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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Settembre 2014
LAVORI PUBBLICI: ALLE ATER 1,2 MILIONI PER MIGLIORAMENTO ENERGETICO  
 
 Udine, 1 settembre 2014 - Realizzazione, potenziamento, manutenzione straordinaria di impianti per la produzione o fornitura di energia elettrica mediante fonti rinnovabili e opere di efficientamento energetico. Sono questi gli interventi che le Ater del Friuli Venezia Giulia potranno realizzare con gli oltre 1,2 milioni di euro assegnati al Friuli Venezia Giulia dal decreto del 26 gennaio 2012 del ministero dell´Economia e delle Finanze e che la Regione, con proprio decreto, ha ripartito tra le varie aziende territoriali. In dettaglio, la cifra di 1.284.322 è così suddivisa: 48.328 all´Ater Alto Friuli, 197.915 a Gorizia, 164.571 a Pordenone, 538.975 a Trieste, 334.532 a Udine. Sono oltre 50 gli appartamenti interessati da interventi di miglioramento energetico. "Abbiamo un grande patrimonio di case popolari che vanno recuperate e valorizzate - commenta l´assessore ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro - nell´ottica generale di privilegiare gli interventi di recupero e salvaguardia del patrimonio immobiliare esistente. Nel campo del miglioramento energetico si può fare moltissimo anche con interventi di entità minore sfruttando le innovazioni tecniche intervenute negli ultimi anni in questo settore". Gli importi assegnati alle Ater sono riconosciuti in forma di cofinanziamento regionale in misura non superiore all´80 per cento del costo delle opere di efficientamento energetico, a cui le Ater dovranno partecipare con fondi propri in percentuale non inferiore al 20 per cento.  
   
   
ASSESSORE LOMBARDIA: ATTENDO SMENTITA SU VOLONTA´ DI REQUISIRE ALLOGGI ´SE CONFERMATO, ATTEGGIAMENTO DISCRIMINATORIO VERSO LOMBARDI´  
 
Milano, 1 settembre 2014 - "Sono rimasta a dir poco sconcertata nell´apprendere l´intenzione della Prefettura di Brescia di requisire immobili privati sfitti per ospitare presunti profughi e clandestini. Siamo ormai al teatro dell´assurdo. Si cerca di calpestare persino il diritto costituzionale alla proprietà privata in nome di un atteggiamento che ormai non è più di solidarietà e accoglienza ma si è trasformato in falso buonismo, lassismo e debolezza". Lo ha detto il 27 agosto Simona Bordonali assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia. "Il problema dell´emergenza abitativa - spiega l´assessore lombardo - colpisce anche numerosi lombardi. Viene naturale chiedersi cosa abbia fatto il governo per aiutare queste persone che hanno l´unico difetto di essere nate sul nostro territorio. Per quanto nelle nostre competenze, la Regione Lombardia si opporrà con qualsiasi mezzo a questa scelta della Prefettura, che se confermata si rivelerebbe gravissima ed estremamente discriminatoria". 5 "Siamo pronti - ha concluso Bordonali - a fare fronte comune con tutti gli enti locali che si sono già scagliati contro questa proposta demenziale. Attendo fiduciosa una doverosa smentita".  
   
   
FVG, EDILIZIA PRIVATA: 150 MILA EURO PER INSTALLAZIONE DI ASCENSORI  
 
Trieste, 1 settembre 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, ha approvato l´assegnazione di 150 mila euro per contributi a sostegno dell´installazione di ascensori in condomini privati (legge regionale 17/2008). "Dopo aver previsto questo stanziamento nella legge di assestamento del bilancio approvata a luglio - spiega Santoro - si procederà a scorrere la graduatoria per dare una prima risposta alle domande non ancora finanziate e già inserite nell´elenco delle ammesse approvato dalla Giunta nel 2010, a fronte del quinto bando emanato".  
   
   
PISTOIA, UN PERCORSO PARTECIPATIVO PER LA CASA DELLA CITTÀ  
 
Pistoia, 1 settembre 2014 - È di 20mila euro il contributo attribuito dall’Autorità regionale per la garanzia della partecipazione al Comune di Pistoia per permettere l’attuazione di un percorso partecipativo che porti alla realizzazione della Casa della Città nell’area dell’ex ospedale del Ceppo. Trentuno le richieste di finanziamento giunte in Regione, solo nove quelle accolte in prima istanza, senza riserva, tra cui quella dell’Amministrazione pistoiese. Funzionale al rilancio di un’area importante per Pistoia, l’attuazione della Casa della Città è prevista dal programma di mandato del sindaco. Già adottati alcuni atti propedeutici e svolte varie iniziative per dare contenuti e operatività al progetto, tra cui il seminario che si è tenuto nell’aprile 2013 in collaborazione con la Fondazione Michelucci nell’ambito della prima edizione di Leggere la città, che aveva per tema “Rigenerare la città. Luoghi e strumenti per una nuova cultura urbana: l’esperienza degli urban center”, e quello tenuto nella seconda edizione della manifestazione, nel 2014, dal titolo “Rigenerazione urbana e nuovi lavori nella città che cambia”. Il percorso partecipativo sarà attuato da metà ottobre 2014 a metà aprile 2015 con incontri pubblici, focus group e laboratori e sarà orientato a coinvolgere tutti gli attori locali, sia in qualità di semplici cittadini sia di portatori di interessi specifici, per definire gli intenti, la gestione, le funzioni, la logistica, il logo di uno spazio che dovrà essere fruito dalla città nella sua interezza. In pratica la Casa della Città, un urban center di seconda generazione, dovrà andare incontro alle esigenze di coloro che ricercano un luogo strutturato in cui condividere conoscenze e idee, che permetta la contaminazione di saperi ed esperienze, che promuova il confronto sulle trasformazioni urbane e all’interno del quale sviluppare esperienze di condivisione degli spazi di lavoro (coworking) e dove far nascere imprese innovative. Verranno gettate le basi affinché la partecipazione dei cittadini non rappresenti qualcosa di episodico, ma diventi uno strumento ordinario di arricchimento dei processi decisionali. Il risultato concreto di tale processo partecipativo sarà la produzione di un documento di sintesi, di raccomandazioni all’Amministrazione, in ordine alle caratteristiche e alle funzioni della struttura, che andranno a incidere concretamente sulle decisioni che verranno prese.  
   
   
BOLZANO, PROGRAMMA LAVORI PUBBLICI: INCONTRO PROVINCIA SINDACI DEL SALTO-SCILIAR  
 
Bolzano, 1 settembre 2014 - La situazione riferita al programma di lavori pubblici nei settori infrastrutture, edilizia e servizio tecnico, Catasto e Libro fondiario ed edilizia abitativa Ipes, nel territorio della Comunità comprensoriale Salto-sciliar è stata illustrata oggi 28.08 ai sindaci dei Comuni di riferimento dall’assessore provinciale Christian Tommasini assieme ai funzionari delle rispettive Ripartizioni. L´assessore provinciale ai lavori pubblici Christian Tommasini rivolto ai sindaci ha detto: "Siamo impegnati a realizzare le opere con i fondi a disposizione. È importante in tal senso confrontarsi con i Comuni per portare avanti assieme le misure del programma di sviluppo del territorio presentando in maniera trasparente i progetti. Così è possibile seguire in modo strategico la direzione intrapresa". La maggioranza dei sindaci hanno dimostrato di avere comprensione per la situazione attuale. A tal riguardo l´assessore Tommasini ha fatto presente che in futuro potrebbe essere adottata un´altra forma di finanziamento dei progetti di competenza delle amministrazioni comunali avvalendosi di un fondo di rotazione. In tal modo saarebbero i Comuni a fissare le proprie priorità. I borgomastri hanno mostrato particolare interesse per le opere riferite alle infrastrutture. In questo ambito per la Comunità comprensoriale Salto-sciliar si contano ben 32 fra progetti ed interventi per i quali la Giunta provinciale ha già fissato le caratteristiche tecniche. Come è stato ribadito dall´assessore e dai suoi tecnici nel 2014 sarà data priorità alla messa in sicurezza dei tratti minacciati da caduta massi e dei ponti. I sindaci hanno convenuto con l´assessore sull´opportunità che gli interventi vengano progettati secondo un piano complessivo risparmiando così costi accessori ed evitando di eseguire lavori urgenti che risulterebbero superflui in sede di succesiva progettazione esecutiva. Parlando di edilizia agevolata e sociale i sindaci hanno chiesto che venga mantenuto assolutamente il livello attuale. L´edilizia sociale costituisce, infatti, un aspetto di assoluto rilievo anche nei comuni di piccole dimensioni come dimostrano le richieste presentate, anche se con numeri differenti da comune a comune. L´incontro odierno è stato il primo di una serie che l´assessore Tommasini avrà con i sindaci delle varie Comunità comprensoriali. Prossimi appuntamenti sono fissati per fine settembre 2014. Infrastrutture Nel comune di Selva Gardena sulla strada statale Ss242 sono in fase di esecuzione interventi di somma urgenza al km 23+600 ed è in fase di ricostruzione il ponte al km 26+788. Nel 2014 saranno appaltati i lavori di messa in sicurezza del tratto della Ss242 22+730-24+630 a Plan de Gralba che potranno partire nel 2015. Nel 2016, invece, potranno essere appaltati i lavori di risanamento di 4 ponti a Passo Sella ai km 26+973, 27+045, 27+378 e 27+405, che potranno essere avviati nel 2017. Nel comune di Renon sulla strada statale del Brennero Ss12 sono in fase di esecuzione a Campodazzo interventi di somma urgenza alla Galleria sud ed al km 455+750. Altri interventi per la Galleria Sud saranno appaltati nel 2014 e potranno partire nel 2015. Nello stesso anno saranno appaltati i lavori per il primo stralcio riferito al ponte la km 452+000 che potranno essere avviati nel 2016. Altri appalti sono previsti a partire dal 2019. Lungo la strada statale Ss 12 nel comune di Cornedo nel 2015 saranno appaltati i lavori per le barriere antirumore del viadotto al km 441+75-km 441+635 che potranno partire nel 2016. Sempre nel comune di Cornedo lungo la strada statale della Val d´Ega Ss 241 sono in fase di esecuzione lavori di messa in sicurezza al km 7+400 ed in zona Gföller al km 1+270. Nel 2015 saranno appaltati i lavori del 3° lotto km 2+860-km 3+640 Galleria Contrada che potranno essere avviati nel 2016 In riferimento alla statale della Val d´Ega Ss 241, nel comune di Nova Ponente sono in fase di esecuzione interventi alla rotatoria al km 10+500, mentre nel comune di Nova Levante vengono eseguiti lavori di ampliamento e miglioramento nonché il marciapiede nel tratto km 18+810 - km 19+160 ed interventi di risanamento del ponte al km 17+680 e della sede stradale fino al km 17+800. Altri lavori in zona Lago di Carezza saranno appaltati nel 2019. Per quanto concerne la strada statale di Val Sarentino Ss 508 nei comuni di Sarentino,renon e Bolzano nel tratto Km 3+000-km 7+800 sono in fase di esecuzione i lavori del 2° stracio riferito allo scavo e rivestimento delle gallerie, mentre quelli del 3° stralcio per gli impianti tecnici ed al 4° stralcio finitura e rivestimenti, saranno appaltati nel 2014 e potranno partire nel 2015. Nel 2016 potranno essere inoltre appaltati, per partire nel 2017, i lavori per la realizzazione della galleria paravalanghe al km 37+500 della Ss 508 nel comune di Sarentino. Altri appalti sono previsti nel 2019. Nel comune di Fié sono in fase si esecuzione i lavori i sistemazione della strada provinciale Sp 24 riferiti al 1° lotto km 3+409-km4+290. Nel 2015 saranno appaltati e potranno anche partire i lavori riferiti alla sistemazione del tratto km 1+009-1+450. Nel comune di San Genesio vengono eseguiti lavori di allargamento della strettoia al km 3+100 della strada provinciale Sp 136 San Genesio-avigna. Per la sistemazione del tratto km 0+650-km 1+100 i lavori saranno appaltati nel 2019. Nel 2014, invece, saranno appaltati i lavori, che potranno partire nel 2015, riferiti alla sistemazione, rettifica e messa in sicurezza della strada provinciale Sp 99. Per la galleria paramassi "Dazio" al km 19+850 della strada provinciale Sp 24 nel comune di Castelrotto nel 2016 potranno essere appaltati i lavori per il prolungamento, da eseguire nel 2017. Nel settore Edilizia e Servizio Tecnico è previsto l´appalto dei lavori nel dicembre 2014 per la nuova copertura del punto logistico stradale di Sarentino; i lavori potranno partire nel marzo 2015 ed essere ultimati nel luglio 2015. Nel comune di Nova Ponente è prevista la costruzione della nuova sede della Stazione forestale. È già in corso l´approvazione del relativo piano di recupero ed è già stato affidato l´incarico al progettista. L´inizio dei lavori è previsto nel marzo 2016 e la loro ultimazione nell´ottobre 2017. Nel marzo 2015 potranno, invece, essere appaltati i lavori per la ristrutturazione ed ampliamento del Laboratorio dell´Ufficio geologia e prove materiali di Cardano. L´avvio degli interventi è indicato nel dicembre 2015 e la loro conclusione nel dicembre 2016. Per quanto riguarda l´Istituto per l´edilizia sociale Ipes nel programma d´intervento 2011-2015 è prevista la realizzazione di 9 alloggi (per 6 alloggi vi è già un terreno di prorietà Ipes) nel comune di Castelrotto, di 6 abitazioni nel comune di Cornedo (già assegnati ai richiedenti), di 8 in quello di Fié, di 4 nel comune di Nova Levante. Altri 9 alloggi sono previsti nel comune di Ortisei, 15 in quello di Renon (per 9 alloggi è già stato affidato l´incarico), 4 nel comune di San Genesio, 15 in quello di Sarentino. Altre 4 abitazioni sono previste nel comune di Selva di Val Gardena dove l´Ipes possiede un terreno.  
   
   
AOSTA: APPROVATO DALLA GIUNTA REGIONALE IL PIANO OPERATIVO DEI LAVORI PUBBLICI PER IL 2014  
 
Aosta, 1 settembre 2014 - L’assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica informa che, venerdì 29 agosto, la Giunta regionale ha approvato il Piano regionale operativo dei lavori pubblici per il 2014. «Il Piano operativo approvato oggi – spiega l’Assessore Baccega - presenta alcune novità rispetto agli anni precedenti. Infatti il documento non elenca solo gli interventi che sono realizzati direttamente dall’Amministrazione regionale, indipendentemente dalla loro natura (manutenzione, completamento o nuovo lavoro) e dalla fonte di finanziamento, ma anche tutti i lavori che saranno avviati nel corso del 2014 per i quali è stato approvato un finanziamento a favore di un Ente locale o di altro soggetto attuatore. Il Piano operativo 2014 fornisce quindi una prima fotografia degli investimenti che la Regione destina nell’anno al settore delle opere pubbliche. Dal momento che il Piano è approvato ad agosto - prosegue l’Assessore- sono comunque elencati anche tutti gli interventi per i quali l’Amministrazione regionale ha già avviato le procedure di realizzazione dall’inizio dell’anno. Dal Piano operativo 2013, che prevedeva 50 interventi per un totale di 14 milioni 919 mila euro, si è passati a 145 interventi, con un impegno economico pari a 62 milioni 631 mila euro, così suddivisi: 101 interventi finanziati e appaltati dall’Amministrazione regionale per 22 milioni 853 mila euro, di cui per 10 milioni 967 mila euro a valere sul mutuo contratto con la Fianosta; 44 interventi finanziati dall’Amministrazione regionale a favore di altri soggetti pubblici per 39 milioni 778 mila euro. La deliberazione della Giunta regionale approvata oggi - evidenzia ancora l’Assessore - contiene anche indicazioni operative utili agli uffici per l’avvio delle azioni necessarie per l’aggiornamento del Programma regionale di previsione per i lavori pubblici per il triennio 2015/2017, per la predisposizione del Piano operativo regionale dei lavori pubblici 2015 e per il puntuale monitoraggio dell’attuazione del Piano operativo. In un momento di contrazione delle risorse finanziarie destinabili agli investimenti - conclude Baccega - è necessario che l’azione dell’Amministrazione regionale sia sempre più improntata alla programmazione e alla pianificazione, per rendere maggiormente efficaci gli interventi a favore dei cittadini valdostani. Rispetto al 2013 e grazie a una rimodulazione del mutuo Finaosta, è stato possibile destinare una maggiore quantità di risorse ai lavori pubblici, il che ci permette di guardare al futuro con più serenità. Per un rilancio del settore edilizio regionale e per favorire l’occupazione del comparto, è necessario infine privilegiare i piccoli interventi di manutenzione, al fine di favorire, nel rispetto della normativa sugli appalti, il lavoro delle imprese valdostane. Questi obiettivi sono già perseguiti dal Piano operativo 2014, ma si sta già lavorando alla programmazione per il 2015 e per il triennio 2015-2017, con la quale sarà possibile definire in modo più completo l’azione regionale nel settore delle opere pubbliche.»  
   
   
AOSTA, AGGIORNAMENTO DELL’ELENCO PREZZI REGIONALE PER L’ANNO 2014  
 
Aosta, 1 settembre 2014 - L’assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica informa che, venerdì 29 agosto 2014, la Giunta regionale ha approvato l’aggiornamento, per l’anno 2014, dell’Elenco Prezzi regionale relativo ai lavori pubblici di interesse regionale. «L’aggiornamento del prezziario - spiega l’Assessore Mauro Baccega - è approvato in corso d’anno per poter adeguatamente valutare ed elaborare le variazioni prezzi intervenute rispetto all’anno precedente. In particolare è rilevante, per i lavori edili, l’analisi dell’andamento del costo della mano d’opera che, con l’atto approvato oggi, è aggiornato sulla base del contratto nazionale dei lavoratori del settore edile approvato il 1° luglio 2014. Le modalità operative di aggiornamento dell’elenco prezzi regionale - prosegue l’Assessore Mauro Baccega - comportano un’attenta analisi dei costi di mercato delle lavorazioni e delle forniture di materiale per i lavori edili e un confronto con le Associazioni sindacali e professionali facenti parte della Consulta dei lavori pubblici. Proprio da questo confronto - conclude l’Assessore - è emersa la volontà congiunta della Regione e delle Associazioni di categoria di avvalersi, a supporto della Consulta dei lavori pubblici, del Comitato tecnico ristretto, previsto dalla stessa legge regionale sui lavori pubblici, per un confronto continuo sull’andamento dei prezzi e sulle modalità di aggiornamento del prezziario.»  
   
   
FVG, MUTUI PRIMA CASA: 500 MILA EURO PER GARANZIE INTEGRATIVE  
 
Trieste, 1 settembre2014 - Le agevolazioni regionali per l´acquisto della prima casa potranno contare su ulteriori 500 mila euro destinati alle garanzie bancarie integrative. Lo stabilisce la delibera approvata il 29 agosto dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, assegnando 500 mila euro al Fondo che finanzia il canale di rilascio delle garanzie integrative di quella ipotecaria a favore delle banche convenzionate, che accordano ai soggetti privati mutui fondiari per l´acquisizione in proprietà della prima casa come previsto dalla legge regionale 4/2001 e dalla 6/2003. "Abbiamo dato puntuale risposta ad una richiesta fatta a luglio da Mediocredito che evidenziava la necessità di disporre di ulteriori risorse per il rilascio delle garanzie integrative - spiega l´assessore Santoro - in questo modo potremo soddisfare le domande che saranno presentate nei prossimi 12-18 mesi". L´ultima assegnazione di risorse al fondo risale al dicembre 2012, a fronte di una crescente richiesta di tale sostegno negli ultimi anni: nel 2010 si registrano 6 fideiussioni emesse, nel 2011 125, nel 2012 161, nel 2013 151 e nei primi sei mesi del 2014 già altre 153. "E´ un sintomo evidente - commenta Santoro - della situazione di grande difficoltà economica e finanziaria in cui si trovano le famiglie, che si vedono ostacolate nell´accesso al credito bancario. Per questo stiamo ripensando i criteri di ammissione all´edilizia agevolata".  
   
   
D´ALFONSO ALLA INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DEL SINDACO DELL’ AQUILA  
 
L´aquila, 1 settembre 2014 - "Sto pensando ad una presenza fisica dell´isituzione Regione nel centro storico dell´Aquila allo scopo di rafforzarne e riaffermarne il ruolo di Capoluogo di regione; e Palazzo Fibbioni-lopez, che il 28 agosto è stato restituito alla città e al pubblico utilizzo, potrebbe esserne degnamente la sede". Così il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D´alfonso, rivolgendosi al Sindaco dell´Aquila, Massimo Cialente e al presidente della Fondazione Fibbioni che gestisce lo storico edificio, Vincenzo Rivera, ha salutato l´insediamento degli uffici del primo cittadino nel palazzo che sorge nel centro geografico della città, all´incrocio degli assi maggiori del cardo e del decumano, nell´area, cosiddetta, dei Quattro Cantoni. Visitando le stanze del Palazzo, splendidamente restaurate - tra le quali la Sala Cesare Rivera, che sarà utilizzata per le riunioni della Giunta Comunale -D´alfonso ha detto che la sede degli uffici pubblici deve essere facilmente raggiungibile a piedi dai cittadini che devono sentire l´istituzione come una casa comune. Palazzo Fibbioni è una costruzione del Xvi secolo; è impreziosita da soffitti lignei tra i più importanti della città, decorati e dipinti da Giovan Paolo Cardone, pittore aquilano del 1500. I proprietari del Palazzo, nel 1899, restati privi di eredi, istituirono la Fondazione Fibbioni affidandone l´amministrazione alla famiglia Rivera, con il legato che il Palazzo venisse utilizzato a scopo benefico. I proventi degli affitti dei beni della Fondazione, infatti, in linea con le volontà della famiglia Fibbioni, saranno utilizzati per usi benefici.  
   
   
UE: NUOVO COMMISSARIO LANCIA ACCORDO PER PROMUOVERE LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO PER LE PMI  
 
 Bruxelles, 1 settembre 2014 - Il nuovo commissario per l´industria e l´imprenditoria, Ferdinando Nelli Feroci, ha recentemente supervisionato la firma di un accordo volto a promuovere le opportunità di finanziamento per le Pmi. Il nuovo commissario per l´industria e l´imprenditoria, Ferdinando Nelli Feroci, ha recentemente supervisionato la firma di un accordo volto a promuovere le opportunità di finanziamento per le Pmi. L´italia ha bisogno di un commissario ad interim poiché il precedente commissario italiano, Antonio Tajani, si è dimesso dopo essere stato eletto al Parlamento europeo. La nomina di Nelli Feroci è stata approvata dal Parlamento europeo dopo uno scambio di opinioni con il Comitato del Parlamento per l´industria, la ricerca ed l´energia all´inizio di questo mese. Nelli Feroci ha una formazione nel campo della diplomazia e dell´economia. È attualmente presidente della Società per le imprese all´estero e presiede l´Istituto Affari Internazionali (Iai), un gruppo di esperti con sede a Roma. Il nuovo commissario conosce comunque bene Bruxelles, essendo stato ambasciatore italiano all´Ue nel periodo 2008-13. Uno dei primi compiti del commissario Nelli Feroci la scorsa settimana è stato quello di ospitare una cerimonia per la firma di un accordo tra la Commissione e il Fondo europeo per gli investimenti (Fei) mirato a promuovere le opportunità di finanziamento per le Pmi. Secondo la Commissione, questo accordo apre la strada per fornire equity e finanziamento del debito per le Pmi nell´ambito del programma dell´Ue per la Competitività delle imprese e delle Pmi (Cosme) entro la fine del 2014. In seguito alla firma dell´accordo, il Fei lancerà un invito per la manifestazione di interesse a cui potranno partecipare le istituzioni finanziarie idonee (banche, istituti di garanzia, fondi ecc.). Dopo un processo di dovuta diligenza, il Fei sceglierà degli intermediari finanziari che potranno quindi rendere disponibili i nuovi finanziamenti alle Pmi europee in tutti i settori. Intervenendo alla cerimonia di firma, il commissario Nelli Feroci, ha sottolineato che "Grazie a Cosme, le Pmi europee avranno presto accesso a un massimo di 25 miliardi di euro in sovvenzioni aggiuntive sia sotto forma di garanzie sul prestito che di equity. Questa è una parte importante della reazione dell´Ue volta a superare le ben note difficoltà che le Pmi devono affrontare per riuscire ad accedere al credito. La firma di questo accordo oggi mostra che la Commissione europea è risolutamente impegnata ad aiutare le Pmi dell´Ue a prosperare: esse costituiscono la spina dorsale dell´economia dell´Ue, e da esse dipende la creazione dell´85 % di tutti i nuovi posti di lavoro". La Commissione è sicura che la cifra di 1,3 miliardi di euro stanziata nel bilancio del Cosme per il finanziamento delle Pmi permetterà di mobilitare fino a 25 miliardi di euro attraverso effetti di leva dagli intermediari finanziari nel corso dei prossimi sette anni. Pier Luigi Gilibert, funzionario capo del Fei (cofirmatario dell´accordo) ha detto che "Attraverso Cosme, il Fei sarà in grado di supportare ancora più Pmi in tutta Europa nei prossimi 7 anni. Basandosi sui successi del Programma quadro per la competitività e l´innovazione, il predecessore di Cosme, che ha consentito finanziamenti alle Pmi per quasi 20 miliardi di euro e ha aiutato a sostenere oltre 1 milione di posti di lavoro, noi intendiamo migliorare ulteriormente l´accesso ai finanziamenti per le Pmi e contribuire alla crescita e all´occupazione in Europa".  
   
   
NUOVA SABATINI: GUIDI, IN 5 MESI CHIESTI QUASI 1,9 MLD DI FINANZIAMENTI  
 
Roma, 1 settembre 2014 – Con 991 richieste di finanziamento da parte delle Pmi, pari a 292 milioni di risorse, il mese di Agosto conferma il successo della misura agevolativa Beni strumentali “Nuova Sabatini”, operativa dal 31 marzo scorso. “La risposta del Governo a sostegno del cuore produttivo del nostro Paese c’è e si vede”, dichiara il Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. In soli cinque mesi, da aprile ad oggi, abbiamo ricevuto richieste per 1 miliardo e 836 milioni di risorse per favorire gli investimenti di 6.181 imprese che vogliono ammodernare i processi produttivi e puntare ad una maggiore competitività: il nostro compito è mettere gli imprenditori nella condizione di investire e in questa direzione si muovono tutti gli strumenti di politica industriale che questo Ministero sta mettendo in campo”. Più in particolare, nei mesi di luglio ed agosto sono stati emanati dal Ministero 1.397 decreti di concessione riferiti alle richieste di aprile e maggio. Sono in corso di istruttoria le domande di giugno scorso. Si ricorda inoltre che le domande di agevolazione vengono presentate dalle imprese alle banche/società di leasing, le quali, con cadenza mensile (in una finestra temporale che va dall’1 al 6 di ciascun mese) presentano le richieste di verifica disponibilità plafond alla Cassa Depositi e Prestiti e da quella data decorrono tutti i termini della procedura Inoltre, attualmente è in corso, da parte delle banche, il caricamento sulla piattaforma informatica del Mise dei dati puntuali relativi a ciascuna impresa, inserita nella prenotazione di luglio scorso, per consentire l’emissione del decreto di concessione del contributo entro i successivi 30 giorni. La prossima finestra temporale per presentare le richieste di prenotazione da parte delle banche/intermediari finanziari (sulla base delle ulteriori richieste pervenute dalle imprese) sarà aperta dal 1 all’8 settembre.  
   
   
LOMBARDIA.EMBARGO RUSSIA: MISURE UE PANNICELLO CALDO ASSESSRORE:ACCORDO NON RISOLVE PROBLEMA PER LATTIERO CASEARIO  
 
Milano, 1 settembre 2014 - "Le misure europee varate per contrastare gli effetti negativi dell´embargo russo sono soltanto un pannicello caldo che non risolve minimamente il problema e che avrà conseguenze estremamente negative per gli agricoltori della macroregione agricola del Nord, molto superiori rispetto ai mancati introiti dovuto dalle vendite di ortofrutta e prodotti lattiero caseari". A dirlo è l´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che a riguardo non ha dubbi: "L´embargo deve essere tolto e il mercato russo deve ripartire. E in questa direzione deve muoversi l´Unione europea, altre possibilità non ce ne sono. Tutto il resto serve solo per occupare spazi sui giornali". Ministro Martina Guardi Oltre Confine - "Non capisco - prosegue l´assessore lombardo - quelli che gioiscono per un accordo monco e che, con ogni probabilità, metterà in campo risorse insufficienti per le imprese agroalimentari del Nord". Fava sollecita il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, a trovare intese costruttive all´interno dell´Unione europea. "I ministri agricoli di Francia e Spagna si sono incontrati per affrontare la questione del comparto lattiero caseario in completa sintonia, sarebbe auspicabile che il ministro Martina incontrasse il ministro tedesco Schmidt, onde evitare che un fiume di latte a basso costo valichi il confine delle Alpi e metta in crisi, in questa fase delicata di rinnovo del prezzo del latte alla stalla, i produttori lombardi e del Nord". Latte, Sempre Attuale Ipotesi Polverizzatore - Quello lattiero caseario, spiega l´assessore Fava, "è un mercato che vive equilibri estremamente delicati ed è fortemente esposto alla volatilità, la priorità è tutelare la filiera di casa nostra, evitando di farsi mettere i piedi in testa come nel bluff di Frontex Plus, per citare uno scenario del tutto diversi". L´assessore Fava, inoltre, invita le organizzazioni sindacali agricole, i consorzi del Grana Padano e del Parmigiano-reggiano e le rappresentanze dell´industria lattiero casearia a valutare l´ipotesi di un polverizzatore di latte, con gestione pubblico-privata, che serva "come valvola di sfogo per contrastare eventuali eccedenze di latte sul mercato ed evitare crolli di prezzo".  
   
   
NOMINATE IL VOSTRO INVENTORE PREFERITO PER IL PREMIO DELL´INVENTORE EUROPEO 2015!  
 

Bruxelles, 1 settembre 2014 - Il Premio dell´inventore europeo, che premia inventori eccezionali che hanno dato un contributo al progresso sociale e tecnologico e alla crescita economica, comprende cinque categorie aperte per la designazione: "Premio alla carriera", "Pmi", "Industria", "Ricerca" e "Paesi non-europei". La cerimonia per l´edizione del 2014 della premiazione si è svolta a Berlino a giugno. Sono stati premiati inventori responsabili di creazioni molto diverse, dalla stampa 3D a un nuovo farmaco per la tubercolosi (Tb) e un test del Dna veloce, tra gli altri. Artur Fischer dalla Germania, tra gli inventori più prolifici di tutti i tempi, ha ricevuto il "Premio alla carriera". Fischer è responsabile del tassello a espansione (o "tassello Fischer") che ha rivoluzionato il settore dell´edilizia nel 1958 ed è stato usato da allora miliardi di volte in tutto il mondo. Masahiro Hara dal Giappone invece si è aggiudicato il "Premio popolare" per la sua invenzione, il codice Qr ormai onnipresente. Non sono passati neanche due mesi dalla cerimonia di quest´anno, ma l´Epo si sta già preparando per il prossimo anno. Il processo di selezione completo comincia con la presentazione delle candidature. Qualsiasi membro del pubblico può proporre un inventore o un´invenzione di propria scelta. L´epo inoltre incoraggia i suoi oltre 4 000 esaminatori di brevetti e gli esaminatori degli uffici brevetti nazionali dei 38 stati membri dell´Epo a proporre inventori eccezionali. Il termine per le designazioni è il 10 ottobre 2014. Il premio ha cinque categorie, ognuna delle quali è incentrata su un settore diverso: "Industria" è per le tecnologie eccezionali e di successo brevettate da grandi aziende europee. "Pmi" è per invenzioni eccezionali in piccole e medie imprese, "Ricerca" è per inventori che lavorano presso università o istituti di ricerca, il "Premio alla carriera" premia il contributo a lungo termine di un singolo inventore europeo mentre la categoria "Paesi non-europei" è dedicata a tutti gli inventori che non sono europei ma che hanno ottenuto un brevetto europeo. Tutte le candidature passano attraverso un´analisi tecnica e legale da parte degli esperti dell´Epo. La selezione finale da parte di una giuria internazionale valuta le innovazioni non solo sulla base della loro originalità tecnologica ma principalmente sulla base del loro impatto economico e sociale. Tra tutte le candidature, la giuria seleziona 15 inventori nelle cinque categorie del premio. I vincitori finali del premio saranno proclamati durante una cerimonia di gala che si svolgerà a giugno 2015 a Parigi. "Le innovazioni sono la chiave per l´Europa, per assicurare la crescita economica e la prosperità del futuro," dice il presidente dell´Epo Benoît Battistelli. "La presentazione del Premio dell´inventore europeo è il nostro omaggio agli straordinari ricercatori e scienziati che rendono quello che generalmente noi chiamiamo "progresso" possibile in primo luogo. Vorrei invitare il pubblico a presentare ora le nomine per il 2015." L´ufficio europeo dei brevetti (Epo) ha aperto le nomine per il prestigioso Premio dell´inventore europeo 2014. Questa sarà la 10° edizione del premio e tutti i membri del pubblico possono adesso http://www.Epo.org/learning-events/european-inventor/nominate.html

 

 
   
   
REGGIO EMILIA: PRODUZIONE MANIFATTURIERA: +0,9% NEL SECONDO TRIMESTRE 2014 BENE L’EXPORT E IL FATTURATO, MA GLI ORDINI INTERNI RESTANO IN CALO. IMPRENDITORI PESSIMISTI.  
 
 Reggio Emilia, 1 settembre 2014 - Seppure in modo un po’ meno brillante rispetto ai primi tre mesi dell’anno, anche nel secondo trimestre 2014 la produzione manifatturiera reggiana è apparsa in aumento. Dopo il +1,4% di gennaio-marzo, infatti, la produzione industriale ha fatto segnare un +0,9% anche nel trimestre aprile-giugno e, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, tutti gli indicatori congiunturali del settore registrano variazioni positive. L’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia evidenzia, al proposito, un +0,1% relativo agli ordini complessivi (sebbene resti di segno negativo il dato riguardante gli ordini sul mercato intero, che ancora flettono dello 0,1%) e, soprattutto, una buona crescita del fatturato (+3,6%) e degli ordini dall’estero, che hanno fatto segnare un +3%. Congiuntura manifatturiera 2013-2014- provincia di Reggio Emilia Andamento tendenziale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente di alcuni indicatori
Indicatori Variazione % stesso trimestre dell’anno precedente
2° trim 2013 3° trim 2013 4° trim 2013 1° trim 2014 2° trim 2014
Produzione -5,6 -2,6 -1,2 1,4 0,9
Fatturato totale (interno+estero) -5,2 -2,5 -1,2 1,2 -0,1
Fatturato estero (*) 1,9 2,9 1,6 4,3 3,6
Ordini totale (interno+estero) -5,9 -2,8 -0,9 0,4 0,1
Ordini estero (*) 1,8 4,0 5,2 4,0 3,0
(*) solo imprese esportatrici Fonte: indagine congiunturale sistema camerale Anche il periodo di produzione assicurato dal portafoglio ordini registra una tendenziale crescita rispetto al trimestre precedente passando dalle 6,3 alle 7,1 settimane, mentre rimane stabile all’85,7% della capacità produttiva il grado di utilizzo degli impianti rispetto alla capacità produttiva. Congiuntura manifatturiera 2013-2014 - provincia di Reggio Emilia Andamento tendenziale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente di alcuni indicatori
Indicatori 2° trim 2013 3° trim 2013 4° trim 2013 1° trim 2014 2° trim 2014
Produzione assicurata (settimane) 6,8 6,9 7,8 6,3 7,1
Grado utilizzo impianti 82,6 82,6 84,2 85,7 85,7
Fonte: indagine congiunturale sistema camerale “Sono dati – sottolinea Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio – sicuramente positivi, che vanno comunque letti ancora all’interno di una situazione di crisi che non è superata”. “Le difficoltà delle aziende, e soprattutto di quelle meno orientate all’export – spiega Landi – non sono sostanzialmente cambiate, ma certo è incoraggiante il fatto che finalmente si registri un recupero del fatturato addirittura superiore all’entità dell’incremento degli ordini dall’estero, segno di una ripresa di competitività dei nostri prodotti sui mercati internazionali”. “Analogamente – prosegue il presidente della Camera di Commercio – è positiva l’accelerazione della produzione in alcuni dei settori trainanti per l’industria reggiana, cui è però fondamentale si vadano ad associare nuove misure di politica economica e fiscale che favoriscano la crescita degli ordini interni e, per quanto riguarda le imprese, nuovi processi di innovazione e di internazionalizzazione che sono essenziali per la ripresa”. L’analisi dell’andamento dei principali settori produttivi effettuata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio evidenzia una crescita della produzione per i comparti ceramico (rispetto al secondo trimestre 2013 si registra un +2,5%), metalmeccanico (+2,3%), delle materie plastiche (+1,9%) ed elettrico-elettronico (+0,2%). Cali di produzione,invece, per l’abbigliamento (-2,5%), l’alimentare (-0,2%) e le “altre industrie manifatturiere” (-1,4%). Congiuntura manifatturiera Andamento tendenziale della produzione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente per i principali settori del manifatturiero - 2013 - 2014 - provincia di Reggio Emilia
Settori Variazione % stesso trimestre dell’anno precedente
2° trim 2013 3° trim 2013 4° trim 2013 1° trim 2014 2° trim 2014
Ceramico -4,5 1,7 -1,3 -1,9 2,5
Alimentare 1,2 1,3 -1,1 -2,3 -0,2
Abbigliamento -7,4 -7,5 -4,2 -0,7 -2,5
Metalmeccanico -7,2 -2,4 -0,9 3,8 2,3
Elettrico - elettronico -8,2 -4,3 4,0 2,4 0,2
Materie plastiche -2,4 -9,2 1,0 -0,2 1,9
Altre ind. Manifatturiere -3,3 -2,2 -4,0 -1,7 -1,4
Fonte: indagine congiunturale sistema camerale La tenuta della produzione, come si è detto, è fortemente influenzata dall’andamento degli ordini dall’estero, che sono in aumento per tutti i comparti con variazioni positive che vanno da un minimo del 2,7% del metalmeccanico ad un +5,6% per le materie plastiche. Fatta eccezione per il metalmeccanico e le materie plastiche (entrambi con un +1,1%), sono ancora in controtendenza, invece, gli ordini dal mercato interno, con flessioni che vanno dal -0,1% dell’elettrico-elettronico al -1,9% dell’abbigliamento. Le migliori performance sul piano produttivo sono venute, nel secondo trimestre 2014, dalle imprese reggiane più strutturate e di media dimensione (cioè con un numero di dipendenti compreso fra 10 e 49), che hanno fatto segnare un +2% rispetto allo stesso periodo del 2013, seguite da quelle più grandi (quelle con oltre 50 dipendenti ), che si sono attestate ad un +0,8%. Ancora in difficoltà, invece, le imprese di dimensione più contenuta (da 1 a 9 dipendenti) che, dopo il -0,5% registrato nel primo trimestre dell’anno, hanno registrato una contrazione dell’1,1% dei volumi produttivi. Congiuntura manifatturiera 2013- 2014 - provincia di Reggio Emilia Produzione per classi dimensionali dell’impresa Andamento tendenziale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente
2° trim 2013 3° trim 2013 4° trim 2013 1° trim 2014 2° trim 2014
1-9 dipendenti -7,6 -5,2 -5,1 -0,5 -1,1
10-49 dipendenti -8,3 -3,3 -1,7 1,7 2,0
50 dipendenti e oltre -3,0 -1,2 0,4 1,9 0,8
Fonte: indagine congiunturale sistema camerale Fra gli imprenditori reggiani, infine, prevale – e ritorna - il pessimismo circa l’immediato futuro. Se nel primo trimestre dell’anno gli imprenditori prevedevano andamenti positivi per il successivo trimestre, le previsioni, ora, hanno invertito la tendenza. Il saldo tra la percentuale di aziende che prevedono aumenti e quelle che prevedono flessioni è infatti negativo per tutte le variabili prese in considerazione: produzione, fatturato e ordini totali. L’unico dato positivo permane quello riferito agli ordini dall’estero.
 
   
   
TRENTO: AZIENDE MECCATRONICHE, PIANO INTEGRATO PER SPINGERE L’EXPORT  
 
Trento, 1 settembre 2014 - C’è ancora un mese di tempo, fino al 30 settembre, per le aziende interessate a partecipare al “Pif Meccatronica”. Il Progetto Integrato di Filiera (Pif) è un pacchetto di servizi riservato alle aziende trentine del settore meccanico e meccatronico interessate ad avviare o potenziare la propria presenza sui mercati esteri. Un servizio a tutto tondo, frutto dell’unione di risorse e competenze tra Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo, Agenzia del lavoro ed Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche. Ne è uscito un insieme di strumenti particolarmente interessante, messi tra loro a sistema: percorsi di formazione ed accompagnamento, sostegno nella definizione della migliore organizzazione aziendale, aiuto nella definizione del singolo prodotto, utilizzo di servizi informativi e finanziari a livello europeo, nazionale o provinciale ed altro ancora. Cinque i mercati prioritari: Austria, Germania, Svizzera, Spagna e Stati Uniti. L’avviso di preselezione è disponibile sul sito trentinosviluppo.It. Al fine di accrescere la competitività delle imprese e la loro capacità di essere presenti su mercati esteri, Trentino Sviluppo in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, Agenzia del Lavoro ed Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche (Apiae), ha pubblicato un bando/avviso volto ad individuare aziende interessate a fruire di specifici servizi di supporto all’internazionalizzazione all’interno di un progetto integrato di filiera. Potenziali destinatari sono tutte le piccole e medie imprese aventi sede legale ed operativa in Provincia di Trento che producono beni e servizi nei settori della meccanica e della meccatronica, comprese anche le attività nell’ambito delle biotecnologie. Sulla base della tipologia merceologica e degli obiettivi aziendali, Trentino Sviluppo proporrà dei percorsi mirati di carattere individuale e/o collettivo che saranno strutturati in diverse fasi e che contempleranno diverse attività. Si va dal servizio base (check-up aziendale, analisi prodotto, definizione del percorso strategico, supporto nell’individuazione di aziende complementari e all’avvio di contratti di rete, servizi in tema di tutela dell’innovazione e della proprietà Intellettuale etc.) ad un vero e proprio tutoring commerciale con consulenze specialistiche personalizzate, alla promozione di incontri con operatori internazionali, percorsi di formazione collettiva ed individuale, al supporto nell’individuazione di strumenti pubblici e privati di finanziamento e agevolazioni di altra natura e nella predisposizione delle domande di contributo su leggi provinciali ma anche al sostegno per la partecipazione a progetti e servizi europei. L’ammissione ai servizi è subordinata ad un audit di approfondimento realizzato da Trentino Sviluppo. Le domande potranno essere inviate entro il 30 settembre 2014 a Trentino Sviluppo, via Fortunato Zeni n. 8 – 38068 Rovereto o via mail all’indirizzo info@trentinosviluppo.It  Per chiarimenti o ulteriori informazioni è possibile contattare Romina Falagiarda o Christian Giacom della Direzione Sviluppo e Innovazione (tel. 0464 443111).  
   
   
RIPRESA ECONOMICA LONTANA MA QUALCHE SEGNALE POSITIVO SUL FRONTE OCCUPAZIONE. I DATI DI VENETO LAVORO DEL SECONDO TRIMESTRE 2014  
 
 Venezia, 1 settembre 2014 - Le previsioni di crescita economica per il 2014 sono purtroppo ben inferiori alle attese e tra la primavera e l’estate, anche per il Veneto, si è assistito a un significativo ridimensionamento delle aspettative di ripresa. Le ultime stime disponibili parlano di una crescita del Pil regionale pari a + 0,5 (+ 0,3% per l’Italia), mentre a maggio si ipotizzava un + 0,9%. Questi dati emergono dall’ultima “Bussola dell’Osservatorio & Ricerca” di Veneto Lavoro, relativi al secondo trimestre 2014, in base ai quali, a fine giugno, permane negativo il saldo di posizioni di lavoro dipendente (-5.600 rispetto a giugno 2013), mentre il numero di imprese attive è diminuito dell’1%. Sul fronte occupazionale sono in crescita assunzioni (+11,3%) e cessazioni (+10%). Segnali positivi si registrano soprattutto per quanto riguarda le assunzioni con contratto a tempo determinato (+12%) - a conferma che in questa fase di incertezza la “buona flessibilità” facilita la ripresa dell’occupazione - e per le tipologie contrattuali che favoriscono l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, quali apprendistato (+18%) e tirocinio (+28%), anche grazie agli sforzi delle politiche regionali per l’occupazione giovanile. Positivo anche il dato sugli impieghi socialmente utili (+17%). Riguardo al contesto economico, se vi è crescita è legata all’export (+3,6%), perdura la debolezza della domanda interna (+0,3%). “Il Veneto – afferma l’assessore regionale al lavoro, formazione e istruzione Elena Donazzan – si conferma una regione forte nelle esportazioni. Dobbiamo continuare a sostenere le imprese che non delocalizzano, che mantengono qui la propria produzione pur spingendosi verso mercati stranieri. Mi preoccupa molto la situazione internazionale di instabilità e soprattutto le vicende che riguardano la Russia, che rappresenta un mercato sempre più importante per le aziende venete: è evidente l’inefficacia delle politiche economiche e di sviluppo del Governo, sia sul fronte dei rapporti internazionali, sia per l’aver reso sempre più asfittico il mercato interno”. Nel complesso, l’apparato produttivo si sta riadattando ad un contesto economico per tanti motivi difficile, ma senza riuscire ancora ad avvicinarsi ai livelli pre-crisi. Anche i più recenti dati tendenziali sulla produzione manifatturiera confermano l’esilità della crescita (+1,2%). “Grave il dato sui fallimenti, che rappresentano quasi il 7% in più rispetto all’anno precedente – commenta l’assessore–. Questo è forse l’aspetto più inquietante e rappresenta il vero fallimento della politica, che non è riuscita in questi anni di crisi, soprattutto finanziaria, ad attuare vere politiche di sostegno alle imprese. Fallire significa perdere il patrimonio aziendale, colpire la fiducia di una comunità e demotivare la classe imprenditoriale che tanta parte ha avuto nello sviluppo del Veneto. A rimetterci sono tutti: lo Stato, che vede ridurre le proprie entrate, le banche, che incamerano soltanto debiti, la società, che vede aumentare i disoccupati”. “Non è mai troppo tardi per invertire la rotta – conclude Donazzan –, la nostra Regione sta facendo tutto ciò che le è possibile fare per sostenere imprese e lavoratori, ma è evidente che il fronte da colpire è quello della tassazione e che servono politiche nazionali di tutela delle nostre produzioni”.  
   
   
LOMBARDIA.LAVORO,APREA:GARANZIA GIOVANI E´ SPINTA FORTE PER REGIONE E PAESE  
 
 Rimini, 1 settembre 2014 - "Garanzia Giovani rappresenta una forte spinta al miglioramento delle politiche attive del lavoro in Italia. E´ per noi imprescindibile portare a piena attuazione i principi già presenti nel sistema lombardo di Dote Unica Lavoro e trasferiti poi a livello nazionale con Garanzia Giovani: concorrenza dei servizi pubblici e privati accreditati, costi standard, pagamento dei servizi a risultato, libertà di scelta delle persone". Lo ha detto il 27 agosto Valentina Aprea, assessore all´istruzione, Formazione e Lavoro, di Regione Lombardia nell´ambito dell´incontro "Giovani e occupazione: quali prospettive?" al Meeting di Rimini. In Regione Gia´ 15Mila Giovani - "In Lombardia, con Garanzia Giovani, attivata secondo il modello di Dote Unica Lavoro, sono stati presi in carico quasi 15 mila giovani tra i 15 e 29 anni con servizi di orientamento, incontro domanda e offerta, avvio di tirocini o di lavoro. Abbiamo una percentuale di successo per i giovani superiore al 70%". Studio E Lavoro - "Abbiamo collegato il diritto allo studio con il diritto al lavoro, mettendo strettamente in relazione la formazione professionale, l´istruzione ed il mondo del lavoro, con i Poli Tecnico Professionali, gli Its e gli Ifts" ha dichiarato l´Assessore Aprea. "Con Garanzia Giovani si attivano anche gli sportelli placement da parte di reti di scuole: oggi non basta più formare, bisogna arrivare ad aiutare i giovani a trovare lavoro. In un mercato del lavoro in cui più di due terzi delle assunzioni avviene a tempo determinato - sostiene Aprea - è evidente che per trovare la giusta combinazione tra la migliore tutela per i lavoratori e la più favorevole condizione per le imprese, occorre affiancare alla flessibilità sia in entrata che in uscita, un robusto sistema di politiche attive per il lavoro". Investire Maggiormente Nei Giovani - Al dibattito ha partecipato anche Alessandro Rosina, Professore di Demografia nella Facoltà di Economia dell´Università Cattolica di Milano, che ha evidenziato i risultati di una ricerca da cui emerge la significativa disponibilità dei giovani a mettersi in gioco per la propria crescita professionale. Secondo Rosina le istituzioni italiane devono investire maggiormente sui giovani e dare rilievo qualitativo alla categoria giovanile. Forte Integrazionme - Gli interventi di Daniele Nembrini, Presidente della Fondazione Ikaros, e di Pierino Persico, Presidente della Persico Spa, si sono concentrati sulla loro esperienza positiva di forte integrazione tra scuola e lavoro, grazie al raccordo tra ente di formazione ed impresa. L´esperienza concreta, la preparazione sulla base delle effettive esigenze delle imprese ed il metodo basato sulla concretezza hanno portato la fondazione Ikaros a realizzare la prossima quarta annualità nel Regno Unito. Lombardia Deve Essere Modello Per Tutti - Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, riconoscendo come queste opportunità nascono da un sistema maturo come quello lombardo, ha concluso l´incontro auspicando che il modello e le politiche lombarde siano ripresi a livello nazionale.  
   
   
LOMBARDIA.MARCHIO UNICO MADE IN ITALY,FAVA:ERRORE COLOSSALE ASSESSORE:IPOTESI SUICIDA PER COMPARTO CHE ANCORA FUNZIONA  
 
Milano, 1 settembre 2014 - "Non bastava Matteo Renzi nel ruolo di gran ciambellano del patron di Eataly, Oscar Farinetti. Ora anche il presidente di Ice (l´Agenzia per la promozione all´estero e l´internazionalizzazione delle imprese italiane), Riccardo Monti, rilancia l´ipotesi astrusa di esportare i prodotti agroalimentari con il marchio unico Made in Italy. Sarebbe il suicidio dell´unico comparto che ancora regala qualche speranza, in un Paese senza più arte né parte". L´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, critica duramente la posizione di Monti. "Dovrebbe dimettersi e lasciar cadere nel vuoto questa proposta a uso e consumo di Eataly - prosegue Fava - il cui fondatore aveva per primo auspicato il passaggio dal sistema delle Dop e Igp al marchio ombrello unico, Made in Italy". Sciocchezza Macroscopica - Secondo Fava "si tratta di un errore così colossale, che persino il Pd si è accorto e ha chiesto, tramite l´onorevole Giovanna Palma, una audizione del presidente Ice in Commissione Agricoltura a Montecitorio". "Per fortuna che Renzi dovrebbe guidare il semestre europeo e provare a tutelare Dop e Igp nel negoziato Ue - Usa - incalza l´assessore lombardo - ma questo spiega perché il governo ha preferito spingere in Europa Federica Mogherini al posto di Paolo De Castro, che una sciocchezza come il marchio unico Made in Italy non l´avrebbe mai sposato".  
   
   
FERRIERA: SERRACCHIANI, ANDIAMO NELLA GIUSTA DIREZIONE  
 
Trieste, 1 settembre 2014 - "Soddisfazione per un percorso complesso, che però sta andando nella giusta direzione, con l´auspicio di chiudere l´Accordo di Programma in tempi brevi, nell´interesse della città e dell´intera regione". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, in riferimento alle due riunioni convocate 29 agosto a Roma dal ministero dello Sviluppo economico sul progetto di reindustrializzazione e di risanamento ambientale della Ferriera di Servola (Trieste).  
   
   
TRENTO: A PROPOSITO DEI DATI CONTENUTI NEL RAPPORTO DEL COMMISSARIO PER LA SPENDING REVIEW CARLO COTTARELLI SOCIETA´ PARTECIPATE: NON "PERDITE" MA INVESTIMENTI DI SISTEMA  
 
Trento, 1 settembre 2014 - Il rapporto nazionale del commissario per la spending review Carlo Cottarelli sulle società a partecipazione pubblica, che prende in esame i bilanci 2012, contiene riferimenti ad una serie di società trentine partecipate dalla Provincia autonoma di Trento, dagli enti locali e da altri enti pubblici (Unitn) come riportato il 28 agosto anche dagli organi di informazione. Le società in questione rientrano per la gran parte in tre "macro-aree", ricerca e innovazione, turismo e infrastrutture. Si tratta di settori strategici per l´economia del Trentino, sui quali l´investimento pubblico è fondamentale, che producono ricadute positive su una molteplicità di ambiti. Pensiamo all´indotto, anche occupazionale, generato dal turismo legato allo sci e quindi agli impianti di risalita, agli spin off della ricerca scientifico-tecnologica, o ai benefici di sistema prodotti da alcune infrastrutture. Gli effetti dell´investimento pubblico su società e fondazioni, quindi, non possono essere valutati solo sulla base dei bilanci prodotti da ogni singola realtà perché rientrano in un disegno complessivo, alla base del quale vi è una precisa regia provinciale, disciplinata puntualmente, per quanto riguarda le società controllate dalla Provincia, dalla legge 1 del 2005 (in particolare all´articolo 18), che contempla un attento monitoraggio della loro attività. Su alcune singole situazioni la stessa Provincia sta svolgendo una serie di valutazioni, che in alcuni casi prevedono anche il collocamento delle società sul mercato (ad esempio per quanto riguarda l´hotel Lido Palace); in altri casi la Provincia ha concluso il suo impegno (si cita nel rapporto ad esempio Trentino Ngn, dove la partecipazione provinciale è stata smobilizzata); in altri ancora si stanno articolando nuove ipotesi (come nel caso di Interbrennero, in relazione alla riorganizzazione del polo della logistica provinciale). In termini generali, però, la Provincia autonoma sottolinea come le società partecipate non rappresentano delle "perdite" per il sistema trentino ma degli attori strategici per lo sviluppo territoriale. I disavanzi che il rapporto registra sono generalmente giustificati dal ruolo più generale che le società partecipate svolgono nel contesto dell´economia provinciale. Ciò vale ad esempio per le società di impianti di risalita, che sono parte integrante di un settore il quale contribuisce in maniera sostanziale alla "buona salute" dell´economia trentina e dei suoi stessi livelli occupazionali, sia in maniera diretta, cioè attraverso i flussi turistici, sia indiretta (pensiamo già solo al settore dell´edilizia). Le stazioni sciistiche costituiscono dei tipici "servizi d´area" e come tali spalmano i benefici della loro attività su decine di attività economiche collegate e complementari. Non risulta quindi anomalo che l´Ente pubblico partecipi al capitale di alcune società funiviarie trentine, come del resto avviene in molte altre località del l´arco alpino, dove pure il soggetto pubblico e´ presente pur a fronte di perdite gestionali. Lo stesso dicasi per le realtà appartenenti al mondo della ricerca, dell´innovazione, e delle "nuove infrastrutture" (banda larga e internet veloce). Gli investimenti pubblici realizzati in questi anni, riconducibili ad una visione del Trentino di medio-lungo periodo, fanno sì che oggi questo territorio alpino sia conosciuto anche per la sua propensione all´innovazione e possa meglio competere, in virtù di ciò, sugli scenari internazionali. E´ in tale contesto che la Provincia ha inteso favorire la nascita di spin off - spesso da parte di giovani ricercatori - o per attirare idee e "cervelli" da fuori provincia, con l´obiettivo peraltro di far sì che, dopo un primo periodo di accompagnamento anche finanziario da parte dell´ente pubblico, nel tempo, enti e fondazioni accrescano le quote di autofinanziamento (cosa che in parte già sta avvenendo) e che le realtà imprenditoriali nate dalla ricerca siano in grado di muoversi in maniera autonoma sul mercato. Parliamo quindi normalmente di un´azione di accompagnamento finanziario nella fase di start-up. La Provincia autonoma di Trento ribadisce quindi che continuerà a fare la sua parte per quanto riguarda il contenimento della spesa pubblica e il suo contributo al risanamento dei conti dello Stato, e giudica positivamente gli stessi suggerimenti che il commissario Cottarelli rivolge agli enti locali nel suo Programma per la razionalizzazione delle società partecipate. Ribadisce però anche che le scelte strategiche sullo sviluppo del Trentino non sono in discussione, e che grazie a tali scelte è stato possibile contenere lo stesso impatto della crisi economico-finanziaria in corso fin dal 2009.  
   
   
ALLUVIONE DEL 2013 IN SARDEGNA: LA COMMISSIONE UE PROPONE DI STANZIARE 16,3 MILIONI  
 
Bruxelles, 1 settembre 2014 - Gli aiuti, provenienti dal Fondo Ue di solidarietà, serviranno per rimediare alle perdite, non solo economiche, subite dalla Regione dopo la grave inondazione del 18-19 novembre del 2013. All´interno del pacchetto, annunciato il 27 agosto dalla Commissione europea, che ha un valore totale di 47 milioni di euro, vi sono anche aiuti per Cefalonia (Isole Ionie, Grecia), la Slovenia e la Croazia, colpite alla fine del 2013 e all´inizio del 2014 da una serie di catastrofi naturali. La Sardegna non rimarrà sola di fronte ai disastri causati dalle inondazioni del 18-19 novembre dell´anno scorso. La Commissione europea, infatti, ha proposto lo stanziamento di 16,3 milioni di euro del Fondo di Solidarietà dell´Ue per l´Italia ed in particolare per la Sardegna. Cosa è successo nel 2013 in Sardegna? Nel novembre del 2013 la regione è stata colpita da fortissime piogge che hanno fatto esondare i fiumi provocando inondazioni e frane. Le case private, le imprese e il settore agricolo ne sono stati gravemente danneggiati; inoltre si è registrata una grave interruzione delle vie di comunicazione grandi e piccole e di importanti reti infrastrutturali pubbliche. Le vittime sono state 16, tra cui un disperso, e oltre 1.700 persone sono state sfollate. I tempi di ricostruzione delle infrastrutture pubbliche saranno lunghi: si prevede un periodo di oltre due anni. Il Commissario Hahn, cui compete la supervisione del fondo e ha firmato la proposta, ha affermato: "Questi importi sono mirati e destinati a contribuire ad affrontare l´impatto immediato e diretto delle catastrofi naturali. Inoltre, lo sviluppo complessivo di queste regioni è supportato dai Fondi strutturali e di investimento europei. Concentrando le loro risorse sul sostegno alle imprese, sulla ricerca e sull´innovazione, sulle Tic e su un´economia a basse emissioni di carbonio tali fondi possono aiutare queste regioni a trasformare la catastrofe che le ha colpite nell´opportunità di sviluppare un modello economico sostenibile basato sui loro punti di forza e sulle loro caratteristiche locali." Non solo Italia tra i beneficiari del fondo: Lo stanziamento complessivo dal Fondo è di 47milioni di euro. Non sarà, infatti, soltanto l´Italia a beneficiare degli aiuti economici Ue. Croazia, Slovenia e Grecia saranno gli altri tre destinatari dello stanziamento a seguito delle catastrofi naturali subite tra il 2013 e il 2014. Prossime tappe per l´approvazione della proposta: Il sostegno, a titolo del Fondo europeo di solidarietà, deve essere ancora approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Qualora dovesse essere approvato, esso servirà a coprire in parte i costi degli interventi d´emergenza sostenuti in seguito alle catastrofi dalle autorità pubbliche dei quattro Stati membri summenzionati. La sovvenzione contribuirà in particolare a ripristinare le infrastrutture, a rimborsare i costi delle operazioni d´emergenza e di salvataggio e a coprire parte dei costi di ripulitura delle regioni colpite. Contesto Il Fondo di solidarietà dell´Unione europea (Fsue) è nato per rispondere alle grandi calamità naturali ed esprimere la solidarietà europea alle regioni colpite all´interno dell´Ue. Il Fondo è stato istituito a seguito delle gravi inondazioni che hanno devastato l´Europa centrale nell´estate del 2002. Da allora è stato utilizzato ben 56 volte in risposta a diversi tipi di catastrofi, tra cui inondazioni, incendi forestali, terremoti, tempeste e siccità. Finora sono stati erogati oltre 3.6 miliardi di euro a favore di 23 paesi europei. Il regolamento, revisionato, del Fondo di solidarietà dell´Ue è entrato in vigore il 28 giugno e semplifica le regole esistenti in modo da consentire un versamento più rapido degli aiuti. A partire dal 2015, sarà possibile per la prima volta il versamento, ad opera degli Stati membri, di pagamenti anticipati.  
   
   
IMPRESE COOPERATIVE, UMBRIA: 900MILA EURO PER INVESTIMENTI E SVILUPPO, PUBBLICATO BANDO  
 
Perugia, 1 settembre 2014 – È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria del 19 agosto scorso, (Supplemento ordinario Bur n. 34 – Serie Avvisi e concorsi), un nuovo bando che vede come beneficiari le cooperative che hanno sede nel territorio regionale, finalizzato al sostegno di programmi di investimento e sviluppo. "La dotazione finanziaria è di oltre 900mila euro – sottolinea l´assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi - di cui 500mila per gli investimenti realizzati nei 17 comuni dell´area di crisi ex-Merloni e la restante somma, circa 407mila euro, per iniziative nel resto della regione". "Il bando Foncooper – rileva l´assessore – conferma l´attenzione della Regione Umbria verso le imprese cooperative che intendiamo sostenere in questa fase di transizione verso la nuova programmazione attraverso concreti provvedimenti di supporto che guardano allo sviluppo, agli investimenti e all´occupazione". "Sono ammissibili alle provvidenze della Regione - spiega - le cooperative di piccole e medie dimensioni operanti nei settori della produzione, dei servizi alla produzione e dei servizi alla persona, con l´eccezione di quelle operanti nel comparto agricolo e in quello dei servizi bancari". "Gli investimenti ammissibili – prosegue l´assessore - consistono nell´acquisto di macchinari ed attrezzature, arredi funzionali, automezzi connessi al ciclo produttivo o ai servizi erogati, e, in parte, nella progettazione e realizzazione di siti aziendali, piattaforme per ´e-commerce´, in spese per canoni affitto immobiliare e pubblicità e promozione, in adeguamenti e ristrutturazioni di fabbricati destinati all´attività produttiva, realizzazione di opere murarie e ristrutturazioni su beni immobili di proprietà o di terzi e in acquisizione di consulenze/servizi innovativi qualificati". L´intervento finanziario prevede la concessione di un finanziamento agevolato in forma anticipata dietro presentazione di idonea garanzia, in misura non superiore al 75% dell´ammontare totale delle spese ammissibili al netto di Iva, per un finanziamento massimo di 150mila euro e minimo di 20mila euro, al tasso di interesse annuo fisso dell´1 per cento, per una durata massima di sei anni. Le domande possono essere presentate entro il 15 ottobre 2014 a Sviluppumbria spa, cui la Regione ha affidato la gestione del Fondo per gli investimenti della cooperazione - Foncooper.  
   
   
OCCUPAZIONE NEL PADOVANO.: 9 MILA ASSUNZIONI NEL 2014 IN INDUSTRIA E SERVIZI. TRA I LAUREATI, “TIRANO” ECONOMISTI E INGEGNERI ELETTRONICI. INDUSTRIA E SERVIZI: SOLO 13 IMPRESE OGNI 100 PREVEDONO DI ASSUMERE ENTRO LA FINE DELL’ANNO  
 
 Padova, 1 settembre 2014 - Se si pensa che nel 2011 - anno di pesante crisi economica e finanziaria - il rapporto era di 23/100, ci si può rendere conto di quanto arduo sia ancor oggi trovare lavoro, soprattutto per i giovani senza una precisa formazione specialistica. E’ dunque una situazione occupazionale fortemente critica e incerta quella dell’industria e dei servizi in provincia di Padova, con l’87% delle imprese che non prevede di effettuare assunzioni di personale dipendente in alcun caso. Sono questi alcuni dei principali indicatori dell’annuale indagine Excelsior sui programmi occupazionali delle imprese di industria e servizi, rilevati da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro, ed elaborati in chiave provinciale dall’Ufficio studi della Camera di Commercio di Padova. Le 9.000 assunzioni di lavoratori dipendenti previste quest’anno dalle imprese della provincia di Padova evidenziano un aumento del 14% rispetto alle 7.900 del 2013, anno in cui è stato toccato il valore più basso in assoluto. Tuttavia i contratti di lavoro dipendente presentano un saldo pari a -2.700 figure a causa delle 11.710 uscite di dipendenti dal mercato del lavoro. La variazione occupazionale prevista per quest’anno è di segno negativo (-2.250 unità, contro le -5.460 del 2013), come risultato della differenza tra poco più di 12.200 entrate e 14.460 uscite di lavoratori dalle imprese. Il tasso di assunzione a Padova è passato dal 3,5% del 2013 al 4% del 2014, con un trend quindi inferiore sia rispetto al valore del Veneto (5,2%), sia al nazionale (5,4%). Fra tutte le province venete, Padova figura nella parte bassa della classifica del tasso di assunzione, davanti solo a Vicenza (3,7%) e Treviso (3,5%). A livello settoriale la perdita di posti di lavoro è simile nell’industria e nei servizi. Il trend negativo dell’industria è dovuto prevalentemente alle industrie tessili e dell’abbigliamento (-4%), oltre alle costruzioni (-1,4%) e al legno-mobile (-2,5%). Tra i servizi incidono soprattutto i saldi negativi di commercio (-1,2%), turismo (-2,2%) e servizi operativi (-2,2%). E le imprese della provincia che non prevedono di assumere, da cosa sono frenate? Se appena il 13% del totale delle imprese intende aprire le porte del lavoro, il restante 87% va diviso fra chi non ha necessità di personale (84%) e una piccola fetta (3%) di imprenditori che, pur non prevedendo assunzioni, ammette di avere necessità di personale ma trova ostacoli nell’assunzione. “Per queste imprese che hanno necessità di personale - interviene il presidente della Camera di Commercio di Padova Fernando Zilio - gli ostacoli all’assunzione continuano ad essere soprattutto l’elevato costo del lavoro e l’insufficienza del budget aziendale. Ciò dimostra quanto sia ancora lontana la ripresa economica”. Problemi di reperimento ed esperienza richiesta - Per il 12% delle assunzioni le imprese padovane non trovano figure professionali idonee. Su questa problematica interviene il presidente Fernando Zilio: “Gli imprenditori padovani continuano a trovare difficoltà nel reperire le figure professionali richieste. Tuttavia, così come avviene a livello nazionale, va registrata una riduzione della difficoltà. Il 12% delle assunzioni previste per il 2014 dalle imprese locali riguarda, infatti, figure di difficile reperimento, mentre per l´Italia questa quota non supera il 10%. Le difficoltà sono attribuite per l’8% dei casi a una inadeguata preparazione dei candidati, mentre per il 4% si tratta di scarsità di persone disponibili all’assunzione. Le imprese italiane tendono a ricorrere a candidati in possesso di esperienza specifica e la provincia di Padova non fa eccezione: nel 2014, al 17% dei nuovi assunti verrà richiesta un’esperienza nella professione (contro il 21% della media italiana) e a un ulteriore 37% un’esperienza almeno nel settore in cui opera l’azienda”. Professioni più richieste - Cercansi economisti e ingegneri elettronici. Sui 950 profili di laureati ricercati dalle aziende padovane quest’anno, sono ben 210 le domande espresse legate ad assunzioni di giovani laureati in indirizzi economici, mentre sul versante degli ingegneri spiccano le richieste dei cervelli nel campo elettronico e dell’informazione (180). Unendo i vari indirizzi di ingegneria, le domande delle imprese superano la metà dei laureati richiesti. Inoltre a Padova la ricerca di “cervelli” è superiore di ben 4 punti rispetto alla media nazionale. Le assunzioni di figure high skill (dirigenti, specialisti e tecnici esperti) sono infatti circa 1.800, pari al 20% del totale. Delle 9.000 assunzioni totali, più di 4.200 interessano persone diplomate e 1.200 sono quelle in possesso di qualifica professionale. Le assunzioni di figure con livello intermedio sono circa 3.740 (41% del totale): di questi circa 1.000 sono impiegati (11% del totale) e 2.740 figure del commercio e dei servizi. Le restanti 3.500 assunzioni riguardano operai (2.100) e profili generici (1.400). Opportunità per i giovani - Il 34% delle assunzioni interessa giovani con meno di 30 anni, nel 22% dei casi si tratta di candidati meno giovani mentre per il 44% delle domande l’età è irrilevante. In totale, comunque, le opportunità per i giovani superano il 60% delle assunzioni totali, migliorando di poco il trend degli anni scorsi. Per gli immigrati, il 2014 evidenzia un’ulteriore riduzione delle assunzioni di lavoratori stranieri in provincia, la cui quota sul totale è pari al 14% (era il 15% nel 2013 e il 16% nel 2012).  
   
   
RIETI - NUOVE POSSIBILITÀ PER LE AZIENDE DI OSPITARE STAGISTI  
 

Rieti, 1 settembre 2014 - Nell’ambito dei progetti di accoglienza integrata a favore dei richiedenti asilo e rifugiati, nei quali la Caritas Diocesana di Rieti è impegnata da diversi anni, ripartiranno nel mese di settembre le attività di formazione. Al fine di agevolare l’ultima parte del percorso formativo, quella cioè dell’inserimento nel mondo del lavoro, la Camera di Commercio, che con l’Istituto ha siglato un’intesa per favorire l’inserimento nella realtà lavorativa di soggetti svaltaggiati, è alla ricerca di aziende locali che vogliano ospitare un tirocinante. L’attivazione dello stage è completamente gratuita per le aziende. Le figure professionali da collocare sono: addetti alla ristorazione, idraulici e meccanici. La durata complessiva dello stage è di 200 ore da svolgersi nei mesi di ottobre e novembre. Tutte le figure candidate hanno già seguito un percorso formativo. “L’inclusione sociale, così come l’inserimento occupazionale, rappresentano due fattori chiave per una effettiva integrazione – dice il presidente della Cdc di Rieti Vincenzo Regnini -. Incontrare nuove culture e scambiare conoscenze e saperi può rappresentare un’importante opportunità per la nostra economia ”. Le aziende interessate ad avere maggiori informazioni possono contattare l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Rieti 0746201364

 
   
   
CATANZARO: BANDO PER SELEZIONE DI IDEE INNOVATIVE E SUPPORTO START UP  
 
Catanzaro, 1 settembre 2014 - Promocatanzaro, Azienda speciale della Camera di Commercio di Catanzaro, informa che Unioncamere Calabria, con l’obiettivo di sostenere il Sistema Innovazione (Si) della Regione, ha avviato il progetto “Laboratorio innovazione micro e piccole imprese (Mpi)” a valere sul Fondo Perequativo – Accordo di programma Unioncamere – Mise 2012, finalizzato a promuovere ed accompagnare la progettualità delle imprese calabresi in materia di ricerca e innovazione, la loro collaborazione con enti di ricerca, nonché le opportune aggregazioni tra imprese e i partenariati nazionali e transnazionali, individuando anche un percorso di sostegno diretto ai diversi soggetti territoriali che partecipano al Si del territorio. In particolare, con il suddetto progetto s’intende facilitare il trasferimento dell’innovazione tecnologica e organizzativa presso le imprese affinché possano introdurre innovazioni nei processi di produzione e nei modelli organizzativi, con lo scopo di favorire la costituzione e lo sviluppo di start-up innovative e di sostenere la crescita ed il progresso del tessuto produttivo ed economico calabrese. Nello specifico, attraverso il presente bando si vuole incoraggiare la creazione di nuove iniziative imprenditoriali in settori economici strategici e supportare le start up calabresi, in particolare quelle innovative, orientandole nella valutazione delle opportunità e nel superamento dei rischi e degli ostacoli che il nuovo imprenditore deve affrontare nella fase di avvio dell’impresa, considerando anche il particolare periodo di crisi. L’obiettivo del bando è di fornire sostegno a 10 idee innovative d´impresa e a 7 start-up innovative in modo da favorire l’avvio e lo sviluppo di attività imprenditoriali innovative nella Regione, incentivando al loro interno processi virtuosi di innovazione di prodotto/servizio e/o processo. Le candidature e relativi allegati potranno essere inviate entro il 5 settembre 2014, esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (Pec), in formato pdf, al seguente indirizzo di posta certificata: promozione.Unioncamerecalabria@legalmail.it  Tutta la documentazione è disponibile sul sito web www.Uc-cal.camcom.gov.it  Qualsiasi informazione sul presente bando e sulla modulistica potrà essere richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica: areapromozione@unioncamere-calabria.It    
   
   
RIPRENDE OGGI L´ATTIVITA´ DELLA RETE REGIONALE PIEMONTESE DEGLI SPORTELLI PER IL CONSUMATORE  
 
Torino, 1 settembre 2014 - Lunedì 1° settembre riprenderà l’attività della Rete degli Sportelli al consumatore accreditati dalla Regione. Gestiti dalle associazioni iscritte nell’apposito elenco regionale, sono finanziati con parte dei fondi derivanti dalle sanzioni che l’Autorità Garante della Concorrenza infligge alle imprese per non aver rispettato le regole poste dalla legge a tutela dei consumatori ed offrono un servizio di informazione e assistenza per la tutela dei diritti riconosciuti al consumatore. Chiunque potrà rivolgere domande per risolvere questioni controverse, chiarire dubbi e far valere le proprie ragioni nei confronti di imprese e professionisti. Il servizio di prima assistenza è gratuito e consente di capire, riguardo al caso concreto, se si ha ragione di lamentarsi e come fare per ottenere tutela. Nei casi più complessi, quando sia necessaria o venga richiesta una consulenza approfondita e/o assistenza legale, il cittadino può usufruire dei servizi offerti dall’associazione, diventandone socio e pagando, quindi, una quota il cui ammontare varia da associazione ad associazione. I contatti possono avvenire telefonicamente, a mezzo posta elettronica o fax, oppure recandosi personalmente allo sportello negli orari di apertura al pubblico. Tutti e 16 gli sportelli aderenti alla Rete, identificabili da una targa apposta all’esterno dell’ufficio e presenti in ogni capoluogo di provincia, saranno dotati di personale qualificato fra cui un esperto legale ed un conciliatore. I 7 sportelli di Torino resteranno aperti a turno anche il sabato mattina. L’attività della Rete regionale era interrotta dall’autunno 2013 per mancanza di stanziamenti. “Riteniamo che essere in grado di poter riavviare la Rete degli sportelli per il consumatore - commenta l’assessora ai Diritti, Monica Cerutti - sia per la nostra Regione un’opportunità per offrire un servizio che potrà garantire maggiore tutela per il/la cittadino/a in un contesto economico complesso. Oggi non ci sono soggetti di riferimento che possano guidare i consumatori all´interno del mondo dei propri diritti al consumo, e questi sono costretti a barcamenarsi all´interno di una giungla di informazioni che sono tante, di difficile interpretazione e a volte nemmeno corrette. I piemontesi da lunedì avranno uno strumento in più per conoscere i propri diritti e i mezzi che hanno a disposizione per farli valere”.  
   
   
MILANO - PARRUCCHIERI: CRESCONO IMPRESE A GUIDA STRANIERA E FEMMINILE  
 
 Milano, 1 settembre 2014 - Parrucchieri ed estetisti lombardi: sempre più stranieri e donne. Se infatti il settore, con quasi 23 mila imprese, è stabile rispetto allo scorso anno, crescono le imprese a guida straniera (+11,3%) e femminile (+5,7%). In particolare le 15.580 aziende in “rosa” rappresentano il 68,4% del totale con punte del 77% a Cremona (706 su 912) e Mantova (879 su 1.141). Le imprese straniere sono invece 1.534, un parrucchiere lombardo su quindici circa, con una concentrazione massima a Milano con 726 attività (10,7% del totale milanese, +14,9% rispetto al 2013). I parrucchieri stranieri in Lombardia sono soprattutto cinesi (548, +14,9%), svizzeri (116, +2,7%) e marocchini (59, +15,7%). Tra le prime dieci nazionalità a crescere di più però è l’Albania (+24,3%). Il 17% delle imprese (3.864) del settore ha poi una guida giovane, più della media italiana (15,5%). Ma dove si concentra il maggior numero di attività che offrono servizi di parrucchieri ed estetisti? In Lombardia a Milano che ne conta 6.762, una su venti in Italia, seguita da Brescia con 3.047, Bergamo con 2.672 e Varese con 2.216. In crescita Cremona: +1,2%. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al primo trimestre 2014 e 2013 relativi alle sedi di impresa e focus sulle imprese individuali per le nazionalità straniere. I parrucchieri in Italia. Sono 136.449, stabili rispetto allo scorso anno. Il 62,5% delle imprese è a guida femminile, il 15,5% giovane e il 5,9% straniera. Tra le prime 20 province spiccano Roma prima, con poco meno di 9 mila attività, seguita da Milano con quasi 7 mila, Torino e Napoli che superano entrambe le 5 mila. E se la maggior concentrazione di imprese femminili sul totale si trova a Verona e Vicenza (entrambe con il 76% circa), il primato per quelle con titolare nato all’estero spetta a Lecce (11,3%) e a Milano (10,7%). Le nazionalità più presenti a livello nazionale? Cina, Svizzera e Germania. Per imprese guidate da giovani spiccano invece con un quinto del totale: Bari (22,5%), Bergamo (20%) e Brescia (19,7%).  
   
   
LOMBARDIA. MSD: BENE LETTERA INTENTI CON ZAMBON  
 
Milano, 1 settembre 2014 - L´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia, Mario Melazzini, esprime soddisfazione per la lettera d´intenti sottoscritta fra la Merck Sharp & Dohme (Msd) di Pavia e Zambon che vincola le parti a negoziare la cessione del sito produttivo. "Un risultato importante - commenta Melazzini - che abbiamo sempre ritenuto possibile e per il quale gli uffici della mia direzione hanno lavorato a lungo. Per noi era prioritario non tradire le aspettative di tutti i lavoratori dell´azienda, compresa la dirigenza e oggi posso dire che ce l´abbiamo fatta". "Finalmente - conclude Melazzini - è stato compiuto un passo fondamentale per il futuro della Msd, una risorsa e un valore per tutto il territorio pavese, per la Lombardia e per l´Italia. Un sentito ringraziamento, dunque, a tutti coloro che hanno lavorato con noi affinchè si potesse arrivare a questo risultato".