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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Febbraio 2014
SCOPERTA NEL VENEZIANO NECROPOLI DEL III SEC. D.C.  
 
Gruaro (Venezia) , 25 febbraio 2014 - Un imponente complesso monumentale funerario del Iii secolo d.C. In ottimo stato di conservazione è stato scoperto nel corso di una campagna di scavo a Concordia Sagittaria, fuori dalle antiche mura di quella che fu la colonia romana di Iulia Concordia. I risultati della ricerca archeologica e la valenza dei resti di quella che si può definire una “piccola Pompei alluvionale” sono stati illustrati nel corso di una visita guidata al cantiere di restauro a Gruaro (Venezia). Sono intervenuti Clara Peranetti, Dirigente Unità Complessità Progetti strategici e politiche comunitarie Regione del Veneto, Alberto Vigoni, archeologo e consulente scientifico dello scavo per conto della Regione e Federica Rinaldi della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto. Erano presenti anche il sindaco di Concordia Sagittaria Marco Geromin e Giuseppe Bellotto proprietario dell’area di scavo messa a disposizione gratuitamente. Lo scavo archeologico, finanziato e coordinato dalla Regione del Veneto attraverso fondi comunitari, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, ha riportato alla luce l’intero complesso che comprendeva un podio in blocchi calcarei alto quasi due metri e lungo sei, con i resti di due eleganti sarcofagi sulla sommità, due sarcofagi in pietra poco distanti (il cui contenuto è stato ispezionato nel corso della ricerca), il basamento di un terzo, oltre a resti di una precedente necropoli databile alla fine del I secolo a.C. Eccezionale è il rinvenimento di un frammento di iscrizione che sembra dare un volto al committente dell’imponente manufatto di oltre 1500 anni fa. È la prima volta dall’Ottocento che viene recuperato in situ un sepolcreto di queste dimensioni e in buono stato. Come accadde a Pompei, la sua conservazione si deve a una calamità naturale: nel V secolo d.C. Più alluvioni ricopersero l’area con uno strato di sabbia e detriti, rendendola inaccessibile. L’intervento è realizzato nell’ambito di “Shared Culture - Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio condiviso”, di cui la Regione del Veneto è partner, e finanziato attraverso il Programma europeo per la cooperazione transfrontaliera Italia-slovenia 2007-2013. Il Progetto E La Sua Valenza - Un imponente complesso monumentale funerario dell’inizio del Iii secolo d.C. In ottimo stato di conservazione è stato scoperto nel corso di una campagna archeologica a Concordia Sagittaria, lungo il tracciato dell’antica Via Annia, fuori dalle mura di quella che fu la colonia romana di Iulia Concordia. Lo scavo, effettuato tra dicembre dello scorso anno e gennaio, e da fino a domenica 23 febbraio meta di visite guidate organizzate dalla Regione del Veneto, ha permesso di recuperare un monumento funebre caratterizzato da un podio in pietra d’Istria, alto complessivamente quasi 2 metri con base di 6,5 metri per 1,8 metri, su cui poggiavano due eleganti sarcofagi gemelli in marmo preconnesio decorato. Di uno si conserva per intero il coperchio fregiato con testa di Medusa su uno dei timpani. Eccezionale è stato il ritrovamento di un’iscrizione che sembra attribuire un nome al committente del monumento funerario. Potrebbe essere un alto funzionario dell’imperatore romano in terra veneta, Titus Vettius, l’illustre personaggio che oltre 1500 anni fa ne ha ordinato la costruzione, fuori dalle mura dell’antica città. È la prima volta dall’Ottocento che viene recuperato in situ un sepolcreto di queste dimensioni e in buono stato. La conservazione si deve, come accadde a Pompei, a una calamità naturale: nel V secolo d.C. Più alluvioni ricopersero l’area con uno strato di sabbia e detriti alti fino a 90 centimetri, rendendola inaccessibile a predoni e protetta dalle condizioni atmosferiche. Lo scavo archeologico, finanziato e condotto dalla Regione del Veneto attraverso i fondi comunitari nell’ambito di “Shared Culture - Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio condiviso”, sotto la direzione scientifica di Federica Rinaldi della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, e oggetto di una convenzione tra i due enti, ha riportato alla luce l’intero complesso, una sorta di necropoli familiare o clientelare, che comprendeva sicuramente altri quattro sarcofagi posizionati, probabilmente in un secondo momento, poco distante dal monumento funerario principale, di cui due rinvenuti praticamente integri nell’involucro. Uno di questi riporta l’iscrizione “Il padre Publio Firmiteius Redentor al figlio dolcissimo che visse diciotto anni”, struggente ricordo di un ragazzo morto prematuramente. I reperti, alcuni di notevoli dimensioni tra cui il podio e i due sarcofagi superstiti (che a dicembre sono stati ispezionati nel contenuto), sono stati successivamente asportati dal sito originario per la fase di studio, la ricomposizione grafica della loro collocazione primitiva e il restauro. Il basamento del monumento principale fu infatti disgregato nel corso del V secolo d.C., dopo l’abbandono dell’area, per predarne le parti metalliche (grappe) che tenevano insieme i blocchi, tanto che all’apertura dello scavo i reperti si presentavano come un ammasso informe di pietre. La disposizione originaria del podio e dei sarcofagi, ricomposta in laboratorio, ricrea l’imponente “quinta” lineare del complesso monumentale costruito per essere ben visibile dalla strada principale dell’antica colonia, il cui tracciato originario corre a 14 metri a nord dal complesso funerario. Lo scavo ha permesso inoltre di ricostruire la sequenza stratigrafica della necropoli occidentale concordiese. Sotto al monumento funerario sono stati individuati alcuni resti di murature funerarie della fine del I secolo a.C. L’area fu spianata tra Ii e Iii secolo d.C. Per far posto al grande monumento funebre, successivamente ampliato con altri sarcofagi, i due superstiti furono riutilizzati nel Iv secolo d.C. Come ossari. Sempre in questo periodo, intorno al monumento furono deposte numerose altre sepolture in semplice fossa o in anfora: nell’indagine ne sono state scavate oltre cinquanta. Secondo la ricostruzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, “si tratta di un rinvenimento eccezionale, sia per la monumentalità e le condizioni conservative del manufatto che per le nuove ed aggiornate informazioni fornite dall’indagine in merito alle necropoli della colonia romana, fino a ora note principalmente dagli scavi ottocenteschi”. L’esistenza di un monumento funerario a ovest del centro urbano di Concordia Sagittaria fu scoperta casualmente nel corso di una campagna di scavo del 2009 per verificare l’antico tracciato della Via Annia, ma fino a oggi non se ne conoscevano le reali dimensioni e l’importanza. All’epoca furono rinvenuti una serie di blocchi e alcuni reperti, ma per mancanza di fondi l’indagine fu interrotta.  
   
   
BENI CULTURALI: PALMANOVA È UN VALORE PER TUTTO IL FVG  
 
Trieste, 25 febbraio 2014 - "La Giunta regionale ha piena consapevolezza del valore straordinario che Palmanova rappresenta per tutto il Friuli Venezia Giulia". Lo afferma l´assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti replicando al consigliere regionale Cristian Sergo, il quale lamenta che lo stesso assessore sarebbe rimasto in silenzio dopo il crollo di una porzione di terrapieno e del bastione seicentesco di Palmanova. "Dopo il crollo, la Giunta ha parlato subito ed al massimo livello, con la presidente Debora Serracchiani, la quale - ha ricordato Torrenti - ha assicurato che sosterremo le richieste d´interventi straordinari avanzate dal Comune al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo". "Va poi ricordato che la candidatura seriale transnazionale a patrimonio dell´Umanità delle ´Opere di difesa veneziane tra il Xv e il Xvii secolo´, tra cui Palmanova, è entrata ufficialmente nella ´tentative list´ dell´Unesco. E questo risultato si deve anche all´impegno espresso dalla presidente della Regione e dall´intera Giunta", ha segnalato Torrenti. "I risultati potrebbero essere addirittura migliori - ha osservato l´assessore Torrenti - se dall´opposizione, in circostanze come queste, si scegliesse di utilizzare tutti gli strumenti propri di una consistente forza politica, al fine di rafforzare l´azione della Giunta su un obiettivo condiviso".  
   
   
PITTELLA: VITTORIA DI ARISA È MOTIVO DI ORGOGLIO PER BASILICATA  
 
Potenza, 25 febbraio 2014 - "La vittoria della giovane Arisa al Festival di Sanremo non può che essere motivo di soddisfazione ed orgoglio per la terra lucana. Esempio di come le capacità, la caparbietà e il talento prima o poi vengano premiati. Nonostante difficoltà e percorsi "controvento", appunto. Un successo che acquista un valore particolare se si pensa che la giovane di Pignola ha cominciato il suo percorso artistico partecipando al Progetto ´Basilicata Rock Basilicata Pop´, promosso anni fa dal Dipartimento Formazione e Lavoro della Regione. Un motivo in più per continuare a credere che gli investimenti in cultura e formazione dedicati ai giovani talenti possono diventare in molti casi occasioni di successo. A lei, che è ambasciatrice in Italia e non solo della lucanità, delle doti e dei valori unici della nostra terra, vanno i miei più sinceri complimenti e gli auguri per altre belle vittorie".  
   
   
CALABRIA: PRESENTATO IL BANDO DI VALORIZZAZIONE SUI BENI CULTURALI ATTUALMENTE IN PRE-INFORMAZIONE  
 
Catanzaro, 25 febbraio 2014 - L´assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, illustrando agli oltre 100 proprietari dei beni culturali potenziali beneficiari il bando di valorizzazione di 8 milioni di euro che e´ attualmente in pre-informazione sul sito www.Regione.calabria.it/istruzione, ha sostenuto che "i beni culturali da soli non producono reddito, anzi rappresentano un costo. Appunto per questo e´ fondamentale la loro valorizzazione. Appunto per questo – ha aggiunto -, la Regione Calabria ha emanato il primo bando sulla valorizzazione dei beni culturali, anche in conseguenza dell´Accordo sottoscritto nel marzo dell´anno scorso tra il Presidente Giuseppe Scopelliti e il Ministro Lorenzo Ornaghi". All´iniziativa, che si e´ svolta alla Fondazione "Terina" di Lamezia Terme, ha partecipato anche il Direttore regionale dei Beni Culturali Francesco Prosperetti. Nell´occasione e´ stata sottoscritta l´intesa tra la Regione e i singoli proprietari dei beni: Stato, Province, Comuni e Curie vescovili. I beni oggetto di valorizzazione allegati al bando sono stati individuati in quanto finanziati dalla Regione Calabria con i fondi europei dal 2000 al 2013. L´occasione della presentazione del bando e´ stata anche l´occasione per l´Assessore Caligiuri di fare il punto sullo stato dell´arte degli investimenti, delle opportunità, delle prospettive e dei rischi che riguardano questo importante settore economico e culturale anche della Calabria. Caligiuri in particolare si e´ soffermato sulla redazione dei piani regionali dei beni culturali che hanno indirizzato oltre 45 milioni di euro su aree archeologiche, castelli, chiese, palazzi e impianti di archeologia industriale. Ha quindi evidenziato l´importanza per tutta la cultura italiana della riapertura della sala dei bronzi del Museo nazionale di Reggio Calabria che in meno di due mesi ha avuto più di 25 mila visitatori e altre decine di migliaia sono già prenotate, a cominciare dalle scuole della Calabria che sono state invitate a questa visita di istruzione sia dalla Regione che dal Ministero. Infine, Caligiuri, ha anche ricordato “il prossimo inizio dei lavori nel Parco archeologico di Sibari, già adesso e´ in parte visitabile, a cura del Ministero del Beni Culturali a cui la Regione Calabria ha indirizzato i fondi relativi”.  
   
   
CULTURA FVG: CORMONS IN SINTONIA CON LO SVILUPPO  
 
 Cormons, 25 febbraio 2014 - "Le manifestazioni culturali di rilievo organizzate a Cormons sono in sintonia con gli indirizzi di sviluppo della produzione e dell´offerta culturale che la Regione persegue: sono di qualità, attraggono flussi turistici e quindi hanno una ricaduta economica sul territorio e dimostrano la capacità organizzativa e sinergica di una determinata comunità". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Cultura e allo Sport Gianni Torrenti all´incontro, che si è svolto con l´Amministrazione comunale di Cormons (Go), al quale hanno partecipato il sindaco Luciano Patat e gli assessori Alessandro Pesaola, Lucia Toros e Giorgio Cattarin. All´esponente della Giunta regionale sono stati presentati i capisaldi identitari (ambiente, vino e cultura) della cittadina del Collio. Oltre al Teatro comunale, che rappresenta una realtà importante e radicata nell´Isontino, al Museo civico del territorio e al Festival internazionale della Poesia, l´offerta culturale di Cormons è conosciuta per i Festival Jazz&wine, che richiama in prevalenza visitatori stranieri, e Cormonslibri, del quale gli incontri con gli autori e i personaggi del mondo dell´informazione sono molto seguiti. La visita dell´assessore Torrenti, che ha espresso parole d´apprezzamento per il lavoro lì svolto, ha posto le basi per un rapporto di collaborazione con l´Amministrazione regionale. Per quanto riguarda i contributi per l´attività, l´assessore Torrenti ha ricordato come la Regione nel 2013 ha aumentato, nonostante il dimezzamento delle risorse disponibili, i finanziamenti alle associazioni Artistiassociati e Controtempo ed ha garantito la massima attenzione alle manifestazioni cormonesi. All´incontro, che si è svolto nel segno della cordialità e del reciproco rispetto, l´esponente della Giunta regionale ha spiegato nel dettaglio le linee di sviluppo della politica regionale per la cultura e lo sport: tra l´altro, l´Amministrazione regionale cercherà di premiare l´aggregazione tra le associazioni finalizzata alla presentazione di specifici progetti di collaborazione. Gli amministratori di Cormons hanno illustrato all´interlocutore anche le iniziative e i progetti riguardanti gli impianti sportivi esistenti sul territorio comunale: il posizionamento di un campo sintetico che permetta ai ragazzi di praticare lo sport anche in condizioni climatiche avverse, opere di manutenzione al Palazzetto dello Sport e la copertura di un´area tennistica. Ricordando le centinaia di pratiche concernenti gli interventi agli impianti sportivi del Friuli Venezia Giulia, bloccate dal Patto di stabilità, l´assessore Torrenti ha sottolineato come la disponibilità di spazi finanziari nel 2014 e nel 2015, siano fondamentali per la possibilità di ottenere i finanziamenti.  
   
   
CULTURA, BARCA: “DA BOLOGNA PARTE SFIDA PER AMMINISTRAZIONE ALLEATA CITTADINI”  
 
Roma, 25 febbraio 2014 - "Accolgo la sfida e ringrazio il sindaco di Bologna Virginio Merola per il dono ‘simbolico’ del primo regolamento comunale sull’amministrazione condivisa per la cura dei beni comuni urbani”. Lo dichiara l´Assessore alla Cultura di Roma Capitale Flavia Barca, intervenendo stamattina al convegno svoltosi a Bologna ‘Regole nuove in comune, per un’amministrazione condivisa’. "L’esperienza di Bologna è importante – prosegue - perché lancia un metodo di lavoro che, sono convinta darà importanti frutti anche a Roma e spero contagi in maniera costruttiva molti altri Comuni italiani. E´ mia intenzione, infatti, contribuire alla sperimentazione di questo modello nella mia città con riguardo agli spazi e ai beni culturali. Vorrei che, come si è fatto a Bologna prima di arrivare alla stesura di regole nuove, che per forza di cose dovranno essere parzialmente diverse, sia per la natura dei beni, sia per la peculiarità del contesto romano, si sperimentasse dal basso questo modello aprendo tre laboratori in tre municipi diversi o su tre ambiti diversi. Ci sono infatti tanti spazi abbandonati sparsi per la città. Questi potrebbero essere oggetto di riappropriazione da parte della comunità degli artisti e degli operatori, come dei cittadini che vogliono coltivare le proprie passioni e i propri talenti. Costruendo una alleanza tra comunità e amministrazione è possibile restituire questi spazi a finalità di interesse generale e per attività di fruizione collettiva facendone un volano per la creazione di un ecosistema culturale che può diventare la base di ripartenza per uscire dalla crisi. Il secondo esempio – aggiunge - potrebbe essere quello delle ville e dei parchi storici. Abbiamo una fittissima rete di ville e parchi storici che a Roma costituiscono lo strumento principale per fare in modo che i cittadini soddisfino appieno la sete di vita all´aria aperta. Su questo sto lavorando con la mia collega, l´Assessore all´Ambiente Estella Marino. Insieme vorremmo fare in modo che le ville storiche diventino il campo di sperimentazione di un nuovo modello di gestione condivisa, innovativa, sostenibile ed economicamente in equilibrio come avviene in tante altre grandi metropoli. L´esempio al quale vogliamo ispirarci è quello di Central Park, un motore inesauribile di benessere urbano. E gli spazi dentro le ville potrebbero diventare anche incubatori di nuova creatività e nuova imprenditorialità culturale. Non solo, ma i beni presenti all´interno delle ville potrebbero essere oggetto di schemi di finanza di progetto, attraverso i quali consentire a imprenditori privati di gestire ed erogare servizi alla collettività destinando parte dei proventi derivanti dai rapporti con i privati al finanziamento delle misure necessarie alla salvaguardia e al miglioramento della qualità del sistema delle ville e dei parchi storici. Il terzo esempio potrebbe essere la cura delle aree archeologiche. In questo caso costruiamo su buone prassi già esistenti e su una capacità di gestione di questi processi di condivisione amministrativa che la Sovrintendenza Capitolina e Zètema hanno messo in campo già da diversi anni. Si tratta di mettere a sistema e fare di questa sinergia un modello stabile di governo e gestione delle aree archeologiche. Naturalmente si tratta di una alleanza e di un partenariato che si fonda su una ben definita ripartizione dei compiti. Il "pubblico" non si deve ritrarre e il "civico" deve aggiungere, integrare, aggregare energie, risorse, idee, servizi che altrimenti non verrebbero offerti. Voglio ringraziare dunque il Comune di Bologna, la Fondazione del Monte (una fondazione di origine bancaria) e Labsus (una associazione culturale non profit) per aver concepito e condotto a termine un esperimento e un progetto così importante per le città italiane e per il Paese tutto. E´ il segnale che – conclude - quando istituzioni e società civile collaborano e fanno squadra/sistema/rete, l´innovazione e la modernizzazione del Paese diventa un´impresa possibile e divertente da realizzare".  
   
   
TEATRO: IL "VERDI" DI PORDENONE HA I CONTI IN ORDINE E PROGETTI CONDIVISIBILI  
 
Udine, 25 febbraio 2014 - "Il progetto di sviluppo del Teatro Verdi emerso nella relazione programmatica e gestionale è ben in linea con le priorità che la Regione aveva indicato, ossia la sobrietà di spesa e la gestione attenta alla qualità e soprattutto alla definizione di una precisa identità, con una programmazione differenziata che eviti la sovrapposizione di eventi e spettacoli tra i vari Enti teatrali". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti commentando l´esito dell´Assemblea dei soci del Teatro Verdi di Pordenone riunitasi alla presenza, tra gli altri, di Giovanni Lessio ed Emanuela Furlan, presidente e direttore organizzativo del Teatro comunale. "Ho constatato obiettivi chiari rispetto alla definizione del ruolo che il Verdi vuole, come Ente e contenitore di eventi per tutto il territorio. È importante che i teatri abbiano tutti una forte identità, in modo da offrire al pubblico occasioni diverse e permettere così di sviluppare ognuno un´attrattiva sovraregionale", ha precisato Torrenti. Da questo punto di vista, è stato sottolineato, il Teatro di Pordenone può vantare un´attenzione crescente da parte del pubblico che proviene dal vicino Veneto. Anche i conti del Verdi risultano in ordine. "Il Teatro ha presentato un bilancio in pareggio", ha riferito Torrenti, accogliendo con favore la dichiarata volontà dei vertici di procedere anche ad una maggiore trasparenza nella comunicazione dei dati economici e di gestione nei confronti del pubblico. Buone risultano anche le collaborazioni con i partner privati, "segno che le aziende del territorio hanno accolto la sfida di sostenere questa istituzione culturale", ha commentato Torrenti. In occasione dell´Assemblea, infine, l´assessore regionale ha illustrato la volontà della Regione rispetto all´Accordo quadro che riguarda la circuitazione di opere liriche nei teatri "Verdi" di Pordenone e "Giovanni da Udine" di Udine.  
   
   
CULTURA LE MOSTRE DEL 2014 E LE ANTICIPAZIONI DEL 2015 TRE PALINSESTI PER SCANDIRE IL PERCORSO ESPOSITIVO. IL PRIMO IN CALENDARIO È LA “PRIMAVERA DI MILANO” CON PIERO MANZONI, BERNARDINO LUINI E BRUNO MUNARI  
 
Milano, 25 febbraio 2014 - “Tre grandi palinsesti tematici scandiscono il percorso espositivo della città di Milano fino a Expo 2015", ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, presentando alla stampa le mostre che saranno ospitate nelle sedi espositive del Comune nel 2014 e illustrando alcune anticipazioni del programma per il semestre di Expo. “Abbiamo voluto dare al programma un approccio sistemico basato su due differenti criteri – ha spiegato l’assessore Del Corno –. Innanzitutto la creazione di tre filoni tematici fortemente connessi a Milano, alla sua storia e al suo presente, sui quali incardinare importanti progetti espositivi". Prima in ordine di tempo la “Primavera di Milano", dedicata a tutti gli artisti che hanno reso grande la nostra città grazie al loro contributo in termini di creatività e di crescita artistica e culturale, come Piero Manzoni, Bernardino Luini, Bruno Munari; in autunno, in occasione del semestre italiano di presidenza dell’Ue, un altro filone tematico sarà declinato nel programma di “Milano cuore d’Europa", il cui programma espositivo prevede il tributo ad alcuni importanti artisti che impersonano la molteplice identità europea; infine, con “Expo in città 2015" prenderà forma il grande palinsesto culturale che animerà la città durante i sei mesi di Expo, con proposte espositive destinate al grande pubblico internazionale. “In secondo luogo, per costruire il programma abbiamo lavorato ad un approccio che prevede l’interazione e il dialogo tra le varie sedi espositive e museali milanesi, in un gioco di richiami continui che consente di approfondire le tematiche proposte. Così si realizza un fil rouge di ogni singolo palinsesto attraverso più progetti espositivi". I temi di ogni palinsesto trovano quindi spazio in diversi luoghi della città, abitando prima l’una poi l’altra sede espositiva: Palazzo Reale, Castello Sforzesco, Museo del Novecento, Gam | Galleria d’Arte Moderna, Palazzo della Ragione, Palazzo Morando | Costume, Moda, Immagine, Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento, Museo di Storia Naturale, Acquario Civico. La collaborazione con importanti istituti di cultura di tutto il mondo conferma il taglio internazionale e la grande qualità delle mostre proposte: tra le molte, quella con il Museo delle Belle Arti di Bruxelles per la retrospettiva di Chagall, con il museo Kröller-müller di Otterlo per la mostra dedicata a Van Gogh, con il Belvedere di Vienna per ‘Klimt. All’origine di un mito’; con il Louvre, il Museum of Fine Arts di Houston, la National Gallery di Washington e altri ancora per il grande progetto dedicato a Bernardino Luini. “Il programma che presentiamo vede altresì significative presenze di opere delle nostre collezioni museali in molti dei progetti espositivi che verranno ospitati nei nostri spazi nei prossimi mesi – ha sottolineato l’assessore Del Corno –. Non un caso, ma un’intenzione precisa: quella di valorizzare il patrimonio artistico milanese rivelandone il grande potenziale iconico, che sarà amplificato nel palinsesto culturale di Expo 2015. Una politica d’attenzione alle collezioni milanesi che dà i suoi frutti già nella programmazione 2014 con importanti presenze nel percorso espositivo delle mostre dedicate a Piero Manzoni, Bernardino Luini, Giovanni Segantini e Lucio Fontana; ma che contribuirà con presenze ancora più significative nei progetti previsti durante il semestre di Expo, soprattutto ne “Il Museo dei Musei", il grande progetto che proporrà - attraverso i capolavori di Museo del Novecento, Gnam di Roma, Mart di Trento e Rovereto, Gam di Torino, Ca’ Pesaro-gam di Venezia – la massima espressione della ricerca artistica novecentesca italiana inserita nel percorso espositivo del Museo del Novecento.  
   
   
IL CARNEVALE ANIMA LA PIAZZA. PROGETTO REGIONALE 2014  
 
Venezia, 25 febbraio 2014 - E’ iniziato ieri il programma delle iniziative della manifestazione “Carnevale si anima la piazza 2014”, seconda tappa del progetto Cultura e Territorio – Fuori Teatro della Regione del Veneto, ideato e realizzato con la collaborazione di Arteven Circuito Teatrale Regionale e aperto lo scorso dicembre da “Natale con un sorriso”. Per il periodo carnevalesco sono in calendario dodici appuntamenti gratuiti in altrettante località venete in varie province, con spettacoli dal vivo. “Stanno riscuotendo grande successo i progetti in rete ideati per il territorio che vedono collaborare gli Enti Locali su obiettivi comuni - sottolinea Marino Zorzato vicepresidente e assessore alla cultura e allo spettacolo della Regione – e in questa direttrice si innesta la nuova edizione di “Carnevale si anima la piazza”. Anche in momento difficili per l’economia e per il tessuto sociale, lo spettacolo e la cultura in generale offrono occasioni per non perdere il senso della socializzazione e favorire l’incontro tra le persone. Gli spettacoli di questa edizione si richiamano soprattutto al nuovo Teatro Circo per animare in maniera festosa il periodo dedicato al carnevale, rivolgendosi alle famiglie per passare qualche ora di serenità nell’ambito delle comunità locali. L’articolato progetto regionale che porta il Teatro di qualità nei luoghi spesso poco raggiunti proseguirà più avanti con gli appuntamenti di “Primavera fioriscono letture”, eventi dedicati alla letteratura e ai grandi interpreti, migliorando ancor più il decentramento e la capillarizzazione della diffusione della cultura” Il ricco programma di “Carnevale si anima la piazza 2014” è iniziato domenica 23 febbraio a Scorzè (Venezia) con lo spettacolo “Spassi da gigante” del Teatro Invisibile e si concluderà domenica 16 marzo a Negrar (Verona) con le avventure di Fanfurla portate in scena dall’Allegra Brigata.  
   
   
SANREMO, NUOVE PROPOSTE, IL PREMIO LUZZATI 2014 A ROCCO HUNT. RICONOSCIMENTO DI ASSOMUSICA ANCHE A BEATRICE TRAVALCA PER “PRONTO SOCCORSO“ DELLA VOCE ALL´ARISTON  
 
Sanremo, 25 febbraio 2014 - Rocco Hunt, vincitore delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo con la canzone "Nu journo buono" ha ricevuto, al termine della quarta serata, sul palco dell´Ariston il Premio Emanuele "Lele" Luzzati assegnato anche quest´anno dalla Regione Liguria. La ceramica artistica è tratta dal logo e dal manifesto ufficiale che il grande scenografo e illustratore genovese realizzò, pochi mesi prima della sua comparsa, per la 57 ^ edizione del Festival di Sanremo, praticamente l´ultima opera di Luzzati. Il premio "vuole testimoniare la vitalità della tradizione della ceramica ligure e la creatività solare di un artista da sempre vicino ai giovani di ogni età", si legge nella motivazione. L´iniziativa è ideata dalla Regione Liguria, insieme con il Museo Luzzati di Genova. L´opera è stata realizzata nella fornace di Celle Ligure (Savona) da Marcello Mannuzza, per venticinque anni collaboratore dell´artista scomparso sette anni fa. Sempre al Festival di Sanremo, nel pomeriggio, Rocco Hunt. Nel pomeriggio, il rapper napoletano aveva ricevuto dal presidente Vincenzo Spera il "Premio Assomusica 2014". Un riconoscimento anche a Beatrice Travalca Cutillo, direttore dell´unità operativa di foniatria dell´ospedale di San Martino che da dieci anni, con la collaborazione della Regione Liguria, collabora con il Festival di Sanremo con un laboratorio diventato una sorta di "pronto soccorso" della voce e delle corde vocali per i cantanti e i conduttori.  
   
   
ARISA PREMIATA A SANREMO DA VETRINA TOSCANA  
 
 Firenze, 25 febbraio 2014 - E dopo la vittoria sul palco dell´Ariston, il riconoscimento di Vetrina Toscana. Nella lunga notte che ha fatto seguito al suo trionfo canoro, Arisa ha fatto visita a Casa Sanremo, il luogo che nei giorni della gara ha accolto gli addetti ai lavori con i prodotti Dop e Igp della nostra regione. L´interprete di "Controvento" ha ricevuto una targa ricordo dal presidente dei cuochi toscani, lo chef Franco Mariani, il modo migliore per sottolineare il "fil rouge" che lega la cultura alla musica e all´enogastronomia, che è poi quello che caratterizza Vetrina Toscana, il programma di Regione e Unioncamere Toscana che promuove la rete di botteghe e ristoranti che utilizzano prodotti del territorio. Arisa ha ringraziato la Regione Toscana per la targa su cui era incisa, oltre al logo di Vetrina Toscana, una frase tratta dalla Turandot di Puccini: "Dilegua, o notte! tramontate, stelle! Tramontate, stelle! All´alba vincerò!": una frase appropriata, non solo per l´ora tarda in cui è avvenuta la premiazione, ma anche perché uno dei piatti forti dello chef Mariani è proprio un "intingolo" caro al Maestro Puccini. I tre cuochi di Vetrina Toscana, (insieme allo chef Mariani, del ristorante Nara di Massarosa, i colleghi Claudio Vicenzo del ristorante La limonaia di Prato e Luca Cai dell´Osteria Tripperia il Magazzino di Firenze) sono stati i veri ambasciatori del gusto toscano, che ha trionfato anche durante la premiazione di Arisa, accolta con un menù a base di prodotti Dop e Igp: bruschetta con olio extravergine d´oliva, assaggi di pecorino e prosciutto e straccetti al ragù bianco di chianina di vitellone bianco dell´Appennino centrale con farina di castagne e neccio di Garfagnana.