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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 23 Gennaio 2014 |
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"CROMATINA: DAI NUCLEOSOMI AI CROMOSOMI" |
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Cambridge, 23 gennaio 2014 - Dal 30 aprile al 2 maggio 2014 si terrà a Cambridge, nel Regno Unito, una conferenza intitolata "Cromatina: dai nucleosomi ai cromosomi" (Chromatin: From nucleosomes to chromosomes). Questo incontro di tre giorni si concentrerà sugli aspetti fondamentali della biologia della cromatina. Riguarderà gli ultimi sviluppi nella comprensione della struttura e la funzione della cromatina, in particolare l´espressione genica e l´integrità del genoma. L´evento riunirà i principali ricercatori in materia di struttura della cromatina e dei cromosomi, regolazione epigenetica dei geni e interazioni fibra cromosoma per individuare nuove opportunità e collaborazionidi ricerca. Per ulteriori informazioni, visitare: http://registration.Hinxton.wellcome.ac.uk/display_info.asp?id=384
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SECONDO SIMPOSIO FONDAZIONE EUROPEA DELLA SCIENZA - EMBO SULLA BIOLOGIA SINTETICA DELLA PRODUZIONE DI ANTIBIOTICI |
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Sant Feliu de Guixols, 23 gennaio 2014 - Dal 30 agosto al 4 settembre 2014 si terrà a Sant Feliu de Guixols, in Spagna, il secondo simposio Fondazione europea della scienza - Embo sulla biologia sintetica della produzione di antibiotici (Second European Science Foundation-embo symposium on the Synthetic Biology of Antibiotic Production). La conferenza si concentrerà sul progresso della biologia sintetica, in particolare la sua applicazione nel campo della produzione di antibiotici nei funghi filamentosi e nei batteri actinomiceti. Il programma scientifico verterà sull´attuazione e la modifica di moduli dei percorsi di biosintesi complessi, lo sviluppo di circuiti regolatori ortologici, lo sviluppo di nuovi ospiti di produzione e il risveglio dei cluster assopiti tramite l´uso della biologia sintetica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://syntheticbio.Esf.org |
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NUOVI DATI DIMOSTRANO COME I GENI CHIAVE RISPONDANO IN MANIERA DIFFERENTE A COPAXONE GLATIRAMER ACETATO PER VIA INIETTABILERISPETTO A UN GLATIRAMER ACETATO SUPPOSTO EQUIVALENTE |
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Gerusalemme - 23 gennaio 2014 - Teva Pharmaceuticals ha annunciato la pubblicazione dei dati che dimostrano differenze significative sia a livello biologico, sia a livello immunologico tra gli effetti di Copaxone (glatiramer acetato, Ga) e un ipotetico glatiramer acetato equivalente (Ga), commercializzato in India (Glatiramer, Natco Pharma, Ltd., Hyderabad, India), con potenziali deviazioni cliniche. I dati, pubblicati sulla rivista scientifica online Plos One sono il risultato di un’analisi dell’espressione genica condotta su splenociti di topo (globuli bianchi individuati nella milza) esposti sia a Copaxone sia ad un supposto equivalente di glatiramer acetato. Lo studio ha dimostrato un impatto di Copaxone sui geni associati alle cellule chiave della risposta immunitaria prevedibile e in linea con i suoi effetti terapeutici. Ciò è in contrasto con un impatto ignificativamente diverso e irregolare sui geni associati a queste cellule da parte del supposto equivalente di glatiramer acetato. Le cellule identificate in questo studio includono le cellule T regolatorie (Tregs) che controllano le risposte immuni e autoimmuni, e le cellule della linea mieloide – precursori di molte cellule immunitarie. L’impatto sull’espressione genica e la variabilità del supposto equivalente di glatiramer acetato indicano i diversi effetti biologici di questi farmaci. “I dati di questo studio mostrano le possibili importanti conseguenze che derivano dalla variazione delle proprietà fisiochimiche tra Copaxone e il supposto equivalente” ha dichiarato Michael Hayden, presidente del Global R&d e Chief Scientific Officer di Teva Pharmaceutical Industries Ltd, nonché uno degli autori dello studio. “Questo studio suggerisce una potenziale differenza nell’impatto del supposto equivalente sul sistema immunitario dei pazienti, con possibili implicazioni sull’efficacia e sulla sicurezza nei pazienti con Smrr. Teva ritiene che l’unica strada per comprendere appieno l’impatto di queste differenze sia condurre un’intera batteria di studi clinici”. L’analisi ha evidenziato che Copaxone aumentai livelli di Foxp3 in maniera più consistente e più effettiva rispetto al supposto equivalente. Foxp3 è un fattore chiave nel controllo dello sviluppo e del funzionamento delle Tregs che può contribuire a bloccare l’autoimmunità nociva nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla. L’espressione di ulteriori geni associati alle cellule T-regolatorie benefiche viene aumentata in maniera maggiore da Copaxone rispetto al supposto equivalente. Quanto questo differente impatto sulle Tregs possa influenzare la risposta dei pazienti rimane sconosciuto. Il supposto equivalente di glatiramer acetato, ha dimostrato di aumentare anche l’espressione dei geni associati alle cellule della linea mieloide, quali i monociti e i macrofagi, in misura molto maggiore rispetto a Copaxone. Queste cellule giocano un ruolo rilevante nel sistema immunitario degli individui in salute, ma possono anche contribuire a un peggioramento della Smrr. In assenza di studi clinici, quanto il maggior impatto del supposto equivalente sulle cellule ella linea mieloide può modificare gli outcome clinici dei pazienti con Smrr rimane sconosciuto. Lo studio dimostra inoltre che i diversi lotti di Copaxone hanno un impatto biologico più consistente rispetto a quelli del supposto equivalente di Ga. È stato riscontrato un elevato grado di consistenza fra 34 campioni di Copaxone provenienti da 30 differenti lotti. Ciò a confronto dell´alto livello di inconsistenza rilevato in soli 11 campioni rappresentativi di appena 5 lotti differenti del supposto equivalente di Ga. “Questa analisi estensiva indica a mio parere, una preoccupante mancanza di consistenza e di predittibilità nell’effetto del supposto equivalente sugli elementi chiave del sistema immunitario dei topi. Inoltre, la variabilità riscontrata nell’espressione di alcuni geni, da un lotto del presunto equivalente all’altro, fa considerare la possibilità che i pazienti possano non avere il medesimo effetto terapeutico con ogni dose” ha specificato Ben Zeskind, Ceo, Immuneering Corporation, e coautore dello studio. L’analisi completa dei dati è disponibile su Plos One. I dipendenti di Teva sono tra gli autori di questo articolo pubblicato; la ricerca è stata commissionata e sponsorizzata da Teva. |
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SANITÀ: CHIODI,ABRUZZO OTTAVO IN ITALIA PER SERVIZI SANITARI |
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L´aquila, 23 gennaio 2014 - L´abruzzo nella valutazione della performance dei servizi sanitari regionali rientra tra i dodici sistemi sanitari regionali. Sono i risultati a cui è pervenuto il progetto "Crea Sanità", promosso dall´Università di Roma Tor Vergata e dalla Fimmg e realizzato con il contributo di aziende del settore e di un importante panel di esperti, "che ci colloca - spiega il Commissario per la Sanità Gianni Chiodi - all´ottavo posto in Italia, prima di Marche, Valle d´Aosta, Basilicata e le Province di Trento e Bolzano". "Si tratta - prosegue il Commissario - di un buon risultato se si considera la disastrosa situazione finanziaria che l´Abruzzo ha ereditato, con elevati disavanzi accumulati negli anni e il blocco totale delle assunzioni nelle aziende sanitarie. Raggiungere il pareggio di bilancio e quindi la sostenibilità del sistema è stato un primo passo obbligato sia per poter assumere nuovo personale da sostituire a quello cessato sia per avere la disponibilità finanziaria necessaria per nuovi investimenti: nel solo biennio 2012-2013 sono stati infatti investiti 48 milioni di euro per il rinnovo delle attrezzature sanitarie". Ma indicazioni positive sullo stato del sistema sanitario regionale arrivano anche dal Rapporto Oasi 2013 (Osservatorio sulle Aziende e il Sistema sanitario Italiano) a cura di Cergas e Sda Bocconi, reso pubblico in questi giorni. "La nostra spesa sanitaria pro-capite - spiega il Commissario Chiodi - nel 2012 è cresciuta dell´1,2% rispetto all´anno precedente, di cui il 32,7% speso per il personale, il 35,5% per beni e servizi, il 6,5% per la medicina convenzionata e il 9,5% per la farmaceutica convenzionata, percentuali superiori alla media nazionale. Al contrario, invece, abbiamo investito di meno nell´acquisto delle prestazioni dei privati". Altro elemento che certifica le trasformazioni in atto riguarda i tempi di pagamento dei fornitori. " Nel 2013 - aggiunge Chiodi - abbiamo erogato in favore delle Asl 476 milioni di euro e oggi l´Abruzzo ha una media di 139 giorni nel pagamento dei dispositivi medici, secondo i dati aggiornati a novembre di Assobiomedica, contro i 544 giorni del 2005, i 345 giorni del 2007 e i 286 giorni del 2008. Anche in relazione ai tempi di pagamento per i farmaci, secondo i dati di Farmindustria, con 153 giorni nel terzo trimestre 2012, siamo all´ottavo posto in Italia prima di regioni benchmark come Emilia Romagna e Veneto". Il processo di trasformazione del sistema sanitario "richiede procedure complesse". In questo senso, "stiamo costruendo la rete delle cure palliative, che tra l´altro ci ha permesso di aprire 5 nuovi hospice, la rete dell´emergenza-urgenza con cui abbiamo individuato tutta la rete dei presidi ospedalieri, dell´ emergenza territoriale e le modalità di integrazione delle stesse e la rete delle cure primarie con l´obiettivo di potenziare l´ospedale e renderlo d´avanguardia nella cura degli acuti, ma valorizzando la medicina del territorio con la costituzione di nuclei delle cure primarie sia in gruppo che in rete, di unità complesse cure primarie e di Ospedali di comunità". "Il periodo del risanamento è concluso - sottolinea Chiodi -; ora dobbiamo costruire un sistema sanitario che garantisca ai cittadini qualità e sicurezza nel rispetto dell´appropriatezza delle prestazioni ma anche con una corretta allocazione delle risorse finanziarie per l´equilibrio del sistema. Quindi - conclude il Commissario -, è giusta l´affermazione degli economisti della Bocconi, secondo cui, la sfida della sostenibilità ha ragione di essere solo se è collegata con il cambiamento". |
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VACCINO ANTI-HPV: IN ITALIA LA COPERTURA CON 3 DOSI FERMA AL 69% |
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Milano, 23 gennaio 2014 - Colpisce ogni anno in Italia oltre 3.000 donne; in Europa è il secondo tumore più diffuso, dopo il cancro al seno, nella popolazione femminile tra i 15 e i 44 anni: si tratta del carcinoma del collo dell’utero, riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come la prima neoplasia totalmente riconducibile a un’infezione, causata da un agente virale molto comune, il Papilloma Virus Umano (Hpv). Anche quest’anno, dal 19 al 25 gennaio, ricorre la Settimana Europea della Prevenzione del Cancro della Cervice Uterina, giunta alla sua Viii edizione. La profilassi rappresenta, infatti, la migliore arma di difesa contro questo tipo di tumore, che causa ogni anno circa 15.000 vittime in Europa e 1.500 in Italia. In base aidati aggiornati al 30 giugno 2013, forniti dal Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute (Cnesps) e pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità[1], la copertura media nazionale per le coorti 1997, 1998 e 1999 è intorno al 69% per tre dosi di vaccino: non è stato quindi raggiunto l’obiettivo (≥ 70%) prefissato dal Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014. Il rapporto testimonia inoltre una grande disomogeneità nell’accesso al vaccino a livello regionale: dalla “virtuosa” Toscana (nelle tre coorti prese in esame registra una copertura superiore all’80% per tre dosi di vaccino) ai risultati di Sicilia e Campania, che non superano rispettivamente il 56% e il 62%. Oltre alla prevenzione secondaria effettuata attraverso il Pap-test, esame di screening in grado di individuare precocemente le alterazioni delle cellule del collo dell’utero, esiste anche una forma di prevenzione primaria: la disponibilità di due vaccini, sicuri e ben tollerati, che svolgono un’azione protettiva nei confronti dei due sierotipi del Papilloma Virus Umano, responsabili del 70% dei casi del carcinoma uterino. O.n.da, da anni impegnata sul fronte della sensibilizzazione e informazione sul tema dell’Hpv, ha coordinato come main partner ilProgetto europeo Aurora, che coinvolge, oltre all’Italia, 10 Paesi (Lettonia, Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, Cipro, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Polonia, Grecia). Obiettivo dell’importante iniziativa è stato quello di individuare una strategia comune, volta a promuovere lo screening del tumore del collo dell´utero nei nuovi Stati membri dell’Unione Europea, nelle donne in età riproduttiva (30-69 anni), con particolare attenzione ai gruppi di popolazione più difficili da raggiungere, e a favorire uno scambio europeo di informazioni e conoscenze sull´attuazione di buone prassi per la prevenzione e la difesa dal cancro della cervice uterina. Il progetto ha sviluppato un modello di training volto a formare adeguatamente addetti ai lavori sulla prevenzione di questo tumore. Più di 200 operatori sanitari e 68 figure impegnate nel campo dell’advocacy sono stati formati durante due corsi europei. Inoltre, il consorzio Aurora ha creato in tutti gli Stati partecipanti al progetto una rete di 22 centri pilota, che stanno già implementando lo screening del cancro alla cervice. Obiettivo del network è testare la metodologia di Aurora, coinvolgendo il personale sanitario formato durante il progetto, con lo scopo di migliorare la qualità e il numero di test di screening cervicale eseguiti nei diversi centri. É, inoltre, disponibile una piattaforma e-learning, con accesso libero: www.Aurora-project.eu/it. “Sebbene l’Italia- afferma Francesca Merzagora, Presidente di O.n.da - sia stato il primo Paese in Europa a lanciare nel 2008 un’organica campagna di immunizzazione gratuita, rivolta alle ragazze preadolescenti nel dodicesimo anno di vita, i dati del Rapporto pubblicati dall’Istituto Superiore della Sanità registrano una copertura vaccinale molto variabile sul territorio nazionale; c’è ancora, quindi, molto da fare per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014. Nonostante sia stata dimostrata la sicurezza del vaccino anti-Hpv, in grado di offrire un’efficace protezione nei confronti del 70% circa dei carcinomi uterini, ancora oggi persistono molti dubbi e perplessità”. “In occasione dell’Viii edizione della Settimana Europea della Prevenzione del Cancro della Cervice Uterina- continua la dottoressa Merzagora - O.n.da ribadisce il suo impegno nel promuovere una sempre maggiore consapevolezza circa l’importanza della prevenzione primaria e secondaria. Lo scopo del Progetto europeo Aurora, coordinato dall’Osservatorio, vuole essere quello di favorire l’implementazione di uno screening di qualità per il carcinoma uterino nei nuovi Stati membri dell’Ue, attraverso lo scambio di conoscenze e competenze, la formazione degli operatori sanitari e di ‘advocacy leader’ e la collaborazione tra esperti del settore e stakeholder”. “Fondamentale- dichiara il Professor Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica del Policlinico Gemelli di Roma - è la promozione e l’implementazione di programmi informativi per la sensibilizzazione delle ragazze e, soprattutto, dei genitori, sull’importanza cruciale del vaccino. Strategico, in tal senso, è anche il ruolo svolto da tutti gli operatori sanitari coinvolti (Pediatri di Libera Scelta, Medici di Medicina Generale, ginecologi, operatori dei centri vaccinali etc.), che rappresentano gli interlocutori diretti con l’utenza interessata. Il raggiungimento di un’ottimale copertura vaccinale ci proietterà in una società di donne più sane con una qualità di vita sempre migliore”. |
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SANITÀ; BASILICATA PROMOSSA PER I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA IL MINISTERO HA CERTIFICATO I LEA 2012: LA NOSTRA REGIONE PRIMA AL SUD E SETTIMA IN ITALIA: RIENTRA TRA LE REGIONI “ADEMPIENTI”. |
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Potenza, 23 gennaio 2014 - La Basilicata è la prima tra le regioni del Sud e la settima in Italia in base a quanto emerge dalle valutazioni del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) riferiti all’anno 2012. La Basilicata, con un punteggio di 165, rientra tra le Regioni “adempienti”, quelle cioè che hanno raggiunto o superato quota 160. La nostra Regione è appena sotto il Piemonte e segue immediatamente l’Umbria, attestandosi a pari punteggio con le Marche. Al Sud, è in testa a tutte le altre regioni. La “griglia Lea” è stata certificata dal Ministero della Salute, che ogni anno raccoglie e affida al Comitato la verifica degli adempimenti attraverso l’elaborazione di un set di indicatori selezionati. È anche sulla base del raggiungimento o del non raggiungimento degli adempimenti che viene stabilito l’accesso alla quota premiale del 3 per cento delle somme dovute a titolo di finanziamento della quota indistinta del fabbisogno sanitario al netto delle entrate proprie. “La verifica degli adempimenti da parte del Ministero – hanno commentato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e l’assessore alla Sanità, Flavia Franconi - conferma l’ottimo stato di salute della sanità lucana anche per l’anno 2012, in linea con il valido lavoro posto in essere nel corso di questi ultimi anni dalla Regione Basilicata. Il ministero della Salute ci pone al primo posto tra le Regioni meridionali e addirittura al settimo a livello nazionale: un risultato importante – hanno sottolineato Pittella e Franconi – che attesta come la Basilicata abbia conservato, nell’ambito dell’attuazione del diritto alla salute e del diritto di ciascuno a ricevere cure adeguate, un primato tra le Regioni del Sud per la qualità dei servizi per il cittadino. Partendo da questo risultato, la nuova programmazione dovrà mettere in campo azioni per rendere ancora più incisivi i livelli di assistenza nella regione, posto che vi sono le condizioni finanziarie, di competenze e conoscenze, per assicurare ai cittadini un sistema sanitario affidabile e di qualità”. |
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PRESIDENTE MARINI A PRESENTAZIONE “CITTÀ DELLA SALUTE”: A TERNI E PROVINCIA È DESTINATO 70 PER CENTO RISORSE DISPONIBILI |
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Terni, 23 gennaio 2014 - "Circa il 70 per cento delle risorse complessive, sia di provenienza statale che del bilancio della Regione Umbria, nell´ambito dell´attuale programmazione per gli investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie, saranno destinate a Terni e provincia. Gli altri territori della regione hanno goduto di cospicui programmi di investimento nelle precedenti programmazioni". È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questo pomeriggio alla presentazione del progetto della nuova "Città della Salute" di Terni. "Questi investimenti - ha detto - saranno destinati alla riqualificazione dell´ospedale di Terni, alla realizzazione della Casa della Salute e alla costruzione del nuovo presidio ospedaliero Narni-amelia. Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è quello di fare in modo che in ogni parte del territorio umbro l´offerta dei servizi del sistema sanitario regionale sia sempre della massima qualità". La presidente, riferendosi agli interventi presentati ieri, ha voluto ricordare come rientrino "in quella azione di integrazione tra medicina ospedaliera e medicina di territorio, anticipando così uno degli obiettivi che sarà indicato espressamente nel nuovo Patto per la salute tra Governo e Regioni". "Una volta completati i lavori presentati oggi - ha sottolineato - l´Umbria avrà realizzato quasi definitivamente un programma generale di riorganizzazione e riqualificazione di tutta la rete dei servizi ospedalieri e di medicina territoriale. Dobbiamo, quindi, impegnarci a proseguire lungo questa strada che si è dimostrata giusta e positiva, anche sulla base dei positivi risultati raggiunti dalla sanità umbra. Risultati - ha ribadito la presidente Marini - che sono stati raggiunti grazie ad un lavoro di squadra che ha visto e vede coinvolti tutti i soggetti che operano nell´ambito sanitario, e grazie anche a quella grande capacità di programmazione, sia sanitaria che finanziaria, che l´Umbria ed i suoi amministratori - ha concluso la presidente - hanno sempre dimostrato". |
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SANITÀ: OSPEDALE CIVILE CAGLIARI NON SARÀ ABBANDONATO. PRESTO CONFERENZA DI SERVIZI |
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Cagliari, 23 gennaio 2014 - "L´ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari non sarà abbandonato e conserverà la sua vocazione sanitaria. Presto sarà convocata una conferenza di servizi tra tutti i soggetti che hanno competenza per discutere sul futuro dello storico presidio sanitario del capoluogo sardo". La rassicurazione arriva dall’assessore della Sanità Simona De Francisci, che conferma l’intenzione della Regione di trasformare il polo realizzato dall’architetto Gaetano Cima nel 1844 in un centro geriatrico e in una Casa della salute, nell’ambito della territorializzazione dei servizi sanitari portata avanti in questi anni dalla Giunta regionale. Un dibattito di attualità, anche in vista dell’imminente trasloco dei reparti nei nuovi Blocchi del Policlinico universitario di Monserrato. "Convocheremo una conferenza - annuncia l´assessore - con l´Università di Cagliari, l´Azienda ospedaliero-universitaria e il Comune per discutere insieme i progetti per un’adeguata valorizzazione della struttura. Noi come Regione rilanceremo l’idea di ubicare al San Giovanni un Centro di specializzazione geriatrica, considerato anche il tipo di utenza della zona. In più, pensiamo di farlo diventare il poliambulatorio di Cagliari". L´assessore interviene poi sulle perplessità avanzate da alcuni cittadini, preoccupati per il trasferimento dei reparti al Policlinico: "Capisco i loro timori - sottolinea De Francisci - ma dopo oltre 150 anni di onorata carriera l’ospedale civile non è più in grado di garantire standard di sicurezza adeguati, né per i pazienti né per il personale che ci lavora. Ricordo anche che nel centro di Cagliari opera comunque il Santissima Trinità, che assieme alla Asl 8 stiamo potenziando e in questi anni abbiamo riqualificato. Dunque il capoluogo continuerà ad avere tutti i servizi sanitari, dal pronto soccorso fino alla Geriatria”. Tutte le informazioni sull’ospedale San Giovanni di Dio sono consultabili sempre on line nel sito dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, www.Aoucagliari.it |
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PROGETTI PER LA VITA INDIPENDENTE, UN PROTOCOLLO TRA REGIONE E MINISTERO |
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Firenze, 23 gennaio 2014 – Un protocollo d´intesa tra Regione Toscana e Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per incrementare i progetti in materia di vita indipendente e l´inclusione nella società delle persone con disabilità. E´ stato approvato dalla giunta nel corso della sua ultima seduta. La Toscana aveva partecipato al bando indetto dal Ministero per progetti sperimentali in materia di vita indipendente con 5 progetti, presentati da altrettante Zone/società della Salute: Zona Pisana, Empolese, Grossetana, Mugello, Aretina; per i quali il Ministero prevedeva un finanziamento massimo di 80.000 euro ciascuno. Nell´elenco dei progetti ammessi al finanziamento ministeriale (che in tutto finanzia 41 progetti, per un importo complessivo di 3.200.000 euro) compaiono 3 dei 5 progetti toscani: Zona Pisana, Empolese, Grossetana, con un finanziamento complessivo di 232.463 euro, che verrà ripartito così: 76.800 alla Zona Pisana, 76.800 a quella Empolese, 78.863 a quella Grossetana. L´ammontare complessivo dei tre progetti ammessi al finanziamento è di 297.600 euro: la parte eccedente rispetto al finanziamento ministeriale (circa 65.000 euro) verrà coperta dalla Regione. |
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ACIDO FOLICO 400 MICROGRAMMI NON SOLO IN GRAVIDANZA: ESTENDERE LA FINESTRA TERAPEUTICA A TUTTE LE DONNE IN ETÀ FERTILE |
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Milano, 23 gennaio 2014 – Aprile è il mese dedicato alla Prevenzione dei Difetti Congeniti e della Prematurità. In questa occasione Effik ed Italfarmaco riaprono il discorso intrapreso lo scorso settembre sull’importanza dell’assunzione dell’acido folico durante tutto il periodo fertile della donna. Il messaggio chiave “Estendere la finestra terapeutica” vuole essere un invito a tutte le donne sessualmente attive per agire consapevolmente e assumere preventivamente la giusta dose di acido folico (400 mcg) in modo da ridurre il rischio di difetti del tubo neurale e diminuire l’incidenza di cardiopatie, labbro leporino, prematurità, autismo e ritardo del linguaggio nei loro futuri figli. Anche l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), comprendendo l’importanza della prevenzione delle malformazioni neurologiche, ha inserito l’acido folico a 400mcg, nell’elenco dei farmaci a rimborsabilità totale (classe A). I più importanti esperti del mondo medico ostetrico e ginecologico sottolineano l’importanza di una corretta prevenzione. Maria Pia Pisoni, rappresentante dell’Asbin (Associazione Spina Bifida e Idrocefalo Niguarda) e specialista in Ostetricia e Ginecologia con Alta Specialità nelle patologie dei difetti del tubo neurale materno-fetale presso l’Ospedale Niguarda Ca’granda dichiara: “Basterebbe assumere l’acido folico a 400mcg, tra l’altro farmaco di fascia A, per un periodo più lungo rispetto ai soli mesi iniziali della gravidanza, per contrastare i difetti del tubo neurale nei nascituri: si potrebbe incentivare l’assunzione di tale vitamina nel periodo in cui la donna inizia ad essere sessualmente attiva, senza utilizzare una contraccezione sicura, e promuovere campagne informative anche nei corsi di educazione sessuale delle scuole. Se si pensa all’impatto sociale e al conseguente impegno nella gestione di un bambino nato con una malformazione neurologica come la Spina Bifida in termini di assistenza, di qualità della vita e del caregiver (strutture, tempi, costi) diventa fondamentale riscrivere la storia della prevenzione”. Anche Serena Battilomo, della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, afferma: "L´assunzione dell´acido folico nelle donne in età fertile rappresenta un intervento di prevenzione primaria fondamentale per migliorare la salute della popolazione futura. Il Ministero della Salute già dal 2007 ha sostenuto un programma per l´implementazione di strategie utili a favorire la salute preconcezionale, con particolare riferimento all´assunzione ottimale di acido folico nelle donne in età fertile e nella popolazione in generale.” “In Italia si verificano ogni anno poco meno di 600 casi di Dtn. E’ un dato molto elevato se si considera la “semplicità” della prevenzione: è sufficiente prescrivere alla donna nel periodo fertile 400mcg di acido folico al giorno per ridurre del 72% il rischio di difetti del tubo neurale. Anche altre malformazioni come cardiopatie e labbro leporino potrebbero essere prevenute. Inoltre alcuni studi suggeriscono anche una riduzione del rischio di prematurità, di basso peso neonatale, di autismo e di ritardo del linguaggio” - sostiene Pierpaolo Mastroiacovo, pediatra, epidemiologo e direttore del Centro Collaborativo Oms Icbd (International Centre on Birth Defects and Prematurity) e del progetto www.Pensiamociprima.net Infine, Nicola Colacurci, Delegato Agui (Associazione Ginecologi Universitari Italiani) e Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia presso la Seconda Università degli Studi di Napoli afferma: “In una realtà come quella dell’Unione Europea in cui la pratica della fortificazione degli alimenti con acido folico risulta non percorribile, le linee guida mondiali e quelle italiane suggeriscono la supplementazione, a mezzo farmaco con il dosaggio di 400mcg, come l’unica soluzione per una reale e affidabile prevenzione di specifiche patologie congenite ”. |
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LO SPORT È VEICOLO DI VALORI SANI IL PROGRAMMA PER.LE HA FATTO TAPPA A PESCARA |
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Pescara, 23 gennaio 2014 - Nell´ambito della quinta edizione del Programma Per.le - Percorsi sulla legalità, iniziativa prevista dalla legge regionale 40 del 2004 ed organizzata dalla Regione in collaborazione con l´associazione Codici, l´assessore con delega alla Legalità ed alla Sicurezza del territorio, Carlo Masci, ieri mattina, ha partecipato, a Pescara, presso l´Istituto "Nostra Signora", ad uno dei laboratori didattici inseriti in calendario. Il programma prevede altri quattro incontri (l´ultimo il 7 marzo) prima della giornata conclusiva del 9 maggio in cui si celebra la giornata delle Legalità, dedicata alla memoria del giudice Emilio Alessadrini Per l´occasione, oltre al presidente provinciale di Codici, Domenico Pettinari, sono intervenuti i calciatori del Pescara, Luciano Zauri e Giuseppe Mascara, ed il golfista abruzzese Luca D´andreamatteo, che, di fronte ad una platea gremita dagli alunni dell´Itituto Nostra Signora, hanno dato una testimonianza della propria vicenda umana e professionale anche in rapporto alla legalità ed al rispetto delle regole. "L´educazione alla legalità deve partire fin dall´infanzia poichè non solo abitua i bambini al rispetto delle regole e li aiuta a crescere in maniera più sana - ha dichiarato Masci - ma, al tempo stesso, stimola anche uno spirito emulativo che aiuta l´intera società a crescere in modo migliore. Nei quattro anni precedenti abbiamo coinvolto dei magistrati per accompagnare i ragazzi in questi percorsi di legalità, - ha ricordato Masci - stavolta, invece, abbiamo puntato sullo sport perchè lo sport non è solo competizione ma è storia, cultura, tradizione, identità ed ha un linguaggio universale. Chi fa sport impara fin da subito che i risultati si possono ottenere solo con il sacrificio e rispettando l´avversario. Questo è il messggio che stiamo portando nelle scuole attraverso testimonial del mondo dello sport che si fanno onore a livello nazionale ed internazionale". |
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POST OLIMPICO: LA REGIONE PIEMONTE RIBADISCE L´IMPEGNO CORALE PER CHIUDERE LA QUESTIONE PISTA BOB DI CESANA IN TERMINI POSITIVI PER IL TERRITORIO |
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Torino, 23 gennaio 2014 - Una soluzione rapida e condivisa con tutti gli enti coinvolti senza aggravi di costi per le casse regionali: è quanto ha auspicato l’assessore al Post Olimpico della Regione Piemonte, Roberto Ravello, al termine dell’incontro sul ripristino della pista di bob di Cesana, svoltosi oggi nel palazzo della Regione. Erano presenti alla riunione anche il sindaco di Torino Piero Fassino, gli assessori del capoluogo piemontese Stefano Lo Russo, con delega al Post Olimpico, e Stefano Gallo, con delega allo Sport, il vice presidente e assessore allo Sport della Provincia di Torino Gianfranco Porqueddu, il vice segretario del Coni Carlo Mornati, il presidente della Fondazione Xx marzo Valter Marin e il sindaco di Cesana Lorenzo Colomb. L’assessore Ravello ha ribadito l’impegno a definire e chiudere la questione relativa alla riattivazione della pista di bob di Cesana in termini positivi per il territorio, alla luce degli elementi di grande rilancio e delle opportunità che possono derivare dalle attività del Coni. Nell’ottica della partecipazione di tutti gli attori coinvolti, molto significativa è stata la partecipazione della Direzione regionale allo Sport in relazione alle possibilità di incentivare l’interazione con le federazioni degli sport invernali. “Siamo disposti a cogliere ogni possibilità – ha aggiunto Ravello – e accogliamo la proposta del presidente Marin di farsi parte attiva nei confronti di Scr per addivenire ad un quadro economico più preciso”. Si conferma, quindi, la strategia dell’impianto a fronte della verifica delle condizioni finanziarie per la gestione dell’opera, ricordando che, come ha sottolineato Ravello, “ci troviamo in un quadro economico difficile, ma consideriamo prioritario seguire tutte le strade per contribuire, attraverso il sostegno del turismo e delle attività sportive, alla crescita economica della valle”. |
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SOCHI. TERRORISMO: MINACCE INACCETTABILI |
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Milano, 23 gennaio 2014 - "Le Olimpiadi sono il momento culmine dell´attività agonistica di ogni sportivo, di qualsiasi appartenenza religiosa, credo politico, o provenienza etnica. Proprio per il suo intrinseco messaggio di fratellanza, unito ad una sana competizione sportiva, vanno rispettate". Lo ha detto l´assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi, ex canoista pluricampione olimpionico, commentando la notizia delle presunte minacce terroristiche ricevute stamane dal Coni e da altri Comitati Olimpici. "In attesa che le autorità competenti accertino la reale consistenza delle minacce ricevute - ha concluso Rossi - esprimo la mia solidarietà al presidente del Coni Giovanni Malagò e a tutti gli atleti, tecnici e dirigenti, che ci rappresenteranno a questa Olimpiade". |
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CULTURA-SPORT: FVG, ORA FINANZIAMENTI PIÙ ACCESSIBILI |
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Pordenone, 23 gennaio 2014 - Le scelte e le strategie della Regione nei diversi ambiti della cultura e le aspettative della città di Pordenone, che ospita numerose attività, eventi, iniziative anche di respiro regionale, ma anche le attese del pubblico che raggiunge la città in occasione delle manifestazioni più importanti sono i temi trattati nel corso della visita resa dall´assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, al sindaco Claudio Pedrotti. Il primo cittadino di Pordenone ha affermato di condividere il metodo perseguito da Torrenti per il riordino del sistema della concessione dei finanziamenti che, ha ricordato, ha individuato il modello dei bandi per l´accesso ai contributi da parte dei soggetti non beneficiati dagli stanziamenti già definiti. Bandi, ai quali potranno accedere tutti i soggetti interessati. La Regione, come ha precisato Torrenti, sta definendo nel contempo criteri ben precisi per l´assegnazione delle somme stanziate ma, soprattutto, intende cogliere l´occasione della particolare congiuntura economica, che comporta la necessità di rivedere i meccanismi di spesa delle somme disponibili in tutti i settori della pubblica amministrazione, per riordinare leggi e regolamenti che normano il settore della cultura e anche quello sportivo. Torrenti, ha poi ricordato che i finanziamenti previsti nella Finanziaria 2014, come per gli altri settori di competenza della Regione, saranno erogati, parte nel primo semestre di quest´anno, parte dopo la manovra di assestamento di bilancio. Per agevolare i soggetti aventi diritto ad accedere ai finanziamenti, in considerazione della nuova calendarizzazione delle erogazioni, che è motivata dalla necessità di ottemperare al patto di stabilità, la Regione, normerà nuovi termini di spendibilità dei contributi. Nel corso della riunione, alla quale ha partecipato l´assessore comunale alle Attività culturali, Claudio Cattaruzza, Torrenti ha avuto modo di illustrare le modalità con le quali saranno assegnati i contributi nel settore sportivo (sono stati previsti anche benefici a copertura delle spese di trasferta delle formazioni principali delle diverse discipline a squadre), in quello dei teatri (in modo particolare si è parlato del Verdi di Pordenone) , degli Istituti storici, delle orchestre. I relativi bandi saranno resi noti entro il mese di marzo. Successivamente, i soggetti interessati avranno a disposizione un mese per la presentazione delle domande, a partire dalla pubblicazione degli stessi bandi sul Bollettino Ufficiale della Regione (Bur). Saranno privilegiate, ha aggiunto Torrenti, le domande presentate da aggregazioni di soggetti. |
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