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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Novembre 2013
USARE ABILMENTE LA NANOSCALA PER UN´ILLUMINAZIONE PIÙ ECOLOGICA  
 
Bruxelles, 18 novembre 2013 - Rendere l´illuminazione più ecologica non è un´impresa semplice, ma dei ricercatori in Europa stanno mostrando la via da seguire. Il progetto Emil ("Exceptional Materials via Ionic Liquids"), finanziato dall´Ue, si è concentrato sul miglioramento di tecnologie rispettose dell´ambiente, in particolare per applicazioni nel campo delle celle solari efficienti e delle fonti innovative di luce. Con una sovvenzione di avviamento del Consiglio europeo della ricerca (Cer), la professoressa Anja-verena Mudring della facoltà di chimica e biochimica della Ruhr-universität Bochum in Germania e il suo team di ricerca ha rivestito con nano fosfori a conversione di energia dei dispositivi quali diodi a emissione di luce (Led), celle solari e lampade fluorescenti compatte per testare il concetto. La tecnica, che lei afferma possedere un potenziale di mercato, porterà a una più alta efficienza energetica e alla produzione più sicura ed ecologica di questo tipo di illuminazione. Per questa ragione, la prof.Ssa Mudring ha ricevuto una sovvenzione "Proof-of-concept" chiamata Brightemil ("Emil goes green - exceptional materials from ionic liquids for energy saving applications in photonics") per testare in particolare il potenziale di liquidi ionici come nuovi solventi per generare fosfori in nanoscala. Il team del progetto ha lavorato per rendere i risultati conseguiti da Emil commerciabili. I liquidi ionici sono sali che rimangono liquidi persino a temperatura ambiente e sono adatti per la sintesi di materiali inorganici. Essi sono unici in quanto formati da grandi ioni che incapsulano piccole particelle e non possono crescere ulteriormente. Essi sono riciclabili, facili da maneggiare, non infiammabili e non volatili. L´illuminazione rappresenta il 19 per cento del consumo energetico globale e produce il 7 per cento di tutte le emissioni di carbonio. Sostituire i tradizionali dispositivi per l´illuminazione con altri più efficienti dal punto di vista energetico potrebbe portare a un calo di due punti percentuali del consumo energetico nel mondo. Brightemil ha ricevuto circa 150 000 euro di finanziamenti dall´Ue e si è concluso a febbraio 2013. Emil ha ricevuto circa 1 milione di euro di finanziamenti dall´Ue e si è concluso ad agosto 2013. Per maggiori informazioni, visitare: Scheda informativa del progetto Brightemil http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/102547_it.html  Scheda informativa del progetto Emil http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/87688_it.html  Ruhr-universität Bochum http://www.Ruhr-uni-bochum.de/index_en.htm    
   
   
"CELLE A COMBUSTIBILE 2014 SCIENZA & TECNOLOGIA"  
 
Amsterdam, 18 novembre 2013 - Il 3 e 4 aprile 2014 si svolgerà ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, una conferenza intitolata "Celle a combustibile 2014 Scienza & Tecnologia" (Fuel Cells 2014 Science & Technology). Ogni anno vengono prodotte e commercializzate migliaia di celle a combustibile in un´ampia gamma di applicazioni. È tuttavia necessaria una ricerca continua per aiutare a ridurre i costi di produzione e aumentare la durata. La conferenza riunirà i più importanti ricercatori e professionisti che lavorano in settori quali nuovi materiali, processi di degradazione e ingegneria dei sistemi per discutere i più recenti sviluppi e priorità della ricerca nel settore scientifico della cella a combustibile. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Fuelcelladvances.com/index.html    
   
   
RICERCA E INNOVAZIONE: PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020  
 
Savona, 18 novembre 2013 - Le nuove opportunità sui temi energetici e ambientali offerte dal Programma quadro per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020, che lancerà i primi bandi di gara a dicembre 2013: di questo si parlerà nel seminario di approfondimento dedicato a imprese, centri di ricerca e università in programma lunedì 18 novembre, dalle 10, nel Campus universitario di Savona (Palazzina Branca, Aula B1). L’incontro è organizzato da Unioncamere Liguria, in collaborazione con Apre, Agenzia per la promozione e la ricerca europea, e il Polo per l’energia sostenibile di Savona. Nel nuovo settennato di programmazione comunitaria 2014-2020 le imprese e gli enti liguri avranno a disposizione nuovi strumenti e programmi per poter investire, materialmente e non, sul proprio futuro. Tra questi, un ruolo di primaria importanza per consolidare la posizione dell’Ue in campo scientifico e rafforzare la competitività del sistema imprenditoriale è svolto dal Programma quadro Horizon 2020. “Vale la pena sottolineare – afferma il Presidente di Unioncamere Liguria, Luciano Pasquale – che dei circa 70 miliardi di euro stanziati per l’attuazione del programma, il 60% dovrà essere destinato a progetti mirati allo sviluppo sostenibile e il 20% a finanziare interventi proposti da Pmi”. Il Pacchetto di lavoro “Ambiente” – oggetto di approfondimento del seminario – andrà in particolare a finanziare proposte inerenti il cambiamento climatico, l’eco-innovazione, la gestione dei rifiuti, l’uso efficiente delle risorse naturali, in primis l’acqua, l’eco-sistema e l’efficienza energetica. Parteciperanno al dibattito di lunedì 18 novembre Luciano Pasquale, presidente di Unioncamere Liguria, Carlo Ruggeri, presidente Ips, Insediamenti produttivi savonesi; Matteo Di Rosa dell’Apre; Raffaella Bruzzone e Claudia Magnaguagno di Unioncamere Liguria, Annalisa Baracco e Michela Lucietti di Gesta srl. Il seminario sarà anche l’occasione per presentare il progetto Susteen, il servizio di assistenza alle Pmi per il miglioramento delle proprie performance ambientali ed energetiche. Il pomeriggio sarà invece dedicato agli incontri bilaterali di approfondimento delle tematiche affrontate.  
   
   
LA REGIONE LAZIO CREA SVILUPPO E LAVORO CON L´ENERGIA PULITA  
 
Roma, 18 novembre 2013 - La Regione firma un protocollo con Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo principale del protocollo è rilanciare l’occupazione e lo sviluppo del Lazio attraverso la creazione del nuovo piano energetico regionale. L’accordo prevede anche l’apertura della scuola delle energie con cui favorire la formazione in campo energetico e creare occasioni di lavoro in questo settore. Per mezzo di attività tecnico-formative Enea aiuterà anche i dipendenti pubblici a recepire la normativa nazionale e comunitaria in materia di ambiente: in questo modo saranno messi in condizione di rispondere tempestivamente a bandi e finanziamenti dell´Unione europea. “Il protocollo d’intesa nasce anche dalla volontà di ottimizzare il rapporto tra la Regione Lazio e una grande area scientifica, ha detto il presidente Nicola Zingaretti. Lavoreremo con gli attori del territorio e della ricerca – ha aggiunto- per concludere l’Agenda Verde con cui definiremo le caratteristiche degli investimenti della programmazione Ue 2014-2020”. Per Giovanni Lelli, Commissario di Enea, “solo attraverso una condivisione di obiettivi e sentendosi attuatori di uno sviluppo sostenibile si potranno creare nuovi posti di lavoro sul territorio dove sono i nostri centri”.  
   
   
IL PORTALE SOLARE DELLA PROVINCIA DI TORINO PER SCOPRIRE COME RISPARMIARE CON LE ENERGIE RINNOVABILI  
 
Torino, 18 novembre 2013 - Dimmi dove abiti, e ti dirò quale impianto energetico ti farà risparmiare: è questo uno dei possibili usi del Portale solare della Provincia di Torino, un applicativo web messo a punto nell’ambito del progetto europeo Cities on power, e cofinanziato da programma Central Europe, presentato oggi nel Palazzo della Provincia di Corso Inghilterra nell’ambito di un incontro dedicato alle Ict per le rinnovabili. Il portale, che può essere consultato liberamente ( http://www.Provincia.torino.gov.it/ambiente/energia/progetti/cop/
strumento_informatico
), è stato messo a punto su un´area di circa 900 km², corrispondente all´incirca all´area metropolitana torinese. I Comuni coinvolti sono circa 50: l´ambito è delimitato a ovest dal Comune di Buttigliera Alta, a nord da Caselle Torinese, ad est da Riva presso Chieri e a sud da Volvera. Lo strumento si rivolge ai cittadini -i quali possono individuare nella mappa il proprio edificio e simulare l´impatto economico e ambientale dell´eventuale installazione di un impianto fotovoltaico e/o solare termico sul proprio tetto- ma grazie al lavoro di analisi svolto a livello comunale sulle potenzialità solari del territorio metropolitano, può aiutare gli amministratori pubblici a calibrare scelte e investimenti nel settore delle energie rinnovabili. Il progetto “Cities on Power” promuove l’uso di fonti energetiche rinnovabili nelle aree urbane delle città di Varsavia e Klagenfurt e delle province di Ravenna e Torino mediante la predisposizione di un il Piano di azione locale per l’energia sostenibile. “Un obiettivo a lungo termine che ci proponiamo di perseguire è la creazione di un territorio “smart”, cioè che utilizzi tecnologie territoriali intelligenti per lo sviluppo sostenibile e migliorare la qualità della vita delle persone” spiega l’assessore Roberto Ronco, nel presentare il portale solare della Provincia di Torino. “Questo sarà possibile se riusciremo, da un lato, a interconnettere le reti energetiche locali per migliorare la qualità e la quantità dei servizi forniti per e tra i cittadini e, dall´altro, a rafforzare le partnership territoriali, facendo in modo che i vari attori locali siano agevolati a costruire collaborazioni proficue e innescare nuovi investimenti. Il portale solare è un piccolo tassello all’interno di questa strategia, ma promuove nei cittadini una maggiore consapevolezza sulle potenzialità delle fonti rinnovabili in ambito urbano e contribuisce alle decisioni degli amministratori locali”
 
   
   
SEAT AL SOL: INAUGURATA LA PIÙ GRANDE INSTALLAZIONE FOTOVOLTAICA DELL´INDUSTRIA DELL´AUTOMOBILE  
 
Verona, 18 novembre 2013. – Il progetto Seat al Sol funziona ora a pieno ritmo. Dopo essersi conclusa la terza e ultima fase dell’installazione, la Casa automobilistica spagnola ha presentato il progetto più emblematico della propria strategia a favore dell’ambiente. Seat al Sol consolida l’Azienda di Martorell tra una delle più eco-sotenibili e responsabili nei confronti dell’ambiente. Con i 53.000 pannelli solari installati sui tetti degli edifici e sulle strutture per il deposito delle vetture, si sono raggiunti oltre 276.000 m² di superficie ricoperta, l’equivalente a 40 campi da calcio: in questo modo, l’installazione fotovoltaica sui tetti dello stabilimento della Seat è la più grande dell’industria automobilistica mondiale. "La storia della Seat è una storia di successo e d’impegno” ha sottolineato il Ministro spagnolo dell’Interno, Jorge Fernández Díaz, all’inaugurazione, ricordando che “la Seat è un’Azienda pioniera, innovativa e che punta alla qualità”. Nel suo discorso Jürgen Stackmann, Presidente della Seat S.a., ha ribadito che “quest’anno Martorell festeggia il 20° anniversario, e Seat al Sol è l’esempio lampante dell’evoluzione e dello sviluppo dell’Azienda”. Ha inoltre ricordato che “la Seat ha recentemente ricevuto il Lean Award come riconoscimento alla qualità e all’efficienza nelle procedure e nei processi di produzione”. “La Seat, ha continuato il Presidente, è un’Azienda responsabile e profondamente rispettosa dell’ambiente. Abbiamo sviluppato la più grande installazione fotovoltaica dell’industria automobilistica, il che dimostra che il nostro impegno è reale e concreto”. Zero emissioni di Co2 e doppia utilità - Il progetto “Seat al Sol”, sviluppato in collaborazione con Gestamp Solar, ha l’obiettivo di generare localmente energia elettrica pulita, su grande scala, in modo tale da poter consumare in loco. Il risparmio raggiunto in termini ambientali si attesta attorno alle 7.000 tonnellate di emissioni di Co2, l’equivalente a 8,5 volte il diossido di carbono che assorbe ogni anno il Central park di New York. L’installazione prevede una potenza nominale di circa 11 Mw e di 12 Mw di potenza massima, che generano 15 milioni di kWh annuali, ovvero il 25% dell’energia necessaria per produrre la Seat Leon, con un impatto ambientale nullo. Le tre fasi del progetto hanno visto l’installazione dei pannelli solari su strutture già costruite, evitando così l’ulteriore occupazione del territorio dello stabilimento destinato alla produzione. Oltre a generare energia elettrica pulita, l’installazione dei pannelli solari funge anche da tettoia per le vetture, proteggendole così dalle avverse condizioni metereologiche. La realizzazione del progetto Seat al Sol, iniziato a metà del 2010, ha richiesto un investimento complessivo di 35 milioni di Euro. Impegno con l’ambiente – Azienda Ecomotive L’iniziativa Seat al Sol è diventata l’emblema dell’impegno della Seat a favore dell’ambiente. La Casa spagnola vanta anche altri sistemi di riduzione delle emissioni che testimoniano la responsabilità e la tutela ambientale. Lo stabilimento Seat conta due linee ferroviarie da 40 km per poter trasportare sia le vetture direttamente al Porto di Barcellona (Autometro), sia i pezzi di ricambio dalle installazioni di Zona Franca di Barcellona (Cargometro). Nell’arco dell’anno, entrambe le linee contribuiscono a ridurre circa 50.000 spostamenti dei camion, evitando l’emissione di 2.000 tonnellate di Co2. Non solo, l’installazione di cogenerazione della Fabbrica contribuisce a generare il 50% dell’elettricità e il 90% dell’energia termica che si consuma, risparmiando fino a 12.800 tonnellate di Co2 ogni anno. Oltre a ciò, il 100% della fornitura di energia elettrica proviene da fonti rinnovabili. L’impegno della Seat a favore dell’ambiente è stato inoltre riconosciuto con i certificati Iso 50001 e Iso 14001. Sia la qualità, sia l’efficienza dei processi di produzione dello stabilimento di Martorell hanno fatto sì che la Seat ricevesse nel 2013 il premio Automotive Lean Production, in qualità di primo centro produttivo spagnolo. Grazie a queste iniziative, il Marchio spagnolo contribuisce all’obiettivo ambientale del Gruppo Volkswagen, che prevede di aumentare il livello della sostenibilità degli stabilimenti del 25% entro il 2018.  
   
   
AL VIA I LAVORI PER UN NUOVO PARCO EOLICO IN MESSICO  
 
Roma- Città del Messico, 18 novembre 2013 – Enel Green Power ha avviato i lavori per la costruzione in Messico del nuovo parco eolico di Sureste I-phase Ii. L’impianto, situato nello stato di Oaxaca, sarà composto da 34 turbine eoliche da 3 Mw ciascuna, per una capacità installata totale di 102 Mw. Sureste I-phase Ii, che sarà completato ed entrerà in esercizio nel corso del secondo semestre 2014, sarà così in grado di generare, una volta in esercizio, fino a 390 Gwh all’anno. La realizzazione del parco eolico, in linea con gli obiettivi di crescita stabiliti nel piano industriale 2013-2017 di Enel Green Power, richiede un investimento complessivo di circa 160 milioni di dollari statunitensi. Lo scorso giugno, Enel Green Power, attraverso Enel Green Power Mexico S. De R.l. De C.v. (già Impulsora Nacional de Electricidad S.de R.l. De C.v.) ha stipulato con il gruppo finanziario Bbva Bancomer un contratto di finanziamento per 100 milioni di dollari statunitensi. Parte di questo finanziamento sarà destinato alla realizzazione del nuovo impianto che è detenuto da Energías Renovables La Mata, S.a.p.i. De C.v., società controllata da Enel Green Power Mexico S. De R.l. De C.v. Enel Green Power si è aggiudicata la realizzazione di Sureste I-phase Ii in una gara pubblica indetta dalla Comisión Federal de Electricidad (Cfe). Al progetto è associato un contratto d’acquisto ventennale dell’energia prodotta dall’impianto (Ppa) che sarà consegnata alla rete di trasmissione attraverso una sottostazione elettrica, situata in prossimità dell’impianto. In Messico, Enel Green Power conta attualmente su circa 197 Mw di capacità installata, dei quali 144 Mw eolici e 53 Mw idroelettrici.  
   
   
SECONDO MEETING DEL PROGETTO MED-DESIRE  
 
Bari, 18 novembre 2013 - A Tunisi il 18 e 19 novembre la seconda riunione tra i partner del progetto coordinato dalla Regione Puglia che mira a favorire l´adozione di energia solare nell’area mediterranea Promuovere l’adozione di tecnologie solari e di efficienza energetica in tutta l’area del Mediterraneo, attraverso lo studio di piani di finanziamento innovativi e di strumenti d’incentivazione del mercato utili a rimuovere i numerosi ostacoli, attualmente esistenti, alla produzione di energia solare. È questo il principale obiettivo del progetto strategico Med-desire ("Mediterranean Development of Support schemes for solar Initiatives and Renewable Energies"), sviluppato nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale Europea Cbc Enpi – Bacino del Mediterraneo, che entra nel vivo attraverso la seconda riunione dei suoi Comitati (Direttivo e Tecnico-scientifico) che si terrà a Tunisi lunedì 18 e martedì 19 novembre. Coordinato dalla Regione Puglia – Assessorato allo Sviluppo Economico - Servizio Ricerca Industriale e Innovazione, Med-desire è realizzato da un consorzio di nove partner da cinque nazioni (Italia, Spagna, Tunisia, Libano ed Egitto): per l’Italia, il Ministero Italiano dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’Enea (l’Agenzia nazionale italiana per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile); per la Spagna, l’Agenzia Andalusa per l’Energia, l’Istituto Andaluso di Tecnologia, il Centro di Ricerche Energetiche, Ambientali e Tecnologiche - Piattaforma solare di Almeria; per la Tunisia, l’Agenzia Nazionale per la Conservazione dell’Energia; per il Libano, il Centro per la Conservazione dell’Energia; per l’Egitto, l’Autorità per l’Energia Nuova e Rinnovabile. L’arti - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione è ente coattuatore del progetto per la Regione Puglia. L’incontro tunisino segue il lancio ufficiale del progetto, che ha avuto luogo a Roma lo scorso giugno e ha dato l’avvio alle attività di Med-desire, in particolar modo quelle connesse alla gestione e alla comunicazione del progetto, all’analisi dello stato dell’arte delle tecnologie solari, agli strumenti per rimuovere le barriere che impediscono l’adozione delle tecnologie solari nei mercati locali, ai meccanismi finanziari innovativi e strumenti d’incentivazione del mercato per diffondere l´efficienza energetica e le tecnologie di energia solare. Il secondo meeting di progetto, organizzato dall’Agenzia Nazionale Tunisina per la Conservazione dell´Energia – Anme, costituisce un’occasione cruciale per compiere un focus sullo stato dell’arte delle attività realizzate, nonché per concordare e pianificare congiuntamente le attività future.  
   
   
LOMBARDIA. RIFORMA ALER: OK COMMISSIONE, IN AULA IL 26/11 AZZERATI I CDA, 5 LE MACRO AREE CON PRESIDENTE E DIRETTORE  
 
Milano, 18 novembre 2013 - L´azzeramento di tutti i consigli di amministrazione e la costituzione di cinque macro aree, rette da un presidente e da un direttore generale, all´interno delle quali far confluire tutto il patrimonio residenziale di edilizia pubblica. Questi i cardini della Legge di riforma delle Aler votata il 14 novembre dalla V Commissione consigliare alla presenza dell´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari Opportunità Paola Bulbarelli e che sarà sottoposta all´approvazione dell´Aula il prossimo 26 novembre. "Oggi è stato un lungo pomeriggio di lavoro - ha spiegato Bulbarelli-, l´ultimo di una serie di confronti che ci hanno permesso di arrivare ad una proposta che il Consiglio ora dovrà votare. Desidero ringraziare tutti per la serietà con cui è stato affrontato il tema, perché il confronto è fondamentale quando si parla della casa, che è trasversale e non deve avere colore politico". "C´è stata grande condivisione - ha aggiunto l´assessore - per quanto riguarda questo modello nuovissimo che abbiamo proposto a cominciare dalla figura del presidente che nominerà il direttore generale. Sono state poi votate le 5 macro aree che saranno realizzate tenuto conto del patrimonio delle attuali aziende" Il Consiglio Territoriale - L´assessore Bulbarelli ha anche sottolineato che i sindaci saranno direttamente coinvolti "per dare forza e voce ai territori" tramite i ´consigli territoriali´ che saranno definiti con l´approvazione della legge. Vertici Snelli - L´assessore Bulbarelli ha parlato anche di "fine del poltronificio" perché sono stati ridotti all´osso i vertici delle nuove società. "Tengo a precisare - ha spiegato Bulbarelli - che presidenti e direttori dovranno rispettare obiettivi chiari e precisi in particolare per quanto riguarda la gestione economico-finanziaria. Se non lo faranno potranno essere rimossi. Situazioni di grande emergenza come quella che stanno affrontando oggi alcune Aler in particolare non sono accettabili". "Sono dunque 9 molto soddisfatta del lavoro fatto - ha concluso Bulbarelli - perché il tema casa deve essere al centro delle azioni della politica di welfare di Regione Lombardia, a maggior ragione data la grave situazione di emergenza che stiamo affrontando".  
   
   
PPS: DA LUNEDÌ VIA AL TOUR INFORMATIVO SULLE NOVITÀ DEL PIANO PAESAGGISTICO  
 
Cagliari, 18 novembre 2013 - Oggi partire dalle 9 e 30 alla Fiera Campionaria della Sardegna, parte il tour informativo che attraverserà l´isola per spiegare ai cittadini le novità introdotte dal nuovo Piano Paesaggistico della Sardegna. A illustrare i dettagli del nuovo Pps sarà il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, con i tecnici dell’assessorato dell’Urbanistica. Sono invitati all’evento pubblico e aperto a tutti i cittadini, tra gli altri, anche le amministrazioni provinciali e comunali, le organizzazioni sindacali, le associazioni ambientaliste e quelle di categoria, gli ordini professionali, le rappresentanze delle università, dei consorzi, della autorità portuali dei parchi e aree marine protette. Il tour informativo farà tappa nelle principali città isolane e il calendario degli appuntamenti, già fissati dal programma, proseguirà mercoledì 20 novembre, a Sassari presso l’Hotel Grazia Deledda viale Dante 47. Il processo pubblico, nato con Sardegna Nuove idee, trasparente e condiviso, continua a rappresentare un forte coinvolgimento delle comunità locali e delle associazioni portatrici di interessi diffusi, dei sindaci e dei singoli cittadini per completare l’iter che porterà, a breve, all´approvazione definitiva del piano.  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LOMBARDA SEMPRE PIU’ INNOVATIVA E TRASPARENTE PER IL CITTADINO: LANCIATA LA PRIMA ASTA DI VENDITA INTERAMENTE ONLINE PER LA VENDITA DI 53 ALLOGGI DI ALER PAVIA  
 
Milano, 18 novembre 2013 - 53 alloggi di edilizia residenziale di Aler Pavia sono stati messi all’asta per la prima volta in Lombardia con una procedura gestita interamente online: fino alle ore 12 del 25 novembre 2013 i cittadini interessati possono presentare la propria offerta per l’alloggio desiderato in ”modalità telematica” sul sito https://www.Astevendita.arcalombardia.it, nuovo strumento sperimentale sviluppato da Arca – agenzia di Regione Lombardia che supporta gli Enti lombardi nella semplificazione dei processi di acquisto - in collaborazione con la Direzione Generale Casa di Regione e con Aler Pavia, primo ente-pilota lombardo che si è reso disponibile alla sperimentazione. La procedura di vendita dei 53 alloggi è accessibile anche dalla “Vetrina delle Aste di vendita degli immobili” disponibile in una sezione dedicata del sito di Arca, www.Arca.regione.lombardia.it, dove i cittadini interessati possono consultare in un solo “luogo virtuale” tutte vendite immobiliari in corso promosse nel territorio da enti pubblici lombardi accedendo alle informazioni utili alla scelta dell’immobile d’interesse: bando, base d’asta prevista, planimetrie e caratteristiche dell’alloggio, localizzazione geografica. Obiettivo dei due progetti è favorire la maggior pubblicità possibile alle iniziative di vendita del patrimonio pubblico lombardo, aiutando il cittadino ad accedere alle informazioni necessarie con un percorso più semplice e trasparente e al tempo stesso fornendo alla Pubblica Amministrazione lombarda un nuovo strumento di pubblicità in linea con il concetto di semplificazione e dematerializzazione dei processi amministrativi. Come sottolineato dall’Assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità di Regione Lombardia, Paola Bulbarelli: "Con il nuovo Governo Regionale abbiamo intrapreso un percorso di sviluppo nelle politiche per la casa affinché questo sia più propositivo e attento ai diversi bisogni del territorio. Siamo consapevoli della complessità della domanda ma lavoriamo con impegno perché ognuno possa trovare una soluzione adeguata alle proprie esigenze. I nuovi strumenti innovativi, a disposizione di tutti i cittadini, devono essere integrati sempre più per rendere più fruibili i servizi offerti dalle istituzioni. Ben vengano dunque iniziative come questa di Arca che semplifica e velocizza il percorso di ricerca e di assegnazione di alloggi pubblici." Inoltre, come indicato dal Dg di Arca, Andrea Martino: “Il compito di Arca è fornire alle Pa lombarde servizi sempre più innovativi in tema di acquisti pubblici, sia in termini di risultati economici, in quanto centrale d’acquisto regionale, che in termini di maggiore efficienza complessiva, attraverso processi e tecnologie gestiti interamente online. Con il progetto della Vetrina degli Immobili Arca ha potuto massimizzare questa esperienza, estendendo gli stessi benefici anche al singolo cittadino in termini di maggiore trasparenza, semplicità e innovazione dei servizi a sua disposizione”. Le offerte digitali pervenute per l’acquisto dei 53 immobili di Aler Pavia si apriranno il 26 novembre: per supportare i cittadini nell’ invio della documentazione, è stato istituito uno sportello dedicato in sede (Pavia, Via Parodi, 35 nei giorni 20, 22 e 25 novembre, dalle ore 9:00 alle ore 12:00) con la presenza di specialisti dell’Agenzia Arca. Allo sportello, dotato postazioni Pc, scanner e stampante, potranno rivolgersi i cittadini in difficoltà nelle operazioni di registrazione alla piattaforma ed invio dell’offerta digitale. Ogni interessato alla partecipazione all’asta di vendita può inoltre ricevere assistenza tecnica nella registrazione e nell´utilizzo dello strumento, contattando il Numero Verde 800 131 899 (servizio attivo dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00) oppure scrivendo all’indirizzo email aste.Vendita@arcalombardia.it    
   
   
FVG, EDILIZIA: SERRACCHIANI, RIPENSARE LE POLITICHE PER LA CASA  
 
Udine, 18 novembre 2013 - ´´Occorre ripensare le politiche regionali per la casa, tenendo conto dei nuovi bisogni sociali, nella consapevolezza che il settore dell´edilizia rappresenta un volano per l´economia del Friuli Venezia Giulia´´. Lo ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani firmando il 14 a Udine, nella sede della Camera di Commercio, un Protocollo per la casa con l´Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) del Friuli Venezia Giulia, messo a punto con la collaborazione dell´assessore regionale ai Lavori pubblici e alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro. Con il Protocollo si prevede di costituire un Tavolo regionale per promuovere un rilancio complessivo del settore, definendo assieme a tutti i soggetti interessati le politiche e gli strumenti. A sottoscrivere il documento, assieme alla Regione e all´Ance, sono stati l´associazione dei Comuni Anci, le associazioni imprenditoriali e gli ordini professionali del Friuli Venezia Giulia. Per la presidente Serracchiani, è necessario arrivare ad un ´´Progetto casa Friuli Venezia Giulia´´, che affronti in modo organico tutti gli aspetti, dall´accesso all´abitazione, fino alle ristrutturazioni e all´efficientamento energetico degli edifici esistenti, puntando nello stesso tempo su strumenti innovativi come il sostegno alle locazioni e l´´´housing sociale´´. Secondo il presidente regionale dell´Ance Valerio Pontarolo, continua ad esserci una forte domanda di abitazioni, ma si è inceppato il meccanismo dei mutui bancari. Ecco perché i 5 miliardi per la casa inseriti dal Governo nel ´´decreto del fare´´, possono rappresentare la ´´scintilla in grado di invertire la congiuntura´´. Bisogna però cogliere per tempo l´opportunità, e il Protocollo va proprio in questa direzione. Con l´istituzione del Tavolo regionale, che si riunirà per la prima volta già il 27 novembre, si punta a favorire il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio pubblico e privato, i processi di ´´rigenerazione urbana´´, i progetti di edilizia sociale. Le parti firmatarie si impegnano anche a destinare una parte più significativa delle risorse europee del Por-fesr, passando dal 5 al 10 per cento del totale, per interventi di sviluppo urbano sostenibile. La Regione, in particolare, si impegna a valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico, a rivedere le norme in materia di edilizia residenziale pubblica riservando una specifica attenzione allo strumento dell´affitto con patto di riscatto, a semplificare e accelerare in accordo con gli altri Enti interessati le procedure amministrative.  
   
   
OTTOBRE 2013 - PANORAMA DI ECONOMIA IMMOBILIARE  
 
Roma, 18 novembre 2013 - Compravendite - Secondo l´Istat nel Ii trimestre 2013, sulla base delle stime preliminari, l´indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie sia per fini abitativi sia per investimento registra una diminuzione dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 5,9% nei confronti dello stesso periodo del 2012. Con quello del Ii trimestre i cali congiunturali sono sette consecutivi, ma la loro ampiezza, dopo la diminuzione registrata nel Iv trimestre del 2012 (-2,2%), si va riducendo (-1,5% nel I trimestre 2013, -0,6% nel Ii). Su base annua la flessione è la sesta consecutiva, ma la dinamica tendenziale mostra segni di stabilizzazione (-5,9% da -6% del trimestre precedente). Al calo congiunturale contribuiscono le flessioni dei prezzi sia delle abitazioni nuove (-0,8%, che segue il -1,1% del trimestre precedente), sia di quelle esistenti (-0,6%, dopo il precedente -1,5%). Analogamente, il calo su base annua è la sintesi della diminuzione dei prezzi sia delle abitazioni esistenti (-7,4%) sia di quelle di nuova costruzione (-2,6%). La diminuzione tendenziale dei prezzi delle abitazioni esistenti risulta di ampiezza inferiore rispetto a quella registrata nei due trimestri precedenti, mentre il... » Locazioni - Quale tipologia di contratto d´affitto scegliere, cosa fare dopo aver firmato, come regolarizzare un contratto ´in nero´, cos´è la Cedolare secca, quali sono gli oneri accessori in capo al locatore e quali quelli di competenza del locatario, il tutto corredato da contratti-tipo semplici, trasparenti, privi di clausole inique e attenti all´equilibrio tra le parti. E´ quanto hanno predisposto da Unioncamere e le associazioni degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat, grazie a un lavoro comune culminato nella "Guida ai contratti di locazione". Nel modello contrattuale allegato alla Guida, per la prima volta in questo settore, viene introdotta a livello nazionale la clausola di mediazione, che prevede espressamente la possibilità per locatori e inquilini di farsi assistere dalle rispettive associazioni in caso di contenzioso. Dal 20 settembre, del resto, la locazione è tornata a essere uno dei settori cui si applicherà l´obbligo - in caso di insorgenza di una controversia - di esperire un tentativo di mediazione prima di ricorrere, eventualmente, alla giustizia ordinaria. Oltre ad essa, tra le materie di grande interesse per i cittadini con riferimento alle quali il decreto del Fare ha reintrodotto l´obbligatorietà della mediazione, figura... » Mutui - La Bce nella riunione del proprio Consiglio Direttivo del 3 ottobre 2013 ha lasciato invariato - dopo la riduzione di maggio scorso - sia il tasso di policy allo 0,50% (minimo storico dalla nascita dell´euro), sia il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale (all´1%), sia quello sui depositi overnight a quota zero. Dai dati resi noti dall´Abi, a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti è ulteriormente cresciuta, le sofferenze nette sono risultate ad agosto 2013 pari a quasi 73,5 mld, le lorde 141,8 mld; il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è del 3,93% ad agosto (3,85% a luglio 2013; 2,97% ad agosto 2012); il rapporto sofferenze lorde su impieghi è del 7,3% ad agosto 2013 (5,9% un anno prima), valore che raggiunge il 13,1% per i piccoli operatori economici (10,9% ad agosto 2012), l´11,7% per le imprese (8,8% un anno prima) e il 6,1% per le famiglie consumatrici (5,3% ad agosto 2012). A settembre 2013 in marginale flessione la dinamica tendenziale del totale prestiti alle famiglie (-1,2% ad agosto 2013, -1,1% il mese precedente; +0,4% ad agosto 2012). La dinamica dei finanziamenti per l´acquisto di immobili è risultata ad agosto 2013 pari al -0,9% (-0,9% anche il... »  
   
   
BOLZANO:FONDO PAESAGGIO: IMPEGNATI OLTRE 1 MIO DI EURO NEL 2013  
 
Bolzano, 18 novembre 2013 - Per progetti nel settore della tutela della natura e del paesaggio sono stati impegnati oltre 1 milione di Euro dall´apposito Fondo provinciale. Lo fa presente l´assessore provinciale competente, Elmar Pichler Rolle, sottolineando come accanto agli 800 mila Euro stanziati in bilancio vi si siano aggiunti ulteriori 250 mila Euro derivanti dalle sanzioni amministrative riscosse. Sette richieste di finanziamento sono state accolte nell´ultima seduta del Fondo provinciale per il paesaggio tenutasi nei giorni scorsi. In totale sono stati approvati stanziamenti per 53mila Euro. Tra i progetti vi è quello per il sentiero di collegamento al rifugio "Schöne Ansicht" a Senales che ogni anno viene utilizzato dai pastori della Val Venosta per la transumanza verso i pascoli nella valle dell´Ötz. Un altro progetto accolto è quello per migliorie ad un antico sentiero in lastre di pietro a Castelbello-ciardes. In Valle di Casies, invece, viene finanziato un progetto volto alla creazione di habitat adatti ai fagiani di monte.  
   
   
PIOMBINO, ENTRO NATALE ACCORDO DI PROGRAMMA PER AREA INDUSTRIALE LUCCHINI, ALTOFORNO ATTIVO FINO A STRATEGIA RICONVERSIONE DEFINITA  
 
Roma, 18 novembre 2013- Dopo l´Accordo di Programma per il Porto di Piombino, in arrivo- entro Natale- l´Accordo di Programma per il rilancio dell´area industriale di Piombino. Di un protocollo d´intesa propedeutico all´Adp, contenente i punti qualificanti, si è discusso ieri al Ministero dello Sviluppo Economico, nel corso di una riunione che- presieduta dal Sottosegretario Claudio De Vincenti- ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dell’Assessore regionale alle Attività Produttive Gianfranco Simoncini, del Presidente della Provincia Giorgio Kutufa´, del Sindaco di Piombino Gianni Anselmi, del Commissario Straordinario della Lucchini Piero Nardi e delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali. Con la prospettiva dell´Accordo di Programma, si prevede che nell´arco delle prossime settimane venga pubblicato il bando di gara per la vendita degli stabilimenti Lucchini ad imprenditori che ne assicurino prospettive industriali. Nel frattempo, massimo impegno per una riconversione ecologicamente compatibile del sito siderurgico, grazie a nuove tecnologie per l’area a caldo, per le quali saranno approntati fondi europei, nazionali e regionali. Per la fase di transizione che si apre, il Governo- attraverso il Sottosegretario- ha invitato il Commissario Straordinario della Lucchini “ad operare per riuscire a mantenere in attività l’altoforno fino al momento in cui, con l’Adp, non risulti definita la prospettiva di riconversione in termini di finanziamenti e di strumentazione, e finchè non sia stato individuato l’investitore che rilevi lo stabilimento e non siano chiarite la possibilità e le forme di gestione dell’area a caldo”. Nel corso del confronto, e come prospettiva insita nel progetto complessivo, ieri si è inoltre dibattuto intorno all´idea che Piombino possa- nel quadro della normativa europea- diventare un porto abilitato allo smantellamento di grandi navi. "Attraverso questi interventi- ha affermato De Vincenti- come Governo siamo impegnati a dare ai lavoratori la certezza di prospettive produttive ed occupazionali. Direi proprio che ieri abbiamo fatto un bel passo avanti in questa direzione e nella direzione di un rilancio della siderurgia".  
   
   
L´INDUSTRIA DELLA MODA IN PIEMONTE TRA CREATIVITÀ E INNOVAZIONE: EXPORT E MERCATI DI SBOCCO, FATTURATO, LEVE DI COMPETITIVITÀ  
 
Torino, 18 novembre 2013 – Oggi alle ore 10 presso il Centro Congressi Torino Incontra (Sala Giolitti) di via Nino Costa 8 a Torino, Unioncamere Piemonte presenterà i risultati dell’indagine “L’industria della moda in Piemonte tra creatività e innovazione” sul cluster della moda, della creatività e del lusso in Piemonte, settore che costituisce una delle eccellenze italiane e regionali. Lo studio, realizzato per Unioncamere Piemonte da Step Ricerche e Css-ebla, affianca, all’analisi delle tendenze della moda a livello nazionale e internazionale, i risultati di un’indagine sul campo effettuata su un campione di 458 imprese rappresentative della filiera moda piemontese, individuando i possibili asset di sviluppo del settore a livello nazionale e internazionale. Dopo i saluti del Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello e dell’Assessore al Commercio e Artigianato della Regione Piemonte Agostino Ghiglia, Paola Borrione, Direttore Css-ebla, e Vittorio Falletti, Ricercatore Css-ebla e membro Icom, interverranno su “Moda e creatività in Piemonte”. Giuseppe Russo, Socio fondatore di Step Ricerche Srl, e Filippo Chiesa, Project manager di Step Ricerche Srl, illustreranno poi i risultati dell’indagine sul sistema della moda in Piemonte. A seguire, prenderanno parte alla tavola rotonda moderata da Filomena Greco, giornalista de Il Sole 24 Ore: l’imprenditore Carlo Callieri; Giuseppe Miroglio, Presidente Gruppo Miroglio; Michelangelo Pistoletto, Direttore artistico della Fondazione Pistoletto; Pegi Limone, Presidente Associazione Mat – Moda d’Autore Torino. Le conclusioni saranno affidate ad Andrea Fortolan, Presidente della Camera di commercio di Biella.  
   
   
MARONI:MISURA IMPORTANTE PER IMPRESE,ASCOLTIAMO LORO BISOGNI  
 
Milano, 18 novembre 2013 - Un fondo di oltre 1,6 milioni di euro, per aiutare chi è stato vittima di usura a rilanciare la propria attività imprenditoriale e per sostenere l´accesso al credito dei soggetti potenzialmente a rischio usura. La Giunta della Regione Lombardia ha varato due delibere per contrastare e prevenire il fenomeno dell´usura. Le hanno illustrate oggi il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini. "E´ una misura importante - ha detto Maroni -, che si aggiunge alle tante che abbiamo adottato in questi mesi. Sono molto soddisfatto del lavoro fatto da tutta la Giunta in questo senso. Abbiamo messo a disposizione molte risorse, ma è altrettanto importante il metodo del confronto che abbiamo adottato con il mondo delle imprese, per capire le loro esigenze e fare interventi che siano contestualizzati. Ciò che serve alle imprese oggi può essere diverso da ciò che serviva sei mesi fa o un anno fa. Operiamo anche aggiornando le misure già prese e verificandone l´efficacia. Alcuni interventi nuovi richiedono un po´ di tempo per la loro diffusione ma li stiamo monitorando". "Con questi due provvedimenti - ha spiegato Melazzini - vogliamo andare incontro alle nostre aziende e supportarle sempre di più. Siamo vicini alle imprese e agli imprenditori con fatti concreti". Vittime Di Usura - "Con il primo provvedimento - ha spiegato Melazzini - viene previsto un contributo massimo di 10.000 euro per imprenditori, commercianti, artigiani, liberi professionisti, titolari di un´attività sul territorio regionale, che abbiano sporto denuncia di usura (a seguito della quale sia già stato decretato dall´autorità competente il rinvio a giudizio) e presentino un programma di riavvio o rilancio della propria attività". I beneficiari potranno utilizzare queste risorse economiche per acquistare beni (macchinari, furgoni, computer,ecc.) o per sostenere altre spese (notaio, commercialista, cauzione del contratto di affitto) necessarie all´avvio dell´attività. Entro dicembre sarà pubblicato un Bando da 940.000 euro per l´accesso ai contributi. Soggetti A Rischio Usura - "I Confidi - ha aggiunto l´assessore -, tramite speciali fondi anti usura, erogano garanzie alle imprese a elevato rischio finanziario. Con il provvedimento approvato oggi, Regione Lombardia attiva attraverso Federfidi una controgaranzia (garanzia di secondo livello) su questi interventi dei Confidi, per ottimizzare l´utilizzo delle risorse a favore delle imprese e favorire l´accesso al credito". I beneficiari sono le imprese lombarde a elevato rischio finanziario, secondo i criteri fissati della normativa nazionale (rifiuto da parte degli Istituti di credito di una domanda di finanziamento assistita da una garanzia pari ad almeno il 50 per cento). I 700.000 euro previsti a favore di Federfidi per l´attivazione della controgaranzia saranno trasferiti in tempi rapidissimi.  
   
   
7 ITALIANI SU 10 HANNO PAURA DEL FUTURO, CRESCE LA RICHIESTA DI RELAZIONE, CONDIVISIONE E CONFRONTO: IMPRESE E STAKEHOLDER INSIEME PER LA COESIONE SOCIALE  
 
Milano, 18 novembre 2013 – Rafforzare la coesione sociale e generare valore condiviso grazie al coinvolgimento di tutti gli attori della società. Questo l´obiettivo del Sodalitas Stakeholder Forum, presentato ufficialmente il 12 novembre a Milano, presso Assolombarda, nel corso dell´evento “Insieme per la coesione sociale”. Sono già più di 70 le realtà – tra cui imprese, organizzazioni nonprofit, istituzioni, associazioni di consumatori, università – che hanno aderito all´iniziativa, e lavoreranno insieme per tutto il 2014 su 3 Piattaforme tematiche: - Lavoro e Occupabilità - Comunità e Territorio - Ambiente, Consumo e Produzione sostenibile. A partire da oggi, il Sodalitas Stakeholder Forum è aperto alla partecipazione delle imprese e degli stakeholder interessati. “La grave crisi che investe il Paese dal 2008 ha innescato un profondo rischio di disgregazione sociale. Oggi più che mai il Paese ha bisogno di condivisione e partecipazione: è il momento di affermare e promuovere valori comuni” ha dichiarato Alessandro Beda, Consigliere d’Indirizzo di Fondazione Sodalitas. “Il Sodalitas Stakeholder Forum, cui invitiamo tutte le imprese e gli stakeholder interessati ad aderire, nasce per far crescere la coesione sociale attraverso il confronto tra tutti gli attori di riferimento”. Il Sodalitas Stakeholder Forum risponde all’esigenza, avvertita dalle imprese più lungimiranti, di qualificare la Responsabilità Sociale come motore effettivo sviluppo e coesione sociale. 50 top manager alla guida di altrettante imprese leader, intervistati da Fondazione Sodalitas per realizzare la ricerca “Responsabilità&regole: insieme per la coesione sociale”, hanno affermato che grazie all’impegno sociale l’impresa rende più riconoscibile il proprio ruolo nella comunità e rafforza la propria legittimazione. “Le imprese sono soggetti socialmente responsabili” - ha aggiunto Michele Verna, Direttore Generale di Assolombarda aprendo i lavori dell’incontro. “Rappresentano infatti una parte fondante della Società in quanto fonte di sviluppo, di occupazione, di ricchezza per le aree in cui si trovano e per la collettività più in generale. Ma non possono agire da sole: per essere veramente responsabili occorre fare sistema. La partnership costituisce, infatti, uno strumento importante per individuare insieme soluzioni che si adattino il più possibile allo specifico contesto sociale e ambientale”. Costruire nuovi luoghi di confronto, come si propone di fare il Sodalitas Stakeholder Forum, é poi in linea con i megatrend di cambiamento sociale presentati da Silvio Siliprandi, Presidente di Gfk Eurisko. Tra gli individui è in forte crescita la richiesta di condivisione e confronto. Il desiderio e la ricerca di interdipendenza e scambio sono le spie e i marcatori del malessere e dell´insoddisfazione crescenti, ma allo stesso tempo diventano una risposta nuova e possibile a questo stesso malessere: esiste un terreno favorevole alla crescita di legami sociali. Il Sodalitas Stakeholder Forum promuoverà il confronto tra imprese e stakeholder attraverso un metodo condiviso, rigoroso, capace di generare impatti concreti e misurabili. Come fare del metodo il fattore di successo dei progetti multistakeholder è stato il tema dell’intervento di Livia Piermattei, Managing partner di Methodos. Nell’incontro del 12 novembre , obiettivi e contenuti del Sodalitas Stakeholder Forum sono stati al centro di un primo confronto multistakeholder a cui hanno partecipato: Eric Gerritsen, Evp Communication & Public Affairs di Sky Italia; Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano; Melissa Oliviero, Segretaria di Cgil Lombardia; Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore; Marco Frey, Direttore dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant´anna di Pisa; Antonio Calabrò, Membro della Presidenza Assolombarda.  
   
   
TRA BRIC E MIKT LA MECCANICA VINCE NEI RATAC NEI PRIMI 6 MESI DEL 2013 OLTRE 2,1 MILIARDI DI EURO DI MECCANICA MADE IN ITALY VERSO RUSSIA, AUSTRALIA, TURCHIA, ARABIA SAUDITA E CINA  
 
Milano, 18 novembre 2013 - Negli ultimi 5 anni le esportazioni di meccanica verso i Paesi Bric, Brasile, Russia, India e Cina sono cresciute del 18,4% e valgono 1,3 miliardi di euro nei primi 6 mesi del 2013. Mentre, nello stesso periodo, l’export di meccanica verso i Mikt, Messico, Indonesia, Korea e Turchia, i nuovi mercati emergenti è cresciuto del 135% e valgono 822 milioni di euro nel primo semestre di quest’anno. Anche l’Australia rappresenta per la Meccanica di Anima un paese verso il quale negli ultimi due anni l’export ha registrato una crescita notevolissima sviluppando 2 volte e mezzo i numeri del 2011 e, in media, negli ultimi 5 anni crescendo comunque del 186%. “Mentre sul fronte del mercato cinese stiamo tornando a livelli di export pre-crisi, - dichiara Sandro Bonomi, Presidente Anima - l’export di Meccanica Made in Italy corre veloce in Russia, Australia, Arabia Saudita e Turchia che hanno ampiamente superato le performance dei giorni migliori." Ratac è il nuovo orizzonte della Meccanica: Russia, Australia, Turchia, Arabia Saudita, Cina assieme hanno acquistato nei primi 6 mesi del 2013 oltre 2,1 miliardi di euro di meccanica Made in Italy. Un incremento del 53% dal 2009 ad oggi legato a Paesi dove ci aspettiamo una forte crescita anche nel prossimo futuro. “Questi mercati rappresentano l’elemento positivo dei fatturati delle nostre aziende che solo grazie all’export riescono ad affrontare il sesto anno di crisi consecutivo e compensare in parte il calo del mercato domestico - continua Bonomi – Ci rivolgiamo anche a mercati come quello australiano che, pur essendo molto distante da noi, apprezza le nostre tecnologie di cui riconosce qualità ed eccellenza tanto che a febbraio 2014 abbiamo organizzato una missione a Perth in occasione della principale fiera dedicata all’ Oil & Gas”. “Siamo molto competitivi all’estero ma soffriamo molto in casa nostra. La debolezza del mercato domestico sta impoverendo il settore manifatturiero. Impariamo dall’export per crescere anche in Italia. Per ripartire veramente e bene abbiamo bisogno di poche cose di buon senso, che conosciamo già tutti, e che sono da fare in Italia per far riprendere il mercato interno, unico paese verso cui facciamo veramente fatica a "esportare" i nostri prodotti” – conclude Bonomi. Principali prodotti esportati verso i Ratac: Russia: tecnologie e componenti per Oil & gas (caldareria, valvole e turbine a gas e pompe); tecnologia per costruzioni ed edilizia e tecnologie per comfort abitativo (riscaldamento, climatizzazione). Australia: turbine a gas, ventilatori industriali, valvolame e rubinetteria, macchinari per costruzioni. Turchia: macchinari per costruzioni; pompe; riscaldamento e climatizzazione; valvole e rubinetti; caldareria. Arabia Saudita: valvole civili e industriali; pompe; sollevamento e movimentazione; macchinari per costruzioni. Cina: valvole e rubinetteria; pompe; turbine; sollevamento.  
   
   
LE IMPRESE ROMANE SOFFRONO, MA IL FUTURO FA MENO PAURA  
 
Roma, 18 novembre 2013 - Le aspettative delle imprese di Roma e provincia, per il terzo quadrimestre dell’anno, permangono prevalentemente negative. In un quadro generale che resta problematico, si cominciano a intravedere alcuni timidi segnali di miglioramento rispetto al secondo quadrimestre 2013. Questo l’aspetto principale che emerge dall’indagine congiunturale fatta su un campione di 303 imprese del territorio che ha come obiettivo quello di raccogliere e analizzare le previsioni sull’andamento delle principali variabili aziendali. Lo studio è curato da Asset Camera, Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, con la collaborazione tecnica della Luiss Business School e dell’istituto di ricerca Swg. Continua la debolezza del mercato interno, ma si intravedono alcuni deboli segnali di miglioramento. Sebbene, infatti, la percentuale di imprese romane che prevede un calo del fatturato resti ancora alta (53%), la costante diminuzione di questo dato rispetto al primo e al secondo quadrimestre dell’anno dove le percentuali erano, rispettivamente, al 70% e 60%, ci porta a essere moderatamente ottimisti per i mesi futuri. Entrando nel dettaglio, il 35,3% delle imprese si aspetta una diminuzione del fatturato prodotto nel mercato interno (erano il 40% nel secondo quadrimestre 2013), il 17,2% una “forte riduzione” (erano il 20,5%), il 34,3% un andamento stabile (erano il 31,1%) e il 12,9% un aumento (erano solo il 7,8%). Le imprese più pessimiste sono quelle del manifatturiero, dove la percentuale di coloro che attendono una diminuzione o forte diminuzione del fatturato rappresentanto il 74%. Di contro, nei “servizi alla persona” e nei “servizi alle imprese” questo valore si ferma, rispettivamente, al 36% e 43%. Mercato del lavoro. Le prospettive negative del fatturato influiscono inevitabilmente sulla domanda di lavoro che permane molto debole. Nel terzo quadrimestre del 2013 circa il 20% delle imprese romane prevede una contrazione dei propri addetti a tempo indeterminato e questo riguarda praticamente nella stessa proporzione laureati, diplomati e non diplomati. Solo il 4% del campione prevede un aumento del numero di addetti a tempo indeterminato. E’ pari a quasi il 20% la percentuale di imprese che prevede di ridurre il numero di addetti ed è del 77% la quota di quelle che indicano stazionarietà. Investimenti. Le aspettative sui nuovi investimenti confermano sostanzialmente un dato già riscontrato nel primo quadrimestre dell’anno. Il 58% delle imprese dichiara di non pensare a realizzare alcun tipo di nuovo investimento: dato che resta negativo, ma leggermente migliore rispetto al 63% emerso nella rilevazione del quadrimestre precedente. Questioni finanziarie. Rimane negativa la visione delle imprese romane sull’accesso al credito e sulla gestione finanziaria. In merito alla disponibilità di finanziamenti dalle banche il 51,5% si aspetta un andamento peggiore rispetto al quadrimestre precedente, il 34,3% analogo e solo il 6,6% uno migliore. Percentuali quasi uguali a quelle relative al costo del debito con le banche. Per quanto riguarda la riscossione dei crediti il 47,9% si aspetta una situazione simile a quella del quadrimestre precedente mentre il 39,9% una situazione peggiore; solo il 6,9% uno scenario migliore. Situazione economica generale e i principali fattori negativi che ostacolano l’impresa. La situazione economica generale è considerata peggiore o molto peggiore di quella del precedente quadrimestre “solo” dal 20% delle aziende rispetto al 70% del quadrimestre precedente. Il 50% intravede una situazione analoga alla precedente, mentre il 19% (rispetto al 6,2% del quadrimestre precedente) indica un tendenziale miglioramento. Il principale ostacolo alla crescita rimane la debolezza del mercato interno (38% del campione); il continuo aumento dei costi di produzione è, ancora una volta, il secondo ostacolo principale (19%). Strategie per superare gli ostacoli e recuperare competitività. Anche nel terzo quadrimestre del 2013, il recupero di efficienza e la riduzione dei costi generali risulta essere la strategia maggiormente adottata dalle imprese per rispondere alle attuali difficoltà competitive (46,5% del campione). Al secondo posto si trova il miglioramento del “valore” offerto e percepito dal mercato su cui punta il 20,1% delle imprese. Il 12%, come strategia maggiormente adottata, ricorre ad alleanze, mentre il 4% delle imprese dà vita a processi di internazionalizzazione. Il 3% pone l’innovazione al centro del proprio piano strategico, mentre il 5,9% delle imprese punta sul miglioramento della qualità delle risorse umane. “I risultati dell’indagine congiunturale – afferma il Presidente di Asset Camera, Stefano Venditti – fotografano un sistema economico locale stremato da anni di dura crisi produttiva e occupazionale. Parimenti, si intravedono alcuni segnali positivi che ci inducono a pensare come la fase di discesa dell’attività economica possa aver raggiunto il suo punto più basso. I prossimi mesi saranno decisivi per aggangiare una ripresa non più procrastinabile. Per farlo serve un nuovo modello di sviluppo capace di valorizzare la nostra realtà territoriale e farla diventare leader nell’economia della conoscenza, della ricerca e dell’innovazione. Un percorso nel quale le Istituzioni sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale. Non è un processo facile, ma è l’unico per mantenere un alto livello di qualità della vita e di benessere per noi e, soprattutto, per i nostri figli”.  
   
   
MILANO: CHECK-UP DELLE IMPRESE ITALIANE  
 
Milano, 18 novembre 2013 - Il convegno, partendo dai dati raccolti con l’ultima rilevazione censuaria, rappresenta un’occasione di analisi e confronto sulle caratteristiche della struttura produttiva e sui fattori strategici di competitività del sistema delle imprese italiane. Infatti il Censimento, oltre a misurare i cambiamenti strutturali avvenuti tra il 2001 e il 2011, ha consentito di costruire una dettagliata mappatura dei profili organizzativi, strategici e di mercato delle unità produttive, anche di piccole dimensioni, coinvolgendo un campione di 260mila imprese. L´evento di Milano si rivolge ai rappresentanti del mondo della politica, delle imprese e della ricerca. I lavori si articoleranno nella mattinata in due focus tematici su “Struttura, organizzazione, risorse umane” e “Performance e strategie”; nel pomeriggio in tre sessioni di lavoro parallele, rivolte a studiosi e ricercatori, dal titolo: “Strategie di competizione e cooperazione tra le imprese”, “Globalizzazione e mercati”, “Imprese, occupazione e territorio”. Check-up delle imprese italiane, 28 novembre 2013 | ore 9.00 - 17.30, Palazzo Mezzanotte, Piazza degli Affari 6 – Milano- La partecipazione è gratuita ma è consigliabile l´iscrizione on line. Per conoscere il Programma E Iscriversi http://censimentoindustriaeservizi.Istat.it/istatcens/9-censimento-industria-e-servizi-le-prospettive-aperte-per-il-sistema-economico-italiano/    
   
   
A MILANO LE IMPRESE STRANIERE ASSUMONO  
 
Milano, 12 novembre 2013. Continua a crescere l’importanza delle imprese straniere a Milano, sia come numero che per occupazione creata. Al terzo trimestre 2013, le imprese con titolare straniero o con controllo di maggioranza non italiano superano oramai le 35 mila unità (pari al 12,5% del totale), un peso superiore a quello che hanno in Lombardia (10,2%) e in Italia (8,6%). Lo stesso accade per le imprese con titolare o con un controllo di maggioranza da parte di un cittadino extra-comunitario: a Milano sono oltre 30 mila (peso sul totale: 10,6%), in Lombardia il loro peso è dell’8,3%, in Italia del 6,7%. Imprese straniere che crescono di più in un anno a Monza, Sondrio, Milano e Cremona. Mostrano un tasso di crescita di quattro volte superiore a quello delle imprese con controllo o con titolare italiano (tasso di crescita imprese straniere: 1,6%, solo extra-comunitarie: 1,8%, italiane: 0,4%). Una vitalità che a Milano è superiore a quella registrata in Lombardia (+1,3% il tasso di crescita delle imprese straniere) e in Italia (+1,3%). E con il passare del tempo, le imprese straniere “mutano” pelle crescendo di dimensioni: la grandezza media di una impresa extra-comunitaria è nel 2013 di 2,6 addetti (+0,3% in un anno), rispetto ai 2,4 addetti in Lombardia e a poco meno di 2 addetti in Italia. E questo si riflette anche nell’occupazione: se al terzo trimestre 2013 l’occupazione a Milano è rimasta stabile (+0,1%), lo si deve proprio all’occupazione generata dalle imprese straniere (+6,4% gli occupati, per un totale di oltre 101 mila addetti, pari al 4,7% del totale degli occupati milanesi), una crescita simile registrata dalle solo imprese extra-comunitarie (+6,4%, per un totale di oltre 80 mila addetti, pari al 3,7% del dato milanese). Al contrario le imprese italiane hanno registrato una leggera flessione in termini di occupati (-0,2%). La crescita dell’occupazione da parte delle imprese straniere è ancora una volta superiore al dato lombardo (+4,6%) e di quello italiano (+4,2%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano attraverso il Lab Mim su dati Registro Imprese. Il 12 novembre il convegno “Il lavoro è cittadinanza” col ministro Kyenge, in Camera di commercio a palazzo Giureconsulti, promosso da Comunità & Impresa, con il patrocinio del Ministro per l’Integrazione, in collaborazione con Camera di commercio di Milano e Fondazione Ismu. “La crescita delle imprese con titolare straniero– ha dichiarato Massimo Ferlini, membro di giunta della Camera di commercio di Milano – riflette la caratteristica apertura di Milano verso il mondo. Fare impresa è, in questa prospettiva, una sfida di integrazione e rappresenta un passo sulla strada della crescita, come mostra l’aumento dell’occupazione generata proprio da imprese straniere a Milano e in Lombardia”. Numero di imprese attive, tasso di crescita e grandezza media: Milano
Attive % sul totale Tasso di crescita Grandezza media Variazione grandezza media
Totale 285.528 - 0,5% 7,5 -
Italiane 249.864 87,5% 0,4% 8,2 0,4%
Straniere 35.664 12,5% 1,6% 2,8 0,8%
- di cui Extra-comunitarie 30.345 10,6% 1,8% 2,6 0,3%
Elaborazione Lab Mim della Camera di commercio su dati Registro Imprese Numero di addetti e loro variazione rispetto al 2012: Milano
Numero addetti addetti % addetti crescita
Totale 2.151.396 100,0% 0,1%
Italiane 2.049.772 95,3% -0,2%
Straniere 101.624 4,7% 6,4%
- di cui Extra-comunitarie 80.193 3,7% 6,4%
Elaborazione Lab Mim della Camera di commercio su dati Registro Imprese Numero di imprese attive, tasso di crescita e grandezza media: Lombardia
Attive % sul totale Tasso di crescita Grandezza media Variazione grandezza media
Totale 816.681 - 0,3% 5,3 -
Italiane 733.358 89,8% 0,2% 5,6 0,5%
Straniere 83.323 10,2% 1,3% 2,5 1,7%
- di cui Extra-comunitarie 68.002 8,3% 1,5% 2,4 1,4%
Elaborazione Lab Mim della Camera di commercio su dati Registro Imprese Numero di addetti e loro variazione rispetto al 2012: Lombardia
Numero addetti addetti % addetti crescita
Totale 4.346.013 100,0% -0,6%
Italiane 4.141.773 95,3% -0,9%
Straniere 204.240 4,7% 4,6%
- di cui Extra-comunitarie 161.675 3,7% 4,7%
Elaborazione Lab Mim della Camera di commercio su dati Registro Imprese Numero di imprese attive, tasso di crescita e grandezza media: Italia
Attive % sul totale Tasso di crescita Grandezza media Variazione grandezza media
Totale 5.199.030 - 0,2% 4,2 -
Italiane 4.750.164 91,4% 0,1% 4,4 0,0%
Straniere 448.866 8,6% 1,3% 2,0 1,1%
- di cui Extra-comunitarie 348.675 6,7% 1,5% 1,9 0,8%
Elaborazione Lab Mim della Camera di commercio su dati Registro Imprese Numero di addetti e loro variazione rispetto al 2012: Italia
Numero addetti addetti % addetti crescita
Totale 21.595.547 100,0% -1,3%
Italiane 20.712.720 95,9% -1,5%
Straniere 882.827 4,1% 4,2%
- di cui Extra-comunitarie 663.844 3,1% 4,4%
Elaborazione Lab Mim della Camera di commercio su dati Registro Imprese Numero di imprese straniere attive e tasso di crescita: province Lombarde
Straniere % sul totale Tasso di crescita straniere - di cui Extra-comunitarie % sul totale Tasso di crescita Extra-comunitarie Tasso di crescita imprese italiane
Bergamo 7.528 8,7% 1,1% 6.216 7,2% 1,4% 0,1%
Brescia 11.004 10,0% 1,0% 9.022 8,2% 1,0% 0,2%
Como 3.925 8,8% 1,0% 3.178 7,1% 1,2% 0,1%
Cremona 2.653 9,6% 1,2% 1.854 6,7% 1,8% 0,1%
Lecco 1.497 6,2% 0,6% 1.176 4,9% 0,4% 0,0%
Lodi 1.741 11,2% 0,2% 1.283 8,3% 0,7% 0,2%
Mantova 3.819 9,9% 0,3% 3.232 8,4% 0,1% -0,1%
Milano 35.664 12,5% 1,6% 30.345 10,6% 1,8% 0,4%
Monza e Brianza 4.998 7,9% 2,2% 3.739 5,9% 2,5% 0,3%
Pavia 4.151 9,4% 1,0% 2.907 6,6% 1,4% 0,1%
Sondrio 681 4,7% 1,9% 605 4,2% 2,6% 0,1%
Varese 5.662 9,0% 1,1% 4.445 7,1% 1,0% 0,1%
Lombardia 83.323 10,2% 1,3% 68.002 8,3% 1,5% 0,2%
Elaborazione Lab Mim della Camera di commercio su dati Registro Imprese Andamento occupazione imprese straniere attive e tasso di crescita: province Lombarde
Addetti in imprese Straniere % sul totale Tasso di crescita addetti in imprese Straniere - di cui addetti in imprese Extra-comunitarie % sul totale Tasso di crescita addetti in imprese Extra-comunitarie Tasso di crescita addetti in crescita imprese italiane
Bergamo 18.959 4,5% 5,2% 15.483 3,6% 4,7% -1,6%
Brescia 25.347 5,5% 1,3% 20.258 4,4% 2,1% -1,7%
Como 7.522 4,2% 3,6% 6.119 3,4% 4,7% -2,2%
Cremona 5.256 5,3% 5,2% 3.845 3,9% 6,8% -1,5%
Lecco 2.792 2,7% 3,2% 2.145 2,0% 2,8% -0,4%
Lodi 3.732 6,9% 0,3% 2.896 5,3% 0,3% -1,9%
Mantova 8.444 5,6% -4,0% 6.894 4,5% -6,7% -0,5%
Milano 101.624 4,7% 6,4% 80.193 3,7% 6,4% -0,2%
Monza e Brianza 11.523 4,5% 7,7% 8.917 3,5% 8,8% -0,4%
Pavia 7.252 5,4% 4,5% 5.388 4,0% 5,6% -2,7%
Sondrio 1.338 2,4% 0,7% 1.185 2,1% 0,6% -0,4%
Varese 10.451 3,8% 1,6% 8.352 3,1% 2,9% -2,6%
Lombardia 204.240 4,7% 4,6% 161.675 3,7% 4,7% -0,9%
Elaborazione Lab Mim della Camera di commercio su dati Registro Imprese
 
   
   
LA BIBLIOTECA ELETRRONICA DELL’IRFI  
 
Roma, 18 novembre 2013 - Il sito http://www.Formazioneimpresa.it/  è la biblioteca elettronica dell´Irfi, l’Istituto Romano per la Formazione Imprenditoriale, Azienda speciale per la formazione della Camera di Commercio di Roma. Il sito nasce dalla volontà dell´azienda di fornire una "panoramica" sulle iniziative che, di volta in volta, l´Irfi organizza o di cui l´Irfi è partecipe. Una volontà che si estende anche nei riguardi delle pubblicazioni e del materiale di cui l´azienda è ricca. Nel sito è possibile consultare on line il catalogo della biblioteca dell´Irfi, tramite uno specifico menu che permette la consultazione per titolo, per autore e per genere. Nel sito è presente anche una selezione di articoli, pubblicazioni, e atti di convegni. La biblioteca si trova all´interno dello stabile Irfi in via Capitan Bavastro 116 (Roma) ed è in grado di offrire agli allievi, ex-allievi, docenti e collaboratori Irfi la consultazione di una grande varietà di testi. Una sala di lettura è a disposizione presso l´Irfi (8° piano, stanza 809) per la consultazione gratuita dei volumi.  
   
   
TOSCANA: IRAP, NUOVE E VECCHIE AGEVOLAZIONI PER ACCOMPAGNARE LA RIPRESA  
 
Firenze 18 novembre 2013 - Aiutare la crescita, incentivare le reti d´impresa, favorire gli investimenti nelle aree in crisi (quelle che vengono definite aree integrate di sviluppo territoriale) e puntare sulle imprese innovative. La Regione Toscana mette mano all´Irap, l´imposta sulle attività produttive. Lo fa con una legge ad hoc di riordino delle agevolazioni fiscali, che la giunta ha collegato alla finanziaria per il 2014. Ci guadagnano le aziende. Crescono infatti le imprese che potranno godere delle agevolazioni e crescono gli sconti, stimate per il 2014 in 16 milioni, 3 milioni in più di adesso. Si tratta in gran parte di agevolazioni ´automatiche´, il che semplifica i rapporti tra imprese e pubblica amministrazione. Con la proposta di legge la Regione intende inoltre raccogliere in una sorta di ´testo unico´ tutte le agevolazioni tributarie regionali. L´aliquota base dell´Irap anche per il 2014 rimane il 3,9% da calcolare sulla produzione netta. Le misure completamente nuove riguardano le reti di impresa (che pagheranno solo il 3,4%), le aziende che firmano protocolli di insediamento e che decidono di investire in Toscana (3,4%) e le imprese che si insedieranno in aree integrate di sviluppo territoriale (il 2,4%). Non pagheranno proprio l´Irap, per un anno, le nuove imprese che nasceranno nel 2014 ed investiranno sull´high tech, in setttori innovativi ad alta e media intensità tecnologica che operano nei comparti dell´industria e dei servizi. Sconto prorogato per chi assume da mobilità - E´ stato prorogato lo sconto, introdotto quest´anno, riservato alle imprese medie, piccole e micro che hanno assunto dalla liste di mobilità nuovo personale con un contratto di almeno due anni, che hanno assunto lavoratori a tempo indeterminato o che hanno trasformato contratti a tempo determinato in indeterminato. Lo sconto opera sulla base imponibile ed oscilla da 600 a 1500 euro a lavoratore, a seconda delle aliquote applicate, con una media di 1.200 euro. Per le assunzioni a tempo determinato di almeno due anni l´agevolazione varrà, per il 2014, solo nel caso di lavoratori ultracinquantacinquenni in mobilità. Bonus per cultura e paesaggio - L´irap si conferma più leggera anche per investe in cultura e su progetti dedicati alla tutela del paesaggio. La norma era stata introdotta quest´anno e il meccanismo è semplice: se un´azienda spende e finanzia ad esempio progetti per 1000 euro, ne può detrarre 200 dall´Irap da pagare. Un credito d´imposta, fino a 15 mila euro, è riservato anche alle microimprese che si doteranno di almeno due certificazioni riconosciute da standard internazionali o che inverstiranno in progetti di internazionalizzazione partecipando ad esempio a fiere internazionali all´estero. Aliquote ed agevolazioni confermate - Scompaiono le agevolazioni da anni riservate alle imprese certificate Iso14001 e Sa8000, la cosiddetta certificazione di ´responsabilità sociale´. Sono le uniche cancellate. Tutti gli altri sconti ed aliquote agevolate vengono invece confermate. Pagheranno il 2,98% le imprese di noleggio di autovetture, le Onlus, le cooperative sociali, le imprese sociali e le Asp, ovvero le aziende di servizi alla persona, se svolgono attività commerciale. Aliquote al 3,3% per le aziende certificate Emas e al 3,44, anch´esse confermate, per le imprese in territori montani. Continueranno a non pagare l´Irap gli esercizi commerciali in zone montane che svolgono servizi di particolare interesse per la collettività. Continueranno a pagare il 3,9% della produzione netta il manifatturiero e il settore delle costruzioni, tolte le aziende farmaceutiche o chi lavora con le grandi opere. Lo stesso vale per le piccole imprese che lavorano nel commercio, nella ricezione alberghiera e nella ristorazione, salvo le società di capitali. Tutti gli altri pagheranno, come quest´anno, il 4,82 per cento: l´aliquota massima già riservata da qualche tempo in Toscana a banche, assicurazioni, società immobiliari, gestione di autostrade e raffinerie di petrolio. Enti pubblici e pochi altri soggetti sono tenuti invece a versare l´8,5 per cento di quanto spendono per stipendi e collaborazioni continuative o a progetto, il 7,58 le aziende di servizi alla persona che svolgono solo attività istituzionale.  
   
   
DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE PAVESI AL TERZO TRIMESTRE 2013  
 
Pavia, 18 novembre 2013 - Nel terzo trimestre 2013 prosegue, in modo seppur contenuto, il trend favorevole della demografia delle imprese pavesi iniziato nel trimestre precedente (+0,23%), che spunta, tra luglio e settembre, al netto delle cessazioni d’ufficio, una crescita dello 0,22% (un guadagno in termini assoluti di 110 imprese) e che colloca la nostra provincia al quarto posto nella imprese) graduatoria regionale, preceduta solo da Milano, Monza e Brescia. Un risultato positivo determinato dal migliore andamento sia delle cessazioni sia delle iscrizioni nel periodo. Le cessazioni, 553 unità escluse le cessazioni d’ufficio, risultano, infatti, in questo trimestre più contenute rispetto a quelle rilevate a fine giugno (680 v.A.) -anche se maggiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (221 v.A.)- allo stesso modo le iscrizioni registrate tra luglio e settembre 2013 (668 il valore assoluto) appaiono in calo rispetto al trimestre precedente (794 v.A.) pur rimanendo più elevate rispetto a quelle del terzo trimestre 2012 (190 v.A.). La buona performance del tessuto imprenditoriale pavese rischia tuttavia di essere alterata dall’elevato numero di cessazioni d’ufficio registrate nel trimestre di riferimento: per il periodo in esame sono infatti 405 i provvedimenti di ditte non più operative emessi, pari ad oltre il 42% delle chiusure totali (958), una percentuale ben al di sopra della media del 22% osservata a livello regionale e insolita per il periodo (di norma le cancellazioni d’ufficio si concentrano nei primi mesi dell’anno). E l’esame dei dati storici mostra come la crisi abbia, negli ultimi anni, eroso la consistenza del tessuto imprenditoriale della nostra provincia, il cui stock, in termini di valori assoluti , è passato dalle 50.433 unità registrate alla fine del terzo trimestre 2011 alle 49.126 al 30 settembre 2013. Un dato non brillante dovuto essenzialmente alle imprese individuali che registrano un numero di cessazioni superiori alle iscrizioni di quasi il 25% mentre per le società di persone e ancora di più per quelle di capitali, il saldo è ampiamente positivo. A livello settoriale, tengono i servizi ed in particolare le attività finanziarie (+1,81%) e le attività artistiche, sportive ed intrattenimento (+1,30%), si osservano invece scostamenti negativi per le attività di trasporto e magazzinaggio (-0,76%), per l’agricoltura (-0,51%), per le attività manifatturiere (-0,29%) e per il commercio (-0,24%). “Il perdurare della fase recessiva influisce pesantemente sulla capacità di resistenza del tessuto produttivo nella nostra provincia, come nel resto d’Italia, e raffredda la voglia di fare impresa, che a Pavia è sempre stata abbastanza vigorosa - commenta il Presidente della Camera di Commercio, Giacomo de Ghislanzoni Cardoli – ciò che infonde un minimo di fiducia è il tasso di crescita imprenditoriale registrato sul nostro territorio. Tasso che si attesta su un valore positivo che, seppur più prossimo ad una situazione di stabilità che non di crescita, rimane tra i migliori lombardi, in linea con il dato medio nazionale (+0,21%), nella cui graduatoria ci posizioniamo alla 37esima posizione su un totale di 105 province . L “L’andamento favorevole del dinamismo imprenditoriale a Pavia è stato certamente incoraggiato dalle diverse azioni messe in atto dalla Camera di Commercio – continua il Presidente - per il sostegno all’avvio di start up, quali il bando camerale per l’avvio di progetti innovativi, il bando Start, il bando per l’abbattimento tassi in conto interesse, che per l’anno in corso hanno impegnato risorse per oltre mezzo milione di euro e i vari bandi volti all’innovazione e internazionalizzazione delle imprese pavesi” Nello specifico è interessante osservare come nel terzo trimestre di quest’anno le iscrizioni siano per il 30% di imprese femminili -la cui consistenza è tuttavia diminuita tra il settembre 2012 e il settembre dell’anno in corso di ben 100 unità-, per il 33% circa di imprese guidate da under 35, a dimostrazione del fatto che la voglia di mettersi in gioco rimane forte per i giovani e per il 18% del totale di imprese “straniere”. Iscrizioni imprese femminili, giovanili e straniere per territorio - variazione % 3° trimestre 2013 rispetto allo stesso trimestre anno precedente. Imprese Artigiane L’andamento demografico del comparto artigiano mostra nel complesso una situazione di stabilità: è nullo, infatti, il saldo tra le iscrizioni e le cessazioni intervenute nel terzo trimestre del 2013 e, per conseguenza, risulta nullo anche il tasso di crescita (nel Ii trimestre il tasso di crescita era negativo e paria a -0,2%). Alla fine del mese di settembre del 2013, lo stock di imprese artigiane si attesta 15.198 unità, in calo rispetto a giugno dello stesso anno per effetto delle 11 cessazioni d’ufficio intercorse nel trimestre. Solamente dall’analisi settoriale è possibile scorgere qualche piccola variazione rispetto al trimestre precedente: in particolare le costruzioni, dopo la flessione subita nei mesi precedenti, acquisiscono 12 unità (+0,17%) e cresce anche il commercio con 4 unità in più (+1,11%). In calo invece l’agricoltura (-2,54%), le attività professionali e tecniche (-1,52%), i trasporti (-0,56%) e le attività manifatturiere (-0,18%). Scioglimenti, liquidazioni e procedure concorsuali Le imprese entrate nella fase di scioglimento o liquidazione nel terzo trimestre 2013 sono state complessivamente 153, in aumento di ben il 47% rispetto allo stesso periodo del 2012. Anche le procedure concorsuali e in particolare i fallimenti, sono in forte aumento (+42%). Gli scioglimenti e le liquidazioni riguardano soprattutto le imprese del Commercio e in seconda battuta del Manifatturiero, Servizi alle imprese e Costruzioni. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il Commercio, le Costruzioni e il Manifatturiero fanno registrare un aumento degli scioglimenti e delle liquidazioni rispettivamente del 19%, del 11,1% e del 6,7%. I fallimenti sono prevalentemente concentrati nelle Costruzioni, nel Commercio e Manifatturiero. In particolare per questi ultimi si riscontra un incremento di fallimenti rispetto al corrispondente trimestre 2012 rispettivamente pari a +300% e del +66,7%. Scioglimenti e liquidazioni per settore economico - variazione% 3° trimestre 2013 rispetto allo stesso trimestre anno precedente.  
   
   
IES. MANTOVA:DISCUTERE PIANO INDUSTRIALE INCONTRO CON AMMINISTRATORE DELEGATO E PORTAVOCE  
 
Milano, 18 novembre 2013 - L´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini ha incontrato il 14 novembre a Palazzo Lombardia Maurizio Migliarotti (amministratore delegato di Ies Italia) e Miklos Merenyi (portavoce del gruppo Mol) per discutere le problematiche legate alla prevista chiusura delle attività di raffinazione a Mantova con le relative ricadute occupazionali. Presente anche il consigliere regionale mantovano Anna Lisa Baroni. "Ho riconfermato - ha riferito Melazzini al termine dell´incontro - la piena disponibilità della Regione a mettere a disposizione una serie di strumenti, tra cui quelli previsti dal progetto di legge su libertà d´impresa e competitività che spero possa essere approvato entro Natale, per invogliare l´azienda a rimanere sul territorio e conservare i posti di lavoro". "Al momento però - ha proseguito Melazzini - l´azienda si è dichiarata non disponibile a discutere con noi la parte di piano industriale specifica per il territorio mantovano, in attesa di una riunione al Mise, che potrebbe essere fissata la prossima settimana". "Monitoreremo attentamente i tempi della discussione al Ministero - ha aggiunto Melazzini - per riconvocare subito dopo un tavolo tecnico regionale per discutere e confrontarci anche con le parti sociali sulla parte del piano industriale che ha ricadute sul territorio mantovano. Il nostro obiettivo resta quello di tutelare i lavoratori rilanciando l´attività produttiva".  
   
   
GIUNTA ABRUZZESE VARA PROVVEDIMENTO PER FAVORIRE LE PICCOLE IMPRESE  
 
Pescara, 18 novembre 2013 - Un provvedimento volto a garantire maggiore efficienza a tutta la filiera del credito ed a generare un effetto positivo sia per le banche sia per i Confidi è stato messo a punto dalla Giunta regionale. La finalità è quella di consentire ai Confidi e quindi al sistema delle piccole e medie aziende, di accedere direttamente, cioè senza il tramite del mondo bancario, al Fondo Centrale di Garanzia che è assistito dalla garanzia dello Stato. In sostanza, l´utilizzo del Fondo centrale di garanzia viene limitato alla controgaranzia attraverso i Confidi per operazioni di importo contenuto. La novità è stata presentata, il 15 novembre, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa, dal vice presidente ed assessore allo Sviluppo, Alfredo Castiglione. In sostanza, si tratta di una diversa modalità di utilizzo del Fondo centrale di garanzia e quindi di una misura tesa a favorire le piccole e medie imprese. Precedentemente, infatti, quando le micro, piccole e medie imprese avevano bisogno di un finanziamento finalizzato all´attività di impresa, dovevano necessariamente passare per il tramite del sistema bancario per farsi garantire l´operazione. Adesso, l´impresa, fino ad un ammontare di 100 mila euro di finanziamento, può attivare, attraverso i Confidi, la cosiddetta "controgaranzia" senza bisogno di far ricorso al sistema bancario. In sostanza, è il Confidi a garantire direttamente il finanziamento. "A conferma della forte attenzione della Regione verso il mondo dei Confidi - ha dichiarato Castiglione - abbiamo preferito attivare la leva delle garanzie piuttosto che quella dei tassi di interesse. Non è un caso, infatti, che il nostro sistema produttivo sia composto per l´80 per cento da piccole e medie imprese che incontravano grosse difficoltà a farsi controgarantire il finanziamento dal Fondo Centrale di garanzia. L´altra novità - ha aggiunto Castiglione - è quella di mettere i nostri Confidi nelle condizioni di portare al Fondo Centrale di Garanzia non singole pratiche, ma interi pacchetti, in modo da poter ulteriormente semplificare e snellire le procedure. Naturalmente i Confidi certificheranno tutto ciò che prsenteranno direttamente al Fondo Centrale di Garanzia, ed i Confidi più strutturati saranno certamente più rappresentativi ad esplicare simili procedure. I vantaggi per il sistema imprenditoruiale - ha sottolineato Castiglione - non sono pochi e consistono nella possibilità per un maggior numero di imprese di essere assistite nell´accesso al credito dalla garanzia a ponderazione zero, nella semplificazione dell´accesso al credito e nella fruizione del supporto dei Confidi nella relazione con il sistema bancario e della contrattazione collettiva espletata da questi ultimi. Ma ci saranno vantaggi anche per gli istituti di credito attraverso l´ampliamento significativo dei volumi di credito erogato che beneficiano di copertura in termini di garanzia, nella fruizione della garanzia "implicita" dei Confidi e della loro più mirata capacità di selezionare le imprese di minori dimensioni meritevoli di credito e una conseguente riduzione del tasso di sofferenza complessivo". Un provvedimEnto che si aggiunge ai due bandi rivolti al mondo del credito: quello relativo al Fondo rischi da 18,5 milioni di euro nell´ambito dei fondi Por Fesr e quello da 14 miliioni di euro, appena scaduto, destinato a rafforzare il patrimonio dei Confidi.  
   
   
TOSCANA - IMPRESE: SRL DA UN EURO SONO 17.000, MA UNA SU DUE INATTIVA  
 
Firenze, 18 novembre 2013 - Sono 17.200 le "Srl a un euro" nate in tutta Italia e piacciono soprattutto ai giovani. Lo rivela uno studio di Unioncamere Toscana, secondo il quale le norme di semplificazione per lo start-up imprenditoriale rappresentano un´opportunita´ che coinvolge 47 neo-imprenditori ogni giorno: 33 giovani e 14 over 35. La formula semplificata, dunque, ha fatto presa soprattutto fra i giovani: le "Srl semplificate" aperte dagli under 35 sono state 12.100 contro le 5.000 varate dagli over 35. Si tratta delle societa´ semplificate introdotte nell´agosto 2012: per avviarle basta un capitale ridotto, da uno a 10mila euro. La voglia o il coraggio di imprenditorialita´, riguarda soprattutto il Mezzogiorno dove e´ nato il 43% di societa´ semplificate, al Centro il 27%, meno diffuse invece nell´Italia settentrionale. Svettano Campania e Lazio ciascuna con 2mila nuove societa´ create da giovani e altre 600 da meno giovani. In Toscana, al pari di Emilia e Veneto, sono nate 1.000 aziende con formula semplificata, di cui 680 avviate da giovani. Il rovescio della medaglia e´ che una buona fetta delle aziende aperte non risulta ancora attiva, esistono solo sulla carta e nell´intenzione: in media solo il 45% delle srl semplificate giovanili e il 57% delle over 35 hanno dichiarato l´inizio dell´attivita´: dopo il primo passo gli intralci burocratici e i costi di gestione rappresentano ancora un ostacolo.  
   
   
CREATIVITÀ, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ A POTENZA  
 
Potenza, 18 novembre 2013 - Creatività, innovazione, competitività: è lungo la direttrice di queste tre parole-chiave che la Camera di Commercio di Potenza ha commissionato al Dintec, Consorzio camerale per l’Innovazione Tecnologica, un Rapporto teso ad evidenziare le opportunità offerte alle Pmi dai settori tradizionali e da quelli innovativi nel Potentino. I primi risultati dello Studio, che verrà completato e reso disponibile nei prossimi mesi, sono stati presentati oggi da Alessandro Pirais, responsabile dell’Osservatorio Brevetti Marchi e Design del Dintec nell’ambito di un seminario formativo e informativo organizzato all’interno un progetto co-finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico sulla proprietà industriale allo scopo di potenziare gli Uffici Marchi e Brevetti e di incentivare l’avvio dei centri Pip (Patent Information Point) delle Camere di Commercio). «Incrociando i dati derivanti da brevetti, marchi, invenzioni e design depositati tra il ’99 e il 2011 – ha sottolineato Pirais – emerge che quantitativamente questi strumenti sono ancora poco utilizzati, in provincia di Potenza, ma che dal punto di vista qualitativo impattano sui settori a forte interesse a livello nazionale come la green economy, l’Ict e le cosiddette “tecnologie abilitanti”, su cui l’Ue convoglierà molte risorse all’interno del programma Horizon 2020. Ciò significa che questo territorio presenta un substrato molto interessante a livello di imprese (anche micro) che realizzano idee innovative destinate ad attirare l’attenzione di investitori nazionali». A livello numerico, dal ’99 al 2012 l’andamento dei depositi dei brevetti italiani è stato crescente (dai 6 iniziali ai 15 nel 2012, con punte di 20 nel 2009) mentre quello dei brevetti europei ha avuto un percorso altalenante e vede prevalere la provincia di Potenza su quella di Matera. Ma chi brevetta? 7 volte su 10 le imprese (anche microimprese), il resto le persone fisiche. Mancano in assoluto gli Enti, e questo è un dato su cui riflettere. I settori sono qualitativamente alti e interessanti: si va dall’elettronica al biomedicale, dai trasporti alle costruzioni e all’Ict. Il 32% dei brevetti europei depositati riguarda l’ampio spettro della green economy; un dato che è ben al di sopra di quello della media nazionale. Sul fronte dei marchi, tra il ’99 e il 2011 nella provincia di Potenza ne sono stati depositati 51, con una crescita costante negli anni. E’ l’impresa, nel 90% dei casi, a depositare il marchio, come è legittimo attendersi. Qui la fa da padrone l’agroalimentare (in particolare il beverage); a seguire i servizi innovativi nel settore della formazione, dell’educazione e tutto il comparto tecnologico e della ricerca, oltre alla green economy nei campi del solare, dei trasporti e dell’edilizia. Ultimo dato interessante è quello relativo alle startup innovative iscritte nell’apposita sezione del Registro Imprese. Le 8 startup lucane sono tutte registrate in provincia di Potenza. «I dati, che andranno letti con attenzione all’interno del Rapporto, sembrano evidenziare un fermento potenzialmente interessante – commenta il presidente della Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte – sul fronte dell’identità che questo territorio può sviluppare, con una connotazione fortemente spinta sull’innovazione e sui servizi ad alto contenuto. Sta alle Istituzioni sostenere questo processo e continuare a stimolare gli imprenditori rispetto ai temi della proprietà industriale, considerati veri e propri asset strategici in grado non solo di tutelare il brand a livello nazionale e comunitario, ma anche di assicurare maggiore competitività». E delle strategie per valorizzare il brand aziendale ha parlato ampiamente Alessandra Gruppi, della società “Strategia & Controllo Srl”, soffermandosi con alcuni imprenditori per colloqui individuali  
   
   
LA REGIONE LAZIO PAGA LE IMPRESE E RENDE PIÙ SEMPLICE L’ACCESSO ALLE RISORSE  
 
Roma, 18 novembre 2013 - La Regione paga le imprese in tempo e abbatte i debiti. È stato sottoscritto un accordo per 3 miliardi di euro con l’Abi, l’associazione delle banche italiane: le imprese, dopo aver avuto il ‘via libera’ della Regione, potranno rivolgersi alle banche per richiedere il pagamento anticipato dei crediti vantati. “È un protocollo molto importante per affrontare il problema principale della nostra economia, ovvero l’accesso al credito e la liquidità da parte delle imprese”, ha detto il presidente Nicola Zingaretti. Il Governo sta trasferendo alla Regione 5 miliardi di euro in diverse tranche per il pagamento dei debiti con le imprese e gli enti locali. L’erogazione della prima, da 1,7 miliardi di euro, è avvenuta in estate. È in corso l’erogazione della seconda, da 2 miliardi di euro. La terza, invece, sarà erogata all’inizio del 2014. L’obiettivo è quello di arrivare entro un anno a un totale di 8,3 miliardi di euro. Erogare risorse e rendere più semplici e veloci le procedure di accesso ai finanziamenti: a dicembre sarà presentato un piano che va in questa direzione, per avvicinare la Regione ai bisogni delle persone.  
   
   
INTESA PER LO SVILUPPO DELLA SMITH INTERNATIONAL DI SALINE DI VOLTERRA  
 
Firenze 18 novembre 2013 – Un´intesa con la Regione consoliderà la presenza in Toscana e favorirà l´ulteriore sviluppo della Smith International Italia, azienda del gruppo Schlumberger, con sede a Saline di Volterra, leader a livello internazionale per i servizi per il settore oil&gas. I contenuti dell´intesa, che sarà firmata nelle prossime settimane, sono delineati nel protocollo che la giunta ha licenziato nell´ultima seduta, su proposta dell´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini. "L´intesa che sarà firmata nelle prossime settimane - spiega l´assessore Simoncini – si inquadra nelle iniziative che la Regione promuove per contribuire a rafforzare la competitività del territorio e il consolidamento del sistema produttivo regionale, favorire la ricerca, il trasferimento tecnologico, rafforzando i processi di innovazione e l´imprenditorialità. L´azienda Smith International Italia è una realtà di eccellenza, che realizza prodotti avanzati e si avvale di personale qualificato, con un portafoglio di investimenti già realizzati e la possibilità di sviluppare nuovi prodotti avanzati per l´industria estrattiva. L´intesa è un modo per aiutare l´azienda a sviluppare questa vocazione e instaurare legami duraturi con il territorio, anche attraverso i rapporti con l´università e le piccole e mede imprese dell´indotto regionale". La Smith di Saline di Volterra impiega, oggi, circa 200 addetti ed ha in Toscana la sua sede principale. Il protocollo d´intesa impegna l´azienda e la Regione a operare in modo coordinato e sinergico. In particolare. L´azienda si impegna a perseguire obiettivi di consolidamento e sviluppo dell´azienda, a qualificare il proprio personale, a sviluppare nuovi prodotti avanzati diventando così un centro di accellenza per la ricerca e lo sviluppo di prodotti per l´estrazione multidirezionale. La Regione mette a disposizione le proprie competenze e l´attività di informazione sui finanziamenti previsti dai bandi a sostegno di ricerca e sviluppo, per la formazione o l´assunzione di nuovo personale.  
   
   
INDUSTRIA, LOMBARDIA: BENE DATI BANCA D´ITALIA  
 
Milano, 18 novembre 2013 - "I dati emersi dall´aggiornamento congiunturale sull´economia lombarda della Banca d´Italia nei primi nove mesi del 2013 sono positivi e incoraggianti e ci stimolano ad andare avanti sulla strada tracciata a sostegno degli imprenditori e delle loro aziende". E´ il commento dell´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini a quanto registrato da Bankitalia che ha fotografato un arresto della caduta dell´industria lombarda in questi ultimi mesi. Credere Nella Ripresa - "Vorrei soprattutto evidenziare - spiega Melazzini - un dato importante che riguarda le stime a breve termine delle imprese che prevedono un aumento della produzione nel quarto trimestre rispetto al terzo. Significa che i nostri imprenditori ricominciano a credere in una ripresa e ad avere fiducia, condizioni che influenzano positivamente nuovi investimenti". Export - "Anche sull´export ci sono indicazioni confortanti - aggiunge Melazzini - perché, nonostante si registri un lieve calo, le previsioni a sei mesi per gli ordini totali e, in misura più consistente, per quelli esteri ci forniscono ulteriori segnali di miglioramento". Le Azioni Regionali - "Ribadisco l´impegno del Governo regionale - conclude Melazzini - a continuare a promuovere azioni e politiche che mirino al rilancio del sistema imprenditoriale, mettendo in campo strumenti e risorse finalizzati a raggiungere questi obiettivi".