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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Aprile 2014 |
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MALPENSA, IL PRESIDENTE: SAREBBE UNA FOLLIA PENALIZZARE L´HUB |
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Varese 2 aprile 2014 - "Penalizzare Malpensa sarebbe una follia, perché significherebbe buttare all´aria tutti gli investimenti fatti in questi anni per valorizzare l´hub e naturalmente ci opporremmo in tutti i modi. Spero che l´ennesimo tentativo di salvare Alitalia non porti all´ennesima penalizzazione dei nostri territori". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia al termine della conferenza stampa, in Comune a Varese, in occasione della firma dell´Accordo di programma per la riqualificazione di piazza Repubblica e dell´ex Caserma Garibaldi. "La Regione - ha proseguito il numero uno di Palazzo Lombardia, rispondendo a una domanda dei giornalisti sui possibili rischi di penalizzazione per Malpensa derivanti dalla trattativa tra Alitalia e Etihad - non ha voce in capitolo, perché non siamo soci di Sea e non abbiamo una competenza diretta, che è del Governo, ma siamo pronti a ogni battaglia per salvare Malpensa". |
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SICUREZZA STRADALE: GLI OTTIMI RISULTATI OTTENUTI PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO METTONO L´EUROPA SULLA BUONA STRADA PER CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI PREFISSATI |
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Bruxelles, 1 aprile 2014 - Nel 2013, per il secondo anno consecutivo, è diminuito drasticamente il numero di persone che hanno perso la vita sulle strade europee. Sulla base di dati preliminari, il numero di decessi sulle strade è diminuito dell´8% rispetto al 2012 e fa seguito alla riduzione del 9% registrata tra il 2011 e il 2012. Ciò significa che l´Europa è ora sulla buona strada per conseguire l´obiettivo strategico di dimezzare i decessi da incidenti stradali tra il 2010 e il 2020. La sicurezza stradale è uno degli ambiti in cui l´Europa ha registrato grandi successi. Una riduzione del 17% rispetto al 2010 significa che sono state salvate circa 9 000 vite umane. Il vicepresidente Siim Kallas, Commissario Ue per la mobilità e i trasporti, ha dichiarato: "La sicurezza dei trasporti è un ´marchio´ europeo. Per questo era estremamente importante che i buoni risultati del 2012 non restassero un fatto estemporaneo. Sono quindi fiero di constatare che l´Ue è assolutamente sulla buona strada per conseguire gli obiettivi di sicurezza stradale fissati per il 2020. Ma non c´è spazio per alcun compiacimento se pensiamo che ogni giorno sulle strade d´Europa perdono la vita ancora 70 persone. È necessario continuare il nostro impegno congiunto a tutti i livelli per migliorare ulteriormente la sicurezza sulle strade europee". Le statistiche dei singoli paesi (cfr. Tabella in basso) indicano che il numero delle vittime della strada varia sensibilmente all´interno dell´Ue. In media si sono registrati 52 decessi in incidenti stradali per milione di abitanti nell´Ue. I paesi con il minor numero di vittime della strada restano il Regno Unito, la Svezia, i Paesi Bassi e la Danimarca, con circa 30 decessi per milione di abitanti. È degno di nota il fatto che la Spagna, la Germania e la Slovacchia abbiano migliorato la propria posizione, portandosi a ridosso dei paesi che tradizionalmente registrano i migliori risultati. Solo pochi anni fa, nel 2011, i progressi nella riduzione degli incidenti stradali mortali si erano attestati a un deludente 2%. Tuttavia le riduzioni del 9% e dell´8% registrate rispettivamente nel 2012 e 2013 dimostrano che gli Stati membri sono di nuovo sulla buona strada per conseguire gli obiettivi strategici. Gli Stati membri che hanno registrato progressi, ma nei quali il numero di decessi per incidenti stradali è ancora di molto al di sopra della media Ue (Polonia, Bulgaria, Croazia, Lettonia, Lituania e Grecia), sono invitati a intensificare i propri sforzi. La situazione in Lettonia, dove l´anno scorso la sicurezza stradale non ha registrato purtroppo alcun miglioramento, merita particolare attenzione; il numero di decessi sulla strada è aumentato inoltre a Malta e in Lussemburgo, benché i numeri in tali paesi siano talmente ridotti che anche elevate variazioni da un anno all´altro non sono statisticamente rilevanti. Un altro aspetto che desta preoccupazione è la situazione degli utenti vulnerabili della strada: il numero di pedoni uccisi diminuisce in misura minore del previsto mentre il numero di vittime tra i ciclisti ha registrato di recente addirittura un aumento. Ciò si spiega in parte con il fatto che un numero crescente di persone utilizza la bicicletta; la sfida per gli Stati membri consiste nell´incoraggiare le persone a preferire la bicicletta all´automobile, garantendo al contempo che il passaggio dall´automobile alla bicicletta avvenga in tutta sicurezza. Programma Ue di azione per la sicurezza stradale 2011-2020 Il programma europeo di azione per la sicurezza stradale 2011-2020 (cfr. Memo/10/343) contiene progetti di grande portata intesi a dimezzare il numero di decessi sulle strade europee nei prossimi dieci anni. Vi figurano proposte ambiziose che hanno l´obiettivo di conseguire miglioramenti per quanto concerne i veicoli, le infrastrutture e il comportamento degli utenti della strada. A titolo di esempio, tra le principali recenti iniziative si possono citare la nuova patente europea (Ip 13/25) e l´entrata in vigore della direttiva sull´applicazione transfrontaliera finalizzata a perseguire le infrazioni al codice della strada oltre confine1. Il Parlamento europeo ha adottato una proposta per migliorare i controlli tecnici sulle autovetture (Memo 13/637) e sono stati compiuti passi importanti per definire una strategia atta a ridurre il numero di persone vittime di gravi incidenti della strada (Ip 13/236). Dopo i grandi progressi messi a segno lo scorso anno con la nuova definizione di lesioni gravi da incidenti stradali, fatta propria da tutti i paesi dell´Ue, gli Stati membri hanno cominciato a raccogliere i primi dati basati su tale definizione. I dati raccolti nel 2014 dovrebbero essere disponibili all´inizio del 2015 e a quel punto si potrà cominciare a definire un obiettivo di riduzione del numero dei feriti gravi da incidenti stradali. A decorrere dal 2015 si prevede l´adozione di un obiettivo strategico per la riduzione del numero di feriti gravi da incidenti stradali. |
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IN ARRIVO IL PRIMO SUV FIRMATO SEAT |
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Verona, 1 aprile 2014 – La Seat presenterà un Suv (Sport Utility Vehicle) compatto, a completamento della propria gamma di prodotti. Il nuovo modello, risultato di quasi due anni di lavoro a livello di design e sviluppo, sarà lanciato nel 2016. In occasione della Conferenza Stampa di presentazione dei risultati annuali, Jürgen Stackmann, Presidente della Seat S.a., ha dichiarato che “è un’eccellente notizia, dato che permette alla Seat di entrare in un segmento nuovo, uno dei più ampi e in più rapida espansione a livello globale”, e ha aggiunto che “questo Suv rappresenta un importante pilastro nella strategia futura della Compagnia, oltre a un importante passo avanti verso una redditività sostenibile per il Marchio”. La decisione di sviluppare un Suv testimonia l’impegno del Gruppo Volkswagen nei confronti della Casa spagnola. Questo nuovo modello consente di entrare in un segmento in crescita che, solamente in Europa, conta quasi un milione di vetture l’anno, che è aumentato di oltre il 40% negli ultimi cinque anni e che è destinato ad ampliarsi in futuro. Oltre a ciò, l’ampliamento della gamma di prodotti Seat con l’introduzione di questo nuovo modello permetterà al Marchio di continuare a cavalcare l’onda del successo attuale ottenuto con il lancio della famiglia Leon, oggetto di numerosi consensi e riconoscimenti in tutta Europa. Il nuovo Suv verrà sviluppato presso il Centro Tecnico Seat di Martorell, hub di eccellenza unico nel suo genere nel sud Europa, con un team di oltre 900 ingegneri dediti a nuovi sviluppi. |
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PIASTRA LOGISTICA TERNI – NARNI: TRA DUE MESI PRONTA LA ROTATORIA LUNGO LA STRADA MARATTANA |
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Perugia, 1 aprile 2014 – Saranno completate fra circa due mesi le opere stradali connesse alla piattaforma logistica di Terni – Narni. Ne dà notizia l´assessorato regionale alle opere pubbliche, confermando che, come previsto dal crono-programma dei lavori, sono iniziate e stanno proseguendo le opere per la realizzazione della rotatoria lungo la strada Marattana condotte direttamente dalla Regione Umbria. Tale infrastruttura è funzionale all´ingresso della piattaforma logistica di Terni-narni, la quale è in corso di completamento nelle funzioni gomma-gomma. Il progetto prevede un significativo miglioramento del tratto stradale interessato, in quanto, oltre alla realizzazione dell´importante rotatoria, vengono recuperate le quote dell´attuale tratto viario per circa un chilometro, riportando il livello stradale a pendenze che favoriscono la sicurezza e correggono cedimenti e deformazioni avvenute nel corso degli anni. L´intervento è nettamente migliorativo anche del deflusso e della raccolta delle acque, attraverso il sistema di canalette laterale che sfociano nel fosso che porta al Nera, interamente ricostruito con i lavori per la realizzazione della piattaforma logistica. Anche le barriere laterali saranno adeguate agli standard attuali. Con questo ulteriore intervento, si compie un´opera funzionale allo scalo logistico, ma che aumenta anche la sicurezza stradale dell´area industriale lungo la Marattana, regolarizzando accessi e quote. |
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PORTI, ASSESSORE LIGURIA: NO AL RICORSO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA CONTRO LA GRONDA. GESTIONE SISTEMA TELEMATICO DEI PORTI ESEMPIO VIRTUOSO DI COLLABORAZIONE PUBBLICO-PRIVATA“ |
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Genova, 1 aprile 2014 - "La Regione Liguria si opporrà al ricorso di Autostrade per l´Italia contro la Gronda perché ancora una volta Aspi cerca di prendere tempo opponendosi alla Via, ma il nostro territorio non ha piu´ tempo". Lo ha detto l´assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaella Paita intervenendo lunedì 31 marzo al convegno sulla gestione del sistema telematico dei porti organizzato da Assagenti e Spediporto dal titolo "Il futuro sbarca a Genova, sistemi logistici integrati". "Agli esempi virtuosi di collaborazione pubblico-privata manifestati quest´oggi con il progetto di estensione telematica – ha detto Paita – non corrisponde un´analoga capacità di investimento su futuro e crescita da parte degli interlocutori a livello nazionale. Se infatti il Terzo Valico va avanti, la Gronda subisce un ulteriore blocco a causa dell´azione di Autostrade, ma il nostro territorio non ha piu´ tempo e come Regione faremo il possibile per opporci". Paita nel corso del suo intervento ha messo in contrapposizione l´iniziativa di Spediporto e Assagenti che, "insieme alla collaborazione del Porto, delle Dogane, della Guardia di Finanza e della Capitaneria rappresenta la dimostrazione che in questo territorio c´è vitalità e una gran voglia di crescere e di sviluppare le attività portuali e la mancanza di un´analoga capacità di investimento sul futuro e sulla crescita grazie a determinate infrastrutture". |
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LAVORI SULLA VIABILITÀ, LA PROVINCIA DI PARMA NON SI FERMA |
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Parma, 1 aprile 2014 - “Nelle scorse settimane abbiamo presentato il censimento delle emergenze che si sono verificate nei primi due mesi dell’anno, un elenco che supera i 9 mln di euro. Ci siamo impegnati a reperire le risorse e cominciare a progettare interventi secondo le priorità definite. Oggi diamo una prima risposta ai cittadini”. Andrea Fellini non esita a dire che l’impegno della Provincia di Parma è quello di continuare a lavorare anche se la riforma votata al Senato non lo soddisfa per niente. Ne parlerà rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della conferenza stampa tenuta questa mattina sui lavori realizzati e in corso. “Non mi sento un costo, ma una risorsa per la società e continueremo fino all’ultimo – dice presentando il primo pacchetto di interventi per complessivi 260mila euro. Ne fanno parte i due interventi appena ultimati sulla sp 21 che collega Borgotaro a Bardi, e sulla sp 308R di fondovalle Taro quelli in dirittura finale sulla sp 87 a Anzola (40mila euro) e sulla s.P. 3 di Borgonovo, dove si sono verificati cedimenti di muri di sostegno e scarpate stradali. Altri due sono partiti nel Tizzanese, a Reno sulla sp 115 di Capoponte e sulla sp. 65 di Schia in località La Stalla.“con questi due interventi la somma investita dalla Provincia di Parma per lavori nel comune di Tizzano supera il 1 mln e 700 mila euro, al momento la cifra più consistente di quelle stanziate in un territorio comunale.– ha sottolineato Fellini – Questi primi lavori hanno importanza strategica perché in diversi casi si tratta di strade che garantiscono l’unico collegamento agevole verso centri abitati. I nostri interventi hanno la finalità di risolvere il problema in modo che non si ripresenti e anche insieme alla Regione continuiamo a ricercare i finanziamenti. Lo scorso hanno abbiamo realizzato lavori per più di 8mln di euro nonostante i profondi tagli ai bilanci”.Sulla sp 21 si è messo in sicurezza il ponte sul rio Barzana ( ca 91mila euro) sul quale dopo un cedimento strutturate si viaggiava a senso unico alternato. Per evitarne il crollo, la Provincia ha rinforzato la struttura ad arco in pietra locale e eseguito drenaggi delle acque. Su un manufatto sulla sp 308R di fondovalle Taro si è invece dovuto demolire i giunti esistenti danneggiati a causa del maltempo per poi posarne di nuovi (33 mila euro). Si continua a lavorare nel comune di Bedonia sulla sp 87 a Anzola (40mila euro) e sulla s.P. 3 di Borgonovo, dove si sono verificati cedimenti di muri di sostegno e scarpate stradali che hanno provocato alcuni distacchi della carreggiata molto pericolosi per la viabilità anche a causa della caduta in alcuni tratti, dal versante di monte, di detriti di roccia sulla carreggiata. Tali dissesti si sono recentemente accentuati rendendo difficile la transitabilità. Il progetto ( 100 mila euro su finanziamento regionale) prevede il ripristino di alcuni muri di sostegno, sistemazione delle scarpate con massi e posa di rete paramassi, drenaggi per scolo delle acque e ripristino dei cassonetti stradali con rifacimento della pavimentazione Le lavorazioni hanno lo scopo di evitare ulteriori cedimenti che potrebbero determinare la chiusura totale della strada con aumento dei costi di ricostruzione. Nel tizzanese, l’intervento riguarda la sp115 di Capoponte al bivio sp84 per Carobbio, già messa a rischio dal maltempo nel 2013 e peggiorata nei primi mesi dell’anno in particolare a Reno (tratto sottostante il Cimitero frazionale) dove si è riattivata una frana. Poiché la strada costituisce una valida alternativa alla sp14, la Provincia ha predisposto un progetto di ripristino con la realizzazione di opere di regimazione delle acque e di consolidamento di versante. La durata dei lavori, consegnati l’11 marzo scorso, è di 60 giorni. L’intervento, ha un costo complessivo di 85mila euro ed è finanziato dalla Provincia di Parma, per 75mila euro dal comune per 5mila euro e 5mila dal consorzio di bonifica. Ed è sempre su una frana anche l’altro intervento in corso nel comune di Tizzano sulla sp. 65 di Schia in località La Stalla, uno smottamento che rischia di coinvolgere anche tutta la sede stradale con la conseguente totale interruzione del transito verso le frazioni di Musiara Inferiore e Superiore, e Schia. La Provincia di Parma ha attivato con verbale di somma urgenza un intervento con opere di ripristino e consolidamento della scarpata, di ricostruzione del corpo stradale, di raccolta e allontanamento delle acque dal corpo di frana. L’obiettivo è scongiurare il rischio di interruzione totale del transito e ripristinare la viabilità in sicurezza del tratto interessato. Il costo complessivo di 40mila euro. E’ anche in corso d’appalto a Bore, sulla sp 359R, l’intervento di consolidamento ( 90 mila euro) del versante con terre armate, drenaggio delle acque superficiali e ripristino struttura stradale. E’ già stato eseguito un primo intervento in autunno per drenare le acque a monte e non peggiorare la situazione. |
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REGIONE: COMMISSIONE INCHIESTA SU INFRASTRUTTURE LOMBARDE |
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Milano, 1 aprile 2014 - Regione Lombardia ha costituito una Commissione d´inchiesta incaricata di effettuare precise verifiche relativamente all´attività di Infrastrutture Lombarde. Lo stabilisce un decreto del segretario generale del 27 marzo 2014, che individua le finalità della Commissione. Verifiche E Accertamenti - In particolare, la Commissione è dotata dei poteri istruttori necessari per: - verificare il rispetto delle procedure di controllo in vigore in Infrastrutture Lombarde Spa nel periodo oggetto di indagine, ivi incluse quelle previste dal D.lgs. N. 231/2001, nonché l´osservanza delle norme contenute nel Modello Organizzativo; - accertare eventuali omissioni o comportamenti strumentali ai fatti contestati nell´indagine da parte di dipendenti e/o collaboratori di Ilspa e da parte di soggetti impiegati negli uffici della Regione preposti alla vigilanza sulle società partecipate. I Componenti - Presidente della Commissione è Filippo Bongiovanni, avvocato, direttore responsabile del Sistema dei controlli e del Coordinamento degli Organismi indipendenti della Giunta regionale. Gli altri componenti della Commissione, indicati nel decreto, sono: - avvocato Alberto Beretta, presidente del Comitato dei Controlli; - professore Luca Bisio, componente Organismo Indipendente di Valutazione; - avvocato Paola Balzarini, componente del Comitato Legislativo; - generale Mario Forchetti, presidente del Comitato Trasparenza degli Appalti. Le funzioni di segreteria sono affidate a Francesco Semeraro, assistente del segretario generale. Report Settimanali E Termine Attvità - Il presidente della Giunta Regionale sarà settimanalmente informato sullo stato di avanzamento dell´attività, che sarà completata entro il 30 aprile 2014. Regione Parte Offesa - La costituzione della Commissione nasce alla luce dell´indagine avviata dalla Procura di Milano circa l´operato – negli anni compresi tra il 2008 e il 2012 – di Infrastrutture Lombarde, azienda del Sistema regionale che, in quanto tale, concorre alla realizzazione del Programma regionale di sviluppo (Prs). Questo a fronte del fatto che Regione Lombardia è indicata dalla Procura di Milano come parte offesa in uno dei capi di imputazione della citata indagine. Ulteriore Strumento Di Controllo - L´attività della Commissione - che riguarderà le modalità di gestione delle procedure di gara che, per quanto noto, sono alla base delle contestazioni mosse dall´Autorità giudiziaria - fa seguito e si affiancherà alla serie di strumenti messi in atto da tempo da Regione Lombardia volti a garantire un articolato sistema di indirizzo, di coordinamento e di controllo delle proprie società (in house providing). Si tratta, ad esempio, degli Indirizzi strategici allegati al Prs, delle singole Convenzioni Quadro e degli Indirizzi operativi relativi agli aspetti strutturali, alla programmazione economica, alla gestione finanziaria, al personale e ai contratti. |
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MOBILITÀ: PROTOCOLLO CON VENETO PER SERVIZI FERROVIARI |
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Trieste, 1 aprile 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Mobilità, Mariagrazia Santoro, ha approvato 28 marzo il testo di un Protocollo d´intesa da sottoscrivere con la Regione Veneto per coordinare i collegamenti ferroviari condivisi, in vista della nuova gara per il contratto di servizio, che per entrambe le Regioni scade a fine anno. I servizi condivisi sono quelli che, pur attribuiti al Friuli Venezia Giulia o al Veneto fino al confine regionale, si svolgono senza soluzione di continuità nell´intero percorso (sui collegamenti Trieste-venezia, Trieste-udine-venezia e Udine-venezia) e che attualmente sono affidati a Trenitalia. Il Protocollo di collaborazione sarà sottoscritto con l´obiettivo di assicurare la continuità di questi servizi e per valorizzare le sinergie fra le due Regioni. |
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NODO FERROVIARIO DI BOLOGNA: VANTAGGI DEL RECENTE POTENZIAMENTO INFRASTRUTTURALE E TECNOLOGICO E PROSPETTIVE FUTURE |
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Bologna, 1 aprile 2014 - La riorganizzazione funzionale del Nodo ferroviario di Bologna dopo l’attivazione della nuova stazione Av: questo il tema dell’incontro organizzato da Rete Ferroviaria Italiana e dalla Sezione Emilia Romagna del Cifi (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani), che si è svolto mercoledì 26 marzo presso il Posto Centrale di Bologna. Un’occasione per fare il punto, a quasi dieci mesi dall’apertura della stazione sotterranea, sui vantaggi che il potenziamento infrastrutturale e tecnologico del Nodo ha prodotto su tutto il sistema ferroviario della regione. Dall’8 giugno scorso, infatti, la separazione pressoché totale dei treni su linea Av da quelli sulle linee convenzionali ha consentito di aumentare l’offerta e ridurre i tempi di viaggio sia dei treni veloci sia dei regionali. Sono oggi circa 130, il 20% del traffico complessivo nel Nodo, i convogli che utilizzano i 4 binari a -23 metri. Al termine dei lavori di realizzazione della bretella di collegamento con la linea per Venezia, previsto nel 2016, anche il traffico veloce da e per la città lagunare abbandonerà i binari di superficie, liberando ulteriore capacità a vantaggio di nuovi servizi e di sempre maggiore regolarità. Ad avvantaggiarsene sarà, in particolare, il Sistema Ferroviario Metropolitano, progetto in corso di sviluppo finalizzato a consentire l’offerta di servizi metropolitani frequenti e cadenzati. Il nuovo assetto del Nodo bolognese è stato anche una sfida in termini di progettazione e realizzazione dei servizi di informazione al pubblico, che nella stazione Av sono oggi erogati attraverso 670 diffusori sonori e 160 fra monitor e quadri a led. Un percorso di graduale potenziamento del Nodo bolognese cui entro l’estate si aggiungerà il nuovo tassello del Kiss&ride, la strada sotterranea parte integrante del progetto nuova stazione Av che, che attraversando la stazione in senso longitudinale a – 7 metri, consentirà la sosta breve di taxi e auto private decongestionando il traffico cittadino di superficie. Presto infine partiranno i lavori propedeutici al cosiddetto Asse Nord-sud, collegamento viario fra le due parti della città a monte e a valle della ferrovia, che sotto attraverserà i binari della stazione di Bologna Centrale. |
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METRO SALERNO, L’ASSESSORATO AI TRASPORTI LAVORA CON INTENSITÀ AD UNA SOLUZIONE, ED INVITA IL SINDACO AD EVITARE GLI INSULTI PER COPRIRE GLI ERRORI |
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Napoli. 1 aprile 2014 - In riferimento alla metropolitana di Salerno, l’Assessorato ai Trasporti precisa che la Regione Campania, come è possibile leggere nei verbali ufficiali del Comitato di Indirizzo e Monitoraggio di cui fa parte anche il Comune di Salerno, sta lavorando intensamente per esplorare ogni possibilità utile ad evitare ai cittadini il danno della chiusura della linea. L’assessore Sergio Vetrella ha già convocato varie riunioni. Lunedì ne seguirà un’altra con il Comune e la Provincia di Salerno. Successivamente è in programma un ulteriore incontro con Trenitalia e Rfi. L’obiettivo è individuare una soluzione e recuperare una serie di errori fatti con una legge che richiede la realizzazione di sistemi di trasporto rapido di massa a guida vincolata in sede propria, a contenuto tecnologico innovativo, a cui è corrisposto la realizzazione di una ferrovia convenzionale aggrovigliata con la rete Rfi. La stessa legge, per evitare quello che sta avvenendo, stabilisce ovviamente che la proposta del Comune di Salerno sia corredata dal piano economico-finanziario volto ad assicurare l´equilibrio finanziario, anche perché non è immaginabile prima spendere 50 milioni e poi porsi il problema della gestione. Un regalo dell’opera a Rfi, a cui non è noto sapere quale congruità economica è stata accertata. Un vice-ministro che presiede, presso il ministero dei Trasporti, la riunione, a cui partecipa il presidente Caldoro, alla fine della quale viene firmato un protocollo in cui si impegna tramite il proprio assessore comunale a ridurre i servizi su gomma e a trovare i soldi per coprire la gestione del servizio (dove è il piano che la legge richiedeva?); un articolo di legge del Governo che confonde i costi di investimento e i costi di gestione e finanzia 5 milioni per comprare treni. Sono tutti errori commessi, che non si possono coprire con offese alla Regione Campania, e quindi ai propri cittadini, cercando scorrettamente di buttare su altri la propria responsabilità, anche attraverso l’utilizzo, da parte del sindaco di Salerno del logo del Comune per affiggere manifesti offensivi contro un’altra istituzione e iniziare probabilmente una campagna politica. Sarebbe opportuno, nel frattempo che si lavora, evitare di insultare istituzioni e cittadini per cercare di coprire i propri madornali errori ed i danni arrecati! |
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IN MOSTRA I PROGETTI DELLA TRATTA FERROVIARIA TRENTO TIONE |
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Trento, 1 aprile 2014 - Presso la sala conferenze della Rocca di Riva del Garda, è stata inaugurata la mostra che racconta quanto progettato nell´ambito del concorso di idee per la linea ferroviaria Tione-trento per collegare tra di loro Giudicarie, Altogarda, Vallagarina e Trento. Erano presenti alla conferenza stampa l´assessore provinciale Mauro Gilmozzi, i progettisti, il presidente di Trentino Trasporti spa, ingegnere Ezio Facchin, e i componenti della giuria tecnica. Invitati i sindaci dei comuni coinvolti dal progetto, cioè Trento, Rovereto, Mori, Isera, Arco, Riva del Garda, Nago-torbole, Dro, Tione, Fiavè, Bleggio, Ponte Arche e Tenno, e i presidenti delle Comunità di Valle delle Giudicarie, Alto Garda e Ledro, Vallagarina, Valle dei Laghi. L´assessore Mauro Gilmozzi nel dare inizio alla conferenza stampa ha ringraziato i presenti. "L´inaugurazione di oggi - ha spiegato l´assessore - rappresenta la conclusione di un percorso. Come sapete dobbiamo capire come il nostro territorio abbia possibilità di sviluppo che non possono essere legate solo al nodo centrale di Trento. La nostra provincia deve pensare di essere un nodo centrale di una più ampia rete di mobilità, non solo per quanto riguarda la città ma anche per i collegamenti con le aree decentrate che fanno parte del nostro Trentino. Sono molti i professionisti che hanno partecipato e hanno fornito così un contributo. Certamente non posso dirvi che domani si inizierà a fare questo investimento ma la speranza è che questo lavoro possa essere colto dalle comunità nell´ambito della pianificazione territoriale, per pensare a una mobilità diversa".Ha preso poi la parola il Presidente della giuria, l´ingegner Ezio Facchin. "Non possiamo parlare di miglior progetto assoluto - ha spiegato il presidente - invece abbiamo trovato moltissime idee, aspetti da sviluppare che costituiscono oggi un bel patrimonio per la collettività dal quale individuare degli stimoli". Con delibera del 24 gennaio di quest´anno la Giunta provinciale ha approvato la graduatoria stilata dalla giuria tecnica del concorso di idee per la <<linea ferroviaria Giudicarie-altogarda-vallagarina>>. La giuria tecnica ha decretato come vincitore il raggruppamento guidato da Idroesse Infrastrutture di Padova, mentre al secondo posto si è posizionato il gruppo guidato da Mmi Gestio D´arquitectura i Paisatage di Barcellona. Infine, al terzo posto, il gruppo guidato da Sws Engineering spa di Mattarello. Il bando di concorso, che era stato attivato nel maggio 2012, intendeva verificare ipotesi realizzative per una "rete ferroviaria diffusa" a servizio del territorio della Provincia autonoma di Trento; in particolare si richiedeva la progettazione del collegamento tra Rovereto, Mori e Tione. Tra gli obiettivi del bando c´era quello di fornire un´alternativa sostitutiva al trasporto su gomma per la mobilità delle persone e per i collegamenti tra centro e periferia. Da oggi i progetti della tratta Tione-trento sono in mostra alla Rocca a Riva del Garda. La mostra, visitabile da domani, sarà aperta fino a domenica 4 maggio 2014, dal martedì alla domenica, con orario di apertura dalle 10 alle 18. L´esposizione vuole essere l´occasione per informare e condividere con i cittadini le soluzioni prospettate, per costruire una visione strategica per il Trentino su temi così importanti quali la mobilità e la pianificazione urbanistica. |
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TOSCANA: BUONE NOTIZIE PER LA "SALVEZZA" DEI TRENI INTERCITY MINACCIATI DI TAGLI |
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Firenze, 1 aprile 2014 – Intercity: buone notizie in arrivo. Le riferisce l´assessore ai trasporti della Regione Toscana facendo il punto della situazione dopo le ultime minacciate soppressioni da parte di Trenitalia. Oggi l´assessore ai trasporti fa sapere che potrebbe essere stato scongiurato il rischio che a giugno spariscano altre coppie di intercity. La buona notizia arriva da una lettera dell´amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, indirizzata al senatore Marco Filippi, capogruppo Pd nella commissione trasporti, che si è attivato su Trenitalia dopo la richiesta inviata in tal senso dall´assessore regionale a tutti i parlamentari toscani, e all´assessore stesso. Soprano informa che la coppia di intercity Firenze-roma e viceversa e quella Terni-milano e viceversa, sono garantite, in quanto già inserite nel Contratto di Servizio con lo Stato, salvo diverse decisioni del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Per le coppie residue pare di poter dedurre che Trenitalia sia intenzionata a rinviare ogni decisione, in attesa che il confronto con il nuovo Governo si completi. Questa, almeno nell´immediato è una buona notizia, ma l´assessore ribadisce che non rappresenta la soluzione del problema, anche se consente al Ministero un lasso di tempo maggiore per affrontare la situazione. In questo contesto va inserita anche l´iniziativa assunta dal Vice Ministro Riccardo Nencini, al quale l´assessore ai trasporti aveva inviato una lettera la scorsa settimana. L´assessore sottolinea con forza come i servizi intercity che percorrrono la dorsale per la Regione non hanno alternative: o si hanno o non si hanno. Con le conseguenze immaginabili per l´utenza. In proposito l´assessore ricorda come proprio ieri l´Unione Europea ha deferito l´Italia alla Corte di Giustizia perchè non tutela i diritti dei passeggeri, che è la stessa cosa che la Toscana sta dicendo da mesi, ovvero per troppo tempo in Italia sia il Parlamento che il Governo hanno trascurato i diritti degli utenti dei treni regionali e interregionali. Una questione cui ora si deve porre rimedio. |
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GIUSTIZIA EUROPEA: LA LIBERA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI CABOTAGGIO MARITTIMO APPLICABILE AGLI ARMATORI DELL’UNIONE CHE IMPIEGANO NAVI REGISTRATE IN UNO STATO MEMBRO DISCIPLINA I SERVIZI DI CROCIERA MARITTIMA |
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Lussemburgo, 1 aprile 2014 - In forza del regolamento sul cabotaggio marittimo 1, la libera prestazione dei servizi di trasporto marittimo in uno Stato membro è applicabile, a decorrere dal 1° gennaio 1993, agli armatori dell’Unione che impiegano navi che sono registrate in uno Stato membro e che battono bandiera di tale Stato, sempre che tali navi soddisfino i requisiti del diritto nazionale in materia di cabotaggio. L’alpina River Cruises Gmbh (una società svizzera) e la Nicko Tours Gmbh (una società tedesca) sono, rispettivamente, la società armatrice e la società utilizzatrice della nave turistica svizzera «Bellissima». Tali società intendevano organizzare una crociera di circa una settimana con partenza da Venezia. Esse avevano previsto l’attraversamento della Laguna di Venezia fino a Chioggia, quindi l’attraversamento del mare territoriale tra Chioggia e Porto Levante, per poi risalire il fiume Po per circa 60 chilometri e rientrare a Venezia seguendo l’itinerario inverso. La richiesta di autorizzazione ad attraversare il tratto di mare è stata respinta dalla Capitaneria di Porto di Chioggia, dal momento che, ai sensi del diritto italiano 2, il cabotaggio marittimo è riservato alle navi battenti bandiera di uno Stato membro dell’Unione europea. L’alpina e la Nicko Tours hanno impugnato tale diniego dinanzi al Tribunale amministrativo regionale per il Veneto e, successivamente, dinanzi al Consiglio di Stato. Esse hanno sostenuto che, ai sensi del diritto dell’Unione, la nozione di «cabotaggio marittimo» si applica solo a servizi che comportino un vero e proprio trasporto via mare. Secondo l’Alpina e la Nicko Tours, la crociera non implicherebbe un siffatto trasporto, essendo effettuata in acque interne (ad eccezione del breve transito per il mare territoriale tra Chioggia e Porto Levante). Il Consiglio di Stato ha chiesto alla Corte di giustizia se una crociera che inizia e termina, con gli stessi passeggeri, in uno stesso porto di uno Stato membro rientri nell’ambito di applicazione del diritto dell’Unione. Nella sua odierna sentenza, la Corte sottolinea che il regolamento riguarda solo i servizi di trasporto in uno Stato membro (cabotaggio) che presentino un carattere marittimo. Di conseguenza, il trasporto per via navigabile in uno Stato membro non è disciplinato da tale regolamento qualora sia privo di carattere marittimo 3. La soluzione della controversia dipende dalla questione se la crociera di cui trattasi costituisca un cabotaggio marittimo. La Corte constata che, contrariamente a quanto sostenuto dall’Alpina e dalla Nicko Tours, non sembra che la crociera in esame presenti un carattere essenzialmente non marittimo. A tale riguardo, la Corte – fatta salva la verifica da parte del giudice nazionale – ritiene che, oltre al tratto tra Chioggia e Porto Levante, altre parti dell’itinerario, quali le zone di navigazione percorse nella laguna di Venezia e alla foce del fiume Po, facciano parte delle acque marittime interne italiane. La Corte sottolinea a tale proposito che la nozione di «mare» di cui al regolamento non si limita al mare territoriale ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare 4, ma include altresì le acque marittime interne situate al di qua della linea di base del mare territoriale. Infine la Corte dichiara che ogni prestazione di servizio croceristico fornita contro remunerazione inacque marittime di uno Stato membro è soggetta al regolamento, indipendentemente dal fatto che essa inizi e termini, con gli stessi passeggeri, in uno stesso ed unico porto. Di conseguenza, un servizio di trasporto marittimo organizzato sotto forma di una crociera che inizia e termina, con gli stessi passeggeri, in uno stesso porto di uno Stato membro è soggetto all’applicazione del principio della libera prestazione dei servizi di trasporto marittimo negli Stati membri (cabotaggio marittimo). Importante: Il rinvio pregiudiziale consente ai giudici degli Stati membri, nell´ambito di una controversia della quale sono investiti, di interpellare la Corte in merito all’interpretazione del diritto dell’Unione o alla validità di un atto dell’Unione. La Corte non risolve la controversia nazionale. Spetta al giudice nazionale risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte. Tale decisione vincola egualmente gli altri giudici nazionali ai quali venga sottoposto un problema simile. |
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