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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Marzo 2014 |
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BRUXELLES - EUROBAROMETRO: I CITTADINI EUROPEI SONO LARGAMENTE A FAVORE DEGLI ORIENTAMENTI DELLA NUOVA PAC |
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Oltre tre quarti (77%) degli europei ritiene che la Politica agricola comune (Pac) sia vantaggiosa per tutti i cittadini dell´Ue. Oltre il 90% di essi approva i principali orientamenti della nuova Pac, come gli aiuti più equi e più mirati (92%) e la creazione di un vincolo tra gli aiuti finanziari concessi agli agricoltori e il rispetto delle pratiche agricole benefiche per l´ambiente (91% a favore del cosiddetto inverdimento). Queste sono le conclusioni del sondaggio Eurobarometro sulla Pac pubblicato oggi dalla Commissione. Il Commissario responsabile dell´Agricoltura e dello sviluppo rurale, Dacian Cioloþ, ha dichiarato: "Questi risultati confermano l´importanza che gli europei accordano al sostegno all´agricoltura e alle zone rurali. Inoltre rivelano la stretta convergenza tra gli orientamenti della Pac riformata e le aspettative della società civile. Questo legame forte e fondamentale tra cittadini e agricoltori sarà rafforzato con la nuova Pac, che accrescerà e renderà tangibili i benefici sociali, ambientali ed economici dati dall’agricoltura europea alla società europea nel suo complesso e a ciascun contribuente europeo nella sua vita quotidiana". Il sondaggio ha inoltre messo in luce altre tendenze: Gli europei attribuiscono sempre più importanza all´agricoltura, che considerano, insieme allo sviluppo delle zone rurali, come un valore "molto importante per il futuro” (53%, +7 punti rispetto al 2009). Inoltre la stragrande maggioranza dei cittadini europei ritiene importante garantire una varietà di tipi di agricoltura e di prodotti alimentari nell´Unione europea. Oltre l´80% degli europei sostiene gli obiettivi fondamentali della Pac, che si tratti di garantire l´approvvigionamento di prodotti alimentari, sviluppare le zone rurali in maniera più equilibrata o sostenere i giovani agricoltori. Questo sostegno è ancora più marcato per quanto riguarda i principali orientamenti dati dalla riforma: il 91% dei cittadini (+4%) approva il vincolo tra gli aiuti finanziari agli agricoltori e il rispetto delle pratiche agricole benefiche per l´ambiente ("inverdimento"); il 92% (+4% rispetto al 2009) vede con favore la concessione di aiuti agli agricoltori in modo più equo e mirato. I cittadini dell´Ue sono in maggioranza favorevoli al sostegno concesso agli agricoltori e alla quota che tale sostegno rappresenta nel bilancio dell´Ue. Il 45% dei rispondenti considera l´importo dell´aiuto concesso agli agricoltori “adeguato”, il 26% “troppo esiguo” e il 13% “troppo elevato”. Il 91% degli europei ritiene importante sostenere le aziende agricole fragili che si trovano ad affrontare condizioni climatiche, sanitarie o economiche difficili; quasi uno su due (48%) definisce tale principio “molto importante”. Il 64% degli europei ha sentito parlare del sostegno che l´Ue concede agli agricoltori nel quadro della Pac; nel precedente sondaggio del 2009, appena il 41% degli europei dichiarava di avere sentito menzionare la Pac in generale1. Gli europei sono in maggioranza (61%) consapevoli del fatto che le entrate del settore agricolo sono inferiori a quelle di altri settori economici. Per quanto riguarda l´informazione dei consumatori, il sondaggio rivela che gli europei sono molto attenti alla qualità dei prodotti alimentari come il latte e alcuni tipi di carne e che nutrono forti aspettative in materia di tracciabilità. La maggior parte di essi (53%) è disposta anche a spendere un po´ di più affinché tali informazioni sull´origine dei prodotti figurino sull´etichetta. Contesto In seguito alla riforma della Pac, la Commissione ha tenuto a interpellare nuovamente i cittadini europei sul tema della politica agricola comune (Pac) e sull´importanza che accordano all´agricoltura nell´Unione europea. Il sondaggio è stato realizzato secondo il metodo dei sondaggi Eurobarometro, tra il 23 novembre e il 2 dicembre 2013, nei 28 Stati membri dell´Ue. Sono stati interpellati 27 919 cittadini di categorie sociali e demografiche diverse. |
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EXPO TOUR BERLINO, MARONI: SARÀ EXPO DELL´INTERA EUROPA |
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"La mia ambizione è che Expo sia l´Expo dell´intera Europa". Lo ha detto il presidente della Lombardia Roberto Maroni, intervenendo all´evento di presentazione di Expo 2015, organizzato da Enit ed Expo all´Ambasciata italiana di Berlino. Nella capitale tedesca, infatti, il 6 e 7 marzo si svolta la quinta tappa del ´World Expo Tour´ della Regione Lombardia. Expo Sarà Occasione Di Sviluppo - "Soprattutto nel settore della proposta turistica - ha detto Maroni, parlando alle Istituzioni e agli imprenditori a Berlino, ai quali ha spiegato che i ritardi sono stati recuperati - io penso che riusciremo a fare di Expo un motivo di sviluppo per le nostre Regioni. Questa è la sfida vera: fare in modo che i benefici di Expo continuino negli anni a venire. Non sempre è stato così noi, ma noi vogliano che Expo Milano 2015 sia una storia di successo. Siamo impegnati in questo e sappiamo che al nostro fianco ci sono tutti i Paesi europei. E´ un´occasione storica e sono certo che ce la faremo". Sicuri Di Vincere Sfida - "In Italia non siamo abituati di solito a finire in tempo - ha spiegato ancora il presidente -, si va sempre oltre. Qui vogliamo sfatare questo mito italiano e arrivare in tempo. Il 30 aprile 2015 deve essere tutto pronto. E´ una sfida per noi, ma sono certo che la vinceremo. Ci stiamo mettendo tutto l´impegno e oggi sono in grado di dire che tutte le Istituzioni italiane sono impegnate per il successo, sarà tutto pronto perché Expo sia una grande festa". |
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EXPO TOUR BERLINO MARONI: SU CIBO REGOLE PIÙ EFFICACI IN UE |
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Berlino/d - All´ambasciata italiana di Berlino, dove si e svolta la presentazione di Expo 2015 in coincidenza con a presenza in città della Fiera internazionale del turismo Itb, il presidente Maroni si è soffermato sui temi della manifestazione di Milano. Sani Stili Di Vita - "´Nutrire il Pianeta´ - ha precisato – non vuol dire solo dare da mangiare a chi non ce l´ha. Per noi significa fare mangiare meglio: stili di vita, educazione alimentare e di conseguenza gestire meglio il welfare, la sanità". "Inoltre, vuol dire combattere la contraffazione alimentare - ha aggiunto, ricordando che ogni anno i prodotti che sembrano italiani ma che non lo sono recano un danno di 60 miliardi all´anno per l´industria italiana. Lotta Alla Contraffazione - "E´ un tema su cui Italia e Lombardia sono molto impegnati - ha sottolineato il presidente -. Governo italiano e Regione Lombardia hanno preso l´iniziativa su questi temi con il Documento strategico che racchiude la nostra visione sul fronte dell´alimentazione, che parla di ´food safety´, ´food security´, ´biodiversità´, ´sostenibilità´, ´fonti rinnovabili´". "Poi, come Regione Lombardia - ha fatto sapere -, abbiamo scritto un documento più specifico sulla lotta alla contraffazione alimentare". Il Tema Delle Regole - "Sto facendo un tour in Europa proprio per chiedere l´adesione a questo Protocollo - ha spiegato Maroni -, un impegno dei Paesi europei e dell´Unione europea per un´azione di civiltà e cultura per mettere al bando il falso, che vuol dire concorrenza sleale per le imprese e rischio per la salute dei cittadini. Noi non temiamo la concorrenza e c´è grande competizione fra le Regioni d´Europa. E´ positiva, perché aiuta a migliorare, però deve essere una competizione leale. Occorre che tutti rispettino le regole e avere regole più efficaci rispetto a quelle che ci sono oggi in Europa è il tema principale per Expo". |
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EXPO TOUR BERLINO: 20 MILIONI DI TURISTI DA INTERCETTARE, PRESIDENTE: CON INDUSTRIA E BELLEZZE STIAMO REAGENDO A CRISI |
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Berlino/d - Alle Istituzioni e ai rappresentanti delle imprese intervenuti alla presentazione di Expo all´Ambasciata italiana di Berlino il presidente Maroni ha parlato della Lombardia come meta turistica e di interesse per gli investitori. "E´ la più importante regione d´Italia e rappresenta il suo motore economico - ha spiegato, ricordando il dato sulla produzione industriale lombarda -: +2,6 per cento per l´ultimo trimestre 2013, contro un calo della produzione industriale italiana del 3 per cento nello stesso anno". "Possiamo dire di avere già intercettato la ripresa? Non lo so. Non voglio dire che la crisi è alle nostre spalle, ma che certamente la regione agisce con grande energia" ha spiegato ricordando che, ad esempio, la Lombardia rappresenta oltre 60 per cento degli investimenti stranieri in Italia. Misure A Favore Industria - "Io sono governatore da un anno – ha puntualizzato Maroni - e ho voluto subito prendere misure, per valorizzare la vocazione della Lombardia con il sostegno all´innovazione di processo produttivo e di prodotto. Abbiamo preso iniziative a sostegno dell´industria lombarda, caratterizzata da una dimensione molto piccola, da strutture vive ed efficace capaci di innovare senza chiedere soldi pubblici". Valorizzare Nostre Bellezze - "La Lombardia - ha proseguito il presidente - è ricca di bellezze naturali: i laghi la pianura, i fiumi. E´ ricca di bellezze culturali: ci sono nove siti Unesco, opere d´arte, strutture; queste bellezze naturali, culturali e artistiche voglio valorizzare durante Expo. In quei sei mesi metteremo a disposizione di chi viene percorsi in tutta la regione, perché voglio che chi verrà a Milano torni. Per questo stiamo migliorando nostra ricettività, sfruttando Expo per valorizzare il nostro sistema turistico lombardo. Questo potrà avere una ricaduta positiva non solo per Lombardia". 20 Milioni Di Visitatori Da Intercettare - "Sono previsti 20 milioni di visitatori, molti di questi verranno per la prima volta a Milano e in Europa e noi abbiamo la straordinaria opportunità di intercettare questo gruppo di visitatori", ha detto il governatore lombardo, ricordando che la Germania è stata fra i primi Paesi ad aderire all´Esposizione di Milano. Domani La Seconda Giornata Del Tour - La quinta tappa del ´World Expo Tour´ a Berlino è proseguita con l´incontro tra il presidente Maroni e il sottosegretario del Governo tedesco all´Economia ed Energia, con delega al Turismo e Pmi, Iris Gleike. Domattina ci sarà la visita agli espositori lombardi all´International tourism borse di Berlino. Alla missione istituzionale della Regione Lombardia partecipa anche l´assessore all´Agricoltura Gianni Fava. |
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EXPO TOUR BERLINO CON SINDACATO DBV PER ANTICONTRAFFAZIONE PROMOZIONE PRODOTTI TIPICI CON BADEN WüRTTEMBERG E 4 MOTORI |
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Berlino/d - "Sono stati due incontri molto positivi, che non esauriscono la missione in Germania, ma che portano al centro di un dibattito condiviso questioni come la tutela dei prodotti agroalimentari, il benessere animale, la lotta alla contraffazione. Non era facile vincere lo scetticismo di un Paese iperliberista come la Germania su aspetti legati alla qualità e al Made in, ma direi che è andata bene". Così l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava ha commentato il risultato della tappa berlinese del World Expo Tour, che ha visto, fra gli altri, due vertici di rilievo con la Dbv (Deutscher Bauern Verband), l´associazione delle imprese agricole tedesche e con la delegazione del Baden Württemberg che, insieme a Lombardia, Catalunya e Rhone-alpes, fa parte dei Quattro Motori d´Europa. Dialogo Con La Baviera - In particolare, il confronto tra l´assessore all´Agricoltura Fava e il vicesegretario generale degli agricoltori tedeschi Udo Hemmerling è stato particolarmente dialettico. "Abbiamo discusso lungamente sui risvolti di un documento anticontraffazione - ha specificato Fava - che non è uno strumento di chiusura del mercato, ma di rafforzamento della competitività delle imprese". All´interlocutore tedesco non è sfuggito il concetto che un indebolimento delle imprese agricole e delle filiere agroalimentari in Italia avrà ripercussioni negative anche per l´export tedesco in Italia. "Ora il confronto passerà alla base federale, nei Lander che costituiscono l´ossatura regionale tedesca - ha riassunto l´assessore lombardo Fava - e prossimamente avremo un dialogo diretto con la Baviera, per entrare più dettagliatamente nei singoli aspetti del documento". Benessere Animale - La Dbv, da parte sua, ha illustrato il protocollo inerente la suinicoltura e l´avicoltura, per premiare gli allevamenti che rispettano formule più restrittive in confronto di quelle comunitarie sul benessere animale. "La concezione è molto simile a quella dei nostri distretti - ha detto Fava - e, aspetto indubbiamente positivo, va riconosciuto il coinvolgimento della gdo nella partnership, esattamente come è avvenuto in Lombardia sul fronte del latte col progetto Latte Onesto di Copagri e Lidl e con il distretto avicolo lombardo, costituito recentemente, che coinvolge l´intera filiera fino alla distribuzione organizzata Italmark". Il progetto tedesco, ha dichiarato Fava, "sarà valutato attentamente dalla Regione Lombardia". Insieme Per La Promozione - Anche l´incontro fra l´assessore Fava e la delegazione del Baden Würrtemberg è stata proficua. "Nei prossimi mesi il presidente della Lombardia Roberto Maroni incontrerà i Quattro Motori d´Europa per discutere di Expo 2015, di scambi culturali e commerciali, tenuto conto che il Lander tedesco è la seconda realtà per export agroalimentare in Italia". Non è tutto. Prossimamente, infatti, sarà organizzata nella sede che il Baden Württemberg ha a Berlino una serata di promozione dei prodotti agroalimentari lombardi di qualità. "Anche in questo caso - ha commentato Fava - abbiamo instaurato da subito un´intesa per una collaborazione proficua tra i Quattro Motori d´Europa, che si consolida in chiave di partnership promozionale sulle eccellenze della Lombardia". |
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EXPO TOUR BERLINO: TRACCIABILITÀ, CRESCE ATTENZIONE ANCHE L´ASSESSORE IN GERMANIA PER PROMOZIONE ESPOSIZIONE 2015 |
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Berlino/d - "Un mercato più complicato, rispetto agli altri che abbiamo visitato. La Germania appartiene da sempre a quella parte di Paesi del Nord Europa che si sono sempre opposti all´individuazione precisa dei prodotti alimentari, all´etichettatura e alla tracciabilità. Oggi però notiamo una certa inversione di tendenza, una nuova sensibilità". E´ quanto ha affermato - in tema di lotta alla contraffazione alimentare - l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, a Berlino, con il presidente Roberto Maroni, per la quinta tappa del ´World Expo Tour´. Tutela Produzioni Condivisa Da Mercato Europeo - Nell´occasione Fava ha incontrato i vertici della Dbv, Deutscher Bauern Verband, Associazione delle imprese agricole tedesche, per una riflessione sulla tutela delle produzioni agroalimentari di qualità. "I Tedeschi - ha aggiunto l´assessore lombardo - hanno capito che la tutela delle produzioni, che per noi è una necessità, è condivisa dal mercato europeo; il rilancio e la tutela dei nostri prodotti potrebbe far bene a tutta l´economia europea. Il nostro progetto per la lotta alla contraffazione è guardato con interesse: io credo che nei prossimi giorni avremo un riscontro positivo". Ricettività A Misura Di Turista - Fava ha partecipato, inoltre, alla presentazione di Expo in occasione della International Tourism Börse, la Borsa internazionale del turismo di Berlino, che rappresenta la maggiore fiera e mercato d´affari del settore. "La Germania guarda con interesse a un´evoluzione di turismo rurale - ha ricordato l´assessore - e anche per questo ci hanno chiesto di spingere verso la piccola accoglienza. Non sono interessati particolarmente ai grandi alberghi. Noi siamo pronti, con oltre 1500 agriturismi, parte del nostro sistema ricettivo regionale, che ha suscitato grande attenzione e interesse". |
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AGRICOLTURA VENETO: PRIMO INCONTRO REGIONI – MINISTRO MARTINA. MANZATO: SBUROCRATIZZAZIONE, ZOOTECNIA E OGM TEMI DA PRIMA LINEA |
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Venezia - “Ascoltare, confrontare ma soprattutto fare quello che serve ai nostri imprenditori agricoli, all’agricoltura e al made in Italy”. Con queste parole l’assessore del Veneto Franco Manzato ha sintetizzato il lavoro, “urgente e indispensabile” che attende Ministero e Regioni per i prossimi mesi, in occasione del primo incontro tra assessori regionali all’agricoltura e il nuovo ministro delle politiche agricole Maurizio Martina. “Abbiamo tutti di fronte un avversario feroce e dannoso – ha sottolineato Manzato – che si chiama burocrazia, rispetto alla quale dalle buone intenzioni dobbiamo davvero passare ai fatti, ma anche in questo caso senza complicazioni burocratiche. Poi avverto con disagio e preoccupazione anche una voglia di ritorno del centralismo, che si è espressa con una penalizzazione per le Regioni del Nord per quanto riguarda la distribuzione delle risorse a livello nazionale”. “Come Veneto, inoltre, abbiamo anche alcune problematiche forti da affrontare, che non sono peraltro locali ma interessano l’economia nazionale. La nostra regione risulterà infatti – ha ricordato Manzato – fortemente impattata dal processo di rimodulazione (regionalizzazione e convergenza) in uno dei settori più rilevanti qual è la zootecnica da carne, già in crisi, per la quale la sensibile riduzione dei pagamenti diretti inciderà fortemente sulla redditività. Occorrerà perciò prevedere meccanismi di compensazione ad esempio mediante un utilizzo strategico del pagamento accoppiato. Stiamo parlando di un settore produttivo nel quale l’Italia sta diminuendo costantemente e da anni la soglia di auto approvvigionamento, scesa ormai attorno al 40 per cento, dove il Veneto è il maggiore produttore nazionale. Ne va della nostra indipendenza e sovranità agroalimentare”. “Un altro tema non eludibile, sul quale peraltro mi trovo d’accordo, e non da oggi, con il ministro, riguarda la coltivazione degli organismi geneticamente modificati. All’italia serve autonomia decisoria, a fronte anche di un made in Italy che è il nostro maggiore comparto di export e ha bisogno di azioni coordinate per la tutela delle coltivazioni convenzionali, biologiche, tipiche e di qualità. Serve infine un confronto – ha concluso Manzato – sulla partecipazione all’Expo 2015 ed al processo di programmazione strategica del Feamp, il fondo europeo per la pesca”. |
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FVG, AGRICOLTURA: CHIESTE AL MINISTRO NUOVE AZIONI ANTI OGM
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Una vera e propria inversione di tendenza rispetto al passato emerge dalla prima riunione degli assessori regionali all´Agricoltura - per il Friuli Venezia Giulia era presente il vicepresidente Sergio Bolzonello - con il neoministro Maurizio Martina che, affrontando le tematiche più urgenti, ha subito aperto ad un maggiore coinvolgimento delle Regioni in tutte le fasi di costruzione e gestione delle politiche agricole e sulla pesca. Una sorta di tavolo permanente sull´agricoltura che si riunisca mensilmente, concertazione strategica preventiva con le Regioni sui provvedimenti relativi alla pesca, accelerazione fino alla definizione entro metà maggio dell´accordo sul primo pilastro della Politica Agricola Comune (Pac) per i sostegni diretti agli agricoltori e, soprattutto, su iniziativa dello stesso Bolzonello nei confronti del ministro, una contromisura governativa sugli Ogm in caso il Tar del Lazio accolga il ricorso di Giorgio Fidenato contro il decreto ministeriale del 12 giugno 2013 che vieta la coltivazione in Italia del mais Ogm. "Ho chiesto a Martina - spiega Bolzonello al termine dell´incontro a Roma - di attivarsi affinché il Ministero predisponga molto velocemente tutte le misure necessarie a bloccare la semina di mais Mon810 nella non auspicata eventualità che il Tar desse ragione a Fidenato nella sentenza attesa fra poche settimane". |
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PESCA: LEGGE EUROPEA; FEDERCOOPESCA BENE OK COMAGRI A VENDITA PRODOTTI PESCA SCIENTIFICA
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“L’emendamento pesca alla Legge europea 2013 consente di colmare un gap tra la normativa comunitaria e quella italiana, che non permette il commercio dei prodotti della pesca effettuata a fini scientifici”. Lo afferma la Federcoopesca-confcooperative commentando il parere favorevole espresso della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati. “Siamo l’unico paese in Europa che si trova in questa situazione. Ci auguriamo che possa essere interrotta questa disparità di trattamento. Non è proponibile che l’Italia si adegui agli standard europei solo in caso di limiti e sanzioni” dichiara l’associazione nell’annunciare che “seguiremo l’iter di un provvedimento che abbiamo fortemente sostenuto, viste le ricadute positive per la categoria”. |
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WORLD EXPO TOUR, ASSESSORE LOMBARDIA INCONTRA SINDACATO AGRICOLO |
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Milano - "Dovremo convincere il mondo agricolo tedesco, tradizionalmente allineato su posizione nordeuropee fortemente liberiste, a sottoscrivere quello che per la Lombardia è un principio di civiltà e riguarda la tutela delle produzioni di qualità e la lotta alla contraffazione alimentare, uno dei temi centrali del World Expo Tour". Lo dice l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, che prenderà parte questa sera e domani alla tappa di Berlino per la promozione di Expo 2015, insieme al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al presidente di Coldiretti Ettore Prandini e a Piero Galli, direttore generale Divisione gestione evento della società Expo 2015. Garantire Filiere In Tutti I Paesi Ue - Per difendere il Made in Italy e, in particolare, quel sistema agroalimentare lombardo che esporta complessivamente 4,8 miliardi di euro e ha nella Germania il secondo mercato di destinazione (12,4%) alle spalle della Francia (14,8%, fonte: Rapporto agroalimentare della Lombardia 2013), l´assessore all´Agricoltura Fava incontrerà domani i vertici della Dbv (Deutscher Bauern Verband), l´associazione delle imprese agricole tedesche omologa di Coldiretti, e la rappresentanza del Land Baden Württemberg, partner della Lombardia all´interno dei Quattro Motori per l´Europa. "Confidiamo nel senso di responsabilità che caratterizza la Germania in Europa e ci attendiamo una risposta positiva sulla lotta alla contraffazione che, di fatto, non tutela solamente l´Italia, ma tutti gli Stati dell´Unione europea e del mondo, a partire dai consumatori - afferma Fava -. Da Bruxelles, Madrid e Parigi abbiamo avuto il pieno sostegno in difesa della qualità dell´agroalimentare e, immaginiamo, riceveremo il medesimo sostegno anche da Berlino". "Il documento anti-contraffazione, d´altronde, non vuole assolutamente limitare la libera circolazione delle merci - spiega l´assessore Fava - ma garantire le filiere agroalimentari di ciascun Paese". |
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AGRICOLTURA, CIA BASILICATA: LE SEI EMERGENZE PRIORITARIE DA AFFRONTARE |
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Aggredire le sei maggiori emergenze (anche attraverso tavoli tematici e tecnici) e accelerare la fase di partenariato e concertazione in vista della scrittura del Psr 2014-2020: è questa la posizione che la delegazione della Cia-confederazione Italiana Agricoltori, formata dal presidente Antonio Nisi e dal direttore Donato Distefano, ha illustrato in un incontro con il neo direttore generale del Dipartimento Agricoltura Giovanni Oliva. Le emergenze indicate – si legge in una nota della Cia - riguardano, nello specifico, nel settore zootecnico il piano smaltimento reflui e l’adeguamento funzionale delle aziende (la Cia propone uno specifico Bando per venire incontro alle esigenze degli allevatori); la sburocratizzazione in materia di controlli con l’introduzione del Registro unico e di misure meno vessatorie; un tavolo tecnico-scientifico per interventi urgenti in campo fitosanitario (secondo la Cia un terzo del patrimonio arboreo e forestale è interessato da fitopatie, le ultime in ordine di tempo stanno colpendo gli oliveti); le garanzie per la campagna irrigua 2014; un tavolo sul credito per consentire il completamento di circa un migliaio di progetti dell’attuale Psr (la Cia chiede di mettere in moto gli strumenti Ismea); la chiusura rapida dell’emergenza alluvione del Metapontino con l’individuazione dei siti che possono produrre ulteriori danni per esondazioni e frane. La delegazione della Cia ha espresso l’auspicio che la concertazione riavviata dall’Assessore Ottati e dal direttore Oliva possa produrre effetti a breve e medio termine sul mondo agricolo lucano. Per la Cia, infine, la strategia del nuovo Psr deve ruotare intorno ad un maggiore protagonismo degli agricoltori coniugato sulla centralità di imprese, prodotto e territorio per rendere competitivo il “made in Basilicata”. |
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BOLZANO: L´ASSESSORE HA INCONTRATO IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE, MAURIZIO MARTINA |
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Lo scorso 6 marzo) l´assessore Arnold Schuler ha preso parte a Roma alla seduta dei responsabili agricoli regionali nel quadro della Conferenza Stato - Regioni mentre nel pomeriggio ha avuto un incontro con il Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina con il quale è stato trattato il tema dei pagamenti diretti. Nel corso della mattina l´assessore Arnold Schuler ha preso parte a Roma alla seduta dei responsabili agricoli regionali nel quadro della Conferenza Stato - Regioni. Si è trattato di un´occasione per conoscere gli altri responsabili del settore agricolo a livello regionale e per definire le tematiche prioritarie nel settore agricolo da sottoporre all´attenzione del Ministro. Al centro dell´incontro di questo pomeriggio con il Ministro Maurizio Martina, presso la sede di Dicastero a Roma, vi era in primo luogo l´applicazione a livello nazionale dei pagamenti diretti, definiti come una sorta di prima colonna della politica agraria a livello di Unione Europea. "Ora si tratta di definire il quadro normativo e di concordare i primi passi concreti" ha dichiarato l´assessore Schuler ed ha aggiunto "Era quindi fondamentale conoscere direttamente il punto di vista del Ministro su una tematica così importante per essere in grado di portare avanti le trattative con il Governo e le altre Regioni". Per il periodo 2014 - 2020 la disponibilità di fondi dell´Unione Europea a favore dell´Italia è di 37,5 miliardi di euro. Da questo fondo saranno messi a disposizione 27 miliardi di euro per i pagamenti diretti, i restanti 10,5 miliardi saranno utilizzati per la cosiddetta seconda colonna della politica agraria a livello di Unione Europea, cioè nel settore dello sviluppo rurale. |
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TRENTO: PSR 2014-2020, UN PROGRAMMA COSTRUITO ASSIEME AL MONDO AGRICOLO |
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Aumentare la redditività e competitività delle aziende agricole trentine, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali, promuovere l´organizzazione di filiere agroalimentari, assicurare un maggiore sostegno ai giovani agricoltori: sono i principali obiettivi della nuova programmazione dello sviluppo rurale 2014/2020 che la Provincia sta mettendo a punto in questi mesi, un passaggio fondamentale e strategico i cui effetti si riverbereranno sul prossimo settennio e per il quale si sono avute stamane alla Sala della Cooperazione a Trento alcune anticipazioni. Occasione per fare il punto del percorso fatto finora e dell´agenda dei prossimi mesi (l´approvazione del nuovo Programma di sviluppo rurale trentino è prevista entro l´estate, l´emanazione dei primi bandi nei mesi immediatamente successivi) è stato l´incontro di oggi con il partenariato per discutere delle prospettive provinciali legate al nuovo Psr. Che la partita sullo sviluppo rurale provinciale si gioca sì a Bruxelles ma anche a Roma lo ha confermato la stessa assenza all´incontro di stamane dell´assessore all´agricoltura Michele Dallapiccola, convocato poche ore prima nella capitale per un incontro dei responsabili delle politiche agricole regionali con il nuovo ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina. Se da un lato, pur dovendo considerare il 2014 un anno di transizione, vi è la certezza delle risorse complessive assegnate (301,5 milioni di euro per il settennio (circa 30 milioni di euro in più rispetto al periodo 2007-2013), oltre l´80 per cento delle quali a carico dell´Unione europea e dello Stato e il resto a carico della Provincia, restano nondimeno alcune questioni ancora da definire a livello nazionale relative a temi specifici "trasversali" all´intero sistema agricolo italiano, quali le misure per la gestione del rischio, un programma nazionale per la biodiversità, un programma irriguo nazionale e il programma della Rete Rurale. Senza dimenticare la definizione di "agricoltore attivo", particolarmente importante per una realtà quale quella agricola trentina che vede la presenza di moltissimi agricoltori part-time. Ad illustrare gli orientamenti del governo provinciale, che si concretizzeranno appunto nei prossimi mesi con l´indicazione degli stanziamenti assegnati alle singole Misure, sono stati stamane i responsabili delle varie strutture tecniche provinciali referenti - Alberto Giacomoni responsabile del gruppo di lavoro Psr, Nicoletta Clauser del Servizio Europa, Stella Caden del Servizio Agricoltura, Pietro Molfetta dell´Appag Agenzia provinciale per i pagamenti, Alessandro Wolynski del Servizio Foreste e fauna, Lucio Sottovia del Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale - ed il consulente di Inea Luca Cesaro che ha coordinato l´elaborazione della fase di analisi (contesto, individuazione dei punti di forza e di debolezza, rischi e opportunità) che ha preceduto l´individuazione - attraverso una serie di incontri e focus group tra i portatori d´interesse - dei fabbisogni e dunque delle priorità sulle quali costruire il quadro finanziario del prossimo Psr. In generale, la prossima programmazione rurale vedrà affermarsi il principio di una maggiore selettività delle iniziative (e dei beneficiari) da finanziare, privilegiando gli investimenti migliori e più significativi anche sotto il profilo dell´innovazione; è altresì annunciata una semplificazione nella gestione della domanda e, sempre per quanto riguarda gli investimenti, saranno premiati i progetti integrati che coinvolgono più misure/azioni così come gli investimenti collettivi che coinvolgano anche nuove tipologie di beneficiari (reti di imprese). Montagna e sviluppo sostenibile sono ancora una volta le parole chiave del Psr 2014-2020. La strategia della Provincia vede la conferma di un´indennità compensativa forte e differenziata, con l´introduzione di un nuovo indicatore di svantaggio: l´"indice di frammentazione"; novità normativa è però quella dell´obbligo di giustificare gli aiuti in termini di maggiori costi/perdite di reddito delle aziende di montagna rispetto alla pianura. Altra novità è la previsione di una Misura specifica per l´agricoltura biologica, che dovrà però rispettare anch´essa la definizione di "agricoltore attivo". L´ampio coinvolgimento del mondo agricolo nel processo di definizione del nuovo Psr (lo stesso Tavolo Verde è stato ampliato alla partecipazione di altri soggetti quali la Fondazione Mach, la Federazione dei consorzi irrigui e di miglioramento fondiario, il Consorzio trentino di bonifica, il Codipra e gli ordini professionali) vedrà ulteriori occasioni di confronto nei prossimi mesi. E´ stata avviata anche una fase di consultazione in rete, dove gli interessati potranno inviare i propri contributi all´indirizzo email psr2014-20@provincia.Tn.it Ulteriori informazioni sul Psr2014/2020 sono disponibili sul sito: http://www.Trentinoagricoltura.it/trentino-agricoltura/sviluppo-rurale-2014-2020 dove da oggi sono disponibili, al link "consultazione/convegno 6 marzo 2014" anche le relazioni illustrate all´incontro di oggi alla Sala della Cooperazione. |
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LOMBARDIA.IMPRESE AGRICOLE: AIUTI PER ACCESSO A CREDITO L´ASSESSORE: SOSTENIAMO AZIENDE CON PROBLEMI DI LIQUIDITÀ |
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Milano - "Vogliamo intervenire in favore delle aziende agricole che hanno grandi problemi di liquidità con una Misura che va a sostenere la gestione aziendale andando ad abbassare gli interessi sui mutui contratti del 2 per cento". Commenta così l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava il provvedimento con cui è stata riattivata la Misura del ´Credito di funzionamento´, per favorire l´accesso al credito delle imprese agricole; lo strumento di sostegno prevede il concorso nel pagamento degli interessi sulle operazioni di credito effettuate dalle banche. La disponibilità finanziaria è di circa 3,5 milioni di euro. "Si tratta di uno dei primi strumenti a cui seguiranno ulteriori interventi - ha aggiunto l´assessore - realizzati con Finlombarda a valere sulla nuova programmazione 2014-2020". Il bando sarà pubblicato sul Burl (Bollettino Ufficiale Regione Lombardia) nella seconda decade di marzo Hi Può Presentare La Domanda - L´aiuto è riservato alle imprese agricole con sede operativa nel territorio lombardo e iscritte al registro delle imprese della Camera di commercio, alla sezione speciale ´Imprenditori agricoli´ o alla sezione ´Coltivatori diretti´. Priorità di accesso viene concessa alle imprese operanti nei territori dei Comuni danneggiati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Sono autorizzate a operare le Banche aderenti al Regolamento predisposto da Finlombarda, cui è stata affidata la gestione del fondo regionale. Quando Presentare Richiesta - Le domande di finanziamento possono essere presentate dal 17 marzo 2014 fino a esaurimento delle disponibilità finanziarie. L´impresa può presentare la richiesta di agevolazione presso uno degli istituti di credito convenzionati con Finlombarda, che gestisce l´istruttoria delle domande; basta un´autocertificazione, a cui va allegata copia del documento d´identità e del codice fiscale. Importi Ammissibili A Contributo - Il finanziamento concesso dalla banca è destinato a sostenere il fabbisogno finanziario dell´impresa agricola per il funzionamento aziendale con un importo minimo ammissibile a contributo pari a 20.000 euro e un massimo pari ad 100.000 euro. La durata del finanziamento non può essere inferiore ai 24 mesi e superiore ai 60 mesi, comprensiva dell´eventuale periodo di preammortamento della durata massima di 12 mesi. A Quanto Ammonta Il Contributo - Il contributo è determinato sull´importo del finanziamento ammesso all´agevolazione ed è pari all´abbattimento del 2 per cento annuo del tasso d´interesse applicato dall´istituto di credito al prestito erogato e comunque non superiore al tasso stesso applicato all´operazione. Il contributo attualizzato viene erogato da Finlombarda direttamente all´impresa agricola. L´aiuto è concesso nel rispetto del Regolamento Ue sugli aiuti ´de minimis´ nel settore agricolo, che stabilisce un massimale di 15.000 euro nell´arco di tre esercizi finanziari. L´attività di istruttoria viene svolta da Finlombarda nel rispetto dell´ordine cronologico di ricezione e in relazione alle disponibilità finanziarie del Fondo e trasmessa alla Direzione generale Agricoltura, che adotta il provvedimento di concessione. |
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REGGIO CALABRIA - DIETA MEDITERRANEA, WORKSHOP E DEGUSTAZIONI |
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Dal 2010 la Dieta Mediterranea è stata ufficialmente proclamata patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco quale esempio di regime alimentare ideale, capace di preservare la salute dell’uomo e rappresenta una grande opportunità per la valorizzazione del territorio e dell’enogastronomia meridionale. Attraverso l’iniziativa “Dieta Mediterranea e Tradizioni Reggine in tavola – mangiare bene per stare bene” la Camera di Commercio di Reggio Calabria, in collaborazione con le associazioni di categoria, promuove il territorio e gli esercizi di ristorazione (ristoranti, trattorie, agriturismi) favorendo l’orientamento al consumo dei prodotti tipici locali e delle preparazioni enogastronomiche tipiche che si qualificano aderenti ai principi della “Dieta Mediterranea”. Per la realizzazione del progetto sono stati individuati prodotti del territorio e reinterpretate in chiave innovativa ricette tipiche e tradizionali, tramandate da più generazioni e che meglio rappresentano l’identità gastronomica locale, specificandone in apposite schede le caratteristiche nutrizionali e il livello di salubrità. Il Workshop di presentazione dell´iniziativa si terrà giovedì 13 marzo 2014 alle ore 10,30 alla Camera di Commercio di Reggio Calabria, Via T. Campanella, 12. Nel fine settimana, invece, nei giorni 15 e 16 marzo, si terrà il Weekend della Dieta Mediterranea: si tratta di un percorso attraverso i piaceri e i sapori della tradizione che si coniugano ai benefici della sana nutrizione, che si svolgerà nei giorni 15 e 16 marzo. Durante il week end sarà possibile degustare presso i ristoranti, le trattorie e gli agriturismi della provincia aderenti all’iniziativa, i piatti ed i prodotti del territorio “che incontrano” la dieta mediterranea e conoscerne le proprietà nutrizionali e salutistiche attraverso i ricettari e le schede tecniche predisposte dalla Camera di Commercio. Le strutture ospiteranno anche esposizioni di prodotti tipici e dell’artigianato artistico locale. |
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AGRICOLTURA FVG: PIÙ RIGOROSA LA CERTIFICAZIONE PER LA CARNE SUINA |
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Su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, la Giunta regionale ha approvato il decreto del direttore generale dell´Ersa in merito al nuovo disciplinare tecnico del marchio Aqua (Agricoltura Qualità Ambiente), una certificazione ideata dalla Regione Friuli Venezia Giulia che rappresenta un´ulteriore garanzia di qualità e genuinità per il prodotto ´carne suina´. Tra le novità regolamentari introdotte, spiccano le modalità di certificazione del prodotto che sostituisce l´autocertificazione mentre ora, ad ancor maggiore garanzia per i consumatori e per i mercati, la certificazione sarà effettuata da un soggetto esterno all´azienda interessata ad ulteriore tutela del consumatore e, di conseguenza, del mercato. Ma la novità forse più consistente per lo sviluppo del comparto, rileva Bolzonello, è costituita dal vincolo territoriale di allevamento che determina come i capi destinati alla produzione di carni suine dovranno essere allevati entro 90 chilometri dal luogo di macellazione, permettendo così di sviluppare nell´area interessata l´intera filiera suinicola. Il nuovo disciplinare, che entrerà in vigore il 1° maggio per consentire ai produttori di smaltire le scorte sulle quali è ancora apposto il marchio precedente ed alle aziende di adeguarsi alle nuove prescrizioni, ottempera altresì alle prescrizioni comunitarie e riguarda sia la produzione di carne fresca che lavorata, sintetizzando i due disciplinari che in precedenza regolavano la produzione e la lavorazione di carni suine. |
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PROSECCO: È LA CONFERMA DEI VINI DI TERRITORIO NEL MONDO. IL CASO DELL’“OSTERIA SENZA OSTE” |
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Venezia - “Il Prosecco? È una grande realtà che, se ha superato nel numero di bottiglie commercializzate lo Champagne, in realtà con la sua freschezza si affianca a questo campione secolare dell’enologia per confermare il primato del territorio e dei vini di territorio”. Così l’ assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato commenta i dati diffusi dal responsabile dell’Osservatorio economico italiano dei vini (Ovse), Giampietro Comolli. “Quando il sistema produttivo ha dato vita alla rivoluzione del Prosecco, legando il nome di questo vino al territorio e non al vitigno e facendone una bandiera del Nord Est italiano – aggiunge Manzato – l’obiettivo non era, né è, quello di battere lo Champagne come numero di bottiglie, ma di dare testimonianza dell’origine e della qualità di una produzione nata e sviluppatasi qui, che si esprime in una piramide al cui vertice ci sono i Superiori Docg di Conegliano Valdobbiadone e Asolo e sulla cima il Cartizze. La competizione è secondaria, anche perché il Prosecco Doc viene proposto in più tipologie e non solo spumante. Io vedo anzi la coesistenza di Prosecco e Champagne sui mercati e sulle tavole di tutto il mondo in modo costruttivo: un fatto e un apprezzamento da parte dei consumatori che arricchiscono ed incrementano il “vero” del vino come espressione dell’uva ma anche e soprattutto della terra e del territorio”. Il commento di Manzato si allarga poi ad un caso particolare, che riguarda proprio il cuore storico del Prosecco Superiore e del Cartizze: “Un caso in cui il Prosecco non è protagonista ma sicuramente attore – afferma l’assessore – perché mi riferisco alla “osteria senza oste”, per la quale è stata recapitata una maxi multa al proprietario. “L’osteria è immersa nelle colline del Cartizze, e con la sua singolare presenza valorizza l’idea che questo territorio vuole trasmettere di sè: accoglienza, generosità, qualità, fiducia e ospitalità. Mi viene da dire che la nostra burocrazia è troppo spesso cieca , annichilisce idee, speranze, futuro e identità e si comporta come un rinoceronte miope in una cristalleria, senza fermare i veri disonesti”. |
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VINO. DIRITTI D´IMPIANTO. VENETO: DA COMMISSIONE EUROPEA PRETENDIAMO SEMPLIFICAZIONE |
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Venezia - "Trovo quantomento sconcertante l´atteggiamento della Commissione Europea nell´elaborazione dei documenti di delega e di attuazione del nuovo regime delle autorizzazioni all´impianto delle viti per uva da vino, regime che dall´1 gennaio 2016 subentrerà a quello dei diritti di impianto. Mentre le Regioni viticole europee, gli Stati membri e gli organismi di rappresentanza degli operatori della filiera vite e vino hanno operato con l´unico intento di scongiurare una liberalizzazione selvaggia degli impianti, che avrebbe svilito un patrimonio europeo non riproducibile, la Commissione elabora documenti che esasperano il livello di burocrazia e tendono a limitare l´azione programmatoria delle regioni produttrici, che rappresenta l´interesse delle filiere di ciascuna denominazione". Lo afferma Franco Manzato, assessore all´agricoltura del Veneto, prima regione produttrice del primo Paese produttore del mondo, riferendosi al dibattito su queste tematiche che sta suscitando preoccupazioni nel settore vitivinicolo regionale. "Nei documenti che abbiamo potuto consultare – aggiunge Manzato – non si riscontra alcunchè dello spirito del principio di sussidiarietà che animava la programmazione precedente e che aveva consentito per esempio all´Italia il pieno impiego delle risorse del Programma di sostegno per la vitivinicoltura". La Commissione Europea sembra oggi ostacolare in maniera sostanziale le istituzioni locali per quanto riguarda i bandi relativi alla distribuzione delle autorizzazioni, che garantirebbero l´impegno anche finanziario profuso finora dal sistema produttivo per mantenere un alto livello qualitativo del prodotto. "Il settore vitivinicolo è uno degli elementi di forza dell´intero agroalimentare comunitario e il vino è un elemento fondante della stessa civiltà europea. Nel mondo, quando si parla di vino, in ogni caso il termine di paragone è con le regioni vocate della vecchia Europa. Ed è ovvio che sia così perché qui la viticoltura si è sviluppata nei millenni e da qui è stata anche esportata in altri continenti. Ma da noi la coltura della vite è parte dell´attività agricola di decine di migliaia di imprese, grandi, piccole e soprattutto familiari, che hanno prodotto reddito, immagine, progresso e tutela dell´ambiente e del territorio, che hanno attorno a loro – conclude Manzato – filiere complete ed efficienti affiancate da istituzioni che le accompagnano lungo il loro percorso e si impegnano ad assecondare i risultati che creano valore per il territorio”. |
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STRADE DEL VINO IN TOSCANA: NUOVI TOTEM INTERATTIVI CON INFORMAZIONI E CHIAMATE GRATIS |
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Firenze - Sono 7 in provincia di Pisa e 5 in quella di Grosseto, 4 in provincia di Arezzo, 3 in quella di Livorno e in quella di Firenze, 2 in provincia di Siena e 1 in provincia di Pistoia. Sono i nuovi Totem, in totale 26, per 12 delle 22 strade del vino dell´olio e dei sapori di Toscana, che hanno aderito al progetto. I totem sono già operativi e vanno a costituire il nuovo sistema di infopoint in rete realizzato dalla Federazione delle Strade del Vino, dell´Olio e dei Sapori di Toscana. Il progetto è stato realizzato grazie ad una compartecipazione con Regione Toscana che ha stanziato 140 mila euro. Denominato "Strade di Toscana in rete" il progetto è stato presentato in palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Presenti l´assessore all´agricoltura Gianni Salvadori, il presidente della federazione delle Strade del vino dell´olio e dei sapori, Mauro Marconcini, il rappresentante dell´azienda che ha ideato e realizzato la piattaforma e le soluzioni tecniche, Bruno Bottini. I totem touchscreen, oltre a fornire in modo semplice, immediato ed in multilingua tutte le informazioni sul territorio, sugli eventi e sulle sue aziende, permetteranno al turista di conoscere ciò che accade in tutta la Toscana, inserendo così gli eventi promossi da ogni singola Strada nel più ampio contesto regionale. L´integrazione con il Qr Code, che trasferisce ai cellulari la sintesi dei contenuti di interesse consultati, e l´integrazione con il sistema di e-booking del sito web di Regione Toscana (www.Turismo.intoscana.it) permetteranno a ciascuna Strada di diffondere informazioni sul proprio territorio, valorizzandone gli eventi e le aziende che vi operano. Dai totem sarà inoltre possibile per il turista telefonare gratuitamente alle Strade del Vino e a tutte le aziende del territorio, per ricevere maggiori informazioni ed effettuare prenotazioni per pernottamenti o degustazioni. Tutte queste informazioni saranno disponibili anche sugli apparecchi mobili tramite le applicazioni per Smartphone che, grazie al sistema di geolocalizzazione, permettono di trovare le cantine, i frantoi e gli agriturismi più vicini alla nostra posizione. Sarà quindi possibile degustare i milgiori vini, assaggiare i migliori Oli ed assaggiare i prodotti dell´eccellenza toscana percorrendo percorsi minimi e con la massima semplicità Infine, il circuito dei totem è connesso in rete anche con l´aeroporto di Pisa e quello di Milano Orio al Serio, quest´ultimo con un flusso di 9 milioni di turisti, è il terzo aeroporto italiano ed è partner di Expo 2015. "Il progetto Strade del Vino in Rete – ha detto il presidente della Federazione, Mauro Marconcini - valorizza il territorio, migliora il servizio di accoglienza turistica e contestualmente promuove le ricchezze turistiche della regione ed offre un servizio non stop anche agli oltre 13 milioni di turisti che ogni anno transitano dall´aeroporto di Pisa e da quello di Milano Orio al Serio." "Grazie a questi Totem – ha aggiunto Bruno Bottini, presidente di Bbs – il turista può avere informazioni anche quando gli uffici sono chiusi, con dati coerenti, sempre aggiornati e fruibili anche attraverso la App disponibile gratuitamente dai principali market, con un dettaglio informativo che solo il territorio può garantire e diffonderle in modo coordinato su tutti i media disponibili. " In vista ci sono anche ulteriori novità. "In previsione di Expo 2015 – ha concluso Bottini - stiamo allestendo un video call center in grado di erogare supporto ai turisti live in 7 lingue (russo e cinese incluso) gratuitamente attraverso i nostri totem." "Questa iniziativa – ha concluso l´assessore Salvadori – è già una realtà concreta di grande potenzialità, che permetterà ai turisti di conoscere in maniera più completa la grande offerta del nostro territorio e alle aziende darà l´opportunità di una vetrina sempre aperta per farsi conoscere e far conoscere sempre meglio la qualità dei loro prodotti." www.Stradevinoditoscana.it |
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TOSCANA: IL PRESIDENTE ROSSI A PRANZO DAGLI STUDENTI DELL´ALBERGHIERO CHINO CHINI |
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Borgo San Lorenzo (Fi) - Una sosta ristoratrice nobilitata dalla perfetta ospitalità garantita dagli studenti dell´alberghiero "Chino Chini" di Borgo San Lorenzo è quella che ha vissuto il presidente della Regione, Enrico Rossi. Accompagnato dal dirigente scolastico, Bernardo Draghi, e dal sindaco, Rossi si è accomodato al tavolo insieme agli altri ospiti. Il menu prevedeva come entrée una vellutata di porro, uovo pochè e crostini di pan brioche, il primo piatto erano i tortelli con ricotta, timo e carciofi, il secondo un cubo di vitello panato accompagnato da salse alla carota e agli spinaci. Per finire una tortina mimosa con rametto di vera mimosa, molto a tema alla vigilia della festa della donna. Il presidente si è complimentato con studenti e docenti e ha gradito molto sia il pranzo che l´impeccabile servizio, tanto che il contributo di sette euro versato da lui e dagli altri ospiti è parso davvero sottodimensionato rispetto alla qualità e alla varietà delle portate servite. Alla fine non poteva mancare la foto di rito con i cuochi dell´indirizzo per l´enogastronomia e l´ospitalità alberghiera del "Chino Chini". |
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