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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Maggio 2014 |
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PESCE D´ALLEVAMENTO NELL’ UE: UNA SANA, FRESCA E LOCALE ALTERNATIVA |
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Bruxelles – Di seguito l’intervento di ieri di Maria Damanaki Il commissario europeo per gli affari marittimi e la pesca Acquacoltura all’ Event al Seafood Expo Globale: “ Signore e Signori, Sarò breve ... Vedo molti di voi sta guardando i deliziosi piatti in offerta qui e questo è precisamente l´obiettivo di oggi: mostrare le nostre "Eu pesci d´allevamento"! Sono lieto di essere qui oggi per evidenziare i vantaggi di mangiare, pesce fresco di produzione locale. In altre parole, il pesce allevato qui in Europa. Quando dico "pesce", mi riferisco ovviamente sia pesci e crostacei. So che sto predicando un pubblico convinto qui. Ma la crescente domanda, soprattutto per Omega 3 pesce ricco, non può essere soddisfatta semplicemente pescare più fuori dal mare. Semplicemente non ci sono abbastanza pesci là fuori e le nostre risorse ittiche stanno ancora riprendendo da anni di pesca eccessiva. Pesce sostenibile allevamento possono alleviare questa pressione. L´agricoltura sostenibile significa produrre, garantendo nel contempo che le nostre acque rimanere puliti, i nostri ecosistemi ricchi e sani e che la protezione dei consumatori e regole sociali siano rispettate. Le generazioni future hanno lo stesso diritto che abbiamo a godere dei nostri mari, fiumi e laghi. I giovani dovrebbero essere dato anche le aspettative credibili per trovare lavoro nelle aziende fiorenti che vendono prodotti gustosi. Tu lo sai, solo il 10% del nostro consumo Ue sta inoltre coltivato nella Ue. Gran parte del pesce importato percorre lunghe distanze da luoghi remoti in tutto il mondo per raggiungere le nostre tavole. Pesci di allevamento nell´Ue rappresenta un´ottima alternativa sostenibile locale. Iniziative come l´italiano "Chilometro Zero" si basano anche su questa stessa logica. Vogliamo diffondere questo messaggio della qualità dei nostri prodotti dell´Ue. Questo pesce fresco d´allevamento non solo soddisfa le nostre elevate esigenze di tutela dei consumatori, ma anche gli standard di qualità di gusto e consistenza richiesto da "top chef". Top chef come Vissani e il sig sig Macgillivray, che sono lieto di darvi il benvenuto qui oggi per dirci perché usano pesci di allevamento nella loro cucina. E spero di imparare alcuni gustosi consigli che posso portare a casa. Quindi, prima ho una chiacchierata con i nostri ospiti speciali, lasciate che vi lascio con due messaggi: in primo luogo, guardare fuori per il nostro entusiasmante progetto con le scuole di tutta Europa entro l´anno per promuovere l´acquacoltura. In secondo luogo, vorrei incoraggiare tutti voi di aiutarci a diffondere il vangelo del nostro pesce d´allevamento europeo a livello locale. Non solo aiuta a proteggere gli stock ittici selvatici, ma è anche sano, sostenibile e, come i nostri due cuochi stanno per dirci, gustoso! |
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CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE SCIENZE AGRARIE, ECOLOGICHE E MEDICHE |
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Londra - La "Conferenza internazionale sulle scienze agrarie, ecologiche e mediche" (Aems-2014) avrà luogo il 3 e 4 luglio 2014 a Londra, nel Regno Unito. La conferenza intende riunire importanti scienziati, ricercatori e studiosi del mondo accademico per scambiare e condividere le loro esperienze e i risultati delle loro ricerche riguardanti tutti gli aspetti delle scienze agrarie, ecologiche e mediche. Inoltre, saranno discusse le sfide pratiche affrontate e le soluzioni adottate. I partecipanti sono invitati a presentare documenti integrali, brevi relazioni, poster e abstract che affrontano i temi e gli argomenti della conferenza, compresi figure, tabelle e riferimenti di nuovi materiali di ricerca. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Iicbe.org/2014/07/05/47
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PESCA: AL VIA BANDO PER MIGLIORAMENTO PESCHERECCI LA REGIONE LAZIO HA APERTO UN NUOVO BANDO PUBBLICO DEL FONDO EUROPEO DELLA PESCA, PER FINANZIARE PROGETTI DI INVESTIMENTO A BORDO DEI PESCHERECCI |
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“Con un finanziamento di 210mila euro – spiega l’assessore all’Agricoltura Caccia e Pesca Sonia Ricci – saranno ammissibili gli interventi previsti dalla misura 1.3 del Fep 2007/2013, riguardanti il miglioramento degli standard di sicurezza a bordo, delle condizioni di lavoro, dell’igiene, della qualità dei prodotti, dell’efficienza energetica e della selettività, la sostituzione del motore, l’armamento e l’ammodernamento dei pescherecci”. Possono presentare le domande di partecipazione i proprietari o gli armatori di imbarcazioni da pesca iscritte nel Registro comunitario della flotta peschereccia e in uno dei Compartimenti marittimi della Regione Lazio. Le domande possono essere presentate entro 60 giorni dal giorno successivo alla pubblicazione del bando sul Burl dell’8 maggio 2014. |
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EXPO 2015: FIRMATO PROTOCOLLO PER PARTECIPAZIONE "UNITARIA" DELL´UMBRIA |
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Perugia - Individuare una strategia unitaria della presenza dell´Umbria ad Expo 2015: questo l´obiettivo del "protocollo d´intesa per la promozione e la partecipazione del sistema economico umbro a Expo 2015" - la manifestazione in programma a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 sul tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita" – sottoscritto ieri pomeriggio a Perugia, a palazzo Donini, sede della Presidenza della Giunta regionale dell´Umbria. Il documento, sottoscritto tra Regione Umbria e tutti soggetti del Tavolo generale dell´alleanza per lo sviluppo dell´Umbria, si propone di "portare l´Umbria – ha affermato la rappresentante della Regione Umbria - come sistema istituzionale ed economico ad Expo 2015, proponendo le sue eccellenze su un tema, come quello del cibo e dell´alimentazione, sul quale questa regione vanta importanti eccellenze". "E´ intenzione di tutti – ha proseguito - , a cominciare dalle Istituzioni, predisporre un programma di eventi ed iniziative condiviso. Anche per l´Umbria, oltre che per l´Italia, Expo 2015 sarà un evento di grandissima rilevanza e noi dobbiamo saper cogliere tutte le opportunità che da questo evento potranno venire. A questo fine sarà importante il lavoro di coordinamento per la realizzazione di una presenza dell´Umbria che sia la più incisiva ed efficace possibile". La rappresentante della Regione ha inoltre sottolineato come "la presenza dell´Umbria dovrà coordinarsi con quella di tutte le Regioni italiane". "Il programma di eventi che dobbiamo realizzare dovrà altresì porsi l´obiettivo di intercettare l´attenzione e l´interesse di quei Paesi stranieri che saranno presenti con propri spazi ad Expo 2015, e saranno circa settanta. A Milano, infatti, avremo importanti opportunità di conoscenza di realtà internazionali verso le quali – ha concluso la rappresentante della Regione - promuovere l´Umbria come sistema, in coerenza con il tema dell´esposizione universale". Il documento, sottoscritto tra Regione Umbria e tutti soggetti del Tavolo generale dell´alleanza per lo sviluppo dell´Umbria, si propone di presentare l´Umbria "come territorio contraddistinto da una particolare declinazione dei valori caratterizzanti la manifestazione nella storia, nell´arte, nella cultura, nelle tradizioni e nella innovazione applicata alle diverse attività produttive". Sarà un Comitato di coordinamento, composto da rappresentanti dei soggetti firmatari, a portare avanti l´azione di condivisione, monitoraggio e verifica di azioni, programmi e progetti per la promozione del sistema economico umbro. Nell´ambito dell´organismo verranno definite le attività e le iniziative per valorizzare la qualità e sostenibilità delle produzioni agro-alimentari, con particolare riferimento alle eccellenze regionali, dell´alimentazione e della nutrizione; il turismo dell´intero territorio regionale e dei beni culturali ed ambientali; i servizi di ricerca, di eccellenza e di alta formazione che il sistema produttivo ed istituzionale regionale può offrire sui temi di Expo 2015, anche con riferimento ai "Cluster" di ricerca nazionali ai quali partecipa la Regione Umbria, quali Agrifood e Chimica Verde. Il Comitato provvederà a favorire l´internazionalizzazione del sistema produttivo ed istituzionale dell´Umbria attraverso la definizione di un sistema strutturato di relazioni con i Paesi ospiti ad Expo 2015 e a realizzare uno specifico database dei soggetti e delle iniziative, di concerto con la Cabina di regia e con il Tavolo tecnico istituito dalla Giunta regionale. Il tutto avvalendosi di un "concept" di comunicazione, da adottare per tutte le attività e le iniziative, utile a identificare e trasmettere un´immagine unitaria dell´Umbria. Secondo il protocollo, i firmatari si impegnano a cooperare nella progettazione e organizzazione di iniziative per assicurare la migliore partecipazione della Regione Umbria nelle attività di Expo 2015, in particolare nell´organizzazione dello "Spazio per rappresentanza istituzionale", della "Mostra sull´Italia delle Regioni", dello "Spazio espositivo dedicato", "Settimana di protagonismo" e quanto previsto all´interno del Padiglione Italia. Uguale impegno sarà indirizzato alla preparazione e realizzazione dell´evento "Dall´expo ai territori", promosso dalla competente struttura ministeriale per la Coesione Territoriale per valorizzare e promuovere i territori italiani, da realizzarsi in Umbria nel periodo antecedente la manifestazione. Specifiche azioni saranno infine rivolte all´attrazione di flussi di visitatori in Umbria e alla conoscenza e promozione delle eccellenze dei diversi comparti del sistema produttivo regionale. Una "vetrina" delle imprese umbre, degli eventi e dei progetti servirà a proporre le produzioni locali e a valorizzare le eccellenze del territorio, sia attraverso la presenza espositiva ad Expo 2015, che attraverso specifiche iniziative in Umbria. Iniziative con gli operatori del settore del trasporto persone, sia a livello nazionale che locale, serviranno infine a rafforzare i collegamenti con Milano durante il periodo della manifestazione. A Sviluppumbria Spa competeranno le attività di Segretariato tecnico del Comitato di coordinamento, con funzioni di supporto alla progettazione, realizzazione e gestione della partecipazione del sistema Umbria e di cura dell´animazione territoriale per promuovere eventi e progetti di eccellenza la cui vocazione corrisponda agli obiettivi di Expo 2015. Questo l´elenco dei soggetti firmatari: Unioncamere Umbria, Camere di Commercio di Perugia e Terni, Anci e Upi Umbria, Università degli Studi e Università per Stranieri di Perugia, Sviluppumbria Spa, "3a-Pta", Centro Estero Umbria e Associazioni regionali di categoria (Cia Umbria, Coldiretti Umbria, Confagricoltura Umbria, Confindustria Umbria,cna Umbria, Confapi Umbria, Confimi Imprese, Confartigianato Umbria, Confcommercio Umbria, Confesercenti Umbria, Confcooperative Umbria, Legacoop Umbria, Casartigiani Umbria). |
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LATTE, ASSESSORE AGRICOLTURA LOMBARDIA A INDUSTRIALI: NO A MODIFICHE UNILATERALI
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Milano - "I contratti si rispettano, non si modificano unilateralmente come sta facendo in questi giorni l´industria di trasformazione lattiero casearia, con gravi danni agli allevatori". Punta il dito contro il mondo industriale del latte l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, alla luce di un atteggiamento "irresponsabile e che non trova alcuna giustificazione nel mercato". Regione Si Schiera Con Produttori - "Il prezzo regionale del latte è stato fissato a 44,5 centesimi al litro - sottolinea l´assessore lombardo - e non è tollerabile che alcuni soggetti dell´industria di trasformazione, adducendo fantomatici aumenti di produzione di latte del Nord Europa, rifiutino di attenersi al contratto, applicando a senso unico un prezzo arbitrario". La Regione si schiera coi produttori. "Se il comparto continuerà a dare segni di irresponsabilità - avverte l´assessore - saremo costretti a tenerne conto in fase di destinazione delle risorse del Programma di sviluppo rurale". Scorretto Cambiare Prezzo ´In Corsa´ - Per l´assessore "cambiare il prezzo in corsa, con una tesi che non trova riscontri reali, è indice di scarsa correttezza. Anche perché, quando il mercato invece si spostava verso aumenti dei listini, l´industria procrastinava all´infinito la sottoscrizione dei contratti, con l´obiettivo di continuare a pagare il latte al di sotto del valore reale. Nel rispetto delle parti e degli allevatori, questo alla Regione Lombardia non sta bene". |
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CIBUS, ASSOCAMERESTERO: L’“EATALIAN BIO” ALLA SCOPERTA DI AUSTRALIA E GIAPPONE |
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Parma – Parte da Cibus il Progetto "Eatalian Bio - Promozione del bioalimentare italiano in Australia e Giappone", promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da Assocamerestero in collaborazione con la Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (Ccie di Sydney) – che si coordinerà con le Ccie di Adelaide, Brisbane, Melbourne e Perth – e la Italian Chamber of Commerce in Japan (Ccie di Tokyo), per promuovere i prodotti biologici italiani in Australia e Giappone. All’interno della manifestazione, si è svolto presso la Sala Workshop del Padiglione 4 il Seminario "Eatalian Bio: destinazione Australia e Giappone per i prodotti italiani", durante il quale le Ccie di Sydney e di Tokyo hanno presentato a oltre 40 aziende italiane le opportunità offerte dai mercati australiano e giapponese. Il comparto biologico vale circa 1,27 miliardi di dollari australiani e si prevede una crescita annua del 15%, percentuale superiore al trend di crescita mondiale (2-11%). Il settore della produzione biologica si posiziona, inoltre, tra le 5 industrie a più alto tasso di crescita del Paese. Prodotti bio sono facilmente reperibili nella rete della Gdo, in particolare, le tipologie di prodotto maggiormente acquistate sono: frutta e verdura (60%), ingredienti da cucina (45%), cibo in scatola (39%), pane (39%), carne rossa (35%) e latticini (34%). Se l’Australia rappresenta un mercato in crescita ma consolidato, in Giappone il consumo di prodotti alimentari bio è un fenomeno relativamente recente, ma in forte sviluppo (nel 2014% è prevista una crescita dei consumi del 12%). Attualmente circa il 30% della popolazione adulta in Giappone preferisce prodotti alimentari biologici, prodotti per la cura della persona di origine naturale, etc.. Il settore è dominato dalla produzione di verdure, che assieme al riso costituiscono l’86% del totale dei prodotti organici. Per quanto riguarda le importazioni, nonostante le quantità di verdura e frutta siano considerevoli, il prodotto più importato è la soia biologica (con una quota del 40%). “Con questa iniziativa il Ministero dello Sviluppo Economico vuole aprire nuovi spazi di inserimento su mercati dinamici, dotati di forte potere d’acquisto e sensibili alla qualità e sostenibilità dei prodotti, come Australia e Giappone, anche grazie all’azione svolta in loco dalla rete delle Camere italiane all’estero – sottolinea Giuseppe Tripoli, Direttore Generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi del Ministero dello Sviluppo Economico – Le aziende italiane potranno gratuitamente avere l’occasione di presentare le loro eccellenze, approfondire le dinamiche di questi mercati ed incontrare controparti estere già sensibilizzate, durante le diverse fasi del Progetto, sulle caratteristiche del Bio Made in Italy, un segmento che, soprattutto in una fase di erosione dei consumi, ha mostrato una forte capacità di tenuta rispetto a quella del “food and drink” nazionale”. Il Progetto si articola in diverse iniziative promozionali – in Italia e all’estero – che coinvolgeranno le imprese italiane di settore e importatori, distributori, buyers e ristoratori dei due Paesi, sia in occasione del tour promozionale in Australia e Giappone nel periodo luglio-ottobre, sia durante l’incoming in Italia, a settembre, di operatori e giornalisti australiani e giapponesi, che visiteranno i territori di origine dei prodotti e realizzeranno incontri con le aziende produttrici. Per tutta la Fiera, gli addetti ai lavori e le aziende interessate a conoscere le diverse fasi del Progetto potranno prendere contatto con i rappresentanti delle Ccie recandosi presso lo stand dedicato all´iniziativa (padiglione 7, stand K035). Per ulteriori informazioni su Eatalian Bio: madeinitaly@assocamerestero.It |
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PAC: REGIONE LOMBARDIA REVOCA BLOCCO PAGAMENTI A IMPRESE |
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Milano - La Regione Lombardia sblocca i fondi della Politica agricola comune (Pac) a circa 2.000 imprese agricole e attraverso l´Organismo pagatore regionale raggiungerà le aziende alle quali la Guardia di Finanza, nell´ambito dell´operazione denominata "Bonifica"(avviata nell´ottobre scorso per verificare il corretto funzionamento del sistema delle erogazioni pubbliche in agricoltura), aveva bloccato l´autorizzazione ai pagamenti dei contributi comunitari. Ossigeno Per Le Aziende - "È un risultato assolutamente positivo, frutto del buon senso e della trasparenza, e che restituisce ossigeno alle imprese agricole, soprattutto a quelle nelle aree svantaggiate - ha commentato l´assessore all´Agricoltura della Lombardia che, per due volte, aveva sollecitato nelle scorse settimane il collega della Regione Puglia, in qualità di presidente della Commissione politiche agricole in Conferenza delle Regioni-. Continueranno, invece, le operazioni di verifica delle posizioni delle aziende per individuare eventuali comportamenti irregolari. Chiarezza Sulle Regole - La revoca del blocco dei pagamenti è stata possibile grazie all´intervento dei direttori dell´Organismo pagatore e della Regione Lombardia, che avevano appunto manifestato la necessità di procedere rapidamente ai pagamenti e chiesto al ministero delle Politiche agricole di fare chiarezza sulle regole che stanno alla base della gestione dei titoli di conduzione e in particolare, per le aziende coinvolte dall´operazione Bonifica. I beneficiari sono oltre 2 mila imprese agricole, il 10 per cento delle quali ha già ricevuto il saldo. Entro la fine del mese, comunica l´Organismo pagatore regionale, saranno liquidate tutte le pendenze. Complessivamente, la cifra destinata alle imprese agricole si avvicina a 13,2 milioni di euro. |
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GIALLUMI DELLA VITE, DUE INCONTRI PER I VITICOLTORI DELLA VALSUGANA |
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Negli ultimi anni nei vigneti della Valsugana la flavescenza dorata ha conosciuto una rapida diffusione. La malattia è una sorta di virus causato da un fitoplasma che, se non adeguatamente conosciuto e controllato, può compromettere la resa e la vitalità dei vigneti. Per sensibilizzare tutti i viticoltori nella gestione puntuale e territoriale di questa problematica la Comunità di Valle Valsugana e Tesino e Alta Valsugana/bersntol in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach e la Provincia autonoma di Trento organizzano la prossima settimana in Valsugana due incontri rivolti ai viticoltori. Gli incontri sono in programma lunedì 12 maggio, alle ore 18, a Pergine Valsugana presso la sala riunioni Comunità Alta Valsugana e Bersntol e giovedì 15 maggio, alle ore 18, a Borgo Valsugana presso l’Auditorium della Comunità Valsugana e Tesino. L’obiettivo è sensibilizzare tutti i viticoltori, non solo quelli professionali ma anche quelli hobbisti che in Valsugana rappresentano una percentuale significativa, nella gestione territoriale e puntuale della flavescenza dorata della vite. In entrambi gli incontri, dopo i saluti dei rispettivi rappresentanti delle comunità di valle, è previsto l’intervento dell’assessore provinciale all’agricoltura. Della malattia, degli aspetti tecnici e dei metodi di contenimento parlerà Flavio Mattedi dell’Unità viticoltura della Fondazione Edmund Mach, mentre gli aspetti normativi inerenti alla problematica saranno affrontati da Lorenza Tessari del Servizio fitosanitario della Provincia autonoma di Trento. “La difesa nei confronti di questa malattia, per quale esiste un decreto di lotta obbligatoria, è di tipo indiretto e si attua attraverso la puntuale individuazione ed estirpazione delle viti che manifestano i sintomi e l’intervento con agrofarmaci per ridurre la presenza degli insetti che la trasmettono –spiega Flavio Mattedi- E’ quindi importante, che ogni viticoltore, sia professionale (conferisce l’uva alle cantine), e quello che produce uva per proprio consumo, sia informato e che conosca i sintomi della malattia. Questi si manifestano sulla vite da giugno in poi e sono evidenti sulle foglie con un caratteristico ripiegamento a triangolo del lembo fogliare. I germogli stentano a lignificare e i grappoli appassiscono e non raggiungono la maturazione”. La flavescenza dorata viene trasmessa da una cicalina (Scaphoideus Titanus) da una vite malata ad una sana. Questo insetto è presente in modo generalizzato in tutto il territorio agricolo della Valsugana. Tutte le varietà di vite possono essere colpite dalla malattia, in particolare lo Chardonnay, ma anche le cultivar locali e gli ibridi. Http://goo.gl/ququv5 |
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TOSCANA: DISTRIBUITI NUOVI ESEMPLARI DI TORYMUS SYNENSIS A PALAZZUOLO PER CONTINUARE LA LOTTA BIOLOGICA ALLA VESPA CINESE 85.000 ESEMPLARI, CHE ANDRANNO A STABILIRSI NEI CASTAGNETI DA FRUTTO COMPROMESSI |
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Continua sul territorio di Palazzuolo sul Senio la lotta biologica alla Vespa cinese. In questa settimana hanno ripreso le operazioni di distribuzione del Torymus Synensis per la lotta biologica al cinipide del castagno. I soci dell’associazione castanicoltori "Valle del Senio" si apprestano al rilascio in ambiente di 85.000 esemplari, che andranno a stabilirsi nei castagneti da frutto compromessi dal terribile insetto. ?L’associazione si è attivata per promuovere la lotta biologica al cinipide, reperendo il materiale per i privati che ne hanno fatto richiesta raccogliendo ordini e pagamenti, oltre al coordinamento ed al trasporto del materiale. ?Per il presidente dell’associazione Giuseppe Pifferi «abbiamo fatto ciò che un´associazione dovrebbe fare, ovvero supportare i castanicoltori nei momenti difficili. Attraverso il coordinamento siamo riusciti a semplificare le operazioni di acquisto del Torymus, mettendo tutti nelle condizioni di poter intervenire sul proprio castagneto. Inoltre grazie all’acquisto di gruppo è stato possibile ottenere un prezzo inferiore, facendo risparmiare soldi e tempo. Purtroppo il problema è grave e le nostre produzioni sono in pericolo, per questo sarà importante continuare lungo la strada intrapresa e mettere in campo tutte le precauzioni del caso per sconfiggere il cinipide». Da parte pubblica, le amministrazioni comunali di Casola Valsenio e Palazzuolo sul Senio hanno concordato con l’associazione gli interventi da attuare. A dar man forte alle operazioni di immissione in forma privata, è intervenuta anche l´Unione dei comuni del Mugello, la quale ha previsto l’immissione nel territorio comunale di Palazzuolo sul Senio di ulteriori lanci di Torymus. ?Il Sindaco di Palazzuolo Cristian Menghetti ci tiene a rimarcare la soddisfazione «del risultato dell’operazione. I castanicoltori hanno risposto alla proposta dell’associazione investendo sul salvataggio dei castagneti. Se guardiamo a quello che è successo e sta succedendo altrove, il numero di interventi di lotta biologica eseguiti sul territorio di Palazzuolo sul Senio per combattere il cinipide è notevole, e questo sta a dimostrare quanto la cultura e l’economia agricolo turistica locale faccia perno sulla castanicoltura, stimolando sinergia ed iniziative pubbliche e private». |
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PAC: REGIONE LOMBARDIA REVOCA BLOCCO PAGAMENTI A IMPRESE
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Milano - La Regione Lombardia sblocca i fondi della Politica agricola comune (Pac) a circa 2.000 imprese agricole e attraverso l´Organismo pagatore regionale raggiungerà le aziende alle quali la Guardia di Finanza, nell´ambito dell´operazione denominata "Bonifica"(avviata nell´ottobre scorso per verificare il corretto funzionamento del sistema delle erogazioni pubbliche in agricoltura), aveva bloccato l´autorizzazione ai pagamenti dei contributi comunitari. Ossigeno Per Le Aziende - "È un risultato assolutamente positivo, frutto del buon senso e della trasparenza, e che restituisce ossigeno alle imprese agricole, soprattutto a quelle nelle aree svantaggiate - ha commentato l´assessore all´Agricoltura della Lombardia che, per due volte, aveva sollecitato nelle scorse settimane il collega della Regione Puglia, in qualità di presidente della Commissione politiche agricole in Conferenza delle Regioni-. Continueranno, invece, le operazioni di verifica delle posizioni delle aziende per individuare eventuali comportamenti irregolari. Chiarezza Sulle Regole - La revoca del blocco dei pagamenti è stata possibile grazie all´intervento dei direttori dell´Organismo pagatore e della Regione Lombardia, che avevano appunto manifestato la necessità di procedere rapidamente ai pagamenti e chiesto al ministero delle Politiche agricole di fare chiarezza sulle regole che stanno alla base della gestione dei titoli di conduzione e in particolare, per le aziende coinvolte dall´operazione Bonifica. I beneficiari sono oltre 2 mila imprese agricole, il 10 per cento delle quali ha già ricevuto il saldo. Entro la fine del mese, comunica l´Organismo pagatore regionale, saranno liquidate tutte le pendenze. Complessivamente, la cifra destinata alle imprese agricole si avvicina a 13,2 milioni di euro. |
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