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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Dicembre 2013
CONTINUANO LE VERIFICHE ENAC AFFINCHÈ VENGA GARANTITA LA CONTINUITÀ OPERATIVA DELL’AEROPORTO DI RIMINI  
 
Roma, 3 dicembre 2013 - In relazione alla situazione dell’Aeroporto di Rimini a seguito del fallimento dell’Aeradria, società di gestione dello scalo, l’Enac conferma che sta svolgendo le verifiche di competenza, anche di carattere ispettivo, per definire le modalità per l’esercizio provvisorio, affinchè venga sempre garantita la continuità operativa in sicurezza dello scalo. L’enac, che al contempo continua i contatti con i responsabili degli Enti territoriali interessati, tra cui la Regione Emilia Romagna, il Comune di Rimini e la Provincia di Rimini, ribadisce la propria esclusiva competenza in merito all’emanazione del bando di gara per l’assegnazione della gestione totale dello scalo riminese, come previsto dalla normativa vigente.  
   
   
UMBRIA, AVIAZIONE CIVILE; MARINI: “L’EUROPA SI APRA DI PIÙ AL MERCATO MONDIALE DEL TRAFFICO AEREO”. APPROVATO PARERE DA COMITATO REGIONI EUROPEE  
 
 Bruxelles, 3 dicembre 2013 - Gli interventi pubblici a sostegno della costruzione e dell´ampliamento di infrastrutture aeroportuali rappresentano in larga parte autentiche misure generali di politica economica che non configurano aiuti di Stato. Molti, troppi territori dell´Unione europea sono scarsamente accessibili, troppe Regioni sono mal collegate, la mobilità dei cittadini della Ue è fortemente compromessa, e quindi il mercato unico è frammentato. Gli obiettivi "Europa 2020" richiedono infrastrutture aggiornate, intermodali, e lo Stato e le Regioni hanno un preciso ruolo e una precisa responsabilità pubblica in tal senso. Parte da questa premessa il parere su "Orientamenti dell´Unione europea sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree", approvato il 28 novembre a larga maggioranza dal Comitato delle Regioni d´Europa (e trasmesso a Parlamento e Commissione europea), di cui è stata relatrice la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, con l´assistenza di Olga Simeon, in qualità di esperto nazionale. Una delle questioni che il parere affronta, sulla quale si è registrata una particolare attenzione, è quella relativa allo "status" dei piccoli aeroporti (con un numero di passeggeri annui sotto i trecentomila e che svolgono un servizio pubblico essenziale, quali quelli situati in aree molto marginali o isole): in questo caso l´intervento economico pubblico non può essere configurato come aiuto di Stato, in contrasto con le norme europee sulla concorrenza: "Crediamo fermamente - ha affermato la presidente Marini - che il sostegno pubblico per questi aeroporti non configuri aiuto di Stato, perché incapace di alterare i flussi commerciali e le condizioni di concorrenza tra Stati membri e nemmeno tra Regioni". Quanto alla volontà della Commissione Europea di varare norme più severe che riducano e in alcuni casi azzerino l´intervento pubblico sia per la gestione degli aeroporti sia per politiche di investimento, al fine di tutelare la libera concorrenza - principio che la presidente Marini, a nome delle Regioni d´Europa, ha sostenuto di condividere in linea generale - nel parere si afferma però che "non sono le regole degli aiuti di Stato lo strumento per indurci ad interrompere il nostro sostegno ai piccoli aeroporti". Nel parere, inoltre, si sostiene essere inadeguato il fatto che la Commissione applichi, ad aeroporti estremamente eterogenei per dimensioni e caratteristiche non solo geografiche, uno stesso approccio senza differenziazioni. Il riferimento è al termine di dieci anni che la Commissione individua come tempo massimo entro il quale tutti gli aeroporti sotto i tre milioni di passeggeri annui debbano adottare strategie di mercato che consentano di coprire i costi di funzionamento con risorse proprie e dinamiche di mercato. "Alla Commissione - ha proseguito la presidente Marini - le Regioni d´Europa chiedono di conservare gli aiuti al funzionamento degli aeroporti quantomeno per la fascia di aeroporti con traffico annuale inferiore al milione di passeggeri anche oltre i dieci anni di periodo transitorio proposto, in base ad una valutazione della Commissione che tenga conto delle dimensioni e degli eventuali efficientamenti gestionali". Secondo le Regioni europee, anche gli investimenti pubblici finalizzati al collegamento intermodale degli aeroporti non dovrebbero rientrare nel campo di applicazione degli orientamenti della Commissione che ritiene, invece, anche questi interventi configurabili come aiuti di Stato da far rientrare nel blocco. Il parere si conclude con un preciso riferimento al sistema stringente di controllo degli aiuti di Stato dell´Unione europea, che è unico al mondo per rigidità, e alla competitività dell´aviazione europea a livello globale, che non può prescindere dai massicci finanziamenti pubblici che negli Stati Uniti, in Asia e in Medio Oriente continuano ad essere elargiti alle infrastrutture aeroportuali e alle compagnie ponendo l´Unione europea in una situazione di rischioso svantaggio competitivo. "Anche per questa ragione - ha concluso la presidente Marini - chiediamo alla Commissione di prendere in considerazione la possibilità di finanziare nuove rotte da aeroporti europei verso aeroporti al di fuori dello spazio aereo comune europeo".  
   
   
VENDOLA A COMITATO REGIONI UE: FINANZIARE PICCOLI AEROPORTI NON È AIUTO DI STATO  
 
 Bari, 3 dicembre 2013 - Il Comitato delle Regioni Ue, riunito a Bruxelles con la partecipazione del presidente Vendola ha trattato il 28 novembre il tema degli aiuti di Stato agli aeroporti. Vendola ha espresso totale condivisione al parere espresso dalla relatrice Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria. Il parere, approvato a maggioranza questa sera – pure ritenendo che gli sforzi della Commissione europea debbano concentrarsi sulle grandi realtà aeroportuali - chiede che gli interventi a sostegno dei piccoli aeroporti con un traffico inferiore a 300mila passeggeri all’anno debbano considerarsi al di fuori del campo di applicazione degli aiuti di Stato perché incapaci di alterare gli scambi tra gli Stati membri dell’Ue. “Escludere dagli aiuti di Stato i finanziamenti per gli aeroporti come il “Gino Lisa” di Foggia e l’ “Arlotta” di Grottaglie – spiega il presidente Vendola – aiuterebbe i territori che reclamano adeguamenti infrastrutturali e gestionali per i propri scali ad uscire dal cono d’ombra rischiano di entrare, e potrebbe far sviluppare appieno le potenzialità turistiche di territori come il Gargano e le specializzazioni cargo del polo ionico. Abbiamo appoggiato in Comitato delle Regioni la proposta della presidente Marini, fiduciosi che possa aprirsi una possibilità per sostenere la gestione di scali altrimenti condannati alla marginalità”.  
   
   
MERCATO AUTO NOVEMBRE -4,54% FEDERAUTO: IN 42 MESI DI CALI CONSECUTIVI PERSO IL 35% DELLE IMMATRICOLAZIONI  
 
Roma, 3 Dicembre 2013 -  Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero dei Trasporti il mese di novembre si è chiuso con 102.201 immatricolazioni di autovetture nuove segnando una nuova flessione del -4,54% rispetto a novembre 2012. Federauto sottolinea che il mercato auto non riparte, anzi, dopo 42 mesi di cali consecutivi si consolida il tracollo del settore con un dato che fa paura: rispetto alla media degli ultimi 5 anni, ossia 2 milioni di auto nuove immatricolate all´anno, si sono perse per strada il 35% delle immatricolazioni. "Nel 2013 mancano quindi all´appello 700.000 vetture rispetto a quanto il mercato avrebbe potuto ragionevolmente assorbire se non ci si fosse impegnati a tartassarlo. E poiché lo Stato, mediamente, introita su ogni vettura 5 mila euro tra Iva, bolli e tasse varie, solo quest´anno l´Erario ha subito una perdita secca di circa 3 miliardi e mezzo di euro. Senza parlare della perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, i costi degli ammortizzatori sociali e i costi collettivi per l´arresto dello svecchiamento di un parco circolante tra i più vecchi, inquinanti e pericolosi del mondo. Le nostre sono cifre da capogiro in un Paese che è a caccia di 200 miseri milioni per annullare la cosiddetta mini-Imu. Mi chiedo se l´attuale Governo saprà valutare nella giusta prospettiva queste cifre per intervenire subito." Questo il commento di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti marchi commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali, veicoli industriali e autobus. Federauto ritiene che questa debacle continua sia causata dalla ricetta che l´Italia ha adottato per contrastare la crisi: ossia aumentare a dismisura le tasse, particolarmente su chi possiede o acquista un autoveicolo. Con l’aumento della pressione fiscale, famiglie ed imprese hanno dovuto riposizionarsi e molti clienti hanno rinunciato agli acquisti e ridotto gli interventi di manutenzione e riparazione. Questo anche a scapito delle normative e della sicurezza. Interviene Angelo Di Martino, Presidente dell’Associazione dei Concessionari Mercedes: “Nonostante i duri processi di ristrutturazione, le concessionarie continuano ad assicurare la presenza sul territorio, con un focus rilevante sul post-vendita. Ma il futuro non dipende solo dalla nostra capacità, ma anche dal supporto delle Case automobilistiche e dalla volontà del Governo di attivarsi per favorire le imprese a creare innovazione, sviluppo e lavoro”. Conclude Pavan Bernacchi: “A questo punto l’anno si chiuderà intorno a 1.300.000 pezzi, e questo dato non rende l´idea del disastro per la filiera e per il sistema-paese. Il nostro settore, con i suoi 70 miliardi di fatturato l´anno e con 1.200.000 addetti, è pronto a spingere la ripresa. La nostra aspettativa è che la nuova Consulta per l´automotive, voluta dal Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e dal Sottosegretario Claudio De Vincenti, segua rapidamente il programma di lavoro definito nell’ultima riunione del 27 novembre scorso presso il Mise stesso offrendo, quindi, quella sponda istituzionale concreta, la sola in grado di rimuovere quelle condizioni che, sino ad oggi, hanno prodotto una contrazione delle immatricolazioni di autoveicoli ben superiore al calo del resto dell’economia reale. Calo che ci colloca tra gli ultimi d´Europa”.  
   
   
NUOVI FILOBUS E AMMODERNAMENTO FILOVIA E INFOMOBILITY LA SPEZIA  
 
Genova, 3 dicembre 2013 - "Oggi presentiamo la scelta del Comune della Spezia che, insieme con l´azienda di trasporto pubblico Atc, ha deciso di comprare 8 filobus dal valore unitario di 563 mila euro, iva compresa, con fondi comunitari e con un investimento aziendale. La Spezia ha anticipato la tendenza di utilizzare fondi europei per acquistare mezzi, che adesso diventerà più diffusa, utilizzando sia risorse 2007/2013 che non si riescono a spendere per altri motivi, sia risorse della programmazione 2014/2020 di fondi strutturali europei". Lo ha detto venerdì 29 novembre il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando durante la conferenza stampa dopo la seduta di giunta i lavori di ampliamento e ammodernamento della filovia della Spezia, il potenziamento del sistema di infomobility e l´acquisto di 8 filobus bimodali alla presenza degli assessori regionali Renzo Guccinelli, Raffaella Paita, Enrico Vesco, dell´amministratore delegato di Atc Esercizio Enrico Sassi e dell´assessore alla Mobilità del comune della Spezia Corrado Mori. Iniziato nel febbraio 2012, l´intervento sulla filovia spezzina verrà presentato il prossimo 9 gennaio e i nuovi filobus entreranno in esercizio entro la fine di gennaio 2014. L´operazione, costata 5 milioni e 530 mila euro, è stata commissionata dall´azienda di trasporto pubblico della Spezia Atc Esercizio. Il finanziamento è avvenuto attraverso 3 milioni e 720 mila euro da fondi Por Fesr e 1 milione e 810 mila euro da fondi dell´azienda Atc Esercizio. Grazie alla sinergia di due progetti integrati di riqualificazione urbana predisposti dal Comune di Spezia denominati "Centro città" e "Quartieri costieri del Levante", è stato possibile l´investimento per potenziare il sistema filoviario cittadino con l´acquisto di 8 filobus bimodali a basso impatto ambientale ciascuno al costo unitario di 562 mila 680 euro, Iva compresa. L´operazione sul sistema di trasporto spezzino si è sviluppata con l´acquisto di 8 veicoli di nuova generazione da 12 metri, ad alto contenuto tecnologico, bimodali cioè dotati di motorizzazione elettrica (trolleybus) e di motorizzazione ibrida (diesel-elettrica), con una capacità di trasporto di 85 passeggeri. E´ proseguita con il prolungamento della rete filoviaria urbana,lungo la direttrice di collegamento con Lerici, dal quartiere del Canaletto fino alla nuova darsena produttiva di Fossamastra (km 1). L´intervento, insieme con le opere di ampliamento della filovia (tra Migliarina e l´ospedale Felettino) autofinanziate da Atc, porterà la rete della Spezia a 30 chilometri di tratti elettrificati su cui, a regime, circoleranno12 filobus. In ultimo, l´operazione ha riguardato l´aumento degli strumenti di infomobility tramite la realizzazione di un sistema Avm/saeintegrato con sistemi innovativi di comunicazione con la clientela (tipo "paline intelligenti") per realizzare il monitoraggio e la gestione del servizio di trasporto della Spezia. A completamento del progetto di potenziamento del sistema filoviario cittadino sono state realizzate opere edili, comperate attrezzature e materiali ed è stato acquistato il software Avm. I veicoli acquistati hanno emissioni zero quando funzionano in elettrico e sono a bassa emissione inquinante quando si muovono in modalità ibrida. Di elevato comfort per i passeggeri, sono più silenziosi degli autobus tradizionali e più eco compatibili con i centri urbani. La Spezia fu tra le prime città italiane che sperimentò un sistema di trasporto filoviario: dal 1906 al 1909 venne attivata una linea che dal centro portava a Fezzano. La città nel 1989 aveva reintrodotto i filobus, fortemente innovativi per il periodo, con trazione a chopper e aria condizionata per i passeggeri. Oggi l´azienda di trasporto pubblico spezzina muove circa 60.000 passeggeri al giorno, per un totale di circa 19 milioni all´anno.  
   
   
PUGLIA: TEST EURO REGIONE ADRIATICO IONICA CON PROGETTO GIFT 2.0  
 
Bari, 3 dicembre 2013 - Al via il primo test dell’Euro Regione Adriatico Ionica con il progetto Gift 2.0: biglietti integrati per i mezzi pubblici, bici al seguito e formazione tra Puglia e Grecia si è svolto a Bari nelle giornate del 28 e 29 Novembre il primo incontro del progetto Gift 2.0 (Greece-italy Facilities for Transport versione 2.0) finanziato con i fondi del bando per i progetti strategici di Cooperazione Territoriale Interreg Grecia Italia 2007-2013. Al progetto di cui è capofila la Regione Puglia con l’Assessorato ai Trasporti e Mobilità, partecipano altri 9 partner, 4 italiani: la Provincia di Bari con l’Assessorato all’Innovazione Tecnologica, la Provincia Bat, l’Università del Salento e la Camera di Commercio Bari-bat e 5 greci: la Regione della Grecia Occidentale, l’Università di Patrasso, Innopolis (O.n.g.) e le Camere di Commercio di Achaia e Ioannina. Con il budget a disposizione, pari a complessivi € 4.884.200, da utilizzare per migliorare la mobilità di persone e merci, verranno realizzati investimenti per garantire la bigliettazione integrata sui mezzi pubblici attraverso la piattaforma “mobilita” della Regione Puglia per collegare il Salento, la Valle d’Itria, il Gargano e l’area di Matera ai principali snodi marittimi, portuali e ferroviari da e verso la Grecia, l’area Balcanica e la Turchia. L’idea, spiega l’Assessore Giannini, nasce dal monitoraggio delle esigenze dei passeggeri e dei trasportatori merci nei collegamenti sul territorio pugliese da e verso la Grecia che utilizzano i mezzi pubblici e spesso hanno difficoltà nell’individuare la tariffa o l’orario migliore, dando loro la possibilità di costruire un percorso di collegamento e di utilizzare il ticketless così come quella di portare la bici al seguito sui bus. “L’assessorato ai Trasporti- continua Giannini- ha inteso sperimentare con questo progetto l’attivazione dei servizi richiesti dagli utenti per indirizzare la nuova programmazione e l’utilizzo dei fondi pubblici per cercare di migliorare effettivamente la qualità del trasporto locale e transfrontaliero.” Il progetto è articolato in 4 azioni principali che saranno realizzate dai soggetti attuatori individuati dai partner per le competenze tecniche. Per l’Italia Aeroporti di Puglia e le tre Autorità Portuali di Bari, Brindisi e Taranto, Innovapuglia e il Politecnico di Bari, mentre per la Grecia gli Aeroporti e le Autorità Portuali di Corfù e Patrasso. Il sistema di interventi prevede la realizzazione di una piattaforma che consenta di creare il proprio percorso integrando le diverse modalità di trasporto come nave, treno, bus e tram in modo da individuare orari, tempi di percorrenza, gestori e procedere all’acquisto dei biglietti, in attesa della bigliettazione unica integrata. A questo si affianca sperimentazione dei servizi su due direttrici Bari-monopoli - Alberobello e Matera rafforzando i servizi nei fine settimana; l’altra direttrice prevede il collegamento Barletta – Andria - Foggia-san Giovanni Rotondo, ivi compresa la dotazione delle rastrelliere per le bici sul bus. In parallelo, vengono realizzati i casi pilota per le merci realizzando l’ottimizzazione dei carichi incrementando i servizi logistici e dirigendo il meglio del made in Puglia verso le principali direttrici internazionali. Infine, la quarta azione punta sulla formazione e contempla la realizzazione di un master internazionale in logistica avanzata finanziando le borse di studio e la formazione professionale degli operatori. I primi risultati del progetto Gift 2.0, che si sviluppa nell’arco di 24 mesi, saranno tangibili sin dalla prossima stagione turistica.  
   
   
OGGI A BARI IL CONVEGNO INTERMODAL SU MOBILITÀ CICLISTICA  
 
Bari, 3 dicembre 2013 - Si terrà a Bari martedi’ 3 dicembre presso l’Hotel Palace il Convegno internazionale “Intermodalità in Adriatico” organizzato per iniziativa congiunta della Regione Puglia e dell’Autorità Portuale del Levante, nell’ambito dei progetti di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico “Intermodal” (Intermodalitymodel for the Development of the Adriatic Littoral zone), con l’assessorato alla Mobilità della Regione Puglia partner di progetto, e Adrimob (Sustainable coast Mobility in the Adriatic area), con l’Autorità del Levante partner di progetto. Al convegno interverranno i partner croati, albanesi ed italiani del progetto di cooperazione Intermodal, relatori esteri, i rappresentanti del progetto Adrimob. Nel corso del progetto, riferisce l’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità Giannini, verranno presentate tre buone pratiche: “Velostazioni svizzere, guida alla pianificazione e gestione”, con Benedikt Arnold, Responsabile della Velostazione di Winterthur (Canton Zurigo); “Accessibilità in bicicletta dei porti di Copenhagen e Malmö“, con Louise Irene Holm Hansen del Municipio di Copenhagen; “Soluzioni intermodali efficaci per la mobilità urbana sostenibile, con Cosimo Chiffi, del Civitas Gruppo tematico sul Trasporto Collettivo. All’incontro, definito tecnicamente “mobility board”, sono stati invitati, tra gli altri, rappresentanti delle società di gestione del trasporto pubblico e collettivo, degli enti locali e delle associazione degli utenti. L’assessorato alla Mobilità della Regione Puglia, continua Giannini, partecipa con particolare attenzione al progetto Intermodal dal momento che la pianificazione e la programmazione di un sistema di trasporti integrato costituisce parte essenziale dell’attività amministrativa svolta quotidianamente dai suoi Uffici. In questi ultimi anni la Regione Puglia ha volutamente dedicato energie e attenzione alla mobilità ciclistica dotandosi di una legge, entrata in vigore all’inizio di quest’anno, che tratta in diversi articoli il tema dell’intermodalità della mobilità ciclistica con altri mezzi di trasporto, intendendola come una maniera integrata per dare risposte concrete agli spostamenti abituali, che avvengano sia per lavoro che per diletto. La legge, però non si occupa solo del trasporto delle bici a bordo di altri mezzi di trasporto, ma anche di accessibilità alle stazioni, ai porti e agli aeroporti e quindi della eliminazione degli ostacoli e della messa in opera di servizi ai ciclisti, come ad esempio i ciclo posteggi, utilizzabili in maniera permanente o saltuaria, come accade per viaggiatori in transito. E’ in quest’ottica, pertanto, che la Regione Puglia partecipa al progetto Intermodal con un’attenzione particolare all’intermodalità bici - treno in tutte le sue componenti, avendo individuato come azione pilota da sviluppare la “sperimentazione di una velo stazione”, vale a dire di un luogo chiuso e sicuro per il posteggio, il noleggio e la riparazione delle biciclette da collocare in una stazione pugliese, atteso che la legge regionale prevede la realizzazione di velo stazioni in tutte le stazioni della regione.  
   
   
LIGURIA, ANAS: INAUGURATO UN NUOVO TRATTO DELLA STRADA STATALE 1 `AURELIA` PIETRO CIUCCI: COMPLETATO IL SECONDO LOTTO DELLA VARIANTE DI LA SPEZIA  
 
La Spezia, 3 dicembre 2013 - L`anas ha aperto al traffico un nuovo tratto della strada statale 1 `Aurelia`, tra lo svincolo Castelletti e Via Fontevivo, che completa il secondo lotto della variante di La Spezia. Al taglio del nastro hanno partecipato il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, l`Assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria, Raffaella Paita, il Commissario Straordinario della Provincia della Spezia, Marino Fiasella, il Sindaco del Comune di La Spezia, Massimo Federici, il Capo Compartimento Anas per la Liguria, Valter Bortolan, e il Presidente dell`Anas, Pietro Ciucci. `La nuova opera - ha affermato il Presidente dell`Anas Pietro Ciucci - permette l`immissione diretta dalla variante al centro della città di La Spezia attraverso l`ex area Ip, per la quale è previsto il recupero a fini urbanistici, e si aggiunge al tratto di Felettino già disponibile dal 2011, al tratto compreso tra via Fontevivo e Corso Nazionale aperto nel 2012 e ai 3,1 km relativi al primo lotto realizzati nel 2007`. L`intervento, lungo circa 1,4 km, è costituito dallo svincolo `Castelletti`, cui segue un tratto in discesa nella valle sottostante, da due rotatorie di collegamento con il tessuto urbano della città, e dal ponte Antoniana che rappresenta una delle porte di accesso alla città di La Spezia e che consente lo scavalcamento dell`asse principale della rampa di discesa e il ripristino della viabilità di accesso alle località Antoniana e Castelletti. Il tratto in discesa, da via Antoniana a via Fontevivo, sarà ceduto e gestito dal Comune di La Spezia. Le rampe di uscita e di immissione dello svincolo `Castelletti`, situate a ridosso della variante alla strada statale 1 `Nuova Aurelia`, sono state realizzate attraverso strutture elicoidali sovrapposte che consentono di superare i dislivelli esistenti dovuti alla particolare orografia del territorio circostante. Questa soluzione, oltre a risolvere in modo idoneo sotto il profilo tecnico il problema del collegamento del secondo lotto della variante con la viabilità cittadina, consente di realizzare l`opera con un elevato grado di mitigazione degli impatti sotto il profilo ambientale senza, quindi, apportare modifiche significative alle quote di campagna preesistenti. La sezione stradale è composta da 2 corsie da 3,50 metri, una per senso di marcia e da 2 banchine da 1,25 metri, per un totale della piattaforma stradale pari a 9,50 metri (tipo C2 norme Dm 2001). Tra le opere d`arte principali si evidenziano il viadotto che conduce alla rampa A, lungo 120 metri, costituito da una travata continua su quattro campate; una galleria artificiale lunga 150 metri; il viadotto che immette sulla rampa B, lungo 102 metri, anch`esso a travata continua su quattro campate; il ponte Antoniana lungo 60 metri di lunghezza, suddiviso in tre campate di luce pari a 15 metri per le campate di bordo e 30 metri per quella centrale, che scavalca su via Antoniana l`asse principale della rampa di discesa e consente il collegamento tra le località Castelletti e Antoniana. Il costo complessivo del nuovo tratto ammonta a quasi 12,5 milioni di euro. `Questo traguardo - ha proseguito Pietro Ciucci - nasce dalla proficua collaborazione con la Regione Liguria e con il Comune di La Spezia. Infatti, la sinergia costante nelle varie fasi dei lavori ha consentito di condividere le scelte operative nella piena sicurezza del traffico, minimizzando i disagi per gli utenti`. `Al primo e secondo lotto, oggi completato - ha concluso il Presidente dell`Anas - si aggiungono i lavori relativi al terzo lotto della variante che saranno ripresi a breve e che completeranno il sistema tangenziale di La Spezia in direzione sud-est, sgravando il centro cittadino da ingenti volumi di traffico, attraverso i diversi svincoli di collegamento previsti, per un investimento complessivo di circa 200 milioni di euro`.  
   
   
LIGURIA, PIETRO CIUCCI: DAL 2006 ATTIVATI INVESTIMENTI PER 2,7 MILIARDI  
 
 La Spezia, 3 dicembre 2013 - Il Presidente dell`Anas Pietro Ciucci in occasione dell`apertura al traffico di un nuovo tratto della strada statale 1 `Aurelia` ha tracciato un bilancio sulla presenza dell`Anas nella regione Liguria, dove gestisce direttamente una rete stradale di oltre 400 km e dove sono in corso numerosi investimenti dedicati sia alle nuove costruzioni che alle attività di manutenzione. `Il totale di investimenti complessivi - ha affermato Pietro Ciucci - a partire dal 2006, per lavori realizzati, in corso e programmati in Liguria è pari a 2,7 miliardi. Nello stesso periodo, l`importo dei lavori ultimati è stato di 267 milioni di euro (compreso il tratto che inaugura oggi). Gli investimenti in corso nella regione ammontano a 427 milioni di euro e sono già stati programmati ulteriori interventi per un valore complessivo di oltre 1,9 miliardi di euro. Per quanto riguarda la manutenzione, dal 2006 sono stati ultimati 31 interventi per un totale di quasi 31 milioni di euro ai quali vanno aggiunti, tra lavori in corso e di prossimo avvio circa 4 milioni di euro`. Con il `Decreto del Fare`, gli interventi previsti per il piano straordinario di risanamento strutturale di ponti, viadotti e gallerie in Liguria riguardano 3 interventi, per circa 2 milioni di euro, tutti aggiudicati uno dei quali con cantiere già attivato. Sulla strada statale 1 `Aurelia` i lavori per l`accesso all`hub portuale di La Spezia, fermatisi alcuni mesi fa a causa della fragilità economica dell`Impresa appaltatrice, saranno ripresi a breve. Gli interventi previsti riguardano il terzo lotto, tra Felettino e il raccordo autostradale, per un importo complessivo dell`intervento di circa 200 milioni di euro. Sulla strada statale Nuova Aurelia, sono in corso i lavori relativi alla viabilità di accesso all`hub portuale di Savona. In particolare, i lavori riguardano l`interconnessione tra i caselli di Savona e Albissola e Vado sulla autostrada A10 e la variante alla strada statale 1 `Aurelia` bis nel tratto tra Savona-torrente Letimbro e Albisola Superiore. I lavori interessano oltre 5 km di strade e richiedono un importo complessivo di 223 milioni di euro. L`ultimazione dei lavori è prevista per dicembre 2015. Tra gli interventi programmati vanno ricordati, sulla strada statale Nuova Aurelia, la variante di Sanremo nel tratto tra Sanremo Centro e la località Foce, per oltre 86 milioni di euro, con la successiva prosecuzione fino a Pian di Poma; sulla strada statale 45 `di Val di Trebbia` è in programma l`ammodernamento della strada statale 45 nei comuni di Torriglia e Montebruno, per un importo complessivo di 44 milioni di euro, di cui un primo stralcio di oltre 10 milioni per il quale, ottenute le necessarie autorizzazioni, è previsto l`appalto entro il mese di aprile 2014. Tra gli interventi di legge obiettivo, di particolare importanza risulta il progetto dello svincolo di Margonara, inserito nel più ampio progetto dell``hub portuale di Savona, per un importo di circa 56 milioni di euro. Inoltre, occorre ricordare tra gli altri, sulla strada statale Nuova Aurelia, l`interconnessione tra i caselli dell`autostrada A10 di Savona e Albissola e i porti di Savona e Vado per un importo di 143 milioni di euro; tra gli altri ricordiamo anche sulla strada statale 1 Via Aurelia, la variante all`abitato di Imperia, per un importo di 638 milioni di euro e il quarto lotto di interconnessione tra l`A12 e il porto di La Spezia per 214 milioni di euro. Nella programmazione di Anas riveste fondamentale importanza il completamento della strada statale 28 `del Colle di Nava`, che prevede la realizzazione del tratto tra Pontedassio e Imperia per un investimento di 100 milioni di euro e il completamento a nord verso il Piemonte del tratto tra Pieve di Teco e Ormea che comprende il traforo di valico Armo-cantarana per un investimento complessivo di 322 milioni di euro. Anche questi due interventi sono inseriti tra le opere strategiche previste dalla Legge Obiettivo. Infine, tra gli ulteriori interventi previsti nei Piani di investimento di Anas, occorre ricordare la variante alla strada statale 1 `Aurelia`, in località Capo Noli, per un importo di 43 milioni di euro, la variante tra Alassio ed Andora per un importo di circa 121 milioni di euro e la variante all`abitato di Sanremo in località Ospedaletti per un importo di 115 milioni di euro.  
   
   
CALABRIA, ANAS: AGGIUDICATO L`APPALTO PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA STRADA STATALE 106 `JONICA`, PER UN IMPORTO DI QUASI 4 MILIONI DI EURO  
 
 Catanzaro, 3 dicembre 2013 - L`anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale l`esito del bando di gara relativo a lavori di messa in sicurezza della strada statale 106 `Jonica`, tra le province di Cosenza e Crotone. Gli interventi riguardano il tratto compreso tra il km 219,000 e il km 278,000, in particolare gli svincoli di `Cutro`, `Le Castella`, `Crotone`, `Torre Melissa`, `Cirò Marina`, `Crucoli`, `Cariati`, `Mandatoriccio`, `Mirto Crosia`, `Rossano`, `Crotone Aeroporto`. L`appalto, dell`importo di quasi 4 milioni di euro, è stato aggiudicato all`impresa I.c.m.b. S.a.s. Di Sammarco Francesco  
   
   
NODO DI PALERMO: PRESENTATI LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DELLA “TRATTA B INVESTIMENTO DI OLTRE 218 MILIONI DI EURO. BINARI INTERRATI, UNA GALLERIA NATURALE E DUE NUOVE FERMATE  
 
Palermo, 3 dicembre 2013 - Sono stati presentati ierri, nel corso di una conferenza stampa, i lavori per la realizzazione della cosiddetta “Variante Tratta B” per il raddoppio ferroviario nel Nodo di Palermo. All’incontro, che si è svolto nell’ex Magazzino Stampati di Lolli, hanno partecipato l’Assessore Regionale Trasporti, Nino Bartolotta e il Sindaco, Leoluca Orlando, accolti dal Presidente di Rete Ferroviaria Italiana, Dario Lo Bosco. Agli ospiti è stato mostrato il progetto, i cui aspetti tecnici ed economici sono stati illustrati dal Responsabile della Direzione Investimenti di Rfi, Michele Del Principe. Il progetto esecutivo prevede interventi della durata di poco inferiore ai cinque anni, per un impegno economico complessivo di oltre 218 milioni di euro. Rispetto al progetto originario, la soluzione in “Variante” adottata in seguito alle richiesta del Comune di Palermo di procedere all’interramento profondo dei binari, presenta un cambiamento sostanziale costituito dalla galleria naturale che si estenderà, per oltre 2 km, dalla stazione di Notarbartolo fino alla futura fermata Belgio. Oltre a interventi di trasformazione delle stazioni di Palermo Notarbartolo, Francia e San Lorenzo, è inclusa la realizzazione delle nuove fermate Lazio e Belgio/de Gasperi. Il tracciato, quindi, si svilupperà secondo il seguente percorso: Notarbartolo – Belgio/de Gasperi (lunghezza circa 2,5 km) - Dopo un primo tratto realizzato sotto via Daidone, la linea curverà in corrispondenza dell’incrocio con via Principe di Paternò, disponendosi lungo viale delle Alpi, in asse alla galleria esistente, ad una quota di circa 15 metri inferiore. Subito dopo l’attraversamento di viale Lazio, sarà realizzata la futura fermata Lazio, dove il tracciato raggiungerà le quote più profonde, poste a circa 25 metri sotto il piano stradale. Belgio/de Gasperi – La Malfa (lunghezza circa 2,5 km) - Il tratto successivo, dalla fermata Francia fino alla stazione San Lorenzo, per effetto dell’abbassamento in trincea profonda della stazione, sarà realizzato in galleria artificiale così da garantire anche il mantenimento a raso degli assi viari esistenti. Il tratto finale dalla stazione di San Lorenzo fino a La Malfa/ems è in trincea che gradualmente si riduce di profondità fino a raggiungere l’attuale quota di superfice nel segmento finale del tratto in variante.  
   
   
TRENI, NESSUN MISTERO SUI NUOVI ORARI IN VALDINIEVOLE: SCELTE CONDIVISE CON I COMITATI"  
 
Firenze, 3 dicembre 2013 - "Non ci sono misteri o incognite da sciogliere circa il servizio ferroviario regionale: invito tutti a prendere informazioni dai siti ufficiali, dunque in questo caso dal sito della Regione, dagli atti e dai comunicati pubblicati su Toscana Notizie, invece che dai profili Facebook. In questo modo si eviterebbero allarmismi", a dirlo è l´assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, a seguito di quanto pubblicato ieri sulle pagine della cronaca di Montecatini di un quotidiano locale. "Tutte le scelte sulla riorganizzazione del servizio ferroviario - precisa Ceccarelli - e dunque anche le modifiche che entreranno in vigore da metà dicembre con l´avvio del nuovo orario, sono state fatte con la massima trasparenza ed attraverso il costante confronto con i comitati organizzati dei pendolari". Proprio riguardo al coinvolgimento dei Comitati dei pendolari nelle scelte sulla nuova programmazione, l´assessore precisa: "Già dallo scorso luglio, anche alla luce delle richieste contenute nei documenti presentati dai pendolari, la Regione ha individuato – in piena sintonia con enti locali e i rappresentanti dei cittadini – le 3 coppie di treni che saranno tolte dalla programmazione, tutte e tre programmate nella fascia di morbida". "E´ evidente - conclude Ceccarelli - che ogni provvedimento di riorganizzazione finisce per scontentare qualcuno, ma nessuno può negare che le nostre scelte siano state fatte nella massima trasparenza e attraverso il confronto. Non dimentichiamo che questa è una Regione che crede profondamente nel trasporto su rotaia, tanto da essere la regione Italiana con il più alto rapporto tra numero di treni viaggiante e abitanti. Oggi ci stiamo battendo con grande determinazione per ottenere una svolta nella politica nazionale sul trasporto pubblico e faremo di tutto perchè si inverta la tendenza che ha portato negli ultimi anni tagli costanti ai trasferimenti. Per mantenere l´attuale livello di servizio la Regione deve intervenire con risorse proprie per quasi 100 milioni di euro nel solo 2013".  
   
   
TRASPORTI: MONITORAGGIO TELEMATICO DELLE MERCI NEL PORTO DI TRIESTE  
 
Trieste, 3 dicembre 2013 - Su proposta dell´assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, di concerto con l´assessore alle Finanze Francesco Peroni, la Giunta regionale ha deliberato il 29 novembre l´affidamento ad Insiel della prosecuzione del progetto Sec-safe Efficient Cargo, con l´utilizzo di risorse Ue pari a 1,5 milioni di euro. A tale scopo, Regione ed Insiel sigleranno a breve una specifica convenzione. L´intervento prevede il monitoraggio "telematico" dei container e dei carri ferroviari in entrata/uscita dal Porto di Trieste, consentendo in tal modo di avere un flusso completo di informazioni sulle merci in transito e, di conseguenza, una riduzione dei tempi di imbarco-sbarco delle merci manipolate e l´informatizzazione della documentazione di trasporto. L´intervento è previsto debba concludersi entro fine giugno 2015.