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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Novembre 2013
TELECOM ITALIA E VISA EUROPE: ACCORDO PER I PAGAMENTI CON SMARTPHONE LA NUOVA PARTNERSHIP HA L’OBIETTIVO DI DARE IMPULSO AL MERCATO DEL MOBILE PAYMENT IN ITALIA  
 
Milano, 18 novembre 2013 - Telecom Italia e Visa Europe hanno siglato un accordo strategico per dare impulso al sistema dei pagamenti di beni e servizi utilizzando i più diffusi smartphone sul mercato. L’intesa ha l’obiettivo di rendere disponibili agli oltre 31 milioni di clienti Tim distribuiti su tutto il territorio nazionale, i servizi di mobile payment più innovativi e ridurre così progressivamente l’utilizzo dei contanti per le transazioni commerciali. In particolare, la nuova offerta di mobile payment, costruita sull’esperienza delle sperimentazioni avviate nel 2012 nell’area di Milano, consentirà ai clienti di utilizzare il proprio smartphone per effettuare transazioni contactless presso terminali Pos abilitati in tutta Europa. Tim provvederà anche a installare terminali contactless nei propri punti vendita dislocati in Italia. Attraverso l’accordo Tim e Visa, inoltre, lanceranno servizi a supporto sia di pagamenti P2p (“person to person”), vale a dire il trasferimento di denaro dal proprio smartphone ad altre persone, sia di pagamenti ecommerce per effettuare acquisti su internet con il proprio telefonino. La carta Visa brandizzata Tim e realizzata in partnership con Intesa Sanpaolo, sarà resa disponibile nel 2014 ai clienti Tim su smartphone dotati di tecnologia Nfc (Near Field Communications) e sviluppata con gli stessi elevati standard di sicurezza che caratterizzano sia tutti i pagamenti Visa contactless, sia l’infrastruttura e le Sim di Tim. L’offerta di pagamenti contactless con carta Visa, sarà il servizio di punta del “mobile wallet”, ossia un portafoglio digitale aperto che Tim commercializzerà per ospitare servizi di importanti partner come istituzioni finanziarie, esercenti, aziende di trasporto e di pubblici servizi. Per effettuare il pagamento delle piccole spese quotidiane, quali l’acquisto di biglietti di bus e metropolitana, il caffè al bar oppure giornali, libri e riviste, sarà sufficiente avvicinare il proprio smartphone al terminale Pos abilitato. Le spese superiori a 25 Euro saranno effettuate, sempre in modalità contactless, digitando un codice direttamente sul telefonino. Marco Patuano, Amministratore Delegato di Telecom Italia, ha dichiarato: “La diffusione delle soluzioni Nfc legate alla Sim sarà un grande motore d’innovazione sia per le aziende sia per i consumatori e darà uno slancio significativo al mercato del mobile payment. Già oggi la maggior parte degli smartphone in vendita è abilitata al Nfc, entro il 2014 in Italia ci saranno oltre 14 milioni di cellulari Nfc in circolazione, e in meno di due anni, oltre il 10% degli utenti farà un massiccio uso dei molteplici servizi che saranno disponibili grazie a questa tecnologia. Telecom Italia ha sviluppato una specifica piattaforma tecnologica per garantire la sicurezza dei servizi di pagamento in mobilità che le banche abiliteranno ai possessori di carte di credito. In questo contesto la partnership con Visa rappresenta un passo fondamentale per accelerare la diffusione dei servizi di pagamento abilitati attraverso il telefonino, passo che cambierà le abitudini delle persone e consentirà di facilitare la vita di tutti i giorni dei nostri clienti”. Davide Steffanini, Direttore Generale Italia di Visa Europe, ha commentato: "La nostra partnership con Telecom Italia per i pagamenti mobile rappresenta una vera svolta in Italia in termini di innovazione. L’italia è pronta per questo tipo di servizio: oltre a essere il mercato numero uno per Visa in Europa per i prodotti prepagati, il nostro Paese è sempre stato molto sollecito ad adottare le più moderne tecnologie nella telefonia mobile. Le soluzioni che stiamo sviluppando insieme a Telecom Italia cambieranno radicalmente il modo di pagare dei consumatori italiani, e questa collaborazione fungerà da vero catalizzatore per affermare anche nel nostro Paese la strategia Visa Future of Payments di Visa. In qualità di leader di mercato e di azienda fortemente innovatrice, Visa comprende la necessità di stabilire uno standard di interoperabilità globale, che vede coinvolti gli operatori di telefonia mobile, i produttori di telefonini, i circuiti di pagamento elettronico e gli istituti finanziari che emettono le carte Visa. Operare con i leader di questi settori di riferimento, quale Telecom Italia, è cruciale per rendere tutto ciò realtà”.  
   
   
GEO WEB STARTER  
 
Roma, 18 novembre 2013 - Geo Web Starter è il punto di convergenza di tutta l´informazione statistica detenuta dall´Istituto Guglielmo Tagliacarne; si tratta di una innovativa piattaforma web, composta da banche dati statistiche e cartografiche, che contiene oltre 100 milioni di informazioni a livello di sezioni di censimento, comunale, provinciale, regionale, europeo e per i paesi del mondo. E´ riservata ad enti e amministrazioni pubbliche e private che desiderino distribuire in tempo reale sul territorio, informazioni sempre aggiornate a gruppi di "utenti privilegiati" con diritti di accesso graduabili e con funzionalità di analisi diversificata. Geo Web Starter si configura come un ambiente di lavoro condiviso per la gestione, l´elaborazione e la rappresentazione dell´informazione statistica. Consente agli utenti abilitati - con diritti di accesso graduabili e con funzionalità di analisi diversificata - la creazione e la gestione di archivi personalizzabili, condivisi e consultabili in tempo reale. Le dimensioni e le potenzialità di questo strumento, associate alla semplicità d´uso che la rete internet permette, inducono a considerarlo non tanto come un prodotto, quanto come un progetto permanente e un laboratorio per la produzione di informazioni statistiche territoriali. La creazione di database personalizzati è realizzata attraverso l´integrazione delle proprie elaborazioni con il patrimonio disponibile nelle basi dati, creando di fatto un sistema "originale" per ogni utilizzatore. Un comitato di redazione aggiorna costantemente le informazioni statistiche di base, prevedendo ampliamenti delle funzioni ed innovazioni metodologiche e tecnologiche, tenendo conto anche dei suggerimenti degli utenti.  
   
   
TELECOM ITALIA: FIRMATI ACCORDI PER CESSIONE CONTROLLO DI TELECOM ARGENTINA  
 
Milano, 18 novembre 2013 - In attuazione del mandato ricevuto dal Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, è stata accettata nella notte l’offerta di acquisto dell’intera partecipazione di controllo detenuta in Telecom Argentina, direttamente ed attraverso Telecom Italia International, Sofora Telecomunicaciones, Nortel Inversora e Tierra Argentea, avanzata dal gruppo Fintech per un importo complessivo di 960 milioni di dollari. Di tale importo, 859,5 milioni di dollari saranno corrisposti per la cessione: − del 68% delle azioni ordinarie di Sofora di proprietà di Telecom Italia e di Telecom Italia International (750,8 milioni di dollari); − di 15.533.834 azioni di classe B di Telecom Argentina, pari all’1,58% del capitale sociale, di proprietà di Tierra Argentea (61,2 milioni di dollari); − di 2.351.752 American Depositary Shares, corrispondenti a 117.588 azioni preferite di classe B di Nortel, pari all’8% delle azioni preferite di classe B, di proprietà di Tierra Argentea (47,5 milioni di dollari). Il rimanente importo di 100,5 milioni di dollari sarà corrisposto a fronte di ulteriori pattuizioni correlate all’operazione, tra le quali la messa a disposizione delle società argentine di servizi tecnici di supporto per una durata massima di tre anni, la rinuncia e la modifica di alcuni diritti rivenienti dal patto parasociale relativo a Telecom Argentina, a favore del Gruppo Werthein, che rimarrà detentore del 32% delle azioni ordinarie di Sofora, nonché l’impegno dell’acquirente al pagamento dell’utile già accantonato per dividendi da Telecom Argentina, in caso di mancata distribuzione prima del closing. Nell’ambito degli accordi è stata ottenuta una serie di garanzie per l’adempimento delle obbligazioni contrattuali dell’acquirente, compreso il pegno concesso da Fintech su un numero di American Depositary Shares, rappresentative di azioni preferite di classe B di Nortel, per un valore medio di mercato inizialmente di 100 milioni di dollari. La vendita delle azioni detenute da Tierra Argentea è prevista entro l’esercizio corrente, mentre la vendita delle azioni di Sofora è sottoposta alla condizione sospensiva dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni amministrative. Fintech ha rappresentato che, nella misura in cui ciò sia richiesto dalle norme vigenti, lancerà un´offerta pubblica sulle rimanenti azioni quotate di Nortel e Telecom Argentina. La Business Unit Argentina, di cui il Gruppo Telecom Italia detiene un interesse economico del 22,72%, ha consuntivato nell’anno 2012 ricavi per 22,1 miliardi di pesos argentini (3,8 miliardi di euro) con un Ebitda margin del 29,6%. Nei primi nove mesi del 2013 i ricavi sono stati pari a 19,8 miliardi di pesos argentini (2,9 miliardi di euro) con un Ebitda margin del 27,9% e un Ebit margin del 12,4%. L’impatto sull’indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Telecom Italia al closing dell’operazione, a parità di tasso di cambio, è atteso non significativo. Fintech ha manifestato l’intenzione di rispettare i Piani di Investimento del prossimo triennio del Gruppo Telecom Argentina per lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazioni ed il miglioramento della qualità dei servizi. Telecom Italia ha accettato di continuare a supportare Telecom Argentina con particolare riferimento alle aree dell’innovazione e della tecnologia.  
   
   
BARI - 223MILA EURO PER LE RETI DI IMPRESA E LE NUOVE TECNOLOGIE  
 
Bari, 18 novembre 2013 - La Camera di Commercio ancora impegnata in azioni per l’innovazione ed una maggiore competitività aziendale delle piccole e medie imprese. Si chiamano Net Setting e Ict - I Choose Technology i due progetti dell’ente camerale barese che partiranno a breve e che riguardano le reti di impresa e le nuove tecnologie. Il 18 novembre dalle 10,00 appuntamento con la presentazione Net Setting e il 20 novembre sempre dalle 10 di Ict - I Choose Technology, entrambe presso la Camera di Commercio di Bari. 223mila euro le risorse a disposizione delle due iniziative realizzate con i Fondi Perequativi (Accordo di programma Mise-unioncamere 2011) di cui 90mila euro assicurati dal cofinanziamento della Camera di Commercio di Bari. Ottima la risposta delle aziende: 212 si sono già iscritte a Net Setting e 97 a Ict. Nel dettaglio gli obiettivi di Net Setting: illustrare alle imprese del territorio di competenza e agli attori di secondo livello (Associazioni di Categoria, Consorzi, mondo accademico, professionisti, ecc.) le potenzialità offerte dal contratto di rete; presentare il "Bando per la costituzione di Reti d’Impresa nei settori del commercio, turismo e servizi", di successiva emissione ad opera della Cdc di Bari, destinato a sostenere le imprese che desiderino mettersi in rete; affidare le “Reti d’Impresa” potenzialmente attivabili ad una struttura consulenziale ad hoc che le accompagni fino alla costituzione di almeno 10 Reti. Nel dettaglio I Choose Technology è una azione di sistema per l´innovazione Ict del sistema imprenditoriale della province di Bari e Barletta/andria/trani. L´obiettivo è quello di promuovere nelle Pmi manifatturiere l´adozione diffusa di soluzioni applicative Ict moderne, aumentando la cultura tecnologica di imprenditori e personale e l’investimento in R&s, per ottenere miglioramenti di prodotto e processo. A tal fine sarà effettuata una mappatura delle soluzioni Ict offerte dal mondo accademico (centri di ricerca, spin off universitari, Politecnico e Università di di Bari, ecc.) e poi una disseminazione delle soluzioni Ict alle Pmi attraverso audit tecnologici in azienda, impianti pilota, formazione e B2b di "brokeraggio tecnologico" (in cui offerta e domanda di tecnologia si confronteranno in incontri one to one). Le strutture tecniche e consulenziali che seguiranno le aziende nel percorso progettuale sono Fondazione Cotec per l´Ict e Pmi Formazione Puglia per Net Setting.  
   
   
FORMARSI CON UN CLIC DALLA PROVINCIA DI PARMA UNA NUOVA PIATTAFORMA SU FORMAZIONE.PARMA.IT, CHE PERMETTE DI CONOSCERE LE INFINITE POSSIBILITÀ DI FORMAZIONE ONLINE OFFERTE DALLA RETE  
 
Parma, 18 novembre 2013 – Accedere alla piattaforma Self della Regione Emilia Romagna o a Trio della Regione Toscana, oppure ai corsi liberi del Massachussetts Institute of Technology o della Yale University. Le possibilità offerte dalla rete di formarsi online sono davvero molteplici, così tante da non sapere dove guardare per capire quali siti custodiscono le notizie giuste e quale sia il modo migliore per scegliere il corso adatto, per poi seguirlo dal pc di casa o dallo smartphone o sul tablet. Da oggi, grazie a una nuova idea della Provincia di Parma, invece di una navigazione dispersiva e lunga fra homepage e pagine dedicate, basterà solo un clic. E’ stata infatti realizzata una nuova sezione del Portale Formazione www.Formazione.parma.it  , un’autostrada in rete dove si può viaggiare veloci raggiungendo rapidamente le informazioni che servono. Accendendo al sito e aprendo la finestra “e-learning – tutti i corsi on line” si scopre il ricchissimo mondo della formazione, per lo più gratuita e disponibile per tutti i cittadini: indipendentemente dal sesso, dall’età, dal titolo di studio, dalla lingua. “L’obiettivo è favorire la conoscenza e la partecipazione alle opportunità della formazione a più persone possibile perché formarsi aiuta a mantenere e migliorare il lavoro, a trovarlo se non c’è” – ha spiegato Manuela Amoretti assessore alla Formazione professionale e Politiche del Lavoro della Provincia nell’incontro di presentazione della nuova iniziativa quanto mai utile a giudicare dal risultato dell’indagine Ocse Piaac che ci pone all’ultimo posto al mondo per competenze di base. E’ un tema di fronte al quale non si può far finta di non sentire – ha aggiunto Amoretti – questa piattaforma è un ulteriore piccolo granello che va ad aggiungersi al complesso dei corsi presentati nei giorni scorsi con il piano 2013, cercando di far nascere per tutti un meccanismo di apprendimento che nella rete trova possibilità illimitate e non ancora utilizzate”. La nuova piattaforma, illustrata da Gaetana Ariu responsabile del progetto e della redazione del portale Formazione della Provincia. Il viaggio in rete comincia dalla homepage di www.Formazione.parma.it e da lì si accede così alla nuova sezione: E-learning tutti i corsi online. Varcata la soglia di questa nuova “casa” si incontrano i due grandi contenitori: repository italiani e repository internazionali, “magazzini” virtuali che permettono collegamenti a siti e portali di e-learning dove è possibile trovare un’offerta di corsi su temi rilevanti per il nostro mercato del lavoro e per l’accrescimento dei saperi di giovani e adulti, oltre alle sezioni tipiche di servizio e orientamento dell’utenza e-learning. E si scoprono ad esempio tanti corsi gratuiti corredati da materiali didattici, presentazioni, lezioni online, in svariate discipline, con anche la possibilità di avere un tutor remoto a chiunque si iscriva e anche l’attestato di frequenza. “La rete è ricca di infinite opportunità che non si esauriscono in questi link e che ci impegniamo ad aggiornare anche grazie ai suggerimenti degli utenti – ha detto Ariu – In gran parte sono corsi che occupano uno spazio ridotto di tempo con caratteristiche si possono abbinare ad altri corsi tradizionali”. Nel viaggio sono ovviamente comprese anche indicazioni e suggerimenti per aiutare e accompagnare l´utente all´analisi dell´offerta e alla scelta. E se questo non bastasse ci si può rivolgere al Servizio di Informazione specialistica dei Centri per l’Impiego della Provincia dove si può avere assistenza per approfondire le diverse opportunità presenti nelle Repository e per la scelta dei corsi. Il web entra cosi a tutti gli effetti nella cassetta degli attrezzi delle politiche attive del lavoro e della formazione attivate dalla Provincia di Parma.  
   
   
L’EUROPA SPIEGATA AGLI INSEGNANTI  
 
Torino, 18 novembre 2013 - Martedì 19 novembre 2013, a partire dalle ore 10, presso l’Aula Magna G. C. Rattazzi dell’Istituto Avogadro (Via Rossini, 18), si svolgerà il secondo appuntamento del nuovo ciclo di incontri dedicato agli insegnanti della scuola secondaria sui temi della cittadinanza europea. L´iniziativa è promossa da Parlamento europeo, Commissione europea e Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio, in collaborazione con il Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca (Miur), in occasione dell´Anno europeo dei cittadini 2013. Introdurrà i lavori l’Assessore alle Relazioni europee ed internazionali della Provincia di Torino Marco D’acri. Seguiranno gli interventi di rappresentati di istituzioni italiane e europee che approfondiranno i temi relativi alla cittadinanza europea e, in particolare, i diritti e le opportunità che gli studenti dovrebbero conoscere per diventare cittadini europei consapevoli. Nel corso dell´incontro sarà affrontato anche il tema della dimensione europea nell’educazione alla cittadinanza nel nostro sistema scolastico grazie alla collaborazione della Direzione per gli ordinamenti scolastici e autonomia scolastica del Miur. Saranno presentati la piattaforma digitale "Europa=noi" e gli strumenti didattici in essa contenuti. Il progetto, lanciato per la prima volta nel 2010, è stato presentato con notevole successo in 40 città italiane, con una partecipazione complessiva di oltre 4000 insegnanti, e ha ricevuto il riconoscimento di "best practice" in ambito Ue. Il seminario si concluderà con l’intervento dell’Agenzia Llp (Lifelonglearning) sul nuovo Programma europeo integrato a supporto dell’istruzione, formazione, gioventù e sport , Erasmus +, che sosterrà le attività di mobilità e cooperazione per oltre 4 milioni di persone nel periodo 2014-2020.  
   
   
ROMA, PMI DAY: SPORTELLI NELLE SCUOLE E SPAZI DI COWORKING PER FACILITARE L’INCONTRO TRA SCUOLA E MONDO DEL LAVORO  
 
Roma, 18 novembre 2013 - "L’amministrazione capitolina è impegnata per facilitare e rendere più efficace l´incontro tra la scuola e il mondo del lavoro attraverso numerosi percorsi. Alla rete Informagiovani, già attiva presso diverse strutture comunali e che stiamo ridisegnando per renderla più funzionale e più fruibile online, vogliamo affiancare sportelli di orientamento al lavoro e alle università presso ogni scuola superiore. Abbiamo inoltre in programma di estendere e far funzionare al meglio il sistema di tirocini già previsto dal Piano Locale Giovani. In cantiere abbiamo anche delle novità importanti per chi si affaccia al mondo dell’impresa. Apriremo delle strutture condivise per mettere a disposizione dei giovani imprenditori spazi e servizi. Il coworking è una modalità di lavoro innovativa che può essere particolarmente utile per le giovani donne che vogliono conciliare al meglio lavoro e famiglia. Facilitare l’avvicinamento al mondo del lavoro è fondamentale per consentire alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi di informarsi e orientarsi meglio sulle loro prospettive occupazionali, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale". Così Alessandra Cattoi, assessora alla Scuola, all’Infanzia, ai Giovani e alle Pari Opportunità, partecipando il 15 novembre al Pmi day organizzato da Unindustria, con studenti e rappresentanti del mondo imprenditoriale.  
   
   
UNIVERSITÀ DI PAVIA: AL VIA I RIMBORSI PER GLI STUDENTI CHE HANNO PARTECIPATO AL TEST DI AMMISSIONE ALLE LAUREE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DEL 4 SETTEMBRE 2013  
 
 Pavia, 18 novembre 2013 – Da oggi al 17 gennaio 2014 è possibile chiedere il rimborso delle spese sostenute per la partecipazione al test di ammissione alle lauree delle professioni sanitarie del 4 settembre, successivamente annullato. Quali spese possono essere rimborsate? L’istanza di rimborso dev’essere relativa alle sole spese sostenute dal candidato per la partecipazione alla prova annullata; non è consentito in alternativa richiedere rimborsi di spese sostenute per la partecipazione alla prova suppletiva svoltasi in data 23 settembre 2013. Saranno liquidate esclusivamente le istanze di rimborso accompagnate da idonea documentazione attestante con certezza l’ammontare delle spese sostenute per il trasporto e l’eventuale alloggio limitatamente ad una sola notte di soggiorno. Ai fini della liquidazione delle spese di viaggio, nell’ipotesi in cui il candidato non sia in grado di esibire la ricevuta del titolo di viaggio, siprocederà a liquidare la spesa facendo riferimento al costo del biglietto ferroviario, secondo i criteri stabiliti dall’art. 7 del Regolamento Missioni . La liquidazione delle spese di alloggio è consentita solo per i candidati residenti fuori Comune (di Pavia) e deve essere supportata da documentazione atta ad accertare l’esatto ammontare della spesa, l’occupazione dell’alloggio per una durata non superiore ad una notte e la chiara riconducibilità dellaspesa alla sola persona del candidato. In caso non si disponesse più della documentazione comprovante le spese di alloggio, si informa che è possibile richiedere all’albergatore il duplicato della ricevuta. Solo nel caso in cui il candidato partecipante alla prova annullata del 4 settembre non abbia potuto partecipare alla prova suppletiva del 23 settembre, è consentito procedere al rimborso del contributo per la partecipazione alla prova di ammissione. Con quali modalità può essere richiesto il rimborso? L’istanza di rimborso dev’essere presentata on line entro il 17 gennaio 2014 inserendo gli importi di cui si richiede il rimborso ed il Codice Iban del conto corrente (di cui si è intestatari o cointestatari) sul quale si richiede l’accreditamento delle spese. Per coloro che non dispongano di un conto corrente il rimborso sarà erogato allo sportello bancario della Filiale della Banca Ubi situato in Via Strada Nuova 61, Pavia. Effettuata la compilazione on line della domanda, si deve procedere: alla stampa e sottoscrizione della stessa; ad allegare tutti i giustificativi in originale comprovanti le spese sostenute(non si liquideranno le richieste non debitamente documentate salvo quanto detto al paragrafo precedente); alla spedizione (o alla consegna diretta) di tutta la documentazione. La spedizione deve avvenire con Raccomandata R/r indirizzata a Università degli studi di Pavia, Strada Nuova 65 – 27100 Pavia. Rif. Rimborso test annullato. E’ consentita anche la consegna a mano della domanda presso l’Università degli studi di Pavia - Ufficio Protocollo, Via Mentana 4 Pavia. L’ufficio sarà chiuso dal 23 dicembre 2013 al 3 gennaio 2014 per le Festività natalizie. Presenta La Tua Domanda Di Rimborso (link attivo dal 18 novembre 2013 al 17 gennaio 2014) Entro quando saranno accreditate le somme rimborsate? Dopo il termine ultimo di presentazione della domanda di rimborso (17 gennaio 2014) si procederà ad effettuare i rimborsi di tutte le domande complete pervenute. Tutte le operazioni di rimborso si concluderanno entro il 3 marzo 2014. I candidati per i quali è stato disposto il pagamento del rimborso riceveranno una mail in prossimità dell’accreditamento. Per richiesta di informazioni o per assistenza nella compilazione della domanda on line di rimborso è possibile inviare una mail ad urp@unipv.It o telefonare al numero 0382/989898.  
   
   
PUGLIA, VISION 2000, SASSO: IL CONSIGLIO DI STATO RESPINGE IL RICORSO DELL’ENTE FORMAZ.  
 
Bari, 18 novembre 2013 - Il Consiglio di Stato ha riformato la sentenza del Tar Puglia – Bari, in forza della quale la Regione Puglia avrebbe dovuto riconoscere ai corsisti di Vision la fruizione di borse di studio. «Siamo ad un punto definitivo di un’annosa questione: la sentenza del Consiglio di Stato è una vittoria della collettività - ha detto Alba Sasso, assessore al Diritto allo studio e formazione – È la vittoria dei giovani laureati pugliesi, delle ragazze e dei ragazzi della nostra regione che hanno creduto e credono nello strumento di Ritorno al Futuro. Abbiamo impedito la sottrazione di 12 milioni di euro dal patrimonio formativo dei nostri giovani. Un grazie particolare a chi ha creduto in questa vittoria, all’ex assessore alla Formazione Marco Barbieri che ha avuto un ruolo rilevante nel contenzioso, all’Autorità di gestione Fse, agli uffici legali e amministrativi che hanno lottato per il raggiungimento di questo risultato. Continueremo a vigilare su eventuali segnalazioni di irregolarità, dobbiamo tutelare i nostri ragazzi ed evitare che venga loro rubato un diritto fondamentale, come quello al futuro, che la Regione Puglia cerca di garantire a chi non ha questa opportunità». Secondo la Regione Puglia, l’istituto di formazione avanzata “Vision 2000” non era “in possesso di esperienza documentabile almeno triennale in attività di formazione post lauream”, requisito richiesto dall’Avviso n.1/2008 intitolato “Ritorno al Futuro”. La sentenza del Consiglio di Stato chiude una lunga e complessa pagina di giustizia amministrativa, conclusasi a favore della Regione Puglia.  
   
   
VIOLENZA SULLE DONNE: LE PAROLE CONTANO PRESENTATA LA NONA EDIZIONE DEL PREMIO COLASANTI-LOPEZ. TEMA IL LINGUAGGIO DEI MEDIA. IL PERCORSO È RIVOLTO ALLE SCUOLE SUPERIORI. TERMINE ISCRIZIONI 25 NOVEMBRE  
 
Parma, 14 novembre 2013 – Sono i media e il loro linguaggio, le parole scritte e dette da radio, tv, siti, giornali, per raccontare la violenza sulle donne il tema attorno a cui ruoterà la nona edizione del Premio Colasanti – Lopez: due cognomi, due donne, una storia terribile, emblematica per il senso che la Provincia di Parma ha voluto dare a questo riconoscimento che ogni anno coinvolge più di 250 studenti. Donatella e Rosaria, amiche, sono state segregate, stuprate e picchiate a morte in quello che fu definito proprio dalla stampa “il massacro del Circeo” e che costò la vita di Rosaria. Sono passati molti anni dal loro ritrovamento, nel bagagliaio di una 127, il 29 settembre 1975, troppi forse perché le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori, a cui il Premio è rivolto, ricordino quel fatto atroce. Purtroppo però altre violenze e stupri, tengono in allarme la coscienza di tutti. La violenza sulle donne è una piaga, “una questione culturale e sociale” dice Marcella Saccani nell’incontro di presentazione del Premio svoltosi in Provincia. Accanto all’assessore provinciale alle Pari Opportunità, le “tutor” che accompagneranno il percorso e la riflessione delle classi che parteciperanno (il bando si chiude il 25 novembre): Chiara Cacciani e Laura Giunta, giornaliste, e Maria Elena Velicogna del Centro Antiviolenza, partner storico dell’iniziativa. “Dobbiamo ricordare Donatella e Rosaria, non per risalire alla cronaca del fatto ma per tenere vivo il senso di quello che accadde – ha spiegato Saccani – con tanti strumenti, fra cui il Premio, stiamo attraversando la vita di tanti ragazzi e ragazze per parlare di violenza, preparando il terreno perché la scuola prenda su di sé questa responsabilità”. Gli studenti saranno chiamati a riflettere sulle notizie e la loro diffusione, sul linguaggio che tratta la violenza contro le donne e più precisamente il genere femminile, spesso una ulteriore forma di aggressione, che offende e agisce in profondità non sul corpo ma sulle menti, soprattutto dei giovani. “Vogliamo provare a raccontare agli studenti che le parole contano e lo faremo a partire dalla nostra esperienza – ha detto Cacciani – Ci sono parole nuove come stalking, ci sono parole che abbiamo voluto cancellare. Partiremo dai fatti del Circeo analizzando i titoli per capire cosa suscitano nel lettore”. “ Il linguaggio è un elemento fondamentale del messaggio – ha commentato Giunta – vogliamo ragionare di tutti i linguaggi e compito nostro sarà anche quello di ascoltare per capire cosa viene recepito del linguaggio che racconta la violenza”. “ Le analisi svolte sui giovani ci dicono che l’idea della differenza di genere è ancora lontana a venire, che la violenza è accettata e giustificata – ha evidenziato Velicogna – ma se vengono coinvolti in progetti come questo c’è un cambiamento. Crediamo molto in questo livello di prevenzione.” Premio Colasanti Lopez 2013 : le modalità Agli studenti delle classi seconde, terze, quarte e quinte degli istituti superiori di Parma e provincia il “Premio Colasanti Lopez”, propone un percorso scolastico di alcuni mesi dedicato allo studio e approfondimento del linguaggio utilizzato da stampa, tv e rete, sulla violenza contro le donne. Punto di arrivo è la creazione di un “prodotto” , che sarà giudicato da una giuria, realizzato con un linguaggio utile a sensibilizzare la collettività e creare una nuova cultura: un racconto di un fatto di cronaca, una storia, oppure un elaborato sul fenomeno della violenza contro le donne. Al Premio si può concorrere con una o gruppi di classi per ogni istituto. I progetti potranno essere presentati in forma di articolo per la carta stampata o i siti, un servizio per tv, radio e web. I lavori che concorrono dovranno essere originali. Ad ogni istituto, la Provincia di Parma riconosce l’erogazione di un contributo per le spese sostenute alla realizzazione del percorso. Il termine per l’iscrizione è il 25 novembre 2013. Il bando completo e la scheda di iscrizione sono scaricabili anche dal www.Sociale.parma.it  e www.Pariopportunita.parma.it    
   
   
MODA. NASCE A MILANO LA PRIMA CERTIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE SCUOLE ITALIANE  
 
Milano, 18 novembre 2013 - Le scuole di moda italiane si certificano per qualificarsi e distinguersi a livello internazionale. E’ stata presentata il 14 novembre a Palazzo Marino dall’assessore alle Politiche per il Lavoro, Ricerca e Università, Moda e Design Cristina Tajani e da Alberto Bonisoli, Presidente Piattaforma Sistema Formativo Moda, la prima certificazione internazionale dell’offerta formativa cittadina e nazionale esplicitamente rivolta alle scuole di moda. “Oggi, grazie a questa certificazione, lanciamo dalla capitale della moda, Milano, un messaggio a tutte le realtà di formazione nel settore moda presenti sul territorio nazionale, affinché siano pronte a fare sistema e a competere sulla qualità, valorizzando il patrimonio culturale, storico e industriale nazionale, elemento fondamentale nello sviluppo dell’innovazione di cui hanno bisogno Milano e il Paese", cosi l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Ricerca e Università, Moda e Design Cristina Tajani. Una certificazione volta ad attestare la qualità dei singoli istituti sia nel loro complesso, monitorando le strategie di ciascun ente relative al suo sviluppo futuro, sia in segmenti specifici, esaminando la loro offerta formativa complessiva, la relazione con il mercato del lavoro e i metodi di insegnamento applicati. A certificare l’offerta formativa sarà la Piattaforma Sistema Formativo Moda (Psfm), nata a Milano il 18 febbraio 2008, che riunisce scuole, istituti di alta formazione e accademie italiane che forniscono in tutto o in parte percorsi formativi relativi al settore della moda e design con l’obiettivo primario dell´affermazione dell’identità del sistema formativo moda italiano e della promozione delle eccellenze.  
   
   
CORTINA 2019 - IL MONDIALE DEI RAGAZZI. PROCEDE IL TOUR DEL COMITATO NELLE SCUOLE DI CORTINA E DEL BELLUNESE. OBIETTIVO: IL SIGNIFICATO DI OSPITARE UN CAMPIONATO DEL MONDO DI SCI,  
 
Cortina , 18 novembre 2019 - Il Comitato 2019 l´ha sempre detto: "il Mondiale 2019 sarà quello dell´intera Comunità". Letteralmente. "Non solo perché" spiega il presidente Enrico Valle "le tante realtà di Cortina sono state coinvolte e informate - si pensi agli incontri pubblici dell´ottobre 2012 e il coinvolgimento sempre più stretto delle categorie - ma anche, e soprattutto, perchè la popolazione parteciperà materialmente a questa grande impresa, costruendo pezzo dopo pezzo uno degli eventi sportivi più importanti al mondo. Ora, in vista della Coppa del Mondo e della Coppa Europa di Snowboard Cross è arrivato il turno degli studenti che potranno dare il loro contributo alla realizzazione di questi importantissimi appuntamenti". Già annunciato ieri ai microfoni di Radio Cortina, questo contributo sarà proporzionale all´età e pensato in ragione del corso di studi. All´itc/liceo scientifico e per tutte le scuole superiori, perciò, saranno chiesti filmati realizzati dai ragazzi stessi, da utilizzare per montare un video promozionale della Coppa Europa di Snowboardcross e della Coppa del Mondo o da utilizzare per la candidatura Cortina2019. Al Liceo artistico la progettazione e produzione del podio per le premiazioni e i premi per le atlete della Coppa del Mondo. Toccherà, invece, all´ Istituto alberghiero collaborare al catering durante la Coppa del Mondo nella tenda Vip in area arrivo e tenda in piazzale ex Mercato, dove si svolgeranno gli eventi collaterali. Al Liceo classico spetterà, infine, la produzione di un giornalino relativo alla Coppa del Mondo e alla Coppa Europa di Snowboardcross. Anche le elementari e le medie sono coinvolte: un disegno intitolato "come immagino i miei Mondiali di sci a Cortina" nelle prime; un tema dal titolo "La mia esperienza alla Coppa del Mondo di Cortina o alla Coppa Europa di Snowboardcross" nelle classi più grandi. "Progetti" dice Valle "molto stimolanti per i ragazzi: rappresentano per loro una conquista di partecipazione e sono, inoltre, un percorso propedeutico alla candidatura per il 2019. "Cortina è una delle poche località al mondo che possono vantare così tanti eventi Fis. Il coinvolgimento dei giovani è un´occasione per avvicinarli allo sport ed ai suoi valori, dice il Presidente dello Snowboard Club Cortina Denis Constantini. L´obiettivo del Comitato è rendere stabile e fruttuoso a tutti i livelli il coinvolgimento della Comunità nei grandi eventi sportivi. Non si deve più pensare in termini di singoli appuntamenti, ma del grande polo dello sport internazionale che è, e diventerà, Cortina d´Ampezzo. Il Campionato del Mondo di sci 2019 sarà il Mondiale di tutta la popolazione: dei commercianti, degli albergatori, degli sportivi, dei volontari, degli ingegneri e degli operari. Ma, sopra ogni cosa, deve essere il Mondiale dei ragazzi: un loro momento formativo e uno dei migliori investimenti sul futuro della nostra località".  
   
   
MERANO E BRUNICO: APPROVATI AMPLIAMENTI DI EDIFICI SCOLASTICI  
 
Bolzano, 18 novembre 2013 - I progetti preliminari per l´ampliamento dell´edificio della Scuola professionale "Zuegg" a Merano e per quello della Scuola di musica a Brunico sono stati esaminati ed accolti dal Comitato tecnico provinciale nella seduta di ieri pomeriggio, 11 novembre. A Merano per venire incontro alle esigenze di spazio della Scuola professionale provinciale per il commercio, artigianato ed industria in lingua tedesca "Luis Zuegg" la Provincia ha deciso di realizzare un edificio aggiuntivo doveuna volta sorgeva la falegnameria "Gufler". Il nuovo stabile comprenderà un volume di 24.000 metri cubi, consterà di 4 piani, tre fuori terra ed uno ipogeo. Accanto ad aule moderne vi saranno realizzati laboratori e, tra il resto, anche sei spazi informatici. Il progetto preliminare per la nuova costruzione, che comporterà una spesa stimata in circa 10 milioni di Euro, è stato esaminato ed accolto dal Comitato tecnico provinciale. Ora potranno essere avviati i lavori per la progettazione esecutiva. La Scuola di musica a Brunico, attualmente sistemata presso Casa "Ragen", necessita di ulteriori spazi. Il Comune aveva quindi indeto un concorso di programmazione, vinto dallo studio di architettura "Ebv Estudio Barozzi Veiga" di Barcellona. L´edificio aggiuntivo suggerito, dalla forma di semicerchio, sarà semplice e basso, andando a foramare assieme a Casa Ragen un cortile interno. Qui potranno svolgersi le esibizioni open air della scuola musicale. Il relativo progetto preliminare è stato esaminato ed accolto dal Comitato tecnico provinciale. I costi per l´ampliamento edificiale ammontano a 8,2 milioni di Euro. Mancano ancora, però, alcni presupposti di carattere urbanistico.  
   
   
JOBDAY: 3MILA RAGAZZI IN STAGE O AL LAVORO PER UN GIORNO  
 
 Roma, 18 novembre 2013 - “Apri la tua mente, organizzati e non aver paura di fallire”. E’ uno dei consigli che si sono sentiti dare molti dei 3mila giovani che hanno partecipato alla seconda edizione del progetto Scuolalavoro. Promosso da Unioncamere su tutto il territorio nazionale, esso ha consentito a 1.400 studenti delle scuole superiori, degli Istituti tecnici superiori e delle Università di realizzare uno stage nell’arco dell’estate scorsa. Questi ragazzi, in possesso di una buona padronanza almeno della lingua inglese, hanno fatto la loro prima esperienza lavorativa in realtà straniere o italiane che hanno contatti e scambi di lavoro forti con l’estero. Nel corso del mese di ottobre, invece, altri 1.600 ragazzi hanno potuto vedere da vicino una realtà di lavoro e di impresa nell’ambito del “Jobday” (Giornata del lavoro e del fare impresa). In pratica, in linea con un metodo di orientamento di provenienza anglosassone noto come “job-shadow”, i ragazzi sono entrati in diretto contatto con le problematiche e gli aspetti operativi connessi ad una specifica attività, per comprenderne le varie fasi e magari anche “scoprire un mestiere”. Come? Affiancando da vicino per un’intera giornata un “lavoratore in azione”: imprenditore, professionista, artigiano o manager. Il Jobday si è svolto in contemporanea sui territori delle 42 Camere di commercio che, in tutta Italia, partecipano al progetto Scuolalavoro. In questo modo, mettendosi alla prova con Stage e Jobday, i ragazzi hanno l’opportunità di testare le proprie attitudini e inclinazioni lavorative e, quindi, di cominciare ad orientare le proprie scelte di studio e formazione in vista del lavoro futuro. “Tirocini e stage sono una delle vie maestre per trovare un lavoro al giorno d’oggi”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Lo sono anche per capire le inclinazioni, per scegliere una strada di studio o di lavoro confacente alle aspettative e alle peculiarità dei nostri ragazzi. Per questo il sistema camerale è fortemente impegnato sul fronte dell’alternanza scuola-lavoro, affinché, con le armi più affilate, ovvero la determinazione e la consapevolezza di se stessi, i nostri ragazzi possano costruirsi il futuro”. Per avvicinare sempre di più al mondo dei giovani, il progetto Scuolalavoro è anche su Facebook alla pagina progetto Scuola-lavoro (www.Facebook.com/progettoscuolalavoro). E’ lì che, con brevi video interviste via Skype, sono state raccolte le sensazioni e le storie dei giovani protagonisti di stage internazionali e Jobday. La Giornata è un esempio concreto che testimonia l’impegno del Sistema camerale nell’intensificare l’interscambio di saperi e le relazioni tra mondo della scuola e delle imprese contribuendo, attraverso una migliore conoscenza reciproca e azione comune, a limare quel mismatch tra offerta e domanda di lavoro, spesso alimentato da un gap formativo. Un esempio concreto, quindi, ma non il solo. Nella stessa direzione si muove anche il premio Unioncamere «Scuola, Creatività e Innovazione», nato per aiutare i giovani a esercitare le proprie capacità creative e innovative in un’ottica di business. Nella convinzione che innovazione e creatività costituiscano un mix strategico straordinario da “coltivare” per incrementare la capacità competitiva e sostenere la crescita economica del nostro Paese. Il concorso nazionale è accreditato dal ministero dell’Istruzione tra le iniziative che contribuiscono alla valorizzazione delle eccellenze degli studenti delle scuole secondarie superiori. Un premio che è diventato un’“istituzione” nel suo genere raccogliendo un interesse crescente da parte degli studenti che, evidentemente, di idee da “vendere” ne hanno, e tante. A parlare sono i numeri. Nell’ultima edizione sono stati 2.150 gli alunni partecipanti, 320 i progetti iscritti, 286 gli istituti scolastici coinvolti in 86 province italiane. Un’opportunità straordinaria per imparare a lavorare in “squadra”, osando con concretezza, ed acquisire la consapevolezza che le idee e i sogni possono trasformarsi anche in progetti di business da sviluppare in un’ottica imprenditoriale.  
   
   
SERVIZIO CIVILE REGIONALE ANNUALE: 16 RAGAZZI IMPEGNATI IN 8 PROGETTI SUL TERRITORIO REGIONALE DELLA VALLE D’ASTA.  
 
 Aosta, 18 novembre 2013 - Sedici giovani valdostani, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, sono impegnati da ieri, lunedì 11 novembre, e fino al 10 novembre 2014 nella particolare esperienza del Servizio civile regionale annuale, dodici mesi durante i quali si dedicheranno ad attività sociali e di interesse pubblico presso associazioni, enti pubblici e imprese sociali attive sul territorio regionale. L’iniziativa è stata presentata nella mattinata di oggi, martedì 12 novembre, alla Cittadella dei Giovani di Aosta, dal Presidente della Regione Augusto Rollandin, dall’Assessore alla sanità Antonio Fosson e dal dirigente della Struttura per le politiche sociali Gianni Nuti. Sono interventi anche alcuni ragazzi coinvolti nel progetto, che hanno illustrano le loro motivazioni e le loro aspettative. Il Servizio civile in Valle d’Aosta è stato istituito con la legge regionale 30/2007 e finora si è concretizzato nell’iniziativa Due mesi in positivo, che in tre anni ha coinvolto 140 ragazzi che nel corso dell’estate hanno fatto esperienza di attività sociale in varie associazioni del territorio. Per la prima volta è stato dato ora l’avvio al progetto di durata annuale, come aveva stabilito il Documento di programmazione 2013/2015 approvato dal Consiglio regionale nello scorso mese di aprile. I sedici partecipanti, selezionati tra 121 ragazzi che hanno partecipato alla selezione, sono impiegati, a gruppi di due, in otto progetti: Associazione Alzheimer Valle d’Aosta - Progetto “Aiutiamo chi dimentica”: servizi di socializzazione, animazione ed accompagnamento dei malati di Alzheimer ospiti del Nucleo Alzheimer presso il G.b. Festaz di Aosta, con partecipazione allo sviluppo di opportunità di confronto per i familiari, attraverso azioni di supporto al nucleo di volontari impegnati nella realizzazione sperimentale dell’attività dell’Alzheimer Caffè; Acli regionali della Valle d’Aosta - Progetto “Famiglia al centro e …dintorni”: per attività di animazione, ricreative e culturali con le famiglie interessate dalle attività del forum delle Associazioni familiari e con gli ospiti del rifugio Padre Lorenzo e le loro famiglie; Cooperativa La Sorgente - Progetto “Al lavoro con gli stranieri in Valle d’Aosta”, che offre, attraverso l’esperienza presso il Servizio migranti, l’opportunità di sviluppare conoscenze in tale ambito, sperimentarsi nella relazione con cittadini immigrati e le loro necessità, interagire con gli operatori e con i servizi del territorio; Cooperativa La Libellula - Progetto di animazione nella Microcomunità di Via Guido Rey; Cooperative La Sorgente e La Libellula - Progetti dedicati alla famiglia nell’ambito dei servizi alla prima infanzia: i volontari sono impegnati in asili nido e garderie, dove sperimentano anche attività di progettazione e programmazione delle attività psico-pedagogiche; Cooperativa Mont Fallère e Associazione Enaip – Progetto “Un anno al fresco”: per attività lavorative, ricreative e culturali volte al sostegno delle persone detenute nella Casa circondariale di Brissogne; Consorzio Trait d’Union - Progetto “Da Est a Ovest passando dal Centro”: i volontari sono operativi nei quartieri Dora e Saint-roch di Aosta in azioni di animazione a favore di adolescenti, giovani e famiglie; Cooperativa L’esprit à L’envers - Progetto “Abitando”: attività nel settore della salute mentale e precisamente all’interno di una comunità alloggio, nel servizio di educativa territoriale (Set) e in un laboratorio per il riuso di abiti. Nei dodici mesi di impegno i sedici giovani avranno diritto a un rimborso mensile forfettario di 433,80 euro. “Esiste un forte nesso di complementarietà tra il Servizio civile e le azioni per le politiche giovanili intraprese dal nostro Assessorato, – ha sottolineato l’Assessore Fosson – iniziative che perseguono una maggiore partecipazione e valorizzazione dei ragazzi nella nostra società. Il Servizio civile, sia a scala regionale ma anche nazionale ed europea, permette ai giovani coinvolti di crescere attraverso contatti, relazioni ed esperienze guidate nella realtà dell’impegno civile. Per la nostra regione possiamo dire che questa esperienza non arricchisce solo i giovani, ma anche gli enti che li accolgono”. “Non sono molte le Regioni italiane ad aver avviato un servizio civile regionale – ha rimarcato il Presidente Rollandin. - Come Valle d’Aosta ci siamo impegnati perché questo progetto diventasse realtà in quanto riteniamo che possa rappresentare, in un momento di grave difficoltà per i giovani come quello che stiamo vivendo, una preziosa occasione di orientamento e di inserimento pre-lavorativo, oltre che un momento di crescita della cultura della solidarietà”. Durante l’incontro di oggi, è stato anche presentato il “Diario del Volontario di Servizio civile regionale”, nel quale sono state raccolte – attraverso testi, immagini e fumetti - le esperienze maturate dai giovani valdostani che hanno partecipato a Due mesi in positivo. La pubblicazione rappresenta non soltanto un mezzo di informazione orientato a tutti i giovani su questo genere di iniziative ma anche uno strumento di conoscenza e apertura per i cittadini verso il mondo del volontariato.  
   
   
DDL AMBIENTALE COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITA’ “L’ AGENDA VERDE DEL GOVERNO”  
 
Roma, 18 novembre 2013 - Il “collegato ambientale alla legge di stabilità” rappresenta un fondamentale passo avanti nella definizione delle politiche ambientali nazionali in una logica che per la prima volta le collega ad innovative scelte di politica economica-industriale indirizzate verso una crescita e uno sviluppo sostenibile. E’ questa la ragione per la quale questo disegno di legge può essere definito senza retorica come una vera e propria Agenda Verde che il governo mette in moto e con la quale prova con ambizione a dare una serie di risposte a quella che oggi deve essere considerata come una sfida decisiva per il nostro Paese: la scommessa sull’ambiente, il suo rispetto e la sua tutela, ma anche la sua straordinaria potenzialità di sviluppo economico. Il provvedimento, composto da circa una trentina di articoli, si occupa di protezione della natura, valutazione di impatto ambientale, acquisti ed appalti verdi, gestione dei rifiuti, difesa del suolo, servizio idrico, acqua pubblica e comprende persino nuovi strumenti per calcolare l’importanza dell’ambiente. Un pacchetto di norme a 360 gradi capaci di attivare politiche ambientali virtuose, semplificando il quadro normativo, rendendolo più moderno ed efficace e creando al tempo stesso le condizioni per investimenti e crescita economica nel campo della green economy. Il tutto con una ferrea attenzione a riduzione dei costi, semplificazione e trasparenza amministrativa. Strumenti a costo zero, per una politica ambientale più efficace in tutti i settori. L’agenda Verde, abbinando politiche ambientali ed industriali, è il frutto di un continuo confronto fra ministeri - Ambiente, Economia, Attività produttive, Lavoro - in una logica di collaborazione istituzionale finalizzata al raggiungimento di un comune obiettivo di sviluppo sostenibile e progresso civico. Sintesi Norme Nomina Direttori parchi nazionali (art.2) - Con riferimento alla procedura di nomina dei Direttori di Parco Nazionale si rimette la nomina al Consiglio direttivo del Parco e non più al Ministro dell’Ambiente al quale resta così la sola nomina del Presidente del Parco. Con la semplificazione proposta si ottiene il risultato di rendere più snella ed efficiente l’azione istituzionale degli Enti Parco, consentendo una più agevole gestione delle risorse finanziarie ad essi attribuite, con ricadute positive sulle economie locali. Unificazione e semplificazione Via e Aia (art.6) - Semplificazione, celerità, risparmio e trasparenza. Con questa norma si unificano le Commissioni Via e Aia. La necessità di provvedere ad adottare misure di semplificazione degli adempimenti posti a carico delle imprese, di accelerazione dei tempi necessari per l’emanazione dei procedimenti burocratici, comporta la scelta di unificare le due Commissioni e di ridurre conseguentemente il numero dei componenti. Con la norma in esame è prevista anche una revisione al ribasso dei compensi per la Commissione unificata. Nessun nuovo onere finanziario grava sul bilancio statale per effetto del presente provvedimento. “Appalti verdi” nella Pubblica amministrazione (Green public procurement) (art.10) - La disposizione mira a introdurre un incentivo per gli operatori economici che partecipano ad appalti pubblici e che sono muniti di registrazione Emas (che certifica la qualità ambientale dell’organizzazione aziendale) o di marchio Ecolabel (che certifica la qualità ecologica di “prodotti”, comprensivi di beni e servizi). Il beneficio è una riduzione del 20% della cauzione a corredo dell’offerta, ai sensi del codice appalti. La disposizione, inoltre, ha lo scopo di introdurre tra i criteri ambientali di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa anche il criterio - per i contratti che hanno come oggetto beni o servizi - che le prestazioni al centro del contratto siano dotate di marchio Ecolabel. Inoltre, tra i criteri di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, viene introdotto quello del costo del ciclo di vita dell’opera, prodotto, o servizio, criterio previsto dalla bozza di nuova direttiva comunitaria sugli appalti pubblici. Si tratta di misure a costo zero volte a garantire minori impatti sull’ambiente e una conseguente riduzione della spesa nel breve-medio periodo. Applicazione di criteri ambientali minimi negli appalti pubblici per le forniture e negli affidamenti di servizi, anche alimentari (art.11) - Tra le questioni ambientali più rilevanti che l’Italia deve affrontare, vi sono quelle legate al consumo di energia da fonti non rinnovabili (con la conseguente emissione di Co2) e quelle legate alla produzione di rifiuti. Per entrambe le problematiche, rendere obbligatorio il riferimento ai criteri ambientali per gli acquisti pubblici (Green Public Procurement) può contribuire in maniera rilevante alla loro soluzione, con ricadute positive anche sotto il profilo economico. Si inseriscono inoltre nel Green Public Procurement gli acquisti relativi al settore “alimentare”, considerato a livello europeo il principale settore di impatto ambientale con il 31% degli impatti totali dei consumi. Si tratta sostanzialmente di introdurre - accanto allo strumento degli accordi volontari con i grandi attori della distribuzione (in particolare la grande distribuzione) - anche strumenti obbligatori che premiano quegli operatori che, nella gestione della ristorazione collettiva o della fornitura delle derrate alimentari, agiscono in modo virtuoso. Incentivi per la Green economy del riciclo e riutilizzo (art.12) - Una delle novità più importanti del collegato è rappresentata dall’ introduzione, per la prima volta nella legislazione italiana, di incentivi e meccanismi di sostegno al “mercato dei materiali e dei prodotti riciclati”. Si introducono nella nostra legislazione un insieme di principi e di incentivi ai consumatori, alle aziende e agli enti locali per sostenere l´acquisto di prodotti realizzati con materia derivata dalle raccolte differenziate post consumo in modo da promuovere il recupero, riciclo e il riutilizzo oltre al recupero energetico, per il quale esistono già numerose forme di incentivo (certificati verdi e bianchi, ecobonus per le ristrutturazioni). Uno dei vantaggi di tali politiche di incentivazione è quello non solo di prevenire lo spreco di materiali ma anche quello di ridurre il consumo di materie prime con la conseguenza immediata di un uso razionale di risorse materiali scarse, un minor utilizzo di energia, e la progressiva diminuzione di emissioni di gas serra. L´incentivazione dell´acquisto di prodotti realizzati con materia derivata dalle raccolte differenziate post consumo apre un nuovo mercato in cui piccole e medie imprese possono recuperare i materiali riciclabili per rivenderli come materia prima o semilavorati alle imprese produttrici di beni. Un mercato che si può tradurre pertanto anche in nuova occupazione ed innovazione tecnologica nel campo della Green economy che non è fatto solo di attività in campo energetico ma anche e soprattutto di attività nel campo dell’uso razionale delle materie e dei materiali. Misure per incrementare la raccolta differenziata e il riciclaggio (art.15) - Si stabilisce la previsione di raggiungere di un tasso di raccolta differenziata pari al 65% alla fine dell’anno 2020. Tale previsione è perfettamente coerente con le disposizioni europee che non individuano obiettivi di raccolta differenziata ma fissano, invece, specifici obiettivi di recupero. Questo provvedimento si rende necessario per adeguare il dato normativo al dato reale e per evitare che i Comuni incorrano nelle sanzioni correlate al mancato raggiungimento di tali obiettivi negli attuali termini di legge. Tale modifica si rende necessaria anche alla luce dei recenti dati sulla raccolta differenziata dai quali si evince che gli obiettivi previsti dalla normativa vigente non sono stati perseguiti a livello omogeneo sul territorio nazionale. Attualmente la percentuale media nazionale di raccolta differenziata si attesta sul valore del 39,9% (dato preliminare Fonte Ispra: Rapporto Rifiuti urbani Ed. 2013). Con il provvedimento si incentivano i Comuni che raggiungono gli obiettivi prefissi e che verranno premiati con il pagamento di solo il 20% del tributo regionale rispetto ai rifiuti che si conferiscono in discarica. Per i Comuni che non raggiungono gli obiettivi vengono stabilite delle misure addizionali al tributo. Tutto il gettito, tributo e addizionali, vanno in un fondo che le regioni devono utilizzare per incentivare il mercato del riciclo e quindi della green economy. Pianificazione impianti di incenerimento (art.20) - Una novità importante riguarda anche il recupero energetico dei rifiuti, con l’attribuzione al Ministero dell’ambiente del compito di individuare la “rete nazionale ed integrata ed adeguata di impianti di incenerimento dei rifiuti”, in modo da disporre in pochi mesi di un quadro chiaro a livello nazionale degli impianti esistenti, di quelli in fase di realizzazione e del fabbisogno residuo. Un quadro di pianificazione utile per superare le forti disomogeneità territoriali presenti a livello nazionale, completando la rete di impianti senza rischiare fenomeni di eccesso di offerta, come quelli che si registrano attualmente nel nord Europa. Autorità di distretto (art.23) - Le modifiche proposte rispondono alla impellente necessità di pervenire ad una configurazione stabile e definitiva per le Autorità di distretto, che superano definitivamente le Autorità di bacino. In tal modo si risolvono anche i contrasti con l’ordinamento comunitario e si risponde positivamente alle richieste degli organismi comunitari preposti alla verifica della corretta attuazione della direttiva quadro in materia di acque (direttiva quadro acque e direttiva alluvioni). Difesa del suolo e dissesto idrogeologico (art.24)- Si introduce il finanziamento degli interventi di demolizione di immobili abusivi realizzati in aree ad elevato rischio idrogeologico attraverso un meccanismo che rende più agevole la rimozione e la demolizione di opere ed immobili realizzati abusivamente nelle aree del Paese classificate a rischio idrologico elevato. E’ un provvedimento necessario per quelle zone in cui le condizioni di fragilità del territorio rendono particolarmente urgente la necessità di realizzare interventi di messa in sicurezza da fenomeni di dissesto idrogeologico, la cui concreta attuazione spesso viene impedita da manufatti di vario genere spesso realizzati illecitamente. Fondo di garanzia per il servizio idrico nazionale (art.25) - Al fine di rilanciare i necessari programmi di investimento per il mantenimento e lo sviluppo delle infrastrutture idriche, finalizzati a garantire un’adeguata tutela della risorsa idrica e dell’ambiente secondo le prescrizioni europee e contenendo gli oneri gravanti sulle tariffe, a decorrere dal 2014 è istituito un Fondo di garanzia di interventi finalizzati al potenziamento delle infrastrutture idriche in tutto il territorio nazionale. Obiettivi prioritari del Fondo sono rilanciare la politica di sviluppo delle infrastrutture nel settore; completare le reti di fognatura e depurazione; evitare sanzioni europee per inadempimento dell’Italia; ridurre l’onere finanziario della realizzazione di investimenti nel settore idrico, con vantaggi per l’utenza; avviare la realizzazione di infrastrutture finalizzate al recepimento dei principi della strategia Blue Print. Il Fondo di garanzia viene alimentato da una specifica componente della tariffa del servizio idrico integrato opportunamente definita. Tariffa sociale del servizio idrico integrato (art.26) .- La disposizione mira a rendere effettivo l’obiettivo di rafforzare la natura “pubblica” della risorsa acqua, come richiesto anche dal Referendum del giugno 2011 e dalla stessa relazione del Gruppo di Lavoro in materia economico e sociale ed europea (cosiddetti “Saggi”) e come già affermato nella normativa nazionale. Con questa norma l´Autorità per l´energia elettrica ed il gas, al fine di garantire l´accesso universale all´acqua, assicura agli utenti domestici a basso reddito del servizio idrico integrato, l´accesso a condizioni agevolate alla quantità di acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali. La sostenibilità dell’intervento e la copertura dei relativi costi viene garantita dalla previsione di un’apposita componente tariffaria in capo alle utenze non agevolate del servizio idrico integrato. Morosità nel servizio idrico integrato (art.27) - Con l’applicazione delle tariffe basate sul principio di copertura dei costi, l’impatto economico sugli utenti è cresciuto in modo rilevante, creando crescenti problemi di morosità. Il provvedimento mira a regolamentare le modalità di gestione del fenomeno della morosità per limitarne l’insorgenza, assicurarne l’efficace contrasto in modo che i costi non ricadano sugli utenti non morosi e per garantire un livello minimo di fornitura di acqua anche alle utenze non in regola con i pagamenti. Contabilità ambientale: nasce il Comitato per il capitale naturale (art.31) Le questioni ambientali entrano a pieno titolo nel processo decisionale economico e finanziario del Paese. Viene istituito infatti senza alcun costo per la spesa pubblica il Comitato per il capitale naturale con l’obiettivo di integrare i costi ambientali nel processo di preparazione del Documento di economia e finanza (Def) e degli altri atti di governo in materia di programmazione finanziaria e di bilancio. Il Comitato fornirà al Governo gli strumenti utili per la migliore comprensione degli effetti dello stato delle risorse naturali e dell’ambiente, sulla performance economica del Paese e sul benessere degli individui, individuando in particolare le conseguenze economiche e sociali derivanti dalla mancata prevenzione degli impatti e dei danni ambientali delle attività produttive. Entro il 28 febbraio di ogni anno il Comitato consegna al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’economia e delle finanze un rapporto sullo stato del capitale naturale del Paese, corredato delle informazioni e dei dati ambientali espressi in unità fisiche e monetarie seguendo le metodologie definite dalle Nazioni Unite e dall’Unione Europea.  
   
   
PARCHI REGIONALI: IN ARRIVO UN UNICO PANIERE DI PRODOTTI E SERVIZI PRESENTATO IN PROVINCIA A PARMA UN PROGETTO DI SOFTECONOMY CHE LEGA LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE CON IL TERRITORIO NATURALE E I SUOI PRODOTTI. NEL PARMENSE ANCHE UN BANDO PER PROGETTI DI PROMO COMMERCIALIZZAZIONE.  
 
Parma, 18 novembre 2013 – Per le imprese agricole e turistiche che risiedono nelle zone di natura protetta è in arrivo una nuova opportunità di sviluppo. Si tratta del progetto “Softeconomy nei Parchi e nelle Aree protette dell’Appennino emiliano”, finanziato dalla Misura 424 Asse 4 leader (Psr2007/2013 Rer), che accompagnerà le aziende interessate in un percorso di qualificazione e promozione. In Provincia a Parma si è tenuto oggi con rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria il primo incontro di approfondimento sul progetto, che è promosso da Gal Soprip con l’Ente Parchi Emilia occidentale, insieme con i Gal Appennino Bolognese, Antico Frignano e Appennino Reggiano, Ente Parchi dell’Emilia Centrale e ente Parchi dell’Emilia Orientale L’idea base è quella di legare al Parco le attività produttive dei comuni che saranno coinvolti e che sono: Corniglio, Fornovo, Monchio, Tizzano, Collecchio, Salsomaggiore, Fidenza, Medesano, Noceto, Sala Baganza. Un matrimonio di interesse che secondo Agostino Maggiali, presidente dell’Ente parchi dell’Emilia occidentale “crea valore reciproco, una alleanza che si può allargare alle reti d’impresa, da cui possono nascere filiere di prodotti e turistiche”. Il progetto, ha spiegato Filippo Lenzerini, di Punto 3 e responsabile attuazione delle azioni comuni, “intende legare il prodotto all’accoglienza attraverso la creazione di un paniere con prodotti e servizi”. Diversi i vantaggi per le imprese: far parte di un circuito di qualità che consente di allargare il proprio mercato, la partecipazione a fiere e manifestazioni insieme ai Parchi, la messa a disposizione di strumenti web in particolare il sito già online www.Saporidiappennino.it . Sul piano locale, alle azioni comuni, vengono poi aggiunte due azioni specifiche che sono state illustrate da Marco Rossi direttore dell’Ente parchi dell’Emilia Occidentale. “Nei prossimi giorni uscirà un bando finalizzato a sostenere strumenti di promo commercializzazione delle imprese agroalimentare dell’area di riferimento”. Saranno finanziati progetti (fino al 40% delle spese per macchinari, attrezzature, per fiere, segnaletica, strumenti informatici, comunicazione) per un volume complessivo dell’investimento di circa 300mila euro, a partire da 5mila fino ai 50mila  
   
   
LOMBARDIA: SOPRALLUOGO SVUOTAMENTO LAGO BERNIGOLO  
 
Moio de´ Calvi/bg, 18 novembre 2013 - "Il progetto che ci è stato presentato il 14 novembre dalla Sede territoriale di Regione Lombardia ha un indubbio valore ambientale per la Val Brembana". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi durante il sopralluogo per lo svuotamento del Lago Bernigolo, (determinato dall´impianto idroelettrico di Lenna) oggi a Moio de´ Calvi (Bergamo). Gli Impianti A Energia Idroelettrica - "Quanto si sta facendo - ha continuato la titolare regionale dell´Ambiente - è la dimostrazione che non bisogna aver paura degli impianti di energia idroelettrica. La Lombardia ne ha moltissimi e hanno sempre rivestito un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico del nostro Paese, povero di fonti fossili, che è stato in buona parte costruito sull´energia idroelettrica". Parte Del Paesaggio - "I Bergamaschi, d´altronde - ha raccontato l´assessore - ormai sono abituati a considerare i laghi formati dalle dighe delle centrali idroelettriche parte del paesaggio, tanto che sono diventati destinazioni turistiche capaci d´integrarsi armoniosamente nell´ambiente in cui si inseriscono. Certo, le opere necessarie all´impianto di una centrale idroelettrica hanno un impatto significativo, ma qui si tratta di interventi di piccola scala, che non stravolgono il clima o gli equilibri idrografici". Intervento Ristabilisce Equilibrio Naturale - "Grazie a questo progetto - ha fatto notare Terzi - non solo si va a ristabilire un equilibrio naturale per l´habitat fluviale, ma si contribuisce alla vita del fiume e alla sua fruibilità da parte dell´uomo lungo tutto il suo corso". I Vantaggi - "Sarà inoltre possibile una migliore regolazione del Dmv (Deflusso minimo vitale), importante per salvaguardare l´ambiente e le necessità degli agricoltori - ha continuato l´assessore - grazie a un ´polmone´ in più per migliorare la situazione dell´invaso a valle. Nelle scorse settimane siamo intervenuti sulla normativa di riferimento in questo campo: credo che questo progetto darà un contributo essenziale alle finalità della legge licenziata dal Consiglio regionale". Ridurre L´impatto Delle Piene - "Una migliore laminazione, poi - ha proseguito Terzi - potrà contribuire a ridurre l´impatto delle piene". "Infine, il recupero dell´invaso sarà di grande rilevanza per l´appetibilità turistica della valle, in quanto ne trarrà giovamento la qualità paesaggistica: il lago, in questo modo - ha concluso l´assessore Terzi - sarà ancora più fruibile e diventare un´ulteriore occasione di rilancio turistico per la Val Brembana".  
   
   
RISCHIO SISMICO, GIUNTA BASILICATA APPROVA INTERVENTI DI PREVENZIONE  
 
Potenza, 18 novembre 2013 – La Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, Opere pubbliche e mobilità della Regione Basilicata ha approvato il riparto dei fondi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico per l’annualità 2012 in ottemperanza all’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (a n.52 del 20 febbraio 2013). Alla Regione Basilicata è stato assegnato un contributo relativo all’annualità 2012 di 710.681,63 per gli studi di microzonazione sismica e di 7.550.992,33 per gli interventi strutturali. Tre le linee di interventi finanziati: a) studi di microzonazione sismica; b) interventi di rafforzamento locale o miglioramento sismico o, eventualmente, demolizione e ricostruzione di edifici ed opere pubbliche d’interesse strategico per finalità di protezione civile; c) interventi strutturali di rafforzamento locale o miglioramento sismico o di demolizione e ricostruzione di edifici privati. La Regione per l’annualità 2012 ha finanziato studi di microzonazione di primo livello per i 50 comuni lucani esclusi dai precedenti interventi. Il primo programma di microzonazione relativo all’anno 2010 ha interessato 28 comuni sui 117 individuati nell’elenco dell’ordinanza ministeriale, mentre nella seconda annualità ne sono stati interessati 39. Il provvedimento di giunta ha predisposto, inoltre, di effettuare studi di secondo livello prioritariamente nei comuni nei quali l’accelerazione sismica al suolo ‘ag’ è maggiore e per i quali è stato già certificato lo studio di primo livello. I comuni interessati all’intervento sono: Lauria, Marsicovetere, Muro lucano, Bella e Lagonegro. L’importo complessivo è di 839.000,00 di cui 696.468 di contributo statale e 142.532 di cofinanziamento regionale. Inoltre, è stato deciso di destinare la somma di 5.179.980,74 per progetti di mitigazione del rischio sismico sulle strutture regionali ospedaliere nelle province di Matera e di Potenza. Infine, è stato destinato il 30 per cento del finanziamento assegnato per gli interventi di tipo c (rafforzamento locale o di miglioramento sismico, o, eventualmente di demolizione e ricostruzione di edifici privati) pari a 2.219.991,74.  
   
   
CASSA DI ESPANSIONE RENAI, FIRMATO L´ACCORDO PER IL VIA AL PRIMO LOTTO  
 
Firenze, 18 novembre 2013 - Tutti d´accordo, partono i lavori per la realizzazione del primo lotto della Cassa di espansione dei Renai, l´opera che servirà a mitigare il rischio idraulico nella piana fiorentina. Dopo un percorso iniziato nel 2006, sono state risolte le criticità legate a quest´area, grazie anche all´attività del Commissario regionale che ha lavorato in stretto accordo con il Comune di Signa, cosa che ha reso possibile adesso avviare le procedure esecutive fissando tempi certi. E´ quanto stabilito dall´accordo di programma sottoscritto dalla Regione Toscana, dall´Autorità di Bacino del fiume Arno, dalla Provincia di Firenze, dai Comuni di Signa, Firenze, Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino. Oltre alla realizzazione del primo lotto della cassa di espansione, l´accordo prevede il rifacimento del ponte di accesso all´area della stessa cassa di espansione e del rialzamento della strada che si trova a destra del fiume Bisenzio. Ente attuatore del complesso di interventi sarà la Regione Toscana che, oltre a effettuare tutte le indagini, i rilievi e le altre operazioni preparatorie agli espropri necessari per la realizzzione dell´opera, provvederà a effettuare tutte le gare d´appalto e ad assicurare la direzione dei lavori. Il costo dell´opera ammonta a 13milioni e 600mila euro, di cui 4 milioni e 100mila euro di contributo statale e 7 milioni a carico della Regione Toscana. Il Comune di Signa impegnerà 1 milione e 100mila euro, le restanti risorse saranno a carico degli altri Comuni: 600mila euro a carico del Comune di Firenze, i Comuni di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino interverranno con 350mila euro ciascuno. L´attuazione degli interventi previsti, si concorda, sarà conclusa entro il 31 ottobre 2016. Sarà comunque istituito un Collegio di Vigilanza, stabilisce l´accordo, composto dal presidente della Regione che lo presiederà, dal presidente della Provincia di Firenze, dal segretario generale dell´Autorità di Bacino del fiume Arno, dai sindaci del Comuni di Campi Bisenzio, Firenze, Sesto Fiorentino che avrà la funzione di vigilare sul regolare andamento dei lavori. "La data odierna - ha detto l´assessore regionale a ambiente e energia Anna Rita Bramerini - fissa una tappa necessaria e fondamentale. Ma il nostro impegno da oggi sarà ancora più forte perché entro l´estate del 2014 vogliamo vedere le ruspe lavorare nel cantiere così da poter consegnare alla piana fiorentina ma più in generale alla Toscana una grande opera di grande livello entro il 2016". "La firma dell´accordo sulla cassa di espansione dell´isola dei Renai con l´assessore Bramerini chiude un lungo e complesso lavoro per la realizzazione di un´opera che costituisce un elemento significativo della messa in sicurezza del bacino dell´Arno - ha dichiarato il sindaco di Signa Alberto Cristianini - Il Comune di Signa dopo aver sottratto all´escavazione incontrollata un´area strategica del proprio territorio, complessivamente gravato da consistenti vincoli idraulici, e dopo aver risanato un´area fortemente compromessa trasformandola in un parco che presenta degli specchi d´acqua classificati tra le migliori aree balneabili della Toscana, con orgoglio mette a disposizione della piana fiorentina l´area necessaria alla realizzazione della cassa di espansione. Tale opera non solo metterà in sicurezza un´area importante della piana, ma rende possibile la realizzazione nei vari comuni di importanti infrastrutture necessarie per la sicurezza e la competitività dell´area metropolitana fiorentina. Inoltre con questo atto il Comune di Signa rimuove gli ultimi ostacoli alla realizzazione della circonvallazione di Signa dall´Indicatore al parcheggio della Stazione di Signa e pone all´attenzione della Regione e dei Comuni di Campi Bisenzio e di Lastra a Signa la necessità di realizzare il sottopasso della ferrovia per ridurre il traffico di attraversamento tra la riva destra e sinistra d´Arno in attesa di costruire insieme un´alternativa della Bretella Lastra a Signa - Prato rivelatasi ormai irrealizzabile". Per l´assessore all´ambiente e difesa del suolo della Provincia di Firenze Renzo Crescioli questo è "un passo decisivo nella realizzazione di una parte di quel sistema di casse di espansione più volte dichiarato fondamentale per la messa in sicurezza idraulica dell´area fiorentina. Con la cassa dei Renai potremo tutelare una parte fondamentale del territorio come la Piana, densamente popolata oltre che cuore di numerose attività importanti per la nostra economia". "Si tratta - ha commentato l´assessore all´ambiente del Comune di Sesto Fiorentino Andrea Banchelli - di un impegno molto importante e di un investimento mirato da parte tutti gli enti interessati per garantire la messa in sicurezza della Piana fiorentina, e credo sia anche un bell´esempio di collaborazione istituzionale per la difesa integrata dal rischio idraulico". "Con questa firma un´altra grande opera pubblica potrà finalmente partire - ha poi detto l´assessore Riccardo Nucciotti con deleghe ai lavori pubblici, parchi e giardini, protezione Civile del Comune di Campi Bisenzio - Il progetto prevede la realizzazione di una porzione del Parco Metropolitano, all´interno del quale è prevista una grande cassa di espansione idraulica, l´opera idraulica oltre che necessaria alla compensazione idraulica relativa alla terza corsia A1 risulta importante per il nostro territorio in quanto potrà compensare una volumetria idraulica di 411.000, 00 metri cubi, ciò permetterà di eliminare la realizzazione nel nostro territorio di piccole casse di espansione. Riteniamo che gli impegni assunti dagli Enti che hanno sottoscritto l´accordo siano una risposta concreta alle esigenze del territorio".  
   
   
MARCHE: AL VIA LA FASE PER LA RICOGNIZIONE DEI DANNI: LE SEGNALAZIONI VANNO FATTE AI COMUNI.  
 
Ancona, 18 novembre 2013 - Dopo la richiesta dello stato di emergenza da parte del presidente della Regione Gian Mario Spacca, prende avvio la fase relativa alla conta dei danni. “I cittadini marchigiani che hanno subito le conseguenze dell’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sulle Marche nei giorni scorsi – spiega il presidente Spacca - sin da subito possono inviare semplici segnalazioni scritte ai loro Comuni di residenza sia per quanto riguarda i danni alle abitazioni private che alle attività produttive. Per quanto riguarda i danni all’agricoltura sia in termini di strutture che di coltivazioni le segnalazioni vanno inoltrate alle strutture decentrate del Servizio Agricoltura Forestazione e Pesca. Tutti gli enti locali e le istituzioni sono al lavoro per assicurare il massimo sostegno alla popolazione colpita da questa alluvione nel più breve tempo possibile”. Si sottolinea che in questo primo momento non sono necessarie perizie tecniche o altra documentazione aggiuntiva. Alla Regione spetterà il compito di raccogliere tutte le informative dai Comuni. L’intento è quello di avere una prima ricognizione indicativa dei danni da comunicare alla Protezione Civile nazionale entro la fine della prossima settimana. Come ormai noto l’alluvione dei giorni scorsi (durante la quale hanno perso la vita due persone nel pesarese) ha provocato esondazioni in quasi tutti i corsi d’acqua del territorio regionale, allagamenti in aree urbane ed extraurbane, franosità, interruzioni stradali e ferroviarie soprattutto nella porzione collinare ed appenninica del territorio. Alcune località sono rimaste isolate, circa 30 famiglie sono state precauzionalmente allontanate dalle loro abitazioni e molte attività produttive risultano danneggiate. Di seguito gli indirizzi delle strutture decentrate del Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca. Ancona : Pf Struttura Decentrata di Ancona e Irrigazione, Via Tiziano, 44 - 60120 Ancona Ascoli Piceno: Pf Programmazione e Struttura Decentrata di Ascoli Piceno, Via Genova 12/14 - 63100 Ascoli Piceno Macerata : Pf Diversificazione e Struttura Decentrata di Macerata Via Alfieri, 2 - 62100 Macerata Pesaro Urbino: Servizio Agricoltura Forestazione e Pesca e Struttura Decentrata di Pesaro Urbino Via B.buozzi, 2 - 61000 Pesaro  
   
   
PIANO RIDUZIONE RIFIUTI, CAMPANIA MODELLO PER L´ITALIA. CONSENSI DA TAVOLO PARTENARIATO E PARTI SOCIALI  
 
Napoli, 18 novembre 2013 - Il via libera dato dal Tavolo di Partenariato al piano per la riduzione dei rifiuti fa della Campania la prima regione in Italia ad aver adottato uno strumento strategico di prevenzione. "Entro il mese di dicembre - sottolinea l’assessore all´Ambiente Giovanni Romano - subito dopo l’approvazione definitiva da parte della Giunta pubblicheremo il bando per il finanziamento delle relative azioni." Il Tavolo di Partenariato, le parti sociali e le rappresentanze istituzionali presenti ai lavori hanno espresso il proprio consenso sull’iniziativa. "Il lavoro svolto in questi mesi - dice il presidente del Tavolo Luciano Schifone - con un dialogo stringente tra le parti sociali e le istituzioni, una vera e propria concertazione ex ante, si è dimostrato fondamentale per pervenire alla definizione di un programma condiviso ed apprezzato da tutti."" L’assessore all´Ambiente della Provincia di Caserta Paolo Bidello afferma che "l´adozione del piano rappresenta l’ inizio di un discorso proiettato alla gestione ottimale del ciclo integrato dei rifiuti, salvaguardando tutti gli aspetti legati alla prevenzione." "Siamo di fronte ad un provvedimento - aggiunge il presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo - che va nella giusta direzione. Speriamo che quanto prima possa partire e dare frutti. Da una Regione martoriata dai rifiuti viene un esempio positivo ed importante, che può essere preso a modello in tutta Italia."  
   
   
PRONTO A BREVE UNO STUDIO DI PREFATTIBILITÀ SUL SISTEMA INTEGRATO DEI RIFIUTI IN VALLE D´AOSTA  
 
Aosta, 18 novembre 2013 - Intervenendo nel dibattito sulla mozione per l’attuazione del piano regionale di gestione dei rifiuti, nella seduta di , giovedì 14 novembre, l’Assessore al territorio e ambiente Luca Bianchi ha evidenziato che “la Regione ha già avviato tutte le necessarie iniziative volte all’individuazione di un sistema integrato di trattamento dei rifiuti, nell’obiettivo di conseguire il pieno rispetto delle prescrizioni vigenti.” Quale premessa, l’Assessore ha ricordato che “a seguito dell’esito del referendum del novembre dell’anno scorso, l’unica alternativa gestionale possibile verso cui orientarsi, in coerenza anche con le disposizioni ministeriali, è quella di individuare un sistema integrato di impianti di trattamento che consentano, al di là delle raccolte differenziate, di rispettare le prescrizioni fissate dalla Commissione europea, che stabilisce la necessità di includere, nella gestione del rifiuto indifferenziato, “un’adeguata selezione delle diverse frazioni dei rifiuti e una qualche forma di stabilizzazione della frazione organica dei rifiuti stessi”, prescrizioni, quelle della Commissione, che sono già tuttora pienamente coerenti con gli obiettivi tecnico-operativi del Piano regionale di gestione dei rifiuti.” Bianchi ha quindi aggiunto che, alla fine del mese di settembre, la Regione ha affidato alla società Valeco, concessionaria della gestione del Centro di Brissogne (e che ha fra i suoi obblighi contrattuali anche quello di assicurare alla Regione, qualora necessario, la realizzazione degli impianti di trattamento previsti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti), l’elaborazione di uno studio di prefattibilità. Lo studio ha come obiettivo quello di individuare un sistema integrato che sia coerente con gli indirizzi europei e allo stesso tempo calibrato sulla specificità della realtà valdostana, fornendo anche le necessarie valutazioni di carattere tecnico, impiantistico, economico-finanziarie e tariffarie, nonché i relativi tempi di realizzazione, gli oneri di investimento e quelli gestionali. In tali stime occorrerà anche considerare gli investimenti effettuati dalle autorità di Subato e le scelte da esse operate, tenuto conto della volontà di uniformare e ottimizzare, in generale, le modalità di raccolta. “Lo studio di prefattibilità ci verrà consegnato a fine novembre – ha quindi detto l’Assessore -, rispettando così anche la Risoluzione approvata dal Consiglio regionale nella seduta dell’8 aprile scorso, che impegnava tra l’altro l’Assessore a promuovere le opportune iniziative dirette a verificare le soluzioni e i nuovi scenari di gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta. (la mozione dava 6 mesi di tempo).” L’assessore ha quindi aggiunto che “potrebbe essere utile organizzare una visita presso impianti in esercizio che, oltre alla mera separazione della frazione secco-leggera dalla frazione umida, effettuino anche fasi successive di selezione/raffinazione finalizzate al massimo recupero di frazioni valorizzabili. Ciò anche al fine di poter acquisire elementi conoscitivi che consentano l’adozione di una decisione adeguata rispetto al sistema integrato da realizzare in Valle d’Aosta.” “Tuttavia, dobbiamo tenere presente che, nella maggior parte dei casi, gli impianti di trattamento e selezione della frazione indifferenziata, presenti in Italia, sono impianti di grandi dimensioni (non meno di 90mila/120mila tonnellate/anno – corrispondenti ad almeno tre volte le necessità della nostra regione) e eseguono prevalentemente selezioni grossolane. Solo pochi impianti presentano linee e macchinari idonei ad una selezione/raffinazione finalizzata all’estrazione di frazioni da avviare a valorizzazione (carta, plastica, metalli). Sono invece più diffusi impianti di selezione e lavorazione di flussi differenziati (plastica, vetro…) o di raccolte multimateriale. “ L’assessore Bianchi ha quindi concluso “la Regione deciderà la soluzione da attuare sulla base dello studio che Valeco ci consegnerà a breve.” Concetto questo ripreso dal Presidente Rollandin che, al termine della discussione, ha ribadito l’opportunità di attendere le valutazioni elaborate dello studio, che potranno offrire indicazioni calibrate sulle caratteristiche specifiche e sulla realtà della Valle d’Aosta.