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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Luglio 2014
PIANI UK INTELLIGENTE DI MISURAZIONE, LA RADIO DIGITALE E WIFI SBLOCCATI EUR 190M BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI  
 
Lussemburgo, 24 luglio 2014 – L’ Istituto di credito a lungo termine dell´Europa, la Banca europea per gli investimenti, ha accettato di fornire 190 milioni di Gbp a sostenere gli investimenti da Arqiva in una serie di nuovi progetti di infrastrutture critiche nazionali. Ciò include il roll out dei contatori intelligenti in tutto il nord dell´Inghilterra e la Scozia, così come l´espansione della radio digitale, il lancio dei nuovi mux T2 e in seguito connettività Wifi. Phil Mosè, Cfo di Arqiva ha detto dell´investimento, "Arqiva è fondamentale per il modo in cui le persone e le aziende utilizzano la tecnologia ogni giorno. L´affidabilità e la sicurezza della nostra infrastruttura è fondamentale per la nostra capacità di soddisfare le crescenti esigenze di questa connettività digitale. L´investimento da parte della Banca europea per gli investimenti ci offre questo impegno a lungo termine per la connettività per tutti ". Jonathan Taylor, Banca europea per gli investimenti Vice Presidente ha aggiunto che "Un continuo investimento in tecnologia delle comunicazioni innovativa è essenziale per migliorare la connettività, l´alfabetizzazione digitale, e la scelta dei consumatori. La Banca europea per gli investimenti riconosce le diverse benefici degli investimenti da parte Arqiva nella sua ultima apparecchiature di trasmissione che contribuirà a ridurre le bollette energetiche attraverso l´uso nazionale di contatori intelligenti e consentire le comunicazioni dedicate per gli utenti specializzati. Questo investimento si basa sull´impegno passato della Banca europea per gli investimenti a sostegno delle telecomunicazioni in tutta Europa. " Negli ultimi cinque anni la Banca europea per gli investimenti ha fornito più di 2 miliardi di euro in prestiti a lungo termine per sostenere gli investimenti nel miglioramento delle infrastrutture di comunicazione in tutta Europa. Ciò ha incluso le comunicazioni di investimento che coprono wireless a banda larga, telecomunicazioni fisse e mobili, ricerca e sviluppo e delle tecnologie dell´informazione correlate. Arqiva , la società di infrastrutture di comunicazione e di servizi di media, opera nel cuore dei mercati di trasmissione, via satellite e comunicazioni mobili. L´azienda è in prima linea di soluzioni e servizi di rete nel mondo digitale. Arqiva fornisce gran parte delle infrastrutture dietro telecomunicazioni mobili, televisione, radio, satellite e comunicazioni wireless in Gran Bretagna. I clienti includono principali emittenti come la Bbc, Itv, Bskyb e gruppi radiofonici indipendenti, i principali fornitori di telecomunicazioni tra cui quattro operatori di telefonia mobile del Regno Unito, e dei servizi di emergenza.  
   
   
SI ACCENDE LA SFIDA TRA GLI INNOVATORI: APERTE LE CANDIDATURE PER I PREMI IN PROGRAMMA A SMAU MILANO  
 
Milano, 24 luglio 2014 - Da ieri mattina sono on line sul sito www.Smau.it  i bandi per le candidature ai quattro premi in programma nell’arco della 51° edizione di Smau Milano, che si terrà dal 22 al 24 ottobre presso i Padiglioni 1 e 2 di Fieramilanocity. I premi saranno dedicati a quattro categorie di innovatori che potranno salire sul palcoscenico dell’edizione Milanese e farsi portatori di una cultura dell’innovazione che sempre più rappresenta il motore attraverso cui le aziende possono far leva per aumentare la propria competitività, soprattutto in un momento in cui le imprese si stanno preparando ad Expo 2015 e in cui diventa quindi fondamentale condividere esperienze di successo . Ed è proprio con questi obiettivi che il Premio Innovazione Ict, giunto quest’anno alla sua sesta edizione consegnerà un riconoscimento ai più innovativi progetti di utilizzo delle tecnologie digitali da parte delle aziende di fronte ad una platea di imprese e giornalisti provenienti da tutta Italia. In questi sei anni, attraverso il Premio Innovazione Ict, Smau ha raccolto oltre 3.000 casi eccellenza di imprese Italiane e ha portato sul podio dell’edizione nazionale di Milano 66 aziende, tra cui Smeg, Industrie Ilpea, Enav, Gruppo Yoox, Gruppo Coin, Pomellato, Automobili Lamborghini, Poltrona Frau, Unicredit, Galbusera, Caviro, Lago e molte altre, e, nel solo Roadshow 2014 ha raccolto più di 500 candidature e premiato 24 aziende del territorio, tra cui Archilovers, Nuovo Trasporto Viaggiatori, Enel, Day Ristoservice, Panini, Eataly, Museo Nazionale del Cinema di Torino ecc., facendosi quindi portavoce delle evoluzioni e delle esigenze di cambiamento delle imprese italiane. Cinque le categorie attraverso cui saranno presentati i progetti, non più in base alla soluzione adottata, ma all’obiettivo di business raggiunto attraverso il digitale: Gestionali evoluti per migliorare le performance in azienda, Open innovation, Mobile e app che semplificano la vita, Costruire comunità digitali, Il digitale per fare business. Le imprese e gli Enti pubblici che hanno sviluppato progetti innovativi grazie alle tecnologie digitali possono candidarsi entro il 19 settembre attraverso questo form . Terza edizione per il Premio Smart Communities che, insieme al Premio eGovernment: i campioni del Riuso, consegneranno un riconoscimento alle pubbliche amministrazioni locali e gli enti pubblici più virtuosi. Il Premio Smart Communities è il premio realizzato in collaborazione con Anci e dedicato ai comuni ed enti che hanno sviluppato progetti di sviluppo del proprio territorio in chiave smart communities. Comuni, province ed enti pubblici possono candidarsi entro il 19 settembre cliccando qui Il Premio eGovernment: i Campioni del Riuso è il riconoscimento realizzato in collaborazione con l’Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano volto a valorizzare i migliori progetti di eGovernment destinati al riuso e individuare le migliori pratiche. La candidatura al Premio eGovernment: i campioni del riuso è disponibile qui . Non mancherà, inoltre, l’appuntamento con il Premio Lamarck, il premio realizzato in collaborazione al Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria dedicato alle più innovative startup presenti in fiera. Per candidarsi al Premio è necessario essere stati selezionati per partecipare gratuitamente alla manifestazione. Le startup che presentano la propria candidatura a questo link potranno essere selezionate per ricevere una borsa di studio offerta da Smau, in collaborazione con Startupbusiness e Italia Startup, che permette di partecipare gratuitamente con uno stand alla prossima edizione di Smau Milano, di far parte dei finalisti del Premio Lamarck e di accedere ai momenti di networking e agli speed pitching in programma nei tre giorni.  
   
   
INNOVAZIONE, DA RAPPORTO UE EMILIA-ROMAGNA UNICA REALTÀ ITALIANA TRA ´INNOVATION FOLLOWERS´  
 
Bologna, 24 luglio 2014 - «Un motivo di orgoglio che dimostra, nonostante la crisi degli ultimi anni, la vitalità del sistema delle imprese emiliano-romagnole ed anche la giustezza della scelta di investire da parte delle istituzioni pubbliche, a cominciare dalla Regione, sulla qualità del sistema». Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi, commentando i dati contenuti nell’ “innovation Union scoreboard 2014”, diffuso dalla Commissione europea. I dati evidenziano che l’Emilia-romagna è l’unica Regione italiana che riesce a far parte della fascia degli “innovation followers”, cioè quella che rappresenta Paesi e Regioni che seguono Germania e i tre Paesi scandinavi. «Nell’analisi della Commissione Europea si valutano infatti, tra l’altro, l’investimento sulla formazione di qualità, sulla ricerca scientifica e sul trasferimento tecnologico, campi sui quali si è concentrato l’impegno delle politiche regionali», ha aggiunto Vecchi. «Nella nuova programmazione dei Fondi strutturali europei per gli anni 2014/2020 – che la nostra Regione ha definito proprio in queste settimane – si prevede di rafforzare l’investimento sulla ricerca al servizio dell’economia, della qualità energetica e dell’ambiente e dei servizi ai cittadini, destinando ad esse – nel prossimo settennio – oltre un miliardo di Euro di risorse regionali, nazionali ed europee. Investire nell’innovazione dell’economia, della formazione e della pubblica amministrazione è la scelta vincente non solo per uscire dalla crisi ma anche per costruire uno sviluppo sostenibile e duraturo» ha concluso l’assessore Luciano Vecchi».  
   
   
TRENTO: E’ USCITO IL 5° RAPPORTO DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO FEM  
 
Trento, 24 luglio 2014 - E’ stato pubblicato il 5° Rapporto del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach. 178 pagine, 48 relazioni tecnico-scientifiche sulle attività svolte nel 2013 dal centro che si occupa di sperimentazione, consulenza e servizio alle imprese agricole. Arricchiscono il report la sintesi delle attività, i riconoscimenti, le pubblicazioni, i prodotti editoriali, gli eventi organizzati. “E’ uno strumento, tra i tanti, utile a comunicare al mondo delle imprese le nostre attività e i nostri risultati in un’ottica di promozione e conoscenza” spiega il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Michele Pontalti. Col 2014 scatterà l’obbligo, per tutti gli agricoltori europei, di adottare tecniche della difesa integrata: la pubblicazione parte da questo importante appuntamento con l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e dall’emergenza ticchiolatura del 2013 per illustrare i principali risultati delle attività nei comparti in cui opera. Ecco dunque il programma viticoltura sostenibile che mette in rete tutte le competenze della Fondazione Mach, il report sull’andamento climatico, il bilancio sulle produzioni nei vari comparti. Spazio ai risultati delle sperimentazioni con dati interessanti sullo stato dei suoli, la ricerca di portinnesti in frutticoltura, le attività in campo per fronteggiare nuove emergenze sanitarie. Sfogliando la pubblicazione ci si imbatte nelle prove di confronto tra gestione integrata e biologica in viticoltura, ma anche nelle sperimentazioni di cantina per migliorare la qualità dei vini o a quelle dell’impianto ittico per migliorare il benessere delle trote. Riflettori anche sull’apicoltura con i nuovi strumenti per controllare la Varroa e i sistemi geo-informatici a vantaggio della prati-alpicoltura trentina. E ancora, l’avvio dell’impianto di biogas che ha prodotto i primi watt di energia e l’impianto pilota di compostaggio che compie i suoi primi 10 anni. Accanto ai servizi c’è la consulenza tecnica con una settantina di tecnici che operano nei settori frutticoltura, viticoltura, colture minori, risorse foraggere, piante officinali, apicoltura, certificazioni e sicurezza sul lavoro. Alcuni Servizi Ctt In Cifre Aziende: Attività di servizio per 603 aziende dei settori agricolo, alimentare, chimico ed ambientale; Diagnosi Fitopatologica: 2.624 test Elisa su virus vite, 720 analisi di organismi da quarantena, 250 diagnosi varie su funghi, batteri e citoplasmi, 237 test Rt-pcr su virus vite; Selezione Sanitaria: 250 test arborei in campo, 84 conservazioni accessioni vite; Centro Di Saggio: 89 sperimentazioni fitopatologiche; Analisi Chimiche-microbiologiche: 3.100 tracciabilità con isotopi e microelementi, 16.500 analisi di controllo enologiche, 3.400 consulenze enologiche a piccole aziende, 1.800 profili aromatici in vino e distillati, 2.900 analisi di residui di fitofarmaci negli alimenti, 1.233 indagini microbiologiche sugli alimenti su un totale di 25.000 campioni di varie merceologie; Analisi Pre-post Raccolta: 2000 analisi chimico-fisiche per test di maturazione, 1.200 analisi chimico-fisiche e controllo qualità su frutta in conservazione; Rilievi Fisiologici E Nutrizionali: 31 mappe di vigore, 84 tesi sperimentali, 4.560 rilievi di consistenza della bacca, 5.188 rilievi di durezza della buccia e della polpa, 4.060 rilievi di spessore della buccia; Agrometeorologia: 309.132 accessi totali al sito delle stazioni meteo con una media giornaliera di 859 accessi; Qualita’ Biologica Dei Corsi D’acqua: 63 macroinvertebrati, 127 indici diatomici; Analisi Anatomo-patologiche Su Pesci: 9 analisi per determinare le cause di decesso in acque pubbliche; Analisi Biomasse: 650 analisi chimiche, 62 analisi biologiche; Analisi Olfattometriche: 24 determinazioni della concentrazione di odore; Riconoscimenti: 8 tra riconoscimenti, accreditamenti e autorizzazioni del Mipaaf; Pubblicazioni: 21 su riviste con fattore d’impatto, 61 su riviste tecnico-scientifiche, 70 contributi a convegni; Prodotti Editoriali: 22 notiziari tecnici e 3 monografie; Eventi Organizzati: 22. Per scaricare il report http://www.Fmach.it/content/download/41726/1438636/version/
1/file/rapporto+ctt+2013.pdf
 Versione sfogliabile  http://issuu.Com/fondazionemach/docs/rapporto_ctt_2013  http://goo.Gl/ioqoa2  
 
   
   
CONVENZIONE REGIONE UNIVERSITA’ MARCHIGIANE PER LA SCUOLA DI FORMAZIONE MANAGERIALE.  
 
Ancona, 24 luglio 2014 - E’ stata sottoscritta ieri mattina la Convenzione tra la Regione Marche ed i quattro Atenei marchigiani per la realizzazione della Scuola di formazione manageriale nel settore Sanità. Per la Regione Marche hanno firmato il presidente Gian Mario Spacca, l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani e il dirigente del Servizio Salute Piero Ciccarelli, per l’Università Politecnica delle Marche il Rettore Sauro Longhi, per l’Università di Camerino il Rettore Flavio Corradini, per l’Università di Macerata il Rettore Luigi Lacchè, per l’Università Urbino a nome del Rettore Stefano Pivato, Paolo Pascucci ordinario del Dipartimento Giurisprudenza. Il provvedimento risponde all’esigenza di formazione manageriale prevista dalla legge per chi è già titolare di un incarico dirigenziale e per coloro che aspirano all’inserimento nelle graduatorie dirigenziali, compreso il personale con incarico dirigenziale e non dirigenziale proveniente da altre Regioni. Attualmente nelle Marche il personale obbligato a questo tipo di formazione ammonta a circa 250 unità. “Non è solito vedere le quattro università marchigiane unite in un progetto operativo che nel nostro caso è anche strategico perché riguarda un diritto fondamentale dei cittadini, la salute – ha commentato il presidente Spacca - Tutti sanno, perché ormai i dati sono più che certificati, che i numeri delle Marche in materia di sanità sono ottimi, addirittura siamo considerati la “regione standard”, una guida a livello italiano per l’equilibrio tra costi e servizi erogati. Risultati di eccellenza che sono il frutto, soprattutto, della capacità del personale che lavora nella sanità: quello medico certamente, ma anche quello amministrativo, che organizza l’architettura del sistema sanitario regionale. Dobbiamo continuare ad avere competenze qualificate per mantenere e migliorare ulteriormente queste performance e formare nuovi dirigenti che siano in linea con queste virtù che abbiamo saputo consolidare. La Scuola che presentiamo oggi ha questo obiettivo: formare dirigenti nel settore della sanità grazie agli elementi di conoscenza in possesso delle quattro università marchigiane. Tutti gli atenei sono stati coinvolti – ha aggiunto il presidente - perché le funzioni che si espletano nel settore sanitario sono di vario tipo: passano dall’informatica alla farmacia, dall’economia finanziaria e manageriale al modello organizzativo e ognuna di queste competenze ha delle eccellenze in una delle università della nostra regione. L’importante – ha concluso Spacca - è concentrare tutte le conoscenze a disposizione in una figura professionale che sia in grado di interpretare i cambiamenti e di trovare combinazioni originali e nuove come abbiamo fatto finora, in modo tale da affrontare le difficoltà che purtroppo ci saranno anche in futuro”. Il dirigente Ciccarelli ha posto l’accento sulla obbligatorietà della formazione ed ha annunciato che i bandi saranno pubblicati a settembre e che, entro la fine dell’anno solare, saranno attivati i corsi. I Rettori da parte loro hanno espresso soddisfazione per un progetto di condivisione di competenze che, ha detto Longhi, “presenta a tutto il territorio regionale una offerta formativa ricca e articolata con quanto di meglio esiste nelle nostre università”. Il Rettore Lacchè ha evidenziato come “per la prima volta si mettano a sistema competenze, conoscenze ed esperienze per raggiungere un livello più alto di competitività”. Il Rettore Corradini ha parlato di “un risultato importante che dà la possibilità di valorizzare le competenze trasversali tra gli atenei” ed ha espresso l’auspicio “che questa sia la prima di una lunga serie di collaborazioni tra università, istituzioni e sistemi produttivi”. “Allarghiamo lo spettro di competenze – ha concluso Pascucci - attraverso la collaborazione degli atenei: si tratta di un’azione fortemente innovativa per un sistema universitario a sevizio del territorio”. Con il documento la Regione e le Università si impegnano quindi a: • attivare corsi di formazione manageriale, attraverso corsi di master universitario o corsi di perfezionamento o corsi singoli, con decorrenza dall’anno 2014 ed entro il termine massimo dell’anno 2017, del personale obbligato ai sensi di legge all’acquisizione di detta formazione, in quanto già titolare di incarico dirigenziale; • ad attivare, negli anni successivi, tali corsi per quanti aspirano all’inserimento nelle graduatorie dirigenziali, compreso il personale con incarico dirigenziale e non dirigenziale proveniente da altre Regioni, nonché la formazione continua su tematiche attinenti alla formazione manageriale riservate ai dirigenti sanitari in possesso del certificato di formazione manageriale. I moduli di insegnamento, nel rispetto delle specifiche competenze di ciascuna Università e in una logica di sistema, dovranno soddisfare le seguenti aree tematiche: 1. Organizzazione e gestione dei servizi sanitari 2. Indicatori di qualità dei servizi – Sanità pubblica 3. Gestione delle risorse umane 4. Criteri di finanziamento ed elementi di bilancio e controllo Tre le tipologie di certificazione previste per i partecipanti ai corsi di formazione, rilasciate dalla Regione in conformità all’Accordo Stato Regioni del 10 luglio 2003: a. Certificato di formazione manageriale di 3° livello per i direttori generali, corrispondenti ad un Master universitario di Ii° livello; b. Certificato di formazione manageriale di 2° livello per i direttori sanitari, amministrativi e dirigenti delle professioni sanitarie; c. Certificato di formazione manageriale di 1° livello per i dirigenti di struttura complessa.  
   
   
BOLZANO, KOMPATSCHER VISITA I GIOVANI DELL´EUREGIO SUMMER CAMP: TANTE DOMANDE  
 
Bolzano, 24 luglio 2014 - Visita inconsueta ieri all´Euregio Summer Camp di Novacella, dove attualmente 60 giovani di Alto Adige, Tirolo e Trentino approfondiscono i contatti con natura, cultura e plurilinguismo: ospite per qualche ora è stato il presidente della Provincia Arno Kompatscher, che ha parlato con i ragazzi di Alto Adige, Euregio e anche del suo privato. La seconda edizione dell´Euregio Summer Camp è in svolgimento fino al 27 luglio al centro di formazione dell´abbazia di Novacella, dove si ritrovano 60 giovani tra 11 e 14 anni. Natura, cultura e avventura sono al centro di una settimana in cui i ragazzi possono migliorare le loro conoscenze linguistiche nell´incontro con i coetanei di lingua italiana e tedesca. Nel primo pomeriggio hanno avuto una visita particolare, quella del presidente della Provincia Arno Kompatscher, a cui hanno rivolto svariate domande, in parte anche sulla vita privata, e alle quali Kompatscher ha risposto nelle due lingue. Alcune hanno riguardato il tempo trascorso con la famiglia (purtroppo poco durante la settimana, perché c´è molto lavoro, ma la domenica resta riservata alla famiglia, ha risposto il Presidente), la professione che sognava da giovane ("Da bambino volevo diventare astronauta o campione del mondo di calcio. Più avanti giornalista o avvocato, ma non pensavo alla politica", ha raccontato Kompatscher), la sua giornata da Presidente ("Ogni giorno è diverso dal precedente, mi alzo al più tardi alle 5.30 e non torno a casa prima delle 23. Ho molti incontri a Bolzano ma anche a Vienna, Roma, Trento e Innsbruck. Studio gran parte dei documenti in auto, per questo mi serve l´autista negli spostamenti. Non firmo nulla che prima non abbia letto.") Domande sono arrivate ovviamente anche sulla sua idea di Euregio: "Per me è una cosa naturale, oggi la collaborazione è transfrontaliera in tanti ambiti, dalla salute alla ricerca fino al trasporto locale", ha detto Kompatscher che ha poi rivolto un appello ai ragazzi: "Mi auguro che sappiate affrontare la vita con interesse e curiosità. Non abbiate paura di interessarvi alla politica e fate ciò che vi appassiona: nell´Euregio, ma anche oltre."  
   
   
SICUREZZA PO: SÌ A INTESA ALLARGATA  
 
Sermide/Mn), 23 luglio 2014 - Un Protocollo d´intesa per dar vita ad azioni condivise per il consolidamento, la manutenzione e la gestione degli argini del fiume Po, messi a dura prova dal sisma del maggio 2012. E´ questo l´obiettivo che si pone Paola Bulbarelli, assessore regionale alla Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità, che, a Sermide, ha visitato il Consorzio di Bonifica Terre di Gonzaga, riva destra del Po. Il protocollo dovrà essere sottoscritto insieme all´Agenzia interregionale del fiume Po (Aipo), ai 23 Comuni che fanno parte del Consorzio, oltre che alle associazioni ambientalistiche e dei volontari del territorio. A Repentaglio La Tenuta Degli Argini - "Il sopralluogo ha evidenziato i notevoli danni arrecati dal terremoto agli argini della sponda mantovana del Po - spiega Paola Bulbarelli - in particolare, la visita alla chiavica di Sermide ha denotato la presenza di microfratture nelle opere infrastrutturali che mettono a serio repentaglio la struttura e quindi la tenuta degli argini. Urgono interventi immediati, oltre a quelli già realizzati, e la firma del Protocollo d´intesa servirà proprio a coordinare nuove iniziative in tal senso". Servono Nuove Risorse - Nei mesi scorsi Aipo ha finanziato interventi per oltre 5 milioni di euro. "L´obiettivo ora è reperire nuove risorse - aggiunge Bulbarelli - per completare gli interventi necessari alla messa in sicurezza degli argini. Anche perché il Po è uno scrigno naturalistico di rara bellezza e con la sua navigabilità in totale serenità potrà diventare una meta dalla forte attrattività turistica, valorizzandone ulteriormente luoghi e scorci unici".  
   
   
CAVE, ROSSI: "REGOLE NUOVE PER TUTELARE L´AMBIENTE E DARE PIÙ VALORE ALLA RISORSA MARMO"  
 
 Carrara 24 luglio 2014 - "Le cave sono parte del paesaggio apuano, l´abbiamo scritto nel Piano. E non siamo contrari all´attività estrattiva, siamo anzi convinti che essa sia un tratto distintivo di questa parte della Toscana. Però dobbiamo regolarla, questo sì. Ed è questo che abbiamo fatto con il Piano del paesaggio". Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, intervenuto stamani a Carrara all´iniziativa della Cgil "Piano paesaggistico, il confronto oltre le urla". Presenti all´incontro anche i sindaci di Carrara, Angelo Zubbani, di Massa, Alessandro Volpi, di Seravezza, Ettore Neri, il segretario regionale della Cgil, Alessio Gramolati, lo storico dell´arte Tomaso Montanari, il presidente dell´Associazione industriali di Lucca, Claudio Romiti, il presidente della Cooperativa Gioia, Anselmo Ricci. "Quello che ha portato all´adozione del Piano – ha proseguito Rossi - è stato un percorso lungo, che ha visto un confronto ampio di posizioni e proposte. Ci sono state discussioni, anche vigorose, con i comitati, con i gruppi di interesse, con gli imprenditori, i lavoratori, gli amministratori locali. Poi, alla fine, come è suo dovere, la politica ha deciso. Ora, prima della definitiva approvazione, c´è tempo sino a fine settembre per presentare osservazioni. Il mio auspicio è che questa fase consenta di accrescere il consenso intorno a questo fondamentale strumento e alle sue scelte innovative". "C´è un precedente – ha detto ancora – che aiuta a comprendere il senso del lavoro che abbiamo fatto. Mi riferisco al distretto del cuoio e della pelle di Santa Croce, dove siamo riusciti a produrre una vera svolta proprio grazie alle battaglie ambientali che sono state fatte. E il risultato, oggi, è che lì si producono pelli, tanto invidiate nel mondo, senza inquinare e riutilizzando le acque depurate senza più attingere alle falde. Tutto questo – ha sottolineato - grazie appunto a regole nuove e all´impegno di imprenditori, lavoratori e istituzioni che hanno saputo lavorare insieme. Penso che questo modello possa, con dovuti adeguamenti e accortezze, essere un riferimento prezioso". "L´attività di coltivazione delle cave – ha spiegato il presidente - va allora regolamentata in due sensi. Dal punto di vista dell´impatto ambientale, paesaggistico ed estetico, è bene non "scapitozzare" le cime delle montagne e non distruggere i crinali, almeno quelle sopra i 1200: una cosa che del resto dice anche il decreto Galasso, una vecchia norma di tutela del paesaggio del 1985. Pensiamo poi che sia giusto che il marmo venga lavorato in gran parte in zona e non esportato per la lavorazione all´estero. Per questo abbiamo fissato un obiettivo: entro il 2020 almeno il 50 per cento venga lavorato in loco, per dare a questa zona più occupazione e più specializzazione. E questo – ha concluso - contribuirà a dare ancora più valore al nostro marmo".  
   
   
TUTELA DELL´ACQUA - LA CABINA DI REGIA PER IL FIUME TREBBIA ESTESA AL TORRENTE NURE  
 
Bologna, 24 luglio 2014 - Assicurare, nella piena salvaguardia delle esigenze ambientali, un adeguato approvvigionamento idrico al bacino del torrente piacentino Nure, interessato da ricorrenti problemi di scarsità d’acqua. Con questo scopo la Giunta della Regione Emilia-romagna ha approvato una delibera che proroga l’attività della cabina di regia istituita nel 2012 per il fiume Trebbia e ne estende le competenze anche al bacino idrografico del Nure. "Vogliamo mettere a disposizione del bacino del Nure - afferma l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo - il patrimonio di esperienze già costruite per il Trebbia, individuando un contesto istituzionale stabile in cui definire migliori modalità di gestione della risorsa idrica. Occorre superare le criticità che interessano questo territorio, particolarmente importante per la filiera produttiva agroalimentare piacentina e regionale”. L’areale irriguo del torrente piacentino - che interessa i comuni di Podenzano, Ponte dell’Olio, Pontenure, San Giorgio Piacentino, Vigolzone, e in parte Rivergaro e Piacenza - è caratterizzato infatti da modeste piovosità e da ricorrenti secche estive, soprattutto nella parte collinare e di pianura. Oltre a definire le misure per ottimizzare, razionalizzare e implementare l’efficienza idrica, la cabina di regia fornirà il supporto per l’elaborazione di un piano di conservazione della risorsa del bacino del torrente, da mettere a punto con la partecipazione delle associazioni volontarie di utenti che operano sul territorio. “È necessario - conclude Gazzolo - che la gestione di un bene comune come l’acqua si svolga in un´ottica di collaborazione e secondo modalità condivise tra tutti i soggetti coinvolti. Per questo istituimmo due anni fa la cabina del Trebbia e oggi ne estendiamo in modo significativo l’attività”. Tra i compiti che la Giunta regionale ha deciso di assegnare all’organismo rientra anche il coordinamento del Protocollo d’intesa - siglato nel 2013 con la Regione Liguria e la Società Mediterranea delle Acque spa - per il rilascio dall’invaso del Brugneto di un maggiore volume d’acqua nel periodo estivo.  
   
   
SISMA LOMBARDIA, MARONI FIRMA ORDINANZE ASSUNZIONI COMUNI E ATTIVITÀ  
 
Milano, 24 luglio 2014 - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in qualità di Commissario delegato per l´emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012, ha firmato nel mese di luglio nuove Ordinanze in favore dei territori lombardi colpiti dal terremoto. Assunzioni Nei Comuni - L´ordinanza firmata il 21 luglio da´ la possibilità ai Comuni di assumere ulteriori 11 unità di personale fino ad aprile del prossimo anno. Nello specifico si tratta di 4 tecnici per Moglia, 1 tecnico e 1 amministrativo ciascuno nei Comuni di Gonzaga e Quistello, 1 tecnico per Poggio Rusco, Felonica, Magnacavallo, Sermide e Villa Poma in convenzione, 2 tecnici per i Comuni di San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Quingentole e Schivenoglia in convenzione. La spesa complessiva è di 300 mila euro. Si tratta di un provvedimento molto atteso dai Comuni lombardi dei territori colpiti dal sisma, perché consente di alleggerire il carico di lavoro degli uffici tecnici. Già lo scorso anno sono state assunte e destinate ai Comuni maggiormente danneggiati dal terremoto 15 unità di personale. I Comuni interessati da questa nuova Ordinanza hanno manifestato la volontà di potersi avvalere del personale aggiuntivo a partire da agosto. Ripristino Attività Produttive - Le altre Ordinanze firmate dal Presidente Maroni riguardano il ripristino delle attività produttive. Attraverso l´Ordinanza n. 52 si procede alla concessione del contributo di circa 1 milione e mezzo di euro per 8 imprese del settore agricolo e agroindustriale della provincia di Mantova per la riparazione, il ripristino e la ricostruzione di immobili e la delocalizzazione temporanea di attività produttive danneggiate. Attraverso le Ordinanze n. 53 e54 si procede alla concessione del contributo per il ripristino, rispettivamente, di 6 imprese del settore commercio turismo e terziario (2,2 milioni di euro) e di 10 imprese del settore industriale (1,4 milioni).  
   
   
SISMA, LOMBARDIA: ORDINANZE RISPOSTA CONCRETA A COMUNI E AZIENDE  
 
Milano, 24 luglio 2014 - "Il provvedimento che i Comuni ci hanno chiesto così insistentemente finalmente è arrivato. Ora i tecnici a supporto possono finalmente entrare a lavorare a pieno regime". L´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli commenta con soddisfazione la firma delle nuove ordinanze firmate dal presidente Maroni per i Comuni del Mantovano colpiti dal sisma. C´era Bisogno Di Nuovi Tecnici Per Smaltire Pratiche - "Proprio ieri - continua Bulbarelli -, terminando la mia visita ai Comuni inseriti nel ´cratere´ del sisma, ho toccato con mano quanto fosse necessario dare questo supporto alle Amministrazioni. Le pratiche da portare avanti sono ancora tantissime e il ricorso a tecnici privati è spesso troppo oneroso". L´assessore ha quindi ricordato che, proprio ieri, ha detto ai sindaci di Gonzaga e Moglia di voler giungere a un Protocollo d´intesa con gli Ordini professionali per calmierare le loro parcelle. Nuovo Ossigeno Anche Per Attività Produttive - "I nuovi finanziamenti per il ripristino delle attività produttive - continua Bulbarelli - daranno una mano a decine di famiglie mantovane, permettendo alle aziende di risollevarsi e tornare a lavorare. Queste ordinanze dimostrano ancora una volta la vicinanza di Regione Lombardia al territorio. Rappresentano la risposta migliore per far ripartire concretamente l´economia e l´occupazione di una zona che sta vivendo un momento particolarmente difficile, con numerose aziende che rischiano la chiusura".  
   
   
MILANO: ESONDAZIONE DEL SEVESO, DAL 24 LUGLIO DISPONIBILI I MODULI  
 
Milano, 24 luglio 2014 – Da, oggi, sono disponibili i moduli che i privati - famiglie e imprese - potranno compilare e far pervenire all’Amministrazione ai fini di una ricognizione dei danni, necessaria per il completamento della procedura avviata in Regione per lo Stato di calamità naturale a causa dell’esondazione del fiume Seveso dello scorso 8 luglio. Il Comune di Milano, dopo aver inoltrato la richiesta a Regione Lombardia per la procedura dello Stato di calamità naturale, infatti, deve ora procedere al censimento più dettagliato dei danni subiti dai privati per il completamento delle attività previste dalla norma regionale. Questi dati dovranno essere comunicati a Regione Lombardia entro 60 giorni. I moduli per la compilazione delle stime, ai fini della ricognizione e del censimento, potranno essere ritirati e consegnati presso l’ufficio in via Passerini 5, in zona 9. L’ufficio sarà operativo da giovedì 24 luglio fino a tutto agosto e sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 13. I moduli potranno essere altresì scaricati dal sito del Comune di Milano e, una volta compilati, consegnati o inviati per posta al sopracitato ufficio , oppure essere inviati via fax al numero 02.884.62543, nonché all’indirizzo email esondazione.Seveso@comune.milano.it. Ulteriori informazioni sul censimento potranno essere richieste al numero telefonico dedicato - 02.884.44448 - operativo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 16. Regione Lombardia valuterà successivamente, anche sulla base delle richieste fatte dagli altri 7 Comuni coinvolti dall’esondazione, se chiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri lo Stato di Emergenza.  
   
   
MARCHE: LA GIUNTA REGIONALE ADOTTA LA PROPOSTA DI PIANO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI E IL RAPPORTO AMBIENTALE: AL VIA LE CONSULTAZIONI.  
 
Ancona, 24 luglio 2014 - La Giunta regionale ha adottato la proposta di Piano per la gestione dei rifiuti e il relativo Rapporto ambientale: documenti che delineano gli scenari della produzione, della raccolta e della gestione integrata dei rifiuti fino al 2020. L’adozione consente l’avvio della fase partecipativa della Valutazione ambientale strategica: i soggetti pubblici e privati interessati potranno presentare le proprie osservazioni (o i propri pareri, se istituzionalmente competenti) entro sessanta giorni, dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche. “Il Piano – evidenzia l’assessore all’Ambiente, Maura Malaspina - contiene anche il Programma regionale di prevenzione dei rifiuti. L’obiettivo della Regione è quello di contrastare la loro produzione attraverso un cambiamento dei comportamenti individuali e una riduzione del materiale da smaltire, prevedendo specifici parametri qualitativi e quantitativi per monitorare il raggiungimento dei traguardi previsti. La programmazione delineata con il Piano punta, poi, a garantire la sostenibilità ambientale della gestione dei rifiuti urbani e di quelli speciali che va perseguita responsabilizzando i cittadini, le istituzioni e le attività produttive. L’adeguamento dei Piani, inoltre, risulta essenziale per poter accedere ai finanziamenti nazionali e comunitari destinati al settore, senza i quali la gestione dei rifiuti risulterebbe problematica per le scarse risorse dei bilanci regionali”. Il Piano della Regione Marche è stato redatto dalla Società Oikos Progetti (che si è aggiudicata il sevizio di supporto tecnico scientifico) e da un gruppo di lavoro interno composto da funzionari del servizio Ambiente e Agricoltura. Riporta lo stato attuale della gestione dei rifiuti, l’evoluzione prevista e le proposte operative per i prossimi anni. I dati evidenziano una crescita della produzione dei rifiuti urbani dal 2001 al 2008; dal 2009 si registra, invece, un’inversione di tendenza. Nel 2013 sono state prodotte 793mila tonnellate di rifiuti, con un calo dello 0,2% sul 2012. Quella pro capite segnala una contrazione del 5% tra il 2001 e il 2013, con valori migliori rispetto a quelli medi del Centro Italia, grazie all’incremento della frazione recuperata. Sempre nel 2013 la raccolta differenziata ha superato il 60%. Per prevenire la produzione dei rifiuti urbani viene indicata la necessità di rafforzare la raccolta differenziata “porta a porta”, la promozione del compostaggio domestico, dell’acqua “alla spina” da rubinetto (in modo da ridurre lo smaltimento delle bottiglie di plastica), delle opportunità legate al riutilizzo dei materiali. Il Piano stima una diminuzione del 10,3% dei rifiuti urbani pro-capite al 2020 a seguito della riorganizzazione di servizi di raccolta e come effetto delle azioni di prevenzione attuate. Sempre al 2020, quella complessiva annua dovrebbe diminuire del 6,2% sul 2012. Nello stesso periodo (2012-2020) si valuta un incremento di circa 16 punti percentuali della raccolta differenziata (si attesterebbe al 72,3%). Tra i vari scenari proposti per la gestione dello smaltimento dei rifiuti, il Piano suggerisce un orientamento che privilegia la valorizzazione del rifiuto indifferenziato ai fini della diminuzione dell’uso delle discariche. Il piano esclude il ricorso agli inceneritori e garantisce una importante volumetria residua delle discariche già esistenti, non prevedendo la realizzazione di nuovi siti. Altro elemento importante, dal punto di vista della gestione integrata dei rifiuti, è la previsione di un superamento progressivo dell’obbligo di bacinizzazione dei rifiuti urbani, attraverso la stipula di accordi tra Ambiti territoriali ottimali, al fine di assicurare una gestione più efficiente ed economica degli impianti esistenti.  
   
   
COMPOST, PUGLIA: CHI SI LAMENTA, HA MAI PRESENTATO UN PROGETTO?  
 
Bari, 24 luglio 2014 - “Ho sempre dato per scontato che fosse chiaro per tutti un concetto: la differenziata è differenziata se i materiali separati non finiscono in discarica. Altrimenti è semplicemente uno spreco di denaro pubblico su cui i cittadini dovrebbero essere informati. Davo anche per scontato che fosse chiaro un altro concetto: dal territorio leccese che è uno dei più attivi nel lamentare l´assenza di impianti di compostaggio non è mai giunta agli uffici regionali una disponibilità per l´allocazione di un impianto da finanziare attraverso la procedura negoziale prevista nell´azione 2.5.2 linea di intervento 2.5 del Po Fesr 2007-2013. Sarebbe interessante che i sindaci che lamentano la pressione dell´ecotassa a causa della mancanza di impianti di compostaggio chiedessero conto ai presidenti degli Ato che hanno gestito la materia fino a qualche mese fa”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro. “La Regione ha avviato un tavolo permanente tra Oga e compostatori per la gestione dei flussi verso gli impianti in maniera tale da utilizzare al massimo le disponibilità in attesa che partano nuovi impianti in fase di progettazione e realizzazione. Peraltro ha anche stanziato 12,5 mln di euro per il compostaggio di comunità rivolto ai comuni con un massimo di 4mila abitanti. Dall´altro lato spesso notiamo invece la tendenza a sollevare i problemi, addossando responsabilità agli altri enti e rimanendo in attesa di affondare il colpo ad ogni passaggio: un esempio per tutti – conclude Nicastro rivolgendosi al sindaco di Corigliano – è quello della vecchia discarica su cui il sindaco Fiore ha costruito una crociata personale. Peccato però che non abbia anche dato seguito amministrativo a questa volontà di definizione del procedimento nel momento in cui con i fondi erano disponibili ed il progetto di chiusura definitiva dell´impianto pronto. Per mesi l´ufficio bonifiche del mio assessorato ha atteso risposta fino al punto che, per rispondere alle istanze dei cittadini di Corigliano che chiedono la soluzione di quell´annoso problema e per evitare che andassero persi i fondi, abbiamo dovuto esercitare i poteri sostitutivi avviando l´iter con l´ufficio lavori pubblici della Regione”.