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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Ottobre 2013
MIGLIORARE IL GUSTO DEL FORMAGGIO MAGRO  
 
Nel tentativo di promuovere la salute pubblica, una recente legge europea obbliga i produttori alimentari a limitare il contenuto di grassi, in particolare nei formaggi e nei prodotti a base di formaggio. I produttori si sono conformati alle richieste e oggi ci sono nei supermercati più varietà di formaggi a basso o ridotto contenuto di grassi rispetto a prima. A molte persone però non piacciono i formaggi light, a causa del loro gusto, la loro consistenza e la loro capacità di fondere. I ricercatori del progetto Cheesecoat ("Novel processing technology for manufacturing low- fat mozzarella-type cheese with superior performance in ready meals"), finanziato dall´Ue, stanno cercando di aiutare i produttori europei di formaggio a produrre formaggi a basso contenuto di grassi che siano più invitanti per i consumatori attenti alla salute. Stanno lavorando per sviluppare un nuovo metodo per produrre mozzarella light con proprietà per quanto riguarda la capacità di fondere, la consistenza e il gusto simili alle varietà grasse. Per migliorare la consistenza e il gusto, i ricercatori del progetto, coordinati dall´ Istituto di ricerca tecnica svedese Sp, impiegheranno colture di partenza di nuova formulazione. Si tratta di colture microbiologiche che svolgono la fermentazione. I ricercatori testeranno le condizioni di lavorazione più efficienti in termini di temperatura, pH, grassi del latte e altri fattori fondamentali per la produzione del formaggio. Gli scienziati stanno lavorando anche a un innovativo processo di rivestimento in olio, che migliorerebbe le qualità di fusione della mozzarella. Questo comporta lo sviluppo di un nuovo dispositivo per rivestire il formaggio magro dopo averlo tagliato. I partner di Cheesecoat sperano che la tecnologia da loro sviluppata permetterà ai produttori di formaggio di produrre prodotti gustosi e allo stesso tempo sani. La mozzarella con il tre per cento di grassi avrà una consistenza, un aspetto e un gusto simili al formaggio grasso dello stesso tipo. Il "nuovo" formaggio sarà particolarmente adatto all´uso nel settore alimentare industriale, principalmente per la pizza refrigerata o congelata, per i piatti pronti, il fast food, i panini e le insalate, dicono gli scienziati. Il progetto potrebbe fornire ai produttori europei di formaggio una tecnologia innovativa che darà loro un margine di competitività nell´industria casearia mondiale. Il consorzio del progetto comprende un misto di piccole e grandi imprese. I ricercatori intendono completare il loro lavoro entro novembre 2014. L´ue ha erogato a Cheesecoat un finanziamento di 1,9 milioni di euro. Per maggiori informazioni, visitare: Sito web Cheesecoat http://www.Cheesecoatproject.com/en/sidor/default.aspx  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/108871_it.html  Istituto di ricerca tecnica svedese Sp http://www.Sp.se/en/sidor/default.aspx    
   
   
"IRRIGAZIONE SOSTENIBILE 2014"  
 
Dal 17 al 19 giugno 2014 si svolgerà a Poznan, in Polonia, una conferenza intitolata "Irrigazione sostenibile 2014" (Sustainable Irrigation 2014). L´irrigazione, che è uno dei più comuni usi dell´acqua in molte regioni del mondo, sta affrontando sfide significative nel bilanciare i requisiti sociali, economici e ambientali della sostenibilità dell´acqua. Lo scopo della conferenza è quello di fornire esempi di come l´irrigazione e il drenaggio possono diventare più sostenibili. Si concentrerà su settori quali il drenaggio, le tecnologie di irrigazione, le modellazioni economiche, la gestione dell´irrigazione e il riutilizzo dell´acqua. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Wessex.ac.uk/14-conferences/sustainable-irrigation-2014.html    
   
   
GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE 2013: LA SAUVEGARDE DES PRODUITS VALDôTAINS – DU PRODUCTEUR AU CONSOMMATEUR : LA SANTÉ À L’ÉCOLE  
 
 Il 16 ottobre di ogni anno, in occasione dell’anniversario della sua fondazione, avvenuta nel 1945, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) celebra la Giornata mondiale dell’alimentazione, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della fame nel mondo e promuovere un corretto e sano regime alimentare. Per celebrare la ricorrenza, quest’anno, l’Assessorato dell’istruzione e cultura, in collaborazione con l’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali, organizza la giornata La sauvegarde des produits valdôtains – du producteur au consommateur: La santé à l’école, che prevede lo svolgimento, in diverse scuole secondarie di secondo grado della Valle d’Aosta, di incontri informativi sui prodotti locali e su come l’Amministrazione regionale provveda alla loro tutela. La manifestazione si colloca nell’ambito di “Io mangio valdostano”, l’iniziativa finanziata nel progetto Degust’alp (Alcotra 2007/2013) promosso dal Celva. Mercoledì 16 ottobre, alle ore 9.50, all’Istituzione scolastica di Istruzione tecnica di Aosta, gli Assessori Joël Farcoz e Renzo Testolin parleranno con gli studenti e i loro insegnanti prima dell’incontro sulla frutticoltura. Gli altri appuntamenti della mattinata, tenuti da tecnici dell’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali e del Coni, verteranno sull’apicoltura, l’orticoltura, le piante officinali, i prodotti lattiero-caseari, l’alimentazione e lo sport. “La manifestazione – sottolinea l’Assessore Farcoz – si propone di rafforzare il legame dei giovani con il nostro territorio, attraverso la conoscenza delle produzioni agro-alimentare della regione, di favorire la conoscenza delle regole per una sana ed equilibrata alimentazione sia nella vita quotidiana che nella pratica sportiva e di valorizzare le risorse e le competenze interne dell’Amministrazione mettendole a disposizione della collettività. L’elevato numero di adesioni riscontrato dimostra l’interesse crescente per questi temi da parte dei giovani studenti e dei loro docenti.” “La giornata – prosegue l’Assessore Testolin – sarà un’ulteriore occasione per affrontare insieme ai giovani importanti tematiche legate alla corretta alimentazione e alla bontà delle nostre produzioni territoriali. Fa piacere riscontrare, inoltre, che in Valle d’Aosta è sempre maggiore la sinergia tra enti e organismi diversi nell’organizzazione di eventi promozionali legati alla valorizzazione dell’agroalimentare di qualità. Penso, ad esempio, al progetto del Celva ‘Io mangio valdostano’, alle sagre di Comuni e Pro loco per promuovere la propria eccellenza territoriale, alla presenza della Chambre Valdôtaine alle varie iniziative e al contributo di tutte le istituzioni che uniscono le forze nell’intento comune di favorire la conoscenza dei prodotti e quindi il rilancio della nostra economia agricola.”  
   
   
OLIVE TAGGIASCHE IN SALAMOIA DELLA RIVIERA LIGURE VERSO CERTIFICAZIONE UE  
 
Imperia. Verso la certificazione europea anche le olive Taggiasche della Riviera Ligure in salamoia. La richiesta è arrivata dai rappresentanti della filiera produttiva olivicola in un incontro alla Camera di Commercio di Imperia con la Regione Liguria. Di fronte all´assessore Regionale all´Agricoltura Giovanni Barbagallo e ai funzionari di Regione Liguria, Ministero delle Politiche Agricole – Ispettorato Centrale Controllo Qualità e Camera di Commercio, i rappresentanti delle associazioni dei produttori, dei frantoiani e degli industriali imperiesi hanno unanimemente condiviso e chiesto di procedere verso la registrazione della denominazione di origine o indicazione geografica tipica della Taggiasca in salamoia del territorio. Una richiesta di certificazione europea di qualità che arriva "dopo aver dato, con qualche rischio, appunto, riconoscibilità e valore a un prodotto generico, come la Taggiasca in salamoia, che oggi può essere utilizzato legittimamente da aziende di altri territori, in ragione del fatto che si tratta di una cultivar che può essere piantata in qualunque parte del mondo", afferma Carlo Siffredi, presidente del Consorzio di Tutela dell´olio Dop Riviera Ligure che ha convocato ed animato il tavolo di lavoro imperiese. Pieno sostegno a questa iniziativa da parte della Regione Liguria "che con questa strada vuole sostenere le attività olivicole e di trasformazione associate ad un prodotto di qualità elevata legato al territorio imperiese, riconosciuto dal consumatore per la sua origine e qualità", ha detto l´assessore Giovanni Barbagallo.  
   
   
DUE TARTUFI, SIMBOLI DELL’ECCELLENZA AGRICOLA DELLE MARCHE, DONATI DAL PRESIDENTE SPACCA AL PREMIER LETTA.  
 
Un dono simbolo dell’eccellenza e della qualità della vita e dell’ambiente, testimone di pregio e valore delle Marche nel mondo: il tartufo bianco è il dono consegnato dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, al premier Enrico Letta durante l’incontro privato che si è tenuto ieri mattina nell’ambito del vertice intergovernativo Italia Serbia. Sono due i tartufi donati, di Acqualagna e di Sant’angelo in Vado, quest’ultimo è destinato al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che Letta incontrerà domani a Washington dove verrà ribadito lo strettissimo legame tra Stati Uniti e Italia. Tra i temi di comune interesse che verranno affrontati alla Casa Bianca, proprio la promozione della crescita economica e il sostegno alla liberalizzazione del commercio internazionale. Il tartufo bianco marchigiano sarà di ottimo auspicio per la promozione e commercializzazione a livello internazionale dei prodotti italiani. I due tartufi marchigiani sono stati raccolti questa notte dai cercatori di Sant’angelo in Vado e Acqualagna e sono stati certificati dal Centro Sperimentale di Tartuficoltura regionale, nato per incrementare la produzione dei tartufi e da anni centro di riferimento per la tartuficoltura. Anche i cofanetti che contengono i due tartufi bianchi sono segno della qualità e della creatività regionale, realizzati con raffinatezza dalle mani degli artigiani di Urbino.  
   
   
AGRICOLTURA IN ABRUZZO: SU PRATI PASCOLO RAGGIUNTO OBIETTIVO  
 
 Pescara - L´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, interviene in merito all´annosa problematica dei prati pascolo, dopo la circolare Agea che dispone che a partire dalla campagna 2014, ai fini dell´ammissibilità delle superfici dichiarate a pascolo magro, non è possibile considerare il pascolamento da parte di terzi. Scrive Febbo: "La risoluzione varata da Agea, che accogliamo con grande soddisfazione, rappresenta il frutto del lavoro portato avanti in questi mesi dal sottoscritto in stretta collaborazione con le colleghe di Marche, Umbria e Lazio. Collaborazione che ha sicuramente dato maggiore forza alle nostre osservazioni. Personalmente ero certo che si arrivasse ad una soluzione positiva della vicenda e per questo già nel corso del Tavolo verde, svoltosi il del 19 settembre scorso, avevo anticipato che a breve si sarebbe arrivati a chiudere la partita. Precedentemente su una materia che non è di competenza regionale, avevo inviato una lettera diretta al Ministro delle Politiche agricole e all´Unione europea, con la quale avevo chiesto di inserire la problematica tra i punti all´odg del Comitato tecnico degli Assessori alle Politiche agricole e, dell´argomento, si era discusso nel corso dell´ultima seduta. Se la vicenda non si fosse conclusa positivamente con la circolare di Agea, ci saremmo attivati per promuovere, per quanto di nostra competenza, una più puntuale regolamentazione in sede di Legge Regionale sulla Forestazione".  
   
   
SISTEMI ALIMENTARI SOSTENIBILI E SICUREZZA ALIMENTARE: CONVEGNO AD AREZZO  
 
Firenze - "Sistemi alimentari sostenibili per la sicurezza alimentare e la nutrizione": questo il tema del convegno, al quale parteciperà l´assessore regionale all´agricoltura, Gianni Salvadori, che si terrà domani nella sala dei Grandi della Provincia di Arezzo. Il convegno è organizzato dal Comitato Provinciale del Biologi Nutrizionisti di Arezzo in occasione della "Giornata mondiale dell´alimentazione" promossa dalla Fao. All´iniziativa sono stati inoltre invitati: Monica Bettoni, direttore dell´Istituto Superiore di Sanità, Grazia Sestini, garante dell´infanzia della Regione Toscana, Stefano Benedettelli dell´Università degli Studi di Firenze, Giampiero Marotta, direttore Coldiretti di Arezzo, Giovanni Tricca, presidente dell´Associazione Interregionale delle Camere di Commercio del Centro Italia.  
   
   
EMILIA ROMAGNA, AGRICOLTURA - DOMANDA UNICA: DAL 16 OTTOBRE PAGAMENTI PER 160 MILIONI  
 
Bologna - Al via da mercoledì 16 ottobre, in anticipo rispetto alla scadenza del 1° dicembre prevista dall’Unione europea, il pagamento del 50% della Domanda unica 2013 come autorizzato dalla Commissione Ue nell´ambito della Pac (la Politica agricola comunitaria). Si tratta di circa 160 milioni di euro che verranno erogati a circa 45.500 agricoltori. “E’ un provvedimento importante – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – che dà respiro alle aziende agricole. L’anticipo della Domanda unica è peraltro solo il primo di una serie di pagamenti che tra ottobre e dicembre porteranno all’erogazione di aiuti e premi per un importo complessivo di oltre 400 milioni di euro”. Agrea prevede di completare le operazioni, relative a titoli ordinari, speciali e articolo 68 “a superficie”, entro la fine del mese di ottobre. Le risorse in arrivo sono al netto della trattenuta (modulazione) del 10% applicata sulla fascia di pagamento da 5.000 a 300.000 euro e del 14% su importi superiori a 300 mila euro. Gli altri pagamenti in arrivo - L’agenda dei pagamenti di Agrea prevede in novembre anche l’erogazione degli anticipi degli aiuti e dei premi delle domande relative alle misure agro-ambientali del Programma di sviluppo rurale, per un importo di circa 30 milioni di euro. A partire da dicembre è in calendario il saldo della Domanda unica 2013 per un importo di ulteriori 160 milioni di euro; delle domande delle misure agro-ambientali prive di “anomalie” e di alcune misure ad investimento del Psr per un importo di circa 20 milioni di euro.  
   
   
LOMBARDIA: AGROPIRATERIA, UNITI SU INDICAZIONE DI ORIGINE  
 
Milano, - "Oggi è emerso un messaggio unitario sul tema, positivo, che rilancia la necessità di avere maggiore tutela sul fronte internazionale, sull´indicazione d´origine dei prodotti agroalimentari, per difendere la produzione lombarda e il Made in Italy". È il commento dell´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, in conclusione della tavola rotonda di ieri sul tema "Mangiare sano: il futuro dell´agroalimentare Made in Italy nel commercio globale", che ha visto protagonisti alla Societa´ Umanitaria a Milano Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia, Maurizio Ottolini, presidente di Alleanza cooperativa per l´Italia della Lombardia, Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di tutela del Grana Padano, Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, Emilio Fernandez Castano ,console onorario iberico. Anche Risvolti Sanitari - Posizioni allineate contro la contraffazione alimentare, "che è allo stesso tempo un problema di natura economica, ma anche con risvolti sanitari preoccupanti", ha detto Prandini. Che ha aggiunto: "Coldiretti ha fatto una battaglia per l´indicazione dell´origine dei prodotti, per far capire al cittadino cosa consuma". Una piaga, quella dell´Italian sounding, che non ha risparmiato nemmeno Anuga, la grande fiera dell´agroalimentare di Colonia. "I prodotti contraffatti sono stati ritirati - ha ricordato Ottolini - ma troppo spesso, negli ultimi anni, l´agroalimentare è uscito dall´agenda della politica italiana". Consumatori Siano Piu´esigenti - Bene dunque, come ha riconosciuto Trefiletti, "l´iniziativa promossa oggi dal l´assessore Fava e dalla Lombardia, ma anche i consumatori, che pure rappresento, devono fare di più, battersi per vedere riconosciuti i sempici diritti di indicazione di origine. E per chi sbaglia devono essere inasprite le sanzioni". Come tutelare la qualità dei prodotti italiani? "In due modi - sintetizza Baldrighi, presidente della Dop più esportata nel mondo, il Grana Padano -. Verificando da un lato che la qualità sia all´altezza del marchio e del prodotto, con controlli nelle fasi di produzione. Poi svolgendo ispezioni nelle fasi di vendita, insieme a una adeguata attività promozionale e di educazione alimentare nei confronti del consumatore e della grande distribuzione". Expo Evento Fodnamentale - Per il console onorario di Spagna, Emilio Fernandez Castano, "l´Expo sarà un evento fondamentale per stringere alleanze fra i Paesi caratterizzati da una forte presenza di prodotti a denominazione d´origine, come Italia, Spagna e Francia, e i Paesi di destinazione commerciale. Ma allo steso tempo sono sicuro che il grande evento del 2015 sara´ una grande occasione per promuovere il patrimonio di elevata qualità riconosciuto dal mondo intero".  
   
   
L´ITALIA DEVE VINCERE LA BATTAGLIA SULLA TRACCIABILITÀ  
 
Milano - "Expo 2015 sarà un grande momento politico, prima ancora che ludico o commerciale. L´obiettivo principale del nostro Paese sarà quello di affermare il primato dell´agroalimentare e della sicurezza dei prodotti Made in Italy verso l´Unione europea e il mondo. E una della Battaglie che la Lombardia e l´Italia è chiamata a vincere è quella della tracciabilitá". È questo il messaggio che l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, ha lanciato dal convegno "Mangiare sano: il futuro dell´agroalimentare Made in Italy nel commercio globale", organizzato dalla Regione Lombardia alla Societa´ Umanitaria a Milano. Italian Sounding, Contraffazione Per 60 Miliardi - Nel corso del suo intervento l´assessore Fava, gia´ presidente della prima Commissione Anticontraffazione del Parlamento, ha sottolineato, aggiornandoli, i numeri relativi al fenomeno dell´´italian sounding´. "Oggi, a fronte di 34 miliardi di export agroalimentare italiano - ha puntualizzato - dobbiamo fare i conti con oltre 60 miliardi di prodotti che suonano come italiani, ma italiani non sono. È un mercato potenziale enorme, ma bisogna insistere per difendere i produttori italiani. E non dimentichiamo un altro problema da risolvere e cioè che la contraffazione è un reato, mentre il cosiddetto Italian sounding no". Tradizione E Controlli -La forza del sistema agroalimentare italiano, ha ricordato ancora una volta Fava, "si basa non solo sulla qualità, la tradizione e la bontà dei prodotti, ma anche sulla sicurezza alimentare e sui controlli. Se dovessimo mettere in fila tutte le provette che ogni giorno i controllori lombardi utilizzano, avremmo una fila lunga tre chilometri". Sicurezza e cultura sono dunque le leve da attivare per vincere la scommessa dell´Expo. "Dobbiamo comunicare di più - dice l´assessore regionale Fava - il valore del nostro agroalimentare. Da domani la Lombardia avrà la presidenza dei Quattro Motori d´Europa, le Regioni cioè che hanno la maggiore spinta di crescita a livello internazionale. Anche con Catalunya, Rhones Alpes, Baden-wurttemberg lavoreremo per difendere i nostri prodotti tipici"  
   
   
PRODOTTI LOMBARDI CERTIFICATI  
 
Milano - "La difesa del nostro prodotto made in Italy che finisce sulla tavola dei consumatori è un´attività primaria. Noi abbiamo in campo 700 veterinari che ci consentono di esportare in tutto in mondo prodotti la cui qualità è certificata". Lo ha detto il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani, intervenendo ieri mattina alla tavola rotonda organizzata all´Umanitaria di via San Barnaba a Milano nell´ambito dell´importante iniziativa " Cibo sicuro e sicurezza del cibo. L´impegno delle istituzioni, verso Expo 2015", appuntamento al quale non poteva mancare il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all´Expo, Fabrizio Sala. Fiducia Dei Consumatori Stranieri - Nonostante numerose eccellenze del Made in Italy siano oggetto di tentativi di contraffazione, come la mortadella Bolognella proveniente dal Brasile o il Daniele prosciutto & Company americano, la fiducia dei consumatori stranieri verso i prodotti italiani, è cresciuta anche nell´ultimo anno." Per questo- ha sottolineato il vice governatore di Regione Lombardia - valorizzare i nostri prodotti agro-alimentari e contribuire ad una loro maggiore esportazione è tra i principali obiettivi di Regione Lombardia". Controlli Igienici Sui Prodotti Alimentari - "Anche su questo fronte la Regione Lombardia è all´avanguardia -ha spiegato l´assessore alla Salute Mario Mantovani- perché in collaborazione con gli operatori del settore alimentare e le loro associazioni, si sta intervenendo sulla caratterizzazione microbiologica e chimico fisica dei prodotti alimentari con l´obiettivo, tra gli altri, dell´identificazione corretta dei nostri prodotti Lombardi". L´assessore Mantovani ha posto l´accento sulle attività di controllo preventive sui prodotti agro-alimentari proprio per garantirne la qualità difendendone, nel contempo, il marchio per lottare contro la contraffazione identificando in modo chiaro l´immagine del vero Made in Italy, combattendo il rischio delle contraffazioni. Tutelare L´eccellenza Lombarda - "Nutrire il pianeta. Non dimentichiamo certo che è questo il tema centrale di Expo 2015 che è l´evento del secolo- ha sottolineato l´assessore alla Salute Mantovani- quindi la promozione del nostro prodotto, la sua tutela e la lotta contro la contraffazione sono gli obiettivi primari". "L´italia, con la Lombardia in testa- ha concluso il vicegovernatore Mantovani -, vanta un primato importante a livello mondiale in quanto è il Paese con il maggior numero di prodotti alimentari tradizionali (oltre 4.500 censiti) e di prodotti Dop (denominazione origine protetta) e Igp (indicazione geografica protetta): è fondamentale che questo primato, si mantenga o addirittura cresca, nel rispetto assoluto della qualità dei prodotti e della salute dei consumatori".  
   
   
12MILA CALICI PER BRINDARE AL SUCCESSO DI PROSECCO BUBBLING STYLE ON SHOW 2013 ED ALLA VITTORIA DI ANCILLA DOMINI - PROSECCO DOC  
 
Trionfo in mare e a terra per il Prosecco Doc. Mentre alla Stazione Marittima l’edizione 2013 di Prosecco Bubbling style on show, realizzato da Aries, Azienda Speciale della Camera di Commercio in collaborazione con il Consorzio Tutela Prosecco Doc, registra un ottimo riscontro sia per il numero di visitatori sia per la presenza di buyer italiani e stranieri. La ciliegina sulla torta arriva sul fronte della regata Barcolana con “Ancilla Domini-prosecco Doc” classificata prima nella categoria “Crociera” e tra i primi dieci equipaggi nella classifica assoluta. <I risultati di questa seconda edizione di Prosecco, bubbling style on show sono decisamente positivi - ha spiegato il presidente della Camera di Commercio, Antonio Paoletti - dato che la risposta del pubblico è stata molto buona e anche produttori e buyer sono apparsi favorevolmente colpiti dagli incotri d’affari. La scelta di realizzare un evento per legare il mondo del Prosecco e della vela, che sono espressioni del medesimo life style, in occasione della Barcolana si è rivelata quindi vincente>. 4.000 Visitatori E Oltre 12.Ooo Calici Di Prosecco Doc Degustati 4 mila sono sono stati i vistatori delle 3 giornate del festival delle bollicine nel magazzino 42 della Stazione Marittima, con un aumento percentuale rispetto al 2012 che aveva registrato 5 mila accessi ma su 4 giorni di manifestazione. Oltre 12.000 i calici serviti dagli espositori al folto pubblico, che ha decisamente gradito l’alta qualità del Prosecco Doc proposto dalle aziende vinicole presenti. Complessivamente, infatti, la manifestazione ha goduto di una continua affluenza di pubblico con una punta massima di presenze, come facilmente prevedibile, tra il pomeriggio e la serata di sabato. 400 Incontri Tra Aziende E Buyer Ottimo il riscontro sul fronte dei meeting commerciali B2b, dato che sono oltre 400 gli incontri d’affari avvenuti tra le aziende espositrici e i buyer provenienti dal nostro Paese e da India, Brasile, Irlanda, Turchia, Slovenia, Austria, Inghilterra, Russia, Stati Uniti, Ungheria e Polonia. Particolarmente importante la presenza degli operatori indiani, dato che quello del gigante asiatico è un mercato che ha mostrato grande interesse per il Prosecco Doc, e Brasiliani, i quali hanno conosciuto Prosecco bubbling style on show attraverso le azioni promozionali attivate nell´ambito del progetto Friuli Venezia Giulia Minas Gerais Food Promotion, coordinato da Aries Azienda Speciale della Camera di Commercio di Trieste. “Ancilla Domini – Prosecco Doc” Trionfa Nella Classe “Crociera” Successo anche in mare grazie alla vittoria nella classe “Crociera” e al piazzamento tra i primi dieci arrivati assoluti di “Ancilla Domini - Prosecco Doc”, il Farr80 completamente rinnovato e trasformato in barca da crociera, al quale il Consorzio Tutela Prosecco Doc ha legato il proprio nome e marchio in occasione della Barcolana e di Prosecco bubbling style on show 2013. La splendida imbarcazione dell’armatore Claudio Demartis, nata come ocean racer su progetto di Bruce Farr e fresca di un refitting totale durato quasi un anno per l’allestimento degli interni, ha trionfato grazie all’esperienza e bravura del timoniere Mauro Pelaschier e del tattico Furio Benussi. <Una straordinaria emozione e naturalmente una grande soddisfazione per questa gara che ci vede arrivare primi nella nostra categoria – ha detto il presidente del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc, Stefano Zanette, presente a bordo, commentando a caldo la vittoria -. Sapevamo di poter contare su un equipaggio di eccellenza e avevamo ipotizzato di poterci classificare entro i primi dieci, ma la conferma del primo posto ci ha davvero entusiasmato. È davvero un grande onore poterci fregiare del primo posto proprio in questa 45.A edizione della Barcolana visto che il 2013 è l´anno che inaugura la categoria “Crociera”>.  
   
   
I MONDI DI CARTA: TRE GIORNI DI INCONTRI IN CUI L’ARTE DEL FOOD IRROMPE SULLA SCENA OSPITI D’ECCEZIONE, MEDICI E ARTISTI PER UNA RASSEGNA DOVE SPARTITI E MENU SI INTRECCIANO IL RICAVATO DELL’INIZIATIVA SARÀ DEVOLUTO AD AIRC, ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO  
 
Il 18, 19 e 20 ottobre a Crema si terrà la prima edizione del festival “I Mondi di Carta”, una rassegna cultural-gastronomica dove arte e cibo si intrecciano, per dare vita a incontri e appuntamenti dedicati al buon vivere. In queste giornate performance di artisti - musici, attori, cantanti, pittori - si alterneranno a esperti nutrizionisti, medici, ricercatori e psicologi per parlare di arte, mente e cibo, in alcuni dei luoghi storici di Crema, cittadina poco battuta nei percorsi turistici più classici, ma che offre numerosi luoghi di interesse storico-artistico e vanta una lunga tradizione culinaria, tutta da scoprire. Durante la tre giorni sarà possibile approfondire tematiche legate alla nutrizione, incontrare specialisti per momenti di counseling personalizzati, assaggiare tipicità del territorio e assistere a momenti di intrattenimento che irromperanno inaspettatamente sulla scena, arricchendo di pathos gli incontri, coinvolgendo il pubblico con arie delle opere più famose, pièce teatrali e molto altro. Tra i relatori presenti: Philippe Daverio, critico d’arte giornalista e conduttore televisivo, che illustrerà il nesso tra arte e cibo, supportato da esempi concreti di quadri emblematici; Piero Mozzi, medico, chirurgo e naturopata, fautore della cosiddetta “dieta del gruppo sanguigno”; Nicola Sorrentino, dietologo, che presenterà il suo ultimo libro “La dieta Sorrentino”. Come sottolinea Enrico Tupone, Presidente dell’associazione culturale imondidicarta: «Questa manifestazione intende dare risalto alla cultura gastronomica e artistica del nostro territorio facendo conoscere ai più quanto il nostro Paese sia ricco di piccole realtà di assoluto valore che rendono il made in Italy unico e inimitabile». Tutte le attività sono a offerta libera. Il ricavato della manifestazione, al netto delle spese, verrà devoluto ad Airc, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ente che ha come obiettivo il finanziamento di progetti di ricerca oncologica del nostro Paese. E’ prevista la presenza di ricercatori alle postazioni Airc dove sarà disponibile materiale divulgativo per una dieta corretta e uno stile di vita sano. Elementi che aiutano il nostro ambiente interno a mantenere le caratteristiche necessarie per prevenire e bloccare lo sviluppo della malattia fin dalle fasi precoci. Sarà possibile seguire gli aggiornamenti sulla pagina Facebook dedicata o con l’hashtag #imondi2013 e prenotare le iniziative mandando un’e-mail a: info@imondidicarta.It. Per il programma completo, è disponibile il sito: www.Imondidicarta.it  
   
   
CALCIO, DIRETTAMENTE DAI MASTERCHEF ARRIVA IL MENU DEL CAMPIONATO  
 
Riprende il campionato italiano di calcio e il classico appuntamento davanti alla tv per tifare la propria squadra del cuore tornerà a caratterizzare il tempo libero degli italiani. Per non “andare troppo nel pallone” e non perdersi nemmeno un minuto delle partite, gli chef stellati consigliano di preparare piatti facili da cucinare, a base di verdure e insalate di riso, leggeri e sani. Al via il Campionato di Calcio 2013-14 e milioni di italiani si preparano a rispolverare sciarpe e magliette della propria squadra del cuore per tornare a tifare, soffrire e gioire davanti allo schermo della tv di casa. Cosa preparare da mangiare a pranzo, durante l’anticipo delle 12.30, o a cena, se la propria squadra del cuore è impegnata di sera? Gli esperti consigliano piatti facili, sia da preparare, sia da gustare, leggeri, sani, fruibili al momento, come insalate di riso, insalate greche e stuzzichini a base di pesce e verdure. Ben 7 chef stellati su 10 consigliano di tifare per la squadra del cuore gustando i prodotti Made in Italy (55%), principalmente verdure e ortaggi (57%), ingredienti principali di piatti che non richiedono una preparazione superiore ai 15 minuti (65%) e che siano emblema di leggerezza (44%) e gusto (29%). È quanto emerge da uno studio promosso dal “Polli Cooking Lab”, l’Osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, condotto attraverso interviste a 110 illustri chef nazionali per capire quale possa essere il menù ideale della domenica di Campionato per seguire le partite della propria squadra del cuore. Basta con piatti pesanti ed ipercalorici perché si ha fretta di “gustarsi” il pre-partita ed ogni secondo della propria squadra del cuore: è possibile non rinunciare alla qualità e al gusto del pranzo domenicale ed allo stesso tempo vivere le emozioni della partita dall’inizio alla fine grazie ai piccoli consigli degli esperti, alla creatività culinaria e, soprattutto agli ottimi prodotti genuini made in Italy. Gli chef stellati consigliano cibi “ready to eat”, che richiedono poco impegno e tempo di preparazione. Quali sono le loro caratteristiche? Piatti non eccessivamente pesanti e senza troppi condimenti (62%), che altrimenti potrebbero appesantire e disturbare la visione della partita; pietanze sane (31%) a base di ortaggi e verdure (57%), con cui condire soprattutto insalata di riso (65%) e pasta fredda (56%), ma anche secondi di carne (45%) e di pesce (37%). Lo chef Arcangelo Dandini, responsabile del ristorante “l’Arcangelo” di Roma, spiega come coniugare buon cibo con lo stomaco in subbuglio per l’inizio della partita tanto attesa. “Per l’occasione personalmente consiglio a tutti, e soprattutto ai miei conterranei, siano essi di sponda giallorossa che laziali, uova per antipasto: uova sode e maionese aromatizzata alla menta romana, accompagnate da un piccola insalata di misticanza amara, olio evo, acciughe e aglio. Come primo una minestra, facile da mangiare, magari anche “riposata”, cioè preparata prima, oppure una buonissima pasta e patate con una grattata di uova secche di muggine o di tonno, tipo bottarga e briciole di pane essiccato a dare croccantezza. Per concludere, un secondo sempre di facile esecuzione: polpette di alici e pecorino, fritte e servite tiepide in un cartoccio, da mangiare con le mani. E per finire in bellezza un sorbetto di frutta rinfrescante e, se la nostra squadra del cuore avrà vinto, anche un bel brindisi”. A molti tifosi la tensione pre-gara o l’idea di dover passare troppo tempo davanti ai fornelli diminuisce l’appetito e induce, a malincuore, a rinunciare ad un gustoso pranzo domenicale. Direttamente dai principali chef stellati italiani arrivano i consigli per seguire le partite della propria squadra del cuore preparando gustosi piatti “easy”. Quali sono i vantaggi? Secondo gli esperti, prodotti sani e leggeri aiutano il metabolismo (44%), sono facili da preparare (36%), e danno un senso d’appagamento (32%) in attesa di vivere gioie e dolori della domenica calcistica. Fabio Baldassarre, chef stellato del “Ristorante Unico” di Milano, consiglia un menù semplice e variegato, particolarmente adatto per seguire i posticipi serali senza rinunciare al gusto. “Personalmente consiglierei un mix di cose già pronte: arancino di riso al ragù o ai piselli, insieme ad una piccola caponata di verdure. Farei più cose da mangiare, con ingredienti tipicamente italiani, con dei pomodori interi da bagnare nel sale e del pane buono. Consiglierei una cena semplice, con più pietanze d’assaggio, in modo da stuzzicare e rendere piacevole la visione della partita, senza abbuffarsi”. Lo chef stellato consiglia quindi cibi facili da mangiare, come i finger food, ed alcune pietanze leggere. “Suggerisco sempre di abbinare più gusti e più sapori, in modo da avere comunque un pasto completo che può variare da regione a regione, dipende dall’avversario: sarebbe bello, perché no, mangiare qualcosa di tipico del territorio d’origine della squadra avversaria, in modo quasi da esorcizzarla, mangiando in un sol boccone ciò che si è preparato e sperando che i propri beniamini calcistici facciano altrettanto con i rispettivi avversari”. Per il classico appuntamento calcistico davanti la tv, piatti gustosi e fantasiosi in 5 mosse consigliate dagli chef stellati del Polli Cooking Lab 1. La cucina vale piu’ di mille parole Inutile farsi prendere dal panico per un’improvvisata a cena o perché non ci si vuole perdere nemmeno un minuto della partita della nazionale. Basta entrare in cucina e guardarsi intorno: credenze, cassetti e frigorifero posso sempre regalare spunti e pietanze per creare nuovi e sfiziosi piatti. Ad esempio, una gustosa insalata di riso con le verdure di stagione va bene; basta condire il tutto con creativita’ e fantasia. 2. Mangiare leggero aiuta il metabolismo Quando ci si deve sedere sul divano davanti alla tv, occorre puntare su pietanze fresche, leggere, ma allo stesso tempo gustose e appaganti, per la cui preparazione le doti migliori sono la semplicità e la praticità. L’ideale per il metabolismo sarebbe consumare molte verdure crude e cibi ricchi di fibre. 3. L’arte di sapere scegliere Per la disperazione o per l’ansia non si deve correre il rischio di mischiare la maionese con il cioccolato. Tutta la creatività è lecita, ma la scelta degli ingredienti e il giusto abbinamento sono due cose fondamentali. Si può sperimentare e assaggiare per trovare le giuste dosi, ma se si esagera con l’estro improvvisato si rischia di dover ricorrere alla pizza a domicilio. 4. La natura è semplicità Come condimento o accompagnamento, da spizzicare durante la preparazione o da mangiare al naturale: i prodotti della terra ben conservati posso rivelarsi un ottimo e facile escamotage. Donano il giusto sapore e arricchiscono i piatti con semplicità e sono l’alimento più pratico per dare sfogo alla fantasia e appagare il palato, anche quello più esigente. 5. Non sarà una faraona, ma che soddisfazione! Non serve essere iscritti all’albo degli chef più famosi del mondo per creare piatti prelibati e sofisticati. E’ fondamentale gustare le proprie “creazioni” e sapere essere soddisfatti del risultato. L’entusiasmo e la buona volontà devono essere sempre premiati! Il top, quando anche la squadra del cuore raggiunge un bel traguardo!  
   
   
ERIDANIA SADAM, LO ZUCCHERO ZEFIRO DA OGGI È RINTRACCIABILE E 100% ITALIANO GRAZIE ALLA CERTIFICAZIONE RILASCIATA DA DNV BUSINESS ASSURANCE.  
 
Chi utilizza e consuma lo zucchero Zefiro, la marca top quality di Eridania, ha da oggi la certezza di trovarsi davanti a zucchero 100% italiano, controllato, tracciato e garantito. Lo zucchero Zefiro, prodotto da Eridania Sadam, la più importante azienda produttrice di zucchero di marca in Italia, ha infatti ottenuto la certificazione Uni En Iso 22005:2008 per la rintracciabilità di filiera produttiva, da parte di Dnv Business Assurance. Eridania Sadam, società che fa capo alla holding Seci di proprietà del Gruppo Industriale Maccaferri di Bologna, annuncia l´adozione del sistema Uni En Iso 22005:2008 per la certificazione di rintracciabilità dell’intera filiera produttiva del suo zucchero Zefiro, il marchio premium di Eridania prodotto dallo stabilimento di San Quirico, Parma, a garanzia della scrupolosa gestione della filiera dal campo alla tavola e dell’origine 100% italiana. Il certificato, consegnato oggi ad Eridania in occasione della conferenza stampa di presentazione da parte degli esperti di Dnv Business Assurance Italia, uno dei principali enti di certificazione indipendente a livello mondiale, arriva al termine di un complesso processo di verifica che ha richiesto un notevole sforzo in termini sia di investimenti economici sia di risorse umane, e che ha coinvolto 1.411 aziende agricole dei bacini di riferimento di Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Toscana, per una superficie complessiva coltivata a barbabietola pari a 9.330,52 ettari. Il Gruppo Eridania Sadam ha ritenuto strategico ottenere la certificazione Uni En Iso 22005:2008 per lo zucchero Zefiro di Eridania, prodotto premium del canale Largo Consumo, per acquisire un ulteriore elemento di distinzione e di eccellenza rispetto ai competitor del mercato bieticolo – saccarifero italiano ed europeo, rispondendo alla precisa e sempre più forte richiesta di acquisto da parte dei consumatori finali di prodotti alimentari nazionali. Il progetto è stato gestito e coordinato dalla funzione Qualità del Gruppo Eridania Sadam, avvalendosi delle funzioni di stabilimento interessate dalle attività. “Il presidio dell´intera filiera produttiva – spiega Massimo Maccaferri, presidente del Gruppo Eridania Sadam - permette di attuare insieme ai produttori una programmazione mirata e fortemente orientata all´eccellenza qualitativa del prodotto “zucchero” e consente da un lato la migliore valorizzazione del produttore e dello zucchero italiano, tutelando così il territorio e il patrimonio agroalimentare nazionale, dall´altro di ottenere elevati standard qualitativi”. Massimo Berlin, Direttore Generale di Dnv Business Assurance, ha aggiunto “La certificazione di tutta la filiera, dalle aziende agricole, allo stabilimento di trasformazione e di confezionamento, secondo i più elevati standard riconosciuti a livello internazionale, è un’ulteriore garanzia, per il consumatore, della qualità del prodotto ma anche la dimostrazione dell’impegno dell’azienda per la valorizzazione del territorio ai fini di una crescita sostenibile”. Le strategie produttive e di sviluppo di Eridania Sadam sono orientate alle necessità ed esigenze che scaturiscono dal mercato zucchero italiano, di cui Eridania è leader nel segmento Largo Consumo, allo sviluppo della filiera bieticolo-saccarifera, in accordo con le associazioni bieticole conferenti la materia prima, e alla realizzazione di un modello di impresa eticamente responsabile, sia rispetto alle tematiche ambientali che alla tutela e la promozione dell´occupazione locale. Eridania Sadam è anche la prima azienda del settore saccarifero ad avere una Dichiarazione Ambientale di Prodotto relativa al calcolo della carbon footprint (impronta di carbonio), ossia delle emissioni di Co2 generate nell’arco dell’intero ciclo di vita, dello zucchero a marchio Zefiro. Entro la fine del 2013, Eridania parteciperà con il partner Ecoinnovazione, al progetto “Dimostrativo di Banca dati italiana di Lca per il settore agroalimentare”. L’obiettivo finale è presentare questo dimostrativo di banca dati in occasione del lancio ufficiale dell’Ilcd Data Network, un network di banche dati di Lca gestito dalla commissione europea. In tale ottica, l’approccio eco-sostenibile di Eridania Sadam si traduce, in ultima analisi, nel valorizzare la filiera italiana di produzione dello zucchero, - con effetti postivi su tutti gli attori coinvolti. Corporate background Eridania Sadam nasce nel 2003 a seguito dell’acquisizione, da parte del Gruppo Industriale Maccaferri di Bologna fondato nel 1879, di cui già faceva parte Sadam Zuccherifici, dello storico marchio Eridania. Leader da oltre 100 anni nel mercato della dolcificazione, la società commercializza annualmente circa 300.000 tonnellate di zuccheri di cui 140.000 della quota di produzione correlata allo stabilimento di San Quirico (Pr). Www.eridaniasadam.it  
   
   
NASCE BAILEYS CHOCOLAT LUXE: L’INEDITO INCONTRO TRA IL MIGLIORE CIOCCOLATO BELGA E LA CELEBRE CREMA WHISKY IRLANDESE BAILEYS PRESENTA LA NUOVA REFERENZA NATA SOTTO IL SEGNO DELL’INNOVAZIONE  
 
Baileys, il brand che ha rivoluzionato il mondo del whiskey irlandese con la sua crema lanciata negli anni ’70, riconferma la sua attitudine all’innovazione aggiungendo alla sua gamma il nuovo Baileys Chocolat Luxe primo esempio al mondo di unione tra finissimo cioccolato belga, whiskey irlandese e crema di latte. Baileys Chocolat Luxe è frutto di tre anni di lavorazione e sperimentazioni mirate a ottenere il giusto equilibrio tra cioccolato fuso, whiskey irlandese e crema di latte. Pensata per offrire a chi lo assaggia la stessa esperienza multisensoriale che procura il cioccolato, Baileys Chocolat Luxe rievoca tutta l’esperienza del cioccolato dal primo morso fino al retrogusto finale di cacao amaro. La combinazione di prodotti di altissima qualità - come la vaniglia del Madagascar e gli oltre 30 gr. Di autentico cioccolato belga per bottiglia - fa sì che Baileys Chocolat Luxe abbia tutto il gusto del migliore cioccolato unito in una perfetta armonia con le ricche e cremose note caramellate tipiche di Baileys. Creato da Anthony Wilson, Liquid Developer presso Diageo nonchè figlio di uno dei creatori dell’originale Baileys Original Irish Cream, Baileys Chocolat Luxe nella versione da 50 cl sarà disponibile presso i maggiori ipermercati e supermercati italiani da inizio ottobre. Viaggiando in tre continenti per assaggiare personalmente i migliori cioccolati esistenti – 200 varietà in totale – Wilson ha lavorato senza sosta per mettere a punto la formula della perfetta fusione tra cioccolato e crema whisky Baileys. Ricetta dopo ricetta, prova dopo prova, Wilson e il suo team di sviluppatori hanno concentrato i loro studi sulla reologia - la scienza che studia la capacità di scorrere delle sostanze - per comprendere la versabilità, la consistenza e la texture del prodotto senza lasciare nulla di intentato e creare così un prodotto icona per gli amanti del cioccolato. L’unione d’ingredienti scrupolosamente selezionati crea un distillato che si scioglie in bocca e offre un’esperienza di gusto unica che coinvolge tutti i sensi: un viaggio multisensoriale che inizia con gli aromi avvolgenti del cioccolato in un crescendo di note fondenti e tostate che si chiudono con un piacevole retrogusto di cacao amaro. Anthony Wilson commenta così la sua creazione: “L’idea dietro allo sviluppo di Baileys Chocolat Luxe era quella di creare un liquido fruibile anche a temperatura ambiente che coniugasse la nota alcolica di Baileys con quella del cioccolato fuso; un distillato che riproducesse l’esperienza multisensoriale di quando si mangia del cioccolato. Con Baileys Chocolat Luxe questi due ingredienti hanno trovato il loro equilibrio trasformando questa idea in realtà. Dopo anni di esperimenti è il più piccolo cambiamento che può generare una rivoluzione: abbassando il contenuto alcolico dell’1.3% infatti, ho scoperto che il gusto del whisky persisteva nel tempo piuttosto che venire coperto da quello dolce e tostato del cioccolato. Baileys fu il primo liquore a unire whisky e crema e oggi Baileys Chocolat Luxe è precursore delle innovazioni nel mondo del cioccolato dando vita al primo esempio in assoluto di fusione tra cioccolato e alcol, ricreando un’esperienza multisensoriale nel bicchiere. Sono orgoglioso di essere colui che ha permesso tutto questo’. La consapevole voluttà del cioccolato di Baileys Chocolat Luxe è un’innovazione assoluta nel alchemico mondo degli spirits ed è in ideale continuità con quella rivoluzione che Baileys procurò 38 anni fa nel mondo degli alcolici grazie al padre di Anthony, Steve Wilson. Ulteriori informazioni su Baileys Chocolat Luxe: • Baileys Chocolat Luxe nel formato da 50 cl. È in vendita al prezzo consigliato di 15,99 €. Baileys Chocolat Luxe ha una gradazione alcolica del 15,7% • Baileys Chocolat Luxe è disponibile solo in bottiglie da 50cl  
   
   
GRANAROLO, IL MAGGIORE OPERATORE AGRO INDUSTRIALE DEL PAESE A CAPITALE ITALIANO, ACCEDE AL SEGMENTO DEL LATTE CAPRINO E SUOI DERIVATI ATTRAVERSO UNA PARTNERSHIP CON AMALATTEA, OPERATORE CONSOLIDATO E LEADER NEL MERCATO ITALIANO  
 
Granarolo sigla una partnership con Amalattea, tra i maggiori produttori italiani di latte di capra e derivati L’operazione consente di accedere ad un segmento di mercato in forte crescita all’estero Granarolo S.p.a. - il maggiore operatore agro industriale del Paese a capitale italiano - rende noto di aver siglato, in data odierna, una partnership con Amalattea S.p.a. Che prevede, tra l’altro, l’acquisizione di una partecipazione di minoranza del capitale della Società. Amalattea è uno dei maggiori operatori italiani nella produzione e commercializzazione del latte di capra e derivati. Nel capitale di Amalattea è presente, già da settembre 2012, l’Istituto Sviluppo Agroalimentare (Isa S.p.a.), finanziaria controllata dal Mipaaf, nell’ambito di un investimento a condizioni di mercato autorizzato dalla Commissione Ue. La partnership consentirà l’accesso ad un segmento di mercato, quello del latte caprino, che segna una dinamica di costante crescita in particolare all’estero grazie ad un trend di consumo favorevole e all’ aumento delle intolleranze alimentari. «L’accordo siglato oggi testimonia l’interesse del Gruppo Granarolo anche verso segmenti di latte e latticini alternativi al vaccino che per ragioni di trend di consumo appaiono in crescita. Lavoreremo dunque sulla filiera del latte caprino nazionale mutuando la grande esperienza della filiera Granlatte», ha dichiarato Gianpiero Calzolari, presidente del Gruppo Granarolo «Ritengo che da questa partnership siano nate le condizioni per un’ulteriore fase di crescita di Amalattea che insieme ad un player nazionale come Granarolo potrà realizzare progetti comuni di natura produttiva e nell’ambito della ricerca e sviluppo che consentiranno di aumentare la competitività dell’azienda», ha commentato Maurizio Sperati, Presidente di Amalattea. «Tra i compiti di Isa vi è quello di favorire i processi di integrazione delle aziende italiane per rafforzarne la competitività sui mercati- aggiunge Walter Bellantonio, Direttore Generale di Isa - Considero la partecipazione di Granarolo in Amalattea un eccellente esempio che abbiamo auspicato e incoraggiato fin dall’inizio del nostro investimento». *** Gruppo Granarolo Il gruppo Granarolo, uno dei principali player dell’agroalimentare italiano, comprende due realtà diverse e sinergiche: un consorzio di produttori di latte - Granlatte - che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima - e una società per azioni - Granarolo S.p.a. - che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 8 siti produttivi dislocati su tutto il territorio nazionale. Il gruppo Granarolo rappresenta così la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti circa 1.000 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con 70 mezzi, 1.200 automezzi per la distribuzione, che movimentano 750 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente più di 60 mila punti vendita presso i quali 11 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo. Con l’acquisizione di Yomo nel 2004, Granarolo è divenuto il più importante produttore italiano di yogurt. Del 2011 invece l’acquisizione di Lat Bri, che ha fatto di Granarolo il secondo operatore nazionale di questo comparto e il primo a capitale italiano. A inizio 2013 e’ avvenuta l’acquisizione del Gruppo caseario francese Cipf Codipal, facente capo alla holding Compagnie du Forum Sas, consolidato operatore francese attivo nella produzione e distribuzione di formaggi freschi e stagionati. Il Gruppo Granarolo conta 2024 dipendenti al 31/12/2012. Il 77,48% del Gruppo è controllato dal Consorzio Granlatte, il 19,78% da Intesa Sanpaolo, il restante 2,74% da Cooperlat. Fatturato: nel 2012 la Società ha realizzato 922,6 milioni di euro. Amalattea Amalattea S.p.a. Con sede legale a Roma e sede produttiva a Villagrande Strisaili (Sardegna), opera nel segmento lattiero-caseario, nello specifico nella lavorazione e commercializzazione di prodotti a base di latte di capra, dove è leader di mercato. In pochi anni Amalattea è riuscita ad impostare una propria strategia di sviluppo, mettendo a frutto tutte le leve del marketing mix attraverso una serie di attività importanti che hanno toccato qualità, innovazione e comunicazione, fino ad ottenere una forte crescita nel canale della moderna distribuzione. L’azienda è presente sul mercato dei prodotti freschi, compreso quello innovativo del segmento dei functional food e nel mercato dei formaggi. La gamma dei prodotti comprende: latte, yogurt, ricotte, formaggi e burro. Marchi dell’azienda: Amalattea, Galydhà, Nutrio e Montecaprino. Isa Isa è la società finanziaria, con socio unico il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), che promuove e sostiene il settore agroindustriale attraverso tre principali linee di intervento: 1) operazioni di finanza agevolata 2) operazioni di finanza a condizioni di mercato 3) supporto alle iniziative di sviluppo delle filiere promosse dal Ministero. Investitore istituzionale focalizzato sull’agroindustria, Isa sostiene finanziariamente progetti di sviluppo industriale che comportino, come ricaduta indotta, un miglioramento strutturale dei livelli di reddito dei produttori agricoli. La Società è partner di importanti iniziative localizzate sull’intero territorio nazionale e, in coerenza con il proprio indirizzo strategico, intende coniugare le logiche proprie del mercato finanziario con quelle del settore agroindustriale, favorendo processi di aggregazione tra le imprese e agendo in una logica unitaria di sistema  
   
   
ENRICO SERAFINO ALTA LANGA ZERO: IL PIEMONTE CONQUISTA IL MONDO DELLE BOLLICINE  
 
Per la prima volta un’azienda piemontese, Enrico Serafino, conquista il premio speciale Bollicine dell’anno Gambero Rosso con Alta Langa Doc Zero. Tradizionalmente appannaggio di Lombardia e Trentino Alto Adige, quest’anno il Premio Speciale “Bollicine dell´anno” 2014 Gambero Rosso è andato alla cantina piemontese Enrico Serafino. Per la prima volta, dunque, il Piemonte conquista un riconoscimento tanto importante, affermando una vocazione che va ben oltre i grandi rossi. Ad essere premiato è un vino innovativo, l’unico Alta Langa a residuo zero, extrabrut, Enrico Serafino Alta Langa Doc Zero 2007. Un metodo classico pensato già dieci anni fa con l’obiettivo di introdurre il concetto di bollicine a tutto pasto e un nuovo modo di bere. Un’idea diventata oggi realtà. Questo riconoscimento premia l’importante lavoro di squadra compiuto in Enrico Serafino, a partire dagli enologi Lorenzo Barbero e Paolo Giacosa e dall’agronomo Giovanni Malerba. Enrico Serafino Alta Langa Doc Zero 2007, infatti, è il frutto anzitutto di un importante lavoro in vigna e della selezione delle uve più vocate a dare origine a vini di ottima struttura e acidità, adatti all’affinamento prolungato sui lieviti. Zero nasce dunque da una grande materia prima ma anche e soprattutto della visione strategica di un’azienda che offre oggi un prodotto affinato 5 anni, capace di interpretare il gusto del consumatore moderno. Enrico Serafino è riuscita a realizzare questo connubio, come dimostra il parere dei giudici di Gambero Rosso, che gli hanno assegnato il premio “Bollicine dell’anno”, dopo la degustazione di oltre 2.000 spumanti. Enrico Serafino Alta Langa Doc Zero 2007 Ottenuto da uve Pinot Nero (85%) e Chardonnay (15%), Enrico Serafino Alta Langa Doc Zero 2007 è un “dosaggio zero”, ovvero privo di liqueur d’expedition, in quanto, al termine della fermentazione in bottiglia secondo il metodo tradizionale, il dosage è stato effettuato solo mediante aggiunta del vino originale. Con oltre 60 mesi di affinamento sui lieviti, rappresenta la massima espressione di Cantina Maestra, la linea di Enrico Serafino che raggruppa i vini e gli spumanti metodo classico di alta gamma. Le uve provengono da vigneti dell’Alta Langa oltre i 300 m/s.L.m., caratterizzati da suoli ricchi di argilla e calcare: l’uva che qui matura fornisce vini di ottima struttura e acidità, adatti all’affinamento prolungato sui lieviti. L’uva raccolta manualmente in cassette viene pressata in modo soffice e il mosto di prima spremitura fermenta in serbatoi di acciaio a temperatura controllata. La presa di spuma è condotta col Metodo Classico di rifermentazione in bottiglia. Si ottiene così un vino dal colore giallo paglierino brillante e dal perlage fine e persistente. Al naso esprime complesse ed eleganti note di fiori di tiglio, miele, frutta bianca matura, che sfumano in sentori di lievito e crosta di pane. Al palato la struttura è vigorosa, sostenuta dall’ottima vena acida. Le note di fiori, frutta e lievito si susseguono fra loro, il finale è lungo e minerale. Profilo Campari Wines: Campari Wines, la società che all’interno del Gruppo Campari identifica il Polo Vini, comprende quattro aziende vitivinicole di proprietà (Sella&mosca-sardegna, Teruzzi&puthod-toscana, Enrico Serafino-piemonte e Lamargue-francia) e nove aziende in distribuzione esclusiva (Fazi Battaglia-marche, Volpe Pasini-friuli Venezia Giulia, Le Fracce-lombardia, Icario-toscana, Kupelwieser-alto Adige, Urciuolo-campania, Capraia-toscana, Mouton Cadet-francia e Villa Massa-campania) oltre ai marchi Riccadonna, Mondoro (per il mercato italiano) e Zedda Piras, leader di mercato nella categoria Mirto di Sardegna. Tra le prime aziende italiane nel settore vino, Campari Wines produce e commercializza un portfolio di vini e liquori ampio e coerente per qualità e immagine sia sul mercato nazionale che sui mercati esteri. Con oltre 330 referenze gestite, 5 siti produttivi e più di 150 persone impiegate, Campari Wines punta a essere uno dei primi attori nel panorama dei produttori di vini italiani di qualità e tra i player di riferimento nei principali canali e mercati  
   
   
MOKADOR PRESENTA A HOST GRAN MISCELA  
 
Alla base delle miscele Mokador c’è sempre la qualità delle materie prime frutto dei lunghi viaggi che i fratelli Niko e Matteo Castellari fanno periodicamente in giro per il mondo per individuare sul posto le migliori varietà di caffè Arabica e Robusta. Ma è la ricetta che le unisce a garantire il gusto unico e inconfondibile del Gran Miscela Mokador che l’azienda faentina porta a Host dal 18 al 22 ottobre prossimo a Milano. Studiato appositamente per l’utilizzo esclusivo su macchine professionali, Gran Miscela Mokador assicura al settore bar e ristorazione una resa sempre ottimale di altissimo livello e il sapore a tutto tondo del vero espresso italiano. Ai locali che espongono l’insegna Mokador l’azienda offre una miscela unica di caffè Arabica e Robusta torrefatto in grani, sempre uguale nel tempo per qualità sensoriali. Questo grazie a tutto il processo di selezione e lavorazione dei chicchi di qualità superiore e fino al panel di assaggio che verifica in azienda la costanza del prodotto. Raffinato, armonioso e rotondo con venature fruttate e floreali, Gran Miscela Mokador è un sapiente mix composto in gran parte da caffè Arabica delle più pregiate specie, provenienti dal centro e sud America - la soavità dei caffè Columbia con la qualità Santos, insieme alle specie Guatemala e Costarica coltivate in altura - con aggiunta di pregiato Robusta indiano per migliorare la struttura del caffè. Si presenta in tazza con una tessitura dalla trama regolare e una vellutata crema color nocciola, che rimane compatta e persistente. Il ricco aroma e l´ottimo retrogusto con note di cacao, un buon corpo e una nota di acidità derivante dalle pregiate varietà di caffè Arabica contenute, lo rendono un eccellente caffè espresso italiano. Inoltre, Gran Miscela Mokador vanta la Certificazione Bureau Veritas 46/001 di prodotto del prestigioso ente internazionale ottenuta per: - il profilo sensoriale definito: l’aroma e il gusto sono controllati e garantiti nel tempo. - la tostatura separata: le singole varietà di caffè vengono tostate separatamente per esaltare al meglio le caratteristiche organolettiche. - il raffreddamento ad aria: un sistema di ventilazione ad aria naturale forzata consente di fissare gli aromi nel chicco appena tostato. - la stagionatura controllata: il caffè così tostato e raffreddato viene lasciato riposare per un periodo di 10-15 giorni all’interno di appositi silos e viene confezionato solo al raggiungimento della giusta maturazione. Mokador. Fondata a Faenza nel 1967 da Domenico Castellari, da oltre 40 anni Mokador è sinonimo di caffè di alta qualità. Oggi i figli Niko e Matteo portano la ricerca e il prestigio Mokador alla conquista dell’Italia e del mondo seguendo la politica di qualità intrapresa dal padre. Nel 2011, nasce la Castellari Holding srl di cui fanno parte le aziende food e hospitality Mokador, Gran Baita e la storica torrefazione modenese Caffè Gualtieri, acquisita nel giugno 2011. Mokador rappresenta oggi una importante realtà nel mondo del caffè da bar, in cialda e in capsula, che grazie al cammino di qualità e selezione ha visto un incremento medio annuo che va dal 7 al 10% e una realtà produttiva sviluppata su un’area complessiva di circa 4.500 metri quadrati diventando un concreto e dinamico esempio di made in Italy sui mercati internazionali. Www.mokador.it  
   
   
SELEZIONATE PROPOSTE DI SANTA MARGHERITA GRUPPO VINICOLO PER IL NATALE 2013, PER SCEGLIERE UN REGALO “D’AUTORE”  
 
Simbolo per eccellenza di momenti di convivialità e di festa, adatto ad ogni occasione, soprattutto nelle festività natalizie, il vino rappresenta uno dei regali più graditi. Singolari proposte per un regalo d’effetto, selezionate all’interno del mosaico enologico del Gruppo Vinicolo Santa Margherita: dall’Alto Adige al Veneto, dalla Toscana alla Sicilia, in diverse combinazioni e con packaging sempre raffinati. Vini fermi, frizzanti e spumanti, provenienti dalle uve dell’Alto Adige, del Trentino e del Veneto Orientale, e non solo; vini che, in linea con i nuovi stili di vita e di consumo, offrono bevibilità e piacevolezza, concretezza e autenticità in ogni occasione. Oltre alle proposte suddivise per zona d’origine, dove la Toscana con i suoi Chianti e l’Alto Adige hanno un rilievo maggiore, Santa Margherita propone anche alcune selezioni pensate per gli amanti del vino “d’autore”, come: • “Sapori della tradizione”: raffinate confezioni per degustare una ricca e completa selezione del produzione del Gruppo Vinicolo; • “I Grandi Formati”: jeroboam e magnum in cassetta di legno per le occasioni più speciali; • “Le piccole specialità”: Vinsanto del Chianti D.o.c. , Grappa di Chianti Classico, Moscato Rosa Athesis Alto Adige D.o.c. E Dulcedo Lison Pramaggiore D.o.c. Accompagnatori ideali di un fine pasto di classe Un mosaico enologico di eccellenze tra cui scegliere preziosi cadeaux per il prossimo Natale. Www.santamargherita.com www.Facebook.com/pages/vinisantamargherita  
   
   
IL 9 DICEMBRE INIZIA IL NUOVO CORSO “HORECA DESIGN- HOTEL RESTAURANT CAFÈ” DI POLI.DESIGN - CONSORZIO DEL POLITECNICO DI MILANO DEDICATO ALL’INNOVAZIONE E ALLA PROGETTAZIONE D’INTERNI NEI SETTORI OSPITALITÀ, RISTORAZIONE ED ENTERTAINMENT.  
 
Inizia il 9 dicembre a Poli.design – Consorzio del Politecnico di Milano il nuovo corso “Horeca Design – Hotel Restaurant Cafè - Ideare, progettare e arredare locali di entertainment innovativi” - 3a edizione, dedicato all’innovazione e alla progettazione d’interni nell’ambito dell’ospitalità, ristorazione ed entertainment. Il corso di formazione avanzata è rivolto ad architetti e operatori del settori, attivi in ruoli diversi, in questi importanti ambiti. Formazione avanzata, trend internazionali, Design e rapporto con il mercato Il corso Horeca Design ha durata di una settimana, calibrata sulle esigenze professionali dei progettisti e degli operatori, propone un percorso di formazione avanzata e affronta e approfondisce l’evoluzione internazionale di questi settori e il ruolo fondamentale del design e dei nuovi linguaggi di progetto nei processi d’innovazione del mercato. Il corso si svolge dal 9 al 13 dicembre 2013 a Poli.design – Politecnico di Milano (Campus Bovisa), e prevede 40 ore di lezioni in aula di docenti del Politecnico di Milano, ricercatori e professionisti affermati su temi di progettazione, arredamento, materiali, colore, illuminazione, marketing e scenari di tendenza internazionali. Al termine delle lezioni in aula sono inoltre previsti educational tour guidati dai docenti per analizzare direttamente realizzazioni e spazi significativi di Milano legati al mondo dell’Horeca. Tre edizioni all’anno, in tre diversi cicli, in tre lingue: italiano, russo e inglese Poli.design organizza a Milano tre cicli di corsi Horeca Design, un ciclo in italiano, un ciclo in russo e da gennaio 2014 anche un ciclo in inglese. Ogni ciclo prevede tre diverse edizioni del corso all’anno. Calendario, informazioni e iscrizioni su www.Designhoreca.it Borse di Studio per la terza edizione di Horeca Design Sono disponibili numerose Borse di Studio messe a disposizione da aziende e istituzioni partner per la 3a edizione del corso Horeca Design – Hotel Restaurant Cafè che si svolge dal 9 al 13 dicembre 2013 a Poli.design – Politecnico di Milano (Campus Bovisa). Per saperne di più: Poli.design, Daiana Bossi, formazione@polidesign.Net www.Designhoreca.it tel.02 23997275