Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Gennaio 2014
I SINDACI BELLUNESI CONTRO ENEL E TERNA. PRESIDENTE VENETO LUCA ZAIA: UNA BATTAGLIA SACROSANTA  
 
Venezia, 9 gennaio 2014 - “Ribadisco che la Regione del Veneto condivide le sacrosante richieste delle istituzioni e dei cittadini bellunesi per i danni economici e d’immagine causati dal blackout di Capodanno agli impianti di distribuzione ed erogazione dell’energia elettrica. Le scuse e i rimedi a posteriori non bastano”. Lo afferma il presidente Luca Zaia, commentando l’iniziativa degli enti locali bellunesi per l’avvio di un’azione legale finalizzata ad una richiesta di risarcimento delle conseguenze della mancanza di corrente elettrica, che in più località si è protratta per giorni. “Subito dopo l’evento ho scritto al ministro Zanonato perché siano accertati i fatti e individuate le responsabilità – ha ricordato Zaia – non per avere un capro espiatorio, ma in funzione proprio del risarcimento del danno, che è enorme visto che l’evento si è verificato in uno dei periodi economicamente più importanti per il turismo bellunese e per il turismo invernale del Veneto in generale. Accertare le responsabilità significa inoltre mettere in atto gli interventi di contrasto per evitare che si verifichino altri blackout del genere”. “Per questo – ha concluso Zaia – ho chiesto all’avvocatura regionale di valutare tutte le possibili azioni legali in ogni sede”.  
   
   
CASA: SINDACI PROTAGONISTI DELLE NUOVE POLITICHE ABITATIVE NOMINATI RAPPRESENTANTI COMUNI IN COMM. POLITICHE ABITATIVE FVG  
 
Trieste, 9 gennaio 2013 - La conferenza permanente per la Programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale ha nominato i cinque sindaci in rappresentanza dei Comuni, che andranno a definire la commissione regionale per le Politiche socio-abitative, cui già partecipano gli assessori regionali all´Edilizia e alla Sanità ed i due direttori centrali in materia di edilizia e sicurezza sociale. Questi i nomi: per l´area udinese Stefano Balloch, per l´Isontino Cristiana Morsolin, per l´Alto Friuli Nadia Campana, per il Pordenonese Andrea Carli, per l´area triestina Loredana Rossi. La commissione, a cui spetta il compito di far convergere le politiche della casa e del welfare secondo quanto previsto dalla legge 20/2013, dovrà predisporre un piano regionale di edilizia sociale; esprimere un parere sui piani delle singole Aziende del sistema, effettuare una verifica annuale dello stato di attuazione del programma di mandato di ogni singolo amministratore unico delle Ater; elaborare proposte alla Giunta regionale nelle materie relative alle politiche abitative; esprimere un parere in merito al piano di convergenza propedeutico all´omogeneizzazione delle cinque Aziende territoriali. Proprio ai sindaci l´assessore regionale alle Infrastrutture ed Edilizia Mariagrazia Santoro, intervenuta alla Conferenza, ha rivolto il proprio appello a contribuire fattivamente alla realizzazione delle nuove politiche abitative e, in questo contesto, anche alla riforma delle Ater: "la presenza e il coinvolgimento dei sindaci è la principale novità che voglio evidenziare: a loro chiedo un aiuto e l´impegno sul tema della casa. L´importanza dei prossimi 18 mesi è cruciale per ridefinire, assieme ai primi cittadini, le politiche abitative. Vogliamo scrivere una legge regionale sulla Casa che non riguarda solo le Ater. Chi meglio dei sindaci può svolgere una ricognizione puntuale del territorio, dal momento che conoscono e toccano con mano le esigenze e le problematiche abitative dei cittadini della nostra regione?"  
   
   
ROSSI: "ENTRO PASQUA IL BANDO REGIONALE SUI FONDI PER INNOVAZIONE E RICERCA"  
 
Torrita di Siena, 9 gennaio 2014 – "La Regione Toscana anticiperà circa 100 milioni di euro dal proprio bilancio così da varare entro Pasqua i bandi destinati a finanziare quelle aziende che, come la vostra, fanno innovazione e ricerca. Sono sinceramente ammirato dalle cose che ho visto, mi auguro che continuiate sulla strada che avete intrapreso, la Regione continuerà a starvi vicina com´è avvenuto finora". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, durante la visita alla Cassioli Group di Torrita di Siena, l´azienda che si occupa di movimentazione e manutenzione industriale, incontrata nel corso della settima tappa del suo "Viaggio in Toscana", il tour che ha avuto inizio il 21 ottobre scorso sull´Amiata e che porterà il presidente a visitare tutte le 34 zone che compongono la regione. Con stabilimenti in Brasile, Polonia e Stati Uniti, circa 300 dipendenti e oltre 40 milioni di fatturato annuo, la Cassioli Group ha da poco compiuto i 70 anni di attività e lavora in stretto contatto con le università di Pisa, Siena e Trento, nell´automazione delle macchine che si occupano di immagazzinamento e della logistica in genere. A Torrita di Siena, come hanno spiegato i tre cugini proprietari, cioè Marcello, Carlo e Paolo Cassioli, il gruppo ha il suo cuore pulsante e soprattutto la sua testa, ovvero i reparti che si occupano della progettazione in un settore in cui il loro vanto e la loro qualità aggiuntiva sono rappresentati dalla capacità di personalizzare i prodotti adattandoli alle specifiche esigenze dei clienti. "E´ grazie ad aziende manifatturiere come la vostra – ha detto il presidente Rossi durante l´incontro con la proprietà e un gruppo di dipendenti – che la Toscana è riuscita a reggere alla crisi. Se voi non aveste continuato ad investire la nostra economia sarebbe andata giù a picco. Anche da questa azienda viene una bella lezione. Gli imprenditori veri sono quelli che investono e tutti coloro con i quali ho parlato mi hanno detto che continuano a farlo in Toscana perchè qui trovano uno straordinario capitale umano che per qualità professionali e disponibilità al sacrificio rappresenta una ricchezza sulla quale possiamo contare e di cui vi ringrazio sinceramente".  
   
   
UDINE - FONDI ALLE IMPRESE INNOVATIVE: PRESENTAZIONE BANDO  
 
Udine, 9 gennaio 2014 - Un bando di contributi della Camera di Commercio da 200 mila euro a supporto delle imprese innovative, cui si aggiunge una quota di 40 mila euro dal Comune, diretta a sostenere quelle realtà imprenditoriali impegnate a fornire servizi innovativi a favore della comunità della città di Udine. Il bando è già attivo, ma sarà arricchito dalla convenzione che disciplina la collaborazione fra i due enti, patto che sarà siglato giovedì 9 gennaio, alle 12, nella Sala Giunta (5° piano) dell’ente camerale. A firmare l’intesa, in conferenza stampa, saranno il presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo e il sindaco Furio Honsell, con l’assessore comunale all’innovazione Gabriele Giacomini.  
   
   
VERTENZA EURALLUMINA: SIGLATA INTESA PER ANTICIPO CIG IN DEROGA DA PARTE DELL´AZIENDA  
 
 Cagliari, 9 gennaio 2013 - La società Eurallumina Spa, in via eccezionale, anticiperà ai propri dipendenti il trattamento di cassa integrazione in deroga. Lo prevede l´intesa siglata, oggi, tra l´assessorato regionale del lavoro, l´azienda, le parti sociali e datoriali. "L´accordo - ha spiegato l´assessore del lavoro, Mariano Contu - si è reso necessario per garantire ai lavoratori il trattamento economico del mese di gennaio 2014, in attesa che si attivi l´Inps, l´ente deputato al pagamento degli ammortizzatori sociali. Con questo accordo - ha aggiunto l´esponente dell´esecutivo - si da seguito a quanto concordato lo scorso 19 dicembre a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico, relativamente all’utilizzo della cassa integrazione in deroga per il 2014. In quella sede l’Eurallumina Spa richiese l’intervento della Cig in deroga per sei mesi, eventualmente prorogabili, a decorrere dal 1° gennaio 2014".  
   
   
CAMPIDANO: TRE MILIONI PER AZIONI INNOVATIVE DI RILANCIO E SVILUPPO  
 
Cagliari, 9 gennaio 2014 - Tre milioni di euro per consolidare e rendere più innovative le azioni di rilancio e sviluppo nel Campidano. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, ha approvato l’Accordo di Programma "Campidano Innov-azioni, Acqua Energia e Competitività", che prevede la realizzazione di una serie di interventi che spaziano dalle condotte idriche ai servizi di supporto alle imprese. "Stiamo prevedendo interventi importanti – spiega l’assessore – che partono dalla realizzazione di una condotta idrica di adduzione al servizio dell’area per le attività produttive lungo il corridoio della Statale 131, proseguono con la definizione di un’isola energetica del Campidano, modello per conseguire una significativa produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nell’ambito delle realtà imprenditoriali nel territorio. In programma – prosegue Alessandra Zedda - c’è anche la creazione di un centro servizi per lo sviluppo del territorio che prevede il riadattamento di un fabbricato (ex E.s.m.a.s) di proprietà del Comune di Monastir, per adibirlo alla promozione e allo sviluppo dei settori dell’artigianato e dell’agroalimentare, attraverso azioni di sostegno all’attività di impresa e attraverso l’attuazione e il coordinamento di un "sistema territoriale" di mutuo sostegno tra operatori economici del settore, per accrescere la qualità delle produzioni, quella del lavoro degli addetti e la competitività sul mercato. Nel corso del lavoro dei tavoli tecnici e istituzionali, il primo progetto presentato è stato ridisegnato, in un’ottica che sposa in pieno lo spirito dell’articolo 5 della Legge Regionale n. 5 del 2009, garantendo non solo un impatto territoriale sovralocale, molto più ampio rispetto alla prima proposta che insisteva sul solo Comune di Monastir, ma anche la sostenibilità economica, finanziaria e ambientale nel medio lungo periodo. Gli interventi, infatti, coinvolgono anche i comuni di Nuraminis, San Sperate, Samatzai, Ussana, Villasor, Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa, Villaspeciosa, Uta e le Unioni di Comuni del Basso Campidano e Nuraghi di Monte Idda e Fanaris". I servizi a supporto delle imprese previsti nella delibera riguardano la creazione di una rete stabile di operatori economici dei settori dell’artigianato e dell’agro-alimentare da crearsi attraverso una forte animazione territoriale e progettazione partecipata. La rete sarà supportata attraverso programmi appositi di sviluppo accompagnata nella partecipazione a sistemi organizzativi, azioni di promozione e commercializzazione e assistita tecnicamente nei primi due anni dalla sua costituzione. Inoltre, si prevede la realizzazione di un portale web territoriale e di uno spazio di promozione su canale web per le imprese e le loro produzioni.  
   
   
AKZO NOBEL: INACCETTABILE LA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO DI ROMANO D’EZZELINO  
 
 Venezia, 9 gennaio 2014 - Si è tenuto nella mattinata di ieri al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma l’incontro richiesto dalla Regione del Veneto e dai sindacati sull’annunciata chiusura dello stabilimento di Romano d’Ezzelino (Vicenza) della multinazionale Akzo Nobel. Vi era stato un precedente confronto il 20 dicembre scorso presso Palazzo Grandi Stazioni a Venezia in cui l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, aveva ricordato come solamente nel 2011 era stata avviata una procedura di ristrutturazione dello stabilimento bassanese molto dolorosa per i lavoratori che, tuttavia, avevano dimostrato grande senso di responsabilità a fronte dell’impegno dell’azienda di restare stabilmente a produrre lì. “Non ci sono le condizioni per chiudere – attacca Donazzan – perché non si tratta di un’azienda in difficoltà finanziaria ma piuttosto di una multinazionale che vuole semplicemente guadagnare di più. Non ci sono nemmeno le condizioni relazionali viste le modalità sbagliate con cui si è comunicata la decisione della chiusura, ma soprattutto non ci sono le condizioni per la chiusura perché prima si devono verificare altre strade, soluzioni alternative”. L’incontro è stato molto duro nei toni: “Ho apprezzato e condiviso l’intervento del dottor Giampiero Castano del Ministero – prosegue Donazzan – che ha specificato la necessità di un approfondimento per chiarire la strategia di Akzo Nobel in Italia e ha ribadito come il compito del Ministero e, aggiungo, della Regione – sottolinea l’assessore regionale al lavoro – non sia quello di chiudere le aziende ma di difenderle”. “E’ grave – conclude l’assessore Donazzan - che una multinazionale europea disattenda l’invito del Governo italiano all’incontro e voglio credere che si torni a pretendere rispetto per l’Italia, per il Governo italiano e per i lavoratori italiani”.  
   
   
FOMAZIONE, CARROZZERIE LIGURI SENSIBILI ALL’AMBIENTE PRESENTATA QUESTA MATTINA IN REGIONE LA PRIMA RICERCA ITALIANA SULL’AUTOCONTROLLO IN MATERIA AMBIENTALE REALIZZATA DA CONFARTIGIANATO LIGURIA, IN COLLABORAZIONE CON ARPAL. PASSATE SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO 255 CARROZZERIE SU UN TOTALE DI 540 ESISTENTI  
 
Genova, 9 Gennaio 2014 - Promosse con un giudizio tra il sufficiente e il buono le autocarrozzerie liguri dopo l’audit ambientale, il primo in Italia, che ha messo sotto esame 255 imprese del settore (su un totale di 540 attive sul territorio regionale). L’analisi fa parte del progetto “adozione in via sperimentale di pratiche di autocontrollo in materia ambientale” finanziato dalla Regione Liguria, in collaborazione con Arpal, ideato e coordinato sul territorio da Confartigianato Liguria attraverso i propri esperti delle associazioni provinciali. Delle 255 imprese coinvolte oltre la metà (144, il 56%) sono di Genova, 41 di Imperia (16%), alla Spezia 20 (8%) ed infine Savona con 50 imprese (20%). Sul totale di quelle che non hanno aderito il 10% lo ha fatto perché chiuderà l’attività nella prima metà del 2014. “Ascoltare le imprese – spiega l’assessore regionale alla formazione, Pippo Rossetti– e aiutarle concretamente nell’esercizio delle loro attività: è l’impegno che l’amministrazione regionale sta portando avanti con una serie di iniziative coordinate e sinergiche tra loro. In tale quadro si è inserito perfettamente il progetto di Confartigianato Liguria che ha rappresentato sicuramente una best-practice, sperimentale ed innovativa nel panorama nazionale”. Le imprese sono state intervistate sulla base di una check-list per l’autovalutazione, una vera e propria scheda di audit composta da 54 indicatori individuati dai tecnici di Arpal e condivisa con gli esperti di Confartigianato. Sei le aree di autovalutazione di conformità: adempimenti di carattere amministrativo, conformità all’autorizzazione, rispetto delle prescrizioni di carattere generale e delle prescrizioni tecniche, rispetto degli obblighi di legge nella gestione dei rifiuti e altri adempimenti. Tra i punti piu’ critici gli scarichi, le immissioni in atmosfera e i lavaggi. A Genova non sono risultate in regola il 20% delle imprese visitate, ad Imperia il 12% alla Spezia l’85% ha situazioni non conformi alla normativa e a Savona il 16%. Alcuni problemi anche sul fronte dei sistemi di lavaggio che dovrebbero essere a ciclo chiuso: circa un quarto delle imprese visitate presenta una situazione non idonea alla normativa in vigore in tutte le province. “I risultati del progetto di autocontrollo – commenta Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria –confermano, da parte delle carrozzerie liguri, una generale applicazione della normativa non solo dal punto di vista formale ma anche sostanziale. Abbiamo inoltre rilevato che le leggi e le disposizioni regionali, prevedendo un sistema complesso di azioni e di procedure, comportano per gli imprenditori un notevole e gravoso impegno organizzativo e finanziario”. “Alla luce dei risultati conseguiti, – spiega l’assessore regionale all’Ambiente Renata Briano - riteniamo di poterci impegnare nel far sì che la metodologia, seguita in modo sperimentale per il settore delle carrozzerie, possa essere messa a regime per tutti gli altri settori, continuando nel percorso di avvicinamento tra pubblica amministrazione e mondo delle imprese”. «Possiamo sostenere – conclude Pino Pace, presidente regionale Carrozzieri Confartigianato Liguria – che spesso, se presenti, le inadempienze, o più semplicemente le “dimenticanze” rilevate sono la spia di un sistema di obblighi vissuti il più delle volte dalle imprese come mera imposizione burocratica: al contrario il nostro progetto ha permesso di costruire insieme le check-lists utilizzate dagli organi di controllo, semplificandole laddove possibile, di aiutare le imprese ad applicare le normative in modo corretto e di indicar loro la strada per porre in essere i correttivi e i possibili incentivi esistenti sul mercato”.  
   
   
PIACENZA - 2014: PIÙ RISORSE PER IL SISTEMA ECONOMICO PROVINCIALE  
 
 Piacenza, 9 gennaio 2014 - La seduta consigliare di fine anno in Camera di commercio è stata assorbita in gran parte dalla descrizione della proposta di bilancio previsionale per il 2014 approvata dalla Giunta. Il dato fondamentale è che se la crisi economica riduce nei fatti i proventi disponibili, ciononostante non diminuisce l’impegno dell’Ente camerale a sostegno dell’economia provinciale. La riduzione dei proventi attesa rispetto al preconsuntivo è di 1,13 punti percentuali, soprattutto perché ci si aspetta una riduzione del diritto annuale (in parte collegato al fatturato delle aziende) e dei diritti di segreteria a fronte di un recupero delle risorse da attività quali il servizio di metrologia e, soprattutto, la conciliazione. Per quanto invece riguarda gli oneri, va sottolineato che è volontà dell’ente quella di incrementare le risorse per gli interventi economici (+7,69% rispetto al preconsuntivo). Ammonta a 2.597.500 euro il fondo destinato a questa voce di spesa. Nel suo complesso si individuano le risorse per l’accesso al credito attraverso il sistema dei confidi (1 milione di euro), le risorse per l’Expo 2015 (250mila euro di cui parte per l’area istituzionale e parte a sostegno di progetti), i fondi per contributi diretti alle imprese (per i brevetti, le fiere ed altre attività), quelli per l’internazionalizzazione (240mila euro complessivi), quelli per l’agroalimentare (295mila euro) ed ancora quelli per il monitoraggio economico e la comunicazione istituzionale (45mila euro in tutto). Fa la sua comparsa per la prima volta anche uno stanziamento destinato ad interventi per sostenere l’istruzione tecnica, come era stato deciso quando si erano tracciate le linee strategiche di azione. Nel corso della seduta è stato dimostrato che il bilancio pluriennale – che pure da quest’anno è stato necessario predisporre- ha indicatori che dimostrano che anche negli anni a venire ci saranno risorse da destinarsi ad interventi economici. La proposta, presentata dal presidente Giuseppe Parenti con il supporto dei due dirigenti dell’Ente, Alessandro Saguatti e Ivana Nicolini, è stata condivisa da tutti i consiglieri, che l’hanno approvata all’unanimità, ed ha raccolto il parere favorevole del Collegio dei revisori dei Conti il cui presidente, Daniela Vannozzi, ha letto la relazione che accompagna il bilancio sottolineando come la copertura del disavanzo preventivato sarà fatto con il ricorso agli avanzi patrimonializzati. “La scelta di ricorrere a questo patrimonio - ha ribadito il presidente - è sofferta ma indispensabile, in un momento come quello attuale, quando non ci si può sottrarre né dall’aiutare le imprese in difficoltà né nell’investire sull’Expo, occasione che si potrebbe ripresentare tra 100 anni.” Il Consiglio ha anche accolto la proposta di un Regolamento che consente di ridurre l’entità delle sanzioni somministrate alle imprese in caso di omesso o incompleto versamento del diritto annuale camerale. E’ un atto ulteriore di gestione a vantaggio delle imprese piacentine. Il Regolamento approvato consentirà di avere lo sgravio anche alle imprese che hanno ricevuto i ruoli relativi al 2011. Sarà però necessario che le imprese facciano espressa domanda di sgravio all’ente camerale. La seduta ha fornito l’occasione per alcune comunicazioni ai consiglieri. Innanzi tutto, per l’acquisto dell’area all’interno del Padiglione Italia, la Cdc intende fare da capofila. Una volta ricevuta la delega da parte degli altri soggetti istituzionali procederà alla formalizzazione dell’acquisto. Il presidente ha anche informato che intende candidare Piacenza ad ospitare la Convention delle Cdc italiane all’estero che si terrà nel 2015. Sarà l’occasione per mettere a contatto le imprese piacentine con imprenditori da tutto il mondo. Al termine della seduta consiliare Massimo Guagnini di Prometeia ha illustrato le previsioni economiche per i prossimi anni. “Con il 2014 dovremmo essere ad un punto di svolta – ha commentato - ma l’uscita dalla situazione recessiva sarà lenta”.  
   
   
EX COALAC – COOPERLAT: SPACCA INCONTRA SINDACO ASCOLI, SINDACATI E COLDIRETTI.  
 
Ancona, 9 gennaio 2014 - Sostenere la filiera marchigiana del latte fresco Qm e tutelare l’occupazione. Sono questi i punti fondamentali su cui hanno concordato ieri mattina il Sindaco di Ascoli Guido Castelli, l’on. Amedeo Ciccanti, i rappresentanti dei sindacati e di Coldiretti convocati a Palazzo Raffaello per approfondire la questione ex Coalac – Cooperlat. Di fronte alle preoccupazioni espresse da questi ultimi in merito a indiscrezioni su interventi che metterebbero in pericolo alcune realtà produttive e il loro indotto, Spacca ha dato mandato all’assessore all’agricoltura Maura Malaspina, presente alla riunione insieme all’assessore al lavoro Marco Luchetti, di contattare formalmente il presidente di Cooperlat in modo da chiarire il disegno complessivo dell’azienda. “Non si tratta esclusivamente di un problema occupazionale – ha sottolineato Spacca – ma più in generale di una strategia economica e sociale che la Regione Marche ha sposato sin dal 2002 per valorizzare i prodotti agricoli marchigiani e i progetti di filiera corta. Una strategia che ha dato i suoi frutti come dimostrano i dati molto positivi dell’export dell’agroalimentare marchigiano all’estero. Si tratta anche di una questione di salute, visto che gli alti standard della qualità della vita e di longevità che si registrano nelle Marche sono indissolubilmente collegati anche a ciò che mangiamo. Fino ad oggi – ha proseguito Spacca – non siamo entrati nel merito del piano industriale di Cooperlat che stiamo ancora aspettando. Appena ne avremo la possibilità verificheremo la coerenza degli obiettivi programmatici dell’azienda con le politiche regionali. Immediatamente dopo ci rincontreremo con tutti i soggetti coinvolti e qui presenti oggi, per valutare la strada da intraprendere e l’eventualità di sostenere un soggetto alternativo per la distribuzione del latte certificato nelle Marche. Quel che è certo è che siamo fermamente intenzionati a preservare questo circuito di produzione del latte di qualità al servizio dei consumatori della nostra regione”. Attualmente la filiera Latte Marche è composta da 15 cooperative di base che associano circa 100 stalle e 1000 produttori agricoli. Claudia Pasquini .  
   
   
CUNEO - LIEVE CALO DELL´EXPORT NEI PRIMI NOVE MESI 2013  
 
Cuneo, 9 gennaio 2013 - Nel periodo gennaio-settembre 2013 il valore delle esportazioni cuneesi di merci ha raggiunto quota 4,7 miliardi di euro, confermando Cuneo seconda provincia esportatrice del Piemonte, generando il 15,5% del valore delle vendite regionali all’estero, dopo Torino, che detiene una quota pari al 47,8%. Le esportazioni nella provincia di Cuneo registrano nei primi nove mesi dell´anno risultati positivi nell´agroalimentare e nella meccanica, pur in presenza di un calo complessivo dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, più intenso rispetto a quello registrato a livello complessivo nazionale (-0,3%), e in controtendenza rispetto al dato medio regionale, che risulta, invece, in aumento (+2,9%). “La tenuta dell´export nei comparti di specializzazione, quali l’alimentare e la meccanica, ha consentito al nostro tessuto produttivo di controbilanciare l’effetto della debole domanda interna grazie al costante apprezzamento dei nostri prodotti di qualità all’estero - ha dichiarato Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di Commercio di Cuneo – Siamo consapevoli che l’apertura internazionale rappresenti oggi più che mai la strategia vincente per risollevare l’economia della nostra provincia e in questa direzione orientiamo le programmazioni del sistema camerale, sia a livello regionale con i Progetti integrati di filiera e di mercato, sia a livello nazionale con strumenti di ausilio al tessuto produttivo, quali il portale Worldpass” . Quindi il lieve calo delle esportazioni non ha coinvolto il comparto dei prodotti alimentari e delle bevande che, forte di una quota pari al 30,2% delle esportazioni provinciali, ha registrato un incremento delle relative vendite pari al 5,0%. Il risultato è in dettaglio frutto della performance molto positiva registrata dal settore delle bevande (+14,9%) e di una lieve contrazione rilevata dal comparto dei prodotti alimentari (-0,5%). Il settore della meccanica, che genera il 16,5% delle vendite all’estero, registra l’incremento più marcato (+7,0%); anche i prodotti in legno e della carta e i prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca, che generano rispettivamente il 4,9% e il 4,4% delle esportazioni cuneesi, hanno realizzato incrementi delle rispettive esportazioni (rispettivamente +3,1% e +3,9%). La flessione risulta più intensa, invece, per le vendite all’estero dei mezzi di trasporto (-14,8%) e per i prodotti delle altre attività manifatturiere (-10,1%). Per quanto concerne i mercati di sbocco, il bacino dell’Ue-28 ha attratto il 69,3% delle esportazioni provinciali, contro il 30,7% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. Il calo complessivo delle vendite cuneesi all’estero è frutto delle dinamiche risultanti dalle esportazioni dirette ai mercati dell’Ue-28 che diminuiscono per il -2,8% (rispetto ai primi 9 mesi del 2012) ed extra Ue-28 che hanno, invece, rilevato un incremento del +4,5%.  
   
   
OMFESA. POSITIVO IL TAVOLO MINISTERIALE.  
 
Bari, 9 gennaio 2014 - Omfesa. E’ assai positivo il giudizio che gli assessori al lavoro, Leo Caroli ed allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, danno delle novità emerse questa mattina al tavolo ministeriale per Omfesa. In particolare, per ciò che riguarda la manifestazione di interesse ufficialmente avanzata da Assifer , che potrà consentire il ritorno alle attività di manutenzione , sospese a causa dell’avvio della procedura fallimentare. A tal proposito, Trenitalia si sarebbe impegnata a definire, d’intesa con la curatela fallimentare, le soluzioni più utili all’affitto del ramo d’azienda finalizzato alla ripresa delle attività produttive. “ Un formidabile risultato- dice Loredana Capone- inimmaginabile solo pochi mesi fa. Abbiamo chiesto ed ottenuto che il Ministero monitori con noi e con le parti sociali l’andamento del percorso tracciato che la Regione Puglia sosterrà con tutti gli strumenti a sua disposizione, guardando all’implementazione dei servizi di manutenzione”. “ Coglieremo l’occasione- ha detto Leo Caroli- del sopralluogo che il dott. Grassi, Amministratore Delegato di Assifer, effettuerà presso gli stabilimenti salentini di Omfesa per illustrare il pacchetto delle azioni di sostegno ai nuovi investimenti ed all’assunzione definitiva dei lavoratori exOmfesa, tanto da indurre la nuova azienda a radicarsi nel territorio pugliese”. “ Ancora una volta- hanno concluso i due assessori regionali - l’azione congiunta di Istituzioni, parti sociali e lavoratori ( che con le loro azioni di lotta hanno saputo tenere alta la tensione sulla loro situazione) offre nuove e positive prospettive per lo sviluppo del nostro territorio”.