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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Novembre 2013
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA NUOVE NORME PER GLI AIUTI A FAVORE DEI FILM  
 
Bruxelles, 18 novembre 2013 - La Commissione europea ha adottato nuovi criteri per la valutazione dei regimi di aiuto degli Stati membri a favore dei film e di altre opere audiovisive alle luce delle norme Ue in materia. La nuova comunicazione sul cinema permette una gamma più ampia di attività, lascia agli Stati membri la responsabilità di stabilire quali siano le attività culturali che meritano di essere sovvenzionate, dà la possibilità di erogare maggiori aiuti per le produzioni transfrontaliere e promuove il patrimonio cinematografico. La Commissione ha tenuto conto delle osservazioni ricevute nel corso di tre consultazioni pubbliche a cui hanno partecipato Stati membri e soggetti interessati. Il Vicepresidente della Commissione Joaquín Almunia ha commentato: “L’obiettivo delle norme riviste è incoraggiare una creazione audiovisiva vitale in Europa preservando nel contempo la diversità culturale in tutta l’Ue. Viene costituito un quadro Ue comune per il sostegno pubblico concesso dagli Stati membri che tiene conto della dimensione europea del settore audiovisivo ed è volto a garantire che esso resti redditizio e competitivo.” Le nuove norme ampliano la portata della comunicazione sul cinema del 2001 (si veda Ip/01/1326), che si applicava soltanto agli aiuti di Stato concessi per la produzione di film, estendendola a tutte le fasi delle opere audiovisive, dal momento in cui sono concepite fino al momento in cui giungono al pubblico. L’intensità degli aiuti che possono essere concessi per un film continua ad essere limitata, in linea di principio, al 50% del bilancio previsto per la produzione. I costi di distribuzione e promozione possono essere sovvenzionati con la stessa intensità di aiuto. Tuttavia, le coproduzioni finanziate da più di uno Stato membro possono ora ricevere aiuti fino al 60% del bilancio di produzione. Non vi sono invece limitazioni per quanto riguarda gli aiuti alle sceneggiature, allo sviluppo dei progetti cinematografici o alle opere audiovisive considerate difficili, secondo criteri stabiliti da ciascuno Stato membro secondo il principio di sussidiarietà. In base alle nuove norme, gli Stati membri continuano a poter imporre condizioni territoriali per le spese sostenute dai beneficiari di misure di aiuto a favore delle opere audiovisive. Si tratta di una restrizione delle norme del mercato unico Ue che è giustificata dalla promozione della diversità culturale che richiede la tutela delle risorse e del know-how dell’industria a livello nazionale o locale. Le norme riviste garantiscono che tali obblighi territoriali restino proporzionati agli obiettivi da raggiungere. In particolare, gli Stati membri possono richiedere che il 160% degli aiuti concessi venga speso sul proprio territorio. Gli Stati membri possono inoltre esigere che, a prescindere dall’importo degli aiuti concessi, un livello minimo di attività di produzione si svolga sul proprio territorio come condizione per beneficiare degli aiuti. Tale attività non può mai corrispondere a più del 50% del bilancio di produzione. In tutti i casi, come in precedenza, gli obblighi territoriali per quanto riguarda le spese non possono superare l’80% del bilancio di produzione. La nuova comunicazione sul cinema sottolinea anche l’importanza del patrimonio cinematografico europeo ed esorta a raccogliere, conservare e rendere accessibili i film europei. Gli Stati membri devono incoraggiare e aiutare i produttori a depositare una copia delle opere sovvenzionate ai fini della loro conservazione e utilizzazione a scopi non commerciali. Gli Stati membri devono adeguare i loro regimi di aiuto a questa comunicazione entro due anni.  
   
   
TV, VIA LIBERA AI PAGAMENTI ALL´EMITTENZA LOCALE NEI PROSSIMI GIORNI IL RIPARTO DI CIRCA 72 MILIONI  
 
Roma, 18 novembre 2013- La Corte dei Conti ha registrato ieri il decreto del Vice Ministro dello Sviluppo Economico Antonio Catricalà che contiene il piano di riparto alle diverse regioni dei contributi alle emittenti televisive locali (ex l.488/98) per un totale di 71.512.307 euro. Nei prossimi giorni gli uffici del Dipartimento delle Comunicazioni del Ministero emetteranno i mandati di pagamento delle somme di spettanza alle singole emittenti.  
   
   
PIÙ LIBRI PIÙ IDEE, IN ATTESA DI PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI (5-8 DICEMBRE): A ROMA OLTRE 400 UNIVERSITARI AL LAVORO DAL 25 NOVEMBRE SUL LIBRO (DEL FUTURO) E SULLE NUOVE PROFESSIONI EDITORIALI. QUI TUTTE LE MODALITÀ PER ISCRIVERSI E PARTECIPARE AI WORKSHOP  
 
Roma, 18 novembre 2013 - Oltre quattrocento universitari romani al lavoro sul futuro del libro, della grafica, delle nuove professioni legate al digitale, in attesa della dodicesima edizione di Più libri più liberi (Roma, 5-8 dicembre). La manifestazione conferma la scelta di puntare fortemente sui giovani, anche fuori fiera, coinvolgendo quattro tra le maggiori università romane e scuole di perfezionamento: La Sapienza, Tor Vergata, Università di Roma Tre e Ied. In attesa dell’appuntamento al Palazzo dei Congressi dell’Eur, spazio quindi dal 25 novembre all’iniziativa “Più libri più idee”, un ciclo di quattro workshop promosso da Più libri più liberi e dall’Associazione Italiana Editori (Aie) dedicati al libro e al digitale nelle università di Roma. Un’opportunità per gli studenti universitari dei corsi di editoria, comunicazione e grafica, pensata tanto per integrarne il percorso formativo, quanto come utile tassello iniziale per quello professionale. Gli incontri costituiscono un importante momento propedeutico al programma professionale che l’Associazione italiana editori (Aie) propone ogni anno in fiera anche per gli universitari. Al centro dei quattro approfondimenti saranno il graphic novel e le sue tecniche grafiche (25 novembre all’Università degli Studi di Tor Vergata), le nuove professioni editoriali legate al Web (25 novembre, all’Università degli Studi La Sapienza), grafica ed infografica per l’editoria (26 novembre allo Ied Visual Communication), storytelling ed editoria transmediale (29 novembre, all’Università degli Studi di Roma Tre). Gli studenti che parteciperanno a Più libri più idee avranno inoltre la possibilità di partecipare ai Più libri più liberi Hot Spots, dei veri e propri tour alla scoperta di alcuni segmenti della vasta produzione editoriale presente in fiera durante i quali gli studenti avranno la possibilità di approfondire le loro conoscenze e di soddisfare le loro curiosità attraverso il dialogo diretto con gli editori. Per iscrizioni, gratuite e aperte solo agli universitari, è necessario compilare l’apposito form sul sito www.Plpl.it nella sezione iniziative, Più libri più idee. Qui sotto i dettagli dei quattro appuntamenti. Romanzi disegnati. Come si fa un graphic novel? 25 novembre 2013. Università degli Studi di Tor Vergata . Ora 12.00 – 14.00 Aula Sabatino Moscati. L’incontro, organizzato nell´ambito del Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell´informazione, della comunicazione e dell´editoria, in collaborazione con l’insegnamento di Sociologia della comunicazione culturale tenuto da Francesca Vannucchi, è incentrato sul fenomeno ormai affermato del graphic novel. Gli italiani leggono sempre di più graphic novel e questo genere letterario, un tempo considerato di nicchia, rappresenta ormai il 10% della produzione totale di fiction. Sebbene la maggior parte dei titoli arrivino dall’estero, negli ultimi anni si è affermata una vera e propria «via italiana» al graphic novel e le case editrici made in Italy specializzate nel genere arrivano ormai a toccare vette d’eccellenza. Come cambia il lavoro editoriale quando il prodotto è un romanzo grafico? Come si costruisce e come si produce un best seller disegnato? Un editore specializzato ne discute con un suo autore. Intervengono: Giovanni Peresson (Ufficio studi Associazione italiana editori – Scuola per librai U. E. Mauri), Elena Vergine (Ufficio studi Associazione italiana editori), Emanuele di Giorgi (Tunuè editori dell’immaginario), Cristiano Silvi (autore Tunuè). Professioni editoriali 2.0. Nuove professioni per nuove case editrici . 25 novembre 2013. Università degli Studi La Sapienza. Via Salaria 113, ore 16.00 – 18.00 Aula Oriana. Il workshop, organizzato da Dipartimento Coris e Associazione italiana editori in collaborazione con l’insegnamento di Gestione e marketing delle imprese editoriali e con l’insegnamento di Teoria e analisi del discorso giornalistico prenderà le mosse dai recenti sviluppi che hanno investito il mondo del libro per arrivare a tratteggiare i possibili sviluppi a cui stanno andando in contro le professioni editoriali. Dal Transmedia Web editor al Seo specialist al e-reputation manager, quali sono le professioni editoriali 2.0? Intervengono: Fabiola Sfodera e Giuseppe Marchetti Tricamo (docenti di Gestione e marketing delle imprese editoriali), Giovanni Peresson (Ufficio studi Associazione italiana editori – Scuola per librai U. E. Mauri), Lorenza Biava (Ufficio studi Associazione italiana editori), Simone Caltabellotta (Lit-libri In Tasca), Giulia Bussotti (Ufficio tecnico progetto Lia-libri italiani accessibili). Saluto del direttore del Coris, Mario Morcellini. Dalla grafica all’infografica. 26 novembre 2013. Istituto Europeo di Design. Via Alcamo 11, ora 9.30 – 13.00 Aula Magna. In un mondo sommerso dai dati e dalle parole il visual storytelling rappresenta un’evoluzione della comunicazione digitale verso una forma più concisa, diretta e interattiva. Il workshop, organizzato in collaborazione con Ied Visual Communication Roma, racconterà verso quale direzione si stanno evolvendo le infografiche di magazine on line e libri, cercando di fornire gli strumenti e le coordinate per capire come trovare storie nei dati e come comunicarle, col massimo impatto, in maniera visuale sui nuovi media. Intervengono: Cristina Mussinelli (consulente Aie per l’editoria digitale e membro del board Idpf), Luigi Vernieri (direttore Ied Visual Communication Roma e coordinatore del dipartimento di Graphic Design), Stefano Cipolla (caposervizio grafica La Repubblica), Paula Simonetti (graphic designer), altri nominativi in attesa di conferma. Storytelling & co. Come si progetta un universo narrativo? 29 novembre 2013. Università degli Studi Roma Tre. Via Ostiense 233, ora 14.00-17.00 – Aula 16. Il workshop, organizzato in collaborazione con gli insegnamento di Editoria libraria, tenuto da Oliviero Ponte di Pino, prenderà le mosse dai recenti sviluppi che hanno investito il mondo del libro: cos’è lo storytelling? Cosa significa creare un prodotto transmediale? La scommessa degli operatori di mercato oggi è quella di saper progettare nuove storie “multicanale” servendosi di una nuova figura che non è uno scrittore, un regista o un game-designer, ma un loro coordinatore. Il workshop prenderà in considerazione alcune nuove tendenze emerse con i prodotti digitali e i loro riflessi sull’attività redazionale e organizzativa. Intervengono: Giovanni Peresson (Ufficio studi Associazione italiana editori – Scuola per librai U. E. Mauri), Max Giovagnoli (Transmedia storyteller). Gli incontri di Più libri più idee sono gratuiti e gli studenti che mostreranno all’ingresso di Più libri più liberi il tesserino universitario potranno accedere allo spazio fieristico gratuitamente nei giorni del 5-6 dicembre. Tutte le informazioni su Più libri più liberi su www.Piulibripiuliberi.it  http://www.Piulibripiuliberi.it/menu2009/iniziative/piùlibripiùidee.aspx    
   
   
A PALAZZO CISTERNA SI PRESENTA IL SECONDO VOLUME DELL’OPERA DEDICATA AI “GRUPPI STORICI DEL PIEMONTE E DELLA VALLE D’AOSTA”  
 
Torino, 18 novembre 2013 - Venerdì 22 novembre alle 17,30 nella Sala Consiglieri di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Provincia di Torino, in via Maria Vittoria 12, sarà presentato il secondo volume dell’opera “Gruppi storici del Piemonte e della Valle d’Aosta”, scritto dalla giornalista Cristiana Bizzarri Quadrino per i tipi dell´editore Roberto Chiaramonte e del Centro Studi Nuovo Millennio. All’incontro saranno presenti, con i loro figuranti in costumi d’epoca, alcune delle associazioni iscritte all’Albo del Gruppi Storici della Provincia di Torino ed altre che operano nel resto del Piemonte. L’assessore al Turismo, Marco Balagna, porterà all’autrice ed ai gruppi storici presenti il saluto e l’apprezzamento della Provincia. Il secondo volume di “Gruppi storici del Piemonte e della Valle d’Aosta” dedica una sezione anche al circuito di visite guidate e animate “Provincia Incantata”, che, nel 2013, Cristiana Bizzarri Quadrino ha seguito con passione durante l’intero arco dell’iniziativa. Saranno presenti per l’occasione alcuni Sindaci e amministratori dei Comuni coinvolti nel circuito, che è stato coordinato dall’Assessorato provinciale al Turismo e finanziato dalla Camera di commercio di Torino. Nel libro non manca un accenno al ruolo dei gruppi stoici nelle visite guidate a Palazzo Cisterna, che si tengono ogni terzo sabato del mese. L’opera di Cristiana Bizzarri Quadrino è la prima a documentare l’attività di una serie di realtà culturali, umane e sociali profondamente legate al territorio ed ispirate al principio della “living history“, la storia rievocata e rivissuta cercando di coinvolgere il più possibile il pubblico nell’atmosfera dei secoli passati, ricostruita con precisione filologica. La panoramica sui gruppi storici torinesi e piemontesi ha avuto come primo filo conduttore e punto di riferimento l’Albo istituito dalla Provincia di Torino: una iniziativa unica in Italia, che ha censito e certificato il rigore storico di oltre cento gruppi, molti dei quali protagonisti delle rievocazioni del circuito di manifestazioni “Viaggio nel Tempo” ideato e promosso dalla Provincia. L’autrice ha però ampliato la propria attenzione anche alle rievocazioni che si tengono nella vicina Valle D’aosta, i cui gruppi storici sono in stretto rapporto con quelli piemontesi. Il volune dimosrta che l’associazionismo legato alla ricostruzione di fatti e personaggi storici è una realtà in crescita in tutta Italia, che suscita persino l’attenzione di studiosi universitari. E’ una forma complessa di volontariato culturale, che coinvolge migliaia di persone, di ogni ceto, età ed esperienza: dagli studiosi di letteratura, musica e storia del costume ai cantanti; dai danzatori agli appassionati di storia militare e civile, che preparano (spesso da sé) e indossano abiti spettacolari e filologicamente perfetti. I membri dei gruppi storici mettono la loro passione al servizio delle comunità lovali, per animare centri storici, palazzi, castelli e piazze: luoghi in cui si ricrea il passato con cortei e balli, duelli e performances teatrali, con l’accompagnamento di musicisti e sbandieratori.  
   
   
PAPA FRANCESCO RICEVUTO AL QUIRINALE CON IL CODICE PURPUREO DI ROSSANO  
 
Catanzaro, 18 novembre 2013 - “Una preziosa e importante testimonianza della Calabria e´ stata presente il 14 novembre nella visita di Papa Francesco al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano". Con queste parole il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti ha commentato la presentazione al Santo Padre, durante la visita al Quirinale, del prezioso "Codex Purpureus". Si tratta di un evangelario del sesto secolo dopo Cristo, custodito presso il Museo Diocesano di Rossano, considerato uno dei più antichi manoscritti miniati del "Nuovo Testamento". Alla presentazione era presente anche l´Ordinario Militare d´Italia Santo Marciano´, fino a qualche settimana fa Vescovo di Rossano. L´opera attualmente e´ in corso di restauro presso l´Istituto Centrale per la Patologia del Libro di Roma dove, dal 18 novembre inizierà, con tecniche avanzatissime di un´azienda specializzata calabrese, l´acquisizione digitale delle pagine della preziosa opera. Il presidente Scopelliti ha altresì ribadito che "il "Codex Purpureus" e´ uno degli inestimabili tesori della Calabria. Non a caso, la Regione, nell´ambito del più consistente ed organico piano di investimenti nel settore dei beni culturali finora realizzato, ha recentemente finanziato la ristrutturazione del Museo diocesano per valorizzare nel modo migliore un´opera di grande valore storico, artistico e spirituale, che non a caso questa mattina e´ stata presentata a Papa Francesco in occasione della sua prima visita istituzionale al Capo dello Stato del nostro Paese".  
   
   
VERDI 200: LUNEDÌ 18 NOVEMBRE ALLE ORE 19 LA TRAVIATA CON MARIELLA DEVIA IN DIFFERITA STREAMING SUL SITO GIUSEPPEVERDI.IT  
 
Bologna, 18 novembre 2013 - Il Cartellone Verdi 200 digitale offre per il mese di novembre la possibilità di vedere gratuitamente, sul web e sul digitale terrestre, La Traviata nella produzione della stagione lirica 2010 del Teatro Comunale di Bologna, la bacchetta di Michele Mariotti e la regia di Alfonso Antoniozzi per la splendida voce di Mariella Devia, interprete del ruolo di Violetta. Orchestra, Coro e tecnici del Teatro Comunale di Bologna. Lunedì 18 novembre, a partire dalle 19,00, collegandosi ai siti www.Giuseppeverdi.it   , www.Magazzini-sonori.it  , www.Lepida.tv  , e http://streaming.Cineca.it/tcbo/  sarà possibile assistere gratuitamente alla differita streaming che prevede la trasmissione della conferenza di presentazione dell´opera, seguita dalle interviste ai protagonisti e dall´opera integrale senza intervalli. La visione potrà essere fruita anche attraverso il televisore di casa sul canale regionale 118 del digitale terrestre Lepidatve su smartphone e Ipad grazie alla App gratuita Verdi200. Descrizione dell’ opera - Opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dalla piéce teatrale "La Signora delle Camelie" di Alexandre Dumas, alla sua prima rappresentazione nel 1853 La Traviata ottenne un deciso insuccesso (a causa dell´argomento trattato e di interpreti non eccellenti); ben presto però l´opera di Verdi iniziò a riscuotere il successo di pubblico che tutt´oggi raccoglie nel mondo. La messa in scena che propone il Teatro Comunale di Bologna per la stagione d´opera 2010, in coproduzione con il Teatro Giuseppe Verdi di Trieste, è un allestimento dello stesso anno che vede alla regia Alfonso Antoniozzi, un grande cantante che per la terza volta nella sua carriera artistica veste i panni di regista. La sua Traviata è ambientata negli anni ´60, con un notevole salto in avanti rispetto all´originale, ma in un´epoca in cui la storia di Violetta e Alfredo si adatta con realismo. A dare voce a Violetta, con un´interpretazione intensamente drammatica, è l´eccellente voce di Mariella Devia che ha rivelato in conferenza stampa di apprezzare particolarmente questa Traviata ambientata in anni che lei stessa ha vissuto. La Traviata è stata allestita come ultimo spettacolo della Stagione Lirica 2010 del Teatro Comunale di Bologna. C’è da lodare il lavoro di Alfonso Antoniozzi che, con pochi mezzi ma molte idee, costruisce un allestimento da ricordare: l’ambientazione è negli anni ‘50/’60, con una festa a casa di Violetta volgare e scomposta, quasi a ricordare il basso livello morale di una società “in” ma terribilmente vuota in valori e ricchezze interiori. I personaggi minori sono caratterizzati con tocchi lievi ma di ottimo gusto, anche se la vera svolta si ha nell’atto conclusivo, che Antoniozzi immagina come un lungo sogno di Violetta dormiente a terra (un mimo) che, alla fine, morirà sola. Tempi della differita streaming - Dalle ore 19,00 alle 19,45 Conferenza di presentazione dell’opera realizzata in occasione del suo riallestimento al Comunale nel 2012. Intervengono Nicola Sani e Alfonso Antoniozzi. Dalle 19,45 alle 20,30 circa interviste ad alcuni tra gli interpreti principali, tra cui Mariella Devia e il regista. Dalle 20,30 alle 23 diretta streaming dell’opera La Traviata. Conclude la trasmissione il video “Buon Compleanno Maestro” (17 minuti) , realizzato dalla Regione Emilia-romagna, che raccoglie suggestive immagini dei luoghi verdiani e la testimonianza di cantanti lirici, registi e direttori d’orchestra che in Emilia-romagna sono nati o lavorano e che qui raccontano il “loro Verdi”. Cartellone Verdi200 digitale - Il Cartellone Verdi200 digitale fa parte delle iniziative realizzate dalla Regione Emilia-romagna per celebrare il bicentenario della nascita del grande compositore emiliano. Obiettivo del progetto è diffondere l’opera verdiana offrendo al pubblico la possibilità di seguire gratuitamente gli spettacoli in programma, via web o nei maxischermi dei teatri regionali aderenti a Teatronet e cablati dalla rete Lepida. Il Cartellone è coordinato dall’Assessorato regionale alla Cultura e dal Teatro Comunale di Bologna, con il supporto di Lepida Spa e la collaborazione di Cineca.  
   
   
LOMBARDIA: LA CULTURA È RICCHEZZA E SVILUPPO  
 
Milano, 18 novembre 2013 - "Regione Lombardia conferma il suo pieno sostegno alle start up, e tra queste anche quelle culturali e creative, ritenendole importanti nel processo di rinnovamento e adeguamento, anche internazionale, del tessuto economico tradizionale". Così Cristina Cappellini, assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia intervenendo alla quarta edizione dell´evento ´Mifaccioimpresa´. 30 Mln Da Regione Per Le Start Up E Irap Azzerata - "Regione Lombardia - ha detto l´assessore - si mostra vicina alle start up attraverso le azioni messe in campo dalla Giunta Maroni su proposta dell´assessore alle Attività produttive, Ricerca e innovazione Mario Melazzini. La prima misura ha messo a disposizione una dotazione di 30 milioni (di cui 7 a fondo perduto e 23 a rimborso) che garantirà a oltre 400 aziende la possibilità di essere affiancate e supportate per 3 anni sulla base di un piano industriale sostenibile. In più, per le Start up innovative è previsto l´azzeramento dell´Irap per il primo anno e un -1 per cento per i successivi due anni". Un Settore Vivace - "Sul fronte delle imprese, quelle culturali e creative - ha ricordato l´assessore -rappresentano una vera ricchezza. In base ai dati Eupolis 2013, si registrano in Lombardia ben 68.632 aziende con 204.594 lavoratori. Dati che pongono la Lombardia al terzo posto nella classifica delle 25 Regioni europee per numero di occupati nei cluster culturali e creativi e che testimoniano come questo settore sia da considerare un volano di sviluppo, un´autentica leva anti crisi". Collaborazione Con Fondazione Cariplo - Tra le attività in atto da parte di Regione Lombardia c´è l´Accordo di collaborazione con la Fondazione Cariplo. "Una partnership - ha spiegato l´assessore - che si articola in tre assi di cui il primo volto a favorire la mobilità transnazionale per inoccupati e disoccupati con cui abbiamo finanziato 7 progetti e 85 stage; l´avviso di mobilità transnazionale per lo sviluppo delle imprese con un bando da 1,1 milioni aperto fino al 9 gennaio e il progetto ´Ic-innovazione creativa´ che, chiusa la raccolta domande il 31 ottobre, ha visto circa 500 adesioni". Macroregione Alpina - "Regione Lombardia - ha ricordato l´assessore - è inoltre capofila del Progetto europeo ´Ccalps-creative Companies in Alpine Space´ che coinvolge 6 Paesi e numerose Regioni europee che vedono le imprese culturali e creative quale potenziale per la crescita economica dell´Arco Alpino. Un piano di lavoro di respiro macroregionale". "I progetti che stiamo elaborando - ha continuato l´assessore - avranno come filo conduttore il riconoscimento della trasversalità e della centralità della cultura per lo sviluppo socioeconomico della Regione. Avanzeremo così proposte di investimento di risorse e di promozione, oltre che nei cluster tecnologici, anche in quelli delle imprese culturali e creative che sono dei fiori all´occhiello della Lombardia". Rinnovamento E Internazionalizzazione - "Il progetto ´Ccalps´- ha concluso Cappellini - rappresenta per la Regione un vero e proprio laboratorio sulle politiche da attuare per le imprese culturali e creative. Abbiamo anche in programma, per questo motivo, due bandi, del valore complessivo di 1 milione di euro, nell´ambito dell´Accordo di Programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo con Unioncamere, con i quali puntiamo a incentivare l´avvio di nuove start-up culturali e creative e il matching tra queste imprese e quelle del settore tradizionale certi che la collaborazione tra le due realtà possa giovare ai processi di rinnovamento e adeguamento alle sfide dei mercati, anche internazionali".  
   
   
IN OCCASIONE DELLA XII SETTIMANA DELLA CULTURA D’IMPRESA (14-24 NOVEMBRE 2013) FONDAZIONE PIRELLI E HANGARBICOCCA ORGANIZZANO INIZIATIVE E APPUNTAMENTI APERTI A TUTTI: E PER LA PRIMA VOLTA SARANNO ESPOSTE AL PUBBLICO ALCUNE OPERE DI RENATO GUTTUSO REALIZZATE NEL 1959 PER PIRELLI (DA GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE).  
 
Milano, 18 novembre 2013 - Si rinnova l’appuntamento con la Settimana della Cultura d’Impresa (14-24 novembre), l’evento promosso da Confindustria in collaborazione con Museimpresa giunto alla sua Xii edizione, e anche quest’anno Fondazione Pirelli apre il suo archivio al pubblico organizzando iniziative pensate appositamente per l’occasione. Si parte il 14 novembre con Renato Guttuso: sulla riva del Nilo un’esposizione di opere inedite realizzate dall’artista nel 1959 e ispirate ai viaggi compiuti insieme a Giovanni Pirelli lungo le sponde del Nilo. Le opere, fra cui un grande dipinto a olio, erano state originariamente pubblicate sulla Rivista Pirelli, magazine di culto che fra il 1948 e il 1972 ospitò interventi di Giulio Carlo Argan, Dino Buzzati, Italo Calvino, Gillo Dorfles, Umberto Eco, Arrigo Levi, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Elio Vittorini e molti altri. L’esposizione è aperta al pubblico su appuntamento (info@fondazionepirelli.Org). All’interno dello spazio espositivo della Fondazione Pirelli inoltre è ancora possibile visitare la mostra Pirelli e l’Italia in movimento. Ricerca e tecnologia, il Cinturato conquista i mercati del mondo, un metaforico viaggio lungo tutta l´Italia per raccontare lo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese negli anni 60. Partendo dalla famosa campagna pubblicitaria di Pinotovaglia per il Cinturato del 1968, nuovo fondo restaurato dall’Archivio, arrivando ai manifesti e alle immagini dei prodotti Pirelli di successo, fino alla modernità del “Grattacielo Pirelli” e la grafica firmata da Maestri come Bob Noorda, Lora Lamm e Bruno Munari, la mostra è uno straordinario racconto della stagione vitale di un paese che cambia, che cresce, che si muove. Sabato 16 novembre, dalle ore 11.00, si terranno visite guidate alla scoperta dell’Archivio Storico della Fondazione, che raccoglie oltre 140 anni di storia dell’azienda fra documenti, filmati, bozzetti originali, manifesti e fotografie, della Bicocca degli Arcimboldi, dimora quattrocentesca della nota famiglia di magistrati ed ecclesiastici, e delle mostre di Hangarbicocca, centro d’arte contemporanea tra le ultime e più significative testimonianze dell’impegno di Pirelli nella cultura. Le visite delle 11.00 e delle 15.30 sono dedicate prevalentemente agli adulti accompagnati da bambini. La giornata di domenica 17 si svolgerà tra Hangarbicocca e Fondazione Pirelli, e sarà dedicata interamente ai più piccoli, con attività creative, laboratori e proiezioni per tutti. Armati di ingegno e fantasia, i bambini dai 5 ai 10 anni, potranno trasformarsi in ingegneri per un giorno e progettare un battistrada, realizzare il proprio animale preferito ispirandosi al famoso gatto Meo Romeo di Bruno Munari e, ancora, diventare registi e creare una breve pubblicità cinematografica. Durante la giornata, alle ore 16.15 e alle ore 17.45, verranno proiettati anche una selezione dei caroselli più famosi: da “La Ruota” dei fratelli Pagot alle avventure della famiglia preistorica Babbut, Mammut e Figliut. Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito. Le visite guidate e i laboratori sono su prenotazione a info@fondazionepirelli.Org Le proiezioni sono a ingresso libero fino esaurimento posti. Il calendario Da giovedì 14 a venerdì 22 novembre, ore 10.00 - 17.00 Esposizione “Renato Guttuso: sulla riva del Nilo” Fondazione Pirelli, viale Sarca 222. Sabato 16 novembre, ore 11.00 / 12.00 / 15.30 / 16.30 Visite guidate alla Fondazione Pirelli, alla Bicocca degli Arcimboldi e Hangarbicocca. Domenica 17 novembre, dalle ore 11.15 Percorsi creativi per bambini presso Fondazione Pirelli e Hangarbicocca Proiezioni: “C’era una volta Carosello. Un viaggio attraverso i più bei caroselli di Pirelli”. Ore 11.15 Piccoli ingegneri per un giorno (7-10 anni) – Fondazione Pirelli. Ore 11.15 Giochiamo con il gatto Meo Romeo e i suoi amici animali (5-7 anni) – Hangarbicocca. Ore 15.00 A scuola di cinema con il gatto Meo Romeo (6-8 anni) – Hangarbicocca. Ore 16.15 C’era una volta Carosello. Un viaggio attraverso i più bei caroselli di Pirelli – Hangarbicocca. Ore 16.30 Il carosello: alle Olimpiadi con Babbut, Mammut, Figliut (8-10 anni) – Hangarbicocca. Ore 17.45 C’era una volta Carosello. Un viaggio attraverso i più bei caroselli di Pirelli – Hangarbicocca.  
   
   
AMICI DELLA MUSICA: ECCO COME LE RADIO “UCCIDONO” LA MUSICA ITALIANA E LA MUSICA INDIPENDENTE MADE IN ITALY DUE TERZI DEL PUBBLICO DEI CONSUMATORI DI MUSICA ACQUISTA MUSICA ITALIANA, SOLO UN TERZO PASSA IN RADIO CON GRAVE DANNO PER IL SETTORE MUSICALE ITALIANO.  
 
Roma, 18 Novembre 2013 - Negli ultimi tre mesi di classifiche, nella chart share, cioe´ nelle prime 50 posizioni in classifica, secondo i dati di Musica & Dischi, risultano presenti il 71, 1% per cento di album major e il 28,9% di album indipendenti, mentre nei singoli le major si accapparanno il 79,7% del mercato mentre il 20, 3% va agli indipendenti Relativamente agli album, sempre secondo i dati di Musica & Dischi, ben il 60,6% di quelli presenti nella Top 50 sono di produzione italiana, solo il 21, 1% di album venduti sono stranieri e il restante 18,3% e´ fatto di compilation, che alternano musica italiana e straniera insieme. E´ del tutto evidente come la musica italiana sia gradita ad oltre i due terzi del pubblico di consumatori di musica su supporto fisico, sommando gli album di produzione italiana insieme alle compilation di musica italiana, e che tra questi gli indipendenti si attestino su una quota media che viaggia tra album e singoli intorno al 25%. La situazione per la musica italiana e per la produzione indipendente, oramai sempre piu´ made in Italy a tutto tondo, come risulta dalle ricerche che abbiamo fatto su diversi circuiti radiofonici, e´ ancora piu´ difficoltosa di un tempo. Negli ultimi tre mesi in fatti, nell´ambito della Top 50, cioe´ dei 50 brani piu´ trasmessi in radio negli ultimi 90 giorni, i brani stranieri sono presenti per il 78% mentre gli italiani solo con il 22% e le major si accaparanno l´84% del mercato mentre agli indipendenti resta solo un misero 16%. Mentre nella Top 100 dei brani piu´ programmati in radio degli ultimi tre mesi ben 61 sono i brani stranieri e solo 39 quelli italiani, rovesciando praticamente i gusti del mercato e del pubblico. Infine, le major si accaparrano una fetta ancora piu´ grossa del mercato radiofonico conquistando l´81% del mercato mentre solo il 19% è a favore degli indipendenti. E´ evidente che ci troviamo di fronte ad un totale rovesciamento , messo in atto dalle radio, dei gusti e dei consumi del pubblico, e che solo da questi semplici, ma drammatici, dati si evince l´obbligo di un intervento normativo che , nella totale liberta´ di scelta delle emittenti televisive e radiofoniche, sensibilizzi i network tv e radio nei palinsesti musicali a lasciare il 40% di spazio minimo alla musica italiana del quale il 20% da dedicare ai giovani esordienti come fatto in Francia, collaborando così a valorizzare la musica italiana di qualita´, a creare una porta d´accesso ai giovani all´esordio provenienti dai circuiti alternativi ai talent show tv musicali, a diventare volano di occupazione per il settore aumentando gli introiti per i nostri autori ed editori e per tutta la filiera musicale e anche a sensiblizzare l´arrivo di capitali esteri per co-produzioni di produzioni in Italia che potrebbero avere maggiori spazi sui grandi media. Infine, per dare valore al Tax Credits alla discografia e all´Act Music Live per i concerti nei piccoli club, e´ indispensabile valorizzare tali interventi offrendo loro gli spazi che meritano sulle tv e sulle radio del territorio e portando le radio ad essere al fianco di tali nuove produzioni, creando un´alleanza del made in Italy culturale, invece di rischiare di ucciderle e, nel tempo, magari, di rischiare di morire con loro con l´avvento delle nuove tecnologie di ascolto di musica in streaming libero. Per tale motivo la campagna che vede tra i suoi firmatari artisti di grande calibro come Piero Pelù, Eugenio Finardi, Piotta, Luca Bassanese e tantissimi altri, oltre alle 30 associazioni del settore, quali Arci, Audiocoop, Rete dei Festival, Suono Italia, Muovi La Musica e tantissime altre realtà, prosegue con successo su Change.org con l´obiettivo di raccogliere migliaia di adesioni.  
   
   
ANCHE EUGENIO FINARDI HA ADERITO ALLA CAMPAGNA PER LE QUOTE DI MUSICA ITALIANA IN RADIO E TV, INSIEME A PIERO PELU’, PIOTTA, LUCA BASSANESE, MIRCO MARIANI E TANTI ALTRI ARTISTI  
 
Roma, 18 novembre 2013 - Anche il cantautore Eugenio Finardi ha aderito alla campagna per le quote di musica italiana in radio e tv a sostegno della campagna lanciata dagli Amici della Musica e dal Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti. Eugenio Finardi si aggiunge così a Piero Pelu’, Piotta, Luca Bassanese, Mirco Mariani dei Saluti da Saturno, Daniele Bengi Benati dei Ridillo e tanti altri artisti insieme agli oltre 1000 like raggiunti sui Facebook e le oltre 600 firme raccolte sulla piattaforma Change da parte degli operatori del settore, insieme ad oltre 20 associazioni di categoria della filiera musicale che rappresentano etichette discografiche indipendenti, circoli e club di musica dal vivo, festival, artisti e tra i principali protagonisti del settore della nuova musica del nostro paese.. “Il Mei lancia una proposta e un´iniziativa validissimi per valorizzare la nostra musica indipendente italiana come succede già da anni in Francia, Inghilterra ed altri Paesi evoluti. La Musica da sempre è fonte di Occupazione soprattutto tra i giovani. Facciamo sentire la nostra voce affinchè il Ministro della Cultura sostenga il progetto "Amici della Musica" per l’ingresso delle quote a favore della musica italiana in tv e radio”così dichiara il cantante Piero Pelu’, leader dei Litfiba, da oggi sul suo profilo Facebook aderendo in pieno e sostenendo la campagna di una serie di etichette discografiche, festival e artisti italiani a favore dell’ingresso di quote a favore della musica italiana e degli esordienti nei netowork radio televisivi nazionali, al quale hanno dato adesione oltre 600 fans sul suo profilo Facebook. Per fornire un adeguato rilancio e tutela della produzione musicale italiana, sul modello vincente della Francia e dell´Inghilterra, il nostro Paese deve impegnarsi con urgenza mettendo al centro dei prossimi interventi pubblici, misure che favoriscano la crescita, lo sviluppo e il rafforzamento della sua identità musicale nell´ambito del made in Italy, con l´obiettivo di trasformare il nostro settore come una delle attività più produttive e moderne. Il settore delle Attività Musicali in Italia, esprime un volume di affari annuo di circa 3 miliardi e coinvolge circa 400 mila addetti, con 123 mila piccole e medie imprese (si tratta di diversi protagonisti che partecipano con ruoli diversi: produttori e distributori di strumenti, compositori, autori, interpreti, esecutori, editori musicali, case discografiche, organizzatori di concerti ed altri soggetti ancora che collaborano a differenti livelli nel processo di creazione, produzione e distribuzione del prodotto). Il settore delle Attività Musicali rappresenta, dunque, un importante volano economico per il Paese e per tantissimi territori, con il grande vantaggio che crea occupazione a costo zero e non può essere in alcun modo spostato e delocalizzato dal nostro Paese. Occorre, pertanto, una nuova strategia d´intervento che coinvolga lo stesso Governo, per realizzare un progetto generale capace di restituire al nostro Paese, attraverso una ritrovata competitività, quel ruolo primario che per tantissimo tempo ci ha caratterizzato. Questo progetto, indubbiamente, non può che nascere efficacemente dalla stretta collaborazione tra tutte le forze in campo espresse dal settore, dal Parlamento e dal Governo, per favorire finalmente la definitiva approvazione della Legge quadro a sostegno delle attività Musicali. In attesa che si perfezioni e si definisca questa Legge, una delle priorità in assoluto, tuttavia, dopo la definitiva approvazione della tax credit per le produzioni discografiche e del live music act per esibizioni di musica dal vivo, riguarda il capitolo della promozione e diffusione delle produzioni musicali italiane sui media nazionali, oggi particolarmente penalizzate dalle produzioni anglofone. Tale discontinuità è possibile soltanto se nel nuovo contratto di servizio Stato-rai, sarà inserito un vincolo che preveda una quota pari al 40% di musica italiana prodotta in Italia all´interno dei programmi Radio e Tv, con una ulteriore quota destinata alla promozione dei giovani talenti pari al 20% come in Francia, estendendo tale rapporto anche nel settore dei grandi network radio e tv privati italiani. Con un intervento a costo zero per il Governo, dunque, si valorizzerebbero i due precedenti emendamenti già approvati (Tax Credit e Act Live) e si moltiplicherebbero i posti di lavoro immediatamente in un settore a forte tasso di occupazione giovanile, attirando anche investimenti in coproduzioni e altre attività meritorie per la crescita e lo sviluppo del settore. E´ inoltre indispensabile intervenire sul tema della Siae e della raccolta dei diritti primari e connessi per tutelare maggiormente i giovani esordienti e tutti i piccoli autori, editori, produttori, artisti, interpreti ed esecutori indipendenti ed emergenti, per una riforma del Fondo Unico per lo Spettacolo che riconosca anche le musiche attuali e per un Tavolo Nazionale comune di lavoro per la promozione della musica italiana all´estero e altri interventi anche declinati a livello regionale nonche’ l’attivazione di un tavolo di confronto con le piattaforme digitali e telefoniche multinazionali distributrici di musica per un maggiore riconoscimento in termini economici dei contenuti musicali. Su questi temi il Coordinamento degli Amici della Musica ha chiesto un incontro al Ministro per i Beni Culturali Massimo Bray e a gli altri protagonisti del settore a livello istituzionale. Domenica 24 novembre il Mei organizza a Popistoia alle ore 15 presso le Sale del Consiglio Comunale di Pistoia un convegno su tali temi, coordinato da Giampiero Bigazzi di Materiali Sonori, coi firmatari e con tanti altri che stanno aderendo, nella due giorni del Mei a Popistoia che sra’ anticipato sabato 23 novembre dalla consegna delle targhe Mei dei premi Pimi e Pivi, gli Oscar degli Indipendenti del Mei per la musica indies e i videoclip a low budget italiani. Al convegno sono stati invitati ad oggi per un intervento: Gianni Pini, presidente di Toscana Musiche, Katia Giampaolo di Estragon, Davide Mancini, direttore artistico Musicastrada, Giampiero Bigazzi di Materiali Sonori, Massimo Benini di Irma Group, Claudio Carboni di Popistoia, Andrea Marco Ricci di Note Legali, Carlo Testini dell’Arci, Tommaso Piotta Zanello di Aia, Alessandro Angrisano di Acep, Giordano Sangiorgi del Mei , Antonio Miscena’ di Suono Italia, Riccardo Tesi, musicista, Enzo Brogi, consigliere regionale della Toscana e tanti altri ospiti e artisti che si stanno aggregando. Coordina e introduce il convegno Luca Valtorta di Xl di Repubblica. E’ stato invitato il Presidente della Commissione Cultura della Camera Senatore Andrea Marcucci. Per il Coordinamento Amici della Musica Roberto Pietrangeli (Segreteria). Hanno aderito:Carlo Testini (Arci), Giordano Sangiorgi (Mei – Meeting degli Indipendenti),tommaso “Piotta” Zanello (Aia),giuseppe Viggiano (Cna Cultura e Spettacolo), Luca Fornari e Giampiero Bigazzi (Audiocoop), Alessandro Formenti e Gennaro Pasquariello (Rete dei Festival), Pino Scarpettini (Fiofa), Giuseppe Casa (Martelive),enrico Deregibus (Monferr’autore - Circuito Festival della Canzone d’Autore), Roberto Grossi (Carovana dei Festival) Lorenzo Siviero (Arci Real), Claudio Carboni (Popistoia), Gennaro De Rosa (Musica contro le Mafie), Daniele Biacchessi (Ponti della Memoria), Alexian Santino Spinelli (Federarte Rom), Bernardetta Cimo’ (Jazz Live Improvisation), Massimo Pontoriero (Felsa Cisl Spettacolo e Comunicazione), Francesco Caprini (Rock Targato Italia), Michele Lionello (Voci per la Libertà – Premio Amnesty) , Alberto Salerno (Muovi la Musica) , Daniele C. (Reset Festival), Alessandro Angrisano (Acep) e tante altre adesioni che si stanno aggiungendo sulla piattaforma di Change.org a centinaia al giorno. Firma la petizione su change.Org: http://ow.Ly/pna2u    
   
   
THEO TEARDO MIGLIOR DISCO INDIPENDENTE, VELVET MIGLIOR VIDEOCLIP INDIPENDENTE, RISERVA INDIPENDENTE MIGLIOR LIBRO INDIE: ECCO I TRE PROGETTI MUSICALI INDIPENDENTI PREMIATI DA UNA GIURIA COMPLESSIVA DI OLTRE 50 GIORNALISTI DEL SETTORE  
 
Roma, 18 novembre 2013 - Il Pimi - Premio Italiano Musica Indipendente e il Pivi - Premio Italiano Videoclip Indipendente a cura del Mei quest’anno verranno consegnati durante l’anteprima di Popistoia ’70. Questa prima parte della manifestazione che lo scorso dicembre ha “vestito” di cultura Pop la città, si svolgerà dal 22 al 24 novembre nelle Sale dello storico Palazzo Comunale di Pistoia tra incontri, convegni ed esibizioni, e al Teatro Mauro Bolognini dove avverranno le premiazioni ufficiali e l’esibizione live dei vincitori e delle band finaliste di uno speciale contest dedicato ai gruppi locali. Pimi 2013 – I Vincitori - Il Pimi che ha incoronato nelle ultime due edizioni gruppi come Afterhours, Diaframma, Massimo Volume, e artisti del calibro di Paolo Benvegnù e Brunori Sas quest’anno verrà consegnato a Teho Teardo, conosciuto per le sue colonne sonore di importanti film italiani, e Blixa Bargeld, leader della band avant-rock Einsturzende Neubauten per il miglior disco indipendente intitolato Still Smiling. Tra i premiati delle altre categorie: Luminal miglior gruppo, Alessandro Fiori miglior solista, Gazebo Penguins miglior live, Cosmo miglior disco d’esordio, Roberto Angelini e C+c=maxigross, migliori autoproduzioni. Pivi 2013 – I Vincitori - Per quanto riguarda i migliori videoclip, “La Razionalità” dei Velvet ottiene il premio per il miglior video, quello per la miglior regia va a "Freiheit" di Diego Buongiorno, il riconoscimento per il miglior soggetto a "Heavy Branches" dei Sycamore Age, quello per la miglior fotografia a "The Story To Tell Our Child" dei Sycamore Age, mentre per il miglior montaggio è ex aequo tra "Alto Livello" di Clementino e "Killer Game" di Salmo. Inoltre, premi speciali a Francesco Nuti e L’orchestraccia e per i giovani a Giulia Tripoti e al fiorentino Luca Janovitz. Brando De Sica e Saku i migliori registi. In questa occasione si terrà inoltre la prima edizione del Premio Editoria Musicale Indipendente Italiana. Il Riconoscimento viene conferito alle migliori realtà editoriali che, in contesti e con strumenti diversi, hanno descritto l’evoluzione della musica indipendente, per far conoscere una realtà così ricca di valore artistico e sociale. Il premio curato dal giornalista e scrittore Pierfrancesco Pacoda è suddiviso in varie categorie, questi i vincitori: Miglior libro - Riserva Indipendente di Francesco Bommartini; Migliore casa editrice- Vololibero, Migliore rivista - Dj Mag Italia, Migliore rubrica - Il Fatto Quotidiano, Migliore giornalista - Giovanni Ballerini, Migliore radio - Controradio, Miglior festival - Insieme fuori dal fango, Premio alla carriera - Bruno Casini. Durante la tre giorni le sale affrescate del Palazzo Comunale, si trasformeranno in un luogo di incontro e condivisione dedicato alla musica tra editori, artisti, associazioni, etichette e festival legati alla cultura indipendente; molti gli appuntamenti: Venerdì 22 alle ore 18.00 Valerio Corzani di Rai Radio3, con Maurizio Torrealta di Rainews24 e tra i fondatori di Radio Alice, Andrea Borgnino esperto di webradio e storico della radiofonia e il regista Guido Chiesa parleranno dell’esplosione delle radio libere negli anni 70. Sabato 23 alle 15.00 la Banda Borgognoni, con un saluto ai visitatori e agli ospiti, aprirà l’area espositiva, a seguire la consegna del premio all’editoria musicale e l’assemblea di Acisa l’associazione dei costruttori di strumenti acustici. Alle ore 16.30 la consegna del Pivi, premio miglior videoclip con ospiti Francesco Nuti, L’orchestraccia e Sabrina Impacciatore e alle 21.00 al Teatro Mauro Bolognini quella del Pimi, Premio Italiano Musica Indipendente con ospite Gianni Maroccolo . Domenica 24 si svolgeranno incontri e approfondimenti, alle 15.00 un convegno sulla situazione generale e il sostegno alla Musica Indipendente Italiana. A questo riguardo per la tutela e lo sviluppo della musica, dopo il tax credits e l’act live, è appena stata lanciata una petizione su Change.org per l’introduzione di quote a favore degli indipendenti made in italy nei network tv e radio nazionali, pubblici e privati, come da anni avviene ad esempio in Francia e Inghilterra. Alla petizione hanno già aderito anche artisti come Eugenio Finardi e Piero Pelù. Alle ore 16.30 L’associazione senza scopo di lucro Note Legali presenta il Codice Deontologico del Musicista Professionista, mentre alle 17.00 Il Nuovo Imaie si presenta agli artisti toscani. Per concludere la giornata alle 18.00 Clark Kent Phone Booth Clinic / Concerto chitarra, voce, batteria. L’iniziativa promossa da Recente Associazione culturale e Centro commerciale naturale di Pistoia in collaborazione con Mei e Audiocoop, è patrocinata da Regione Toscana, Imaie e Siae e realizzata grazie al fondamentale contributo del Comune di Pistoia, della Camera di commercio Pistoia e del Conad Claudio Carboni, Musicista e organizzatore Popistoia: “Siamo onorati di poter ospitare a Pistoia la manifestazione più importante in Italia dedicata alla musica indipendente, che da anni lavora in modo autentico e magistrale nella valorizzazione della scena musicale del nostro paese. Musiche Indipendenti sarà una festa della musica dove all’intrattenimento si uniranno tanti momenti di riflessione e discussione per continuare ad agire e tutelare questa parte fondamentale del patrimonio culturale italiano. Giordano Sangiorgi coordinatore Mei: “Il Mei in occasione dei suoi 20 anni di attività prosegue nel rinnovamento della valorizzazione della nuova musica indipendente italiana attraverso il mantenimento di un percorso sano che evita di omologarla al mainstream piu’ banale. Per tale motivo dopo avere realizzato uno straordinario Mei 2.0 per i giovani artisti emergenti a settembre a Faenza, con la presenza di oltre 150 stand e più di 100 festival, di tutti gli operatori del settore e di decine di migliaia di presenze, ha pensato di realizzare una edizione speciale nell’ambito della cornice del Popistoia per celebrare i suoi Oscar. Premi attribuiti da giurie qualificate di settore, che coinvolgono oltre 50 giornalisti e che riconoscono le migliori produzioni musicali, i migliori videoclip indies e le migliori realtà editoriali legate alla musica. Questo per valorizzare insieme ad Audiocoop, il coordinamento delle piccole indies italiane, la produzione indipendente made in Italy, una produzione che meriterebbe con questi Oscar una vera e propria prima serata tv nel servizio pubblico, come auspicato da tutti gli artisti che hanno aderito alla campagna lanciata dal Mei a favore di Più Nuova Musica Italiana in Tv e Radio, come Eugenio Finardi e Piero Pelu’,”. Piero Pelu’, leader dei Litfiba: “Il Mei lancia una proposta validissima per valorizzare la musica indipendente italiana come avviene già da anni in Francia, Inghilterra ed in altri Paesi. La Musica è da sempre fonte di Occupazione soprattutto tra i giovani. Facciamo sentire la nostra voce affinché il Ministro della Cultura sostenga il progetto "Amici della Musica" per l’ingresso delle quote a favore della musica italiana in tv e radio”.  
   
   
LOMBARDIA CAPITALE CULTURA: SHORT LIST INIQUA, LETTA INTERVENGA L´ESCLUSIONE DI BERGAMO E MANTOVA È ASSURDA  
 
Milano, 18 novembre 2013 - "La decisione di escludere dalla short list le città del Nord, in particolare Bergamo e Mantova, è assurda e inaccettabile". Torna sull´argomento Capitale della Cultura Europea 2019 l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini, che non si rassegna alla decisione presa ieri dalla Giuria di esperti composta da rappresentanti europei e italiani. Prevalse Logiche Assistenzialiste - "La Lombardia – afferma l´assessore - è stanca di essere la locomotiva di uno stato ingrato che sopravvive solo grazie alle Regioni del Nord senza mai concedere il riconoscimento che meritano, anche a livello culturale. È evidente come il titolo di Capitale Europea della Cultura venga utilizzato secondo vecchie logiche assistenzialiste, premiando non città europee a tutti gli effetti come quelle del Nord ma realtà che hanno bisogno del solito assistenzialismo per provare a diventare europee, grazie ai copiosi finanziamenti che arriveranno con l´aggiudicazione del titolo". Letta Riveda Short List - "Regione Lombardia non si arrende - prosegue l´assessore - il presidente Maroni e io chiederemo al Governo e al presidente Letta in particolare di non ratificare la short list perché iniqua e di intervenire contro quella che consideriamo una vera ingiustizia". Guardiamo A Regioni Simili A Noi - Oltre alla richiesta di non avallare la short list, l´assessore spiega quale sarà la strategia culturale della Lombardia nei prossimi mesi. "Considerando che le nostre città sono di fatto già capitali europee a tutti gli effetti - conclude Cappellini – ci adopereremo per lavorare ancora di più in sinergia con realtà a noi più simili, a partire dai Cantoni Svizzeri, con cui condividiamo già una serie 4 di progetti importanti e dalle Regioni ´Motori d´Europa´ di cui peraltro la Lombardia ha da poco assunto la Presidenza, ossia Catalogna, Rhône Alpes e Baden Württemberg". Lombardia: ´Gonzaga´ Esempio Per Lo Sport A Scuola Inaugurato Il Nuovo Centro Polifunzionale Milano, 18 novembre 2013 - "Uno straordinario connubio tra pubblico e privato che ha permesso alla città di Milano e a oltre mille ragazzi del Gonzaga di poter contare su un patrimonio sportivo incredibile". Lo ha detto l´assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi, inaugurando questa mattina, con il ministro della Difesa Mario Mauro, il nuovo centro polifunzionale realizzato all´interno dell´Istituto Gonzaga di Milano. Palestre Scolastiche Fruibili A Tutti - "Grazie all´efficace intesa fra pubblico e privato - ha proseguito l´assessore – oggi possiamo contare su un patrimonio sportivo e ludico importante a disposizione sia dei ragazzi che frequentano l´istituto, sia delle società sportive e dei cittadini. In questa lungimirante direzione va la recente delibera della Giunta regionale relativa al bando da 1,5 milioni di euro (incrementabili fino a 2,5) per l´assegnazione di contributi per rendere accessibili le palestre scolastiche al pubblico in orario extracurricolare. Grazie a questo strumento, potremmo riqualificare gli impianti esistenti, al fine di incrementarne l´utilizzo, migliorarne la fruibilità, l´attrattività e il pieno utilizzo da parte di tutti". Il Bando Da 1,5 Milioni E Le Opere Finanziabili - Il bando, cui potranno accedere Comuni e Province quali proprietari delle palestre, verrà aperto, con la modalità a sportello, con una dotazione iniziale di 1,5 milioni. Il contributo, a fondo perduto, sarà pari all´80 per cento della spesa ritenuta ammissibile per i Comuni non montani fino a 3.000 abitanti e per quelli montani fino a 5.000, mentre sarà del 50 per cento per tutti gli altri soggetti. Il bando permetterà di finanziare accessi diretti dall´esterno alle strutture sportive, opere di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento e completamento, 5 senza escludere l´adeguamento tecnologico, il contenimento dei consumi energetici, l´abbattimento delle barriere architettoniche. Le Nuove Strutture - Il nuovo centro polifunzionale, realizzato all´interno dell´Istituto, comprende un´ampia palestra, due piscine da 12 e 25 metri, tre campi esterni per basket e volley, un ´pistino´ per l´atletica e la Sala Gonzaga con auditorium polivalente. "Questa scuola - ha detto l´assessore - da oltre 100 anni è una delle realtà più qualificate del panorama scolastico ed educativo della città". "Dal 1906 - ha concluso l´assessore Rossi - migliaia di giovani alunni hanno potuto dedicarsi con successo alle attività sportive come calcio, atletica leggera, ma anche basket, ciclismo, tennis e pallavolo. Oggi vi studiano 1.300 studenti; il mio augurio è che, anche grazie a questi nuovi impianti, l´eccellente tradizione sportiva del Gonzaga possa continuare".  
   
   
ALDO FALLAI DA GIORGIO ARMANI AL RINASCIMENTO FOTOGRAFIE DAL 1975 AL 2013 FIRENZE, VILLA BARDINI, 10 GENNAIO – 10 MARZO 2014  
 
 Firenze, 18 Novembre 2013– Aldo Fallai ha conquistato il mondo della moda alla fine degli anni Settanta soprattutto grazie alla collaborazione con Giorgio Armani, con cui ha contribuito a creare le più importanti campagne pubblicitarie degli ultimi decenni, firmando così alcuni dei capitoli più esaltanti della storia del Made in Italy. Trattandosi di uno dei più talentuosi fotografi del nostro tempo, un artista noto in tutto il mondo, era quindi sorprendente saperlo tra i pochissimi cui ancora non fosse stato dedicato un approfondimento monografico. Fallai vive a Firenze dov’è nato e ha studiato, ed è un giusto destino che sia ora proprio la sua città a colmare la lacuna con una grande esposizione progettata per riassumerne il percorso creativo con oltre 200 fotografie spettacolari, per lo più in colori ‘Armani’ (bianco, grigio, sabbia), non poche di dimensioni extra large, tutte ristampate sotto la supervisione dell’autore. Aldo Fallai. Da Giorgio Armani al Rinascimento. Fotografie dal 1978 al 2013: la mostra (10 gennaio-10 marzo 2014) che inaugura la prossima stagione di Villa Bardini, curata dalla storica dell’arte Martina Corgnati. Nel comitato scientifico Carlo Sisi, già Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, e l’Ad di Oltre la moda. Immagine e comunicazione Luigi Salvioli, che del progetto è ideatore e organizzatore. Tutti protagonisti, oggi, della presentazione alla stampa con Michele Gremigni, Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron promotrice dell’esposizione in collaborazione con il Comune di Firenze e con il Museo Bardini. Il Museo ospiterà la sezione Rinascimento per la curatela della responsabile Antonella Nesi, mentre a Villa Bardini andrà in scena la lunga (28 anni) simbiosi creativa Armani - Fallai: foto di moda, di campagne pubblicitarie, di modelle e modelli, ma anche di persone comuni, amici di strada, nudi, oltre a infaticabili studi sul tema della forma emozionata dallo sguardo. Immagini che documentano una travolgente avventura culturale e sociale oltre all’evoluzione di un fotografo che dalla moda ha saputo spingersi in tante direzioni molto personali, elaborando paesaggi, ritratti e visioni del mondo, sul cui sfondo resta sempre la grande arte del Cinquecento toscano. “Veloce, sensuale, ironico, amante appassionato del tempo reale”. Così Corgnati lo descrive nel catalogo. Il boom del Made in Italy, con l’esigenza di stilisti e art director di un’immagine originale italiana, è di là da venire quando nei primi anni Settanta Fallai inizia a collaborare con Giorgio Armani. Diplomato all’Istituto d’Arte, ha 30 anni e fa il grafico, ma in occasione di un servizio che Vogue dedica allo stilista s’improvvisa fotografo. Accade quasi per gioco, eppure il successo è così esplosivo da spalancargli un mondo e una carriera. Gli esordi dell’epopea del Made in Italy sono, come noto, legati ad alcuni giovani stilisti, geniali e coraggiosi. Armani, Versace, Coveri, Ferrè, Krizia, Valentino sfuggono alle leggi elitarie e asfittiche della haute couture e ribaltano l’antico predominio francese imponendo uno stile inedito, moderno, legato però alla grande tradizione d’arte e di gusto del paese. Il tailleur sobrio e maschile che, d’improvviso, rappresenta la donna Armani, ma anche il suo classicismo e il suo stile elegante si impongono al mondo intero come segno tipicamente italiano. Fallai racconta tutto questo come nessun’altro: mitiche le sue immagini in bianco e nero di donne bellissime: sguardo deciso e netto, tacco basso, pantalone morbido in seta, guanti di velluto. Figure seducenti, ma protagoniste della propria vita e delle proprie decisioni. In altre circostanze il fotografo ricorre a effetti quasi flou, da pittorialista, e immerge la sua giovane romantica in atmosfere pastello, dove spiccano guanti all’uncinetto e morbidi décolleté. Usa modelle e attrici, anche le più ammirate e celebri, con naturalezza. Trasforma l’abito in immagine, la moda in storia del gusto. Le sue foto sono la poesia di un’epoca, il trionfo delle case di moda italiane. Dal passato all’oggi. Le immagini degli allievi dell’Istituto Marangoni di Milano sono il volto della continuità e dell’inesausta vitalità del Made in Italy. Per l’Istituto, Fallai ha realizzato nel 2012 una grande rassegna nella sede di Shangai. E sempre grazie all’Istituto, nel 2014 la nuova esposizione viaggerà da Firenze a Milano, da Parigi a Londra e di nuovo a Shangai per mostrare ai designer e allo sconfinato mercato cinese il fenomeno Made in Italy negli anni della gloria.  
   
   
MILANO, MUSEO DEL NOVECENTO. TRE NUOVE MOSTRE ALLESTITE NEGLI SPAZI ESPOSITIVI: PROTAGONISTI PELLIZZA DA VOLPEDO E GIUSEPPE SCALARINI  
 
Milano, 18 novembre 2013 - Inaugurano il 14 novembre le tre nuove esposizioni temporanee del Museo: “Giuseppe Pellizza da Volpedo e il Quarto Stato. Dieci anni di ricerca appassionata” allestita nello Spazio Mostre, “Giuseppe Scalarini (1873 - 1948). Il segno intransigente. Grafica politica, satira, illustrazione” negli Archivi “Ettore e Claudia Gianferrari“ e “Quadri che costano come Sputnik. Rotocalchi italiani e boom del mercato dell´arte moderna in Italia nei primi anni Sessanta” nella Sala Focus. Lo Spazio Mostre, nella manica lunga al piano terra del Museo, ospita la mostra “Giuseppe Pellizza da Volpedo e il Quarto Stato. Dieci anni di ricerca appassionata”, a cura di Aurora Scotti Tosini. L’esposizione intende mettere a fuoco la complessità dei valori e dei significati di un quadro-simbolo del Xx secolo come Il Quarto Stato che apre il percorso museale del Museo del Novecento. La mostra presenta circa trenta opere tra disegni e dipinti di Pellizza da Volpedo allestiti nello spazio mostre. L’allestimento della mostra, progettato da Fabio Fornasari in collaborazione con Lucilla Boschi, sviluppa una idea semplice: concentrarsi su quegli elementi delle opere che ne costruiscono l’ambiente - strade, muri e luce. Le opere di Pellizza sono ambientate nelle piazze e nelle strade di Volpedo. Oltre al Quarto Stato - situato nella nicchia sulla rampa di ingresso al Museo, ridipinta per l’occasione nei colori dello studio di Pellizza a Volpedo, al quale l’artista lavorò incessantemente dal 1898 al 1901 - nel percorso di mostra sono esposti la radiografia del dipinto in scala 1:1, posizionato nell’atrio di ingresso del Museo a testimonianza dei passaggi di lavorazione del quadro; e il grande affresco di Fiumana, proveniente dalla Pinacoteca di Brera, antecedente di poco alla realizzazione del Quarto Stato. La lunga vicenda creativa di quest’opera, fondamentale per l’arte italiana ed europea, conduce a una lettura in profondità dei suoi significati e della sua portata storica, sociale, culturale. Gli Archivi del Novecento “Ettore e Claudia Gian Ferrari” ospitano invece la mostra “Giuseppe Scalarini (1873 - 1948). Il segno intransigente. Grafica politica, satira, illustrazione.”, a cura di Giovanna Ginex. La mostra è dedicata all’opera di Giuseppe Scalarini, illustratore attivo dagli ultimi anni dell’Ottocento e tra i massimi disegnatori politici del Novecento, noto finora soprattutto come autore delle vignette comparse quotidianamente ne l’“Avanti!” dal 1911 al 1925. Si presentano in mostra oltre centosessanta oggetti, fra i quali decine di disegni originali, documenti d’archivio, periodici e volumi d’epoca conservati presso gli eredi dell’artista e in raccolte pubbliche, allestiti entro un percorso tematico intrecciato a sezioni biografiche e cronologiche. Il taglio critico e il percorso espositivo propongono per la prima volta uno sguardo completo sulla produzione dell’artista, e al contempo una riflessione sul delicato rapporto tra arte, grafica politica e censura. Scalarini infatti è sorvegliato dalle autorità di polizia italiane e tedesche fin dalla metà degli anni Novanta e sarà perseguitato durante il fascismo subendo il confino. Soppressa nel 1925 la stampa socialista, costretto a lavorare in incognito o sotto pseudonimi. Lo Spazio Focus, invece, propone una riflessione sul delicato tema del mercato dell’arte tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Sessanta del Novecento, attraverso le pagine dei rotocalchi di quegli anni. Il titolo della mostra è infatti “Quadri che costano come Sputnik. Rotocalchi italiani e boom del mercato dell´arte moderna in Italia nei primi anni Sessanta’’, a cura di Mariella Milan. In occasione di questa breve panoramica storica, il Museo del Novecento ripropone all’attenzione del pubblico un’opera di Antonio Recalcati, acquistata dal Comune di Milano in seguito alla segnalazione della giuria dell’Xi Premio San Fedele, destinato agli artisti sotto i trent’anni. Datata 1961, la sua “Figura d’uomo”, è estremamente rappresentativa di un artista considerato, all’epoca, una delle più brillanti promesse della giovane pittura milanese. Tutte inserite nel percorso espositivo del Museo del Novecento, le mostre sono visitabili acquistando il biglietto d’ingresso al Museo (5 euro l’intero, 3 euro il ridotto)  
   
   
CONCORSO REGIONALE "LA MUSICA LIBERA. LIBERA LA MUSICA". LE ISCRIZIONI SONO APERTE FINO AL 20 NOVEMBRE 2013  
 
Bologna, 18 novembre 2013 - Ci sono ancora 8 giorni per iscriversi alla V edizione del Concorso regionale “La musica Libera. Libera la Musica- 2013/2014”, che prevede 5 premi, uno per ogni sezione musicale, 9 palchi a disposizione per le esibizioni dei vincitori, e nuovi partner e collaborazioni. L’obiettivo del concorso è quello di promuovere la musica e i giovani talenti dell’Emilia-romagna, offendo loro un palco qualificato su cui esibirsi. Sono più di cento, ad oggi, i brani iscritti al concorso “La Musica Libera. Libera la Musica” - 2013/2014. La maggior parte di iscrizioni riguarda finora la sezione Musica Libera(prevalentemente di genere pop e cantautorale); seguono poi gli iscritti nella sezione Rock, Jazz; Soul e Rhythm&blues e infine nella sezione Folk. I brani iscritti alla V edizione del concorso sono prevalentemente in lingua italiana, ma crescono rispetto agli anni scorsi i brani in lingua Inglese e i brani strumentali. Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 20 novembre 2013, e potranno essere effettuate direttamente on line sul portale musicale regionale www.Magazzini-sonori.it, raggiungibile anche da www.Radioemiliaromagna.it. L’iscrizione al concorso è gratuita e aperta a tutti i musicisti emergenti (singoli o gruppi) nati, residenti o domiciliati in Emilia- Romagna (nel caso dei gruppi è sufficiente che un solo componente sia domiciliato in Emilia-romagna) che presentino un brano originale di propria produzione di ogni genere musicale e in qualsiasi lingua, compresi i brani in dialetto emiliano-romagnolo.Il regolamento del concorso è consultabile su www.Magazzini-sonori.it . Le sezioni musicali a cui iscriversi quest’anno sono 5. Alle tradizionali sezioni Musica Libera , Soul and R&b e Folk, si sono aggiunte quest’anno anche la sezione Rock e quella Jazz, per offrire maggiori premi e opportunità di esibirsi ai musicisti.  
   
   
RAVENNA 2019 - LA CITTÀ ROMAGNOLA ENTRA NEL GRUPPO RISTRETTO DI FINALISTE PER L´ASSEGNAZIONE DEL TITOLO DI CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA PER IL 2019.  
 
Bologna, 18 novembre 2013 – «Questo primo, importante riconoscimento è un passo fondamentale nell’avvicinamento di Ravenna a un obiettivo che è quello di tutta la regione». Questo il primo commento del presidente della Regione, Vasco Errani, in seguito all’ufficializzazione dell’inserimento della città romagnola nella “short list” delle candidate al titolo di Capitale europea della Cultura per il 2019. «Si tratta di un percorso virtuoso e di crescita già oggi per l’intera comunità – ha ribadito Errani -, che si sta compiendo con il coinvolgimento di tante esperienze civiche, istituzionali e con la partecipazione di un’intera comunità che vuole essere all’altezza della propria storia. Tutto ciò ci rende fiduciosi rispetto all’esito finale delle selezioni». «Vogliamo fare i nostri complimenti allo staff e a quanti stanno lavorando da tempo per questo importante obiettivo - ha aggiunto l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti -. Avevamo detto che avremmo parlato con i fatti e così è stato. Ora andiamo avanti in quello che per noi è un risultato che già va oltre l’intrinseco valore culturale per rafforzare un sistema economico, legato alla creatività, che può essere un elemento fondante della nostra ripresa».  
   
   
«LA SCALA È MOBILE», SOLD OUT PER IL NUOVO SPETTACOLO DEI LEGNANESI  
 
Busto Arsizio, 18 novembre 2013 – «A Teresa, a Mabilia e ul Giàn» ritornano a Busto Arsizio e conquistano il pubblico del teatro Sociale. Registrano il «tutto esaurito» le due repliche dello spettacolo «La scala è mobile» che martedì 19 e mercoledì 20 novembre la compagnia «I Legnanesi» presenterà nella storica sala di piazza Plebiscito. L’evento, in agenda per le ore 21, è realizzato dall’associazione «Amici di Alessandro Colombo», con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio e della Fondazione comunitaria del Varesotto onlus, e con la collaborazione della srl «Il teatro Sociale». L’intero ricavato delle due serate sarà devoluto in beneficenza. Due ore di spettacolo al maschile, «con momenti musicali, scene sfavillanti, costumi sfarzosi e tanto divertimento, fino al gran finale in smoking» è quello che promette il gruppo capitanato da Antonio Provasio, una delle più apprezzate compagnie italiane di «teatro en travesti», con questa sua nuova produzione, fresca del debutto al teatro Auditorio di Cassano Magnago. Il testo della rivista è stato scritto da Felice Musazzi, storico fondatore del gruppo teatrale lombardo, e aggiornato ai tempi attuali da Antonio Provasio, autore anche della regia. Le coreografie sono state realizzate da Sonia Fusco; le musiche sono a cura di Arnaldo Ciato ed Enrico Dalceri. Nella parte dei tre protagonisti -«A Teresa, a Mabilia e ul Giàn»- si cimenteranno Antonio Provasio, Enrico Dalceri e Luigi Campisi. Con il loro inconfondibile «italian-dialetto» e il loro modo di recitare semplice e spontaneo, «I Legnanesi» faranno rivivere, ancora una volta, sul palcoscenico bustese la tradizione del cortile lombardo, con le sue miserie e ambizioni, con i suoi intrighi e risentimenti. Questa loro nuova avventura li vedrà partire per gli Stati Uniti, con in cuore la speranza di sfuggire alla crisi economica sempre più pesante: «Basta, non ce la facciamo più, ormai da anni la crisi ci attanaglia - si sfoga, infatti, la Teresa - e sulle coste Albanesi sono già stati avvistati i primi gommoni carichi di Italiani!». Ma l’amore per la propria casa si farà sentire e la famiglia Colombo deciderà così di ritornare in Lombardia, dove dovrà affrontare l’esaurimento nervoso della bionda Mabilia, che, per sfuggire alle difficoltà di ogni giorno, sognerà di essere la regina del «Blu dipinto di blu», omaggiando il grande Domenico Modugno, e vestirà i panni di una stravagante star di Hollywood, Broadway e della commedia americana. Le due serate bustesi con la compagnia «I Legnanesi» offriranno l’occasione non solo per divertirsi, ma anche per fare del bene. I proventi dello spettacolo saranno, infatti, devoluti in beneficenza dagli organizzatori, gli «Amici di Alessandro Colombo», un’associazione nata a Busto Arsizio, nel 2011, con lo scopo di «trasmettere un sorriso, la fiducia e la speranza a chi l’ha perduta e a chi ne ha più bisogno» e che l’anno scorso ha donato un’autoambulanza alla Croce rossa italiana di Busto Arsizio. Il costo dei biglietti varia dai 42,00 ai 34,00 euro. Ed è così fissato: platea - dalla fila A alla fila D € 42,00; platea - dalla fila E alla fila H € 38,00; platea - dalla fila I alla fila O € 36,00; galleria € 34,00. La prenotazione telefonica è attiva al numero 0331.679000, con i seguenti orari:dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 12.30. Il botteghino, ubicato presso gli uffici del teatro Sociale di Busto Arsizio (piazza Plebiscito, 8), è aperto nelle giornate di mercoledì e venerdì, dalle 16.00 alle 18.00, e il sabato, dalle 10.00 alle 12.00.  
   
   
REGGIO CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA, ILLUSTRATA LA PROPOSTA AL MINISTERO  
 
Catanzaro, 18 novembre 2013 - Il 14 novembre una delegazione composta da tutte le istituzioni e dal comitato scientifico e´ stata ricevuta in audizione presso il Ministero dei Beni Culturali dall´apposita Commissione dell´Unione Europea per illustrare la proposta di Reggio Calabria quale "Capitale europea della cultura". A rappresentare la Regione Calabria era presente l´Assessore alla Cultura Mario Caligiuri, il quale ha esordito dicendo che "e´ fondamentale dare voce alla cultura meridionale individuando una citta´ del Sud quale capitale europea della cultura per il 2019, altrimenti occorrerà aspettare fino al 2033". "La Calabria - ha proseguito - e´ una terra poco conosciuta ed ha come cifra distintiva la cultura". Caligiuri ha poi aggiunto che "la proposta di Reggio Calabria e´ ben argomentata e mette in rilievo due elementi essenziali: il ruolo geografico al centro del Mediterraneo e la vocazione millenaria di terra di integrazione, affrontando, proprio attraverso la cultura, il tema dell´immigrazione, fondamentale per l´intera Europa." Caligiuri ha poi proseguito dicendo che "c´e´ stato un grande coinvolgimento di istituzioni, cittadini e associazioni, oltre che dei privati e delle universita´". "Reggio Calabria - ha concluso Caligiuri - ha una grande storia, attestata anche dagli splendidi bronzi di Riace, che rappresentano uno simboli dell´arte di tutti i tempi e che prestissimo torneranno nel ristrutturato Museo Nazionale della "Magna Grecia", rappresentando una opportunità straordinaria per rimarcare la rilevanza della cultura italiana nel mondo".  
   
   
REGGIO CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA, ILLUSTRATA LA PROPOSTA AL MINISTERO  
 
Catanzaro, 18 novembre 2013 - Il 14 novembre una delegazione composta da tutte le istituzioni e dal comitato scientifico e´ stata ricevuta in audizione presso il Ministero dei Beni Culturali dall´apposita Commissione dell´Unione Europea per illustrare la proposta di Reggio Calabria quale "Capitale europea della cultura". A rappresentare la Regione Calabria era presente l´Assessore alla Cultura Mario Caligiuri, il quale ha esordito dicendo che "e´ fondamentale dare voce alla cultura meridionale individuando una citta´ del Sud quale capitale europea della cultura per il 2019, altrimenti occorrerà aspettare fino al 2033". "La Calabria - ha proseguito - e´ una terra poco conosciuta ed ha come cifra distintiva la cultura". Caligiuri ha poi aggiunto che "la proposta di Reggio Calabria e´ ben argomentata e mette in rilievo due elementi essenziali: il ruolo geografico al centro del Mediterraneo e la vocazione millenaria di terra di integrazione, affrontando, proprio attraverso la cultura, il tema dell´immigrazione, fondamentale per l´intera Europa." Caligiuri ha poi proseguito dicendo che "c´e´ stato un grande coinvolgimento di istituzioni, cittadini e associazioni, oltre che dei privati e delle universita´". "Reggio Calabria - ha concluso Caligiuri - ha una grande storia, attestata anche dagli splendidi bronzi di Riace, che rappresentano uno simboli dell´arte di tutti i tempi e che prestissimo torneranno nel ristrutturato Museo Nazionale della "Magna Grecia", rappresentando una opportunità straordinaria per rimarcare la rilevanza della cultura italiana nel mondo".  
   
   
FISSAZIONI ALTRI ‘ALLAFACCIA’ DI PAOLO RONCHI ROMA DAL 21 NOVEMBRE ALL’8 DICEMBRE 2013  
 
Roma, 18 novembre 2013 - Paolo Ronchi, esperto di linguaggi multimediali, espone una nuova serie di ‘Allafaccia’: progetto che indaga il volto umano alla ricerca dell’espressione universale C’è chi colleziona oggetti strani, chi ordina le cose secondo un certo criterio. Chi più, chi meno, ognuno ha le sue manie: quell’interesse predominante che assorbe molte delle energie personali e su cui spesso si concentra tutta l’attenzione di un individuo. Il ‘chiodo fisso’ di Paolo Ronchi – artista romano esperto di linguaggi multimediali – è quello di ricercare un’emozione universale, unica, sempre uguale, nel tempo e nello spazio, quel qualcosa che accomuna tutti i volti: un progetto multimediale denominato Allafaccia, iniziato dieci anni fa, nell’ambito del quale l’artista concepisce opere di vario tipo – video, fotografie, sculture e dipinti – in cui ricorrono i medesimi elementi stilizzati: un rettangolo con due occhi circolari. Dopo aver esposto, nel mese di aprile scorso, a Roma (Palazzo Santa Chiara) una prima serie di questo ciclo, torna a proporre nella capitale un secondo gruppo di lavori realizzati, sempre su questo tema, nella mostra personale Fissazioni - a cura di Stefania Valente - (visibile, dal 21 novembre all’8 dicembre 2013, alla Galleria d’arte Iper Uranium) ma questa volta le opere esposte - stampe su alluminio, disegni su carta e dipinti su tela - oltre ad apparire uniformate dall’inconfondibile logotipo dell’artista, saranno caratterizzate dall’uso esclusivo di due colori, il bianco e il nero che conferiscono all’allestimento un severo rigore espressivo con cui si rafforza l’elemento concettuale del progetto. «Paolo Ronchi, da 25 anni operativo nel campo della Comunicazione – spiega la curatrice - ha colto in anticipo la possibilità offerta dai linguaggi multimediali di interagire tra di loro, in un contesto di arte globale nel quale le immagini oramai viaggiano vertiginosamente da una parte all’altra del mondo. Più precisamente, con le sue opere, riproducibili in serie e su ogni supporto – video, fotografia, grafica, pittura e scultura – stando in bilico tra arte ‘pop’ e Minimalismo, apre la strada ad un nuovo classicismo nell’era digitale. Dando priorità al raziocinio, ricerca il suo modello ideale: il ‘logotipo’ che sintetizza in un’immagine armonica, equilibrata, le innumerevoli variazioni delle espressioni umane». Paolo Ronchi - esperto di linguaggi multimediali - sin dagli anni Ottanta realizza campagne di comunicazione per aziende italiane e multinazionali. Nel corso del tempo ha lavorato con registi, attori, grandi fotografi, talenti e artisti italiani e internazionali, ottenendo riconoscimenti e premi internazionali. Per oltre un decennio è stato Creative Director in Jwt, una delle più grandi agenzie internazionali di pubblicità, professionista della creatività con responsabilità per l’ideazione e la produzione di campagne nei settori maggiormente competitivi. Ha studiato cinematografia alla New York University, realizzato video, e partecipato come co-autore a Move! il primo lungometraggio prodotto via Internet nel 2004 da registi di tutto il mondo. Da oltre dieci anni produce opere nell’ambito del percorso di ricerca denominato Allafaccia, rivolto a indagare le espressioni facciali. Ad aprile 2013 la prima mostra personale a Roma, curata da Carla Mazzoni su progetto di Gabriele Bianconi: Lo specchio che guarda. Espressioni universali (Palazzo Santa Chiara).  
   
   
L’ENEA REALIZZA INTERVENTI DI BIO-RESTAURO DEI BENI CULTURALI GRAZIE A PROCESSI BIOTECNOLOGICI  
 
Roma, 18 novembre 2013 - La microbiologia sta assumendo un ruolo sempre più importante nel settore dei beni culturali, per lo studio del deterioramento delle opere d’arte causato da microrganismi, ma soprattutto per il biorestauro, ovvero l’impiego di microrganismi e dei loro prodotti come supporto o alternativa ai tradizionali metodi di restauro, quando essi si rivelino inefficaci o pericolosi per la salute degli operatori e per l’integrità dell’opera Il laboratorio di Microbiologia Ambientale e biotecnologie microbiche dell’Enea ha sviluppato un processo biotecnologico che consente la rimozione da opere d’arte o pitture murali di depositi organici e inorganici, anche stratificati. Per queste applicazioni vengono utilizzati degli specifici ceppi batterici, selezionati tra i ceppi che fanno parte della collezione di laboratorio, denominata “Enea-lilith”, costituita da circa 500 ceppi spontanei con caratteristiche di interesse biotecnologico. Le attività di ricerca si sono concentrate sulla rimozione di film anneriti di gommalacca da pitture murali, sulla rimozione di colle animali invecchiate da materiale cartaceo e, ultimamente, sulla biopulitura di depositi da dipinti murali delle logge di Casina Farnese, narranti la leggenda di Ercole e Caco, nel sito archeologico del Colle Palatino a Roma. In particolare l’esperienza sviluppata in questa occasione, su invito dei restauratori impegnati nel restauro, che avevano trovato difficoltà a rimuovere alcuni depositi con i metodi abituali, ha portato allo sviluppo di un brevetto Enea. La biopulitura è stata effettuata utilizzando batteri non patogeni e asporigeni (batteri che non producono forme latenti di sopravvivenza, come le spore) selezionati dalla collezione Enea. Dopo la fase di laboratorio, la procedura è stata applicata, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e con restauratori del cantiere delle logge di Casina Farnese, in situ. La ricercatrice Anna Rosa Sprocati, responsabile dell’attività, evidenzia: “I risultati conseguiti sui dipinti murali della Casina Farnese dimostrano che è possibile pulire selettivamente diversi livelli di depositi applicando in successione differenti microrganismi, secondo la specifica capacità metabolica richiesta. In questo modo sono stati disvelati strati pittorici sottostanti e interventi di restauro passati. La procedura non pone condizioni operative restrittive, è priva di prodotti tossici e quindi è sicura per gli operatori, le opere d´arte e l´ambiente”. - Continua Anna Rosa Sprocati -: “Questo brevetto e le attività che abbiamo realizzato sono tappe di un percorso scientifico che dimostra come le conoscenze prodotte dalla ricerca, interessando diversi settori di applicazione, possono portare allo sviluppo di tecniche a volte inattese. Ad esempio i ceppi batterici impiegati, parte integrante del nostro brevetto, provenienti da miniere di Italia e Polonia o da tombe etrusche, erano stati selezionati in origine per caratteristiche metaboliche che li rendevano adatti ad altre finalità, come l’impiego nel risanamento di ambienti di miniera.”