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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Aprile 2014
NANOMEDICINA: ECCO LA NUOVA VIA PER ‘COLPIRE AL CUORE’ IL TUMORE DEL PANCREAS “TERAPIA ATTESA DA 20 ANNI, MA IN ITALIA NON È ANCORA DISPONIBILE”  
 
 Roma, 9 aprile 2014 – Una nuova via microscopica per attaccare il tumore del pancreas dritto al suo “cuore”. La rivoluzione arriva dalle nanoparticelle, che riescono oggi a bombardare dall’interno questa malattia molto aggressiva, finora impermeabile ai farmaci tradizionali. Con tre vantaggi in più: la sopravvivenza dei pazienti aumenta del 27%, diminuiscono gli effetti collaterali e migliora la qualità di vita. “Attendevamo questo passo avanti da oltre vent’anni, dopo decine di insuccessi. Ma il nab-paclitaxel, la nuova molecola, attende ancora il via libera dall’Aifa – commenta il prof. Stefano Cascinu, Direttore dell’Oncologia Medica degli Ospedali Riuniti di Ancona e Presidente Aiom –. Nel nostro Paese il cancro del pancreas colpisce ogni anno 12mila persone, ma il farmaco non è disponibile nemmeno nell’elenco speciale istituito dalla legge 648, che prevede l’utilizzo immediato di molecole per patologie orfane, in mancanza di alternativa terapeutica. L’urgenza è grande e l’Aiom ha nel frattempo lanciato la campagna Pancrea: creiamo informazione, per sensibilizzare medici e cittadini sulla prevenzione e sulle innovazioni nei trattamenti. Opuscoli, sondaggi e un tour in sette Regioni per fare luce sulla patologia, poco conosciuta ma tutt’altro che rara”. E non sempre gestita al meglio, come ha rivelato in questi giorni il rapporto Euro Pancreatic Cancer Index (Epci), la prima comparazione mai effettuata sul trattamento del tumore del pancreas nel Vecchio Continente. Secondo il documento, l’80% dei Paesi della Ue non segue i pazienti nella maniera corretta. L’italia, inoltre, è maglia nera nei tempi di accesso alle cure. Il nab-paclitaxel è già utilizzato con successo contro le neoplasie del seno che non rispondono a trattamenti precedenti perché, a differenza degli altri taxani, non presenta reazioni di ipersensibilità e ha dimostrato di aumentare la sopravvivenza. La terapia è al centro del Convegno nazionale intitolato “Nanohealth Seminar: focus on Oncology” in corso oggi a Roma. All’appuntamento interviene con una lettura magistrale il prof. Mauro Ferrari, presidente del Methodist Hospital Research Institute di Houston, considerato il più importante ricercatore al mondo in questo campo. “Il futuro della lotta al cancro risiede in una maggiore conoscenza delle potenzialità delle nanoparticelle – spiega il prof. Ferrari –. Aprono infatti nuovi orizzonti nella personalizzazione del trattamento, così come avviene ormai per le target therapies e i farmaci biologici. Il successo risiede proprio nella loro natura, perché operano su scala infinitesimale e costruiscono strutture di dimensioni di qualche atomo. Per fare un confronto, lo spessore di un capello umano è di 100mila nanometri. A questo livello cambiano le proprietà fisiche degli elementi e il modo in cui si esprimono le leggi della natura. È possibile così progettare ‘vettori’ che penetrano con maggiore facilità nei vasi sanguigni prossimi al tessuto tumorale, aumentando la concentrazione di principio attivo del 33%. Nel nostro laboratorio di Houston, in collaborazione con ingegneri Nasa, abbiamo realizzato veri e propri “razzi multistadio” microscopici che assolvono questi compiti”. Le nanotecnologie sono trasversali e si possono applicare a vari settori del biotech: in ambito salute (proteine ricombinanti, vaccini, anticorpi, metodi diagnostici), ma anche nel comparto agroalimentare, industriale, genomico, ecc. “La nanomedicina sta rivoluzionando la pratica clinica mettendo a disposizione nuovi e più efficaci strumenti diagnostici e sistemi di cura innovativi, che favoriscono l’introduzione di terapie sempre più personalizzate – dichiara la dott.Ssa Laura Fabrizio, Presidente Sifo –. L’introduzione delle nanotecnologie nel campo della farmaceutica e, più in generale, della cura della salute è rilevante oltre per l’impatto clinico e sociale anche per quello economico, per le necessarie problematiche sulla sostenibilità per il Ssn nonché per la gestione di nuovi potenziali rischi derivanti dalle nanoparticelle. Il farmacista ospedaliero è coinvolto a pieno titolo nell’introduzione di queste nuove tecnologie e il suo contributo nell’ambito dell’innovazione è richiesto in tutte le fasi del percorso, dalla valutazione costo/efficacia, dall’investimento/disinvestimento, dalla farmacovigilanza, alla decisione fino al monitoraggio degli esiti e della sicurezza.” “La sfida della sostenibilità per il nostro sistema sanitario si può vincere garantendo l’accesso a terapie con un ottimo rapporto costo/beneficio – conclude il prof. Cascinu –. La parola d’ordine deve essere appropriatezza. Il nab-paclitaxel legato all’albumina, una proteina umana, si inserisce in quest’ottica, vista la sua comprovata efficacia. La molecola riesce a superare più facilmente lo stroma, la spessa componente di sostegno del cancro costituita dal tessuto connettivo e dai vasi sanguigni, liberando il suo potenziale proprio all’interno della malattia”.  
   
   
"WORKSHOP SULLA NANOTECNOLOGIA DEL DNA FUNZIONALE"  
 
Roma, 8 aprile 2014 - Il "Workshop sulla nanotecnologia del Dna funzionale" (Fdn2014) si terrà il 19 e 20 giugno 2014 a Roma, in Italia. Il workshop riunirà le parti interessate per condividere conoscenze e idee in un ambiente informale su temi quali le nanotecnologie, il rilevamento basato sul Dna e la biologia sintetica basata sul Dna. La conferenza è finanziata dal Cer (Consiglio europeo della ricerca) e sarà organizzata da Francesco Ricci dell´Università di Roma Tor Vergata, insieme a studiosi dell´Università Ludwig-maximilian in Germania e dell´Università Bar Ilan in Israele. L´iscrizione all´evento sarà aperta fino al 1° giugno e costerà 100 euro per partecipante. Oltre alle conferenze sono anche previste presentazioni orali e di poster, per cui i candidati interessati possono inviare un contributo orale o un poster. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Fdn2014.com/    
   
   
PRESIDENTE VENETO SU STATI GENERALI SANITA’: “BELLE PAROLE MA QUANDO I FATTI? A RENZI BASTANO DUE SLIDES PER TAGLIARE DOVE SI SPRECA. CANDIDO IL VENETO A FARE GRATUITAMENTE DA TUTOR”.  
 
Venezia, 9 aprile 2014 - “Belle e condivisibili parole come rigore, trasparenza, serietà, sprechi inaccettabili, no a tagli lineari ma, ancora oggi, solo parole e tra il dire e il fare continua ad esserci di mezzo il mare. A quando l’azione, a quando i costi standard?”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto commenta alcuni interventi della mattinata di ieri agli Stati Generali della Salute, in corso di svolgimento a Roma. “”Siamo stufi – aggiunge il Governatore – di sentire che bisogna fare come il Veneto fa, non dice, da tempo, costruendo una sanità sostenibile dal punto di vista economico, come dimostrano i nostri bilanci in utile degli ultimi anni, e qualitativa sotto il profilo dell’assistenza. I Governanti di Roma – prosegue – continuano di fatto a darci ragione ma, fino a che una siringa continuerà a costare 6 centesimi come in Veneto o 25 come altrove; un pasto 8-10 euro in Veneto e 60 altrove, saranno solo parole”. “Ancora una volta – dice il presidente della Regione – ci candidiamo a inviare gratuitamente dei tutor che aiutino a progredire chi è più indietro sulla strada della buona gestione dei fondi sanitari, ma il problema è capire se esiste davvero una seria volontà di migliorare le cose, e questo sarà possibile capirlo solo quando saranno operativi i costi standard e si avrà il coraggio di dire agli spreconi che se spendono di più pagano i loro amministrati, e non pantalone!”. “Apprendo – conclude il Governatore – che il premier Renzi ha esordito utilizzando l’ironia nell’annunciare che ha 82 slides pronte per i tagli alla sanità. Non si preoccupi: gliene bastano due, una con i conti e i servizi del Veneto e di poche altre Regioni, l’altra con i profondi rossi di altre. Le confronti e poi dica che da domani quelli della seconda lista non devono spendere un euro in più di quelli della prima. In caso contrario il monito del ministro Lorenzin sul fatto che la sanità universalistica in Italia non è da dare per scontata rischia di diventare una tragica realtà”.  
   
   
LA SANITÀ CALABRESE HA FATTO UN GRANDE PASSO IN AVANTI  
 
Catanzaro, 9 aprile 2014 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi in merito ai risultati della sanità calabrese emersi nel corso dell’ultimo Tavolo Massicci e comunicati dal Presidente Scopelliti, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La sanità calabrese ha fatto un grandissimo sforzo negli ultimi tre anni e come ha affermato qualche giorno fa lo stesso Ministro Lorenzin e poi certificato dai tecnici del Tavolo Massicci, sostanzialmente, dal punto di vista finanziario, possiamo dire che la Regione Calabria ha raggiunto l´equilibrio di bilancio. Ma cosa più importate è che da oggi inizia una nuova stagione . Si tratta di un risultato storico per la nostra regione – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio rappresenta una grande vittoria per il Presidente Scopelliti e per tutta la squadra che lo ha affiancato in questo periodo di intenso lavoro per mettere ordine nei conti della sanità calabrese. Sono state clamorosamente smentite tutte le false dichiarazioni dei tanti esponenti del centro-sinistra che hanno sempre cercato di bloccare l’azione riformatrice del settore sanitario, minimizzando e ignorando i passi in avanti. Questo importantissimo risultato – ha successivamente affermato la Vicepresidente Stasi - va aggiunto l’adeguamento delle reti ospedalieri, quelle territoriali e il miglioramento dei Lea (livelli essenziali di assistenza). Se sapremo continuare a vigilare sul lavoro svolto finora, potremo dire che dal 2015, per la Calabria, inizierà una nuova stagione. Per farlo, però, devono continuare ad esserci un grande impegno politico ed una forte volontà, così come quella impressa da Presidente Scopelliti a partire dal 2010. L’opinione pubblica calabrese ora è a conoscenza di chi ha sempre detto la verità e di chi, invece, ha raccontato favole, solo per alimentare polemiche. I calabresi non meritano di sentirsi dire bugie. Un lavoro che ci consente di poter dire ai calabresi che non saranno costretti a pagare i 53 milioni di euro aggiuntivi di superaliquote Irap e Irpef. I sacrifici fatti oggi ci allineano con le altre Regioni italiane almeno sotto l´ambito della spesa e della programmazione. Il residuo finanziario di 43milioni di euro già da quest´anno ci consentirà di iniziare a programmare nuovi investimenti per migliorare e rendere avanzati anche i servizi sanitari verso i cittadini. Magari come auspicato dal Presidente Scopelliti sulle politiche sociali. Dal passato la Calabria aveva ricevuto una pesante eredità: 1441 milioni di euro di buco di bilancio e 263 milioni di euro di perdita di esercizio ogni anno. Oggi siamo arrivati quasi al pareggio di bilancio garantendo i servizi e la qualità delle prestazioni, riuscendo comunque a migliorare i Lea rispetto al passato (per la prima volta la Calabria é stata promossa anche sui livelli essenziali di assistenza) e diminuito sensibilmente la migrazione sanitaria di circa 10milioni ogni anno. In questi anni – ha concluso la Vicepresidente Stasi - il Presidente Scopelliti ha lavorato con intelligenza coniugando la ineludibile esigenza di rigore con le specificità territoriali e le esigenze dei cittadini, senza mai abbandonare l´obiettivo principale ovvero ridare ai Calabresi una regione normale e per di più con il risanamento dei conti nel comparto sanitario, si aggiunge una rinnovata fiducia del Governo nazionale nei confronti della Calabria”.  
   
   
FEDERLAZIO: CONVOCATI STATI GENERALI LABORATORI DI ANALISI  
 
Roma, 9 aprile 2014 - I laboratori di analisi della regione Lazio si riuniranno giovedì 10 aprile, alle ore 15.00, presso la Sala Congressi dell’Università La Sapienza di Roma (Via Salaria 113) per organizzarsi contro la chiusura dei laboratori di analisi e il licenziamento di migliaia di persone. L’iniziativa è stata organizzata di comune accordo tra da Ursap-federlazio, S.na.bi.l.p-federbiologi e Ordine nazionale Biologi. Interverranno imprenditori, professionisti, dipendenti, collaboratori, cittadini per discutere della assoluta inutilità del provvedimento dell’accorpamento dei laboratori. Ma anche per evidenziare i suoi effetti economici negativi per la Regione Lazio in termini di distruzione di imprese e posti di lavoro che si verificheranno a seguito dell’applicazione di tale provvedimento.  
   
   
STATI GENERALI SALUTE, ASSESSORE LOMBARDIA: AVANTI CON COSTI STANDARD  
 
Roma, 9 aprile 2014 - "Sostenibilità e trasparenza del sistema sanitario, Lombardia come modello virtuoso anche per le altre regioni italiane, impegno deciso a proseguire con l´applicazione dei costi standard, un Patto per la Salute che rispetti e tuteli i bisogni e le peculiarità dei singoli territori". Questi i principali temi affrontati dal vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, intervenuto a Roma in occasione degli Stati Generali della Salute, in corso di svolgimento presso l´Auditorium del Parco della Musica. L´assessore lombardo ha preso parte alla tavola rotonda: ´La Sanità dei prossimi anni: modelli di sostenibilità del sistema e trasparenza dei dati. Il paziente al centro´. Sistema Sanitario Di Qualità - "La sostenibilità - ha sottolineato l´assessore alla Salute - rappresenta certamente il tema cruciale che oggi è all´attenzione di tutti i sistemi sanitari evoluti. La crescente tensione fra risorse disponibili, nuove possibilità diagnostiche e terapeutiche e bisogni sanitari e sociosanitari di una popolazione che invecchia, non riguarda certamente solo il rapporto tra prestazioni erogate e costi resta tra i migliori nei Paesi occidentali". Investire Su Innovazione E Ricerca - "Costante tensione verso un miglioramento dell´offerta sanitaria che tenga conto dei bisogni emergenti, investendo in innovazione e ricerca". Questa la strada indicata dal vice presidente lombardo che si è poi soffermato sul tema centrale dei lavori della mattinata. "Sostenibilità e trasparenza - ha ricordato l´assessore regionale alla Salute - sono i due pilastri di una sanità che mette al centro il paziente. In questa prospettiva, chi oggi è chiamato ad assumere decisioni in ambito sanitario lo deve fare sempre tenendo in considerazione la capacità di misurarne l´efficacia e la misura secondo standard di quantità, qualità e costo". Modello Lombardo - "È questo - ha aggiunto il vice presidente - il metodo di Regione Lombardia che ha posto al centro delle proprie politiche di sviluppo del sistema sanitario e sociosanitario, forte anche della disponibilità di una rete informativa all´avanguardia che permette di riportare sul cittadino tutte i dati riferiti ai consumi sanitari". "Da qui la richiesta forte di Regione Lombardia per arrivare già dal 2013, all´applicazione del riparto del fondo sanitario nazionale basato sulla determinazione dei costi standard". Quantità, Qualità, Costo - "Avanti dunque con convinzione con i costi standard". Questa l´esortazione del vice governatore lombardo. "Lavoriamo per raggiungere l´obiettivo che già il Governo si era dato con la Finanziaria del 2005, laddove fu stabilito che in ogni area del Paese venissero erogati Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) che rispondessero a requisiti minimi di quantità, qualità e costo". Rete Di Offerta - Il Patto della Salute e i territori. Aspetti che per l´assessore lombardo dovranno essere la base del ´Patto della Salute´. "La definizione degli standard - ha ricordato - deve essere fatta a livello nazionale, ma tenendo in considerazione le peculiarità e i bisogni dei singoli territori. Definire gli standard non significa, d´altra parte, indicare quale debba essere l´organizzazione della rete di offerta che spetta invece alle Regioni". Vincere Sfida Cronicità - "In questo primo anno di Legislatura siamo stati impegnati nel liberare risorse da destinare all´innovazione". È quanto ha evidenziato il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, nel suo intervento agli Stati Generali della Sanità. "Oggi registriamo così un aumento dell´8% del budget per farmaci innovativi e nella ricerca, alla quale vengono destinati ogni anno oltre 200 milioni di euro". L´esperienza Lombarda - "Accanto alla ricerca, l´altra grande sfida da vincere è quella della cronicità - ha detto l´assessore alla Salute - . Si ha il 78% delle risorse destinato al 30% di pazienti affetti da una o più patologie croniche. La soluzione che proponiamo - ha proseguito - è allora la ´presa in carico´, ovvero la possibilità di delineare un percorso d´assistenza e cura che tenga conto delle specificità del singolo paziente". 65.000 Pazienti - In quest´ottica, l´assessore ha portato la positiva sperimentazione dei Creg (Chronic Related Group) che coinvolge attualmente 65.000 pazienti cronici. "I primi dati della sperimentazione ci stanno dimostrando che ad una corretta continuità di assistenza corrisponde un minor ricorso all´ospedalizzazione e un minor numero di accessi in pronto soccorso" ha sottolineato l´assessore. Qualità Dei Servizi - "No all´ideologia, sì alle esperienze per garantire buona salute". Questo l´appello finale del vice presidente di Regione Lombardia: "Oggi è importante orientare le politiche sanitarie abbandonando un approccio ideologico, definendo modelli organizzativi basati sulle performance. Solo così, infatti - ha concluso il vice presidente di Regione Lombardia - potremo continuare ad avere una sanità in grado di coniugare qualità dei servizi e spesa sostenibile".  
   
   
STATI GENERALI SALUTE: IN FVG SANITÀ DI OTTIMA QUALITÀ E GRAZIE ALLA RIFORMA SI FARA´ ANCORA MEGLIO  
 
 Trieste, 9 aprile 2014 - Corretto e logico invocare rigore e serietà, definire non più accettabili ed anzi immorali gli sprechi. Ma nell´Italia delle Regioni occorre anche saper distinguere tra chi non ha i bilanci a posto e chi, come il Friuli Venezia Giulia, da anni gestisce la sanità con risorse proprie, mantiene i conti in equilibrio e soprattutto ha una sanità che è comunque una delle migliori non solo in Italia ma anche in Europa, anche se siamo consapevoli che vi sono dei margini di ulteriore miglioramento ed efficientemento e proprio per questo stiamo mettendo a punto una riforma. Lo ha affermato ieri a Roma l´assessore alla salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, commentando le parole del ministro Beatrice Lorenzin, in occasione degli Stati generali della salute. Credo sia evidente a tutti che le Regioni amministrano la sanità a velocità diverse, spiega l´assessore. Bisogna partire dal prenderne atto, intervenendo prima di tutto dove gli sprechi sono evidenti. Iniziando dal definire i costi standard, in modo che la medesima prestazione o lo stesso presidio abbiano un costo ovunque. Il Friuli Venezia Giulia, anche se è Regione virtuosa, è in ogni caso è impegnato a continuare a garantire l´universalismo del Servizio sanitario. Sappiamo che possiamo fare meglio di quanto abbiamo fatto finora. Sappiamo che possiamo ulteriormente razionalizzare la spesa, allentare il peso della burocrazia, semplificare le procedure, superare la ridondanza dei servizi. Ma soprattutto migliorare le prestazioni senza ridurle. Per questo, abbiamo già imboccato la strada invocata dal ministro, quelle di avere sempre a disposizione dati e informazioni aggiornati sugli effetti di tutte le prestazioni erogate. E´ l´elemento indispensabile per fare le scelte più opportune, limitando la discrezionalità. E siamo anche convinti, come ha giustamente ricordato il ministro, che l´elemento vincente è la prevenzione. Per questa ragione già nel bilancio del 2014 abbiamo messo su questo capitolo più risorse, il 65% in più degli anni precedenti. E lavoriamo per convincere i cittadini a prendersi cura della propria salute e del proprio benessere, renderli consapevoli dell´importanza di mantenere stili di vita sani. E in questo contiamo anche sul volontariato, che sa essere uno straordinario alleato delle istituzioni. Infine vogliamo assegnare un ruolo crescente al medico di famiglia, che deve tornare ad essere il primo riferimento per i pazienti.  
   
   
CAMPOSTAGGIA: PER L´OSPEDALE LA REGIONE TOSCANA PREVEDE RILANCIO E INNOVAZIONE  
 
 Poggibonsi (Si), 9 aprile 2014 - Il suo appello agli operatori della sanità è stato quello di innovare per fare della Toscana la regione dell´innovazione in sanità. La sua rassicurazione è stata di un netto "no" alle voci di chiusura dell´ospedale dell´Alta Val d´Elsa, giudicate completamente infondate. Il presidente della Regione Toscana ha messo queste considerazioni al centro del suo incontro con gli operatori della sanità all´ospedale di Campostaggia. Ha parlato di anni difficili, di un taglio del 10 per cento ai bilanci della sanità regionale, ma anche di 3 miliardi di investimenti sanitari realizzati negli ultimi 15 anni, di cui un miliardo di euro in apparecchiature tecnologiche; e si è chiesto cosa sarebbe oggi la sanità toscana se questi investimenti non fossero stati realizzati. Nel caso di Campostaggia siamo di fronte ad una realtà moderna e qualificata, in grado di attrarre pazienti da altre zone e perfettamente inserita nella rete ospedaliera aziendale. Il presidente ha poi ribadito come la rete ospedaliera voluta dalla Regione sia quella attuale e che non subirà modifiche o variazioni, tantomeno chiusure. Ha infine annunciato la volontà della Regione di utilizzare i risparmi ottenuti nella gestione sanitaria reinvestendoli in sanità. Quanto alla questione del 118, è stato il direttore generale della Asl 7 ad annunciare entro poche settimane, la firma di un patto per realizzare una centrale unica per 118, Vigili del Fuoco e Protezione civile, un´esperienza che dovrebbe concretizzarsi a Ruffolo e che sarà l´unica del genere in Italia.  
   
   
CENTRO PER L´AMIANTO DI MONFALCONE VERRÀ RAFFORZATO  
 
Gorizia, 9 aprile 2014 - Il Centro per l´amianto di Monfalcone è inserito a tutti gli effetti nella riforma sanitaria e verrà rafforzato. Lo ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani, rispondendo ad un appello lanciato in occasione di una cerimonia organizzata dal Rotary di Gorizia nell´aula magna del polo universitario. La presidente ha reso noto che a breve verrà pubblicato il bando per la ricerca del responsabile del centro di rilevanza regionale, e che il suo rafforzamento quale polo specialistico di riferimento, che si occuperà di tutti gli aspetti multidisciplinari legati alle patologie da amianto, rappresenta una forte e doverosa risposta alle esigenze del territorio.  
   
   
I RISCHI DEI FALSI OCCHIALI DA SOLE E DEGLI OCCHIALI “GIOCATTOLO”. NON PROTEGGONO LA VISTA E LE LENTI NON SONO APPROVATE. ATTENZIONE A GRANDI E PICCINI  
 
Lecce, 9 aprile 2014 - Arriva la primavera in tutto il suo splendore, ma anche con i suoi rischi. Perché le giornate che si allungano e i raggi del sole sempre più forti ed intensi, ci spingono a fare degli acquisti, spesso attratti più dalle tendenze della moda che da un effettivo bisogno di protezione, come l´acquisto di occhiali da sole per proteggere i nostri occhi. Comprare occhiali da sole non omologati nei bazar o nei mercati, lungi dal costituire un ausilio a difesa della vista, può essere causa di lesioni gravi come la cataratta precoce, cheratite (infiammazione corneale), congiuntivite (infiammazione dello strato congiuntiva dell´occhio), secchezza oculare e le conseguenze più comuni come disagio, vertigini e cefalee. Ecco perché è sempre raccomandabile recarsi presso negozi di ottica e lasciarsi consigliare da un professionista prima di scegliere gli occhiali da sole. Il problema è che queste lesioni oculari sono progressive, non compaiono in una settimana, ed è spesso tardi quando arriviamo a scoprire le patologie. Il principale scopo degli occhiali da sole è il filtro o il blocco delle radiazioni ultraviolette ed infrarosse, che colpiscono gli occhi e ridurre l´abbagliamento causato dai raggi solari al fine di avere una visione chiara e confortevole. Quindi, ottenere il parere di un professionista è fondamentale per la corretta scelta delle lenti, poiché ciascun occhio è diverso così come gli effetti che può avere il sole su di esso. Ad esempio, gli occhi chiari necessitano di una maggiore protezione e un vetro scuro che riduce l´intensità della luce vivida. D´altra parte, le persone che indossano lenti a contatto in genere devono prestare più attenzione a indossare occhiali da sole per evitare l´essiccazione della lente a causa della luce, che spesso è conseguenza di grandi disagi all´occhio. A che cosa dobbiamo stare attenti quando acquistiamo occhiali da sole? Ancor prima di guardare il marchio alla moda bisogna verificare se rispondano ad una serie di requisiti che certifichino la loro approvazione. Per esempio, non dobbiamo mai comprare occhiali non recanti il marchio di qualità europeo (Ce) o senza istruzioni tipo un “manuale utente” che indica il tipo di vetro, l´intensità del filtro e il modo giusto per prendersi cura di loro. Inoltre, dovremmo richiedere sempre una garanzia contro qualsiasi difetto di fabbricazione. Alcune associazioni dei consumatori straniere, sottolinea Giovanni D´agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consigliano anche di verificare nell’etichetta il numero e l´anno delle lenti così come la completa identificazione del produttore o del fornitore. Inoltre, dobbiamo esigere che le istruzioni o il manuale utente siano scritti in italiano. L´acquisto di occhiali da sole in un’ottica e la consulenza di professionista dovrebbe soddisfare tutti i parametri di sicurezza e protezione. Un occhio di riguardo, è proprio il caso di dirlo, bisognerebbe averlo nei confronti dei più piccoli, la cui vulnerabilità dell´occhio e la dilatazione della pupilla, che è più aperta rispetto a quella degli adulti, dovrebbe indirizzarci verso l’acquisto di occhiali certificati al fine di evitare lo sviluppo di future patologie nell´occhio dei futuri uomini e donne. La sensibilità dell´occhio, accoppiata con l´effetto cumulativo della radiazione, fa che la protezione nei bambini deve essere ancora più grande rispetto a quello degli adulti. Nel primo anno di vita, il cristallino, che agisce come un filtro, passa alla retina il 90% dei raggi Uva e 50% di raggi Uvb. Il risultato, secondo gli esperti, è che quasi il 50% delle radiazioni Uv a cui siamo esposti nel corso della vita si verifica prima dei 18 anni. I danni che possono sorgere a breve termine includono la cheratite o le scottature, che si manifestano nei bambini con sintomi di dolore, fotofobia o arrossamento degli occhi. A lungo termine, il danno può essere più grave, sotto forma di, lesioni degenerative corneali e alterazioni acute della retina, che possono influenzare la vista in maniera permanente. Gli esperti, raccomandano quindi di evitare l´uso di occhiali da sole giocattolo, poiché presentano gravi rischi per la salute degli occhi mentre è noto che anche i bambini possono portare occhiali da sole, appositamente progettati per loro a base di silicone ergonomico a partire dai tre mesi di età.  
   
   
NOVARTIS, LA REGIONE TOSCANA CHIEDERÀ ALL´AZIENDA UN INCONTRO AI MASSIMI LIVELLI  
 
Firenze, 9 aprile 2014 - Le preoccupazioni sollevate dai lavoratori di Novartis per le prospettive dell´azienda e il suo radicamento nel territorio sono state al centro dell´incontro svoltosi oggi fra l´assessore alle attività produttive credito e lavoro, i rappresentanti aziendali della Cgil, il vice sindaco di Siena e il sindaco di Sovicille. L´assessore ha preso atto e condiviso le preoccupazioni espresse dal sindacato riguardo ad un´ipotesi di dismissione da parte della multinazionale del ramo vaccini che ha sede a Siena e, in prospettiva, anche di un disimpegno sul fronte dell´attività di ricerca. L´assessore ha preso l´impegno di attivarsi al più presto, insieme alle istituzioni, per avere un contatto con i dirigenti locali di Novartis e di coinvolgere il presidente della Regione, con l´obiettivo di un rapporto diretto ai massimi livelli con i vertici internazionali del gruppo.  
   
   
MARCHE, SPACCA:”MOTIVO DI ORGOGLIO OSPITARE BEKO ALL STAR GAME” .  
 
Ancona, 9 aprile 2014 - Ieri mattina nella Sala Raffello della Giunta regionale è stata presentata l’edizione 2014 del Beko All Star Game, manifestazione di basket, organizzata da Lega Basket e Rcs Sport in collaborazione con la Fip, che si disputerà domenica prossima al Palarossini di Ancona. Presenti alla presentazione ufficiale il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, l’assessore allo Sport del Comune di Ancona, Andrea Guidotti, il presidente Lega Basket, Valentino Renzi, il presidente regionale Fip Marche, Davide Paolini, il direttore generale Rcs Sport, Paolo Bellino e il Commissario tecnico della Nazionale italiana basket, Simone Pianigiani insieme a giocatori e staff. L’evento unico e spettacolare a livello internazionale, offrirà a tutti gli appassionati di basket la possibilità di ammirare la selezione (All Star) dei migliori giocatori stranieri del nostro campionato, contro la Nazionale Azzurra. “E’ con grande piacere che le Marche – ha sottolineato Spacca - accolgono le stelle del basket nazionale ed internazionale per un evento che si annuncia di straordinario livello. E’ un onore e motivo di orgoglio poter ospitare nella nostra regione, ad Ancona, i nomi più importanti della pallacanestro, per una gara che promette forti emozioni e una presenza di pubblico e media da tutto esaurito. Sempre più Società e Federazioni scelgono le Marche per organizzare grandi eventi sportivi. La nostra regione è infatti particolarmente adatta ad ospitare manifestazioni di rilievo internazionale. La buona dotazione di impianti, l’ampia disponibilità di strutture ricettive al servizio di atleti e pubblico, la possibilità di affiancare, alla partecipazione alle gare, visite turistiche e soggiorni nelle nostre meravigliose località della costa o dell’entroterra, rappresentano fattori di grande attrazione” “Il governo regionale – ha aggiunto il presidente - è determinato a fare delle Marche una terra sempre più a misura di sportivi. L’esperienza acquisita nella co-organizzazione di eventi di livello mondiale, dalla vela al ciclismo alla ginnastica, per non fare che qualche esempio, è un atout straordinario che mettiamo al servizio del Beko All Star Game. Un appuntamento che la Regione ha deciso di sostenere con grande convinzione e che ha inserito non a caso tra i grandi eventi della programmazione sportiva 2014”. “Una bella vetrina per Ancona e le Marche – ha concluso Spacca - grazie anche alla diretta televisiva della partita su Rai Sport 1. L’attesa, anche nelle Marche, è alta e non potrebbe essere diversamente per una regione dalla solida tradizione cestistica e al secondo posto in Italia per rapporto abitanti-tesserati. Ora non resta che aspettare con trepidazione il fischio d’inizio. E che vinca il migliore”.