impresa: innovare si può!”, un’occasione per
presentare alcuni casi di successo di imprese italiane che hanno investito in
innovazione. Fattore determinante di questo successo è stata la collaborazione
tra queste realtà imprenditoriali e il sistema della ricerca pubblica, in
particolare l’Enea, che ha favorito il trasferimento tecnologico dei risultati
delle proprie attività di ricerca e dei suoi brevetti, nonché curato la
qualificazione dei prodotti e dei processi produttivi. A raccontare queste
esperienze sono stati gli stessi imprenditori e ricercatori Enea, che hanno
lavorato insieme allo sviluppo di realtà imprenditoriali innovative nei settori
della superconduttività per la fusione nucleare, del solare a concentrazione,
del recupero di terre rare da dispositivi dismessi e della valorizzazione dei
sottoprodotti agroalimentari.
Giovanni Lelli ha poi aggiunto: “Gli investimenti in
innovazione e ricerca sono determinanti per lo sviluppo del nostro tessuto
produttivo, per creare nuova occupazione qualificata, per permettere alle
imprese italiane di competere sui mercati globali e per il rilancio della
nostra economia. Diversi sono i casi di imprese nazionali che sono diventate
leader in settori tecnologici di eccellenza grazie alla collaborazione con
l’Enea, e mi riferisco in particolare alla creazione di una filiera italiana di
imprese attive nel campo della fusione nucleare con prodotti ad alto contenuto
tecnologico, che sono riuscite ad aggiudicarsi oltre la metà delle commesse
dell’Unione Europea in questo settore.”
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CARBURANTI, ZANONATO INCONTRA PETROLIERI LA PROSSIMA SETTIMANA |
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Roma 17 luglio 2013- Il
Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, entro la prossima
settimana, incontrerà presso la sede di via Veneto del Mise le principali
compagnie attive nel settore petrolifero per fare il punto sull´andamento dei
prezzi dei carburanti. |
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ENERGIA: CONSEGNATO A ZANONATO PIANO DEFINITIVO SMART SUSA VALLEY NEI PROSSIMI GIORNI CI SARA´ UN INCONTRO POLITICO/TECNICO A ROMA PER DISCUTERE NEL MERITO GLI INTERVENTI |
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Torino, 17 luglio 2013 - Durante la presentazione della
nuova linea elettrica di interconnessione Italia-francia, l’assessore al Lavoro
della Regione Piemonte Claudia Porchietto ha consegnato in rappresentanza del
presidente Roberto Cota al ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato il
progetto territoriale denominato “Smart Susa Valley (Ssv)”. Un’azione che ha
incassato pubblicamente l’interessamento del rappresentante del Governo.
"Lo scopo – ha spiegato l’esponente della Giunta
Cota - è quello di superare la logica prevalente delle compensazioni come fonte
di finanziamento per opere di carattere locale e non connesse tra loro. In
questo documento rafforziamo l’idea di un "regime speciale" in grado
di concorrere, in accompagnamento alla nuova linea transeuropea, a trasformare
la Valle di Susa da area interna a centro della vita e dell’economia del nostro
Paese. Una esigenza che la Regione Piemonte sta ribadendo sin dalla vicenda
delle Acciaierie Beltrame e che deve essere messa a sistema per tutelare
un’area territoriale che altrimenti rischia la desertificazione economica e
produttiva".
La nota è il frutto del lavoro di Regione Piemonte,
Provincia di Torino e il supporto di partner pubblici e privati (in particolare
Acsel, Topix, Siti, Iren, Finpiemonte, Confindustria). Un modo innovativo di
fare rete per il territorio. Il documento approfondisce 7 temi fondamentali,
tra i quali emergono: l’utilizzo razionale del potenziale energetico di valle
anche connesso alle filiere produttive locali; l’efficienza energetica dei
sistemi insediativi e in particolare degli edifici pubblici; promozione delle
fonti rinnovabili finalizzate all´autoconsumo (in particolare studio di
soluzioni per l’alimentazione elettrica dei cantieri della Nltl e delle
stazioni con energia prodotta da fonti rinnovabili) e infine azioni finalizzate
alla riduzione dei costi energetici per le imprese della Valle al fine di
favorire la ripresa di competitività evitando la tendenza attuale alla
delocalizzazione all’estero o addirittura la chiusura degli stabilimenti
italiani (caso Beltrame).
L’obiettivo è che venga riconosciuta al territorio
della Valle di Susa una riserva di capacità di trasporto di energia elettrica
(sulla base dei consumi) rispetto al volume trasportato attraverso la frontiera
franco italiana tramite il nuovo cavidotto Hvdc approfondendo, attraverso lo
studio di casi reali (Repubblica di San Marino e Città del Vaticano), le
modalità di attuazione operativa della proposta articolata in diverse fasi ed i
vantaggi che una tale soluzione produrrebbe per la valle (sia per il tessuto
produttivo che per gli enti locali e quindi per i cittadini) e le possibili
ricadute a livello del Paese.
Nei prossimi giorni il presidente Cota e l’assessore
Porchietto saranno ricevuti a Roma per approfondire l’argomento nelle sue
valenze tecniche e politiche.
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LOMBARDIA, FACTOR 20: PROGETTO A SOSTEGNO DELLE RINNOVABILI OTTIMA BASE DI CONOSCENZA PER PIANO ENERGETICO |
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Milano, 17 luglio 2013 - Regione Lombardia ha ospitato ieri
un seminario per fare il punto sull´andamento di
´Factor 20´,
cioè quel progetto condotto sperimentalmente in alcuni
Comuni
della Provincia di Bergamo (Piazzatorre, S. Omobono
Terme e
Alzano Lombardo) sull´utilizzo della biomassa forestale
al
servizio di piccole reti di teleriscaldamento e
sull´esperienza
di altri Comuni del territorio regionale impegnati
nella
valorizzazione di questa particolare risorsa
energetica
rinnovabile.
´Il tema è di primaria importanza nel quadro delle
politiche ambientali ed energetiche di Regione
Lombardia - ha
commentato l´assessore reginale all´Ambiente, Energia
e Sviluppo
sostenibile, Claudia Maria Terzi -. È infatti in fase
di
elaborazione il nuovo Piano Energetico Ambientale
Regionale
(Pear), che sarà lo strumento cardine per il
raggiungimento
degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni
di gas
serra e dei consumi energetici, nonché di aumento
dell´uso delle
fonti energetiche rinnovabili´. ´Per soddisfare
efficacemente
questi obiettivi è essenziale - ha concluso - essere
dotati di
validi strumenti di misurazione che ci dicano se
stiamo andando
nella giusta direzione. Il progetto Factor20, grazie
alla
sperimentazione fatta nell´ambito dell´utilizzo della
biomassa
forestale al servizio di piccole reti di
teleriscaldamento in
alcuni comuni bergamaschi, è una best practice che
potrà fornire
un´importante base di conoscenza per la realizzazione
e il
monitoraggio
del bilancio energetico regionale´. |
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LOMBARDIA: METANO FIRMA ACCORDO PER NUOVI IMPIANTI INSEDIAMENTO DELLA NUOVA CONSULTA CARBURANTI |
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Milano, 17 luglio 2013 - ´Regione Lombardia crede nella diffusione
sempre maggiore di gas metano´. Lo ha detto
l´assessore al
Commercio, Turismo e Terziario , Alberto Cavalli, al
termine
della seduta d´insediamento della nuova Consulta
carburanti,
questa mattina a Palazzo Lombardia.
Accordo Interregionale - L´incontro è stato anche occasione per
la sottoscrizione di un accordo interregionale per lo
sviluppo
della rete di distribuzione del metano, nella rete
autostradale
delle regioni
Lombardia, Piemonte, Liguria e Emilia Romagna,
frutto di una delibera di Giunta, approvata nelle
scorse
settimane. L´accordo, siglato con l´Aiscat,
(Associazione
italiana società concessionarie autostrade e trafori),
Legambiente e Unione Petrolifera, prevede la
programmazione di
altri 7 impianti del carburante eco-compatibile, sulla
rete
autostradale lombarda, che si aggiungono agli 8
esistenti. ´
Regione Lombardia è oggi la seconda regione
d´Italia per numero
di impianti a metano attivi, la prima per numero a
basso impatto
ambientale - ha spiegato l´assessore Cavalli - ma vogliamo che
il numero cresca anche sulle strade ordinarie, statali
e
provinciali, e entro la fine di quest´anno riusciremmo
a passare
da 144 impianti a 150, nella nostra regione´.
Risposta Degli Automobilisti - ´L´ utilizzo di questi
impianti
eco-compatibili - ha sottolineato l´assessore Cavalli-
è ridotto
per una limitata presenza nelle autostrade. Negli
ultimi anni il
consumo di gas metano è più che raddoppiato con un
incremento di
crescita anche superiore a quello del Gpl, mentre il
consumo
della benzina e anche del gasolio va sensibilmente
calando ,
perché più legato alla crisi. Ormai stimiamo che il
consumo di
benzina sia del 20, 25 per cento in meno di quello
´ante crisi´,
cioè del 2008´.
Linee Programmatiche Consulta - Nella prima seduta di
insediamento si è discusso anche di programmazione del
settore ´
Questo organismo- ha rimarcato l´assessore- tiene
insieme tutti
gli attori del comparto: i produttori, i gestori , gli enti
locali, i consumatori e le forze sindacali´. Nella
seduta
d´insediamento la nuova Consulta ha iniziato a
discutere le
linee di legislatura. ´Dal punto di vista normativo -
ha detto
l´assessore Cavalli-
le maggiori criticità sono rappresentate
dalla contrazione dei consumi a causa della
persistente crisi
economica, dal peso sproporzionato che ha assunto la
tassazione
e dalle criticità espresse da alcune parti della
filiera, in
particolare dai gestori´.
Regione Lombardia A Sostegno Dell´elettrico - ´Nel
programma
regionale di sviluppo, approvato recentemente dal
Consiglio
regionale, il tema dei carburanti eco-compatibili , è
un tema
prioritario - ha concluso Cavalli- per questo abbiamo
messo in
campo impianti-pilota di carburanti come quelli a
idrogeno,
idrometano, e
soprattutto elettrico. Vogliamo essere infatti,
sempre più vicini a chi promuove l´utilizzo di energia
elettrica, come motore dell´autotrazione´.
Scheda Consulta -
La Consulta carburanti è prevista dall´art.
18 della l.R. 5
ottobre 2004, n. 24. Le competenze previste
sono di tipo consultivo, di analisi e formulazione di
proposte
in ordine al processo di ristrutturazione ed
ammodernamento
della rete di distribuzione dei carburanti. Atttivita´ In Corso
- Il metano,
come carburante, è stato individuato fin dalla
precedente legislatura come la soluzione ´ponte´ per
arrivare
all´utilizzo di carburanti puliti come l´idrogeno.
Pertanto il
metano potrà diventare una valida alternativa ai
carburanti
tradizionali solo se la sua rete di distribuzione
diventerà
capillare. L´attività prevalente quindi ha riguardato
il
potenziamento della rete nell´ottica di dare un
contributo
concreto alla grande questione ambientale.
Componenti - Sono rappresentate le Associazioni di
categoria che
operano nel settore della distribuzione al minuto di
carburanti:
Unione petrolifera, sindacati dei gestori, soggetti
istituzionali (comandi prov.Li dei Vigili del fuoco,
Agenzia
delle dogane, Anci,
in rappresentanza dei comuni, Upl,
in
rappresentanza delle Province, Anas),e associazioni dei
Consumatori.
Ruolo - In concreto il contributo della Consulta, riguarda
la
condivisione delle modifiche e dell´aggiornamento
delle norme
come, il contributo dato per la stesura della nuova
legge
regionale, del documento di programmazione e dei
procedimenti
amministrativi. La finalità è quella del confronto fra
le varie
componenti che costituiscono il mondo della
distribuzione dei
carburanti.
Risultati Raggiunti - Tra i risultati di maggiore
rilievo,
l´accordo del 2006 per attivare programmi di sviluppo della
rete metano senza compromettere gli interessi delle parti
rappresentate. La conclusione di tale accordo, ha
costituito un
punto di svolta nelle politiche di promozione del
prodotto
metano. Di rilievo è stato poi il contributo fornito
nel
definire il provvedimento , condiviso da tutti i
componenti, in
materia di
orari di servizio e turni festivi di apertura,
determinante ai fini della risoluzione di
questioni che
potevano
rivelarsi di grave conflitto. |
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MECCATRONICA SI SVELA: È LA PIÙ GRANDE SOPRAELEVAZIONE IN LEGNO OLTRE 18 MILA METRI CUBI DI UFFICI COSTRUITI CON LEGNAME PROVENIENTE DAI BOSCHI DELLA VAL DI FIEMME |
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Trento, 17 luglio 2013 E’ la più grande sopraelevazione in legno
mai realizzata in Trentino: 18 mila metri cubi di volume, 1.500 metri cubi di
abete proveniente dai boschi della val di Fiemme, 1.200 metri cubi di pannelli
X-lam realizzati a Cavedine, 410 finestre in legno. L’edificio produttivo del
Polo della Meccatronica di Rovereto, i cui lavori si concluderanno ad inizio
novembre, ha aperto per la prima volta le porte a progettisti ed esperti ma
anche a cittadini interessati a scoprirne i segreti della parte in legno
costruita secondo i requisiti fissati dal regolamento tecnico di certificazione
Arca. Una costruzione, quella commissionata da Trentino Sviluppo, che combina
un’elevata sostenibilità ambientale (il legno utilizzato per costruirlo
ricresce nei boschi trentini in appena 18 ore) a notevoli performance di
efficienza energetica, isolamento acustico e di resistenza a fuoco e terremoti.
La presentazione nel tardo pomeriggio di giovedì in una Tavola rotonda con
esperti, progettisti ed aziende coinvolte nei lavori.
Un momento di confronto aperto da Diego Laner,
presidente di Trentino Sviluppo, che ha evidenziato il nesso tra il progetto di
Polo della Meccatronica e la qualità costruttiva garantita da Arca. «Un settore
altamente tecnologico come la meccatronica – ha sottolineato Laner - non poteva
localizzarsi in un edificio normale, ma doveva sposare un altro modo di
costruire, all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. Qui si sposano
la tecnologia meccatronica con quella di Arca, un binomio che, ne sono certo,
sarà vincente».
È toccato quindi agli altri interventi illustrare da
diversi punti di vista vision, progetto fino ai dettagli costruttivi del
cantiere: Mauro Casotto, amministratore unico di Arca Casa Legno, Nicola
Carlin, responsabile dell’iter di certificazione Arca, Luca Oss Emer,
progettista e consulente strutture dell’edificio ed esperto Arca Efficienza
Involucro, Marco Lucchetti, responsabile dell’area Normativa di Federlegno
Arredo. Sono intervenute, moderate da Stefano Menapace, Coordinatore Tecnico Arca
anche le aziende coinvolte nella costruzione, con Luca Fronza (Collini Lavori),
Silvio Pedrotti e Manuel Buffi (Essepi Xxl), Stefano Cattoi (Segheria della
Magnifica Comunità di Fiemme).
Il Parco Tecnologico, grande edificio di 20 mila metri
quadrati su tre piani dove già in autunno Trentino Sviluppo ospiterà le aziende
che daranno vita alla prima cellula produttiva del Polo Meccatronica, è già di
per sé una struttura in grado di garantire un’elevata flessibilità di utilizzo,
grazie ad una maglia strutturale di 6 metri per 12 metri, all’altezza
rispettivamente di 6 metri al piano interrato e 5 metri a piano terra, e alle
portate dei solai, in grado di sostenere rispettivamente fino a 3.000 e 1.000
chilogrammi a metro quadrato. Il tutto garantendo il massimo livello di
sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di raggiungere gli standard top
“Platinum” fissati dal protocollo Leed.
Ma il suo cuore “verde” batte in particolare nella
sopraelevazione, cinque edifici interamente costruiti in legno - 18 mila metri
cubi di volume, 3.500 metri quadrati di superficie utile - che saranno adibiti
ad uffici. La Provincia autonoma di Trento e Trentino Sviluppo hanno così
voluto subito sperimentare, su un proprio cantiere, gli standard fissati dal
regolamento tecnico Arca, primo sistema di certificazione in Italia per le
costruzioni con struttura portante in legno.
Per costruirla il pool di imprese guidate da Collini
Lavori hanno impiegato 7.400 metri quadrati di X-lam, cioè pannelli
prefabbricati a strati incrociati, realizzati nello stabilimento Essepi Xxl di
Cavedine, che a sua volta per produrre i 1.200 metri cubi di pannelli ha
utilizzato 1.500 metri cubi di assi di abete Fiemme certificato Fsc provenienti
da Ziano e precisamente dalla segheria della Magnifica Comunità di Fiemme. Un
esempio di filiera corta, a “chilometro zero”, dato che i mezzi pesanti hanno
percorso complessivamente meno di 200 chilometri per trasportare i tronchi dal
bosco alla segheria, da questa allo stabilimento che li ha trasformati in
pannelli e poi fino al cantiere di Rovereto per la posa in opera di pareti e
solai.
C’è poi il legno utilizzato per costruire le 410
finestre, ma anche i 5.855 metri quadrati di listoni, i 4.000 mq di tavolato, i
798 mq di perline in legno di abete e i 163 metri cubi di travi utilizzati per
la copertura.
Il cantiere, i cui lavori sono iniziati il 10
settembre 2012, verrà consegnato il 5 novembre prossimo in appena 421 giorni
consecutivi di lavoro. Ma il ritmo di avanzamento della sopraelevazione in
legno è ancora più importante: la posa, iniziata il 19 marzo 2013, si è
conclusa il 23 aprile scorso, con il cantiere che è avanzato di 260 metri cubi
(o 65 metri quadrati) al giorno. Una velocità di costruzione resa possibile
dalla prefabbricazione dei pannelli X-lam.
La progettazione e realizzazione secondo i parametri
di qualità certificati da Arca, che dal livello iniziale Silver dovrebbero
salire al Gold, garantirà inoltre performance di assoluto rilievo. I primi test
già effettuati dai tecnici di Cnr-ivalsa e dall’organismo terzo di
certificazione Tuv Italia evidenziano valori di permeabilità all’aria molto al
di sotto dei minimi richiesti dallo standard Passivhouse e dalla normativa
provinciale per la classe energetica A+, così come i test acustici stanno
confermando valori di comfort di assoluto rilievo. L’edificio in legno è R60,
quindi garantito per resistere senza crolli strutturali per 60 minuti in caso
di incendio, ed è praticamente indistruttibile per quanto riguarda la
resistenza ai terremoti.
Ma la parte dove il legno dà indubbi vantaggi dal
punto di vista economico è quella che riguarda l’efficienza energetica. Le
pareti esterne sono protette da uno strato isolante di 8+6 centimetri di
spessore in fibra di legno, a cui si va a sommare il pacchetto strutturale del
legno (anch´esso con buona proprietà isolanti) ed uno strato di 4 centimetri
interno di lana di roccia; il risultato è una trasmittanza termica di 0,16
W/mqk, contro i 0,34 W/mqk previsti dalla normativa. Anche i serramenti esterni
garantiscono ottimi valori di isolazione e sono dotati di frangisole per
contenere l´irraggiamento solare durante i mesi estivi.
Il tutto all’insegna della sostenibilità. Da
un’elaborazione realizzata da Marco Fellin, ricercatore del Cnr-ivalsa, su dati
forniti dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento
(“Rapporto stato delle Foreste e della Fauna”, giugno 2010) è stato infatti
calcolato che i 2.100 metri cubi “in piedi” utilizzati per realizzare la parte
strutturale dell’edificio Meccatronica corrispondono alla quantità di legno che
ricresce nei boschi trentini in 18 ore e 36 minuti. Detto in altri termini, in
meno di una giornata le foreste trentine producono in maniera del tutto
naturale e sostenibile l’intera quantità di legno necessaria per costruire i 18
mila metri cubi dell’intera sopraelevazione in legno, ovvero 3.500 metri
quadrati di uffici.
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DAI BOSCHI DELLA VAL DI FIEMME ALLA MECCATRONICA: IL VIAGGIO DEL LEGNO |
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Trento, 17 luglio 2013 - Un viaggio lungo e corto al tempo stesso.
Meno di 200 chilometri, tanti ne hanno percorsi i 2.100 metri cubi di abete con
il quale è stata costruito l’edificio produttivo del Polo della Meccatronica a
Rovereto. Un intero piano, oltre 3.500 metri quadrati di uffici, realizzati in
appena 34 giorni utilizzando una quantità di legno che ricresce nei boschi
trentini in meno di una giornata, precisamente 18 ore e 36 minuti. Ma prima di
poter essere tagliati gli abeti della Val di Fiemme devono aspettare almeno 130
anni, in un ciclo naturale dove l’uomo entra in punta di piedi. Al viaggio del
legno, ripercorrendo a ritroso la filiera corta di un materiale a “chilometri
zero”, sono dedicati tre brevi video documentari con i quali Trentino Sviluppo
ed Arca Casa Legno hanno voluto tener traccia delle varie lavorazioni e di chi,
con le proprie abilità e conoscenze, ne è il protagonista: dall’antico lavoro
del boscaiolo allo stabilimento hi-tech dove nascono i panelli X-lam, fino al
montaggio in cantiere.
I tre video documentari sono stati presentati giovedì
11 luglio, in occasione della Tavola rotonda tenutasi proprio dentro il
cantiere del Polo della Meccatronica.
Nel primo video si raccontano le tecniche di
manutenzione e taglio degli alberi nei boschi certificati Fsc della Val di
Fiemme, passando poi alle lavorazioni presso la Segheria della Magnifica
Comunità di Fiemme a Ziano.
Il secondo documentario è interamente dedicato alla
lavorazione hi-tech delle assi di abete che attraverso particolari incroci,
colle e presse vengono trasformate in pannelli X-lam, tecnologia che permette
di ottenere importanti performance sia dal punto di vista energetico e
strutturale sia sotto il profilo della resistenza ai terremoti. Particolare
location lo stabilimento Essepi Xxl di Cavedine.
L’ultima tappa del viaggio del legno è dedicata al
montaggio in cantiere, coordinato dall’impresa Collini: appena 5 settimane
grazie alla prefabbricazione dei pannelli e alle particolari soluzioni tecniche
e logistiche adottate. E dove, oltre ai 1.200 metri cubi di pannelli, sono
stati utilizzati anche 5.855 metri quadrati di listoni, i 4.000 mq di tavolato,
798 mq di perline in legno di abete, 163 metri cubi di travi utilizzati per la
copertura, oltre al montaggio di 410 finestre anch’esse in legno.
Protagonisti di questo singolare viaggio sono Silvio
Chiocchetti, Andrea Bertagnolli, Silvano Gardener e Stefano Cattoi della
Magnifica Comunità di Fiemme, Silvio Pedrotti (Essepi Xxl), Luca Fronza
(Collini Lavori), Mauro Casotto (Trentino Sviluppo) e Gilbert Khawam
(Bonfiglioli Mechatronic Research).
I video sono disponibili sulle web Tv di Trentino
Sviluppo ( http://www.trentinosviluppo.it/ ) ed Arca Casa Legno ( http://www.arcacert.com/ ).
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MILANO - PRIMO SEMESTRE 2013, PREZZI DELLE CASE ANCORA IN CALO |
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Milano, 17 luglio 2013 - La crisi rallenta ancora il
mercato milanese della casa: nel primo semestre del 2013 in città si registra,
rispetto all’anno precedente, una flessione media dei prezzi del -2,9% per gli
immobili residenziali nuovi, di classe energetica A-b-c (che arriva fino al
-4,2% in provincia, zone centrali), del -3,0 per gli appartamenti recenti,
ristrutturati, d’epoca e di pregio e del -3,7% per gli appartamenti vecchi o da
ristrutturare. Un trend che in città vale per il residenziale ma anche per i
negozi (-3,5%), per i box (-4,6%) e per gli uffici (-4%), compresi quelli
direzionali (-3,8%). Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla 43º
edizione della “Rilevazione dei prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano e
Provincia” sul primo semestre 2013 realizzata dalla Camera di Commercio di
Milano attraverso l’azienda speciale Osmi Borsa Immobiliare, in collaborazione
con gli agenti rilevatori Fimaa Milano Monza & Brianza. In particolare
questo listino, come nelle tre precedenti edizioni, prende in considerazione
una nuova tipologia immobiliare: gli appartamenti nuovi/classe energetica
A-b-c, che incorpora nei prezzi immobiliari un cambiamento ormai largamente
recepito dal mercato e che risponde alle sempre più restringenti normative
legate all’edilizia sostenibile e al risparmio energetico.
Più significative le flessioni dei prezzi del prodotto
usato si registrano in provincia, dove, rispetto a cinque anni fa, le
quotazioni degli appartamenti recenti, ristrutturati, d’epoca e di pregio
calano mediamente dell’11% nelle zone centrali dei comuni e del 12% in quelle
periferiche e quelle degli appartamenti vecchi o da ristrutturare del 13% nelle
zone centrali e del 14% in quelle periferiche. E continuano a diminuire le
compravendite, soprattutto in provincia: -21,5% quelle dei primi tre mesi del
2013 rispetto allo stesso periodo del 2012. Un calo nettamente più consistente
di quello registrato a Milano città (-4,8%), che nello stesso periodo vede
rallentare la diminuzione, ma anche rispetto all’Italia (-14,2%). Un trend
negativo legato anche all’andamento dei mutui: l’Ance riporta infatti come tra
il 2011 e il 2012 in Lombardia quelli per acquisto di abitazioni da parte delle
famiglie siano diminuiti del 48,6%, a fronte di una riduzione media nazionale
del 46,4%: un dato che per la Lombardia arriva al -61,3% se si considera il
periodo dal 2007 al 2012 rispetto al -58,1% dell’Italia. In flessione anche i
canoni degli affitti in città: -3,7% in sei mesi e -6,8% in un anno, ma
rispetto a cinque anni fa sono diminuiti del 23,8%. Dove conviene acquistare
oggi rispetto a cinque anni fa. E se il centro tengono i prezzi degli appartamenti
di nuova costruzione, con il picco di 13.300 euro in Vittorio Emanuele – San
Babila, per chi può investire, ci sono zone centrali dove oggi si compra ai
prezzi di cinque anni fa: Missori, Largo Augusto, Repubblica, Tribunale, corso
Venezia. Sempre rispetto a cinque anni fa calano significativamente i prezzi
del nuovo in diverse zone decentrate: Axum-osp. S. Carlo (-12,3%), Baggio-q.to
Romano (-13,1%), Q.re Gallaratese-trenno (-22,1%), Lambrate (-10,3%),
S.giulia-rogoredo (-14,3%), Salomone-bonfadini (-10,2%).
“Ci siamo. Inizia la fase di repricing in particolare
sul prodotto usato, ma anche il nuovo in alcune zone decentrate della città si
assesta a valori che fino a qualche semestre fa non erano immaginabili – ha dichiarato Marco Dettori,
presidente di Osmi Borsa Immobiliare, azienda speciale della Cdc di Milano
- Nei primi mesi del 2013 abbiamo
assistito all’attesa correzione dei prezzi degli immobili usati in particolare
in quasi tutte le zone della città, ma anche gli appartamenti recenti o gli immobili
nuovi sono in una fase di assestamento dei valori. In particolare in alcune
zone periferiche della città il prodotto nuovo si propone al mercato con prezzi
veramente competitivi e qualità in costante crescita. Le zone centrali, in
leggero calo, rappresentano sempre il cuore pulsante del mercato e il
riferimento di maggiore interesse nelle aspirazioni delle famiglie. Calano
ancora a Milano le transazioni, anche se
decisamente meno della media nazionale, ed è ancora calma piatta quanto ai dati
sulle erogazioni dei nuovi mutui alle famiglie per l’acquisto della casa. Tutto
ciò sembra offrire un quadro ben poco brillante della situazione del mercato
milanese, ma riteniamo che le premesse di oggi possano essere sufficienti per
poter immaginare un riavvio del mercato, un mercato diverso, più maturo, con
tempi più lunghi, verosimilmente, ma con un tendenziale incremento delle
compravendite a partire dalla metà dell’anno prossimo.”
“Operare nella città di Milano significa avere un
punto di vista privilegiato sul mercato immobiliare: il Capoluogo, una sorta di
città termometro, ha sempre anticipato le tendenze poi manifestatesi a livello
nazionale – ha dichiarato Vincenzo Albanese, presidente di Fimaa Milano Monza
& Brianza. Nel mercato residenziale, ad esempio, i dati relativi al I
semestre 2013 evidenziano alcune dinamiche molto significative: nel I trimestre
dell’anno è rallentata la flessione delle transazioni residenziali. Seppur in
uno scenario ancora negativo, l’andamento potrebbe essere vicino ad una fase di
normalizzazione. Per quanto riguarda i prezzi si assiste viceversa al
decremento dei valori e, molto probabilmente, nei prossimi mesi tale situazione
tenderà ad accentuarsi. E’ necessario individuare strumenti innovativi per
monitorare le sempre più rapide trasformazioni. La nostra Associazione dedica
infatti molta attenzione alla rilevazione trimestrale del sentiment; i nostri
Associati, ultimo “miglio” della filiera immobiliare, rilevano in tempo reale i
cambiamenti del mercato. Infine sarebbe fondamentale intervenire sul mercato di
sostituzione. Incentivare il meccanismo della permuta potrebbe generare molteplici vantaggi: per il
consumatore, per le imprese costruttrici (che potrebbero “sbloccare” lo stallo
dei cantieri), e per l’intero settore poiché, ri-immettere nel mercato gli
appartamenti usati/rigenerati, comporterebbe un incremento di attività per
moltissime aziende. In uno scenario complessivo ancora in contrazione scorgiamo
qualche segnale in controtendenza che potrebbe far ben sperare”.
Comprare casa a Milano oggi costa meno. Il prezzo
medio di vendita per gli immobili residenziali nuovi/classe energetica A-b-c a
Milano si attesta sui 5.044 euro al metro quadro, passando dai 13.300 euro al
mq (stabili) di Vittorio Emanuele-san Babila in Centro ai 2.650 di
Musocco-villapizzone (stabile), valore raggiunto però da altre zone, sempre nel
Decentramento, che registrano la maggiore discesa in sei mesi: Quartiere
Gallaratese – Trenno (-19,7%), Baggio - Quinto Romano (-8,6%), e Salomone –
Bonfadini (-7,0%). Diminuzioni maggiori in sei mesi nelle altre zone. Stabile
il Centro storico. Nei Bastioni Mercalli – Quadronno (-3,1%) e Conca del
Naviglio - Porta Genova (-2,7%), in Circonvallazione Abruzzi-romagna (-4,4%) e
Libia-cirene (-2,4%). In crescita: Argonne – Corsica (+2,4%) e Greco (+1,6%)
nel Decentramento e Sarpi – Procaccini (+1,1%) in Circonvallazione. In
Provincia di Milano i prezzi del nuovo oscillano tra i 2.246 euro al mq delle
zone centrali dei comuni e i 2.054 euro al mq delle zone periferiche: in
flessione tutte le zone in sei mesi, in particolare Sud Milano (-6,2% zone
centrali e -5,3% zone periferiche), Abbiatense-binaschino (-5,6% sia in centro
che periferia) e Magentino (-5,2% zone centrali e -5,5% zone periferiche).
Continuano a scendere anche i canoni di affitto a Milano. Nel primo semestre
2013 i prezzi di locazione calano del 3,7% rispetto al semestre precedente, ma
la diminuzione in cinque anni arriva al -23,8%. In particolare in sei mesi
scendono i canoni di locazione per monolocali nel Decentramento (-6,4%),
bilocali in Circonvallazione (-7,4%), trilocali e quattro locali nei Bastioni
(rispettivamente: -3,8% e -5,8%). In un anno diminuzione media del 6,8% con
punte in Circonvallazione per bilocali (-12,9%) e quattro locali (-9,7%). Diminuzioni
a due cifre per tutte le tipologie di appartamento in locazione in cinque anni,
in particolare per gli appartamenti di dimensioni maggiori: trilocali (-26,8%)
e quattro locali ed oltre (-25,6%).
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BOLZANO: ECCO IL BANDO DEL NUOVO CARCERE: LA NOVITÀ PROJECT FINANCING STATO-PROVINCIA-PRIVATI |
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Bolzano, 17 luglio 2013 - Da decenni si lavora al problema del
fatiscente carcere di Bolzano, oggi (16 luglio) il presidente della Provincia
Luis Durnwalder e il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria
Giovanni Tamburino hanno presentato la soluzione: una nuova sede pronta tra tre
anni applicando per la prima volta in Italia il project financing alla
costruzione di un carcere. La struttura a Bolzano sud viene realizzata da
privati, finanziata dalla Provincia e gestita dallo Stato con il coinvolgimento
del vincitore del bando di gara.
Il bando di gara europeo per la realizzazione del
nuovo carcere di Bolzano introduce la modalità di project financing ed è la
prima volta in Italia per una struttura penitenziaria. Ad illustrare lo stato
del procedimento e le novità sono stati oggi nel capoluogo il presidente della
Provincia Luis Durnwalder e il Capo Dipartimento dell´Amministrazione
penitenziaria Giovanni Tamburino. La finanza di progetto è un´operazione di finanziamento
a lungo termine che vede coinvolti la Provincia autonoma di Bolzano e soggetti
privati oltreché, ovviamente, del Ministero della Giustizia.
Il presidente Durnwalder ha ricordato che con
l´Accordo di Milano la Provincia contribuisce con 100 milioni di euro all´anno
al risanamento del deficit nazionale e una parte di queste risorse viene
impegnata proprio per l´assunzione di oneri connessi a servizi dello Stato:
"È stato così per la Rai, l´università e il Conservatorio, oggi finalmente
tocca al nuovo carcere, che sará pronto fra tre anni. Non un hotel a 5 stelle,
ma una struttura adeguata, vivibile, con spazi di socialità, di formazione e
lavoro che garantiscano la dignità della persona e facilitino il suo
reinserimento." Il Capo dipartimento Tamburino ha ricordato che l´attuale
carcere risale al 1895, fu concepito per 80-90 persone e oggi ne contiene 125.
Anche a nome degli ultimi due Guardasigilli Severino e Cancellieri, ha
ringraziato la Provincia "della collaborazione per un´iniziativa che fa
onore alla cultura e alla civiltà del Paese." Attualmente in Italia i
detenuti sono 65.600, il dato più basso degli ultimi 3 anni. La media
carceraria nazionale - 110 detenuti per 100mila abitanti - è inferiore a quella
Ue (149).
Durnwalder ha ripercorso l´iter che ha condotto al
bando: Stato e Provincia hanno individuato la localizzazione del carcere, a
Bolzano sud nei pressi dell´aeroporto, la Provincia ha espropriato il terreno
con una spesa di 14 milioni di euro e messo a disposizione le risorse per la
costruzione dell´opera come soggetto attuatore del progetto. Gli indirizzi di
progettazione (studio di fattibilità e costruzione modulare) sono indicati dal
Dipartimento dell´Amministrazione penitenziaria, responsabile della futura
struttura, mentre l´aggiudicatario della gara potrà gestire i servizi - tra cui
mensa, lavanderia, spazi comuni - in concessione ventennale. Tocca ora
all´imprenditoria presentare le offerte: anche i programmi di socializzazione
proposti avranno un peso importante nel punteggio finale. I criteri di
valutazione, infatti, puntano molto sulla qualità.
I dati centrali del nuovo carcere: capienza di 220
detenuti, 100 operatori di polizia penitenziaria, 30 posti per agenti in
caserma, 25 unità di personale civile. Al di fuori della cinta muraria sono
previsti il controllo accessi, la Direzione e i relativi alloggi, la sezione
dei detenuti semiliberi. Entro la cinta muraria, oltre alla sezione di
reclusione, saranno ricavati tra l´altro l´infermeria, gli spazi per il lavoro,
una sala polivalente, una palestra, i servizi cucina e lavanderia. I costi
dell´opera, comprensivi di lavori, arredi, imprevisti e Iva sono stimati in 63
milioni di euro. Sulla tempistica: entro novembre 2013 le imprese interessate
al bando devono presentare le offerte, tra gennaio e giugno 2014 è prevista la
progettazione esecutiva del nuovo carcere, da luglio 2014 a giugno 2016 il
tempo utile di esecuzione dei lavori. La consegna del nuovo istituto
penitenziario di Bolzano è fissata per giugno 2016.
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INDESIT, ENTRO LUGLIO ALTRI DUE INCONTRI E A SETTEMBRE VERIFICA POSSIBILE ACCORDO TAVOLO AL MISE, INDIVIDUATO IL PERCORSO PER UN CONFRONTO DI MERITO |
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Roma, 17 luglio 2013-
Con la disponibilità dell’azienda ad accogliere l’invito del Ministro Flavio
Zanonato ad un confronto di merito, per la vertenza Indesit si apre
una fase nuova, della quale la riunione ieri al Ministero dello Sviluppo
Economico è stata concreta testimonianza.
L’incontro infatti-
presieduto dal Sottosegretario Claudio De Vincenti- ha fatto registrare
la volontà delle parti di procedere nella discussione attraverso due tavoli
tecnici, convocati- presso il Mise- in un breve arco di tempo. A metà settembre,
poi, in un tavolo generale si tireranno le somme per verificare l’esistenza o
meno delle condizioni per un accordo che salvaguardi produttività e
occupazione.
Alla riunione odierna
hanno preso parte il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca
e l’Assessore alle Attività Produttive Sara Giannini, l’Assessore
al Lavoro della Regione Campania Severino Nappi, l’azienda (con il
direttore delle risorse umane Gianluca Grondona e il direttore industriale
Antonio Gambuzza), le rappresentanze sindacali nazionali e
territoriali.
L’appuntamento col
primo tavolo tecnico è per venerdì prossimo 19 luglio e vedrà istituzioni e
azienda affrontare il tema degli investimenti e di possibili interventi
pubblici. Il secondo tavolo tecnico si riunirà nella prossima settimana e avrà
come protagonisti azienda, sindacati e Mise. All’odg, i volumi produttivi, la
tipologia del prodotto e il costo del lavoro.
A metà settembre,
infine- come già detto- il tavolo tornerà a riunirsi per valutare i risultati
delle riunione tecniche.
Il Sottosegretario De
Vincenti- nel chiudere il dibattito- ha sottolineato favorevolmente
l’atteggiamento di azienda e organizzazioni dei lavoratori che “consente di
aprire una fase diversa, quella di un approfondimento tematico”. Con l’obiettivo
di trovare, in un tempo tutto sommato breve, le ragioni di un’intesa capace di
sventare il pericolo di 1.425 esuberi.
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MOVIMPRESE – NATI MORTALITÀ DELLE IMPRESE ITALIANE – II TRIMESTRE 2013 IMPRESE: +26MILA TRA APRILE E GIUGNO (+0,4%) 100MILA LE ISCRIZIONI, MA IL BILANCIO È IL PIÙ MODESTO DEGLI ULTIMI DIECI ANNI DA GENNAIO FALLIMENTI IN CRESCITA DEL 5,9%, +72,5% I CONCORDATI |
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Roma,
17 luglio 2013 – Il sistema delle imprese avanza, ma ha il fiato decisamente
corto. Nel secondo trimestre dell’anno, il saldo tra aperture e chiusure di
imprese fa segnare un bilancio positivo per 26.084 imprese in più. Ma è il
risultato meno brillante nella serie degli ultimi dieci anni di rilevazioni
relative al periodo aprile-giugno. A determinarlo, hanno concorso il basso
numero di iscrizioni (100.448, il secondo peggior risultato del decennio) e
l’elevato livello di cessazioni (74.364, il terzo valore più elevato della
serie dei secondi trimestri). A livello complessivo - al netto dell’agricoltura
che ha chiuso il trimestre con 5.195 unità in meno - tutti i settori
evidenziano un saldo positivo tra aperture e chiusure. In questo scenario, però,
a certificare la persistente durezza della crisi restano i dati dei fallimenti
e il bilancio anagrafico del comparto artigiano, rimasto fermo a tre mesi fa.
Per
le crisi d’impresa, il dato relativo ai primi sei mesi del 2013 certifica un
aumento del 5,9% delle aperture di procedure fallimentari, corrispondenti a
6.456 imprese che hanno portato i libri in tribunale (nello stesso periodo del
2012 questa sorte era toccata a 6.095 aziende). Sul fronte artigiano, per la
prima volta in dieci anni si registra un sostanziale stallo (-113 imprese) tra
aperture e chiusure. Frutto soprattutto della forte riduzione di iscrizioni di
nuove imprese (4.835 unità in meno, pari ad una riduzione del 16% nel numero di
aperture rispetto a quelle registrate nello stesso periodo del 2012). A fronte
di questa caduta di vitalità, la lieve contrazione delle chiusure (849 in meno
nel confronto con il secondo trimestre dell’anno scorso) non è stata
sufficiente a mantenere il saldo in territorio positivo. A incidere
maggiormente sullo stallo del comparto artigiano sono stati i bilanci negativi
delle costruzioni (-828 imprese), dei trasporti e magazzinaggio (-568) e delle
attività manifatturiere (-506).
Questi
i dati di sintesi più significativi di Movimprese
- la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese condotta da
Infocamere – diffusi oggi da Unioncamere nel corso del convegno
“Programmazione 2014-2020: Un nuovo dialogo per una politica di coesione condivisa”,
svoltosi a Roma alla presenza del Ministro per la Coesione territoriale, Carlo
Trigilia.
“Il Paese si rilancia se riusciamo a
rilanciare le imprese – ha detto, commentando i dati, il Presidente di
Unioncamere, Ferruccio Dardanello - perché è solo dalle imprese che viene il
lavoro. Il tessuto produttivo italiano sta combattendo una battaglia di
resistenza ormai da anni. La caduta dei consumi e degli investimenti hanno ‘impantanato’
le possibilità di ripresa del mercato interno. Serve una forte iniezione di
fiducia e di risorse. Oltre a quelle del credito, indispensabili per dare
operatività alle imprese, serve mettere a frutto con intelligenza quelle messe
a disposizione dall’Europa. A sei mesi dalla chiusura del ciclo 2007–2013, abbiamo
davanti la sfida ad accelerare la spesa per utilizzare i quasi 30 miliardi di
euro di risorse disponibili. Le Camere di commercio sono pronte a dare il
proprio contributo, sia per individuare progetti prioritari per le imprese sia
per cofinanziarli. E ancora di più vogliamo fare in vista del ciclo di risorse
2014-2020. Da poche settimane, infatti, Unioncamere
ha lanciato una “cabina di regia nazionale” interamente finanziata dal sistema
camerale per sostenere le Camere locali nella fase di negoziato con le
istituzioni territoriali per la predisposizione delle misure della prossima
programmazione”.
Riepilogo
Dei Dati Principali
Tab. 1 - Serie storica degli stock, delle
iscrizioni, cessazioni (*), saldi e tassi di crescita delle imprese nel Ii
trimestre di ogni anno
Anni
|
Iscrizioni
|
Cessazioni
|
Saldo
trimestrale
|
Tasso
di iscrizione
|
Tasso
di cessazione
|
Tasso
di crescita
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Totale Imprese
|
2004
|
118.217
|
68.983
|
49.234
|
2,00%
|
1,10%
|
0,90%
|
2005
|
116.057
|
73.618
|
42.439
|
1,94%
|
1,10%
|
0,84%
|
2006
|
109.599
|
68.838
|
40.761
|
1,81%
|
1,13%
|
0,67%
|
2007
|
116.338
|
76.041
|
40.297
|
1,90%
|
1,25%
|
0,66%
|
2008
|
112.550
|
75.681
|
36.869
|
1,84%
|
1,24%
|
0,61%
|
2009
|
97.841
|
69.835
|
28.006
|
1,61%
|
1,15%
|
0,46%
|
2010
|
107.306
|
60.085
|
47.221
|
1,77%
|
0,99%
|
0,78%
|
2011
|
106.609
|
67.650
|
38.959
|
1,75%
|
1,11%
|
0,64%
|
2012
|
103.785
|
72.220
|
31.565
|
1,71%
|
1,19%
|
0,52%
|
2013
|
100.448
|
74.364
|
26.084
|
1,66%
|
1,23%
|
0,43%
|
|
|
|
|
|
|
|
|
di cui artigiane
|
2004
|
40.260
|
25.164
|
15.096
|
2,81%
|
1,75%
|
1,05%
|
2005
|
38.050
|
26.576
|
11.474
|
2,62%
|
1,83%
|
0,79%
|
2006
|
35.599
|
24.514
|
11.085
|
2,43%
|
1,67%
|
0,76%
|
2007
|
43.339
|
27.564
|
15.775
|
2,94%
|
1,87%
|
1,07%
|
2008
|
38.323
|
28.184
|
10.139
|
2,59%
|
1,90%
|
0,68%
|
2009
|
29.416
|
28.133
|
1.283
|
1,99%
|
1,90%
|
0,09%
|
2010
|
31.349
|
25.540
|
5.809
|
2,14%
|
1,74%
|
0,40%
|
2011
|
31.742
|
24.451
|
7.291
|
2,18%
|
1,68%
|
0,50%
|
2012
|
30.292
|
26.419
|
3.873
|
2,10%
|
1,83%
|
0,27%
|
2013
|
25.457
|
25.570
|
-113
|
1,80%
|
1,80%
|
-0,01%
|
Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese
(*)
Tutti i dati del presente comunicato sono calcolati al netto delle
cancellazioni d’ufficio.
Tab. 2 – Nati-mortalità delle imprese per
forme giuridiche - Ii trimestre 2013
Forme
giuridiche
|
Iscrizioni
|
Cessazioni
|
Saldo
|
Stock
|
Tasso di
|
Tasso di
|
|
|
|
|
al
31 marzo 2013
|
crescita
Ii
trim 2013
|
crescita
Ii
trim 2012
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Totale imprese
|
Società di capitali
|
20.805
|
7.391
|
13.414
|
1.417.220
|
0,95%
|
0,79%
|
Società di persone
|
8.564
|
7.201
|
1.363
|
1.126.212
|
0,12%
|
0,35%
|
Ditte individuali
|
65.201
|
58.396
|
6.805
|
3.295.963
|
0,21%
|
0,44%
|
Altre forme
|
5.878
|
1.375
|
4.503
|
210.844
|
2,14%
|
0,91%
|
Totale
|
100.448
|
74.363
|
26.085
|
6.050.239
|
0,43%
|
0,52%
|
|
|
|
|
|
|
|
|
di cui artigiane
|
|
|
|
|
|
|
|
Società di capitali
|
1.620
|
1.006
|
614
|
60.994
|
1,01%
|
0,74%
|
Società di persone
|
2.618
|
3.107
|
-489
|
249.513
|
-0,20%
|
-0,12%
|
Ditte individuali
|
21.087
|
21.348
|
-261
|
1.101.769
|
-0,02%
|
0,33%
|
Altre forme
|
132
|
109
|
23
|
4.571
|
0,50%
|
0,69%
|
Totale
|
25.457
|
25.570
|
-113
|
1.416.847
|
-0,01%
|
0,27%
|
Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese
Tab. 3 – Nati-mortalità delle imprese per
regioni - Ii trimestre 2013
Regioni
|
Iscrizioni
|
Cessazioni
|
Saldo
|
Stock
|
Tasso di
|
Tasso di
|
|
|
|
|
al
31 marzo 2013
|
crescita
Ii
trim 2013
|
crescita
Ii
trim 2012
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Totale imprese
|
Piemonte
|
7.776
|
5.514
|
2.262
|
455.778
|
0,50%
|
0,48%
|
Valle D´aosta
|
207
|
241
|
-34
|
13.666
|
-0,25%
|
0,63%
|
Lombardia
|
15.508
|
10.209
|
5.299
|
946.448
|
0,56%
|
0,52%
|
Trentino A. A.
|
1.758
|
978
|
780
|
109.014
|
0,72%
|
0,57%
|
Veneto
|
7.352
|
7.239
|
113
|
495.419
|
0,02%
|
0,40%
|
Friuli V. G.
|
1.555
|
1.221
|
334
|
107.555
|
0,31%
|
0,30%
|
Liguria
|
2.597
|
1.876
|
721
|
165.140
|
0,44%
|
0,44%
|
Emilia Romagna
|
7.930
|
6.080
|
1.850
|
468.705
|
0,39%
|
0,55%
|
Toscana
|
7.414
|
5.038
|
2.376
|
412.778
|
0,58%
|
0,62%
|
Umbria
|
1.446
|
789
|
657
|
95.277
|
0,69%
|
0,58%
|
Marche
|
2.851
|
2.008
|
843
|
175.051
|
0,48%
|
0,58%
|
Lazio
|
10.891
|
6.744
|
4.147
|
614.840
|
0,67%
|
0,76%
|
Abruzzo
|
2.474
|
1.927
|
547
|
149.107
|
0,37%
|
0,59%
|
Molise
|
543
|
354
|
189
|
34.869
|
0,54%
|
0,66%
|
Campania
|
9.109
|
8.717
|
392
|
560.206
|
0,07%
|
0,19%
|
Puglia
|
6.488
|
4.734
|
1.754
|
380.707
|
0,46%
|
0,68%
|
Basilicata
|
965
|
615
|
350
|
60.245
|
0,58%
|
0,45%
|
Calabria
|
3.029
|
2.005
|
1.024
|
177.775
|
0,58%
|
0,72%
|
Sicilia
|
7.913
|
6.065
|
1.848
|
460.630
|
0,40%
|
0,46%
|
Sardegna
|
2.642
|
2.009
|
633
|
167.029
|
0,38%
|
0,50%
|
Totale Italia
|
100.448
|
74.363
|
26.085
|
6.050.239
|
0,43%
|
0,52%
|
|
|
|
di cui artigiane
|
Piemonte
|
2.505
|
2.475
|
30
|
130.939
|
0,02%
|
0,40%
|
Valle D´aosta
|
97
|
63
|
34
|
4.061
|
0,84%
|
0,70%
|
Lombardia
|
4.627
|
4.175
|
452
|
260.064
|
0,17%
|
0,11%
|
Trentino A. A.
|
465
|
339
|
126
|
26.496
|
0,48%
|
0,50%
|
Veneto
|
2.082
|
2.573
|
-491
|
137.280
|
-0,36%
|
0,19%
|
Friuli V. G.
|
515
|
460
|
55
|
29.471
|
0,19%
|
0,05%
|
Liguria
|
832
|
1.094
|
-262
|
46.953
|
-0,56%
|
0,55%
|
Emilia Romagna
|
2.670
|
2.456
|
214
|
137.901
|
0,16%
|
0,37%
|
Toscana
|
2.410
|
2.170
|
240
|
111.948
|
0,21%
|
0,39%
|
Umbria
|
309
|
402
|
-93
|
22.952
|
-0,41%
|
-0,16%
|
Marche
|
946
|
867
|
79
|
49.215
|
0,16%
|
0,59%
|
Lazio
|
2.193
|
1.839
|
354
|
101.202
|
0,35%
|
0,62%
|
Abruzzo
|
573
|
552
|
21
|
34.377
|
0,06%
|
0,06%
|
Molise
|
108
|
85
|
23
|
7.273
|
0,32%
|
0,61%
|
Campania
|
1.408
|
1.545
|
-137
|
74.002
|
-0,19%
|
-0,14%
|
Puglia
|
1.202
|
1.353
|
-151
|
75.376
|
-0,20%
|
0,68%
|
Basilicata
|
155
|
128
|
27
|
11.375
|
0,24%
|
0,09%
|
Calabria
|
496
|
551
|
-55
|
35.406
|
-0,16%
|
0,31%
|
Sicilia
|
1.331
|
1.567
|
-236
|
81.158
|
-0,29%
|
-0,10%
|
Sardegna
|
533
|
876
|
-343
|
39.398
|
-0,87%
|
-0,09%
|
Totale Italia
|
25.457
|
25.570
|
-113
|
1.416.847
|
-0,01%
|
0,27%
|
Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese
Tab. 4 – Totale imprese per settori di
attività economica – Ii trimestre 2013
Valori
assoluti e variazioni percentuali sull’anno precedente
Graduatorie
in ordine di numerosità del settore
Settori
|
Stock al
30.06.2013
|
Quota % del
settore sul totale
|
Saldo trimestrale
dello stock (*)
|
Var. % annua
dello stock
|
|
Totale imprese
|
Commercio all´ingrosso e al dettaglio
|
1.545.353
|
25,47
|
10.840
|
0,71%
|
Costruzioni
|
880.770
|
14,52
|
1.507
|
0,17%
|
Agricoltura, silvicoltura pesca
|
799.057
|
13,17
|
-5.195
|
-0,65%
|
Attività manifatturiere
|
599.684
|
9,88
|
698
|
0,12%
|
Attività dei servizi alloggio e ristorazione
|
406.107
|
6,69
|
5.458
|
1,36%
|
Attivita´ immobiliari
|
284.339
|
4,69
|
2.599
|
0,92%
|
Altre attività di servizi
|
231.234
|
3,81
|
1.245
|
0,54%
|
Attività professionali, scientifiche e tecniche
|
196.477
|
3,24
|
1.397
|
0,72%
|
Trasporto e magazzinaggio
|
175.922
|
2,90
|
118
|
0,07%
|
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di
supporto alle imprese
|
164.091
|
2,70
|
3.232
|
2,01%
|
Servizi di informazione e comunicazione
|
127.119
|
2,10
|
1.134
|
0,90%
|
Attività finanziarie e assicurative
|
117.126
|
1,93
|
2.237
|
1,94%
|
Attività artistiche, sportive, di
intrattenimento
|
68.015
|
1,12
|
823
|
1,22%
|
Sanita´ e assistenza sociale
|
35.361
|
0,58
|
458
|
1,31%
|
Istruzione
|
26.929
|
0,44
|
194
|
0,72%
|
Fornitura di acqua; reti fognarie, att. Di
gestione dei rifiuti
|
10.842
|
0,18
|
138
|
1,29%
|
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e
aria cond.
|
9.256
|
0,15
|
437
|
4,95%
|
Estrazione di minerali da cave e miniere
|
4.642
|
0,08
|
-11
|
-0,24%
|
|
|
|
|
|
|
di cui artigiane
|
Costruzioni
|
557.420
|
39,37
|
-828
|
-0,15%
|
Attività
manifatturiere
|
334.014
|
23,59
|
-506
|
-0,15%
|
Altre attività di
servizi
|
185.213
|
13,08
|
470
|
0,25%
|
Trasporto e
magazzinaggio
|
96.610
|
6,82
|
-568
|
-0,58%
|
Commercio
all´ingrosso e al dettaglio
|
87.145
|
6,15
|
226
|
0,26%
|
Attività dei servizi
alloggio e ristorazione
|
49.856
|
3,52
|
281
|
0,57%
|
Noleggio, agenzie di
viaggio, servizi di supporto alle imprese
|
44.366
|
3,13
|
872
|
2,00%
|
Attività
professionali, scientifiche e tecniche
|
24.693
|
1,74
|
162
|
0,66%
|
Servizi di
informazione e comunicazione
|
11.644
|
0,82
|
150
|
1,30%
|
Agricoltura,
silvicoltura pesca
|
10.085
|
0,71
|
17
|
0,17%
|
Attività artistiche,
sportive, di intrattenimento
|
6.126
|
0,43
|
-7
|
-0,11%
|
Fornitura di acqua;
reti fognarie, att. Di gestione dei rifiuti
|
2.447
|
0,17
|
-9
|
-0,37%
|
Istruzione
|
2.218
|
0,16
|
1
|
0,05%
|
Sanita´ e assistenza
sociale
|
809
|
0,06
|
10
|
1,25%
|
Estrazione di
minerali da cave e miniere
|
801
|
0,06
|
-11
|
-1,35%
|
Attivita´
immobiliari
|
208
|
0,01
|
14
|
7,22%
|
Attività finanziarie
e assicurative
|
118
|
0,01
|
-1
|
-0,83%
|
Fornitura di energia
elettrica, gas, vapore e aria cond.
|
86
|
0,01
|
7
|
8,86%
|
Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese
(*) Al netto delle cancellazioni d’ufficio
effettuate nel periodo
Tab. 5 – Nati-mortalità delle imprese per
aree geografiche - Ii trimestre 2013
Totale
imprese e imprese artigiane
Regioni
|
Iscrizioni
|
Cessazioni
|
Saldo
|
Stock
|
Tasso di
|
Tasso di
|
|
|
|
|
al
31 marzo 2013
|
crescita
Ii
trim 2013
|
crescita
Ii
trim 2012
|
|
|
|
|
|
|
|
Aree
geografiche
|
Totale imprese
|
Nord-ovest
|
26.088
|
17.840
|
8.248
|
1.581.032
|
0,52%
|
0,50%
|
Nord-est
|
18.595
|
15.518
|
3.077
|
1.180.693
|
0,26%
|
0,47%
|
Centro
|
22.602
|
14.579
|
8.023
|
1.297.946
|
0,62%
|
0,68%
|
Sud E Isole
|
33.163
|
26.426
|
6.737
|
1.990.568
|
0,34%
|
0,46%
|
Totale Italia
|
100.448
|
74.363
|
26.085
|
6.050.239
|
0,43%
|
0,52%
|
|
|
|
|
|
|
|
Aree
geografiche
|
di cui artigiane
|
Nord-ovest
|
8.061
|
7.807
|
254
|
442.017
|
0,06%
|
0,25%
|
Nord-est
|
5.732
|
5.828
|
-96
|
331.148
|
-0,03%
|
0,27%
|
Centro
|
5.858
|
5.278
|
580
|
285.317
|
0,20%
|
0,46%
|
Sud E Isole
|
5.806
|
6.657
|
-851
|
358.365
|
-0,24%
|
0,13%
|
Totale Italia
|
25.457
|
25.570
|
-113
|
1.416.847
|
-0,01%
|
0,27%
|
Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese
Focus
Fallimenti
Tab.
6 - Distribuzione regionale dei fallimenti e concordati aperti (*) nel primo
semestre del 2013 e confronti con lo stesso periodo del 2012
Valori
assoluti e percentuali
|
Fallimenti
|
|
Concordati
|
Regione
|
Gennaio-giugno
2013
|
Differenze rispetto al 2012
|
Variazioni
%
|
|
Gennaio-giugno
2013
|
Differenze rispetto al 2012
|
Variazioni
%
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Abruzzo
|
111
|
-25
|
-18,4%
|
|
29
|
13
|
81,3%
|
Basilicata
|
33
|
4
|
13,8%
|
|
2
|
0
|
0,0%
|
Calabria
|
186
|
44
|
31,0%
|
|
18
|
7
|
63,6%
|
Campania
|
497
|
3
|
0,6%
|
|
36
|
9
|
33,3%
|
Emilia
Romagna
|
520
|
79
|
17,9%
|
|
140
|
83
|
145,6%
|
Friuli0venezia
Giulia
|
122
|
-16
|
-11,6%
|
|
11
|
3
|
37,5%
|
Lazio
|
708
|
37
|
5,5%
|
|
50
|
9
|
22,0%
|
Liguria
|
112
|
-24
|
-17,6%
|
|
22
|
-10
|
-31,3%
|
Lombardia
|
1.448
|
101
|
7,5%
|
|
217
|
99
|
83,9%
|
Marche
|
203
|
-24
|
-10,6%
|
|
64
|
26
|
68,4%
|
Molise
|
26
|
-2
|
-7,1%
|
|
8
|
5
|
166,7%
|
Piemonte
|
444
|
0
|
0,0%
|
|
82
|
47
|
134,3%
|
Puglia
|
277
|
-12
|
-4,2%
|
|
47
|
32
|
213,3%
|
Sardegna
|
130
|
-15
|
-10,3%
|
|
12
|
7
|
140,0%
|
Sicilia
|
397
|
69
|
21,0%
|
|
67
|
43
|
179,2%
|
Toscana
|
534
|
135
|
33,8%
|
|
146
|
51
|
53,7%
|
Trentino
0 Alto Adige
|
85
|
18
|
26,9%
|
|
16
|
7
|
77,8%
|
Umbria
|
80
|
-51
|
-38,9%
|
|
17
|
-5
|
-22,7%
|
Valle
D´aosta
|
2
|
-10
|
-83,3%
|
|
5
|
5
|
0,0%
|
Veneto
|
541
|
50
|
10,2%
|
|
127
|
38
|
42,7%
|
Italia
|
6.456
|
361
|
5,9%
|
|
1.116
|
469
|
72,5%
|
Fonte:
Unioncamere-infocamere,
Movimprese
(*) In
questa tabella e in quelle seguenti, i dati relativi ai fallimenti aperti si
riferiscono alle procedure aperte a carico delle sole imprese non cessate
Tab. 7 - Distribuzione settoriale dei fallimenti
e concordati aperti nel primo semestre 2013 e confronti con lo stesso periodo
del 2012
Valori assoluti e percentuali
|
Fallimenti
|
|
Concordati
|
Regione
|
Gennaio-giugno
2013
|
Differenze rispetto al 2012
|
Var.
%
|
|
Gennaio-giugno
2013
|
Differenze rispetto al 2012
|
Var.
%
|
|
| |
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: STAZIONARIO IL SECONDO TRIMESTRE (+0,7%) ORDINI INTERNI: (-21,2%); ORDINI ESTERI: (+6,2%) |
|
|
 |
|
|
Cinisello Balsamo, 17 luglio 2013 - Nel secondo
trimestre 2013 l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro
Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, è risultato in
crescita dello 0,7%, soltanto grazie ai positivi riscontri raccolti all’estero.
L’indice assoluto risulta pari a 72 (base 2005=100).
In particolare, l’indice degli ordini interni ha
registrato una contrazione del 21,2%, rispetto al già difficile secondo
trimestre del 2012; il valore assoluto, pari a 41,3, risulta il più basso mai
registrato prima, a conferma della forte debolezza del mercato domestico.
Sul fronte estero, l’indice ordinativi segna invece un
incremento del 6,2%, interrompendo così la serie negativa registrata a partire
dal secondo trimestre dell’anno scorso. Il valore assoluto, pari a 83,4,
risulta però ben al di sotto della media.
Su base semestrale, l’indice registra un arretramento
del 6%, determinato dal pessimo riscontro ottenuto dai costruttori sul mercato
italiano (-29,6%) e dalla debolezza della domanda estera (-1%).
“Quest’ultima rilevazione - afferma Luigi Galdabini,
presidente Ucimu - fotografa la difficoltà che oggi incontrano i costruttori
italiani di macchine utensili alle prese con una pressoché inesistente domanda
domestica cui si aggiunge una riduzione di quella estera”.
“Purtroppo - continua Galdabini - siamo costretti
ancora una volta a sottolineare come l’assenza di investimenti in tecnologia di
produzione sia un reale problema per l’intero sistema economico italiano che
rischia l’arretramento a tutti i livelli della filiera produttiva. Per questo,
ora che il provvedimento di agevolazione degli investimenti in beni strumentali
sul modello della Legge Sabatini (1329/1965) è stato inserito nel “decreto del
fare”, chiediamo che sia immediatamente chiarito quando e come diverrà
operativo e di quali risorse esso sarà dotato. Infatti, i già magrissimi
investimenti pianificati dagli utilizzatori italiani sono stati tutti bloccati
nell’attesa di conoscere quando sarà possibile usufruire dei benefici derivanti
dal provvedimento”.
“D’altro canto, le misure volte a facilitare l’accesso
al credito da parte delle imprese italiane sono indispensabili per trasformare
la domanda interna in reale consumo. Sebbene sia innegabile che il mercato
italiano si sia ridotto in modo deciso, è altrettanto vero che c’è necessità di
investire in macchinari. Ciò che manca è la liquidità, su questo occorre intervenire”.
Per questa ragione, in contrasto al credit crunch - ha
continuato Galdabini - i costruttori
italiani vedono con favore un provvedimento come la ex-legge Sabatini, che
permette all’acquirente di dilazionare il pagamento del bene fino a cinque anni
a un tasso agevolato, così come apprezzano il sistema dei mini-bond. Vere e
proprie obbligazioni emesse dalle Pmi e sottoscritte da investitori
istituzionali, i mini bond possono rivelarsi ottimi strumenti per il
rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria dell’impresa. Ciò che
deve crescere è la disponibilità di investitori a acquisire i titoli e,
affinché ciò avvenga, lo Stato deve fare la sua parte, predisponendo adeguate
garanzie per chi investe in mini bond.
“Il rilancio del consumo di beni strumentali
troverebbe poi un utile strumento nella liberalizzazione delle quote di
ammortamento degli investimenti in mezzi di produzione, attraverso il quale le
imprese utilizzatrici potrebbero ripartire le quote di ammortamento del bene
acquistato in tempi liberi. Tale provvedimento non incide, nel medio termine,
sulle casse dello stato poiché implica soltanto la traslazione degli incassi
per l’erario. Un provvedimento minimo da adottare, nel più breve tempo
possibile, è quello di revisione dei coefficienti tabellari, in modo da
adeguare le aliquote di ammortamento all’effettiva durata utile del bene
strumentale, cosicché gli investimenti delle imprese non siano più
penalizzati”.
“Consapevoli delle difficoltà in cui versa il paese e
della scarsa disponibilità di risorse, - ha concluso Galdabini - gli imprenditori della macchina utensile non
possono non riconoscere il valore di alcuni provvedimenti adottati dalle
autorità di governo così come lo sforzo fatto da Confindustria per
rappresentare le istanze del manifatturiero italiano. In particolare tra le
misure contenute nel documento firmato dal presidente Squinzi e indirizzato
alle autorità, le imprese che aderiscono a Ucimu-sistemi Per Produrre
condividono pienamente: l’abbattimento Irap sul personale, provvedimenti
pensati per favorire l’attività di ricerca e sviluppo e la riduzione del cuneo
fiscale, ad oggi tutti oggetto di discussione sui tavoli governativi”.
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COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, RESISTE E PERSISTE L’EXPORT ITALIANO SUI MERCATI ESTERI E SUPERA I PRINCIPALI COMPETITOR EUROPEI |
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Roma, 17 luglio
2013 – A maggio le esportazioni italiane appaiono
in leggera crescita nei dati destagionalizzati rispetto al mese precedente
(+0,6%), mentre i competitor europei segnano il passo, con una flessione delle
vendite pari al 2,4% per la Germania e al 4,3% per la Francia.
Anche considerando
il periodo gennaio-maggio 2013, l’Italia registra un incremento delle vendite
dello 0,7%, che, seppur lieve, è comunque superiore a quello di un’economia
leader nell’export come quella tedesca (ferma allo 0,4%) e in controtendenza
rispetto ai cugini francesi (-1,2%).
“In una fase di rallentamento
dell’economia mondiale e pur in presenza di un andamento del ciclo degli
investimenti non esaltante, le esportazioni sperimentano comunque un lieve
incremento, anche grazie alle performance dei beni strumentali, in crescita del
3,6% rispetto ad aprile. Non a caso la meccanica si conferma settore leader del
manifatturiero italiano con un attivo che nei primi cinque mesi dell’anno
supera i 19 miliardi di euro e rappresenta ben il 62% del surplus Made in Italy
al netto dell’energia. – afferma Gaetano
Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero,
commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Questi risultati sono probabilmente attribuibili a un certo effetto di ripristino dei margini:
non vendiamo di più, quindi, ma vendiamo meglio grazie alla qualità dei nostri
prodotti, per la quale gli acquirenti stranieri sono disposti a spendere, come
testimonia l’incremento dell’1,7% su base annua dei valori medi unitari delle
esportazioni nei primi cinque mesi dell’anno”.
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COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, RESISTE E PERSISTE L’EXPORT ITALIANO SUI MERCATI ESTERI E SUPERA I PRINCIPALI COMPETITOR EUROPEI |
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Roma, 17 luglio
2013 – A maggio le esportazioni italiane appaiono
in leggera crescita nei dati destagionalizzati rispetto al mese precedente
(+0,6%), mentre i competitor europei segnano il passo, con una flessione delle
vendite pari al 2,4% per la Germania e al 4,3% per la Francia.
Anche considerando
il periodo gennaio-maggio 2013, l’Italia registra un incremento delle vendite
dello 0,7%, che, seppur lieve, è comunque superiore a quello di un’economia
leader nell’export come quella tedesca (ferma allo 0,4%) e in controtendenza
rispetto ai cugini francesi (-1,2%).
“In una fase di rallentamento
dell’economia mondiale e pur in presenza di un andamento del ciclo degli
investimenti non esaltante, le esportazioni sperimentano comunque un lieve
incremento, anche grazie alle performance dei beni strumentali, in crescita del
3,6% rispetto ad aprile. Non a caso la meccanica si conferma settore leader del
manifatturiero italiano con un attivo che nei primi cinque mesi dell’anno
supera i 19 miliardi di euro e rappresenta ben il 62% del surplus Made in Italy
al netto dell’energia. – afferma Gaetano
Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero,
commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Questi risultati sono probabilmente attribuibili a un certo effetto di ripristino dei margini:
non vendiamo di più, quindi, ma vendiamo meglio grazie alla qualità dei nostri
prodotti, per la quale gli acquirenti stranieri sono disposti a spendere, come
testimonia l’incremento dell’1,7% su base annua dei valori medi unitari delle
esportazioni nei primi cinque mesi dell’anno”.
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ZAIA SU INCHIESTA CONSORZIO VENEZIA NUOVA: "FARE SUBITO CHIAREZZA" |
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Venezia, 17 luglio 2013 -
“E´ difficile entrare nel merito di una vicenda i cui
particolari apprendiamo soltanto ora e in modo frammentario”.
E´ il commento del presidente della Regione, Luca
Zaia, in merito all´inchiesta della Procura di Venezia sul Consorzio Venezia
Nuova.
“Ho piena fiducia nell´operato della magistratura -
riprende Zaia - l´unica titolata a fare chiarezza e a tutelare gli interessi
dei veneti, nella speranza che, in un momento cruciale e tormentato per la
nostra terra, l´istruttoria si svolga nel piu´ breve tempo possibile per il
bene del Veneto”.
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NATI-MORTALITÀ DELLE IMPRESE PIEMONTESI NEL II TRIMESTRE 2013: +0,50% BILANCIO ANAGRAFICO POSITIVO PER IL SISTEMA IMPRENDITORIALE PIEMONTESE |
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Torino, 17 luglio 2013 - Nel secondo trimestre 2013 il
sistema imprenditoriale piemontese si caratterizza per un moderato dinamismo.
Nel periodo aprile-giugno 2013, infatti, sono state 7.776 le aziende nate in
Piemonte, a fronte delle 7.752 nuove iscrizioni registrate nel corso dello
stesso trimestre del 2012. Al netto delle 5.514 cessazioni (valutate al netto
delle cancellazioni d’ufficio), il saldo è positivo per 2.262 unità (nel Ii
trimestre 2012 il saldo era stato pari a +2.204 unità), dato che porta a
457.202 lo stock di imprese complessivamente registrate a fine giugno 2013
presso il Registro delle imprese delle Camere di commercio piemontesi.
Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si
traduce in un tasso di crescita del +0,50%, in linea con quello dello stesso
periodo del 2012 (+0,48%) e lievemente superiore rispetto a quello registrato a
livello medio nazionale (+0,43%).
"Il sistema delle imprese avanza, ma ha il fiato
decisamente corto. I dati del Ii trimestre 2013 indicano come il tessuto
imprenditoriale regionale sia caratterizzato da un dinamismo superiore a quello
nazionale e di altre regioni italiane - commenta Ferruccio Dardanello,
Presidente Unioncamere Piemonte -. Dopo un 2012 difficile, si tratta di un
primo dato positivo, segnale di come le nostre imprese mostrino un’importante
capacità di reggere alle difficoltà di una crisi senza precedenti. Ora più che
mai, l’intervento di tutte le istituzioni come le Camere di commercio deve
essere più incisivo. Servono misure efficaci, che restituiscano fiducia al
nostro sistema produttivo e consentano di innescare un nuovo percorso di
crescita”.
La lieve crescita registrata a livello complessivo
regionale scaturisce, essenzialmente, da quella rilevata dal capoluogo
regionale (+0,82%). Risultano, invece, inferiori al dato medio piemontese i
tassi di crescita registrati dalle altre realtà provinciali: Vercelli, Verbano
Cusio Ossola e Novara concretizzano una crescita pari, rispettivamente, a
+0,41%, +0,40% e +0,38%. Cuneo registra un tasso di crescita del +0,26%,
seguita da Biella e Asti, che si contraddistinguono per una sostanziale
stazionarietà (rispettivamente +0,19% e +0,15%). In controtendenza, invece, il
dato della provincia di Alessandria (-0,29%).
Dall’analisi per classe di natura giuridica, si
osserva come le altre forme (+8,13%) continuino a caratterizzarsi per tassi di
crescita brillanti. Più contenuta la dinamica sperimentata dalle società di
capitale (+0,76%) e dalle imprese individuali (+0,30%), mentre risulta stabile
la base imprenditoriale costituita dalle società di persone (+0,13%).
Valutando le variazioni trimestrali dello stock delle
imprese registrate per settori di attività economica, si osserva come i
comparti degli altri servizi, del turismo e del commercio abbiano manifestato
una performance positiva (rispettivamente, +0,95%, +0,89% e +0,69%); risulta,
invece, pressoché nulla la variazione registrata dalle costruzioni (+0,06%) e
negativa quella rilevata dall’industria in senso stretto (-0,14%) e
dall’agricoltura (-0,92%).
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FVG: SERRACCHIANI, RINNOVAMENTO FILIALE BCC FA BEN SPERARE |
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Trieste, 17
luglio 2013 - "In questo momento,
l´ammodernamento e
l´ingrandimento di una storica filiale bancaria è un
segno che dà
speranza e fiducia nel futuro".
Lo ha detto il 14 luglio a Fiumicello la presidente
del Friuli Venezia
Giulia, Debora Serracchiani, in occasione
dell´inaugurazione
della filiale della Banca di Credito Cooperativo di
Fiumicello e
Aiello, dopo avere subito un profondo restyling.
Secondo Serracchiani "le comunità della nostra
regione sono
sottoposte ad una prova durissima e spesso gli
istituti bancari
sono visti e vissuti come una controparte che viene
incontro
troppo poco ai bisogni del territorio. Serve invertire
questa
situazione per consentire alle famiglie, che spesso
coincidono
con le nostre piccole e piccolissime imprese, di fare
fronte
all´onda della crisi e di uscirne rinnovate e
competitive".
"Le Bcc sono storicamente un punto di riferimento
delle comunità
e delle attività produttive del territorio - ha
aggiunto
Serracchiani - ed è per questo che ho voluto essere
presente a
questa inaugurazione dove si dimostra che la nostra
gente crede
in se stessa e nelle proprie forze".
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INCONTRO TRA L’ASSESSORE REGIONALE E I RAPPRESENTANTI SINDACALI DEI LAVORATORI DI CALABRIA IT |
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Catanzaro, 17 luglio 2013 - L´assessore regionale alle
attività produttive Demetrio Arena ha incontrato oggi i rappresentanti
sindacali dei lavoratori di Calabria It, società interamente partecipata dalla
Regione per discutere in merito al pagamento degli stipendi.
Alla riunione hanno partecipato anche il commissario
della società, il direttore generale del Dipartimento attività produttive ed i
rappresentanti di Fincalabra; quest´ultima, a seguito della recente
legislazione regionale, sarà quella che incorporerà sia le attuali commesse che
quelle future di Calabria It e quindi le relative risorse umane.
Durante l’incontro è emerso un quadro che il
Dipartimento si è impegnato ad affrontare partendo dalla predisposizione del
piano industriale necessario alla difesa del lavoro e, conseguentemente, delle
professionalità esistenti, nell´ottica di un sempre maggiore utilizzo anche in
settori nuovi ed innovativi per la pubblica amministrazione regionale.
“Intanto – ha dichiarato l’assessore Arena - occorre
difendere il lavoro con la creazione di varie opportunità di sviluppo per
Fincalabra in modo che essa possa poi al meglio utilizzare le risorse umane
provenienti da Calabria It, e su questo lo sforzo deve essere comune, anche se
i tempi sono particolarmente difficili e complessi.”
Pertanto, il presidente di Fincalabra ha assicurato
che domani saranno pagate le mensilità stipendiali.
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LOMBARDIA.MARONI PROMUOVE PROGETTO RECUPERO CARTIERE PIGNA PRESIDENTE: UN ESEMPIO DA REPLICARE PER ALTRE REALTÀ IN CRISI |
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Alzano/bg, 17 luglio 2013 - Da un´area industriale in crisi ad un
nuovo insediamento dove si affiancheranno attività
produttive,
commerciali e terziario, con un modello sperimentale
che
potrebbe essere da esempio per tante altre realtà
analoghe in
Lombardia. E´ questo in sintesi il cuore del contratto
di
recupero produttivo delle Cartiere Pigna, lo storico
marchio
della Val Seriana, un´azienda già operante nel 1839,
un pezzo di
storia della bergamasca e una pagina importante del
presente,
con i suoi 300 posti di lavoro che questo accordo ha
salvato e
mantenuto negli impianti di Alzano. ´Vogliamo che
quest´area
diventi un centro di eccellenza e che diventi un
esempio per
tutte le realtà produttive, e sono tante in Lombardia,
che
vivono una crisi, come modello su come recuperare il
tessuto
industriale, recuperarlo e rilanciarlo, guardando però
al
futuro´. E´ stato questo il primo commento del
presidente della
Regione Lombardia Roberto Maroni che ha voluto
partecipare,
insieme all´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo
Sostenibile Claudia Maria Terzi, alla presentazione
del
contratto di recupero produttivo delle Cartiere Paolo
Pigna, nel
municipio di Alzano Lombardo, contratto finalizzato
alla
ristrutturazione dell´insediamento produttivo delle
Cartiere e
alla contestuale riqualificazione delle aree.
Il Progetto - In base al progetto di riqualificazione
il 75%
degli spazi avrà una destinazione industriale, il 12%
una
destinazione commerciale-direzionale, il 10% una
destinazione
residenziale e il rimanente 3% sarà destinato al
terziario. Un
progetto che coniuga tutela dell´ambiente e
salvaguardia del
tessuto produttivo e occupazionale con il mantenimento
in loco
dello storico marchio e della sua tradizione.
Decisiva La Collaborazione Tra Istituzioni E Privati -
Un
accordo, quello siglato, frutto di una collaborazione
a 360
gradi tra le istituzioni coinvolte, dal comune di
Alzano
Lombardo, alla provincia di Bergamo fino alla Regione
Lombardia,
e i privati, con il pieno coinvolgimento delle parti
sociali.
Come ha tenuto a sottolineare lo stesso presidente
Maroni
´Questo può essere davvero un modello da realizzare
qua e poi
replicare in altre realtà simili. Noi vogliamo
investire su
questa prima volta, qui ci sono tutte le possibilità
di creare
un luogo dove si fa sperimentazione, innovazione, sia
da un
punto di vista dell´attività imprenditoriale che dei
rapporti
tra il mondo istituzionale e quello privato, con il
concorso
delle parti sociali´.
Attenzione Anche All´ambiente - ´L´aspetto che più
conta in
questo progetto - ha commentato l´assessore Terzi - è
la
collaborazione fra Istituzioni pubbliche e operatori
privati non
solo con l´obiettivo di evitare la delocalizzazione di
un´impresa, ma anche l´abbandono di un´area importante
come
quella occupata dalla Cartiera Pigna, cosa che avrebbe
potuto
trasformarsi in una fonte di degrado urbano. Ciò
avviene anche
con un intervento doppiamente positivo dal punto di
vista
ambientale perché nel progetto ci sono un´importante
bonifica
l´utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili´.
Attenzione Al Territorio - Soddisfatto per il
risultato ottenuto
l´ex sindaco di Alzano Lombardo e ora consigliere
regionale
Roberto Anelli, protagonista in prima persona
dell´iter che ha
portato al salvataggio e al rilancio delle Cartiere
Pigna, che
ha ricordato: ´E´ stato un lavoro lungo, di quattro
anni, che ha
coinvolto tutte le istituzioni e ha portato ad un
risultato
importante. Mantenere qui il lavoro e la storia
industriale
delle Cartiere Pigna. Tengo a ringraziare il
presidente Roberto
Maroni che in campagna elettorale aveva detto che il
lavoro era
una delle priorità per la sua amministrazione e che
venendo qui
oggi lo ha dimostrato perché questo impegno per
salvare
un´azienda significa impegno salvare il lavoro e
quindi la
serenità delle famiglie dei lavoratori e della loro
comunità´.
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COMMERCIO. ZAIA: “LOTTA SERRATA ALL’ABUSIVISMO E ALLA CONTRAFFAZIONE” |
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Venezia, 17 luglio 2013 -
“Mi congratulo ed esprimo soddisfazione per questa e
per tutte le iniziative promosse dalle forze dell’ordine e dalle
amministrazioni locali finalizzate a contrastare la vendita abusiva di merci e
la loro contraffazione”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca
Zaia, commenta l’operazione contro il commercio illegale condotta dai
carabinieri di Adria sulle località balneari rodigine.
“Non ci può essere che ‘tolleranza zero’ nei confronti
di questo fenomeno che dilaga nelle città e nei luoghi di vacanza della nostra
regione – aggiunge il presidente –. Sono ingenti i danni provocati da questa
attività illegale che mai e poi mai può essere accettata con ‘buonistica’
acquiescenza: danni ai commercianti e agli operatori autorizzati e regolari che
rispettano le norme in materia e subiscono la concorrenza sleale di chi le regole
non sa nemmeno cosa siano; danni all’immagine della nostra offerta turistica;
assillo per i tanti ospiti e clienti che scelgono di trascorrere da noi le vacanze o visitare le città d’arte e sono
costretti a continui e ossessivi assalti di venditori irregolari”.
“Mi auguro – ha concluso Zaia – che queste azioni tese
a salvaguardare la legalità, le aziende e i posti di lavoro, il decoro delle
nostre località, possano ripetersi su tutto il territorio regionale con
successo, per scoraggiare il più possibile l’abusivismo e la contraffazione,
diventate delle vere e proprie piaghe”.
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TNT EXPRESS, L’ASSESSORE SIMONCINI SCRIVE AL MINISTRO |
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Firenze, 17 luglio 2013 – La preoccupazione dei
lavoratori per le ricadute che il piano di riorganizzazione del gruppo Tnt avrà
sui livelli occupazionali anche in Toscana è stata rappresentata al ministro
dello Sviluppo economico Flavio Zanonato dall’assessore alle attività
produttive Gianfranco Simoncini. L’assessore, in una lettera inviata ieri al
ministro, lo informa dell’incontro svoltosi in Regione e nel corso del quale le
organizzazioni sindacali hanno informato della volontà dell’azienda di
procedere al licenziamento di 854 lavoratori in tutto il gruppo. “Il problema –
scrive simoncini – coinvolge i lavoratori delle diverse filiali in Italia. Le
organizzazioni sindacali hanno chiesto all’azienda la possibilità di misurarsi
su un piano industriale diverso, che possa salvaguardare i livelli
occupazionali, anche con l’utilizzo di ammortizzatori sociali come i contratti
di solidarietà”.
L’assessore, anche nella veste di coordinatore delle
Regioni per il lavoro, si unisce alle preoccupazioni espressa anche dalla
Regione Liguria per le eventuali ricadute occupazionali del piano di
riorganizzazione prospettato dall’azienda. “Siamo certi – conclude – che da
parte del Ministero ci sarà grande attenzione per la tutela dei livelli
occupazionali ed esplicito la disponibilità delle Regioni alla piena
collaborazione”.
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TAVOLO INDESIT, DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE SPACCA. |
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Roma, 17 luglio 2013 - “Un incontro necessario, per riallacciare le
relazioni fra azienda e organizzazioni dei lavoratori. Dopo le tensioni di
questi giorni è positivo che oggi si sia evitata una rottura del tavolo
nazionale: tutte le parti hanno riconfermato l’impegno al dialogo e al
confronto nel merito dei problemi, così come abbiamo sempre richiesto. È stata
confermata anche l’importanza, quale intervento di politica industriale
nazionale, del progetto di piattaforma fisica di ricerca e innovazione che
abbiamo proposto: sarà approfondito nello specifico tavolo di lavoro
interistituzionale che è stato attivato. Abbiamo confermato l’impegno della
Regione Marche alla sua realizzazione, perché tale progetto può stimolare il
confronto tra azienda e sindacati, agevolando la necessaria modifica del piano
Indesit, per coniugare la tutela dei diritti dei lavoratori e le ragioni della
competitività, e soprattutto esorcizzare il pericolo di un trasferimento delle
produzioni industriali al di fuori dell’Italia. Ribadiamo che tale vertenza può
trovare una soluzione sostenibile solo attraverso un proficuo e responsabile
rapporto di dialogo e collaborazione tra azienda, organizzazioni dei lavoratori
e istituzioni. In questa direzione l’impegno della Regione Marche non verrà mai
meno”.
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TERNI - IMPRESE: SALDO POSITIVO TRA APERTURE E CESSAZIONI |
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Terni, 17 luglio 2013 - Il Ii trimestre dell’anno si è
chiuso con un bilancio positivo tra iscrizioni e cessazioni. Secondo la rilevazione
Movimprese diffusa ieri mattina su base nazionale, (condotta da Infocamere a partire
dai dati del Registro delle imprese) a Terni tra aprile e giugno hanno chiuso
234 imprese, ma 369 attività sono state avviate (saldo positivo per 135 unità).
Rispetto al primo trimestre dell’anno si è pertanto rafforzato il tessuto
imprenditoriale che da un punto di vista “anagrafico” è cresciuto da 21.861 a
21.995.
A chiudere sono state tuttavia dal primo aprile al 30
giugno quasi tre imprese al giorno, includendo anche i sabati e le domeniche,
visto che gli sportelli telematici della Camera di Commercio non chiudono
praticamente mai.
Analizzando l’andamento delle imprese secondo la forma
giuridica, emerge come la lieve crescita del totale delle imprese sia dovuta in
realtà alla “frenata” registrata dalle ditte individuali. Nel secondo trimestre
hanno chiuso i battenti in 189 ma le “nuove nate” sono state 243 (il primo
trimestre aveva chiuso con la “scomparsa” di 441 attività). Restano in terreno
positivo le società di capitali con 62 iscrizioni e 25 cessazioni e le società
di persone con 44 iscrizioni e 17 cessazioni. Se la scelta di mettersi in
proprio può essere un indice di vitalità
dunque, è anche certamente una risposta alla crisi e alle difficoltà del
mercato occupazionale.
“Sul piano della politica economica, tra le imprese
chi sta riuscendo a reagire alla crisi sono quelle che sono state capaci di
inserirsi nelle filiere internazionali e sull’export bisognerà continuare a
fare affidamento anche per i prossimi anni visto che i consumi iente, Enrico
Cipiccia - ma per muoversi sui mercati
esteri ed essere in grado di intercettare una domanda di beni crescenti bisogna
avere le spalle grosse. Per questo come Camera di Commercio stiamo cercando,
anche con iniziative che partiranno nei prossimi mesi, di lavorare sul sostegno
all’internazionalizzazione e alla formazione del capitale umano”. La dinamica
dei settori fotografa la situazione più difficile per il commercio, in
particolare quello al dettaglio che chiude il trimestre con le chiusure
superiori (43) alle iscrizioni (33) mentre il comparto nel complesso chiude con
un saldo negativo ma meno marcato con 72 iscrizioni e 74 cessazioni. Tiene il
settore “alloggio e ristorazione” con un saldo in pareggio tra aperture e
chiusure e quello delle costruzioni che dopo le 112 cessazioni del primo
trimestre, al 30 giugno registra 38 iscrizioni e 33 cessazioni.
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STARTUP IN CAMPUS E CAMBIAMO TUTTO! GIORNATA DEDICATA AL MONDO DELL´INNOVAZIONE CON RICCARDO LUNA E BARCAMPER MARTEDÌ 23 LUGLIO |
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Trieste, 17 luglio 2013 - Business, networking e convivialità saranno al centro di una serie di eventi che
avrà luogo il 23 luglio 2013 in Area Science Park. L’occasione è l’arrivo a
Trieste di Barcamper (unica tappa in Friuli Venezia Giulia), il programma per le startup finalizzato
all’accelerazione e alla creazione d’impresa, attraverso la ricerca sul
territorio di idee ad elevato impatto. La giornata triestina è promossa
nell’ambito di Campus d’Impresa, il programma per la valorizzazione dei
risultati della ricerca e la nascita di imprese innovative promosso da Area
Science Park, Innovation Factory e Università degli Studi di Trieste e
finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia grazie al Fondo Sociale Europeo. Ricco il programma della giornata distribuito
tra i campus del parco scientifico di Basovizza (la mattina) e di Padriciano
(il pomeriggio):
9.30 – 12.30 Campus Caffè (Area – campus di Basovizza),
10.00 – 13.00 Barcamper (Area – campus di Basovizza) ,
Investitori incontreranno 14 team di ricercatori e
aspiranti imprenditori-
10.30 - 12.30 Campus Lab in Lean Startup (Area – campus di Basovizza);
I partecipanti a questo laboratorio – promosso
dall’azienda Sharazad di Verona - saranno coinvolti in una simulazione degli
stati d´animo di uno startupper alle prese con la realizzazione delle proprie
idee e la gestione del team e delle risorse. Saper ascoltare il cliente,
gestire informazioni frammentarie, prototipare, diffondere la conoscenza
all’interno del team, ricercare efficienza e standardizzazione sono i temi che
saranno affrontati.
12.30 – 13.45 Campus Lunch “Cerco e Offro”( Area –
campus di Basovizza),
Lunch informale nel Campus di Basovizza, dedicato a
ricercatori e innovatori che cercano o offrono una particolare competenza di
business.
14.00 – 18.00 Barcamper (Area – campus di Padriciano),
14.00 – 16.00 Campus Lab in Lean Startup (Area – campus di Padriciano),
16.00 – 18.00 Cambiamo Tutto con Riccardo Luna (Area –
campus di Padriciano),
Il fondatore di Wired Italia e direttore di Chefuturo!
presenterà il suo ultimo libro e
racconterà alcune storie di successo di innovatori.
18.00 – 19.30 Campus Spritz (Area – campus di
Padriciano),
Al termine dell´evento con Riccardo Luna ci sarà un
momento informale di networking per conoscere ricercatori e le startup del
parco scientifico.
Per informazioni e iscrizioni:
www.Area.trieste.it/startupincampus
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41 P.C. IMPRESE FVG HANNO PRODOTTO INNOVAZIONE |
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Trieste, 17
luglio 2013 - Nel triennio 2008-2010 il 41 per cento delle
imprese del Friuli Venezia Giulia ha introdotto con
successo
delle innovazioni sul mercato in cui opera o nel
proprio processo
produttivo, quota significativamente più elevata di
quella
registrata a livello nazionale (31,5 pc).
Il dato proviene dall´indagine realizzata e pubblicata
dal
Servizio statistica e affari generali della Regione
che ha
analizzato l´indagine Istat Community Innovation
Survey relativa
al triennio 2008-2010, condotta tra le imprese
dell´industria e
dei servizi con almeno 10 addetti.
Lo studio, campionario per le imprese da 10 a 249
addetti e
censuario per quelle con almeno 250 addetti, ha
coinvolto in
regione 1.771 imprese. Tra i temi trattati, secondo
un´analisi di
benchmark con la media nazionale, le diverse tipologie
di
innovazione, la spesa sostenuta, gli accordi di
cooperazione, gli
obiettivi e i fattori di ostacolo riscontrati.
"L´approfondimento statistico - ha sottolineato
l´assessore alle
Finanze del Friuli Venezia Giulia, Francesco Peroni -
si
inserisce nell´insieme di attività di valutazione
delle politiche
regionali in materia di innovazione e ricerca verso le
imprese in
cui è attualmente impegnata l´Amministrazione
regionale. Lo
studio - spiega ancora Peroni - punta ad acquisire
elementi e
spunti di riflessione per comprendere gli effetti
delle
precedenti politiche di settore e, su tali basi,
definire
efficacemente la programmazione europea
2014-2020".
Le imprese regionali hanno investito complessivamente
12,5
milioni di euro per l´introduzione di innovazioni nel
2010, con
una spesa media per addetto di 7.400 euro, di poco
inferiore alla
media italiana (7.700 euro).
La ricerca e sviluppo rappresenta la voce di spesa
principale tra
le imprese dell´industria in senso stretto e dei
servizi, mentre
nelle costruzioni quasi il 60 per cento della spesa è
costituito
da investimenti in nuovi macchinari e apparecchiature.
Il 42 per cento delle imprese innovatrici ha potuto
beneficiare
di un sostegno pubblico per le attività di innovazione
svolte nel
triennio, percentuale significativamente maggiore di
quella
registrata a livello nazionale (30 pc).
I finanziamenti provengono quasi esclusivamente da
amministrazioni locali o regionali: il 39 per cento
delle imprese
innovatrici ha ricevuto questo tipo di incentivi (il
43 pc
nell´industria), quasi il doppio della quota media
italiana, pari
al 21%.
Le imprese che hanno beneficiato, invece, di incentivi
nazionali
sono solo il 4%, così come quelle che hanno ottenuto
un sostegno
da parte dell´Unione Europea (le percentuali aumentano
al
crescere della dimensione aziendale).
Le imprese regionali hanno introdotto innovazioni
principalmente
per fornire prodotti e servizi di qualità migliore (il
91 pc),
per aumentare la propria quota di mercato e la
capacità di
penetrazione in nuovi mercati (il 78 pc) e per
ampliare la gamma
di prodotti e servizi offerti alla clientela (il 77
pc). Due
imprese su tre hanno ritenuto importante innovare per
incrementare la capacità produttiva ed il 62 per cento
per
migliorare la salute e la sicurezza del lavoro.
Nel perseguimento degli obiettivi aziendali, le
imprese
innovatrici hanno dovuto affrontare problematiche
soprattutto di
natura economico-finanziaria, in particolare il 75 per
cento di
esse (il 70 pc in Italia) ha giudicato troppo elevati
i costi per
l´innovazione, il 72 per cento ha risentito della
mancanza di
risorse finanziarie proprie (il 64 pc a livello
nazionale) ed il
64 per cento della mancanza di finanziamenti esterni
(il 59 pc in
Italia). Dai dati emerge che l´importanza attribuita a
tali
fattori di ostacolo si riduce al crescere della
dimensione
aziendale.
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LOMBARDIA: CAFFARO BRESCIA, TERZI: CHI HA INQUINATO PAGHI SOPRALLUOGO ALLE AREE CON COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE GOVERNO GARANTISCA I FONDI NECESSARI |
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Brescia, 17 luglio 2013 - ´Per l´area Caffaro Regione Lombardia
ribadisce il suo impegno a sollecitare il Ministero
affinché
risorse adeguate alla bonifica siano prontamente
individuate´.
Così si è espressa l´assessore della Regione Lombardia
all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia
Maria
Terzi, iniziando il sopralluogo, promosso dalla
Commissione Vi
Ambiente e Protezione civile del Consiglio regionale,
all´area
inquinata da Pcb. All´incontro ha partecipato anche
l´assessore
regionale alla Sicurezza, Protezione civile e
Immigrazione
Simona Bordonali. Presenti, tra gli altri, il
presidente della
Provincia, Daniele Molgora, il sindaco Emilio Del
Bono, il
presidente dell´Arpa Bruno Simini, rappresentanti
dell´Asl e
sindaci e assessori del territorio.
Impegno Costante - ´La nostra amministrazione - ha
detto
l´assessore Terzi - è impegnata per delineare una
soluzione del
problema Caffaro continuando nelle azioni a favore
della
cittadinanza. Come Regione crediamo che il problema
debba avere
presto una soluzione e avere le adeguate risorse anche
riperimetrando l´area del Sin (Sito di interesse
nazionale) a
suo tempo individuata a livello ministeriale´.
Screening Dal 22 Luglio - L´assessore ha ricordato
tutte le
azioni intraprese da Regione Lombardia. Tra queste lo
screening
della popolazione, che vede la collaborazione del vice
presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani,
che partirà
il 22 luglio interessando cittadini, ragazzi e
puerpere; la
richiesta di riperimetrazione del Sin e l´impegno
affinché il
ministero dell´Ambiente firmasse la convenzione con la
Sogesid
per gli interventi di bonifica.
Discariche In Sicurezza - ´Entro pochi giorni - ha
annunciato la
Terzi -, a conferma dell´impegno costante di Regione
Lombardia,
saranno emanati i decreti che consentiranno all´Arpa
di mettere
in sicurezza, con un intervento da 600.000 euro, le
discariche
di Castegnato e Passirano´.
Importanti Risultati - ´La collaborazione di tutti gli
Enti - ha
continuato l´assessore Terzi - ha consentito a Regione
Lombardia
di ottenere importanti risultati in sede ministeriale,
ma ancora
servono risorse che il Governo deve impegnarsi a
trovare, come è
stato ribadito anche sabato scorso durante il
sopralluogo della
Commissione parlamentare. Fondi per una bonifica a 360
gradi che
dia garanzie piene, rispetto all´inquinamento da Pcb,
ai
cittadini di Brescia e dei Comuni rientranti
nell´attuale
perimetro del Sin´.
La Visita Del Ministro - Il ministro dell´Ambiente
Andrea
Orlando sarà a Brescia il prossimo 26 luglio. ´Sarà quella
l´occasione - ha continuato l´assessore - per ottenere
dal
Governo un forte impegno alla bonifica del Sito e una
sua
riperimetrazione. Regione Lombardia ha, finora, fatto
tanto,
anche sopperendo a lentezze del Governo italiano, ora
si tratta
di partire davvero con la bonifica e consenta a
cittadini di
bresciani di riavere i loro parchi e non temere più
per la loro
salute loro e per quella dei figli´. ´Ritengo giusto -
ha
aggiunto - che chi ha inquinato paghi e ponga rimedio
ai danni
ambientali registrati in questi anni che hanno fatto
crescere
paura e timore tra i bresciani che si vedono
addirittura
costretti a non fruire di parchi o di spazi verdi
intorno alle
scuole´
Piano Di Esecuzione - Anche l´assessore alla
Sicurezza,
Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, si
è unita
alla collega Terzi nella richiesta di fondi al
Governo. ´Quanto
è a disposizione per la bonifica della Caffaro (6,75
milioni
ndr) - ha detto l´assessore Bordonali - è davvero
irrisorio se
paragonato a quanto previsto, 336 milioni, per l´Ilva
di
Taranto. Ringrazio l´assessore Terzi per la costanza
nell´occuparsi della vicenda della Caffaro e mi auguro
che la
sua tenacia porti quei fondi necessari
all´effettuazione della
bonifica per la quale auspico di vedere presto un
piano di
esecuzione
preciso da presentare anche ai cittadini´. |
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MATERA - APRE LO SPORTELLO MARCHI E DISEGNI COMUNITARI |
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Matera, 17 luglio 2013 - Prima di registrare un
marchio per tutelare e valorizzare la
propria idea, occorre fare una buona ricerca, per evitare duplicati o scoprire
il marchio che si vuole registrare è già esistente e quindi bisogna attivare le
procedure di rito. Un consiglio che la Camera di Commercio di Matera,
attraverso l’Azienda speciale Cesp, ha rivolto alle imprese e a quanti intendono registrare un’opera di ingegno, in occasione dell’apertura dello Sportello Consulenziale:
"Marchi e disegni comunitari: l´esperto incontra le imprese".
L’iniziativa, che rientra nella terza
edizione del Roadshow su marchi e disegni comunitari, ha consentito a
imprese e consulenti di partecipare a colloqui individuali con un
esperto in materia di proprietà industriale, per approfondire gli aspetti di
maggiore interesse e ricevere possibili soluzioni a problemi. Per tutelare
diritti di esclusiva occorre, procedere a una buona ricerca presso le Camere di
commercio, le banche dati o i Centri
Patlib e poi presentare, come accade dal 2008, le domande di
registrazione.
“Per le piccole imprese – ha detto il presidente della
Camera di commercio, Angelo Tortorelli - la tutela della proprietà industriale è importante per difendere e valorizzare un
patrimonio di saperi fatti di tecniche, di produzione e anche di immagine
soprattutto se si tratta di marchi e
disegni comunitari, E questo allo scopo di evitare le ricorrenti forme di concorrenza sleale. Il made in Italy e la
specificità delle nostre produzioni si difendono anche in questo settore".
L’ help desk informativo e di consulenza verrà
mantenuto attivo tramite l´indirizzo di posta elettronica
marchiedisegni@gmail.Com , al quale è possibile inviare quesiti in materia di
proprietà industriale al responsabile scientifico del progetto, l’avvocato
Emanuele Montelione. Si segnala, inoltre, che nel sito internet
http://www.marchiedisegni.eu/ , è possibile trovare informazioni, news e pubblicazioni
sulla tematica del marchio e disegno comunitario.
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TERREMOTO/EMILIA, PAGAMENTO DA PARTE DELLE IMPRESE DI TRIBUTI E CONTRIBUTI ATTRAVERSO UN PRESTITO SENZA INTERESSI: IL COMMISSARIO ALLA RICOSTRUZIONE VASCO ERRANI SCRIVE AI DIRETTORI DI INPS, INAIL E AGENZIA ENTRATE |
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Bologna, 17 luglio 2013 - Il Commissario delegato alla ricostruzione e
presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani scrive ai vertici di Inps,
Inail e Agenzia delle Entrate affinché realizzino gli atti necessari e di loro
competenza per consentire alle imprese - che hanno subito danni a causa del
sisma - di pagare i tributi, i contributi previdenziali e assistenziali e i
premi per l’assicurazione obbligatoria attraverso un prestito senza interessi
garantito dallo Stato.
Il Commissario Errani ha, infatti, inviato il 12
luglio una lettera al direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, al
direttore dell’Inps Mauro Mori e al direttore dell’Inail Giuseppe Lucibello.
Con l’approvazione della legge n° 71/2013 - che ha
convertito con modificazioni il decreto legge n°43/2013 - è stata prevista la
possibilità per le imprese danneggiate dal sisma del maggio 2012, sia dal punto
di vista dei redditi che dei beni immobili e strumentali, di pagare i tributi,
i contributi previdenziali e assistenziali e i premi per l’assicurazione
obbligatoria per il periodo 1° luglio – 15 novembre 2013 attraverso un prestito
senza interessi garantito dallo Stato.
«Nelle more della messa a disposizione della liquidità
presso le banche - ha scritto Errani -
le imprese del territorio sono in attesa degli atti di Vostra competenza
per la proroga dei termini di versamento, in modo tale da evitare qualsiasi
incertezza o irregolarità ascrivibile alle imprese medesime, in particolare in
vista degli importanti pagamenti in scadenza nei prossimi giorni. Eventuali
irregolarità rischierebbero peraltro di bloccare le concessioni e le erogazioni
dei contributi per la ricostruzione e ogni altro pagamento della pubblica
amministrazione, subordinati, come è noto, alla formale regolarità dei
versamenti di tributi, contributi e premi».
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POTENZA - BANDO PER LA NASCITA DI NUOVE IMPRESE O PER SUBENTRO |
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Potenza, 17 luglio 2013 - Scade il 19 luglio il
progetto denominato “Sirni - Servizi integrati reali per la nuova
imprenditorialità”, rivolto a 30 aspiranti imprenditori che puntino a
promuovere la nascita di nuove imprese o la rilevazione di quelle esistenti.
L’iniziativa, di cui la Camera di Commercio di Potenza è partner, è realizzata
con il contributo di Unioncamere nazionale e del Ministero dello Sviluppo
Economico ed avviato in collaborazione con altre sei tra Camere e Unioni Regionali
italiane.
Agli interventi di formazione imprenditoriale e di
supporto alla creazione di nuove imprese possono accedere le persone,
maggiorenni, che dichiarino l’intenzione di voler avviare, rilevare o
subentrare in un’attività imprenditoriale, o che siano titolari di un’attività
avviata da non più di un anno a decorrere dalla data di pubblicazione del
bando. Il percorso offerto agli aspiranti imprenditori selezionati sarà
inizialmente formativo (assessment dell´idea, ambiente e posizionamento,
ascolto del mercato, Business Plan, strumenti di finanziamento, strumenti
telematici innovativi per la gestione amministrativa, Web marketing, Social
Media marketing, E-commerce ed approvvigionamento on line) per poi prevedere
l’assistenza alla predisposizione dei business plan delle singole iniziative
imprenditoriali, un supporto continuativo a distanza per il completamento del
business plan attraverso webinar e/o strumenti interattivi (e-mail, telefono)
per tutta la durata del progetto.
Accanto a questi servizi sarà svolta una azione di
sensibilizzazione verso il sistema bancario e comunità di investitori per
attivare forme di microcredito, con il coinvolgimento dei consorzi fidi e delle
cooperative di garanzia, promuovendo accordi che definiscano modalità e procedure
di collaborazione per favorire l’accesso al credito degli aspiranti
imprenditori assistiti dai servizi camerali.
Tra i partecipanti al percorso formativo che avranno
avviato un’attività di impresa, verranno selezionati i potenziali beneficiari
di un contributo in conto interessi per finanziamenti. La domanda di
partecipazione (ed i relativi allegati) è scaricabile dal sito http://www.pz.camcom.it/
e deve essere inviata entro e non oltre il 19 luglio all’indirizzo mail
forim@pz.Camcom.it
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